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CROM CROMATOGRAFIA TLC DI PIGMEN MENTI FOGLIARI … 2016-17/relazioni di... · RELAZIONE DI...

Date post: 20-Feb-2019
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RELAZIONE DI LABORATORIO CRO DI PIGME LADDAGA BREVI CE La CROMATOGRAFIA di separazione delle comp miscuglio omogeneo b distribuzione dei suoi elem fasi, una stazionaria e una lungo una direzione definit separandolo in bande di di Esistono vari tipi di tecn seguente tabella: FASE MOBILE Liquida CROMATOGRAFIA OMATOGRAFIA TLC ENTI FOGLIARI DI SPIN ANNA e TRIONFO GENNARO – 3G a.s. 2016/17 ENNI SULLA CROMATOGRAF è una tecnica ponenti di un basata sulla menti tra due in movimento ta. L’invenzio ne della cromatografia è attribuita al bi Cvet, il quale riuscì, impiegando separare la clorofilla da un estra pose una piccola quantità di verdi alla sommità di una colo seguito vi versò dell’etere di pet che fluendo trascinava con iverso colore (da qui il nome cromato niche cromatografiche che sono ra STRUMENTAZIONE TECNIC Colonna LLC liquido/l LSC liquido/s IEC c scambio GPC c permeaz Strato sottile TLC cr CHIMICA ANALITICA NACI 7 FIA iochimico Michail o questa tecnica, a atto vegetale. Egli estratto di foglie onna di vetro. In trolio (un eluente) il campione ografia). appresentati nella CA cromatografia liquido cromatografia solido cromatografia a o ionico cromatografia a zione di gel romatografia su
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Page 1: CROM CROMATOGRAFIA TLC DI PIGMEN MENTI FOGLIARI … 2016-17/relazioni di... · RELAZIONE DI LABORATORIO CROM DI PIGMEN LADDAGA A BREVI CEN La CROMATOGRAFIA è di separazione delle

RELAZIONE DI LABORATORIO

CROM

DI PIGMEN

LADDAGA A

BREVI CEN

La CROMATOGRAFIA è

di separazione delle compo

miscuglio omogeneo ba

distribuzione dei suoi elem

fasi, una stazionaria e una in

lungo una direzione definita

separandolo in bande di dive

Esistono vari tipi di tecni

seguente tabella:

FASE MOBILE

Liquida

CROMATOGRAFIA

CROMATOGRAFIA TLC

MENTI FOGLIARI DI SPINA

GA ANNA e TRIONFO GENNARO – 3G a.s. 2016/17

I CENNI SULLA CROMATOGRAFI

IA è una tecnica

componenti di un

basata sulla

elementi tra due

una in movimento

finita.

L’invenzio

ne della

cromatografia è attribuita al bio

Cvet, il quale riuscì, impiegando

separare la clorofilla da un estrat

pose una piccola quantità di es

verdi alla sommità di una colon

seguito vi versò dell’etere di petr

che fluendo trascinava con

di diverso colore (da qui il nome cromatog

tecniche cromatografiche che sono rap

STRUMENTAZIONE TECNICA

Colonna

LLC

liquido/liq

LSC

liquido/so

IEC cro

scambio i

GPC cr

permeazio

Strato sottile TLC cro

CHIMICA ANALITICA

SPINACI

6/17

RAFIA

biochimico Michail

ando questa tecnica, a

estratto vegetale. Egli

di estratto di foglie

colonna di vetro. In

i petrolio (un eluente)

con sé il campione

matografia).

rappresentati nella

NICA

cromatografia

ido/liquido

cromatografia

ido/solido

cromatografia a

bio ionico

cromatografia a

meazione di gel

cromatografia su

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RELAZIONE DI LABORATORIO CROMATOGRAFIA CHIMICA ANALITICA

strato sottile

(ripartizione)

TLC cromatografia su

strato sottile

(assorbimento)

Cromatografo liquido

TLIEC cromatografia a

scambio ionico su strato

sottile

HPLC cromatografia ad

alte prestazioni

Gassosa Gascromatografo

GLC cromatografia

gas/liquido

GSC cromatografia

gas/solido

ESPERIENZA DI LABORATORIO

OBIETTIVO: Separazione e osservazione delle componenti che costituiscono le

clorofille e gli altri pigmenti fotosintetici delle foglie di spinaci.

NOTE TEORICHE: -La foglia di spinaci contiene molta clorofilla in più

rispetto ad altri tipi di piante, e ciò fa di essa un

perfetto elemento da scomporre.

-Lo scienziato ad aver eseguito

maggiori studi sulla cromatografia e ad aver

inventato la cromatografia di ripartizione con la

complicitàdi Richard Laurence Millington Synge è

stato ARCHER JOHN PORTER MARTIN, detto

anche A.J. MARTIN, il quale ha conseguito la vittoria del premio nobel per la

chimica, insieme al sopra citato collega, nel 1952, grazie all’innovativa tecnica

cromatografica da loro inventata.

-I PIGMENTI FOGLIARI: sono dei pigmenti biologici prodotti da organismi

viventi che appaiono colorati per effetto di un assorbimento selettivo della

radiazione elettromagnetica visibile.

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RELAZIONE DI LABORATORIO

STRUMENTI e SOSTANZE

• Strumenti:

1. Un mortaio in porc

2. Un becher;

3. Una pipetta con te

4. Un vetrino con uno

silice (il silice è il Bi

ed è un supporto

vetrino crea una m

• Sostanze:

1. Foglie di spinaci;

2. Alcol etilico;

3. Acetone (CH₃COCH

4. Etere di petrolio( è

PROCEDIMENTO: 1°FAS

insiem

discret

cellule

petroli

8:2 e

altezza

2°FAS

circaa

pipetta

avere

inizialm

grafite

CROMATOGRAFIA

ANZE:

porcellana;

terminazione capillare;

uno strato sottile di gel di

Biossido di Silicio -SiO₂-

microporoso il quale sul

matrice microporosa rendendo efficace la cap

CH₃ è un solvente organico polare);

è un solvente meno polare);

°FASE “Estrazione”; versare l’alcol eti

nsieme alle foglie di spinaci e iniziare a

iscreta forza utilizzando il pestello. Pesta

ellule che la compongono si romperanno

fuoriuscita della clorofilla

elementi, l’alcol etilico, g

proprietà chimiche, farà si

pestata si separi dal rest

successivamente con la

terminazione a capillare

campione di clorofilla. Dop

preparano le due miscele di e

nel primo e nel secondo b

etrolio e acetone rispettivamente second

2 e 9:1 e per una quantità che non s

ltezza;

°FASE “Deposizione”; si effettua una riga

a 4 cm dalla base del vetrino con gel

ipetta si depone il campione su questa rig

vere un punto di riferimento per c

nizialmente situato il campione omoge

rafite di cui è composta la matita

CHIMICA ANALITICA

capillarità);

ol etilico nel mortaio

are a pestare con una

. Pestando la foglia, le

ranno permettendo la

ofilla e degli altri

, grazie alle sue

rà si che la clorofilla

l resto della foglia,

la pipetta con

lare si prende un

. Dopo di questo si

le di eluente versando

ndo becher etere di

econdo le proporzioni

non superi i 4 cm di

a riga con una matita

n gel di silice e con la

sta riga, ciò è fatto per

er capire dove era

mogeneo, giacché la

atita non è attratta

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RELAZIONE DI LABORATORIO CROMATOGRAFIA CHIMICA ANALITICA

dall’eluente. Si esegue lo stesso procedimento anche

sull’altro vetrino;

3°FASE “Separazione”; con molta cautela si posano i

vetrini preparati nei becher con gli eluenti,per evitare che

si formino onde che interagiscano col campione in

modo inappropriato e modifichino il risultato

dell’esperimento, e si attende che l’eluente abbia

separato i vari elementi che compongono i

campioni. I principi che permettono l’avvenire di

codesta separazione sono due: il PESO

MOLECOLARE delle sostanze che compongono il

campione, le quali più saranno leggere più saranno

trascinate in alto dall’eluente; la POLARITA’

COMPRESSIVA di codeste sostanze le quali più

saranno polari più saranno attratte dall’eluente,

fortemente polare. Questi principi sono gli stessi che

permettono l’elettroforesi, un processo che permette

di eseguire studi sul DNA. L’eluente deve la sua

grande polarità alla presenza dell’acetone fra i suoi

elementi. Dopo che l’eluente sarà arrivato al lato del

vetrino superiore, si osservano i risultati ottenuti e si

prende nota della riuscita o del fallimento

dell’esperimento.

CONSIDERAZIONI FINALI: i risultati

migliori sono stati ottenuti dal campione posto nel

becher con eluente più polare, cioè nel becher con

proporzioni 8:2 rispettivamente di etere di petrolio

e acetone, infatti vediamo la miscela scomposta in

tre macchie di colori differenti (dal basso verso

l’alto: verde, azzurro e giallo).


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