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Culto e Cultura - lupacchiotti.it Culto e... · d’Abruzzo assunsero nei secoli, quale...

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Culto e Cultura in Abruzzo Faith and Culture in Abruzzo Italiano English Guida Guide
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Culto e Culturain Abruzzo

Faith and Culturein Abruzzo

ItalianoEnglish

GuidaGuide

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Province of ChietiProvince of L’AquilaProvince of PescaraProvince of Teramo

Archdiocese Lanciano-OrtonaArchdiocese Chieti-VastoArchdiocese L’AquilaArchdiocese Teramo-AtriArchdiocese Sulmona-Valva

Municipality of LancianoMunicipality of OrtonaMunicipality of ManoppelloMunicipality of OrsognaMunicipality of CasalbordinoMunicipality of BucchianicoMunicipality of ChietiMunicipality of VastoMunicipality of SulmonaComunità Montana of Valle Roveto

Union of the Frentania and Cities of the Traboc-chi Coast

Realizzato con il contributo della Regione Abruzzo - Assessorato al TurismoMade with the contribution of the Abruzzo Region – Tourism Councillorship

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Abruzzo: crocevia della spiritualità

Abruzzo: crossroads of spirituality

L’Abruzzo, terra di mille suggestioni e forti emozio-ni, accompagna il visitatore in un viaggio in cui pas-sato e presente si fondono, in cui la forza trasci-nante della cultura si sposa con la magnificenza delpaesaggio naturale.I luoghi ed i personaggi che vi si incontrano, trova-no fondamento e spessore in una spiritualità cheaffonda le sue radici nel ruolo storico che le terred’Abruzzo assunsero nei secoli, quale collegamen-to tra nord e sud e quale passaggio obbligato cheper diversi secoli garantì una vera e propria fusio-ne tra le regioni del centro e del sud. Inoltre la vicinanza dell’Abruzzo con Roma ha avu-to la sua importanza fin dai primi secoli del cristia-nesimo nel processo di evangelizzazione, avvenutoattraverso quegli assi di penetrazione rappresentatidalle strade romane, tanto che già nei secoli V e VIsi potevano contare in Abruzzo una quindicina disedi vescovili: ve ne erano nel territorio dei Pelignia Valva, Sulmona e Alfadena in quello dei Marsi, inquello dei Marrucini, dei Vestini, dei Frentani maanche a Vasto, Ortona, Amiterno e Peltuinum.

Abruzzo, land of a thousand fascinations andstrong emotions, takes the visitor on a journeywhere past and present merge and where theenthralling strength of culture combines withthe grandeur of the natural landscape.The places and figures that you find there havetheir basis and depth in a spirituality that hasits origins in the historical role of Abruzzo overthe centuries as a connection between northand south and as a forced passageway that, formany centuries, assured a real fusion betweenthe central regions and the southern ones.Furthermore, the closeness of Abruzzo withRome was very important in the first centuriesof Christianity for the process of evangeliza-tion, which took place along the Roman roads.So much so, that in the V and VI centuries therewere already about fifteen dioceses in Abruzzo:in the Peligni’s territory in Valva, Sulmona andAlfadena, in the Marsi, Marrucini, Vestini andFrentani’s territories and also in Vasto, Ortona,Amiterno and Peltuinum.For the development and diffusion of Christian-

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Per lo sviluppo e la diffusione del Cristianesimodecisivo fu il contributo del monachesimo che pro-prio in Abruzzo trovò l’ambiente ideale per svilup-parsi in tutte le sue forme. La conformazione geo-grafica della regione favorì sia la presenza di reli-giosi dediti alla vita ascetica e contemplativa sia lafondazione di centri monastici di grande impor-tanza. Sulle montagne d’Abruzzo e soprattutto sullaMaiella, sorsero decine di eremi mentre ai piedidei monti, lungo il corso dei fiumi, sulle fascepedemontane vennero edificate piccole e grandiabbazie.L’Abruzzo fu anche il punto d’incontro dei crocia-ti, la sua posizione era infatti funzionale in quantosi trovava sulle due direttrici di arrivo dei soldaticristiani, nord-sud ed est-ovest, oltre ad esseremolto vicina ai porti pugliesi di Bari e Brindisi dacui si imbarcavano per andare a liberare i luoghisacri della Terra Santa. I crociati, prima di affron-tare la difficile missione, sostavano nei tantimonasteri benedettini presenti sul territorio.Le importanti testimonianze storico-religiose pon-gono l’Abruzzo quale meta ideale per un percor-so nei tanti volti della spiritualità cristiana e qualesnodo turistico tra i percorsi nord-sud, daSantiago de Compostela alla Terra Santa(sull’antica via costiera Traiana-Frentana),ed est-ovest, da Roma alla Terra Santa, lun-go la Tiburtina.Il pellegrinaggio nelle terre abruzzesi si fonda sullaprimaria necessità di percepire il valore del luogo,mediante la sosta e la conoscenza, per poi ripren-dere il cammino.

ity, the contribution of monasticism, thatfound its ideal place in Abruzzo, was a decisivefactor. The geographical configuration of theregion fostered both the presence of religiousmen devoted to the ascetic and contemplativelife and the foundation of very importantmonastic centres. On the Abruzzo mountains,and especially on the Maiella mountain, adozen hermitages arose while at the foot of themountains, along the courses of rivers and inthe hilly zones of various sizes were built.Abruzzo was also the crusaders’ meeting pointsince its position was very functional, being onthe north-south and east-west routes travelled byChristian soldiers and being very close to theApulian harbours of Bari and Brindisi wherethey sailed in order to go and free the sacredplaces of the Holy Land. The crusaders, beforefacing the hard mission, stayed in the severalBenedictine monasteries present in the territory.The important historical and religious testimo-nials make Abruzzo an ideal destination for ajourney to discover not only the many faces ofChristian spirituality, but also the touristicjunction between the north-south routes,from Santiago de Compostela to the HolyLand (along the old coastal road Traiana-Frentana), and east-west, from Rome tothe Holy Land, along the Tiburtina road.Pilgrimage in Abruzzo is founded on the pri-mary need to perceive the value of a place, bystaying and getting to know it, and then settingout again.

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ROME

Asse di collegamento Nord-Sud North-South Link Axis (Antica Traiana-Frentana) (Old Traiana-Frentana)

Asse di collegamento Est-Ovest East-West Link Axis (Tiburtina Road)

Percorsi alternativi Alternative Routes

Santiago de Compostela

Holy LandRome

Abruzzo: crocevia della spiritualitàAbruzzo: Crossroads of sprituality

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Santa Maria della Pietà - Rocca Calascio (Aq)

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INDICE INDEX

Dal Miracolo Eucaristico alla tomba di San TommasoFrom the Eucharistic Miracle to Saint Thomas’ Tomb(Lanciano - “Trabocchi” Coast - Fossacesia - San Vito Chietino - Ortona)

Pag. 9-15

Dall’Abruzzo Bizantino alla MaiellaFrom the Byzantine Abruzzo to the Maiella(Crecchio - Orsogna - Guardiagrele - Fara San MartinoLama dei Peligni - Palena)

Pag. 16-21

Dal Golfo d’Oro alla Valle del SangroFrom the Gold Gulf to the Sangro Valley(Vasto - Casalbordino - Monteodorisio - Atessa)

Pag. 22-26

Dai misteri delle Rocche alla magia del LagoFrom the mysteries of the Fortresses to the magic of the Lake(Roccascalegna - Monte Pallano - Bomba - Bomba Lake)

Pag. 27-28

Dalle valli teatine agli eremi della MaiellaFrom the Chieti Valleys to the Maiella hermitages(Bucchianico - Chieti - Manoppello - Serramonacesca - Roccamorice)

Pag. 29-38

Storia e fede tra i due versanti del Gran SassoHistory and Faith between the two sides of the Gran Sasso(San Gabriele dell’Addolorata - Castelli - Civitella del Tronto - Campli)

Pag. 39-44

Sui passi di Celestino V, lungo le vie della TransumanzaRetracing Celestine V’s steps, along the Transhumance roads(L’Aquila - Sulmona - Badia Morronese - Castelvecchio Subequo Acciano - Bominaco - Capestrano - Calascio)

Pag. 45-54

Alla scoperta dei luoghi di fede nella natura incontaminata della Valle RovetoDiscovering the places of faith in the uncontaminated nature of the Roveto Valley(Capistrello - Canistro - Morino - Civitella Roveto - Civita d’Antino -S. Vincenzo Valle Roveto - Balsorano)

Pag. 55-61

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Cupola della chiesa di San Francesco - Lanciano (Ch)Dome of the Church of San Francesco

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Lanciano, città millenaria dalle origini anti-che, che gli studi e scavi archeologici fannorisalire all’epoca romana, si presenta ricca diopere d’arte di ogni genere. La Piazza Plebisci-to, con la Cattedrale della Madonna del Ponte(XI sec.) costruita sul Ponte di Diocleziano,poggia su un percorso archeologico sotterra-neo che collega il complesso di San Legonzia-no, alla chiesa di San Francesco, sede del Mira-colo Eucaristico. Il Miracolo, che ogni annoporta nella città migliaia di pellegrini attrattidal mistero e dalla profonda fede, è avvenutonel VIII sec. quando il dubbio di un monacobasiliano trasformò l’ostia sacra in carne e ilvino in sangue. Le reliquie, cinque grumi disangue e una sottile membrana di carne circo-lare, sono conservate in un ostensorio di scuo-la napoletana, collocato nella chiesa di SanFrancesco, ristrutturata nel tempo in sontuoseforme barocche.

Lanciano, millenary city of ancient ori-gins, which studies and excavations dateback to the Roman era, is rich in master-pieces of art of all kinds. The PlebiscitoSquare, with the Cathedral of the Madonnadel Ponte (XI cent.) built on the DiocletianBridge, stands on an archaeological under-ground path which links up the complex ofSan Legonziano with the church of SanFrancesco, where the Eucharistic Miracle iskept. The Miracle, that every year bringsthousands of pilgrims to the city, attractedby mistery and deep faith, took place in theVIII century when a Basilian monk’s doubtturned the holy host into flesh and the wineinto blood. The relics, five drops of coagu-lated blood and a thin circular flesh mem-brane, are preserved in a monstrance ofNeapolitan School, inside the church of SanFrancesco, restored in Baroque style.

LANCIANO

FOSSACESIA

SAN VITO CHIETINO

ORTONA

“Trabocchi” Coast

Chiesa di San Francesco - Lanciano (Ch)Church of San Francesco

Miracolo Eucaristico - Lanciano (Ch)Eucharistic Miracle

Dal Miracolo Eucaristico

alla Tomba

dell’Apostolo Tommaso

From the Eucharistic

Miracle to

Saint Thomas’ Tomb

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Nel 1273 è avvenuto nell’abitazione di Giacomo eRicciarella Stasio un altro miracolo eucaristico, dasempre ricordato con il nome di “fria Crist”, inquanto Ricciarella, su consiglio di una fattucchieraal fine di rinsaldare il suo matrimonio, cercava difriggere l’ostia benedetta da somministrare al mari-to. L’ostia si trasformò in carne sanguinante che ilconfessore della povera donna prese in custodia etraslò ad Offida, suo paese natale, dove ancora oggié conservato. Di recente alcuni frammenti sono sta-ti restituiti alla città di Lanciano e collocati nellacasa divenuta successivamente la chiesetta di SantaCroce, nel quartiere di Lancianovecchia, dove visono ancora le testimonianze (un quadro e delleepigrafi) di quanto avvenuto. Lanciano conserva un caratteristico centro storicodiviso in quattro storici quartieri. La chiesa di San-ta Maria Maggiore è un esempio mirabile di arteborgognona-cistercense, caratterizzata da due fac-ciate e quattro portali. All’interno, particolarmentesuggestivo grazie agli imponenti e slanciati pilastricon volte a crociera, è esposta la splendida croce diNicola di Guardiagrele, opera d’arte insigne d’ore-ficeria abruzzese. Interessanti a livello architettoni-co, sono i portali delle numerose chiese della cittàcome Sant’Agostino, Santa Lucia e la più antica, SanBiagio (XI sec.).

In 1273 in the home of Giacomo and Ricciarel-la Stasio another eucharistic miracle took place,known as “fria Crist”: Ricciarella, in order tostrengthen her marriage, followed a witch’sadvice and tried to fry the blessed host and giveit to her husband.The host changed into bloody flesh and wastaken by the poor woman’s confessor and led toOffida, his natal town, where it is still preserved.Recently some fragments have been given backto the city of Lanciano and placed in the housethat has become the little Church of Santa Cro-ce, in the district of Lancianovecchia where the-re is still conserved evidence (a painting andsome epigraphs) of the event.Lanciano preserves a characteristic historicalcentre divided into four historical districts. Thechurch of Santa Maria Maggiore is a wonderfulexample of Burgundian-Cistercian art, charac-terized by two façades and four portals.In the inside, very evocative, thanks to the impo-sing and slim pilasters with cross-vaults, there isthe wonderful cross by Nicola da Guardiagrele,great masterpiece of the Abruzzo goldsmith’s art.Also very interesting are the portals of thevarious churches of the city like Sant’Agostino,Santa Lucia and the oldest, San Biagio (XI cent.)

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Altorilievo del Portale della Luna - Abbazia di San Giovanni in Venere - Fossacesia (Ch)Altorilievo of the Door of the Moon - Abbey of San Giovanni in Venere

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La città mantiene vivo il ricordo della sua storia conle numerose feste tradizionali: il Mastrogiurato(rievocazione storica dell’investitura del Mastrogiu-rato, governatore della città nel periodo delle fiere)e le feste di settembre devono la loro origine alleantiche ed importanti fiere che si svolgevano nellacittà, La Squilla (che si svolge il 23 dicembre), ilGiovedì e il Venerdì Santo con i riti della SettimanaSanta. Da visitare il Museo Diocesano, con interes-santi pezzi d’arte sacra che manifestano la profon-da spiritualità della città, il Museo Archeologico e laCasa Museo di Federico Spoltore, insigne artistalancianese.A pochi chilometri dalla città di Lanciano, si trovala splendida Abbazia di San Giovanni in Vene-re. Affacciata sul suggestivo Golfo di Venere, ilcomplesso rappresenta un vero e proprio gioiellod’arte romanica; austera e suggestiva grazie allasua posizione, a ridosso del mare e immersa tra lavegetazione mediterranea, l’abbazia emana un fas-cino particolare. Il complesso subì cambiamentidecisivi in senso cistercense-gotico, sotto l’abateOderisio II che volle rendere gli edifici ancora piùmaestosi. Esemplari a livello artistico sono il por-tale della Luna, il chiostro e la cripta con i suoiaffreschi.L’Abbazia di San Giovanni in Venere è l’indiscussogioiello di Fossacesia, cittadina che lega la sua

The city keeps alive the memory of its historywith several tradional festivals: the historicalcelebration of the Mastrogiurato’s investiture(he was the city governor during the fairs) andthe September Festivities that originate from theold and important fairs that took place in thecity, the Squilla (on December 23rd), MaundyThursday and Good Friday with the rites of theHoly Week. The Diocesan Museum also deservesa visit for its interesting Holy Art pieces thatshow the city’s deep spirituality, the Archaeolo-gical Museum and the House-Museum of Federi-co Spoltore, great Lanciano artist.Not so far from Lanciano is the wonderfulAbbey of San Giovanni in Venere. On theimpressive Gulf of Venus, the complex repre-sents a real Romanesque jewel of art; austereand imposing thanks to its setting, close to thesea and immersed in the Mediterranean vegeta-tion, the abbey is particularly fascinating. Thecomplex was changed in the Cistercian-Gothicstyle under the Abbot Oderisio II who wanted tomake the buildings even more majestic. TheMoon Portal, the cloister and the crypt are alsoartistically important because of their frescoes.The Abbey of San Giovanni in Venere is theundisputed jewel of Fossacesia, little city thatties its vitality to summer tourism and to its

Abbazia di San Giovanni in Venere - Fossacesia (Ch)Abbey of San Giovanni in Venere

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vitalità prevalentemente al turismo estivo, al suoincantevole litorale e alle numerose strutture cheaccolgono turisti dalle più svariate esigenze. Il primo nucleo abitato sorse in seguito all’arrivo diun gruppo di monaci benedettini di Farfa. Da visitare, in Piazza del Popolo, la chiesa di SanDonato, il cui campanile ha come base un’anticatorre delle mura di cinta.Proseguendo verso nord, la costa si estende in unalternarsi di scogliere a picco sul mare e piccolespiagge sovrastate dal verde degli ulivi e dei vigneti,sottolineate dalla presenza dei caratteristici traboc-chi, tipiche macchine da pesca costruite con mate-riali di risulta e con architetture sempre diverse.Protesi verso l’acqua, i trabocchi rappresentanoquel profondo legame, mai interrotto, tra l’uomo, laterra e il mare. Lungo la costa è possibile visitare San Vito Chieti-no. Circondato da agrumeti e uliveti, il paese é dasempre legato al nome di Gabriele d’Annunzio che lodefinì “il paese delle ginestre”. L’artista, soggiornan-do in questi splendidi luoghi, ne trasse ispirazione eli immortalò nei suoi romanzi. A ricordo della suapermanenza, resta oggi l’Eremo dannunziano.

charming coasts and the many structures thatreceive tourists of all kinds.The first inhabited area arose after the arrivalof a group of Benedictine monks coming fromFarfa.In Piazza del Popolo you should visit the churchof San Donato, whose bell tower has an oldtower of the city walls as a base.Towards the north the coast extends alternatingcliffs overlooking the sea with little beachesdominated by the presence of the typical traboc-chi, characteristic fishing machines built in dif-ferent styles with discarded material. Extendingout over the water, the trabocchi represent thedeep bond, never interrupted, between man,land and sea.On the coast you can visit San Vito Chietino.Surrounded by citrus and olive trees the town istied to Gabriele D’Annunzio who named it “thebrooms town”. These beautiful places inspiredthe writer who talked about them in his novels.D’Annunzio’s Hermitage is still conserved therein memory of his stay.In the Middle Ages, the city had a great impor-

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Porto di Ortona (Ch)Port of Ortona

Trabocco di Punta Turchino (Ch)“Trabocco” of Punta Turchino (Ch)

San Vito Marina (Ch)

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Nel medioevo la cittadina ebbe un ruolo di grandeimportanza come porto della città di Lanciano.Nel centro storico situato su un colle a strapiombosul mare, è possibile visitare la chiesa di San Fran-cesco, la neoclassica chiesa della S.S. ImmacolataConcezione e il suggestivo Belvedere che si affacciasull’ampio Golfo. Da San Vito partono numerosisentieri naturalistici molto interessanti, che permet-tono di abbinare, alle giornate di mare, anche tran-quille e rilassanti passeggiate. Profondamente e da sempre legata al mare, la cittàdi Ortona si affaccia sull’Adriatico in una dellezone più pescose. Ricca di cultura, arte e storia, èla città di San Tommaso Apostolo di cui conser-va con orgoglio le reliquie e le cui vicende sono sta-te di recente ricostruite con perizia e veridicità sto-rica. L’Apostolo del dubbio e della Fede, per ques-te sue caratteristiche ancora oggi considerato unpersonaggio fortemente attuale, subì il martirio emorì nel 68 d. C. a Mylapour in India. Traslate piùtardi ad Edessa, a seguito alla distruzione della cit-tà e per sfuggire alle profanazioni musulmane, leossa furono nuovamente spostate, questa voltanell’isola di Kios dove rimasero fino all’ultima edecisiva traslazione, nella città di Ortona. Docu-mentato da una pergamena del 1258 e da un attonotarile del 1259, le reliquie vennero trasportate adOrtona da tre galee che rientravano da incursioninelle isole greche. L’arrivo delle reliquie, ha avuto per la città, davverouna grande importanza testimoniata, ancora oggi,dagli eventi e dalle manifestazioni che sono collega-ti al Santo. La festa del Perdono anima le strade nellaprima domenica di maggio, nel corso della rievoca-zione del Corteo delle Chiavi le autorità civili si reca-

tance for being the port of Lanciano.In the town centre, on a steep hill that overlooksthe sea, you can visit the Church of San France-sco, the neo-classical Church of SS. ImmacolataConcezione and the impressive Belvedere thatoverlooks the big Gulf.From San Vito many interesting naturalisticpaths start and they allow tourists to combinesea days with calm and relaxing walks.Ortona, being profoundly linked to the sea,overlooks the Adriatic in an area where fish isplentiful. Rich in culture, art and history, it isthe city of the Apostle Saint Thomas and itproudly preserves his relics. The Apostle of Doubtand Faith, because of his characteristics is stillconsidered modern figure; he was martired anddied in 68 A.D. in Mylapour in India. After thedestruction of the city his bones were brought toEdessa in order to deliver them from the Muslimprofanations and then were moved again in theKios island where they stayed until the last andconclusive transportation, to the city of Ortona.A parchment of 1258 and a deed of 1259 tell usthat the relics were brought to Ortona by threegalleys returning home after some raids in theGreek islands.The arrival of the relics had much importancefor the city and today there are still events andmanifestations tied to the Saint. The PerdonoFestival enlivens the roads on the first Sunday ofMay. During the historical celebration of theKeys Procession the civil authorities go to theCathedral for the official delivery of the silverkeys that, together with those held by the eccle-sial authority, allow the opening of the shrine

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Cattedrale di San Tommaso Apostolo - Ortona (Ch)Cathedral of San Tommaso Apostolo

Castello Aragonese - Ortona (Ch)Aragonese Castle

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no in Cattedrale per la consegna ufficiale delle chia-vi d’argento che, unite a quelle conservate dall’auto-rità ecclesiastica, consentono di aprire la teca con-tenente il busto dell’Apostolo.Le reliquie sono conservate nella Cattedrale di SanTommaso che, sorta su un tempio pagano, è stataricostruita dopo le distruzioni della seconda guerramondiale. All’interno si possono ammirare opereinteressanti come la tela di Basilio Cascella, rappre-sentante il dubbio di San Tommaso e gli affreschidella cupola realizzati, dopo l’ultima ricostruzione,da Luciano Bartoli. Numerosi reperti sono oggi con-servati nel Museo Diocesano allestito all’internodella Cattedrale. La vocazione culturale ed artistica del centro è con-fermata dalla presenza di importanti artisti che han-no avuto i natali nella città. Nelle arti figurativericordiamo Tommaso e Michele Cascella. Proprioper onorare la fama della famiglia, Palazzo Farnese,voluto nel 1582 da Margherita d’Austria e sua resi-denza estiva, ospita oggi la Pinacoteca intitolata aiCascella, la Biblioteca Comunale e il Museo d’ArteModerna. Nel campo della musica, artista di fama indiscussafu Francesco Paolo Tosti per valorizzare il quale, ènato l’Istituto Nazionale Tostiano, che ha sede nelpregevole Palazzo Corvo dove, al piano inferiore, hasede anche l’Enoteca Regionale d’Abruzzo, un veroe proprio punto di riferimento per la valorizzazionee promozione del vino abruzzese.

that contains the Apostle’s bust.The relics are preserved in the Cathedral of SanTommaso, raised on a pagan temple and recon-structed after the destruction of World War Two.In the inside you can admire interesting workssuch as the paintings by Basilio Cascella, depic-ting Saint Thomas’ doubt and the dome frescoescompleted after the last reconstruction byLuciano Bartoli. Several finds are preserved inthe Diocesan Museum, inside the Cathedral.The cultural and artistic vocation of the citycentre is confirmed by important artists bornhere. For the figurative arts we recall Tommasoand Michele Cascella. To honour the family’sfame, Palazzo Farnese, built by Margaret ofAustria in 1582 and used as her summer house,contains the Picture Gallery dedicated to theCascellas, the city Library and the Modern ArtMuseum. In the music field, Francesco PaoloTosti was an indisputed composer and tohonour him, the Tosti National Institute wascreated inside the prestigious Palazzo Corvowhere, on the lower floor, the Abruzzo RegionalOenotheque is located; a great reference pointfor the valorization and the promotion ofAbruzzo wine.The Museum of the Battle, opened in the city in2002 honours and justifies the sacrifice of the1314 victims of World War Two, when Ortonawas the centre of a cruel and painful battle

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Litorale ortonese (Ch)Coast of Ortona

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Il Museo della Battaglia, allestito in città dal 2002,rende onore e giustizia al sacrificio delle 1314 vitti-me della seconda Guerra Mondiale, quando Ortonafu teatro di una battaglia cruenta e dolorosa tra leforze tedesche e quelle alleate. Il centro storico é ricco di stradine da visitare e l’O-rientale, la splendida passeggiata che permette diosservare il golfo della città, accompagna al CastelloAragonese costruito a picco sul mare. Opera maes-tosa voluta da Alfonso d’Aragona nel XV sec., hasubito anch’esso numerose distruzioni e restauri. Il litorale di Ortona è senza dubbio tra i più fre-quentati della regione. Offre spiagge ampie edattrezzate (come il Lido Riccio o il Lido Saraceni) ediscrete calette in cui godere di tranquille e rilas-santi giornate di mare.

between the German and the Allied forces.The city centre is full of little roads to visit andthe Orientale, the enchanting promenade thatoverlooks the city gulf, leads to the AragoneseCastle built on a peak by the sea. This majesticwork wanted by Alphonse of Aragon in the XVcentury was destroyed and rebuilt many times.The coast of Ortona is without doubt one of themost visited zones of the region.It offers wide and equipped beaches (such asLido Riccio or Lido Saraceni) and discreet littlecoves where you can enjoy calm and relaxingsea days.

Cripta con le reliquie di San Tommaso Apostolo - OrtonaCript containing the remains of the Apostle Saint Thomas

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Portale di San Tommaso Apostolo - Ortona (Ch)Portal of the Apostle Saint Thomas

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Da Ortona, proseguendo sulla Marrucina, èfacilmente raggiungibile Crecchio, piccoloborgo medievale dalle antiche origini, cometestimoniano i numerosi reperti di epoca itali-ca e romana, ritrovati nella zona. Il MuseoArcheologico, situato all’interno del CastelloDucale, ospita una mostra permanente sullapresenza bizantina nella regione e una sezionededicata alla cultura contadina.Risalente al XII sec. il castello, con piantaregolare e squadrata, ha ospitato nel settem-bre del 1943, il Re e la Regina d’Italia. La suatorre normanna fu per molto tempo simbolodi terrore, per le leggende legate alle crudeltàdel signore, che sulla torre faceva decapitarenemici e malviventi. Il circondario è caratte-rizzato da ville e contrade sparse che ricorda-no le antiche distribuzioni degli stanziamentiitalici.Orsogna vanta una posizione privilegiata, adue passi dal mare e dalla splendida Maiella.L’abitato viene citato per la prima volta in undocumento del 1151 con il nome di “Urso-nia”, e conserva ancora le testimonianze delsuo passato di feudo degli Orsini e dei Colon-na. Il paese ha dato i natali a numerosi illustripersonaggi: il suonatore di corno DomenicoCeccarossi, il direttore d’orchestra e composi-tore Camillo De Nardis, il progettista TaddeoSalvini. Lega il suo nome anche alle gesta diRaffaele Paolucci, medico chirurgo ed eroe

From Ortona, on the Marrucina road, youcan easily reach Crecchio, little medievalvillage of ancient origins, according to sev-eral finds of Italic and Roman times. TheArchaeological Museum, inside the DucalCastle, has a permanent exhibition of theByzantine presence in the region and a sec-tion dedicated to the peasant culture.Dating back to the XII century the Castle,with a regular and square floor plan, gavehospitality in September 1943 to the Kingand Queen of Italy. Its Norman tower was asymbol of terror, according to the legendstelling about the Lord’s cruelty who used todecapitate enemies and criminals on thetower. The surroundings are characterizedby hamlets and town districts that recall theold distribution of the Italic tribes.Orsogna boasts a privileged setting, not farfrom the sea and the majestic Maiella. Theresidential area was named for the first timein a document of 1151 with the name of“Ursonia”, and still preserves the evidences ofits past of fief of the Orsini and Colonnafamilies. The town was the birthplace of sev-eral famous people: the horn-player Domeni-co Ceccarossi, the conductor and composerCamillo De Nardis, the engineer Taddeo Salvi-ni. We also recall Raffaele Paolucci, surgeonand hero known for his war deeds and hisgreat culture and humility.

CRECCHIO

GUARDIAGRELE

FARA S. MARTINO

LAMA DEI PELIGNI

PALENA

ORSOGNA

Castello Ducale - Crecchio (Ch)Ducal Castle

I Talami - Orsogna (Ch)The “Talami”

Dall’ Abruzzo Bizantino

Alla Maiella

From Byzantine Abruzzo

to the Maiella

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che si distinse sia per le sue imprese belliche, cheper la grande cultura ed umiltà. Da visitare la chiesa barocca di San Nicola, dove èconservata una croce attribuibile a Nicola di Guar-diagrele, la Torre di Bene e il Convento (risalenteal 1448) a pochi chilometri dal paese, con il suoincantevole chiostro. Orsogna è ricca di tradizioni.Tra queste, la più antica e la più sentita, è la SacraRappresentazione dei Talami (suggestivi quadribiblici viventi, allestiti dai cittadini, sfilano per ilcentro, in onore della Madonna Nera o del Rifu-gio), che si svolge ogni martedì di Pasqua e vieneripetuta in agosto. Sulla sommità di ogni talamo èsospesa una bambina che interpreta la Madonna.Come nella tradizione uno dei Talami, anzichéessere trainato dai trattori, viene trasportato a spa-lla dai fedeli. Guardiagrele, la “città di pietra” di Gabriele d’An-nunzio, gode di una splendida posizione ai piedidella Maiella. Paese dalle origini altomedievali, hasempre avuto una forte vocazione artigianale, anco-ra oggi fiorente, nel campo dell’oreficeria, delrame e del ferro battuto. Tra i suoi orafi più insig-ni, fu Nicola da Guardiagrele che creò opere maes-tose come le croci astili o il Paliotto conservato aTeramo. Il paese si distingue anche nella produzio-ne dolciaria per le tipiche “sise delle monache”. Ilcentro è ricco di chiese interessanti, tra cui SanFrancesco, del 1300, con il portale romanico-goti-

Also worth visiting are the Baroque church ofSan Nicola where the cross by Nicola da Guardia-grele is conserved, the Bene Tower and the Con-vent (of 1448) some km away from the town,with its charming cloister. Orsogna is rich in tra-ditions. Among these, the oldest and the mostloved one is the Holy Representation of the Tala-mi (floats representing biblical episodes, pre-pared by the inhabitants, that parade in the cen-tre in honour of the Black Virgin or Virgin of theShelter), that takes place each Tuesday of Easterand is repeated in August. On the top of eachtalamo there is a little girl hanging from it rep-resenting the Virgin. Tradition calls for one ofthe Talami, instead of being towed by the trac-tors, to be carried on the believers’ shoulders.Guardiagrele, Gabriele D’Annunzio’s “stonecity”, enjoys a wonderful setting at the foot of theMaiella. Town of medieval origins, it has alwayshad a strong craftsman vocation, still florishing,in the goldsmith field, copper and wrought iron.Among its most famous goldsmiths was Nicolada Guardiagrele who created majestic workssuch as the procession crosses or the Frontal pre-served in Teramo. The town is famous also forthe confectionary production of the typical “sisedelle monache”. The town centre is rich in inter-esting churches, such as San Francesco built in1300, with a Romanesque-Gothic portal, and

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The Talami - Orsogna - (Ch) Panorama di Orsogna - (Ch) View of Orsogna

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co, e numerosi palazzi importanti, disseminati lun-go le stradine del centro storico. Suo gioiello è laCattedrale di Santa Maria Maggiore, costruita a piùriprese tra il XII e XVIII sec. con la bianca pietradella Maiella. La caratteristica che la rende origina-le è la torre quadrata centrale che funge sia daingresso che da campanile, con l’interessante porta-le a sesto acuto. L’interno, rivisitato nel ‘700, si pre-senta ampio con copertura lignea, numerosi stucchie pregevoli arredi. Del complesso fanno parte l’am-pio porticato, dove si può osservare l’affresco delSan Cristoforo di Andrea Delitio del 1473, la chiesadi San Rocco e il Museo del Duomo. Nel cuore del Parco Nazionale della Maiella, sorgeFara San Martino, borgo dalle origini longobar-de. Monaci benedettini colonizzarono il territoriotra il IX e il X sec. e fondarono nel 1044 l’abbaziadi San Martino in Valle. Inoltrandosi attraverso lefamose “gole”, è possibile osservare i resti dell’an-tico monastero. In centro, da visitare la chiesaparrocchiale di San Remigio, dove è custodita una

several important mansions along the littleroads. The jewel is the Cathedral of Santa MariaMaggiore, built between the XII and the XVIIIcenturies with white stone from the Maiellamountain. What makes it original is the centralsquare tower that acts as an entrance and as abell tower, with an interesting ogive portal. Theinside, restored in 1700 is wide and has a woodroof, several stuccoes and great church decora-tion. The 1473 fresco by Andrea De Litio depict-ing St. Christopher, the church of San Rocco andthe Duomo Museum also belong to the complex.In the heart of the Maiella National Park, risesFara San Martino, village of Longobard ori-gins. Benedictine monks colonized the territorybetween the XI and X centuries and founded in1044 the Abbey of San Martino in Valle. Goinginside the famous “gorges” it is possible toobserve the remains of the old monastery. In thetown centre, you should visit the parish churchof San Remigio, where a XVII painting by Tanzio

Guardiagrele (Ch) Fara San Martino (Ch)

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tela seicentesca di Tanzio da Varallo, seguace delCaravaggio. Il paese è famoso in tutto il mondo perla produzione di pasta di eccellente qualità, grazieall’acqua che sgorga dalle sorgenti del fiume Ver-de. Il territorio, per le sue caratteristiche ambien-tali, é inserito oltre che nel Parco Nazionale dellaMaiella anche nella Riserva Naturale Orientata FaraSan Martino-Palombaro. Dalla Valle di Santo Spiri-to si arriva a Cima dell’Altare e a Monte Amaro, lavetta piu alta della Maiella. Il paese è particolar-mente legato al suo santo patrono, San Martino, unmonaco benedettino. Secondo la leggenda, la sta-tua del Santo durante una tempesta, fu trascinatafino al fiume e giunse galleggiando ad Atessa, dovevenne collocata nella chiesa principale. Dopoqualche tempo la statua venne inspiegabilmenteritrovata a Fara San Martino e non fu più spostatae, da allora, gli abitanti di Atessa compiono ognianno un pellegrinaggio che li conduce a Fara SanMartino, dove lasciano due candele e due spighe,e rendono omaggio al Santo in prossimità dei res-ti dell’Abbazia.Immerso in una suggestiva cornice naturalistica,Lama dei Peligni vanta origini preistoriche.Nella frazione di Fonterossi sono stati rinvenutireperti di un villaggio paleolitico e addirittura iresti di un corpo femminile risalente a circa 6000anni fa. Il centro abitato ha subito diverse distru-zioni, a causa di terremoti e conflitti bellici. Inte-ressante la chiesa parrocchiale dei Santi Nicola eClemente che custodiscono arredi liturgici dinotevole fattura.

da Varallo, follower of Caravaggio is preserved.The town is famous world-wide for the produc-tion of excellent quality pasta made with thewater of the springs of the Verde river. The terri-tory, for its environmental features, is insertedin the Maiella National Park and also in the FaraSan Martino - Palombaro National Reserve. Fromthe Santo Spirito Valley you reach Altare Peakand Mount Amaro, the highest peak of the Maiel-la. The town is particularly tied to its patronsaint, Saint Martin, a benedictine monk. Accord-ing to legend, during a storm the statue of theSaint was dragged to the river and arrived float-ing to Atessa where it was put in the mainchurch. After a while the statue was unexplain-ably found in Fara San Martino and was nevermore moved. Since then, the inhabitants of Ates-sa make a pilgrimage each year that leads themto Fara San Martino where they leave two candlesand two ears of corn and pay tribute to the Saintnear the remains of the Abbey.In an impressive naturalistic frame, Lama deiPeligni boasts prehistoric origins. In theFonterossi district remains of a Palaeolithic vil-lage and a feminine body that dates back to 6000years ago have been found. The town centre hassuffered much destruction because of earth-quakes and wars. The parish church of San Nico-la and San Clemente preserving great churchdecoration is also interesting.For its privileged setting, this town has becomethe seat of the Faunistic Area Reserve of the

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Paesaggio abruzzeseAbruzzo landscape

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Per la sua posizione privilegiata, è diventata la sededella Riserva dell’Area Faunistica del Camosciod’Abruzzo e del Museo Naturalistico Archeologico“M. Locati” con l’annesso Giardino Botanico. Direcente è stato allestito il Museo sull’origine esull’agricoltura in Abruzzo. Da visitare la suggesti-va Grotta del Cavallone e la Grotta Sant’Angelo, ere-mo rupestre altomedievale, in cui dimorò il BeatoRoberto di Salle che fondò il sottostante Monaste-ro di Santa Maria della Misericordia. A pochi chilometri da Lama dei Peligni è possibilevisitare il paese di Palena, dove nasce l’ Aventino,affluente importante del fiume Sangro. Di origineitalica, le prime notizie risalgono al XII sec. Neltempo è stato caratterizzato da diverse signorie efeudatari che segnarono l’abitato con monumenti eopere pregevoli. Nel Castello Ducale, costruito astrapiombo sulla roccia intorno all’anno mille, hasede il Museo Geopaleontolgico Alto Aventino. Incentro è la chiesa della Madonna del Rosario, par-ticolare per la pianta a croce greca. Inoltre, a con-ferma della vocazione culturale della cittadina, èancora presente un piccolo ma grazioso teatro del1845, restaurato di recente. Dirigendosi verso ilMonte Porrara, a ridosso dell’Aventino e a stra-piombo sulla valle, è possibile visitare uno deiluoghi più importanti della religiosità abruzzese:l’eremo della Madonna dell’Altare. Il monas-tero lega il suo nome alla figura di Celestino V chevi soggiornò, per circa tre anni, in solitudine epovertà. In questo luogo, per ricordare la sua pre-senza, venne edificato il complesso oggi restauratoe meta di numerosi pellegrini.

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Abruzzo Chamois and of the Archaeological Nat-uralistic Museum “M. Locati” with an annexedBotanical Garden. Recently a museum about theorigin and agriculture in Abruzzo has been cre-ated . You should also visit the impressive Caval-lone Cave and Sant’Angelo cave, medieval rockyhermitage where the Blessed Roberto di Sallelived and then founded the Monastery of SantaMaria della Misericordia below.Some kilometres away from Lama dei Peligni isPalena, located where the Aventino (importantaffluent of the Sangro river) rises. Of Italic ori-gins, the first reports date back to the XII centu-ry. In time it has been fief of many lords who leftmonuments and great works. In the Duke’s Cas-tle, built on a steep rock in the XI century, is theAlto Aventino Geopaleontologic Museum. In thetown centre is the church of Madonna delRosario, special for its Greek cross floor plan.Furthermore, to conferm the cultural vocation ofthe city, a small but gracious theatre built in1845 is still present, recently restored. TowardsMount Porrara, as a shelter of the Aventino anddominating the valley, you can visit one of themost important places of Abruzzo religiosity: theHermitage of the Madonna dell’Altare. Itsname is tied to Celestine V who lived there for 3years in solitude and poverty. In this place, tocommemorate his presence, was built the com-plex today restored and destination of many pil-grims.

Palena (Ch)

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Vasto, l’antica Histonium, è una città dalleantiche origini (IX sec. a.C.), attiva prevalente-mente nel commercio marittimo.Dopo le distruzioni causate dai barbari, la cittàfu ricostruita dalla ricca e potente famigliaspagnola dei D’Avalos che, tra l’altro, feceinnalzare l’imponente palazzo D’Avalos. Dis-trutto nel Cinquecento e successivamentericostruito, ospita oggi la Pinacoteca e il MuseoArcheologico. Da Vasto può aver inizio un itinerario Marianoche tocca anche Casalbordino e Monteodori-sio. La devozione alla Madonna Incoronata diVasto trae origine da un episodio che si verifi-cò nel 1738, una prolungata siccità minacciavai raccolti dei campi e faceva guardare al futurocon trepidazione, così da parte del clero e delpopolo, l'ultimo sabato di aprile, fu ordinatauna processione penitenziale attraverso lecampagne riarse con la statua della MadonnaIncoronata, allora conservata nella chiesa di S.Pietro in Vasto. Appena il corteo giunse neipressi della cappella rurale di S. Martino, inaperta campagna, a circa 3 Km. da Vasto, si

Vasto, the ancient Histonium, is a city ofancient origins (IX cent. B.C.), prevalentlyactive in sea commerce. After the destructioncaused by the barbarians, the city was rebuiltby the D’Avalos, the rich and powerful Spanishfamily who also built the imposing D’AvalosPalace. Destroyed in the XVI century and laterrebuilt, today it houses the Picture-Gallery andthe Archaeological Museum. From Vasto you can set out on a Marian itine-rary that also touches Casalbordino and Mon-teodorisio. The devotion to the Crowned Virginof Vasto has its origins in an event of 1738: aprolonged drought threatened the crops andbecause the people were afraid of what thefuture held, the clergy ordered, for the lastSaturday of April, a penitential processionthrough the parched fields with the statue ofthe Crowned Virgin, in those times kept in thechurch of S. Pietro in Vasto. When the proces-sion arrived near the rural chapel of San Mar-tino, in the countryside, about 3 km fromVasto, the sky was suddenly covered withclouds and it began to rain abundantly. The

VASTO

MONTEODORISIO

ATESSA

CASALBORDINO

Paesaggio vastese (Ch)Vasto Landscape

Dal Golfo D’Oro alla Valle

del Sangro

From the Gold Gulf to the

Sangro Valley

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vide repentinamente il cielo coprirsi di nubi ecominciò a cadere un'abbondantissima pioggia. Lastatua trovò rifugio nella cappella rurale di S. Marti-no, al quale era dedicata anche la contrada. Da tut-ti l'accaduto fu interpretato come un evidente segnodel cielo e desiderio della Madonna che lì volevaessere onorata. Un manoscritto dell'epoca, conser-vato nell'archivio conventuale, riferisce che dopo lapioggia ristoratrice dei campi la fede dei devoti dellaMadonna Incoronata fu premiata da una abbondan-te pioggia di grazie, per cui la cappellina rurale di S.Martino non riusciva ad accogliere i numerosi devo-ti e fu necessario ampliarla. Nei decenni successivila chiesa fu ampliata più volte e insieme alla contra-da prese il nome della Madonna Incoronata. L'at-tuale forma architettonica della chiesa con il porti-cato e la facciata fu realizzata verso il 1940. Anche ilconvento negli ultimi decenni è stato ristrutturato ereso più funzionale.Nel centro della città si possono visitare numerosechiese: la Cattedrale di San Giuseppe con la sua fac-ciata duecentesca, la chiesa di San Lorenzo, la chie-sa del Carmine, la Chiesa di S. Antonio da Padova ei resti della Chiesa di S. Pietro con il portale due-centesco. Punto di riferimento della città resta l’im-ponente castello caldoresco edificato nel XII sec. La chiesa di Santa Maria Maggiore, con il suo belcampanile del trecento e la cupola, conserva, inol-tre, una preziosa reliquia: una spina della corona diCristo donata da Pio IV ad Alfonso D’Avalos, che ilgiorno del Venerdì Santo, si copre di lanugine bian-ca. In base alla consistenza della lanugine, la popo-lazione trae previsioni sul futuro raccolto. Dal cen-tro ci si può spostare verso il suggestivo belvedere

statue was sheltered in the rural chapel of San Mar-tino to whom the district was dedicated. Everybodyinterpreted the event as an evidently good omenand as the Virgin’s wish to be honoured there. Amanuscript of the time, kept in the conventualarchives, reports that after the refreshing rain thefaith of the devotees of the Crowned Virgin wasawarded by an abundant rain of favours; so muchthat the small rural chapel of San Martino couldn’treceive anymore devotees and it was consequentlyenlarged. In the following years the church wasenlarged many times and, together with the district,took the name of the Crowned Virgin. The presentarchitectural shape of the church with the colonna-de and the façade was finished in 1940. The con-vent has also been restored in the last few years andmade more functional.In the city centre you can visit several churches: theCathedral of San Giuseppe with its XIII façade, SanLorenzo, San Carmine, Sant’Antonio da Padova andthe remains of S. Pietro with its 13th-century por-tal. Reference point of the city is the stately Caldo-ra Castle built in the XII century.The Church of Santa Maria Maggiore, with its beau-tiful XIV bell tower and its dome, preserves, amongother things, a precious relic: a thorn of Jesus’Crown given by Pius IV to Alphonse D’Avalos. OnGood Friday this thorn becomes covered with whitedown. According to the consistency of the down, theinhabitants foresee the coming harvest. From thecity centre one can move towards the impressivebelvedere facing the enchanting “Gold Gulf”. Thecity is always full of cultural events of all kinds,especially in summer.

Castello Caldoresco - Vasto (Ch) Caldora’s Castle

La Sacra Spina - Vasto (Ch)The Holy Thorn

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che si affaccia sullo splendido “Golfo d’oro”. La cit-tà è sempre ricca di iniziative culturali di ogni gene-re, soprattutto in estate.Fiore all’occhiello della città del Vasto il suo litora-le, il più esteso della regione che alterna a lunghitratti di sabbia bianca, splendide calette nelle zonedi Punta Penna e nella Riserva Naturale di PuntaAderci. I numerosi turisti, oltre alle bellezza natura-li, possono usufruire di eccellenti stabilimenti bal-neari, che la sera si trasformano in punto di ritrovoe divertimento per i giovani. Casalbordino (a 7 km dalla spiaggia), oltre adessere un luogo di balneazione particolarmenteadatto alle famiglie, offre due interessanti monu-menti dell’arte sacra abruzzese: i resti dell’Abbaziadi Santo Stefano in Rivomare e il Santuario dellaMadonna dei Miracoli, che rappresenta unimportante punto di riferimento per la religiositàabruzzese. Il santuario lega le sue origini alla miracolosa appa-rizione della Beata Vergine avvenuta nei pressi dellacittadina. Il giorno della Pentecoste nel 1576, ilterritorio di Casalbordino venne sconvolto da unaterribile tempesta. Un contadino della zona, Ales-sandro Muzio, molto devoto alla Madonna, recan-dosi al suo campo per constatare i danni, ebbe lavisione della Vergine, che gli annunciava che il suo

The pearl of Vasto is its coast, the widest of theregion, that alternates long sections of white sandwith wonderful little coves in Punta Penna and inPunta Aderci Natural Reserve. The numerous touri-sts, besides the natural beauties, can also enjoyexcellent seaside resorts that in nightime becomethe meeting and entertainment point for youngpeople.Casalbordino (7 km from the sea), besideshosting a beach particularly appealing to families,offers two interesting monuments of Abruzzo’sHoly Art: the remains of the Abbey of Santo Stefanoin Rivomare and the Sanctuary of the Madonnadei Miracoli (Our Lady of the Miracles), thatrepresents an important reference point for Abruz-zo religiousness.The Sanctuary has its origins in the miraculousapparition of the Blessed Virgin in the town’s sur-roundings. On Pentecost of 1576, the territory ofCasalbordino was troubled because of an awfulstorm. Alessandro Muzio, a peasant very devoted tothe Virgin, went to see if his field was damaged andhad a vision of the Virgin who announced to himthat it was safe. A chapel was built in that place, asa keepsake of the event that was followed by severalpilgrimages and many miracles; so many that theVirgin was called Mother of the Miracles. The image

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Santuario della Madonna dei Miracoli - Casalbordino (Ch)Sanctuary of the Madonna dei Miracoli

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terreno era stato risparmiato dalla tempesta. In quelluogo venne eretta una cappella, a ricordo dell’av-venimento, al quale fecero seguito pellegrinaggi enumerosi miracoli tali da far invocare Maria SS.come Madre dei Miracoli. L’effige posta sull’altaremaggiore è l’immagine autentica dipinta subitodopo l’apparizione. Successivamente la primitivacappella subì ampliamenti fino a quando nel 1824 siiniziò la costruzione della chiesa a croce greca pro-gettata dall’architetto Torresi. Non avendo il santua-rio fin dall’epoca dell’apparizione della Vergine unastabile assistenza spirituale, si provvide ad affidarlonel 1925 ai monaci benedettini,iniziando la costruzione del monaste-ro attiguo. Quando le dimensionidella chiesa non furono più sufficien-ti ad accogliere i numerosi devoti siprovvide a costruire l’attuale santua-rio, consacrato l’11 agosto 1962. L’i-conografia corrente mostra laMadonna dei Miracoli assisa soprauna quercia, circonfusa di lucenell’atto di ammonire il vecchiodevoto, inginocchiato ai piedi dell’al-bero.Tutta la scena è immersa in unpaesaggio agrario, tanto che anche larappresentazione costituisce elemento identificantedel culto espresso soprattutto nel passato dai cetirurali. I festeggiamenti in onore della Madonna dei Mira-coli si celebrano dal 9 al 15 giugno.Monteodorisio è uno dei piccoli centri abruzzesipiù importanti nel panorama storico-artisticomedievale. Il suo castello, collocato in posizioneprivilegiata rispetto al territorio, è stato realizzato apiù riprese a partire dall’XI sec. L’ultimo rifacimen-to risale al XV sec. ad opera di Giacomo Caldora.Oggi restano tre imponenti torri cilindriche e duecortine murarie. All’interno ospita il Museo Civico,il Centro di documentazione dell'Ordine Francesca-no in Abruzzo e Molise e l’Archivio documentario ediconografico.

on the high altar is the authentic image painted justafter the apparition. Afterwards, the old chapel wasenlarged until 1824 when they started to build theGreek cross church planned by the architect Torre-si. Since the sanctuary didn’t have any stable spiri-tual assistance at the time of the apparition, in1925 it was entrusted to the Benedictine monksand the construction of the building of the adjacentmonastery was begun. When the size of the churchwas no longer big enough for the many devoteesthey started to build the present sanctuary, conse-crated on 11th August 1962. The current icono-

graphy shows Our Lady of the Mira-cles seated on an oak-tree, bathed inlight while she warns the old devotee,on his knees at the foot of the tree.The whole scene is plunged into arural landscape and such represen-tation is a clear element of theancient faith expressed especially bythe peasants. The festivals in herhonour are celebrated from the 9thto the 15th of June.Monteodorisio is one of the mostimportant little towns in Abruzzo

with regards to the art and history ofthe Middle Ages. Its castle, in a privileged locationcompared to the territory, has been rebuilt severaltimes since the XI century. The last reconstructionby Giacomo Caldora dates back to the XV century.Today only three imposing cylindric towers and twowall curtains still stand. Inside, is the City Museum,the Centre of Documentation of the FranciscanOrder in Abruzzo and Molise and the Iconography-cal and Documentary Archives. The Sanctuary isdedicated to the Madonna delle Grazie. It was builtin 1895 and houses very original Liberty frescoesinside. The devotion for the Madonna delle Graziealso has to do with water; the legend says that amiraculous spring gushed suddenly from a spotnear the wall of the church. Since then, the devoteesdrink that water looking for blessings for the body

Madonna dei Miracoli - Casalbordino (Ch)

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Alla Madonna delle Grazie è dedicato il Santuarioche, realizzato nel 1895, presenta all’interno origi-nalissimi affreschi in stile liberty. Anche la devozio-ne per la Madonna delle Grazie è legata all’acqua, laleggenda narra, infatti, di una sorgente miracolosasgorgata improvvisamente accanto al muro dellachiesa. Da allora i fedeli bevono quell’acqua in cer-ca di grazie per il corpo e per lo spirito. La primadomenica di settembre il santuario è meta di pelle-grinaggi che giungono anche dalle regioni vicine. Di rilievo sono il Palazzo Suriani, con affreschi pre-gevoli e la chiesa seicentesca di San Giovanni. Popoloso centro della zona del Sangro, Atessa èsorta dall’unione di due piccoli nuclei, Ate e Tixe,divisi da un vallone, secondo la leggenda, abitato daun drago, sconfitto dal Vescovo Leucio. La Cattedra-le di San Leucio, patrono della città, conserva unfossile ritenuto una costola del drago, ed è caratte-rizzata dal portale medievale e dal rosone ricca-mente lavorato. Poco fuori l’abitato, si trova il Con-vento di Vallaspra (XV sec.), intitolato a San Pas-quale. Al centro del chiostro è il pozzo del miraco-lo. Nel 1709, in periodo di siccità, l’acqua ricom-parve abbondante dopo che vi era stato versato l’o-lio della lampada dell’altare di San Pasquale.

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Castello di Monteodorisio (Ch)Castle of Monteodorisio

Convento di Vallaspra - Atessa (Ch)Convent of Vallaspra

and the spirit. The first Sunday of September thesanctuary is the destination for pilgrimages whicharrive from the neighbouring regions as well.Worth seeing are the Palazzo Suriani, with greatfrescoes and the XVII church of San Giovanni.Populous centre of the Sangro area, Atessa rosefrom the union of two small villages, Ate and Tixe,separated by a narrow valley, according to thelegend inhabitated by a dragon, defeated by BishopLeucio. The Cathedral of Leucio, patron of the city,preserves a fossil considered a rib of the dragon andit’s characterized by the medieval portal and therichly decorated rose window.Not so far from the town, there is the Convent ofVallaspra (XV cent.) intitled to Saint Pasquale. Inthe middle of the cloister is the miracle well. In1709, in a time of drought, water appeared inabundance after someone poured the oil of thelamp of Saint Pasquale’s altar.

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Da Lanciano, raggiungendo e proseguendosulla fondovalle Sangro, si giunge a Roccas-calegna, borgo altomedioevale tra la Maiellae il Sangro, è dominato dal suggestivo castelloche, costruito a strapiombo e perfettamenteintegrato con la roccia, si erge come una sen-tinella a guardia della valle. Le origini nor-manne del castello e i successivi interventi sve-vi ne hanno rafforzato la funzione militare edifensiva, con torri e recinzioni. Nella partealta, si erge una merlata torre quadrata. Res-taurato negli ultimi anni, i suoi locali sono sta-ti adibiti a spazi espositivi. Nel centro abitato,è possibile visitare la chiesa dei santi Cosma eDamiano, protettori dai mali fisici e spirituali,ai quali i cittadini sono molto devoti. In loroonore, durante le festività del 26 e 27 settem-bre, la popolazione offre in dono conche ecesti ricolmi dei prodotti della terra. Fuori dalcentro urbano, è la chiesa di San Pancrazio(VIII sec.), sorta a memoria della originariafondazione benedettina. Interessante la grottadi San Giustino che, secondo la tradizione, ha

From Lanciano, following the Sangro Valley road,between the Maiella and the Sangro valley, youreach Roccascalegna, a town which dates backto the Dark Ages. It is dominated by the evocativecastle, built on a steep rock and perfectly inte-grated with it, that rises like a sentry guardingthe valley. The Norman origins of the castle andthe subsequent Swabian works reinforced itsmilitary and defensive function, with towersand enclosure-walls. In the upper part a squarecrenelated tower rises. The castle has beenrestored recently and today its rooms are usedfor exhibitions. In the town centre you can visitthe Church of Cosma and Damiano, patrons ofphysical and spiritual diseases, to whom theinhabitants are very devoted. In their honour,during the festivities of the 26th and 27th of Sep-tember, the people offer as gifts vessels and bas-kets full of produce from their land. Outside theurban centre is the Church of San Pancrazio(VIII century) built in memory of the originalBenedictine institution. The Cave of San Giusti-no is interesting because according to the tradi-

ROCCASCALEGNA

BOMBA

BOMBA LAKE

MONTE PALLANO

Dai Misteri Delle Rocche

Alla Magia Del Lago

From the Mysteries

of the Fortresses to the

Magic of the Lake

Castello di Roccascalegna (Ch)Castle of Roccascalegna

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ospitato (nel IV sec.) il vescovo di Chieti durante lepersecuzioni. Una visita merita Monte Pallano dal quale si godeuno splendido panorama che spazia, nelle giornatelimpide, dalle isole Tremiti alla Maiella. La sua posi-zione, da cui si può controllare tutto il territorio, neha fatto un punto strategico per la difesa della zona.Imponenti sono le mura megalitiche (V-IV sec. a.C.),costruzioni singolari, lunghe circa 200 m. e larghe ealte circa 5 m., costruite con enormi massi di calca-re. Questo muraglione era intervallato da alcuneporte, poste a circa 60 m. una dall’altra, che per-mettevano l’accesso solo ad una persona per volta. Alle pendici del monte Pallano, sorge l’abitato diBomba che si affaccia sulla zona del medio Sangro.Colonizzato in passato dai monaci benedettini, le pri-me notizie certe risalgono al 1308. Le sue originimedievali sono testimoniate dalle numerose costru-zioni in pietra e dalle originali porte e viuzze del cen-tro storico. Interessanti la chiesa di Santa Maria delPopolo per le pregevoli tele, il palazzo municipale, dinotevole fattura, e il palazzo Spaventa dei celebri fra-telli Bertrando e Silvio, intellettuali e politici dell’Ot-tocento. Il Santuario dedicato a San Mauro è meta dipellegrinaggio, soprattutto nell’ultima domenica dimaggio quando i credenti usano strofinare le partidoloranti con l’olio benedetto del santo. All’internosi conserva una statua del santo in terracotta poli-croma del XVII sec. Il paese di Bomba domina il lago omonimo creatodallo sbarramento sul fiume Sangro. I numerosi ser-vizi, le strutture ricettive, gli impianti sportivi e ricre-ativi rappresentano una grande attrazione per quan-ti scelgono di trascorrere un piacevole soggiornonella natura, tra sport e divertimento.

tion, it sheltered (in the IV century) the Bishop of Chi-eti during the persecutions.Mount Pallano also deserves a visit. From there youcan enjoy a lovely view that roves, in clear days, overthe Tremiti Islands and the Maiella. Its location, fromwhere you can observe the whole territory, turned thismount into a strategic defensive point.The megalithic walls (V- IV cent. B.C.) are imposingand peculiar: they are about 200 metres long andabout 5 metres high, built with huge calcareous rocks.This massive wall had some doors, placed about 60metres from one another, allowing the entrance ofone person at a time. At the slopes of Mount Pallano,stands Bomba, located in the middle Sangro area.Colonized in the past by the Benedictine monks, thefirst certain news dates back to 1308. Its medievalorigins are affirmed by several stone constructionsand the original doors and little streets of the towncentre. Interesting is the Church of Santa Maria delPopolo for its valuable paintings, the beautiful town-hall, and the Spaventa mansion, home of the famousbrothers Bertrando and Silvio, scholars and politi-cians of the XIX century. The Sanctuary dedicated toSaint Mauro is a pilgrimage destination, especially onthe last Sunday of May when believers rub their achingbody parts with the Saint’s holy oil. In the inside thereis a XVIII polychrome terra cotta statue of the Saint.The town of Bomba overlooks the homonymous lakecreated by the barrage on the Sangro river. Thenumerous services, the resorts and the sport andentertainment facilities represent a big attraction forthose who choose to spend a pleasant stay in nature,between sport and amusement.

Mura Megalitiche Monte Pallano (Ch)Megalithic Walls of Monte Pallano

Panorama del Lago di Bomba (Ch)View of Bomba Lake

Panorama del Lago di Bomba (Ch)View of Bomba Lake

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Bucchianico è un piccolo centro di collinadalle origini antiche, con una vocazione forte-mente agricola. Da visitare Piazza Roma, ilconvento, la chiesa di S. Francesco e la chiesadi Sant’Urbano, protettore della città, di cui siconservano le reliquie. Ogni anno, nel mese dimaggio, si svolge la festa dei banderesi, unarievocazione storico-folcloristica legata a fatti d’ar-me avvenuti nel 1300 a Bucchianico. In quell’oc-casione S. Urbano intervenne, suggerendo la stra-tegia vincente in risposta al tentativo d’invasio-ne da parte dei Teatini. Bucchianico ha dato inatali a San Camillo De Lellis (1550-1614),uno dei protagonisti indiscussi della spiri-tualità abruzzese. Fondatore dell’Ordine deiChierici Regolari Ministri degli infermi ecanonizzato nel 1746, si dedicò ad assisteree dare conforto ai malati, rivoluzionando il

Bucchianico is a small hill town of ancientorigins with a strong agricultural tendencies.You should visit Piazza Roma, the convent, theChurch of Saint Francis and the Church ofSant’Urbano, patron saint of the city, whoserelics are still preserved. Each year, in May,there is the festival of the “banderesi”, a histor-ical-folkloristic commemoration bound to thewar events of 1300. At that time, Sant’Urbanointervened, suggesting the winning strategy inreply to the attempt at invasion by the Teatinipeople. Bucchianico was the birthplace of SanCamillo De Lellis (1550-1614), one of theundiscussed protagonists of the Abruzzo spiri-tuality. He was the founder of the Order of theRegular Clerks Ministers of the Sick and wascanonized in 1746. He devoted himself entirelyto the assistance and comfort of the sick, revo-

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BUCCHIANICO

MANOPPELLO

SERRAMONACESCA

ROCCAMORICE

CHIETI

Dalle Valli Teatine

Agli Eremi Della Maiella

From the Chieti Valleys to

the Maiella hermitages

San Camillo De Lellis - Bucchianico (Ch)Saint Camillo De Lellis Santa Maria in Tricalle - Chieti

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mondo dell’assistenza agli infermi. Al Santo sonodedicati la chiesa-santuario e il Convento, dove èconservato il suo busto.A pochi chilometri da Bucchianico si trova la cittàdi Chieti, da sempre uno dei centri più importantidella regione. Città Marrucina per eccellenza, l’an-tica Teate diventò Municipio Romano. A confermadelle sue antiche origini restano i reperti archeolo-gici ritrovati nel territorio cittadino, che costituis-cono ed arricchiscono il Museo ArcheologicoNazionale. Tra i reperti, è conservato il simbolodell’Abruzzo, la statua del Guerriero di Capestranodel VI a.C. La Cattedrale, risalente al tempo di Teodorico (840d. C.), venne ampliata nel XI sec. con la costruzio-ne della cripta. La Chiesa dedicata a San GiustinoVescovo e Martire, accoglie il visitatore con l’impo-nenza della sua posizione rialzata e delle maestosenavate interne. La facciata e l’ingresso sono di epo-ca recente, ma riecheggiano i motivi trecenteschi.All’interno è conservato il busto in argento del san-to, opera di Nicola da Guardiagrele. Originali inve-ce il campanile (1335) ornato di bifore e la criptache presenta tracce di affreschi medievali. La Cap-pella del suffragio è la sede della Confraternita delMonte dei Morti, che organizza la storica Proces-sione del Venerdì Santo. L’evento richiama folle di

lutionizing the way of giving assistance to patients.To the Saint are dedicated the church-sanctuary andthe Convent, where his bust is kept. Some kilometresaway from Bucchianico is the city of Chieti, one ofthe most important places in the region.The old “Teate” was above all a Marrucini city thenbecame a Roman Municipality. The archaeologicalfinds found in the city territory confirm its ancientorigins and constitute and enrich the NationalArchaeological Museum. Among the finds is the sym-bol of Abruzzo, the statue of the Capestrano Warriorwhich dates VI B.C.The Cathedral, dating back to the time of Teodorico(840 A. D.), was enlarged in the XI century with theconstruction of the crypt. The church, dedicated toSan Giustino Bishop and Martyr, welcomes the visi-tor with the majesty of its elevated setting and itsstately inside aisles. The façade and the entrance arerecent but recall the XIV century style. In the insideis the saint’s silver bust, by Nicola da Guardiagrele.On the other hand, the bell tower (1335) decoratedwith mullioned windows and the crypt with traces ofmedieval frescoes are very original. The SuffrageChapel is the seat of the Mount of the Dead Confra-ternity that organizes the historical Procession ofGood Friday. The event attracts crowds of believersand tourists that admire the evocative procession

Cattedrale di San Giustino - ChietiCathedral of San Giustino

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Eremo di San Bartolomeo (Pe)Hermitage of San Bartolomeo

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fedeli e turisti ad ammirare il suggestivo corteo, cheavanza illuminato dalle fiaccole, al suono dellemusiche del Miserere. La città fu anche capoluogodell’Abruzzo Citeriore e per questo venne fortifica-ta. Resta oggi come testimonianza Porta Pescara.Da visitare la chiesa di Santa Maria in Tricalle del1317, per la sua originale pianta ottagonale, lachiesa di San Francesco della Scarpa (XIII sec.), lachiesa di Sant’Agostino e la chiesa di Santa Mariadella Civitella con il portale ad opera di Nicola Man-cino. Città di arte e cultura, è oggi centro di nume-rosi eventi culturali, ospitati anche nell’ottocentescoTeatro Marrucino, riconosciuto, negli ultimi anni,Teatro Lirico e di Tradizione.Passando dalla provincia teatina a quella pescarese,il paese di Manoppello è ben documentato dalperiodo longobardo in poi, pur avendo origini benpiù antiche. Il centro conserva testimonianza delsuo passato medievale nelle stradine e viuzze carat-teristiche e nelle numerose chiese e piazze.Il Santuario del Volto Santo esercita notevolerichiamo su numerosi fedeli, che vi si recano perammirare il sacro velo della Veronica. Il velo tras-parente, raffigurante l’effigie di Cristo, è ritenutoinsieme alla Sacra Sindone, uno dei due volti origi-nali di Cristo, immagine “acheropita”, ovvero non

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illuminated by torches and accompanied by Mis-erere music. The city was also the chief town of Cite-riore Abruzzo and was for this reason fortified. Por-ta Pescara is today an evidence of this fact. Church-es worth seeing: the 1317 Santa Maria in Tricalle forits original octagonal plan, San Tommaso dellaScarpa (XII century), Sant’Agostino and Santa Mariadella Civitella with the portal by Nicola da Mancino.City of art and culture, today it’s the centre of manycultural events, some held in the 19th century Mar-rucino Theatre, recently recognised as an OperaHouse.Passing from the Province of Chieti to the Provinceof Pescara, we find the town of Manoppello whichis chiefly documented back to the Longobard periodeven though it has much older origins. The centrepreserves its medieval past in the little picturesqueroads and the several churches and squares. The Sanctuary of the Volto Santo (Holy Face)attracts many believers who go and admire theholy veil of Veronica. The transparent veil, repre-senting Christ’s portrait, is considered, togetherwith the Holy Shroud, one of the two original facesof Christ, an “acheropita” image, that is, not madeby human hands. The scientific studies, led by theJesuit and Art Historian Pfeiffer, done on this

Convento dei Cappuccini - Manoppello (Pe)Convent of the Capuchins

Cripta della Cattedrale di ChietiCrypt of the Cathedral

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Volto Santo di Manoppello (Pe)Holy Face of Manoppello

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dipinta da mano dell’uomo. Gli studi scientifici,condotti dal gesuita e storico dell’arte Pfeiffer, ope-rati su quest’immagine, ne hanno confermato laveridicità. Sembra, inoltre, che il velo sia l’origina-le immagine esposta secoli fa sull’altare della Vero-nica a Roma e trafugata nel Seicento. Il Convento dei Cappuccini, nel quale il velo è con-servato, accanto all’edificio sacro presenta la casadel Pellegrino che, immerso nel verde, si presta adincontri e soggiorni spirituali. Oltre al Santuario, aManoppello è possibile ammirare un gioiello dell’ar-chitettura cistercense, l’Abbazia di Santa Mariad’Arabona, posta su un colle sulla Val Pescara. Sor-ta sul tempio pagano dedicato alla dea Bona, la cos-truzione, fondata nel 1208, presenta, all’interno,costoloni e volte a crociera e arredi significativicome il tabernacolo gotico, il candelabro pasquale ei dipinti del 1337. L’esterno, invece, conserva duerosoni e cinque monofore. L’intero complesso èimmerso in uno splendido parco. A Tocco Casauriasi può visitare l’Abbazia di San Clemente, che è stataedificata nell’871 dall’Imperatore Ludovico II rap-presentando il baluardo del potere imperiale per lasua posizione strategica. Dedicato inizialmente allaSS Trinità il cenobio muta il nome con l’acquisizionedelle reliquie di S. Clemente Papa.Lo stile di San Clemente si colloca nella fase di tran-sizione tra il romanico e il cistercense, con alcunenote di influenza orientale come gli archi a ferro dicavallo.L’abate Leonate commissiona il “Chronicon Casau-riense” il cui intento era quello di trascrivere su car-ta pergamena, resistente al tempo, tutti i documentiesistenti sull’abbazia e, quindi, ricostruirne per inte-ro la storia attraverso la trascrizione degli atti.Il portico è costituito da tre ampi archi, di cui, quel-lo centrale presenta i dodici Apostoli allineati in duegruppi sui capitelli che sostengono l’archivolto.Al piano superiore si aprono quattro bifore cheandarono a sostituire l’originale rosone distruttodal terremoto e danno luce all’oratorio.Il portale maggiore ha una struttura più complessa,

image, confirm its authenticity.It seems also that the veil is the original imageexposed centuries ago on Veronica’s altar in Romeand stolen in the 17th century.The Capuchin Convent where the veil is kept, has atthe side of the holy building, the Pilgrim’s House,which, immersed in nature, is the ideal place forspiritual meetings and stays. Besides the Sanctuary,in Manoppello, you can admire a jewel of Cistercianarchitecture, the Abbey of Santa Mariad’Arabona, situated on a hill over the Pescara Val-ley. Built on the pagan temple dedicated to the God-dess Bona, the construction, founded in 1208, pres-ents, in the inside, ribs and cross-vaults and impor-tant furnishings such as the Gothic tabernacle, theEaster candelabrum and the paintings of 1337. Theoutside has two rose windows and five single-lightwindows. The whole complex is immersed in a love-ly park.In Tocco Casauria you can visit the Abbey of SanClemente, built in 871 by the Emperor Ludovico IIlike a bulwark of the imperial power for its strategiclocation. First dedicated to the Holy Trinity, themonastery changed its name with the acquisition ofthe Pope Saint Clement’s relics.The style of San Clemente takes place in the transi-tional phase between the Romanesque and the Cis-tercian, with some marks of east influence like thehorseshoe arches.Abbot Leonate commissioned the “ChroniconCasauriense” whose aim was to transcribe on time-resistant parchments, all the existing documentsabout the abbey and therefore reconstruct in full itshistory by the transcription of deeds.The portico consists of three wide arches. The centralone depicts the twelve Apostles aligned in two groupsin the capitals supporting the archivolt. In the upperpart there are four double lancet windows that givelight to the oratory and replaced the original rosewindow destroyed by an earthquake.The main portal has a more complex structure,tapered towards the interior and overlapped by

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rastremato verso l’interno e sormontato da archi aferro di cavallo è fortemente caratterizzato dal mas-siccio architrave che illustra in quattro momenti laleggenda della fondazione dell’abbazia.Serramonacesca è un piccolo centro fortementelegato al rito della transumanza. Al periodo longo-bardo sembra risalire l’origine di Castel Menardo,che si ritiene fondato dai paladini di Carlo Magno.Attraverso il “sentiero Italia”, è possibile raggiunge-re il suggestivo Eremo di Sant’Onofrio, in parte sca-vato nella roccia della Maiella, meta in passato deimonaci di San Liberatore, che vi si ritiravano in soli-tudine e trasformato poi in grancia del monastero. A due chilometri dall’abitato, l’Abbazia di SanLiberatore a Maiella è tra le chiese più belle d’A-bruzzo. Fondata, secondo la leggenda, da CarloMagno, la costruzione venne innalzata da Teobaldo epoi ricostruita (nel 1080) da Desiderio, famoso abatedi Montecassino, che condusse qui artisti e maes-tranze, che hanno dato origine ad una scuola da cuiderivarono altre costruzioni abruzzesi. La sua fac-ciata anticipa la divisione interna a tre navate e ris-pecchia i caratteri del romanico abruzzese. L’inter-no con le sue arcate e i grandi pilastri rettangolari,è sobrio ed elegante. Interessante la pavimentazio-ne, costituita da una composizione geometrica poli-croma (eseguita dalle maestranze cosmatesche nel

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horseshoe arches and it is strongly characterized bythe massive architrave that depicts in four parts thelegend of the foundation of the abbey. Serramonacesca is a small town strongly tied tothe transhumance rite. Castel Menardo, believed tohave been founded by the paladins of Charlemagne,is probably of Longobard origins.Following the “Italy path” you can reach the evoca-tive hermitage of Sant’Onofrio, partly excavated onthe Maiella rock, destination, in the past, of themonks of San Liberatore who used to retire there insolitude and then transformed it into a monasterywarehouse.Two kilometres from the town, is the Abbey of SanLiberatore a Maiella, one of the most beautifulchurches of Abruzzo. Founded, according to the leg-end, by Charlemagne, the construction was raised byTheobald and then rebuilt (in 1080) by Desiderius,famous Montecassino abbot, who led here artistsand skilled workers that created the school that laterbuilt other Abruzzo constructions. Its façade antici-pates the internal division with a nave and twoaisles and reflects the Abruzzo Romanesque charac-ter. The inside with its arches and the big rectangu-lar pillars, is sober and tasteful.The floor is interesting: made of a polychrome geo-metrical composition (done by the Cosmati skilled

Abbazia di San Liberatore a Maiella (Pe)Abbey of San Liberatore a Maiella San Clemente a Casauria - Tocco Casauria (PE)

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1200) e l’ambone con caratteristiche simili a que-llo di San Clemente a Casauria e San Pelino a Corfi-nio (metà del XII sec.).I luoghi del “silenzio”. La Maiella, Padre deiMonti per Plinio il Vecchio, Montagna Madre per gliAbruzzesi, imponente e selvaggia, è la montagnapiù immanente di tutto l’Appennino, con oltre 60cime che superano i 2000 metri di altezza. Gruppomontuoso con una fisionomia molto originale, adistanza di pochissimi chilometri, si incontranopaesaggi completamente diversi, suggestivi edinquietanti, imponenti vette, alte pareti rocciose,gole, boschi fitti e silenziosi. Proprio per le suecaratteristiche, la Maiella, con i suoi anfratti e conle sue grotte, ha visto svilupparsi il fenomenodell’eremitismo. Sul versante orientale, nei pressidi Roccamorice, si trovano due eremi tra i piùsuggestivi: Santo Spirito e San Bartolomeo in Legio.Il paesaggio che circonda l’Eremo di San Barto-lomeo in Legio, sembra quello degli aridi canyonamericani. Che si raggiunga dalla Valle Giumentinao dai sentieri prossimi al bivio di S.Spirito, la sen-sazione che assale il visitatore è comunque la stes-sa. Osservato da lontano, l’eremo sembra “disegna-to” sull’arida roccia, quasi privo di dimensioni. Lastruttura, interamente scolpita nella pietra, risultaindubbiamente suggestiva. Celestino V ne promosse la ricostruzione, proba-bilmente dopo il 1250. Il Santo, dopo il suo inizia-le soggiorno, fu costretto ad allontanarsi: egli rap-

workers) and the ambo is similar to the one in SanClemente a Casauria and San Pelino a Corfinio (halfof the XII century).The places of “silence”. The Maiella, father ofmountains according to Pliny the Elder, MotherMountain for the Abruzzo people, imposing andwild, is the one of the hugest mountains of the Apen-nines with over 60 peaks exceeding 2000 metres ofheight. It is a chain with a very original aspect: everyfew kilometres one finds totally different sceneries,evocative and amazing, imposing peaks, high rockyfaces, gorges, thick and silent woods. Because of allthis, the Maiella, with its gorges and its caves,favoured the hermitical phenomenon. On the orien-tal side, close to Roccamorice, there are two of themost evocative hermitages: Santo Spirito and SanBartolomeo in Legio.The scenery that surrounds the Hermitage of SanBartolomeo in Legio, is like that of the dry amer-ican canyons. Coming from the Giumentina Valleyor from the paths close to Santo Spirito, the visitorwill have the same feeling. Observed from far off, thehermitage seems “drawn” on the dry rock, almostlacking in dimensions. The structure, totally carvedout of the rock, is extremely evocative.Celestine V promoted its reconstruction, probablyafter 1250. The Saint, after his initial stay, wasforced to depart: for his followers he was actually anirresistible attraction and so he preferred to go andlook for a more isolated shelter.

Eremo di San Bartolomeo - Roccamorice (Pe)Hermitage of San Bartolomeo

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presentava, infatti, per i suoi seguaci, un’attrattivairresistibile che lo costrinse a cercare un rifugiopiù isolato.Dedicato a San Bartolomeo, il luogo vede affluirenumerosi pellegrini soprattutto il 25 agosto quandouna processione trasporta la statua del Santo dall’E-remo in paese. Questa tradizione, anticamente piùsuggestiva, si lega alle altre leggende che narrano diacque miracolose e benefiche, usate per guarire daimali e di voti espressi sui gradini della scala in pietra,percorsa in ginocchio in remissiva preghiera.Sempre in prossimità di Roccamorice, la valle diSanto Spirito, accoglie uno dei luoghi della fedemaggiormente praticati. La strada che conduceall’Eremo di Santo Spirito, è molto suggestiva: lefalesie alte e nude sembrano quasi anticipare lasacralità di quel luogo. Il complesso, sorto su pic-cole celle eremitiche sottostanti la Chiesa, si esten-de lungo tutta la parete della valle in una serie diedifici che nel tempo hanno accolto numerosiinterventi artistici, come quelli ottocenteschi di Giu-seppe di Bartolomeo nel portale in legno e nellastatua di San Michele Arcangelo, di Ferdinando Pal-merio di Guardiagrele e di Enrico Marchiani. Sug-gestiva è la Scala Santa voluta da Pietro Santuccinella seconda metà del Cinquecento, scavata inter-amente nella roccia. Ma il tempo portò al lentodeclino del monastero che, nei secoli, divenne luo-go di rifugio materiale delle genti di passaggio.Negli anni settanta la struttura è stata restaurata erestituita al culto dei fedeli e visitatori che ne fannooggi una meta privilegiata.

Dedicated to Saint Bartholomew, this place fills withpilgrims especially on the 25th of August when a pro-cession brings the statue of the Saint from the her-mitage to the town. This tradition, in the past evenmore evocative, is tied to other legends about mira-colous and beneficial healing waters and vows pro-nounced on the steps of the stone staircase, going upon one’s knees while praying.Close to Roccamorice, the Santo Spirito Valley ishome to one of the most patronized religious places.The road leading to the Hermitage of Santo Spir-ito is very evocative: the high and naked slopes seemto anticipate the holiness of that place. The complex,raised on little hermitical cells under the church,extends along the whole wall of the valley in a suc-cession of buildings with interesting works of artlike those of the 19th century by Giuseppe Di Bar-tolomeo in the wooden portal, and the statue ofSaint Michael the Archangel, by Ferdinando Palmeriofrom Guardiagrele and Enrico Marchiani. The XVIcentury Holy Staircase wanted by Pietro Santucci,carved out of the rock, is picturesque.Later, however, the monastery declined and was forcenturies just a shelter for people passing through. Inthe 1970’s the structure was restored and given backto the cult of the believers and to the visitors thattoday go to see it.Passing from the Maiella mountain to the slopes ofthe Gran Sasso we find Loreto Aprutino with thechurch of S. Maria in Piano, property of the Bene-dictines in the VIII century.In 1280 it was rebuilt in Burgundian style and in

Eremo di Santo Spirito - Roccamorice (Pe)Hermitage of Santo Spirito

Eremo di Santo Spirito - Roccamorice (Pe)Hermitage of Santo Spirito

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Passando dalla maiella alle pendici del Gran Sassoincontriamo Loreto Aprutino il quale vanta laChiesa di S. Maria in Piano, già nell’VIII secoloattribuita alla famiglia monastica benedettina.Nel 1280 fu ricostruita in stile borgognone, di nuo-vo nel 1559 si ebbero mutamenti con l’aggiunta delportico, dell’ingresso principale, dell’abside poli-gonale, delle aperture di finestroni.Il campanile è medievale nella parte inferiore,rinascimentale in quella superiore.Al suo interno vi sono splendide pitture, delle qua-li occorre segnalare quelle poste sulle campate didestra e sulla controfacciata, la quale vanta il dipin-to di maggiori dimensioni in Abruzzo.Proseguendo oltre arriviamo a Pescosansonesco,il cui nome (Roccia di Sansone) prende il nome daun nobile che la possedette nel secolo X. Di impor-tanza rilevante per il Santuario del Beato Nun-zio che ivi nacque da una umile famiglia nel 1817.Della sua vita è risaputo che rimasto orfano deigenitori fu avviato dallo zio, nonostante la sua gra-cilità, al duro mestiere del fabbro ferraio. Maltrat-tato dallo zio e sottoposto a duro lavoro si ammalòdi carie ossea in seguito a una ferita. Si narra che sirecasse spesso nei pressi della fontana di Riparos-sa per lavare la ferita incontrando l’emarginazionedei suoi compaesani timorosi che potesse infettarel’acqua. Fu ospitato da uno zio militare a Napolidove trascorse al Maschio Angioino gli ultimi gior-ni atroci della sua vita spegnendosi il 5 Maggio1836. Quasi contemporaneamente alla sua morte,per la devozione e rassegnazione con cui accettavala malattia lo considerarono santo tanto che ancorprima che la Chiesa lo dichiarasse venerabile(1963) Pescosansonesco aveva eretto un santuariopresso la fonte miracolosa di Riparossa ove con-servare le reliquie.Il Beato Nunzio Sulprizio è considerato il protettoredegli invalidi e delle vittime per causa del Lavoro.

1559 the portico, the main portal, the polygonal apseand the large windows were added. The bell tower ismedieval in the lower part and Renaissance in theupper.In its interior there are wonderful paintings, espe-cially those on the right-hand span and on thecounter façade where the biggest painting of Abruz-zo is located.Driving on we arrive at Pescosansonesco, whosename (Samson’s rock) derives from a noblemanwho owned it in the X century. Very important is theSanctuary of the Blessed Nunzio who was bornthere in 1817 from a humble family. We know thathe lost his parents and afterwards his uncle startedhim off on the hard career of blacksmith, careless ofthe child’s delicacy. He was mistreated by his uncleand subjected to hard work and subsequent to awound, he fell ill with bone decay. It was related thathe often used to go to the Riparossa fountain to washhis wound and his fellow townsmen marginalizedhim, fearful of him infecting the water. A militaryuncle of his gave him hospitality in Naples and in theAngevin Keep he spent the last terrible days of his lifepassing away on the 5th of May 1836. Almost at thesame time of his death, for the devotion and resig-nation with which he accepted his disease he wasconsidered saint even before that Church declaredhim venerable (1963). Pescosansonesco built asanctuary nearby the miraculous Riparossa foun-tain in order to keep his relics.The Blessed Nunzio Sulprizio is considered the pro-tector of the disabled and the victims through work-ing causes.

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San Gabriele

dell’Addolorata

CIVITELLA

DEL TRONTO

CAMPLI

CASTELLI

Storia E Fede

Tra I Due Versanti

Del Gran Sasso

History and Faith

between the two sides

of the Gran Sasso

Santa Maria di Propezzano (Te) San Clemente al VomanoNotaresco (Te)

Lungo la strada statale che conduce da Rosetoa Teramo, è possibile visitare due veri e proprigioielli d’arte medievale. La singolare Abba-zia di Santa Maria di Propezzano, realiz-zata in forme gotiche e rifinita in forme roma-niche, il cui bel portico all’esterno anticipal’interno a tre navate con archi a tutto sesto econ affreschi quattrocenteschi; e l’Abbazia diSan Clemente al Vomano, sita nel territoriodi Notaresco, risalente alla fine del IX sec., chedopo numerose modifiche, fu ricostruita nelsecolo XII. L’interno a tre navate, terminanti in tre absi-di, permette, attraverso il pavimento in vetro,di osservare le precedenti stratificazioni.Contiene un meraviglioso ciborio di fatturanormanna.Il Santuario di San Gabriele dell’Addolo-rata sorge nei pressi del piccolo centro diIsola del Gran Sasso. Visitato da migliaia dipellegrini durante l’anno, si trova ai piedi delGran Sasso che dall’alto domina e sembra pro-teggere il luogo dove é conservato uno degli

Along the national road that leads from Rose-to to Teramo you can visit two masterpieces ofmedieval art. One is the remarkable Abbey ofSanta Maria di Propezzano, built in theGothic style and then finished in the Romane-sque style, whose beautiful portal on the out-side anticipates the inside with a nave andtwo aisles with round arches and XV centuryfrescoes; and another is the Abbey of SanClemente al Vomano, in the Notaresco ter-ritory, dating back to the end of the IX century,rebuilt in the XII century.The inside, with a nave and two aisles, fini-shing in three apses, allows, through the woo-den floor, to observe the previous stratifica-tions. It contains a magnificent ciborium ofNorman make.The Sanctuary of San Gabriele dell’Addo-lorata (Our Lady of the Sorrows) rises closeto the small town of Isola del Gran Sasso.Visited by thousands of pilgrims during theyear, it is located at the foot of the Gran Sasso,which dominates from above and seems to

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Scala Santa - Campli (Te)The Holy Staircase

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esempi più forti della spiritualità abruzzese.La chiesa è dedicata a San Gabriele, santo chededicò la sua vita alla Chiesa, con una dedizione econ una serenità tale, da identificarlo con il Santodella gioia e del sorriso, protettore dei giovani cat-tolici. San Gabriele è morto giovanissimo il 27 feb-braio del 1862 di tubercolosi, presso il Conventinodi Isola di Gran Sasso (fondato all’epoca di SanFrancesco d’Assisi), dove si era trasferito due annie mezzo prima. La tomba del Santo, al cospetto della quale ognianno migliaia di pellegrini si inginocchiano e doveancora continuano ad accadere prodigi, é colloca-ta, dal 1908, a ridosso della colonna destra deltransetto. Nel 1970 iniziarono invece i lavori per larealizzazione del nuovo Santuario. Ispirato allanecessità di ospitare migliaia di pellegrini, presen-ta anche una sala congressi, sale per esposizioni esale per gruppi, mentre, al piano inferiore, si trovala cripta del Santo, dove è ospitata d’estate l’urnacontenente le spoglie. Ai piedi del Monte Camicia,nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti dellaLaga si trova il borgo antico di Castelli. La suafama è legata alla pratica dell’arte finissima della

protect the place where one of the strongest exam-ples of Abruzzo spirituality is preserved.The church is dedicated to Saint Gabriel who devo-ted himself entirely to the Church with such devo-tion and serenity that he is considered the Saint ofjoy and smiles, protector of the Catholic young.Saint Gabriel died very young on February the 27th,1962, of tubercolosis, in the little convent of Isoladel Gran Sasso (founded in Saint Francis’ time),where he had moved two and a half years before.The Saint’s tomb, where each year thousands of pil-grims kneel down and where miracles still happen,is placed, since 1908, close to the right column ofthe transept. In 1970 work started for the construc-tion of the new Sanctuary. Inspired by the need togive hospitality to thousands of pilgrims, it also hasa Conference Room, Exhibition Rooms and GroupsRooms while on the lower floor there is the Saint’sCrypt where in summer the urn containing hismortal remains is placed .At the foot of Mount Camicia, in the Abruzzo Natio-nal Park there is the ancient town of Castelli. Itsfame is connected with the fine practice of cera-mics and for this art Castelli is known all over the

Santuario di San Gabriele - Isola di Gran Sasso (Te)Sanctuary of San Gabriele

Cappella di San Gabriele - Isola di Gran Sasso (Te) Chapel of San Gabriele

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ceramica, per la quale è famosa in tutto il mondo.E’ infatti la patria dei famosi ceramisti che, dal XIIIsec. in poi, tramandarono di padre in figlio que-st’arte antica. Soprattutto nel Seicento si sviluppaun vero e proprio stile: tinte accese (arancio,azzurro, giallo e verde marcio) su fondo bianco. Inquesto periodo, si distinsero nella produzione dimanufatti di pregio le famiglie Grue, Gentile e Cap-pelletti. Molte delle loro opere sono esposte nelMuseo della Ceramica, poco fuori il paese. Esem-pio mirabile di quest’arte è il soffitto della chiesa diSan Donato, definita la “Cappella Sistina dellaMaiolica”. A Giulianova sorge il Santuario della Madonnadello Splendore, costruito fuori le mura di Giulia(Giulianova), la città degli Acquaviva, su una colli-na all'estremità Nord della città. Secondo la tradi-zione storica, il luogo in cui è stato costruito il San-tuario è lo stesso nel quale, il 22 aprile 1557,apparve la Santissima Vergine, sopra un ulivo/olmo,ad un devoto vecchietto di nome Bertolino. Dalgiorno dell'Apparizione il colle prediletto dallaMadonna divenne meta di pellegrini di ogni estra-zione sociale. La devozione si diffuse anche tra gliabitanti delle regioni limitrofe tanto da rendereindispensabile la costruzione del Santuario. Civitella del Tronto, situata nel Parco Nazionaledel Gran Sasso e Monti della Laga, ha avuto un ruo-lo molto importante nella storia dell’Italia Meridio-nale. Con la sua fortezza,costruita intorno all’anno1000 e fortificata nel1400, è riuscita adopporsi alle forze france-si, ultimo coraggiosobaluardo della resistenzaborbonica. Dal forte,situato in una splendidaposizione panoramica, èpossibile osservare tuttoil territorio circostante eil centro storico ai suoi

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world. As a matter of fact it is the home of thefamous ceramists who, from the XIII centuryonwards, handed down from father to son thisancient art. In the XVII century a particular stylewas begun: bright colours (orange, blue, yellow anddark green) on a white background. In this period,the families Grue, Gentile and Cappelletti distin-guished themselves by their precious hand-madegoods. Many of their works are displayed in theCeramics Museum, not far from the town. A magni-ficent example of this art is the ceiling of the chur-ch of San Donato, called the “Sixtine Chapel of theMajolica”. In Giulianova there is the Sanctuary of theMadonna dello Splendore, built outside the citywalls of Giulia (Giulianova), the Acquaviva’s city,on a hill in the northern side of the city. Accordingto the historical tradition, the place where the sanc-tuary was built is exactly where on April the 22nd,1557, the Holy Virgin appeared, over an olivetree/elm, to a devoted old man, whose name wasBertolino. From the day of the apparition theMadonna’s best-loved hill became a destination forpilgrims of all social origins. The devoutness spreadalso among the inhabitants of the neighbouringregions so much that the construction of the Sanc-tuary became indispensable.Civitella del Tronto, located in the Gran Sassoand Monti della Laga National Park, had a very

important role in thehistory of SouthernItaly. With its fortress,built in the XI centuryand fortified in the XVcentury, it was able tooppose the French, lastbrave centre of theBourbon resistance.From the fortress, situa-ted in a enchantingpanoramic setting, youcan observe all the sur-

Civitella del Tronto (Te)

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piedi, ricco di chiese e palazzi signorili davveropregevoli. Santa Maria in Vico, nel paesino di Sant’Omero,rappresenta uno degli esempi più illustri di artereligiosa antecedente all’anno 1000. La facciata sipresenta come un corpo unico, composto dal pro-spetto e dalla torre campanaria. L’interno, minima-lista, è a tre navate con abside centrale e coperturacon capriate a vista.Campli è una cittadina ricca di storia e tradizioni,delle quali conserva splendide testimonianze. Nellapiazza è il Palazzo Parlamentare (oggi sede delComune), caratteristico per gli archi a sesto acuto,con le trifore e l’ampio portico medievale. Di fron-te, la splendida cattedrale di Santa Maria in Platea(XIV sec.). Lungo il corso vi sono palazzi di grande bellezza,come la casa del Farmacista e la casa del Medico,con chiostri e loggiati splendidi. Nella vicina Chiesadi S. Paolo si trova la Scala Santa. Nel 1772 PapaClemente XIV riconobbe alla città di Campli il “pri-vilegio della Scala Santa”, che permetteva di conce-dere l’assoluzione dai peccati e, in alcuni giorni,l’Indulgenza Plenaria con lo stesso valore di quellache si ottiene a Roma. Per ottenere l’assoluzione, ifedeli salgono in ginocchio, pregando, i 28 gradiniin legno della Scala. Lungo le pareti, pregevolidipinti accompagnano lungo la salita e raccontanoi momenti della Passione di Cristo. Nel MuseoArcheologico sono conservati i ritrovamenti dellavicina Campovalano. Qui merita una visita la chiesadi San Pietro, risalente al VIII sec. e riedificata nelXII-XIII sec.

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rounding territory and the town centre at its feet,rich in precious churches and mansions.Santa Maria in Vico, in the village of Sant’Ome-ro, represents one of the most renowned examplesof religious art previous the XI century. The façadeappears as a whole, composed by the front and thebell tower. The inside, very simple, has a nave andtwo aisles with a central apse and visible trusscovering.Campli is a town rich in history and traditionsthat it still preserves. In the square is the Parlia-ment Palace (today Town Hall), characteristic forits ogive arches, the three-mullioned windows andthe wide medieval portico. In front of it, there is thebeautiful cathedral of Santa Maria in Platea (XIVcentury).Along the main street there are mansions of greatbeauty, like the Chemist’s House and the Physi-cian’s House, with wonderful cloisters and opengalleries. In the nearby Church of S. Paolo there isthe Holy Staircase. In 1772 Pope Clement reco-gnized to the city the “Privilege of the Holy Stairca-se”, that allowed the absolution of sins and, on cer-tain days, the Plenary Indulgence with the samevalue of that obtained in Rome. To obtain absolu-tion, the believers climb up on their knees, praying,the 28 wooden steps of the Staircase. On the walls,precious paintings accompany along the ascentand tell about the moments of Christ’s Passion. Inthe Archaeological Museum are preserved the findsof the neighbouring Campovalano. Worth seeingthere is the church of San Pietro, dating back fromthe VIII century and rebuilt in the XII-XIII centu-ries.

Archivolto - Chiesa di San Francesco - Campli (Te)Archivolt- Church of San Francesco

Chiesa di San Pietro - Campovalano - Campli (Te)Church of San Pietro

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Basilica di Collemaggio - L’AquilaBasilica of Collemaggio

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Il gruppo montuoso del Gran Sasso domina conla sua imponenza il territorio della Provincia del-l’Aquila, incorniciando borghi, cittadine e prezio-se gemme di arte. Un territorio tutto da esplora-re particolarmente caro a Papa Giovanni Paolo II(che sarà a breve dichiarato santo), al qualesono stati intitolati da poco una cima e un sentie-ro del Gran Sasso, che amava ritrovarsi in medi-tazione nella piccola chiesa di San Pietro dellaIenca. Questa montagna ha accolto nel tempo,due personalità fondamentali nella storia dellaspiritualità cristiana, entrambi ascesi al sogliopontificio: Celestino V e Giovanni Paolo II.Il primitivo nucleo della città dell’Aquila è sortosul colle Acquili per iniziativa degli abitanti deicastelli della valle dell’Aterno che trovarono con-veniente aggregarsi in un unico centro permeglio garantire la propria difesa. Ufficialmentericonosciuta come città con diploma di CorradoIV nel 1254, e poi distrutta da Manfredi nel 1259perché si era alleata con il papa contro di lui,venne riedificata dal 1266 come città guelfa conautorizzazione di Carlo I d’Angiò.Suddivisa nella riedificazione in locali cittadini,

The Gran Sasso chain overlooks with its magnif-icence the territory of the Province of L’Aquila,framing villages, towns and masterpieces of art.It is a territory to explore, loved by Pope JohnPaul II (who will be soon declared Saint), towhom have been recently dedicated a peak and apath of the Gran Sasso as he loved to meditate inthe little church of San Pietro della Ienca. Thismountain received two fundamental personagesin the history of the Christian spirituality andthey both ascended the papal throne: Celestine Vand John Paul II.The primitive nucleus of the city of L’Aquilarose on the Acquili hill on the initiative of theinhabitants of the castles of the Aterno Valleywho thought it was better to aggregate in a solecentre in order to better defend themselves. Offi-cially recognised as a city with the diploma ofConrad IV in 1254, and then destroyed by Man-fred in 1259 because it allied itself with the Popeagainst him, it was rebuilt starting from 1266like a Guelph city with Charles I of Anjou’sauthorization. In the reconstruction it was sub-divided in city areas (one for each founding cas-

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L’AQUILA

CASTELVECCHIO

SUBEQUO

ACCIANO

BOMINACO

CAPESTRANO

CALASCIO

SULMONA

Sui Passi Di Celestino V,

Lungo Le Vie

Della Transumanza

Retracing Celestine V’s

steps, along the Transhu-

mance roads

Basilica di Collemaggio - L’AquilaBasilica of Collemaggio

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(tanti quanti erano i castelli fondatori), ognuno deiquali con la propria chiesa, piazza e fontana, successi-vamente raggruppati nei quattro quarti (due dell’excontado di Forcona e due di Amiterno) unitamentealla chiese capoquartiere.Oggi è un centro che offre un ventaglio di opportunitàturistiche, culturali, storiche e religiose, supportate dauna buona ricettività. L’Aquila custodisce numeroseopere d’arte, splendide chiese costruite nel tempo,pregevoli palazzi signorili e tantissime fontane. Traqueste, singolare è quella detta delle Novantanove can-nelle. Edificata nella sua parte originale nel 1272, con-tava una quindicina di cannelle che nel corso dei seco-li andarono aumentando di numero.Senza dubbio il capoluogo abruzzese si sente onoratodi legare il proprio nome ad una delle personalità piùimportanti della storia della chiesa e della religiositàabruzzese: Pietro da Morrone, al secolo Pietro Angele-ri, nato a Sant’Angelo Limonano, Isernia, nel 1210.Alla figura di questo straordinario uomo si deve l’edi-ficazione del monumento più importante della città, laBasilica di Collemaggio. Secondo la leggenda ven-ne fondata a seguito di un’apparizione della Vergineall’eremita Pietro, il quale volle costruire una chiesa alei dedicata. Il 29 agosto 1294, proprio in quel luogo,verrà incoronato papa con il nome di Celestino V. In

tle) with their own churches, squares and fountains,later united in the four districts (two of the formerForcona countryside and two of Amiterno) togetherwith the chief churches.Today it’s a city that offers many tourist, cultural, his-torical and naturalistic opportunities, supported bygood hotel facilities. L’Aquila keeps several artworks,wonderful churches, great mansions and many foun-tains. Among these, one that is very peculiar: theFountain of the ninety-nine spouts. It was built in1272 and originally it had only 15 spouts that became99 with the passing of time.Without doubt the chief town of Abruzzo is proud totie its name to one of the most important personali-ties of the history of the Church and Abruzzo reli-giousness: Pietro da Morrone, born Pietro Angeleri inSant’Angelo Limosano, Isernia in 1210. It was thisextraordinay man who wanted the construction of themost important monument of the city, the Basilicaof Collemaggio. According to the legend, it wasfounded after the Virgin’s apparition to the hermitPietro, who wanted to build a church dedicated to her.On the 29th of May, 1294, in that place, he wascrowned Pope with the name of Celestine V. On thatoccasion, he granted, through the Forgiveness Bull, theplenary indulgence to those who would go to the

Cattedrale di San Bernardino - L’AquilaCathedral of San Bernardino

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Eremo di Sant’Onofrio (AQ)Hermitage of Sant’Onofrio

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quell’occasione egli concesse, attraverso la Bolla delPerdono, l’indulgenza plenaria a quanti nei successivianni e in quel particolare giorno, si fossero recati nel-la Basilica con spirito penitenziale. Nacque così quellache oggi nella città è vissuta come la Perdonanza,un’importante ricorrenza spirituale e civile, accompa-gnata da momenti di cultura e spettacolo. La basilica rispecchia la semplicità e austerità del suofondatore con la forte impronta cistercense. Nei seco-li aveva subito numerose contaminazioni che sono sta-te eliminate attraverso un attento restauro che ci harestituito gli imponenti pilastri, la semplice coperturalignea e il pavimento di pietre bianche e rosse. Sottol’abside vi è il monumento funebre di Celestino V le cuispoglie furono qui trasferite nel 1327, dopo la cano-nizzazione avvenuta nel 1313. L’esterno è caratterizzato da una sua impostazioneorizzontale, dai tre rosoni finemente realizzati e dai treimponenti portali. Quello centrale, successivo ai late-rali, è ricco di edicole, colonnine tortili e un archivol-to con cordoni concentrici a tortiglione. Sul fiancosinistro della chiesa vi è, invece, la Porta Santa (l’uni-ca fuori dalle mura di Roma) da dove Pietro da Mor-rone è entrato per essere incoronato papa.L’Aquila non può dimenticare l’altro grande personag-gio spirituale della città: il predicatore San Bernardinoda Siena, morto nel 1444 nel convento di San France-sco dove era venuto a predicare. Grazie a Giovanni daCapestrano, Bernardino da Siena venne dichiaratoSanto. Successivamente venne costruita a suo nomeuna chiesa dall’impianto quattrocentesco, riccamentedecorata all’interno e all’esterno. Entrando è possibilevedere il Mausoleo del Santo costruito tra il 1498 e il1505 da Silvestro dell’Aquila e il monogramma Ber-nardiniano posto al centro del prezioso soffitto ligneointagliato da Ferdinando Mosca di Pescocostanzodopo il terremoto del 1703.Sulmona, città di antiche origini, uno dei tre munici-pia del territorio peligno, conserva ancora importantitracce della struttura urbanistica di epoca romana.Raggiunse il massimo splendore in epoca sveva allor-ché l’illuminata politica di Federico II le conferì il pri-

church with penitential spirit on that particular day.This indulgence is known as “Perdonanza”, and it’san important spiritual and civil festivity, accompa-nied by cultural and entertainment events.The basilica reflects the simplicity and austerity of itsfounder with a strong Cistercian mark.Through the centuries it underwent several contami-nations that have been eliminated through an atten-tive restoration that gave us back the imposing pillars,the simple wood covering and the white and red stonefloor.Under the apse, is the funeral monument of CelestineV whose mortal remains were brought here in 1327,after the canonization of 1313.The outside is characterized by the horizontal struc-ture, by three rose windows finely made and threeimposing portals. The central one, subsequent to theothers, is full of chapels, little spiral columns and anarchivolt with concentric spiral cordons. On the leftside of the Church can be seen the Holy Door (the onlyone outside Rome) from where Pietro da Morroneentered to be crowned Pope.L’Aquila cannot forget the other great spiritual per-sonage of the city: the preacher Saint Bernardine ofSiena, who died in 1444 in the Convent of SanFrancesco where he came to preach. Thanks to Gio-vanni da Capestrano, Bernardine of Siena wasdeclared Saint. Afterwards, a XV century-style churchwas built on his behalf, richly decorated inside andout. Inside can be seen the Saint’s Mausoleum builtbetween 1498 and 1505 by Silvestro dell’Aquila andthe Bernardine monogram placed in the middle of theprecious wooden ceiling carved by Nicola Mosca ofPescocostanzo after the earthquake of 1703.Sulmona, city of ancient origins, one of the threemunicipia of the Peligni’s territory, still keeps impor-tant traces of the Roman city planning. It reached itsgreatest glories in the Swabian time when FrederickII’s enlightened politics gave it the regional suprema-cy with the establishing of the Court of Justice ofAbruzzo, a Chair of Canon Law and one of the sevenyearly Fairs of the Kingdom. The symbol of that time is

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mato regionale con l’istituzione del Giustizierato d’A-bruzzo, una Cattedra di Diritto Canonico e una dellesette Fiere annuali del Regno. Simbolo dell’epoca èl’Acquedotto Medievale, realizzato nel 1256, le cuiimponenti arcate ogivali ancora oggi incorniciano lavasta platea di Piazza Maggiore, dove rivivono le sug-gestive manifestazioni della Settimana Santa e la Gio-stra Cavalleresca nel periodo estivo. Patria dell’illustre poeta latino Ovidio, di papa Inno-cenzo VII e di molti letterati e uomini di cultura, Sul-mona fu anche città ricca di tradizioni artigiane e sidistinse per la pregiata e raffinata produzione orafa;ancora oggi il suo nome è legato alla lavorazione arti-stica dei confetti. Tra le emergenze architettoniche delcentro storico, ricco di palazzi importanti, anticheporte, fontane e chiese, spicca la Basilica Cattedrale diSan Panfilo, patrono della città. Il nucleo originariorisale all’VIII sec., mentre successive ricostruzioni nehanno arricchito l’insieme. Del periodo romanicosono il portalino a sinistra dell’edificio, l’esterno delleabsidi, il doppio colonnato della navata centrale e lasuggestiva cripta, mentre il portale principale è datatoal 1391. Pietro da Morrone volle qui celebrare messaprima di intraprendere il viaggio che lo avrebbe por-tato all’incoronazione papale.Di elevato valore è il complesso della SS. Annunziata,fondato dalla Confraternita dei Compenitenti nel 1320e edificato su una domus romana del I secolo a.C. Nel-

the Roman Aqueduct, built in 1256, whose imposingogival arches still frame the large stalls of Piazza Mag-giore, where the evocative events of the Holy Week andthe Knightly Joust come back to life in summertime.Homeland of the renowned latin poet Ovid, of PopeInnocent VII and of many men of literature and cul-ture, Sulmona was also a city rich in craft traditionsand it distinguished itself for the valuable and refinedgoldsmith’s art; its name is still tied to the artistic pro-duction of “confetti” (sugared almonds). Among theimportant monuments in the city centre, rich inbeautiful mansions, ancient doors, fountains andchurches, the Basilica Cathedral of San Panfilo,patron saint of the city, stands out. The original shellgoes back to the VIII century but following recon-structions enriched the unity. The small door at theleft side of the building, the outer part of the apses, thedouble colonnade of the nave and the evocative cryptare of Romanesque time while the main door wasbuilt in 1391. Pietro da Morrone wanted to celebratemass here before setting out on the journey that wouldbring him to the papal crowning. Of great value is thecomplex of the SS. Annunziata, founded by the Con-fraternity of the Penitents in 1320 and built over a Icentury B. C. Roman Domus. In the structured façadeof the old hospital and of the church four centuries ofart follow one another and they communicate withharmony: a synthesis of late Gothic, Renaissance and

Acquedotto medievale - Sulmona (Aq)Medieval aqueduct

Cattedrale di San Panfilo - Sulmona (Aq)Cathedral of San Panfilo

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l’articolata facciata dell’antico ospedale e della chiesaquattro secoli di arte si susseguono e dialogano conarmonia. Sullo sfondo del centro antico di Sulmona è il MonteMorrone, alle cui pendici sono conservati gli impo-nenti resti del santuario di Ercole Curino, di epocaromana. Fra Pietro ordinato sacerdote a Roma si ritiròsulla Maiella e fondò la chiesa di Santo Spirito. Il grup-po dei suoi seguaci aumentò considerevolmente percui istituì una congregazione nell’ambito della famigliaBenedettina. Ottenne il riconoscimento della Congre-gazione Celestiniana da Gregorio X nella sua visita aLione nel 1274 percorrendo la via Francigena. Suc-cessivamente Pietro da Morrone edificò nel 1259 uncomplesso più grande nella Badia di Sulmona chechiamò Santo Spirito del Morrone. Il complessofui costruito su una primitiva chiesetta di Santa Mariache divenne così la sede generale dell’Ordine dei Cele-stini. La sua santità si estese già durante la sua vita inAbruzzo, Molise, Lazio e Puglia. Dopo la sua morteavvenuta nella Rocca di Fumone il 19 maggio 1296,Papa Clemente V lo santificò nel 1313 con il nome di“Pietro del Morrone”. Successivamente l’ordinemonastico celestiniano ebbe una consistente espansio-ne in Italia e in Europa.Nell’ampio complesso abbaziale sorge la chiesa baroc-ca, al cui interno è conservata la splendida CappellaCaldora, impreziosita da un ciclo di affreschi di note-

Baroque melts in the sequence of the merry blossomof the first portal, the wonderful triple lancet window,the elegant double lancet windows and the singularfrieze string-course where human and animal figuresgive life to lively and symbolic scenes.In the background of the old part of Sulmona we seeMount Morrone, whose slopes hold the imposingremains of the Sanctuary of Hercules Curino, ofRoman time. Brother Pietro, ordained priest in Rome,retired on the Maiella and founded the church of San-to Spirito. The group of his followers increased con-siderably therefore he instituted a congregation with-in the Benedictine family. He obtained the recogni-tion of the Celestines’ Congregation from Pope Grego-ry X during his visit in Lyons in 1274 walking downthe Francigena Way. Later, in 1259, Pietro da Morronebuilt a bigger complex in the Sulmona Abbey, that hecalled Santo Spirito del Morrone. The complex wasbuilt over a primitive little church of Santa Maria thatbecame the seat of the Generalship of the Celestines’Order. His holiness spread all over Abruzzo, Molise,Latium and Apulia during in his lifetime. After hisdeath, on the 19th of May 1296 in Rocca di Fumone,Pope Clement V canonized him in 1313 with the nameof “Pietro del Morrone”. Afterwards the Celestines’monastic order spread considerably in Italy andEurope. In the big abbatial complex there is the baroque

Santissima Annunziata - Sulmona (Aq) Cappella Caldora - Chiesa di Santo Spirito - Sulmona (Aq)Caldora Chapel - Church of Santo Spirito

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vole livello, attribuiti all’omonimo Maestro, e dall’arti-stico monumento funerario che donna Rita Cantelmocommissionò per sé e per i figli nel 1412 allo scultoreGualtiero d’Alemagna. A mezza costa dello stesso massiccio montuoso, apoco più di 600 mt. di altitudine, sorge l’eremo diSant’Onofrio, che domina l’ampia Conca di Sulmo-na. Qui Celestino trascorse lunghi periodi di ascesi emeditazione e ricevette nel 1294 l’annuncio della suaelezione al soglio pontificio; qui tornò per breve tem-po dopo il “gran rifiuto”. Caratterizzato dalla sua originale e suggestiva colloca-zione nella roccia, conserva, oltre alla piccola chiesacon affreschi quattrocenteschi, il nucleo abitativo ori-ginario del romitorio: l’oratorio con affreschi attribui-ti al Magister Gentilis, autore contemporaneo dell’An-geleri, e le cellette di Pietro e Roberto da Salle. Nellacappella su un altarino in pietra è scolpito un rozzocrocifisso che, secondo la tradizione, fu consacrato daCelestino V durante la sua sosta a Sulmona dopo l’in-coronazione papale. Al di sotto della chiesa una piccola grotta, in cui il San-to si ritirava in preghiera, suggerisce il profondo rap-porto di Pietro con la montagna e il senso di sacro diquesti luoghi rimasto intatto nei secoli.A poca distanza da Sulmona non si può non sostare a

church with the wonderful Caldora Chapel, embel-lished by a cycle of frescoes of great value, attributedto the Master with the same name and the artisticfunerary monument that Lady Rita Cantelmo com-missioned for herself and her children in 1412 by thesculptor Gualtiero d’Alemagna.In the middle of the slope of the same mountain, atmore than 600 mt of altitude, the hermitage of San-t’Onofrio stands dominating the large basin of Sul-mona. Here Celestine spent long periods of ascesisand meditation and received in 1294 the announce-ment of his election to the papal throne; here he cameback for a short time after the “great refusal”.The hermitage has an original and charming locationin the rock and keeps, besides the small church withfifteenth-centuy frescoes, the original living unit: theoratory with frescoes attributed to Magister Gentilis,contemporary artist of Angeleri, and Pietro andRoberto da Salle’s small cells. In the chapel on a smallstone altar is a rough carved crucifix that was,according to the tradition, consecrated by Celestine Vduring his stopover in Sulmona after the papal crown-ing.Below the church there is a small cave where the Saintretired in prayer and it reminds us of Pietro’s strongrelationship with mountains and the eternal sense of

Abbazia Celestiniana - Sulmona (Aq)Celestines’ Abbey

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Corfinio, centro sorto sulle rovine di Corfinium di cuiconserva visibili tracce come l’antico teatro e gli edifi-ci dell’area sacra. Nelle vicinanze si consiglia una visi-ta al complesso di San Pelino o basilica valvense. Lacattedrale (1104-1124) con l’interno a tre navate, ilmeraviglioso ambone (1176-1180) e l’originaleimpianto del XII sec., è arricchito dall’esterno ricca-mente decorato e dalle tre absidi. Splendido l’oratoriocollegato alla cattedrale, ad un’unica aula con abside evolta a crociera.Dirigendosi verso l’Aquila, si possono visitare gli abi-tati di Castelvecchio Subequo e Acciano, luoghi incui è documentato il passaggio di Celestino V. Senzadubbio sono da visitare i loro caratteristici centri sto-rici con chiese, palazzi e porte antiche. A CastelvecchioSubequo il Santo (accolto da una gran folla e da Tom-maso da Celano) dimorò nel Convento di San France-sco e un giovane paralitico venne miracolato al suopassaggio. Al convento sembrano essere estese le stes-se indulgenze della Basilica di Collemaggio. Ad Accia-no, invece, nella chiesa della Madonna della Sanità,Celestino compì il miracolo di guarire un infermo dal-l’epilessia.Ripartendo invece dall’Aquila e percorrendo la piana

holiness in these places.Not far from Sulmona you must stop in Corfinio,town raised on the remains of Corfinium of which itstill preserves visible traces like the ancient theatreand the buildings of the holy area. In the neighbour-hood we suggest a visit to the complex of San Pelino orthe Basilica valvense. The Cathedral (1104-1124) withthe one nave - two aisles inside, the wonderful ambo(1176- 1180) and the original XII century plant, isenriched by its decorations and its three apses.The Oratory linked to the cathedral with its one hallwith apse and cross-vault is magnificent. On the way to L’Aquila, you can visit the villages ofCastelvecchio Subequo and Acciano, places whereCelestine V passed. You have to visit their peculiartown centres with churches, mansions and ancientdoors. In Castelvecchio Subequo the Saint (received bya big crowd and by Tommaso da Celano) lived in theConvent of San Francesco and a paralytic young manwas healed at his passage. The convent has the sameindulgences of the Basilica of Collemaggio. InAcciano, on the contrary, in the church of the Madon-na della Sanità, Celestine did the miracle of healing anepileptic man. Leaving L’Aquila through the Navelli

La Madonna che Scappa - Sulmona (Aq)The rushing Madonna

Chiesa di San Pelino - Corfinio (Aq)Church of San Pelino

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di Navelli, famosa per la produzione di zafferano, ci sipuò concedere una visita naturalistica alle Grotte diStiffe, nei pressi di San Demetrio né Vestini. Le grottesono ampie, caratterizzate da stalattiti e stalagmiti dal-le forme singolari e dal torrente sotterraneo che ter-mina in una cascata e che la rende una grotta ancora“in vita”.Procedendo verso Navelli, merita una sosta il piccolocentro di Caporciano, famoso per la frazione diBominaco dove sorgono la chiesa di Santa Maria del-l’Assunta, l’Oratorio di San Pellegrino e, posizionatonella parte più alta, l’antico castello. Immersa nel ver-de, la prima, iniziata negli ultimi anni dell’XI sec., pre-senta una facciata che fonde il motivo orizzontale conquello a capanna. Splendide le tre absidi che sembra-no letteralmente spuntare dalla roccia. L’interno a trenavate con copertura con capriate a vista, è riccaall’interno di arredi liturgici di notevole fattura come ilcero pasquale, l’ambone e la cattedra abbaziale. Apoca distanza il piccolo Oratorio di San Pellegrino,costituito da un’unica navata, divisa al centro da dueplutei decorati. Ma l’incanto giunge soprattutto dallaluce emanata dagli affreschi, opera sembra di tre dif-ferenti maestri, che ricoprono le pareti e che rappre-

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plain, famous for its saffron production, you can havea naturalistic visit in the Stiffe Caves, near SanDemetrio ne’ Vestini. The caves are wide, character-ized by stalactites and stalagmites of peculiar shapesand by the underground stream which finishes in afall making it a “living” cave.Going towards Navelli, worth seeing is the small townof Caporciano, famous for the hamlet of Bominacowhere the church of Santa Maria dell’Assunta, the Ora-tory of San Pellegrino and, in the highest place, the oldcastle are located. Immersed in nature, the first, builtin the last years of the XI century, has a façade thatmixes the horizontal plan with the hut one.The three apses that seem literally to rise from the rockare wonderful. The inside with three aisles and visibletrusses is rich in vestments and vessels of great valuelike the paschal candle, the ambo and the Abbot’schair.Not far away is the small Oratory of San Pellegrino,with a sole nave, divided in the middle by two deco-rated plutei. Its enchantment, however, comes fromthe light shed by the frescoes, work of three differentmasters, that cover the walls and represent one of themost complete pictorial cycles of Abruzzo. Peculiar

Oratorio di San Pellegrino - Bominaco (Aq)Oratory of San Pellegrino

Chiesa di Santa Maria dell’Assunta - Bomanico (AQ)Church of Santa Maria dell’Assunta

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sentano uno dei più compiuti cicli pittorici d’Abruzzo.Singolare e davvero raro, lo splendido calendarioliturgico.A pochi chilometri vi è il paese di Capestrano. Il pic-colo centro è caratterizzato dal castello Piccolomini (oMediceo) davvero ben conservato. Le origini antichedi questo territorio sono testimoniate dal ritrovamentonel 1934, del Guerriero italico datato VI sec. a.C., oggiconservato nel Museo Archeologico di Chieti. Non molto distante si trova la splendida chiesa di SanPietro ad Oratorium, parte del complesso monasti-co fondato dal re longobardo Desiderio nel 752 eandato distrutto. La chiesa, di stile romanico a trenavate, conserva all’interno, nella zona absidale, pre-gevoli affreschi bizantini della seconda metà del ‘200 euno splendido ciborio del XIII sec. Proseguendo verso Navelli, sul versante sinistro, inalcuni punti si può intravedere la splendida sentinelladel Gran Sasso: Rocca Calascio, la rocca più alta del-l’Appennino. L’imponente castello ha subito diversemodifiche nei secoli. Poco distante dalla rocca, si ergesilenziosa la chiesa ottagonale della Madonna dellaPietà. Purtroppo nel ‘700 un terribile terremotodistrusse la Rocca e gran parte del paese, spingendogli abitanti a ricostituire un nuovo centro, Calascio,nella parte più bassa. Oggi il paese e la rocca sonooggetto di restauro e rivalutazione turistica.

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and unique, is also the wonderful liturgical calendar.Some kilometres away is the town of Capestrano.The small town is characterized by the PiccolominiCastle (or Medicean Castle) very well preserved. Theancient origins of this territory are proven by the findin 1934 of the Italic Warrior dating from the VI cent.B.C., today kept in the Archaeological Museum of Chi-eti.Not far is the wonderful church of San Pietro adOratorium, part of the monastic complex foundedby the Longobard king Desiderius in 752 and nowdestroyed. The church, in the Romanesque style with anave and two aisles, preserves in the inside, in theapse area, precious Byzantine frescoes of the secondhalf of the XIII cent. and a great ciborium of the XIIIcent.Towards Navelli, on the left slope, in some places youcan see indistinctly the wonderful sentry of the GranSasso: Rocca Calascio, the highest stronghold of theApennines. The imposing castle underwent manychanges over the centuries. Close to the stronghold ris-es silent the octagonal Church of the Madonna dellaPietà. Unfortunately in the XVIII century a dreadfulearthquake destroyed the stronghold and almost thewhole town. The inhabitants then built a new town,Calascio, in the lower part. Today the town and thestronghold are under repair for tourist revaluation.

Rocca Calascio (Aq)

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La Valle Roveto, terra marsa ai confini con ilLazio, abbraccia il lussureggiante lembo sudoccidentale dell’Abruzzo, dove alle vaste distesepianeggianti del paesaggio fucense si sostituis-cono tondeggianti rilievi e fresche sorgentid’acqua. Il fiume Liri si snoda dolcemente trasaliscendi collinari che gradualmente portanoalle alte cime, segnando il confine tra il castag-no e l’ulivo, i quali, eccezionalmente insieme,occupano le sponde opposte del fiume. In questo contesto di paesaggi incontaminati èpossibile ammirare Eremi e Chiese risalenti alperiodo dell’Alto Medioevo, epoca in cui fortefu la presenza dei monaci benedettini, testimo-nianza di un momento storico contrassegnatoda un forte risveglio religioso, culturale ed eco-nomico delle popolazioni della Valle.A destra del versante orografico del fiume Liri,troviamo Capistrello, dove in località "Piscia-cotta" sono i resti dello sbocco monumentale

The Roveto Valley, land of the Marsi peopleon the boundary with Latium, includes theluxuriant south-western strip of Abruzzo,where rounded hills and cool water sourcesreplace the wide level grounds of the Fucinolandscape. The Liri river winds softly amongrolling hills that gradually lead to high peaks,marking the boundary between the chestnuttrees and the olive trees that, exceptionallytogether, occupy the opposite banks of theriver.In this environment of uncontaminated land-scapes you can admire Hermitages andChurches dating back to the early Middle Ages,when the Benedictines’ presence was strong,evidence of an historical moment marked bya strong religious, cultural and economicawakening of the people of the Valley.On the right of the Orografic side of the riverLiri, we find Capistrello, where, at “Piscia-

CAPISTRELLO

MORINO

CIVITELLA ROVETO

CIVITA D’ANTIMO

S. VINCENZO

VALLE ROVETO

BALSORANO

CANISTRO

Alla Scoperta dei Luoghi

di Fede nella Natura

Incontaminata della

Valle Roveto

Discovering the places of

faith in the uncontaminated

nature of the Roveto Valley

La Chiesa della Madonna delle GrazieThe Church of the Madonna delle Grazie

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Zompo Lo Schioppo

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sul Liri dell'Emissario romano del Fucino, inau-gurato dall'imperatore Claudio nel 52 d.C. La strut-tura presenta un alto fornice in opera cementiziacon adattamenti della roccia calcarea con, sulla des-tra, una parete rocciosa regolarizzata per contenerein antico un monumento celebrativo dell'impresaidraulica. Sopra il fornice è ancora visibile la vecchia"Via Sorana", strada romana sistemata da Traianonel 100 d.C. che metteva in comunicazione AlbaFucens con Sora e Frusino (Frosinone). Salendo a1274 metri sul monte Aurunzo ci sono i resti restau-rati di una chiesetta dedicata alla Madonna delMonte, citata nel1188 ma di origini piùantiche. Nell’interno èpresente una statualignea di Madonnacon Bambino. Intornosono visibili restimurari ed una cister-na appartenuti ad unpiccolo monasterobenedettino medieva-le. Luogo di pellegri-naggio mariano, nelmese di maggio, daparte degli abitanti di Capistrello e della Valle già dalRinascimento.Canistro si caratterizza per l'abbondanza di corsid'acqua e per la lussureggiante vegetazione. Ilcomune è attraversato, oltre che dal fiume Liri, dalRio Sparto (chiamato così per il fatto che sparte,cioè divide). Le sorgenti del Rio, stivate a quota 894m. in località "Sponga", situata fra i due centri delcomune, costituiscono una zona molto pittoresca,caratterizzata dalla presenza di numerose cascatenaturali che scorrono in mezzo a muschi e roccespugnose e da due piccoli laghetti artificiali popola-ti di trote e di cigni. Canistro poi è noto in tutto ilcentro Italia perché nel suo territorio si possonoscorgere sorgenti di acqua minerale, commercia-lizzata in tutto il mondo.

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cotta” the ruins of the monumental Roman Out-let of the Fucino inaugurated by the EmperorClaudius in 52 A.D are located. The structurepresents a high cement arch with adjustments ofthe calcareous rock and, on the right, a rocky wallsettled to contain a commemorative monumentof the hydraulic work. Over the arch you still cansee the old “Via Sorana”, Roman road settled byTrajan in 100 A.D. that linked Alba Fucens withSora and Frusino (Frosinone). Climbing up theAurunzo mountain, at 1274 metres, you can seethe restored ruins of a small church dedicated to

the Madonna delMonte (Our Lady ofthe Mountain), men-tioned in 1188 butmuch older. In theinside there is awooden statue of aMadonna with Child.Thereabouts thereare wall remains anda water tank thatwere part of a smallmedieval Benedic-tine monastery.

Since the Renaissance, this place has always beena Marian place of pilgrimage, in May, for theinhabitants of Capistrello and the Valley.Canistro distinguishes itself for the abundanceof rivers and for the lush vegetation. The town isdivided, besides the Liri River, by the Sparto River(named like this after the verb “spartire”, that is“to divide up”). The sources of the river, at 894metres, at “Sponga”, located between the twoparts of town, are in a very picturesque area,characterized by the presence of many naturalwaterfalls that flow amid moss and spongy rocksand by two small artificial lakes populated bytrout and swan. Canistro is also famous in Cen-tral Italy because in its territory there are springsof mineral water, sold all over the world.

Bassa Valle RovetoLower Roveto Valley

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Lungo l’antica mulattiera che in passato collegava ilpaese alla piccola frazione di Santa Croce è situata lachiesetta del 1600 dedicata alla Madonna della Fon-ticella. In passato era luogo di pellegrinaggio deifedeli dei paesi limitrofi, che attingevano l’acquamiracolosa che sorge a circa 700 metri s.l.m. Oggi èconservata in buono stato e nel suo interno si trovaun affresco di scuola raffaelitica di grande valore(seconda metà del ‘400).

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Along the old mule track that in past times linkedthe town with the small hamlet of Santa Crocethere is the little seventeenth-century church ded-icated to the Madonna della Fonticella. In pasttimes it was a place of pilgrimage for the believ-ers of the neighbouring towns, who drew themiraculous water from a spring at about 700 m.above sea level. Today it is in a good state ofpreservation and in its inside there is an out-

Civitella Roveto

Santa Maria del Cauto

Paesaggio Autunnale d’AbruzzoAutumn landscape in Abruzzo

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A Morino abbarbicata tra i monti che fanno da cor-nice alla cascata lo Zompo lo Schioppo troviamo lachiesa della Madonna del Cauto. La chiesetta con-serva pressoché inalterata la sua struttura originariain pietra grezza. Comprende al di sopra una cappe-lla con rampa di accesso sul davanti, sorretta da unarco a tutto tondo e, di sotto, una cripta ad ingressolaterale esterno. All’interno ci sono affreschi delXIII-XIV secolo raffiguranti santi, scene di vita ed ilmartirio di Santa Caterina d’Alessandria.A Roccavivi, ai piedi del monte Pizzo Deta (2041m), nel corso del Seicento, fu restaurata la vecchiaparrocchiale dedicata, nel successivo secolo, allaMadonna della Grazie, meta di pellegrinaggio il 2luglio. La parrocchiale del vecchio nucleo abitativofu edificata in piena età medievale. L’edificio di cul-to si presenta ora ad unica navata con in fondo lestatue della Madonna e di S. Silvestro.A sinistra del versante Orografico del fiumeLiri:A Civitella Roveto, bagnato a est dal Liri, a sud dalrio S. Leonardo, a nord dal rio Fossato, a ovest dallesorgenti Torrone, possiamo ammirare a 1100 metris.l.m. la grotta - romitorio dedicata a S. Barto-lomeo, particolarmente venerato dai monaci di Tri-sulti. L’interno presenta tracce di affreschi sullepareti, adattamenti della roccia e pareti di chiusuraesterna con piccole monofore. L’eremo ha tutte le

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standing Raphaelesque fresco (second half of thefifteenth century).In Morino, which clings to the mountains thatframe the waterfall “Zompo lo Schioppo”, is theChurch of the Madonna del Cauto. The littlechurch preserves its original unpolished stoneshell. It includes, above, a chapel with a ramp infront, supported by a round arch and, below, acrypt with an external side entrance. In the insidethere are XIII-XIV frescoes depicting saints, lifescenes and the martyrdom of Saint Catherine ofAlexandria.In Roccavivi, at the foot of the Pizzo Deta moun-tain (2041 m.), over the seventeenth century, theold parish church, dedicated in the following cen-tury to the Madonna delle Grazie, was restoredand today it’s a place of pilgrimage on July the2nd. The parish church of the old town was builtin the Dark Ages. Today it has only one nave andat the bottom the statues of Our Lady and SaintSylvester. On the left of the Orografic side of the LiriRiver:In Civitella Roveto, wet by the Liri river in theeast, the S.Leonardo river in the south, the Fossatoriver in the north, the Torrone springs in the west,we can admire at 1100 m. above s.l. the cave-hermitage dedicated to Saint Bartholomew,

La grotta di Sant’AngeloThe cave of Sant’AngeloMadonna del Romitorio

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caratteristiche dellacelletta eremitica per lasua posizione, impervia,le modeste strutturemurarie, usate anchecome ripari naturali e lacisterna per l’acqua perle minime necessitàdell’eremita.Il 24 giugno, nella festadi S. Giovanni, nelle pri-me ore del mattino tuttoil popolo si reca presso il fiume per la generale etradizionale lavanda.A Civita d’Antino, cittadina del grande pittoredanese Zarthmann e soggiorno delizioso per artis-ti svedesi, norvegesi e tedeschi, attraversando unasplendida faggeta si giunge al suggestivo eremo dellaMadonna della Ritornata, con affreschi del XII -XIII secolo raffiguranti Cristo e gli apostoli.A S. Vincenzo Vecchio, sull’antico sentiero checonduce a Morrea, si scopre il piccolo santuariodella Madonna del Romitorio, costituito da un

especially veneratedby the monks ofTrisulti. The inside hastraces of frescoes onthe walls, adjustmentsof the rock and wallsof the external closingwith small single-lancet windows. Thehermitage has all thefeatures of the her-mit’s cell for its inac-

cessible location, the unpretentious masonry,used also as a natural shelter and the water tankfor the hermit’s simple necessities.On the 24th of June, during the Feast of SaintJohn, early in the morning all the people go to theriver for the general and traditional washing.In Civita d’Antino, town of the great Danishpainter Zarthman and charming holiday locationfor Swedish, Norwegian and German artists, pass-ing through a wonderful beechwood forest youreach the picturesque hermitage of the Madonna

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Santa Maria della RitornataMadonna della Ritornata

Castello di BalsoranoBalsorano Castle

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ricovero per gli eremiti, ma aperto anche ai vian-danti che chiedevano asilo suonando la campanella.Il percorso si chiude a Balsorano, al Castello deiPiccolomini dell’XI secolo. Sopra il Vallone di S.Angelo, sotto un’alta parete rocciosa, è situata laGrotta di S. Angelo, il più famoso santuario ingrotta della Valle Roveto. Da testimonianze ottocen-tesche, la grotta era probabilmente utilizzata comeluogo di culto in epoca imperiale romana, ma indizidelle prime attestazioni cristiane risalgono all’XIsecolo. L’edificio di costruzione recente viene utiliz-zato come ospizio per i pellegrini nel mese di mag-gio e settembre in occasione delle feste di S. Angeloe S. Michele Arcangelo.

della Ritornata, with XII-XIII century frescoesdepicting Christ and the apostles.In S. Vincenzo Vecchio, on the old path leadingto Morrea, there is the small sanctuary of theMadonna del Romitorio, that consists of ashelter for hermits open also for the passers-bythat sought refuge by ringing the little bell.The route finishes in Balsorano, at the Piccolo-mini Castle of the XI cent. Over the deep narrowvalley of S. Angelo, under a high rocky wall, thereis the S. Angelo Cave, the most famous sanctu-ary in a cave in the Roveto Valley. From somenineteenth-century evidences, the cave was prob-ably used as a place of worship in the Romanimperial period, but signs of the first Christianpresences go back to the XI century. The modernbuilding is now used as a hospice for pilgrims inMay and September on the occasion of the feastsof S. Angelo and S. Michael the Archangel.

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La grotta di Sant’AngeloThe cave of Sant’Angelo

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Provincia di ChietiTel. 0871 4081www.provincia.chieti.it

COMUNI TOWN HALLSBomba tel. 0872 860116Bucchianico tel. 0871 38251Casalbordino tel. 0873 921901Chieti tel. 0871 3411Crecchio tel. 0871 941662Fara San Martino tel. 0872 980155Fossacesia tel. 0872 608508Guardiagrele tel. 0871 808603Lama dei Peligni tel. 0872 91221Lanciano tel. 0872 7071Monteodorisio tel. 0873 316131Orsogna tel. 0871 86134Ortona tel. 085 90571Palena tel. 0872 918112Roccascalegna tel. 0872 987111Vasto tel. 0873 3091

ARCIDIOCESI ARCHDIOCESESArcidiocesi di Lanciano-OrtonaArchdiocese of Lanciano-OrtonaLanciano, Via Finamore, 32 tel. 0872 712648Santuario Miracolo EucaristicoSanctuary of the Miracle of the EucharistLanciano tel. 0872 713189Cattedrale di S. Tommaso ApostoloCathedral of San Tommaso ApostoloOrtona tel. 085 9062977Arcidiocesi di Chieti-VastoArchdiocese of Chieti-VastoChieti, P.zza G. Valignani, 4 tel. 0871 35911Cattedrale di San GiustinoCathedral of San GiustinoChieti, P.zza Vittorio Emanuele II tel. 0871 330476

Santuario della Madonna dei MiracoliSanctuary of the Madonna dei MiracoliCasalbordino, Via Miracoli, 1 tel. 0873 916100Santuario San Camillo de LellisSanctuary of San Camillo de LellisBucchianico, Via San Camillo tel. 0871 381121Abbazia di San Giovanni in VenereAbbey of San Giovanni in VenereFossacesia, S.da per S. Giovanni in Venere, 56

tel. 0872 60132Parrocchia Santa Maria MaggioreParish Church of Santa Maria MaggioreVasto, Via Santa Maria, tel. 0873 367172Convento Francescano S.S. AnnunziataFranciscan Convent of S.S. AnnunziataOrsogna, C.da Ritiro tel. 0871 869434

CONSORZI E ASSOCIAZIONI TURISTICHETOURIST ASSOCIATIONS

Consorzio Valsangro Promotional Tour www.vptabruzzo.comConsorzio Vasto Golfo d’Orowww.vastogolfodoro.it

INFORMAZIONI TURISTICHETOURIST INFORMATION

IAT Lanciano tel. 0872 717810Tourist Information Lanciano tel. 0872 40670IAT Chieti tel. 0871 63640IAT Ortona tel. 085 9063841IAT Francavilla al Mare tel. 085 817169IAT Vasto tel. 0873 367312

MUSEI - MUSEUMS

Museo ArcheologicoArchaeological MuseumLanciano, Via Cavour tel. 0872 42500

NUMERI UTILI PROVINCIA DI CHIETI

USEFUL NUMBERS OF THE PROVINCE OF CHIETI

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Archivio Storico ComunaleCity Historical ArchivesLanciano, Via Cavour, 13 tel. 0872 717445

Casa Museo “Federico Spoltore”House-Museum “Federico Spoltore”Lanciano, Via F. Spoltore, 4 tel. 0872 713409

Museo Diocesano Lanciano-OrtonaDiocesan Museum Lanciano-OrtonaLanciano, Via Finamore, 32 tel. 0872 712648

Ortona, Cattedrale di San Tommasotel. 085 9062977

Museo Musicale d’Abruzzo, Istituto Nazionale TostianoAbruzzo Musical Museum, Tosti NationalInstituteOrtona, Corso Matteotti tel. 085 9066310

MuBa - Museo della BattagliaMuBa - Battle MuseumOrtona, Ex-Convento di Sant’Anna

tel. 085 9066323

Museo Civico Arte ContemporaneaPinacoteca CascellaMunicipal Museum of Contemporary Art -Cascella Picture-GalleryOrtona, Palazzo Farnese tel. 085 9066202

Museo Ex Libris MediterraneoEx Libris Mediterraneo MuseumOrtona, Ex Convento di S. Anna wwww.exlibrismed.it

Museo Civico dell’Abruzzo BizantinoMunicipal Museum of Byzantine AbruzzoCrecchio, Castello Ducale tel. 0871 941392

Museo del DuomoMuseum of the CathedralGuardiagrele, Chiesa S. Maria Maggiore

tel. 0871 82117

Museo Etnografico della Civiltà ContadinaEthnographical Museum of the PeasantCultureBomba, Via Roma tel. 0872 860128

Museo d’Arte Costantino BarbellaCostantino Barbella Art MuseumChieti, Via C. De Lollis, 10 tel. 0871 330873

Museo La CivitellaLa Civitella MuseumChieti, Via G. S. Pianell, 1 tel. 0871 63137

Museo Archeologico Nazionale dell’AbruzzoAbruzzo National Archaeological MuseumChieti, Villa Comunale, 1 tel. 0871 331668

Museo CivicoCity MuseumVasto, Palazzo D’Avalos tel. 0873 367773

Polo Culturale Villa MarcianiCultural Centre “Villa Marciani”Lanciano tel. 0872 712513

MANIFESTAZIONIEVENTS HOLIDAY CALENDAR

I Banderesi - BucchianicoTerza domenica di MaggioAllegra e variopinta riproposizione dello stratagem-ma della beffa inflitta ai nemici chietini nel XIII sec. The “Banderesi” - BucchianicoThird Sunday of MayCheerful and many-coloured commemoration ofthe stratagem to deceive the enemies of Chieti inthe XIII century.

Festa di San Camillo - Bucchianico14-15 LuglioProcessione e festeggiamenti in onore del Patronodegli Infermi.San Camillo’s Feast - Bucchianico14-15 JulyProcession and feast to honour the patron saintof the sick.

Madonna dei Miracoli - Casalbordino9-15 giugno.La festa ricorda l'apparizione della Vergine avvenu-ta il 10 giugno del 1576.Our Lady of the Miracles - Casalbordino9-15 JuneThe feast recalls the Virgin’s apparition on the10th of June 1576.

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Processione del Venerdì Santo - ChietiSolenne e suggestiva vanta la statua dell'Addolorata,di particolare valore artistico, che indossa un abitodi pesante seta ricamata a fili d'oro e la bara di Cri-sto morto ricoperto da un preziosissimo velo tra-punto di gioielli.Procession of Good Friday - ChietiSolemn and evocative feast; the statue of OurLady of Sorrows with its dress of thick silkembroidered with golden threads and the coffinof Dead Christ covered by a precious voileembroidered with jewels boast great artisticvalue.

San Giovanni, rito della cumparanzaFossacesiaSuggestivo rito all’alba del 24 giugno in cui i fossa-cesiani consacrano a San Giovanni il loro senti-mento di amicizia e fratellanza.Saint John, rite of the “cumparanza” FossacesiaEvocative rite at dawn on the 24th of June whenthe people of Fossacesia consecrate to Saint Johntheir friendship and brotherhood.

Festa della Madonna del Ponte - Lanciano 8 settembreVariopinta processione del dono alla Madonna delPonte. Our Lady of the Bridge’s Feast - Lanciano8 SeptemberMany-coloured procession of the “gift” to OurLady of the Bridge

Processione degli Incappucciati - LancianoGiovedì SantoSuggestiva processione in notturno organizzata dal-l’Arciconfraternita di San Filippo Neri.The Hooded Men’s Procession - LancianoMaundy ThursdayEvocative night procession organized by theArchconfraternity of San Filippo Neri.

Il Mastrogiurato - LancianoUltima domenica di agosto.Rievocazione storica della carica politico giuridicaistituita dagli Angioini nel 1304 che dava pienipoteri nel periodo delle fiere.The “Mastrogiurato”- LancianoLast Sunday of AugustHistorical celebration of the political and lawoffice instituted by the Angevins in 1304 whichgave full powers in the period of fairs.

I Talami - Orsogna Lunedì di pasqua e 15 agosto.Rappresentazione di scene bibliche su carri allego-rici chiamati “Talami”.The “Talami” - OrsognaEaster Monday and 15th of AugustRepresentation of biblical episodes over allegorical carts called “talami”.

Il Perdono - OrtonaPrima domenica di Maggio Festa in onore di San Tommaso Apostolo con laconcessione dell’indulgenza plenaria ai fedeli invisita alla Cattedrale. The Forgiveness - OrtonaFirst Sunday of MayFeast to honour Saint Thomas the Apostle withthe accordance of the plenary indulgence to thebelievers visiting the Cathedral.

Le Verginelle - RapinoProcessione di bambine da 6 a 10 anni, vestite dibianco in onore della Madonna.The Young Maidens - RapinoProcession of 6 to 10 year old girls, dressed inwhite to honour Our Lady.

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Madonna del Porto - San Vito ChetinoUltima domenica di luglioProcessione in mare con le imbarcazioni ornate afesta in onore della Madonna.Our Lady of the Port - San Vito ChietinoLast Sunday of JulySea procession with decorated boats to honourOur Lady.

Processione della Sacra Spina - VastoVenerdi' precedente la domenica delle palme.Viene portata in processione una delle spine dellacorona di Gesù Cristo, donata da Pio IV ad Alfonsod'Avalos, durante il Concilio di Trento. Procession of the Holy Thorn - VastoFriday before Palm SundayOne of the thorns of Jesus’ Crown, given by PiusIV to Alphonse of Aragon in the Council of Trent,is carried in procession.

Sagra dei Saraceni - VillamagnaSeconda domenica di luglioRievocazione storica dell’invasione saracena sven-tata dall’intervento miracoloso di Santa Margherita.Saracens’ festival - VillamagnaSecond Sunday of JulyHistorical recalling of the Saracen invasion foiled by Saint Margaret’s miraculous aid.

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Provincia di Pescara

Tel. 085 37241 - Fax 085 3724367www.provincia.pescara.it

COMUNI TOWN HALLS

Pescara tel. 085 42831

Manoppello tel. 085 8590004

Roccamorice tel. 085 8572132

Serramonacesca tel. 085 859126

ARCIDIOCESI DI PESCARA PENNEARCHDIOCESE OF PESCARA PENNE

Pescara65121 Pescara tel. 085 4222571

Santuario del Volto SantoSanctuary of the Holy FaceManoppello tel. 085 859118

CONSORZI E ASSOCIAZIONI TURISTICHE TOURIST ASSOCIATIONS

Assoturismo Abruzzo - Assoviaggiwww.abruzzorelax.it

Assoc. Albergatori Caramanicoww.caramanicohotel.it

Abruzzohotel www.abruzzohotel.it

Agriturist Abruzzo www.agriturist.it

Turismo Verde www.turismoverde.it

Fiavet Abruzzo e Molise www.fiavet.it

Cons. Tur. Abruzzo Travellingwww.abruzzotravelling.com

Agrivacanze Abruzzowww.agrivacanzeabruzzo.it

Associazione Mare Adriatico in Terra d’[email protected]

IAT IAT- TOURIST INFORMATION

IAT Pescara, Lungofiume Paolucci, Pal. Quadrifoglio tel. 085 4219981

IAT Montesilvano, Viale Europa, 73/4 tel. 085 58859

IAT Caramanico Terme, Via Fonte Grande tel. 085 922202

MUSEI MUSEUMS

Archivio di Stato di PescaraPescara State ArchivesPescara, Via Marco Polo tel 085 4549724

Museo Casa Natale di “Gabriele D’Annunzio”Gabriele D’Annunzio’s Native House-MuseumPescara, Corso Manthoneè 101 tel. 085 60391

Museo Civico “Basilio Cascella”City Museum “Basilio Cascella”Pescara, Viale Marconi, 45 tel. 085 4283022

Museo d’Arte Moderna “Vittorio Colonna”Modern Art Museum “Vittoria Colonna”Pescara, Via Gramsci/Piazza 1° Maggio

tel. 085 4283759

NUMERI UTILI PROVINCIA DI PESCARA

USEFUL NUMBERS OF THE PROVINCE OF PESCARA

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Museo delle Genti d’AbruzzoMuseum of the Peoples of AbruzzoPescara, Via delle Caserme, 22 tel. 085 4510026

tel. 085 4511562

Museo Civico DiocesanoCity Diocesan MuseumPenne, Piazza Duomo, 8 tel. 085 8210525

Casa di Dante in Abruzzo e Pinacoteca Dantesca “Fortunato Bellonzi”Dante’s House in Abruzzo and DanteanPicture Gallery “Fortunato Bellonzi”Torre De’ Passeri, Via della Carrozza, 22

tel. 085 8884220

Abbazia di San Clemente a CasauriaAbbey of San Clemente a CasauriaCastiglione a Casauria, Contrada San Clemente

tel. 085 8885828

MANIFESTAZIONI EVENTS HOLIDAY CALENDAR

Festa di San Zopito - Loreto AprutinoDomenica e lunedì di PentecosteIl bue si inginocchia davanti all’immagine del Santoe ripete il miracolo del 1711.

San Zopito’s Feast - Loreto AprutinoWhit Sunday and MondayThe ox kneels down in front of the Saint’s imageand repeats the miracle of 1711.

Sant’Andrea - PescaraUltima domenica di luglioCaratteristica processione in mare.

Saint Andrew - PescaraLast Sunday of JulySpecial sea procession.

Certame de la Balestra - PopoliSettimana di ferragosto.Rievocazione storica dell'incontro tra Restaino Can-telmo Conte di Popoli e il Principe di Napoli Alfon-so D'Aragona.

Combat of the Crossbow - PopoliWeek of the feast of the AssumptionHistorical celebration of the meeting betweenReistano Cantelmo Count of Popoli and thePrince of Naples Alphonse of Aragon.

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NUMERI UTILI PROVINCIA DI TERAMO

USEFUL NUMBERS OF THE PROVINCE OF TERAMO

Provincia di TeramoTel. 0861 3311 - fax 0861 331263

Centro di Promozione TuristicaTel. 0861 331336

www.provincia.teramo.it

COMUNI TOWN HALLS

Teramo, P.zza Orsini, 16 tel. 0861 3241

Castelli. P.zza Roma tel. 0861 979142

Civitella del Tronto tel. 0861 918321

Campli tel. 0861 56011

Isole del Gran Sasso tel. 0861 975926

Sant’Omero tel. 0861 88098

ARCIDIOCESI DI TERAMO-ATRIARCHDIOCESE OF TERAMO-ATRI

TeramoP.zza Martiri della Libertà tel. 0861 250301

Santuario di San Gabriele dell’AddolorataSanctuary of San Gabriele dell’AddolorataIsola del Gran Sasso tel. 0861 97721

CONSORZI E ASSOCIAZIONI TURISTICHE TOURIST ASSOCIATIONS

Assoc. Albergatori Tortoretowww.albergatoritortoreto.it

Consorzio Terre del Cerranowww.terredelcerrano.com

Assoc. Albergatori di Rosetowww.albergatoriroseto.it

Assoc. Albergatori Alba Adriatica

www.albatour.it

Assoc. Albergatori Giulianovawww.assotourgiulianova.com

Assoc. Spiaggia del [email protected]

Assoc. Albergatori ed Operatori Turisticiwww.albergatoritortoreto.it

IAT IAT - TOURIST INFORMATION

IAT Teramo, Via Oberdan, 16tel. 0861 244222

IAT Alba Adriatica, Lungomare Marconi tel. 0861 712426

IAT Giulianova, Via Mariani, 16 tel. e fax 085 8003013

IAT Pineto, Via Mazzini, 50 tel. e fax 085 9491745

IAT Roseto degli Abruzzi, P.zza della Libertà, 25 tel. e fax 085 8991157

IAT Silvi Marina, Via Garibaldi, 158 tel. 085 930343

IAT Tortoreto, Via Archimede, 15 tel. 0861 787726

MUSEI MUSEUMS

Museo Archeologico Nazionale d’AbruzzoAbruzzo National Archaeological MuseumCampli, P.zza San Francesco tel. 0861 569158

Museo della CeramicaMuseum of CeramicsCastelli, Contrada Convento tel. 0861 979398

Provincia di Teramo

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Museo Stauros di Arte Sacra Contemporanea Stauros Museum of Holy Contemporary Art Isola del Gran Sasso, Santuario di San Gabriele

tel. 0861 975727

Centro per le Acque del Gran Sasso e Monti della LagaCentre for the waters of the Gran Sassoand Monti della Laga S. Pietro di Isola del Gran Sasso

tel. 0861 976070

MANIFESTAZIONI EVENTS HOLIDAYS CALENDAR

Festa della Madonna dello Splendore - Giulianova 21/25 AprileFesta nel centro storico in onore della MADONNAa ricordo dell'apparizione di Maria ad un umilecontadino.

Our Lady of the Splendour’s Feast - Giulianova 21/25 AprilFeast in the city centre to honour the Virgin andher apparition to a poor peasant.

Festa dei Giovani - Santuario di San GabrieleUltima domenica di Agosto.Tradizionale raduno dei giovani in una grande ten-dopoli nella piazza del santuario.

Festival of the young people - Sanctuaryof San GabrieleLast Sunday of AugustTraditional meeting of the young people in a bigtent in the square of the sanctuary.

I Mendoza nella Valle Siciliana - Tossicia Prima metà di AgostoRievocazione storica del dominio spagnolo

The Mendoza in the Sicilian Valley - Tossiccia First half of AugustHistorical recalling of the Spanish rule.

Festa di Santa Maria AssuntaRoseto degli Abruzzi 15 AgostoManifestazione religiosa con una suggestiva pro-cessione di imbarcazioni da pesca.

Festival of Santa Maria Assunta - Roseto degli Abruzzi August 15thReligious event with a charming procession offishing boats decorated to honor Saint Mary.

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NUMERI UTILI PROVINCIA DE L’AQUILA

USEFUL NUMBERS OF THE PROVINCE OF L’AQUILA

Provincia de L’AquilaTel. 0862 2991 Fax 0862 24413www.provincia.laquila.it

COMUNI TOWN HALLSAcciano tel. 0864 799132Calascio tel. 0862 930428Capestrano tel. 0862 95227Caporciano tel. 0862 93731Castelvecchio Subequo tel. 0864 79117L’Aquila tel. 0862 6451Sulmona tel. 0864 210216Capistrello tel. 0863 531367Canistro tel. 0863 979094Civitella Roveto tel. 0863 97125Morino tel. 0863 978489Civita d’Antino tel. 0863 978122S. Vincenzo V.R. tel. 0863 958114Balsorano tel. 0863 951215

ARCIDIOCESI ARCHDIOCESES Arcidiocesi L’AquilaArchdiocese of L’AquilaPiazza Duomo, 33 tel. 0862 23165Basilica di CollemaggioBasilica of CollemaggioL’Aquila tel. 0862 700060Curia Vescovile di SulmonaBishop’s Curia of SulmonaSulmona tel. 0864 53243

CONSORZI E ASSOCIAZIONI TURISTICHETOURIST ASSOCIATIONS

Assoc. Albergatori Ristoratori del Parco Nazionale d’Abruzzo www.pescasseroli.orgAssoc. Albergatori Città dell’Aquila tel. 0862 413450Assoc. Albergatori Sulmona tel. 0864 251696

Cons. Tur. L’Aquila Città d’Artewww.laquilacittadarte.com

IAT IAT- TOURIST INFORMATIONIAT L’Aquila, P.zza S. Maria di Paganica tel. 0862 410808IAT Ovindoli, Via della Fonte tel. 0863 706079IAT Roccaraso, Via C. Mori, 1 tel. 0864 62210IAT Pescasseroli, Via Piave tel. 0863 910461IAT Scanno, Piazza S. Maria della Valle, 12 tel. 0864 74317IAT Pescocostanzo, Vico delle Carceri, 4 tel. 0864 641440IAT Sulmona, Corso Ovidio, 208

tel. 0864 53276 IAT Rivisondoli, Via Marconi, 21 tel. 0864469351IAT Tagliacozzo, Via Vittorio Veneto, 6/A tel. 0863 610318

MUSEI MUSEUMSMuseo Sperimentale d’Arte ContemporaneaExperimental Museum of Contemporary ArtL’Aquila, Corso Vittorio Emanuele, 124

tel. 0862 410505Museo Nazionale d’AbruzzoAbruzzo National MuseumL’Aquila, Castello Cinquecentesco tel. 0862 26331Museo di Speleologia Museum of Spelaeology L’Aquila, Svolte della Misericordia, 2 Museo di Scienze NaturaliMuseum of Natural SciencesL’Aquila, Convento San Giuliano tel. 0862 314201Archivio di StatoGovernment ArchivesL’Aquila, Piazza della Repubblica tel. 0862 22501Biblioteca Ecologica e Naturalistica dellasezione WWF

Provincia di Teramo

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Ecology and Naturalistic Library of theWWF sectionL’Aquila, Portici del Liceo tel. 0862 61964/299262Museo CivicoCity MuseumSulmona, Palazzo dell’Annunziata, Corso Ovidio tel. 0864 210216Museo di Storia NaturaleMuseum of Natural HistorySulmona, Palazzo Sardi, Via Angeloni tel. 0864 31380Museo Diocesano di Arte Sacra - PinacotecaCivica - Biblioteca DiocesanaDiocesan Museum of Sacred Art - City Pic-ture Gallery - Diocesan LibrarySulmona, Ex Monastero Santa Chiara, P.zza Garibaldi tel. 0864 212962Museo Pelino dell’Arte e Tecnologia ConfetteriaPelino Museum of Art and Technology ofSugared AlmondsSulmona, Antica Fabbrica Pelino, Via StazioneIntrodacqua 55 tel. 0864 210047Museo delle Immagini e delle Tecniche FotograficheMuseum of Images and Photographic Tec-niquesSulmona, Via Galileo Galilei 10 tel. 0864 211035Centro Regionale Beni CulturaliRegional Centre of Cultural HeritageSulmona, Via Mazara 26 tel. 0864 211024

MANIFESTAZIONI EVENTSHOLIDAYS CALENDAR

La Perdonanza - L’Aquila28/29 AgostoApoteosi dell’epopea di Celestino V che concessel’indulgenza dei peccati anche ai diseredati.

The “Perdonanza” - L’Aquila28/29 AugustApotheosis of the heroic deeds of Celestine V whogranted the indulgence of sins also to the destitute.

La Madonna che Scappa- SulmonaDomenica di PasquaProcessione della Madonna che scappa incontro aGesù risortoThe Rushing Madonna - SulmonaEaster SundayProcession of the Madonna rushing towards therisen Jesus.

Giostra Cavalleresca di Sulmona e d’Europa - SulmonaL’antica giostra che ebbe origine al tempo degliSvevi è riproposta in chiave moderna.Ultima Settimana di Luglio / Primo Fine Settimanadi AgostoThe Knightly Joust - SulmonaThe old joust born in the Swabian time is nowmade in a modern version.Last week of July / First weekend of August

Presepe Vivente - Rivisondoli5 GennaioCon centinaia di figuranti in uno straordinario con-testo ambientale.Live Nativity Scene - Rivisondoli5 JanuaryWith hundreds of walk-ons in a wonderful natural environment.

San Domenico - CoculloPrimo giovedì di MaggioProcessione dei serpari di San Domenico, una del-le feste più famose in Italia, ricca di una forte cari-ca simbolica.Saint Dominic - CoculloFirst Thursday of MayProcession of the “serpari” (snake hunters) ofSaint Dominic, one of the most famous feasts inItaly, full of strong symbolic meaning.

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Processione del Venerdi Santo - LancianoProcession of Good Friday

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Culto e Cultura in AbruzzoFaith and Culture in Abruzzo

Progetto e coordinamento editorialeIn Fiera s.r.l. Servizi al Turismoin collaborazione con il Comune di LancianoAssessorato al TurismoProject and editorial workInfiera s.r.l. Servizi al Turismowith the contribution of the City of LancianoTourism Councillorship

Progetto grafico GraphicsAbruzzo N.a.i.f. Luca Gamberale EditoreEditoria & ComunicazioneVia Ferro di Cavallo, 21 66034 Lanciano (Ch)Tel. Fax 0872.712652 www.abruzzonaif.itFoto Photos Luca Gamberale

Franco PersiaTesti Text Veronica Bucci, Barbara NapolielloImpaginazione Pagination Litografia BotoliniTraduzioni Translation Kharen A. Dell’ArcipreteFoto ultima di copertina Photo back-cover Riccardo Urbano

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Copyright In Fiera s.r.l.Via Isonzo, 1 66034 Lanciano (Ch)Tel. 0872.711929 Fax 0872. 711934www.turismoreligioso.net [email protected] Archivio Abruzzo N.a.i.f.Luca Gamberale Editore

I diritti sono riservati. Qualunque uso diverso dalla consulta-zione e dalla didattica dovrà essere preventivamente autoriz-zato dell’Editore.No part of this publication may be reproduced by anymeans without the permission of the copyright holders.

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Culto

e Cultura in Abruzzo

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