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Cosa potrebbe dire un pedagogista a degli architetti?

Date post: 14-Jan-2017
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Cosa potrebbe dire un pedagogista a degli architetti? G. Marconato Tra architettura e pedagogia – Chieti 16 giugno 2016 Per una pedagogia degli spazi di apprendimento [email protected]
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Cosa potrebbe dire un pedagogista a degli architetti?G. Marconato

Tra architettura e pedagogia – Chieti 16 giugno 2016

Per una pedagogia degli spazi di apprendimento

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I temi del mio intervento

1. Da dove viene la scuola dei nostri giorni

2. Cosa c’è di nuovo dentro e fuori la scuola

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Quasi una tesi

Gli edifici scolastici, come tutte le costruzioni, riflettono lo spirito del tempo, la sua cultura, i suoi tormenti, le sue aspirazioni.

La scuola come oggi la conosciamo è figlia di alcune idee che nonostante siano datate continuano ad esprimere la loro sinistra presenza

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Parte prima: da dove viene la scuola dei nostri giorni?

1. Scuola «militare»

2. Pedagogia dell’apprendimento militare

3. Apprendimento animale

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1. Scuola militare• Il primo grande progetto di scuola pubblica italiana è del 1859

a opera del ministro del Regno d’Italia Casati che immaginò una scuola ispirata, nei concetti e nelle sue forme al modello militare dell’esercito.

• Questa scuola è stata concepita come strumento di controllo con lo scopo di “disciplinare i barbari” (Regio Decreto Casati, 1859).

• Il 2% della popolazione controllò (e controlla?) il restante 98% con la creazione di una scuola per le élite amministrative ed economiche attraverso un percorso liceale gestito direttamente dallo Stato e altri percorsi di seri B di istruzione tecnica.

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•Con la riforma Gentile (1922) non viene modificata la struttura aristocratica della scuola italiana con il percorso d’eccellenza e una scuola di serie B: la prima per il lavoro intellettuale, la seconda per quello manuale; la prima per “elevare la persona”, per essere più “liberi”, la seconda – sulla base della logica dell’utilità – per consentire (ovviamente, al “popolo”) di guadagnarsi da vivere. g

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La persistenza della scuola Casati/Gentile• Si ispira al modello organizzativo militare si perpetua sostanzialmente

fin ai nostri tempi

• Comunanza di lessico e di forme organizzative ad alta gerarchizzazione, con la struttura degli edifici scolastici come caserme, una logistica rigida, schematica, per favorire l’ordine e il controllo,

• Con una forte strutturazione dei contenuti nei programmi ministeriali, materie e “discipline”;

• Studenti e militari divisi in classi in base all’età, scuole di ordini e gradi (le “classi di leva”).

• Una scuola fortemente strutturata, rigida, con standard cui conformarsi, con deviazioni dalla norma da sanzionare, la valutazione come adeguamento alla norma.

• Allora come ora, con pochi miglioramenti. gia

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2. Pedagogia dell’apprendimento militare

Il modello didattico ampiamente diffuso anche ai nostri giorni (la didattica "trasmissiva") è stato creato dagli esperti di apprendimento dell'esercito americano per preparare l'enorme massa di militari che in breve periodo avrebbero dovuto essere formati ad un'ampia gamma di nuove professioni: tante persone, tanti mestieri, poco tempo e pochi formatori g

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Drill and Practice

La soluzione tecnica che fu escogita e ingegnerizzata fu quella nota in letteratura come Drill and Practice: guarda, ascolta, ripeti, correggiti, rifà ancora fino a che la tua esecuzione sarà perfetta: l'addestramento ingegnerizzato

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Instructional Design• Il modello dell'addestramento militare si è

successivamente arricchito e perfezionato nei numerosi studi noti in letteratura come Instructional Design, una didattica sostanzialmente prescrittiva dove il dar seguito a semplici regole avrebbe consentito ad un'enorme massa di insegnanti di relativamente bassa professionalità di erogare un insegnamento di soddisfacente qualità.

• Una metodologia ben ingegnerizzata più che adeguata alla trasmissione di un insieme ben organizzato e stabile di informazioni

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3. Apprendimento animale

•Tutte le ricerche sull'apprendimento umano e che caratterizzano la didattica ancor prevalente, la così detta didattica trasmissiva, sono state condotte sull'apprendimento animale: per capite come imparano gli esseri umani si è studiato come imparano gli essere animali. Un classico il modello S-R-R, stimolo-risposta - rinforzo di Pavlov e perfezionato da Skinner g

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Teorie prescrittive dell’insegnamento• Con integrazioni più recenti, e lo sviluppo

dell’Instructional Design, che hanno reso più sofisticato il modello, l’asseto non è cambiato: un corpus di informazioni esatte e di significato univoco da trasferire, curando l'efficacia di questa trasmissione (la principale questione didattica riguarda la comunicazione che deve essere efficacie) e valutando la correttezza della risposta -ripetizione.

• Questo, in buona sostanza, il contesto concettuale della scuola attuale, un assetto organico, che copre l'intero sistema dal modello culturale, alle teorie dell'apprendimento, alla visione della conoscenza alla struttura degli spazi della didattica.

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B. Cosa c’è di nuovo dentro e fuori la scuola?I cambiamenti

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Anni 60

1. Per capire l'apprendimento umano si inizia a studiare come noi esseri umani impariamo risolvendo problemi, svolgendo attività, perseguendo obiettivi

2. Nella vita reale di tutti i giorni

3. Non negli ambienti artificiali dei laboratori

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Le scoperte• Apprendimento aperto: l'apprendimento non è cosi

ordinato e meccanico come gli studi di laboratorio ci avevano fatto credere

• Processo biologico: l'apprendimento è un processo biologico essendo determinato da tante variabili non tutte controllabili e conosciute

• Cognizione situata: la conoscenza non ha un significato assoluto, immobile, "vero" ma è sempre situato e lo stesso contenuto cambia di significato a seconda del contesto

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• Costruzione di conoscenza: la conoscenza non si trasmette, fredda, neutra, immutata, ma si costruisce nella negoziazione tra i membri di una comunità

• Pensiero e azione: Conoscere e usare le conoscenze sono due aspetti di uno stesso processo: non si impara per imparare ma per usare ciò che si è imparato e sono entrambi aspetti di cui la scuola si deve far carico.

• Cognizione distribuita: La conoscenza che ciascuno di noi utilizza per risolvere problemi e svolgere attività non è solo quella che ognuno di noi possiede individualmente ma quella che è distribuita nella comunità di pratica in cui si agisce

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Ambiente di apprendimento• Il costrutto pedagogico di ambiente di apprendimento va a

sostituire, contrapponendosi, a quello di "corso.

• Non un insieme limitato e chiuso di risorse ma un ambiente ricco, aperto, differenziato che supporta lo svolgimento di compiti di apprendimento,

• Un luogo dove le persone possono lavorare assieme e supportarsi l’un l’altra, mentre usano una varietà di strumenti e di risorse nel loro compito di conseguire gli obiettivi di apprendimento e di risolvere problemi,

• Un contesto dove vivere esperienze autentiche di apprendimento,

• Un ambiente dove la realtà è tra le più importanti risorse per l’apprendimento. g

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Irrompe il «significato»

• Viene superato il concetto di memorizzazione e di apprendimento meccanico a favore di quello di «apprendimento significativo», il processo di appropriazione che trasforma le informazioni in conoscenza.

• Il principale scopo del lavoro dell'insegnante è di aiutare gli studenti a costruire significato personale per quanto la scuola propone loro di imparare

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Dalla ricerca contemporanea sull’apprendimento e sulla cognizione, una scuola dove i processi di apprendimento sono

• aperti

• estesi

• collaborativi

• costruttivi

• autodiretti

• con supporto tra pari

• in una certa misura anche caotici,

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Una scuola

• sempre meno chiusa nelle proprie mura,

• in cui il benessere dello studente viene riconosciuto come una delle condizioni più importanti per apprendere

• dove la fatica di imparare, perché imparare è sempre fatica, attraverso la costruzione di significato trascende la fatica e diventa gioia di imparare

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Oggi la pedagogia consegna agli architetti nuovi concetti e nuove idee per immaginare e costruire nuovi ambienti per insegnare e imparare, che riflettono le nuove conoscenze su come noi esseri umani impariamo e diamo forma e significato alla conoscenza g

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