Date post: | 17-Feb-2019 |
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STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO
Anno 2014/2015 Numero Unico Giugno /Luglio 2015 Copia interna a diffusione gratuita
Da ―Buone Pratiche‖
―Buoni risultati‖
Anche quest‟anno, come tutti
quelli che lo hanno precedu-
to, è stato un anno difficile.
Difficile perché pieno di ele-
menti e fattori capaci di di-
sturbare pesantemente la
serenità necessaria per inse-
gnare e per apprendere. Inse-
gnare e apprendere infatti
sono il cuore di quel che
chiamiamo curricolo il cui
quadro è rappresentato
dall‟azione di insegnamento
che è un‟azione di ordine
pratico. Ecco perché la parte-
cipazione della scuola, alla
gara, all‟interno di Expo Mi-
lano 2015, exponi le tue idee,
non è stato altro che una “
buona pratica” attraverso cui
far vedere la buona trasversa-
lità, la buona disciplinarietà,
la buona verticalità delle
pratiche didattiche adottate
dalle classi 4Is ( Virtus), la
4Oa (Audax), guidate dal
lavoro sinergico degli inse-
gnati Vella Chiara, Manzone
Alessandra e Gagliardo Erne-
sto, con la preziosissima col-
laborazione della professo-
ressa Nicosia e la 4Pa, tutto
mirabilmente sindacato da
una giuria di integerrimi pro-
fessori: Zummo Daniela,
Mazzara Maria e Cinotti Fa-
bio.
continua a pag. 16
AAALCUNILCUNILCUNI MOMENTIMOMENTIMOMENTI DDDELLEELLEELLE NOSTRENOSTRENOSTRE SFIDESFIDESFIDE
STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO
Pagina 2
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE
“Francesco Paolo Cascino”
Fondo Sociale Europeo
Avviso 19 – POR FSE 2^ Finestra PROGRAMMA OPERATIVO OBIETTIVO CONVERGENZA 2007-2013, FONDO SOCIALE EUROPEO,
REGIONE SICILIANA—ASSE IV CAPITALE UMANO
AVVISO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI PER LA REALIZZAZIONE A TITOLO SPERIMENTALE DEL SE-
CONDO, TERZO E QUARTO ANNO DEI PERCORSI FORMATIVI DI ISTRUZIONE E
FORMAZIONE PROFESSIONALE
2007.IT.051.PO.003/IV/H/F/9.2.11/2301 Il tecnico di cucina nella ristorazione moderna
2007.IT.051.PO.003/IV/H/F/9.2.11/2406 L’Arte dell’Accoglienza
2007.IT.051.PO.003/IV/H/F/9.2.11/2300 Il tecnico di sala bar nella ristorazione moderna
2007.IT.051.PO.003/IV/H/F/9.2.11/2302 Operatore del benessere Acconciatore (3° anno)
2007.IT.051.PO.003/IV/H/F/9.2.11/2302 Operatore del benessere Estetista (3° anno)
A.S. 2014/2015
sono stati realizzati i seguenti progetti PON FSE
Bando AOODGAI 2373 del 26.02.2013 - Programma Operativo
Nazionale Fondo Sociale Europeo - Piano Integrato 2013
C1-FSE-2014-449 ME GUSTA HABLAR ESPANOL
C1-FSE-2014-449 L’INGLESE NEL SETTORE ALBERGHIERO
STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO
Anno 2014/2015 Numero Unico Pagina 3 Copia interna a diffusione gratuita
a l l ’ i n t e r n o
Arancina Day p. 4
Fiera del villaggio p. 5
Festa di S. Martino p. 6
Festa dei nonni p. 7
Pon C1 in Spagna p. 8
Pon C1 in Scozia p. 10
San Giuseppe p. 12
Festa di fine anno p. 13
Forze Armate p. 14
Legalità p. 15
Tricolore Vivo p. 15
Exponi le tue idee p. 16
Disabili al lavoro p. 16
Progetto Canapa p. 17
Firri Firri SPA p. 18
W La poesia p. 20
Taste of Sicily p. 21
Sport e scuola p. 22
Globalizzazione e Cucina p. 25
W la vera cucina italica p. 26
I L P R I M O G I O R N O D I S C U O L A
Mercoledi 17 Settembre ha
avuto inizio l'anno scolastico
ed il gruppo accoglienza
guidato dai prof.ri Cinzia
Ammavuta e Fallo Umberto,
con la collaborazione dei di-
partimenti professionali di
accoglienza turistica, sala-
bar ed enogastronomia, han-
no organizzato una serie di
attività per i nuovi alunni
frequentanti le classi prime
del nostro istituto, al fine di
rendere il più sereno possibi-
le il loro ingresso a scuola.
La mattina stessa, noi alunni
abbiamo avuto la possibilità
di prendere visione dell'asse-
gnazione della classe attra-
verso gli elenchi affissi nelle
bacheche, anche se, per dire
la verità, da qualche giorno
nel sito della scuola e nella
pagina facebook della stessa
erano già stati pubblicati.
Dopo il suono della campa-
na, gli alunni raggruppati
per classe, sono stati accom-
pagnati in classe dal perso-
nale di ricevimento in servi-
zio, dove i fiduciari del
plesso in succursale e lo
staff di dirigenza in centrale
hanno fatto i saluti di rito.
Nella stessa giornata abbia-
mo vissuto un momento di
formazione sulla sicurezza,
attraverso il quale il docente
dell'ora ci ha informati sul
comportamento da tenere in
caso di incendio e di terre-
moto ed i compiti assegnati
all'alunno apri-fila e chiudi-
fila. Inoltre, molto interes-
sante è stata la discussione
in classe a seguito della let-
tura di uno stralcio del rego-
lamento di istituto. Giovedi
18 e venerdi 19 settembre
dalle ore 09:00 alle ore
12:00 le classi prime hanno
avuto la possibilità di visita-
re i laboratori professionali,
dove i ragazzi in servizio ci
hanno presentato e spiega-
to le varie divise di settore
e lo svolgimento di una
esercitazione di laborato-
rio. Di certo mi ha colpito
in modo particolare il con-
tratto firmato con la scuola
per l'assegnazione della
classe a noi alunni, che di
fatto ci rende attori prota-
gonisti nella tutela di un
bene del quale dobbiamo
avere cura e rispetto, evi-
tando atti di vandalismo e
facendo sviluppare in noi
una coscienza civica con-
traria a qualsiasi forma di
omertà. Per finire, i primi
giorni al "Cascino" sono
stati entusiasmanti e spero
che quelli a venire lo siano
altrettanto.
Lo Iacono Miriam 1ª Ox
Il saluto al Presidente del Consiglio d'Istituto
Alla prima seduta del
Consiglio d‟Istituto del
nuovo anno scolastico,
per scadenza del man-
dato si è provveduto a
sostituire il Presidente,
Sig. Matranga Salvato-
re, e la vice Presidente
del Consiglio, Sig.ra
Savasta Antonella con
la Sig.ra Gerbino Ga-
briella in qualità di Pre-
sidente e la sig.ra Poliz-
zi Maria Concetta in
qualità di vice Presiden-
te. Ai Signori Matranga
e Savasta vanno i più
sentiti ringraziamenti da
parte dei consiglieri e
del Dirigente Scolastico
per la fattiva collabora-
zione mostrata negli
anni.
prof. Cocchiara Mario
STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO
Pagina 4
IV EDIZIONE ARANCINA DAY
IV EDIZIONE "IL CASCINO APRE LE PORTE"
Venerdi, 6 febbraio 2015 dalle ore
08.00 alle ore 15.00 presso i locali
della sede centrale di Via G. fattori,
60 in Palermo si è svolta la IV edi-
zione dell‟Open-Day denominato “Il
Cascino apre le porte”.
Alla suddetta manifestazione hanno
preso parte circa 400 alunni delle
seguenti scuole medie cittadine: Sms
setti Carraro; I.c. Borgonuovo 1;
Sms Principesa Elena; Sms Gregorio
Russo; I.C. Cocchiara Veneto.
Il menu‟ della giornata ha previsto
un tour gastronomico delle preliba-
tezze della cucina tipica palermitana.
Gli alunni partecipanti hanno avuto
la possibilità di visitare i laboratori
professionali di sala-bar, cucina ed
accoglienza turistica per conoscere la
realtà operativa che dal prossimo
settembre potrebbe vedere parecchi
di loro protagonista. Scialabba Domenico 2ª Ox
Venerdi, 16 gennaio 2015 dalle ore
08.00 alle ore 15.00 presso i locali
della sede centrale di Via G. fattori,
60 in Palermo si è svolta la IV edi-
zione dell‟Open-Day denominato
“Arancina –Day”.
Alla suddetta manifestazione hanno
preso parte circa 400 alunni delle
seguenti scuole medie cittadine: I.C.
FALCONE ZEN; SMS RISO ISOLA
DELLE FEMMINE; I.C. SFERRA-
CAVALLO; I.C. CAPONNETTO
EX BASILE TOMMASO NATALE;
SMS FLORIO; SMS BORGESE.
Il menu‟ della giornata prevedeva :
panelle di farina di ceci, crocchette di
patate; arancine di riso di diversa
tipologia alla carne, al burro, agli
spinaci. Gli alunni partecipanti hanno
avuto la possibilità di visitare i labo-
ratori professionali di sala-bar, cuci-
na ed accoglienza turistica per cono-
scere la realtà operativa che dal
prossimo settembre potrebbe vedere
parecchi di loro protagonisti.
Montevago Salvatore 2ª Ox
STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO
Anno 2014/2015 Numero Unico Pagina 5 Copia interna a diffusione gratuita
Venerdì 6 febbraio 2015, dalle
ore 08.00 alle ore 15.00 presso i
locali della sede succursale di
Via Deodato, 1 in Palermo si è
svolta la III edizione dell‟Open-
Day denominato “Fiera del Vil-
laggio”.
Alla suddetta manifestazione
hanno preso parte circa 250 alun-
ni delle seguenti scuole medie
cittadine: I.C. “Montegrappa-
Sanzio”, I.C. Cavour, Sms A.
Gramsci, I.c. Lombardo-Radice,
Sms Scinà, Sms Bonfiglio, Sms
N u c c i o v e r g a .
Il menù della giornata prevedeva
un percorso gastronomico sicilia-
no con panelle di farina di ceci,
crocchette di patate; panini con
milza, sfincione palermitano,
salsiccia e cannolicchi di ricotta.
Gli alunni partecipanti hanno
avuto la possibilità di visitare i
laboratori professionali di sala-
bar, cucina ed accoglienza turi-
stica per conoscere la realtà ope-
rativa che dal prossimo settem-
bre potrebbe vedere parecchi di
loro protagonisti.
Quartana Laura classe 2ª Ox
La Fiera del Villaggio
STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO
Pagina 6
SAN MARTINO PRINCIPE DELL’AUTUNNO
Anche quest‟anno si è svolto, presso
la nostra succursale, il concorso
scolastico, dedicato alla pasticceria
siciliana che ci ha fatto riscoprire le
tradizione storiche, culturali ed eno-
gastronomiche della nostra bella
Sicilia.
Il concorso si è svolto presso la suc-
cursale di via Deodato ed ha visto
protagonisti allievi del biennio della
nostra scuola.
La giuria di degustazione era com-
posta dai professori Indelicato Enza,
Fallo Umberto e La Rosa Salvatore,
per la giuria tecnica in laboratorio il
prof. Lo Giudice Pietro.
Ognuno di noi ha preparato a casa
un dolce della nostra tradizione,
lasciando la ricetta tradizionale o
apportando delle modifiche sul gu-
s to , su l la p rep arazio ne o
sull‟estetica del piatto.
In premio divise professionali offer-
te dalla scuola.
Nel corso della gara abbiamo fatto
un collegameto skype con i proffi
Cocchiara e Parrinello che in quel
momento erano in Scozia ad ac-
compagnare gli allievi del progetto
PON C1.
Emozione per tutti i concorrenti
soprattutto per i genitori che accom-
pagnavano i figli in questa competi-
zione.
A vincere il concorso è stata Peco-
rella Martina della classe prima.
Tante delizie da gustare presentate
con professionalità ed eleganza dai
nostri ragazzi e ragazze che hanno
reso dolce una uggiosa giornata di
autunno.
F. Alfano
STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO
Anno 2014/2015 Numero Unico Pagina 7 Copia interna a diffusione gratuita
2^ Edizione Festa dei nonni Giovedi 2 ottobre, a partire dalle ore
16:00, presso i locali della sede suc-
cursale di Via Deodato, n° 1 si è
svolta la seconda edizione della ma-
nifestazione "Porta un nonno a
scuola", rassegna della cucina sici-
liana che si prefigge, attraverso il
racconto dei nonni, di riscoprire e
non far scomparire i vecchi sapori
dell'arte culinaria siciliana.
Alla manifestazione hanno preso
parte 15 alunni accompagnati da
genitori e nonni che si sono resi
protagonisti di una combattutissima
gara, nel corso della quale sono stati
presentati antipasti, primi, secondi e
dessert della cucina tipica siciliana.
La giuria tecnica era composta dalla
prof. ssa Indelicato Vincenza Maria,
dal prof. Gagliardo Ernesto, dal
Prof. Fallo Umberto e dal Presidente
del Consiglio d'Istituto prof.ssa Ger-
bino Gabriella che oltre all'estetica
ed al gusto del piatto, hanno, altresì,
valutato il racconto storico collegato
allo stesso.
Davanti a circa 100 genitori presen-
ti, alla fine si è classificato al primo
posto il piatto "falsomagro alla pa-
lermitana" presentato dall'alunna
Torretta Gloria della classe 1ª Qx.
La vincitrice si è aggiudicata la pos-
sibilità di partecipare, a titolo com-
pletamente gratuito, al prossimo vi-
aggio di istruzione delle classi del
primo biennio.
Un ringraziamento particolare al
comitato organizzatore composto dai
prof.ri Cocchiara Mario, Ingraffia
Giuseppe, La Rosa Salvatore, Parri-
nello Antonino e Lo Giudice Pietro,
i quali hanno reso possibile la rea-
lizzazione di questa manifestazione.
Castelluccio Franco 1°Qx
STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO
Pagina 8
La mia vacanza studio in Spagna
Siamo stati in città limitro-
fe come Pontevedra, Fini-
sterre e Coruna.
Durante queste escursioni,
ho appreso delle cose che
non sapevo, ad esempio a
Finisterre che è la città eu-
ropea più vicina all' Ameri-
ca, e che porta questo nome
perché una volta si pensava
che la terra finisse lì, per
questo Finisterre "Fine del-
la terra".
Un‟altra volta siamo andati
a Pontevedra città molto
ecologica, infatti all'interno
di questa città si può entra-
re solo con veicoli elettrici
o con mezzi pubblici ovvia-
mente molto efficienti.
La sera eravamo liberi di
fare ciò che volevamo spes-
so ci riunivamo, tutto il
gruppo insieme, e via a
scoprire i volti diversi di
questa città.
Questa esperienza è stata
bellissima ed è da ripetere
assolutamente, la Spagna
paragonandola allo stato in
cui viviamo penso che sia
più organizzata dal punto di
vista sociale, i servizi fun-
zionano perfettamente .
Le scuole, gli ospedali of-
frono il giusto e corretto
servizio, le scuole italiane a
paragone non possono com-
Quest'anno la scuola attraver-
so dei fondi stanziati dall'u-
nione europea ha deciso di
dare vita ad un progetto che
prevedeva di andare in Spa-
gna per approfondire i propri
studi.
Ho avuto modo di partecipa-
re a questa bellissima espe-
rienza.
Insieme ad altri ragazzi sia-
mo stati a Santiago de Com-
postela, città situata al nord
della spagna.
Questa città era molto picco-
la, ma con tantissime como-
dità, e a causa della sua posi-
zione geografica era sempre
bagnata da forti piogge. Una
città tranquilla di giorno e
molto attiva la notte.
Eravamo ospitati in delle fa-
miglie, con la mia mi sono
trovato molto bene, e questa
per me è stata una nuova e-
sperienza che mi ha aiutato a
maturare e crescere come
persona.
Le nostre giornate erano ba-
sate sull'istruzione infatti o-
gni mattina ci recavamo a
scuola per studiare e perfe-
zionare la lingua spagnola.
Il pomeriggio facevamo atti-
vità a scuola e il sabato e la
domenica ci portavano a fare
delle visite guidate a Santia-
go e dintorni.
petere con strutture del gene-
re.
Questo viaggio è stato d'i-
struzione, ma anche dal pun-
to di vista storico, sportivo e
naturalistico è stato molto
interessante.
Questo paese offre molte più
possibilità per i giovani, sia
dal punto di vista lavorativo
che scolastico.
Dal punto di vista sociale la
gente è molto simile a noi
italiani, però gli spagnoli cu-
rano molto di più ciò che è di
tutti e hanno un maggior ri-
spetto di se stessi.
I ragazzi spagnoli hanno una
mentalità diversa rispetto alla
nostra, la pensano in modo
diverso, lì se c'è un problema
scendono in piazza a farsi
sentire perché si pensa che il
popolo unito è forte.
Inoltre i ragazzi la notte stan-
no per le strade, per i pub e
discoteche fino alle prime
ore del mattino dando vita
alla "MOVIDA SPAGNO-
LA".
Dunque tutto questo fa si che
per me è stata un‟esperienza
indimenticabile.
Emanuele La Corte V IS
STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO
Anno 2014/2015 Numero Unico Pagina 9 Copia interna a diffusione gratuita
Questo progetto ha previ-
sto la selezione di una
v e n t i n a d i r a g a z z i
dell‟istituto di quarto e
quinto anno che studiano
spagnolo, per soggiornare
un mese in Spagna e con-
seguire il diploma di li-
vello B1 di lingua. Il tutto
si è svolto in una cittadina
della Spagna, Santiago de
Compostela che è un luo-
go fantastico ed ha tutte le
comodità che possono ser-
vire e, nonostante sia un
posto molto religioso dove
i più credenti si recano
per il pellegrinaggio, non
mancano i posti per diver-
tirsi. Di giorno e di notte
le strade sono sempre pie-
ne di gente, e la „movida
notturna spagnola‟ è qual-
cosa di unico, assoluta-
m e n t e d a p r o v a r e !
Tornando al progetto, sia-
mo stati ospitati in coppia
da alcune famiglie spagno-
le che ci hanno accolti co-
me dei figli veri e propri.
La mattina, dal lunedì al
venerdì seguivamo il corso
di spagnolo e poi il pome-
riggio erano state organiz-
zate per noi delle attività
molto divertenti, da fare
tutti insieme. Alcune per
e s e m p i o c o n s i s t e v a n o
nell‟andare per le strade di
Santiago ad intervistare la
gente, a chiedere cosa ne
pensavano del posto in cui
vivono o cosa pensano dei
giovani, oppure alcune
volte restavamo a scuola a
guardare qualche film in
lingua.. attività che dette
così possano risultare stu-
pide, ma in realtà molto
utili per la nostra forma-
zione. Nei fine settimana,
invece ci spostavamo a vi-
sitare i paesi vicino San-
tiago: siamo stati A Co-
ruña, Pontevedra e Fini-
sterre. Ma i momenti che
tutti preferivamo di più
erano quando non aveva-
mo impegni scolastici, e
potevamo passare pome-
riggi o serate tutti insie-
me: appuntamento nella
piazza più vicina e poi DI-
VERTIMENTO per le
s t r a d e d i S an t i a g o ! !
È stata un‟esperienza me-
ravigliosa e spero che tutti
possano avere la fortuna
che abbiamo avuto noi, di
partecipare a questo fanta-
stico progetto. Un grazie
in particolare alle profes-
soresse Gerbino, Termini
e Sanfilippo per averci so-
stenuti in qualsiasi mo-
mento e per averci coin-
v o l t o i n t u t t o c i ò !
Noemi Inchiappa V IS
“PON C1 – Aquì Hablamos Español”
STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO
Pagina 10
Im p a r a r e . . . . .
Martedi 22 luglio 2014, ho parteci-
pato alle selezione come corsista di
un progetto PON C1 di lingua In-
glese, dal titolo "L'Inglese nel set-
tore alberghiero". Alla selezione
hanno partecipato circa 80 alunni
segnalati dai diversi consigli delle
classi terze, quarte e quinte della
nostra scuola che si erano distinti
per competenze linguistiche, e
comportamento. Quel giorno i tutor
del progetto prof.ri Cocchiara Ma-
rio, Parrinello Antonino e Sardina
Delia, hanno presentato agli alunni
la struttura e l‟organizzazione di
massima del progetto di cui sopra,
specificando che la durata del cor-
so sarebbe stata di 80 ore con altre
15 ore di formazione obbligatorie
da effettuarsi a Palermo prima
dell‟inizio delle attività progettua-
li; che l‟alloggio sarebbe stato pre-
sumibilmente presso famiglie ac-
creditate.
Il 13 ottobre 2014, alle ore 16:30
presso la sede centrale del Cascino,
sono stati convocati i corsisti se-
lezionati ed i loro genitori, per la
stipula del contratto e per dare loro
le informazioni di carattere genera-
le sulle date e sugli orari del corso.
La partenza per Edimburgo è stata
fissata per il 21/10/2014
dall‟aeroporto Falcone-Borsellino
di Palermo con un volo della com-
pagnia aerea “Easy-Jet” delle ore
11:35. Il rientro previsto il
1 7 / 1 1 / 2 0 1 4 c o n a r r i v o
all‟aeroporto Falcone-Borsellino
di Palermo.
Martedi 21 ottobre alle ore 09:00,
il gruppo composto dai seguenti
alunni Marulli Simone, Ben Ghaf-
far Yesser, Brucoli Alessandro,
Manzella Simone, Bartolotta Fran-
cesco, Aronica Lucrezia, Mamo
Rosalia, Delos Santos Charmis,
Bologna Emanuele, Lo Giudice
Marco, Dainotto Donatella, Terra-
nova Silvia, Panizzardi Vincenza,
Baldi Fabiola, Messina Sonia, si è
ritrovato all‟aeroporto Falcone-
Borsellino di Palermo, da dove con
la compagnia Easy-Jet ha raggiunto
Edimburgo alle ore 20:00, con una
sosta a Londra di 4 ore. Raggiunta
Edimburgo, abbiamo incontrato la
preside della scuola Miss Valerie
Reynoald che ci ha consegnato gli
abbonamenti dei bus e ci ha ac-
compagnato ai taxi per raggiungere
le famiglie dove avremmo allog-
giato durante tutto il periodo previ-
sto dal progetto. Mercoledi 22 alle
ore 09:00 hanno avuto inizio le
lezioni secondo il timetable. Ve-
nerdi 24 ottobre, nel tardo pome-
riggio, il gruppo ha effettuato una
interessantissima visita guidata
presso la “George House” dove
abbiamo potuto vedere lo stile de-
gli arredi e conoscere le bizzarre
abitudini della nobiltà del tempo.
Di sera la comitiva ha partecipato
al “Ghost-tour” in mezzo alle stret-
te e buie stradine della zona del
Parlamento. La sera di Sabato 25
ottobre è stata dedicata ad un mo-
mento di relax presso il “Malona-
pub”; mentre Domenica 26 ottobre,
dalle ore 09:30 fino alle ore 17:00
i l g r u p p o h a e f f e t t u a t o
un‟escursione dell‟intera giornata
presso la fredda e piovosa città di
Glasgow, visitando il museo civi-
co cittadino, dove fra le tante opere
è custodito il Cristo di San Giovan-
ni della Croce di Salvador Dalì.
Lunedi 27 ottobre, sono riprese
regolarmente le attività didattiche
dalle ore 09:00 alle ore 15:00 con
la solita pausa pranzo dalle ore
12:00 alle ore 13:00. Martedi 28
ottobre, dopo cena abbiamo avuto
la possibilità di conoscere le tradi-
zionali e divertentissime danze
scozzesi presso la Summerhall,
dove il il nostro accompagnatore,
Mr. Tom, vestito elegantemente
con il suo classico Kilt si è esibito
suonando la sua cornamusa. Il gior-
no successivo dopo le tre ore di
lezione mattutine, abbiamo visitato
il “Palace of Holyroodhouse” resi-
denza ufficiale della regina Elisa-
betta. Il tour ha previsto la visita
delle stanze private e di rappresen-
tanza della famiglia reale, dei giar-
dini reali e dei resti dell‟abbazia
agostiniana. Giovedi 30 ottobre
dopo le canoniche ore di lezione il
gruppo ha effettuato un‟attività di
Karaoke, cantando delle canzoni
internazionali in lingua inglese. Il
31 ottobre, un classico, la tipica
festa di halloween. L‟indomani
visita al museo civico nazionale di
Edimburgo, e la sera relax-time
presso il “Frankstein-pub”.
Il 2 novembre, al castello di Stir-
ling, uno dei più grandi e impo-
nent i castelli della Scozia e
dell'Europa occidentale, sia dal
punto di vista storico sia architetto-
nico. Il castello è un monumento
nazionale ed è diret to dall‟
“Agenzia Storica Nazionale".
STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO
Pagina 11 Copia interna a diffusione gratuita Anno 2014/2015 Numero Unico
È il quartier generale del reggimen-
to dell'Argyll and Southerland Hi-
glanders, sebbene tale reggimento
non sia di guarnigione qui da mol-
to. Il museo del reggimento è situa-
to all'interno, in cima ad una colli-
na, costruito sopra uno spuntone di
roccia vulcanica, circondato su tre
lati da ripidi dirupi che lo rendono
facilmente difendibile. Tutto ciò,
unito alla sua posizione strategica,
lo ha reso un'importante fortifica-
zione sin dalla sua costruzione.
Molti degli edifici principali del
castello si datano fra il XV e il
XVI secolo, molti fra i Sovrani di
Scozia vi sono stati incoronati,
inclusa Maria Stuarda che vi venne
incoronata il 9 settembre 1543
all'interno della cappella reale. Il
castello sopportò almeno otto asse-
di molti dei quali avvenuti durante
le Guerre di indipendenza scozzesi.
L'ultimo avvenne nel 1746 quando
Carlo Edoardo Stuart tentò vana-
mente di prenderlo. Attualmente la
struttura è sotto l'egida dell'Histo-
ric Scotland. Lunedi 3 novembre,
ha avuto inizio la terza settimana
con la ripresa delle attività scola-
stiche. L‟indomani pomeriggio
abbiamo effettuato una visita gui-
data presso il castello di Edimbur-
go. Il castello di Edimburgo è
un'antica fortezza, che domina il
panorama della città di Edimburgo.
Il sito è antichissimo abitato sin
dal IX secolo a.c., la struttura del-
le costruzioni attuali risale al XVI
secolo, ad eccezione della St. Mar-
garet's Chapel che risale ai primi
anni del XII secolo. Essa è l'edifi-
c io p iù a nt ico d e l la c i t t à
di Edimburgo, giunto integro fino
ai nostri giorni. Come tutti i castel-
li, la fortezza di Edimburgo è stata
sempre un centro di attività milita-
ri. Fra le fortezze antiche di tutta
la Gran Bretagna, il castello di E-
dimburgo è fra le poche che può
vantare una guarnigione militare
permanente, sia pure per motivi di
rappresentanza, e il quartier gene-
rale del Royal Regiment of Scot-
land e del British 52nd Infantry
B r i g a d e . È a n c h e s e d e
dei musei dei Royal Scots e dei
Royal Scots Dragoon Guards.
L'amministrazione del castello di-
pende dal Ministero della Difesa
del Governo britannico. Il castello
è ormai un museo ed è quello più
visitato della capitale scozzese. La
serata è stata dedicata al relax at-
traverso l‟organizzazione di una
partita al bowling, ci siamo suddi-
visi in tre squadre, dando vita ad
una combattuta partita che ha visto
alla fine primeggiare la squadra
guidata dal prof. Parrinello. Gio-
vedi 6 novembre le lezioni hanno
avuto termine alle ore 12:00 e dopo
pranzo il gruppo ha effettuato una
interessantissima escursione a Cra-
mond Island, la sera invece proie-
zione in lingua inglese del film
“Fury” con Brad Pitt. Venerdi 7
novembre pomeriggio di shopping
per le vie di Edimburgo. Sabato
l‟orto botanico di Edinburgo, la
sera il giro dei pub. Domenica 9
novembre vis ita guidata alla
“Glenkichie distillery” dove abbia-
mo avuto la possibilità di conosce-
re il processo di produzione del
whisky scozzese. In seguito abbia-
mo visitato il bellissimo Castello di
Tantallon, fortezza inespugnabile
del 1400, fatto costruire da Wil-
liam Douglas, immerso in un fanta-
stico contesto tra il verde dei prati
circostanti e l‟azzurro del mare e
del cielo. Lunedì 10 novembre so-
no riprese le attività didattiche in
v is t a de l l ‟esa me f ina le de l
“Trinity”, di sera il gruppo ha as-
sistito alla proiezione del cartone
animato “the book‟s life”, una sto-
ria d‟amore di tre ragazzi che con
lealtà e rispetto reciproco hanno
affrontato le mille difficoltà della
vita. Venerdi 14, nella mattinata si
sono svolti gli esami Trinity; dopo
cena tutti a provare il brivido di
pattinare sul ghiaccio. Sabato e
Domenica relax e visite guidate e
infine è arrivato Lunedì 17 novem-
bre con il nostro ritorno. Alle ore
05:00 i taxi ci hanno portati
all‟aeroporto di Edimburgo, da
dove alle ore 07:20 siamo partiti
alla volta di Londra, da dove alle
ore 16:30 abbiamo preso il volo per
PALERMO. Per concludere posso
di certo dire che questa è stata una
delle esperienze più importanti
della mia vita e mi ha dato la possi-
bilità di crescere umanamente e
professionalmente.
Bologna Emanuele VBE
. . . . . l ' I n g l e s e
STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO
Pagina 12
19 MARZO “SAN GIUSEPPE LAVORATORE”.
La festa di San Giuseppe ricorre il 19 Marzo. In
Sicilia, in Puglia e in Abruzzo era d‟uso organizza-
re il banchetto o invito di San Giuseppe, cioè un
pranzo, a cui le famiglie benestanti invitavano i po-
veri e li servivano e in cui tre degli invitati rappre-
sentavano la Sacra Famiglia. Altri due elementi ti-
pici di questa festa sono i falò e le frittelle dette
“zeppole”. Enorme cataste
di legna, raccolte per de-
vozione, vengono accese
nei crocicchi e nelle piaz-
zole dei paesi e quando
stanno per spegnersi, i ra-
gazzi vi saltano sopra gri-
dando: “Evviva S. Giusep-
pe con tutte le zèppole ap-
priesse!”. Delle zeppole si
fa grande consumo in mol-
te regioni d'Italia; a Geno-
va, parodiando il verso
dell'Achillini si ripete:
“Sudate o fuochi a prepa-
rar friscieu”; e a Roma,
specie nel quartiere Trion-
fale, gli innumerevoli frittellari, attirano il pubblico
affiggendo al loro banco “sonetti” come questo:
Vieni, ti avanza, o Popolo Romano, in questo spac-
cio di frittelle ameno; Vieni a gustar ciò che sa far
m i a m a n o .
In molte regioni d‟Italia, la festa di San Giuseppe è
anche considerata la Festa del papà.
Come da tradizione il nostro istituto partecipa ai
festeggiamenti preparando il classico pane di San
Giuseppe, utilizzando i seguenti ingredienti: farina,
acqua, lievito sale e finocchietto. Quest‟anno i
prof.ri Lauretta Alessandro, Lo Giudice Pietro e
Fallo Umberto hanno preparato circa 300 panini e
dell‟altro pane che è stato utilizzato per allestire
l‟altare di San Giu-
seppe nella parroc-
chia “Annunciazione
del Signore” dove il
pomeriggio di giove-
di 19 si è svolta la
funzione religiosa
alla quale hanno par-
tecipato circa 100
alunni in rappresen-
tanza dei tre settori
professionali, accom-
pagnati dai prof.ri
Cocchiara Mario,
Fallo Umberto e Par-
rinello Antonino.
A mio parere, queste
manifestazioni, dovrebbero essere ripetute, per fare
rivivere delle tradizioni storiche e gastronomiche
che rischiano di scomparire.
Montevago Salvatore 2° Ox
STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO
Pagina 13 Copia interna a diffusione gratuita Anno 2014/2015 Numero Unico
SE QUESTA NON È GIÀ "UNA BUONA SCUOLA"!
Grande successo anche quest'anno
all' IPSSAR “F.P CASCINO” di
Palermo con la 4^ edizione della
festa di fine anno " Cascino in
passerella". Uno spettacolo che ha
rappresentato per i ragazzi un mo-
mento magico in cui l'integrazione,
l'inclusione e la voglia di stare in-
sieme sono stati la cornice all'in-
terno della quale i diversi talenti si
sono espressi in tutte le varie for-
me: canto recitazione, ballo...e
performances di professionalità
con le gare di sala e cucina. Do-
centi e alunni insieme per rendere
la scuola un luogo di incontro per
tutti.
II musical "Il gobbo di Notre Da-
me", coordinato dalla professores-
sa Ammavuta, ha meritato gli ap-
plausi più copiosi del pubblico, per
l'elevato spessore talentuoso che
hanno dimostrato ragazzi e ragazze
del biennio insieme a quelli più
grandi.
Lo spettacolo realizzato nell'ambi-
to del progetto dell'area a rischio e
contro la dispersione scolastica si
pone ogni anno l'obiettivo di far
emergere tutte le qualità e le diver-
sità che rappresentano i punti di
forza e non di debolezza della no-
stra società. Tutti i ragazzi con o
senza difficoltà hanno partecipato,
senza escludere nessuno, nemmeno
coloro che nell'immaginario collet-
tivo non potrebbero avere un posto
sul palcoscenico come protagoni-
sta. È il caso di Antonino e Filippo
che con la loro voglia di divertirsi
e di divertire hanno regalato mo-
menti magici e indimenticabili al
pubblico che li ha ringraziati con
calorosi applausi; è il caso di Ga-
vin che con la sua lingua dei segni
ha accompagnato l'inno nazionale.
Il riepilogo di un anno in cui anche
le diverse progettualità sono emer-
se sul palco, come il progetto
"mani in pasta" dei ragazzi "molto
speciali" che con i loro cannoli
siciliani hanno deliziato gli ospiti.
Non è mancato sul palco lo sport,
altro fiore all'occhiello della scuo-
la, attraverso le premiazioni degli
alunni che hanno meritato le coppe
in quanto primi in diversi tornei
con altre scuole. Una collaborazio-
ne a 360 gradi, dal dirigente scola-
stico in primis, "Lucia Assunta
Ievolella", ai docenti che hanno
visto i loro alunni impegnati nelle
prove, alle famiglie; questo sosten-
gono i docenti coordinatori del
progetto, le prof.sse Cinzia Amma-
vuta, Rosanna Perricone, Marina
Prezzabile e Delia Sardina soddi-
sfatte per l'esito della serata. M. Prezzabile
STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO
Pagina 14
Festa delle forze armate Il 4 novembre è stata l'unica festa
nazionale che, ist ituita nel 1919,
abbia attraversato le età dell'Ita-
lia liberale, fascista e repubblica-
na. Fino al 1976 è stata un giorno
fest ivo a tutt i gli effett i. Dal
1977 in poi, a causa di una rifor-
ma del calendario delle fest ività
nazionali introdotta per ragioni
economiche con lo scopo di au-
mentare il numero di giorni lavo-
rat ivi con la legge 5 marzo 1977
n. 54, è stata resa "festa mobile"
che cadeva nella prima domenica
di novembre. Nel corso degli anni
'80 e '90 la sua importanza nel
novero delle fest ività nazionali è
andata declinando, ma recente-
mente é tornata a celebrazioni
ampie e diffuse. Durante la festa
delle forze armate Italiane è dif-
fusa l' apertura delle caserme al
pubblico per favor ire l' incontro
fra militari e civili. Vengono or-
ganizzate esposizioni di arma-
ment i e mostre, riguardant i in
part icolare la prima guerra mon-
diale all' interno delle caserme.
Usuali sono anche le dimostra-
zioni sport ive e le esercitazioni
dimostrat ive dei soldat i. I Mini-
steri della Difesa e dell'Istruzione
collaborano affinché bambini e
ragazzi prendano parte alle cele-
brazioni di fronte ai locali Monu-
ment i ai Cadut i. In alcuni anni
furono anche promosse iniziat ive
come il libero accesso a cinema e
mezzi pubblici per gli apparte-
nent i alle forze armate, e la pos-
sibilità per le famiglie di ospitare
a pranzo un giovane di leva. Noi
dell'IPSSAR FRANCESCO PAO-
LO CASCINO non siamo potut i
mancare ad un avvenimento così
importante, che ha avuto sede
presso la caserma TURBA , situa-
ta in prossimità dell'omonima
piazza. È stata una bella espe-
rienza, ben organizzata, ricca di
storia e passione. Siamo stat i gui-
dat i per tutta la durata della ma-
nifestazione, e devo dire che ab-
biamo trovato per ogni stand mi-
litari sorrident i e disponibili nel-
lo spiegare il loro mest iere e le
loro strumentazioni. Sono conten-
to perché le scuole di Palermo
hanno risposto abbastanza bene,
presentandosi numerose, gli ad-
dett i hanno avuto un bel fare,
rispondendo ad ogni dubbio e
perplessità di grandi e piccini.
Questa manifestazione ha dimo-
strato l'impegno e la dedizione di
coloro che assicurano giorno do-
po giorno la nostra sicurezza. Di
certo un‟esperienza da riproporre
per gli anni successivi.
Daniele Minneci 3EE
STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO
Anno 2014/2015 Numero Unico Pagina 15 Copia interna a diffusione gratuita
La Giornata della legalità
Tricolore Vivo La fine dell‟anno scolastico coincide
con la giornata dedicata alla nostra
bandiera attraverso il concorso
“Tricolore Vivo” . A rappresentare la
nostra scuola quest‟anno ci hanno
pensato i ragazzi della succursale di
via dei decollati: Amato Salvatore e
Patru Radu che hanno presentato un
cartellone rappresentante la Sicilia
anima del mediterraneo e porta
dell‟Europa e un Cd Rom con foto
con la presentazione di un menu de-
dicato al nostro “Tricolore”.
Presenti numerose scuole d‟Italia, gli
allievi del “Cascino”, come sempre,
hanno ben figurato a questa manife-
stazione
Rdz.
Martedi 17 marzo dalle ore 12:00 alle
ore 14.00 gli alunni delle classi del
primo biennio della succursale di via
Deodato, hanno partecipato, presso
i l t e a t ro d e l l a p a r r o c c h i a
“Annunciazione del Signore”, ad
una conferenza sulla legalità tenuta
dal pasticcere Alessandro Marsicano,
da alcuni anni taglieggiato dalla ma-
fia. Moderatore della manifestazione
è stato il prof. Eraldo Ciani che ha
introdotto il coraggioso imprenditore
parlando ai ragazzi dei valori della
legalità del rispetto sociale.
Marsicano è stato vittima di numero-
se estorsioni, poi denunciate, che
portarono nel 2011 all'arresto di tren-
tacinque persone nell'ambito del blitz
dei carabinieri denominato "Hybris".
"Da allora - spiega Marsicano, che
racconta decine di episodi segnalati
ai carabinieri - le minacce non si so-
no mai fermate e aver tolto da dicem-
bre le telecamere di sorveglianza non
è stato certo di aiuto. Minacce, ag-
gressioni verbali, tentativi di rapina,
appostamenti sotto casa. Fino
al coltello - aggiunge - piantato nella
ruota della macchina del figlio della
mia compagna".
Nonostante si porti ancora dietro gli
strascichi di quelle vicende, il com-
m e r c i a n t e r i b a d i s c e
che denuncerebbe ancora una volta, e
lo farebbe anche per i suoi figli. Ma a
pagarne il conto è lui stesso con il
suo stato di salute: "Soffro di attacchi
di panico, prendo farmaci e per quel-
lo che ho sopportato sino ad ora mi è
stata riconosciuta un'invalidità del 40
per cento. Ho subito un danno econo-
mico - continua - e l'intero rione mi
ha boicottato. Se non fosse per l'uni-
versità lavorerei poco". Poi spende
due parole per i suoi "angeli custodi",
ringraziando i carabinieri che lo tute-
lano.
Solidarietà al pasticcere è arrivata
dall'Associazione Nazionale Testi-
moni di Giustizia, che tramite il suo
presidente Ignazio Cutrò ha espresso
viva preoccupazione sui recenti atti
intimidatori nei confronti di Marsica-
no. “Non è accettabile - afferma Cu-
trò - che lo stato da un lato provveda
ad assegnargli un dispositivo di scor-
ta, e dall'altro lasci totalmente sguar-
nito e privo di sistema di videosorve-
glianza l'attività commerciale che
resta preda, come verificatosi nella
notte pochi giorni fa, di gravi atti di
i n t i m i d a z i o n i d a g l i e s i -
ti potenzialmente disastrosi".
Un plauso agli alunni presenti che
hanno seguito l‟intera manifestazione
in modo composto e partecipato, po-
nendo al Sig. Marsicano numerose
domande, alle quali quest‟ultimo ha
risposto in modo esaustivo, usando
un linguaggio semplice e diretto che
di certo è entrato nella testa di noi
ragazzi. A mio parere queste iniziati-
ve andrebbero ripetute, poiché rap-
presentano un momento di crescita
umana e professionale.
Scialabba Domenico 2° Ox
STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO
Pagina 16
Exponi le tue idee Gli studenti hanno compiuto un
“percorso” didattico, che partendo
dal lavoro in classe sui temi di expo
Milano 2015, il cibo, culminerà
nella visita al sito espositivo, la-
sciando un‟eredità di contenuti ed
esperienze a tutti quelli che vi han-
no preso parte. La gara è consistita
in una battaglia, fino all‟ultima pa-
rola, in cui le classi si sono sfidate
per far prevalere le loro posizioni, a
favore o contro, senza prevaricare
gli uni sugli altri. Sono stati affron-
tati a classi aperte, argomenti glo-
bali come fame, migrazione, gestio-
ne dei rifiuti, biodiversità anche al
fine di acquisire padronanza dialet-
tica e capacità espositiva. Ebbene, a
fine percorso tutti hanno raggiunto
un ottimo risultato: forte motivazio-
ne e senso di appartenenza alla pro-
pria scuola; e non solo: da questa
pratica didattica sono riusciti ad
imparare a riflettere sul proprio
operato, hanno sviluppato la capa-
cità di porre questioni, di cooperare,
di rilevare errori ed affrontarli, di
maturare un atteggiamento creativo
e quant‟altro.
Anche questo si impara a scuola.
Anche questo è un esito da attende-
re, da valutare per quanto la numeri-
cità del voto ( a cui sembriamo ab-
barbicati in modo quasi inestirpabi-
le) non sembri il linguaggio miglio-
re. Un fare scuola secondo la logica
del metasapere, della circolarità tra
insegnanti, studenti, saperi, metodo-
logie e relazioni fa riscoprire il Desi-
derio di Insegnare.
Chiara Vella
Un‟esperienza “speciale” a Pa-
lermo: Sperimentazione lavorati-
va per disabili. A Palermo il
ristorante “Rivugghio allo Scali-
no” sito in via Bottai, nei pressi
di Piazza Marina, dal dicembre
2014 ha attivato un’esperienza
singolare, ha selezionato
dall‟Istituto Alberghiero Casci-
no, da varie associazioni paler-
mitane e da altre scuole ragazzi
disabili in grado lavorare
nell‟ambito della ristorazione e li
ha inseriti nell‟organico di cuci-
na e di sala. I titolari
dell‟impresa ristorativa hanno
parallelamente coinvolto i geni-
tori affinché si potesse lavorare
su una progettualità lavorativa
per i loro figli. I ragazzi disabili
sono stati selezionati in base alle
loro risorse e potenzialità e, per
ognuno di loro, è stato predisposto
un piano individuale di lavoro, con
tempi e mansioni differenti. I disa-
bili si sono in un contesto favorevo-
le al loro sviluppo individuale e
sociale, valorizzati nelle loro attitu-
dini e gratificati e motivati dalla
retribuzione giornaliera.
Rdz.
Disabili al lavoro
STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO
Anno 2014/2015 Numero Unico Pagina 17 Copia interna a diffusione gratuita
Alcuni anni fa, sulle pagine di questo
giornale, avevamo già parlato di
Canapa/Cannabis; in quell‟occasione,
nell‟ambito di un‟analisi sul consumo
di droghe tra i giovani, si sottolineò un
paradosso: il proibizionismo nei con-
fronti delle droghe cosiddette leggere e
la totale libera circolazione di alcol e
tabacco che, è ormai risaputo, mieto-
no più vittime della marijuana.
Oggi torniamo a parlare di CanaPa per
segnalare una bellissima iniziativa,
nata da un progetto promosso da IGS
Student‟s Lab al quale hanno preso
parte alcuni alunni della 4AE del no-
stro Istituto, seguiti dalla professoressa
Rosanna Farinella e da un tutor nomi-
nato da IGS. I ragazzi hanno costituito
una società per azioni, la CanaPa s.p.a.
con l‟obiettivo di produrre e commer-
cializzare prodotti alimentari a base di
canapa e far conoscere le proprietà
salutari della canapa a tutti coloro che
la associano esclusivamente al mondo
delle droghe.
I ragazzi hanno sviluppato il loro Busi-
ness Plan ed hanno poi cominciato a
sperimentare i prodotti che avrebbero
poi commercializzato, usufruendo, per
questo, anche del laboratorio di pastic-
ceria dell‟istituto.
Lo scorso 30 marzo, - ci racconta
Gianpiero Carnevali (uno dei soci fon-
datori) – è giunto il giorno della com-
petizione provinciale e ci siamo ritro-
vati al centro commerciale Conca
D‟Oro con altri ragazzi provenienti da
scuole di Palermo e provincia a presen-
tare ciò che avevamo realizzato; i no-
stri prodotti sono andati a ruba e noi
abbiamo ricevuto una menzione spe-
ciale dalla giuria per la nostra idea in-
novativa.
Le attività della CanaPa s.p.a. non si
sono concluse lì, il gruppo, composto
anche da Kevin Romano, Alan Lo Pic-
colo, Giuseppe Conti, ha continuato a
lavorare e sperimentare nuovi prodotti,
ha partecipato ad altri seminari e
meeting e si prepara ad affrontare in un
prossimo futuro la competizione regio-
nale per la quale si sono classificati.
Nel frattempo i ragazzi hanno ampliato
le loro conoscenze e innalzato i loro
obiettivi, hanno compreso che dalla
pianta della canapa può nascere il loro
futuro. Quest‟attività, nata quasi per
gioco, può trasformarsi per loro in
un‟opportunità di lavoro e di sviluppo.
Ernesto Gagliardo
CANAPA IN CUCINA ALL’ALBERGHIERO CASCINO
STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO
Pagina 18
La nostra impresa scolastica
La Firri Firri SPA JA è
un‟impresa scolastica, nata a di-
cembre 2014 e costituita dagli
allievi della V EE dell‟Ipssar Ca-
scino di Palermo, sulla base del
progetto Impresa in Azione Ju-
nior Achievement.
Dal brain storming iniziale è nato
il nome dell‟azienda, “Firri Firri”
è la girandola : la denominazione
deriva da un simbolo molto diffu-
so in Sicilia e l‟uso del dialetto
testimonia l‟attaccamento alla
terra dei ragazzi.
Sin dai primi incontri è venuta
subito fuori l‟esigenza di creare
un prodotto per il quale gli allie-
vi avessero delle competenze di
base: si è infatti pensato al setto-
re gastronomico.
Gli allievi in assetto di gruppo
hanno discusso e dibattuto e si
sono accordati sulla creazione di
Tres : un tris di paste fresche che
divenissero connubio di tradizio-
ne e innovazione:
la rossa, nasce dall‟incontro della
pasta fresca con le arance rosse
di Sicilia
la verde nasce dall‟incontro della
pasta fresca con il basilico
la grigia nasce dall‟incontro della
pasta fresca con la grappa .
Tres diviene quindi il prodotto da
sperimentare, da produrre, da
vendere, e, accanto ad esso i ra-
gazzi hanno pensato di estendere
in seguito l‟idea al pane .
La caratteristica fondamentale
del prodotto è l‟utilizzo di mate-
rie prime di alta qualità e a km
zero ( le arance rosse sono igp
siciliane, la farina di grano duro
proviene da Castelvetrano); le
paste ottenute in sperimentazione
sono gradevoli al gusto, sono
state apprezzate da un vasto cam-
pione di consumatori e ogni con-
fezione è stata corredata da una
ricetta che ne esalti il gusto.
I ragazzi hanno compilato l‟atto
costitutivo e cominciata la sotto-
scrizione delle azioni per la costi-
tuzione del capitale.
Il capitale sottoscritto e versato
interamente ammonta a 612 euro.
Sono stati effettuati due incontri
con i formatori di UniCredit che
hanno dato le basi per la compi-
lazione del model canvas e del
business plan. Quest‟ultimo viene
presentato in forma molto sem-
plificata in quanto l‟istituto al-
berghiero non prevede un pro-
gramma cosi approfondito di Ec.
Aziendale.
Si è creato l‟organigramma a-
ziendale con l‟assegnazione dei
ruoli, alcuni allievi hanno imme-
diatamente assunto il ruolo svol-
gendo le mansioni assegnate, altri
hanno avuto maggiore difficoltà,
ma tutti si sono impegnati in mo-
do notevole.
È stata effettuata una indagine di
mercato per i concorrenti e per
stabilire il prezzo adeguato.
Uno dei manager della comunica-
zione si e‟ rivelato molto impor-
tante nella ricerca degli sponsor,
infatti alcune aziende del territo-
rio hanno creduto nel progetto e
accettato di lavorare insieme:
molini del ponte Castelvetrano,
ha fornito le farine
l‟ arancia rossa di Zisa Emanue-
le, ha fornito le arance
Extempora , ha fornito manifesti
e stand
Ipssar Cascino ha contribuito con
le uova
Anag ha fornito la grappa.
I ragazzi hanno avviato una spe-
rimentazione nel laboratorio di
cucina e, dopo alcune prove, han-
no stabilito l‟esatta grammatura
del prodotto, hanno scelto la con-
fezione e hanno organizzato due
eventi a scuola per la produzione
e la vendita.
Sono state prodotte 23 confezio-
ni per ogni tipo , all‟arancia, alla
grappa, al basilico, per due giorni
consecutivi.
L‟intera produzione di 138 confe-
zioni è stata totalmente venduta e
gli allievi hanno rilasciato la ri-
cevuta e ottenuto ordini per la
produzione successiva.
È stata effettuata una indagine
sulla clientela per evidenziare il
gradimento.
Gli allievi hanno creato il mani-
festo pubblicitario il logo, lo slo-
gan e hanno realizzato un video
di presentazione del prodotto.
Il progetto svolto durante l‟anno
ha portato gli allievi alla Fiera
Regionale delle Start up , tenutasi
a Catania, e, in tale contesto i
nostri allievi si sono classificati
terzi nella competizione .
L‟azienda, concluso l‟anno, è
stata liquidata, il capitale versato
è stato restituito agli azionisti e
gli allievi hanno presentato alla
maturità il progetto.
Alcuni di loro hanno proposto di
sviluppare la loro idea in una a-
zienda reale da immettere sul
mercato.
A. Sanfilippo
STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO
Pagina 19 Copia interna a diffusione gratuita Anno 2014/2015 Numero Unico
Lo scorso mese di maggio,
all‟interno delle attività legate
all‟educazione alla legalità, ab-
biamo visitato la cantina “cento
passi” a San Cipirrello, che non è
una cantina come le altre, ha una
storia dietro incredibile, che rac-
conta del coraggio e la forza di
volontà di persone che hanno lot-
tato contro la mafia. Infatti que-
sta cantina è costruita su terreni
confiscati alla mafia e il suo no-
me ricorda il famoso giornalista
di Cinisi, Peppino Impastato, uc-
ciso dalla mafia a causa del suo
profondo senso di legalità. Il vi-
no, prodotto dalle uve coltivate in
questi terreni, viene venduto in
molti supermercati della Sicilia e
non solo e in ogni bottiglia vi è
un etichetta che oltre il nome del
vino illustra la storia della canti-
n a .
Nella stessa mattinata ci siamo
poi spostati nei pressi di Piana
degli Albanesi, precisamente a
Portella della Ginestra dove il
primo maggio 1947, su circa due-
mila persone, riunite per festeg-
giare il giorno della festa del la-
voro e la recente vittoria alle ele-
zioni regionali dei partiti dei la-
voratori, si abbatté il fuoco della
banda criminale di Salvatore Giu-
liano, spalleggiata dai latifondisti
e dai mafiosi e servizi deviati
dello stato. Si tratta della prima
strage dell'Italia repubblicana,
morirono undici persone a cui si
aggiunsero una trentina di feriti e
Cantina “I Cento Passi” successive tre morti, a causa delle
ferite. La maggior parte delle vit-
time furono giovani. Al memoriale
che ricorda le vittime della strage
abbiamo incontrato per caso un
anziano signore che era presente
sul posto il giorno della strage.
Egli ci ha raccontato la sua espe-
rienza terribile e ci ha raccoman-
dato di non dimenticare mai le
storie di coloro che hanno dato la
loro vita innocente per amore della
libertà. Questa gita è stata molto
interessante e costruttiva, perché
ci ha fatto vivere vicende della
nostra storia recente a noi scono-
sciute, vicende che hanno cambia-
to la vita del nostro paese.
Classe 3^ EE
IL MIO PRIMO SERVIZIO A novanta giorni esatti dall'inizio
della nostra esperienza scolastica al
"Cascino", il Prof. Mario Cocchiara
ci ha reso partecipi della gestione di
un servizio di accoglienza , in occa-
sione del ricevimento dei genitori di
mercoledi 17 dicembre, svoltosi dal-
le ore 15:30 alle ore 17:30 presso la
sede succursale di Via Deodato, n°
1. Insieme ad altri compagni delle
classi 2ª Ox e Qx, alle ore 15:30 ci
siamo riuniti in sala ristorante per
un breafing, durante il quale i re-
sponsabili del servizio hanno asse-
gnato e spiegato i compiti da svol-
gere ai diversi componenti del team
ed a seguire abbiamo sistemato le
classi che dovevano ospitare i vari
coordinatori ed i genitori degli stu-
denti. Arrivato il Prof. Cocchiara, ci
ha riuniti in anfiteatro per l'ispezio-
ne sulle divise e ci ha dato le ultime
raccomandazioni di rito, ricordando-
ci, soprattutto, le regole dell'etica
professionale che ogni operatore
deve sempre rispettare nella gestio-
ne di una qualsiasi attività. Alla
fine del servizio ognuna di noi aveva
una certa stanchezza fisica che tra-
spariva dal viso, ma una grande
soddisfazione interiore per avere
svolto nel migliore dei modi il suo
primo servizio, testimoniato dai
complimenti dei presenti e del prof.
Coccchiara.
Le alunne della classe 1ª Qx
STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO
Pagina 20
Perderti
Perderti
un buco dentro al cuore
Non vederti
respiro soffocato,
la solitudine mi stringe la gola.
Il mio sorriso muore
perché non posso più baciarti.
Lo Iacono C. 1ª I
Un bacio
Un bacio che non era per me amore un cuore spezzato tradimento rabbia che esplode dentro fuoco spento dalla gelosia Cavarretta 1ª C
Vento
Vento che sfiora la pelle due cuori che battono
condivisione mani che si sfiorano La fiducia che nasce
la curiosità di conoscerti
Bellavista Simona 1ª G
Da un progetto ideato e condotto dalla professoressa A. Giordano, a voi il me-
glio della scrittura creativa delle classi prime sez. B, C, G, I.
Famiglia
Famiglia,
àncora che salva
dalla tempesta
di un mare infinito.
Amore
di un uomo e una donna
si irradia sui propri figli.
La dolcezza della notte
che accarezza
con un bacio in fronte
chi già dorme.
La felicità di quegli attimi
che non si cancelleranno mai.
Minasola C. 1ª B
Nostalgia
Nostalgia,
ogni volta che svanisci ai miei occhi
incredula
che con te
il tempo
si dissolva,
un pugno di sabbia
che scivola via.
Paura
che una parola di troppo
Ti porti lontano da me.
Roccella G. 1ª G
Gelosia
Giorno di tempesta le nostre liti Il sole due amici che giocano i fiori riprendono colore la pace Pavia Noemi 1ª G
Fulmine
Fulmine cieco nel buio la paura di perderti soffio del vento che attra-versa un albero tu che ti allontani da me Fiore che sboccia è renderti felice Misseri Vito 1ª I
L’amore per lei…
L’amore per lei
era fiato sospeso dentro
La lontananza
Gelo che fa male.
Non ha più forza,
per combattere,
la felicità.
Un soffio,
una candela che si spegne
il mio amore per te.
Gloria A. 1ª C
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Anno 2014/2015 Numero Unico Pagina 21 Copia interna a diffusione gratuita
TASTE OF SICILY Si chiama Taste of Sicily ed è un
cooking show riservato agli studenti
universitari, delle Accademie delle
Belle arti e dei conservatori. Il pro-
getto che prevede una serie di ge-
mellaggi con altre università
d’Italia, parte dall’Ersu di Palermo
e dà il via ad un programma di turi-
smo studentesco e giovanile che
punta alla riscoperta di luoghi, suo-
ni ma soprattutto dei sapori sicilia-
ni e della dieta Mediterranea in
vista di Expò 2015. «I finalisti della
gara di cucina, infatti - dice il presi-
dente dell’Ente Alberto Firenze - si
esibiranno anche all’interno
dell’appuntamento milanese, teatro
delle “cucine” di tutto il mondo». Un
talent show culinario che prevede
anche concerti di band emergenti
studentesche e itinerari tra i luoghi
più frequentati dagli studenti uni-
versitari fuori sede. Un’ottica nuova
per scoprire e far scoprire le città
dell’isola e iniziare a costruire per-
corsi di turismo studentesco estivo
attraverso gli ostelli della gioventù
e le stesse strutture Ersu. Il bando
per partecipare ai talent di cucina e
musicali sarà pubblicato a gennaio
sul sito dell’ente universitario. In
calendario, una serie di appunta-
menti da gennaio a giugno e il coin-
volgimento anche degli altri Ersu
siciliani a cominciare da Messina
da dove si partirà il 31 gennaio e l’1
febbraio. L’itinerario turistico- mu-
sicale- gastronomico toccherà poi
anche Catania (18-19 febbraio), En-
na (5-6 marzo), Caltanissetta (13-14
marzo), Palermo (7-8 aprile) e, tra
maggio e giugno, approderà
a l l ’ E x p ò d i M i l a n o .
Il programma dell’iniziativa è stato
illustrato GIOVEDI, 18 DICEM-
BRE 2014 presso la mensa univer-
sitaria di Palermo, trasformata per
un giorno in ristorante stellato gra-
zie alla presenza di tre chef - testi-
monial: Salvatore Cappello
(l’inventore della torta Setteveli a
capo della pasticceria Cappello),
Patrizia Di Benedetto (unica donna-
chef di Sicilia ad essersi aggiudica-
ta la stella Michelin e regina del
Bye Bye Blues) e Peppe Giuffrè
(chef del resort Officina gastronomi-
ca a Trapani che dei sapori mediter-
ranei e siciliani ha fatto un punto di
forza). A lavoro anche alcuni stu-
denti dell’Istituto alberghiero Casci-
no, guidati dai prof.ri Cocchiara
Mario per il settore Accoglienza
Turistica, Pagano Salvatore e Ter-
razzino Michelangelo per il settore
Sala-Bar e Perricone Ferruccio per
il settore cucina.. Tanti, infine, gli
ospiti e interlocutori istituzionali
tra cui l’assessore regionale alla
formazione, Mariella Lo Bello che a
fine serata si è esibita in alcuni bra-
ni dal vivo insieme a Marcello Man-
dreucci, e Dario Cartabellotta re-
sponsabile per la Regione del Clu-
ster Bio mediterraneo che riunisce
12 regioni dell’area mediterranea.
La Regione col progetto “Born in
Sicily” è uno degli sponsor
dell’iniziativa
Scialabba Domenico 2° Ox
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Pagina 22
I NOSTRI RISULTATI SPORTIVI
TORNEI D’ISTITUTO
1° CLASS. CALCIO A 5 - TRIENNIO CLASSE 5GS
( PEZZINO – LUPARELLO – GUADALUPI – GIANGROSSO –
MORICI - CAMINITA)
1° CLASS. CALCIO A 5 - BIENNIO CLASSE 2H
( AZZARITO – CELESIA – FIORE - GIACONIA – MARANZANO –
BOSCAINO)
1° CLASS. PALLAVOLO - TRIENNIO CLASSE 5AE
(CRISCENTI – SOLAZZO – NISI – CARBONARI – MARINO –
PATRICOLO - BILLECI – SCIACCHITANO)
1° CLASS. TENNIS-TAVOLO CLASSE 2L
(MANCUSO)
Come ormai ac-
cade con puntua-
li tà, anche l‟anno
che si è appena
concluso ha visto
i nostri ragazzi
distinguersi nel-
le diverse disci-
pline sportive in
cui si sono impe-
gnati , ottenendo
risultati di gran-
de prestigio. Tut-
to ciò grazie alla
grande passione
con cui hanno
partecipato alle
varie competizio-
ni, sostenuti , co-
me sempre, dai
docenti del di-
p a r t i m e n t o d i
scienze motorie e
dal la dirigenza
che, riconoscen-
do i l ruolo fon-
damentale della
pratica sportiva
per la crescita
dei ragazzi, da
sempre ha soste-
nuto e valorizza-
to le iniziative
del gruppo spor-
tivo. Ed ecco i
nostri successi:
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TORNEI GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI
BOWLING – CAMPIONI PROVINCIALI
MULE‟ 4AE, DI BELLA 5CE, LO PORTO 5LAT, RACITI 5AE, AMMO-
SCATO 5BE, PISCIOTTA 5HS, CARBONARI 5AE, QUAGLIANA 4FE, LEO-
NARDI 5CE, CAMINITA 5GS, RACCUGLIA 5LAT, TAORMINA 4IS,
CIPRI‟ 4FE, RAPPA 4IS, GIULIANO 5GS, CUSIMANO 5EE, GUERCIO
5LAT, LO IACONO 4IS
TORNEO DI CALCIO A 5 CAMPIONI PROVINCIALI
GENNARO GABRIELE 4LS, GANCI ALESSANDRO 3D, TINAGLIA CHRI-
STIAN 1E, FIORE DAVIDE 2H, IEMMA GIUSEPPE 1H, IANNUZZO LUIGI
1H, PIAZZA JEREMY 3MS, LO GIUDICE DAVIDE 3DE, MAMONE IVAN 1°,
MARCHESE MARIO 1B, MAZZONE DANILO 1H
CORSA CAMPESTRE (DISABILI) – CAMPIONI PROVINCIALI
ALUNNI CLASSE
LO IACONO GIORGIA 1ª K
TALLUTO FILIPPO 4ª AE
BOATENG PAUL KOFI 1ª J
STEPHEN OSCAR 1ª B
I NOSTRI RISULTATI SPORTIVI
NUOTO (DISABILI) - CAMPIONE PROVINCIALE
ALUNNO CLASSE
TALLUTO FILIPPO 4ª AE
Dip.to di Scienze Motorie
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Il Cascino in servizio alla media “Falcone”
Quest‟anno tra le diverse attività di ac-
coglienza turistica e di catering, siamo
stati impegnati presso la SMS Falcone
del quartiere ZEN ad un importante e-
vento sportivo, al quale hanno partecipa-
to diverse personalità del mondo dello
sport e della politica, tra cui il Presiden-
te del CONI, Giovanni Malagò, e il sin-
daco di Palermo Leoluca Orlando.
Durante l‟incontro si è inaugurata una
bella palestra che sarà utilizzata da tutti i
ragazzi della Falcone. Per quanto riguar-
da il catering, abbiamo offerto ai nostri
“ospiti” delle pietanze tipiche della cuci-
na palermitana, arancine, sfincione, pa-
nelle ed altro.
È stata una bellissima esperienza, nella
quale ci siamo confrontati con parecchie
persone e abbiamo messo in pratica le
nostre competenze professionali.
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Il dibattito sta mostrando come
il cibo sia un deposito di tradi-
zioni ma anche un importante
mediatore tra culture diverse,
che si apre a invenzioni, incroci
e contaminazioni. L'interesse
per la cucina italiana, anzi per
le cucine, è la migliore dimo-
strazione di quanto questo sia
un elemento importante per ap-
profondire la propria identità
culturale. Dall‟unità del Regno
d'Italia in poi vi è stata una cer-
ta unificazione delle cucine re-
gionali, causata dagli sposta-
menti delle popolazioni. In mo-
do analogo, e di pari passo con
la progressiva scomparsa del
dialetto dall'uso comune, si sa-
rebbe perduta anche la tradizio-
ne della cucina regionale. La
costruzione di una cucina na-
zionale è stata favorita dalle
migrazioni da una regione
all'altra . Complici di questo
processo di unificazione culina-
ria sono stati inizialmente alcu-
ni libri di ricette (da quello di
Pellegrino Artusi a quello di
Ada Boni, solo per citarne due),
poi i giornali e le riviste dedica-
te. La cucina italiana, parte da
radici territoriali e quindi da
un'identità interna al territorio.
Come possiamo notare, identità
e tradizione si associano sem-
pre quando vi è un confronto
con imitazioni e influenze e-
sterne, l'introduzione di alimen-
ti, tecniche di cucina, stili ali-
mentari e di presentazione in
tavola.
Non dimentichiamo, però, che
ogni tradizione è il frutto, di
innovazioni e soprattutto di
scambi e ibridazioni, che si so-
no poi assestati, divenendo tra-
dizione. Scambi e ibridazioni
che possono avvenire soltanto
in presenza di precise e forti
identità.
Innovazioni e scambi con altre
culture culinarie non hanno di-
strutto la cucina regionale, anzi
la hanno meglio tipizzata, in
quanto il nuovo è stato incorpo-
rato in una solida e ben identifi-
cata base territoriale, di cui so-
no preziosi indicatori i prodotti
tipici, dai formaggi ai salumi,
dalle carni agli ortaggi e ai frut-
ti di produzione locale, senza
dimenticare la loro trasforma-
zione in piatti e menu tipici e
tradizionali. Nella costruzione
della cucina italiana identità e
scambio giocano un ruolo indi-
spensabile, in un processo che
avviene a diversi livelli: nelle
cucine casalinghe e in quelle
della grande ristorazione; me-
diante il passaparola, tramite la
carta stampata e la televisione o
con i dibattiti sul cibo. Questa
costruzione in continuo diveni-
re passa attraverso il lavoro tra-
dizionale dei 'maestri di cucina'
(perché usare il termine stranie-
ro chef?) che operano nei risto-
ranti, dove si conserva la tradi-
zione, la si interpreta e si effet-
tuano ibridazioni e innovazioni.
Altrettanto importante è l'altra
strada, sotto un certo aspetto
innovativa, delle scuole di cuci-
na, a tutti i livelli. Un tempo
erano sufficienti la scuola fami-
liare, nella quale la madre inse-
gnava alla figlia, e la scuola del
cuoco, nella quale, come nella
bottega d'arte, il maestro inse-
gnava agli allievi. Oggi sono
richieste, anzi necessarie, scuo-
le di cucina sia a diversi livelli
professionali, sia di tipo amato-
riale. Nel complesso quadro ora
tratteggiato, la principale, se
non l'unica, carta vincente che
la cucina italiana sta dimostran-
do di possedere, ma che deve
sempre più valorizzare facen-
done il suo principale elemento
di identità, è il gusto italiano
della tavola. Particolarmente
per chi la vede dall'esterno, l'I-
talia è identificata da un elevato
e tipico gusto, che da secoli si è
manifestato nelle arti e più re-
centemente nella moda, ma an-
che nella buona tavola. Man-
giare all'italiana era un segno di
distinzione nell'alta gastrono-
mia rinascimentale; ancora og-
gi, forse maggiormente, il gusto
italiano della tavola è l'indi-
spensabile elemento d'unifica-
zione della nostra cucina e an-
che un importante strumento di
diffusione dell'immagine e del-
la cultura italiana nel mondo.
Adamo Giusi, 4Is
Globalizzazione e cucina
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Difendiamo la vera cucina italiana …
Tre sono le cucine che domi-
nano la globalizzazione: il
fast food di tipo americano
(la cosiddetta
'macdonaldizzazione' ali-
mentare), la cucina cinese (è
noto che però non esiste una
sola cucina cinese, ma tante
quante sono le regioni della
Cina) e infine la sempre più
diffusa falsa cucina italiana,
che sta provocando la cosid-
detta italianizzazione della
cucina mondiale. Nel mondo
la cucina italiana si presenta
con almeno 100.000 risto-
ranti, senza contare le pizze-
rie. Ancora più importante è
però il fatto che in tutto il
mondo si acquistino piatti
pronti o dolci di stile italia-
no e che, in un numero sem-
pre maggiore di case, parti-
colarmente il sabato e la do-
menica, si cucini
'all'italiana'. Questa cucina,
in realtà, è ben diversa da
quella veramente italiana, o
meglio dalle cucine delle
regioni italiane, e consiste
soltanto nell'uso di materie
prime alimentari o di piatti
di origine italiana o di nome
italiano. A volte poi si tratta
di veri e propri 'falsi alimen-
tari'; fra i più tipici si posso-
no citare: pasta, soprattutto
spaghetti, di grano duro ma
anche di grano tenero; sughi,
di tipo vagamente italiano,
per condire la pasta, for-
maggi che si rifanno spesso
alla denominazione di par-
mesan o di pecorino, fino a
un quanto mai improbabile
parmesan-pecorino; olio d'o-
liva, delle più diverse origini
e qualità; balsamico, spesso
citato senza neppure ricorda-
re che è un aceto o, meglio,
un aroma, mentre spesso di-
viene un'aggiunta buona per
ogni occasione; gelati e sor-
betti, tiramisù e altri dolci;
caffè espresso all'italiana,
ristretto, oltre all'immanca-
bile cappuccino; vini, dal
lambrusco ai vini bianchi di
diversa origine; liquori tra-
dizionali e nuovi (soprattutto
limoncello). La questione
della mondializzazione di
una falsa cucina italiana è
ben presente a coloro che
all'estero si occupano di
grande ristorazione. Non è
certamente un caso che, ac-
canto alle sempre più diffuse
pizzerie, stiano sorgendo
spaghetterie, o spaghetti
houses, paninerie (panini
sono sempre più frequente-
mente offerti anche in Fran-
cia) e che negli Stati Uniti
siano stati preparati spaghet-
ti in cono, da mangiare per
strada. Anche il concetto ita-
liano di caffè, inteso come
luogo ove consumare una
prima colazione o una cola-
zione rapida, è entrato nella
mentalità mondiale, tanto
che è già comparso il primo
Mac Caffè.
Tutto ciò pone all'Italia una
serie di problemi. Innanzi
tutto gran parte della cucina
cosiddetta italiana mondiale
non si basa su alimenti ita-
liani, ma su imitazioni e fal-
sificazioni più o meno smac-
cate: pasta di grano tenero
che fa colla, olio d'oliva di
dubbia origine, formaggi
parmesan argentini,
'bologna' messicana, vini
che di italiano hanno soltan-
to il nome o al più la confe-
zione (come nel passato il
classico fiasco di un fanto-
matico Chianti). La prepara-
zione dei piatti cosiddetti
italiani, poi, è molto diversa
da quella originale: di solito,
all'estero, gli 'spaghetti bolo-
gnese' non sono altro che
polpette in sugo rosso con
un contorno di pasta mollic-
cia e viscida. Nella falsa cu-
cina italiana manca qualsiasi
legame tra cibo e bevanda
(non parliamo di piatto e vi-
no!) e non esiste alcun rap-
porto tra i diversi piatti
nell'ambito di un pasto: un
primo può divenire un se-
condo e viceversa. Comple-
tamente assenti sono, infine,
i rapporti tra cibo, ambiente
e tempo, come invece avvie-
ne nella vera cucina italiana:
vengono quindi a mancare
gli indispensabili elementi
culturali che sono alla base
della cucina di tutte le nostre
regioni. Questo insieme di
cose provoca un grave danno
al vero prodotto italiano,
l'immagine vera della cucina
italiana ne risulta snaturata e
falsificata. Tutto muove
verso un'uniformità e una
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Anno 2014/2015 Numero Unico Pagina 27 Copia interna a diffusione gratuita
… dall’insidia globale del fast food
qualità globalizzata sempre
più degradate e patologiche.
Nella nostra società, non è
più possibile distinguere tra
nevrosi dell'individuo e ne-
vrosi della cucina, tra psico-
patologia dell'individuo e
psicopatologia della cucina,
tra le turbe del comporta-
mento alimentare (bulimia,
anoressia e, in generale, le
altre forme di incapacità di
regolare la propria nutrizio-
ne) e la cattiva cucina, per-
ché da quando la cucina tra-
dizionale ha subito questa
omologazione, è andata in
pezzi, è divenuta difficile la
distinzione tra la percezione
e le manifestazioni del gu-
sto.
La cultura del cibo deve ri-
spondere alle domande su
che cosa e dove e chi sono i
cibi, e in quale modo sono
quelli che sono, ma anche
agli interrogativi su perché,
come mai e a che scopo i
cibi sono usati.
L'affermazione "noi siamo
quel che mangiamo" spesso
è stata letta come se il cibo
potesse modificare l'identità
del singolo. Molto più vera è
l'altra lettura: la nostra iden-
tificazione avviene attraver-
so il cibo che consumiamo e
soprattutto che ostentiamo,
in modo analogo all'abbi-
gliamento e agli accessori.
Vi invitiamo a riflettere sul-
la dannosa presenza dei fast
food che sta portando all'i-
dentificazione con uno stile
di vita che da americano a
mondiale o, se si vuole, glo-
bale, e che ben si inquadra
con altri marcatori culturali
(jeans, musica pop ecc.) e
che a ogni costo vuole incul-
carci il messaggio "pensa
globale e mangia locale". Se
pensiamo al maggior feticcio
dei fast food…e mi riferisco
alla ben nota catena di MC
Donald‟s che ha anticipato
un sistema rispondente non
certo alle esigenze del cor-
po, ma alle consuetudini di
lavoro e di vita della moder-
nità, sia la dinamica psicolo-
gica per chi vi lavora e chi
vi consuma.
L'offerta è rivolta a tutte le
generazioni anche se l'imma-
gine è di tipo familista. Che
cosa è più facile da ottenere
che una mezz'ora di "serena
pace familiare" prefabbrica-
ta? di un luogo artificiosa-
mente allegro, in cui i tempi
dell'accoglienza, della pre-
parazione e della consuma-
zione del pasto sono rigida-
mente previsti? Anche la
particolare attenzione rivolta
ai bambini con giochi e pu-
pazzetti offerti nella magica
scatola (rigorosamente di
cartone riciclabile) conte-
nente l'hamburger è in fondo
sostitutiva della figura pater-
na. Nei confronti dell'utente
avviene un'operazione di
spersonalizzazione e di omo-
logazione. McDonald's rap-
presenta quindi un vero e
proprio caso che coinvolge
la società e non un mero fe-
nomeno generazionale o di
costume. La trasformazione
della cucina, identica da un
capo all'altro del pianeta è
logica, visto che siamo in un
villaggio globale.
McDonald's costituisce
quindi un autentico laborato-
rio del futuro, che inventa
l'alimentazione dell'era della
globalizzazione del mondo.
Peccato che dimentichi che
la cultura è esattamente ciò
che differenzia gli uomini e
frena quindi l'omogeneizza-
zione dei mangiatori. Ecco
perché a tutto ciò opponia-
mo lo Slow Food, che esalta
la ricchezza e la diversità
della tradizione gastronomi-
ca italiana. Pone
“l‟educazione al gusto” co-
me difesa contro la cattiva
qualità e frode alimentare.
Slow Food interviene a fa-
vore delle tradizioni culina-
rie locali, delle produzioni
tipiche e della difesa di spe-
cie animali e vegetali che
rischiano estinzione perché
usate in quantità industriali
per produzioni di massa.
Valorizza e recupera mestie-
ri e tecniche di lavorazione
tradizionale che salvano an-
tiche varietà di ortaggi e
frutta, migliorano la qualità
dei prodotti, sostengono la
agricoltura più pulita e meno
intensiva.
Lo Iacono Francesca, 4Is
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Vento
Vento che sfiora la pelle due cuori che battono
condivisione mani che si sfiorano La fiducia che nasce
la curiosità di conoscerti
Bellavista Simona 1ª G