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CRONEWS n.3 2010

Date post: 16-Mar-2016
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Cronews n.3, volume 4, anno 2010
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RECENSIONI LIBRI DI SVAGO

I libri: gli amici più pazienti

VIDEOTECA

Un film per stare insieme

sostegno al malato

Campagna pubblicitaria a favore della conoscenza della celiachia

ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

Le Associazioni si raccontano...SOROPTIMIST di Pordenone

ORGANIZZAZIONI NO-PROFIT

Sono attive al CRO

sostegno alla ricerca

Il cinque per mille alla ricerca

PARLIAMO DI

Prevenzione e diagnosi precoce della cervice uterina

ATTIVITÀ FORMATIVA AL CRO

Seminari in oncologia:diagnostica, clinica e ricerca

Convegni

AREA GIOVANI

Estate con gli anni 70-80. I gruppi che hanno fatto la storia

Il messaggio di Giulia

L’ANGOLO DELLA BIBLIOTECA

Cip non ha paura…

URP E ARTE COME SUPPORTO TERAPEUTICO

Dieci anni di opere d’arte al CRO

trimestrale2010 - V. 4 (3)luglio 2010

in questo numero

CROnews

Direttore responsabileDr. Paolo De Paoli

notizie dell’ultima ora

Corso “Advanced School of Endoscopic Mucosal Resection (A.S.E.MU.R.)”

Studio Internazionale dimostra l’efficacia della IORT nella terapia del tumore mammario

Premio “Paola Crocetti” Tecnici Sanitari di Radiologia Medica

Riconoscimento al lavoro scientifico del Dott. Marino Cimitan sull’uso della PET-TAC con un radiofarmaco innovativo

SPECIALE

Nuove nomine al CRO

ACCREDITATION CANADA

Le attività di miglioramento dopo la visita e la relazione di Accreditation Canada

FLASH ON...

Tecnici Sanitaridi Radiologia Medica

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notizie dell’ultima ora

Uno Studio Internazionale dimostra l’efficacia della IORT nella terapia del tumore mammario

Il CRO di Aviano ha partecipato ad un importante studio internazio-nale sul ruolo della Radioterapia Intraperatoria (IORT) nel tumore della mammella, recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivi-sta scientifica “The Lancet”.Nei tumori mammari, precoce-mente diagnosticati, la possibilità di recidive locali è molto alta se non si usa la radioterapia dopo l’intervento. La radioterapia con-venzionale generalmente neces-sita di 5-6 settimane di tratta-mento durante le quali le pazienti devono giornalmente recarsi in un centro di radioterapia. Questo crea notevoli disagi alle pazienti e in alcuni casi (donne anziane, o residenti lontano da un cen-tro radioterapico) viene scelto un intervento mutilante di ma-stectomia radicale anche se non necessario. Inoltre, vista l’elevata frequenza del tumore mamma-rio, i lunghi periodi di trattamento con radioterapia convenzionale producono un aumento di costi e l’allungamento delle liste d’attesa nelle radioterapie. L’osservazione che le recidive lo-cali avvengono per lo più al livel-lo della ferita chirurgica ha fatto ipotizzare che potesse essere sufficiente l’irradiazione durante l’intervento chirurgico, del solo tessuto sano che circonda il tu-more, dopo che questo è stato asportato con un piccolo inter-vento.Una volta stabiliti i vantaggi lo-

Corso “Advanced School of Endoscopic Mucosal Resection (A.S.E.MU.R.)” 22-23 Aprile 2010

Il 22 e 23 Aprile 2010 si è svol-to presso il CRO di Aviano il Corso di aggiornamento teori-co-pratico: Advanced School of Endoscopic Mucosal Resection (A.S.E.MU.R.) organizzato dalla SOC di Gastroenterologia On-cologica. Scopo del Corso, che ha visto la partecipazione di 25 Specialisti di Gastroenterologia, è stato dare ai partecipanti la possibilità di eseguire manovre endoscopiche complesse sotto stretto tutoraggio e osservazio-ne di personale esperto. Questo tipo di training rappresenta una garanzia per un corretto iter for-mativo e per una applicazione in sicurezza, sui pazienti, delle metodiche apprese. Il Corso ha sviluppato un progetto formativo dedicato esclusivamente alle tec-niche di resezione mucosa attra-verso una equilibrata miscela di lezioni frontali, discussioni di casi clinici basati su video didattici e training su modelli biologici sot-to tutoraggio di docenti esperti nella metodica. Le prove pratiche

si sono svolte mediante l’ausilio di simulatori con modelli anima-li isolati. I discenti hanno potuto eseguire sotto la guida del Dr. Repici di Milano e dei tutors del CRO, Dr. Cannizzaro e Dr.ssa Fornasarig le seguenti tecniche: Tecniche di cromoendoscopia ed NBI, Tecniche di iniezione sotto-mucosa, Mucosectomia “lift and cut”, Mucosectomia assistita da cappuccio, Endoscopic submu-cosal dissection.Tali tecniche sono attualmen-te eseguite in pochissimi centri italiani proprio in virtù della loro complessità tecnica. Nell’am-bito del progetto formativo un ampio spazio è stato dedicato al training “hand’s on” proprio per consentire ai partecipanti di poter sviluppare adeguatamente tutti gli aspetti tecnici e per poter affinare sui modelli biologici quei gesti pratici che dovranno poi essere riprodotti sui pazienti.Il corso ha utilizzato una didatti-ca prettamente interattiva basata sulla descrizione e discussione di casi clinici emblematici ed esem-plificativi. L’iniziativa, accreditata ECM, ha permesso di continuare la proficua collaborazione con gli Specialisti del Territorio.

Il gruppo dei docenti e discenti del corso teorico-pratico di endoscopia

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gistici, organizzativi, di qualità della vita ed economici offerti da un’unica somministrazione di IORT bisognava, tuttavia capire e stabilire quale effetto avesse la IORT sul controllo locale della malattia rispetto alla RT tradizio-nale e se avesse maggiori o mi-nori effetti indesiderati.Per valutare l’efficacia e la sicu-rezza del trattamento IORT è sta-to disegnato nel 1999 uno stu-dio clinico denominato TARGIT che confrontava, nelle pazienti con tumore mammario in sta-dio iniziale, la IORT come unico trattamento con la radioterapia convenzionale (30 sedute in 6 settimane). Questo studio propo-sto dall’Università di Londra ha visto la partecipazione attiva di oltre 20 centri dislocati in Europa, Stati Uniti e Australia che hanno complessivamente trattato oltre 2000 donne. Il CRO di Aviano ha cominciato ad utilizzare la IORT con il metodo TARGIT nel 2002 e, dopo una fase pilota di circa 2 anni, nel 2004 si è unito allo stu-dio internazionale trattando oltre 230 pazienti, rappresentando così il terzo centro per importan-za a livello internazionale dopo l’Australia e la Danimarca. Que-sto sforzo scientifico organizza-tivo è stato possibile solo grazie

all’impegno profuso dai dottori Samuele Massarut e Mario Ron-cadin, delle Unità di Chirurgia Senologica e Radioterapia, che hanno coordinato il lavoro d’equi-pe di Fisici Sanitari, Infermieri e Tecnici di Radioterapia. I risultati dello studio sono sta-ti recentemente pubblicati sulla rivista scientifica “The Lancet” che riporta solo quegli studi clini-ci che possono in qualche modo migliorare significativamente il trattamento di una determinata patologia. Lo studio in questione ha infatti dimostrato che la IORT con metodo TARGIT ottiene, in casi selezionati, gli stessi risultati della radioterapia convenzionale in termini di controllo locale della malattia tumorale senza maggiori effetti indesiderati di natura este-tica o funzionale.Questi risultati rappresentano un’ulteriore tappa fondamentale nell’ottimizzazione della terapia del tumore della mammella nel tentativo di trovare il “minimo trat-tamento efficace” cioè quel trat-tamento che permette di curare il tumore con i minimi effetti indesi-derati sia fisici che psicologici.In conclusione, citando il prof. Baum dell’University College of London, referente dello studio internazionale, possiamo affer-mare che questi risultati non rap-presentano il punto di arrivo ma sono invece l’inizio per ulteriori studi volti a migliorare la qualità della vita ed il controllo del tumo-re nelle donne affette da carcino-ma mammmario.

I dottori Massarut e Roncadin ringraziano sentitamente tutti i pazienti che hanno accettato di partecipare allo studio clinico e il gruppo di industriali veneti che hanno donato all’Istituto l’appa-recchiatura di radioterapia intrao-peratoria.

Premio “Paola Crocetti”Tecnici Sanitari di Radiologia Medica

Nelle giornate del 6-7-8 maggio 2010 si è tenuto presso l’Univer-sità “G. d’Annunzio” di Chieti un convegno nazionale per Tecnici Sanitari di Radiologia Medica dal titolo “Tecnicamente parlando …. 3”. Si tratta di un importante evento nell’ambito della formazio-ne del personale TSRM, che as-sume ulteriore rilevanza perché in quest’occasione si è riproposto, per la terza volta dalla sua istitu-zione, il premio “Paola Crocetti”. Un concorso promosso dall’Uni-versità “G. d’Annunzio” di Chieti, in collaborazione con la Fonda-zione per la Ricerca scientifica, la Formazione ed il sostegno del TSRM, per ricordare una Collega deceduta prematuramente, in seguito ad un incidente stradale mentre rientrava a casa nella not-te dopo una chiamata in reperibi-lità. Oltre ad una professionista, Paola è stata un esempio per la sua capacità di trasmettere pas-sione ed entusiasmo per il pro-prio lavoro agli studenti. Ed è per questo motivo che il concorso è stato indirizzato ai giovani tecni-ci laureatisi negli ultimi due anni che hanno potuto partecipare inviando le proprie tesi di laurea. Un’apposita commissione ha selezionato, tra le 150 tesi per-venute, una trentina di lavori che sono stati inseriti nel programma del corso ed esposti nei tre giorni di lavoro: un’ottima palestra per i giovani tecnici che hanno potuto presentare i loro studi davanti ad una platea di oltre 400 persone tra tecnici e studenti.Tra i vari studi presentati, anche uno che ci riguarda da vicino. Si tratta della tesi di laurea di Elena

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Durofil dal titolo: “Tomoterapia eli-coidale: confronto di metodiche per il controllo di qualità”. Uno studio progettato e realizzato nel nostro centro e reso possibile grazie alla collaborazione sempre maggiore tra il CRO e l’Univer-sità degli Studi di Udine presso cui Elena si è laureata. Una tesi sperimentale che ha richiesto un lungo lavoro di raccolta e analisi dei dati, seguito costantemente dal relatore, il Prof. M. G. Trovò, e dal correlatore, il Dr. Andrea Dassie. Un progetto per il quale l’entusiasmo è cresciuto giorno dopo giorno, man mano che si focalizzavano gli obiettivi e che ha riscontrato anche il favore del-la commissione esaminatrice del concorso che ha deciso di asse-gnare ad Elena la Menzione Spe-ciale in Radioterapia. Un risultato che ci rende orgogliosi e che ci spinge a continuare ad investire sui giovani, sulle loro capacità, ma ancor di più sulla loro deter-minazione e volontà.Chi ha assistito al convegno si è potuto rendere conto di come stia crescendo il livello di prepa-razione degli studenti e la loro capacità di condurre studi impor-tanti. L’università fornisce ai nuovi tecnici non solo le nozioni di base della professione, ma ciò che è più importante è che fa cresce-re in loro gli stimoli ad una for-

Il Dr. Brusadin durante il convegno di Chieti

mazione continua: “insegna ad imparare”. Durante il congresso si è riflettuto, infine, su come la professione di TSRM sia caratte-rizzata da un continuo “work in progress”: una responsabilità che porta a concentrare le proprie at-tenzioni sul paziente, sulla qualità dell’assistenza offerta nell’intento di migliorarne la qualità.

cular Imaging” (1° rivista europea e 2° rivista mondiale per impor-tanza sui risultati della medicina nucleare in campo diagnostico e terapeutico in particolare dei tumori), ha ricevuto il riconosci-mento internazionale come la-voro scientifico più citato da altri ricercatori nel 2010. Lo studio del Dr. Cimitan e collaboratori è stato condotto su 100 pazienti trattati per carcinoma della pro-stata che presentavano dopo la cura chirurgica e/o radioterapica o durante la cura ormonale un in-nalzamento del marcatore tumo-rale PSA, sospetto per ripresa di malattia. Le indagini convezionali come la TAC e la scintigrafia os-sea erano in molti casi negative o davano informazioni parziali. In questa popolazione di pazienti la PET-TAC indicava corretamente la recidiva di malattia o metastasi da carcinoma della prostata nel 54% dei casi. D’altra parte nessun paziente con PET-TAC negative aveva esami TAC o scintigrafie ossee positive. La diagnostica PET-TAC con fluo-rocolina è stata, quindi, determi-nante per la decisione di esegui-re un ulteriore trattamento in un gran numero di pazienti con reci-diva di carcinoma della prostata non altrimenti riconoscibile con le indigini radiologiche tradizionali. Inoltre, ha aiutato a riconoscere precocemente i pazienti con tu-more della prostata scarsamente differenziato a maggior rischio di metastasi ossee.Oggi la 18Fluorocolina non è più considerato un radiofarmaco sperimentale e nel 2010 ha otte-nuto l’autorizzazione alla immis-sione in commercio dal Ministero della Sanità Francese; la stessa autorizzazione sarà ratifica dal Ministero della Salute Italiano presumibilmente nel 2011.

Riconoscimento al lavoro scientifico del Dott. Marino Cimitan sull’uso della PET-TAC con un radiofarmaco innovativo

Il lavoro scientifico del gruppo del Dr. Marino Cimitan sull’uso della PET-TAC con un radiofarmaco innovativo, quale la 18fluoroco-lina, nei pazienti con carcino-ma della prostata, pubblicato nel 2006 nella rivista europea di Medicina nucleare: “European Journal Nuclear Medicine Mole-

Il Dr. Marino Cimitan

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il Dott. Mauro Delendi,nuovo Direttore Sanitario

Nuove nomine al CRO

studi di Trieste nel 1980; ha poi conseguito la specializzazione in Anatomia Patologica all’Universi-tà degli studi di Trieste nel 1984 e successivamente la specializ-zazione in Igiene e Medicina Pre-ventiva all’Università degli studi di Udine nel 2000. Ha seguito vari corsi di economia e gestione sa-nitaria e nel 2008 ha conseguito il Master in management delle Aziende Sanitarie all’Università Bocconi di Milano. È autore di una sessantina di pubblicazioni a stampa, ha partecipato a nume-rosi eventi formativi e convegni, spesso come relatore, e ha col-laborato alla redazione di alcuni testi scientifici.La sua carriera professionale è

iniziata come medico anatomo-patologo nell’Istituto di Anatomia Patologica dell’Università di Trie-ste (1984-1991) ed è proseguita presso il Policlinico universitario di Udine, sempre come dirigente medico, nell’Istituto di Anatomia e Istologia Patologica (1991-1998). Successivamente si è trasferito all’Azienda Ospedaliera di Udine, dove è stato inquadrato nella Di-rezione Medica (1998-2002), per la quale è stato, tra l’altro, anche referente del presidio ospedaliero di Cividale del Friuli. Dal giugno 2002 al marzo 2007 è stato Di-rettore Sanitario dell’IRCCS Bur-lo Garofolo di Trieste e dall’aprile 2007 al marzo 2010 Direttore Generale dello stesso Istituto.

Con deliberazione n. 109 del giugno 2010 il Direttore Genera-le Dott. Piero Cappelletti ha no-minato il Dott. Mauro DELENDI quale Direttore Sanitario del CRO per un periodo di 5 anni. Il Dott. Delendi, nato a Udine il 22 luglio 1955, si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli

Il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, Istituto Oncologico Nazionale, è un IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) che ha finalità di assistenza e cura delle malattie oncologiche e di ricerca contro il cancro. I vertici dell’Istituto sono: il Direttore Generale, nominato dalla Regione, che è il legale rappresentante dell’Ente e il Direttore Scientifico, nominato direttamente dal Ministero della Salute, che ha la responsabilità e la gestione della ricerca scientifica.Il 2010 è stato un anno particolare per l’Istituto che, alla scadenza del relativi mandati, ha visto il cambiamento dei manager di 3 Direzioni. Il 26 aprile 2010 si è insediato il nuovo Direttore Generale, Dott. Piero Cappelletti, scelto dalla Giunta Regionale e nominato con Decreto dal Presidente Tondo (vedere articolo su CROnews, n. 2/2010) e, nei mesi successivi, sono stati scelti e nominati, dal Direttore Cappelletti, il Direttore Sanitario e il Direttore Amministrativo.

SPECIALE

SPECIALE

al CROnuovi direttori:

Sanitario e Amministrativo

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il Dr. Gianfranco Compagnon, nuovo Direttore Amministrativo

rimento Oncologico di Aviano-Istituto Nazionale Tumori IRCCS come Dirigente amministrativo responsabile della unità operati-va “Bilancio e ragioneria ed Uf-ficio prestazioni” (2004-2005); è successivamente ritornato in forze alla Azienda Ospedaliera S. Maria della Misericordia di Udine prima come Dirigente Ammini-strativo della struttura operativa complessa “Gestione economi-ca e finanziaria” (2005-2006) poi come responsabile della unità operativa semplice “Controllo di gestione e contabilità analitica” (2006-2007); passa poi a dirigere la unità operativa semplice “Con-trollo di gestione e contabilità analitica” della Direzione ammi-nistrativa dell’’ Azienda Ospeda-liera-Universitaria S. Maria della Misericordia di Udine e infine dal febbraio 2009 è stato responsa-bile delle funzioni di “Program-mazione e controllo” e “Controllo di gestione” presso la Direzione Strategica dell’Azienda Ospeda-liera-Universitaria S. Maria della Misericordia di Udine.Il Dr. Compagnon è dal 1989

abilitato all’esercizio della libera professione come dottore com-mercialista e ha frequentato di-versi corsi di perfezionamento in management sanitario presso l’Università Bocconi di Milano. Nel corso del 2007 ha altresì ope-rato presso la Direzione Centrale Salute e protezione sociale nel-l’ambito di una convenzione tra la medesima e l’Azienda Ospe-daliera Universitaria di Udine per la realizzazione di un progetto volto a definire il supporto conta-bile ed informatico nonché i cor-rispondenti rapporti reciproci tra Regione, Aziende ed Università e protocolli per la gestione ope-rativa ai sensi del D.Lvo 517/99 sperimentando e simulando le ricadute aziendali del nuovo as-setto istituzionale per poter poi adottare le procedure definite a livello regionale.Il Dr. Compagnon è stato scel-to dal Direttore Generale, Dott. Piero Cappelletti, quale Direttore Amministrativo del CRO di Avia-no-Istituto Nazionale Tumori IRC-CS e nell’agosto 2010 ha iniziato la propria attività presso l’Istituto.

Con deliberazione n. 120/2010 del Direttore Generale è stato nominato Direttore Amministra-tivo del CRO il Dr. Gianfranco COMPAGNON per un periodo di 5 anni. Il Dr. Compagnon, nato a Udine il 3 febbraio 1962, si è lau-reato in Economia e commercio all’Università degli studi di Trieste nel 1987 con votazione 110/110. La sua carriera professionale e lavorativa si è svolta presso l’Azienda Ospedaliera S. Maria della Misericordia di Udine come Dirigente Amministrativo respon-sabile della struttura operativa semplice di “Controllo di gestio-ne e contabilità analitica” e della struttura complessa di “Gestione economica e finanziaria”(2003-2004); presso il Centro di Rife-

È stato coordinatore nazionale dei direttori sanitari degli IRCCS pediatrici e presidente dell’Asso-ciazione degli Ospedali Pediatrici Italiani. Attualmente è presidente della sezione regionale dell’Asso-ciazione Nazionale Medici di Di-

SPECIALE

rezione Ospedaliera. Parallelamente ha maturato alcu-ne importanti esperienze ammi-nistrative quale componente del Consiglio di amministrazione del-l’Università degli studi di Udine, della delegazione di gestione del

Policlinico Universitario a Gestio-ne Diretta di Udine ed è stato per sei anni Presidente del Comitato Provinciale della Croce Rossa Ita-liana di Udine. È stato inoltre per otto anni sindaco del Comune di Martignacco (UD).

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ACCREDITATION CANADA

ACCREDITATION CANADA

Nel numero 1/2010 (pag. 5) di CROnews è già stato pubblica-to un estratto della lettera del 26 marzo 2010 con la quale l’orga-nizzazione internazionale “Accre-ditation Canada (AC)”, dopo la visita dei suoi ispettori (vedi sem-pre n. 1/2010 di CROnews, pag. 7-8), notificava che il CRO aveva ottenuto il riconoscimento di “Ac-creditamento con report”, aven-do dimostrato il proprio impegno nel fornire, nel campo oncologi-co, servizi e assistenza di qualità alla comunità. Nella relazione della verifica degli ispettori e nella comunicazione di AC (REPORT DI ACCREDI-TAMENTO) erano contenute una serie di raccomandazioni volte a promuovere il costante impegno al miglioramento e che impe-gnavano il CRO, per mantenere l’accreditamento, a fornire entro

Le attività di miglioramento dopo la visita e la relazione di Accreditation Canada

Accreditamento all’eccellenza

il 30 settembre 2010 e il 31 mar-zo 2011 due report scritti con i quali dare evidenza ad AC che le criticità emerse e le osservazioni scaturite da queste valutazio-ni avevano promosso all’interno dell’Istituto le opportune azioni di miglioramento.La Direzione Aziendale e i team coinvolti nel programma, con il coordinamento dell’Ufficio Quali-tà e dei referenti per il programma di Accreditamento, in una prima riunione tenutasi immediatamen-te dopo l’arrivo della relazione di AC hanno preso visione del ponderoso documento (oltre 115 pagine) dei valutatori canadesi e hanno concordato il programma di attività da svolgere per dare risposta alle richieste di AC nel rispetto dei tempi indicati.

La relazione di ACLa relazione della visita rappre-senta, al pari del percorso di ac-creditamento che ha preceduto la vista e della visita stessa, un potente strumento nelle mani dell’Istituto per monitorare i pro-pri obiettivi e migliorare le proprie attività e prestazioni.AC, nel delineare il profilo dell’Isti-tuto, emerso dalla autovalutazio-ne e dalla visita, ha riconosciuto

al CRO di aver conseguito alcuni importati successi:• una leadership coesa e orien-tata al conseguimento di obiettivi strategici ben definiti (migliora-mento continuo della qualità del-le cure, importante attività di ri-cerca, formazione post-laurea in collaborazione con centri italiani ed esteri);• la capacità di creare un alto livello di cooperazione con i part-ner (comunità, enti di ricerca, strutture universitarie, imprese private ed altri enti sanitari pub-blici e in particolare enti non pro-fit, che contribuiscono alla soddi-sfazione generale dei pazienti);• una attenzione particolare alla umanizzazione dei servizi, verso la quale è orientato in modo ca-pillare tutto il personale;• un generale forte senso di or-goglio del personale di apparte-nere al CRO.Nell’illustrazione del profilo, AC ha anche lanciato alcune sfide con le quali misurarsi per attuare azioni di miglioramento: • porre una attenzione immedia-ta alla attivazione e attuazione di un sistema di segnalazione degli eventi avversi per una adeguata gestione della sicurezza del pa-ziente;

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• cercare di stabilire e condivi-dere le modalità più opportune ed adeguate per la comunicazione dell’eventuale evento avverso al paziente, nella logica della mas-sima trasparenza nella gestione degli errori ed incidenti;• implementare le modalità e le procedure con le quali il persona-le e gli assistiti possano ricevere consulenze di “esperti” su que-stioni etiche riferite non solo alla ricerca ma anche alla assistenza;

• elaborare un piano comples-sivo, coordinato e integrato della comunicazione all’interno ed al-l’esterno dell’Istituto;• implementare il sistema di valutazione del personale attra-verso la definizione dei profili di competenza.Di particolare interesse nella relazione di AC assumono inol-tre i commenti dei valutatori per ciascuno dei focus group avuti con i rappresentanti degli assi-

stiti, del personale e dei partner della comunità, nei quali hanno potuto rivolgere domande spe-cifiche per valutare come il CRO stia lavorando per raggiungere i livelli previsti dagli standard e per raccogliere commenti generali sull’esperienza dell’accredita-mento. Nei commenti sono sta-ti riportati in dettaglio i punti di forza dell’organizzazione emersi dalla discussione e, soprattutto, le possibili aree di miglioramento, che devono essere interpretate come suggerimenti, per l’Istituto, di azioni di miglioramento da pro-muovere verso i pazienti, il perso-nale o i partner della comunità.Inoltre la relazione di AC entra nei dettagli della visita di accredita-mento, specificando a quali rac-comandazioni il CRO, per mante-nere l’accreditamento, deve dare risposta entro il 30 settembre ed a quali entro il 31 marzo. Le prime, in numero di 7, rientrano nelle cosiddette Prassi Obbliga-torie e riguardano nello specifico aspetti correlati con la sicurezza del paziente; le seconde, in nu-mero di 9, riguardano standard delle varie aree e, pur risultando maggiormente diversificate negli argomenti, sono in buona par-te riferibili anch’esse ad azioni di miglioramento da avviare nei confronti di aspetti riferibili alla si-curezza del paziente.Infine il report di AC fornisce, in una panoramica per team, un riscontro dettagliato di ciascuno standard e di ciascun criterio, mettendo a confronto la valuta-zione dei visitatori con la autova-lutazione dei team ed indicando, per ogni standard di ogni team, le eventuali raccomandazioni, i punti di forza e le aree di miglio-ramento. Non è difficile immaginare qua-le fonte di informazioni e quale

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messe di suggerimenti sia conte-nuta in questa relazione e quanti gli spunti per avviare o suggerire azioni di miglioramento.

Cosa è stato fattoA partire dal 26 marzo molte sono state le attività intraprese che hanno impegnato il coor-dinamento del programma ed i team di autovalutazione. L’impe-gno principale si è peraltro con-centrato sulla priorità di produrre il report richiesto da AC per dare risposta alle 7 Raccomandazio-ni con scadenza 30 settembre 2010. AC, per consentire un la-voro guidato, ha messo a dispo-sizione del coordinatore un mo-dulo di follow-up on-line sul quale riportare ed aggiornare il report. Il 29 settembre 2010 il coordina-tore ha validato il report e lo ha inviato, via web, ai referenti di AC. Per giungere a questo pun-to è stato fatto o è stato avviato quanto segue:• sono state prodotte e inviate alla Direzione aziendale due Re-lazioni trimestrali (1° e 2° trimestre 2010) sulla sicurezza del pazien-te contenenti dati ed informazio-ni riferibili a numerosi indicatori correlati a questa problematica o aggiornamenti sullo stato del-l’arte di vari programmi aziendali aventi per oggetto lo stesso tema. La relazione del 3° trimestre è in corso di stesura; i contenuti della relazione sono stati illustrati in un incontro centrato sulla sicurezza (del paziente ma anche dl’ope-ratore e dell’ambiente) tenutosi il 13 ottobre 2010, al CRO, a cui sono state inviate anche le orga-nizzazioni di volontariato e di rap-presentanza dei pazienti;• è stata implementata la sche-da di segnalazione spontanea degli eventi avversi al CRO; sono stati individuati i referenti delle

strutture operative; è stata fatta opera di diffusione e formazio-ne nei reparti ad indirizzo mag-giormente clinico (15 incontri nei quali sono stati formati 215 di-pendenti);• sono stati avviati o implemen-tati numerosi gruppi di lavoro con la responsabilità di analizzare, va-lutare, monitorare importati pro-cessi aziendali quali la sicurezza dell’uso del farmaco ovvero del percorso operatorio, la buona qualità della documentazione sanitaria e della cartella clinica, la gestione dell’informazione al paziente e del consenso all’atto sanitario, il controllo e la preven-zione delle cadute accidentali nei pazienti ricoverati, il controllo del dolore ecc. • è stato concluso un processo di analisi pro-attiva del rischio cli-nico

Cosa ci attendeIn attesa del feedback da parte di AC, rispetto al report inviato, sa-

ranno programmate e pianificate le attività per dare risposta ade-guata alle ulteriori Raccomanda-zioni di AC, il cui termine è previ-sto per il 31 marzo 2010. Inoltre:• saranno elaborate le relazioni sulla sicurezza del paziente relati-ve al 3° e 4° trimestre 2010;• verrà fatta diffusione e forma-zione sull’uso della segnalazione spontanea degli eventi avversi anche nelle restanti aree dell’Isti-tuto (Laboratori diagnostici, uffici amministrativi e anche laboratori di ricerca);• verranno implementate le ul-teriori azioni di miglioramento previste dal report di AC con par-ticolare attenzione, per quanto riguarda il paziente, a quelle ri-guardanti le modalità di comuni-cazione dell’errore in una ottica di trasparenza e, per quanto riguar-da gli operatori, a quelle rivolte alla definizione delle competenze e delle responsabilità.

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Tecnici Sanitari di Radiologia Medica

concorso fotografico

La Federazione Nazionale Colle-gi Professionali Tecnici Sanitari di Radiologia Medica ha indetto, nel dicembre 2009, il Concorso inti-tolato “Fotografa la Professione”. Tale concorso era, ovviamente, rivolto a tutti i Tecnici Sanitari di Radiologia Medica (TSRM) Italia-ni. L’intento è di premiare le im-magini migliori, sia dal punto di vista tecnico-artistico, sia, e so-prattutto, che siano rappresen-tative della vita professionale dei TSRM.I TSRM della SOC di Oncologia Radioterapica del CRO, suppor-tati dal Prof. M.G. Trovò, hanno deciso di partecipare al concor-so in un modo particolare: hanno chiesto al Collega Andrea Cecot-ti, in servizio presso la SOC di Medicina Nucleare dell’Ospedale di Udine, del quale conoscono le capacità nel campo della fo-tografia, di passare una giorna-ta presso il nostro Istituto foto-grafando momenti di operatività quotidiana.Questa scelta, motivata ovvia-mente dalla possibilità di sfrut-tare le note capacità di esperto fotografo, seppur amatoriale, si è basata soprattutto sull’idea che un osservatore esterno potesse cogliere aspetti rimarchevoli di un ambito lavorativo, meglio rispetto

a chi ci lavora quotidianamente.Il Collega Cecotti ha cortese-mente accettato e il risultato della collaborazione è stata la soddisfazione di vedere due del-le foto presentate a concorso fra le prime 10 classificate (al quarto ed al nono posto) fra le oltre 200 foto presentate da tutta Italia.

Note sull’autore delle fotoAndrea Cecotti coltiva diverse passioni, tra cui l’informatica, la radiologia, la fotografia e il rispet-to per la natura. Ha partecipato a

diversi concorsi fotografici locali della nostra regione vincendo al-cuni premi e rientrando tra i primi posti nelle graduatorie. Nella pre-parazione dei suoi scatti è guidato dalla ricerca dei sentimenti delle persone, di ciò che esprimono e della sensibilità che si cela dietro ogni individuo, non trascurando il fondamentale richiamo della na-tura, essenza di tutti noi, che va difesa e valorizzata. Questi prin-cipi determinano i suoi principali soggetti ritratti che sono le per-sone e la terra.

Andrea Cecotti autore delle fotografie che hanno partecipato al concorso “Fotografa la Professione”

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Fotografia raffigurante il posizionamento del paziente da parte dei TSRM classificatasi al 4° posto al concorso nazionale “Fotografa la tua Professione” indetto dalla Federazione Nazionale Collegi TSRM. Autore Andrea Cecotti

Fotografia raffigurante un momento del tirocinio clinico degli Studenti TSRM del Corso di Laurea della Università degli Studi di Udine classificatasi al 9° posto al concorso nazionale “Fotografa la tua Professione” indetto dalla Federazione Nazionale Collegi TSRM, Autore TSRM Andrea Cecotti

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PARLIAMO DI...

PARLIAMO DI...

Il carcinoma della cervice uteri-na rappresenta la prima causa di morte per tumore nella donna nei paesi in via di sviluppo.Dei circa 500.000 casi rilevati ogni anno nel mondo, l’80% cir-ca insorgono nei paesi in via di sviluppo e di questi oltre l’80% vengono diagnosticati in stadio avanzato, al di fuori di ogni pos-sibilità terapeutica. Considerando che la mortalità è alta e colpisce donne giovani, in genere con nu-merosi figli, si tratta quindi di un problema sanitario e sociale che pesa enormemente in paesi già svantaggiati.La differenza rispetto ai paesi sviluppati sta nella diversa dispo-nobilità di risorse e nella scarsa accessibilità ai rari servizi di dia-

gnosi precoce presenti, e cioè è in diretto rapporto con la povertà. Da alcuni anni, in collaborazione con “Patologi senza Frontiere” e con la Società Italiana di Colpo-scopia Cervico-Vaginale, la SOC di Oncologia Chirurgica Gineco-logica del CRO di Aviano grazie alla disponibilità e all’impegno del Dr. Francesco Sopracorde-vole, sostiene il servizio di colpo-scopia e diagnosi precoce per il carcinoma della cervice uterina in un distretto dello Zambia.

Un po’ di storiaLo Zambia è l’ex Rodesia del Nord, ex colonia inglese e, a par-te il Sud Africa, primo stato del-l’Africa Subsahariana a rendersi indipendente nel 1964. Oltre ad

una discreta potenzialità agrico-la, poco sfruttata, possiede le più importanti miniere di rame del mondo, forse seconde solo a quelle del Cile. Dopo un perio-do “socialista” da circa 15 anni lo Zambia ha un governo “liberista”: la popolazione resta comunque molto povera anche perché le risorse sono in genere in con-cessione a compagnie straniere. È anche il paese dell’africa au-strale che ha avuto meno guerre: di fatto è in pace e senza gran-di tensioni interne dal momento della sua indipendenza. Negli anni 50-60 un discreto nu-mero di tecnici e di maestranze italiane sono stati impegnati nel-la costruzione di una diga sullo Zambesi, fiume che fa da confine

Prevenzione e diagnosi precoce della cervice uterina

il CRO in Africa

Il successo riportato da questo programma ha reso indispensabile l’attivazione di un servizio di II° livello per il completamento diagnostico ed il trattamento delle lesioni evidenziate: è stato proprio per questa esigenza che i Patologi Senza Frontiera hanno coinvolto, nella persona del dott. Rino Barbero, la SICPCV.La SICPCV è intervenuta, in un primo momento, facendosi carico di fornire le attrezzature necessarie (il lettino, il video colposcopio con possibilità di archivio immagini, il radiobisturi) ed il materiale di consumo (anse, elettrodi, etc). In loco è stato prodotto un sistema di archiviazione dei casi su Access per la raccolta dati ed il controllo di qualità. In un secondo momento, si è reso indispensabile il coinvolgimento diretto di alcuni membri della Società che, assicurando per brevi ma regolari periodi la loro presenza in Chirundo, hanno reso possibile una regolare attività diagnostico-terapeutica ma soprattutto hanno garantito una buona organizzazione del servizio ed una qualificata attività di tutoraggio per il personale sanitario locale.

ConclusioniNell’autunno del 2010 saranno trascorsi tre anni dall’inizio della nostra esperienza in Zambia e sarà tempo di fare un bilancio (copertura, tasso di risposta, compliance all’invio in colposcopia, recidive ai trattamenti, cancri intervallo, etc).La nostra scommessa è quella di riuscire a rendere sostenibile il progetto intrapreso ed a fare in modo che la prosecuzione del programma sia gestita in modo autonomo ed autosufficiente dai sanitari locali. Nella realtà africana, con le problematiche tecniche e logistiche connesse, questo percorso potrà necessitare ancora di diversi anni, ma probabilmente la strada iniziata è quella giusta.

Immagine dell’ospedale L’ambulatorio ginecologico

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1�CROnewsPARLIAMO DI...

per un lungo tratto tra Zambia e Zimbabwe: ne è sorto il lago Ka-riba, lungo circa 230 Km e con una larghezza massima di 30; un impianto idroelettrico, costruito con tecnologia cinese, ne sfrutta le acque e fornisce energia elet-trica ai due paesi per uso interno e per l’esportazione. La diocesi di Milano in quegli anni ha favo-rito l’invio di suore missionarie a supporto spirituale dei lavorato-ri italiani che si sono insediate a Chirundu, cittadina posta a circa 60-70 km a sud del lago Kariba in linea d’aria (circa 90 di strada). Per loro azione sorgerà prima un centro di salute, poi una clinica, quindi, sempre sotto l’auspicio della Diocesi di Milano, un ospe-dale vero e proprio, il “Mtendere Mission Hospital” , che verrà ge-stito da una Organizzazione non Governativa, il CeLIM (Centro Laici Italiani per le Missioni). La proprietà dell’ospedale negli anni successivi è stata trasferita alla diocesi di Monze, città zambiana sulla strada tra Lusaka e Living-stone.Attualmente Chirundu è una pic-cola cittadina in via di espansio-ne sullo Zambesi, dal lato zam-biano del ponte che collega i due paesi e per cui passa una delle strade più importanti dell’Africa Subsahariana: partendo da Cit-tà del Capo questa strada porta (attraversando il Sud Africa, lo Zimbabwe e lo Zambia) da un lato verso la Tanzania e il Mo-zambico e dall’altro in Congo e nella regione centroafricana. Ciò comporta un importante traffico pesante di TIR: circa 150-300 si fermano ogni notte a Chirundu in attesa della riapertura giornaliera della dogana. Deriva da ciò la for-tuna “commerciale” di Chirundu (bar, ristoranti, officine, banche e quant’altro possa servire a uo-

mini e mezzi), ma anche il gros-so problema della prostituzione, ampiamente presente nella po-polazione locale.

L’OspedaleIl “Mtendere Mission Hospital” at-tualmente è costituito da diverse unità: un reparto di medicina, uno di chirurgia (con sezioni separa-te per maschi e femmine ed una attrezzata sala operatoria con annessa sterilizzazione), uno di ostetricia con sala parto e uno di pediatria; comprende inoltre un “Outpatients department”, una “Dental Clinic”, una “Colposco-pic Clinic”, un servizio di radiolo-gia e di ecografia, un laboratorio (chimica clinica, microbiologia e anatomia patologica), una farma-cia, oltre ai servizi amministrativi e gestionali (lavanderia, cucina, stireria). È in via di costruzione un padiglione autonomo per l’isola-mento ed il trattamento dei casi di tubercolosi polmonare. È inol-tre presente una sezione “tecni-ca” che si occupa della manu-tenzione delle opere murarie e dell’impiantistica. Dall’ospedale dipende la gestione del territo-

rio (in collaborazione con i cen-tri di salute), il “family planning”, l’“Antenatal Clinic” e tutti i servizi di vaccinazione.L’ospedale ha circa 140 letti ed offre lavoro a 140 dipendenti: il 60% del personale infermieristico, ausiliario e tecnico è dipendente dal governo zambiano mentre cir-ca il 40% è dipendente dall’ospe-dale e dai fondi missionari.Attualmente sono presenti 5 medici (un’anestesista-direttore sanitario, un internista, un chi-rurgo e due medici a contratto che svolgono attività pediatrica e ostetrica: in realtà le competen-ze, tranne che per alcune funzio-ni specifiche, sono abbastanza intercambiabili.L’ospedale per la sua capacità tecnica e per la sua efficienza ha un’ottima fama nello Zambia e richiama pazienti da molto lonta-no, anche dalla capitale Lusaka (sede universitaria e lontana circa 220 Km).

Un’Anatomia Patologica a Chirundu: la telepatologiaFino ad alcuni anni fa l’unica anatomia patologica presente in

L’entrata dell’Mtendere Mission Hospital

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1� CROnews PARLIAMO DI...

Zambia aveva sede a Lusaka, presso l’Università; attualmente questo servizio è costituito, a se-conda del momento, da uno o al massimo due patologi. A Chirundu, per circa 15 anni, fino al 2009, lavorò come chirur-go il Dr Paolo Marelli, che aveva maturato precedenti esperienze in Kenia e in Uganda. La grande attività clinica di quegli anni e la conseguente necessità di avere diagnosi istologiche in tempi bre-vi (inviare un campione a Lusaka significava attendere la risposta istologica anche per tre mesi) mise ben presto in crisi il sistema diagnostico allora presente.Di questo problema si fecero cari-co i Patologi Senza Frontiere che, grazie ad un progetto finanziato dalla Regione Piemonte, realiz-zarono ed attrezzarono, presso il Mtendere Mission Hospital, un laboratorio di anatomia patologi-ca in grado di allestire i preparati istologici, scannerizzarne le im-magini ed inviarle con un canale satellitare in Italia per una lettura tempestiva ed affidabile.

La prevenzione del carcino-ma della cervice uterina La presenza di un servizio di ana-tomia patologica ha reso possi-bile la realizzazione a Chirundu anche di un centro di prevenzio-ne citologica del carcinoma della cervice. L’alta prevalenza di lesio-ni intraepiteliali e invasive cervicali nelle donne dell’Africa Subsaha-riana, l’alta mortalità e le scar-sissime possibilità terapeutiche, sono stati tutti elementi che han-no spinto all’attivazione di que-sto servizio anche in assenza di indicatori specifici per la zona di Chirundu dove, peraltro, a causa della prostituzione, la prevalen-za di donne HIV positive è molto alta: superiore al 20%.La risposta della popolazione al-

l’offerta del pap test è stata oltre-modo positiva grazie soprattutto alla capillare azione di informazio-ne e di sensibilizzazione effettuata presso le autorità dei villaggi dalle ostetriche territoriali e da donne volontarie sotto la supervisione di Ester, l’ostetrica dell’ospedale che si occupa attualmente della prevenzione citologica.Il successo riportato da questo programma ha reso indispen-sabile l’attivazione di un servizio di II° livello per il completamen-to diagnostico ed il trattamento delle lesioni evidenziate: è stato proprio per questa esigenza che i Patologi Senza Frontiera hanno coinvolto, nella persona del dott. Rino Barbero, la Scovietà Italiana Colposcopia e Patologia Cervico Vaginale (SICPCV).La SICPCV è intervenuta, in un primo momento, facendosi ca-rico di fornire le attrezzature ne-cessarie (il lettino, il video colpo-scopio con possibilità di archivio immagini, il radiobisturi) e il mate-riale di consumo (anse, elettrodi, etc). In loco è stato prodotto un sistema di archiviazione dei casi su database Access per la rac-colta dati e il controllo di qualità.In un secondo momento, si è

Attività di sensibilizzazione nei villaggi da parte delle ostetriche dell’ospedale

reso indispensabile il coinvolgi-mento diretto di alcuni membri della Società che, assicurando la loro presenza in Chirundo, hanno reso possibile una costante atti-vità diagnostico-terapeutica ma soprattutto hanno garantito una buona organizzazione del servi-zio e una qualificata attività di tu-toraggio per il personale sanitario locale.

ConclusioniNel prossimo autunno 2010 sa-ranno trascorsi tre anni dall’inizio della nostra esperienza in Zam-bia e sarà tempo di fare un bilan-cio (copertura, tasso di risposta, compliance all’invio in colpo-scopia, recidive ai trattamenti, cancri intervallo, etc). La nostra scommessa è quella di riuscire a rendere sostenibile il progetto intrapreso e a fare in modo che la prosecuzione del programma sia gestita in modo autonomo e autosufficiente dai sanitari loca-li. Considerate le problematiche tecniche e logistiche della real-tà africana, saranno necessari ancora diversi anni per portare a completamento questo per-corso, ma la strada intrapresa è quella giusta.

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ATTIVITÀ FORMATIVA

AL CRO

ATTIVITÀ FORMATIVA AL CRO

Seminari in Oncologia:diagnostica, clinica e ricerca

2° semestre 2010

GIORNATA 1 21 OTTOBRE 2010

Invecchiamento e cancro (1) • dalle 15:00 alle 15:30 Mortalità per tumore nella popolazione anziana in Italia dal 1969 al 2007 Serie di relazioni su tema preordinato Docenti: ETTORE BIDOLI • dalle 15:30 alle 16:00 Invecchiamento: Variazioni Metaboliche e Implicazioni Farmacologiche Serie di relazioni su tema preordinato Docenti: GIUSEPPE CORONA • dalle 16:00 alle 16:30 Vecchie e nuove terapie nell’anziano Serie di relazioni su tema preordinato Docenti: CHIARA LESTUZZI • dalle 16:30 alle 17:00 Discussione e dibattito Confronto/dibattito tra discenti ed esperto/i guidato da un conduttore (“l’esperto risponde”) Docenti: ETTORE BIDOLI, GIUSEPPE CORONA, CHIARA LESTUZZI

GIORNATA 2 4 NOVEMBRE 2010

Invecchiamento e cancro (2) • dalle 15:00 alle 15:30 L’Oncologia Geriatrica in un Istituto Oncologico: dall’ “assessment” geriatrico alle terapie personalizzate Serie di relazioni su tema preordinato Docente: LUCIA FRATINO • dalle 15:30 alle 16:00 Il Mieloma Multiplo come modello di cura in oncoematologia geriatrica Serie di relazioni su tema preordinato Docente: MAURIZIO RUPOLO • dalle 16:00 alle 16:30 I tumori femminili nell’anziana: problematiche emergenti Serie di relazioni su tema preordinato Docente: ROBERTO SORIO • dalle 16:30 alle 17:00 Immunologia, invecchiamento e cancro: la triade patogenetica (1° parte) Serie di relazioni su tema preordinato Docente: RICCARDO DOLCETTI • dalle 17:00 alle 17:30 Immunologia, invecchiamento e cancro: la triade patogenetica (2° parte) Serie di relazioni su tema preordinato Docente: STEFANIA ZANUSSI

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1� CROnews ATTIVITÀ FORMATIVA AL CRO

• dalle 17:30 alle 17:45 Discussione e dibattito Confronto/dibattito tra discenti ed esperto/i guidato da un conduttore (“l’esperto risponde”) Docenti: RICCARDO DOLCETTI, LUCIA FRATINO, MAURIZIO RUPOLO, ROBERTO SORIO, STEFANIA ZANUSSI

GIORNATA 3 11 NOVEMBRE 2010

Il tumore del polmone • dalle 15:00 alle 15:20 Le linee guida della radioterapia nel management del tumore del polmone Serie di relazioni su tema preordinato Docenti: EMILIO MINATEL, GAETANO MAURO TROVO • dalle 15:20 alle 15:40 Tumore del polmone: la nuova stadiazione TNM Serie di relazioni su tema preordinato Docente: ANTONINO CARBONE • dalle 15:40 alle 16:00 Le vie di trasmissione di segnale implicate nella patogenesi tumorale del tumore del polmone Serie di relazioni su tema preordinato Docente: DANIELA GASPAROTTO • dalle 16:00 alle 16:20 Strategie terapeutiche oncologiche nel tumore del polmone Serie di relazioni su tema preordinato Docente: ALESSANDRA BEARZ • dalle 16:20 alle 16:55 L’approccio al management del nodulo singolo polmonare: PROS & CONS il punto di vista del chirurgo e del radiologo Lezioni magistrali Docenti: BRUNO PASQUOTTI, SILVIA VENTURINI • dalle 16:55 alle 17:15 Ruolo della medicina nucleare (nella stadiazione) del tumore del polmone Serie di relazioni su tema preordinato Docente: EUGENIO BORSATTI • dalle 17:15 alle 17:30 Discussione e dibattito Serie di relazioni su tema preordinato Docenti: ALESSANDRA BEARZ, EUGENIO BORSATTI, ANTONINO CARBONE, DANIELA GASPAROTTO, EMILIO MINATEL, BRUNO PASQUOTTI, GAETANO MAURO TROVO, SILVIA VENTURINI

GIORNATA 4 18 NOVEMBRE 2010

Trials clinici CRO (1) • dalle 15:00 alle 15:30 Patologia molecolare (ricerca) Serie di relazioni su tema preordinato Docente: ROBERTA MAESTRO • dalle 15:30 alle 16:00 Analisi del profilo fosfoproteomico tumorale: un approccio innovativo per la terapia personalizzata Serie di relazioni su tema preordinato Docente: ALESSANDRA SILVESTRI • dalle 16:00 alle 16:15 Discussione e dibattito Confronto/dibattito tra discenti ed esperto/i guidato da un conduttore (“l’esperto risponde”) Docenti: ROBERTA MAESTRO, ALESSANDRA SILVESTRI

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1�CROnewsATTIVITÀ FORMATIVA AL CRO

CONVEGNI

13 Novembre 2010Convegno: Qualità, indicatori e gestione delle risorse nella rete delle cure palliative

Il convegno si pone l’obiettivo di confrontare esperienze diverse di realizzazione di modelli operativi di cure palliative domiciliari e residen-ziali, analizzando i diversi indicatori di qualità ed efficacia degli interventi,

15 Ottobre 2010Corso: La terapia dei gliomi cerebrali: stato dell’arte

La terapia dei tumori cerebrali si ca-

raterizza per le numerose complessi-tà connesse all’alta specializzazione funzionale del sistema nervoso cen-trale. Le terapie innovative vengono spesso ritagliate sulla base della bio-logia della neoplasia riguardo sia al singolo individuo sia a gruppi di pa-zienti. Gli approcci, quindi, tendono a diventare più aggressivi nel tentati-vo di aumentare le aspettative di vita, aumentando le tossicità e le sequele post trattamento. Il costante aggiornamento multidi-sciplinare degli specialisti coinvolti nella terapia di questi tumori permet-te quindi, una gestione ottimale del paziente neuro-oncologico, con il miglioramento anche della sua qua-lità di vita. Il corso vuole fornire agli specialisti del settore un aggiornamento sui più recenti sviluppi nella terapia dei glio-mi cerebrali, con una tavola rotonda interattiva su casi clinici, al fine di permettere un confronto tra le diver-se esperienze e dare al frequentato-re un quadro chiaro delle indicazioni chirurgiche, radioterapiche e che-mioterapiche nei confronti di queste neoplasie.

Responsabile del corsoMauro Arcicasa, Oncologia Radiote-rapica CROSegreteria ScientificaI.A. Rumeileh, M. Arcicasa, R. Bor-tolus, M.G. Trovò, Oncologia Radio-terapica CRO

Segreteria organizzativaMeeting di Sara ZanazziVia Villalta, 32 - 33100 Udine 0432-1790500Fax 0432-1790854E-mail: [email protected]

GIORNATA 5 25 NOVEMBRE 2010

Trials clinici al CRO (2) • dalle 15:00 alle 15:30 Patologia molecolare (diagnostica) Serie di relazioni su tema preordinato Docenti: ANTONINO CARBONE • dalle 15:30 alle 16:00 Imaging molecolare e terapie (ricerca) Serie di relazioni su tema preordinato Docenti: EUGENIO BORSATTI • dalle 16:00 alle 16:15 Discussione e dibattito Confronto/dibattito tra discenti ed esperto/i guidato da un conduttore (“l’esperto risponde”) Docenti: EUGENIO BORSATTI, ANTONINO CARBONE • dalle 16:15 alle 16:30 Test di apprendimento Verifica dell’apprendimento Docenti: ANTONINO CARBONE

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1� CROnews ATTIVITÀ FORMATIVA AL CRO

che sono oggi disponibili. Accanto a questi il convegno pone l’attenzione sui costi generali dell’assistenza nei suoi diversi assets.Quanto compreso negli obiettivi ge-nerali del convegno, è in linea con gli interventi necessari alla realizzazione di quanto disposto dalla recente leg-ge n° 38 del 15 marzo 2010 sulle cure palliative e sulla terapia del dolore. La costituzione di una “rete” di as-sistenza di cure palliative e di una “rete” di terapia del dolore è possibi-le se ci si può confrontare costante-mente su indicatori di processo e di esito che documentino l’efficacia de-gli interventi delle aziende sanitarie. Durante il convegno verrà analizzato anche l’impatto dei nuovi farmaci e degli interventi, con tecnologie inno-vative, sul dolore.

Comitato Scientifico:R. Bortolussi, F. Gangi, S. Spazza-pan, D. Tasinato, L. Zuliani, O. Reg-gio, R. Barbaresco del Consiglio Direttivo S. I. C. P. del F. V.G.; G. Lucchini, L. Canciani del Esecutivo Ceformed.

Segreteria organizzativa per iscrizioni e relatoriDelphi International Srl

26-27 Novembre 2010Convegno: La riduzione delle disparità all’accesso alle terapieinnovative. Modelli di intervento per la cura dei pazienti oncologici in età geriatrica

La complessità del paziente anziano ammalato di tumore pone proble-matiche tali da rendere necessaria l’applicazione di un metodo di lavoro specifico finalizzato al riconoscimen-to dell’età biologica e al ripristino e/o al mantenimento dell’autosufficien-za (team assistenziale, valutazione, multidimensionale, piano assisten-ziale integrato). Per queste finalità è necessario che la strategia specifica dell’Onco-Geriatria preveda di sod-disfare alcune condizioni, come con-tinuità delle cure, utilizzo di tecnolo-gia di valutazione multidimensionale, formazione di team interdisciplinari, tali da garantirne l’accesso alle te-

rapie oncologiche più innovative e assicurarne equità di trattamento ri-spetto ai pazienti più giovani.L’IRCCS Centro di Riferimento On-cologico di Aviano con Il Gruppo Italiano di Oncologia Geriatrica (GIO-Ger) ha sin dalla fine degli anni ‘80 promosso l’integrazione delle me-todologie proprie della Geriatria con quelle più innovative della diagnosi e cura in campo oncologico. Da que-sta collaborazione è nato uno stru-mento di Valutazione Geriatrica Mul-tidimensionale (VGM) in oncologia. La VGM è considerata un processo diagnostico interdisciplinare utile sia per l’organizzazione del programma di cure sia per l’inserimento in pro-tocolli studiati per l’anziano fragile e vulnerabile, sottraendo la cura del-l’anziano con cancro a un empirismo che spesso si risolve in un sovra o sottotrattamento. Il nuovo Piano Oncologico Nazionale pone come prioritaria l’attenzione ai malati on-cologici anziani e individua, nella de-finizione di strumenti di assessment, uno degli obiettivi fondamentali da raggiungere.Scopo del convegno è fornire un aggiornamento completo del trat-tamento del paziente oncologico anziano in riferimento a specifiche neoplasie, con particolare attenzione alle terapie innovative e a problema-tiche emergenti in tema di oncologia geriatrica.

Comitato ScientificoE. Arnoldi, B. Castagneto, L. Fratino, L. Repetto, U. Tirelli, V. Zagonel

Segreteria organizzativa CROServizio Formazione - Direzione Sanitaria CROTel 0434-659830 - 508 - 825Fax 0434 659864E-mail: [email protected] Geriatrica CROSig.ra Luigina PolettoTel 0434 659036E-mail: [email protected]

Segreteria organizzativa per iscrizioni e per relatoriDelphi International srlVia Zucchini, 79 - 44100 FerraraTel/Fax 0532-595011 - 773422E-mail: [email protected]

Via Zucchini, 79 - 44100 Ferrara 0532-595011Fax 0532-773422account@delphiinternational.itwww.congressi.delphiinternational.it

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1�CROnewsAREA GIOVANI

AREA GIOVANI

Estate con gli anni 70-80.I gruppi che hanno fatto la storia

Hanno ballato proprio tutti, con noi, a Cordenons, la sera del 9 luglio, sulle note dei più gran-di successi degli anni ‘70 e ‘80, suonate dalla Midway Band & Midway Chorus e assieme al cor-po di ballo dell’Arteinventando, in una serata di pura gioia. All’Area Giovani del CRO di Aviano, è sta-to devoluto l’intero ricavato della serata, perché questo spettaco-lo diventi anche l’occasione per avvicinarci in maniera tangibile ad una realtà che spesso lascia im-potenti. La musica, anche questa volta, è stata il veicolo migliore per lanciare un messaggio posi-tivo.

Ma la cosa più strepitosa della serata è stato il rientro sul palco di Federica con la sua splendida voce, dopo diversi mesi trascorsi tra chemio e radioterapia. Pub-blichiamo la sua bella e toccante lettera rivolta a tutto il personale dell’Area Giovani, a testimonian-za della sua gioia di vivere.

Doctor! :-)non mi sembra ancora vero di aver finito le cure... stamattina, quando ho ricevuto la lettera di “lasciapassare” (verso una quo-

tidianità che si intende senza ospedali di nessun tipo, senza radio o chemio, senza medicine, senza aghi e cerotti !!!), quasi non ho ben compreso che domani non sarei più venuta su al CRO come tutte le mattine in questo ultimo mese.Mi sembra, ora, così strano pen-sare a tutti gli ultimi mesi trascor-si con una lentezza che proba-bilmente solo io ho percepito; mi sembra quasi che domani sia una specie di nuovo primo giorno di scuola! La sensazione è, infat-

sostegno all’Area Giovani

Il Dr. Maurizio Mascarin presenta l’Area Giovani

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�0 CROnews AREA GIOVANI

ti, proprio quella di qualcosa che ricomincia, diverso da prima, ma atteso e familiare. Sono felice, anzi FELICISSIMA! Per quanto abbia sempre cerca-to di fare tutto quello che era nel-le mie possibilità (e ogni tanto an-che qualcosa in più, nonostante il vostro parere contrario!), questi mesi hanno messo un freno alle

mie attività, mi hanno obbligato a fermarmi, a rallentare....e tutto sommato, con il senno di poi, non è stato totalmente negativo. Ho avuto modo di riflettere parecchio sul modo in cui ci lasciamo scor-rere via la vita quotidiana senza ormai quasi badarci, perchè le priorità sono altre e bisogna fare una scelta: in questi mesi ho ri-

scoperto amicizie che pensavo sepolte sotto la polvere del tem-po che passa e degli impegni a cui correvo dietro ogni giorno....ci sono persone che hanno sa-puto circondarmi di un affetto che non conoscevo, e legami che si sono saldati ora più che mai. Ho anche riscoperto quanto siano estremamente importanti picco-le cose che ho sempre ritenuto “ovvie” o “banali”, i piccoli gesti, e che nel momento in cui mi sono venuti a mancare ho desiderato come fossero i gioielli più prezio-si; mi ero dimenticata (o più pro-babilmente non lo guardavo con attenzione!) di quanto sia bello il mondo fuori da un ospedale, per il semplice fatto che in ospedale non c’ero mai stata e che per me quello era il mondo che sempli-cemente faceva da contorno alla vita che conducevo tutti i giorni ... e ora mi rendo conto che è una fortuna poterci stare dentro. Mi voglio anche molto più bene di quanto me ne volessi prima: e cosa importa dei capelli corti, di qualche chilo di troppo, di quei piccoli difetti-fissazioni! Sono guarita, questo è già il migliore dei motivi per svegliarsi la mattina con il sorriso e per guardarsi allo specchio con occhi decisamente diversi!Insomma... forse sarò pure scontata nel dirlo, ma ho come l’impressione che da un lato questa malattia mi abbia fatto anche del bene...ma non inten-do ripetere l’esperienza, una volta credo sia più che sufficien-te per un’intera vita, e io sento di aver già dato!!! ;-)Credo comunque che le cose sa-rebbero state molto meno sop-portabili se attorno non avessi avuto uno staff di medici ed infer-mieri come quelli che mi hanno curato...il mio grazie è davvero In questa pagina e nella successiva momenti dello spettacolo

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�1CROnewsAREA GIOVANI

rivolto a tutti, nessuno escluso...l’umanità con cui mi avete tratta-to fin da principio, il modo in cui non solo mi avete curato ma mi avete anche reso consapevo-le della malattia e, soprattutto !, delle ottime prospettive di guari-gione, i sorrisi che hanno sempre accompagnato ogni momento....tutto ha fatto la differenza, perchè non mi sono mai sentita sola e non ho mai avuto paura. Mi sono fidata, e ho fatto bene! =)Ritengo un privilegio essere sta-ta curata in Area Giovani, e per quanto io possa ringraziarvi non sarà mai abbastanza per il modo in cui avete dato (e darete ancora) speranza a me e a tutti i ragazzi che ho conosciuto in quelle stan-ze. Credo che un giorno tornerò di soppiatto nella mia prima stan-za (che inevitabilmente è quella a cui sono più legata), quella del leone, e troverò le parole giuste per lasciare anch’io un piccolo segno del mio passaggio den-tro al libro dei pensieri... mi sono sempre detta che l’avrei fatto solo quando tutto fosse finito.È brutto dover ammettere che finchè non si passa attraverso un’esperienza di questo tipo si è come le tre scimmiette che non parlano, non vedono e non sen-tono. Ma non credo sia cattiveria o disinteresse... credo sia più una questione di esorcismo, un po’ come se avessimo il terrore del termine “oncologia”. Allora fac-ciamo finta che non esista, pen-siamo che sia una cosa lontana da noi, che non ci tocca perchè non ci riguarda in prima perso-na...e magari se non ci pensiamo si tiene pure alla larga da noi! Io ero così. Non sapevo e forse non volevo sapere. Invece pen-so che farebbe bene a tutti fare un giretto al 3° piano, guardare le persone negli occhi, vede-

re quanti ragazzi combattono e quanto grande è la loro forza, osservare con quanta dedizione e professionalità lavorano medi-ci e infermieri... un po’ come se in fondo lottassero anche loro. Penso che sia un buon modo per iniziare a guardare la vita da un’angolazione diversa. Io da domani mi riprendo tutto

quello che la malattia mi ha preso in prestito, e anche qualcosa in più! =). Voi mi avete fatto il regalo più importante, mi avete salvato la vita, e io prometto che cerche-rò di farne il miglior uso possibile affinchè ne siate sempre orgo-gliosi come lo sono io! GRAZIE DI CUOREFederica

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�� CROnews AREA GIOVANI

Il messaggio di Giulia

La sua storia ha commosso tutto il Friuli. Nonostante la malattia, il coraggio incredibile di voler lotta-re per la vita, quella voglia matta di eseguire l’esame di maturità lo scorso giugno, ha permesso a Giulia di guadagnarsi il diploma in una stanza d’ospedale al CRO di Aviano. Tutti insieme avevamo condiviso con lei questo momen-to di gioia, questa soddisfazione che ha rappresentato il raggiun-gimento di un sogno, non solo per lei. Giulia ha conquistato il titolo di tecnico dei servizi socia-li all’istituto Cecconi di Udine, la scuola che era stata costretta ad abbandonare quando la malattia l’aveva colpita, ottenendo il pun-teggio di 86 centesimi, un risulta-to che lei stessa ha commentato dicendo, con un sorriso, «potevo fare di più».La grave malattia che l’aveva colpita due anni fa, ha purtrop-po portato via Giulia poche set-timane dopo il diploma, a soli 19 anni. La lettera che Giulia aveva scritto e letto ad amici e compa-

gni di scuola durante gli esami, è stata pubblicata su Facebook, diventando un manifesto per tan-ti ragazzi.Pubblichiamo questa lettera prin-cipalmente per ricordare Giulia, ma anche per ringraziare tutte quelle persone che, silenziosa-mente con il loro lavoro, hanno contribuito alla preparazione e realizzazione dell’esame di ma-turità, a partire dagli insegnanti dell’Istituto Cecconi di Udine, alla Commissione di Esame, agli in-segnanti volontari della Associa-zione Soroptimist International di Pordenone, all’Istituto Scolastico Comprensivo di Aviano e all’Isti-tuto Scolastico Regionale del FVG.

“Nel segno del cancro”Quando si dice che i sogni a vol-te si avverano… io ne ho potuto avere una piccola “prova” , pur avendo perso un anno, finalmen-te ce l’ho fatta, anch’io.Per molti sembrerà strano. Sen-tire o vedere gioire una ragazza della mia età, per la scuola. I miei coetanei tendono a disprezzare in molte occasioni la scuola, o comunque lo studio. Poi, certo non tutti sono così. Infatti, non voglio generalizzare, perché per fortuna ci sono anche quelli che la pensano come me, che per aver svolto degli esami (oltretut-to non molto semplici), per aver dedicato quindi buon tempo allo studio ed ai libri, riescono ancora a ridere e ad essere felici di que-sto. Anche se devo dire che per me, più che felicità e gioia, c’è orgoglio. Continuo a ripetermi in mente che di “camice” ne ho sudate: giorni di chemioterapia e radioterapia alternati a giorni di

studio e preparazione scolastica non sono semplici da superare, né da fare, memorizzare e soste-nere.Ora l’ultimo passo. Dovrò affron-tare, perché manca, l’orale, che è lo scalino finale che mi porte-rà in cima alla mia montagna di orgoglio e finalmente poi potrò anche io dire e urlare che ce l’ho fatta a svolgere una cosa “co-mune” che tutti i “normali” alun-ni e miei coetanei hanno fatto o stanno facendo. Tutto ciò lo dico molto sinceramente dal profondo del mio cuore, per cercare di far capire che non sempre la scuo-la può risultare noiosa o di poca importanza. Anzi capitano quelle rare occasioni, come la mia, che può significare moltissimo e pro-vocare molte emozioni.Infine le uniche parole che riesco a riportare in questo foglio sono: bisogna godersi la vita fino in fon-do ogni giorno, perché non si sa mai il domani cosa ha in serbo per noi. Inoltre noi studenti usu-fruiamo fino in fondo della scuola, perché quando viene a mancare e quindi non si ha la possibilità di frequentarla lo si percepisce e ciò lo dico perché lo ho provato sulla mia stessa pelle.Quindi a chiunque legga queste ultime parole di questa lettera, a mio parere dico, viviamo alla giornata, accontentandoci delle piccole cose di cui siamo in pos-sesso. Non pretendiamo di ave-re sempre di più, perché le cose semplici-banali sono quelle che ci rendono felici e sereni nella vita.Giulia, 28 giugno 2010

Giulia Comisso

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��CROnewsL’ANGOLO DELLA BIBLIOTECA

L’ANGOLO DELLA BIBLIOTECA

Sala consiliare di Pordenone; presentano il libro da sx: Antonio Ferrara, Ivana Truccolo, Pierpaolo Mittica, Paolo De Paoli, Umberto Tirelli, Lucia Fratino, Renzo Franzoni, Carlo Mazzocco

Il presidente del CRAF Renzo Franzoni con il fotografo del libro Pierpaolo Mittica

“Cip non ha paura: ha fiducia di Blaky perché è bravo e paziente. Così è la mia fiducia riposta in questo Ospedale e nel suo Servi-zio, attivo e costante, unito a tan-ta professionalità, disponibilità, cortesia e pazienza che prodiga a tutti gli ammalati. Questo è ciò che intendo esprimere, dedican-do loro questo mio ricordo, con tutta la mia riconoscenza e il mio grazie”.Così dice il Sig. Pietro Costalun-ga, che da anni conosce e fre-quenta il CRO e con gli operatori di questa struttura ha un lungo rapporto come paziente ma non solo. Sono anziani come il Sig. Costalunga i protagonisti dell’ul-

timo impegno editoriale del CRO che si intitola appunto: Cip non ha paura. Racconto per immagi-ni e testimonianze di pazienti an-ziani in cura presso l’Oncologia Medica del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano. Ed è dai racconti di persone come loro, malati non più giovani, non più “degni” delle attenzioni della cura, per i più, che è nata l’idea di questo lavoro. Gli anziani si sono sentiti accolti come persone con tutta la propria storia personale, non solo di malattia, una storia importante da considerare anche per decidere insieme il percorso di cura.Il Prof. Tirelli, lo scorso anno, ha

lanciato la sfida di realizzare un li-bro di testimonianze dei pazienti anziani in cura al CRO, sulla scia di quella che è, ormai, diventata una tradizione al CRO (dar voce alle testimonianze dei pazienti) ma mosso anche dal suo sempre vivo interesse per la cura degli anziani. La Dr.ssa Lucia Fratino, responsabile dell’Ambulatorio di Oncologia Geriatrica è la persona che ha poi portato avanti l’idea di realizzare il libro dei vecchi, come lei ama dire, in collaborazione con la biblioteca del CRO, la bi-blioteca del Comune e il CRAF (Centro di Ricerca e Archiviazio-ne della Fotografia) di Spilimber-go. Questo libro, come già il libro

Cip non ha paura…

I proventi del volume, disponibile presso

la Biblioteca del CRO, saranno destinati

a progetti di umanizzazione promossi dall’Ambulatorio

di Oncologa Geriatrica dell’Istituto

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dell’Area Giovani “Non chiedermi come sto. Testimonianze dei gio-vani malati di tumore”, è un libro di testi e foto. Molte più le foto, in questo caso, e, questa è la novità, relative sia al dentro che al fuori… Sì perché anche per gli anziani che hanno il cancro la vita continua…Pierpaolo Mittica è il professio-nista dell’immagine e del colore che ha dato corpo all’idea, è il “fotografo amico” che ha tra-scorso delle giornate con i nostri anziani riuscendo a cogliere con il suo obiettivo, come con un pen-nello magico, momenti e gesti di straordinaria normalità della loro vita quotidiana, fuori e dentro il CRO. Ed è così che il lavoro, gli hobby, l’orto, i fiori, gli animali, le case, i cieli d’Italia, gli affetti insom-ma, di persone e cose, diventano i protagonisti di queste storie.Oltre ai racconti degli anziani pro-tagonisti del libro, alcuni brevi, altri vere e proprie piccole auto-biografie - le foto del libro sono accompagnate da testi, in italia-no e in inglese, di Umberto Tirelli e Lucia Fratino, Renzo France-sconi, presidente del CRAF, An-tonio Ferrara, autore-illustratore e formatore di fama, Margherita Venturelli, bibliotecaria del Co-mune di Aviano, dalla penna fe-

lice, e Ivana Truccolo, del CRO. La collaborazione con la biblio-teca traspare dall’intenso lavoro svolto da Nancy Michilin, che ha curato il progetto grafico, Elena Giacomello che ha curato l’edi-ting, Laura Ciolfi che, in collabo-razione con Maria Santoro del CRAF, ha intensamente collabo-rato all’editing.Luigina Poletto, segretaria del-l’ambulatorio di Oncologia Ge-riatrica, ha poi svolto un assiduo ed efficace lavoro di relazione con l’amministrazione del CRO, il CRAF, i pazienti. Importante an-che la traduzione in inglese, cu-rata da Ann Steinberg, che rende possibile a questo libro di varca-re le frontiere per testimoniare un aspetto particolare ma significati-vo della sanità italiana. Il libro è stato presentato in modo collegiale alla XII edizione di Pordenonelegge.it lo scorso 17 settembre nell’aula consiliare della Provincia. È stato un even-to in cui sono stati gli anziani i veri protagonisti: la loro dignità, il sentirsi protagonisti della cura prima che del libro, la loro “con-tagiosa” passione per la vita ci hanno dato il senso e la misura del lavoro che si fa al CRO.Le foto invece sono ormai di-ventate una mostra itinerante,

sempre a cura del CRAF: prima al CRO presso lo spazio mostre de “L’Arte come supporto tera-peutico”, poi al CRAF di Spilim-bergo presso la Corte Europa. Quest’ultima esposizione è stata inaugurata il 9 ottobre e rimarrà aperta fino al 28 novembre 2010. Da visitare perché le fotografie molto hanno da dire soprattut-to ai “nipoti”, e, più in generale, ai giovani di questa strana era ipertecnologica in cui sempre più persone sono alla ricerca di dare un senso alla vita…Prossimamente – in gennaio – la mostra si trasferirà presso i locali

Intervento del Sig. Carlo Mazzocco La Sig.ra Marianna Capretta interviene con la sua testimonianza

Il Sig. Pietro Costalunga legge una sua riflessione

Le immagini presentate in questo articolo sono state realizzate dalla fotografa Alice Pretis

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della nuova Biblioteca Civica di Pordenone. Il libro e le mostre sono parte di un Progetto supportato da: Alleanza Contro il Cancro, dell’Istituto Su-periore di Sanità - Ministero della Salute, Progetto: WP3 - Modello interdisciplinare di intervento per la cura dei pazienti oncologici in età geriatrica.Il libro è disponibile presso la Bi-blioteca del CRO e la sede delle mostre, quindi a Corte Europa di Spilimbergo, al momento attuale. Le donazioni raccolte saranno uti-lizzate per iniziative simili promos-se nell’ambito dell’Ambulatorio di Oncologa Geriatrica del CRO.

La storia degli anziani al CRO è una vecchia storiaQuando alla fine degli anni ‘70 decidemmo di affrontare lo studio sistematico del cancro che colpi-sce il segmento più vecchio della popolazione, c’era la diffusa opi-nione nel mondo dell’oncologia medica che l’anziano mal tolle-rasse la chemioterapia e la radio-terapia. L’atteggiamento genera-le era di riservare a questi pazienti solo trattamenti di tipo palliativo con la conseguenza che gli an-ziani venissero sostanzialmente esclusi dalla maggior parte degli studi clinici. Inoltre, quando trat-

tati, i pazienti anziani affetti da tu-more venivano sottoposti a scel-te empiriche di riduzioni di dosi e quindi sostanzialmente trattati in modo inadeguato. Il CRO è stato tra i primi in Europa a sostenere la ricerca nei tumori dell’anziano promuovendo l’integrazione delle metodologie proprie della geria-tria con quelle più tradizionali del-l’oncologia. Si ponevano così le basi di una nuova branca dell’on-cologia: l’Oncologia Geriatrica. Eravamo allora consapevoli che l’invecchiamento è un fenomeno complesso e altamente indivi-dualizzato, in quanto diversi sono i modi di invecchiare. Si potrebbe affermare che ne esiste uno per ogni singolo individuo in base a fattori genetici, ambientali e abi-tudini di vita. Vulnerabilità e fragi-lità caratterizzano tutte le fasi del-l’invecchiamento, esponendo gli anziani ad alto rischio di sviluppa-re disabilità, rendendo per questo necessari modelli assistenziali e gestionali personalizzati del tutto inediti nel mondo dell’oncologia clinica di allora. Non solo curare dunque, ma prendere in carico. Per questo dal gennaio 2007 è attivo, nell’ambito del Diparti-mento di Oncologia Medica in collaborazione con il Dipartimen-to di Senologia, un Programma

di Cure dell’Anziano Oncologico appositamente strutturato, per individuare in maniera sistema-tica e riproducibile le complesse esigenze socio-assistenziali del paziente anziano, senza rinun-ciare al compito istituzionale del-la ricerca clinica. Tra le finalità di questo programma vi è la preci-sa volontà di offrire alle persone anziane le stesse opportunità di cura di una persona più giovane: in tal modo, ammalarsi di tumore non equivale alla rinuncia fata-lista di ogni tentativo di cura, in quanto “vecchi”, ma l’inizio di un percorso, difficile certo, ma non disperante e soprattutto non in solitudine. Da allora abbiamo se-guito circa quattrocento pazien-ti. Qualcuno è guarito, qualcuno no. Per altri invece la malattia è diventata un’esperienza di vita e solidarietà con il personale e con il luogo di cura. Un giorno il signor Costalunga, durante una degen-za, ci racconta una storia, la sto-ria di Blaky, il suo setter inglese e del suo amico Cip, un uccellino che ha l’abitudine di volare e po-sarsi tranquillo sul naso di Blaky. La foto che documenta questa straordinaria amicizia - che il si-gnor Pietro ha donato al reparto - è diventata copertina e titolo del libro.

Il Sig. Antonio Fontanel partecipa al dibettito L’intervento dello scrittore Antonio Ferrara a conclusione dell’evento

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URP E ARTE COME

SUPPORTO TERAPEUTICO

URP E ARTE COME SUPPORTO TERAPEUTICO

Dieci anni di opere d’arte al CRO

ogni mese l’atrio dell’Istituto ospita nuove esposizioni di artisti locali e nazionali

tuto Nazionale Tumori di Aviano.Per alcuni di essi la malattia è di-ventata un’esperienza di vita e di solidarietà con il personale e con il luogo di cura.Da qui è nata l’idea di dar voce ai pazienti anziani, protagonisti consapevoli delle scelte terapeu-tiche che sono state loro offerte. Sette anziani, sette storie. L’oc-chio del fotografo ne propone un ritratto insolito: dentro l’ospe-dale ma anche fuori, nei luoghi casalinghi in cui vivere la propria malattia, nella consuetudine dei gesti quotidiani. Sfogliare il libro, lasciarsi sorprendere dalle imma-gini, accompagnate da testi sen-sibili e attenti, permette di capire perché “Cip non ha paura”.

Pierpaolo Mittica è un fotografo umanista, allievo di Walter Ro-senblum e Charles – Henri Fa-vrod, vincitore di numerosi premi internazionali, è autore di tre libri: “Balcani, dalla Bosnia al Kosovo”, (Interattiva, Italia 2000), “Cher-nobyl la herencia oculta”, (Ellago Ediciones, Spagna 2006), “Cher-nobyl the hidden legacy”, (Trolley, Gran Bretagna 2007). Le sue foto sono state esposte in Europa e Stati Uniti, e sono presenti in nu-merose collezioni private e musei tra i quali il J Paul Getty Museum di Los Angeles (USA). Dal 2007 è distribuito a livello internazionale dalla Trolley di Londra.www.pierpaolomittica.com

Virginio Polese(10 luglio - 28 agosto)

Un papà con “un occhio diverso”Mio padre, Virginio Polese, è nato a Sacile il 17 Ottobre del 1935 e risiede a Pordenone, nella sua casa di via dell’Autiere, dove de-dica tanta parte del suo tempo a uno dei suoi 3 grandi hobby: l’elaborazione digitale.È un piccolo artista che però ama anche molto andar per monti, dove va a raccogliere funghi, e per fiumi dove cerca di pescare qualche trota.Da sempre è interessato e aman-te della fotografia. Fin da giova-ne mostra la sua passione per il mondo fotografico e l’arte che intorno ad esso ruota.L’interesse, la passione e la dedi-zione verso questa attività ha fat-to conoscere a papà sia le zum-mate paesaggistiche che i minimi particolari di oggetti, fiori, perso-naggi, immagini e di tutto quello che lui considera meritevole per il suo obiettivo.Con l’avvento dell’informatica, ol-tre che a immortalare le immagini, si è dedicato alla loro elaborazio-ne con l’uso di vari programmi di-gitali oggi esistenti sul mercato.

Il suo hobby amatoriale lo ha condotto a partecipare a diver-se rassegne d’arte, in particolare con il “Gruppo Artisti Alpini” della sezione di Pordenone Centro. Sabato 10 luglio è stata inau-gurata, al CRO di Aviano, la sua mostra dal titolo “Con un occhio diverso”.L’inaugurazione di questa mostra, che lo ha visto circondato da tutti gli amici, lo ha reso felice e fiero di esporre le sue opere in un luogo per lui carico di significato.Manuela

Pierpaolo Mittica(30 agosto – 4 ottobre)

Mostra fotografica di immagini tratte dal libro “Cip non ha paura. Racconto per Immagini e Testi-monianze di Pazienti Anziani in cura presso l’Oncologia Medica del Centro di Riferimento Onco-logico di Aviano”.Dalla fine degli anni ‘70, sono ol-tre quattrocento i pazienti seguiti dall’Oncologia Geriatrica dell’Isti-

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RECENSIONI LIBRI DI SVAGO

RECENSIONI LIBRI DI SVAGO

AGOSTO SETTEMBRE

Terzo Piano Area Giovani

LUGLIO

Per cercare i libri di svago presen-ti in Istituto basta accedere al ca-talogo SBN (Servizio Bibliotecario Nazionale) dal link http://sol.units.it/SebinaOpac/Opac.

Shakespeare: tutto il teatro(BP-BR 822 SHA)

La notteElie Wiesel(BP-BR 843 WIE)

La legge di Murphy sull’amorea cura di Luigi Spagnol(BP-BR 857 LEG)

È possibile leggere le recensioni dei libri nel sito d’Istituto alla voce Bibliobus della Biblioteca per i Pazientihttp://www.cro.sanita.fvg.it/biblioteca/bibpaz/txt_set_bibliobus.htm

L’arte della felicitàDalai Lama con Howard C. Cutler(BP-BR 294 DAL)

DedalusJames Joyce(BP-BR 823 JOY)

L’apprendista fiammingoJorg Kastner(BP-BR 833 KAS)

Stephen Dedalus stu-dia, lontano dai genitori, presso i gesuiti. Quan-do, ormai adolescente, passa a un altro collegio, vive le prime esperienze sessuali in un bordello di Dublino. Ma in un ri-tiro spirituale decide di indirizzarsi a una nuova vita. Presto però si sente ancora insoddisfatto e quando inizia l’università avverte nuove esigen-ze estetiche; capisce così di doversi totalmente svincolare dalla famiglia e dalle istituzioni reli-giose e politiche che hanno condizionato la sua infanzia e la sua adolescenza. Stephen Dedalus si dispone così, novello Dedalo, a lasciare l’Irlanda, il suo “labirinto”.

La terrificante esperienza dei campi di sterminio e dei lager nella testimonianza dell’autore, che a quindici anni fu scaraventa-to improvvisamente con l’intera famiglia dalla normalità della vita quotidiana all’aberrazione dell’Olocausto. L’inferno dei campi giorno dopo giorno inaridisce l’anima, privandola di ogni spe-ranza; gli uomini sono ridotti a stomaci voraci senza altro pensiero che una razione doppia di zuppa, dimentichi degli altri, del proprio padre, di se stessi. Il libro è l’impressionante racconto di un’esperienza di morte che uccide insieme corpo e anima.

Nel Salone del 2° Piano, si può trovare una nuova piccola sezione di letture scelte dedicate ai bambini.

Vaaaa bene!Albertino & Digei Angelo(BP-BR 857 ALB)

Il re dei ladriCornelia Funke(BP-BR 833 FUN)

Oltre alle avventure che milioni di spettatori ascoltano durante Ciao Belli e Zelig Circus, il li-bro racconta particolari assolutamente inediti del mondo del Ranzani: da un’accurata storia delle origini di Cantù (che deve il suo nome all’esigen-za di fare rima con Re Artù, leggendario perso-naggio che in realtà si chiamava Arturo Ranzani e già con le lance e le alabarde faceva i divani e le tavole rotonde), ai fioretti di San Fiorenzo Cat-taneo, il santo che parlava ai mobili, alle ricette del Cucchiaio di platino perché d’argento è da barboni, ai suoi giochi di società preferiti (“Chi vuol essere Marco Ranzani”, la “Gara di Bonifi-ci”), alle donne della sua vita, alla classifica dei mobili Ranzani stilata dal loro creatore, ai miti dell’isola di Mantegazza.

Il regno del drago d’oroIsabel Allende(BP-BR 863 ALL)

Salone Secondo PianoArea Giovani Terzo Piano

I libri: gli amici più pazienti

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�� CROnews RECENSIONI LIBRI DI SVAGO

LUGLIO AGOSTO SETTEMBRESalone Secondo Piano

Le emozioni che fanno guarireConversazioni con il Dalai Lamaa cura di Daniel Goleman(BP-BB 615 EMO)

Butta la lunaMaria Venturi(BP-BB 853 VEN)

Il postino di NerudaAntonio Skarmeta(BP-BB 863 SKA)

Un filo di fumoAndrea Camilleri(BP-BB 853 CAM)

Sai che gli alberi parlano?La saggezza degli Indiani d’AmericaKathe Recheis e Georg Bydlinski(BP-BB 306 REC)

lo strano caso del cane ucciso a mezzanotteMark Haddon(BP-BB 823 HAD)

Memorie di un vecchio feliceElogio della tarda etàPiero Ottone(BP-BB 858 OTT)

L’alchimistaPaulo Coelho(BP-BB 869 COE)

Il vangelo secondo GiudaBeniamino Iscariota(BP-BB 229 ISC)

Il segreto di RebeccaSally Beauman(BP-BB 823 BEA)

Christopher è un quindicenne colpito dal morbo di Asperger, una forma di autismo. Ha una mente straordinariamente allenata alla matematica ma assolutamente non avvezza ai rapporti umani: odia il giallo, il marrone e l’essere sfiorato. Ama gli schemi, gli elenchi e la deduzione logica. Non è mai andato più in là del negozio dietro l’angolo, ma quando scopre il cane della vicina trafitto da un forcone capisce di trovarsi di fronte a uno di quei misteri che il suo eroe, Sherlock Holmes, era così bravo a risolvere. Inizia così a indagare...

Nella Vigàta di fine ’800 si dipana una vicenda di veleni e vapori sulfurei. I notabili del paese hanno finalmente l’occasione di far pagare a don Totò Barbabianca, commerciante di zolfo, l’arroganza e le malavitose prepotenze all’origine della sua ricchezza. La vendetta si compirà quando, sul-l’orizzonte del mare, si leverà un filo di fumo. Ma il destino è animale che non risparmia i colpi di coda...

Ricorda Maggie RoseJames Patterson(BP-BB 813 PAT)

Solstizio d’invernoRosamunde Pilcher(BP-BB 823 PIL)

Lame di luceMichael Connelly(BP-BB 813 CON)

Identità rubateT. Coraghessan Boyle(BP-BB 813 BOY)

Dove è sempre notteJohn Banville(BP-BB 823 BAN)

Elfrida Phipps, sessantenne ex attrice di musi-cal, è affranta dal dolore per la morte dell’uomo che ha sempre amato. Oscar Blundell, musicista in pensione, ha perso la moglie e la figlia in un tragico incidente. Uniti dalle avversità, Oscar e El-frida decidono di lasciarsi alle spalle il passato e di trasferirsi in Scozia per ricucire le fila delle loro esistenze. Il primo Natale trascorso insieme ridà a entrambi la forza di ricominciare a vivere e di riassaporare la gioia dei sentimenti.

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��CROnewsVIDEOTECA

VIDEOTECA

Sono trascorsi diversi anni da quando al CRO è stata proposta l’idea della “Videoteca per i Pa-zienti”; anni in cui pazienti e fami-liari hanno dimostrato di gradire questa particolare iniziativa che prevede la proiezione settimana-le di un film che ha già conqui-stato il grande pubblico; anni in cui l’obiettivo dello Star Bene in Ospedale sembra essere sta-to raggiunto agendo sul tempo, modificando cioè la qualità di quello trascorso all’interno della

struttura. È con queste consapevolezze che, a tutt’oggi, le attenzioni ven-gono spese nell’individuazione di proiezioni accattivanti, che pos-sano ottenere un buon numero di consensi. L’iniziativa, da sempre promossa dalla Direzione Sanitaria, ha ora-mai conquistato molti sostenitori, tra i quali oggi si annovera anche il Consorzio Farmacisti Riuniti di Pordenone, organizzazione che ha di recente provveduto ad at-

trezzare la sala con moderne ap-parecchiature, volte a migliorare la qualità delle proiezioni e l’inso-norizzazione del locale. I DVD sono da sempre forniti dal-la Videoteca Maxvideo Megasto-re di Vittorio Veneto (TV). Per agevolare la scelta dei film da proiettare, ogni suggerimento è ben accetto e può venir condi-viso direttamente con il persona-le che si occupa della Videoteca oppure inviando una e-mail al-l’indirizzo [email protected]

CADO DALLE NUBIGenere: CommediaRegia: Gennaro NunzianteAnno: 2009Durata: 2 hCast: Checco Zalone. Dino Abbrescia

Checco è un giovane cantante pugliese che sogna il grande suc-cesso nel mondo dello spettacolo. Angela, la fidanzata, lo lascia per-ché desidera avere accanto un uomo con un lavoro più stabile, con il quale costruire una famiglia. Per Checco è una doccia fredda: triste e amareggiato lascia la Puglia per Milano, sperando che la moderna metropoli del nord gli possa spa-lancare le porte del successo nel mondo discografico.

IO, LORO E LARAGenere: CommediaRegia: Carlo VerdoneAnno: 2010Durata: 2 hCast: Carlo Verdone, Anna Bonaiuto, Laura Chiat-ti, Angela Finocchiaro

Un prete in crisi mistica torna in Ita-lia dopo aver trascorso un periodo in Africa come missionario e ritrova una famiglia complicata: il padre Alberto che vuole tornare giovane, si tinge i capelli e si comporta come un ventenne; il fratello Luigi broker con la passione per le donne e la sorella Beatrice psicologa, ma che non lo capisce. La situazione pre-cipita quando appare Lara, una ragazza che lo metterà ancor più in crisi.

HACHIKOGenere: SentimentaleRegia: Lasse HallströmAnno: 2009Durata: 2 h e 38’Cast: Richard Gere, Joan Allen, Sarah Roemer

Da un famoso racconto giappo-nese ispirato a una vicenda vera. Ogni giorno Hachi, un cane di raz-za Akita, accompagna il professor Parker alla stazione e lo aspetta al suo ritorno per dargli il benvenuto. L’emozionante e complessa natura di ciò che accade quando questa routine viene bruscamente inter-rotta rende la storia di Hachi una favola per tutte le età.

LUGLIO7 14 21 28

UPGenere: AnimazioneRegia: Pete Docter, Bob PetersonAnno: 2009Durata: 1 h e 40’Cast: Edward Asner, Christopher Plummer, Jor-dan Nagai, Bob Peterson, Delroy Lindo

In una sala cinematografica si proietta un cinegiornale su un esploratore, Charles Muntz, che è tornato dall’America del Sud con lo scheletro di un uccello che la scienza ufficiale qualifica come fal-so. Muntz riparte per dimostrare la sua onestà. Un bambino occhialuto, Carl, è in sala. Muntz è il suo eroe. Incontrerà una bambina, Ellie, che ha la sua stessa passione. I due cresceranno insieme e si spose-ranno. Un giorno però Carl si ritrova vedovo con la sua villetta circonda-ta da un cantiere e con il sogno che i contrattempi della vita non hanno mai permesso a lui ed Ellie di rea-lizzare: una casa in prossimità delle cascate citate da Muntz come luo-go della sua scoperta. Un giorno un Giovane Esploratore bussa alla sua porta. Sarà con lui che Carl, senza volerlo, comincerà a realizzare il sogno.

ogni mercoledì alle ore 15.00, in sala riunioni al 4° piano,

aspettiamo pazienti e familiari

Un film per stare insieme

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�0 CROnews VIDEOTECA

RICATTO D’AMOREGenere: CommediaRegia: Anne FletcherAnno: 2009Durata: 1 h e 40’Cast: Sandra Bullock, Ryan Reynolds

Quando la potentissima dirigente editoriale Margaret rischia di esse-re deportata nella sua terra natale, il Canada, questa brillante profes-sionista dichiara di essere fidan-zata con il suo assistente Andrew, che non sospetta nulla e che lei ha tormentato per anni. Lui accet-ta di partecipare all’imbroglio, ma pone delle condizioni. L’improbabi-le coppia si dirige allora in Alaska per incontrare la bizzarra famiglia dell’assistente e questa donna metropolitana sempre in controllo si ritrova in tante situazioni in cui risulta un pesce fuor d’acqua. Con un imminente matrimonio in vista e un ufficiale del servizio immi-grazione alle calcagna, Margaret e Andrew giurano con riluttanza di rimanere fedeli al piano, nonostan-te le conseguenze imprevedibili che potrebbe avere.

BASTA CHE FUNZIONIGenere: Commedia senti-mentale Regia: Woody AllenAnno: 2009Durata: 1 h e 30’Cast: Patricia Clarkson, Larry David

Boris è un irascibile misantropo che incontra una giovane, timida e sug-gestionabile ragazza del sud fuggi-ta da casa. Quando i genitori della ragazza giungono a New York per salvarla, verranno velocemente e selvaggiamente risucchiati in inat-tesi intrighi sentimentali. Ma alla fine tutti capiranno che per trovare l’amore ci vuole una giusta dose di fortuna abbinata alla capacità di riconoscere tutto ciò che potrebbe funzionare.

UN AMORE ALL’IMPROVVISOGenere: SentimentaleRegia: Robert SchwentkeAnno: 2009Durata: 1 h e 40’Cast: Eric Bana, Rachel McAdams

Clare è da sempre innamorata di Henry ed è convinta che loro due siano destinati a stare sempre insieme - anche se non sa mai quando verranno separati. Infatti, Henry viaggia nel tempo per via di un’anomalia genetica che lo condu-ce in epoche diverse, trascinandolo avanti e indietro negli anni senza controllo. Nonostante il fatto che i viaggi di Henry li dividano senza preavviso e che non sappiano mai quando si ritroveranno, Clare cerca disperatamente di costruirsi una vita normale con il suo unico, vero amore.

JULIE & JULIAGenere: CommediaRegia: Nora EphronAnno: 2009Durata: 2 hCast: Meryl Streep, Amy Adams

Tratto dai bestseller autobiografici “Julie & Julia” di Julie Powell e “La mia vita in Francia” di Julia Child con Alex Prud’homme. Le vite delle due donne, si intrecciano fra loro pur appartenendo a epoche e luo-ghi diversi. Entrambe senza lavoro scopriranno che la giusta combi-nazione di passione, coraggio e un pizzico di sale, è una ricetta vincen-te per rendere tutto possibile.

GLI AMICI DEL BAR MARGHERITAGenere: CommediaRegia: Pupi AvatiAnno: 2009Durata: 1 h e 30’Cast: Claudio Botosso, Diego Abatantuono, Laura Chiatti

Bologna, 1954. Taddeo, un ragaz-zo di 18 anni, sogna di diventare un frequentatore del mitico Bar Margherita che si trova proprio sotto i portici davanti a casa sua. Con uno stratagemma, il giovane diventa l’autista personale di Al, l’uomo più carismatico e più mi-sterioso del quartiere. Attraverso la sua protezione, Taddeo riuscirà ad essere testimone delle avventure di Bep, innamorato della entreneuse Marcella; delle peripezie di Gian, aspirante cantante e vittima di uno scherzo atroce; delle follie di Ma-nuelo, ladruncolo e sessuofobo; delle cattiverie di Zanchi, l’inven-tore delle cravatte con l’elastico; delle stranezze di Sarti, vestito giorno e notte nel suo smoking e campione di ballo. Per non parlare del contesto dove Taddeo vive con mamma, circuita dal medico di fa-miglia e il nonno che perde invece la testa per una prosperosa mae-stra di pianoforte.

IO & MARLEYGenere: CommediaRegia: David FrankelAnno: 2008Durata: 2 hCast: Jennifer Aniston, Owen Wilson

I neosposi John e Jenny Grogan decidono di lasciarsi alle spalle il rigido inverno del Michigan e parto-no per il sud per iniziare una nuova vita a West Palm Beach, in Florida. Trovano lavoro come giornalisti in due quotidiani locali concorren-ti, comprano la loro prima casa e iniziano ad affrontare le sfide della vita matrimoniale. John, che non è certo di essere pronto a diventare padre, decide di regalare a Jenny un cucciolo. E così arriva Marley, un graziosissimo labrador biondo di cinque chili che, in breve tempo, diventa un rullo compressore: qua-rantacinque chili di energia incon-trollata che trasformano la casa dei Grogan in un’area disastrata.

QUESTO PICCOLO GRANDE AMOREGenere: SentimentaleRegia: Riccardo DonnaAnno: 2009Durata: 2 hCast: Daniela Giordano, Emanuele Bosi, Mariella Va-lentini, Mary Petruolo

Primi anni Settanta, a Roma. An-drea ha diciannove anni, Giulia diciassette. Si incontrano per la pri-ma volta in un bar, per caso. Andrea è al primo anno di architettura, im-magina di poter cambiare il mondo con i suoi progetti, i suoi disegni, i suoi sogni. Giulia è all’ultimo anno di liceo classico, è timida, inesperta, impaurita dal primo vero sentimen-to della sua vita. Vengono da mondi diversi, hanno amici diversi, e due vite diverse che li chiamano prepo-tentemente in direzioni opposte.

DUE PARTITEGenere: CommediaRegia: Enzo MonteleoneAnno: 2009Durata: 1 h e 35’Cast: Claudia Pandolfi, Isa-bella Ferrari, Paola Cortellesi

Anni Sessanta: una partita a carte per stare insieme. Ogni giove-dì pomeriggio quattro amiche si raccontano amori e tradimenti, teorizzando la maternità, la vita e i problemi del matrimonio. Litigano, ridono, parlano con complicità e un po’ di cinismo. Trent’anni dopo: le figlie si ritrovano al funerale di una delle madri. Sono le stesse bambi-ne che, durante le partite a carte, giocavano nella stanza accanto. Come le loro madri, si confidano sogni e paure, il tempo che passa, il rapporto con il lavoro, il desiderio di maternità. Sono passati decen-ni ma l’identità femminile sembra inalterata, nonostante la carriera e l’emancipazione.

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Uno dei manifesti utilizzati per la nuova campagna pubblicitaria promossa dalla Commissione Infor-mazione dell’Associazione Italiana Celiachia Friuli Venezia Giulia (Onlus)

Campagna pubblicitaria a favore della conoscenza della celiachia

sostegno al malato

Chi siamoL’Associazione Italiana Celiachia Friuli Venezia Giulia - onlus è una associazione di volontariato estra-nea ad ogni attività politico-partiti-ca, religiosa e razziale.Persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale, civile e cul-turale nel campo dell’assistenza sociale e socio–sanitaria, della formazione e della beneficenza a favore dei soggetti affetti da celia-chia o da dermatite erpetiforme, con l’apporto dell’attività di volon-tariato prestata dai suoi associati in modo personale, spontaneo e gratuito.Ricava le risorse economiche per il funzionamento e lo svolgimento della propria attività dai contributi degli associati e da contributi di privati, enti o istituzioni pubbliche da cui si traggono le risorse per finanziare attività o progetti.

ScopiL’AIC FVG ha lo scopo di fare in-formazione riguardo la celiachia a chi la vive in prima persona e alle loro famiglie, verso chi non la co-nosce, verso la classe medica e paramedica, nonché di promuo-vere la ricerca scientifica.Ha lo scopo di sensibilizzare enti pubblici, strutture sanitarie ed amministrative al fine di migliorare l’assistenza a queste persone.Ha la funzione di sensibilizzare e informare gli operatori della ri-storazione e delle mense pubbli-che affinché possano offrire pasti senza glutine alle persone che ne sono intolleranti, in poche parole ha lo scopo di rendere migliore la qualità di vita dei celiaci.

Come lo fa?Il raggiungimento dei propri sco-pi viene attuato grazie all’apporto spontaneo e gratuito dei membri del direttivo e dei volontari, utiliz-zando i mezzi economici derivanti dai contributi ricevuti.

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ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

le Associazioni si raccontano...

ASSOCIAZIONE SOROPTIMIST di Pordenone

Quando una malattia grave attacca un giovane, si tratta sempre di un evento triste. Se si tratta poi di una malattia oncologica, l’evento diven-ta devastante per l’intera famiglia, la vita resta sospesa, i progetti si allontanano, tutto diventa più buio e insicuro. Le certezze di ogni giorno, l’entu-siasmo, la sicurezza della vita fami-gliare, la relazione con i compagni, l’impegno per gli studi: tutto passa in secondo piano. Iniziano le cure, bisogna pensare solo a guarire. Un periodo lungo e difficile.Particolarmente sensibile a queste tematiche il Soroptimist club di Por-denone, alcuni anni fa nel program-mare le attività del biennio 2007/2008 dell’associazione cittadina, aveva deciso di mettere in atto un “servi-ce” per aiutare i giovani nei momenti difficili e cercare di contribuire al mi-

glioramento della loro vita.In seguito, un’idea condivisa con lo staff medico dell’Area Giovani del CRO, ha portato il Soroptimist a dare origine a un “servizio” che fornisse attività didattiche ed educative a gio-vani ospedalizzati oncologici e ridare loro una attività in cui impegnarsi con un’ottica positiva verso il futuro.Alcune socie del club, per la gran parte insegnanti, si sono dunque attivate con entusiasmo e impegno per individuare docenti di ogni ordine scolastico, disponibili ad intervenire all’interno della struttura ospedaliera con spirito di volontariato. Rapidamente è stata messa a pun-to una “rete” di docenti (oggi si può contare su 35 insegnanti con espe-rienze maturate nelle scuole prima-rie, secondarie e superiori, di tutte le discipline scolastiche) attraverso la quale è possibile assicurare ai gio-vani malati il proseguimento delle attività didattiche interrotte dalla ma-lattia, permettendo loro di mantene-re un legame con il contesto sociale ed educativo di riferimento, stimolan-do una possibile progettazione del futuro.

Il servizio è partito concretamente nell’aprile del 2008 e a tutt’oggi è stato d’aiuto a circa 30 bambini e ragazzi, due dei quali, nell’anno sco-lastico 2009-2010, hanno sostenuto con successo l’esame di maturità.A livello amministrativo e burocrati-co l’attività del servizio si avvale del supporto tecnico dell’Istituto Com-prensivo di Aviano.Dallo scorso anno, a seguito della convenzione tra Ufficio Scolastico Regionale, CRO, Istituto Comprensi-vo di Aviano e Soroptimist di Porde-none, il percorso scolastico seguito in situazione di ricovero, viene certifi-cato e riconosciuto.Il progetto scolastico si fonda su tre principi pedogologici: flessibili-tà del curriculum e personalizzazio-ne degli interventi; uso delle nuove tecnologie; certificazione dei percor-si svolti.Essendo impossibile organizzare una “classe” tradizionale, per il nu-mero ridotto di alunni, iscritti peraltro a diversi gradi e tipologie di scuola, la proposta educativa messa a punto dal Soroptimist, privilegia il rapporto personalizzato e la flessi-bilità degli apprendimenti. L’attività di insegnamento si svolge sia pres-so il Cro e, alle volte, a domicilio dei giovani; nel caso di degenze in iso-lamento possono essere utilizzate le apparecchiature informatiche, ga-rantendo la continuità dell’apprendi-mento scolastico in stretto contatto con la scuola di appartenenza. Vi è inoltre una costante collaborazione

La scuola in ospedale:un progetto del Soroptimist di Pordenone

Pordenone Via Oberdan, 17 33170 Pordenone 348-8743636@ [email protected] www.soroptimist.it

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��CROnewsASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

tra l’insegnante, lo staff medico e le psicologhe presenti presso l’Area Giovani, al fine di rispondere piena-mente ai bisogni dei giovani pazien-ti. A tre anni dall’avvio del progetto, questo modo di operare sembra avere un’importante funzione tera-peutica nella cura della malattia, e questo ci è di stimolo a proseguire il nostro lavoro.

Che cosè il Soroptimist InternationalIl Soroptimist è un’organizzazione vi-vace e dinamica a livello mondiale di donne impegnate in attività profes-sionali e manageriali che promuove l’avanzamento della condizione fem-minile e i diritti umani.Le Soroptimiste promuovono azioni e creano opportunità per trasformare la vita delle donne attraverso la rete delle socie, la cooperazione interna-zionale, il volontariato e l’amicizia e opera per un mondo dove le donne possano realizzare il loro potenziale individuale e collettivo, le loro aspi-razioni e avere pari opportunità di creare forti comunità pacifiche.

Origine e sviluppiNato negli USA, ad Oakland, nel 1921, il Soroptimist International è oggi diffuso in 125 Paesi e conta ol-tre 3000 Club, per un totale di circa 100.000 socie. Ciascuna Socia rappresenta nel pro-prio Club una differente categoria professionale per favorire un’ampia circolazione delle idee fra persone con percorsi lavorativi e backgroung culturali diversi.La Federazione Europea comprende più di 1200 Club in 57 Paesi.Il primo Club in Italia fu fondato a Mi-lano nel 1928.A Pordenone il Soroptimist è stato fondato nel 1973 da Pia Baschiera Tallon; Presidente in carica è la si-gnora Mirna Carlet e Segretaria del club Paola Boranga.

Lo status internazionale e nazionaleLa “voce” del Soroptimist è presen-te presso importanti Agenzie delle Nazioni Unite: ECOSOC (Economic and Social Council), UNESCO (Uni-ted Nations Educational, Scientific

& Cultural Organization), ILO (Inter-national Labour Organization), WHO (World Health Organization), FAO (Food and Agriculture Organization), UNIDO (United Nations Industrial Development Organization), UNHCR (United Nations High Commissioner for Refugees), UNICEF (United Na-tions Children’s Fund), UNEP (United Nations Environment Programme); e presso l’OCSE (Organization for Economic Cooperation and Deve-lopment) a Vienna.Il Soroptimist International è inol-tre rappresentato, con voto consulti-vo, al Consiglio d’Europa e presso la Lobby Europea delle Donne.Il Soroptimist International d’Italia ha una sua rappresentante nel Co-mitato Nazionale di Parità presso il Ministero del Lavoro.

I principali canali di informazione curati del Soroptimist sono: La Voce delle Donne, rivista trime-strale di cultura e informazione e “il Notiziario” periodico trimestrale, ol-tre al sito web: www.soroptimist.it

Il Direttore Scientifico, Paolo De Paoli accoglie la presidente del Soroptimist International d’Italia , Dr.ssa Wilma Malucelli, in visita al CRO e la delegazione dell’Associazione formata dalla presidente di Pordenone e alcuni insegnanti coinvolti nel progetto, presente anche lo staff medico dell’Area Giovani del CRO

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�� CROnews

ORGANIZZAZIONI NO-PROFIT

ORGANIZZAZIONI NO-PROFIT

ADMO - ASS. DONATORI MIDOLLO OSSEO Udine (sede regionale) Via Carducci, 48 - 3100 Udine 0432-299728Fax 0481-92276@ [email protected] www.admo.it

La sua attività è finalizzata a creare una banca dati di donatori volontari;soste-nere il Registro Internazionale Donatori Midollo Osseo.

ASS. FEDERICA PER LA VITA

Vicolo delle Primule, 1 Trieste338-7457763@ [email protected]

L’Associazione supporta coloro che quo-tidianamente sono impegnati nella lotta ai tumori. È nata anche per raccogliere fondi necessari alla ricerca scientifica e per l’aiuto ai malati neoplastici. Sostiene, tra altri, il progetto condotto dal CRO di Aviano per la produzione di vaccini anti-tumorali per la terapia dei linfomi.

AFDS - ASS. FRIULANA DONATORI DI SANGUE Pordenone (sede provinciale) Viale Marconi, 16 - 33097 Spilim-

bergo (PN) 0427-51472 e Fax@ [email protected] www.afdspn.it

La sede provinciale si trova a Spilimber-go ed è aperta il Martedì dalle 16:30 alle 19.30 e il Sabato dalle 9.00 alle 12.00.

ASSOCIAZIONE GIULIA Pordenone (c/o Casa Serena) Via Revedole, 88 -

33170 Pordenone 0434-20282 340-2936554Fax 0434-363508@ [email protected] http://digilander.libero.it/solegiulia

Presso il CRO:offre sostegno e ascol-to, nel reparto OMA, ai malati e ai loro familiari;ha attivato un punto di ascolto, in collaborazione con la Divisione Oncolo-gica Medica A-AIDS, rivolto alle persone sieropositive all’interno del CRO; pro-muove gruppi di auto-mutuo-aiuto; il giovedì pomeriggio dalle 15.30 alle 18.00, nel salone del Secondo piano, svolge due

attività: il laboratorio “I colori dell’anima” e “Il salotto di Giulia”; il lunedì pomeriggio collabora con la Biblioteca per i Pazienti (Bibliobus) per svolgere attività “diversio-nistiche” e dare così “ali ai libri”.

ASSOCIAZIONE INSIEMEAviano (sede principale) Via Stretta, 1 33081 Aviano (PN)334-2519013@ [email protected]

L’Associazione garantisce giornalmente, dal lunedì al venerdì, presso il CRO, un servizio di accoglienza e orientamen-to dei pazienti all’ingresso e ai piani (al mattino), sostegno-relazione di aiuto ai pazienti e ai loro familiari in tutti i repar-ti di degenza (nel pomeriggio 4° piano: lunedì, giovedì - 2° e 3° piano: marte-dì, mercoledì, venerdì). Fornisce inoltre informazioni logistiche sul territorio e di servizi esterni all’Istituto.

AIL ONLUS - ASS. ITALIANA CONTRO LE LEUCEMIE LINFOMI E MIELOMA

Pramaggiore (sede locale) Piazza Libertà, 48 30020 Pramaggiore (VE) 0421-799996@ [email protected]

L’impegno dell’AIL è volto a:sensibiliz-zare l’opinione pubblica alla lotta contro le malattie ematologiche;promuovere e sostenere la ricerca. Dal 2006 la sede di Pramaggiore (VE) collabora a progetti di ricerca scientifici in atto al CRO.

AIRC - ASS. ITALIANA PER LA RICERCA SUL CANCRORaccoglie ed eroga fondi a favore del progresso della ricerca oncologica e dif-fonde al pubblico una corretta informa-zione in materia. Trieste (sede regionale) Via del Coroneo, 5 -

34133 Trieste 040-365663Fax 040-633730@ [email protected] www.airc.it

ASSOCIAZIONE LUCA-INSIEME PER UN SORRISOSvolge le seguenti attività: sostegno economico, psicologico e logistico alle

famiglie con bambini ammalati di tumore;promuove l’assistenza domiciliare socio-sanitaria rivolta ai piccoli pazienti pedia-trici; collabora con vari ospedali della regione al fine di potenziarne le strutture

Udine (sede principale). Via Roma n 3 33010 Magnano in

Riviera (UD) 0432-792255 - 0432-793267Fax 0432-793267 - 0432-792255@ [email protected]

ANDOS ONLUSASS. NAZIONALE DONNE OPERATE AL SENOOffre consigli di tipo socio sanitario trami-te specifico materiale informativo, protesi provvisorie, trattamenti di linfodrenaggio (presso la propria Sede), organizza corsi di ginnastica riabilitativa postoperatoria, di yoga e corsi di ginnastica in acqua. Organizza corsi di formazione per volon-tarie ed operatrici. Il venerdì (e al bisogno il lunedì) pomeriggio le volontarie sono presenti al CRO a disposizione delle donne operate al seno ricoverate. Ven-gono organizzati gruppi pomeridiani di ascolto e mutuo aiuto e vengono offer-te informazioni utili per poter riprendere una vita normale dopo l’intervento (trat-tamenti di linfodrenaggio, ginnastiche di riabilitazione, ecc) Sezione di Pordenone (c/o Centro

Sociale Anziani) Via Piave, 54 33170 Pordenone 0434-40729Fax 0434-40729@ [email protected] www.andosonlusnazionale.it

ANGOLO ONLUS - ASS. NAZIONALE GUARITI O LUN-GOVIVENTI ONCOLOGICIOffre supporto psicologico, promuove attività di formazione, informazione, pre-venzione. Pubblica anche un periodico trimestrale dal titolo Angolo News.• RISPONDE LA PSICOLOGA:Lunedì e Venerdì dalle 14.30 alle 16.30Supporto-ascolto psicologico; informa-zioni su: centri di cura oncologici a livello nazionale, associazioni di aiuto ai pa-zienti terminali.• INCONTRA ANGOLO i soci rispondono:Lunedì-Venerdì dalle 8.00 alle 12.00Servizio telefonico di ascolto partecipe e condivisione di esperienze relative all’es-sere malato oncologico, la storia della

... le altre Associazioni di Volontariato e organizzazioni a sostegno della ricerca o a supporto del malato

Sono attivi al CRO

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��CROnewsORGANIZZAZIONI NO-PROFIT

propria malattia, la guarigione e lo star bene dopo; servizio di incontro/cono-scenza dei pazienti ricoverati al CRO e dei loro familiari. Questo servizio è svol-to presso la Segreteria di ANGOLO, 2° piano saletta biblioteca di reparto (prima dell’ingresso alla Divisione di Oncologia Medica A).SEGRETERIA: orario di apertura: Lunedì e Martedì dalle 8.00 alle 12.00NAVETTA DA E PER VENEZIA: 0434-659277 - 339-8789040REPERIBILITÀ VOLONTARI:Manuela 333-3001947Lucio 328-7392799Alvise 348-4166203 Pordenone (sede nazionale) c/o Centro di Riferimento Oncolo-

gico, Via Franco Gallini, 2 - Aviano www.associazioneangolo.it @ [email protected] 0434-659277Fax 0434-659531

ANLAIDS ONLUSASS. NAZIONALE PER LA LOTTA ALL’AIDS Aviano (sede regionale) c/o Prof. Umberto Tirelli, U.O. di

Oncologia Medica A, CRO di Avia-no (PN)

Via F. Gallini, 2 - 33081 Aviano 0434-659284Fax 0434-659531@ [email protected] www.anlaids.it

Promuove iniziative volte allo sviluppo del-la ricerca scientifica nei campi della pre-venzione, diagnosi e cura dell’infezione e delle forme morbose ad essa correlate. Sono attivi servizi informativi, di counse-ling telefonico, di assistenza e consulenza psicologica, legale, sociale e medica.

ASSOCIAZIONE ROSARIO SCARPOLINI (ONLUS) Roveredo in Piano (sede legale) Via Garibaldi, 23 33080 Roveredo in Piano (PN) 331-5709988@ [email protected]@ [email protected] www.associazionerosarioscarpolini.org

L’Associazione è nata con lo scopo di dare ospitalità alle famiglie che devono prestare assistenza a un proprio caro du-rante le terapie oncologiche e si propone di collaborare con le varie Associazioni oncologiche. L’Associazione ha messo a disposizione un primo appartamento, composto da due camere con due letti singoli, ampio angolo cottura, sala da pranzo e due bagni, in grado di ospitare contemporaneamente due famiglie. Il “Piano ospitalità Casa” prevede il suo utilizzo, a titolo gratuito, dando priorità ai malati in età pediatrica e/o con minori possibilità economiche.

ASSOCIAZIONE VIA DI NATALE ONLUSL’Associazione Via di Natale ha realizzato una struttura di accoglienza per i malati di cancro e i loro familiari nei pressi del CRO di Aviano. Via Franco Gallini, 1 33081 Aviano (PN) 0434-660805 Fax 0434-651800@ [email protected] www.viadinatale.org

PIANI DI OSPITALITÀ: Pazienti in te-rapia ambulatoriale al CRO di Aviano: l’ospitalità è consentita al paziente solo per la durata della terapia; il periodo massimo di permanenza sono 4 setti-mane. Familiari di pazienti ricoverati: l’ospitalità è concessa a un solo familiare per paziente. Il periodo di permanenza concesso è di 2-3 settimane.HOSPICE: l’ospitalità è riservata ai malati di cancro nella fase di malattia in cui non vi è più indicazione di un trattamento che-mio o radioterapico volto alla guarigione o al trattamento della malattia tumorale ma sono indicate solo cure palliative finalizza-te ad alleviare la sofferenza e a migliorare la qualità della vita.Hanno priorità di accoglienza a titolo gratuito le persone con minori possibilità economiche. Il ricovero in Hospice ga-rantisce la disponibilità di un’assistenza specializzata.

AVIS - ASS. VOLONTARI ITALIANI SANGUE Pordenone (sede regionale) Via Montereale, 24 - 33170 0434-555145Fax 0434-253707@ [email protected] www.avis.it/regioni/friuli_venezia_

giulia

È un’organizzazione costituita tra coloro che donano volontariamente, gratuita-mente e anonimamente il proprio san-gue. Gli scopi sono:venire incontro alla crescente domanda di sangue; avere donatori pronti e controllati nella tipologia del sangue e nello stato di salute; lot-tare per eliminare la compravendita del sangue;donare gratuitamente sangue a tutti, senza alcuna discriminazione.

FONDAZIONE BIASOTTOa Fondazione Biasotto collabora attiva-mente con il CRO di Aviano assicurando il trasporto gratuito dei malati oncologici residenti nella provincia di Pordenone, che si trovano in situazioni economiche e/o familiari di particolare necessità.Organizza conferenze e dibattiti sulla prevenzione dei tumori e l’educazione alla salute e supporta medici e infermieri del CRO con contributi economici desti-nati a corsi di aggiornamento. Mette a disposizione due propri automezzi e au-tisti volontari per il trasporto gratuito di

ammalati oncologici dal proprio domicilio alle strutture sanitarie provinciali per visi-te oncologiche e/o terapie.

INAS - CISL Via S. Valentino, 30 - 33170 Por-

denone 0434-549939Fax 0434-45085@ [email protected] www.inas.it

L’Istituto Nazionale di Assistenza So-ciale, è il patronato della Cisl che tutela gratuitamente i cittadini per i problemi previdenziali, assistenziali e per quanto riguarda l’assicurazione per gli infortuni sul lavoro. Tra i servizi offerti ai cittadini vi è quello legato alla malattia e all’as-sistenza socio sanitaria che comprende:indennità di malattia; esenzione dal ticket sanitario e richiesta cure balneo-termali; assicurazione infortuni domestici; handi-cap e permessi per assistenza a familiari; domande per invalidità civile; maternità.Presso il CRO è possibile contattare un rappresentante dell’INAS per chiedere spiegazioni e maggiori informazioni sugli aspetti legali inerenti ai diritti del malato. L’INAS è presente al CRO di Aviano ogni Martedì dalle ore 9.30 alle 13.30 per una consulenza.

LILT - LEGA ITALIANA PER LA LOTTA CONTRO I TUMORI Pordenone (sede provinciale)

Via Martelli, 1233170 Pordenone

0434-28586Fax 0434-26805@ [email protected] www.legatumori.it

Si occupa della prevenzione della malat-tia oncologica, il suo impegno si dispie-ga su tre fronti: la prevenzione primaria (attraverso stili e abitudini di vita), quella secondaria (con la promozione di una cultura della diagnosi precoce) e l’atten-zione verso il malato, la sua famiglia, la riabilitazione e il reinserimento sociale.Offre i seguenti servizi: assistenza do-miciliare al malato tumorale, trasporto dei malati agli ambulatori; telefono amico per malati, sussidi, conferenze nelle scuole o gruppi e associazioni sull’edu-cazione sanitaria (lotta contro il fumo di tabacco, alcoolismo, cancerogenesi am-bientale, educazione alimentare, AIDS, prevenzione ginecologica);corsi per la dissuasione dal fumo di tabacco;corsi di aggiornamento per volontari, manife-stazioni e convegni scientifici.

Via Leonardo Da Vinci, 44 – 33080 Ghirano di Prata di Pordenone (PN) 335-7000760 0434-622141 e Fax@ [email protected] www.fondazionebiasotto.it

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il cinque per mille alla ricerca

i 51.00 contribuenti*che hanno destinato al CRO

il 5 per mille dell’IRPEF relativo all’anno 2008

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