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COSMARI COPIA DI DELIBERAZIONE DELLA ASSEMBLEA … · 13 SILENZI GIULIO MEMBRO ASS. CIVITANOVA...

Date post: 17-Feb-2019
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COSMARI COPIA DI DELIBERAZIONE DELLA ASSEMBLEA GENERALE DELIBERAZIONE N. 9 del 28/10/2013 Oggetto: Avvio processo di trasformazione societaria del COSMARI. Provvedimenti L’anno duemilatredici, il giorno ventotto del mese di ottobre, alle ore 16,30 nella sala delle assemblee del COSMARI in loc. Piane di Chienti di Tolentino si è riunita l’Assemblea Generale, convocata con avvisi spediti nei modi e nei termini stabiliti da Regolamento, in sessione ordinaria in prima convocazione. Alla trattazione dell’argomento in oggetto, in seduta Pubblica risultano presenti e assenti i membri dell’Assemblea sigg.ri: Nome Funzione Ente rappresentato Quota N. Pres. Q.ta Pres. N. Ass. Q.ta Ass. 1 RICOTTINI GIANCARLO MEMBRO ASS. ACQUACANINA 1 1 1 2 PIERSIGILLI GIOVANNI MEMBRO ASS. APIRO 6 1 6 3 PALPACELLI GILBERTO MEMBRO ASS. APPIGNANO 12 2 12 4 CONSOLI RITA MEMBRO ASS. BELFORTE DEL CHIENTI 5 3 5 5 SCAFICCHIA SIMONETTA MEMBRO ASS. BOLOGNOLA 1 2 1 6 CESARONI ALBERTO MEMBRO ASS. CALDAROLA 5 4 5 7 ELISEI SANTE MEMBRO ASS. CAMERINO 22 3 22 8 DILETTI GIORGIO MEMBRO ASS. CAMPOROTONDO DI FIASTRONE 2 4 2 9 LIBERATI PACIFICO MEMBRO ASS. CASTELRAIMONDO 13 5 13 10 RICCIONI PAOLO MEMBRO ASS. CASTELSANTANGELO SUL NERA 2 5 2 11 OTTAVI GIAMMARIO MEMBRO ASS. CESSAPALOMBO 2 6 2 12 SALTAMARTINI FILIPPO MEMBRO ASS. CINGOLI 29 6 29 13 SILENZI GIULIO MEMBRO ASS. CIVITANOVA MARCHE 165 7 165 14 FORMICA ORNELLA MEMBRO ASS. COLMURANO 4 8 4 15 MONTECCHIA STEFANO MEMBRO ASS. CORRIDONIA 40 7 40 16 BARTOCCI LUIGI NAZZARENO MEMBRO ASS. ESANATOGLIA 6 9 6 17 CLAUDIO CASTELLETTI MEMBRO ASS. FIASTRA 3 10 3 18 CITRACCA MASSIMO MEMBRO ASS. FIORDIMONTE 2 11 2 19 RIZZO VITO MEMBRO ASS. FIUMINATA 5 12 5 20 REDA GIAN MARIO MEMBRO ASS. GAGLIOLE 3 13 3 21 ZAVAGLINI GIOVANNI MEMBRO ASS. GUALDO 3 14 3 22 PIATTI DANIELE MEMBRO ASS. LORO PICENO 7 8 7 23 CARANCINI ROMANO MEMBRO ASS. MACERATA 130 9 130 24 SPARVOLI PAOLO MEMBRO ASS. MATELICA 31 10 31 25 QUARCHIONI ALESSANDRO MEMBRO ASS. MOGLIANO 12 15 12 26 LATTANZI MARIO MEMBRO ASS. MONTE SAN GIUSTO 19 11 19 27 GHEZZI VALERIANO MEMBRO ASS. MONTE SAN MARTINO 3 16 3 28 LATTANZI MARIO MEMBRO ASS. MONTECASSIANO 20 12 20 29 CECOLI PIETRO MEMBRO ASS. MONTECAVALLO 2 17 2 30 CARDINALI STEFANO MEMBRO ASS. MONTECOSARO 19 18 19 31 BATTISTONI MADDALENA MEMBRO ASS. MONTEFANO 10 19 10 32 RIPANI GIUSEPPE MEMBRO ASS. MONTELUPONE 8 13 8 33 TULLIO GABRIELE MEMBRO ASS. MORROVALLE 25 14 25 34 BARONI MARIO MEMBRO ASS. MUCCIA 5 15 5 35 MANCINELLI GIUSEPPE MEMBRO ASS. PENNA S.GIOVANNI 3 20 3
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COSMARI

COPIA DI DELIBERAZIONE DELLA ASSEMBLEA GENERALE

DELIBERAZIONE N. 9 del 28/10/2013

Oggetto: Avvio processo di trasformazione societaria del COSMARI. Provvedimenti

L’anno duemilatredici, il giorno ventotto del mese di ottobre, alle ore 16,30 nella sala delle

assemblee del COSMARI in loc. Piane di Chienti di Tolentino si è riunita l’Assemblea Generale,

convocata con avvisi spediti nei modi e nei termini stabiliti da Regolamento, in sessione ordinaria in

prima convocazione.

Alla trattazione dell’argomento in oggetto, in seduta Pubblica risultano presenti e assenti i membri

dell’Assemblea sigg.ri:

Nome Funzione Ente rappresentato Quota N.

Pres.

Q.ta

Pres.

N.

Ass.

Q.ta

Ass.

1 RICOTTINI GIANCARLO MEMBRO ASS. ACQUACANINA 1 1 1

2 PIERSIGILLI GIOVANNI MEMBRO ASS. APIRO 6 1 6

3 PALPACELLI GILBERTO MEMBRO ASS. APPIGNANO 12 2 12

4 CONSOLI RITA MEMBRO ASS. BELFORTE DEL CHIENTI 5 3 5

5 SCAFICCHIA SIMONETTA MEMBRO ASS. BOLOGNOLA 1 2 1

6 CESARONI ALBERTO MEMBRO ASS. CALDAROLA 5 4 5

7 ELISEI SANTE MEMBRO ASS. CAMERINO 22 3 22

8 DILETTI GIORGIO MEMBRO ASS. CAMPOROTONDO DI

FIASTRONE

2 4 2

9 LIBERATI PACIFICO MEMBRO ASS. CASTELRAIMONDO 13 5 13

10 RICCIONI PAOLO MEMBRO ASS. CASTELSANTANGELO

SUL NERA

2 5 2

11 OTTAVI GIAMMARIO MEMBRO ASS. CESSAPALOMBO 2 6 2

12 SALTAMARTINI FILIPPO MEMBRO ASS. CINGOLI 29 6 29

13 SILENZI GIULIO MEMBRO ASS. CIVITANOVA MARCHE 165 7 165

14 FORMICA ORNELLA MEMBRO ASS. COLMURANO 4 8 4

15 MONTECCHIA STEFANO MEMBRO ASS. CORRIDONIA 40 7 40

16 BARTOCCI LUIGI

NAZZARENO

MEMBRO ASS. ESANATOGLIA 6 9 6

17 CLAUDIO CASTELLETTI MEMBRO ASS. FIASTRA 3 10 3

18 CITRACCA MASSIMO MEMBRO ASS. FIORDIMONTE 2 11 2

19 RIZZO VITO MEMBRO ASS. FIUMINATA 5 12 5

20 REDA GIAN MARIO MEMBRO ASS. GAGLIOLE 3 13 3

21 ZAVAGLINI GIOVANNI MEMBRO ASS. GUALDO 3 14 3

22 PIATTI DANIELE MEMBRO ASS. LORO PICENO 7 8 7

23 CARANCINI ROMANO MEMBRO ASS. MACERATA 130 9 130

24 SPARVOLI PAOLO MEMBRO ASS. MATELICA 31 10 31

25 QUARCHIONI

ALESSANDRO

MEMBRO ASS. MOGLIANO 12 15 12

26 LATTANZI MARIO MEMBRO ASS. MONTE SAN GIUSTO 19 11 19

27 GHEZZI VALERIANO MEMBRO ASS. MONTE SAN MARTINO 3 16 3

28 LATTANZI MARIO MEMBRO ASS. MONTECASSIANO 20 12 20

29 CECOLI PIETRO MEMBRO ASS. MONTECAVALLO 2 17 2

30 CARDINALI STEFANO MEMBRO ASS. MONTECOSARO 19 18 19

31 BATTISTONI

MADDALENA

MEMBRO ASS. MONTEFANO 10 19 10

32 RIPANI GIUSEPPE MEMBRO ASS. MONTELUPONE 8 13 8

33 TULLIO GABRIELE MEMBRO ASS. MORROVALLE 25 14 25

34 BARONI MARIO MEMBRO ASS. MUCCIA 5 15 5

35 MANCINELLI GIUSEPPE MEMBRO ASS. PENNA S.GIOVANNI 3 20 3

36 MANCINI PIERA DEBORA MEMBRO ASS. PETRIOLO 5 21 5

37 LUCIANI SANDRO MEMBRO ASS. PIEVEBOVIGLIANA 3 22 3

38 PALMIERI PIERLUIGI MEMBRO ASS. PIEVETORINA 6 23 6

39 TORRESI GIOVANNI

BATTISTA

MEMBRO ASS. PIORACO 4 24 4

40 VALENTINI SIMONE MEMBRO ASS. POGGIO SAN VICINO 2 25 2

41 MONTI LUIGI MEMBRO ASS. POLLENZA 17 16 17

42 UBALDI ROSALBA MEMBRO ASS. PORTO RECANATI 51 17 51

43 PAOLUCCI SERGIO MEMBRO ASS. POTENZA PICENA 54 18 54

44 FIORDOMO FRANCESCO MEMBRO ASS. RECANATI 58 19 58

45 TEODORI PAOLO MEMBRO ASS. RIPE S.GINESIO 3 26 3

46 ROSSI FELICE MEMBRO ASS. SAN GINESIO 9 20 9

47 MARTINI CESARE MEMBRO ASS. SAN SEVERINO MARCHE 37 27 37

48 PIERANGELI FABIO MEMBRO ASS. SANT'ANGELO IN

PONTANO

5 28 5

49 CEREGIOLI FRANCO MEMBRO ASS. SARNANO 10 21 10

50 SANTINI MARIO MEMBRO ASS. SEFRO 2 29 2

51 MARUCCI ADRIANO MEMBRO ASS. SERRAPETRONA 4 30 4

52 SANTAMARIANOVA

GABRIELE

MEMBRO ASS. SERRAVALLE DI CHIENTI 5 31 5

53 PEZZANESI GIUSEPPE MEMBRO ASS. TOLENTINO 56 22 56

54 LATTANZI MARIO MEMBRO ASS. TREIA 25 23 25

55 BROCCOLO ROBERTO MEMBRO ASS. URBISAGLIA 8 24 8

56 MOROSI SERGIO MEMBRO ASS. USSITA 5 25 5

57 BISCHI GIUSEPPE MEMBRO ASS. VISSO 6 32 6

Totale quote partecipazione n. 1000 Quote assenti n. 352 quote presenti n. 648

Assiste in qualità di segretario verbalizzante il Segretario sig.ra Acciarresi Katia. Assume la

presidenza il sig. Sparvoli Daniele nella sua qualità di Vice Presidente. Constatata la legalità della

seduta, il Presidente dichiara aperta la stessa ed invita l’Assemblea a discutere sull’oggetto sopra

descritto, previa nomina degli scrutatori nelle persone dei signori: Broccolo Roberto, Pezzanesi

Giuseppe, Paolucci Sergio.

Risultano presenti quote n. 648 su un totale di n. 1000 quote di cui e’ composta l’Assemblea.

IL PRESIDENTE

Introduce l’argomento dando lettura della seguente proposta.

“L’ASSEMBLEA DEI SINDACI

CONSIDERATO:

-che il COSMARI allo stato attuale espleta le funzioni di ATO n. 3 secondo le previsioni del Piano

Provinciale e Gestione Rifiuti che quelle di gestione di impianti e servizi di smaltimento rifiuti;

-che è innanzi tutto volontà dei Comuni soci mantenere l’affidamento in house del servizio di

gestione rifiuti in capo a COSMARI;

-che attesa la pluralità dei Soci Pubblici si configura un affidamento in house c.d. “plurimo” o

“frazionato” che risulta legittimo qualora rispetti lo schema comunitario e sussista il controllo

analogo assicurato anche se esercitato non individualmente ma congiuntamente dagli enti soci,

(Consiglio di Stato - Sezione V - Sentenza 8 marzo 2011 n. 1447).

-che come riconosciuto dalla Corte di Giustizia (Sentenza del 13/11/2008 causa C-324/07

“Coditel”) e più volte dai giudici amministrativi affinché sussista il requisito del controllo analogo,

anche nell’ipotesi di una pluralità di soggetti pubblici partecipanti al capitale della società non

risulta comunque indispensabile la circostanza della configurabilità di un controllo totale ed

assoluto di ciascun ente pubblico sull'intera società in house, ma piuttosto l'esistenza di strumenti

giuridici (di diritto pubblico o di diritto privato) idonei a garantire che ciascun ente, insieme a tutti

gli altri azionisti della società in house, sia effettivamente in grado di controllare ed orientare

l'attività della società controllata (v. Corte di Giustizia C324-07 13 novembre 2008, C.d.S., Sez. V

24 settembre 2010, n. 7092;11 agosto 2010, n, 5620);

-che appare pertanto opportuno approvare lo schema di “Regolamento sulle modalità di esercizio

del “controllo analogo”, strumento ritenuto idoneo ad integrare quanto sopra fermo restando che lo

stesso potrà essere adattato alle specificità dei singoli Comuni

-che è altresì necessario procedere ad attuare le linee di intervento tracciate dall’A.G. del

COSMARI con le deliberazioni n. 4 e n. 5 del 20/06/2013 e, dunque, di trasformare in società di

capitali il COSMARI, per avviare la fase che potrà portare all’attuazione dei futuri nuovi assetti

societari ivi indicati;

-che, pertanto, detta trasformazione favorisce il controllo analogo legittimante potendosi prevedere

la sottoscrizione di patti parasociali da parte dei soci, rafforzando così in modo significativo il ruolo

dei soci minoritari;

-che la forma giuridica che si presceglie è quella della società a responsabilità limitata in quanto la

stessa meglio garantisce un rapporto più stringente tra Consiglio di Amministrazione e Assemblea

dei Comuni Soci;

- che la trasformazione dovrà essere approvata dall’Assemblea, nella sua modalità di assemblea

straordinaria, previe deliberazioni dei Consigli Comunali dei singoli Comuni partecipanti al

Consorzio, unitamente al nuovo Statuto che regolerà la nuova Società di capitali e la modifica del

capitale sociale con assegnazione delle quote in numero proporzionale alle rispettive quote di

partecipazione;

- che, pertanto, fermo il mantenimento della gestione in house sino al perfezionamento dell’atto di

trasformazione, si dà mandato al CDA di procedere senza indugio al perfezionamento di tutti gli atti

necessari per la trasformazione in società a responsabilità limitata;

Tutto ciò considerato e premesso, l’Assemblea dei Sindaci, vagliate le surriferite proposte, a voti

…………

DELIBERA

1. di approvare bozza del “Regolamento sulle modalità di esercizio del “controllo analogo”;

2. di conferire mandato al Consiglio di Amministrazione di COSMARI, nella persona del suo

Presidente, affinchè ponga in essere con i più ampi poteri tutti gli atti necessari ed

indispensabili diretti all’iter di trasformazione del Consorzio nella forma di Società di

capitali-nello specifico società a responsabilità limitata e con modalità compatibili per il

legittimo affidamento in house providing, dando seguito, ove necessario, a tutti gli

adempimenti propedeutici e conseguenti alle operazioni stesse, stabilendo fin da ora che la

ripartizione delle quote dovrà avvenire sulla base dei capitali già conferiti dai comuni soci al

Consorzio Volontario prima e al Consorzio Obbligatorio successivamente.”

IL PRESIDENTE

Invita, quindi, i membri a procedere con la discussione.

Seguono diversi interventi che vengono riportati in allegato al presente atto.

Il Presidente, alla luce degli accordi stipulati in data odierna tra il COSMARI, la SMEA SpA e il

Comune di Macerata per l’acquisizione da parte dello stesso COSMARI della Smea SpA,

presenta il seguente emendamento volto ad aggiornare e completare la proposta di cui sopra.

“Inserire nella parte deliberativa, dopo il punto 2., il seguente punto

3. di conferire mandato al CdA del Cosmari, nella persona del proprio Presidente, di dare

attuazione allo “ACCORDO ACQUISTO DI COSMARI DEL RAMO DI AZIENDA

SMEA”, di cui all’allegato a), e all’accordo dipendenti, sindacati e Cosmari, di cui

all’allegato b), sottoscritti il 28/10/2013, documenti entrambi da considerarsi parti

preliminari, integranti e sostanziali della presente delibera.”

Il Presidente, dopo aver dato lettura degli allegati a) e b) a cui si riferisce l’emendamento, invita

l’Assemblea a procedere con la votazione per l’approvazione dello stesso emendamento secondo il

testo sopra riportato.

Il sig. Carancini Romano si dichiara favorevole sia all’emendamento che alla proposta di delibera

nel suo complesso ma, al fine di non creare problemi per eventuali conflitti di interesse, benchè non

ritenga che ce ne siano i presupposti, esce dall’aula.

Si procede alla votazione per appello nominale con il seguente risultato:

Quote presenti n. 708 (durante la discussione sono entrati i sigg.ri Mancini Piera

Debora, Formica Ornella, Quarchioni Alessandro, Silenzi Giulio e Marucci Adriano rispettivamente

rappresentanti dei Comuni di Petriolo, Colmurano, Mogliano, Civitanova Marche e Serrapetrona

mentre sono usciti i sigg.ri Saltamartini Filippo delegando a rappresentare il Comune di Cingoli il

sig. Lattanzi Mario, Silenzi Giulio delegando a rappresentare il Comune di Civitanova Marche il

sig. Broccolo Roberto, Sparvoli Paolo delegando a rappresentare il Comune di Matelica il sig.

Lattanzi Mario)

Astenuti pari a quote n 0

Quote votanti n. 708

Quote favorevoli n. 708

L’emendamento proposto dal Presidente sig. Sparvoli Daniele è approvato.

Il Presidente, quindi, invita l’Assemblea a procedere alla votazione sulla proposta di delibera in

oggetto integrata con l’emendamento sopra approvato.

Si procede alla votazione per appello nominale con il seguente risultato:

Quote presenti n. 708

Astenuti pari a quote n 0

Quote votanti n. 708

Quote favorevoli n. 708

La proposta di deliberazione è approvata come segue.

L’ASSEMBLEA DEI SINDACI

CONSIDERATO:

-che il COSMARI allo stato attuale espleta le funzioni di ATO n. 3 secondo le previsioni del Piano

Provinciale e Gestione Rifiuti che quelle di gestione di impianti e servizi di smaltimento rifiuti;

-che è innanzi tutto volontà dei Comuni soci mantenere l’affidamento in house del servizio di

gestione rifiuti in capo a COSMARI;

-che attesa la pluralità dei Soci Pubblici si configura un affidamento in house c.d. “plurimo” o

“frazionato” che risulta legittimo qualora rispetti lo schema comunitario e sussista il controllo

analogo assicurato anche se esercitato non individualmente ma congiuntamente dagli enti soci,

(Consiglio di Stato - Sezione V - Sentenza 8 marzo 2011 n. 1447).

-che come riconosciuto dalla Corte di Giustizia (Sentenza del 13/11/2008 causa C-324/07

“Coditel”) e più volte dai giudici amministrativi affinché sussista il requisito del controllo analogo,

anche nell’ipotesi di una pluralità di soggetti pubblici partecipanti al capitale della società non

risulta comunque indispensabile la circostanza della configurabilità di un controllo totale ed

assoluto di ciascun ente pubblico sull'intera società in house, ma piuttosto l'esistenza di strumenti

giuridici (di diritto pubblico o di diritto privato) idonei a garantire che ciascun ente, insieme a tutti

gli altri azionisti della società in house, sia effettivamente in grado di controllare ed orientare

l'attività della società controllata (v. Corte di Giustizia C324-07 13 novembre 2008, C.d.S., Sez. V

24 settembre 2010, n. 7092;11 agosto 2010, n, 5620);

-che appare pertanto opportuno approvare lo schema di “Regolamento sulle modalità di esercizio

del “controllo analogo”, strumento ritenuto idoneo ad integrare quanto sopra fermo restando che lo

stesso potrà essere adattato alle specificità dei singoli Comuni

-che è altresì necessario procedere ad attuare le linee di intervento tracciate dall’A.G. del

COSMARI con le deliberazioni n. 4 e n. 5 del 20/06/2013 e, dunque, di trasformare in società di

capitali il COSMARI, per avviare la fase che potrà portare all’attuazione dei futuri nuovi assetti

societari ivi indicati;

-che, pertanto, detta trasformazione favorisce il controllo analogo legittimante potendosi prevedere

la sottoscrizione di patti parasociali da parte dei soci, rafforzando così in modo significativo il ruolo

dei soci minoritari;

-che la forma giuridica che si presceglie è quella della società a responsabilità limitata in quanto la

stessa meglio garantisce un rapporto più stringente tra Consiglio di Amministrazione e Assemblea

dei Comuni Soci;

- che la trasformazione dovrà essere approvata dall’Assemblea, nella sua modalità di assemblea

straordinaria, previe deliberazioni dei Consigli Comunali dei singoli Comuni partecipanti al

Consorzio, unitamente al nuovo Statuto che regolerà la nuova Società di capitali e la modifica del

capitale sociale con assegnazione delle quote in numero proporzionale alle rispettive quote di

partecipazione;

- che, pertanto, fermo il mantenimento della gestione in house sino al perfezionamento dell’atto di

trasformazione, si dà mandato al CDA di procedere senza indugio al perfezionamento di tutti gli atti

necessari per la trasformazione in società a responsabilità limitata;

Tutto ciò considerato e premesso, l’Assemblea dei Sindaci, vagliate le surriferite proposte, in

seguito alla votazione come sopra riportata

DELIBERA

1. di approvare bozza del “Regolamento sulle modalità di esercizio del “controllo analogo”;

2. di conferire mandato al Consiglio di Amministrazione di COSMARI, nella persona del suo

Presidente, affinchè ponga in essere con i più ampi poteri tutti gli atti necessari ed

indispensabili diretti all’iter di trasformazione del Consorzio nella forma di Società di

capitali-nello specifico società a responsabilità limitata e con modalità compatibili per il

legittimo affidamento in house providing, dando seguito, ove necessario, a tutti gli

adempimenti propedeutici e conseguenti alle operazioni stesse, stabilendo fin da ora che la

ripartizione delle quote dovrà avvenire sulla base dei capitali già conferiti dai comuni soci al

Consorzio Volontario prima e al Consorzio Obbligatorio successivamente;

3. di conferire mandato al CdA del Cosmari, nella persona del proprio Presidente, di dare

attuazione allo “ACCORDO ACQUISTO DI COSMARI DEL RAMO DI AZIENDA

SMEA”, di cui all’allegato a), e all’accordo dipendenti, sindacati e Cosmari, di cui

all’allegato b), sottoscritti il 28/10/2013, documenti entrambi da considerarsi parti

preliminari, integranti e sostanziali della presente delibera.

ALLEGATO ALLA DELIBERA DI ASSEMBLEA GENERALE N. 9 DEL 28/10/2013

REGOLAMENTO SULLE MODALITA’ DI ESERCIZIO DEL “CONTROLLO ANALOGO” SULLA SOCIETA’ IN HOUSE

PROVIDING “__________________________”.

Approvato nella Assemblea del_______

Sommario

Sommario ......................................................................................................................................................... 8

Art. 1 - Istituzione del controllo analogo ......................................................................................................... 9

Art. 2 - L'accesso agli atti e alle informazioni ................................................................................................. 9

Art. 3 - Amministratori delle società in house, obblighi e revoca .................................................................. 9

Art. 4 – Previsioni generali sul controllo analogo ......................................................................................... 10

Art. 5 - Il potere di controllo e vigilanza........................................................................................................ 10

Art. 6 - Ulteriori obblighi della società partecipata ....................................................................................... 10

Art. 7 - Attività di vigilanza ........................................................................................................................... 11

Art. 8 - Vigilanza mediante richiesta di rapporti ........................................................................................... 11

Art. 9 - Vigilanza mediante esibizioni documentali ...................................................................................... 11

Art. 1 - Istituzione del controllo analogo

1. Il presente Regolamento disciplina le attività di indirizzo, controllo e vigilanza esercitate dalla

Assemblea dei Soci nei confronti della Società in house providing…………………Srl

2. Al fine di assicurare il controllo analogo, i Comuni Soci esercitano sulla

………………un’azione di indirizzo, controllo e vigilanza analoga a quella svolta

istituzionalmente dall’Ente riguardo all’attività dei propri uffici, in virtù della titolarità dei

servizi pubblici locali o delle attività amministrative di competenza e del suo ruolo di garante nei

confronti dell’utenza locale.

3. L’esercizio dei poteri di indirizzo, controllo e vigilanza di cui al comma precedente, trova

fondamento nei principi generali dell’ordinamento che pongono, in capo alla Pubblica

Amministrazione competente, l’obbligo di garantire, mediante l’esercizio dei poteri di cui è dotata,

il diritto dei cittadini di accedere ai pubblici servizi locali, la cui erogazione dovrà avvenire con

modalità che ne promuovano ed assicurino il miglioramento degli standards qualitativi e della

fruibilità da parte del cittadino-utente, in ossequio alle vigenti disposizioni in materia di «carta dei

servizi pubblici»..

4. L’attività di indirizzo, controllo e vigilanza si configura quale funzione di diritto pubblico e

consiste in un’azione di tipo programmatorio, operativo-economico e ispettivo, volta a creare la

necessaria identificazione tra i Comuni Soci e l'organismo partecipato.

5. Le finalità connesse alle predette attività consistono nel garantire, in condizioni di trasparenza,

economicità e tempestività, la rispondenza dell’azione amministrativa inerente la produzione ed

erogazione di servizi pubblici locali ai principi costituzionali, normativi e statutari, in un quadro di

tutela prioritaria degli utenti e nell’ottica di assicurare il perseguimento dell’interesse pubblico

generale.

Art. 2 - L'accesso agli atti e alle informazioni

I rappresentanti legali dei Comuni Soci, e quanti da loro delegati, hanno libero accesso ai locali

della società e possono richiedere l'accesso alle informazioni sulla gestione, in modo analogo alle

modalità previste dal rapporto gerarchico esercitato all'interno dei propri uffici, secondo quanto

meglio specificato al successivo art. 4.

Art. 3 - Amministratori delle società in house, obblighi e revoca

1. Gli organi amministrativi della società in house, al fine di garantire che l’attività di queste ultime

si sviluppi in maniera armonica e coordinata con l’azione amministrativa dei Comuni Soci, sono

obbligati a conformarsi agli indirizzi gestionali impartiti dalla Assemblea dei Soci.

2. Gli Amministratori ottemperano tempestivamente alle disposizioni e ai rilievi formulati dalla

Assemblea, assicurando la tempestiva adozione delle misure correttive indicate in riferimento a

possibili squilibri economico-finanziari, al rispetto delle norme di legge sui vincoli di finanza

pubblica, nonché per garantire la regolarità, l’efficacia, l’efficienza e la qualità dei servizi gestiti.

3. In caso di gravi o reiterate violazioni degli indirizzi ricevuti o di omissioni degli obblighi previsti

dalla legge e dal presente Regolamento, gli amministratori della società partecipata possono essere,

previa motivata deliberazione assembleare, rimossi dall’incarico.

Art. 4 – Previsioni generali sul controllo analogo

1. Elementi fondamentali per l'attivazione dello strumento di controllo sono costituiti dall'esercizio

dei poteri di accesso alla documentazione della società partecipata, di controllo contabile, di stimolo

e di indirizzo rimessi ai rappresentanti dei Comuni Soci.

2. Ai Comuni, attraverso la modalità della delibera assembleare, è riconosciuto il diritto di

intervenire nelle scelte, sia di tipo organizzativo che gestionale, adottate dalla Società e a tal fine di

concorrere alla definizione degli indirizzi gestionali oltre che alla programmazione delle attività.

3. Ogni Comune, per il tramite del rappresentante legale, può richiedere la convocazione

dell'assemblea dei soci, facendone espressa e formale richiesta al Presidente.

4. Ogni Comune, per il tramite del rappresentante legale, può richiedere, in qualunque momento, la

convocazione del Consiglio di Amministrazione al fine di consultare tale organo in ordine a

questioni specifiche, facendone esplicita richiesta al Presidente del Cda della società.

5. La società partecipata ha l’obbligo di inviare i documenti di programmazione, le deliberazioni

societarie di amministrazione straordinaria, gli atti fondamentali della gestione quali, a titolo

esemplificativo e non esaustivo, il bilancio, la relazione programmatica, il piano degli investimenti,

il piano di sviluppo, il piano industriale, il piano economico-finanziario, il piano occupazionale, i

provvedimenti relativi all’assunzione e/o licenziamento di personale dipendente, le decisioni che

comportino impegni di spesa significativi, secondo quanto più dettagliatamente disciplinato nei

successivi articoli del presente Regolamento.

6. Il Comune esercita il potere di verifica dello stato di attuazione degli obiettivi assegnati, anche

sotto il profilo della efficacia, efficienza ed economicità.

Art. 5 - Il potere di controllo e vigilanza

1. Ai Comuni Soci è riconosciuto un potere di controllo e di vigilanza sulle attività della società

partecipata, strettamente analogo a quello che esercita nei confronti delle proprie strutture

organizzative.

2. Il controllo di cui sopra si esercita nelle forme del controllo interno, che si sostanzia in:

- controllo strategico;

- controllo di gestione;

- controllo sulla regolarità amministrativa e contabile.

-controllo sulla qualità dei servizi.

Art. 6 - Ulteriori obblighi della società partecipata

1. La società partecipata è tenuta a garantire il rigoroso rispetto della vigente normativa in materia

di patto di stabilità interno vincolante il Comune.

2. La società partecipata dovrà, inoltre, garantire:

- il rispetto delle procedure di evidenza pubblica per l’affidamento degli appalti di lavori, forniture

e servizi, stabilite dalla vigente normativa di cui al D.Lgs 163/06 e D.P.R. 207/2010;

- il rispetto, per le acquisizioni di beni e servizi, delle vigenti disposizioni di legge in materia di

adesione alle Convenzioni Consip e di ricorso al Mercato elettronico della Pubblica

Amministrazione ( M.E.P.A.) o alla Centrale di committenza regionale ( ove costituita);

- per le assunzioni di personale (oltre al rispetto delle disposizioni limitative delle assunzioni

previste per l’amministrazione controllante), l’espletamento di procedimenti selettivi/comparativi

previsti nel D.Lgs 165/01 nella individuazione dei soggetti da assumere sia a tempo determinato sia

a tempo indeterminato, per qualsiasi categoria;

- per l’affidamento di incarichi di studio o di ricerca, ovvero di consulenza a soggetti estranei alla

struttura burocratica della società partecipata, il rispetto delle procedure previste dalla L. 30 luglio

2004, n. 191;

- l’adozione di una regolamentazione del diritto di accesso agli atti della società partecipata che

garantisca trasparenza nei confronti dei cittadini/utenti, degli organi di governo, nonché dei

consiglieri comunali per consentire, a questi ultimi, il pieno esercizio del mandato elettivo.

Art. 7 - Attività di vigilanza

1. L’attività di vigilanza si espleta mediante poteri di richiesta di dati, informazioni e rapporti.

2. L’esercizio dei predetti poteri ha natura amministrativa ed è disciplinato dalle norme del presente

Regolamento ovvero da specifiche disposizioni di legge, quando previsto.

3. L’attività di vigilanza disciplinata dal presente Regolamento si aggiunge agli ordinari poteri

ispettivi, attribuiti al socio dagli artt. 2422 e seguenti del codice civile.

Art. 8 - Vigilanza mediante richiesta di rapporti

1. L’assemblea dei Comuni Soci potrà richiedere, la redazione di specifici rapporti in relazione a

decisioni tecniche, strategiche e/o gestionali adottate, nei limiti di cui ai commi successivi.

2. Il rapporto potrà riguardare sia una pluralità di decisioni assunte dall’Organo amministrativo del

soggetto gestore e/o di accadimenti gestionali ad esse conseguenti o collaterali, sia singoli fatti di

gestione o decisioni che abbiano determinato - o siano potenzialmente in grado di determinare -

effetti pregiudizievoli sul conseguimento degli standard di qualità, quantità e/o fruibilità dei servizi

pubblici gestiti, ovvero, sul rispetto della normativa vigente, nonchè sul rispetto delle obbligazioni

prescritte dal presente Regolamento e di quelle codificate nel contratto di servizio e/o nella carta dei

servizi.

3. L’Organo amministrativo, una volta ricevuta la richiesta di rapporto con le modalità previste dal

presente Regolamento, dovrà provvedere a fornire una risposta scritta, in forma di relazione,

contenente i dati e/o le informazioni richieste, nonché eventuali elaborazioni, analisi e valutazioni

circa i medesimi.

Art. 9 - Vigilanza mediante esibizioni documentali

1. L’Assemblea dei Soci, potrà richiedere ai competenti Organi societari del soggetto gestore

l’esibizione, ovvero, la trasmissione di atti e documenti inerenti sia l’attività di erogazione del

servizio sia specifiche operazioni tecniche, gestionali o societarie che, direttamente o

indirettamente, abbiano inciso – o siano potenzialmente in grado di determinare conseguenze – sul

conseguimento degli standard di qualità, quantità e/o fruibilità dei servizi pubblici gestiti, ovvero,

sul rispetto della normativa vigente, nonchè sul rispetto delle obbligazioni prescritte dal presente

Regolamento e di quelle codificate nel contratto di servizio e/o nella carta dei servizi.

2. E’ in ogni caso fatto salvo il generale diritto d’accesso ai documenti amministrativi di cui agli

artt. 22 e 23 della L. 241/90 e dei regolamenti governativi di attuazione.

ALLEGATO ALLA DELIBERA DI ASSEMBLEA GENERALE N. 9 DEL 28/10/2013

INTERVENTI MEMBRI ASSEMBLEA GENERALE

PRESIDENTE SIG. SPARVOLI DANIELE:

Allora, cominciamo con il primo punto, il due all’ordine del giorno: “L’avvio del processo di

trasformazione della società del Cosmari – Provvedimenti”. Dunque, come sapete ci troviamo di

fronte a un momento importante della vita del nostro consorzio, che sarà segnato appunto

dall’auspicio che ci siamo. Funziona sto microfono? Che ci siamo dati appunto già da tempo, che è

quello di mantenere in mano pubblica il nostro consorzio e la nostra gestione provinciale dei rifiuti.

Per far questo abbiamo visto che dopo che le norme si sono succedute in vario modo si sono create

le condizioni affinché, in virtù del quadro generale provinciale che si è determinato, e questo già da

tempo, si potesse addivenire attraverso l’avvenuta costituzione dell’ATA ad una gestione in house,

perché le caratteristiche territoriali e gestionali che si sono, come ho ben ricordato, inquadrate negli

ultimi anni hanno portato a dire appunto che c’è un soggetto prevalente, un soggetto che si occupa

della gestione integrata dei rifiuti su tutto il territorio provinciale che può avere le caratteristiche a

vedere esaurito, diciamo, questo auspicio, che è appunto quello del continuare con la gestione di

mano pubblica e non andare a correre il rischio di mandare a gara il primo servizio che fino a prova

contraria sulla gestione ha dato dei risultati in termini generali; risultati che vediamo che vengono

apprezzati un po’ da tutti, in particolare da (p.i.) poli del nostro territorio. Faccio riferimento in

particolare al discorso ad esempio della differenziata, che a livello provinciale ha assunto delle,

così, delle quantità che sono di tutto prestigio, tra le prime del centro Italia, tra le prime del nostro

Paese. Ma non solo, ci sono anche delle questioni che anche recentemente abbiamo avviato o

stiamo avviando che appunto mi lasciano pensare che questo consorzio abbia un futuro e abbia, se

ben gestito, abbia delle prospettive, sia in termini industriali che in termini di servizi di rete.

Nell’ultima assemblea, quella. La penultima assemblea, quella del 20 giugno, ha dato delle

indicazioni proprio di un percorso che dovrebbe portare e indurre al 31 di questo mese il Presidente

dell’ATA e l’ATA stessa, quindi voi, a creare queste condizioni appunto di in house. Per far questo

ci sono dei passaggi che già avevamo inquadrato, ma che adesso diventano, anche se non

indispensabili, fortemente opportuni. Uno di questi è appunto l’avvio della trasformazione del

consorzio in società di capitali, che poi come vedremo abbiamo (p.i.) nella forma più opportuna

come per Srl. E quindi questo punto all’ordine del giorno oggi ci mette nelle condizioni di dover

andare a discutere di questo primo passaggio e noi abbiamo come Cosmari da proporvi una

proposta appunto di delibera in cui c’è il percorso, perché venne individuato, e unitamente a questo

anche il regolamento sulle modalità di esercizio del “controllo analogo”, che sapete è uno dei

capisaldi all’interno della gestione in house, in senso lato, ma nella fattispecie ancor più. E sotto

questo aspetto quindi dobbiamo dire che l’altro obiettivo che dovremmo andare a cogliere con

questa delibera è quello di prevedere un’unità e un’unitarietà di intenti intorno a questo progetto

specifico di avvio di trasformazione, ma soprattutto, e questa è una cosa che poi vedremo, noi

abbiamo, così, appunto l’opportunità, abbiamo intenzione quindi di inserire all’interno di questo

punto quella di perseguire l’unitarietà e l’unità di tutto il percorso gestionale nella nostra Provincia.

Sapete che fino ad adesso il Cosmari ha gestito grandissima parte di ciò che c’era da fare a livello di

gestione dei rifiuti, però c’è un’altra società tuttora, sulla quale abbiamo disquisito da tempo e sulla

quale noi abbiamo registrato la volontà da parte dell’Assemblea di arrivare anche lì ad una

definizione per chiudere un pochino il cerchio e fare in modo che questa gestione diventi veramente

interamente provinciale. E quindi ci sono, così, degli elementi di novità in relazione al compito che

l’Assemblea il 20 giugno ci ha dato, che era quello di andare verso l’acquisizione della società

Smea, posseduta al 51% dal Comune di Macerata e al 49% da privati. E su questo appunto ci si è

mossi e oggi possiamo dire che, ecco, un risultato da proporre lo abbiamo, all’assemblea, e

riteniamo che questo risultato possa essere inserito all’interno di questa proposta deliberativa,

perché vediamo che nei passaggi di questa proposta appunto ce n’è uno che ci riconduce proprio a

quella, a quella fase. Ora, io voglio dire una cosa però, prima di cominciare a leggervi sia, leggere

l’elaborato riguardante la proposta, sia la conclusione che si è avuta appunto sulla trattativa Smea. E

lo dico qui a voi, perché so che voi poi andrete fra tre giorni, il 31, a votare e a disquisire su questi

argomenti verso, sul versante dell’ATA. Cioè, per noi avere l’in house, anche alla luce della novità

che appunto vi ho preannunciato e per la quale adesso fra poco vi relazionerò, significa avere un’in

house senza condizioni, un’in house la più chiara, la più limpida. Con quella in house, io aggiungo

anche la più breve, breve in termini di tempo da qui all’avvio. Per cui su questo io mi sento di

suggerire, mi sento di chiedervi che si creino le condizioni affinché tutto l’impianto che gira intorno

a questo provvedimento sia un impianto chiaro e un impianto che non dia spazio a chicchessia di

inserirsi per in qualche maniera andare a interrompere questo processo virtuoso che abbiamo tutti

ritenuto di dover avviare. Noi sappiamo che si sta avvicinando pian piano una fase politica

nazionale che è caratterizzata dalle future amministrative e quindi sappiamo anche che nel nostro

territorio ci sono molti Comuni che stanno avvicinandosi ad una fase elettorale. Noi riteniamo che

le fasi elettorali non siano mai di buon auspicio alle decisioni importanti che si sono elaborate e che

stanno per essere concluse, per cui chiediamo che si faccia in fretta, anche perché vorremmo evitare

il rischio che un eventuale avvio di campagna elettorale e di avvicendamenti che ci potranno essere

nei vari Comuni possa determinare una situazione di instabilità proprio nel processo di cui abbiamo

parlato sino ad ora. Voi sapete che certe questioni, non ultima proprio questa della trasformazione,

dovranno passare attraverso i Consigli comunali di ciascun Comune, per cui più riusciamo a

chiudere questa cosa in fretta con la Governance dei Comuni che ha lavorato a questi concetti,

quindi con tutti voi, e meglio è. Mi sembra che questa non sia una cosa da sottovalutare. E quindi,

ecco, vi chiedo di fare attenzione su questo, perché passaggi in quella delibera così importante che

possano allungare un pochino le tempistiche possono essere passaggi che potrebbero diventare

anche deleteri. Quindi, fatta questa premessa, io adesso vi leggo l’impostazione che abbiamo dato a

questa trasformazione e vi leggerò, come ho detto, anche il regolamento che è allegato. Allora. ...

Il Presidente Sparvoli legge la proposta di delibera avente ad oggetto: Avvio del processo di

trasformazione societaria del Cosmari – Provvedimenti.

Questa è la proposta di delibera, mentre invece il regolamento recita quanto segue. ...

Il Presidente Sparvoli legge il regolamento sulle modalità di esercizio del “controllo analogo”

sulla società in house providing “_______________”.

Allora, come vedete, se da una parte queste procedure ci danno la possibilità di arrivare alla

definizione dell’in house, dall’altra parte appesantiscono sicuramente burocraticamente la gestione.

Questo è un fatto che noi conoscevamo. Sapevamo che la gestione dell’in house sarebbe stata meno

snella della gestione attuale, però riteniamo che in ogni caso queste situazioni, ci troviamo in Enti

pubblici, vadano perseguite e dall’altra parte il gioco vale la candela. E quindi questo è quanto. Ora,

ad un certo punto della premessa c’è stato un passaggio che ci permette di ricollegarci alla

questione, appunto, che vi ho preannunciato e cioè quella di Cosmari e Smea. Il passaggio ho

ritenuto questo. Ad un certo punto si dice che è altresì necessario procedere ad attuare le linee di

intervento tracciate dall’Assemblea Generale del Cosmari con le deliberazioni 4 e 5. Se ben

ricordate, la deliberazione 5 del 20 giugno appunto dava mandato al Cosmari di perseguire il

raggiungimento dell’obiettivo dell’acquisizione della società Smea e dava anche due temi

particolari. Uno che era legato ad un accordo economico e lì veniva data un’indicazione; appunto si

diceva che l’acquisizione della società dovesse avvenire attraverso elargizione di un prezzo di

1milione 400mila Euro, salvo verifiche puntuali da fare nel corso della trattativa. E dall’altra parte

si interveniva di nuovo, era già stato fatto questo nella prima Assemblea, quella di due anni fa, in

cui ci fu una prima proposta di acquisizione; si chiedeva appunto che il problema degli ad personam

relativo appunto a questi cinque che abbiamo poi individuato come i cinque cosiddetti apicali

venisse risolto con l’azzeramento dello stesso ad personam. Allora, noi abbiamo, anche in virtù di

quello che abbiamo oggi intenzione di portare al voto, ma soprattutto per il discorso legato

all’affidamento in house, accelerato nell’ultimo periodo le trattative con in particolare il Comune

Macerata. Io debbo segnalare che queste trattative sono ripartite rispetto al passato sotto un segno

diverso. Ho il dovere di riferirvi che i rapporti, che erano diventano anche tesi con il Comune, si

sono via via allentati e (p.i.) la tensione e si è riusciti a lavorare su un piano di sufficiente serenità. E

io credo che questo abbia giocato un ruolo nella definizione che poi in queste ultime ore siamo

riusciti a portare avanti. Quindi do atto di questo fatto, come do atto che sono intervenute delle

deviazioni in questa fase, in particolare per quanto riguarda i rapporti con i cinque apicali, ma non

solo, anche da parte di altri soggetti che rappresentavano anche in questo caso le maestranze sia del

Cosmari che della Smea, quindi le rappresentanze sindacali, che anche in questo caso debbo riferire

hanno un po’ aiutato la composizione di un accordo preliminare, che adesso si è concretizzato con

due documenti che noi riteniamo come Cosmari di porre all’attenzione, sotto forma di

emendamento allegato appunto a questo provvedimento dell’avvio della trasformazione della

società e che adesso vi vado a leggere. Sono due documenti, perché uno riguarda appunto la parte

economica e l’altro riguarda invece la parte relativa ai cinque apicali. Allora, per quanto riguarda la

parte economica, questa mattina è stato sottoscritto questo documento da: dal sottoscritto, da me;

dall’amministratore delegato della Smea; dal Presidente del Consiglio di amministrazione della

Smea; e anche dal Sindaco del Comune di Macerata. Il documento dice questo. Il titolo è: “Accordo

acquisto di Cosmari del ramo di azienda Smea”. ...

Il Presidente Sparvoli legge l'allegato A alla proposta di delibera, avente ad oggetto: “Accordo

acquisto di Cosmari del ramo di azienda Smea”.

Quindi, mi sembra abbastanza chiaro. Il prezzo è 1milione 200mila, ci sono degli accordi che sono

relativi al ramo d’azienda che andiamo a prendere in acquisizione, che è costituito appunto da tutti i

dipendenti da una parte e dall’altra parte da tutti i beni strumentali, tutti i mezzi che oggi vengono

utilizzati dalla Smea e che domani saranno utilizzati in gran parte, in parte dal Cosmari per

proseguire, questa volta a 360 gradi, il servizio per l’intero territorio. L’altra parte dell’accordo

invece riguarda i cinque cosiddetti apicali. Allora, il documento è stato sottoscritto da me, dal

direttore Giampaoli, dai cinque dipendenti, ciascuno di loro, e quindi dai dipendenti Monachesi,

Coscia, Cecchi, Trivellini e Ciccioli. E sono stati sottoscritti anche dal Segretario regionale della

CISL Marco Ferracuti e dal Segretario provinciale della CISL Fabrizio Costantini. Il documento

recita questo. …

Il Presidente Sparvoli legge l'allegato B alla proposta di delibera, avente ad oggetto: “Accordo

dipendenti, sindacati e Cosmari”

Ora, io debbo riferirvi questo, che questi colloqui che oggi abbiamo avuto e sono iniziati questa

mattina presto, all’alba, sono stati colloqui molto schietti, veri, in cui ci si è detto tutto quello che ci

si doveva dire in ordine a questa situazione, che loro accettano l’azzeramento di questa parte del

loro stipendio; in qualche caso voi sapete che è anche una parte sufficientemente pesante e rigida,

quindi obbligatoria, obbligata. E si supera questa questione nel modo che è stato descritto in questo

documento. Cioè, noi abbiamo preso atto delle professionalità e delle competenze raggiunte da

ciascuno di questi dipendenti. Debbo dire che, appunto tornando a quello che ho detto prima, un

incontro vero, schietto, mi ha portato anche a ritenere che la società Smea queste persone le ha

messe in gioco dando delle, chiedendo loro una disponibilità elevata e creando anche una

professionalità che oggi potrà essere, nel gruppo più ampio, che è quello a cui stiamo pensando,

essere un’utilità per il nostro consorzio. Detto questo, noi abbiamo riferito a costoro che, come

accade già per i nostri dipendenti, in particolare per quelli che hanno funzioni di coordinamento e

funzioni di maggiore responsabilità rispetto alle mansioni base, anche per loro noi daremo le stesse

possibilità, che sono appunto quelle che stiamo dando ai nostri dipendenti. Quindi, in un ambito

flessibile, non più rigido, noi caso per caso, vedendo le funzioni che ognuno di loro acquisirà nella

nuova veste, valuteremo le premialità, erogheremo le incentivazioni che siamo abituati a dare già,

come ho detto, ai nostri dipendenti. Questo consentirà loro di recuperare parzialmente diciamo il

terreno economico che vengono a perdere con l’accettazione volontaria di questi ad personam. Che

vi ricordo, a calcoli fatti, per tutti e cinque i dipendenti erano intorno ai 166mila Euro. Quindi, ci si

è dati appuntamento ad una fase successiva, dopo, una volta preso atto di questo fatto che è

accaduto oggi, che sarà, dovrebbe essere entro il 31.12, la fase conclusiva, in cui questi enunciati,

che danno un po’ il solco su cui bisogna dirigersi, verranno tradotti in termini, in termini diciamo

esplicativi e certi attraverso appunto la contrattazione che il nostro capo del personale, il nostro

dirigente Giampaoli, dovrà mettere in atto insieme a questi dipendenti ma non solo, anche con gli

altri dipendenti. Perché questo è un processo di integrazione, per cui dovremo valutare

eventualmente qual è la migliore collocazione di tutti, non solo di questi cinque, e la migliore

funzionalità di ciascuno di loro all’interno di un gruppo che si pone degli obiettivi, l’abbiamo

annunciato anche questo, ve lo ricordo, poi vi do la parola, in un contesto in cui ci sarà un

capogruppo, che è il Cosmari o una trasformata società, quindi una Srl o un consorzio, che magari

cambierà anche nome. Su questo, io lo voglio ribadire, credo che se riusciamo a portare avanti tutti

questi appuntamenti, queste cose che ci siamo, questi compiti che ci siamo dati, forse vale la pena

iniziare a pensare anche a un nuovo corso, a partire proprio in maniera simbolica anche da un nuovo

nome. E quindi, nuovo corso in cui già nelle passate delibere abbiamo scritto che ci saranno una

società capogruppo che riceverà l’in house e una società controllata che prenderà in mano un

progetto di espansione sui servizi e sulle reti e che riguarda nella fattispecie i servizi di igiene

urbana, con tutti gli annessi e i collegati a questo tipo di servizio. Mentre invece potremo discutere

tutti quanti insieme un nuovo piano industriale, sul quale dovremo andare a prendere atto di alcune

trasformazioni che ci sono state proprio di recente, vi cito la chiusura definitiva dell’inceneritore,

ma andare a valutare, anche lì, l’espansione industriale noi sappiamo che è, abbiamo anche delle

indicazioni di futuro da darvi, che ci sono dei filoni che possiamo andare ad attraversare, perché la

nostra idea è che il consorzio non debba fermarsi, sia a livello di servizi sul territorio, ma anche nel

piano industriale. Ci sono degli sviluppi che possiamo mettere in atto, anche alternativi alla

termovalorizzazione, ma anche su altre questioni, che (p.i.) abbiamo già discusso e altre cose.

Quindi, ci sono, c’è molta strada da fare e credo che farla con un in house e con un gruppo di quasi

400 dipendenti, quindi che da lavoro a 400 famiglie in Provincia di Macerata, penso che possa

essere, pensiamo che possa essere la giusta prospettiva che premierebbe il passato e ci proietterebbe

nel futuro. Allora, questi sono i documenti che dovevo leggervi. Adesso diamo il via alla

discussione. Io non ho qua ancora un punto da aggiungere nella proposta di delibera, il punto tre.

Magari poi se me lo date, dopo lo leggo. Ah, eccolo qua. È vero, ce l’ho. Allora, per chiudere il

discorso, in sostanza questi due documenti si andrebbero ad inserire all’interno della delibera più

ampia, che è quella del processo di trasformazione societaria, e si realizzano aggiungendo ai due

punti deliberativi che già vi ho letto e conoscete un terzo punto, che è questo qua. Punto 3. Di

conferire mandato al Consiglio di amministrazione del Cosmari nella persona del proprio

Presidente di dare attuazione a “Accordo acquisto di Cosmari del ramo di azienda Smea” di cui

all’allegato A e a “Accordo dipendenti, sindacati e Cosmari” di cui all’allegato B, (i due

documenti che ho letto) sottoscritti il 28 ottobre 2013, documenti entrambi da considerarsi parti

preliminari, integranti e sostanziali della presente delibera. Diciamo, questa è la composizione

generale di questa delibera alla luce anche di questa intervenuta, intervenuta novità dell’ultima ora e

che abbiamo ritenuto di dovervi sottoporre. Grazie.

SIG.RA UBALDI ROSALBA SINDACO DEL COMUNE DI PORTO RECANATI:

Per una volta che mi sembra abbastanza tranquilla la situazione. Ecco, per una volta che mi sembra

tranquilla la situazione vale la pena di fare un plauso a questo risultato, che era quello verso il quale

negli ultimi sei anni, se non qualcosa di più, abbiamo, abbiamo discusso, abbiamo cercato di

arrivare. Reputo che qualcosa mi è tornato totalmente nuovo e ne sono felice che così sia stato.

L’accordo, d’altro canto l’accordo porta la data di oggi, quindi non poteva essere neanche una cosa.

Ne sono contenta perché, perché gli obiettivi, io non li ripeto, sono tutti quelli che ha detto il

Presidente Sparvoli e sono tutti quelli che ci siamo detti in tutti questi anni, ma anche perché le

diverse posizioni avevano e hanno comportato comunque anche dei rapporti tra Sindaci non sempre,

non sempre gradevoli, quando invece la condivisione che tutti volessimo andare verso una

soluzione che potesse essere di soddisfazione per tutti, ma soprattutto per la soddisfazione di tutti i

cittadini della Provincia di Macerata era sicuramente il principio ispiratore. Non voglio essere

polemica fino in fondo e dico che l’accordo comunque mi va bene. Però, è una domanda che faccio

a Sparvoli, perché i 321mila Euro del TFR li dobbiamo pigliare noialtri, teoricamente ci dovrebbe

essere il passaggio dalla Smea in attivo rispetto al Cosmari? Quindi, se questi sono, sono accordi

che vanno oltre, però va comunque detto che questa è una cortesia che abbiamo fatto oppure è un

addendum che in qualche modo abbiamo messo alla valutazione di questo. Perché il TFR dovrebbe

essere, sono cifre che dovrebbero essere già accantonate, per cui ci dovrebbero essere passate

direttamente nel momento in cui ci vengono passati i collaboratori, tutti quanti. Per tutto il resto,

davvero spero che questo sia una pietra miliare che consenta di poter, di poter fare il passaggio alla

Srl e poi successivamente all’affidamento in house. E quindi anche poter prendere il 31 poi,

nell’ambito dell’ATA, quelle decisioni che servono di poter arrivare in tranquillità al 31 dicembre.

PRESIDENTE SIG. SPARVOLI DANIELE:

Chi si prenota, intanto rispondo al Sindaco Ubaldi. Allora, il TFR nel momento in cui andiamo ad

acquisire i dipendenti ci si porta dietro anche il TFR. Questo valeva nelle precedenti trattative e vale

anche oggi. Nelle precedenti trattative noi acquisivamo tutta la quota azionaria della, della società e

quindi ci portavamo dietro anche, ve lo dicemmo allora, quindi io potevo anche ricordarlo, tanto

sapevamo che ci portavamo dentro degli sbilanciamenti che c’erano tra debiti e crediti, che a quei

tempi erano vicino al milione di Euro. E qui ci poteva stare anche il discorso TFR così come è stato

richiesto adesso. In questo caso noi prendiamo solamente un ramo d’azienda, quindi prendiamo solo

quello che è utile praticamente alla nostra società. E ad andare a fare questo non potevamo non

tenere conto appunto che portando via dipendenti portavamo via anche questo onere nei confronti

loro. È anche pur vero che questo onere si diluisce in 15/20 anni e quindi per il Cosmari è sì un

peso, ma un peso che verrà spalmato su un periodo molto, molto ampio. Pezzanesi. Per ora no.

SIG. PEZZANESI GIUSEPPE SINDACO DEL COMUNE DI TOLENTINO:

Allora, buonasera innanzitutto al Presidente, al direttore e a tutto il corpo degli uffici del Cosmari.

Ovviamente un saluto a tutti voi, cari colleghi. Abbiamo discusso tanto in queste ultime Assemblee

del Cosmari. Non discutere, non dire due parole oggi, perché ci siamo sgolati per la questione

soprattutto Smea – Cosmari, penso sarebbe stato un delitto. Ma sarò brevissimo. Sì, c’è

soddisfazione perché francamente questa stucchevole vicenda, d’altro lato non rinviabile e non

evitabile, ci ha entrambe le parti sfinito per un lungo periodo. Naturalmente ognuno nella sua

convinzione ha ritenuto opportuno di non mollare, almeno per quanto riguarda la frase che ha

preceduto la collega. Poi io apprezzo oggi e accolgo con favore l’esito che poc’anzi il Presidente ci

ha comunicato. Devo dire che non scendo nelle cifre, perché ritengo che ritorneremo a rilanciare e

ad accendere magari piccoli fuocherelli di considerazioni che potrebbero portarci poi ad una

polemica spicciola che non serve a niente. 2milioni 31mila Euro quel che costa questa operazione,

circa, a conti fatti, perché assommando tutto, al di là del milione e quattro di prima perizia, poi oggi

ridotto a un milione e due, assommando il milione e due ai 500 rotti mila Euro del leasing di cui ci

faremo carico, insieme al TFR arriviamo a circa 2milioni 31mila Euro. È un’operazione congrua? Io

direi che, almeno secondo quelle che sono state le nostre intenzioni e che abbiamo sempre

confermato indipendentemente dall’appartenenza politica in questo Consesso, dimostrando grande,

grandissima coerenza e serietà tutti, credo che sia comunque una chiusura dignitosa di una vicenda

che non poteva protrarsi nel tempo ulteriormente. Noi abbiamo delle scadenze, il Cosmari ha delle

problematiche ulteriori da risolvere. Il Cosmari è, a mio avvisto, ripeto, ancora oggi fondamentale

per la nostra, per la sorte della nostra Provincia. Il consorzio pubblico non può permettersi

assolutamente flessioni o momenti di stasi in un momento in cui ci sono delle fasi decisionali di

altissimo livello da prendere oltre a questa, che era la più importante ovviamente e riguardava la

Smea, il Comune di Macerata e l’intero consorzio. Ci sono delle scadenze, abbiamo rispettato la

legge costituendo l’ATA. Oggi tutti credo, almeno che qui oggi non ci sia una smentita, vogliamo

all’indomani di questo accordo velocemente chiudere anche l’affidamento in house all’ATA

velocemente e in maniera lunga e durante per dare al Cosmari il via libera a tutte quelle che sono,

ovviamente da noi poi condivise e controllate, le azioni da fare sul territorio. Noi non è che

abbiamo, oltre alla Smea, poche cose da risolvere: abbiamo il problema della tempistica della

discarica di Cingoli, abbiamo il problema della chiusura dell’inceneritore e viva Dio non si poteva

fare diversamente per la sorte e la salute dei nostri cittadini, ma abbiamo anche, e mi rivolgo

puntualmente ai massimi vertici del Cosmari, credo un’azione a mio avviso tecnico giuridica da

portare avanti contro la ditta che ha assicurato che quei filtri potevano essere sufficienti a norma di

legge, potevano integrarsi perfettamente con un impianto vecchio e quindi fare il loro lavoro, il loro

servizio, in un momento in cui questo ci procura un danno, non solo impiantistico, ma anche di

mancato introito, e costringerà tutti noi Comuni, e questo ce (p.i.) probabilmente, a ripartirci una

cifra che in un momenti in cui i Comuni sono veramente in brache di tela, come dicono a Milano.

Andarli a trovare, io adesso sfido qualcuno di voi ad alzare la mano e dire “no, no, io non ho

problemi”. Può darsi che ci sia qualche Comune che abbia anche di queste fortune, però

proporzionalmente credo che un’altra grossa difficoltà, un’altra grossa piaga si va ad aggiungere

alle nostre già piagate casse comunali e alle nostre anche e ai nostri animi già sufficientemente

tediati e tutto il giorno da queste vicende. Quindi credo che questa azione comunque doverosa sia

stata fatta spero o va immediatamente, vada immediatamente fatta, perché in un Paese democratico

le regole ci sono per tutti, basta solo applicarle in maniera fedele e rispondente. Sicuramente

commercialmente questo non può essere diversamente. Qualsiasi prodotto viene venduto e

garantito, una volta pagato deve avere le opportune garanzie di funzionamento nel tempo. Quindi la

cosiddetta garanzia. Se questa garanzia non c’è chiaramente qualcuno deve rispondere. Perché dico,

insisto su questo tema? Perché noi a oggi abbiamo ancora molto da lavorare sul, poi vedremo anche

il bilancio, quindi vedremo quali realmente sono i problemi anche per il futuro sotto questo aspetto

non sicuramente secondario. Quindi, oltre al buon servizio che il Cosmari, sul Cosmari poggi, ma

che può anch’esso essere migliorato e con la carta dei servizi daremo modo. E qui noi sabato

mattina abbiamo fatto un, io sono stato invitato in verità ad una chiacchierata importante su questa

carta dei servizi, quindi trasparenza e partecipazione del cittadino al controllo di questi processi.

Quindi il Cosmari deve, e lo fa già, però deve migliorare questo processo, deve aprire ai cittadini

affinché attraverso i Sindaci o delegati dei Sindaci possano entrare e rendersi conto della bontà di

questo progetto pubblico invidiato da molte altre realtà, ma non perfetto, dove noi dobbiamo e

abbiamo l’obbligo di incidere per migliorarlo. Ecco, abbiamo una grande riflessione da fare. Molti

Comuni ancora sono sotto alla percentuale ottimale. Noi per poter parlare di non aver bisogno di

intervento di incenerimento avremo, come fanno in Comuni, pochi in realtà in Italia no. Ce n’è uno

o due credo che arrivino a percentuale dove addirittura si rasenta, si arriva a raggiungere il 90% e

oltre, quindi non avere forse neanche bisogno poi della discarica. Ecco, noi siamo lontani ancora da

questa realtà, però dobbiamo puntare a livelli di massima eccellenza, perché questo è un consorzio

pubblico, noi siamo i Sindaci e chi anche dopo di noi arriverà avrà il dovere di proseguire in una

missione che abbiamo cominciato con ferma convinzione. Però nel frattempo avevamo

l’inceneritore, che abbiamo dovuto chiudere, ma che in realtà rendeva circa, correggetemi se

sbaglio, 350mila Euro o qualcosa del genere? A livello di energia, di. Al mese? Quindi 145mila

Euro al mese per dodici mesi, fatevi i conti del, oltre al danno impiantistico del fatto che i filtri non

si sono, come dire, sposati, integrati con l’inceneritore, noi non incassiamo 145mila Euro al mese in

più. E oltretutto dobbiamo portare, ahimè ancora, la parte quindi non smaltibile a Fermo, con costi

aggiuntivi che adesso qualcuno ci dirà come verranno ripartiti pro-capite ogni Comune. Quindi

sostanzialmente da qui a dire arriveremo all’85%, arriveremo al 90% passerà del tempo. Nel

frattempo abbiamo il dovere di muoverci con le nostre materie prime, ingegnarci affinché ci sia un

passaggio, nel pieno rispetto delle regole, nel pieno rispetto dell’ambiente e della salute di tutti, che

ci porti ad essere vicini a quel traguardo che poi consente di fare scelte anche di altissimo livello per

raggiungere obiettivi, da esempio non solo per l’Italia, ma per il mondo. Ma non siamo ancora a

quel livello, perché ci sono ancora Comuni, e non è una nota di polemica, che sono poco sopra al

50% e ci sono la maggior parte dei Comuni che sono vicini al 70. Soprattutto quelli grandi. Quindi

sostanzialmente chi è che porta più quantità dei rifiuti? Il Comune grande rispetto a quello piccolo.

Quindi se i Comuni grandi sono al 70/75 c’è un margine sicuramente forte, grande in termini di

quantità per arrivare a quella percentuale poi che sarà del 90% ed oltre che ci consentirà di non

pensare più a determinati processi. Quindi il piano industriale del Cosmari, Presidente. Quindi,

sistemata la vicenda Smea, andando all’affidamento in house, perché no, brindando in termini

ovviamente metaforici tutti insieme in un ipotetico e quanto mai certo sereno Natale, guardare oltre

e preparare nel frattempo un piano industriale che tenga conto dell’apertura, spero, nei tempi dovuti

della discarica di Cingoli, che abbasserebbe comunque notevolmente questo aggio che noi oggi,

questo sovrappiù che dobbiamo andare a pagare. Ma questo non significa che industrialmente noi

non dobbiamo guardare a realtà più progredite in termini tecnologici e quindi, perché no, fare anche

una visita noi tutti. Perdiamo uno o due giorni per andare a renderci conto di realtà che

comunemente, quotidianamente usano tecnologie di avanguardia ed innovative e non sono costrette,

ahimè, per motivi anche economici come successo al Cosmari, di integrare, come è successo per

l’inceneritore, una parte vecchia con una nuova, che poi i tecnici dicevano che avrebbe

perfettamente funzionato, quando così non è stato. Ma in realtà fare magari da investimento per il

futuro che faccia (p.i.) da custode tra l’altro, parentesi aperta e poi chiusa, temporale che ci porti a

progredire sotto l’aspetto educativo e normativo per far sì che tutti i Comuni si possano portare, con

benefici anche sulla tariffa, ai livelli di quelli che oggi stanno almeno intorno all’80%. Noi ne

abbiamo due o tre, mi ricordo Montelupone, mi ricordo Montecassiano, che sono a livello di

eccellenza. Ecco, e altri. C’è qualcun altro sicuramente, ma non me ne voglia, non è che, cioè, siete

autorizzati a mandarmi imprecazioni perché non me li ricordo. Chi vuole lo dica, voglio dire.

Quindi, non è questo. Poi, ecco, un’altra cosa secondo me fondamentale. Io questi giorni sono stato

raggiunto, vi faccio sorridere, da telefonate sui sacchetti coi microchip. Dice, Sindaco guardi che è

una violazione della privacy mettere il microchip sul sacchetto. Dico, sì allora Civitanova non mi

pare che sia stata, ha fatto un’ottima azione che ha portato sicuramente dei risultati più che positivi.

Noi abbiamo chiesto in realtà questi microchip da tempo, ma mi pare che non siano arrivati a noi e

arrivano in altri Comuni. Presidente, non so con quale. (Voce fuori microfono). Quindi, dicevo, con

questo procedimento che avete fatto con altri Comuni più piccoli. Da noi non ce li volete portare

non so perché. Ve l’abbiamo chiesto per iscritto anche recentemente. Quindi io credo che questo sia

un passaggio fondamentale, perché i cittadini, che pure hanno ragione a pretendere, che pure

vogliono tutte le certezze e le tranquillità da noi. E quindi, io ho sentito anche frasi del tipo “i

Sindaci forse non sono all’altezza di rappresentarci all’interno del Cosmari perché non ci tutelano

abbastanza”. Io mi sono sempre scofonato qua dentro per cercare di fare nelle direzioni almeno che

credevo giuste gli interessi dei cittadini e anche quelli del Cosmari. Perché il Cosmari è un

consorzio pubblico e quindi è dei cittadini. Quindi, io mettendomi un po’ anche nei vostri panni,

cercando di difendere tutti, dico che qua dentro i Sindaci hanno fatto sempre, perlomeno hanno

cercato di farlo, qualche volta probabilmente non le avremo beccate tutte, ma noi non eravamo certo

direttamente. Noi demandiamo a qualcuno di amministrare questo consorzio e quindi

sostanzialmente esercitiamo una funzione di controllo e di proposizione. Quindi non è che siamo

avulsi dal, siamo noi che poi alla fine deliberiamo e controlliamo tutto. Ma ecco il piano industriale,

ecco perché servono i dirigenti, ecco perché servono i tecnici. I Sindaci capiscono la materia, ma

dentro al Cosmari ci devono essere persone capaci e competenti, e se non ci sono bisogna

fornirsene, che siano in tempi brevi una visione futura di questo consorzio, d’avanguardia, per

tranquillizzare i cittadini sia sotto il profilo della salute sia sotto il profilo, importantissimo questo,

quello delle emanazioni maleodoranti. Perché se è vero come è vero che non fanno male alla salute,

comunque sicuramente non fanno vivere bene, uno non può aprire neanche la finestra. Quindi su

quello si sta facendo già molto e speriamo che si arrivi presto ad una soluzione. Io non aggiungo

altro, però ritengo che questo accordo, e qui sollevo, come dire, un mio, lascio un mio testamento a

questa vicenda che oggi credo chiuda la questione Smea – Cosmari, questa rinuncia da parte, ripeto

non scendo nelle cifre, questa rinuncia da parte dei cinque dipendenti all’emolumento ad personam,

quindi l’azzeramento, va benissimo, è quello che volevamo, quindi complimenti a loro. Però prima

ho sentito parlare di eventuali incentivi che si possono studiare per questo personale che arriva e

quindi per eventuali, come dire, traguardi da raggiungere e poi premianti, che possano far scattare

altri tipi di emolumenti. Allora, su questo io sono inflessibile, che non si studi un’altra società

insieme al Cosmari, e va bene, che si occupi della sanificazione, dell’aspetto prettamente di

sicurezza di quelle che sono le possibili azioni da svolgere sui cassonetti, su altre, per far sì che

appunto questo servizio fondamentale venga svolto, ma che non si utilizzi questa società come

grimaldello, come riserva di caccia per far ripartire questo meccanismo che si ferma

temporaneamente e poi riparte per coloro che arrivano, perché su questo io non sono minimamente

d’accordo e a questo punto mi rischiererei con tutto il resto dei dipendenti del Cosmari, che hanno

tutto il diritto di avere lo stesso trattamento di queste persone. O meglio, quelli che arrivano devono

essere trattati alla stessa maniera, con le stesse possibilità di coloro che ci sono. Ritorno a dire

questo. E sicuramente questo dovrebbe essere anche, questa dovrebbe essere la volontà dei, delle

parti sindacali. Perché non esiste nessuna azienda al mondo che può avere trattamenti diversi, non

paritari sotto questo aspetto, avendo lo stesso livello e le stesse mansioni. E se ci sono mansioni

diverse, premianti, è giusto che a queste possano concorrere anche il personale attualmente in forza

al Cosmari, che di pari livello vi può ambire a ricoprire determinati ruoli, se ripeto un giorno ci

saranno. Ma non deve essere diversamente, perché diversamente per quanto mi riguarda io non sarei

d’accordo. Grazie.

PRESIDENTE SIG. SPARVOLI DANIELE:

Grazie Sindaco. C’è Broccolo che nel frattempo. Allora, intanto che si prepara Broccolo, due

risposte al Sindaco. Intanto su quest’ultimo punto io, al di là della mia dichiarazione, che credo sia

stata molto chiara insomma. Quando si parla di recupero parziale, si parla di recupero parziale. Ma

questo c’è scritto anche nel documento che abbiamo sottoscritto. Si azzera l’ad personam e si va ad

un trattamento incentivante e flessibile che è il trattamento che noi siamo già abituati a dare a quei

dipendenti che hanno dei ruoli di coordinamento o di comando. Per cui questo non significa aver

trovato l’escamotage per far uscire dalla porta un problema e farlo rientrare dalla finestra. Cioè,

questo credo che debba essere una cosa fondamentale. C’è scritto nel documento insomma. Poi i

documenti quando uno li fa non è che può andare nel dettaglio se sono dei documenti, delle

dichiarazioni di intenti. Ma nel dettaglio ci si andrà secondo queste cose. Oggi abbiamo fatto dei

colloqui bilaterali molto franchi e ci siamo detti e noi abbiamo detto queste cose. Non abbiamo fatto

voli pindarici e non abbiamo promesso alcunché che non potevamo e non volevamo promettere. Da

stare tre anni a disquisire su questo argomento per poi liquidarlo con escamotage sarebbe stata

l’ultima delle cose che volevamo fare. La questione invece di 1milione e 200, 2milioni e 30, quella

roba là. Allora, sia chiaro, si era partiti da un contesto in cui noi avremmo dovuto trattare sulla base

di 1milione e 400 l’acquisizione della Smea. Acquisire la Smea tutta significava anche acquisire lo

sbilancio, come ho detto, tra i crediti e i debiti. Quindi il milione e 400 era 2milioni e 400. Questo è

il punto di partenza. Noi non potevamo, questo al Sindaco Carancini l’abbiamo detto subito, trattare

su quella base, perché andando a prendere tutti i beni strumentali avevamo fatto un conto e

avevamo cercato di capire quanto questi beni valessero. E allora la sintesi è stata 1milione e 200 più

le cose che abbiamo detto, TFR e i leasing, che è di 1milione e 30 e non è i 2milioni e 400 da cui si

partiva. Per cui Macerata, e questo fa onore diciamo alla nostra controparte, ha acconsentito a

questo genere di richiesta che noi abbiamo fatto. Oggi è venuto fuori questo valore inferiore, di

1milione e 200, proprio perché noi ci siamo posti quel tipo di problematiche. Aggiungo anche

un’altra cosa. Noi i mezzi che non saranno strategici e che acquisiremo per lo sviluppo dell’azienda

non è che ce li terreno qua fermi nel piazzale. Quindi, avvieremo un processo di valorizzazione di

questi mezzi che contribuirà ad attenuare il costo. Questo. Prego.

SIG. BROCCOLO ROBERTO SINDACO DEL COMUNE DI URBISAGLIA:

Beh, io volevo soltanto dare un flash, perché penso che sia più che altro opportuno anche pensare

alla votazione e guardare tra virgolette al futuro. Abbiamo discusso molto di questa, diciamo,

vicenda o questione, quindi sono intervenuto come sono intervenuto anche altre volte soprattutto

per ringraziarvi, per ringraziare il Presidente, per ringraziare Romano, per ringraziare Monachesi e

Marzialetti, (p.i.) hanno messo una firma sul documento. In diversi che stanno qui è la prima volta

che succede. Credo che le condizioni che sono state comunque analizzate e sviscerate hanno

mantenuto una linea, un percorso che abbiamo sempre voluto, cioè il controllo pubblico su area

vasta, efficiente e che dia garanzia ai cittadini. Cerchiamo di espletarlo con più serenità e

tranquillità. Lo stesso modo per cui il ringraziamento va anche all'attività operativa dei cinque

apicali e alle organizzazioni sindacali, che hanno dato un contributo fattivo. Guardiamo a domani.

Guardiamo a domani con una tranquillità relativa, comunque più sicura. C'abbiamo un altro

traguardo, che è quello di giovedì, altrettanto importante per l'affidamento in house spero più veloce

e (p.i.) possibile. Allo stesso tempo credo che anche gli statuti che dovremo approvare in Consiglio

comunale dovranno essere fatti circolare nel più breve tempo possibile. Una bozza di statuto è

approvata per una società, quindi se ci sono i soci debbono essere approvate dai Consigli comunali

e portate in Assemblea straordinaria per l'approvazione o qualcosa del genere. Quindi, c'abbiamo,

oltre a tutte le cose che dovremo fare, anche delle questioni tecniche sicuramente importanti da

portare avanti. Se riusciamo a far tutto questo anche prima delle scadenze regionali credo sia

importante. Ma sappiate che (p.i.), i Sindaci hanno fino a 45 giorni per portare i (p.i.) in

commissione, se non per particolari motivi straordinari. Spero che possano essere tra virgolette

conclusi prima. In questo caso penso che le istituzioni, tutti i soggetti coinvolti, diciamo anche

questa, anche da parti politiche, hanno dato comunque una mano. Io per il mio ruolo indegno che ho

ricoperto alla fine ho sempre detto che bisognava prenderlo alle condizioni possibili. E il venire

quella firma dei, diciamo dei diretti interessati, fa sì che quelle condizioni possibili, in un periodo

pur (p.i.) si sono concretizzate. In questo caso anche la politica, propriamente rappresentata e

trasversalmente diciamo manifestata a questo consesso, ha fatto sì che si possa raggiungere un

risultato sicuramente importante. A volte si denigra un po' tutto, i Sindaci, la politica, i sindacati.

Quando c'è la volontà di (p.i.) tutti gli sforzi e i sacrifici, perché l'accordo di oggi è la Luna(?),

quindi non è che. È un plauso che va a chi lo ha sottoscritto, che va a tutti noi. Che (p.i.)

dell'accordo, stasera alle 7 deliberiamo, spero, o sicuramente all'unanimità, che è un segno di

compattezza che abbiamo sempre rivendicato. Giovedì un'altra deliberazione all'unanimità e

andremo avanti verso obiettivi sicuramente più importanti per il sistema dei rifiuti, per i nostri

cittadini, (p.i.).

PRESIDENTE SIG. SPARVOLI DANIELE:

Ripani.

SIG. RIPANI GIUSEPPE SINDACO DEL COMUNE DI MONTELUPONE:

Brevemente, per aggiungere alcune cose rispetto a quelle che sono state già enunciate, a cui io mi

associo. Innanzitutto il plauso e la soddisfazione, perché comunque approvando questo schema di

“controllo analogo” di fatto risottolineiamo il grande obiettivo che sta contanda a, voglia

raggiungere, che è quello dell'affidamento al Cosmari della gestione operativa dei rifiuti integrati,

della gestione integrata dei rifiuti in questa Provincia. E credo che sia una soddisfazione per tutta

questa nostra Assemblea, per questa nostra Provincia. A questo si unisce il plauso per come è stato

alla fine raggiunto l'accordo fra questa Assemblea, il Cda del Cosmari, il Comune di Macerata e la

società Smea, cosa che si è anche, diciamo che esprimo, visto che ero uno fra quelli che in questi

anni ha cercato comunque sia di arrivare a questo tipo di soluzione. Quindi io sono (p.i.). Io volevo

sottolineare una cosa però, che accelererei e quindi chiusa, vorrei un attimo (p.i.) giù prendendo un

percorso rapido e sicuro di conclusione di questo iter. Perché non c'è soltanto la questione

dell'amministrazione e quindi il fatto che si possa rientrare in un mese, in un mese e mezzo

insomma, di piani di operatività, quindi di gestione soltanto del prodotto(?). Ma c'è anche il fatto un

po' allarmante che giustamente i temi del taglio di produzione, dei costi, le altre pure di

amministrazione, della politica eccetera, torna ogni tanto a (p.i.) anche su quelle che sono le

organizzazioni che i Comuni si danno sul territorio nella gestione dei servizi. Mi è scattato il

campanello di allarme quando domenica, quando domenica ho visto, non mi ricordo se su

Repubblica, su Il Messaggero apparire il nome del Cosmari tra una serie di società nazionali, come

se queste fossero in qualche modo delle cosiddette piccole Spa pubbliche fonte di non si sa quali

privilegi o gestioni di controllo. Questo, (p.i.) che per noi questo non è vero. Quindi, è una sorta, si

diceva l'altra volta che il Cda del Cosmari sta lavorando gratis da questo punto di vista da tempo.

Ecco, quindi vorrei evitare di andarci ad infilare in qualche genialata. Ecco, per cui alla fine va a

pagare chi in qualche modo invece è bravo, efficiente e si adopera, va a pagare magari scotti

rispetto ad altre situazioni che potrebbero anche probabilmente non essere così lineari, trasparenti e

utili per la collettività. Quindi, credo che vada accelerato da questo punto di vista. E, ecco, faccio

un'osservazione, che ne discuteremo quando sarà il momento, ma ovviamente siamo soddisfatti che

si ampia in qualche modo la platea dei soci. Ovviamente ognuno di noi sceglierà, chi più

ovviamente all'interno della compagine si (p.i.) alla sua percentuale di proprietà, a questo punto non

più di rappresentanza, perché trattandosi di una Srl è proprietà. Occorrerà in qualche modo anche

guardare un po' ai patti parasociali, perché andrebbero in qualche modo scritti per il controllo poi di

fatto reale della società. A parte il “controllo analogo”, io parlo di proprietà. Ma questo ne

parleremo quando sarà il momento. Sottolineando che. Questa può essere stata una sciocchezza, una

pignoleria, me ne rendo conto. Oltre a correggere il refuso dell'articolo di giornale, non esiste, io

correggerei anche la riga in cui si dice, il punto tre, Amministratori delle società in house, obblighi e

revoche, quando si dice “In caso di gravi”. Scusate, in questo caso è scritto: “In caso di gravi e/o

reiterate violazioni”. Alla prima riga del comma 3 dell'articolo 3: “In caso di gravi e/o reiterate

violazioni”. Io scriverei invece: “In caso di gravi o reiterate violazioni”. Perché una grave non si

può giudicare reiterata. Quindi, è una stupidaggine, ma semplicemente.

PRESIDENTE SIG. SPARVOLI DANIELE:

Grazie. Paolucci. Per quanto riguarda ciò che ha detto, il passaggio che ha fatto Ripani sul

Consiglio di amministrazione. Allora, intanto senza che sto qui a ribadire, no, la. Scusa un secondo

Paolucci. A ribadire che questo Cda in proroga da diverso tempo ha assunto anche delle

responsabilità importanti in una situazione paradossale, no, quasi unica nel nostro Paese, in cui non

vengono riconosciute neanche le indennità. Ma, al di là di questo, io lo ricordo ogni volta, perché

qualcuno magari poi tende a scordarselo. Ecco. È giusto. Il 12 novembre scade questo Cda, quindi

noi convocheremo, ve lo dico già sin da questa, un'Assemblea proprio per andare a discutere questa

problematica. Cioè, non possiamo più andare avanti a suon di proroghe, considerando anche l'entità

delle responsabilità che ci siamo assunti. Noi, così, in qualche maniera abbiamo, ci siamo detti, ma

è un pour parler, che in un momento in cui c'è da portare avanti una serie di risultati importanti

varrebbe la pena, vale la pena considerare, dietro indicazioni che poi sovrane che darete voi, di

concludere questa fase per poi riprenderne un'altra. Però il 12 novembre c'è questa, questa cosa,

quindi sappiate che c'è da prepararsi non solo per il futuro nel più breve tempo possibile alla nuova

Governance del Cosmari, ma anche a cercare di capire come gestire queste settimane, questi mesi in

cui, pochi, il breve periodo in cui dobbiamo andare a concludere queste cose. Prego.

SIG. PAOLUCCI SERGIO SINDACO DEL COMUNE DI POTENZA PICENA:

Grazie. Io sarò brevissimo. È capitato un argomento che sembra di secondo piano, invece mi pare

che sia di primo piano. Naturalmente io prendo l'occasione di questa trattativa, specialmente dopo

un risultato conclusivo, e di questo mi compiaccio. Però noi stasera dobbiamo votare anche il

regolamento per il cosiddetto “controllo analogo” e forse sottovalutiamo (pp.ii. - voci sovrapposte)

… perché si strumentalizza e quindi (p.i.) qualunque cosa, si creano tensioni, per poi scaricare su

altri enti o su altre persone. E mi pare che questo regolamento da questo punto di vista sia

particolarmente pericoloso, perché noi rischiamo di mettere su no una società che gestisce il

servizio in maniera efficiente, efficace, richiamo di mettere su una società che se naturalmente è

sottoposta a questo tipo di insidie lavorerebbe più per le scartoffie che circolano da vari enti,

soggetti vari e tutto quello che sta scritto lì, che non occuparsi dell'attività caratteristica. Quindi io,

non voglio adesso rovinare un programma, però, così, mi permetto di seminare questa

preoccupazione e di magari esplicare una divisione in senso semplificativo di questo regolamento.

Ma nel vostro interesse prima di tutti, come amministratori. Però, siccome siamo amministratori

pure noi, poi dopo quando si sprecano i soldi respingendo le critiche di persone che non sta qua, a

rispondere alle interrogazioni, a rispondere alle (p.i.) di vari argomenti, eccetera. Allora, tutti qui,

non è che la cosa, ci deve essere anche. Tra l'altro questo tema, questo argomento si innesca

all'interno di un quadro generale e riguarda il modo come oggi vengono viste le società cosiddette

strumentali della Pubblica Amministrazione. C'è un dibattito che dura da tantissimi anni, nel quale

qualche, tanti, no qualche, tanti rappresentanti politici si mettono in prima fila per dipingere questa

società, come già si era accennato, malamente e anche soprattutto per delineare proposte di legge

tendenti a completamente cancellare questa società. Bisogna fare le gare, basta a queste società che

sono un mezzo della politica (pp.ii. - voci sovrapposte) sia perché non funzionano e credono che

magari non funzionano. E c'è una tendenza schierata, trasversale, di tutti i partiti, perché questo

modello societario e questo modello economico venga superato a favore di una privatizzazione

totale, nella quale tutto va a gara e tutto viene gestito attraverso società più o meno grandi. È un

disegno che io ritengo pericoloso, non perché personalmente sono affezionato alla società

comunale, ma perché non è affatto dimostrato che le società cosiddette multinazionali, comunque le

società (p.i.) poi siano più efficienti di quelle magari che hanno una dimensione territoriale minore.

E in ogni caso questo impiegherebbe un totale, una totale perdita di controllo del territorio da parte

delle autorità locali, che diventerebbero responsabili nei confronti del cittadino dei mancati servizi o

delle inefficienze senza avere alcunché, alcunché di reale possibilità di controllo di queste società.

Che tra l'altro sarebbero società per azioni quotate in borsa che sfuggirebbero persino ad una logica

di servizi, ma dovrebbero inseguire squisitamente la logica finanziaria, quindi produrre utili.

Sappiamo tutti quanti molto bene che si possono produrre utili, ma portando la società, soprattutto i

servizi, (p.i.). Perché uno può decidere di massimizzare i profitti, minimizzando i costi. Significa

mettere i costi sulle spalle dei figli, che si troveranno servizi scadenti. Io vedo quello che è

successo, tanto per fare la storia cinquant'anni fa quando l'Enel ha pubblicizzato tutte le società di

energia elettrica che erano deficitarie e solo attraverso l'Enel si è riusciti a dare all'Italia la

possibilità dello sviluppo industriale. E si rischia di fare per certi aspetti la stessa fine. Allora io

suggerirei di semplificare questo documento. Inviterei tutti quanti i Sindaci a riflettere su questi

argomento e a non considerarli così (p.i.), perché poi dopo (pp.ii. - voci sovrapposte) ...preoccuparsi

anche di questi argomenti e quindi agire per esempio a livello amministrativo perché sia trovato un

giusto equilibrio. Anche in questa materia, servizi pubblici locali, adoperarsi affinché in questa

società viga un sistema che sia effettivamente efficiente. Perché certo che le società non possono

essere parafulmini, devono essere efficienti. Ci sono degli strumenti per farle essere efficienti.

Altrimenti se non lo sono è giusto liquidarle. Però non è giusto liquidarle così in partenza

semplicemente per scelte ideologiche. Allora la politica, almeno quella che si fa nella capitale,

potrebbe essere sensibile a questi problemi e non pensare solo alla parte dei controlli.

PRESIDENTE SIG. SPARVOLI DANIELE:

Si prepari Carancini. Intanto il direttore deve fare una precisazione.

ING. GIUSEPPE GIAMPAOLI DIRETTORE GENERALE COSMARI:

Solo sul regolamento, perché diceva giustamente il Sindaco Paolucci, il regolamento in (p.i.)

impegnativo. Io posso garantire che nella prima stesura degli avvocati infatti l'articolo 19 c'era.

C'era l'articolo 19. Però ci hanno detto. Allora, la logica è proprio questa. Abbiamo sfrondato molto.

C'è un limite. Scusa Sindaco, c'è un limite, che è quello che. C'è un limite, che è quello che nel

bilancio di una società bisogna stabilire e sono abbastanza stringenti. Cioè, mentre l'in house

Cosmari oggi non ha bisogno di altri vincoli, è un po' diciamo un in house plurimo ed è uno dei

motivi anzi di cui voi Sindaci vi ritroverete, spero, il 31 a deliberare l'affidamento al Cosmari. L'in

house sin da subito o almeno nel giro di due mesi, perché Cosmari non ha bisogno di altri lacci e

laccioli, perché è già un in house. Quando (p.i.) in società gli avvocati pongono una serie di vincoli

stringenti. Molto più, erano più di 19 articoli. È stato sfrondato. Lui dice che comunque questo è il

minimo. Io adesso. E io ho visto quanto è gravoso, soprattutto con 57 Comuni. Basta che qualche

Comune o consigliere comincia a scrivere e c'è da stare due persone lì. Però si potrà sfrondare, io

non lo so. Noi abbiamo detto sfrondate il più possibile e lasciamo ovviamente questi vincoli che

controllano. La difficoltà di (p.i.) esiste, però c'è un limite, che ripeto è quello che in una società di

57 Comuni, quindi un in house plurimo, quindi il “controllo analogo” è perché sei un in house

plurimo, non è Comune e società. Purtroppo anche il Comune piccolo deve avere la possibilità di in

qualche modo influire, inserirsi nella gestione societaria con chiarimenti, richieste di atti, eccetera,

che sono abbastanza stringenti. Però non è che non l'avevamo notato. Sono d'accordo con te. Il

rischio è forte. Possiamo anche sfondarlo. Da qui a quando andrete in Consiglio comunale. Questo è

un atto che dovete portare in Consiglio comunale (pp.ii. - voci sovrapposte). Comunque dopo la

nostra delibera di, come dire, di trasformazione, di (pp.ii. - voci sovrapposte). Cioè, quindi abbiamo

comunque qualche tempo, forse qualche mese, (pp.ii. - voci sovrapposte), quindi se fosse possibile,

visto che, ripeto, è un atto nostro, sfrondarlo, diciamo modificarlo in senso più semplificativo, io

sarei d'accordo. Comunque è una raccomandazione che ci prendiamo questa qua, perché l'abbiamo

portato adesso, l'abbiamo portato adesso proprio per il motivo che vi dicevo. Perché dicevano

giustamente i nostri tecnici, siccome è un atto che molti Comuni dovranno andare in Consiglio

comunale e vi andranno per la trasformazione societaria, questo è un atto che va di pari passo a

quello lì. Quindi, da qui a due o tre mesi, quando andrete in Consiglio comunale e quando tornerete

in questo qui, potremmo avere un atto da modificare se riteniamo. Però, ripeto, c'abbiamo lavorato

abbastanza. Non, non noi, più i nostri consulenti e avvocati, e da questo punto di vista siamo andati

ad una stesura che secondo loro (pp.ii. - voci sovrapposte).

(Voci fuori microfono)

SIG. CARANCINI ROMANO SINDACO DEL COMUNE DI MACERATA:

Sì, grazie. Io penso che si possa dire, al di là della retorica, se uno pensa un po' alla storia di questa

nostra Provincia che questa è un'altra giornata storica nell'ambito provinciale, perché dopo la

chiusura dell'inceneritore, che piaccia o non piaccia tutti insieme abbiamo voluto, che è un atto,

un'altra ottima buona azione a favore dei cittadini, credo che oggi si possa dire, qualora venisse

votata favorevolmente, che si vive un'altra giornata storica ed importante. Che il dualismo che

purtroppo nel tempo ha caratterizzato e reso conflittuale il rapporto all'interno della Provincia di due

soggetti operatori nel sistema dei rifiuti ha finalmente, finalmente trova una pace e soprattutto

ritrova un accordo (pp.ii. - voci sovrapposte). A me pare che questo debba essere consapevolmente

detto e anche un po' rivendicato. Mi pare che altri prima di me lo abbiano affermato, è certamente

una buona azione. Una buona azione perché? Perché al di là delle soddisfazioni personali, personali

intendo delle parti. Il Sindaco di Porto Recanati elevava una serie di rilievi. Se ne potrebbero fare

altri. Io credo che quello che abbiamo pesato, che dovremmo pesare tutti insieme è il valore politico

e della scelta che ci apprestiamo a fare. Per capire, e mi pare su questa linea siamo andati tutti verso

una chiara direzione, capire se il sistema pubblico potesse essere privilegiato rispetto al sistema

privato. Che non è una piccola cosa, è una cosa grande. Cioè, tutti i Comuni dell'ambito territoriale

maceratese hanno, come dire, indirizzato la propria scelta sul tema dei rifiuti verso soggetto

pubblico. Non era scontato. E dico che la prima sfida che noi dobbiamo, come dire, con cui

dobbiamo misurarci è in realtà la capacità del soggetto pubblico di avere bilanci rigorosi e seri come

si ipotizza sarebbero stati qualora ci fosse stato un soggetto privato a gestire i rifiuti. Tutti noi

sappiamo quanto il tema rifiuti sia delicato, quanto nel tema dei rifiuti possano crescere e

crogiolarsi situazioni di illegalità. Ne abbiamo di esempi, come dire, diversi nel nostro Paese. La

scelta del territorio di Macerata è una scelta coraggiosa e quindi penso che sia dal punto di vista,

diciamo, storico della Provincia, del dualismo Smea – Cosmari, sia per quanto riguarda la scelta

politica di affidare al pubblico la gestione dei rifiuti, credo che oggi sia nell'ambito proprio

nazionale un'individuazione storica ed un passaggio importante. Naturalmente da questo,

naturalmente da questo partono ulteriori sfide. Io la prima che indico, che mi pare sottolineava

anche il Sindaco di Tolentino, è quella di lavorare sul rigore dei conti e sul rigore della gestione, che

tutti i Sindaci, nessuno escluso, oggi vivono una situazione drammatica per quanto riguarda la

propria, le proprie situazioni, le proprie possibilità di amministrare. Io naturalmente non posso che

dire che sono soddisfatto. Lo dico personalmente, perché tre anni fa, all'atto dell'insediamento, il

primo intervento era, aveva l'impegno e la volontà di arrivare a questa definizione, che era,

proveniva da anni di conflitti. Oggi probabilmente ci indirizziamo con questa direzione. E

naturalmente a nome mio personale, certamente a nome dell'Amministrazione comunale, ma

sicuramente a nome dell'intera città, credo che questo sia, come dire, un passaggio di cui tutti ci

dobbiamo fregiare e soprattutto in cui tutti ci dobbiamo riconoscere. Non mi pare inutile ricordare

alcuni soggetti di questo passaggio, perché, oggi forse sembra scontato, ma scontato non lo è. E io

col dire, reciprocamente dico che il clima che si è creato da circa un mese, a seguito, ripeto, di un

primo incontro che si è fatto in Ancona(?), è stato un clima assolutamente positivo. Peraltro (p.i.)

non, non, non scevro da, anche qui da contrasti, da confronti anche lunghi, ma molto, molto chiaro,

leale e soprattutto con uno spirito estremamente positivo. Io però voglio dare atto, quindi intanto al

Presidente Sparvoli di questo clima e naturalmente lo ringrazio. Io credo che però un ruolo

determinante, fondamentale, lo abbia avuto, credo che vada ribadito in maniera chiara, il sindacato,

Cgil e Cisl. I sindacati Cgil e Cisl sono stati come un punto di riferimento, di sostegno costante,

costruttivo e determinante per la chiusura di questa vicenda, perché non solo sono stati, direi non

tanto sono stati, come dire, affianco della Battoni(?), della (p.i.), tutta gente che tutti conosciamo,

ma soprattutto sono stati soggetti garanti di un percorso e soprattutto nei momenti più complicati

sono quelli che hanno spinto da questo punto di vista per chiudere questa operazione. Va detto che

nel documento che fa parte, rispetto ai dipendenti, non c'è la firma della Cgil, ma non c'è

esclusivamente, lo dico, per il fatto che i dipendenti mi pare che fossero assistiti Cisl. Come dire, la

firma è, la firma all'intera operazione va riconosciuta totalmente anche alla Cgil. Io credo che sia un

fatto importante. Voglio anche, assumermi l'impegno, così come credo di aver fatto nel 2010,

quando ci siamo visti, alle sollecitazioni che venivano direi anche tanto e genericamente dal

Sindaco di Tolentino ad aumentare la raccolta differenziata. Noi siamo passati dal 36 al 56%. (pp.ii.

- voci sovrapposte) e contiamo di raggiungere e superare la soglia del 60% certamente, certamente,

confidiamo entro fine anno. E speriamo anche di più. Quindi cerchiamo di ridurre il gap che c'è con

gli altri Comuni. Avendo da sempre conosciuto come purtroppo Macerata, almeno dal 2010, si è

trovata in una condizione forse. L'ultima parola ai Sindaci la voglio spendere per i dipendenti della

Smea, per tutti gli 82 dipendenti, nessuno escluso. I dipendenti della Smea. Quello che voi andrete

ad acquisire è un potenziale, è un gruppo di persone di grande valore, gente che lavora, gente seria,

che prima del lavoro ha a cuore l'impegno per il territorio. Quello che arriverà e integrerà il gruppo

da questo, naturalmente come avviene, come sono certo, riguardi i dipendenti del Cosmari. Quello

che, debbo dire, il capitale umano che il Cosmari avrà sarà un capitale umano di primo livello. Su

questo, mi sento di dirlo, mi sento di garantirlo. E naturalmente auspico a questa delibera, così come

naturalmente presentata possa essere votata. Grazie.

PRESIDENTE SIG. SPARVOLI DANIELE:

Grazie Sindaco. Prego, prego. Sottolineo, l'avevo già detto nella mia introduzione, ma lo voglio

anche io sottolineare, la grande utilità che è venuta fuori da Cgil e Cisl in questa vicenda. Non solo

per quanto riguarda l'aspetto dei lavoratori, l'avevo già detto, ma lo stigmatizzo anche per la parte

riguardante la trattativa economica. Noi ci siamo confrontati in questo mese con il Sindaco, con gli

assessori del Comune di Macerata sempre con l'ausilio e la vicinanza di questi due sindacati. Quindi

è giusto che il Sindaco, che Carancini l'abbia ricordato. E anche io voglio, Sindaco, sottolinearlo.

Prego.

SIG. LATTANZI MARIO SINDCO DEL COMUNE DI MONTE SAN GIUSTO:

Grazie. Io sarò, sarò brevissimo. (pp.ii. - voci sovrapposte) per il Cosmari, ma ovviamente lode a

chi l'ha montato, perché un lavoro che è stato fatto da molto tempo finalmente giunge a

compimento. E io presumo che questa sera ci sarà l'unanimità, spero ci sia, per approvare questo

che è un po' un lavoro fatto dal Cosmari su indicazione dei Sindaci. Però io voglio essere anche

abbastanza chiaro. Io spero che la stessa unanimità ci sarà il 31 sera quando noi andremo a votare

l'affidamento in house al Cosmari. Perché se così non fosse a me questo dispiacerebbe molto.

Quindi io sono certo che quanto avviene stasera avrà poi un riscontro totale il 31. Aggiungo una

cosa, che in precedenza è stata sollevata, un po' come problematica, dal Presidente. Noi il 12 ci

ritroveremo qui e noi dobbiamo essere anche abbastanza, intanto ringraziare chi in proroga per tutto

questo tempo ha gestito il Cosmari e trovare anche una soluzione per quella data, no, per poter

garantire una trasformazione del consorzio Cosmari in Srl, così come è stato detto, in maniera

tranquilla e senza problemi. Quindi io direi che è il caso anche di ragionare su come gestire il

futuro. Io non avanzo qui nessunissima proposta, perché non sarebbe assolutamente brutto, ma è

ovvio, nei casi qui emersi e di ragionare su cosa si voglia fare e come si voglia fare. Perché

altrimenti, non essendo noi il ramo o (pp.ii.) a quanto mi risulta, ovviamente assolutamente non per

mancanza di volontà, occorrerà fare una scelta in questo senso. Perché altrimenti tutto quello che

abbiamo detto finora, la trasformazione, al di là dell'in house, sarebbe una lettera morta se dal 12 in

poi non ci fosse un progetto non (p.i.), un Cda limitato a gestire tutta la fase di trasformazione così

come è necessario che questo avvenga. Ecco, era soltanto queste riflessioni, che mi è sembrato

giusto porre all'attenzione di tutti. Grazie.

PRESIDENTE SIG. SPARVOLI DANIELE:

Grazie. Ci sono interventi? (Voce fuori microfono). Noi in passato in un documento abbiamo scritto

che dovranno essere attuati tutti i requisiti tecnico giuridici a tutela delle parti. E in questo

passaggio si parlava appunto che la firma di queste, quando sarà il momento, verrà fatta sotto la,

diciamo così, in sede protetta, ecco. Era questa la definizione giusta. Non la ricordavo. E dovremo

passare alle dichiarazioni di voto. Come. C'è qualcuno che vuole dichiarare? Fare delle

dichiarazioni? Allora, noi dobbiamo votare prima l'emendamento e, votato l'emendamento,

dobbiamo votare la delibera. Ora, sul voto, non so se il Sindaco di Macerata. Perché c'è un'altra

problematica, no, che abbiamo evidenziato l'ultima Assemblea, legata al fatto che il Comune che è

coinvolto nell'operazione di voto in maniera in questo caso pesante sia in contrasto nella votazione,

quindi sia. Quindi adesso, non so. Dobbiamo risolvere questa cosa. Mi sembra di capire che delle

due strade, cioè, quella di dare la possibilità al Comune di Macerata di esprimere un voto che

sancisca anche l'accordo fatto, perché questa probabilmente c'è anche l'accordo, può essere, può

generare un rischio di non validità del voto stesso. Okay? Quindi questo è lo scenario che

dovremmo eventualmente, se lo percorriamo è un rischio che dobbiamo prenderci. Mentre invece

l'alternativa potrebbe essere che il Comune di Macerata esca da questa votazione. Gradita sarebbe

credo una dichiarazione in tal senso, cioè come se il Comune di Macerata avesse potuto votare.

Ecco, quindi dobbiamo scegliere, a mio avviso, una di queste due strade per non creare problemi a

questa deliberazione. (Voci fuori microfono). Allora, se la decisione è quella di non correre rischi, è

quella di andare quindi verso una situazione che il Comune di Macerata esce da questa votazione,

magari invito il Sindaco ad esprimersi, non tanto sull'emendamento, che è chiaro, l'ha sottoscritto,

ma quanto sulla parte fondamentale di questa delibera, che è l'avvio della trasformazione. Quindi, se

vuole approfittare.

SIG. CARANCINI ROMANO SINDACO DEL COMUNE DI MACERATA:

Limitandomi a dire che naturalmente il Comune di Macerata, comunque ritenendo che abbia diritto

di votare, esprime un parere assolutamente positivo e quindi esprimerebbe un voto favorevole alla

delibera, con l'emendamento che preliminarmente dovesse essere votato. Questo è naturale. Questo

non potrebbe esserci se non ci fosse l'emendamento che voi avete presentato. Quindi, da questo

punto di vista dispiace non poter votare, comunque non consentirsi di votare. In ogni caso,

insomma, la volontà di Macerata è stata espressa in maniera chiara dentro quei documenti che

stanno pubblicati e che sono stati messi a disposizione dei Sindaci.

PRESIDENTE SIG. SPARVOLI DANIELE:

Bene. Quindi a tale proposito se la votazione dovesse essere, come è auspicabile, positiva ci si

augura che anche la votazione, è stato detto prima non mi ricordo da chi, ma lo voglio sottolineare,

la votazione che si farà in Provincia all'ATA fra due giorni sia altrettanto unanime. Quindi, questa

la consideriamo una dichiarazione del Sindaco Carancini, qualora si voti tutti quanti la stessa

maniera, un'unanimità che ci auguriamo avvenga anche il 31 all'inaugurazione dell'ATA. Quindi,

procediamo nel voto. Allora, prima andiamo a votare l'emendamento presentato dal Cosmari. Dal

Presidente va bene, dal Cosmari. L'avevo già letto. Non lo devo rileggere, giusto? Allora facciamo

la votazione.

Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto:

Firmati all’originale

IL SEGRETARIO IL VICE PRESIDENTE

F.to Acciarresi Katia F.to Sparvoli Daniele

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Prot. N.

Della suestesa deliberazione viene iniziata oggi la pubblicazione all’Albo Pretorio per 15

giorni consecutivi.

Tolentino, lì 22/11/2013 IL SEGRETARIO

Acciarresi Katia

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Copia conforme all’originale in carta libera per uso amministrativo.

Tolentino, lì IL SEGRETARIO

Acciarresi Katia


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