Date post: | 16-Apr-2017 |
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Corso di laurea magistrale in Teoria e Tecnologia della ComunicazioneA.A. 2015/2016
A cura di Laura Dessì
Marica Limongelli Valeria Di Leo
Il presente materiale è pubblicato con licenza Creative Commons “Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo –
3.0” (http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/it/deed.it ):
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che, ove possibile, sono stati indicati. Gli autori si scusano per eventuali omissioni, e restano a disposizione per correggerle.
Di cosa parliamo…
• Il Web collaborativo:• La Sharing Economy• La teoria della saggezza della folla
• Crowdsourcing: • Definizione• Differenza tra Crowdsourcing e Open Source• Fasi di sviluppo• Vantaggi e svantaggi• Sottocategorie.
• Crowdsourcing in Italia: CSW 2015• 4 piattaforme di crowdsourcing• Case studies:
• Amazon Mechanical Turk e Crowdsourcing art• Threadless e TeeTee• Costituzione islandese• SUV Chevy Tahoe
Web Collaborativo
Dal Web 1.0 al Web 2.0
Inventato nel 1989 al CERN il web si è diffuso in ogni ambito per semplicità, potenza, versatilità. Gli utenti sono principalmente fruitori di contenuti.
Proprio la sua diffusione capillare ha portato, a partire dall'inizio del 2005, alla rivoluzione chiamata Web 2.0 in cui gli utenti fruiscono e producono contenuti. Rientrano nel Web 2.0 l’insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione tra utenti (blog, forum, chat, wiki , youtube, facebook, myspace)
Il web 2.0 rappresenta la concretizzazione delle aspettative dei creatori del Web, che solo grazie all'evoluzione tecnologica oggi costituiscono una realtà accessibile.
La possibilità di accedere a servizi a basso costo in grado di consentire l'editing anche per l'utente poco esperto, rappresenta un importante passo verso un'autentica interazione e condivisione in cui il ruolo dell'utente è centrale.
Web collaborativo • Il termine è utilizzato per indicare le iniziative, i progetti e altre attività cooperative usufruendo degli strumenti a disposizione sul Web. • A questo termine si associano due concetti:
• Condivisione delle risorse (Sharing Economy)• Intelligenza collettiva (Teoria della saggezza della folla)
• Esempi di web collaborativo: i Wiki (Wikipedia), strumenti office online (modificare in tempo reale un documento da parte di più autori contemporaneamente), desktop virtuali, servizi cloud (per condividere file, ad esempio Dropbox). • La collaborazione necessita una continua interazione per
raggiungere un obiettivo comune. • Gli strumenti forniti dal web 2.0 facilitano
la collaborazione.Fonte: http://www.dsi.unive.it/~marin/didattica/slideeco/lesson3.pdf
Vantaggi Web Collaborativo
• Disponibilità : la documentazione è in rete, quindi sempre disponibile da qualunque computer collegato.
• Unicità : la documentazione è unica, senza copie.• Condivisione : la documentazione è modificabile da ciascun
componente del gruppo di lavoro.• Coordinamento : è possibile coordinarsi in tempo reale e velocizzare
alcuni processi di editing.• Incrementalità : è possibile collaborare in modo sincrono
incrementando la documentazione senza perdere le informazioni dei documenti.
Sharing Economy
• Consiste nella condivisone di beni e di servizi peer-to-peer.
• I beni e servizi offerti dagli utenti non sono utilizzati a pieno dal proprietario, per questo motivo vengono messi in condivisione.
• Presenza di una piattaforma tecnologica che mette in relazione le persone.
• Generalmente, nella piattaforma è integrato un sistema di reputazione digitale che permette agli utenti di fidarsi l’uno dell’altro.
• L’obiettivo è proporre soluzioni innovative e rispettose dell’ambiente, favorendo la socializzazione.
• Punto di forza: gratuità.
Es. Uno dei servizi più utilizzati che rientra nella Sharing Economy è BlaBla Car.
• I tre principi della Sharing Economy:1. Ogni bene non utilizzato è sprecato2. Accesso VS. proprietà
è vantaggioso il prestito a dispetto della proprietà di un bene, sia da un punto di vista economico che ambientale
3. FiduciaLa nascita delle community online ha permesso a persone sconosciute ma accomunate da una stessa necessità di entrare in contatto in modo semplice ma sicuro.Secondo il Times, questo inedito
paradigma di scambio e condivisione è nell’elenco delle dieci cose che cambieranno il mondo.
La Saggezza della folla• James Surowiecki, autore del libro «La
saggezza della folla» è un giornalista statunitense.
• La teoria sociologica a cui fa riferimento presume che una massa di individui sarebbe in grado di fornire una risposta adeguata e valida a una domanda, più di quanto non siano in grado di farlo gli esperti.
• Il termine folla si riferisce ad un gruppo non necessariamente coeso di individui che possono anche non conoscersi o non condividere le medesime idee. Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Saggezza_della_folla
Secondo la teoria della saggezza della folla:• La folla è molto più intelligente della singola persona
più intelligente che ne fa parte.• Devono venire rispettate le tre condizioni : diversità,
indipendenza e decentralizzazione.• È necessario che vi sia un sistema di aggregazione
dell'informazione.• Le migliori decisioni nascono da una discussione.• L'informazione corretta deve essere raggiungibile dalle
giuste persone, nel momento giusto e nel luogo giusto.
La teoria funziona solo se…
Secondo James Surowiecki ci sono 4 criteri che devono essere rispettati affinché la teoria funzioni:
• Diversità di opinione: ogni persona deve avere un'opinione differente
• Indipendenza: le opinioni delle persone non devono venire influenzate da quelle altrui
• Decentralizzazione: nessuno deve essere in grado di pilotarla dall'alto
• Aggregazione: le opinioni devono poter essere aggregate in modo da ottenere un risultato finale
Applicazione della teoria in Internet
Molti degli strumenti più popolari del Web 2.0 sono basati sulla saggezza della folla:
• Wikipedia è scritta generalmente non da esperti ma principalmente da individui comuni, e il risultato finale viene ottenuto aggregando i loro contributi.
• Google in parte per l’indicizzazione delle pagine e la loro valutazione si affida a un voto. Il PageRank ottenuto grazie al numero di link entranti verso una determinata pagina: dunque più la folla dà importanza ad una pagina più questa viene ritenuta rilevante da Google.
Ma…Lo stesso Surowiecki riconosce all'interno del suo saggio che vi sono dei casi in cui la teoria fallisce e la folla dà un giudizio sbagliato.
Questo avviene quando le persone si influenzano a vicenda e iniziano a pensare in maniera simile invece che sviluppare le proprie opinioni indipendentemente.
Crowdsourcing
Crowdsourcing
Il termine deriva dall'unione di due parole:
crowd folla, cioè coloro che rispondono alla ‘chiamata’ da parte dell’impresa/imprenditore
outsourcing approvvigionamento esterno, cioè affidare a qualcuno o ad altre imprese parti di un processo produttivo
Cosa è il crowdsourcing? https://youtu.be/Fg0I19bmKk4?t=15
Il primo ad utilizzare il termine Crowdsourcing fu Jeff Howe nel suo articolo ‘The rise of Crowdsourcing’ per il Wired Magazine, nel giugno del 2006.
Il fenomeno può essere visto sotto tanti punti di vista diversi e ciò rende difficile trovare una definizione comune. Estellés e González hanno dato una definizione ‘integrata’.
Definizione integrata di Estellés e González
“Il crowdsourcing è una tipologia di attività online partecipativa nella quale un individuo, un'istituzione, un'organizzazione no-profit o un'azienda propone ad un gruppo di individui
dotati di varie conoscenze, eterogeneità e numero, mediante un annuncio aperto e flessibile, la realizzazione libera e volontaria di un compito specifico. La realizzazione di tale
compito, di complessità e modularità variabile, e nella quale il gruppo di riferimento deve partecipare apportando lavoro, denaro, conoscenze e/o esperienza, implica sempre un
beneficio per ambe le parti. L'utente otterrà, in cambio della sua partecipazione, il soddisfacimento di una concreta necessità, economica, di riconoscimento sociale, di autostima,
o di sviluppo di capacità personali, il crowdsourcer d'altro canto, otterrà e utilizzerà a proprio beneficio il contributo offerto dall'utente, la cui forma dipenderà dal tipo di attività realizzata”.
Particolarità Si rivela molto utile anche per le organizzazioni governative e
senza scopo di lucro. Es. Gli USA stanno cercando di autorizzare le agenzie governative ad utilizzare il crowdsourcing come mezzo per accelerare la ricerca e lo sviluppo.
Il termine crowdsourcing non ha un equivalente in italiano.
Il termine viene spesso usato anche per riferirsi a situazioni in cui le aziende non si rivolgono a tutti gli utenti ma solo ad alcuni individui, oppure alla situazione in cui è la folla stessa che si dà un obiettivo e si mette all’opera per realizzarlo.
Es. La community di TeeTee: http://www.teetee.eu/about
Fonte: http://www.wired.it/attualita/tech/2015/10/01/usa-crowdsourcing-scienza/
Il crowdsourcing ieri…Il crowdsourcing venne praticato sin dagli anni ‘90. Due delle prime applicazioni:
English Dictionary Il progetto durò 70 anni e partì con una richiesta aperta a tutta la comunità. Si cercavano dei volontari che volessero contribuire a catalogare tutte le parole della lingua inglese e a fornire esempi per ogni singolo uso.
Il Teatro dell'oppresso di Augusto Boal Il regista vuole dare enfasi ai partecipanti tramite la loro collaborazione che influenza fortemente lo spettacolo.
La passione e la volontarietà sono due caratteristiche fondamentali del crowdsourcing: inizialmente nacquero delle community che dedicavano il loro tempo libero a creare contenuti e risolvere problemi.Un esempio: la community open source.
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Crowdsourcing
…e oggi
Favorisce l’incontro tra persone (professionisti e non) e aziende. Oggi il crowdsourcing è una nuova frontiera per le aziende. Apre ai freelance la strada giusta per offrire i propri servizi sul
mercato globale. E’ applicabile in diversi settori e permette sia produrre
qualcosa di nuovo, sia di risolvere i problemi. Le soluzioni sono molto creative, possono provenire da utenti
non professionisti o esperti volontari che lavorano al problema nel loro tempo libero, o da esperti e piccole imprese.
Differenza tra crowdsourcing e open source Crowdsourcing Open Source
Folla Hobbisti e professionisti che vogliono guadagnare delle entrate extra.
Hobbisti e professionisti che generalmente avrebbero comunque svolto quel tipo di lavoro.
Contesto Adatta a diversi contesti: produzione, innovazione, risoluzione di problemi…
Adatta per lo sviluppo dei software e difficilmente adattabile in altri contesti.
Ricompensa
In denaro o tramite dei premi da parte di chi ha lanciato l’iniziativa, soddisfazione personale.
Appagamento, riconoscimento da parte della comunità e soddisfazione per aver risolto il problema.
Proprietà La soluzione trovata dalla folla appartiene a chi ha lanciato l’iniziativa.
Il software creato (o le correzioni apportate) sono di pubblica proprietà.
Fonte: http://labcdnew.humnet.unipi.it/wp-content/uploads/2015/01/Luca-Briganti-Crowdsourcing.pdf
Come funziona?
Un’impresa (o un ente pubblico o un imprenditore…) espone un problema alla folla;
La folla è riunita in community online (piattaforme o forum che permettono di seguire aziende e progetti);
La folla fornisce numerose soluzioni; Le migliori soluzioni vengono scelte da
chi ha effettuato la chiamata o dalla community stessa;
Le soluzioni appartengono a chi ha fatto la chiamata, mentre i ‘vincitori’ vengono ricompensati.
Il crowdsourcer• Il crowdsourcer è colui che
propone l’iniziativa.
• Può essere chiunque: prevalentemente aziende, ma anche individui, organizzazioni pubbliche. In pratica qualsiasi soggetto che ha i mezzi per portare a termine l'iniziativa proposta.
• L'autore dell'iniziativa beneficerà
del lavoro della folla, della sua esperienza, delle sue conoscenze e, nel caso del crowdfounding del suo patrimonio.
Fonte: http://labcdnew.humnet.unipi.it/wp-content/uploads/2015/01/Luca-Briganti-Crowdsourcing.pdf
La “chiamata”
Ci sono tre tipi di chiamate:1. Una vera chiamata aperta dove ogni individuo interessato può partecipare;2. Una chiamata limitata ad una comunità con esperienze e conoscenze specifiche;3. Una combinazione delle due precedenti, dove è effettuata una chiamata aperta, ma i partecipanti sono controllati.
In generale, la chiamata dovrebbe essere studiata in base alla concreta iniziativa di crowdsourcing (Estellés e González, 2012).
Si parla di “chiamata aperta” per sottolineare il fatto che non dovrebbe essere chiusa ad esperti o candidatati selezionati e non dovrebbe essere discriminatoria (tuttavia, in alcune piattaforme lo è). Tutti dovrebbero poter rispondere alla chiamata: esperti, principianti, appassionati ecc…
Caratteristiche della follaLe caratteristiche che deve possedere la folla dipendono dall'iniziativa in particolare, non ci sono regole fisse. In alcuni casi potrebbe non essere necessaria nessuna conoscenza particolare, come nel caso di Amazon Mechanical Turk, oppure in altri casi potrebbe servire un alto livello di cultura (es. Wikipedia) o particolari competenze (es. competenze grafiche nel caso di Threadless).E’ di fondamentale importanza la creatività, che spesso porta ad una soluzione vincente.
Può essere composta da:• Studenti, hobbisti e appassionati, che partecipano volontariamente a queste iniziative
per guadagnare qualche soldo extra. Hanno una visione diversa da quella che invece hanno gli esperti e i professionisti che lavorano in un certo settore da tanto tempo, perciò spesso riescono a trovare le soluzioni migliore.
• consumatori (con riferimento a particolari prodotti);• comunità online organizzate;• esperti e professionisti. Per quanto riguarda il numero di partecipanti per ogni iniziativa non esiste un numero prestabilito ma, più la folla è vasta e omogenea, più il crowdsourcer ne trarrà benefici.
Vantaggi I progetti spesso garantiscono l’anonimato e ciò permette al partecipante di
essere più sicuro di sé. La soddisfazione e la gratificazione che scaturiscono dalla partecipazione
invogliano la folla a partecipare a sempre più iniziative. E’ un’ottima soluzione per molte aziende, non solo per le start-up perché
permette di: smaltire un po' di lavoro in situazioni di forte richiesta e distribuirlo meglio; avere validi contributi a minor costo; ottenere risultati migliori; affrontare problemi che sarebbero risultati troppo difficili da risolvere internamente; avere una visione esterna rispetto al problema; ascoltare la massa di utenti e conoscere direttamente i desideri e i bisogni dei
consumatori; di sviluppare un senso di appartenenza all'organizzazione che porta il partecipante ad una
conseguente fidelizzazione verso il brand.
I progetti esternalizzati sono relativamente semplici, perché quelli più complessi vengono gestiti meglio all’interno dell’azienda. Tra gli esempi più comuni troviamo il web design, la valutazione di software, lavori grafici e pubblicitari ecc…Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Crowdsourcing; http://labcdnew.humnet.unipi.it/wp-content/uploads/2015/01/Luca-
Briganti-Crowdsourcing.pdf
Differenza tra Crowdsourcing e outsourcing e problem solving tradizionale Crowdsourcing Outsourcing e problem solving
tradizionaleCommittente del progetto
Chiunque abbia un’idea o voglia realizzare un progetto. Può essere un’impresa, un imprenditore, la folla stessa.
Generalmente l’impresa che ha una necessità.
Destinatari del progetto
• Folla indefinita e formata da volontari, ognuno può dare un proprio contributo. Ne fanno parte esperti e hobbisti.
• Può coincidere con il committente.
• La folla è molto numerosa, c’è la possibilità di raggiungere un numero molto vasto di esperti e di utenti che hanno una visione esterna rispetto al progetto.
• Il gruppo che si occuperà del progetto è ben definito e dipendente dall’impresa. Spesso ci sono esperti e professionisti del settore.
• Non coincide con il committente.• Il numero di esperti e partecipanti al
progetto è limitato e generalmente tutti appartengono al mondo dell’impresa.
Motivazioni che spingono i destinatari a partecipare
Generalmente la passione e l’interesse per un certo tema, la soddisfazione personale, i guadagni extra o premi.
Generalmente, il rapporto di dipendenza con l’azienda committente.
Costi e tempi Basso costo (in base al risultato e al progetto) e breve tempo.
Costi più alti e tempi più lunghi (spesso i dipendenti sono impegnati in più progetti contemporaneamente).
Svantaggi Non è detto che la soluzione preferita dalla folla sia la stessa preferita dal crowdsourcer;
le implicazioni etiche, sociali ed economiche del crowdsourcing sono oggetto di varie discussioni;
costi aggiuntivi per raggiungere un risultato accettabile, il crowdsourcing viene spesso accusato di non produrre sempre ottimi risultati;
maggiore probabilità di fallimento del progetto dovuto a mancanza di motivazione, scarso numero di partecipanti, scarso interesse personale nel progetto;
difficoltà nel gestire un progetto di crowdsourcing su larga scala;
stipendio basso o non previsto o comunque non equo rispetto al lavoro;
difficoltà di mantenere una buona comunicazione con i collaboratori per tutta la durata del progetto;
Possibilità di incontrare collaboratori che volutamente producono soluzioni errate per causare danni.
Jeff Howe distingue quattro diverse sottocategorie di crowdsourcing:
Crowdfunding (finanziamento collettivo) recuperare dei micro fondi permettendo a privati o ad aziende di trovare persone disposte a finanziare i loro prodotti o progetti.Una delle più importanti piattaforme di crowdfunding è Kickstarter.
Crowdcreation (creazione collettiva) affidare l’ideazione di un prodotto alla creatività della folla. Particolarmente utile se l’azienda ritiene che sia necessario l’apporto innovativo di una massa. Rivolgersi all’esterno permette di trovare persone creative e creare prodotti e concetti originali.
Crowdvoting (votazione collettiva) chiedere alla comunità un parere o un voto su un determinato argomento. Favorisce il senso di responsabilizzazione e di partecipazione alla causa.
Crowd wisdom (saggezza della folla, teoria della saggezza di surowiecki).
La Crowdsourcing Week in Italia
• Il primo Summit Italiano incentrato sul tema della crowdeconomy si è tenuto a Venezia il 5 e 6 Marzo 2015.
• Per la prima volta infatti Crowdsourcing Week, ha sbarcato in Italia con la collaborazione di Zooppa, la piattaforma di crowdsourcing content creation.
• Piattaforma leader con più di 285.000 utenti iscritti attivi provenienti da tutto il mondo e oltre 450 campagne avviate e concluse.
• Il programma prevedeva due giornate in cui speaker, influencer, aziende e grandi operatori del settore hanno affrontato e discusso diversi ambiti in cui il fenomeno del crowdsourcing sta generando un’importante rivoluzione
CSW SUMMIT VENICE 2015
Argomenti trattati Co-creationCollective IntelligenceOpen Innovation Crowdsourcing for businessSharing EconomySmart Cities & Participatory GovernmentTransportation &MobilityNew frameworks & business modelsReward CrowdfundingEquity CrowdfundingCrowd Finance & InvestingMicro- Entrepreneurship
Tra gli speaker più importanti che hanno partecipato:
• Davide Ghezzi, founder and CEO di Letzgo • Andrea Saviane, country manager di BlaBlaCar • Matteo Stiffanelli di AirBNB • Roland Harwood di 100Open • Benedetta Arese Lucini di Uber • Sean Moffit di Wikibrands
e se volete rimanere aggiornati...
• Sito ufficiale:http://crowdsourcingweek.com/csw-summit-venice/
• Blog: http://crowdsourcingweek.com/blog/
• Twitter: @CrowdWeekhttps://twitter.com/CrowdWeek
• Facebook: https://www.facebook.com/CrowdsourcingWeek
Le piattaforme più utilizzate
Piattaforma italiana ma disponibile a livello europeo e americano.
Pensata per imprese di medio-grandi dimensioni, basa la sua attività su pubblicità e social.
Contenuti prodotti dagli utenti: video, banner, grafiche, spot audio, testi pubblicitari, spot pubblicitari, documentari, video di 6 secondi da utilizzare su Vine…Due sezioni nel sito:
• Utenti-creativi «zooppers» Le informazioni sono contenute nella sezione Community. Gli zoopers non hanno limiti per la partecipazione ai contest.
• Aziende le informazioni sono contenute nella sezione Info. Le imprese lanciano il brief, il documento che raccoglie tutte le indicazioni e gli elementi necessari per realizzare la ‘creatività’.
360k iscritti.Per ogni contest vengono raccolti tra i 50 e i 300 video e tra le 100 e le 1.000 proposte grafiche.
Basato su contest. Metodi per vincere: Giuria: il brand valuta tutti i contributi e sceglie a chi assegnare i
suoi Company Prizes.
Voto: la community (gli utenti iscritti) può commentare e votare anonimamente i lavori dei creativi e decide così i Community Prizes. Il voto varia da 1 a 5, 10, 15, 20 in base al livello di seniority del votante.
La seniority è valutata da un algoritmo che incrocia diversi fattori (numero di creatività caricate, numero di commenti e voti lasciati…). La difficoltà sta nel mantenere il proprio livello di seniority attraverso una partecipazione frequente e costante sul sito. Gli utenti con la scritta ‘PRO’ accanto al nome sono quelli che hanno raggiunto il livello massimo di seniority.
Fonte: https://zooppa.com/it-it/corporate/faq
Compensi cliente assegnati direttamente da chi ha lanciato il contest. Il cliente visualizza tutte le creatività e annuncia gli autori selezionati, basandosi sulla qualità e l’aderenza al brief.
Compensi community le creatività che avranno ottenuto il maggior numero di voti si aggiudicheranno il compenso community. Gli autori devono restituire il modulo di attestazione di copyright e le eventuali liberatorie. Honorable mentions compensa tutte quelle creatività che, pur non ricevendo un compenso, si sono comunque distinte per originalità, bellezza, completezza o altro.
Non in tutti i contest sono presenti tutte e tre le tipologie di compensi.
Zoop$ moneta virtuale con cui sono compensati gli autori selezionati dei contest. Ogni Zoop$ corrisponde al valore di 1 dollaro US. Una volta raggiunta la soglia minima di 500 Zoop$, è possibile riscuotere le proprie vincite.
Ricompense
Possibilità di chattare con gli addetti al servizio clienti o di utilizzare un form per i contatti.
E’ difficile intuire dalla homepage (senza aver fatto il log-in) dove si trovano le sezioni dedicate alle aziende e quelle dedicate agli utenti-creativi.
Homepage
Esempio di brief da parte dell’Alfa Romeo per la nuova Giulietta
6 categorie di Progetti:• Web e Programmazione• Design e Media• Vendite e Marketing• Servizi alle imprese• Traduzioni• Scrittura
Pensato per piccole e medie imprese, freelance e agenzie.
Origine tedesca ma attiva in diversi Paesi europei.
Diviso in 3 sezioni: Trova fornitori In questa pagina è presente una classifica di tutti i
freelance o agenzie (più di 31k). Ognuno di essi ha un profilo personale contenente una breve descrizione, portfolio, abilità e competenze. Le aziende e gli imprenditori possono contattarli e proporre i propri progetti e budget. Riceveranno risposte e preventivi e potranno selezionare i più adatti. E’ possibile, tramite questa pagina, pubblicare un proprio progetto (che verrà proposto nella pagina ‘Progetti’).
Trova progetti i freelance possono trovare diverse proposte di lavoro su questa pagina, da parte di imprenditori e aziende. In ogni annuncio viene indicato il budget a disposizione.
Trova Product in questa sezione si trovano dei ‘prodotti’ da acquistare, il prezzo e il tempo di consegna (es. nuovo articolo per blog, traduzione, design per biglietto da visita…).
Fonte: https://www.twago.it/s/freelancer/ Fonte: https://www.twago.it/s/projects/ Fonte: https://www.twago.it/s/products/
Homepage
Nel momento in cui decidono di pubblicare un annuncio (gratuitamente), hanno a disposizione dei servizi aggiuntivi a pagamento: Assistente personale di progetto Aiuta l’impresa a
descrivere il progetto e a ricercare l'esperto giusto. Pubblicazione urgente Approvazione veloce del progetto. Sigillo di non divulgazione Impedisce a motori di ricerca,
terzi o competitors di visualizzare la descrizione del progetto. Protezione privacy Protegge il progetto dai motori di
ricerca ed evita che terzi o competitors possano visualizzare la descrizione.
Particolarità - Aziende
Fonte: https://www.twago.it/customer/get-started/
Le differenze di prezzo riguardano: il numero di ‘twago
credits’ la percentuale di
commissioni il numero di elementi
visualizzabili nel portfolio il numero di prodotti
differenti in vendita la possibilità di creare un
video promozionale.
Si possono comprare dei pacchetti aggiuntivi di twango credits.
Particolarità - FornitoriDopo la registrazione, possono scegliere il tipo di abbonamento di cui usufruire.
Fonte: http://www.twago.it/pricing/
Pagamento SafePayPermette ai clienti e ai fornitori di
essere tutelati e di potersi fidare l’uno dell’altro.Dopo che il cliente ha assunto il fornitore per il proprio progetto, deve depositare l’importo stabilito su un conto SafePay neutrale. Il fornitore può iniziare a lavorare con la garanzia di essere pagato. Solo quando il progetto verrà terminato e approvato dal cliente, il fornitore riceverà l’importo.
Sistema di valutazioneUn altro metodo studiato per facilitare la fiducia tra clienti e
fornitori è il sistema basato sulle valutazioni.Il sito permette ai clienti di valutare i propri fornitori, lasciando per ogni voce un punteggio da uno a cinque e una breve referenza.
La piattaforma ospita due tipi di utenti:
• Starbyter i professionisti, i freelance, gli studenti e in generale i creativi o coloro che hanno particolari competenze nei due settori principali:- Grafica e creatività (design, scrittura creativa, pubblicità, illustrazione…)- Sviluppo e servizi digitali (software, web, app, redazione, traduzioni, web marketing…)
• Clienti coloro che hanno bisogno di determinati prodotti che vengono realizzati dagli Starbyter.
Piattaforma fondata da Reply, società italiana di consulenza specializzata nella progettazione di soluzioni basate su Internet e sulle reti sociali.
Pagina per pubblicare il proprio progetto
• Contest particolarmente adatto alle opere di creatività e grafica (es. manifesti, loghi, banner pubblicitari…). Il cliente descrive ciò di cui ha bisogno e seleziona un budget, consigliato dal sito oppure discrezionale. Riceverà dai creativi numerose proposte e potrà interagire con essi per richiedere modifiche e correzioni fino ad arrivare alla proposta perfetta. Una volta raggiunto il risultato desiderato, il cliente può prendere contatto privatamente con il vincitore che invierà il file in alta qualità e permetterà i diritti di utilizzo della sua opera.
• Job online adatto ai progetti di programmazione e sviluppo o servizi che possono essere svolti da un solo freelance (es. web design, redazione di contenuti, traduzioni, sviluppo software…). Il cliente seleziona un range di budget ma saranno i fornitori a stabilire un valore per il progetto richiesto, tramite l’invio di preventivi. Il cliente, quindi, valuterà in base ai preventivi proposti e ai profili dei vari professionisti, fino a trovare il freelance ‘perfetto’.
• Cerca competenze il cliente conosce già le competenze necessarie alla realizzazione del progetto (es. competenze di HTML, Android, CSS...), perciò esamina i professionisti e manda il proprio progetto esclusivamente a quelli che ritiene più adatti.
Modalità per realizzare i progetti:
La piattaforma propone per i CONTEST 3 tipi di budget a prezzo fisso e uno personale: Economy (prezzo più basso, partecipano molti studenti e giovani
Starbytes) Standard (partecipano freelance e professionisti) Pro (partecipazione molto elevata da parte di tutti: studenti, freelance
professionisti, studi di grafica, agenzie; alto livello di motivazione studi di grafica)
Personale (a discrezione del cliente, ma mai inferiore all’economy; va di pari passo con la quantità e qualità delle proposte che il cliente vuole ricevere).
Budget
Per quanto riguarda i JOB, invece, le categorie sono le stesse ma vengono indicati dei range di budget ed è sempre disponibile selezionare un prezzo personale.
Starbytes cerca di tutelare entrambe le parti tramite un sistema di valutazione e gestendo i pagamenti come un conto terzi neutrale: il pagamento da parte del cliente verrà effettuato a favore della piattaforma che si occuperà poi di rilasciare l’importo al freelance solo a lavoro terminato.
Se al contest parteciperanno meno di 10 creativi e il cliente non sarà soddisfatto, Starbytes garantisce il totale rimborso del budget.
E’ presente un servizio di chat per l’assistenza ma anche un numero verde e un indirizzo e-mail.
La piattaforma riceve una percentuale pari al 20% del costo del progetto. Il cliente, quindi, pagherà il prezzo del progetto + il 20% alla piattaforma.
Particolarità
La piattaforma permette:
• Ai clienti di pubblicare un brief e poter ricevere le proposte da parte dei creativi. E’ necessario che il cliente lasci dei feedback per far capire meglio cosa vuole e quali sono le sue preferenze.
• Ai creativi di pubblicare diverse proposte per ogni brief. Sono consigliate, però, massimo due o tre proposte (la qualità è più importante della quantità).
Il sito è molto intuitivo e semplice da usare.Particolarmente indicato per le aziende e per i creativi che muovono i primi passi verso il mondo del crowdsourcing.
Categorie di progetti
Particolarità• Solo contatto e-mail o chat per servizio clienti.
• Il pagamento viene trasferito al creativo solo dopo l’approvazione del cliente.
• 4 tipi di budget:o Economy (diverse proposte, al prezzo più basso)o Standard (coinvolge più creativi, possibilità di assistenza)o Professional (coinvolge i migliori creativi, assistenza
particolare)o A scelta del cliente
• Opzioni aggiuntive:o Progetto privato visibile solo agli utenti della piattaforma,
non viene indicizzatoo Progetto in evidenza evidenziato nella lista dei progetti
attivio Super promozione progetto in cima alla lista e pubblicizzato
su Twitter ai creativi.
Confronto tra piattaforme
Settori Modalità Sistema di valutazione
Pubblicità Social
Contest Creativi e clienti possono commentare le creatività. Esiste anche il sistema automatico di seniority.
Web e Programmazione Design Marketing e Media Servizi alle imprese Traduzioni e scrittura
Trova fornitori Trova progetti Trova prodotti
I clienti possono valutare e recensire i propri fornitori. In più: sistema automatico che crea una classifica dei fornitori in base al punteggio.
Sviluppo e servizi digitali
Grafica e creatività
Contest Job online Cerca
competenze
I clienti possono valutare e recensire i fornitori. In più sistema di valutazione automatico che assegna un livello ad ogni fornitore.
Disegno grafico Disegno web Disegno industriale Nomi e testi
Contest Il cliente può valutare e commentare la creatività ma non è presente un sistema ‘quantitativo’ che permette di capire l’esperienza del fornitore.
Case Studies
Amazon Mechanical Turk
Amazon Mechanical Turk • È un servizio di crowdsourcing che raccoglie annunci di lavoro che non possono essere svolti in modo automatico da un’intelligenza artificiale • È una delle suite di Amazon Web Services • Nato nel 2005• Sito ufficiale: https://www.mturk.com/mturk/welcome
Home page
Perché Mechanical Turk? • «Il turco» era un dispositivo che simulava un giocatore di
scacchi umano. • Inventato da Von Kempelen nel 1769• Con questo strumento Von Kempelen impressionò mezza
Europa convincendo tutti di aver realizzato una macchina in grado di utilizzare un’intelligenza artificiale• La modalità di interazione tra una persona ed una
macchina, che maschera la presenza di un'altra persona, è molto simile a quella adottata da Amazon in Mturk
Fonte: http://www.panorama.it/economia/il-portale-del-lavoro-democratico-per-tutti-amazon-mechanical-turk/
• La macchina dalle sembianze umane era situata sopra una sedia, dietro ad un tavolo dove poggiava una scacchiera.
• I tratti del volto, i vestiti che indossava e la postura la facevano apparire come una persona di origini mediorientali, seduta ed in attesa di accettare una sfida a scacchi.
• Chiunque poteva sedersi davanti all'automa e studiarlo
• il giocatore, forse ingannato dal rumore di una serie di ingranaggi che giravano sotto al tavolo, era realmente convinto di giocare contro una macchina.
• Quello che il giocatore ignorava e che all'interno del tavolo, esattamente sotto la scacchiera, c'era una persona in carne ed ossa che controllava i movimenti dell'automa, consentendone le mosse
Come funziona?Requesters: aziende che hanno bisogno di un servizio
Workers: lavoratori alla ricerca di una mansione da compiere
HIT (Human Intelligence Task): proposte di lavoro. Esempio: Trascrivere file e link, immettere dati in un sistema, classificare siti web, partecipare a sondaggi,
assegnare tag alle foto, scrivere recensioni, ecc.
Come funziona?• Una volta che il Worker ha individuato un’attività che gli
interessa, partecipa al progetto svolgendo la mansione e viene ricompensato con la cifra stabilita
• Il più delle volte si tratta di attività che non richiedono competenze particolari anche se i Requesters possono chiedere delle qualifiche specifiche.
Fonte: http://www.panorama.it/economia/il-portale-del-lavoro-democratico-per-tutti-amazon-mechanical-turk/
Ricompense • Per ogni task, ogni worker guadagna una cifra che va da un
centesimo a qualche dollaro.
• Le ricompense possono sembrare basse se rapportate ad uno stipendio occidentale
• Le ricompense possono sembrare alte se vengono pensate per worker residenti in Paesi in via di sviluppo, dove i salari sono mediamente bassi ed il lavoro su MTurk può diventare una vera e propria opportunità di reddito
Caratteristiche • Il legame fisico tra datore di lavoro e lavoratore si rompe• È strumento democratico a cui chiunque può partecipare• La geografia ha un’importanza relativa poiché si può svolgere il proprio lavoro ovunque • È una modalità di sviluppo che permette di distribuire qualsiasi tipo di attività in tutto il mondo• È un mercato completamente libero, non ci sono
discriminazioni, poco stress e il lavoro è ridotto ai suoi elementi essenziali• È vantaggioso per le imprese perché possono «sfruttare» a
pieno regime una manodopera su scala mondiale
Opportunità o sfruttamento ?• Problema: viene capitalizzato il lavoro intellettuale
degli utenti della rete, retribuendolo poco o nulla • Il servizio è chiaramente sbilanciato a favore dei datori di
lavoro• La paga media si aggira sugli 1-2 dollari l'ora• Il Requester può retribuire solo gli Hit che preferisce • Il Requester non deve pagare alcuna tassa o contributo,
se non un 10% ad Amazon per il servizio• I Workers sono tenuti a dichiarare al fisco americano
tutti gli "introiti" derivanti dalle proprie prestazioni.
Opportunità o sfruttamento ?• Piattaforma straniera svincolata dalle nostre norme del diritto del lavoro (a differenza di Userfarm e Zooppa, italiane)• Si parcellizza lo stesso compito tra tante persone
diverse (costa poco) e si sceglie l’idea migliore• Utente pagato poco e ignaro del senso finale della
propria opera • Esistono piattaforme usate da utenti (Turkopticon) per monitorare la reputazione dei committenti così da evitare truffe, come il non essere pagati
Opportunità o sfruttamento ?• Si tratta di sfruttamento. Si necessitano
forme di tutela e garanzia nei confronti di tali lavoratori
• Non è tutelata perché non è riconosciuta né dai movimenti sindacali né dalla società
• Beneficiano del servizio i lavoratori che vivono nei paesi ad alta disoccupazione e dove non ci sono i diritti sociali
Fonte: http://espresso.repubblica.it/visioni/tecnologia/2013/05/07/news/sul-web-ti-pagano-mezzo-cent-1.54081
Crowdsourcing di valore • Esistono piattaforme italiane organizzate in modo diverso
da Mturk• Vengono messi a gara progetti da centinaia o migliaia di
euro, dove il candidato migliore vinceEs: Su Userfarm la Rai chiede di scrivere un soggetto con una storia vera,
che poi sarà trasformato in un filmato da videomaker. Valore complessivo del progetto, 22.500 euro.
Su Zooppa, Garzanti (De Agostini) ha messo in gara la realizzazione di uno spot video per promuovere nuove app per cellulari.
• Il crowdsourcing viene ormai usato dalle aziende per essere più competitive
Crowdsourcing Art
Crowdsourcing Art • La crowdsourcing art è emersa negli ultimi anni • Idea innovativa di usare il crowdsourcing come medium
per fare arte • Ideatore Aaron Koblin, artista statunitense dei digital
media che ha creato diversi progetti servendosi del Mturk• Sito personale:
http://www.aaronkoblin.com/
The Sheep Market• Un collage-animazione di diecimila pecore • Metafora della condizione del telelavoratore nell'era del Web 2.0. • Come spiega l'artista in un'intervista a Wired
"ho scelto la pecora per diversi motivi. Innanzitutto perché viene allevata per la lana e altri prodotti, ma anche perché viene associata con la clonazione.
Ho creato un software di animazione e ho chiesto (ai telelavoratori) di disegnare una pecora. Le persone non sapevano che il software registrava i loro movimenti sullo schermo e che, al di là del disegno finale, stavano in
realtà producendo un'animazione".
Fonte: http://www.repubblica.it/tecnologia/2009/12/16/news/crowdsourcing_art_opera_corale_quando_lartista_diventa_folla-1822841/
The Sheep Market • Disegnare attraverso un tool online “una pecora col
muso rivolto verso sinistra” al prezzo di 0,02$ • I turkers hanno risposto in massa all’appello riempiendo
nell’arco quaranta giorni un database con diecimila varianti dell’ovino• Chiuso il progetto, Koblin ha messo provocatoriamente
in vendita i disegni al prezzo di 20$ l’uno creando scompiglio fra le communities dei telelavoratori• L’operazione si è rivelata legale: i turkers avevano sottoscritto un accordo in cui rinunciavano a qualsiasi diritto sulle immagini create
Fonte: http://neural.it/it/2006/10/the-sheep-market-proving-the-crowdsourcing-exploitation/
Ten Thousand Cents• Un'installazione video che mostra la banconota emergere
dal disegno simultaneo di tutti i lavoratori• Una stampa di diecimila banconote da cento dollari (costo: 100$ l'una) • Il ricavato venne donato al progetto One Laptop per Child
di Nicholas Negroponte • Link : http://www.tenthousandcents.com/ Fonte: http://www.repubblica.it/tecnologia/2009/12/16/news/crowdsourcing_art_opera_corale_quando_lartista_diventa_folla-1822841/
Il caso Threadless
Cos’è?
• Si tratta di un’azienda americana nata nel 2000 che produce e vende T-shirts online in modo innovativo • I fondatori sono Jake Nickell e Jacob DeHart, all’epoca
studenti universitari appassionati di arte e design• Le t-shirt, le felpe e anche le cover per i cellulari sono
ideate sia dai creativi che dai membri della community• Si tratta infatti di un business online, costruito attorno
ai social network, in cui gli utenti collaborano tra loro• Hanno 2 milioni di fans su Twitter e 1 milione di like su Facebook
T-shirt Shop
Business model• L’obiettivo non è quello di massimizzare le vendite o
potenziare l’advertising, ma di coinvolgere il consumatore in modo che possa dare libero sfogo alla propria creatività• Il rapporto tra clienti e impresa è basato sulla co-creazione• Hanno una particolare organizzazione interna: la sede
centrale non è un vero ufficio, ma assomiglia ad una camera nel dormitorio di un college• I membri del personale sono di età compresa tra i 23 ed i 35 anni• Parole chiave: informalità e divertimento, al fine di
stimolare continuamente la vena creativa dei dipendenti
Business model• Effettuano consegne a livello internazionale• Ha stipulato accordi con Gap, Bath&Beyond e Dell Inc.• Nel 2007 hanno raggiunto un fatturato di 30 milioni di dollari• Hanno aperto un negozio fisico su due piani a Chicago
usato come canale di marketing per attirare ulteriore attenzione sul sito
sede di eventi: concerti e mostre d’arte Ha dato agli artisti la possibilità di vedere il proprio lavoro
venduto in un contesto reale Luogo di incontro per gli utenti della Community Threadless
La sede centrale e i suoi fondatori
Store di Chicago
Come funziona?
• Il sito chiede ai consumatori di progettare ed inviare modelli di T-shirts • Tramite la community le idee vengono sottoposte a processi di selezione e voto, e le migliori T-shirts, ovvero le più votate, vengono messe in vendita ad un costo medio di 18$ (spese di spedizione escluse). • Prima di mandarle in produzione, Threadless lancia una richiesta di pre-ordine ai votanti, per orientarsi sui quantitativi e per ridurre al minimo gli stock.
Threadless“You are Threadless. You make the ideas, you pick
what we sell, you are why we exist.”“ Voi siete Threadless. Voi create le idée. Voi prendete ciò che vendiamo, siete la ragione
per la quale esistiamo.”
• Sito ufficiale: https://www.threadless.com/ • Twitter: @threadless https://twitter.com/threadless • Facebook: https://www.facebook.com/threadless • App:
TEE TEE
About
• Tee Tee nasce a fine 2010 e diventa realtà ad inizio 2012
• Una community decide quali design mandare in stampa
• Team di artisti provenienti da tutto il mondo • Stampano magliette al costo di 12€• Ne stampano una ogni 2 giorni • Allo scadere del tempo la maglietta entra a far
parte del «santuario» dove riposano tutte le altre magliette già stampate
• All’interno della sezione «vota» le magliette vengono votate e se raggiungono un tot di voti possono essere stampate e vendute
• Sito ufficiale: http://www.teetee.eu/ • Facebook: https://
www.facebook.com/TeeTee.eu
La costituzione islandese
«La costituzione in crowdsourcing»
• Venne così definito il tentativo di realizzare la nuova costituzione islandese • Anno 2010-2013• Testo scritto in modo inclusivo e trasparente • Elemento di ispirazione per chi sta cercando di scrivere o
riscrivere il proprio contratto sociale • Lavoro di stesura tenutosi a porte chiuse, ma previste
riunioni aperte al pubblico i cui resoconti venivano pubblicati in PDF sul sito dell’assemblea
Caratteristiche fondamentali1. Forum Nazionale È un processo consultivo composto da un campione di 950 persone
rappresentativo della popolazione Riunitosi per decidere principi e valori da inserire nella nuova
costituzione Riunione trasmessa in streaming, a dimostrazione del grande livello di
trasparenza2. Assemblea Costituzionale per la stesura Composta da 522 cittadini, parità di genere, con diverse
professioni (dottori, avvocati, studenti, pastori, agricoltori, regista, direttrice di un museo d’arte…)
Esclusi politici di professione, screditati a causa della crisi del 20083. Usare i social media per aprire il processo di stesura a tutta la popolazione per raccogliere suggerimenti e critiche Il lavoro dell’Assemblea viene di volta in volta pubblicato su un sito e
sottoposto al giudizio dei cittadini islandesiFonte : http://www.ilpost.it/2014/08/01/costituzione-islanda-fallimento/
Costituzione Social
Fallimento • Il referendum consultivo indetto, il 20 ottobre 2012, registra una bassa affluenza (48,9%) e una percentuale di voti favorevoli minore delle aspettative (67%).• La Commissione di Venezia – l’organo consultivo del Consiglio d’Europa che assiste gli stati nel consolidamento e rafforzamento delle istituzioni democratiche – inizia a sollevare critiche su alcune disposizioni contenute nel testo della nuova costituzione• In Parlamento i due principali partiti di opposizione cominciano ad
attaccare duramente la bozza costituzionale.• La revisione prevedeva un procedimento complesso: le modifiche alla
costituzione, devono essere approvate dal parlamento, poi dai cittadini attraverso un referendum, e infine, dopo ulteriori elezioni politiche, da un nuovo parlamento.
Fonte: http://www.fainotizia.it/inchiesta/26-09-2013/islanda-che-fine-ha-fatto-la-costituzione-2.0
Caso Chevrolet
Caso Chevrolet• Nel marzo 2006 Chevrolet GM ha coinvolto i suoi consumatori nel
progetto di una campagna «Do-it-yourself»• Scopo: promuovere il Suv Chevy Tahoe• I consumatori sono stati invitati a realizzare il proprio spot in
digitale a partire da una serie di clip e di colonne sonore tra cui scegliere sul sito dedicato al Suv Tahoe, da arricchire poi con elementi testuali ideati liberamente• Idea nata come tentativo di assumere una posizione trasparente,
aprendosi al dibattito con i propri i clienti (ha dichiarato il Direttore Generale Ed Peper)
Fonte: http://www.ninjamarketing.it/2007/01/08/il-caso-chevy-tahoe-ambientalismo-compensazione-e-user-de-generated-advertising/ http://labcdnew.humnet.unipi.it/wp-content/uploads/2015/01/Luca-Briganti-Crowdsourcing.pdf
Cosa è successo?• Si è verificato un crowdslapping, ovvero “quando la
folla si mette contro il crowdsourcer”• L’iniziativa ha mobilitato gli attivisti anti-Suv, che
hanno avuto la possibilità di esprimersi • La folla ha aggirato la richiesta della Chevrolet di
realizzare uno spot pubblicitario dell'auto, realizzando spot contro tutto: dai SUV all'ambiente politico di Bush all'industria automobilistica americana.• La Chevrolet non ha eliminato gli annunci satirici,
affermando che “tutto ciò fa parte del gioco”.
Strategia o lezione?• È un esempio di come il fenomeno del crowdsourcing può
facilmente sfuggire al controllo degli uomini di marketing e generare l’effetto contrario a quello desiderato.
• La Chevrolet avrebbe potuto decidere di andare intenzionalmente incontro alle critiche degli ambientalisti, facendosi raccontare quanto già sapeva per poi uscirsene strategicamente con dichiarazioni su quanto fosse importante ascoltare ed accontentare le opinioni negative dei propri clienti.
Strategia o lezione?
“Per un brand la cosa migliore è andare SEMPRE al cuore del dibattito, piuttosto che restarne ai margini”
(dichiarazione del Direttore Marketing Tahoe)
• Chevy è rimasta una user generated advertising campaign durata quattro settimane, che ha raccolto 30.000 iscrizioni ed ha raggiunto circa cinque milioni di persone
Grazie per l’attenzione