Corso di Istituzioni di economia, Corso di Laurea in Ing. Gestionale,II canale (M-Z), A.A. 2010-2011.Prof. R. Sestini
SCHEMA delle LEZIONI della
QUINTA SETTIMANA
Corso di Macroeconomia,
Corso di Laurea
in Ing. Gestionale,
A.A. 2016-2017.
Prof. R. Sestini
La Domanda Aggregata
�La curva IS
�La croce keynesiana
� Il modello dei capitali di prestito
�La curva LM
�La teoria delle preferenze per la liquidità
�Il modello IS-LM:
�Tassi di interesse e reddito di breve periodo
Logica dell’analisi : AD-AS e IS-LM
Nel lungo periodo (AD-AS di lungo periodo):� I prezzi sono flessibili
� La produzione è di pieno impiego (disoccupazione pari al tasso naturale) e
dipende dalla tecnologia e dall’ammontare dei fattori disponibili
Nel breve periodo:� Prezzi fissi
� La produzione dipende dalla domanda aggregata
� Gli shock e le politiche di stabilizzazione influiscono sulla produzione
� Una produzione inferiore a quella di pieno impiego è associata a
disoccupazione
Il modello IS-LM
Obiettivi:
� Studio della domanda aggregata nel breve periodo in una economia chiusa
(NX = 0; poi passeremo al caso di economia aperta)
� Analisi degli shock di domanda
� Determinazione di reddito e tasso d’interesse di equilibrio
� Predisposizione delle politiche di stabilizzazione
Variabili endogene:
� Reddito nazionale Y
� Tasso di interesse r
� Componenti della domanda: C, I
Variabili esogene:
� Prezzi P
� Politica fiscale: G, TA
� Politica monetaria: M
ASBP
P
Y
La domanda aggregata e le fluttuazioni del reddito nel breve periodo
Il modello IS-LM spiega gli spostamenti della domanda
aggregata per ogni dato livello dei prezzi. Questi spostamenti
influenzano il reddito prodotto nel breve periodo
Y1
P
AD3
Y2 Y3
AD2
AD1
Definizione: La curva IS rappresenta le combinazioni di tasso di
interesse e reddito per le quali il mercato di beni e servizi è
in equilibrio.
Per derivare la IS usiamo la croce keynesiana:
un semplice strumento grafico per determinare
l ’ equilibrio tra domanda programmata e
produzione effettiva.
Il mercato dei beniLa curva IS: investimenti e risparmio
Le componenti della domanda aggregata: C, I, G
Il mercato dei beni e la croce keynesiana
Spesa programmata e spesa effettiva
La funzione di consumo:
Gli investimenti (funzione di r):
Le variabili fiscali (controllate dal governo):
Equilibrio
Spesa programmata E = spesa effettiva (reddito) Y
C = C° + c(Y − T)
I = I − ar
T, G
Y = E = C° + c(Y − T) + I − ar + G
E
Reddito, Prodotto, Y
Spesa programmata:
Spesa programmata
E = C°+ c(Y −T)+ I − ar +G
La croce keynesiana Spesa programmata e spesa effettiva
PMC = c
E° = C°− cT + I − ar +G
E
Reddito, Prodotto, Y
Spesa programmata
Spesa effettiva
EY =
45o
Spesa programmata:
E = C° + c(Y − T) + I − ar + G
La croce keynesiana Spesa programmata e spesa effettiva
La croce keynesiana Spesa programmata e spesa effettiva
E E = C° + c(Y − T) + I − ar + G
EY =
Y1
E1
Y2
E2
Y1Y2
45o
La produzione supera la domanda: le scorte di magazzino
aumentano. La produzione comincia a ridursi per ricostituire lo
stock desiderato di scorte.
Reddito di equilibrio: La spesa programmata è pari a quella effettiva
e tutto il reddito prodotto viene utilizzato in qualche componente
della spesa. In equilibrio le scorte di magazzino non variano
E
Y
La croce keynesiana Un aumento della spesa pubblica
E = C° + c(Y − T) + I − ar + G1
EY =
E1 =Y1
E = C° + c(Y − T) + I − ar + G2
Un aumento della spesa pubblica sposta la curva di spesa
programmata verso l’alto. Le imprese prima riducono le scorte
poi aumentano la produzione45o
∆G
E1
E
Y
Reddito di equilibrio
E2 = Y2
45o
∆Y
E1 =Y1
EY =
La croce keynesiana :Un aumento della spesa pubblica
E = C° + c(Y − T) + I − ar + G1
E = C° + c(Y − T) + I − ar + G2
Un aumento della spesa pubblica induce una
variazione del reddito di equilibrio più che
proporzionale: DY > DG.
Il rapporto
DY/DG >1
è detto moltiplicatore della spesa pubblica
ed è sempre maggiore di 1.
La politica fiscale e il moltiplicatoreLa spesa pubblica G
La politica fiscale e il moltiplicatoreLa spesa pubblica G
Effetto diretto. La domanda programmata aumenta
istantaneamente di DG e questo porta a un aumento di
produzione e reddito equivalente
Effetto indiretto. Il reddito disponibile aumenta. Una
frazione del nuovo reddito, pari a PMC, aumenta i
consumi. Quindi la domanda e il reddito aumentano
ulteriormente. Di questo ulteriore aumento, una frazione
PMC viene destinato a consumi, etc.
La variazione di reddito complessiva è superiore
all’aumento di spesa pubblica iniziale
Effetti della spesa pubblica sul reddito:
Usando le proprietà matematiche delle serie
geometrica:
Variazione iniziale ∆G
Prima variazione del consumo PMC ∆G
Seconda variazione del consumo PMC2 ∆G
Terza variazione del consumo PMC3 ∆G
… n-ma variazione del consumo PMCn ∆G
∆Y
∆G=
1
1-PMC>1
La politica fiscale e il moltiplicatoreLa spesa pubblica G
Esprimiamo la condizione di equilibrio Y = C + G + I in termini
di variazioni (tenendo conto che ∆I = 0):
Il moltiplicatore della spesa pubblicaUna derivazione alternativa
Quindi:
E
Y
La croce keynesiana Una riduzione nella tassazione
E = C° + c(Y − T1) + I − ar + G
EY =
E1=Y1
E = C° + c(Y − T2) + I − ar + G
Una riduzione delle tasse porta a un aumento del reddito
disponibile e induce maggiori consumi.
Tuttavia l’impatto diretto è inferiore a quello della spesa
pubblica
45o
PMC x (-∆TA)
Y E1=Y1
Reddito di equilibrio
E2=Y2
∆Y
45o
PMC x (-∆TA)
EY =E
E = C° + c(Y − T1) + I − ar + G
E = C° + c(Y − T2) + I − ar + G
La croce keynesiana Una riduzione nella tassazione
La politica fiscale e il moltiplicatoreLa riduzione nella tassazione TA
...)( 32
+++∆−=∆ PMCPMCPMCTAY
Da cui:
PMC
PMC
TA
Y
−−=
∆
∆
1
Variazione iniziale PMC (-∆TA)
Prima variazione del consumo PMC2 (-∆TA)
Seconda variazione del consumo PMC3 (-∆TA)
Terza variazione del consumo PMC4 (-∆TA)
… n-ma variazione del consumo PMCn+1 (-∆TA)
Esprimiamo la condizione di equilibrio Y = C + G + I in termini di
variazioni (tenendo conto che ∆I = 0 e ∆G = 0):
Il moltiplicatore delle imposte TA
Una derivazione alternativa
) ( x TAYPMCCY ∆−∆=∆=∆
PMC
PMC
TA
Y
−−=
∆
∆
1
Quindi:
PMCTAPMCY
TAPMCYPMCY
x )1( x
)( x
∆−=−∆⇔
∆−=∆−∆
Il moltiplicatore della spesa pubblica è positivo mentre quello
fiscale è negativo.
Il moltiplicatore di G e di TA
Intuizione
� DG ha un effetto diretto e uno indiretto.
� L’effetto fiscale di DTA, invece, è solo indiretto: soltanto
una frazione pari a PMC del nuovo reddito disponibile si
materializza in nuova domanda aggregata.
Il moltiplicatore della spesa pubblica è superiore (in valore
assoluto) a quello fiscale.
Il moltiplicatore della spesa pubblica è sempre > 1, mentre
quello fiscale (in valore assoluto) solo se PMC > 1/2.
Se la spesa pubblica è aumentata di un euro, ∆G = 1 e la
propensione marginale al consumo è pari a PMC = 0,6 allora il
moltiplicatore della spesa pubblica è pari a:
Il moltiplicatore di G e di TA: un esempio
Se la tasse sono ridotte di un euro DTA = –1 e la
propensione marginale al consumo è pari a PMC = 0,6
allora il moltiplicatore delle imposte è pari a:
5,1,601
0,6
1,601
0,6 =∆⇔
−=
−
∆⇔
−−=
∆
∆Y
Y
TA
Y
E
Y
La curva ISDerivazione grafica
)( 1rE
Y1Y2
45o
∆I
∆Y )( 2rE
r
Y
∆r
IS
I1I2 I
∆r
r
∆YI (r)
∆Y
(a) Funzione degli investimenti (c) La curva IS
(b) La croce keynesiana
∆I
r1
r2
Costruiamo la curva IS a
partire dalla funzione di
investimento: I = I (r)
Consideriamo un aumento
del tasso di interesse:
La curva ISInterpretazione economica
� La curva IS ha pendenza negativa.
� Una riduzione del tasso di interesse induce le imprese
ad aumentare gli investimenti e questo aumenta la
spesa programmata E.
� Per mantenere l’equilibrio sul mercato dei beni il
prodotto (ovvero la spesa effettiva Y) deve aumentare.
� Ergo: minori tassi di interesse sono associati a
maggiori livelli di produzione lungo la curva IS.
La curva IS
La politica fiscale
E
Y
∆Y =
∆G
45o
r
YY1 Y2
IS1
IS2
r
(a) La croce keynesiana
(b) La curva IS
Ogni curva IS è tracciataper un dato livello di G eTA.
Un aumento della spesapubblica sposta ladomanda programmata
verso l’alto.
Per ogni livello di r, I(r) noncambia ma la maggiordomanda sposta la IS
verso l’alto
∆Y = ∆G/(1–PMC)
25
Come visto in precedenza studiare l’equilibrio sul mercato dei beni e
quello dei fondi mutuabili è equivalente (i due mercati devono
essere in equilibrio contemporaneamente)
L’ identità del reddito nazionale e dei mercati di prestito
implicano:
Y – C – G = I e Snaz = I
Ovvero:
Snaz = Y – C° – c(Y – TA) – G = I(r)
Una interpretazione della curva IS
Il mercato dei fondi mutuabili
Il lato sinistro dell’equazione mostra che l’offerta di capitali
dipende dal reddito, da TA e da G, mentre la domanda
dipende dal tasso di interesse r.
r
YY1 Y2
IS
r1
(b) La curva IS
r
I, S
(a) Fondi mutuabili
I = I (r)r2
Snaz(Y1) Snaz(Y2)
La IS può essere interpretata come la relazione tra r e Y che
garantisce l’equilibrio sul mercato dei fondi mutuabili.
Un aumento del reddito aumenta il risparmio (poiché PMC<1).
L’interpretazione della curva IS Il mercato dei fondi mutuabili
Quindi il tasso di interesse di equilibrio si riduce.
Definizione: La curva LM rappresenta le combinazioni
di tasso di interesse e reddito per le quali il mercato
dei saldi monetari reali è in equilibrio
Per derivare la LM usiamo la teoria delle preferenze per la
liquidità che mette in relazione la quantità di moneta
reale con il tasso di interesse.
Il mercato dei saldi monetari realiLa curva LM: liquidità e moneta
La teoria delle preferenze per la liquiditàI tre moventi keynesiani di domanda di moneta
Movente transattivo:
La moneta è domandata per far fronte al flusso di transazioni.
E’ funzione crescente del livello di reddito.
Movente precauzionale:
La moneta è domandata per coprirsi dal rischio di transazioni inattese.
E’ funzione crescente del livello di reddito.
Movente speculativo:
La moneta è domandata come strumento di allocazione del
risparmio, in alternativa a titoli di credito. E ’ funzione
decrescente del tasso d’interesse.
M
P
D
= L r−
,Y+
= L° + kY − mr
L ’ offerta di saldi monetari reali è
esogenaM
P
O
=M
P
La domanda di saldi monetari reali:
� decresce con il tasso di interesse
che rappresenta il costo-
opportunità di detenere moneta.
� cresce con il reddito che aumenta il
numero di transazioni economiche.
Equilibrio: domanda = offerta
M
P
D
= L r−
,Y+
M
P= L r
−
,Y+
La teoria delle preferenze per la liquiditàI tre moventi keynesiani di domanda di moneta
r
Saldi monetari reali, M/P
Tasso di interesse
Domanda, L(r):
Tasso di interesse di equilibrio
Offerta saldi reali:P
M
P
MO
=
=
+−
YrLP
MD
,
La teoria delle preferenze per la liquidità
M
P
r1
La teoria delle preferenze per la liquiditàUna riduzione dell’offerta di moneta
r
M/P
Tasso di interesse
Domanda, L(r, Y)
r1
r2
Una riduzione dell’offerta di moneta
porta a un eccesso di domanda
(eccesso di offerta di titoli).
Gli individui sono disposti a rinunciare
a interessi maggiori pur di detenere
liquidità.
M1
P
M2
P
Tassi di interesse e offerta di monetaPredizioni teoriche
Teoria quantitativa, effetto di Fisher (teoria classica):
• I prezzi sono flessibili
• La riduzione dell’inflazione riduce i tassi di interesse nominali
∆i < 0
Teoria della preferenza per la liquidità (teoria keynesiana):
• I prezzi sono fissi nel breve periodo
• Lo spostamento della curva di offerta di moneta porta a un aumento del
tasso di interesse nominale.
∆i > 0
Analisi di un caso
La stretta monetaria di Volcker
Nel 1979 l’inflazione americana è π > 10%
Paul Volcker Presidente della FED annuncia una politica monetaria
deflazionistica.
Da agosto 1979 ad aprile 1980 la FED riduce M/P dell’8,0%
Nel 1983 l’inflazione è pari a: π = 3,7%
Tassi di interesse e offerta di monetaLa stretta monetaria di Volcker
Nel breve periodo i tassi di interesse sono cresciuti (come
previsto dalla teoria keynesiana) mentre nel lungo periodo sono
diminuiti (come previsto dalla teoria classica).
Tasso di interesse nominale
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
1979 1980 1981 1982 1983 Anno
r
YY1 Y2
LM
r1
(b) La curva LM
r
M/P
(a) Mercato dei saldi monetari reali
L(r, Y1)
r2
L(r, Y2)
PM /
La LM è la relazione tra r e Y che garantisce l’equilibrio sul mercato dei
saldi monetari reali.
Un aumento del reddito aumenta la domanda di liquidità. L’eccesso di
domanda porta a un aumento del tasso di interesse.
La curva LMDerivazione grafica
La curva LM
Una interpretazione economica
� La curva LM ha pendenza positiva.
� Un aumento del reddito aumenta la domanda di moneta.
� Poiché l’offerta di saldi monetari reali è fissa (sia M sia P
non sono cambiati), si verifica un eccesso di domanda di
moneta, dato il tasso di interesse iniziale (eccesso di offerta
di titoli).
� Il prezzo dei titoli quindi si riduce, e di conseguenza il tasso
di interesse aumenta e ristabilisce l’equilibrio sul mercato dei
saldi monetari reali.
r
YY1
LM1
r1
(b) La curva LM
r
M/P
(a) Mercato dei saldi monetari reali
L(r,Y1)
r2
PM /1
PM /2
LM2
La curva LM
La politica monetaria
Ogni curva LM è tracciata per un dato livello di M.
Un riduzione della moneta M sposta l’offerta verso sinistra
Per ogni livello di Y, il mercato dei saldi monetari è in equilibrio solo se il
tasso di interesse è superiore: la curva LM si sposta verso l’alto
Il modello IS-LM
r
Y
LM:
IS:
Le curve IS e LM sono tracciate per date variabili fiscali, G e TA e
monetarie, M e P (variabili esogene).
L’equilibrio di breve periodo è dato dalla combinazione del tassodi interesse r e del reddito Y (variabili endogene) per cui
entrambi i mercati di beni/servizi e di saldi monetari reali sono in
equilibrio.
r*
Y*
GrITAYcCY ++−+°= )()(
M
P= L° + kY − mr
In sintesi
La croce keynesiana:
� Modello base di determinazione del reddito.
� Politica fiscale e investimenti sono esogeni.
� La politica fiscale ha effetti moltiplicativi sul reddito.
La curva IS
� Deriva dalla croce keynesiana (gli investimenti
programmati sono decrescenti nel tasso d’ interesse
reale)
� Rappresenta tutte le combinazioni di r e Y che
uguagliano la spesa programmata alla spesa effettiva in
beni e servizi.
In sintesi
La teoria delle preferenze per la liquidità
� Modello base per la determinazione del tasso di
interesse.
� L’offerta di moneta M e i prezzi P sono esogeni.
� Un aumento dell ’ offerta di moneta riduce il tasso
d’interesse.
La curva LM
� Deriva dalla teoria delle preferenze per la liquidità in cui
la domanda di moneta dipende positivamente dal
reddito.
� Combinazioni di r e Y che uguagliano la domanda e
l’offerta di saldi monetari reali.
In sintesi
Il modello IS-LM
L’intersezione delle curve IS e LM costituisce l’unico punto
(Y,r) che soddisfa simultaneamente sia l’equilibrio sul
mercato dei bene sia l’equilibrio sul mercato dei saldi
monetari reali.