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Csi Insieme N°33

Date post: 28-May-2015
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Titoli: Le tre strade di Papa Francesco: educazione, sport e lavoro - Gli open a sette si tingono di giallo blu biennese - La magica rincorsa del Niardo negli open a sei - Alla Primavera dell’Oratorio Bienno manca la festa del volley
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10 Giugno 2014 Le tre strade del Papa: educazione, sport e lavoro Gli open a sette si tingono di giallo blu La magica rincorsa del Niardo negli open a sei Alla Primavera dell’Oratorio Bienno manca la festa del volley
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10 Giugno 2014

Le tre strade del Papa:educazione, sporte lavoro

Gli open a settesi tingonodi giallo blu

La magica rincorsadel Niardonegli open a sei

Alla Primavera dell’Oratorio Biennomanca la festa del volley

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Papa Francesco e le tre strade: educazione, sport e posti di lavoro

LA FESTA DELLO SPORT VISSUTA IN PIAZZA SAN PIETRO

V i ringrazio per la vostra pre-senza “siete tanti!” e ringrazio il Presidente per le sue cortesi parole. È una vera festa dello

sport quella che stiamo vivendo in-sieme qui in Piazza San Pietro, che oggi ospita anche dei campi di gioco. Ed è molto buono che abbiate volu-to festeggiare il vostro settantesimo compleanno non da soli, ma con l’in-tero mondo sportivo italiano rappre-sentato dal CONI, e soprattutto con tante società sportive. Complimenti! Adesso manca solo la tor-ta, per festeggiare il 70.mo compleanno! Il saluto più grande è per voi, cari at-leti, allenatori e dirigenti delle socie-tà sportive. Conosco e apprezzo il vostro impegno e la vostra dedizio-

ne nel promuovere lo sport come esperienza educativa. Voi, giovani e adulti che vi occupate dei più piccoli, attraverso il vostro prezioso servizio siete veramente a tutti gli effetti de-gli educatori. E’ un motivo di giusto orgoglio, ma soprattutto è una responsabilità! Lo sport è una strada educativa. Io tro-vo tre strade, per i giovani, per i ra-gazzi, per i bambini. La strada dell’educazione, la strada dello sport e la strada del lavoro, cioè che ci siano posti di lavoro all’inizio della vita giovanile! Se ci sono queste tre strade, io vi assi-curo che non ci saranno le dipenden-ze: niente droga, niente alcol. Perché? Perché la scuola ti porta avanti, lo

sport ti porta avanti e il lavoro ti por-ta avanti. Non dimenticate questo. A voi, sportivi, a voi, dirigenti, e anche a voi, uomini e donne della politica: educazione, sport e posti di lavoro! E’ importante, cari ragazzi, che lo sport rimanga un gioco! Solo se ri-mane un gioco fa bene al corpo e allo spirito. E proprio perché siete sportivi, vi invi-to non solo a giocare, come già fate, ma c’è qualcosa di più: a mettervi in gioco nella vita come nello sport. Mettervi in gioco nella ricerca del bene, nella Chiesa e nella società, senza paura, con coraggio ed entusiasmo. Mettervi in gioco con gli altri e con Dio; non accontentarsi di un “pareg-gio” mediocre, dare il meglio di sé

stessi, spendendo la vita per ciò che davvero vale e che dura per sempre. Non accontentarsi di queste vite tiepide, “mediocremen-te pareggiate”: no, no! Andare avanti, cercan-do la vittoria sempre! Nelle società sportive si im-para ad accogliere. Si ac-coglie ogni atleta che de-sidera farne parte e ci si accoglie gli uni gli altri, con semplicità e simpatia. Invi-to tutti i dirigenti e gli allena-tori ad essere anzitutto per-sone accoglienti, capaci di tenere aperta la porta per dare a ciascuno, soprattut-to ai meno fortunati, un’op-portunità per esprimersi. E voi, ragazzi, che provate

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ASSOCIAZIONE

gioia quando vi vie-ne consegnata la ma-glietta, segno di ap-partenenza alla vostra squadra, siete chia-mati a comportarvi da veri atleti, degni del-la maglia che portate. Vi auguro di meritarla ogni giorno, attraver-so il vostro impegno e anche la vostra fatica. Vi auguro anche di sentire il gusto, la bellezza del gioco di squadra, che è mol-to importante per la vita. No all’individua-lismo! No a fare il gio-co per se stessi. Nel-la mia terra, quando un giocatore fa que-sto, gli diciamo: “Ma questo vuole mangiarsi il pallone per se stesso!”. No, questo è indi-vidualismo: non mangiatevi il pallo-ne, fate gioco di squadra, di équipe. Appartenere a una società sporti-va vuol dire respingere ogni for-ma di egoismo e di isolamento, è l’occasione per incontrare e sta-re con gli altri, per aiutarsi a vicen-da, per gareggiare nella stima re-ciproca e crescere nella fraternità. Tanti educatori, preti e suore sono partiti anche dallo sport per matu-rare la loro missione di uomini e di cristiani. Io ricordo in particolare una bella figu-ra di sacerdote, il Padre Lorenzo Mas-sa, che per le strade di Buenos Aires ha raccolto un gruppo di giovani intor-no al campo parrocchiale e ha dato vita a quella che poi sarebbe diventa-ta una squadra di calcio importante. Tante delle vostre società sportive sono nate e vivono “all’ombra del campanile”, negli oratori, con i preti, con le suore.

E’ bello quando in parrocchia c’è il gruppo sportivo, e se non c’è un grup-po sportivo in parrocchia, manca qual-cosa. Se non c’è il gruppo sportivo, manca qualcosa.Ma questo gruppo sportivo dev’esse-re impostato bene, in modo coerente con la comunità cristiana, se non è coerente è meglio che non ci sia! Lo sport nella comunità può esse-re un ottimo strumento missionario, dove la Chiesa si fa vicina a ogni persona per aiutarla a diventare mi-gliore e ad incontrare Gesù Cristo. Allora, auguri al Centro Sportivo Ita-liano per i suoi 70 anni! E auguri a tutti voi! Ho sentito prima che mi ave-te nominato vostro capitano: vi rin-grazio. Da capitano vi sprono a non chiudervi in difesa: non chiudetevi in difesa, ma a venire in attacco, a giocare insieme la nostra partita, che è quella del Vangelo. Mi raccomando: che tutti giochino, non solo i più bravi, ma tutti, con i pregi e i limiti che ognuno ha, anzi, privilegiando i più svantaggiati, come

faceva Gesù. E vi incoraggio a portare avanti il vo-stro impegno attraverso lo sport con i ragazzi delle periferie delle città: in-sieme con i palloni per giocare po-tete dare anche ragioni di speranza e di fiducia. Ricordate sempre queste tre strade: la scuola, lo sport e i posti di lavoro. Cercate sempre questo. E io vi assicuro che su questa stra-da non ci sarà la dipendenza dalla droga, dall’alcol e da tanti altri vizi. Cari fratelli e sorelle, siamo alla vi-gilia di Pentecoste: invoco su di voi una abbondante effusione dello Spi-rito Santo, che con i suoi doni vi so-stenga nel vostro cammino e vi ren-da testimoni gioiosi e coraggiosi di Gesù Risorto. Vi benedico e prego per voi, e vi chie-do di pregare per me, perché anche io devo fare il mio gioco che è il vo-stro gioco, è il gioco di tutta la Chie-sa! Pregate per me perché possa fare questo gioco fino al giorno in cui il Si-gnore mi chiamerà a sé. Grazie.

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Il CSI non è fatto da semplici sportivi,siamo dei veri educatori

IL SALUTO AL PAPA DEL PRESIDENTE CSI MASSIMO ACHINI

C arissimo Papa Francesco, buon pomeriggio. Sempli-cemente ma anche sentita-mente, molto sentitamente.

GRAZIE.Grazie per il dono che Lei ci fa di que-sto incontro. Un incontro che ci riem-pie il cuore di gioia e di speranza.Davanti a Lei, santità si trova radu-nata una parte numerosa e rappre-sentativa di un grande popolo e di un popolo grande.Sono i ragazzi, le ragazze, i genitori, gli allenatori, i dirigenti, gli animato-ri, gli arbitri, i Presidenti delle società sportive che operano nelle parrocchie, negli oratori, nei quartieri, nelle perife-rie . Nei campetti e nelle palestre dei comuni grandi e piccoli di tutta Italia. Santità, sono venuti qui per fare fe-sta, con Lei. Noi non siamo sempli-cemente degli sportivi. Ci piace gio-care certo.Quando capita ci piace anche vincere. Ma tutto questo non ci basta. Siamo e vogliamo essere dei veri educato-ri, capaci di testimoniare attraverso lo sport la vita buona del Vangelo. Siamo convinti che oggi c’è una sola partita che nessuno può permetter-si di perdere: quella di educare i gio-vani alla vita. E noi quella partita vogliamo giocar-la sino in fondo con impegno e en-tusiasmo.Siamo qui oggi tutti insieme, bam-bini, ragazzi, giovani, adulti, cam-pioni, perché vogliamo affida-re a Lei, carissimo Santo Padre, la nostra passione educativa.

Noi sappiamo che lei ci vuole bene e che ha fiducia in noi. Per que-sto vogliamo chiederle di starci vi-cino, di pregare per noi, di darci la forza di accogliere sempre tut-ti, ma proprio tutti nel nostro servi-zio educativo attraverso lo sport. Le chiediamo di darci la forza per accogliere due volte tutte le perso-ne che vivono un momento di fra-gilità o di povertà umana, spiritua-le, fisica, materiale, esistenziale Santità, siamo qui oggi anche in occasione di due ricorrenze per noi molto belle e significative. I 70 anni di vita del CSI, Centro Sportivo Italiano, nato nel 1944 per volontà dell’Azione Cattolica e con il sostegno e l’incoraggiamen-to del servo di Dio Papa Pio XII. In questo lungo viaggio dentro la storia noi non abbiamo mai perso di vista la nostra identità e la nostra vera missione. Il nostro fondatore Luigi Gedda ama-va dire: “tirar fuori da un ragazzo un giocatore è un obiettivo troppo mo-desto e per noi del CSI. L’uomo non è stato creato da Dio per diventare un grandissimo atle-ta. Dio non si sarebbe scomodato per così poco. Il CSI deve aiutare i giovani a scoprire la loro vera vo-cazione come cittadini, come pa-dri e madri di famiglia, come ope-raio, come professionista e perché no, anche come sacerdote. Altri-menti il CSI fallisce il suo scopo”. Fra pochi giorni, Santo padre, si fe-steggeranno anche i 100 anni di vita del CONI, il Comitato Olimpico Nazio-

nale Italiano, qui rappresentato dal suo presidente Giovanni Malagò e da tanti Presidenti e dirigenti di federazioni, enti di promozione e discipline associate. Il sistema sportivo italiano è oggi con-sapevole delle potenzialità educativa che lo sport può e deve testimonia-re in ogni ambito ed in ogni contesto. Infine, Santità, a me spetterebbe l’onore ed il compito di salutarla e di ringraziarLa a nome di tutti. É un compito bellissimo ma anche trop-po grande per una persona sola .. Come vede mi sono fatto aiuta-re da tre bimbi che rappresenta-no le migliaia di ragazzi che si tro-vano sul sagrato ed in piazza. Ma nemmeno questo è sufficiente. Ci piace pensare che, seppur sim-bolicamente, ciascuna delle per-sone straordinarie, concrete e ge-nerose che oggi sono in piazza possano abbracciarla e salutarla. Noi sappiamo bene di avere un alle-natore speciale ed unico - Gesù Cri-sto - che è con noi ogni girono del-la nostra vita e che ci sostiene con amore ogni giorno della nostra vita. Sappiamo anche di avere in lei Santità, un singolarissimo capitano. Un capita-no che ha scelto il nome di Francesco per guidare e servire la Chiesa di oggi, per la missione della quale ci mettia-mo a disposizione con tutti i nostri li-miti ma anche con tanto entusiasmo. Perdonerà Santo Padre, la nostra semplicità se utilizziamo il linguaggio sportivo per salutarLa tutti insieme Con tutto il cuore, Grazie Santità

Massimo Achini

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ASSOCIAZIONE

Quattro giorni a Romaappaganti e rigeneranti per lo spirito

L’ESPERIENZA VISSUTA DALLA POLISPORTIVA CEDEGOLO

uattro giorni incredibilmente piacevoli, devastanti per il fisico, appaganti e rigene-ranti per lo spirito! Ho avuto

l’onore di essere uno dei 150 volon-tari che sono scesi a Roma il gio-vedì, in modo da poter organizza-re al meglio l’incontro di sabato con il Santo Padre. A me si sono uniti, in rappresentanza del Comitato di Val-lecamonica, altri cinque intrepidi bel-lissimi personaggi che hanno svolto un lavoro encomiabile: Elisa, Deni-se, Dino, Luca e Matteo. Che dire: quattro giorni romani irripeti-bili! A contatto con altri “matti da lega-

Q re” sempre con il sorriso sulle labbra vogliosi di far bene e rendere questo incontro il più perfetto possibile! Circa 70.000 persone si sono river-sate in Piazza San Pietro per festeg-giare con un Capitano molto partico-lare i 70 anni di fondazione del CSI. Via della Conciliazione s’è trasfor-mata in una grande palestra a cielo aperto: campo di basket, calcio , pal-lavolo, tavoli da ping pong, tatami e pista d’atletica.Tanti i volti noti che si sono visti sul sagrato antistante la Basilica , nell’at-tesa del Capitano Francesco: Igor Cassina, Vanessa Ferrari, Zorzi, il

Trap, Pizzul, Meneghin , Mondonico (“lo sport è fatica, se non si fa fatica a raggiungere i risultati, allora non è sport pulito”) Berruto, la Naziona-le Disabili CSI. Tanti i bimbi in attesa del Capitano, che verso le 16.30 rag-giunge la Piazza festante. Gli onori di casa li fa il Presidente Nazionale del CSI Massimo Achini, che saluti il Santo Padre e ringrazia tutti i pre-senti. Poi è la volta del Capitano, che come suo consueto, attira l’attenzio-ne a sé con delle parole tanto sem-plici quanto decise e mirate:Lo sport deve rimanere un gioco, solo così fa bene al corpo e allo spi-rito. No all’individualismo: chi “non la passa mai” non fa tanta strada! È bel-lo quando in parrocchia c’è il gruppo sportivo, l’importante che sia impo-stato in modo coerente. Come Ca-pitano vi esorto e sprono a giocare la partita in attacco e non in difesa. Tre strade sono importanti :scuola, sport e posti di lavoro! Su queste tre strade non ci saranno droga alcol e altri vizi! Mettetevi in gioco con gli al-tri e con Dio: cercate sempre la vit-toria nella vita, non accontentatevi di un pareggio mediocre!Tutto impresso nella memoria! Inde-lebilmente per sempre! La famiglia CSI, quella che gratuita-mente da e nulla pretende, quando s’impegna, muove le montagne! E l’ha dimostrato anche questa volta. Grazie Csi per questa opportunità di crescita! CSI: sport per tutti Papa Francesco : un sorriso ed una paro-la per tutti!

ap

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Il compleanno del C.S.I.vissuto a Roma da due volontarie

LA SPERANZA DI POTER VIVERE ALTRI MOMENTI COSI’

Una proposta buttata lì e accet-tata con un po’ di titubanza ci ha portate a intraprendere un viaggio pieno di sorrisi e tan-

ta allegria.Aver preso parte a questa bellissima manifestazione, che celebra a livel-lo nazionale non solo i 70 anni del Centro Sportivo Italiano ma anche i 100 anni del C.O.N.I., ci ha permes-so per la prima volta di confrontarci con i ragazzi degli altri comitati, di ren-derci utili per l’intero centro sportivo e di trascorrere intense giornate piene di gioia, emozioni e qualche piccola disavventura condivise con tutti i vo-lontari e gli sportivi d’Italia.La parte clou è stata l’intera giorna-ta di sabato: partendo dal villaggio dello sport, l’intera Via della Conci-liazione, per la prima volta in asso-luto, occupata da un susseguirsi di campi predisposti per ogni disciplina sportiva: dalla pallavolo alla pedana della ginnastica artistica, passando

dal circo, dai tavoli da ping-pong e altro ancora!Ma dopo tante attese, finalmente ec-coci in Piazza San Pietro ad aspet-tare il nostro amato Capitano Papa Francesco che con la sua solita sem-

plicità e spontaneità ha saputo ac-coglierci ed intrattenerci nel migliore dei modi soffermandosi sui tre punti fondamentali per la vita di noi giova-ni: “scuola, sport e lavoro” per un’esi-stenza priva di dipendenze ma ricca di soddisfazioni; in risposta all’appel-lo del Santo Padre, la piazza gremi-ta da circa 80.000 sportivi e non, è rimasta senza parole, ma ha saputo farsi sentire con un lungo e caloro-so applauso.Quest’esperienza si conclude con tanta gioia nel cuore e sorrisi stam-pati sul volto e con un grande arrive-derci a tutti coloro che hanno intra-preso con noi questo percorso con la speranza e l’intenzione di rincon-trare queste nuove conoscenze nel-le manifestazioni a venire.

Denise Merla & Elisa Martinazzi

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ATTIVITA’ SPORTIVA

Gli open a sette giocatorisi tingono di giallo blu biennese

NELLA FINALE DI CIVIDATE CAMUNO BATTUTO L’M.G. OCCHI

D ieci anni di attesa e finalmente è arrivato lo scudetto CSI degli open a sette per i ragazzi del Bar Dosso di Bienno; un titolo

meritato per la formazione imbattuta in questa fase finale che, quest’an-no, presentava la novità del girone vincenti e del girone di recupero. Il Bienno, entrato nel tabellone princi-pale, non è mai uscito vincendo tut-ti gli incontri ad eliminazione diretta fino alla finalissima. È stata una bel-la serata quella ospitata dall’Oratorio di Cividate Camuno con tanti appas-sionati sulle gradinate della rinnovata struttura sportiva. Ad aprire la serata le compagini di Cedegolo e Rogno impegnate nel confronto valido per l’assegnazione del terzo posto. Le due formazioni hanno dato vita ad un incontro di buon livello tecnico ed incerto fino alla fine. Inizia meglio la Polisportiva Cedegiolo che con gio-

cate rapide mette in difficoltà la difesa avversaria; sbloccato il risultato al se-condo minuto di gioco con Giovanni Monella, i ragazzi di Cedegolo man-tengono a lungo l’iniziativa mentre il C.G. Rogno non riesce a rispondere con efficacia. Il raddoppio al settimo

messo a segno da Matteo Bernardi premia il gioco brillante della Polispor-tiva Cedegolo. Dopo aver a lungo su-bito il C.G. Rogno ha una fiammata a metà del primo tempo; la reazione produce due reti di ottima fattura re-alizzate da Davide Pesce nel volge-re di un minuto. L’inizio della ripresa dei ragazzi di Cedegolo è travolgente come nel primo tempo; in sette minuti sono tre le reti siglate dal Cedegolo grazie a Mirko Matti, Monella e Ber-nardi. Tutto deciso per il terzo posto? Non perché il Centro Giovanile di Ro-gno, con alcuni cambi azzeccati, ritor-na in partita. Con il passare dei minuti aumenta la pressione del Rogno che al tredicesimo riduce le distanze con Stefano Visinoni. In affanno il Cede-golo non riesce più a proporre il gio-co brillante del primo tempo e, dopo aver respinto gli assalti degli avversa-ri, cede al 21° quando Riccardo Pe-rico riavvicna le due contendenti. Al Rogno però manca lo spunto finale

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per riportare in parità il confronto e il terzo posto quindi va meritatamente alla Polisportiva Cedegolo. Per i ra-gazzi di Rogno, che hanno giocato a fiammate, il rammarico più gran-de resta la semifinale persa ai tem-pi supplementari. Con le gradinate colorate di giallo e blu, i colori sociali del bar Dosso, scendono in campo le formazioni di Bienno e della M.G. Occhi di Incudine per giocarsi il tito-lo. Squadre contratte e tanti errori di misura nella prima parte del confron-to con il Bienno però che attacca so-spinto dai propri tifosi. Un paio di buone opportunità per il bar Dosso ma è l’Incudine ad avere la palla per spezzare l’equilibrio, uno scivolone del terzino biennese da il via libera all’attaccante dell’Incudi-ne che non riesce a concretizzare l’occasione. Il pericolo corso frena il Bienno ora più incerto ed impaccia-to, così cresce il gioco degli avversa-ri ora più spavaldi e sicuri. Una fiam-mata del Bienno si stampa sul palo colpito, a portiere battuto, da Fabri-zio Silistrini. In trenta secondi la svol-ta del primo tempo, al ventunesimo prima un rimpallo favorisce il van-taggio dell’Incudine poi è Damiano

Guizzardi a raddoppiare con una bel-la conclusione dalla distanza. Nella ripresa il bar Dosso azzera tutto, in-serisce in attacco Ottavio Mendeni e cambia alcune posizioni in campo ed è la svolta decisiva. Pronti via ed ini-zia lìassalto alla porta dell’Incudine; è un pressing asfissiante che da su-bito i frutti sperati, al secondo minuto infatti dimezza lo svantaggio il nuo-vo entrato Ottavio Mendeni. Le oc-

casioni da rete fioccano per il Bien-no mentre l’Incudine non riesce più a superare la propria metà campo; il pareggio arriva al nono con Mas-similiano Farisoglio quindi, tre minu-ti dopo, il sorpasso con uno schema classico del Bienno lancio lungo del portiere e inserimento vincente di Fa-brizio Silistrini alle spalle della difesa avversaria, lo stesso schema che ha permesso di battere all’ultimo secon-do il Cividate Iunaited nella finale del girone vincenti. Non c’è più confronto tra le due for-mazioni, da una parte l’Incudine or-mai fisicamente sulle ginocchia men-tre dall’altra un Bienno gasato che continua a spingere sul’acceleratore. Le reti di Daniele Pedretti e Ottavio Mendeni servono solo ad arrotonda-re il punteggio. L’Incudine si arrende, dopo aver disputato un buon primo tempo è mancata la benzina nella ri-presa; il Bienno ha meritato il titolo, grinta, ottima preparazione atletica, buona disposizione in campo e afia-tamento fuori e dentro il campo sono gli ingredienti di un successo costru-ito con pazienza in dieci anni.

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ATTIVITA’ SPORTIVA

Una rincorsa magica per il Niardocampione negli open a sei

NELLA SFIDA SCUDETTO BATTUTO IL GRATACASOLO A

Dopo una lunga rincorsa è il Niardo ad aggiudicarsi il tito-lo 2014 della categoria open a sei giocatori; da diversi anni

i ragazzi capitanati da Roberto Surpi hanno cercato inutilmente di appun-tarsi lo scudetto sulle magliette. Anche quest’anno il campionato sembrava stregato con la sconfitta al primo tur-no poi la nuova formula adottata con il girone perdenti di recupero ha per-messo al Niardo di recuperare fino all’eliminazione, ai calci di rigore nei due confronti diretti, del Golden Bar Sellero la squadra imbattuta fino alle semifinali. Ad affrontare il Magic bar Niardo è stata la Polisportiva Grata-casolo da alcune stagioni protagoni-

sta di questa categoria e finalmente approdata alla finalissima. La serata finale degli open a sei giocatori è sta-ta ospitata dall’Unione Sportiva Sac-ca sempre disponibile ad accogliere gli eventi del CSI camuno. Finali di-mezzate perché la formazione dei Fratelli Trentini di Corteno per un im-pegno precedente danno forfait con-cedendo il terzo posto al Golden Bar Sellero. Tutta la scena è quindi per le due finaliste seguite, soprattutto il Niardo, da un consistente numero di sostenitori che correttamente hanno seguito l’incontro. Prima frazione di gioco con poche emozioni, le due for-mazioni si affrontano a centrocampo senza essere troppo pericolose. Due

buone opportunità per la Polisporti-va Gratacasolo con Fabio Saloni che prima calcia alto poi, approfittando di un rimpallo, si presenta solo davan-ti al portiere che neutralizza la sua conclusione. In mezzo una sola vol-ta il Niardo entra nell’area di rigore avversaria ma Fabio Recaldini cal-cia a lato. Al 14° una fiammata del Niardo porta alla rete del vantaggio, il bel filtrante di Recaldini libera William Bondioni che non spreca. La reazio-ne del Gratacasolo è una conclusio-ne alta del capitano Cristian Dassa, un minuto più tardi il Niardo spreca l’opportunità del raddoppio con Wil-liam Bondioni che recupera un pal-lone e impegna il portiere in una pa-

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rata difficile sulla respinta Alessandro Bondioni non riesce a ribadire la palla in rete. Ultima emozione ancora con Cristian Dassa che calcia ancora so-pra la traversa. Nel secondo tempo il Gratacasolo inserisce Giordano Gi-relli e cambia decisamente marcia; il Niardo, in calo fisico, è in difficoltà e subisce il gioco degli avversari subito pericolosi. Due belle parate di Rober-to Surpi impediscono il pareggio poi è Girelli ha sciupare a due passi con il portiere avversario bravo ad alzare sulla traversa. Sul calcio d’angolo se-guente Cristian Dassa trova lo spira-glio giusto e sigla il meritato pareggio. Dopo una bella conclusione di Fabio Recaldini, parata, è ancora il Grata-casolo a rendersi pericoloso senza però concretizzare le occasioni cre-ate. Così al 15° approfittando di una distrazione della difesa avversario il Niardo raddoppia ancora con un pre-

ciso diagonale di William Bondioni. Gli ultimi minuti vedono il Grataca-solo spingersi in attacco ma senza la necessaria lucidità, le speranze di agguantare il pareggio si infran-gono sul palo esterno colpito pro-prio nel finale. Festa grande quindi per il Magic bar Niardo che conquista lo scu-detto nonostante le difficoltà del secondo tempo. Alcuni ragazzi di Gratacasolo, che sicuramente me-ritava di più dopo l’ottima seconda frazione di gioco, non accettano con serenità la sconfitta. A preva-lere però è il buon senso e la cor-rettezza di gran parte della squa-dra di Gratacasolo, dimostrata nel corso di tutta la stagione, e alla fine la responsabile del settore calcio Ines Tonsi ha potuto effettuare le premiazioni in un clima più sere-no e di festa.

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ATTIVITA’ SPORTIVA

Nella coppa Primavera è sfidatra Erbanno e Pisogne

SABATO A PISOGNE LE FINALI DEL TORNEO OPEN A SETTE

C ampionato camuno e cam-pionato nazionale hanno pa-reggiato uno a uno nelle se-mifinali di Coppa Primavera

disputate alla Rondinera di Rogno grazie alla disponibilità dell’Unione Sportiva. Alla finalissima infatti acce-dono i ragazzi dell’Agenzia Funebre Lollio di Pisogne, che hanno affrontato il torneo camuno, e l’Oratorio Erban-no invece protagonista della categoria nazionale. Nell’incrocio tra i due tor-nei il Pisogne ha eliminato l’altra for-mazione del nazionale dell’Ivan Team di Ono San Pietro mentre la Rebaioli spa Boario, torneo camuno, ha perso il derby cittadino. Nel primo confron-to partenza fulminante dell’Ono San Pietro in vantaggio dopo tre minuti e in grado di controllare il gio-co creando altre opportuni-tà, meritato quindi il doppio vantaggio arrivato al quin-dicesimo. Poi basta una di-strazione difensiva e il Pi-sogne si rimette in corsa; il primo tempo è in mano ai ragazzi di Ono San Pietro che aumentano di nuovo il vantaggio prima di subire, in due minuti, il pareggio degli avversari sempre in seguito ad una fase difen-siva non perfetta. Al ven-titreesimo la buona gara dell’Ivan Team viene pre-miata dal quarto gol. Fulmi-nante l’inizio della ripresa dell’Ono in rete dopo una manciata di secondi ma il Pisogne cambia marcia e

la terza rete siglata al secondo minuto riapre l’incontro. Il caldo condiziona il rendimento dell’Ono San Pietro che cala con il passare dei minuti men-tre il Pisogne mostra un ottimo sta-to di forma che alla fine premia i ra-gazzi allenati da Alessandro Bitonti. Dal sedicesimo al ventesimo il Piso-gne, padrone del campo, piazza lo spunto vincente realizzando tre reti. L’assalto finale dell’Ono San Pietro è generoso ma poco concreto e in contropiede gli avversari realizzano il gol che fissa il punteggio sull’otto a cinque. Più o meno identico l’anda-mento della seconda semifinale che ha visto opposte le compagini di Er-banno e Boario. Meglio i ragazzi di Boario nella prima frazione di gioco

conclusa, nonostante alcuni infortuni che si sono aggiunti alle numerose defezioni, in vantaggio con il punteg-gio di due a uno. L’Erbanno si scuote nella ripresa grazie anche all’innesto di un giocatore più esperto in attacco; in pochi minuti cambia la fisionomia dell’incontro con la formazione alle-nata da Bettineschi più aggressiva e attenta in difesa. Il mattatore del con-fronto è Koffi Arnaud autore di tre gol di pregevole fattura. Cala il rendimen-to del Boario rispetto al primo tempo per gli acciacchi di alcuni titolari e per la mancanza di rincalzi; nel finale poi l’espulsione a tempo di un giocatore stronca il tentativo di rimonta e così l’Oratorio Erbanno centra con merito la finale della coppa Primavera.

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Alla Primavera dell’Oratorio Biennomanca la festa del volley rosa

SCONFITTA NELLA FINALE LA COMPAGINE DEL G.S.O. BRENO

on le finali di Coppa Primave-ra della categoria open fem-minile si può ritenere chiusa definitivamente la stagione del

volley targato CSI di Vallecamonica. Ad ospitare il pomeriggio pallavoli-stico, che ha visto impegnate nove delle otto formazioni iscritte alla ma-nifestazione, il Palaiseo di Grataca-solo. Curiosi i risultati degli incontri terminati tutti con l’identico punteg-gio di due set a zero ma con un dif-ferente grado di combattività soprat-tutto nella finalissima. Purtroppo alla festa è mancata la partecipazione di una squadra prontamente sostitui-ta dagli arbitri presenti alle finali; la

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ATTIVITA’ SPORTIVA

compagine dei fischietti, che si sono impegnati al massimo per far divertire lo scarso pub-blico presente sulle gradinate, ha ben figurato nonostante la sconfitta. Un po’ di delusione tra le fila della commissione tecnica che ha promosso il pomeriggio di finali con l’ob-biettivo di far socializzare le squadre partecipanti; purtrop-po così non è stato e dopo il proprio incontro le pallavoliste si sono dileguate ignorando il messaggio del vivere insie-me un bel momento di sport. L’idea però è buona e la com-missione tecnica non demor-de, il prossimo anno la for-mula sarà ripetuta. Vediamo ora nei dettagli i risultati della Coppa Primavera con il suc-cesso dell’Happy Volley Ora-torio Bienno che nella finalis-sima ha sconfitto il Gruppo Sportivo Oratorio Breno. Sul podio è salito an-che il G.S. O. Unica Seven terza bat-tendo le ragazze dell’Aido Artogne; il G.S.O. Piamborno batte l’Osteria Cantinì, conquistando il quinto posto, e infine la formazione edolese della Itas assicurazioni sconfigge la Ca-muna Volley nell’ultima finale.

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Commissione tecnica calcio

Comunicato N° 27 del 9 Giugno 2014

Open a 6

Open a 7

FinaliGolden Bar Sellero F.lli Trentini Srl 4 - 0Pol. Gratacasolo A Magic Bar Niardo 1 - 2

Classifica Finale

1° Magic Bar Niardo2° Pol. Gratacasolo A3° Golden Bar Sellero4° F.lli Trentini Srl

FinaliPol. Cedegolo CG Rogno Visinoni Traport 5 - 4Bar Parco Dosso Bienno M.G. Occhi Srl 5 - 2

Classifica Finale

1° Bar Parco Dosso Bienno2° M.G. Occhi Srl3° Pol. Cedegolo4° CG Rogno Visinoni Traport

Coppa PrimaveraAgenzia Funebre Lollio Bar del Commercio 9 - 2USO Erbanno Rebaioli Spa Boario 7 - 3Ivan Team Agenzia Funebre Lollio 5 - 8

Finali campo di Pisogne2781 Rebaioli Spa Boario Ivan Team Sa 14/06/14 20.002782 USO Erbanno Agenzia Funebre Lollio Sa 14/06/14 21.00

Comunicazioni

Si avvisano tutte le Società che il 23-06-2014 alle ore 20,30 presso la sede del C.S.I. verrà effettuata la riunione di pro-grammazione.

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COMUNICATI

Commissione disciplinare

Comunicato N° 30 del 9 Giugno 2014

Provvedimenti

CALCIOOpen 6 Camuno

SqualificaDonati Francesco (Pol. Gratacasolo A) [ Inc. n. 2775]Squalifica di 6 gg - Ingiuire e minacce nei confronti del direttore di gara e della terna arbitrale con spintoni al D. d. G.

Open 7 Camuno

AmmonizioneBettoni Andrea (Agenzia Funebre Lollio) [ Inc. n. 2779]Bianchi Massimo (Ivan Team) [ Inc. n. 2779]Gallizioli Daniele (Agenzia Funebre Lollio) [ Inc. n. 2779]Gualeni Diego (CG Rogno Visinoni Traport) [ Inc. n. 2776]Mariolini Andrea (Rebaioli Spa Boario) [ Inc. n. 2780]Tobia Bortolo (USO Erbanno) [ Inc. n. 2780]Zana Bruno (Ivan Team) [ Inc. n. 2779]Espulsione Temporanea - cartellino azzurroCristini Damiano (Rebaioli Spa Boario) [ Inc. n. 2780]

Sanzioni

CALCIOOpen 6 Camuno

F.lli Trentini Srl (U.S. Corteno ASD) [ Inc. n. 2774 ]Mancata presentazione (rinuncia)Pol. Gratacasolo A (Pol. Gratacasolo ASD) [ Inc. n. 2775 ]Ammenda di euro 30,00 - Ingiuire e spintoni nei confronti di un direttore di gara e ingiurie alla terna arbitrale

Open 7 Camuno

Rebaioli Spa Boario (A.S. Dilet. Boario Calcio) [ Inc. n. 2780 ]Ammenda di euro 6,00 - Espulsione Temporanea Cartellino Azzurro

Reintegro Depositi Cauzionali di Società

Ai sensi del regolamento generale si invitano le sottoelen-cate società a reintegrare la cauzione entro 15 giorni dalla prima segnalazione pena l’applicazione delle more previste dai regolamenti

Quota da IntegrareG.S. Paspardo euro 55,00Club Alleanza Perù euro 101,00S.S. D. U.S. Montecchio euro 120,00C.G. Pisogne ASD euro 321,00Orat. Don Bosco Gorzone ASD euro 50,00

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