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CsOggi_n11

Date post: 13-Mar-2016
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AIOP:SPRECHI NEL PUBBLICO LA PARTITA NEL PD 5 ANNI DI MONOCOLORE PD REGGIO - CONFINDUSTRIA DOPO IL VOTO DEL 14 DICEMBRE è in edicola il SABATO NUOVA SERIE N.11 - 11 DICEMBRE 2010 4 4 Beppe Bova,Nicola Adamo,Mario Oliverio,Marco Minniti e Agazio Loiero a pagina a pagina
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Con la venuta in Calabria di Walter Veltroni a rincuo- rare ed a motivare i suoi, le forze in campo all'interno del PD sono schierate. E' un poker a cinque, quante so- no le correnti dichiarate anche se non vogliono essere chiamate tali. Fanno riferimento agli oligarchi, in sen- so tecnico, che hanno avuto in mano le sorti del "par- tito che non c'è" fino ad oggi e che, con responsabilità differenziate, è stato portato alla disfatta elettorale.- Walter Veltroni è venuto in Calabria a dare il suo "im- printing" alla formazione che fa riferimento alla sua po- sizione politica e che in Calabria ha in Marco Minniti l'esponente di maggior rilievo. Veltroni rispetto al grup- po dirigente del partito non ha cambiato opinione. Per lui i "capibastone", i dorotei del nuovo potere che con denaro e privilegi condizionano la vita del partito deb- bono farsi da parte e dare spazio alle nuove energie che nel partito e nella società calabrese esistono.- Modem è il nome della formazione e vorrà dire movi- mento democratico. Elemento di rilievo nel discorso fatto da Veltroni a Lamezia è il pieno sostegno dato al commissario Musi per l'opera di svecchiamento e di ri- posizionamento del PD che sta portando avanti.- Insieme a Veltroni e Minniti a sostenere l'azione del commissario Musi c'è Mario Olvierio che in posizione più defilata, per ragioni di ruolo istituzionale, sta dan- do filo da torcere a chi sta facendo la guerra al com- missario. Oliverio, dalla presidenza della Provincia, controlla politicamente il territorio provinciale e, per certo, nessuno può insegnargli come si tengono i rap- porti e si creano i vincoli con i rappresentanti del PD nelle realtà locali. Il lavoro di facciata lo fa Mimmo Bevacqua, vice-presidente alla Provincia, che ha tenu- AREA URBANA DOPO IL VOTO DEL 14 DICEMBRE ALLEANZE E RISCHIO IN CALABRIA LA PARTITA NEL PD FACCE DA POKER NUOVA SERIE N.11 - 11 DICEMBRE 2010 a pagina 4 5 ANNI DI MONOCOL ORE PD PERUGINI LA PRIMA VITTIMA Il Parlamento è chiuso e non per ferie ma per evitare che il governo vada sistematicamente "sotto" ogni volta che la maggioranza è chiamata a votare un prov- vedimento di legge.- Il Senato, invece, ha fatto la sua parte portando al- l'approvazione, senza cambiamenti, la legge finan- ziaria detta di stabilità. Così aveva chiesto il capo del- lo Stato nell'interesse preminente del Paese e così è stato, rinviando alla data fatidica del 14 dicembre il chiarimento politico nella maggioranza di governo e la sorte stessa di Berlusconi come presidente del Consiglio.- Ma al di là delle sorti del governo, i nuovi assetti po- litici che potranno venir fuori a livello nazionale do- po il voto del 14 implicano, di conseguenza, la mes- sa in crisi, delle alleanze esistenti nelle periferie. La nascita di un "terzo polo", infatti, è un'operazione di scomposizione e ricomposizione del quadro politico, al centro come in periferia. Il problema si pone non tanto per Fini e per Rutelli che hanno posizioni di go- verno deboli ma per Pierferdinando Casini e l'UDC il problema è serio. E non è soltanto l'alleanza che esiste alla Regione do- ve, per altro, l'UDC ha conquistato quote di potere su- periori al rapporto di forza col PDL di Berlusconi. E non è soltanto la presidenza del consiglio regionale, assegnata a Talarico, che la interpreta in una sorta di equivalenza con la presidenza della Repubblica. Si dirà che è provincialismo in proiezione politica, co- me lo è la pretesa, soddisfatta, di insonorizzare le por- te della presidenza rivestendole in cuoio lucido.- L'auto blu ha cessato di essere status symbol. Ci vuo- le altro, le porte isonorizzate, appunto, e rivestite in cuoio lucido. Geniale invece, la trovata di raddoppiare i collaboratori dimezzando il compenso quelli trova- ti per poterne immettere altrettanti negli uffici di pre- sidenza. Un miracolo alla democristiana. Per contro si aspetta che alle sedute del consiglio siano ammes- se le telecamere non schierate all'obbedienza e che prenda il via il "question time" tanto annunciato che imporrebbe a Scopelliti e agli assessori di risponde- re, sempre alla presenza di telecamere, alle interro- gazioni rivolte dai singoli consiglieri. Si vedrà e for- se ci vorrà del tempo anche perchè il PD, come for- za di opposizione, non esiste e, quando si sveglia, pre- tende di fare assumere al governo Scopelliti, in pochi giorni, decisioni che il PD con Loiero non è stato ca- pace di prendere in 5 anni. Ma l'UDC, in questi giorni, da Talarico agli assesso- ri in carica, è alle prese con un dramma politico vero e riguarda le alleanze elettoralI. La Giunta PDL - UDC potrà anche sopravvivere a mutati rapporti e condi- zioni ma gli accordi politici frettolosamente sotto- scritti, senza tenere conto di un 14 dicembre dagli esi- a pagina 4 BERLUSCONI VISTO DA BUTTAFUOCO REGGIO - CONFINDUSTRIA MARCEGAGLIA CHIAMA CALLIPO è in edicola il SABATO AIOP: SPRECHI NEL PUBBLICO Beppe Bova, Nicola Adamo, Mario Oliverio, Marco Minniti e Agazio Loiero OMAGGIO
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Page 1: CsOggi_n11

Con la venuta in Calabria di Walter Veltroni a rincuo-rare ed a motivare i suoi, le forze in campo all'internodel PD sono schierate. E' un poker a cinque, quante so-no le correnti dichiarate anche se non vogliono esserechiamate tali. Fanno riferimento agli oligarchi, in sen-so tecnico, che hanno avuto in mano le sorti del "par-tito che non c'è" fino ad oggi e che, con responsabilitàdifferenziate, è stato portato alla disfatta elettorale.-Walter Veltroni è venuto in Calabria a dare il suo "im-printing" alla formazione che fa riferimento alla sua po-sizione politica e che in Calabria ha in Marco Minnitil'esponente di maggior rilievo. Veltroni rispetto al grup-po dirigente del partito non ha cambiato opinione. Perlui i "capibastone", i dorotei del nuovo potere che condenaro e privilegi condizionano la vita del partito deb-bono farsi da parte e dare spazio alle nuove energie che

nel partito e nella società calabrese esistono.-Modem è il nome della formazione e vorrà dire movi-mento democratico. Elemento di rilievo nel discorsofatto da Veltroni a Lamezia è il pieno sostegno dato alcommissario Musi per l'opera di svecchiamento e di ri-posizionamento del PD che sta portando avanti.-Insieme a Veltroni e Minniti a sostenere l'azione delcommissario Musi c'è Mario Olvierio che in posizionepiù defilata, per ragioni di ruolo istituzionale, sta dan-do filo da torcere a chi sta facendo la guerra al com-missario. Oliverio, dalla presidenza della Provincia,controlla politicamente il territorio provinciale e, percerto, nessuno può insegnargli come si tengono i rap-porti e si creano i vincoli con i rappresentanti del PDnelle realtà locali. Il lavoro di facciata lo fa MimmoBevacqua, vice-presidente alla Provincia, che ha tenu-

AREA URBANA

DOPO IL VOTO DEL 14 DICEMBRE

ALLEANZEE RISCHIO

IN CALABRIA

LA PARTITA NEL PD

FACCE DA POKER

NUOVA SERIE N.11 - 11 DICEMBRE 2010

apagina4

5 ANNI DI MONOCOLORE PDPERUGINI

LA PRIMA VITTIMA

Il Parlamento è chiuso e non per ferie ma per evitareche il governo vada sistematicamente "sotto" ognivolta che la maggioranza è chiamata a votare un prov-vedimento di legge.-Il Senato, invece, ha fatto la sua parte portando al-l'approvazione, senza cambiamenti, la legge finan-ziaria detta di stabilità. Così aveva chiesto il capo del-lo Stato nell'interesse preminente del Paese e così èstato, rinviando alla data fatidica del 14 dicembre ilchiarimento politico nella maggioranza di governo ela sorte stessa di Berlusconi come presidente delConsiglio.-Ma al di là delle sorti del governo, i nuovi assetti po-litici che potranno venir fuori a livello nazionale do-po il voto del 14 implicano, di conseguenza, la mes-sa in crisi, delle alleanze esistenti nelle periferie. Lanascita di un "terzo polo", infatti, è un'operazione discomposizione e ricomposizione del quadro politico,al centro come in periferia. Il problema si pone nontanto per Fini e per Rutelli che hanno posizioni di go-verno deboli ma per Pierferdinando Casini e l'UDCil problema è serio. E non è soltanto l'alleanza che esiste alla Regione do-ve, per altro, l'UDC ha conquistato quote di potere su-periori al rapporto di forza col PDL di Berlusconi. Enon è soltanto la presidenza del consiglio regionale,assegnata a Talarico, che la interpreta in una sorta diequivalenza con la presidenza della Repubblica. Sidirà che è provincialismo in proiezione politica, co-me lo è la pretesa, soddisfatta, di insonorizzare le por-te della presidenza rivestendole in cuoio lucido.-L'auto blu ha cessato di essere status symbol. Ci vuo-le altro, le porte isonorizzate, appunto, e rivestite incuoio lucido. Geniale invece, la trovata di raddoppiarei collaboratori dimezzando il compenso quelli trova-ti per poterne immettere altrettanti negli uffici di pre-sidenza. Un miracolo alla democristiana. Per controsi aspetta che alle sedute del consiglio siano ammes-se le telecamere non schierate all'obbedienza e cheprenda il via il "question time" tanto annunciato cheimporrebbe a Scopelliti e agli assessori di risponde-re, sempre alla presenza di telecamere, alle interro-gazioni rivolte dai singoli consiglieri. Si vedrà e for-se ci vorrà del tempo anche perchè il PD, come for-za di opposizione, non esiste e, quando si sveglia, pre-tende di fare assumere al governo Scopelliti, in pochigiorni, decisioni che il PD con Loiero non è stato ca-pace di prendere in 5 anni. Ma l'UDC, in questi giorni, da Talarico agli assesso-ri in carica, è alle prese con un dramma politico veroe riguarda le alleanze elettoralI. La Giunta PDL - UDCpotrà anche sopravvivere a mutati rapporti e condi-zioni ma gli accordi politici frettolosamente sotto-scritti, senza tenere conto di un 14 dicembre dagli esi-

apagina4

BERLUSCONI VISTODA BUTTAFUOCO

REGGIO - CONFINDUSTRIAMARCEGAGLIA

CHIAMA CALLIPO

è in edicola il SABATO

AIOP: SPRECHINEL PUBBLICO

Beppe Bova, Nicola Adamo, Mario Oliverio, Marco Minniti e Agazio Loiero

OMAGGIO

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del PD ad amministrare la citta Perugini è la prima vit-

dare le cose come gli altri hanno voluto. Avesse avutotre molle della burocrazia comunale ma ha lasciato an-sufficiente esperienza per capire cosa si muove nel ven-

golden boy ha girato il mondo e conosce tutte le capita-

co, una professione esercitata con successo, cultura giu-buon sindaco. Una vità senza ombre sotto il profilo eti-

spondere dei guasti e dei danni procurati. Perugini ave-la sua incapacità a governare la città che dovrebbe ri-

Oggi Perugini è chiamato a pagare il prezzo di avere

mato e logorato cercando il consenso di una maggio-

li a non decidere da solo. Perugini, invece, si è consu-

ti che possono valere per Perugini. Per Ambrogio non siri illimitati, per il quale non possono valere le attenuan-be candidare Franco Ambrogio, vice-sindaco con pote-to che se il PD avesse l'obbligo della coerenza, dovreb-rappresentato, prima che su Perugini. Abbiamo già scrit-

ma di lasciare il PD i due hanno, di fat-

come Nicola Adamo e Franco Bruno,

quale era la posta in gioco. A condurre

Perugini, dunque, nasce come candida-

aveva programmato e progettato la sca-

plotto Perugini giocò una parte da pro-sperienza di Eva Catizone. In quel com-plotto "trasversale" che mise fine all'e-

ra a sindaco di Perugini e certamente ha pesato il com-Intanto bisogna ricordare come si arriva alla candidatu-

to dei condizionamenti che ha subito e delle imposizio-capo dell'amministrazione ma bisogna anche tenere con-

di cui soffre la città. Perugini è certamente responsabile

che il coordinatore provinciale si è espresso favorevol-e in Italia dei Valori ma è anche vero

Telesio" e "Cosenza domani", e quel-

è stata presa, il treno è partito ed è da

derazioni non astratte. Paolini ha trat-Paolini si possono sviluppare consi-gli è stata offerta, per Perugini ed Enzo

tetto Mario Occhiuto ha detto di gra-smentite dagli interessati. Se l'archi-

no a lungo e saranno ricchi di colpi di scena. Ma, a vo-zo perchè, se si vota a giugno, i lavori in corso dureran-vrebbero essere definite entro Natale. Se si vota a mar-le e periferico, le candidature a sindaco di Cosenza do-Camera non disarticoli l'intero quadro politico naziona-Se va bene e sempre che il voto del 14 dicembre alla

ler stare al gioco della pre-tattica, su alcune candidaturesi può già discutere, almeno su quelle annunciate e non

dire una eventuale candidatura ma non

to il dado, nel senso che la decisione

escludere che possa tornare indietro.Lo sostengono tre liste, due "storiche"del decennio manciniano, "Lista

la dei liberali cosentini che hanno giàdeciso la partecipazione attiva allacompetizione elettorale per ilComune.Sulla ri-candidatura di SalvatorePerugini ci sono delle riserve nel PD

mente per la sua ricandidatura e il commissario Musi èorientato a confermare, in generale, i sindaci uscentiespressione del PD. Le riserve sulla ricandidatura diPerugini muovono dalla valutazione negativa che si dàdel suo operato e, soprattutto, dalle condizioni di degra-do e di caduta d'immagine della città, per non dire dellaperdita di ruolo come capoluogo e centro direzionale.C'è, però, una ingiustizia di fondo nell'addebitare a

Perugini e soltanto a lui la responsabilità dei problemi

di come ha interpretato il suo ruolo di primo cittadino e

ni che ha tollerato.

tagonista, per conto proprio ma ancheall'interno di un'alleanza più ristretta, che

lata a Palazzo dei Bruzi. Il complotto ela fine anticipata del mandato dellaCatizone era il passaggio preliminare.

to di una cordata di potere che sapeva

l'operazione due politici scaltri e decisi

entrambi oggi fuori dal PD, l'uno perespulsione automatica e l'altro per tra-smigrazione nell'API di Rutelli. Ma pri-

to, pilotato l'amministrazione della città.Perugini è stato sindaco di un monocolore PD, le cuiscelte debbono ricadere sul PD e chi l'ha più direttamente

può parlare di inesperienza e predisposizione caratteria-

ranza per sue sfortuna divisa, inadeguata e rissosa. Lepoche volte che ha fatto valere le sue prerogative di sin-daco, li ha messi in riga e ridotti all'obbedienza.

consentito di essere ostaggio politico dei partiti o, me-glio, dei gruppi politici che lo hanno eletto ma è il PD e

va ed ha, come persona, tutti i requisiti per essere un

ridica ed amministrativa, buon gusto e senso estetico, da

li europee, ha certamente la sensibilità per capire cosasignifica una città che perde d'immagine e di ruolo, ha

senso cinico della politica, avrebbe dovuto dimettersi unanno fa e lasciare agli altri e al PD la responsabilità deidanni prodotti alla città. Oggi una candidatura alParlamento non gliela potrebbe negare nessuno e noi,fortemente critici nei suoi confronti, gliela auguriamocon sincerità perché siamo del parere che dell'incapacità

tima.

n.11 - 11 dicembre 2010

PERUGINI LA PRIMA VITTIMA5 ANNI DI MONOCOLORE PD

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Ma l'eros, si sa, è carceriere. L'arena sessuale è una scena chiusa che partetra amore e natura, quel culto privato da famelico e felicissimo peccatore.

cavalle il Cavaliere ci mette tutta la scienza e l'arte italiana della Rinascenza:A comandare sono buoni tutti. A fottere no. A far catalogo di

riprovevole, giusto per mancato omaggio alla superstizione

ragazze da sacrificio? Perché la gravidanza in tarda età ètro candeline fattosi drago e perciò bisognoso di altrettantegulto prostatico l'oplà costante dell'uomo da settantaquat-Gianna Nannini perché mai dovrebbe essere un laido sin-

tere in scacco questo dottor Berlusconi, amateur indefesso,

anche, come un qualsiasi dottor Berlusconi evocato da Piero

quello, il dottor Berlusconi, come un signore dell'Italia delledino e certificarlo porco con tanto di anatema americano ma

personaggio, è sempre chino all'indirizzo del buco, pronto a piazzare il son-le. Il giornalismo grastroseopico, concentrato nell'assassinio psicologico del

bilancio, conflitto d'interessi e perfino seduzione di minorenni - in un brevi-da schiacciare un gigante - le nubi delle accuse di corruzione, mafia, falsi in

adesso che si fa, lo impicchiamo per via morale in quanto sporcaccione?".stroscopici: "Insomma, dopo aver tentato di eliminarlo per via giudiziariainvidia ultima e finale portata al punto tale da far dire a tutti i polemisti gra-re, più consona alla politica che alla psiche, ovvero l'invidia della gnocca,posito e scovare dentro questo ventennio berlusconiano un'invidia specula-questa benedetta invidia del pene occorre aggiornare la letteratura in pro-

perturbatore solo nella quantità, nell'eccesso dei numeri, sianorispetto alla sessualità ordinaria il dottor Berlusconi diventa un

to per cui se, messo da canto il corpo delle donne, capitano duecare quelle vetrine della singolarità o, peggio, il sondaggio falsa-

gnocca. E nelle misure perfino banali: tette grosse, tanti capelli,

i resti è come il grandissimo Ugo Tognazzi in "Venga a prenderene, lui. Lui che nello spartire quotidiano di sé, non sa a chi dareAltro che anomalia italiana, il Cavaliere. E' tutto nella tradizio-

sbollentare, il sottofondo della tivù, il carboidrato in agguato e,appartamenti, ritrovano con l'odore del broccoletto messo aposto, specie quando si fa sera, quando rincasando nei proprimente, da far sognare quelli che volentieri prenderebbero il suosfasciare il moralismo dei suoi inseguitori ma, contemporanea-e dei focolari qual è, il Cavaliere è anche così assurdamente incoerente da

Dove ci sono campane ci sono buttane, così sentenzia il proverbio, e più cam-

De Rose, Montalto (Cs)

Registro Stampa Tribunale

Telefono 0984.23253Via De Rada, 68 - Cosenza

direttore responsabileAntonlivio Perfetti

Direzione-Amministrazione

Fax 0984.062646

di Cosenza n.547Fotocomposizione

pana di questa stagione berlosconiana non poteva darsi. Custode dei valori

nell'ambientino sub-domestico, la moglie varicosa.* * *

un caffé da noi". E' un classico cui piace il classico. Gli piace la

coscia lesta e senza dettaglismi e tendenze nuove, senza mai cer-

trans e tutti poi vanno a trans. No. Gli piace solo la gnocca e

essi quelli dell'enumerazione che dell'esibizione. E siccome in psicoanalisi c'è

* * *In quel palazzo dal nome così grazioso, ossia Grazioli, quelle nubi, cupe tanto

lineo come lui si diradano, anzi, evaporano, in virtù della sua euforia genita-

arti e dell'armonia, smutanda ogni Paolina Bonaparte. Ma

Chiara , s'immola nel rito della "spartizione".* * *

Ci vuole un carico da undici quanto a laicità nel volerlo met-

se appunto è una vittoria della vita la gravidanza senile di

ben applaudita e l'uomo che s'attarda con le femmine è

laica?* * *

sono infatti nudità, spelonche di lussuria, ardori plastici e rituali patti siglati

curvilinea e si conclude a spigoli, insomma, a stanchezza.

("Il Foglio" sabato 4 dicembre)

da Pietrangelo ButtafuocoBERLUSCONI VISTO

Salvatore Perugini

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grazie a Mario Cozza, da che era nessuno è diventato

riproporrebbe ogni volta la differenza fra "imprendito-

Dovevano dedicargli una sala, una targa, una borsa di

Confindustria quando era vivo, ne hanno rimosso la me-"prenditori". Gli hanno reso difficile la vita in

cetto troppo alto e "pulito" della figura dell'imprendito-Mario Cozza, imprenditore cosentino che aveva un con-

ditori" di finanziamenti agevolati che non creano nè svi-perchè fanno attività d'impresa a proprio rischio e i "pren-

reggina. Non è un lavoro facile, anche se Callipo in pas-

sa, dove si parla di sviluppo e non solamente di 'ndran-

che in questi ultimi 15 anni si è vista mortificata, che ve-ta. Anche i singoli cittadini, tutta quella gente per bene

dopo una fase di turbolenze nell'organismo dirigente e

le intimidazioni e alle pallottole subite per mano mafio-di Callipo "Io resto in Calabria" che è la sua risposta al-

visiva di successo "Vieni via con me", condotta danare il campo e rifugiarsi altrove. La trasmissione tele-versata nelle urne, una risposta alla voglia di abbando-gimento di sangue, una rivoluzione delle coscienze ri-litica di Callipo era una rivoluzione pacifica, senza spar-to collusa e compiacente con la mafia. La proposta po-berie e dell'impunità, corrotta e corruttrice e, soprattut-nativa alla politica dei privilegi e degli sprechi, delle ru-coscienze dei calabresi e cioè che era possibile un'alter-

fitta senza appello. La candidatura di Callipo era e vo-notabilato detentore del voto di scambio come una scon-

La nomenclatura calabrese lo dava per sconfitto politi-camente e relegato nel solitario ruolo di imprenditore disuccesso. I centomila voti ottenuti alle regionali, pur sesignificativi e rilevanti politicamente, molto lontani peròdalla conquista della presidenza, venivano sanzionati dal

leva essere una testimonianza ed una provocazione alle

Roberto Saviano e Fabio Fazio ha, di fatto, declinato suproblematiche diverse e più ampie lo slogan elettorale

sa. Oggi Callipo, che nel frattempo aveva dato vita a deilaboratori di formazione politica per giovani, viene chia-mato dalla Marcegaglia ai vertici di Confindustria aReggio, con funzioni commissariali, per mettere ordinee restituire prestigio all'associazione degli imprenditori

dimissioni in massa. Callipo ha accettato l'incarico manon rinuncia alla rivoluzione pacifica. Per Pippo Callipo"sta spuntando la nuova alba calabrese". E' la reazionedi tutta la società civile che fino a poco tempo fa non simuoveva, subiva le minacce delle cosche. Imprenditori,associazioni, stampa sono impegnati in questa rinasci-

de i loro figli in casa senza lavoro. Forse sono arrivati alfondo del barile, dunque chiedono una Calabria diver-

gheta o di altri tipi di mafie". In attesa della nuova alba,Callipo deve mettere mano al rilancio di confindustria

sato è stato presidente di Condindustria a Catanzaro. Luifa una distinzione netta fra imprenditori che tali sono

luppo nè occupazione ma fortune personali e familiari.E' una persona per bene Pippo Callipo, un imprendito-re che fa onore alla categoria ai livelli più alti. Prima dilui e insieme a lui un altro imprenditore ha dato lustro aConfindustria Calabria, scomparso prematuramente. Era

re per essere benvoluto dalla categoria numerosa dei

moria di quanto ha rappresentato dopo che è morto.

studio, un avvenimento annuale che ne ricordasse il no-me. Lo hanno dimenticato e rimosso perchè ricordarlo

ri" e "prenditori". E la rimozione va bene anche per chi,

qualcuno.-

n.11 - 11 dicembre 2010

CALLIPO TORNALO HA CHIAMATO LA MARCEGAGLIA

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IN CONFINDUSTRIA

blico/privato per ampliare l'offerta sul territorio a costi sempre più appro-l'ottica di realizzare un sistema misto pub-mi di finanziamento e accreditamento nel-ha aggiunto - si devono adottare nuovi siste-tempo controlla i servizi sanitari. Inoltre -zioni come la Lombardia, eroga e allo stessoflitto di interesse dello Stato che, salvo ecce-

prestazioni, con controlli attuati da un entemi e trasparenti per valutare i costi dellevata, stia nell'introduzione di criteri unifor-

sanità non possa prescindere dalla riorga-re come ogni riforma nella gestione dellastrumento di lavoro che aiuti a comprende-

gli amministratori degli ospedali pubblici o le Regioni, ma per offrire unodell'Aiop - che abbiamo voluto promuovere non per puntare il dito contro"Si tratta di un'analisi unica in Italia - ha detto Enzo Paolini, presidentevato accreditato.

alcune realtà locali e frutto delle collaborazioni virtuose tra pubblico e pri-

dini. E quest'anno si presentaprestazioni utilizzate dai citta-

privati accreditati e delle clini-

Roma presso la Camera deisocietà Ermeneia e presentato aRapporto - realizzato dalla

Salute/2010" promosso

damente sulle inefficienze sommerse. È duro il giudizio sull'ospedalitàche. Regioni commissariate sempre più a rischio se non si interviene rapi-Spreco di risorse e bilanci "inattendibili" nelle Aziende sanitarie pubbli-

www.cosenzaoggi.itsu internet digitando

è disponibile gratuitamente

pubblica emerso nell'ottava edizione del Rapporto annuale "Ospedali &

dall'Associazione italiana ospe-dalità privata (Aiop). Il

Deputati - fa il punto sull'anda-mento degli ospedali pubblici,

che private, monitorando com-portamenti e valutazioni delle

con una novità: sono state foto-grafate le inefficienze sommer-se dell'ospedalità pubblica in15 Regioni italiane, ma anche messi in luce i risultati positivi raggiunti in

nizzazione del sistema. Siamo convinti che lerisorse siano più che sufficienti e che la solu-zione, anziché i continui tagli alla sanità pri-

terzo. In questo modo si porrà fine al con-

priati".

NEGLI OSPEDALI PUBBLICI

RAPPORTO AIOPSPRECHI E INEFFICIENZE

voglia di fare e di costruire".-ra di mettere in campo tutte le sue idee, la suaal nostro fianco e potrà finalmente essere libe-che non è facile sostituire. Da oggi camminerà

vicesindaco. Questo perchè - dicono i compo-

chiudere l'era di Sandro Principe.-

quattro anni dalla fine della sua esperienza in

direttore generale del Cosenza calcio,

spicco come la sua". Serena Arcuri, avvocatoannoverare tra le nostre fila una personalità di

siasmo. "Siamo felici - fanno sapere i sotto-Serena Arcuri è stata accolta con grande entu-

due, anche se le vere motivazioni di questa scel-

Arcuri era stata sostituita dal sindaco Umbertoha il sapore della sfida. Come si ricorderà laalle prossime amministrative. Una scelta che

deciso di aderire alla Primavera Rendese, iled ex assessore alla pubblica istruzione, ha

impronta personale ed autorevole all'attivitàe alla Pubblica Istruzione, seppe dare unaprima giunta Bernaudo. Assessore alla CulturaSerena Arcuri è stata una figura di rilievo nella

DI RIVINCITAVOGLIA

RENDE

dell'assessorato, guadagnandosi molti meritima anche gelosie ed invidie. L'ex vicesindaco

polo alternativo che sfiderà il Pd di Principe

Bernaudo dopo un idillio durato poco meno diun anno a causa di divergenze politiche tra i

ta non sono mai state chiarite. L'adesione di

scrittori del manifesto del listone - di poter

matrimonialista, 35 anni, sposata con l'ex

Massimiliano Mirabelli, due figlie, a quasi

municipio torna in politica e lo fa, puntandosulla squadra che ha la grande ambizione di

Nel 2007 venne mandata via e mai sostituita.Da allora, infatti, Rende non ha più avuto un

nenti del movimento - si tratta di una persona

Serena Arcuri

Al centro Enzo Paolini fra il direttore generale di Condindustriadott. Gianpaolo Galli e il prof. Nadio Delai

Page 4: CsOggi_n11

colpa della disfatta elettorale ricade su altri. Nella par-

di rinnovamento si vuol parlare nel PD, il primo pas-le di Adamo e Bova nei confronti di Musi. Per certo seLoiero è soltanto più diplomatico ma non è meno osti-bilità dei cattolici ex-popolari ed ex-Margherita.-

Lombardo dell'MPA, sta meditando di offrire le suegia al piede ma, dopo un tentativo fallito con Raffaele

dici sono quelle del loierismo diventato sistema. Si chia-l'aveva già, l'ha sempre avuta. Cambia nome ma le ra-

più navigato e più scaltro dei giocatori seduti al tavo-tando all'interno del PD è quella di Agazio Loiero, il

plesso faraonico di uffici che era la presidenza del con-

un seguito elettorale ed una consistenza di consensi di-è proprio qui il punto. Adamo e Bova possono vantare

me l'ultimo tentativo di mettere sulla bilancia delle con-PD ed a rilanciarne il ruolo sul territorio, si rivela co-

no la scalata ai comuni di Cosenza e Reggio. Anche l'a-e vederli impegnati in cordate di liste civiche che dan-

venire a breve. I movimenti tattici, che entrambi han-sario, è difficile che un loro rientro nel PD possa av-

dirigente. Per la posizione assunta da Bova e da Adamo,

regole statutarie e, soprattutto, di non convocare i con-organismi democratici del partito, di non rispettare le

a capogruppo è stata possibile con i soli voti dei consi-

nale e di condizionare le decisioni, con propri consi-Loiero di avere un proprio gruppo in consiglio regio-Bova e Adamo contestano la facoltà concessa ad Agazio

no fuori dal PD, per autoesclusione, non avendo ot-Peppe Bova e Nicola Adamo, almeno formalmente, so-gi targati PD.-mata da quadri di partito e amministratori locali a tutt'og-

governo denominata "A testa alta" ed il secondo conNicola Adamo, il primo con una corrente di lotta e diA Minniti e Oliverio si contrappongono Peppe Bova e

diretto con Bersani ed i vertici del partito a Roma e que-

to a battesimo "Spazio Dem", aggregazione di quadridirigenti e amministratori locali posizionati sulla lineadel commissario. Mario Oliverio può vantare un filo

sta posizione privilegiata gli costa duri scontri con leposizioni che contestano la gestione commissariale.Mario Oliverio, pur avendo al suo attivo un percorsopolitico lungo e generoso di mandati elettivi, del vec-chio gruppo dirigente è l'unico interprete della linea dirinnovamento voluta da Roma.-

una formazione chiamata "Azione democratica", for-

temperato all'obbligo, imposto dal commissario, di la-sciare in consiglio regionale il gruppo misto e "rien-trare" nel gruppo PD.-

glieri, nel gruppo del PD. La nomina di Sandro Principe

glieri che fanno riferimento a Loiero. Oggi Bova eAdamo accusano Musi di avere azzerato la vita degli

gressi di partito per l'elezione democratica del gruppo

fortemente antagonista rispetto alla linea del commis-

no messo in campo in vista delle elezioni amministra-tive, dovrebbero portarli definitivamente fuori dal PD

ver tirato in ballo l'autorità ed il prestigio di MassimoD'Alema come personalità idonea a mettere pace nel

venienze elettorali il peso della loro dote elettorale. Ma

rettamente proporzionale alle leve di potere che hannoavuto a disposizione, l'uno come capogruppo del PDin consiglio regionale e l'altro come capo di quel com-

siglio regionale.-La quinta faccia da poker nella partita che si sta dispu-

lo. Loiero la propria corrente non l'ha dovuta creare,

ma "Autonomia e Diritti", ha un proprio gruppo in con-siglio regionale e consiglieri sparsi nei comuni, comea Cosenza e Catanzaro Loiero viene dato con la vali-

truppe al suo vecchio amico democristiano Fioroni cheall'interno del PD difende le ragioni e gli spazi di agi-

saggio obbligato è chiudere col loierismo e con chi gliha dato linfa. Oggi dobbiamo leggere che Loiero rim-provera a se stesso soltanto alcune ingenuità, mentre la

tita a poker dovrebbe saltare il tavolo. I giocatori nonsono all'altezza.

FACCE DA POKERLA PARTITA NEL PD

n.11 - 11 dicembre 2010 4

dallaprima

zionano le scelte calabresi. E' un modo ruspante di in-tesi che le scelte romane non intaccano e non condi-gente UDC si affretta a dare sostenendo l'avventata

ti imprevedibili, sono a rischio.-E sono inattendibili le assicurazioni che qualche diri-

tendere la politica anche se, nella Calabria "saudita",le alleanze come le maggioranze, sono trasversali eaccomodanti, figlie di un consapevole e tollerato tra-sformismo, che rispondono sempre a logiche di con-venienza e mai di progetto o di sviluppo.-

ALLEANZE A RISCHIOIN CALABRIA

dallaprima

LUTTO NEL TEATRO COSENTINO

pire di quanto affetto fosse circondata: dei suoi figli, del marito anche compagno di palcoscenico, dei fa-Lascia un grande vuoto. La malattia, nel suo impietoso progredire, non le ha tuttavia impedito di perce-

alunni hanno voluto dare davan-

Era anche docente di lettere e,amore per il teatro.ranno a ricordare il suo grandetacoli, affissi al muro, continue-

ci sarà più la sua presenza ma ilAi venerdì di "Franz Teatro" nonpropria identità.cavaliere crociato in cerca dellamaestro perfetto", storia di unpretati un "Onora il padre" e "Ilgrafica consegnata ai ruoli inter-Oliverio, l'esperienza cinemato-percorso artistico di Rossella

Domanico". Teatro di grande im-V, "Pane amaro", "L'AffareVale ricordare "Cronaca di un eccidio" , "L'avventura di un povero cristiano" ovvero del papa Celestino

Attrice di grande sensibilità, ha dato corpo e gestualità ai personaggi più impegnativi della produzione

hanno tentato l'impossibile per strapparla alla morte. Con lei se ne va una protagonista della vita teatra-mesi lottava coraggiosamente contro un male devastante, si è dovuta arrendere insieme ai suoi cari cheLa notizia ha fatto presto a coprire la distanza fra Firenze e Cosenza. Rossella Oliverio Perfetti, che da

le cosentina, una figura portante dei successi conseguiti dal "Gruppottanta" nei molti anni di attività.

teatrale del "Gruppottanta".

pegno civile e politico come stori-camente si è connotato il"Gruppottanta". Non manca, nel

suo nome sui manifesti degli spet-

nella testimonianza che i suoi

ti alla bara, c'era il riconoscimento di averli formati sui valori di libertà, solidarietà e rispetto della lega-lità.

miliari e dei tanti amici che aveva saputo guadagnarsi con la sua lealtà, la sua allegria, il suo sorriso.

Una foto di scena di Rossella Oliverio Perfetti

crescita a condizione che sappia liberarsi del

fresche, sono da incoraggiare. Quindi, io penso

positivo. Tutti i segni che vanno nella direzioneche il Commissario sta facendo sia un lavorodeve ingaggiare. Quindi, penso che il lavoro

re, c'è tanta voglia di fare il Pd come lo aveva-

"Qui ci sono tante energie nuove, fresche, c'èenergie e forze e di rafforzare il Pd". mente questo: di recuperareModem si propone esatta-

affrontare i conservatorismi

Democratico. La sua cresci-crescita è l'obiettivo di Movimentosa per il centrosinistra in questo Paese e la suarimanere assolutamente valida: il Pd è la risor-una prospettiva che, invece, secondo me devepraticamente finito con il non credere più ad

mento che si propone di recuperare energie eIo sono refrattario alle correnti. Ed è un movi-"Modem è un movimento, non è una corrente.

VELTRONIANOIL VERBO

forze che si erano allontanate e che avevano

ta, però, passa attraverso unmessaggio di apertura chesia rivolto alla maggioranzadella popolazione, una sfidariformistica capace di

di varia natura che ci sono.

tanta gente perbene, c'è tanta voglia di lavora-

mo immaginato e questa è la strada che il Pd

di una innovazione, di facce nuove, di energie

che il Pd qui abbia una grande possibilità di

passato".-