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se generale. I risultati non si vedono ma, a differen-lando con obiettivi di strategia politica e di interes-
politico combattente, nel senso che ha sempre cer-
potere o, almeno, lo è stato ed ha saputo mettere acui è rimasto impigliato, non è netto. E’un uomo di
Nicola Adamo è personaggio politico controverso,
ta anche per il rinnovo del Parlamento, starsene fer-via diplomatica non ha spazi di trattativa e, se si vo-
al PD, ma zar Nicola, al secolo Nicola Adamo, cir-
Volevano fermarlo con minacce di querela ed even-tuale risarcimento per i danni d’immagine arrecati
ca 10 mila preferenze alle ultime regionali, se ne èfregato ed ha riempito come un uovo la sala conve-gni dell’Holiday Inn.Deve essersi convinto che un suo rientro nel PD per
mo nel gruppo misto del consiglio regionale potrebbeportare all’oblio politico.
nel senso che un giudizio sulla sua storia politica, suicomportamenti di uomo di governo, sulle vicende in
frutto le leve di cui ha disposto. Ma è stato anche un
cato di compensare il potere che andava accumu-
AREA URBANA
ALLO SCOPERTOGLI OLIGARCHI
LA CRISI DEL PD
NUOVA SERIE N.7 - 13 NOVEMBRE 2010
VA ALL’ATTACCO
CONTRO LA GESTIONE COMMISSARIALE DEL PD
ZAR NICOLA
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ALLUVIONI
Regione 211 mila euro.
consiglio regionale, permanenza culminata con la lau-
corrente denominata “Zona dem” che farà presto sen-creare il contraltare immediato ad Adamo e cioè una
Mario Oliverio, presidente della Provincia, che ha af-
misto. Ha riunito i suoi in un hotel di Cosenza, si è
Lo stesso ragionamento deve aver fatto Nicola Adamo,
governo regionale. E’convinto che sono i partiti a do-
Ma gioca in proprio e da oligarca fa affidamento sul
prima ancora che nascesse il PD nazionale di Veltroni
va avventura. Ma non si è perso d’animo ed ha resu-l’indisponibilità di molti amici a seguirlo nella nuo-L’accordo non c’è stato, per varie ragioni, non ultimato trattative con l’MPA di Raffaele Lombardo.
Fiutato il vento, Loiero ha capito che per i danni ar-
gere Sandro Principe a capogruppo in consiglio re-
Fatto a pezzi il PD, è riuscito a incartarsi anche il com-stringendo Adamo e Bova a passare al gruppo misto.
zo pesantissimo, dopo avergli concesso la disastrosa
l’altro, lo hanno visto sempre vincente. Ne sa qual-performances, cioè lo spostamento da un partito al-
Ha imparato a fiutare il vento ed a capirne la direzio-rie democristiane di Catanzaro, capoluogo di Stalettì.le, il più astuto, il più navigato, allevato nelle scude-Il primo a muoversi è stato Agazio Loiero, il più abi-
SOTT’ACQUALA LEGA
ne sin da giovane e questo spiega perché tutte le sue
cosa Mastella che lo fece ministro ma la fedeltà diLoiero alla causa durò quanto la carica ministeriale.Ora è il PD che impara a conoscerlo, pagando un prez-
ricandidatura alle regionali ed una lista personale,Autonomia e Diritti, che ha disarticolato il partito, co-
missario venuto da Roma che gli ha consentito di eleg-
gionale con i soli voti dei loieriani.
recati al PD non c’è futuro elettorale per lui ed ha aper-
scitato il PDM, con la vanità di averlo fatto nascere
e D’Alema. Ora aspetta, mantenendosi aperte tutte leopzioni, anche quella di rimanere nel PD se gli vieneassicurato un seggio parlamentare.
potere che ha costruito intorno a sé in cinque anni di
ver cercare lui e i suoi voti e non il contrario.
dopo avere atteso inutilmente l’invito del PD a “rien-trare” nel partito, lasciando il parcheggio nel gruppo
proposto come salvatore del partito, ha annunciatoche nella campagna per le amministrative non se nesta a guardare e che farà pesare i suoi voti, una voltache saranno fatte le scelte.In tempo reale gli ha risposto un altro oligarca del PD,
fidato al suo vice, Mimmo Bevacqua, il compito di
tire il gioco di squadra.Non ha perso tempo nemmeno un altro oligarca delPD, Peppe Bova, che il suo feudo elettorale se lo ècostruito a Reggio con la sua lunga permanenza in
ta e generosa presidenza del consiglio nei cinque an-ni del loierismo.Solo di rimborsi, per spostamenti in auto durante ilmandato di presidente, si è fatto liquidare dalla
apagina44
SAUDITACALABRIA
ENZO PAOLINI
GOVERNARE LA CITTÀCOSENZA 2011
SABATOè in edicola il
Nicola Adamo
MALASANITÀE CAMICI BIANCHI
PRIMAVERA RENDESE IL GUCCIONE PENSIERO
Sandro Principe Carlo Guccione
che possono venire da qualsiasi cittadino anche in cor-
to, rapido e coraggioso, e dovrà essere fatto non soltan-re; la nostra situazione richiede un immediato interven-Dovunque guardiamo troviamo che c'è del lavoro da fa-
le meschine lagnanze delle recriminazioni e delle posi-Dobbiamo proclamare la fine delle false promesse e del-
cosa è certa: possiamo affrontarlo e risolverlo sceglien-
tivi della crisi, misurabili statisticamente. Meno facil-solutamente insufficienti. Questi sono i segnali ogget-vizi - scuole, asili, pulizia, manutenzione, traffico - as-male organizzato e troppo pieno di sprechi, i nostri ser-
state perdute occasioni e posti di lavoro, le attività com-
cità collettiva di prendere decisioni difficili e di prepa-
responsabilità di taluni ma anche per la nostra incapa-stra comunità è svanita per colpa della avidità e della ir-
che affrontiamo, ma a ciò che ne è la fonte.-
ni, dalla viabilità, alla raccolta dei rifiuti, alla manuten-non penso adesso alle difficoltà ed ai disagi di tutti i gior-
ormai perfettamente chiaro. La nostra città è allo stre-e deve offrire. Che ci troviamo nel mezzo di una crisi è
servizi efficaci ed efficienti: lavoro, scuola, acqua, sa-la lealtà e giungere, attraverso questi valori, ad offriresignifica partire dalla pre-condizione della onestà e del-
pegnato e cioè rispetto per le istituzioni, solidarietà so-glio, avvertibile dagli elettori e cioè i valori da cui è im-partire da ciò che è immediatamente realizzabile o, me-
rità non sempre è stato così o, almeno non lo è stato nel-zioni sempre promesse e quasi mai realizzate. Per la ve-rivante dalla frustrazione degli elettori) per le realizza-Il che è vero (sia l'uno che l'altro sono luoghi comuni de-
candidato sia una fabbrica di sogni e che per di più sia-
è quello percepito dai cittadini e non quello propagan-
contributi ed i suggerimenti che vengono da associazio-
marginale in cui è stata ridotta per incapacità, negligen-
dine gli interventi di quanti si aspettano dalle ammini-Sto seguendo col dovuto interesse nelle cronache citta-
strative dell'anno prossimo un quadro politico ed unaguida della città che la risollevi dal degrado e dal ruolo
za e inadeguatezza al ruolo. Ritengo molto importanti i
ni culturali e singoli cittadini perché il vissuto di una città
dato da chi l'amministra. Si dice che il programma di un
no tutti uguali.-
la non breve stagione dal '93 al 2000.-Mettiamola così. Il programma di un Sindaco dovrebbe
ciale, difesa dell'ambiente, sostegno alla cultura. Il che
nità, sicurezza, trasporti, e tutto quanto un Comune può
mo, stretta in una serie di problemi vasti e ramificati. E
zione delle strade o alle altre mille piccole/grandi cose
La nostra economia cittadina, è debole, la forza della no-
rare la città alle sfide cui è chiamata come parte del Paese.Abbiamo perso il rispetto e la fiducia nelle Istituzioniche devono guidarci ed indicarci la strada e non esseredistanti ed autoreferenziali se non addirittura ostili. Sono
merciali gravemente danneggiate, il sistema sanitario è
mente misurabile, ma non meno profonda è la perdita difiducia che si registra. L'assillante timore che il declinosia invitabile e che la prossima generazione sarà costrettaa ridurre le proprie aspettative.-Ecco, rispetto a questo dobbiamo invertire il nostro cam-mino e fare dei passi avanti. L'impegno è enorme e lesoluzioni non a portata di mano in breve tempo, ma una
do le istituzioni come valore, anzichè come nemico, conunità d'intenti invece che con conflitto e discordia.-
zioni di convenienza personale che per troppo tempohanno imprigionato la nostra vita politica.-
to per creare nuovi posti di lavoro, ma anche per costi-tuire nuove basi di crescita.-Ed allora bisogna pensare ad un programma per una cittàche riparta da questi punti ma aperto alle integrazioni
so d'opera.-
Enzo Paolini
n.7 - 13 novembre 2010
COSENZA 2011: GOVERNARE LA CITTÀDICHIARAZIONE DI ENZO PAOLINI
2
il partito ma puro calcolo per essere ricandida-che non è sconforto per le condizioni in cui versasamente sul noir. I bene informati assicuranolezione di orologi e del suo abbigliamento deci-occuparsi oltre che di intelligence, della sua col-
Dopo aver contribuito notevolmente alla disfat-
centrodestra berlusconiano che poteva esserecome una regione a contabilità "omerica" ed alinvece l'ha consegnata al discredito nazionaleinsieme a Loiero, rovesciarla come un calzino eLa Calabria non è nei suoi interessi. Doveva,
disperso nell'alluvione del Veneto ma impegna-
lotta e di governo "A testa alta", di Marcoalcun imbarazzo, di chiamare la sua corrente di
Mentre nel PD calabrese esplodono le correnti
CHI L’HA VISTO?interne e Peppe Bova si concede il lusso, senza
Minniti si sono perse le tracce. Non lo danno per
to in strategie d'intelligence.
battuto.
ta elettorale, si è fatto da parte ed è tornato ad
to al parlamento.
POI TUTTO IL RESTOPRIMA IL CAMBIAMENTO
PRIMAVERA RENDESE
lire le logiche di campanile.fatto ma il concetto di area urbana deve seppel-casentini che a Cosenza. Grazie per il lavoroe le fa vivere ed a Rende circolano ed abitano piùrimanere "cosa sua". Le città sono di chi le abitadeve rendersi conto sin d'ora che Rende non puòpersonalmente per vincere l'ultima battaglia maDeve scendere in campo, ovvero salire sul ring,pato" per interposta persona.tazione se pensasse di poter difendere il "princi-quale commetterebbe un grande errore di valu-Molto dipende dalle scelte di Sandro Principe ilche sia facile riuscirci.
lerà dopo perché, per poterla governare, bisognaPrincipe. Di come governare la città se ne par-guire primariamente è quello di sconfiggeredella "Primavera rendese" l'obiettivo da perse-può reggere. Questo spiega perché per quelli
è strutturale e cioè un potere esercitato in forma
Si può anche discutere degli eccessi di un potere
compensata con la cessione di quote di potere
In una logica di coalizione la premiership vaprezzo di una politica troppo chiusa su se stessa.
realtà che politicamente fa gola. Probabilmentedisegni dello stesso Sandro Principe ed è unaOggi Rende è cresciuta, forse è andata oltre iche ha ereditato dal padre meriti e problemi.zioni e più rilevanti risultati, Sandro Principe
ha fatto del "casale" di Rende una realtà urba-
combattente ma anche uomo di grande genero-patriarca è stato Francesco Principe, politicoregna e governa da oltre 50 anni. Il grandechia roccaforte socialista la dinastia dei Principere. Non è impresa da poco, atteso che nella vec-di Sandro Principe sul "principato" deve cessa-Nelle chiacchiere al bar vuol dire che l'egemonia
to per dare vita ad un ciclo politico-amministra-politico discontinuità vuol dire rottura col passa-
"Primavera rendese" a creare la grande coali-Ci hanno lavorato molto i promotori della
zione che ha come unico obiettivo la disconti-nuità con le passate amministrazioni. Nel gergo
tivo del tutto nuovo.
sità e di facile comunicativa con la sua gente, che
na. Il disegno lo ha completato, con maggiori ambi-
Principe ed il suo entourage scontano oggi il
senza le quali tutto rimane accentrato nelle manidel sindaco.
fortemente centralizzato ma il punto di criticità
monocratica che, alla lunga, di questi tempi, non
prima conquistarla politicamente. E non è detto
Enzo Paolini
De Rose, Montalto (Cs)
Registro Stampa Tribunale
Telefono 0984.23253Via De Rada, 68 - Cosenza
direttore responsabileAntonlivio Perfetti
Direzione-Amministrazione
Fax 0984.062646
di Cosenza n.547Fotocomposizione
le direttive necessarie ma qualcuno perde tempo o pren-sario dell'ASP, Franco De Rose, ha da tempo impartitoto e irrinunciabile? A quanto è dato sapere il commis-Come è possibile interrompere un servizio così delica-ve tutelare il cittadino da queste vergognose ingiustizie?
pria. Si ha diritto a forme di assistenza particolare e sen-noscimento della patologia, bisogna pagare di tasca pro-farmaci che costano centinaia di euro e, senza il rico-
guardano il riconoscimento delle agevolazioni conces-
Fra gli adempimenti delle commissioni per il ricono-
che è più grave, senza che chi rappresenta lo Stato in
cinicamente venire meno un servizio essenziale e deli-
mulate. C'è soltanto un irre-di risorse, le passività accu-
Qui non c'entra niente la cri-
di quelli in carica, non si so-
to percepiscono per le ordi-conosciuta alcuna indennità aggiuntiva rispetto a quan-dici delle commissioni di valutazione non viene più ri-proprio dovere. E c'è chi lo spiega col fatto che ai me-
nibilità di medici -. C'è chi lo spiega con la paura di fi-
ranzia per i camici bianchi coinvolti, non si è più riu-E' accaduto, invece, che dopo la pioggia di avvisi di ga-
adempimenti dei medici che compongono le commis-
aspettava, quindi, che si desse vita a nuove commis-
portato alla luce l'allegra e disinvolta gestione delle vi-
te delle conseguenze prodotte nel servizio sanitario dal-
no sacche di inefficienza e di parassitismo nelle pieghecapacità dei politici ad affrontare la situazione. Vi so-
inefficienza che è il male non oscuro della sanità cala-
accumulando anche i casi di malasanità, almeno a se-
500 euro al mese. Ai labo-
prattutto per quei pensiona-
le famiglie bisognose di cu-
hanno sospeso le prestazio-
per coprire le erogazioni di prestazioni da giugno a di-
necessitano investimenti in apparecchiature e tecnolo-condizioni di assoluta emergenza. Mancano risorse e
Se Scopelliti non prende di petto la situazione che si èvenuta a creare nelle strutture sanitarie calabresi, siapubbliche che private, si rischia il collasso. Si lavora in
gie. Le liste di attesa sono inaccettabili. Per una riso-nanza magnetica nelle strutture ospedaliere si arriva adottobre 2012 ma si impedisce ai cittadini di potersi av-valere dei laboratori privati accreditati dalla Regione.I budget annuali sono stati utilizzati e mancano i soldi
cembre. I laboratori privati
ni in convenzione e chiedo-no il pagamento diretto. Per
re è un vero dramma, so-
ti che debbono farcela con
ratori di analisi non c'è piùla fila e sono a rischio i po-sti di lavoro.-Per chi non può andare ne-gli ospedali del centro-nordnon rimane che la lista d'at-tesa, nella speranza che nelfrattempo non subentrinodanni irreparabili. La svol-ta dovrebbe avvenire a finemese, quando sarà definitivamente approvato a Romail piano di rientro delle passività accumulate. Si vanno
guire le cronache, frutto di quel mix di negligenza e
brese.-I camici bianchi, però, debbono fare la parte loro e nonscaricare tutte le responsabilità sulla politica e sull'in
del servizio sanitario che vanno denunciate a chi hacompetenza nel tutelare il diritto alla salute del cittadi-no. L'opinione pubblica, per esempio, non è al corren-
la vicenda giudiziaria denominata "Ippocrate", che ha
site mediche per il riconoscimento di invalidità dichia-rate o inventate. La responsabilità dei singoli verranno definite nelle au-le giudiziarie ma il marcio c'era ed è venuto fuori. Ci si
sioni, esercitando i dovuti controlli sul lavoro e sugli
sioni.-
Una elementare esigenza di trasparenza dovuta e noneludibile.-
sciti a formare le commissioni territoriali chiamate agestire il riconoscimento delle invalidità . Per indispo-
nire sotto inchiesta e non si vede perchè, se uno fa il
narie mansioni che sonochiamati a svolgere alle di-pendenze dell'azienda sani-taria. I lavori di commissio-ne, insomma, debbono rien-trare nel normale orario dilavoro. E qui, apriti cielo, ècominciata una sorta di scio-pero clandestino, nel sensoche per indisponibilità dimedici, dopo le dimissioni
no potute formare le nuovecommissioni.-
si economica, la mancanza
sponsabile atteggiamento dei camici bianchi che fanno
cato per puro calcolo di convenienza personale e, quel
questa infelice regione, si tratti dei Prefetti o delle Procuredella Repubblica, intervenga per ovviare ad un vulnuscosì pesante arrecato al diritto alla salute del cittadino.
scimento delle invalidità ci sono anche quelli che ri-
se ai cittadini colpiti da patologie tumorali. Necessitano
za il riconoscimento non scattano. E tutto questo per-chè ci sono camici bianchi che non hanno più interessea far parte delle commissioni? Chi ha la responsabilitàdella mancata costituzione delle commissioni? Chi de-
de tempo. Impunemente.
n.7 - 13 novembre 2010 3
LE COMMISSIONI PER LE INVALIDITÀ NON SI RIUNISCONO DA MESI
ma "aperto".-unico. E per Musi è certamente un altro proble-al PD. Non è poco per uno che vuole il gruppoesclude, alle prossime politiche, di negare il voto
Guccione fa sapere, rettificando un'affermazio-
mi "ancora aperti" che si chiamano Loiero,sare al gruppo unico bisogna risolvere i proble-
zioni a problemi che si ritengono ancora aper-tutelare o, ancora, all'esigenza di trovare solu-come "ex" di qualcosa o come area culturale davisione politica, non alla necessità di proporsida un modo di essere del PD rispondente ad unache valga per tutti i livelli istituzionali, partendo
lavorare con i possibili alleati dentro percorsipuò apparire come una fuga in avanti. Occorre
sinistra alla Regione Calabria non può essere"La costituzione del gruppo unico del centro-
cato politico". Commenta Adriano Musi, com-
SEL per dare a questa nuova alleanza unate alla costruzione di gruppi unici tra PD, IDV,non va nel Paese. Occorre procedere celermen-appestati, come i responsabili di tutto quello chenali e, soprattutto, noi calabresi come degli
re penalizzati e puniti da una politica leghista ed
centrodestra e che non sopportano più che la
vere. Occorre costruire una grande e coesasono costretti a sbarcare il lunario per sopravvi-
risposte concrete ai cittadini, soprattutto a quel-progetto di rilancio e di sviluppo, capace di darecapacità di presentare ai calabresi un nuovovo, il cui motore sia un Nuovo Ulivo che abbia ladi un nuovo centrosinistra allargato ed inclusi-"Il PD deve lavorare da subito alla costruzione
E LO STOP DI MUSIIL GUCCIONE PENSIERO
li più bisognosi e in difficoltà che ogni giorno
alleanza che includa anche tutti quei moderationesti che fino ad oggi hanno fatto parte del
Calabria ed il Mezzogiorno continuino ad esse-
antimeridionalista, che considera noi meridio-
grande valenza strategica ed un enorme signifi-
missario del Pd.-
una soluzione organizzativa fine a se stessa, né
chiari, condivisi, che diano senso ad una scelta
ti".Fuori dal politichese significa che prima di pen-
Adamo, Caminiti e Peppe Bova. Ora lo stesso
ne attribuitagli, che se i candidati a sindaco nonverranno selezionati attraverso le primarie non
MALASANITÀ E CAMICI BIANCHI
nessuno ha risposto. Il silenzio, mai come in questo caso, è d'oro.una interrogazione sulla pastina in brodo a 350 euro ma, ad oggi,Il consigliere regionale dell'IDV, Mimmo Talarico, ha presentato
famiglie non riescono ad arrivare a fine mese.-Poi i politici vanno nelle televisioni a dirsi preoccupati perchè le
per la regione, le province e i comuni, i soldi della pubblicame queste cifre si comprende bene dove vanno a finire, valgapresentato il comune nei contenziosi giudiziari. A mettere insie-circa un miliardo e 400 milioni di vecchie lire, per avere rap-Fallara, avrebbero chiesto un'indennità di 700 mila euro pari a
menti in auto durante il mandato presidenziale. Oggi appren-
euro, pari a circa 400 milioni di vecchie lire per i suoi sposta-tico, si è fatto liquidare dalle casse regionali duecentoundicimilate del consiglio regionale, Giuseppe Bova, del partito democra-settimana, sempre i calabresi, hanno appreso che l'ex presiden-bitato alle casse regionali per 350 euro. A distanza di qualchebrodo e pollo lesso con patate per una sola persona è stato adde-daliera a Catanzaro ha rivelato che un pasto fatto di pastina dicalabresi hanno appreso che un commissario di azienda ospe-tore di università. Per non dire di chi fa ricerca scientifica. Poi iin un anno più di un neurochirurgo e, certamente, più di un ret-tanti di autisti e infermieri pagati a peso d'oro che guadagnanoI calabresi erano stati già messi di fronte ad alcuni dati sconcer-
diamo che a Reggio una dirigente del comune, tale signora
amministrazione.-
CALABRIA SAUDITA
La sede ASP di Cosenza
E per far vedere che fa sul serio Zar Nicola ha fatto pub-ve venire a patti. A cominciare da Adriano Musi.Inn è che chi vuole i voti di cui dispone zar Nicola, de-
giocando Nicola Adamo è più complessa ed è a più
“Azione democratica”, forza organizzata all’interno delconsiderazioni Adamo annuncia di aver dato vita ad
Il rischio è - per Adamo - che il PD esca massacrato dalnazione di Agazio Loiero in consiglio regionale. nomalia del gruppo “Autonomia e Diritti”, diretta ema-Agazio Loiero e, quindi, sulla necessità di risolvere l’a-guardia il commissario sulla inaffidabilità politica diNicola Adamo rivendica soprattutto di aver messo in
dro politico regionale e sui problemi del PD dopo la di-proverato di essersi sottratto ad ogni confronto sul qua-dell’operato del commissario Musi al quale viene rim-
com’è ridotto - questa la tesi di Adamo - il PD non esce
L’annuncio è di quelli che lasciano il segno e cioè la
Epperò, nonostante i mancati successi, zar Nicola è di-
sata da Oliverio Toscano per restaurare l’immagine del-
turismo voleva trasformare i fondali dello Stretto di
za di altri, ci ha provato come l’eliminazione degli en-ti sub-regionali, veri carrozzoni parassitari che non siè mai capito cosa, dove e quanto producono. Quandoera alle attività produttive ha provato a lanciare il ma-de in Calabria. Non c’è riuscito ma ci ha provato. Col
Messina in un itinerario turistico. Non si è mai saputochi glielo ha consigliato ma deve trattarsi di uno di queigeni incompresi che la politica romana rifila alle realtàdepresse dell’obiettivo uno. Come quella maglietta pen-
la Calabria, con le facce giovanili e sorridenti, già uti-lizzata con forti analogie in Campania. Succede.
ventato il più potente esponente del PD oggi, DS ieri,calabrese.Ha sfiorato in passato le 15 mila preferenze, non sischerza. E la prova di forza l’ha data all’Holiday Inn.Posti in piedi e tanta gente rimasta fuori dall’hotel.
nascita di una corrente politica, interna all’area PD, macon le mani libere per fare anche scelte di rottura. Così
dalla fase di stallo. Colpa del commissario che non èall’altezza del compito, che non conosce la realtà cala-brese e colpa di Roma che l’ha nominato. Bisogna, dun-que, tornare alla politica della militanza attiva, a con-trastare Scopelliti e la sua giunta sul piano politico in-calzandolo sui problemi. Una bocciatura, in pratica,
sfatta elettorale.
voto delle amministrative ed a quel punto sarà tardi einutile cercare le responsabilità. Muovendo da queste
PD per svolgere un proprio ruolo alle prossime ammi-nistrative.Questo è il dichiarato. Sotto il tavolo la partita che sta
uscite. Soprattutto se si vota anche per il Parlamentonazionale. Insomma il messaggio partito dall’Holiday
blicare un elenco di 200 esponenti del partito che sonogià schierati con lui.
ZAR NICOLA VA ALL’ATTACCOCONTRO LA GESTIONE COMMISSARIALE DEL PD
n.7 - 13 novembre 2010 4
dallapprriimmaa
ALLO SCOPERTOGLI OLIGARCHI
è capito ancora su chi Musi fa affidamento.affrontare e sostenere la sfida degli oligarchi e non si
acqua. L’accantonamento delle “statue di sale”, me-
si tiene a debita distanza dalle risse interne. Per in-
di, è sul sentiero di guerra. All’appello manca un oli-obbligato a votare per il PD. Anche Guccione, quin-fuori dalle primarie - ha minacciato - non mi sentirò
ha fatto la sua mossa, in risposta ad Adamo che ave-to segretario regionale ma per conto terzi. Anche luichezze accumulate, non ha truppe né colonnelli, è sta-Mario Oliverio. E’ Carlo Guccione che non ha ric-
è perché la carriera l’ha fatta con Adamo, protetto in
essere la risposta orgogliosa alle scelte che da Roma
le sue truppe e, infatti, così come Loiero ha resusci-Dispone, quindi, di mezzi notevoli per muoversi con
tato il suo PDM, Bova ha resuscitato la sua correntepersonale denominata “Alza la testa” che vorrebbe
il partito vuole imporre alla Calabria.Ci sarebbe un quinto oligarca che, però, oligarca non
qualche modo da Fassino, poi da Bersani e portato inconsiglio regionale dalla generosità interessata di
va annunciato il suo sostegno alla ricandidatura diPerugini. Se il candidato a sindaco nel PD non verrà
garca che è più furbo degli altri, Marco Minniti, che
tanto l’uscita allo scoperto degli oligarchi del PD vuoldire che il commissario Musi fino ad oggi ha pestato
no che mai la “rottamazione” della vecchia guardiadi ascendenza PCI, sono di là da venire. Bisogna ora
dallapprriimmaa
Partito Liberale Italiano
fare un ghetto. Cosenza è la città di Telesio e non di chi ne vuoletando ognuno le nostre posizioni politiche,mente qualcosa di nuovo si sta avverando, rispet-li vota è loro complice. Nicola, spero che final-candida i MASCIATARI reca danni enormi, chimento, lo dico a tutti i partiti e a i cittadini, chinon a parole. Una nuova stagione di cambia-
lista del Partito liberale non avrà la presenza diavere l’opportunità di essere protagonisti. LaMASCIATE deve finire, tutti i cittadini devono
corridoi della casa comunale non trasparente ma
fulcro politico della città, invece molti di questiresponsabili verso i cittadini l’assise comunalemento. Gli amministratori eletti devono esserecomunale non può essere un ufficio di colloca-tili, la società civile deve partecipare, la casaCandidare il nuovo, e abbandonare consensi inu-di rinunciare a questi poco gradevoli personaggi.azione contrastata. Bisognava avere il coraggio,Sindaco “prigioniero politico”, e quindi ogni suanione, ma non condivido il passato, che ha reso ilnulla rende vana ogni azione. Rispetto la tua opi-e in particolare di questa città, la presenza deleliminare quello che il male di questo meridione,
Pertanto dalle parole bisogna passare ai fatti, labene dei cittadini, che hanno bisogno di certezze.bisogna essere concreti e finalizzare tutto verso ilfinito il tempo del richiamo delle sirene, oggicittà merita, e sia premiata dall’efficienza. E’ve sarà condivisibile, è importante che questaNon so se il nostro percorso per le amministrati-sità, di pensiero la cultura che aiuta a crescere.MASCIATARI. È questa la vera novità, la diver-dere un impegno? NON CANDIDIAMO Isaranno protagonisti in negativo. Vogliamo pren-meno voglio nominare, sono sicuro, che ancoradimenticarsi di tutto e di tutti. Questi, che nem-
Caro Nicola, questa città la conosciamo bene,
solo a loro, perchè alla fine hanno mantenuto inre, ma, non mi trovi in linea a dare responsabilitàsotto gli occhi di tutti. Oggi si riconosce un erro-per un loro tornaconto personale. I risultati sonoe dei loro continui ricatti, per ottenere qualcosasapeva già l’esistenza, della loro poco affidabilità,
Finalmente con molto ritardo, si riconosce la lorohanno fatto comodo, per raggiungere l’obiettivo.
comunale, ha recato enormi danni. Mi chiedo, lapresenza consistente di questi, nell’ ultima assiseritroso, il passato è stato molto cotaminanto, lacontributo a questa città. Vado con la mente aabbiamo la stessa posizione, su chi non da nessun
media e non solo. Devo dire che sono rimasto
MASCIATARI argomento molto importante,Mi ha fatto enorme piacere, il tuo rimarcare suiprestato tanto interesse al tuo intervento.
Caro Nicola, ho letto con piacere della tua assem-A NICOLA ADAMO
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMOLETTERA
blea dei giorni scorsi, attraverso la stampa, ho
che porto avanti da molti anni, attraverso i
molto meravigliato, ma nel contempo felice, che
composizione delle liste non passa attraverso ipartiti? quindi ritengo che i “voti fluttuanti”
incapacità politica. Di questi “politici” se ne
vita questa amministrazione, nel bene e nel male.
vita, morte e miracoli “le pacche sulle spalle” poi
“filosofia del diritto” non ha più radici. Bisogna
sono muti da decenni e vivono il quotidiano nei
offuscata dall’inefficienza. Il tempo delle
questi signori, e lo indichiamo ai nostri eventualialleati, e la necessità del cambiamento nei fatti
Eugenio BarcaCommissario Regionale Calabria
LA LEGA SOTT’ACQUAALLUVIONI
malasorte accomuna Calabria e Veneto.-
comuna tutti e che l’Umberto da Giussano in-remoto in Friuli in nome di quel tricolore che ac-come abbiamo sempre fatto, dal Vajont al ter-
dei fucili pronti a sparare. Pagheremodal profondo sud nessuno farà il contocesima di Natale per aiutare il Veneto,Eppure, se verrà una tassa sulla tredi-
e dire che anche la Calabria è stata colpi-le. Non conta l’ammontare, conta il gesto
le immagini trasmesse dalla TV, ha mes-sindaco di un comune della Calabria, di fronte al-se su un muro “Forza Etna”. Dal profondo sud, il
l’Etna, anni fa, eruttò lava fino a minacciare i cen-tutti rappresentati dal governo nazionale. Quandodegli italiani, terroni e non, “nordici” e “sudici”,bisogno, invece, della sensibilità e della generosità
siana. La Lega ce l’avrà duro ma con due metriValli padane con cui realizzare la secessione bos-
non ce la fa. E non ce la farebbe nemmeno il fede-lo non ce la fa. Il popolo delle partite IVA da soloto quando si minaccia la secessione, da so-Paese. Il Leone di San Marco, sbandiera-vero chiedono aiuto e aiuti al resto delappellano alla solidarietà nazionale, ov-
re l’intervento del governo per un aiutoni allagate, Berlusconi era lì per garanti-
ficoltà accanto al capo del governo. Apar-sfuggita l’espressione di un Bossi depresso e in dif-le zone dell’alluvione in Veneto, non sarà certamenteA chi ha visto in TV le immagini di Berlusconi nel-
te i fischi e le contumelie delle popolazio-
immediato ed ha già disposto un inter-vento di 300 milioni. Ma non bastano e si
ralismo fiscale e nemmeno i 300 mila fucili delle
d’acqua nei primi piani della case serve poco. C’è
tri abitati del messinese, qualcuno in Padania scris-
so a disposizione la sua indennità mensi-
ta duramente dal maltempo ma da noihanno mandato un Bertolaso qualsiasi.
sulta accompagnando l’insulto col dito medio al-zato. Mai come in questi giorni di maltempo la
Umberto Bossi