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DISCARICHE DI DISCARICHE DI RIFIUTIRIFIUTI
D.P.R. 10 settembre 1982, n. 915(art. 10)
La discarica non autorizzata è vietata
Le vecchie regole
• Classifica le discariche in 3 categorie
• Definisce per le varie categorie di discariche le norme tecniche e i limiti di accettabilità dei rifiuti
Delibera del Comitato Interministeriale del 27/7/1984
Discarica di I categoria
Discarica di II categoria – tipo A
Discarica di II categoria – tipo B
Discarica di II categoria – tipo C
Discarica di III categoria
Classificazione delle discariche in base alla D.C. I. 27/7/1984
• Rifiuti solidi urbani
• Rifiuti speciali assimilati agli urbani
• Fanghi di depurazione civile non tossici e nocivi, stabilizzati e palabili
Rifiuti smaltibili in discarica di I Categoria
Rifiuti inerti costituiti da:
-Sfridi di materiale da costruzione e materiali provenienti da demolizioni, costruzioni e scavi
- Materiali ceramici cotti
- Vetri di tutti i tipi
- Rocce e materiali litoidi da costruzione
Rifiuti smaltibili in discarica di II Categoria tipo A
• Rifiuti speciali e tossici nocivi, contenenti:
a)sostanze dei gruppi fra 9 e 20 e 24, 25, 27 e 28 dell‘allegato al D.P.R. n. 915/1982 in concentrazioni superiori a valori corrispondenti ad 1/100 delle rispettive CL
b) metalli compresi nell'allegato al D.P.R.915/82 con eluato conforme ai limiti della tabella A della legge n. 319/1976;
• Rifiuti contenenti polveri o fibre libere di amianto in concentrazioni non superiori a 10.000 mg/kg.
Rifiuti smaltibili in discarica di II Categoria tipo B
1.Rifiuti speciali costituiti da:• residui derivanti da lavorazioni industriali, da attività
agricole, artigianali, commerciali e di servizi che per quantità o qualità non siano dichiarati assimilabili ai rifiuti urbani;
• residui dell'attività di trattamento dei rifiuti e della depurazione degli effluenti (se fanghi, stabilizzati e palabili);
1. rifiuti tossici o nocivi, contenenti sostanze appartenenti ai gruppi 9 ÷ 20 e 24, 25, 27, 28 dell'allegato al D.P.R. n. 915/1982 in concentrazioni non superiori a 10 volte le rispettive CL.
Rifiuti smaltibili in discarica di II Categoria tipo C
Rifiuti tossico nocivi contenenti sostanze appartenenti ai gruppi fra 9 e 20 e 24, 25, 27, 28 dell’allegato al DPR n. 915/1982 in concentrazioni > 10 CL, per i quali non risultino adottabili diversi e adeguati sistemi di smaltimento.
Rifiuti smaltibili in discarica di III Categoria
Nozione di discaricaNozione di discarica art. 2, comma 1, lett. g) dlgs 36/2003art. 2, comma 1, lett. g) dlgs 36/2003
area adibita a smaltimento dei rifiuti area adibita a smaltimento dei rifiuti mediante operazioni dimediante operazioni di deposito sul deposito sul suolo o nel suolosuolo o nel suolo,, compresa la zona compresa la zona interna al luogo di produzione dei interna al luogo di produzione dei rifiuti adibita allo smaltimento dei rifiuti adibita allo smaltimento dei medesimi da parte del produttore medesimi da parte del produttore degli stessi, nonché qualsiasi area degli stessi, nonché qualsiasi area
ove i rifiuti sono sottoposti aove i rifiuti sono sottoposti a deposito deposito temporaneo per più di un annotemporaneo per più di un anno. .
ContinuaContinua……
Nozione di discaricaNozione di discarica art. 2, comma 1, lett. g) d.lgs 36/2003art. 2, comma 1, lett. g) d.lgs 36/2003
Sono esclusi da tale definizione gli impianti Sono esclusi da tale definizione gli impianti in cui i rifiuti sono scaricati al fine di in cui i rifiuti sono scaricati al fine di
essereessere preparati per il successivo preparati per il successivo trasportotrasporto in un impianto di recupero, in un impianto di recupero,
trattamento o smaltimento, e lotrattamento o smaltimento, e lo stoccaggiostoccaggio di rifiuti in attesa di recupero o di rifiuti in attesa di recupero o trattamento per un periodo inferiore atrattamento per un periodo inferiore a tre tre annianni come norma generale, o lo stoccaggio come norma generale, o lo stoccaggio
di rifiuti in attesa di smaltimento per un di rifiuti in attesa di smaltimento per un periodo inferiore aperiodo inferiore a un announ anno
Nozione di gestoreNozione di gestore art. 2, comma 1, lett. o) d.lgs 36/2003art. 2, comma 1, lett. o) d.lgs 36/2003
il soggetto responsabile di una il soggetto responsabile di una qualsiasi dellequalsiasi delle fasi di gestione di una fasi di gestione di una discaricadiscarica, che vanno dalla , che vanno dalla realizzazione e gestione della realizzazione e gestione della discarica fino al termine della discarica fino al termine della gestione post-operativa compresa; gestione post-operativa compresa;
tale soggetto può variare dalla fase di tale soggetto può variare dalla fase di preparazione a quella di gestione preparazione a quella di gestione successiva alla chiusura della successiva alla chiusura della discarica;discarica;
REQUISITI GENERALI PER LE REQUISITI GENERALI PER LE DISCARICHEDISCARICHE
La direttiva La direttiva 99/31/CE99/31/CE nell’Allegato I descrive i requisiti generali nell’Allegato I descrive i requisiti generali da rispettare in fase di progettazione e costruzione di nuovi da rispettare in fase di progettazione e costruzione di nuovi impianti; essi sono:impianti; essi sono:
Ubicazione del sitoUbicazione del sito Controllo delle acque e gestione del percolatoControllo delle acque e gestione del percolato Protezione del suolo e delle acqueProtezione del suolo e delle acque Controllo del biogasControllo del biogas Disturbi e rischi che possano sorgere durante la gestione della Disturbi e rischi che possano sorgere durante la gestione della
discaricadiscarica Stabilità e recinzione del sitoStabilità e recinzione del sito
La discarica controllataLa discarica controllata
È un metodo di smaltimento che prevede lo stoccaggio È un metodo di smaltimento che prevede lo stoccaggio
dei rifiuti nel terreno per strati sovrapposti in modo dei rifiuti nel terreno per strati sovrapposti in modo
razionale, allo scopo di facilitare la fermentazione della razionale, allo scopo di facilitare la fermentazione della
materia organica ed evitare, al contempo, ogni rischio di materia organica ed evitare, al contempo, ogni rischio di
perturbazione ed di inquinamento per l’ambiente e perturbazione ed di inquinamento per l’ambiente e
l’insorgere di pericoli ed inconvenienti per la salute l’insorgere di pericoli ed inconvenienti per la salute
pubblica; consente inoltre, la migliore utilizzazione della pubblica; consente inoltre, la migliore utilizzazione della
superficie a disposizione.superficie a disposizione.
In funzione delle caratteristiche geomorfologiche e In funzione delle caratteristiche geomorfologiche e idrogeologiche del sito prescelto per realizzare la attività idrogeologiche del sito prescelto per realizzare la attività di discaricadi discarica
Discariche in avvallamento o in trinceaDiscariche in avvallamento o in trincea:: sono sono realizzate per riempimento di vecchie cave dismesse o di realizzate per riempimento di vecchie cave dismesse o di “fosse” scavate appositamente nel terreno“fosse” scavate appositamente nel terreno
Discariche in rilevatoDiscariche in rilevato: : poggiano a livello del piano poggiano a livello del piano campagna e si sviluppano in altezzacampagna e si sviluppano in altezza
Discariche in pendioDiscariche in pendio: : sono realizzate a ridosso di sono realizzate a ridosso di pendii, per riempimento di squarci aperti lungo i versanti pendii, per riempimento di squarci aperti lungo i versanti dovuti a cave, aree calanchive e impluvidovuti a cave, aree calanchive e impluvi
Se evidenziano:
Attività GestionaleAttività Gestionale
Una sezione di discarica Una sezione di discarica controllata con rete di controllata con rete di captazione di biogas e captazione di biogas e percolatopercolato
Attività GestionaleAttività Gestionale
Sistema di drenaggio e captazione del percolatoSistema di drenaggio e captazione del percolato
Attività GestionaleAttività Gestionale
Problemi connessi alla circolazione dei fluidiProblemi connessi alla circolazione dei fluidi
Barriere impermeabilizzante
Attività GestionaleAttività Gestionale
Sistemazione finale e recupero dell’areaSistemazione finale e recupero dell’area
Copertura finale della discarica del Cerro Maggiore presso Milano
Attività GestionaleAttività GestionaleCopertura finale della discarica
Attività GestionaleAttività Gestionale
Recupero ambientale completato Recupero ambientale completato di una discarica controllatadi una discarica controllata
La normativaLa normativa
D.lgs 13 gennaio 2003 n. 36D.lgs 13 gennaio 2003 n. 36
DM 03.08.2005DM 03.08.2005
FinalitàFinalità art. 1 d.lgs 36/2003art. 1 d.lgs 36/2003
Per conseguire lePer conseguire le finalità di cui all‘art. 2 del finalità di cui all‘art. 2 del d.lgs. 22/1997d.lgs. 22/1997 il presente decreto stabilisceil presente decreto stabilisce requisiti operativi e tecnicirequisiti operativi e tecnici per i rifiuti e le per i rifiuti e le
discariche,discariche, misure,misure, procedureprocedure e e orientamenti tesi aorientamenti tesi a prevenire o a ridurre il prevenire o a ridurre il
più possibile le ripercussioni negative più possibile le ripercussioni negative sull'ambientesull'ambiente, in particolare l'inquinamento , in particolare l'inquinamento
delle acque superficiali, delle acque delle acque superficiali, delle acque sotterranee, del suolo e dell'atmosfera, e sotterranee, del suolo e dell'atmosfera, e sull'ambiente globale, compreso l'effetto sull'ambiente globale, compreso l'effetto serra, nonché i rischi per la salute umana serra, nonché i rischi per la salute umana
risultanti dalle discariche di rifiuti, duranterisultanti dalle discariche di rifiuti, durante l'l'intero ciclo di vita intero ciclo di vita della discarica.della discarica.
Rifiuti inertiRifiuti inerti art. 2, comma 1, lett. e) d.lgs 36/2003art. 2, comma 1, lett. e) d.lgs 36/2003
i rifiuti solidi chei rifiuti solidi che non subiscono alcuna non subiscono alcuna trasformazione fisica, chimica o trasformazione fisica, chimica o biologica significativabiologica significativa; ;
i rifiuti inerti non si dissolvono, non i rifiuti inerti non si dissolvono, non bruciano né sono soggetti ad altre bruciano né sono soggetti ad altre reazioni fisiche o chimiche, non sono reazioni fisiche o chimiche, non sono biodegradabili e, in caso di contatto con biodegradabili e, in caso di contatto con altre materie, non comportano effetti altre materie, non comportano effetti nocivi tali da provocare inquinamento nocivi tali da provocare inquinamento ambientale o danno alla salute umanaambientale o danno alla salute umana
ClassificazioneClassificazione art. 4 d.lgs 36/2003art. 4 d.lgs 36/2003
Ciascuna discarica è classificata in Ciascuna discarica è classificata in una delle seguenti categorie:una delle seguenti categorie:
a)a) discarica per rifiutidiscarica per rifiuti inertiinerti; ;
b)b) discarica per rifiutidiscarica per rifiuti non pericolosinon pericolosi; ;
c)c) discarica per rifiutidiscarica per rifiuti pericolosipericolosi..
Rifiuti ammessiRifiuti ammessi art. 7 d.lgs 36/2003art. 7 d.lgs 36/2003
1.1. I rifiuti possono essere collocati in I rifiuti possono essere collocati in discaricadiscarica solo dopo trattamentosolo dopo trattamento. Tale . Tale disposizione non si applica: disposizione non si applica: a) aia) ai rifiuti inertirifiuti inerti il cui trattamento non sia il cui trattamento non sia tecnicamente fattibile; tecnicamente fattibile; b) ai rifiuti il cui trattamento non b) ai rifiuti il cui trattamento non contribuisce al raggiungimento delle contribuisce al raggiungimento delle finalità di cui all‘art. 1, riducendo la finalità di cui all‘art. 1, riducendo la quantità dei rifiuti o i rischi per la salute quantità dei rifiuti o i rischi per la salute umana e l'ambiente, e non risulta umana e l'ambiente, e non risulta indispensabile ai fini del rispetto dei limiti indispensabile ai fini del rispetto dei limiti fissati dalla normativa vigentefissati dalla normativa vigente
Rifiuti ammessiRifiuti ammessi art. 7 d.lgs 36/2003art. 7 d.lgs 36/2003
2. Nelle discariche per2. Nelle discariche per rifiuti inertirifiuti inerti possono essere ammessi possono essere ammessi esclusivamente i rifiuti inerti che esclusivamente i rifiuti inerti che soddisfano i criteri della normativa soddisfano i criteri della normativa vigente. vigente.
4. Nelle discariche per4. Nelle discariche per rifiuti rifiuti pericolosipericolosi possono essere ammessi possono essere ammessi solo rifiuti pericolosi che soddisfano solo rifiuti pericolosi che soddisfano i criteri della normativa vigente. i criteri della normativa vigente.
Rifiuti ammessiRifiuti ammessi art. 7 d.lgs 36/2003art. 7 d.lgs 36/2003
3. Nelle discariche per i3. Nelle discariche per i rifiuti non pericolosirifiuti non pericolosi possono essere ammessi i seguenti rifiuti: possono essere ammessi i seguenti rifiuti:
a) rifiuti urbani; a) rifiuti urbani; b) rifiuti non pericolosi di qualsiasi altra b) rifiuti non pericolosi di qualsiasi altra
origine che soddisfano i criteri di origine che soddisfano i criteri di ammissione dei rifiuti previsti dalla ammissione dei rifiuti previsti dalla normativa vigente; normativa vigente;
c) rifiuti pericolosi stabili e non reattivi che c) rifiuti pericolosi stabili e non reattivi che soddisfano i criteri di ammissione previsti soddisfano i criteri di ammissione previsti dal decreto di cui al comma 5dal decreto di cui al comma 5
Rifiuti ammessiRifiuti ammessi art. 7 d.lgs 36/2003art. 7 d.lgs 36/2003
5. I5. I criteri di ammissionecriteri di ammissione in discarica in discarica sono definiti con decreto del Ministro sono definiti con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del dell'ambiente e della tutela del territorio di concerto con i Ministri territorio di concerto con i Ministri delle attività produttive e della salute, delle attività produttive e della salute, sentita la Conferenza permanente per i sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome [1].province autonome [1].
D.M. 3 agosto 2005D.M. 3 agosto 2005
Sottocategorie discaricheSottocategorie discaricheart. 7, comma 1, DM 3 agosto 2005art. 7, comma 1, DM 3 agosto 2005
Le autorità territorialmente competenti possonoLe autorità territorialmente competenti possono autorizzareautorizzare, anche per settori confinati, le , anche per settori confinati, le seguentiseguenti sottocategorie di discariche persottocategorie di discariche per
rifiuti non pericolosirifiuti non pericolosi::
a)a) discariche perdiscariche per rifiuti inorganicirifiuti inorganici a basso contenuto a basso contenuto organico o biodegradabile;organico o biodegradabile;
b)b) discariche per rifiuti in gran parte organici da discariche per rifiuti in gran parte organici da suddividersi in discariche consideratesuddividersi in discariche considerate bioreattori bioreattori con recupero di biogas e discariche per rifiuticon recupero di biogas e discariche per rifiuti organici pretrattatiorganici pretrattati;;
c)c) discariche perdiscariche per rifiuti mistirifiuti misti non pericolosi con non pericolosi con elevato contenuto sia di rifiuti organici o elevato contenuto sia di rifiuti organici o biodegradabili che di rifiuti inorganici, conbiodegradabili che di rifiuti inorganici, con recupero di biogasrecupero di biogas. .
MonodiscaricheMonodiscaricheart. 7, comma 3, DM 3 agosto 2005art. 7, comma 3, DM 3 agosto 2005
Le autorità territorialmente competenti Le autorità territorialmente competenti possono, altresì, autorizzarepossono, altresì, autorizzare
monodiscariche per rifiuti non pericolosi monodiscariche per rifiuti non pericolosi derivanti da operazioni diderivanti da operazioni di messa in messa in
sicurezza d'emergenza e da operazioni di sicurezza d'emergenza e da operazioni di bonificabonifica dei siti inquinati ai sensi del DM dei siti inquinati ai sensi del DM
471/1999, 471/1999,
prendendo in considerazione i parametri prendendo in considerazione i parametri previsti dalla tabella 1, allegato 1, colonna previsti dalla tabella 1, allegato 1, colonna
B, al DM 471/1999 B, al DM 471/1999
Piano gestione Piano gestione operativaoperativa
art. 8, comma 1, lett. g) dlgs 36/2003art. 8, comma 1, lett. g) dlgs 36/2003 il piano di gestione operativa della il piano di gestione operativa della
discarica, redatto secondo i criteri discarica, redatto secondo i criteri stabiliti dall‘allegato 2, nel quale stabiliti dall‘allegato 2, nel quale devono essere individuati idevono essere individuati i criteri e criteri e le misure tecnichele misure tecniche adottate per laadottate per la gestionegestione della discarica e le della discarica e le modalità dimodalità di chiusurachiusura della stessadella stessa
Piano gestione postPiano gestione post art. 8, comma 1, lett. h) dlgs 36/2003art. 8, comma 1, lett. h) dlgs 36/2003
il piano di gestione post-operativa il piano di gestione post-operativa della discarica, redatto secondo i della discarica, redatto secondo i criteri stabiliti dall‘allegato 2, nel criteri stabiliti dall‘allegato 2, nel quale sono definiti iquale sono definiti i programmi di programmi di sorveglianza e controllo successivi sorveglianza e controllo successivi alla chiusuraalla chiusura;;
Piano sorveglianzaPiano sorveglianza art. 8, comma 1, lett. i) dlgs 36/2003art. 8, comma 1, lett. i) dlgs 36/2003
il piano di sorveglianza e controllo, nel il piano di sorveglianza e controllo, nel quale devono essere indicatequale devono essere indicate tutte le tutte le misure necessarie per prevenire rischi misure necessarie per prevenire rischi d'incidentid'incidenti causati dal funzionamento della causati dal funzionamento della discarica e per limitarne le conseguenze,discarica e per limitarne le conseguenze, sia sia in fase operativa che post-operativain fase operativa che post-operativa, con , con particolare riferimento alle precauzioni particolare riferimento alle precauzioni adottate a tutela delle acque adottate a tutela delle acque dall'inquinamento provocato da infiltrazioni dall'inquinamento provocato da infiltrazioni di percolato nel terreno e alle altre misure di percolato nel terreno e alle altre misure di prevenzione e protezione contro qualsiasi di prevenzione e protezione contro qualsiasi danno all'ambiente; i parametri da danno all'ambiente; i parametri da monitorare, la frequenza dei monitoraggi e monitorare, la frequenza dei monitoraggi e la verifica delle attività di studio del sito da la verifica delle attività di studio del sito da parte del richiedente sono indicati nella parte del richiedente sono indicati nella tabella 2 (alle. 2)tabella 2 (alle. 2)
Piano ripristinoPiano ripristino art. 8, comma 1, lett. l) dlgs 36/2003art. 8, comma 1, lett. l) dlgs 36/2003
il piano di ripristino ambientale del il piano di ripristino ambientale del sito a chiusura della discarica, sito a chiusura della discarica, redatto secondo i criteri stabiliti redatto secondo i criteri stabiliti dall‘allegato 2, nel quale devono dall‘allegato 2, nel quale devono essere previste leessere previste le modalità e gli modalità e gli obiettivi di recupero e sistemazioneobiettivi di recupero e sistemazione della discarica in relazione alladella discarica in relazione alla destinazione d'uso prevista dell'area destinazione d'uso prevista dell'area stessa;stessa;
Piano finanziarioPiano finanziarioart. 8, comma 1, lett. m) dlgs 36/2003art. 8, comma 1, lett. m) dlgs 36/2003
il piano finanziario che preveda che tutti iil piano finanziario che preveda che tutti i costicosti derivanti dalla realizzazione derivanti dalla realizzazione dell'impianto e dall'esercizio della dell'impianto e dall'esercizio della discarica, i costi connessi alla costitizione discarica, i costi connessi alla costitizione della garanzia finanziaria di cuidella garanzia finanziaria di cui all'all'articolo 14articolo 14, , i costi stimati di chiusura, i costi stimati di chiusura, nonché quelli di gestione post-operativa nonché quelli di gestione post-operativa per un periodo di almeno trenta anni, sianoper un periodo di almeno trenta anni, siano coperti dal prezzo applicato dal gestore coperti dal prezzo applicato dal gestore per lo smaltimentoper lo smaltimento, tenuto conto della , tenuto conto della riduzione del rischio ambientale e dei costi riduzione del rischio ambientale e dei costi di post-chiusura derivanti dalla adozione di di post-chiusura derivanti dalla adozione di procedure di registrazione ai sensi del procedure di registrazione ai sensi del regolamento (CE) 761/2001regolamento (CE) 761/2001
Rilascio autorizzazioneRilascio autorizzazioneart. 9 dlgs 36/2003art. 9 dlgs 36/2003
CONDIZIONICONDIZIONI
a) ila) il progetto di discaricaprogetto di discarica soddisfi tutte lesoddisfi tutte le prescrizioniprescrizioni dettate dal presente decreto e dagli All. 1-2; dettate dal presente decreto e dagli All. 1-2;
b) lab) la gestione operativagestione operativa della discarica sia affidata a della discarica sia affidata a persone fisichepersone fisiche tecnicamente competentitecnicamente competenti; in ; in particolare, il personale addetto deve avere una particolare, il personale addetto deve avere una adeguata formazione professionale e tecnica; adeguata formazione professionale e tecnica;
c) ilc) il piano di sorveglianzapiano di sorveglianza e controllo contenga lee controllo contenga le misure necessariemisure necessarie per prevenire gli incidenti e, per prevenire gli incidenti e, limitarne le conseguenze; limitarne le conseguenze;
d) il richiedente abbia prestato led) il richiedente abbia prestato le garanzie finanziariegaranzie finanziarie o o altre equivalenti, ai sensi dell’art. 14altre equivalenti, ai sensi dell’art. 14
Rilascio autorizzazioneRilascio autorizzazioneart. 9 dlgs 36/2003art. 9 dlgs 36/2003
3. L'autorizzazione all'esercizio della 3. L'autorizzazione all'esercizio della discarica discarica
è rilasciata è rilasciata solo doposolo dopo l'l'accettazione accettazione da parte da parte
della regione delle garanzie della regione delle garanzie finanziariefinanziarie
Procedure ammissioneProcedure ammissioneart. 11 dlgs 36/2003art. 11 dlgs 36/2003
verificare laverificare la conformitàconformità delle caratteristiche dei delle caratteristiche dei rifiutirifiuti indicate nelindicate nel formulario di identificazioneformulario di identificazione, di cui , di cui aiai criteri di ammissibilitàcriteri di ammissibilità;;
effettuare l'effettuare l'ispezione visiva ispezione visiva di ogni carico di rifiuti di ogni carico di rifiuti conferiti in discarica prima e dopo lo scarico e conferiti in discarica prima e dopo lo scarico e verificare la conformità del rifiuto alle caratteristiche verificare la conformità del rifiuto alle caratteristiche indicate nel formulario; indicate nel formulario;
annotare nel registro di carico e scaricoannotare nel registro di carico e scarico dei rifiuti dei rifiuti tutte le tipologie e le informazioni relative alle tutte le tipologie e le informazioni relative alle caratteristiche e ai quantitativi dei rifiuti depositati, caratteristiche e ai quantitativi dei rifiuti depositati, con l'indicazione dell'origine e della data di consegna con l'indicazione dell'origine e della data di consegna da parte del detentoreda parte del detentore
Procedure ammissioneProcedure ammissioneart. 11 dlgs 36/2003art. 11 dlgs 36/2003
Nel caso di deposito diNel caso di deposito di rifiuti pericolosirifiuti pericolosi, , il registro deveil registro deve contenere apposita documentazione ocontenere apposita documentazione o mappaturamappatura atta ad individuare, con riferimento alla provenienza atta ad individuare, con riferimento alla provenienza ed alla allocazione, iled alla allocazione, il settore della discaricasettore della discarica dove è dove è smaltito il rifiuto pericoloso; smaltito il rifiuto pericoloso;
e)e) sottoscrivere le copie del formulariosottoscrivere le copie del formulario di di identificazione dei rifiuti trasportati; identificazione dei rifiuti trasportati;
f) effettuare lef) effettuare le verifiche analiticheverifiche analitiche della conformità del della conformità del rifiuto conferito ai criteri di ammissibilità, con rifiuto conferito ai criteri di ammissibilità, con cadenza stabilita dall'autorità territorialmente cadenza stabilita dall'autorità territorialmente competente e, comunque, con frequenza non competente e, comunque, con frequenza non superiore ad unsuperiore ad un annoanno. I campioni prelevati devono . I campioni prelevati devono essere opportunamente conservati presso l'impianto essere opportunamente conservati presso l'impianto a disposizione dell'autorità territorialmente a disposizione dell'autorità territorialmente competente per un periodo non inferiore a due mesicompetente per un periodo non inferiore a due mesi
Procedura chiusuraProcedura chiusuraart. 12 dlgs 36/2003art. 12 dlgs 36/2003
33. La discarica, o una parte della stessa, è considerata . La discarica, o una parte della stessa, è considerata definitivamente chiusadefinitivamente chiusa solo dopo che l'ente territorialesolo dopo che l'ente territoriale competente al rilascio dell'autorizzazione … ha eseguito competente al rilascio dell'autorizzazione … ha eseguito un'ispezione finale sul sito, ha valutato tutte le relazioni un'ispezione finale sul sito, ha valutato tutte le relazioni presentate dal gestore ai sensi dell'art. 10, comma 1, presentate dal gestore ai sensi dell'art. 10, comma 1, lettera l), e comunicato a quest'ultimolettera l), e comunicato a quest'ultimo l' l'approvazione della approvazione della chiusurachiusura. L'esito dell'ispezione non comporta, in alcun . L'esito dell'ispezione non comporta, in alcun caso, una minore responsabilità per il gestore caso, una minore responsabilità per il gestore relativamente alle condizioni stabilite dall'autorizzazione.relativamente alle condizioni stabilite dall'autorizzazione. Anche dopo la chiusura definitiva della discarica, il gestore Anche dopo la chiusura definitiva della discarica, il gestore è responsabile è responsabile della manutenzione, della sorveglianza e della manutenzione, della sorveglianza e del controllo nella fase di gestione post-operativa per tutto del controllo nella fase di gestione post-operativa per tutto il tempo durante il quale la discarica può comportare rischi il tempo durante il quale la discarica può comportare rischi per l'ambiente.per l'ambiente.
Garanzie finanziarieGaranzie finanziarieart. 14 dlgs 36/2003art. 14 dlgs 36/2003
1. La garanzia per l'attivazione e la gestione operativa della 1. La garanzia per l'attivazione e la gestione operativa della discarica, comprese le procedure di chiusura, assicura discarica, comprese le procedure di chiusura, assicura l'adempimento delle prescrizioni contenute l'adempimento delle prescrizioni contenute nell'autorizzazione e deve esserenell'autorizzazione e deve essere prestata per una somma prestata per una somma commisurata alla capacità autorizzata della discarica ed commisurata alla capacità autorizzata della discarica ed alla classificazionealla classificazione della stessa … In caso di autorizzazione della stessa … In caso di autorizzazione per lotti della discarica … la garanzia può essere prestata per lotti della discarica … la garanzia può essere prestata perper lottilotti..
2. La garanzia per la gestione successiva alla chiusura della 2. La garanzia per la gestione successiva alla chiusura della discarica assicura che le procedure siano eseguite ed è discarica assicura che le procedure siano eseguite ed è commisurata alcommisurata al costo complessivo della gestione post-costo complessivo della gestione post-operativaoperativa. In caso di autorizzazione della discarica per lotti . In caso di autorizzazione della discarica per lotti la garanzia per la post-chiusura può essere prestata per la garanzia per la post-chiusura può essere prestata per lotti. lotti.
Garanzie finanziarieGaranzie finanziarieart. 14 dlgs 36/2003art. 14 dlgs 36/2003
3. Fermo restando che le garanzie di cui ai commi 1 e 2, 3. Fermo restando che le garanzie di cui ai commi 1 e 2, nel loro complesso, devono essere trattenute per nel loro complesso, devono essere trattenute per tutto iltutto il tempo necessario alle operazioni di gestione tempo necessario alle operazioni di gestione operativa e di gestione successiva alla chiusuraoperativa e di gestione successiva alla chiusura della della discarica e salvo che l'autorità competente non discarica e salvo che l'autorità competente non preveda un termine maggiore qualora ritenga che preveda un termine maggiore qualora ritenga che sussistano rischi per l'ambiente:sussistano rischi per l'ambiente:
a) la garanzia di cui al comma 1 è trattenuta per a) la garanzia di cui al comma 1 è trattenuta per almenoalmeno due annidue anni dalla data della comunicazione di dalla data della comunicazione di cui all‘art. 12, comma 3; cui all‘art. 12, comma 3;
b) la garanzia di cui al comma 2 è trattenuta per b) la garanzia di cui al comma 2 è trattenuta per almenoalmeno trenta annitrenta anni dalla data della comunicazione di dalla data della comunicazione di cui all‘art. 12, comma 3. cui all‘art. 12, comma 3.
Caratterizzazione baseCaratterizzazione baseart. 2 DM 3.08.2005art. 2 DM 3.08.2005
1. 1. Al fine di determinare l'ammissibilità dei Al fine di determinare l'ammissibilità dei rifiuti in ciascuna categoria di discarica, così rifiuti in ciascuna categoria di discarica, così come definite dall'art. 4 dlgs. 36/2003, ilcome definite dall'art. 4 dlgs. 36/2003, il produttoreproduttore dei rifiuti è tenuto ad effettuare dei rifiuti è tenuto ad effettuare lala caratterizzazione di basecaratterizzazione di base di ciascuna di ciascuna tipologia di rifiuti conferiti in discarica. tipologia di rifiuti conferiti in discarica. Detta caratterizzazione essere effettuataDetta caratterizzazione essere effettuata prima del conferimentoprima del conferimento in discarica ovveroin discarica ovvero dopo l'ultimo trattamento effettuatodopo l'ultimo trattamento effettuato..
2. 2. La caratterizzazione di base determina leLa caratterizzazione di base determina le caratteristiche dei rifiuticaratteristiche dei rifiuti attraverso la attraverso la raccolta di tutte le informazioni necessarie raccolta di tutte le informazioni necessarie per lo smaltimento finale in condizioni di per lo smaltimento finale in condizioni di sicurezza…sicurezza…
Caratterizzazione baseCaratterizzazione baseart. 2 DM 3.08.2005art. 2 DM 3.08.2005
3. La caratterizzazione di base è effettuata in 3. La caratterizzazione di base è effettuata in corrispondenza delcorrispondenza del primo conferimentoprimo conferimento e e ripetuta adripetuta ad ogni variazione significativaogni variazione significativa del del processo che origina i rifiuti e, comunque, processo che origina i rifiuti e, comunque, almeno una volta l'anno.almeno una volta l'anno.
Verifica in locoVerifica in locoart. 4, comma 1, DM 3.08.2005art. 4, comma 1, DM 3.08.2005
Ai fini dell'ammissione in discarica, Ai fini dell'ammissione in discarica,
il gestore dell'impianto deve il gestore dell'impianto deve sottoporre sottoporre
ogni carico di rifiuti adogni carico di rifiuti ad ispezioneispezione
prima e dopo lo scarico eprima e dopo lo scarico e
controllare la documentazionecontrollare la documentazione attestante che il rifiuto è conforme ai attestante che il rifiuto è conforme ai criteri di ammissibilità dal presente criteri di ammissibilità dal presente decreto per la specifica categoria di decreto per la specifica categoria di
discarica.discarica.
Verifica conformitàVerifica conformitàart. 3, comma 1 e 2, DM 3.08.2005art. 3, comma 1 e 2, DM 3.08.2005
I rifiuti giudicati ammissibili a una determinata I rifiuti giudicati ammissibili a una determinata categoria di discarica sulla base della categoria di discarica sulla base della
caratterizzazione di base di cui all'art. 2 del caratterizzazione di base di cui all'art. 2 del decreto, sono successivamente sottoposti decreto, sono successivamente sottoposti allaalla verifica di conformitàverifica di conformità per stabilire se per stabilire se
possiedonopossiedono lele caratteristiche della relativa caratteristiche della relativa categoria e se soddisfano i criteri di categoria e se soddisfano i criteri di
ammissibilitàammissibilità previstiprevisti
La verifica di conformità è effettuata dalLa verifica di conformità è effettuata dal gestoregestore sulla base deisulla base dei dati forniti dal dati forniti dal
produttoreproduttore in fase diin fase di caratterizzazione, con la caratterizzazione, con la medesimamedesima frequenza della caratterizzazione frequenza della caratterizzazione
di basedi base
Analisi ambientale della Analisi ambientale della gestione dei rifiuti:gestione dei rifiuti:
studiata con il metodo studiata con il metodo dell’dell’AnalisiAnalisi del Ciclo di Vita del Ciclo di Vita
(LCA)(LCA)
Scopo dello studio
Valutare l’impatto ambientale causato dalla gestione integrata dei rifiuti mediante l’Analisi del
Ciclo di Vita
LCA ( Life Cycle Assessment )
LCA (Life Cycle Assessment)
“L’LCA è un processo che permette di valutare gli impatti ambientali associati ad un prodotto, processo o attività, attraverso l’identificazione e la quantificazione dei consumi di materia ed energia e delle emissioni nell’ambiente e l’identificazione e la valutazione delle opportunità di diminuire questi impatti.”
“SETAC” ( Society of Environmental Toxicology and Chemistry, [1993] )
Schema dell’LCA (UNI–ISO 14040)
VALUTAZIONE DEL DANNO AMBIENTALE
METODO ECO INDICATOR 99
OBIETTIVOUNITA’ FUNZIONALE
FUNZIONE DEL SISTEMACONFINI
INVENTARIOMATERIALI
PROCESSI
ENERGIE
EMISSIONI
COMPETENZE: INGEGNERIA, FISICA, BIOLOGIA, CHIMICA,
MEDICINA, ECONOMIA
PROPOSTE PER LA RIDUZIONE DEL DANNO
CLASSIFICAZIONE CARATTERIZZAZIONE NORMALIZZAZIONE
VALUTAZIONE
DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI E DEI DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI E DEI CONFINI DEL SISTEMACONFINI DEL SISTEMA
Obiettivo dello studio
I confini del sistema
Unità Unità funzionalefunzionale
1 TONNELLATA DI RIFIUTI
Determinare il danno ambientale dovuto alla gestione integrata degli RSU a Monte di Procida
da Maggio 2002 ad aprile
2003
I consumi di materia ed energia e gli stress
ambientali connessi con lo smaltimento RSU di Monte di Procida in un
anno.
ANALISI D’ INVENTARIOANALISI D’ INVENTARIO(per ogni componente dell’inventario è stato creato un (per ogni componente dell’inventario è stato creato un processo)processo)
Raccolta dei dati
Process Organico
Process Secco Indiff.
Process Metalli
Process Ingombranti
Process Plastica
Process Vetro
Process Carta-cartone
Process Gestione inegrata rifiuti MdP Impatto AmbientaleImpatto Ambientale
Eco Indicator 99Eco Indicator 991 kg di SOSTANZA EMESSA1 kg di SOSTANZA EMESSA
fattori di NORMALIZZAZIONEfattori di NORMALIZZAZIONEInverso del danno subito dal cittadino medio europeo in 1 Inverso del danno subito dal cittadino medio europeo in 1
annoanno
fattori DI VALUTAZIONEfattori DI VALUTAZIONEImportanza relativa delle categorie di dannoImportanza relativa delle categorie di danno
fattori di CARATTERIZZAZIONE
SOSTANZE CANCEROGENESOSTANZE CANCEROGENE MALATTIE RESPIRATORIE (SOST. ORG.)MALATTIE RESPIRATORIE (SOST. ORG.) MALATTIE RESPIRATORIE (SOST. INORG.)MALATTIE RESPIRATORIE (SOST. INORG.) CAMBIAMENTI CLIMATICICAMBIAMENTI CLIMATICI IMPOVERIMENTO DELLO STRATO DI IMPOVERIMENTO DELLO STRATO DI OZONOOZONO RADIAZIONI IONIZZANTIRADIAZIONI IONIZZANTI
SALUTE SALUTE UMANAUMANA::
(DALY: Disability(DALY: DisabilityAdjusted Life Years)Adjusted Life Years)
ACIDIFICAZIONE/EUTROFIZZAZIONEACIDIFICAZIONE/EUTROFIZZAZIONE ECOTOSSICITA’ECOTOSSICITA’ USO DEL TERRITORIOUSO DEL TERRITORIO
QUALITA’ :QUALITA’ :dell’ECOSISTEMAdell’ECOSISTEMA(PDF*m2*anno: Potentially(PDF*m2*anno: Potentially
Disappeared Fraction)Disappeared Fraction)
64,7 (salute umana)
300 (salute umana)
0,004076 Pt/kg
2,1E-7daly/kg
1 kg CO2
MINERALIMINERALI COMBUSTIBILI FOSSILICOMBUSTIBILI FOSSILI
IMPOVERIMENTOIMPOVERIMENTOdi RISORSE :di RISORSE :(MJ Surplus)(MJ Surplus)
Diagramma a blocchi della gestione integrata Diagramma a blocchi della gestione integrata RSU a Monte di ProcidaRSU a Monte di Procida
Rifiuti
Raccolta differenziata
Raccolta Indifferenziata
IMPIANTO STOCCAGGI
OSecco
indifferenziato
RACCOLTA PORTA A PORTA
Organico
DISCARICA
PERCOLATO
BIOGAS
TERRENO AMBIENTE
IMPIANTO DI PRETRATTAMENTO
Ammendante
Riciclo
Esempio di tratta,emto dei dati con il metodo con ECO-indicator 99
1 kg di co2 Human Healt(Climate change)
Caratterizzazione
Normalizzazione 1,36E-5 [-]
Valutazione 3,4E-5 Pt/kg
Calcoli statistici
Fattore di Caratterizzazione(x 1)
Fattore di Normalizzazione(x 64,7)
Fattore di Valutazione(x 2,5)
2,1E-7 DALY/kg
2,1E-7 DALY/kg
Diagramma a blocchi della gestione integrata Diagramma a blocchi della gestione integrata RSU a Monte di ProcidaRSU a Monte di Procida
RIFIUTI
Stazionedi
stoccaggio
TRASPORTI
EUROVETRO s.a.s.
Volla(Na)
Plastica
Ingomb
Vetro
Carta
Metalli
Allum.
Legno
C.I.A.L.Lombardia
C.N.A.Puglia
CO.RE.PLA.Lombardia
PAPIROSUDs.r.l.
Scafati (Sa)
Rilegnos.p.a.
Avellino
Lo studioDati MdP
LandGEM
produzionedel biogas
produzione di percolato
LCA della gestione dei rifiuti a MdP
-Raccolta e trasporto RSU -compattazione RSU
Danno ambientale
HELP
-Raccolta Differenziata-processi di selezione
HELP
P + RC – R – ET = Lr + Li
P: precipitazioni; RC: ricircolo;R: ruscellamento; ET: evapotraspirazione effettiva; Li: percolato infiltrato in falda; Lr : percolato raccolto dai dreni.
Dati d’input:• dati climatici giornalieri (precipitazioni, temperatura, irraggiamento solare), generali(umidità relativa);• superficie della discarica;• caratteristiche stratigrafiche della discarica;
LandGEM
Dati d’input:•Quantità di rifiuti conferiti annualmente
•Caratteristiche dei rifiuti (frazione degradabile, peso specifico)
•Caratteristiche dell’impianto di captazione (profondità e raggio di influenza dei pozzetti)
•Anno di chiusura della discarica
Emissioni di CH4
0
50000
100000
150000
200000
250000
300000
350000
400000
1980 2030 2080 2130 2180 2230
anni
CH
4(m
c)
In uscita il programma restituisce anno per
anno le emissioni di ogni
componente del biogas
Struttura dello studio
LCA dei rifiuti da raccolta
indifferenziata
LCA dei rifiutida raccolta
differenziata
LCA della gestione
integrata dei rifiuti nel comune di Monte di Procida
Caratterizzazione del Process Gestione integrata RSU MdP
La CARATTERIZZAZIONE:
Human Health: -4,06E-9DALY;
Ecosystem Quality: -0.00479 PDFm2y;
Resources: -0.152 MJ Surplus.
Valutazione del Process Gestione integrata MdP
La VALUTAZIONE:-0,00019Pt/Kg Energia:64,68%; Human Health: 0,346%; Ecosystem Quality: 1.232% ; Resources: 33,74%.
Caratterizzazione del process ‘discarica’
La CARATTERIZZAZIONE:
Human health: (3,73E-7 DALY); il danno maggiore è dovuto alle emissioni di metano e CO2(56%);
Ecosystem Quality: (0.0218 PDF*m2y); il danno maggiore è dovuto alle emissioni di ammoniaca del percolato (73%); Resources: (0,024 MJ Surplus); il danno maggiore è dovuto al consumo di combustibile per la raccolta(90%)
Confronto tra tre metodi di Confronto tra tre metodi di valutazione dell’impatto valutazione dell’impatto
ambientale per determinare ambientale per determinare eventuali analogie e differenze. Il eventuali analogie e differenze. Il confronto è stato condotto tra lo confronto è stato condotto tra lo smaltimento rifiuti in discarica e smaltimento rifiuti in discarica e
con termovalorizzatore.con termovalorizzatore.
Ecoindicator Ecoindicator 9999
EPS EPS 20002000
Edip 96Edip 96
Ricerca di soluzioni meno Ricerca di soluzioni meno impattanti impattanti
Il metodo EPS 2000Il metodo EPS 2000
Salute umana
Aspettativa di vitaMalattia graveMalattiaDisturbo serioDisturbo
Capacità di produzione dell’ecosistema
Capacità di crescita dei raccoltiCapacità di crescita della forestaProduzione di carne e di pesceAcidificazione del suoloProduzione di acqua per irrigareProduzione di acqua potabile
Biodiversità
Esaurimento delle riserve
Estinzione di specie
1.Caratterizzazione C(j)
Person Years (YOLL)
ELU/Kg
Kg e H+ eq. per Acidif. del suolo
2.Valutazione
VD(j)=C(j)*V(j)
Unità di misura delle 4 categorie di danno è ELU (environmental load unit)3.Ponderazione
Per tutte le 4 categorie il fattore di ponderazione vale 1. Le unità di misura sono le stesse
ELU
Quantità di risorse abiotiche
Il metodo Edip 96Il metodo Edip 96
1. Riscaldamento terrestre2. Impoverimento dell’ozono3. Acidificazione
4. Eutrofizzazione
5. Smog fotochimico
6. Ecotossicità cronica nell’acqua7. Ecotossicità acuta nell’acqua8. Ecotossicità cronica nel suolo9. Tossicità umana dovuta all’aria10. Tossicità umana dovuta all’acqua11. Tossicità umana dovuta al suolo12. Rifiuti da discarica13. Rifiuti rischiosi14. Rifiuti radioattivi15. Scorie/ceneri16. Risorse (tutte)
g COg CO22
g g CFC11CFC11
g SOg SO22
g NOg NO33
g g etanoetano
g/mg/m33
kgkg
CATEGORIE
D’IMPATTO
2.Normalizzazione
NP(j) = P(j)/T*R(j)
T:tempo di durata del servizio,
R(j):danno mondiale
1. Caratterizzazione P(j)
3.Ponderazione
WP(j) = NP(j)*WF(j)
WF(j) = Danno 1990
Target 2000
Confronto con ECO-indicator WE
La VALUTAZIONE:Il processo di smaltimento in discarica provoca un danno totale di 6,44E-5 Pt dovuto al biogas e al percolato(come visto in precedenza).Il processo di smaltimento con l’inceneritore provoca un danno evitato totale di –2,73E-5 Pt,bilanciato tra il danno dovuto alle emissioni conseguenti al processo di combustione come CO2,polveri e metalli pesanti(2,94E-5 Pt) e il danno dovuto al recupero di energia elettrica(4,06E-5 Pt).
Confronto con EPS 2000
La VALUTAZIONE:
Il danno dovuto allo smaltimento in discarica vale 0,141 Pt.
Il danno dovuto allo smaltimento con termovalorizzatore vale 0,0954 Pt.
Confronto con EDIP 96
La VALUTAZIONE:
Il danno dovuto allo smaltimento in discarica vale 1,26 Pt.
Il danno dovuto allo smaltimento con termovalorizzatore vale 0,118 Pt.
Confronto con EDIP 96(solo risorse)
La VALUTAZIONE:
Il danno dovuto allo smaltimento in discarica vale 1,65E-8 Pt.
Il danno evitato dovuto allo smaltimento con termovalorizzatore vale –1,87E-6 Pt.
Tutti e tre i metodi hanno evidenziato un minor impatto Tutti e tre i metodi hanno evidenziato un minor impatto ambientale dello smaltimrnto Rsu con ambientale dello smaltimrnto Rsu con termovalorizzatore.Infatti anche se i tre metodi non sono termovalorizzatore.Infatti anche se i tre metodi non sono confrontabili per le categorie di impatto,essi indicano unaconfrontabili per le categorie di impatto,essi indicano una direzione di valutazione univoca.direzione di valutazione univoca.
AnalogieDifferenze
1.1.I valori del dannoI valori del danno sull’ambiente e sull’uomo sia nella sull’ambiente e sull’uomo sia nella fase di caratterizzazione sia nella fase di valutazione sonofase di caratterizzazione sia nella fase di valutazione sono diversidiversi, , così come sono diverse lecosì come sono diverse le unità di misuraunità di misura che che esprimono per i tre metodi il valore del danno.esprimono per i tre metodi il valore del danno.2.2.Diverse categorie di impattoDiverse categorie di impatto..
Conclusioni
Lo studio mette in evidenza i vantaggi dovuti al
riciclo dei materiali.In particolare si è visto come
siano particolarmente vantaggiosi il riclo di
metalli,plastica e cartoni.Per quanto riguarda il
confronto, nei tre metodi ha influito molto il
recupero di energia elettrica.