Date post: | 23-Jul-2016 |
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CSSMAGAZINE 3 | 2015
Dossier:
Quali temi preoccupano gli assicurati? Domanda 04 –12
Ho smesso di fumare, perché ingrasso?Domanda 16
Nuove tendenze nelle abitudini alimentari?Domanda 22
3 | 2015
Sani e ben assicurati – 31 domande e risposteMAGAZINECSS
CSSMAGAZINE 3 | 2015
Sette sigilli?
Cara Lettrice, caro Lettore
Spesso anche per gli specialisti il settore delle assicurazioni malattie è un libro
dai sette sigilli. Questo fatto si rispecchia anche nelle 1,5 milioni di chiamate
alle quali i collaboratori e le collaboratrici della Serviceline CSS rispondono ogni
anno. Le domande dimostrano che molte persone assicurate hanno dei
dubbi e necessitano di aiuto. Per questa ragione, nella presente edizione dedi-
chiamo un’attenzione particolare alla tematica dell’assicurazione malattie.
Va da sé che nelle seguenti pagine possiamo accennare soltanto ad alcune delle
domande che ripetutamente vengono sottoposte all’attenzione della CSS.
Chissà, forse riusciremo comunque a fare chiarezza in taluni casi. Se invece sapete
già tutto riguardo alla vostra assicurazione malattie, non c’è problema:
l’edizione che avete davanti è colma di testi interessanti concernenti gli argomenti
salute, alimentazione e movimento. In questo senso vi auguro buon diver-
timento nello sfogliare i 29 interessanti articoli.
Roland Hügi
Caporedattore
Come contattare la CSS Assicurazione?Per domande relative ai prodotti
I collaboratori nelle agenzie vi offrono un supporto personale
e sono raggiungibili al telefono ogni giorno fra le ore 8 e le 18.
www.css.ch/agenzia
Per domande relative a prestazioni e fatture
La Serviceline è a vostra disposizione dal lunedì al venerdì,
dalle ore 8 alle 18. 0844 277 277 (tariffa locale rete fissa svizzera),
Per emergenze 24h e consulenza medica
La CSS vi assiste in situazioni di emergenza e in caso
di domande mediche 24 ore su 24, 7 giorni
la settimana: +41 (0)58 277 77 77
Modifiche di indirizzi
Le modifiche di indirizzi possono essere comunicate
tramite mail ([email protected]) oppure
tramite telefono alla Serviceline della CSS (0844 277 277).
01Domanda
Chi l’ha fatto?CSS Magazine 3 | 2015Il CSS Magazine è la rivista per i clienti del Gruppo CSS per gli assicurati di CSS, INTRAS e Arcosana. Il Magazine appare trimestralmente in lingua tedesca, francese e italiana.
Tiratura complessiva: 780 000 esemplari Società del Gruppo CSS: CSS Assicurazione malattie SA, CSS Assicurazione SA, INTRAS Assicurazione malattie SA, INTRAS Assurances SA e Arcosana SA.Editore e indirizzo della redazione: CSS Assicurazione SA, Tribschenstrasse 21, Casella postale 2568, 6002 Lucerna, Telefono 058 277 11 11, Fax 058 277 12 12, [email protected]: Roland Hügi (caporedattore), Eveline Franz (redazione finale)Collaborazione permanente: Manuela SpeckerRedazione CSS Esclusiva: Diana BruggmannTraduzione: Anna Fontanella, Erminia Gagliotta, Florence Barbezat, Massimo GobberConcetto: Infel AG, ZurigoGrafica, produzione: Niki Bossert, Silvia TschümperlinCommissione di redazione: Samuel Copt, Roland Gisler, Franziska Guggisberg, Esther Hashimoto, Helena Mettler, Bruno SchmidStampa: swissprinters AG, ZofingenCarta: UPM Star, FSC Mixed SourcesMagazine CSS online: UPM Star, www.css-magazine.ch
Copyright: la riproduzione di stampa è consentita soltanto con indicazione della fonte. Solo i testi definiti comunicazione ufficiale hanno carattere vincolante dal punto di vista legale.
Domanda
10
Dossier assicurazione malattie04 I premi aumentano eccessivamente?
05 Quelli non fanno niente. O forse sì?
06 All’estero pago io?
07 Dove applicano la leva gli assicuratori?
08 L’UFSP controlla le casse?
09 Per quanto paga la cassa malati?
10 Cosa muove gli assicurati?
11 Medicamenti: gli assicuratori non fanno nulla?
12 Le persone anziane pagano di più?
Alimentazione & Movimento02 Non lo mangio! Davvero?
16 Ho smesso di fumare, perché ingrasso?
27 Quali sono gli effetti congiunti del magnesio
e del calcio?
28 Funghi: perché sono così indigesti?
Salute & Prevenzione03 C’è un’erba officinale per ogni cosa?
18 Quanto è pericoloso il culto dei muscoli?
22 Nuove tendenze nelle abitudini alimentari?
23 Quanto è troppo?
24 Perché il nostro intestino è un organo meraviglioso?
25 Caldo da morire?
Politica & Economia13 Bayer fornisce indicazioni errate?
20 Qual è la ricetta del successo del Pilatus?
Prestazioni & Offerte01 Come contattare la CSS Assicurazione?
14 Le casse dilapidano i miei premi?
15 Fare qualcosa per l’ambiente?
17 Un vantaggio per tutti?
19 Mio figlio ha bisogno di regole?
21 La CSS è un passo avanti?
26 Spiacevole come l’inquisizione?
29 Cos’è Private Assistance?
30 Diversi termini di disdetta?
31 Lei lo sa?
Copertina: Albina Lushaj, CSS ServicelineFoto: simon+kim
Domanda
20Domanda
22
Approfitti delle offerte
esclusive del nostro Club
Clienti CSS Esclusiva
Cosa contiene?
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02 Domanda
Il fatto che ci piaccia il dolce e il salato è innato. I neonati sorridono e biascicano quando assaggiano l’acqua zuccherata e contraggono il viso in una smorfia quando assaggiano qual- cosa di amaro o aspro. Quanto prima i bambini iniziano a conoscere i diversi gusti, quanto più aperti sono nei confronti dei diversi cibi. Testo: Franziska Guggisberg
Non lo mangio! Davvero?
Il nostro senso del gusto si è sviluppato
decine di migliaia di anni fa. Allora l’am-
biente era completamente diverso
da oggi: chi trovava gli alimenti giu-
sti, sopravviveva. Bisognava fare
attenzione a evitare cibi vele-
nosi. Questi hanno nella mag-
gior parte dei casi un gusto
amaro. Mentre alimenti «sicu-
ri» e ricchi di energie hanno
il sapore opposto: i frutti ma-
turi per esempio sono dolci
e un succoso pezzo di carne è
grasso e gustoso.
In che modo i bambini imparano a mangiare tutto? Il fatto che non tutti i cibi ci piacciono è dovuto in
gran parte alle nostre abitudini alimentari. Ad esem-
pio preferiamo un gusto conosciuto a uno scono-
sciuto. Non mollare e di tanto in tanto
servirli comunque; questo è il con-
siglio quando carotine e compagnia
non destano furore. Degli esperimenti
dimostrano che i bambini che inizial-
mente rifiutano un cibo, successiva-
mente lo accettano se lo si continua a
servire. In questo modo i bambini imparano che vi
sono alimenti digeribili e non velenosi e imparano a
riconoscerli. Inoltre, i bambini assumono i gusti delle
persone che siedono con essi a tavola. Quindi la
scelta della verdura si adegua ben presto
al gusto del gruppo. Ciò viene spes-
so osservato all’interno degli
asili. Anche qui i geni-
tori possono influi-
re, assumendo con
convinzione le abi-
tudini alimentari che
richiedono dai pro-
pri figli.
Se papà mangia i cavoletti di Bruxelles con gusto,
è facile che anche gli eredi lo facciano.
Il fatto che non tutti i
cibi ci piacciono è
dovuto in gran parte
alle nostre abitudini
alimentari.
Classifica delle verdure preferite in Svizzera 2014
1° posto carote
2° posto pomodori
3° posto lattuga iceberg
4° posto peperoni
5° posto meloni
Nel 2014 in Svizzera sono state consumate complessivamente 68 362 tonnellate di carote. Fonte: CSO 2014
CSSMAGAZINE 3 | 2015
03Domanda
Andreas Lenherr, titolare della farmacia Berg (a sinistra), prepara aquilegia con il suo collaboratore Stefan Szöllösi.
C’è un’erba officinale per ogni cosa?La farmacia Berg di Zurigo è la regina delle erbe officinali. Il titolare, Andreas Lenherr, dedica pienamente la sua vita alle piante officinali. Testo: Manuela Specker
A volte i clienti lo chiamano erroneamente «signor
Berg». E quando, 25 anni fa, Andreas Lenherr ebbe
l’offerta per l’acquisto della farmacia Berg (monta-
gna), l’ha cercata prima sulle alture presso Zurigo.
Ma come ha poi rapidamente chiarito, il nome non si
riferisce all’ubicazione, bensì al pastore erborista
Johann Künzle (1857 – 1945), che curava i suoi
pazienti in particolare con erbe officinali delle Alpi.
Dal 1990 Andreas Lenherr, botanico e farmacista
con diploma federale, gestisce la farmacia Berg, che
con le sue oltre 2000 erbe e spezie è la più grande
farmacia erborista della Svizzera. Lenherr non defini-
sce la sua offerta come alternativa, bensì come
complementare. Ovviamente non c’è un’erba offici-
nale per ogni cosa. «Ma per le persone che devono
assumere permanentemente medicamenti a causa
di una malattia cronica, le erbe officinali possono
lenire gli effetti collaterali», spiega.
Egli collabora strettamente con i medici, per i
quali prepara miscele di erbe, tinture e pomate di
ogni genere. «I medici ci dicono cosa vorrebbero
e noi guardiamo cosa è fattibile», aggiunge. Queste
ricette magistrali, dunque prodotti preparati indivi-
dualmente, richiedono una buona intesa tra il medi-
co e il farmacista. Le piante officinali non possono
semplicemente essere impiegate a piacimento, «non
sono innocue», avverte Andreas Lenherr. Per le per-
sone con un organo trapiantato, l’iperico può, per
esempio, indebolire l’effetto dei medicamenti.
Un’alta percentuale di prodotti propriLe conoscenze di farmacisti come Andreas Lenherr
sono dunque molto importanti. Con i suoi 15 colla-
boratori prepara direttamente i prodotti, impiegando
così circa la metà del tempo di lavoro, sia su ricetta,
sia direttamente per i clienti, sia su proposta di medi-
ci. Con Stefan Szöllösi lavora nella farmacia addir-
ittura un pasticciere diplomato. «Il lavoro è molto
simile, perché anche in una farmacia c’è bisogno di
abilità manuale e di un elevato senso dell’igiene».
Numerose ricerche scientifiche confermano le
virtù terapeutiche delle piante; quindi la fitoterapia
è coperta dall’assicurazione di base. Una delle piante
più studiate è l’iperico, che aiuta contro l’irritazione
e le forme leggere di depressione, ma senza gli effet-
ti collaterali degli antidepressivi convenzionali.
Le piante officinali sono nuovamente molto
richieste, rileva Lenherr, diversamente da quanto
accadeva nel periodo seguente la Seconda Guerra
mondiale, quando il rapido progresso generava una
fede cieca nella tecnologia, relegando nel dimenti-
catoio le virtù terapeutiche della natura. Andreas
Lenherr, che ha studiato
farmacia perché non può
vedere il sangue, è cre-
sciuto con le conoscen-
ze sulle possibilità tera-
peutiche delle piante. Se
da bambino era irrequie-
to o aveva la tosse, pren-
deva una tisana di me-
lissa. «E lo faccio ancora
oggi», sottolinea.
Le piante e i loro effetti: quattro esempiGinseng: agisce contro la stanchezza
mentale e fisica
Ginkgo: favorisce l’irrorazione
sanguigna del cervello
Agnocasto: aiuta contro i disturbi
premestruali
Iperico: aiuta a ritrovare il buonumore
in caso di depressioni leggere© T
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CSSMAGAZINE 3 | 2015
Confronto dei costi
della salute e confronto
dei premi:*
Premi e costi netti per
persona in CHF.
Dossier assicurazione malattie
Domanda
05Quelli non fanno niente. O forse sì?Quella che gli assicuratori malattie non faccia-no nulla per le persone malate è una falsa asserzione molto diffusa. La CSS offre già oggi diversi programmi di assistenza per assi- curati che sono malati cronici, per esempio il programma contro il dolore.Intervista: Roland Hügi
Nei migliori casi, il dolore è qualcosa di fastidioso.
Nei casi peggiori, i dolori cronici possono logorare
una persona e rendere la sua vita un tormento. Per
questo motivo, la CSS offre ai suoi assicurati nella
Svizzera tedesca, in collaborazione con le farmacie
TopPharm, un programma contro il dolore. È uno dei
numerosi programmi di assistenza per le persone
con un dolore cronico.
Analisi completaUna persona che ha a che fare regolarmente con
pazienti afflitti da dolori cronici è la farmacista
Marion Miazzo, della farmacia Top-
Pharm Löwen di Sarnen OW. «I dolori
sono qualcosa di molto complesso e
perlopiù le persone che decidono di
usufruire di questo programma com-
battono già da anni con i loro distur-
bi», spiega nell’intervista al CSS Maga-
zine. Per questo è basilare procedere a
un’analisi completa. «Quando è possi-
bile e utile, cerchiamo di ripercorrere
in questo colloquio la storia della ma-
lattia», aggiunge Marion Miazzo. Le
domande sono, fra le altre: «Cosa è
stato fatto sinora?», «Quali medica-
menti e terapie vengono utilizzati?»
oppure «Quando peggiora la situazio-
ne del dolore?».
I premi aumentano eccessivamente?
04
Da sempre, nell’assicurazione malattie svizzera i premi
sono in aumento, più o meno marcato. Tuttavia,
questo aumento va di pari passo con quello dei costi.
E non raramente si sente dire che i premi crescono
in misura maggiore rispetto ai costi, e che gli assicura-
tori malattie si arricchiscono dunque sulle spalle
dei debitori dei premi. Due brevi successioni di cifre
contraddicono questa supposizione: 2080, 2552 e
2987 franchi. Questi sono i costi netti che gli assicu-
ratori malattie svizzeri hanno dovuto pagare in
media per una persona assicurata negli anni 2003,
2008 e 2013. Quindi, nel corso di un decennio i
costi pro capite sono saliti del 44 percento.
E i premi? Le cifre corrispondenti sono 2281,
2586 e 3105 franchi, il che corrisponde a un aumen-
to del 36 percento. Detto in altri termini, i premi
aumentano più o meno di pari passo rispetto ai costi.
Solo in questo modo si riesce a garantire la
copertura dei costi per la salute, in continua crescita.
La differenza fra i premi e i costi al netto copre le
spese di amministrazione. Tutte le cifre menzionate
sono riportate nel sito web dell’Ufficio federale
della sanità pubblica (UFSP) (vedi anche intervista a
pagina 08).
www.bag.admin.ch
(Temi/Assicurazione malattie/Assicuratori e vigilanza)*Fonte: Ufficio federale della sanità pubblica
Domanda
Marion Miazzo, farmacista presso la farmacia TopPharm Löwen di Sarnen OW
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Ph
arm
Chi viaggia all’estero normalmente non fa conto
di dover consultare un medico. È quindi importante
conoscere le regole vigenti in merito all’assicura-
zione malattie. Negli Stati UE (incl. Islanda, Norvegia
e Liechtenstein), con i quali ci sono degli
accordi relativi alle assicurazioni sociali,
valgono delle regolamentazioni speciali.
Tuttavia, valgono le regole del rispettivo
Paese. Chi, per esempio, contatta un
medico in Francia (occorre in tutti i casi
portare con sé la tessera europea di assicurato)
deve accertarsi che si tratti di un medico conven-
zionato. Inoltre, i costi per il trattamento devono
essere pagati anticipatamente dall’assicurato stes-
so. La partecipazione ai costi in Francia ammonta al
30 percento. Questo importo deve in ogni caso es-
sere assunto dalla persona assicurata stessa. Sul
sito web www.kvg.org sono riportate per ogni
Paese UE delle informazioni dettagliate.
Costi orrendi negli Stati UnitiAnche chi non si reca in uno Stato UE dovrebbe in-
formarsi bene. Pure qui è garantito che le casse
malattie assumano i costi in caso di emergenza.
Tuttavia, per un trattamento viene pagato soltanto
l’importo doppio di quello che lo stesso trattamen-
to sarebbe costato in Svizzera. E proprio qui è il
punto cruciale. Infatti, chi pensa che questa coper-
tura sia più che sufficiente, può sbagliarsi di grosso.
Vale a dire che in molti Stati i costi sono molto più
alti che in Svizzera. E negli Stati Uniti essi possono
addirittura assumere delle dimensioni orrende.
Un’esperienza molto dolorosa, che anche molti
assicurati presso la CSS hanno già dovuto fare,
pagando una fortuna per il loro trattamento.
www.css.ch/viaggi
Negli Stati Uniti
d’America possono
originarsi costi
medici elevatissimi.
Migliore qualità della vitaNon è raro che già a questo punto Marion Miazzo
possa offrire un primo aiuto, «per esempio quando
constato che un medicamento è stato utilizzato in
modo errato o che un esercizio concordato – dicia-
mo per i dolori delle articolazioni – non venga effet-
tuato oppure lo sia, ma non correttamente». Nor-
malmente la consulenza per il dolore si estende a più
sedute. E questo è per la farmacista di
Sarnen il grosso «quid» del program-
ma di assistenza: dedico molto tempo
alle pazienti e i pazienti e cerco di mo-
strare che il dolore non può semplice-
mente essere eliminato». A tale riguardo, cerca di
incoraggiare i partecipanti a porsi in modo attivo
rispetto al loro problema e, laddove sia possibile e
utile, suggerisce possibili soluzioni con medicamen-
ti o terapie: «Spesso, proprio le persone afflitte da
dolori cronici si sono rassegnate al loro destino.
Ecco perché è importante mostrare nuove vie per
gestire i propri disturbi e dunque per dare nuova
speranza».
Spesso non è possibile che i partecipanti alla fine
non sentano più dolore. «Però, in molti casi ottenia-
mo un miglioramento dei problemi legati ai dolori e
dunque un aumento della qualità della vita», spiega
Marion Miazzo. Questa affermazione si basa anche
su sondaggi fatti presso i partecipanti e le parte-
cipanti al programma contro il dolore. Circa il
70 percento di essi so-
stiene che il programma
ha migliorato la qualità
della loro vita.
www.css.ch/
programmadiassistenza
I programmi di assistenza sono
gratuitamente a disposizio-
ne di tutte le assicurate e tutti
gli assicurati CSS con
un’assicurazione di base e
almeno un’assicurazione com-
plementare.
Domanda
06All’estero pago io?Chi a causa di un’emergenza deve recarsi dal medico o in ospedale all’estero, beneficia di una determinata protezione assicurativa. Ciononostante, per la persona assicurata questo può costare molto. Testo: Roland Hügi
Riguardo a Top-Pharm
TopPharm è il maggior gruppo
di farmacie indipendenti e
autonome nella Svizzera tedesca
e consta al momento di
118 farmacie associate. Le farma-
cie TopPharm sono coach
della salute delle loro clienti e dei
loro clienti e si impegnano
al di là del classico ambito delle
farmacie, per esempio con
«netCare» e vari controlli della
salute.
www.toppharm.ch
La politica
stabilisce sempre
più regole.
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CSSMAGAZINE 3 | 2015
Dossier assicurazione malattie
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La notizia è ormai quasi un’ovvietà. Tuttavia, anno
dopo anno, colpisce in modo negativo l’umore e,
soprattutto, il portafoglio: stiamo parlando dell’au-
mento dei premi dell’assicurazione malattie che
viene reso noto a ottobre dall’Ufficio
federale della sanità pubblica (UFSP).
Tuttavia, diversamente da quanto sup-
pongono molti, gli assicuratori malat-
tie non si limitano a incassare i premi
e pagare con essi le fatture. Essi
s’impegnano anche attivamente a far sì che la
crescita dei premi venga se non fermata, quanto-
meno rallentata.
Possibilità di comprovata efficaciaDa anni, possibilità che si sono dimostrate efficaci
sono i modelli alternativi (medico di famiglia, HMO,
Callmed), nonché la libertà nella scelta della franchi-
gia. Da un lato essi rendono possibile una medicina
ottimale (in luogo di massimale) grazie al «pilotag-
gio» in una rete di medici. D’altro canto, si rafforza la
responsabilità personale o dovendo assumere in pri-
ma persona costi maggiori, come nel caso delle
franchigie alte, oppure, come accade con Callmed,
dovendo telefonare al Centro di telemedicina Med-
gate invece di recarsi subito dal medico.
Dove applicano la leva gli assicuratori?Gli assicuratori malattie non posseggono un inter- ruttore istantaneo. È vero che incassano i soldi dei premi e con questi pagano le fatture degli assicurati. Però fanno anche molto affinché i premi non crescano in modo esponenziale. Testo: Roland Hügi
07Domanda
Combattere gli stimoli erratiGli assicuratori malattie e le loro associazioni si inse-
riscono costantemente anche nella discussione po-
litica e cercano di eliminare gli stimoli errati nel siste-
ma sanitario svizzero. Un esempio in tal senso è dato
dalla richiesta di maggiori trasparenza e qualità: solo
così può esserci nel sistema sanitario, come negli
altri settori della vita economica, una concorrenza
ragionevole e dunque efficace nel contenimento dei
costi. Anche la collaborazione attiva nell’impostazio-
ne di nuove strutture tariffarie con i fornitori di pre-
stazioni (ospedali, medici, farmacie, ecc.), nonché la
lotta a prezzi dei medicamenti ingiustificati fanno
parte dell’impegno degli assicuratori. Proprio l’ulti-
mo esempio citato è paradigmatico nel mostrare
come la politica sia in posizione dominante (vedi do-
manda 11), a scapito delle finanze degli assicurati.
Possibilità interne di risparmioMa anche «fra le proprie quattro mura» gli assicura-
tori cercano di diminuire il più possibile i costi. Per
esempio per quanto concerne i costi di amministra-
zione, anche se ciò non è affatto semplice viste le
crescenti regolamentazioni decise a livello politico e
che devono essere applicate dagli assicuratori. Tut-
tavia, negli ultimi dieci anni la CSS è riuscita ad
abbassare costantemente i suoi costi di amministra-
zione nell’assicurazione di base, passando dal 5,4 al
4,6 %. Un’altra possibilità la offre il rigido controllo
dei circa 14 milioni di fatture che ogni anno perven-
gono alla CSS. Ognuna di esse percorre un sofistica-
to sistema di controllo e per circa la metà dei giusti-
ficativi vengono scoperte e corrette piccole o grandi
incongruenze. In questo modo, ogni anno si rispar-
miano centinaia di milioni di franchi.
Le 3.46 e nessun medico a
disposizione? In questo caso,
è d’aiuto il Centro di Teleme-
dicina Medgate: un’offerta che
aiuta a risparmiare sui costi.
Gli assicuratori collabo-
rano attivamente
al contenimento della
crescita dei costi.
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correzioni. In nessun caso approviamo un premio
a occhi chiusi. Nel caso estremo si va per vie legali,
il che peraltro accade molto raramente.
Per lei, come responsabile della vigilanza sulle
assicurazioni, quanto è frustrante dover comunica-
re ogni anno un aumento dei premi?
Io sono realista. I premi rispecchiano
l’evoluzione dei costi. Se i costi salgo-
no, logicamente devono essere au-
mentati anche i premi. La Svizzera ha
un ottimo sistema sanitario, del quale
siamo tutti contenti. Il prezzo che paghiamo per
questo sono proprio i premi che ogni anno cresco-
no. Non penso che nel futuro prossimo assisteremo
a un cambio di tendenza. Questo anche solo in con-
siderazione del progresso medico e dello sviluppo
demografico.
L’UFSP osserva con scadenza trimestrale
lo sviluppo dei costi nel sistema sanitario svizzero.
Come si presentano le cifre dei primi mesi?
Nel primo trimestre, i costi sono saliti di quasi il 5 %.
Tuttavia, il dato relativo ai primi mesi non è molto
affidabile e non può essere proiettato su tutto l’anno.
Anche per i premi del 2016 non si può giungere a
conclusioni: è determinante pure la crescita dei costi
prevista per l’anno seguente.
Fra poche settimane l’UFSP pubblicherà i premi delle
assicurazioni malattie per il 2016, e ancora una
volta molti assicurati accuseranno gli assicuratori
malattie di stabilire i premi a loro piacimento.
Perché questa accusa è totalmente infondata?
HELGA PORTMANN: Perché ci sono dei principi san-
citi dalla legge che rappresentano i limiti per l’entità
dei premi. Questi, perciò, non possono essere fissati
dagli assicuratori a loro discrezione. Piuttosto si con-
trollano con grande precisione le stime sui premi
che vengono inviate ogni estate all’UFSP.
Come può immaginarsi questo controllo un
non addetto ai lavori?
Dalle casse riceviamo moltissime cifre, fra l’altro i
costi stimati per l’anno in corso e per il
seguente, e i premi per quest’ultimo
che ne derivano. Il nostro personale
specializzato controlla con grande
precisione quanto tali stime siano
plausibili. Inoltre si osserva se un’assi-
curazione acquisirà o perderà degli as-
sicurati. Inoltre, chiediamo ai cantoni
delle stime dei costi e possiamo ricor-
rere a un gruppo di esperti. Infine,
l’UFSP dispone di suoi criteri di plausi-
bilità, nonché di un modello statistico
che sulla base delle cifre precedenti
permette di stimare i costi futuri. Tutti
questi strumenti ci permettono di
controllare i premi che ci pervengono e di autoriz-
zarli oppure di richiedere una correzione.
Si devono spesso correggere i premi proposti?
Questi interventi sono decisamente frequenti. Quan-
do non riusciamo a comprendere le motivazioni di
un premio, le casse sono tenute a fornire motivazio-
ni più dettagliate ed eventualmente a procedere a
L’UFSP controlla le casse?Prima che l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) autorizzi un premio dell’assicu-razione malattie, questo viene esaminato con grande cura. Helga Portmann, responsabile della divisione Vigilanza delle assicurazioni, spiega il meccanismo.Intervista: Roland Hügi
08Domanda
Helga Portmann, responsabile della divi- sione Vigilanza delle assicurazioni
Al momento non si può
prevedere un cambia-
mento di tendenza per i
premi.
Per quanto paga la cassa malati?
09
A chi non è già accaduto: la fattura del medico è
pagata e finisce fra le scartoffie. Dopo due anni riap-
pare. Ma la cassa malati rimborserà ancora
l’importo? La risposta è «sì». Ai sensi della legge,
infatti, la persona assicurata ha diritto per
cinque anni (assicurazioni complementari 2 anni) al
rimborso da parte dell’assicurazione malattie.
Questo periodo inizia il giorno in cui la fattura
perviene alla persona assicurata.
Domanda
CSSMAGAZINE 3 | 2015
Dossier assicurazione malattie
Domanda
10Cosa muove gli assicurati?Ogni anno la Serviceline riceve circa 1,5 milioni di telefonate. Spesso le domande vertono sui medesimi argomenti. Ne abbiamo estratte alcune per voi. Testo: Roland Hügi, foto: simon+kim
CSSMAGAZINE 3 | 2015
• In quanto donna, pago premi più alti?Nell’assicurazione complementare possono esser-
ci differenze fra i due sessi, ma non nell’assicura-
zione di base: qui, uomini e donne pagano gli
stessi premi.
• Non c’è un ribasso fedeltà?Un ribasso fedeltà sarebbe in contraddizione con
lo spirito radicato nell’assicurazione di base per il
quale tutti gli assicurati all’interno di una classe
d’età pagano il medesimo premio. Solo così si può
salvaguardare il principio di solidarietà.
• Sempre meno prestazioni di medicina alternativa?Non siamo noi assicuratori malattie, a stabilire quali
prestazioni di medicina alternativa siano pagate
nell’assicurazione di base, bensì il Consiglio fede-
rale. Perciò, chi in questo senso vuole essere sicuro
dovrebbe stipulare un’assicurazione per medicina
alternativa.
• Per un caso di emergenza all’estero basta una ricevuta?I costi di un caso di emergenza all’estero sono as-
sunti dall’assicurazione malattie nel quadro della sua
copertura assicurativa (vedi anche domanda 06).
Tuttavia, affinché le prestazioni vengano pagate
servono una ricevuta dettagliata e un giustificativo
che comprovi l’avvenuto pagamento. Un docu-
mento scritto a mano non è sufficiente per proce-
dere al rimborso dei costi. Per i casi di emergenza
all’estero, contattate sempre il numero +41 (0)58
277 77 77.
• Perché la CSS non paga di più per la prevenzione?Di tanto in tanto, gli assicurati si arrabbiano perché
a loro modo di vedere la CSS paga troppo poco
per la prevenzione. Dimenticano due cose: da un
lato, le persone che hanno un’assicurazione com-
plementare ricevono contributi volontari sino a
500 franchi per gli abbonamenti a centri fitness e
le attività di prevenzione. D’altro canto, uno stile
di vita sano dovrebbe essere nell’interesse di ognu-
no, indipendentemente dagli eventuali contributi
dell’assicurazione malattie.
• Perché non ci sono più contributi per gli occhiali?Con effetto al 1° gennaio 2012 il Consiglio federale
ha deciso di non concedere più a carico dell’assi-
curazione di base contributi annuali per le lenti per
occhiali per gli adulti. I bambini sino a 18 anni rice-
vono tuttavia 180 franchi per le loro nuove lenti
per occhiali. Comunque ci sono delle assicurazioni
complementari che erogano contributi anche per
gli adulti.
Ulteriori domande:
www.css-magazine.ch
CSSMAGAZINE 3 | 2015
Dossier assicurazione malattie
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Le persone anziane pagano di più?
12
Nel sistema svizzero dell’assicurazione malattie,
gli adulti pagano premi maggiori con l’avanzare dell’
età. Questa informazione errata è ancora molto
diffusa. È vero che il sistema prevede effettivamente
dei gruppi d’età con premi più bassi. Tuttavia,
ciò riguarda solo i bambini (classe d’età da 0 a
18 anni) e i giovani adulti (da 19 a 25 anni).
Chi ha più di 25 anni si trova nella medesima classe di
premio, vale a dire che paga – all’interno dello
stesso cantone – gli stessi premi, che abbia 26 anni
oppure 98, che sia sano come un pesce o un
malato cronico.
Domanda
Nel gennaio 2015, la Banca nazionale ha abbando-
nato il cambio minimo dell’euro rispetto al franco,
fissato a 1.20, e il valore della moneta unica europea
è sceso. Da allora, i marchi della grande distribu-
zione elvetica fanno quasi a gara
nell’adeguare verso il basso i prezzi
delle merci. E per quanto riguarda
i medicamenti? Assolutamente no,
sebbene una gran parte dei medica-
menti utilizzati in Svizzera provenga
dall’estero. Se i prezzi dei medicamenti non hanno
imboccato una spirale discendente lo si deve soprat-
tutto al fatto che essi non soggiacciono alle leggi del
libero mercato. Piuttosto, nell’odierna prassi per sta-
bilire i prezzi, ogni anno un terzo dei medicamenti
Nel gennaio 2015, il valore dell’Euro era tempo- raneamente precipitato. Da allora oscilla spesso vicino alla parità con il franco (1 : 1). Nel frattempo, i prezzi dei medicamenti praticamente non sono scesi, nonostante l’inter-vento degli assicuratori malattie.Testo: Roland Hügi
Medicamenti: gli assicuratori non fanno nulla?
Domanda
11
Il Consiglio federale ha
rifiutato una dimi-
nuzione dei prezzi con
effetto immediato.
viene esaminato dall’Ufficio federale della sanità
pubblica, che procede poi ad adeguarne i prezzi.
Gli assicuratori malattie si oppongonoL’associazione delle casse malati curafutura si è
rivolta con una lettera al Consigliere federale Alain
Berset esortandolo a «procedere nel settore dei
medicamenti e dei prodotti medicinali a una corre-
zione adeguata dei prezzi, com’è prassi comune in
molti altri settori dell’economia». L’attuale mecca-
nismo di fissazione dei prezzi non è atto a ottenere
risultati adeguati in presenza di una situazione stra-
ordinaria dei cambi delle valute. Tuttavia, il Consiglio
federale ha respinto un’immediata diminuzione dei
prezzi per i medicamenti. Ma c’è di più: a giugno ha
messo in vigore nuove disposizioni d’ordinanza che
confermano l’attuale regolamentazione e addirittura
la prolungano di ancora un anno. Nel 2015, dunque,
non vi sarà alcun riesame dei prezzi. Il sorvegliante
dei prezzi, Stefan Meierhans, ha calcolato cosa
avrebbe comportato una riduzione immediata dei
prezzi dei medicamenti: un risparmio di 500 milioni
di franchi, una somma alla quale al momento i debi-
tori dei premi dovranno rinunciare, nonostante
l’intervento degli assicuratori malattie.
Nonostante l’intervento
degli assicuratori malattie,
i prezzi dei medicamenti
non scendono.
CSSMAGAZINE 3 | 2015
Bayer fornisce in- dicazioni errate?Un’analisi delle informazioni sul rischio della pillola contraccettiva Yasmin dimostra che i rischi vengono rappresentati in modo confuso, incompleto o addirittura sbagliato. Per questo motivo l’Istituto CSS ha pubblicato una scheda dei fatti in merito. Testo: Konstantin Beck
13
A gennaio 2015, il Tribunale federale ha
respinto in ultima istanza il ricorso
dell’assicurata CSS Céline Pfleger non-
ché della CSS contro l’azienda farma-
ceutica Bayer. Si trattava di rispondere
alla domanda in quale misura Bayer
fosse responsabile della grave forma
d’invalidità di Céline Pfleger. Quest’ul-
tima nel 2008 subì un’embolia polmo-
nare in seguito all’assunzione del con-
traccettivo Yasmin. Da allora soffre di
una paralisi spastica ed è un’invalida
grave.
Sulla base della sentenza negativa
del Tribunale federale, l’istituto CSS ha
sottoposto l’informazione sul prodot-
to a una verifica meticolosa. Nel con-
creto si trattava del rischio di trombo-
si (emboli nel sangue) per le donne, che aumenta
fortemente tramite l’assunzione della pillola con-
traccettiva. Durante la verifica si è dimostrato che la
dichiarazione del rischio del prodotto Yasmin è
fuorviante, incompleta e parzialmente errata. Tra
l’altro, Bayer attribuisce al rischio naturale di subire
una trombosi una probabilità molto più alta rispetto
agli specialisti – sminuendo in questo modo il ri-
schio di trombosi tramite l’assunzione di «Yasmin».
Bayer scrive che tale rischio è più elevato durante le
gravidanze che non con l’assunzione di «Yasmin»,
mentre i dati dei ginecologi svizzeri affermano
l’esatto contrario.
La collettività pagaL’istituto CSS ha anche calcolato a quanto ammon-
tano i costi annui per la pillola anticoncezionale
della marca Yasmin e i costi che ne risultano per gli
effetti collaterali che vengono assunti dalle assicu-
razioni malattie. Anche qui il risultato è
sorprendente: i costi annui per la pillo-
la (assunzione a carico della ditta far-
maceutica) ammontano a 230 franchi,
mentre i costi per gli effetti collaterali
(a carico della collettività) a 554 fran-
chi.
Le informazioni dettagliate e le cifre sono mes-
se a disposizione nella scheda dei fatti dell’Istituto
CSS.
www.css-institut.ch
Il Prof. Dr. Konstantin Beck è responsabile
dell’Istituto CSS per
l’economia sanitaria
empirica. Le casse dilapidano i miei premi?
14
Uffici federali, istituzioni pubbliche, la Suva, organizza-
zioni d’aiuto umanitario o assicurazioni malattie:
tutti si fanno pubblicità. Ma proprio gli assicuratori
malattie devono spesso sentirsi rimproverare di
scialacquare i soldi dei premi con la loro pubblicità.
Secondo la statistica dell’assicurazione obbliga-
toria delle cure medico-sanitarie redatta dall’Ufficio
federale della sanità pubblica (UFSP), nel 2013
gli assicuratori malattie svizzeri hanno speso per pub-
blicità e provvigioni un totale di quasi 80 milioni di
franchi. Per ogni persona assicurata, questa cifra corri-
sponde a 10 franchi scarsi all’anno. Si tratta di
una quota pari a 0,3 centesimi per ogni franco incassa-
to con i premi. Presso la CSS, questo denaro pro-
viene dagli affari dell’assicurazione complementare.
Dunque, anche rinunciando totalmente a ogni
tipo di pubblicità non si avrebbe uno sgravio per
quanto concerne i premi.
Domanda
Domanda
La dichiarazione
del rischio del prodotto
Yasmin è fuorviante,
incompleta e parzial-
mente errata.
Il rischio aumenta fortemente
• Il rischio naturale di trombosi è di 1 : 2500.
• Se una donna giovane assume una pillola anticoncezionale con- tenente la sostanza attiva Drospi- renone (per esempio Yasmin o Yasminelle), il rischio di trom- bosi è quattro volte mag- giore rispetto al rischio naturale. Fonte: Bayer Informazione alle pazienti 2012
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1 : 25004 : 2500
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Chi passa a myCSS e quindi rinuncia ai documenti cartacei, rispetta anche l’ambiente. Ben oltre 120 000 assicurati della CSS fanno già uso di tale possibilità. Testo: Roland Hügi
15Domanda
Fare qualcosa per l’ambiente?
Chi non conosce quelle arrabbiature che si hanno
quando si smarrisce una fattura o non si trova più la
polizza assicurativa? In casi del genere la CSS offre
una soluzione straordinariamente facile e sicura: il
portale login clienti myCSS. Grazie a myCSS si ha
sempre la panoramica di tutte le questioni assicurati-
ve e si ha la possibilità di accedere 24 ore su 24 a tutti
i documenti, indipendentemente se
fatture, polizza od offerte. Inoltre, in
caso di dubbi è possibile inoltrare
delle domande tramite myCSS che
saranno risposte in breve tempo da
una persona specializzata.
La natura ringrazia Chi passa a myCSS e decide di rice-
vere la propria documentazione
esclusivamente per via elettronica,
fornisce anche un contributo all’am-
biente. Per la produzione di un pac-
chetto (500 fogli) di carta da copia-
trice di 80 grammi – ossia quattro
chilogrammi – occorrono circa
8 chilogrammi di legno, in più molta
acqua ed energia. Dall’introduzione
di myCSS circa 370 000 documenti
sono stati inviati soltanto elettroni-
camente e non più tramite posta, in
questo modo gli utenti del portale
login clienti hanno fornito un importante contributo
alla salvaguardia dell’ambiente. Quest’anno la regi-
strazione a myCSS conviene doppiamente. Infatti,
ogni mese la CSS estrae tra chi ha effettuato una nuo-
va registrazione un iPad Air 2 di Apple.
Chi si registra a myCSS
non riceve più documenti
cartacei. La maggior parte
dei documenti sarà
bensì messa a disposizione
sul portale login clienti
e su richiesta saranno invi-
ati un’e-mail o un SMS
di avviso. Chi desiderasse
comunque ricevere i
documenti CSS (p.es. fat-
ture o polizze) sempre
o temporaneamente in
formato cartaceo, può
provvedervi mediante un
clic del mouse alla voce
«Dati personali / Imposta-
zioni».
my.css.ch
www.css.ch/concorso
Ho smesso di fumare, perché ingrasso?
16
L’80 percento delle persone che smette di fumare
ingrassa. I motivi vanno ricercati, tra l’altro,
nella modifica del metabolismo e della flora intesti-
nale.
L’aumento medio di peso dopo aver smesso di
fumare è di 4,5 chilogrammi e di regola le
donne ingrassano più degli uomini. Una spiegazione
possibile sta nella modifica del metabolismo.
In effetti il fumo stimola il metabolismo e per questo
i fumatori consumano più calorie, nella misura di
200 o 300 al giorno. È plausibile anche che smettendo
di fumare si assuma più cibo, visto che la nicotina
può placare il senso di fame. Se questo effetto viene a
mancare, aumenta l’appetito. Inoltre, tutto
sembra più saporito, dato che i nervi gustatori si rige-
nerano. Non è raro, infine, che i dolciumi e gli
stuzzichini servano quale «ricompensa sostitutiva».
A queste spiegazioni si aggiunge una nuova
opinione. I ricercatori dell’Università di Zurigo sospet-
tano che smettendo di fumare la flora intestinale
si modifichi a tal punto da sfruttare maggiormente il
nutrimento. Tramite l’aumento di determinati
ceppi batterici nell’intestino, l’organismo assorbe una
maggiore quantità di calorie.
Il timore di prendere peso non dovrebbe assoluta-
mente frenare i fumatori nella loro intenzione di
smettere. I vantaggi per la salute sono di gran lunga
superiori agli svantaggi relativi a un aumento di
peso. Più attività fisica dopo aver smesso di fumare e
un cambio nell’alimentazione, con un maggior
consumo di frutta e ortaggi, aiutano a tenere il peso
sotto controllo. Inoltre, anche le persone che
non hanno mai fumato hanno spesso difficoltà a man-
tenere a lungo il loro peso forma. Di norma, chi
smette di fumare aumenta di peso durante un periodo
che varia da 12 a 24 mesi. Con il tempo, però, le
differenze di peso tra ex fumatori e persone che non
hanno mai fumato diventano sempre più esigue.
Domanda
Chi passa a myCSS fa anche
qualcosa per l’ambiente, grazie al
minore consumo di carta.
CSSMAGAZINE 3 | 2015
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Chi viene ricoverato negli istituti SPZ di Nottwil o
REHAB di Basilea, di norma non ha certo un bel pe-
riodo davanti a sé. Entrambe le cliniche sono infatti
specializzate per i pazienti paraplegici
e cerebrolesi. In situazioni simili è im-
portante che non solo l’assistenza
medica e infermieristica sia garantita
costantemente a livello elevato. Anche
la comunicazione e il coordinamento
con l’assicurazione ricoprono un ruolo importante.
Per questo la CSS ha rivisto la sua collaborazione
con le due cliniche, configurandola su nuove basi.
Presa di contatto quanto primaL’Accompagnamento personale del paziente della
CSS svolge un ruolo fondamentale. «Il periodo che
segue il ricovero in clinica può essere pianificato in
modo ottimale solo se i nostri collaboratori dell’Ac-
compagnamento personale del paziente possono
Un vantaggio per tutti?La CSS ha convenuto una collaborazione stretta, basata sulla fiducia, con il Centro sviz-zero per paraplegici di Nottwil e con la REHAB di Basilea. Un passo importante a vantaggio dei pazienti.Testo: Roland Hügi
Domanda
17entrare tempestivamente in contatto con il paziente
stesso, i medici e il personale infermieristico», spiega
Henk-Jan Berg, responsabile dell’Accompagnamento
personale del paziente della CSS, e aggiunge: «In tale
contesto, i pazienti e le loro esigenze restano sempre
al centro dell’attenzione». La collaborazione prevede,
tra l’altro, che i collaboratori dell’Accompagnamento
personale del paziente si rechino in clinica per discu-
tere i casi con i medici e per i colloqui d’uscita unita-
mente al consulente sociale. «Quando è necessario
e opportuno, questi partecipa anche alle visite medi-
che», dice Henk-Jan Berg. In questo modo si posso-
no pianificare e mettere in atto i provvedimenti medi-
ci con maggiore celerità. D’altra parte si definiscono
tempestivamente le cure ambulatoriali e l’assistenza
sanitaria dopo l’uscita dalla
clinica. Questi collaborato-
ri svolgono un ruolo im-
portante anche dopo la
degenza: essi coordinano
sul posto, presso il cliente,
l’attuazione pratica delle
cure, dell’assistenza infer-
mieristica e del sostegno,
chiariscono le incertezze
tecnico-assicurative e resta-
no gli interlocutori per il
cliente e per chi gli è vicino,
anche dopo l’uscita dalla
clinica. La nuova collabora-
zione comporta dunque
vantaggi per tutte le parti in
causa.
Un’ assistenza ottimale è importante anche dopo la degenza in clinica.
Nel Centro svizzero per paraplegia le esigenze dei paraplegici sono sempre poste al centro dell’atten-zione. Nell’immagine l’atleta di handbike Marcel Hug.
Il periodo successivo
all’uscita dalla clinica può
così essere pianificato in
modo ottimale.
CSSMAGAZINE 3 | 2015
Quanto è peri- coloso il culto dei muscoli?I giovani uomini subiscono in modo crescente la smania di bellezza e provocano artificial-mente la formazione muscolare. Una tendenza che può costare cara.Testo: Manuela Specker
18Domanda Falsi idoli
Questi «modelli» fanno sempre più presa sui giovani
e si definiscono in primo luogo in base ai loro
bicipiti. È un’evoluzione accentuata ancora di più
dall’auto-rappresentazione nei canali dei social
media. Con questo i giovani uomini non puntano
soltanto all’ammirazione dell’altro ses-
so, ne fanno anche una specie di com-
petizione tra di loro.
Unitamente agli psicologi della
Scuola universitaria per le scienze ap-
plicate ZHAW, la Fondazione Promo-
zione Salute Svizzera ha analizzato la situazione rela-
tiva all’immagine del fisico nella fascia dei tredi-
cenni – quindicenni. Le conclusioni: le ragazze si sen-
tono troppo grasse, i ragazzi vogliono più muscoli.
Questa tendenza si rileva anche nei centri di fit-
ness, dove sono sempre di più gli adolescenti alle
prese con il sollevamento pesi. Ma non ci si allena in
primo luogo per restare in buona salute, bensì per
corrispondere a un determinato ideale di bellezza
fisica. I muscoli a tutti i costi, anche a scapito della
salute.
Preparati di dubbia provenienzaIl problema: l’aumento sano della massa muscolare
richiede molta disciplina e molta pazienza. Può dun-
que essere allettante assumere sostanze artificiali, a
volte anche di dubbia provenienza. In ogni caso, le
dogane sequestrano sempre più spesso preparati ille-
gali per l’aumento della massa muscolare. In ordine di
frequenza gli anabolizzanti sono il secondo gruppo di
sostanze importate illegalmente in Svizzera.
Ma chi ricorre agli steroidi anabolizzanti per la
ricerca di un corpo perfetto, paga un prezzo molto
alto: esternamente il consumo causa una forte acne
nel viso o nella schiena, perché le sostanze come gli
anabolizzanti agiscono sulle ghiandole sebacee del-
la pelle. Esse possono causare anche l’ingrossamen-
to delle ghiandole mammarie e l’atrofia testicolare.
Nel peggiore dei casi insorgono danni ai reni, al fe-
gato o al cuore e questo già nei primi anni.
Elevato pericolo di assuefazioneSi aggiunge poi il pericolo della dipendenza: non
appena si smette di assumere la sostanza, la musco-
latura si riduce nuovamente. Un circolo vizioso che
affligge anche la psiche. Questo insano culto del
fisico può avere come conseguenze le psicosi e le
depressioni.
Non è scevra da pericoli neanche l’assunzione
di proteine: chi ne assume più di quelle che il corpo
può assimilare, obbliga i reni a un duro lavoro
per espellere quelle in eccesso. Se non si beve
abbastanza acqua, aumenta il rischio di subire dan-
ni ai reni.
Il corpo quale status symbol e oggetto di com-
petizione è anche un’espressione dell’attuale so-
cietà meritocratica. Ma se si incentra tutto solo sulla
massa muscolare e sui lipidi corporei, l’organismo si
ribella prima o poi.
Un divo del cinema entra in piscina con il suo fisico
scultoreo. Dopo il gol, un campione di calcio mostra
i suoi addominali perfetti. Negli show televisivi sono
ammessi solo uomini con muscoli torniti fino alla
punta dei piedi: nient’altro che muscoli, a perdita
d’occhio. Hanno messo su massa muscolare addi-
rittura i modelli in resina dei personaggi
d’avventura e dei fumetti.
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Molti giovani si definiscono in primo luogo in base ai loro bicipiti – spesso con brutte conseguenze.
Chi per avere
più muscoli ricorre
agli steroidi
paga un prezzo alto.
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I bambini e gli adolescenti crescono in una società dei
media. L’impiego di nuovi media è per loro una cosa
quotidiana, tanto comune e intensa che molti genito-
ri si chiedono preoccupati se è un atteggiamento ve-
ramente normale. Non è raro che nella quotidianità
della famiglia l’argomento generi tensioni o addirittu-
ra litigi. Da questo prende spunto la CSS per occupar-
si della tematica in stretta collaborazione con la Pro
Juventute. Con il titolo «Bambini e media digitali – in
che modo i genitori possano gestirli» terrà complessi-
vamente in tutta la Svizzera nove eventi pubblici.
Svolgere i compiti dello sviluppoSecondo Laurent Sédano, responsabile di program-
mazione della Pro Juventute, l’impiego dei nuovi me-
dia svolge un ruolo importante nello sviluppo della
giovane generazione: «Si tratta di stabilire e curare i
contatti, di sviluppare la propria personalità e infine di
trovare il proprio posto nella società. In tale contesto
vengono anche sondati costantemente nuovi limiti».
E cita un’analogia: «Se oggi i giovani guardano di na-
scosto sul loro smartphone un film a luci rosse, non
fanno nient’altro di quello che facevano le generazio-
ni precedenti quando compravano al chiosco la rivista
Playboy, nonostante il divieto dei genitori».
Discuterne in famigliaCosì come sembra ovvio l’impiego dei nuovi media da
parte dei figli, così è importante che i genitori ne di-
scutano regolarmente nella quotidianità della fami-
glia. Anche perché spesso i genitori
si trovano un passo dietro per quan-
to riguarda l’evoluzione della mo-
derna società dei media. «Questo
crea insicurezze e tensioni», dice
Laurent Sédano. Gli eventi della CSS
hanno lo scopo di risvegliare l’inte-
resse per un tema scottante e di
sensibilizzare i genitori in merito.
«Più sono i genitori che conoscono
i nuovi media e il loro impiego,
quanto più competente sarà l’edu-
cazione data ai loro figli in questo
ambito». Detto in modo crudo, al
giorno d’oggi la gioventù si trova
una quantità enorme di informazioni
e contenuti tra i piedi. Proprio qui
entra in gioco l’educazione dei geni-
tori in questo ambito, quale scambio
tollerante di idee in merito ai mezzi
di comunicazione e al loro impiego.
«Questo consente ai giovani di
conoscere le opportunità e i rischi dei nuovi media e
di sviluppare l’autodisciplina necessaria». L’obiettivo
dovrebbe essere quello di trovare infine un denomi-
natore comune e di definire determinate regole. Nel
contempo Laurent Sédano mette in guardia contro le
illusioni: «Così come sono diversi i caratteri dei giova-
ni, tanto può variare l’educazione relativa ai media.
Non ci sono regole fisse, valide per tutti». Per questo
la CSS, unitamente alla Pro Juventute, intende soste-
nere i genitori nella definizione di queste regole e sti-
molarli a svolgere con piacere questo compito.
Domanda
19
Bambini e adolescenti che giocano per ore e ore davanti al computer, che comunicano al mondo i loro stati d’animo attraverso Facebook e premono incessantemente i tasti dello smartphone: situazioni che mettono molti geni- tori alla prova. Per questo la CSS invita la popolazione a una serie di eventi.Testo: Roland Hügi
Mio figlio ha biso-gno di regole?
Smartphone anziché
comunicazione personale:
per molti genitori una
situazione ricca di sfide
Offerta specialeBeobachter-Ratgeber
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CSSMAGAZINE 3 | 2015
Qual è la ricetta del successo del Pilatus?Il Pilatus è senz’altro una della montagne svizzere più conosciute e le Pilatus-Bahnen gestiscono le vie di salita di maggior successo. Il CEO Godi Koch ci spiega il perché di tutto ciò.Intervista: Roland Hügi, foto: Marco Sieber
Godi Koch, lei è il CEO delle Pilatus-Bahnen,
«signore» dei due impianti di salita sulla
montagna di casa lucernese. Quale le sta più a
cuore: la funivia oppure la ferrovia a
cremagliera, che ha più di 125 anni e nella
quale facciamo questa intervista?
GODI KOCH: Io ho due cuori nel mio petto. Durante
la fase di pianificazione e di costruzione della «Dra-
gon Ride», la nuova funivia sospesa sul Pilatus, sono
diventato CEO dell’azienda e ho seguito la fase di
costruzione, molto complessa, durante gli scorsi
mesi invernali. Quindi la funivia è un po’ figlia mia e
io ho osservato con piacere il suo divenire e il suo
operare. Ma anche la ferrovia a cremagliera più ripi-
da del mondo, che da Alpnach sale sulla «mia»
montagna, fa battere forte il mio cuore. Credo che
dopo il mio pensionamento farò ancora il macchi-
nista per una stagione, per vivere da vicino la sensa-
zione della cremagliera. E poi io sono il signore di
tre impianti di salita. C’è anche la funicolare pano-
ramica che da Kriens sale a Fräkmüntegg.
Ma Godi Koch, scala la «sua» montagna qualche
volta anche a piedi?
Sono un buon montanaro e in passato ho scalato
anche cime di 4000 metri. Ma se vado a piedi in
montagna, non deve essere per forza sul Pilatus. In
qualche modo avrei sempre un piede nel lavoro,
non potrei «staccare la spina».
Come spiega a una persona non del posto che
deve assolutamente salire sul Pilatus e
non su un’altra delle montagne circostanti della
Svizzera centrale?
Il Pilatus è raggiungibile da due lati, tra l’altro con
una ferrovia storica a cremagliera. Dispone di infra-
strutture eccellenti, offre una vista mozzafiato a
360 gradi e con l’albergo storico recentemente re-
staurato possiamo presentare un gioiello anche per
quanto riguarda il settore alberghiero.
Questo è stato uno spot pubblicitario
meraviglioso...
Lo so, ma per dirlo in altro modo dovrei sminuirne
le caratteristiche. È la tanta varietà in uno spazio re-
lativamente piccolo che rende unico il Pilatus.
Va comunque detto che la vicinanza di una città
turistica come Lucerna è un gran vantaggio.
Senza ombra di dubbio. Proprio il turismo di massa
è un fattore centrale sia per Lucerna sia per le
Pilatus-Bahnen. Ma le vie di salita non sono comun-
que un affare che va da sé. Le ferrovie e funivie di
montagna comportano comunque un duro lavoro.
Negli ambienti specializzati le Pilatus-Bahnen
sono definite delle perle.
Cosa fate di diverso e verosimil-
mente meglio di altre vie di
salite in Svizzera, delle quali molte
hanno problemi finanziari?
Oltre alla già citata molteplicità, i
nostri collaboratori svolgono un
ruolo importante. Il visitatore deve
sentire effettivamente la cordialità
e l’onestà delle quali l’azienda fa la
sua bandiera. Ma il fattore forse
più importante è il masterplan, che
l’azienda ha lanciato alcuni anni fa.
Sulla sua base abbiamo sviluppato
ulteriormente l’offerta quale con-
cetto generale e oggi siamo ben
collocati sia in estate che in in-
verno.
Ma questo ha avuto il suo prezzo.
In effetti. Complessivamente ab-
biamo investito, sia chiaro, con
mezzi propri, 50 milioni di franchi
nell’infrastruttura, recentemente nel-
la funivia sospesa «Dragon Ride».
Dopo questo atto di forza finanzia-
rio, adesso è in corso una fase di
consolidamento.
Le vie di salita Pilatus-Bahnen
trasportano ogni anno circa due milioni di
persone. Quando raggiungerete i limiti delle
vostre capacità?
I due milioni attesi sono solo frequenze, dunque
20Domanda
percorsi parziali. Espresso in persone, nel 2014 ne ab-
Godi Koch(53) ha studiato economia
a San Gallo e dopo ha lavorato
nel commercio all’ingrosso
e al dettaglio. Nel 2006 è di-
ventato responsabile delle
finanze delle Pilatus-Bahnen
AG e dal 1° giugno 2014
ha preso la successione di
André Zimmermann
quale CEO dell’azienda. Le
Pilatus-Bahnen occu-
pano nell’alta stagione
230 collaboratori. Oltre alle
vie di salita, ai ristoranti
e a due alberghi, gestisce
anche un parco avven-
tura e una pista estiva per
slittini. Nel 2014 le vie
di salita hanno trasportato
637 861 persone ed hanno
conseguito con 28,9 milioni
di franchi la cifra d’affari
più grande nella storia
dell’azienda.
www.pilatus.ch
Il Pilatus offre un favoloso panorama a 360 gradi.
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«È la diversità in uno spazio piccolo che rende il Pilatus così unico.» Godi Koch, CEO delle Pilatus-Bahnen AG
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biamo trasportate 637 000, tante come non mai. Di
queste, 445 000 sono salite fino in cima al Pilatus.
Per quanto riguarda la capacità, da noi è come per
tutte le ferrovie di montagna: nei giorni di bel tem-
po si sta abbastanza stretti. Ma, a parte tutto, sul
Pilatus abbiamo capacità a sufficienza per gestire
anche un’affluenza molto grande.
Sovente il Pilatus è pieno di turisti stranieri.
C’è anche per voi un limite di sopportazione
a partire dal quale la qualità
inizia a diminuire semplicemente
per il fatto che ci sono
troppe persone sulla montagna?
Proprio nel turismo di massa potrem-
mo trasportare ancora più persone
sulla montagna. Ma non vogliamo
aumentare le frequenze ad ogni co-
sto. Propendiamo piuttosto verso un
ragionevole equilibrio. A cosa ci serve
avere il maggior numero possibile di
gruppi di turisti esteri se prima o poi
vengono a mancare i visitatori svizze-
ri? Con il 50 per cento questi rappre-
sentano ancora la fascia più impor-
tante della clientela.
Alla maggior parte dei vostri collaboratori non
manca certo l’aria fresca di montagna.
Cosa fa d’altro la vostra azienda a favore della
salute e del fitness dei suoi collaboratori?
Effettivamente molti collaboratori hanno un sano
posto di lavoro all’aria libera. Abbiamo inoltre con-
tratti di collaborazione con un centro di fitness e
con Alpamare, dove i nostri collaboratori beneficia-
no di facilitazioni. Attribuiamo poi una grande im-
portanza all’aspetto della sicurezza sul lavoro. In
particolare i collaboratori della ferrovia e quelli del-
la gastronomia sono sottoposti a una formazione
continua per mantenere quanto più bassa possibile
la frequenza degli infortuni professionali.
E cosa fa Godi Koch personalmente per il suo
fitness?
Mentre in passato, come già detto, facevo gite in
altitudine e scalate a cime di 4000 metri, il cui fasci-
no non mi ha più lasciato, oggi, anche per motivi di
tempo, faccio cose più semplici. Nel programma ci
sono di regola escursioni e lunghe passeggiate.
Queste mi consentono poi di dare uno sguardo da
fuori al Pilatus.
Per i suoi collaboratori le Pilatus-Bahnen hanno stipulato presso la
CSS un’assicurazione d’indennità giornaliera per malattia.
registrati a myCSS e che grazie alla sti-
pulazione di un’assicurazione comple-
mentare hanno diritto al conto della
salute. Circa 1600 di loro partecipe-
ranno a myStep. «Con il progetto pilo-
ta la CSS tiene conto dell’esigenza
crescente della clientela dell’automi-
surazione digitale e promuove la con-
sapevolezza del valore della salute.»
HSG e ETH partecipanoL’obiettivo dei partecipanti è quello di
percorrere ogni giorno 10 000 passi.
Questi saranno sincronizzati tramite un contapassi
elettronico con il portale login clienti myCSS.
L’Health-IS Lab dell’Università di San Gallo e l’ETH
di Zurigo, sotto la direzione scientifica del Prof. Dr.
Elgar Fleisch, accompagneranno il progetto af-
finché vengano acquisite nozioni fon-
date attraverso la partecipazione a
esso. I ricercatori vogliono così scopri-
re se un’offerta del genere risulti sti-
molante e interessante, quali barriere
tecniche vi siano e se aiuti a muoversi maggiormente
nella quotidianità. «myStep dovrà dimostrare se e
come un’assicurazione possa introdurre una tale
offerta studiata su misura dei clienti», spiega Volker
Schmidt*.
Il movimento fa bene e va promosso. Si pone tuttavia
la domanda su come precisamente allestire una re-
lativa offerta? La CSS vuole trovare una risposta a tale
domanda entro la fine dell’anno mediante il progetto
pilota myStep. Per il progetto sono stati contattati
per iscritto circa 25 000 clienti (età minima 18 anni)
La CSS è un passo avanti? La digitalizzazione fa passi da gigante anche nel settore sanitario. Con il portale login clienti myCSS la CSS è già ben posizionata. Adesso lancia in collaborazione con l’Università di San Gallo e l’ETH di Zurigo il progetto pilota myStep. Testo: Roland Hügi
21Domanda
Istituzioni rinomate
partecipano al progetto
myStep.
* Volker Schmidt, direttore Tecnica assicu- rativa & Informatica della CSS Assicurazione
La ferrovia a cremaglie-ra più ripida al mondo conduce sul Pilatus.
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CSSMAGAZINE 3 | 2015Eine Partnerkampagne mit:Sucht Schweiz, Fachverband Sucht,Groupement Romand d’Etudes des Addictions GREA,Ticino Addiction und Kantone
WIE VIEL IST ZU VIEL?
alcohol-facts.ch
DIALOGWOCHE ALKOHOL
30. April – 9. Mai 2015Aktionen in Ihrer Nähe
20_Minuten_BAG_Alk_210x68_DE.indd 1 20.03.15 14:23
L’amaranto trova le sue origini nelle zone climatiche
calde e secche del Centroamerica e del Sudamerica;
unitamente al mais e ai fagioli era l’alimento più im-
portante degli Aztechi e degli Inca. La quinoa, detta
anche riso inca, è una pianta robusta che cresce an-
che ad altitudini oltre i 4000 metri, dove il frumento
e il mais non possono più essere coltivati. Entrambe
le piante avevano un ruolo importante nei rituali reli-
giosi degli antichi abitanti e per questo, nel 16° seco-
lo, i conquistatori spagnoli le proibirono. Questi ali-
menti venivano considerati «non cristiani»: la loro
coltivazione e il consumo erano vietati e talora puni-
ti con la pena di morte.
Semi dai tanti usiOggi queste piante sono nuovamente diffuse. Nelle
zone originarie di coltivazione si mangiano sia i semi
della quinoa che le foglie. In Europa si impiegano di
regola soltanto i semi. Si prestano, per esempio,
come base per minestre, pappe, polpette, frittate,
sformati e come contorno a pietanze di carne. I semi
di amaranto si impiegano in cucina come i cereali.
I grani, che ricordano quelli di miglio, sono adatti per
sformati, frittate di verdure, minestre, pappe e bar-
rette, ma anche per i dolci. Cuocendo, l’amaranto
sprigiona il suo caratteristico odore di noci.
La quinoa e l’amaranto non sono cereali nel vero
senso della parola e per questo sono definiti anche
Nuove tendenze nelle abitudini alimentari?Amaranto? Quinoa? Quelle che sembrano nuove tendenze in cucina, sono in realtà piante alimentari ancestrali. Testo: Alexia Sieber
22Domanda
Quanto è troppo? 23Ancora fino al 2017 si svolgerà una campagna di pre-
venzione contro l’alcol dell’Ufficio federale della
sanità pubblica (UFSP). Essa intende sensibilizzare
l’opinione pubblica riguardo all’aspetto nocivo
del problematico consumo di alcol. Tra le altre cose
l’UFSP propone un quiz divertente. Esso mostra
quali possono essere le conseguenze di un consumo
di alcol eccessivo. Il quiz fornisce nozioni riguar-
do all’argomento alcol e trasmette informazioni ap-
profondite. In ogni caso da non perdere.
www.alcohol-facts.ch
Domanda
Quinoa (qui come insalata) e amaranto sempre
più presenti nella nostra alimentazione.
pseudocereali. Dal punto
di vista botanico fanno
parte delle amarantacee
e sono imparentati con
gli spinaci, le bietole
e barbabietole. En-
trambi i semi han-
no un elevato con-
tenuto di sostanze
minerali e si contraddistinguono per le
loro proteine di qualità. Il loro contenuto di lisina è
pari al doppio di quello del frumento. La lisina è un
amminoacido essenziale che l’organismo non pro-
duce da sé e per questo deve essere assunta con
l’alimentazione. Dato che la quinoa e l’amaranto
sono privi di glutine, si possono impiegare come so-
stituti dei cereali in caso di celiachia.
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CSSMAGAZINE 3 | 2015
Quando riceviamo una notizia cattiva dobbiamo, per
prima cosa, digerirla. Le preoccupazioni si fanno
sentire sullo stomaco. Un’osservazione sgradevole ci
procura acidità. Se siamo troppo nervosi e stressati
rischiamo la diarrea: il modo in cui il tratto gastroin-
testinale è entrato nel linguaggio d’ogni giorno, ma
anche il modo in cui reagisce al nostro stato d’ani-
mo, la dice lunga. E questo dimostra già come l’inte-
stino non vada considerato solo in base alla funzione
digestiva.
Adesso ha trovato una sostenitrice: la dottoranda
in medicina Giulia Enders ha scritto una vera e pro-
pria dichiarazione d’amore all’organo più trascurato
dell’organismo umano. L’opera si intitola «Intestino
con charme», si rivolge all’uomo comune e lo infor-
ma in merito alla grandezza di quanto accade nel
suo corpo.
Un’ingiustificata fama di sconvenienzaSolo pochi sanno come funziona in effetti l’intestino
(vedi illustrazione). Giulia Enders attribuisce questo
fatto alla sua fama di sconvenienza, dato che il suo
contenuto non è proprio attraente. E quel «posticino
riservato» non è detto così a caso. Le persone parla-
no malvolentieri della defecazione, facendone una
questione del tutto privata. Anche se tutti sanno che
anche imperatori e papi devono sedersi su quel tro-
no di tipo speciale.
Ma l’ignoranza comincia già qui perché espletan-
do tale funzione non dovremmo sederci, dovremmo
bensì accovacciarci. «Il nostro apparato di chiusura
dell’intestino non è concepito in maniera da aprirsi
completamente in posizione seduta», spiega Giulia
Enders. La posizione accovacciata, nella quale il ca-
nale intestinale viene a trovarsi in posizione diritta,
sarebbe la nostra posizione naturale per la defeca-
zione. «Il commercio moderno dei vasi sanitari inizia
soltanto a partire dallo sviluppo delle toilette in casa,
nel tardo 18° secolo», dice Enders. Stupisce dunque
meno il fatto che le emorroidi e la stitichezza si ma-
nifestino quasi esclusivamente nei paesi il cui la de-
fecazione avviene in posizione seduta sul vaso sani-
tario.
L’uomo è ciò che mangiaMa appunto, non vogliamo adesso cadere nella pro-
pensione tendenziale a ridurre l’intestino al prodotto
finale della sua funzione digestiva o di vederlo unica-
mente come fornitore di sostanze nutrienti. La flora
intestinale, costituita da miliardi di batteri, influisce in
modo determinante sul nostro stato di salute. I bat-
teri intestinali allenano il nostro sistema immunitario,
proteggono da germi indesiderati, contribuiscono
alla formazione di vitamine e neutralizzano le so-
stanze tossiche. Si deve considerare che l’80 per
cento del nostro sistema immunitario risiede nell’in-
testino. Con i suoi milioni di cellule nervose, esso
raccoglie continuamente informazioni sul nostro
stato generale di salute.
Domanda
24L’intestino è un organo multifunzionale non sufficien-temente apprezzato: respinge costantemente i germi patogeni e genera ormoni che influiscono sul nostro benessere. È ora di parlarne di più.Testo: Manuela Specker, illustrazione: Oculus Illustration
Perché il nostro intestino è un organo meraviglioso?
Nel corso di una vita, l’intestino metabolizza circa 30 tonnellata di cibo solido – questo corrisponde al peso di 6 elefanti.
Oltre 100 milioni di cellule nervose circondano l’apparato digerente.
L’intestino può arrivare a nove metri di lunghezza. Senza pieghe visibili sarebbe lungo addirittura 18 metri – tanto quanto un trolleybus.
CSSMAGAZINE 3 | 2015
Neanche il sovrappeso può essere considerato
senza tenere conto della flora intestinale: certi bat-
teri nell’intestino possono determinare che una per-
sona ingrassi, anche se non assume più calorie di
persone più magre. Ecco perché nell’intestino di
persone in sovrappeso si trovano spesso più geni
batterici per la degradazione dei carboidrati.
Ma noi non siamo semplicemente vittime dei no-
stri batteri e del loro effetto sul nostro stato d’animo.
Ciò che mangiamo e il modo in cui viviamo influi-
scono anche sulla nostra flora intestinale. I ricerca-
tori pensano, ad esempio, che in caso di stress co-
stante nell’intestino sopravvivano batteri differenti da
quelli relativi a una vita rilassata. Tali batteri soppor-
tano le situazioni di stress, ma l’effetto si ripercuote
sullo stato d’animo. «Con questo, noi siamo pratica-
mente i giardinieri del mondo che abbiamo nel ven-
tre», dice Giulia Enders.
L’intestino e il cervello sono collegatiChe l’intestino influisca sul nostro benessere è, nel
frattempo, fuori di dubbio. Tramite il sistema nervoso
e la sua grande superficie, l’intestino è strettamente
collegato con il cervello. Questo si vede già nel fatto
che l’essere umano sa perfettamente quali sono le
necessità del suo tratto gastrointestinale, per esem-
pio quando deve recarsi in bagno. Viceversa ,un forte
spavento può avere effetti, per esempio, sull’intesti-
no crasso. «In situazioni di questo genere non ha il
tempo sufficiente a riassorbire i liquidi e il risultato è
la diarrea da ansia», ci dice Giulia Enders. Questo ge-
nere di diarrea è una strategia dell’intestino per
soddisfare l’accresciuto fabbisogno di energia del
cervello venutasi a creare in seguito alla situazione di
stress: vuole liberarsi in fretta del nutri-
mento.
Il modo in cui l’intestino e il cervel-
lo interagiscono fanno apparire l’orga-
nismo umano come un complesso
ecosistema. Gli ormoni emessi dall’intestino posso-
no influire direttamente sulla situazione sentimenta-
le e sullo stato d’animo. Viceversa gli ormoni che si
formano nel cervello agiscono sull’attività dell’inte-
stino. In caso positivo le persone hanno una sensa-
zione di benessere nel ventre, in caso negativo subi-
scono episodi di diarrea. «Il nostro io è fatto di testa
e pancia», puntualizza Giulia Enders. Per le persone
con l’intestino irritato, il collegamento tra lo stesso e
il cervello può essere molto penoso. Esse soffrono
infatti con una frequenza oltre la media di stati
ansiosi o di depressioni. Questo vale anche per le
persone con infiammazione cronica al ventre.
Il benessere non è soltanto una questione di testa«Gli stati d’animo imbronciati, la gioia, l’insicurezza, il
benessere o la preoccupazione non vengono esclu-
sivamente dal cranio», afferma Enders. Essa critica la
forte «intellettualizzazione della nostra scienza», che
ci avrebbe resi ciechi in merito al fatto che anche il
nostro io non è solo semplicemente il cervello.
Per questo faremo bene in futuro a riservare una
maggiore attenzione all’intestino e non soltanto
quando non funziona più come dovrebbe.
Giulia Enders: L’intestino felice
Ed. Sonzogno, 2015
Durante la digestione circa 10 litri di liquidi passano per l’intestino (attraverso il bere, la saliva, i succhi gastrici, la cistifellea, la secrezione del pancreas, il succo intestinale).
Se si lisciasse l’intestino con i suoi villi e le sue pieghe, la sua superficie ammonterebbe a circa 400 metri quadri, che equivale alla grandezza di un campo da tennis.
In un grammo di feci vi sono più batteri di persone sulla terra; quindi oltre 7 miliardi. L’intestino è strettamente
collegato al cervello
tramite il sistema nervoso.
Spiacevole come l’inquisizione?Karl Tiefenbacher non avrebbe mai immaginato un tale epilogo del suo soggiorno di sei mesi in Messico: in luogo di un rilassante volo aereo di ritorno, si è ritrovato in ospedale con una rottura del collo del femore. Ma infine tutto si è concluso bene.Testo: Roland Hügi
Karl Tiefenbacher è un uomo vispo e di mentalità
aperta. Così si è goduto a pieno il soggiorno di sei
mesi in Messico presso sua figlia. Innumerevoli foto-
grafie attestano le numerose gite e incontri fatti da
questo novantenne. «Un bel soggiorno e un bel
periodo», ricorda così i mesi trascorsi in Messico.
Se non ci fosse stato il maledetto 6 marzo 2015:
quello fatto da Karl Tiefenbacher era solo un piccolo
e stupido movimento. Ma è stato sufficiente a provo-
care la caduta e la rottura del collo del femore. Inve-
ce di fare tranquillamente le valigie e pensare a un
tranquillo volo aereo di rientro in Svizzera, questo
vigoroso signore anziano ha dovuto essere ricovera-
to d’urgenza in ospedale.
Domanda
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Le variazioni di temperatura come causa principale
Caldo da morire? È vero che muoiono molte più persone quando vi sono temperature estreme? Questa domanda se l’è posta un’equipe di ricercatori di Londra – è ha trovato delle risposte sorprendenti. Testo: Roland Hügi
25Domanda
Dopo il 2003, mai più la Svizzera ha registrato un’on-
data di gran caldo come quella dello scorso luglio.
Tuttavia stando a uno studio pubblicato a maggio
2015 nella rinomata rivista scientifica «The Lancet»
non sarebbero in primo luogo le tempe-
rature estreme a essere responsabili della
maggior parte dei casi di decessi, bensì
piuttosto i contenuti sbalzi di tempera-
ture verso l’alto o il basso. L’equipe
attorno al biologo Antonio Gasparrini della London
School of Hygiene and Tropical Medicine ha analiz-
zato 74 milioni di decessi tra il 1985 e il 2012.
A tale proposito sono stati utilizzati i dati di 13 Stati,
tra cui Italia, Spagna, Svezia e Gran Bretagna.
Il freddo è peggioSecondo tale ricerca muoiono circa 20 volte più per-
sone a causa del freddo anziché del caldo. Cifre:
il freddo è stato responsabile per il 7,29 percento dei
casi di decessi, il caldo per lo 0,42 percento. La valu-
tazione è stata svolta anche per singole città. A Ma-
drid, per esempio, il maggior numero di decessi si è
registrato quando vi era una temperatura di otto gra-
di, la seconda incidenza si è avuta quando si misura-
vano 25 gradi. Se la temperatura si aggirava intorno
ai 0 gradi o al di sopra dei 30 gradi le curve invece
si appiattivano. Dai dati a disposizione i ricercatori
hanno anche valutato una temperatura ideale, alla
quale si registrano meno decessi. A Madrid questa è
22 gradi.
www.thelancet.com
CSSMAGAZINE 3 | 2015
Un martirio di mezz’oraRicorda come fosse ieri il tragitto di 30 minuti in am-
bulanza. In un diario ha descritto questo martirio con
parole tanto fiorite da far rivivere a chiunque ogni
scossone del veicolo e i dolori lancinanti da lui subi-
ti. Il peggio è stato quando l’autoambulanza è passa-
ta sopra i «Topes», vale a dire i rilievi trasversali a
forma di traversina, che hanno lo scopo di far desi-
stere gli automobilisti messicani da uno stile di guida
troppo «sportivo». Nel suo diario ha descritto questi
minuti come segue: «Questa mezz’ora di intensa
tortura, come sotto le grinfie dell’inquisizione, non la
dimenticherò finché vivrò. Avrei confessato qualsiasi
cosa di cui mi avessero accusato, avrei confermato
qualunque delitto, omicidio per rapina e traffico di
droga, solo per far finire qual martirio. Poi, una volta
giunti nel cortile dell’ospedale, mentre riuscivo solo
a rantolare e boccheggiavo alla ricerca di aria, l’auti-
sta mi ha fatto i complimenti per il mio coraggio.
Questo mi serviva più o meno tanto quanto sarebbe
servito al nostro eroe nazionale Winkelried, al quale,
con circa quindici lance austriache piantate nel cor-
po, non scappava certo da ridere».
Medgate ha coordinato il tuttoPer fortuna Karl Tiefenbacher non era un turista ab-
bandonato a sé stesso; aveva bensì al suo fianco la
figlia Esther Kaire, che vive da quattro in Messico con
suo marito Miguel ed è praticamente una «locale»
che ha preso subito in mano la situazione. E poi era
ben assicurato: per il suo soggiorno in Messico aveva
stipulato un’assicurazione per viaggi e vacanze pres-
so la CSS, aveva inoltre un libretto ETI del TCS ed è
simpatizzante della Rega. «Immediatamente dopo
l’infortunio subito da mio padre ho contattato il nu-
mero d’emergenza di Medgate», ricorda sua figlia,
e l’assistenza si è messa in moto. Medgate ha
aperto un dossier e ben presto c’era una garan-
zia di pagamento per la degenza in
ospedale e per l’operazione di Karl
Tiefenbacher. L’intervento chi-
rurgico è stato eseguito già il
giorno successivo a quello del
ricovero.
Preparazione del rimpatrioMentre il paziente si riprendeva
nel «Centro Médico San Diego»
della città di Cuautla, Esther
Kaire si teneva in contatto tele-
Il numero telefonico
+41 (0)58 277 77 77
«Emergenze e consulenza
medica 24/24h» del
Centro svizzero di tele-
medicina Medgate è
disponibile gratuitamente
per tutti gli assicurati
della CSS.
www.css.ch/medgate
fonico, anche più volte al giorno, con Medgate.
«Tutto si è svolto in modo molto professionale e
semplice». Per tutte le parti in causa era chiaro che la
cosa più opportuna era rimpatriare il paziente in
Svizzera. Per questo Medgate ha subito preso con-
tatto con una svizzera residente a Miami, specializ-
zata in questioni di rimpatrio, e già una settimana
dopo Karl Tiefenbacher, accompagnato da un medi-
co, si è accomodato in una poltrona della business
class di un aereo Lufthansa, che lo ha
riportato in patria. Dopo una degenza
nella clinica di Münsterlingen e una
cura, Karl Tiefenbacher vive oggi di
nuovo bene e si riprende nel suo
appartamento a Weinfelden. E nono-
stante l’infortunio e la sua età può
senz’altro immaginare di fare un altro
viaggio in Messico. «Un paese meravi-
glioso».
Quali sono gli effetti congiunti del magnesio e del calcio?
27
Le sostanze minerali calcio e magnesio hanno effetti
opposti. Mentre il calcio attiva le cellule musco-
lari, il magnesio ha un effetto rilassante. Questo spiega
l’utile effetto del magnesio in caso di crampi
muscolari, oppure le sue proprietà cardioprotettive.
I risultati delle ricerche più recenti fanno pensare
che il magnesio e il calcio possano essere assimilati con-
temporaneamente dall’intestino. I meccanismi
precisi di trasferimento sono però ancora oggetto di
ricerca. Noi abbiamo comunque bisogno di ent-
rambe queste sostanze minerali e precisamente in un
buon rapporto tra di loro. Una carenza di magnesio,
per esempio, può generare anche una carenza di calcio.
In molte funzioni metaboliche importanti, le due
sostanze minerali dipendono in effetti l’una dall’altra.
Per avere ossa forti è imprescindibile assumere dosi
sufficienti di entrambe. La dose giornaliera consigliata è
di 1000 mg di calcio e 300–400 mg di magnesio.
Domanda
Karl Tiefenbacher (estrema sinistra) di 90 anni a proprio agio tra gli indigeni.
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CaCalcio40.078
12
Magnesio24.3050
Mg +
I funghi sono costituiti per il 90 per cento d’acqua e
quindi non sono particolarmente nutrienti. Il conte-
nuto di vitamine e sostanze minerali è comparabile a
quello di diversi ortaggi. Inoltre, in piccole quantità,
i funghi sono ideali per insaporire le pietanze, alle
quali danno un gradevole tocco aspro e autunnale.
Essi contengono però una percentuale elevata di
chitina, una fibra non digeribile, oltre a due sostanze
indigeste, la mannite e il trialosio, che (detto in modo
molto semplice) sono dei carboidrati. Nelle persone
che non hanno nello stomaco l’enzima per la scis-
sione del trialosio, i funghi possono provocare note-
voli difficoltà di digestione e causare anche gonfiori
e diarree.
Da non mangiare crudiÈ consigliabile non mangiare i funghi crudi. Questo
potrebbe causare intossicazioni dovute a sostanze
che vengono eliminate solo con la cottura. Inoltre,
quando si tratta di funghi selvatici, c’è un certo
rischio di echinococcosi (tenia della volpe). Per i fun-
ghi coltivati, che sovente vengono serviti crudi, que-
sto rischio non c’è. Ma se si mangiano in quantità
oppure se c’è un’incompatibilità, anch’essi possono
essere molto indigesti.
Masticare sempre molto beneI funghi dovrebbero sempre essere masticati molto
bene, per facilitarne la digestione. È meglio rinun-
ciare a darli da mangiare a bambini che non sono
ancora in grado di masticarli a fondo. Gli specialisti
consigliano inoltre di non mangiare più di 200 o
300 grammi di funghi freschi la settimana. Questo
anche per evitare un accu-
mulo di sostanze nocive,
dato che in numerosi funghi
sono presenti sostanze as-
sorbite dall’ambiente, ad
esempio i metalli pesanti nei
porcini.
Domanda
28
Delle 6000 specie note di funghi grandi, circa 200 sono commestibili. Ma le pietanze a base di funghi restano sovente sullo stomaco. E questo è dovuto raramente alla salsa che li accompagna.Testo: Franziska Guggisberg
Funghi: perché sono così indigesti?
Come riscaldare i funghiI resti di pietanze a base di funghi
possono essere riscaldati
solo con le seguenti premesse:
raffreddare rapidamente
dopo la preparazione; conservare
esclusivamente in frigorifero
a una temperatura massima di +5 °C;
consumare entro due giorni.
I funghi sono saporiti ma possono causare qualche disturbo di digestione.
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CSSMAGAZINE 3 | 2015
Da quale medico devo recarmi? Esistono tipi di tratta-
menti alternativi? Come si svolgerà l’intervento? Chi si
prenderà cura dei miei bambini durante la mia degen-
za ospedaliera? Chi si occuperà del mio cane? Un
trattamento medico fa sorgere una domanda dopo
l’altra. In questo caso offre aiuto Private Assistance.
Tutto dalla stessa fonteI clienti Premium che desiderano usufruire del servizio
Private Assistance possono rivolgersi come primo
contatto all’assistenza Premium; si tratta di un team di
specialisti della Serviceline con numero di telefono
diretto. Il numero di telefono si torva su tutti i docu-
menti importanti e anche sulla tessera d’assicurato.
L’assistente Premium risponde alle domande iniziali
e organizza, se necessario e richiesto dal cliente, un
coach medico personale.
Il compito del coach medico è, tra l’altro, quello di
ottimizzare e consolidare le possibilità di trattamen-
to. Egli assiste in modo completo il cliente, durante e
dopo il trattamento, sia esso a seguito di infortunio,
malattia o maternità. Per esempio organizza – a se-
conda delle esigenze dei clienti interessati – accesso
veloce a specialisti appropriati.
L’assistente Premium, a sua volta, valuta e orga-
nizza su richiesta individuale in caso di un tratta-
mento medico prestazioni di sostegno quali babysit-
teraggio o trasporto. Tali prestazioni possono essere
sostenute finanziariamente con fino a 500 franchi
per caso o 1000 franchi per anno civile.
Interlocutori anche per i familiariInoltre: non appena una persona nell’economia
domestica ha diritto a Private Assistance anche
gli altri familiari saranno assistiti dal team di spe-
cialisti della Serviceline. La condizione per poter
usufruire del coach medico e dell’assunzione di
prestazioni e l’assunzione di prestazioni di sostegno
è tuttavia che anche i familiari abbiano stipulato
l’Assicurazione ambulatoriale e ospedaliera myFlex
Premium.
www.css.ch/pa
Cos’è Private Assistance? A partire dal 1° gennaio 2016 i clienti e le clienti della CSS con assicurazione ambulatoriale e ospedaliera myFlex Premium con Private Assistance avranno a disposizione un nuovo servizio.Testo: Manuela Specker
29Domanda
Diversi termini di disdetta?
30
La CSS offre un gran numero di assicurazioni com-
plementari che integrano in modo ottimale
l’offerta dell’assicurazione di base obbligatoria. Chi
ha stipulato le proprie assicurazioni comple-
mentari presso un altro offerente e desidera pas-
sare alla CSS, deve osservare i termini di
disdetta: contrariamente all’assicurazione di base
(termine di disdetta: 30 novembre), le assicu-
razioni complementari devono essere disdette già
entro il 30 settembre. Per maggiori informa-
zioni in merito
www.css.ch/assicurazione-complementare
Domanda
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CSSMAGAZINE 3 | 2015
Per partecipare all’estrazione
Scriva la soluzione su di una cartolina
postale e la invii al seguente indirizzo:
CSS Assicurazione, cruciverba,
CSS Magazine, Tribschenstrasse 21,
Casella postale, 6002 Lucerna
Oppure invii un’e-mail a:
Il vincitore o la vincitrice sarà estrat-
to/a. Le vie legali sono escluse.
Termine d’invio è il
1° ottobre 2015.
Soluzione del cruciverba 2/15
Ci congratuliamo con il vincitore
Albert Schmid, Hauptstrasse,
5324 Full-Rehenthal
Hotel Adula –
voglia di autenticità
Metta alla prova le sue conoscenze e vinca un soggiorno nell’Hotel Adula di Flims.
Autenticità sta per pura come l’aria di
montagna di Flims. Per chiara come
l’acqua dei laghi e fiumi di Flims. Per
originario come il centro del villaggio
di Flims-Waldhaus. Per primigenia
come la flora dei dintorni. Autenticità
sta per curato come il comfort 4 stelle
dell’Hotel Adula. Per vero come lo
charme tipico grigionese delle nostre
camere. Per originale come l’arreda-
mento artistico dell’albergo. Per genu-
ino come le specialità della cucina per
intenditori Adula. Per naturale come il
programma Better Aging della nostra
offerta wellness. Per sincera come
l’ospitalità dei nostri dipendenti.
Vinca due pernottamenti per due
persone nella confortevole camera
doppia Superior, inclusa una ricca co-
lazione al buffet, quotidiano menu di
5 portate a cena e libero accesso
all’oasi wellness «La Mira».
A tutti gli assicurati CSS che entro il
31 ottobre 2015 prenotano un soggior-
no presso l’Hotel Adula, regaliamo un
biglietto andata e ritorno della ferrovia
di montagna di Flims.
www.adula.ch, [email protected]
31Domanda
Soluzione:
Lei lo sa?
CSSMAGAZINE 3 | 2015
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fantino «Kalaya» e della sua famiglia nel
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dei colossi grigi e osservarli mentre fanno
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«Kalaya» – i ghepardi e i pinguini.
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fino alla vetta. Da qui potrete godere del
fantastico panorama sui laghi e sulla
catena alpina, e grazie agli itinerari per
escursioni, ai posti per grigliare e
al ristorante girevole Rondorama®
toccherete il cielo con un dito.
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