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Cs riforma istituzionale slide

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La riforma istituzionale come fondamento della nuova fase dell’Autonomia
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Page 1: Cs riforma istituzionale slide

La riforma istituzionalecome fondamento della nuova

fase dell’Autonomia

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IL PROCESSO DI ATTUAZIONE DELLA RIFORMA ISTITUZIONALE

2006- 2010 2011-2015

FASE COSTITUTIVA FASE ATTUATIVA

2007: Individuazione dei territori

2009-2010: • Nomina organi con sistema indiretto • Adozione atti fondamentali

2010: elezione diretta organi

Trasferimento prime funzioni dalla Provincia

Adozione atti programmazione

Creazione reti del sistema

Sperimentazione trasferimento compiti di gestione del territorio (strade e foreste)

Realizzazione dei punti unici di accesso ai servizi della pubblica amministrazione

Gestione associata funzioni comunali (entrate, informatica, contratti e appalti)

LegisLature provinciaLi

2003-2008 2008-2013 2013-2018

consiLiature comunaLi

2005-2010 2010-2015

2006

legge di riforma

istituzionale

Novembre 2010

costituzione Consiglio delle Autonomie locali

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Funzioni già trasferite dalla Provincia a tutte le ComunitàLa programmaZione

Le Comunità sono titolari di importanti competenze in materie strategiche per la vita socialee per lo sviluppo dei territori. Nei settori in cui il Comprensorio si limitava a gestire interventie attività su delega della Provincia le Comunità possono infatti decidere le proprie politichee definire le priorità di intervento.

COMPETENZA PROGRAMMAZIONE STADIO PERSONALE UTILIZZATO

ATTIVITà SOCIO-ASSISTENZIALI PIANO SOCIALE AttivatoNessun incremento: si tratta di personalegià comprensoriale che gestiva le competenzein delega

URBANISTICA TERRITORIOE SVILUPPO

PIANO TERRITORIALEDI COMUNITà

Attivato

Facilitatori reperiti tramite mobilità da PATo altri enti locali (8 unità)

Animazione territoriale (Trentino Sviluppo)

Bando Pianificatori - personale individuatotramite mobilità (16 - da assegnare)

EDILIZIA AGEVOLATAE PUBBLICA

POLITICA DI SETTORE (criteri priorità interventi)

AttivatoNessun incremento: si tratta di personalegià comprensoriale

DIRITTO ALLO STUDIO(ASSISTENZA SCOLASTICA)

POLITICA DI SETTORE (criteri priorità interventi)

AttivatoNessun incremento: si tratta di personalegià comprensoriale

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Funzioni già trasferite dalla Provincia a tutte le ComunitàLa gestione

Oltre alle funzioni gestionali già in capo ai comprensori le Comunità hanno assunto significative competenze gestionali prima assicurate dalla Provincia in materia di urbanistica e paesaggio (ex commissioni del paesaggio) e a breve assumeranno rilevanti attività di governo del territorio (manutenzione ordinaria strade e interventi di gestione patrimoni forestali)

COMPETENZA ATTIVITà STADIO PERSONALE UTILIZZATO

ATTIVITàSOCIO-ASSISTENZIALI

Gestione piani sociali e attività socio-assistenziali

Attivato Nessun incremento: personale già comprensoriale

URBANISTICACommissioni per la pianificazione territoriale e il paesaggio delle comunità (CPC)

Attivato

Circa 30 unità di personale (1 tecnicoe un amministrativo per ciascuna comunità)proveniente dalla Provincia, 15 già assegnatia breve integrati tramite mobilità da PAT

TERRITORIO• Manutenzione ordinaria strade• Gestione patrimoni forestali

Attivato da aprile 2012 in 3 comunità pilota

106 operai, 4 tecnici, 3 amministrativi; si trattadi personale provinciale che già svolge tali funzioni

EDILIZIA AGEVOLATAE PUBBLICA

Gestione domande e graduatorie Attivato Nessun incremento: personale già comprensoriale

DIRITTO STUDIOGestione assistenza scolastica (mense, assegni di studio..)

Attivato Nessun incremento: personale già comprensoriale

SERVIZI AL CITTADINOPunto unico di accesso ai servizi della pubblica amministrazione

Attivato entroprimavera 2012 in 2comunità pilota

Nessun incremento: personale già dipendentedalla Provincia e dalle Comunità che opereràin modo integrato

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COMMISSIONI PER LA PIANIFICAZIONETERRITORIALE (CPC) - COMPETENZE

materia DecorrenZa

paesaggio

• interventi attualmente attribuiti alla competenza delle commissioni comprensoriali per la tutela paesaggistico-ambientale

• strade forestali e comunali

• interventi nel territorio dei Parchi provinciali e del Parco nazionale dello Stelvio (che non spettino alla PAT)

• interventi che interessano i beni ambientali

• pannelli solari e fotovoltaici

• nuove linee elettriche o sostituzione di quelle esistenti <30.000 volt

• pareri per sanatoria opere abusive

• installazione di cartelli e altri mezzi pubblicitari (fuori dai centri abitati)

eX competenZeDeLLa provincia

Dalla nomina della cpc,con esclusione dei cartellipubblicitari che richiedonoun regolamentodi attuazione

eDiLiZia

• pareri sulla qualità architettonica degli interventi edilizi rilevanti

• pareri sostitutivi delle commissioni edilizie (avvalimento facoltativo del comune)

• parere per i pannelli solari e fotovoltaici su edifici nei centri storici o del patrimonio edilizio montano (fuori cioè dalle zone soggette a tutela del paesaggio)

• parere su incompatibilità con la destinazione di zona per il cambio di destinazione d’uso abusivo

in parte nuovecompetenZe/

in parte eX competenZe DeLLa provincia

Dalla nomina della cpc:• piani attuativi• pannelli solari• incompatibilità

destinazione d’uso abusivoDall’approvazione delladeliberazione della g.po dei ptc per gli interventi edilizi rilevanti

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COMMISSIONI PER LA PIANIFICAZIONETERRITORIALE (CPC) - COMPETENZE

materia DecorrenZa

pianiFicaZione territoriaLe

• pareri sui piani attuativi (qualora riguardanti aree non soggette a tutela del paesaggio)

• pareri sui piani guida solo nei casi in cui sono richiesti per le aree produttive di interesse provinciale di progetto

• pareri su PRG e loro varianti (coerenza con il PTC; NB: regime transitorio: verifica coerenza con il documento preliminare della Comunità)

• pareri nell’ambito delle procedure di deroga urbanistica solo per gli interventi rilevanti

nuova competenZa

eX competenZa DeLLa provincia

Dalla nomina della cpc:

• piani attuativi e piani guida

• deroghe urbanistiche

Dal documento preliminare del tavolo di confrontoper i prg e loro variantiDall’approvazione delladeliberazione della giunta provinciale o dei ptcper gli interventi edilizi

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gestione DeL territorio: manutenzione ordinaria strade statali e provincialie interventi di gestione dei patrimoni forestali

Personale interessato: 106 operai, 4 tecnici, 3 amministrativi; si tratta di personale provinciale che già svolge tali funzioni e che sarà coordinato in un modello di gestione integrato del personale operaio, tecnico e amministrativo tra Comunità e Provincia. Il modello potrà successivamente coinvolgere i Comuni.

Coordinamento

e direzione

di personale operaio

che già opera

sul territorio

PROVINCIA

COMPITI E ATTIVITà«TERRITORIALI»

operai COMUNITà COMUNITà COMUNITà

fASE1: da aprile 2012 in tre Comunità capofila (Primiero, Valsuganae Tesino, Giudicarie)è avviata la sperimentazione – durata: 1 anno

Allocazione «coordinata» del personale operaioper soddisfare gli interventi sul territorio e rispondere

alle esigenze di reperibilitàMessa

a fattor comune

di personale

operaio

che opera

sul territorio COMUNI

fASE2:estensione

a tuttele Comunità

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gestione DeL territorio: le attività demandate alle Comunità

MANUTENZIONE ORDINARIA STRADE GESTIONE PATRIMONIO fORESTALE

• esecuzione trattamenti antighiaccio;• gestione del verde;• manutenzione ordinaria

della pavimentazione stradale;• pulizia delle opere per il drenaggio

ed il coinvolgimento delle acque raccolte sulla sede stradale;

• controllo e manutenzione delle barriere di sicurezza;

• manutenzione della segnaletica stradale verticale;

• pulizia del piano viabile;• pulizia delle gallerie…

• interventi colturali di miglioramento della stabilità e qualità dei boschi;

• manutenzione della viabilità e delle opere antincendio;

• costruzione e manutenzione viabilità forestale;

• valorizzazione delle emergenze botaniche ed ambientali;

• miglioramento degli habitat faunistici;• interventi sulla sentieristica forestale,

compresa quella sat, nonché percorsi didattici;

• recupero dei boschi danneggiati dalle avversità;

• interventi sistematori e di bioingegneria in area forestale;

• realizzazione rifugi forestali…

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iL punto unico Di accessoper iL cittaDino

La potestà di programmare e pianifi-care in settori strategici per il proprio

sviluppo socio-economico e territo-riale e di gestire conseguentemen-te i servizi e gli interventi (adegua-tezza e sussidiarietà) costituiscono un’occasione unica per rispon-dere con più efficacia ai bisogni emergenti dai cittadini e favorire una forte integrazione tra citta-

dini e pubblica amministrazione. L’occasione fornita dalla riforma isti-

tuzionale risulta ancora più importante nell’attuale fase congiunturale di dimi-nuzione dei bilanci pubblici.

Sotto il profilo dell’organiz-

zazione e dell’integrazione dei ser-

vizi per il cittadino tra le iniziative per

il 2012 è in fase di realizzazione il Punto

unico accesso ai servizi della Pubblica Am-

ministrazione, un unico luogo fisico presso la

sede della Comunità dove i cittadini avranno a

disposizione una pluralità di servizi (Provincia,

Comunità, altri enti pubblici).

Entro primavera 2012: avvio

su due Comunità pilota

(Primiero e Valle di Sole)

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LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

• Inattuazionedelpiano urbanistico provinciale(PUP)edellanuovaleggeurbanisti-cadel2008,tutteleComunitàhannoavviatoilpercorsoperlaformazionedelPianoterritorialedellaComunità.

• Inparticolaresonostatiadottatigliatti di indirizzoperlapianificazioneterritoria-le,alloscopodiattivarelafasepartecipativadeiportatoridiinteresseinfunzionedell’Accordoquadrodiprogramma.

• Nellaprospettivadellariformaistituzionaleeurbanistica,leComunitàsonoprotago-nistenelladefinizionedellestrategieperunosviluppodurevoledelproprioambitoterritoriale,nell’obiettivodiconseguireunelevatolivellodicompetitivitàdelsiste-materritoriale,diriequilibrioedicoesionesocialeedivalorizzazionedelleidentitàlocali.

• InquestacornicelaProvincia,conilnuovoPUP,hadatocorsoaduncambiamento radicalenell’eserciziodellefunzioniconcernentiilgovernodelterritorio,definendoicapisaldi(invarianti)alivellodiPUP,masoprattuttorinviandoallostrumentodelleComunitàilcompitodidelinearelecondizionielesceltestrategicheperlosviluppodeiterritori,inunavisionecomplessivaarete.

LaProvinciaquindiabbandonaunruolotutoriodivigilanzaecontrolloneiconfrontidelleistituzionilocali,masimuoveinunalogicadisostegno,disupportoedicon-sulenzaperfavorirelaprogettualitàdelleComunitàedeiComuni.

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In questa direzione sono stati costituiti:• lascuola per il governo del territorio e del paesaggio(STEP),qualecentrodifor-

mazionepermanentedeivariattoriedellacittadinanza;• l’osservatorio del paesaggio,qualeForumdidiscussioneedicrescitadiunacul-

turadiffusadelpaesaggio;• IlFondo del paesaggio,perlapromozionediazioniemisureancheesemplaridi

riqualificazioneedivalorizzazionedelpaesaggio;• l’interfaccia economico-territoriale (IET), quale sistema informativo che associa

datieinformazionistatisticheacaratteresocio-economicoabasigeografiche.IETrappresentauno strumento fondamentaledi conoscenzaper l’elaborazionedeglistrumentidipianificazioneterritorialedelleComunità,maingeneraleperlapianifi-cazioneeprogrammazionesiaprovincialechelocale,riducendosignificativamenteglioneritecniciefinanziariperladefinizionedeiquadriconoscitivi.

LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

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Per favorire lo sviluppo della pianificazione territoriale, sono state attivate nel corso del 2011, a seguito di specifica formazione:• ottounitàdifacilitatorireperitiall’internodellapubblicaamministrazione;• èstatoavviatounpercorsodianimazioneterritorialetramiteTrentinoSviluppo;• èinattounbandodiselezioneperpianificatori,cheunavoltaformatirappresente-

rannoilpuntodiriferimentofondamentalealivellotecnicoperladefinizionedellestrategiedipianificazioneediprogrammazionedelleComunità.

Dovràessereemanatounulteriorebandodimobilitàdicircaquindiciunitàdipersonaletecnico-amministrativoprovenientedallaProvincia,daassegnareaciascunaComunità.

LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

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IL PAESAGGIO

• Nell’autunnodel2011,sonostatecostituitedalleComunitàtutteleCommissioniperlapianificazioneterritorialeeilpaesaggio(CPC),aseguitoanchedelladesignazionedelmembroespertoinrappresentanzadellaProvincia.Parimenti,svolgonofunzioniinmateriadipaesaggioleCommissioniediliziedeiComunidiTrentoediRovereto.

• ConseguentementeèstatatrasferitaalleComunitàlagranpartedellecompetenzeinmateriadiautorizzazionipaesaggistiche,originariamenteriservateallaProvincia.

• SonostatetrasferitealleCPClealtrecompetenzeinmateriadiediliziaedipianifica-zioneterritorialesecondoquantoprevistodallaleggeurbanistica.

• DiseguitosiriportaunaschedariepilogativadellecompetenzedelleCPC

Alfinediconsentirel’operativitàdelleCPC,sonostatimessiadisposizionedelleComuni-tàdapartedellaProvincia,settegeometrieottosegretariamministrativiprovenientidalServizioUrbanisticaetuteladelpaesaggio.èstatarealizzatatramiteSTEPunaseriedicorsidi formazioneper icomponentidelleCPC,iqualisonoperaltroimpegnatiinunaformazionepermanenteinmateriadipaesag-gio.Sonostateemanatedirettiveperl’operativitàdelleCPCmedianteladeliberazionedellaGiuntaprovincialen.1919dell’8settembre2011edaultimoèstataformulataunacir-colareacaratteregeneraleindata28febbraio2012,condivisapreventivamenteconleComunità.

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GESTIONE ASSOCIATA DI FUNZIONIE COMPITI COMUNALI

Riorganizzazione prevista dalle leggi finanziarie 2011 e 2012 e Protocolli di finanza locale 2011 e 2012

fUNZIONI/SERVIZI STRUMENTI E TEMPI ObIETTIVI

Polizia locale

Revisione progetto sicurezza

Definizione entro marzo 2012

Operatività entro il 2012

Creazione di una rete di competenzespecializzata a più livelli:Comuni – Comunità – Provincia – agenziee società di sistema

Maggiore efficienza degli enti

Riduzione dei costi di gestione del sistema

Asili nido

Individuazione Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) d’intesacon il Consiglio delle autonomie

Operatività anno scolastico 2012-2013(Protocollo 2011)

Contratti e appalti

Entro marzo 2012: deliberazione della Giunta d’intesacon il Consiglio delle autonomie locali che individuamodalità e criteri per l’attuazione dell’obbligo di gestionein forma associata, che sarà operativo dall’1 gennaio 2013

Entrate

Informatica

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governance

Funzionicomunaligestite attraversomodelli a rete

I singoli Comuni in quantotitolari delle funzioni hanno la potestàregolamentare e adottano le sceltedi indirizzo sulle tematichestrategiche per il proprio ente

Specifici ruoli dell’organizzazionee nella programmazionedei compiti e delle attivitàspettano ad un organismocomposto dai sindaci aderentie dal presidente di Comunità

Garanzia per tutti i comunidi un servizio a livello territoriale(sportelli informativi di 1° livello)e della disponibilità di risorse specializzatea livello di territorio

DIMENSIONE ASSOCIATIVA

Governance

in capo

ai Comuni

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un esempio di GESTIONE ASSOCIATAA LIVELLO DI COMUNITà

alcune evidenze quantitative del progetto pilota

comunità della val di non

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AlcuneevidenzequantitativedelprogettopilotadiGestioneassociatadiunapluralitàdifunzioni-ComunitàdellaValdiNon

Almeno 2,5 milioni di euro all’annodi risparmi conseguibili a frontedella riorganizzazione dei servizi

Il 50% dei risparmi è riconducibileal costo di duplicazione di attivitàe alla mancanza di specializzazione

I beneficisono conseguibilisolo in presenzadi un adeguatoprocessodi evoluzioneapplicativa

servizi considerati:• Servizio tecnico• Contratti e appalti• Tributi• Gestione del personale• Commercio

risparmi si ottengono attraverso:• Eliminazione delle duplicazioni• Semplificazione delle filiere decisionali• Aumento della specializzazione• Riduzione apporto di esternalizzazioni• Gestione selettiva turn over personale• Miglior controllo della fiscalità

VAL DI NON

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Lariorganizzazionedellagestionedelleentratenella Comunità della Val di Non

In funzione

delle caratteristiche

del territorio

e dei volumi di pratiche

gestite si ipotizza la divisione

del territorio in 3 aree

con caratteristiche

territoriali omogenee

al loro interno.

BresimoCagnòCisClesClozCoredoLivoNannoRevò

RomalloRumoSanzenoSfruzSmaranoTaioTassulloTresTuenno

Area 1 (18 Comuni)

AmblarBrezCastelfondoCavarenoDambelDon

FondoMaloscoRomenoRonzoneRuffrè-MendolaSarnonico

Area 3 (12 Comuni)

CampodennoCunevoDennoFlavon

SporminoreTerresTonVervò

Area 2 (8 Comuni)

VAL DI NON

ENTRATE

Il cittadino potrà recarsi in modo indifferenziato sui diversi politerritoriali.

Ipotesi preliminare

formulata dal gruppo

di lavoro

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IlmodelloprevedecheilComunepartecipiadunareteingradodispecializzarsiedielevarelaqualitàdeiservizi

PIANIfICAZIONE fRONT OffICERISCOSSIONEORDINARIA

ACCERTAMENTO/CONTROLLIRISCOSSIONE

COATTIVAGESTIONE

CONTENZIOSOATTIVITà

AMMINISTRATIVE

politichefiscali/tariffarie

Gestionedel front office

I° livello

Determinazione/Carico

del dovuto

Gestione attivitàcontrollo/accertamento

Predisposizione ingiunzione

fiscale

Ricezionedei ricorsi

giurisdizionalipresentati

dai contribuenti

Gestionedegli incassi,

della rendicontazione e del riversamento

Gestionedel front office

II° livello

Predisposizione delle comunica-

zionidi pagamentoal contribuente

Formalizzazioneed emissione avvisi

Gestione dell’azione esecutiva

sul patrimonio del debitore

Gestionedel contenzioso

Gestionedei rimborsi/

provvedimenti

Gestionedei resi postali

Gestione dei controlliterritoriali

Altre attivitàamministrative

VAL DI NON

ENTRATE

ATTIVITà SVOLTA DAI COMUNI CON IL SUPPORTO DELLA GESTIONE ASSOCIATA

ATTIVITà SVOLTA DALLA GESTIONE ASSOCIATA

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Sistimadiconseguirenelperiodoconsideratobeneficipercirca€1.129.271

€ 28.636

€ 57.468

€ 86.299

€ 115.131 € 115.131€ 55.644

€ 58.894

€ 58.894

€ 58.894 € 58.894

€ 96.121

€ 69.536

€ 42.952

€ 16.368

€ 14.223€ 18.963

€ 23.704

€ 23.704

€ 122.705

€ 7.111

€ -

€ 50.000

€ 100.000

€ 150.000

€ 200.000

€ 250.000

2013 2014 2015 2016 2017

Personale Prestazioni di servizi Incremento gettito Riduzione costi a carico del contribuente

€ 214.096€ 226.705

€ 233.693€ 240.681

€ 214.096

VAL DI NON

ENTRATE

35%

26%

8%

31%

€ 402.665

€ 87.706

€ 347.681

€ 291.219

Totale: € 1.129.271

benefici annui

Ripartizione benefici cumulati nel periodo

2013 2014 2015 2016 2017Benefici derivati da efficientamento interno 84.280 116.362 145.193 174.025 174.025

Benefici legati alla riduzione del costo del personaleimpiegato nel servizio 28.636 57.468 86.299 115.131 115.131

Benefici legati alla riduzione di costi per prestazioni di servizi 55.644 58.894 58.894 58.894 58.894

Benefici derivati da incremento gettito 122.705 96.121 69.536 42.952 16.368

TOTALE BENEFICI PER COMUNI E COMUNITà 206.985 212.482 214.729 216.977 190.392

Benefici derivanti da riduzione dei costi a carico del contribuente 7.111 14.223 18.963 23.704 23.704

TOTALE BENEFICI PER CONTRIBUENTI 7.111 14.223 18.963 23.704 23.704

TOTALE BENEFICI 214.096 226.705 233.693 240.681 214.096

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riorganiZZaZione DeLLa provincia

• fase già deliberata: riduzione dipartimenti da 15 a 10

• fase in corso: verifica organizzazione interna Dipartimenti e Agenzie

• fase in corso: • applicazione accordo sindacale sul FOREG • emanazione regole interne per l’utilizzo del FOREG per accompagnare processi di riorganizzazione e trasferimento alle Comunità di funzioni provinciali


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