Foglio di informazione sulla povertà nel mondo - Alba - Comunità di S. Margherita - n° 278 del 23 e 24 aprile 2016 - Ciclostilato in proprio
Per raggiungere il nostro sito digitare: http://www.santamargheritaalba.it/index.php?mod=i_gruppi - poi andare al: Sottomenù Solidarietà
arissimi amici,
due anni fa sono stato
nella vostra bella par-
rocchia, dove vi ho
'parlato dei giovani studenti di
teologia che sono con me al Foyer
eli Ebimpé (Costa d'Avorio). Vi
porto il loro saluto e ringrazia-
mento per l'amicizia e per il so-
stegno che avete nei nostri con-
fronti. Quest'anno accademico
2015-2016 gli studenti in teologia
sono trent'uno: nove nel primo
anno, dieci nel secondo e dodici
nel terzo anno.
A partire dal prossimo
anno scolastico (settembre 2016),
la Congregazione per la Forma-
zione nei Seminari ha aggiunto
'un quarto anno, dopo il Ciclo
Teologico, per coloro che deside-
rano essere ordinati sacerdoti. La
notizia è arrivata come un fulmi-
ne a ciel sereno per tutti noi
(studenti e formatori): ciò signifi-
ca allestire una dozzina di came-
re in più, dare loro da mangiare,
provvedere un altro mezzo di tra-
sporto
Con la prima domenica di
Avvento anche noi del Foyer di
Ebimpé abbiamo iniziato l'Anno
Santo. Assieme al popolo di Dio
dell'arcidiocesi d'Abidjan abbia-
mo 'varcato la porta della Miseri-
cordia': eravamo sei mila persone
e la celebrazione è durata tre ore!
8 dicembre 2015: Festa di
Maria Immacolata, abbiamo fatto
memoria dell'arrivo dei primi mis-
sionari SMA in Costa d'Avorio
(120 anni fa) ed abbiamo pure
celebrato 25 anni della Fondazio-
ne del Foyer di Ebimpé: ringra-
ziamo il Signore del lavoro mis-
sionario compiuto e constatiamo
che "bisogna che noi diminuiamo
e che loro crescano".
Il 23 dicembre scorso, an-
tivigilia di Natale, a mezzanotte,
io sono stato vittima di un attac-
co di ladri.: erano otto, cinque
per fare la guardia e tre masche-
rati con pistola sono penetrati
nella camera da letto e puntando
la pistola uno mi ha detto: "dove
sono i soldi!". Hanno portato via
tutto: soldi, computer, disco
esterno, cellulare, apparecchio
numerico ed altro: "ho perso tut-
to, dicevo, eccetto la fede!". Lo
spavento e la perdita di fiducia
nell'uomo è la cosa più grave che
mi sia accaduta. Ora stiamo met-
tendo porte in ferro dappertutto
e... confidiamo anche nella prote-
zione divina.
Ad inizio febbraio abbia-
mo chiuso, alla Basilica
di Yamoussoukro, l'anno
della Vita Consacrata:
celebrazione commoven-
te che ha manifestato
come molti giovani
(ragazzi e ragazze) ab-
biano il coraggio di con-
sacrarsi al Signore per il
bene dei loro fratelli.
L'anno accademi-
co presso. l 'ICMA
(Istituto Cattolico Missionario
Abidjan), dove i nostri giovani
seguono i corsi di Teologia, volge
verso la fine. Per la Settimana
Santa e la Pasqua gli studenti
andranno in parrocchia per fare
esperienza di vita pastorale assie-
me al popolo cristiano. Il 18 di
giugno avremo l'Ordinazione Dia-
conale di 12 studenti di terza
Teologia, non dimenticate di pre-
gare per loro. Grazie.
Anche noi qui a Ebimpé,
attraverso i mezzi di comunica-
zione, siamo in contatto con il
mondo intero e siamo sommersi
da notizie e immagini tali che ri-
schiamo, anche noi, d'essere con-
tagiati dalla globalizzazione
dell'indifferenza. Il RISORTO ce
ne liberi!
Termino queste notizie
dicendovi che nel prossimo luglio
sarò in Italia per un po' di vacan-
za e chissà, che non ci incontre-
remo. Mentre vi ringrazio della
solidarietà e amicizia, che si è
stabilita tra noi e voi, vi auguro la
pace del Cristo risorto. Alleluia.
Don Eugenio Basso
COSTA D’AVORIO Lettera di padre Eugenio Basso
C
Caro Roberto, grazie del ricordino dell’en-
trata del nuovo Vescovo di Alba, Mons. Marco Brunetti.
Assieme al ringraziamento del collegamento che tu mi invii sempre puntualmente sulla Dio-cesi di Alba,
BRASILE Lettera di don Sergio Stroppiana
C
ti mando anche due pa-role per il vostro bollettino di S. Margherita:
Cari Amici di Santa
Margherita, vi ringrazio del ricordo costante della mia missione in Curral de Dentro e Cachoeira de Pajeù, nel Mi-nas Gerais del Brasile.
Stiamo passando un tempo turbolento politicamen-te, crisi nel governo ed ovun-que, perfino i nostri bambini soffrono perché un buon “Convenio” (leggi Convenzione) che avevamo con Belo Hori-zonte non è stato rinnovato. Dai 130 bambini che aveva-mo, abbiamo dovuto ridurre a 60 nell’ABA (Associazione Be-neficente dell’Agape) di Curral de Dentro, mentre nel Cet di Cachoeira de Pajeù con l’aiuto municipale si continua con lo stesso numero: circa 120 bambini.
Casa Emaùs, tutta vo-stra, non soffre la crisi perché chi aiutava continua a contri-buire, tra cui c’è anche il vo-stro Gruppo Missionario. I contribuenti sono:
- persone volontarie, - la Chiesa locale, - Faisao: un distributo-
re locale di benzina, - e, ovviamente, Santa
Margherita...
Il 14 c.m. abbiamo fatto la riunione con dieci persone e suor Teresina, che attualmen-te abita a Sao Paulo. Da gen-naio ad ora la Casa ha ricevu-to un numero elevato di pelle-grini (andarilhos= barboni). Due volte alla settimana, alla sera, c’è la scuola di alfabetiz-zazione per adulti.
La scuola di chitarra ha perso il maestro, che è andato a studiare nella grande città, ne stiamo cercando un altro. L’orto comunitario produce insalata, cipolle, carote, cavo-li... La scuola di bordati e la-vori artigianali continua bene con una trentina di adolescenti. Il saldo attuale della gestione di Casa Emaùs è di Reais 11.743,06 .
La frater-nità missiona-ria è responsa-bile della ge-stione della Ca-sa Emaùs, ed è composta, oltre che da suor Te-resina, di 9 laici consacrati che si inspirano co-me spiritualità a Charles de Foucauld, abita-
no nelle loro famiglie e setti-manalmente fanno la riunio-ne e si aiutano a vivere po-veri e con i poveri.
Siamo nella Settimana Santa, giorni di profonda spi-ritualità guardando Gesù sul-la croce ed i nostri fratelli e sorelle che soffrono. Subito arriverà la Pasqua, Cristo ri-sorto, che ci esorta ad alzarci, a guardare in alto, a credere nella vita, nonostante essa sia ferita, ed avere speranza in un mondo differente: di amore, pace, fraternità e condivisione.
Buona Pasqua a tutti. Sergio Stroppiana - missionario
ari amici di S. Margherita, La gioia della S. Pasqua possa riempire i vostri
cuori e portare nel mondo la spe-ranza che ci viene dal Cristo Ri-sorto. Qui a Sennathur abbiamo avuto un brutto periodo di forti piogge, che hanno rovinato i raccolti. Le
famiglie del villaggio sono in grave difficoltà e noi tre suore facciamo del nostro meglio per aiutare i più bisognosi. Grazie delle vostre preghiere e del vostro aiuto che rice-viamo tramite Mino.I tre progetti essenziali di
Sennathur sono, come sapete: LETTERA DALL’INDIA - TAMIL NADU
da Mino Dellapiana
C
L’Asilo, il Dispensario medico e la Scuola di cucito per le ragazze.
A causa delle piogge tor-renziali le nostre attività si sono ri-dotte: speriamo di riprendere il solito ritmo di sempre, con l’aiuto del Si-gnore.
Ancora una volta esprimiamo il nostro grazie riconoscente e of-friamo le nostre umili preghiere al Signore, che ha vinto la morte e ha portato al mondo la sua gioia.
Con ri-
conoscenza
Sr. Jerin (nuova responsabile di Sennathur)
Sisters of destitude
el mese di settembre 2015 è ripresa l’attività del Gruppo Solidarietà
Caritas incontrando l’assisten-te sociale del quartiere, per verifi-care ed approfondire insieme le situazioni di disagio esistenti e le opportune informazioni sui contri-buti/interventi del Consorzio So-cio Assistenziale. Si è convenuto di sostenere le situazioni disagiate privilegian-do le famiglie con bambini, con ammalati, con persone anziane verificata la condizione economi-ca dedotta dall’I.S.E.E. Il gruppo si è riunito più vol-te per analizzare e programmare insieme gli interventi necessari e si è ripresa la distribuzione delle
borse alimentari, il martedì ogni quindici giorni, valutando anche l’inserimento di nuove famiglie disagiate che, nel corso dei mesi sono diventate sempre più nume-rose. Domenica 13 settembre 2015 si è organizzata in Comuni-tà una Colletta Alimentare per accrescere i viveri, ormai scarsi, che provengono dal Banco Ali-mentare: è stata un’iniziativa che ha ottenuto un buon risultato. Il Centro di Ascolto ha ripreso l’attività ad ottobre, e si è fatto portavoce, presso il gruppo, delle numerose richieste di soste-gno: bollette, farmaci, affitti, mate-riale ed iniziative scolastiche ed altro, che si sono potute sostene-
re, in parte, anche grazie a quan-to raccolto con l’autotassazione mensile e con iniziative di autofi-nanziamento. Al Centro di ascolto “accogliamo” persone con difficol-tà diverse, in situazioni sempre più complicate ed abbiamo speri-mentato che “l’ascolto e il dialo-go” creano le condizioni per rela-zioni basate sulla tolleranza. Non abbiamo la pretesa e gli strumenti per risolvere i problemi, ma offria-mo le premesse per affrontare situazioni di disagio, nel dialogo, assicurando la dignità degli inter-locutori, accettando i limiti, supe-rando pregiudizi e giudizi, con particolare attenzione alle donne, alle mamme, ai bambini, agli am-malati, informando e collaborando anche in merito ad iniziative di sostegno promosse da enti/gruppi vari attivi sul territorio attraverso “una rete di collaborazione”. Que-sto servizio ha fatto crescere una relazione di amicizia tra il gruppo di volontarie che si impegnano,
GRUPPO SOLIDARIETA’ S. MARGHERITA RAMO CARITAS PARROCCHIALE
(settembre 2015 - marzo 2016)
“Se vuoi arrivare primo, corri da solo. Se vuoi arrivare lontano, cammina insieme”
proverbio africano
N
Ma questo “senso di buona relazio-ne” si è esteso anche ad alcune don-ne che accogliamo, con più figli e più problemi, mettendo le basi per rap-porti di fiducia e solidarietà. Domenica 25 ottobre 2015, in occasione della Giornata Comunita-ria, abbiamo preparato il pranzo “Metti il mondo in tavola” con la preziosa collaborazione di amiche della Tunisia, Marocco, Romania, Russia e Brasile. Sabato 6 febbraio
2016, in occasione della Festa di Carnevale in Comunità, con le mede-sime amiche, abbiamo organizzato “Mettiamo le mani in pasta” labo-ratorio di pasticceria a più mani. In occasione del “mese della donna” il 23 marzo 2016 abbiamo coinvolto la Comunità in un incontro titolato “Donne del mondo racconta-
no” matrimonio e famiglia in Ma-rocco Tunisia, Romania e Brasile, allietando la serata con un break mu-
sicale. Sono state buone iniziative volte a favorire un percorso di solida-rietà nel rispetto delle diversità, oltre le frontiere territoriali, sociali, culturali e religiose in un clima di amicizia e prossimità, convinti che “le diversità siano una ricchezza” e possano es-sere di stimolo a superare barriere e pregiudizi favorendo una convivenza fondata sul rispetto e sulla prossimi-tà.
al 2015 il Burundi è alle
prese con una gravissi-
ma crisi politico-sociale: in seguito alla rielezione
per la terza vola consecutiva del
presidente Nkurunziza, la società
civile è insorta ed il Paese è divenu-
to teatro di violenti scontri tra go-
verno e opposizione. Tutto ciò ha
aggravato la situazione di insicurez-
za, di povertà endemica e di crisi
alimentare del Burundi, costringen-
do anche mole Ong internazionali a
“congelare” i progetti avviati in lo-
co. L’associazione CISV pre-
sente nel Paese da oltre 40 anni sta
riuscendo a garantire la sua presen-
za e, in attesa che si torni alla nor-
malità, è al lavoro nei centri di Ra-
biro (Karusi), zona rurale “storica”
del suo impegno, e nella capitale
Bujumbura. Il CISV da sempre la-
vora con le associazioni locali, don-
ne e contadini raggruppati nelle
OPA, le Organizzazioni Professio-
nali Agricole. Nella foto a lato, da voi
adottata quale segno della vostra
Quaresima di Fraternità, si vedono
alcuni contadini dell’OPA Dushigi-
kirane (=Uniamo le forze, in lingua
kirundi) al lavoro in un campo col-
lettivo di Shombo, nella provincia
di Karusi. Si tratta di un’organizzazio-
ne nata nel 2010 che riunisce 96
membri, i quali coltivano 20 ettari
di terreno messi a disposizione
dell’OPA dalla Direzione Provin-
ciale dell’Agricoltura e dell’alleva-
mento, per potere produrre mais,
fagioli, manioca e patate. «Il lavoro collettivo viene
svolto di norma due giorni a setti-
mana, il lunedì e il giovedì; negli
altri giorni ogni famiglia lavora nei
piccoli appezzamenti» racconta
Viviana Brun del CISV, che di re-
cente è stata in missione nel Paese. «Oltre a fornire materie
prime e concime (letame) ai conta-
dini, il CISV ha curato la loro for-
mazione su come organizzare l’am-
ministrazione, produrre e trasforma-
re i prodotti, usare i fertilizzanti,
gestire un magazzino comune e
commercializzare i prodotti». Adesso, visto lo stato d’e-
mergenza che in questi primi mesi
del 2016 continua a perdurare, il
CISV sta sostenendo le associazioni
locali per favorirne la transizione
verso l’autosufficienza, promuoven-
do percorsi di sviluppo autonomo
che permettano alla popolazione di
vivere dignitosamente, e non solo
«sopravvivere». Da questo punto di vista è
importante il lavoro che si sta svol-
gendo per ristrutturare la sede di
Rabiro – destinata all’utilizzo da
parte di Associazioni contadine,
vedove di Guerra – e per mantenere
una presenza di pace nella capitale
Bujumbura. Il CISV di Torino
BURUNDI: una presenza di pace in risposta alla crisi politica
di Stefania Garini
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