Corso “Le micotossine nella
filiera agro-alimentare”ISS - 14-15 novembre 2007
Aspetti generali e pratici legati alla implementazione della normativa europea sul
campionamento e la preparazione del campione nell’analisi delle micotossine
Carlo Brera
CNQRA - Reparto OGM e Micotossine
Gruppo di lavoro MICOTOSSINE
• Dr.ssa Barbara De Santis
• Dr.ssa Francesca Debegnach
• Dr.ssa Elena Pannunzi
• Dr.ssa Silvia Faleo
• Dr.ssa Emanuela Gregori
• Dr.ssa Elisabetta Prantera
• Dr.ssa Eleonora Palmaccio
• Sig. Floriana Fasano
• Sig. Viviana Renzi
Women at work
Elementi della Gestione del rischio
• Legislazione e Normativa (Limiti massimi, campionamento)
• Attività di controllo/Studi di monitoraggio
• Principio di precauzione
• Piani di sorveglianza
• Costituzione di una banca dati
• Valutazione ed Interpretazione dei dati ottenuti
• Azioni intraprese
Normativa
L’efficacia dei provvedimenti legislativi è data dalla efficacia dei controlli in termini di:
• distribuzione sul territorio
• interpretazione corretta della normativa
• reazioni del mondo produttivo
• organizzazione tra gli Enti preposti al controllo
• Formazione
Necessità di strumenti diagnostici per gli operatori del settore e del
SSN per valutare la conformità dei prodotti alimentari soggetti a
contaminazione
MICOTOSSINARegolamenti che fissavano i limiti di tollerabilità
Aflatossine totali,
aflatossina M1,
ocratossina
Reg. 466/2001
Reg. 123/2005 del 26.1.2005
Reg. 2174/2003 (modifica i Reg. 466/2001 e 257/2002)
Reg. 683/2004
Reg. 2174/2003
Reg. 472/2002
Patulina Reg. 1425/2003 (modifica il Reg. 466/2001)
Fumonisina B1
e B2,
deossinivalenolo,
zearalenone
Reg. 856/2005 (limite in vigore dal 2007)
ESIGENZE:
•ARMONIZZAZIONE
•METODI RAPIDI, ECONOMICI
•AFFIDABILI
•STANDARDIZZATI, VALIDATI
Regolamento CE 1881/2006
del 19 dicembre 2006 che
definisce i tenori massimi di
alcuni contaminanti nei prodotti
alimentari
GUCE L364/2005 del 20.12.2006
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Regolamento CE/1126/2007 del 28/9/2007 GUCE L255/14
g/kg
The maximum level applies to cereals placed on the market for
first-stage processing.
“First-stage processing” shall mean any physical or thermal
treatment, other than drying, of or on the grain. Cleaning, sorting
and drying procedures are not considered to be “first stage
processing” insofar no physical action is exerted on the grain
kernel itself and the whole grain remains intact after cleaning and
sorting.
2000
400
1000
g/kg
* Il valore deve essere corretto per il recupero e per l’incertezza
quindi il valore immediatamente successivo a 4000 è
4000 ± 1000
I limiti indicati sono da verificare prima della trasformazione
della granella quindi dopo la pulitura o altro sorting fisico
I valori indicati NON si riferiscono alla percentuale
di ingrediente contenuta in un prodotto finito
Ragioniamo insieme
• 4000 (limite di legge) è un valore con 1 cifra significativa.
(4000,0 ne avrebbe invece cinque)
• Per un valore di incertezza pari al 25%
• X – X*0.25 = 4000
• X = 5333
• Quindi il valore soglia max è 5333 μg/kg
• Ma in realtà il valore soglia è 5499 in quanto tale numero
dovrebbe essere espresso come 5000 che è ancora
inferiore a 5333
4,0 mg/kg
Cifre significative
• Regole per gli zeri:
• a) gli zeri compresi tra cifre non nulle sono cifre significative. Es.: 1001
• b) gli zeri che precedono la prima cifra significativa (diversa da zero) non sono cifre significative. Es.: 0.01
• c) Gli zeri finali sono significativi solo se è presente la virgola (o punto decimale). Es.: 10.10; 1000.
• Esempio: tutti i seguenti numeri hanno 4 cifre significative
• 1234; 123400; 123.4; 1001; 10.10; 0.001010; 100.0
Un chiarimento - Farina per polenta
Tipologia Granulometria, µ Uso Limite di
legge
BRAMATA 350 – 850
500 - 850
POLENTA 1400
FIORETTO 250 - 350 DOLCIARIO 2000
FUMETTO < 350 DOLCIARIO 1400
AFLATOSSINA B1 NEI MANGIMI mg/kg
DL 10 maggio 2004 N. 149 – GU n. 139 del 16.06.2004
Tutte le materie prime per mangimi 0.02
Mangimi completi per bovini, ovini e caprini 0.02
- Mangimi completi per animali da latte 0.005
- Mangimi completi per vitelli ed agnelli 0.01
Mangimi completi per suini e pollame non giovani 0.02
Altri mangimi completi 0.01
Mangimi complementari per bovini, ovini e caprini
(ad eccezione dei mangimi complementari per animali da
latte, vitelli ed agnelli)
0.02
Mangimi complementari per suini e pollame (salvo
animali giovani)
0.02
Altri mangimi complementari 0.005
Nota del Ministero della Salute N. 4217 – P – I 8dd/4
• Oggetto: Controllo delle materie prime per mangimi e mangimi da
esse derivanti contenenti Ocratossina A
Materie prime per mangimi Valori guida
Cereali e loro sottoprodotti 0.25 mg/kg (ppm)
Mangimi completi e
complementari
Valori guida
Suini 0.05 mg/kg (ppm)
Polli 0.1 mg/kg (ppm)
Raccomandazione della Commissione del 17 agosto
2006 (2006/583/CE)
sulla prevenzione e sulla riduzione delle Fusarium-
tossine in cereali e prodotti derivati
• Rotazione dei raccolti
• Tipologia di coltivazione (rimozione, distruzione ed interramento dei residui infestati dei raccolti facilita la riduzione dell’inoculo da Fusarium nel raccolto successivo)
• Uso accurato di fungicidi ed erbicidi
• Uso di varietà selezionate (ibridi) resistenti all’attacco degli insetti e delle muffe infestanti
• Utilizzo di appropriate procedure di irrigazione
• Raccolta delle granaglie ad appropriati livelli di umidità ≥22% (MAIS). Ritardare il raccolto può comportare un aumento di contaminazione. Raccogliere ad umidità <22°C costituisce un fattore di rischio di contaminazione da aflatossine.
• Correlazione tra i tempi del raccolto e della essiccazione, (fermentazione in mucchio)
• Procedure di essiccazione improprie che determinano una non omogenea disidratazione dei chicchi
• Limitare i danni meccanici alla granella
• Aw inferiori a 0.65 ed umidità di stoccaggio inferiori a 14% (grano)
http://europa.eu.int/comm/food/food/chemicalsafety/contaminants/aflatoxin_guidance_it.pdf
Cosa cambia
• La necessità di ricorrere anche per i prodotti all’importazione alla revisione di
analisi
• Chiarimento relativo alla strategia da intraprendere nel controllo delle grandi
partite
• Introduce uno schema descrittivo della procedura di campionamento e
formazione delle aliquote
• Viene esteso il campo di applicazione a tutti i prodotti alimentari
Nota del Ministero della Salute
Prot. 19443 – P del 16/5/2006
• Oggetto: Modalità di campionamento dei
mangimi provenienti da paesi terzi.
• Per grosse partite (>1500t) – Adozione del
Regolamento 401/2006? SI
• Nel caso di impossibilità di separare
disicamente le partite – Adozione della
Nota dell’ISS n. 9967/CNRA/Al.22 del
21.3.2006? SI
Nota ISS n. 9967/CNRA/Al22. del
21.3.2006
• Le stive possono essere considerate come sottopartite
• Nel caso di partite non fisicamente separabili si adottano modalità di campionamento statico o dinamico fatta salva la condizione di individuare la sottopartita in fase di controllo
• Numero di CE = 100 + √ Peso della sottopartita in t
• La condizione è che in tutti i casi la sottopartita sia rintracciabile univocamente
Solo alcune telefonate….(ricevute e fatte)
• Sul Regolamento 401 non è indicato come fare le aliquote. Questa informazione era invece presente nel DM 23 dicembre 2000
• Nei verbali non c’è scritto le dimensioni del lotto, la normativa seguita, a volte sono illeggibili
• Nei rapporti di prova non è indicato il metodo di riferimento utilizzato
• Sono state registrate differenze di interpretazione del 401/2006 relativamente alla frutta secca sgusciata. La frutta secca sgusciata e con guscio deve essere campionata secondo il punto D (30 kg) e non C (10 kg)
“La filiera analitica”
Diagnostica
CampionamentoPreparazione del campione Analisi
Prelievo MacinazioneEstrazione
e quantificazione
Premessa
Le micotossine sono distribuite in modo estremamente eterogeneo in
una derrata alimentare. Pertanto la necessità di prelevare un
campione da un lotto in modo rappresentativo richiede molta
attenzione in quanto errate procedure di campionamento hanno un
forte effetto sulla attendibilità in termini di accuratezza delle misure
relative alla valutazione della concentrazione della contaminazione
da micotossine nei prodotti alimentari. Questo aspetto ha dei risvolti
effettivi sia sulle transazioni commerciali con la creazione di barriere
e di dispute legali. Il campionamento è la fase che comporta il
maggior contributo alla varianza totale
UNA RIFLESSIONE…..
Piano di campionamento
(solo uno!!!!)
• TLC
• HPLC
• LC-MS
• GC-MS
• Biosensori
• NIR
• ELISA
• FAST test, Test Cards
• PCR
• e altri ancora….
Perché devo campionare in un certo modo
Dove devo effettuare il campionamento
Quando devo effettuare il campionamento
Come devo effettuare il campionamento
Il primo approccio metodologico per una corretta attuazione delle
procedure di campionamento deve necessariamente partire dalle
seguenti domande
Un campionamento inadeguato vanifica il lavoro e gli
sforzi degli analisti e rende dubbie le conclusioni del
risultato di analisi
CAMPIONAMENTO: PERCHE’
L’attuazione di opportuni piani di campionamento
deve risultare prioritario da parte di tutti gli
operatori del settore
popolazione
campione
Analisi del campione
Estensione del risultato a tutta la popolazione= INFERENZA
campionamento
CAMPIONAMENTO: PERCHE’
Il principale obiettivo di un buon campionamento è quello di
raccogliere dati che consentano di generalizzare all'intera
popolazione i risultati ottenuti dal campione. Questo processo
di generalizzazione è detto «inferenza»
(Estratto da: http://www2.unipr.it/~bottarel/epi/campion/met_cam.htm)
Scegliere un campione da una popolazione significa effettuare un
«campionamento»
Il campionamento introduce sempre un ERRORE
ERRORE DI CAMPIONAMENTO
Raramente in uno studio è possibile esaminare ogni singolo elemento
dell'intera popolazione
• risorse disponibili (economiche, di personale, di laboratori ecc.);
• l'intera popolazione da studiare non è fisicamente raggiungibile o
addirittura non è del tutto nota;
• il numero di individui che compongono la popolazione da studiare è
talmente elevato che lo studio di ognuno di essi è fattibile solo
teoricamente.
Campionamento
Teoria (2)
Il principio generale di un buon campionamento
prevede che ciascuna unità della popolazione abbia
la stessa probabilità di essere scelta. In tal caso il
campione viene detto «randomizzato» o «casuale».
Un campionamento randomizzato offre il vantaggio di
fornire un campione privo di errori sistematici (bias) e
consente di trasferire l'attendibilità dei risultati
forniti dal campione a tutta la popolazione.
Campionamento
Teoria (3)
Distribuzione omogenea delle proteine
12 11 14 12 11 10 13 11
13 11 10 12 13 12 13 11
12 13 10 10 13 12 12 14
14 11 14 12 11 11 13 12
14 12 11 13 13 10 11 11
12 14 12 14 12 10 14 13
13 13 11 11 13 11 14 13
12 11 12 13 12 12 12 12
Distribuzione eterogenea delle micotossine
0 0 0 0 0 0 100 0
0 0 0 0 0 0 0 0
0 0 80 0 0 0 0 0
0 0 0 0 0 0 0 0
0 0 0 0 0 0 0 0
0 0 0 0 0 2000 0 0
0 0 0 0 0 0 0 0
0 0 0 0 0 0 0 0
LOTTO CAMPIONE
CAMPIONE
Di
LABORATORIO
ANALISI
Errore di
campionamento
Errore di
sottocampionamento
Errore di
analisi
ERRORE TOTALE
Campionamento
Tipi di errore connessi con la filiera analitica
Il campionamento è necessario per le più disparate attività e deve
rispondere alle diverse necessità per cui questo deve essere
applicato
– Attuazione delle attività ufficiali di controllo
– Definizione dei piani di monitoraggio finalizzati
– Surveys
– Valutazione dell’esposizione
– Piani di autocontrollo
CAMPIONAMENTO: quando
• Stive di nave (materiale sfuso o in sacchi)
• Camion
• Container
• Vagoni ferroviari
• Autotreni
• Silos
• Cisterne
• Impianti di lavorazione
• Depositi, magazzini
• Aziende agricole/zootecniche
• Dettaglio (pacchetti)
CAMPIONAMENTO: dove
Campionamento: Come
Definizioni
Modalità di prelievo
Il presupposto è che ogni campione elementare deve avere la
stessa probabilità di essere scelto (campionamento casuale).
•Campionamento statico prelievo in punti
diversi di una massa stoccata con l’ausilio di
opportune sonde
•Campionamento dinamico prelievo a tempi
diversi di una massa in movimento
Le operazioni di campionamento devono essere condotte in
condizioni idonee sia per la sicurezza degli operatori che per
la protezione del campione da contaminazioni esterne
Campionamento statico
• Sili
• Vagoni
• Sacchi
• Confezioni
–
Campionamento dinamico
Più semplice da realizzare
Prelievo di campioni elementari da
nastri trasportatori o da scarico di
camion
Utilizzo di campionatori automatici
Campionamento dinamico
• In base allo schema descritto dal Regolamento si dovranno prelevare campioni incrementali (CI) che saranno successivamente riuniti a formare un unico campione globale da destinare all’analisi.
• Il numero di campioni incrementali dipenderà dalle dimensioni del lotto da testare e saranno prelevati ad intervalli regolari di tempo secondo la formula
• Durata dello scarico (in minuti) /N. di CI
• Secondo la formula citata, per un lotto di 40 q, si dovranno prelevare (ad es. per i cereali) minimo 40 campioni incrementali di 100 grammi ciascuno secondo frequenze di tempo costanti.
• Se ad es. la velocità di scarico fosse di 50 q all’ora, la durata dello scarico di 40q sarebbe di 48 minuti e si dovrebbe prelevare ciascuno dei 40 CI ogni 1,2 minuti (72s).
• I campioni incrementali saranno riuniti a formare un campione globale di 4 kg. Il campione globale sarà omogeneizzato e macinato prima di effettuare l’analisi.
Sviluppo di un piano di campionamento:
• La conoscenza della distribuzione della concentrazionedell’analita (omogenea od eterogenea)
• La conoscenza delle strutture logistiche (campionamentodinamico o statico)
• La conoscenza della natura della matrice da campionare
• La scelta del punto di campionamento (ingrosso, dettaglio,azienda)
• La conoscenza della grandezza del lotto
Campionamento: Fonti di errore
• Basso numero di campioni incrementali
• Scarsa rappresentatività dei punti di
campionamento
• Errata grandezza del campione globale
Tipico schema di un piano di campionamento delle micotossine
• Identificazione della partita o sottopartita
• Valutazione della grandezza della partita o sottopartita
• Calcolo dei CI da prelevare
• Valutazione del tipo di procedura di campionamento da effettuare (statico o dinamico)
• Prelievo dei CI
• Formazione del campione globale (CG) per riunione di tutti i CI
• Omogeneizzazione del CG
• Macinazione del CG
• Formazione delle aliquote (a secco o tramite slurry)
Teoria del campionamento
Coefficiente di variazione associato alle fasi di campionamento,
sotto-campionamento ed analisi nel caso di contaminazione da
micotossine
(aflatossine in noccioline- Whitaker, 2004)
90
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
010 20 30 40 50 60 70 80
Sampling (kg 21,8)
Sub sampling (g 1100)
Analysis (2 aliquots)
Aflatoxin concentration in the lot (p.p.b.)
Co
effi
cien
to
f va
riat
ion
(%)
Varianza
• L’errore totale associato con un PdC, misurato con la varianza, è la somma delle varianze del campionamento, della preparazione del campione e della analisi.
• La varianza del campionamento rappresenta la fonte maggiore di errore poiché la distribuzione della concentrazione in un lotto è tipicamente non normale. Pertanto, più è piccola la grandezza del campione globale maggiore sarà la varianza del campionamento.
Truck containing 20ppb aflatoxin contaminated corn
Sample Size Kernels Variability(estimate) (ppb)
10.0 lbs 30,000 11.6 - 28.4
5.0 lbs 15,000 8.1 - 31.9
2.5 lbs 7,500 3.2 - 38.8
1.0 lbs 3,000 1 - 46.9
• Se la concentrazione delle micotossine, M, in un lotto supera il valore del limite di legge, Mc, allora il lotto dovrebbe essere rifiutato. Se la concentrazione delle micotossine, M, in un lotto è inferiore al valore del limite di legge, Mc, allora il lotto dovrebbe essere accettato.
• A seguito della varianza totale fra I risultati dei campioni, due tipi di errori sono ricorrenti:
– Rischio del venditore: lotti da accettare (lotti con M≤Mc) sono invece rifiutati (Xavg > Mc) – FALSI POSITIVI
– Rischio del consumatore: lotti da rifiutare (lotti con M>Mc) sono invece accettati (Xavg ≤ Mc) – FALSI NEGATIVI
• La probabilità P(M) che un lotto sia accettato quando il
risultato medio del campione, XM è inferiore o uguale al livello
di legge Mc, è generalmente descritto dalla
curva delle caratteristiche operative.
Mc
XM
Critical factors to be defined
before the development of an
OCC:
• Type of commodity
• Lot guideline level, in μg/kg
• Sample size
• Sample preparation model
• Analytical method
Precauzioni da osservare
• Tutte le misure necessarie per assicurare la sicurezza del personale coinvolto, nelle operazioni di campionamento di grandi partite (guanti, maschera per polveri, camice, occhiali, casco)
• Ciascun campione deve essere posto in un contenitore pulito, inerte tale da garantire il mantenimento della integrità durante il trasporto.
Tipico schema di campionamento per le micotossine
• Identificazione della partita o della sottopartita
• Valutazione della grandezza della partita o sottopartita
• Calcolo dei campioni incrementali da prelevare
• Valutazione del tipo di campionamento da effettuare
(statico vs dinamico)
• Prelievo dei campioni incrementali
• Formazione del campione globale combinando tutti I campioni incrementali
• Omogeneizzazione del campione globale
• Macinazione del campione globale
• Formazione delle aliquote (a secco o tramite formazione dello slurry)
REGOLAMENTO (CE) N. 401/2006 DELLA
COMMISSIONE
del 23 febbraio 2006
relativo ai metodi di campionamento e di
analisi per il controllo ufficiale dei tenori di
micotossine nei prodotti alimentari
L 70/12 - Gazzetta ufficiale dell’Unione europea - 9.3.2006
Prodotti alimentari
• Cereali e prodotti derivati (AFs, OTA, FT)
• Frutta secca ed i prodotti derivati (AFs), uva passa e similari
(OTA)
• Fichi secchi, Arachidi, Frutta a guscio (AFs)
• Spezie (AFs)
• Latte e prodotti lattiero-caseari, alimenti per lattanti e di
proseguimento, compresi il latte (AFM1)
• Caffè tostato e prodotti a base di caffè (OTA)
• Succhi di frutta (PAT), compresi i succhi d’uva (OTA) e il sidro
(PAT)
• Vino (OTA), e mosti d’uva (OTA)
• Prodotti solidi a base di mela, succo di mela, prodotti solidi a
base di mela destinati ai lattanti ed alla prima infanzia (PAT)
• Alimenti per bambini, ed alimenti trasformati a base di cereali
destinati ai lattanti ed alla prima infanzia (AFs, OTA, FT, PAT)
REGOLAMENTO (CE) N. 401/2006
Metodi di campionamento: campo di applicazione
• Anche per i cereali la grandezza del campione
elementare (CE) è di 100 grammi e quella del
campione globale di 10 kg
• Il controllo è diversificato a seconda della
micotossina da ricercare
• Viene introdotto il requisito relativo alla
espressione della incertezza e dei fattori di
recupero
• Viene rivoluzionato il concetto dell’accettabilità
di una partita
REGOLAMENTO (CE) N. 401/2006
Cosa cambia
REGOLAMENTO (CE) N. 401/2006
Metodo di campionamento per i cereali e prodotti derivati
LOTTI tra 50t e ≥ 1500t
LOTTI tra ≤0,05t e ≤ 50t
Attenzione!!!
La frutta secca non corrisponde alla
frutta con il guscio
Esempi di frutta secca (dried fruit)
sono le uve, le prugne e le
albicocche secche
Criteri di accettazione di un lotto
Accettazione di una partita o sottopartita
- Per le arachidi, i frutti a guscio, la frotta secca e il granoturco destinati alla selezione o ad altri trattamenti fisici nonché per le spezie:
- accettazione, se il campione globale o la media dei sottocampioni sono conformi al limite massimo, tenendo conto dell'incertezza di misurazione e della correzione per il recupero,
- rifiuto, se il campione globale o la media dei sottocampioni superano il limite massimo al di là di un ragionevole dubbio tenendo conto dell'incertezza di misurazione e della correzione per il recupero.
- Per le arachidi, i frutti a guscio, la frutta secca e i cereali destinati al consumo umano diretto e i cereali, ad eccezione del granoturco, destinati ad essere selezionati o subire altri trattamenti fisici:
- accettazione, SE NESSUNO DEI CAMPIONI DI LABORATORIO supera il limite massimo, tenendo conto dell'incertezza di misurazione e della correzione per il recupero,
- rifiuto, se uno o più dei sottocampioni superano il limite massimo oltre un ragionevole dubbio tenendo conto dell'incertezza di misurazione e della correzione per il recupero,
Regolamento 401/2006/CE
Campioni
incrementali
N=10-100
A
L
I
Q
U
O
T
E
A
L
I
Q
U
O
T
E
A
L
I
Q
U
O
T
E
Campione globale = 30 kg
Campioni di laboratorio
10 kg
Campioni di laboratorio
omogeneizzati e macinati
- 10 kg
Luogo dove avviene il campionamento
Laboratorio
Campione globale = 10 kg
Fichi secchi- Arachidi- Pistachi
Noci del Brasile-frutta a guscio
• individua nel laboratorio il luogo dove formare
le aliquote ufficiali alla presenza dell’Autorità
preposta al prelievo e del delegato della Azienda
• prevede la stesura di due verbali, uno redatto
all’atto del prelievo dei campioni elementari ed
un secondo all’atto della formazione delle
aliquote
REGOLAMENTO (CE) N. 401/2006
La procedura pertanto ….
• Deve essere compilato un verbale di campionamento scritto in maniera chiara e riportante il numero del lotto del campione, la procedura di campionamento seguita, il riferimento normativo seguito,
• Concordare con il laboratorio il giorno della preparazione del campione per formare le aliquote ( a cura del lab)
• Convocare la ditta
• Assistere alla formazione delle aliquote (omogeneizzazione, macinazione, quartazione)
• Compilare un SECONDO verbale di campionamento recante le informazioni sulle ALIQUOTE formate, il riferimento al primo verbale di campionamento del CG
• Se il peso dei CE è superiore a 100 g o 300 g, il peso
del CG sarà superiore a 10 kg o 30 kg.
• Se il peso di un CE è molto superiore ai 100g o 300g si
apre la confezione e si prelevano 100 g o 300 g.
• Nel caso di CE da 500 g o 1 kg si preleva un numero
inferiore di CE purché il peso del CG sia quello previsto
• Se il peso del CE è inferiore a 100 g o 300 g e la
differenza non è significativa una confezione può
essere considerata come un CE
• Se il peso del CE è di molto inferiore a 100 g o 300 g un
CE sarà formato da più confezioni aventi peso
complessivo di 100 g o 300 g
REGOLAMENTO (CE) N. 401/2006
Prelevamento al dettaglio
Dettaglio - Modus operandi
a)
1 kg
b)
25 - 50 g
= 1 campione
elementare
CFZ
= 4 aliquote
= 1 CE
Come formare l’aliquota
1.
2.
3. Aliquote
Campioni
elementari (CI)
Aprire e
mescolare i CI
Art. 6, § 3. NORME GENERALI DA SEGUIRE PER IL PRELIEVO DEI CAMPIONI DA
ANALIZZARE
c) Nel caso di sostanze o prodotti non omogenei contenuti in un unico recipiente e
conservati alla rinfusa , se ne prelevano quantità parziali nella parte superiore centrale e
inferiore della massa, l’insieme delle quantità parziali rappresentative della partita
vengono riunite e mescolate per ricavare il campione per l’analisi.
d) Nel caso di sostanze o prodotti non omogenei contenuti in più recipienti, se ne prelevano
quantità parziali da diversi recipienti scelti a caso e rappresentativi della partita; le
quantità parziali prelevate vengono riunite e mescolate per ricavare il campione per
l’analisi.
e) Nel caso di sostanze o prodotti contenuti in confezioni originali chiuse e quando la natura
di tale sostanza o prodotto, e il tipo di controllo analitico da effettuare ne consentano
l’apertura si prelevano a caso, da un numero di confezioni rappresentative della partita,
di sostanza o prodotto dalle quali, riunite e mescolate, si ricava il
campione per l’analisi.
f) Nel caso di sostanze o prodotti contenuti in confezioni originali chiuse e quando la natura
delle sostanze o prodotti, e il tipo di controllo analitico da effettuare non ne consentano
l’apertura si preleva a caso, dalla partita, un numero rappresentativo di confezioni per
formare il campione per l’analisi.
aliquote
DPR 26 marzo 1980, n. 327
Campionamento Mangimi
DM 20 aprile 1978 – GU N. 165 del
15.6.1978
Modalità di prelevamento dei campioni
per il controllo ufficiale degli alimenti
per gli animali.
Campionamento mangimi
DM 20 aprile 1978 – GU N. 165 del 15.6.1978
Campioni elementari
(>4 kg)
Dimensioni del lotto in
t/Campioni globali
Mangimi alla
rinfusa
per lotti < 2,5 t
7
1/1
2-10/2
11-40/3
>40/4
Per lotti > 2,5 t
20 volte il numero di t
del lotto con max 40
Campionamento mangimiDM 20 aprile 1978 – GU N. 165 del 15.6.1978
Dimensioni del
lotto in numero di
confezioni
/Campioni
elementari
Dimensioni del
lotto in numero di
confezioni/
Campioni globali
Mangimi in
confezioni
1-4/Tutte le
confezioni
5-16/4
>16/ numero di
confezioni con
max 40
1-16/1
17-200/2
201-800/3
>800/4
Campioni finali
Da ogni campione globale si
ottengono campioni finali da
destinare all’analisi il cui peso
non deve essere inferiore a 500
grammi
Formazione dei campioni finali.
• Mescolare con cura il campione globale (6.3.A.) o i campioni globali (6.3.B.) per ottenere un campione omogeneo (Se necessario ridurre il campione globale a 2 chilogrammi o a 2 litri (campione ridotto), con l'aiuto eventualmente di un divisore meccanico o con Il metodo della suddivisione in quarti.
• Formare, quindi, quattro campioni finali di massa o di volume approssimativamente uguale e rispondenti ai requisiti quantitativi di cui sub 5.a.4 o 5.B.4. Introdurre ciascun campione in un recipiente idoneo.
Riassumendo con un esempio
• Grandezza del lotto : 80 t (rinfusa)
• Numero di CG : 4
• Numero di CE: 40 (10 per ciascun CG)
• Numero di campioni finali per ciascun CG : 5
• Numero di campioni finali rappresentativi dei 4 CG : 4
Schematicamente
A,A,A,A,A B,B,B,B,B
C,C,C,C,C D,D,D,D,D
A,B,C,D
A,B,C,D
A,B,C,D
A,B,C,D
A,B,C,D
4 kg
Preparazione del campione
L’obiettivo finale della preparazione del campione è quello di ottenere una porzione RAPPRESENTATIVA del campione globale che sarà oggetto di analisi. La
preparazione del campione consiste di tre fasi:
Macinazione o formazione di slurry del campione globale
Omogeneizzazione della porzione di campione macinata
Prelievo di una aliquota test dal campione omogeneizzato e macinato
Fonti di errore sistematico nella fase
della preparazione del campione (1)
Scarsa omogeneizzazione del campione
globale al momento della formazione delle
aliquote
Scarsa omogeneità della granulometria del
campione
Dimensioni delle parti granulari
Inquinamento del campione
50 grammi di mais corrispondono a circa 150 -200 chicchi
Posto che le aliquote provengono da un campionamento correttamente
effettuato
• Applicando una corretta procedura di omogeneizzazione e
macinazione del CG (campione globale), l’aliquota di campione di
50 grammi di chicchi, conterrà un eguale numero di frammenti
rappresentativi di tutti i chicchi del campione globale
• Viceversa in 50 grammi di campione, prelevato dal CG non
macinato (maniera non corretta), sarà contenuto un numero di
frammenti rappresentativi di non più di 150-200 chicchi dell’intero
CG che statisticamente non configura una condizione di
rappresentatività
Fonti di errore sistematico nella fase della preparazione del
campione(2):
•Scarsa omogeneità della granulometria
•Dimensioni delle parti granulari
• Aumentando la grandezza del campione
• Aumentando il grado di macinazione con un conseguente aumento del
numero di particelle per unità di massa
• Omogeneizzando (formazione dello slurry)
• Aumentando la grandezza della aliquota
• Aumentando il numero delle aliquote (VARIANZA ANALITICA)
Fonti di errore sistematico nella fase della preparazione del campione (3):Come ridurre la varianza
La varianza relativa alla PC è associata al numero di particelle per unità di massa
ottenuto dal processo di molitura. La granulometria del campione ridotto dipende
fortemente dal tipo di attrezzatura che si utilizza.
Variabilità /PrecisioneMatrice Numero di
semi per
unità di
peso
Campione
globale
Campione
globale
Grano 30 semiper
grammo
30 kg
900.000
semi
Mais 3 semi
per
grammo
90.000
semi
Arachidi 1 seme
per
grammo
30.000
semi
Varia
bilità
–
Pre
cis
ione
–
Formazione dello “slurry”
• Si utilizza un omogeneizzatore industriale
• Lo “slurry” é formato aggiungendo acqua di
rubinetto al campione non macinato
generalmente con un rapporto che varia da
1:1 (farine, chicchi di mais, mangimi, frutta
secca senza guscio) to 1:2 (frutta secca con
guscio)
Materiale da saggioTempo di
sbucciatura
Rapporto
ponderale
Rapporto nello
slurry
Matrice/acqua
Tempo di
preparazione dello
slurry
Pistacchi
senza guscio60 min per 1 kg
Frutto/guscio
1:0.91:1.3 5 min
Arachidi
Con guscio30 min per 1 kg
Frutto/guscio
1:0.41:2.2 10 min
Arachidi senza
guscio- 1:1.2 5 min
Noci brasiliane 30 min per 1 kgFrutto/guscio
1:1.31:1 5 min
Noci con guscio 30 min per 1 kgFrutto/guscio
1:1.2
1:1.215 min
MAIS - 1:0.8 15 min
Mangimi - 1:1.5 10 min
Noci senza guscio -1:1.2
5 min
Farina di castagne - 1/1 5 min
Macinazione a secco
In alternativa alla formazione dello slurry, la aliquota test può essere macinata a granulometria fine (20 mesh size o 1 mm). Le principali caratteristiche della macinazione a secco devono
essere essenzialmente le seguenti:
• Apertura dei chicchi contaminati e distribuzione delle particelle in tutto il campione, aumentando pertanto la possibilità di rivelareparticelle contaminate
• Aumento della uniformità della contaminazione dell’aliquota permettendo il prelievo del campione da destinare all’analisi con maggiore precisione ed accuratezza
• Favoreggiamento dei processi chimici coinvolti nel processo di estrazione con solventi come conseguenza di una ridotta dimensione delle particelle
Confronto tra slurry e macinazione a secco
SD CV
Slurry Secco Slurry Secco
Mais 1.3 3.8 2.6 7.6
Semi di
cotone
3 9.6 4.5 14.8
Arachidi 2.5 8.5 5.2 20.8
Burro di
arachidi
1.5 2.8 2.8 5.4
Omogeneizzatori e Mulini da laboratorio
SLURRY
• Batch mixers Silverson EX (SILVERSON MACHINES LTD Waterside, Chesham Bucks, England HP5 1PQhttp://www.silverson.com/; [email protected]
• Distribuito dalla CRAMI
Dry grinding
• Romer Labs Inc., MO 63084-1156 - United States of America
• Romer Series II® Mill
• Romer Labs®– RAS® Mill
• Distribuito dalla TECNA
• Retsch ZM 200:
http:// www.romerlabs.com
Retsch GmbH, 42781 Haan - Germanyhttp://www.retsch.com; [email protected]
Distribuito dalla FKV
Espressione del risultato
Regolamento 401/2006 – Allegato II
Calcolo dei fattori di recupero
Calcolo della incertezza
Calcolo dei fattori di recupero
• Il risultato analitico deve essere
riportato corretto o non corretto
per il recupero.
• Il livello di recupero deve essere
riportato.
• Per la valutazione della conformità
sarà usato il risultato analitico
corretto per il recupero
REPORT ON THE RELATIONSHIP BETWEEN ANALYTICAL RESULTS, MEASUREMENT
UNCERTAINTY, RECOVERY FACTORS AND THE PROVISIONS OF EU FOOD AND FEED LEGISLATION,
WITH PARTICULAR REFERENCE TO COMMUNITY LEGISLATION CONCERNING
http://europa.eu.int/comm/food/food/chemicalsafety/contaminants/report-sampling_analysis_2004_en.pdf
Carlo Brera
Istituto Superiore di Sanità
Centro Nazionale per la Qualità degli Alimenti e per i
Rischi Alimentari
Tel. 06-49902367
Fax 06-49902377
E-mail: [email protected]