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Da ―Buone Pratiche‖ ―Buoni risultati‖ · avuto inizio l'anno scolastico ed il gruppo...

Date post: 17-Feb-2019
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28
STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO Anno 2014/2015 Numero Unico Giugno /Luglio 2015 Copia interna a diffusione gratuita Da ―Buone Pratiche‖ ―Buoni risultati‖ Anche quest‟anno, come tutti quelli che lo hanno precedu- to, è stato un anno difficile. Difficile perché pieno di ele- menti e fattori capaci di di- sturbare pesantemente la serenità necessaria per inse- gnare e per apprendere. Inse- gnare e apprendere infatti sono il cuore di quel che chiamiamo curricolo il cui quadro è rappresentato dall‟azione di insegnamento che è un‟azione di ordine pratico. Ecco perché la parte- cipazione della scuola, alla gara, all‟interno di Expo Mi- lano 2015, exponi le tue idee, non è stato altro che una “ buona pratica” attraverso cui far vedere la buona trasversa- lità, la buona disciplinarietà, la buona verticalità delle pratiche didattiche adottate dalle classi 4Is ( Virtus), la 4Oa (Audax), guidate dal lavoro sinergico degli inse- gnati Vella Chiara, Manzone Alessandra e Gagliardo Erne- sto, con la preziosissima col- laborazione della professo- ressa Nicosia e la 4Pa, tutto mirabilmente sindacato da una giuria di integerrimi pro- fessori: Zummo Daniela, Mazzara Maria e Cinotti Fa- bio. continua a pag. 16 ALCUNI LCUNI LCUNI MOMENTI MOMENTI MOMENTI DELLE ELLE ELLE NOSTRE NOSTRE NOSTRE SFIDE SFIDE SFIDE
Transcript

STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO

Anno 2014/2015 Numero Unico Giugno /Luglio 2015 Copia interna a diffusione gratuita

Da ―Buone Pratiche‖

―Buoni risultati‖

Anche quest‟anno, come tutti

quelli che lo hanno precedu-

to, è stato un anno difficile.

Difficile perché pieno di ele-

menti e fattori capaci di di-

sturbare pesantemente la

serenità necessaria per inse-

gnare e per apprendere. Inse-

gnare e apprendere infatti

sono il cuore di quel che

chiamiamo curricolo il cui

quadro è rappresentato

dall‟azione di insegnamento

che è un‟azione di ordine

pratico. Ecco perché la parte-

cipazione della scuola, alla

gara, all‟interno di Expo Mi-

lano 2015, exponi le tue idee,

non è stato altro che una “

buona pratica” attraverso cui

far vedere la buona trasversa-

lità, la buona disciplinarietà,

la buona verticalità delle

pratiche didattiche adottate

dalle classi 4Is ( Virtus), la

4Oa (Audax), guidate dal

lavoro sinergico degli inse-

gnati Vella Chiara, Manzone

Alessandra e Gagliardo Erne-

sto, con la preziosissima col-

laborazione della professo-

ressa Nicosia e la 4Pa, tutto

mirabilmente sindacato da

una giuria di integerrimi pro-

fessori: Zummo Daniela,

Mazzara Maria e Cinotti Fa-

bio.

continua a pag. 16

AAALCUNILCUNILCUNI MOMENTIMOMENTIMOMENTI DDDELLEELLEELLE NOSTRENOSTRENOSTRE SFIDESFIDESFIDE

STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO

Pagina 2

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO

PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE

“Francesco Paolo Cascino”

Fondo Sociale Europeo

Avviso 19 – POR FSE 2^ Finestra PROGRAMMA OPERATIVO OBIETTIVO CONVERGENZA 2007-2013, FONDO SOCIALE EUROPEO,

REGIONE SICILIANA—ASSE IV CAPITALE UMANO

AVVISO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI PER LA REALIZZAZIONE A TITOLO SPERIMENTALE DEL SE-

CONDO, TERZO E QUARTO ANNO DEI PERCORSI FORMATIVI DI ISTRUZIONE E

FORMAZIONE PROFESSIONALE

2007.IT.051.PO.003/IV/H/F/9.2.11/2301 Il tecnico di cucina nella ristorazione moderna

2007.IT.051.PO.003/IV/H/F/9.2.11/2406 L’Arte dell’Accoglienza

2007.IT.051.PO.003/IV/H/F/9.2.11/2300 Il tecnico di sala bar nella ristorazione moderna

2007.IT.051.PO.003/IV/H/F/9.2.11/2302 Operatore del benessere Acconciatore (3° anno)

2007.IT.051.PO.003/IV/H/F/9.2.11/2302 Operatore del benessere Estetista (3° anno)

A.S. 2014/2015

sono stati realizzati i seguenti progetti PON FSE

Bando AOODGAI 2373 del 26.02.2013 - Programma Operativo

Nazionale Fondo Sociale Europeo - Piano Integrato 2013

C1-FSE-2014-449 ME GUSTA HABLAR ESPANOL

C1-FSE-2014-449 L’INGLESE NEL SETTORE ALBERGHIERO

STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO

Anno 2014/2015 Numero Unico Pagina 3 Copia interna a diffusione gratuita

a l l ’ i n t e r n o

Arancina Day p. 4

Fiera del villaggio p. 5

Festa di S. Martino p. 6

Festa dei nonni p. 7

Pon C1 in Spagna p. 8

Pon C1 in Scozia p. 10

San Giuseppe p. 12

Festa di fine anno p. 13

Forze Armate p. 14

Legalità p. 15

Tricolore Vivo p. 15

Exponi le tue idee p. 16

Disabili al lavoro p. 16

Progetto Canapa p. 17

Firri Firri SPA p. 18

W La poesia p. 20

Taste of Sicily p. 21

Sport e scuola p. 22

Globalizzazione e Cucina p. 25

W la vera cucina italica p. 26

I L P R I M O G I O R N O D I S C U O L A

Mercoledi 17 Settembre ha

avuto inizio l'anno scolastico

ed il gruppo accoglienza

guidato dai prof.ri Cinzia

Ammavuta e Fallo Umberto,

con la collaborazione dei di-

partimenti professionali di

accoglienza turistica, sala-

bar ed enogastronomia, han-

no organizzato una serie di

attività per i nuovi alunni

frequentanti le classi prime

del nostro istituto, al fine di

rendere il più sereno possibi-

le il loro ingresso a scuola.

La mattina stessa, noi alunni

abbiamo avuto la possibilità

di prendere visione dell'asse-

gnazione della classe attra-

verso gli elenchi affissi nelle

bacheche, anche se, per dire

la verità, da qualche giorno

nel sito della scuola e nella

pagina facebook della stessa

erano già stati pubblicati.

Dopo il suono della campa-

na, gli alunni raggruppati

per classe, sono stati accom-

pagnati in classe dal perso-

nale di ricevimento in servi-

zio, dove i fiduciari del

plesso in succursale e lo

staff di dirigenza in centrale

hanno fatto i saluti di rito.

Nella stessa giornata abbia-

mo vissuto un momento di

formazione sulla sicurezza,

attraverso il quale il docente

dell'ora ci ha informati sul

comportamento da tenere in

caso di incendio e di terre-

moto ed i compiti assegnati

all'alunno apri-fila e chiudi-

fila. Inoltre, molto interes-

sante è stata la discussione

in classe a seguito della let-

tura di uno stralcio del rego-

lamento di istituto. Giovedi

18 e venerdi 19 settembre

dalle ore 09:00 alle ore

12:00 le classi prime hanno

avuto la possibilità di visita-

re i laboratori professionali,

dove i ragazzi in servizio ci

hanno presentato e spiega-

to le varie divise di settore

e lo svolgimento di una

esercitazione di laborato-

rio. Di certo mi ha colpito

in modo particolare il con-

tratto firmato con la scuola

per l'assegnazione della

classe a noi alunni, che di

fatto ci rende attori prota-

gonisti nella tutela di un

bene del quale dobbiamo

avere cura e rispetto, evi-

tando atti di vandalismo e

facendo sviluppare in noi

una coscienza civica con-

traria a qualsiasi forma di

omertà. Per finire, i primi

giorni al "Cascino" sono

stati entusiasmanti e spero

che quelli a venire lo siano

altrettanto.

Lo Iacono Miriam 1ª Ox

Il saluto al Presidente del Consiglio d'Istituto

Alla prima seduta del

Consiglio d‟Istituto del

nuovo anno scolastico,

per scadenza del man-

dato si è provveduto a

sostituire il Presidente,

Sig. Matranga Salvato-

re, e la vice Presidente

del Consiglio, Sig.ra

Savasta Antonella con

la Sig.ra Gerbino Ga-

briella in qualità di Pre-

sidente e la sig.ra Poliz-

zi Maria Concetta in

qualità di vice Presiden-

te. Ai Signori Matranga

e Savasta vanno i più

sentiti ringraziamenti da

parte dei consiglieri e

del Dirigente Scolastico

per la fattiva collabora-

zione mostrata negli

anni.

prof. Cocchiara Mario

STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO

Pagina 4

IV EDIZIONE ARANCINA DAY

IV EDIZIONE "IL CASCINO APRE LE PORTE"

Venerdi, 6 febbraio 2015 dalle ore

08.00 alle ore 15.00 presso i locali

della sede centrale di Via G. fattori,

60 in Palermo si è svolta la IV edi-

zione dell‟Open-Day denominato “Il

Cascino apre le porte”.

Alla suddetta manifestazione hanno

preso parte circa 400 alunni delle

seguenti scuole medie cittadine: Sms

setti Carraro; I.c. Borgonuovo 1;

Sms Principesa Elena; Sms Gregorio

Russo; I.C. Cocchiara Veneto.

Il menu‟ della giornata ha previsto

un tour gastronomico delle preliba-

tezze della cucina tipica palermitana.

Gli alunni partecipanti hanno avuto

la possibilità di visitare i laboratori

professionali di sala-bar, cucina ed

accoglienza turistica per conoscere la

realtà operativa che dal prossimo

settembre potrebbe vedere parecchi

di loro protagonista. Scialabba Domenico 2ª Ox

Venerdi, 16 gennaio 2015 dalle ore

08.00 alle ore 15.00 presso i locali

della sede centrale di Via G. fattori,

60 in Palermo si è svolta la IV edi-

zione dell‟Open-Day denominato

“Arancina –Day”.

Alla suddetta manifestazione hanno

preso parte circa 400 alunni delle

seguenti scuole medie cittadine: I.C.

FALCONE ZEN; SMS RISO ISOLA

DELLE FEMMINE; I.C. SFERRA-

CAVALLO; I.C. CAPONNETTO

EX BASILE TOMMASO NATALE;

SMS FLORIO; SMS BORGESE.

Il menu‟ della giornata prevedeva :

panelle di farina di ceci, crocchette di

patate; arancine di riso di diversa

tipologia alla carne, al burro, agli

spinaci. Gli alunni partecipanti hanno

avuto la possibilità di visitare i labo-

ratori professionali di sala-bar, cuci-

na ed accoglienza turistica per cono-

scere la realtà operativa che dal

prossimo settembre potrebbe vedere

parecchi di loro protagonisti.

Montevago Salvatore 2ª Ox

STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO

Anno 2014/2015 Numero Unico Pagina 5 Copia interna a diffusione gratuita

Venerdì 6 febbraio 2015, dalle

ore 08.00 alle ore 15.00 presso i

locali della sede succursale di

Via Deodato, 1 in Palermo si è

svolta la III edizione dell‟Open-

Day denominato “Fiera del Vil-

laggio”.

Alla suddetta manifestazione

hanno preso parte circa 250 alun-

ni delle seguenti scuole medie

cittadine: I.C. “Montegrappa-

Sanzio”, I.C. Cavour, Sms A.

Gramsci, I.c. Lombardo-Radice,

Sms Scinà, Sms Bonfiglio, Sms

N u c c i o v e r g a .

Il menù della giornata prevedeva

un percorso gastronomico sicilia-

no con panelle di farina di ceci,

crocchette di patate; panini con

milza, sfincione palermitano,

salsiccia e cannolicchi di ricotta.

Gli alunni partecipanti hanno

avuto la possibilità di visitare i

laboratori professionali di sala-

bar, cucina ed accoglienza turi-

stica per conoscere la realtà ope-

rativa che dal prossimo settem-

bre potrebbe vedere parecchi di

loro protagonisti.

Quartana Laura classe 2ª Ox

La Fiera del Villaggio

STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO

Pagina 6

SAN MARTINO PRINCIPE DELL’AUTUNNO

Anche quest‟anno si è svolto, presso

la nostra succursale, il concorso

scolastico, dedicato alla pasticceria

siciliana che ci ha fatto riscoprire le

tradizione storiche, culturali ed eno-

gastronomiche della nostra bella

Sicilia.

Il concorso si è svolto presso la suc-

cursale di via Deodato ed ha visto

protagonisti allievi del biennio della

nostra scuola.

La giuria di degustazione era com-

posta dai professori Indelicato Enza,

Fallo Umberto e La Rosa Salvatore,

per la giuria tecnica in laboratorio il

prof. Lo Giudice Pietro.

Ognuno di noi ha preparato a casa

un dolce della nostra tradizione,

lasciando la ricetta tradizionale o

apportando delle modifiche sul gu-

s to , su l la p rep arazio ne o

sull‟estetica del piatto.

In premio divise professionali offer-

te dalla scuola.

Nel corso della gara abbiamo fatto

un collegameto skype con i proffi

Cocchiara e Parrinello che in quel

momento erano in Scozia ad ac-

compagnare gli allievi del progetto

PON C1.

Emozione per tutti i concorrenti

soprattutto per i genitori che accom-

pagnavano i figli in questa competi-

zione.

A vincere il concorso è stata Peco-

rella Martina della classe prima.

Tante delizie da gustare presentate

con professionalità ed eleganza dai

nostri ragazzi e ragazze che hanno

reso dolce una uggiosa giornata di

autunno.

F. Alfano

STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO

Anno 2014/2015 Numero Unico Pagina 7 Copia interna a diffusione gratuita

2^ Edizione Festa dei nonni Giovedi 2 ottobre, a partire dalle ore

16:00, presso i locali della sede suc-

cursale di Via Deodato, n° 1 si è

svolta la seconda edizione della ma-

nifestazione "Porta un nonno a

scuola", rassegna della cucina sici-

liana che si prefigge, attraverso il

racconto dei nonni, di riscoprire e

non far scomparire i vecchi sapori

dell'arte culinaria siciliana.

Alla manifestazione hanno preso

parte 15 alunni accompagnati da

genitori e nonni che si sono resi

protagonisti di una combattutissima

gara, nel corso della quale sono stati

presentati antipasti, primi, secondi e

dessert della cucina tipica siciliana.

La giuria tecnica era composta dalla

prof. ssa Indelicato Vincenza Maria,

dal prof. Gagliardo Ernesto, dal

Prof. Fallo Umberto e dal Presidente

del Consiglio d'Istituto prof.ssa Ger-

bino Gabriella che oltre all'estetica

ed al gusto del piatto, hanno, altresì,

valutato il racconto storico collegato

allo stesso.

Davanti a circa 100 genitori presen-

ti, alla fine si è classificato al primo

posto il piatto "falsomagro alla pa-

lermitana" presentato dall'alunna

Torretta Gloria della classe 1ª Qx.

La vincitrice si è aggiudicata la pos-

sibilità di partecipare, a titolo com-

pletamente gratuito, al prossimo vi-

aggio di istruzione delle classi del

primo biennio.

Un ringraziamento particolare al

comitato organizzatore composto dai

prof.ri Cocchiara Mario, Ingraffia

Giuseppe, La Rosa Salvatore, Parri-

nello Antonino e Lo Giudice Pietro,

i quali hanno reso possibile la rea-

lizzazione di questa manifestazione.

Castelluccio Franco 1°Qx

STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO

Pagina 8

La mia vacanza studio in Spagna

Siamo stati in città limitro-

fe come Pontevedra, Fini-

sterre e Coruna.

Durante queste escursioni,

ho appreso delle cose che

non sapevo, ad esempio a

Finisterre che è la città eu-

ropea più vicina all' Ameri-

ca, e che porta questo nome

perché una volta si pensava

che la terra finisse lì, per

questo Finisterre "Fine del-

la terra".

Un‟altra volta siamo andati

a Pontevedra città molto

ecologica, infatti all'interno

di questa città si può entra-

re solo con veicoli elettrici

o con mezzi pubblici ovvia-

mente molto efficienti.

La sera eravamo liberi di

fare ciò che volevamo spes-

so ci riunivamo, tutto il

gruppo insieme, e via a

scoprire i volti diversi di

questa città.

Questa esperienza è stata

bellissima ed è da ripetere

assolutamente, la Spagna

paragonandola allo stato in

cui viviamo penso che sia

più organizzata dal punto di

vista sociale, i servizi fun-

zionano perfettamente .

Le scuole, gli ospedali of-

frono il giusto e corretto

servizio, le scuole italiane a

paragone non possono com-

Quest'anno la scuola attraver-

so dei fondi stanziati dall'u-

nione europea ha deciso di

dare vita ad un progetto che

prevedeva di andare in Spa-

gna per approfondire i propri

studi.

Ho avuto modo di partecipa-

re a questa bellissima espe-

rienza.

Insieme ad altri ragazzi sia-

mo stati a Santiago de Com-

postela, città situata al nord

della spagna.

Questa città era molto picco-

la, ma con tantissime como-

dità, e a causa della sua posi-

zione geografica era sempre

bagnata da forti piogge. Una

città tranquilla di giorno e

molto attiva la notte.

Eravamo ospitati in delle fa-

miglie, con la mia mi sono

trovato molto bene, e questa

per me è stata una nuova e-

sperienza che mi ha aiutato a

maturare e crescere come

persona.

Le nostre giornate erano ba-

sate sull'istruzione infatti o-

gni mattina ci recavamo a

scuola per studiare e perfe-

zionare la lingua spagnola.

Il pomeriggio facevamo atti-

vità a scuola e il sabato e la

domenica ci portavano a fare

delle visite guidate a Santia-

go e dintorni.

petere con strutture del gene-

re.

Questo viaggio è stato d'i-

struzione, ma anche dal pun-

to di vista storico, sportivo e

naturalistico è stato molto

interessante.

Questo paese offre molte più

possibilità per i giovani, sia

dal punto di vista lavorativo

che scolastico.

Dal punto di vista sociale la

gente è molto simile a noi

italiani, però gli spagnoli cu-

rano molto di più ciò che è di

tutti e hanno un maggior ri-

spetto di se stessi.

I ragazzi spagnoli hanno una

mentalità diversa rispetto alla

nostra, la pensano in modo

diverso, lì se c'è un problema

scendono in piazza a farsi

sentire perché si pensa che il

popolo unito è forte.

Inoltre i ragazzi la notte stan-

no per le strade, per i pub e

discoteche fino alle prime

ore del mattino dando vita

alla "MOVIDA SPAGNO-

LA".

Dunque tutto questo fa si che

per me è stata un‟esperienza

indimenticabile.

Emanuele La Corte V IS

STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO

Anno 2014/2015 Numero Unico Pagina 9 Copia interna a diffusione gratuita

Questo progetto ha previ-

sto la selezione di una

v e n t i n a d i r a g a z z i

dell‟istituto di quarto e

quinto anno che studiano

spagnolo, per soggiornare

un mese in Spagna e con-

seguire il diploma di li-

vello B1 di lingua. Il tutto

si è svolto in una cittadina

della Spagna, Santiago de

Compostela che è un luo-

go fantastico ed ha tutte le

comodità che possono ser-

vire e, nonostante sia un

posto molto religioso dove

i più credenti si recano

per il pellegrinaggio, non

mancano i posti per diver-

tirsi. Di giorno e di notte

le strade sono sempre pie-

ne di gente, e la „movida

notturna spagnola‟ è qual-

cosa di unico, assoluta-

m e n t e d a p r o v a r e !

Tornando al progetto, sia-

mo stati ospitati in coppia

da alcune famiglie spagno-

le che ci hanno accolti co-

me dei figli veri e propri.

La mattina, dal lunedì al

venerdì seguivamo il corso

di spagnolo e poi il pome-

riggio erano state organiz-

zate per noi delle attività

molto divertenti, da fare

tutti insieme. Alcune per

e s e m p i o c o n s i s t e v a n o

nell‟andare per le strade di

Santiago ad intervistare la

gente, a chiedere cosa ne

pensavano del posto in cui

vivono o cosa pensano dei

giovani, oppure alcune

volte restavamo a scuola a

guardare qualche film in

lingua.. attività che dette

così possano risultare stu-

pide, ma in realtà molto

utili per la nostra forma-

zione. Nei fine settimana,

invece ci spostavamo a vi-

sitare i paesi vicino San-

tiago: siamo stati A Co-

ruña, Pontevedra e Fini-

sterre. Ma i momenti che

tutti preferivamo di più

erano quando non aveva-

mo impegni scolastici, e

potevamo passare pome-

riggi o serate tutti insie-

me: appuntamento nella

piazza più vicina e poi DI-

VERTIMENTO per le

s t r a d e d i S an t i a g o ! !

È stata un‟esperienza me-

ravigliosa e spero che tutti

possano avere la fortuna

che abbiamo avuto noi, di

partecipare a questo fanta-

stico progetto. Un grazie

in particolare alle profes-

soresse Gerbino, Termini

e Sanfilippo per averci so-

stenuti in qualsiasi mo-

mento e per averci coin-

v o l t o i n t u t t o c i ò !

Noemi Inchiappa V IS

“PON C1 – Aquì Hablamos Español”

STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO

Pagina 10

Im p a r a r e . . . . .

Martedi 22 luglio 2014, ho parteci-

pato alle selezione come corsista di

un progetto PON C1 di lingua In-

glese, dal titolo "L'Inglese nel set-

tore alberghiero". Alla selezione

hanno partecipato circa 80 alunni

segnalati dai diversi consigli delle

classi terze, quarte e quinte della

nostra scuola che si erano distinti

per competenze linguistiche, e

comportamento. Quel giorno i tutor

del progetto prof.ri Cocchiara Ma-

rio, Parrinello Antonino e Sardina

Delia, hanno presentato agli alunni

la struttura e l‟organizzazione di

massima del progetto di cui sopra,

specificando che la durata del cor-

so sarebbe stata di 80 ore con altre

15 ore di formazione obbligatorie

da effettuarsi a Palermo prima

dell‟inizio delle attività progettua-

li; che l‟alloggio sarebbe stato pre-

sumibilmente presso famiglie ac-

creditate.

Il 13 ottobre 2014, alle ore 16:30

presso la sede centrale del Cascino,

sono stati convocati i corsisti se-

lezionati ed i loro genitori, per la

stipula del contratto e per dare loro

le informazioni di carattere genera-

le sulle date e sugli orari del corso.

La partenza per Edimburgo è stata

fissata per il 21/10/2014

dall‟aeroporto Falcone-Borsellino

di Palermo con un volo della com-

pagnia aerea “Easy-Jet” delle ore

11:35. Il rientro previsto il

1 7 / 1 1 / 2 0 1 4 c o n a r r i v o

all‟aeroporto Falcone-Borsellino

di Palermo.

Martedi 21 ottobre alle ore 09:00,

il gruppo composto dai seguenti

alunni Marulli Simone, Ben Ghaf-

far Yesser, Brucoli Alessandro,

Manzella Simone, Bartolotta Fran-

cesco, Aronica Lucrezia, Mamo

Rosalia, Delos Santos Charmis,

Bologna Emanuele, Lo Giudice

Marco, Dainotto Donatella, Terra-

nova Silvia, Panizzardi Vincenza,

Baldi Fabiola, Messina Sonia, si è

ritrovato all‟aeroporto Falcone-

Borsellino di Palermo, da dove con

la compagnia Easy-Jet ha raggiunto

Edimburgo alle ore 20:00, con una

sosta a Londra di 4 ore. Raggiunta

Edimburgo, abbiamo incontrato la

preside della scuola Miss Valerie

Reynoald che ci ha consegnato gli

abbonamenti dei bus e ci ha ac-

compagnato ai taxi per raggiungere

le famiglie dove avremmo allog-

giato durante tutto il periodo previ-

sto dal progetto. Mercoledi 22 alle

ore 09:00 hanno avuto inizio le

lezioni secondo il timetable. Ve-

nerdi 24 ottobre, nel tardo pome-

riggio, il gruppo ha effettuato una

interessantissima visita guidata

presso la “George House” dove

abbiamo potuto vedere lo stile de-

gli arredi e conoscere le bizzarre

abitudini della nobiltà del tempo.

Di sera la comitiva ha partecipato

al “Ghost-tour” in mezzo alle stret-

te e buie stradine della zona del

Parlamento. La sera di Sabato 25

ottobre è stata dedicata ad un mo-

mento di relax presso il “Malona-

pub”; mentre Domenica 26 ottobre,

dalle ore 09:30 fino alle ore 17:00

i l g r u p p o h a e f f e t t u a t o

un‟escursione dell‟intera giornata

presso la fredda e piovosa città di

Glasgow, visitando il museo civi-

co cittadino, dove fra le tante opere

è custodito il Cristo di San Giovan-

ni della Croce di Salvador Dalì.

Lunedi 27 ottobre, sono riprese

regolarmente le attività didattiche

dalle ore 09:00 alle ore 15:00 con

la solita pausa pranzo dalle ore

12:00 alle ore 13:00. Martedi 28

ottobre, dopo cena abbiamo avuto

la possibilità di conoscere le tradi-

zionali e divertentissime danze

scozzesi presso la Summerhall,

dove il il nostro accompagnatore,

Mr. Tom, vestito elegantemente

con il suo classico Kilt si è esibito

suonando la sua cornamusa. Il gior-

no successivo dopo le tre ore di

lezione mattutine, abbiamo visitato

il “Palace of Holyroodhouse” resi-

denza ufficiale della regina Elisa-

betta. Il tour ha previsto la visita

delle stanze private e di rappresen-

tanza della famiglia reale, dei giar-

dini reali e dei resti dell‟abbazia

agostiniana. Giovedi 30 ottobre

dopo le canoniche ore di lezione il

gruppo ha effettuato un‟attività di

Karaoke, cantando delle canzoni

internazionali in lingua inglese. Il

31 ottobre, un classico, la tipica

festa di halloween. L‟indomani

visita al museo civico nazionale di

Edimburgo, e la sera relax-time

presso il “Frankstein-pub”.

Il 2 novembre, al castello di Stir-

ling, uno dei più grandi e impo-

nent i castelli della Scozia e

dell'Europa occidentale, sia dal

punto di vista storico sia architetto-

nico. Il castello è un monumento

nazionale ed è diret to dall‟

“Agenzia Storica Nazionale".

STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO

Pagina 11 Copia interna a diffusione gratuita Anno 2014/2015 Numero Unico

È il quartier generale del reggimen-

to dell'Argyll and Southerland Hi-

glanders, sebbene tale reggimento

non sia di guarnigione qui da mol-

to. Il museo del reggimento è situa-

to all'interno, in cima ad una colli-

na, costruito sopra uno spuntone di

roccia vulcanica, circondato su tre

lati da ripidi dirupi che lo rendono

facilmente difendibile. Tutto ciò,

unito alla sua posizione strategica,

lo ha reso un'importante fortifica-

zione sin dalla sua costruzione.

Molti degli edifici principali del

castello si datano fra il XV e il

XVI secolo, molti fra i Sovrani di

Scozia vi sono stati incoronati,

inclusa Maria Stuarda che vi venne

incoronata il 9 settembre 1543

all'interno della cappella reale. Il

castello sopportò almeno otto asse-

di molti dei quali avvenuti durante

le Guerre di indipendenza scozzesi.

L'ultimo avvenne nel 1746 quando

Carlo Edoardo Stuart tentò vana-

mente di prenderlo. Attualmente la

struttura è sotto l'egida dell'Histo-

ric Scotland. Lunedi 3 novembre,

ha avuto inizio la terza settimana

con la ripresa delle attività scola-

stiche. L‟indomani pomeriggio

abbiamo effettuato una visita gui-

data presso il castello di Edimbur-

go. Il castello di Edimburgo è

un'antica fortezza, che domina il

panorama della città di Edimburgo.

Il sito è antichissimo abitato sin

dal IX secolo a.c., la struttura del-

le costruzioni attuali risale al XVI

secolo, ad eccezione della St. Mar-

garet's Chapel che risale ai primi

anni del XII secolo. Essa è l'edifi-

c io p iù a nt ico d e l la c i t t à

di Edimburgo, giunto integro fino

ai nostri giorni. Come tutti i castel-

li, la fortezza di Edimburgo è stata

sempre un centro di attività milita-

ri. Fra le fortezze antiche di tutta

la Gran Bretagna, il castello di E-

dimburgo è fra le poche che può

vantare una guarnigione militare

permanente, sia pure per motivi di

rappresentanza, e il quartier gene-

rale del Royal Regiment of Scot-

land e del British 52nd Infantry

B r i g a d e . È a n c h e s e d e

dei musei dei Royal Scots e dei

Royal Scots Dragoon Guards.

L'amministrazione del castello di-

pende dal Ministero della Difesa

del Governo britannico. Il castello

è ormai un museo ed è quello più

visitato della capitale scozzese. La

serata è stata dedicata al relax at-

traverso l‟organizzazione di una

partita al bowling, ci siamo suddi-

visi in tre squadre, dando vita ad

una combattuta partita che ha visto

alla fine primeggiare la squadra

guidata dal prof. Parrinello. Gio-

vedi 6 novembre le lezioni hanno

avuto termine alle ore 12:00 e dopo

pranzo il gruppo ha effettuato una

interessantissima escursione a Cra-

mond Island, la sera invece proie-

zione in lingua inglese del film

“Fury” con Brad Pitt. Venerdi 7

novembre pomeriggio di shopping

per le vie di Edimburgo. Sabato

l‟orto botanico di Edinburgo, la

sera il giro dei pub. Domenica 9

novembre vis ita guidata alla

“Glenkichie distillery” dove abbia-

mo avuto la possibilità di conosce-

re il processo di produzione del

whisky scozzese. In seguito abbia-

mo visitato il bellissimo Castello di

Tantallon, fortezza inespugnabile

del 1400, fatto costruire da Wil-

liam Douglas, immerso in un fanta-

stico contesto tra il verde dei prati

circostanti e l‟azzurro del mare e

del cielo. Lunedì 10 novembre so-

no riprese le attività didattiche in

v is t a de l l ‟esa me f ina le de l

“Trinity”, di sera il gruppo ha as-

sistito alla proiezione del cartone

animato “the book‟s life”, una sto-

ria d‟amore di tre ragazzi che con

lealtà e rispetto reciproco hanno

affrontato le mille difficoltà della

vita. Venerdi 14, nella mattinata si

sono svolti gli esami Trinity; dopo

cena tutti a provare il brivido di

pattinare sul ghiaccio. Sabato e

Domenica relax e visite guidate e

infine è arrivato Lunedì 17 novem-

bre con il nostro ritorno. Alle ore

05:00 i taxi ci hanno portati

all‟aeroporto di Edimburgo, da

dove alle ore 07:20 siamo partiti

alla volta di Londra, da dove alle

ore 16:30 abbiamo preso il volo per

PALERMO. Per concludere posso

di certo dire che questa è stata una

delle esperienze più importanti

della mia vita e mi ha dato la possi-

bilità di crescere umanamente e

professionalmente.

Bologna Emanuele VBE

. . . . . l ' I n g l e s e

STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO

Pagina 12

19 MARZO “SAN GIUSEPPE LAVORATORE”.

La festa di San Giuseppe ricorre il 19 Marzo. In

Sicilia, in Puglia e in Abruzzo era d‟uso organizza-

re il banchetto o invito di San Giuseppe, cioè un

pranzo, a cui le famiglie benestanti invitavano i po-

veri e li servivano e in cui tre degli invitati rappre-

sentavano la Sacra Famiglia. Altri due elementi ti-

pici di questa festa sono i falò e le frittelle dette

“zeppole”. Enorme cataste

di legna, raccolte per de-

vozione, vengono accese

nei crocicchi e nelle piaz-

zole dei paesi e quando

stanno per spegnersi, i ra-

gazzi vi saltano sopra gri-

dando: “Evviva S. Giusep-

pe con tutte le zèppole ap-

priesse!”. Delle zeppole si

fa grande consumo in mol-

te regioni d'Italia; a Geno-

va, parodiando il verso

dell'Achillini si ripete:

“Sudate o fuochi a prepa-

rar friscieu”; e a Roma,

specie nel quartiere Trion-

fale, gli innumerevoli frittellari, attirano il pubblico

affiggendo al loro banco “sonetti” come questo:

Vieni, ti avanza, o Popolo Romano, in questo spac-

cio di frittelle ameno; Vieni a gustar ciò che sa far

m i a m a n o .

In molte regioni d‟Italia, la festa di San Giuseppe è

anche considerata la Festa del papà.

Come da tradizione il nostro istituto partecipa ai

festeggiamenti preparando il classico pane di San

Giuseppe, utilizzando i seguenti ingredienti: farina,

acqua, lievito sale e finocchietto. Quest‟anno i

prof.ri Lauretta Alessandro, Lo Giudice Pietro e

Fallo Umberto hanno preparato circa 300 panini e

dell‟altro pane che è stato utilizzato per allestire

l‟altare di San Giu-

seppe nella parroc-

chia “Annunciazione

del Signore” dove il

pomeriggio di giove-

di 19 si è svolta la

funzione religiosa

alla quale hanno par-

tecipato circa 100

alunni in rappresen-

tanza dei tre settori

professionali, accom-

pagnati dai prof.ri

Cocchiara Mario,

Fallo Umberto e Par-

rinello Antonino.

A mio parere, queste

manifestazioni, dovrebbero essere ripetute, per fare

rivivere delle tradizioni storiche e gastronomiche

che rischiano di scomparire.

Montevago Salvatore 2° Ox

STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO

Pagina 13 Copia interna a diffusione gratuita Anno 2014/2015 Numero Unico

SE QUESTA NON È GIÀ "UNA BUONA SCUOLA"!

Grande successo anche quest'anno

all' IPSSAR “F.P CASCINO” di

Palermo con la 4^ edizione della

festa di fine anno " Cascino in

passerella". Uno spettacolo che ha

rappresentato per i ragazzi un mo-

mento magico in cui l'integrazione,

l'inclusione e la voglia di stare in-

sieme sono stati la cornice all'in-

terno della quale i diversi talenti si

sono espressi in tutte le varie for-

me: canto recitazione, ballo...e

performances di professionalità

con le gare di sala e cucina. Do-

centi e alunni insieme per rendere

la scuola un luogo di incontro per

tutti.

II musical "Il gobbo di Notre Da-

me", coordinato dalla professores-

sa Ammavuta, ha meritato gli ap-

plausi più copiosi del pubblico, per

l'elevato spessore talentuoso che

hanno dimostrato ragazzi e ragazze

del biennio insieme a quelli più

grandi.

Lo spettacolo realizzato nell'ambi-

to del progetto dell'area a rischio e

contro la dispersione scolastica si

pone ogni anno l'obiettivo di far

emergere tutte le qualità e le diver-

sità che rappresentano i punti di

forza e non di debolezza della no-

stra società. Tutti i ragazzi con o

senza difficoltà hanno partecipato,

senza escludere nessuno, nemmeno

coloro che nell'immaginario collet-

tivo non potrebbero avere un posto

sul palcoscenico come protagoni-

sta. È il caso di Antonino e Filippo

che con la loro voglia di divertirsi

e di divertire hanno regalato mo-

menti magici e indimenticabili al

pubblico che li ha ringraziati con

calorosi applausi; è il caso di Ga-

vin che con la sua lingua dei segni

ha accompagnato l'inno nazionale.

Il riepilogo di un anno in cui anche

le diverse progettualità sono emer-

se sul palco, come il progetto

"mani in pasta" dei ragazzi "molto

speciali" che con i loro cannoli

siciliani hanno deliziato gli ospiti.

Non è mancato sul palco lo sport,

altro fiore all'occhiello della scuo-

la, attraverso le premiazioni degli

alunni che hanno meritato le coppe

in quanto primi in diversi tornei

con altre scuole. Una collaborazio-

ne a 360 gradi, dal dirigente scola-

stico in primis, "Lucia Assunta

Ievolella", ai docenti che hanno

visto i loro alunni impegnati nelle

prove, alle famiglie; questo sosten-

gono i docenti coordinatori del

progetto, le prof.sse Cinzia Amma-

vuta, Rosanna Perricone, Marina

Prezzabile e Delia Sardina soddi-

sfatte per l'esito della serata. M. Prezzabile

STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO

Pagina 14

Festa delle forze armate Il 4 novembre è stata l'unica festa

nazionale che, ist ituita nel 1919,

abbia attraversato le età dell'Ita-

lia liberale, fascista e repubblica-

na. Fino al 1976 è stata un giorno

fest ivo a tutt i gli effett i. Dal

1977 in poi, a causa di una rifor-

ma del calendario delle fest ività

nazionali introdotta per ragioni

economiche con lo scopo di au-

mentare il numero di giorni lavo-

rat ivi con la legge 5 marzo 1977

n. 54, è stata resa "festa mobile"

che cadeva nella prima domenica

di novembre. Nel corso degli anni

'80 e '90 la sua importanza nel

novero delle fest ività nazionali è

andata declinando, ma recente-

mente é tornata a celebrazioni

ampie e diffuse. Durante la festa

delle forze armate Italiane è dif-

fusa l' apertura delle caserme al

pubblico per favor ire l' incontro

fra militari e civili. Vengono or-

ganizzate esposizioni di arma-

ment i e mostre, riguardant i in

part icolare la prima guerra mon-

diale all' interno delle caserme.

Usuali sono anche le dimostra-

zioni sport ive e le esercitazioni

dimostrat ive dei soldat i. I Mini-

steri della Difesa e dell'Istruzione

collaborano affinché bambini e

ragazzi prendano parte alle cele-

brazioni di fronte ai locali Monu-

ment i ai Cadut i. In alcuni anni

furono anche promosse iniziat ive

come il libero accesso a cinema e

mezzi pubblici per gli apparte-

nent i alle forze armate, e la pos-

sibilità per le famiglie di ospitare

a pranzo un giovane di leva. Noi

dell'IPSSAR FRANCESCO PAO-

LO CASCINO non siamo potut i

mancare ad un avvenimento così

importante, che ha avuto sede

presso la caserma TURBA , situa-

ta in prossimità dell'omonima

piazza. È stata una bella espe-

rienza, ben organizzata, ricca di

storia e passione. Siamo stat i gui-

dat i per tutta la durata della ma-

nifestazione, e devo dire che ab-

biamo trovato per ogni stand mi-

litari sorrident i e disponibili nel-

lo spiegare il loro mest iere e le

loro strumentazioni. Sono conten-

to perché le scuole di Palermo

hanno risposto abbastanza bene,

presentandosi numerose, gli ad-

dett i hanno avuto un bel fare,

rispondendo ad ogni dubbio e

perplessità di grandi e piccini.

Questa manifestazione ha dimo-

strato l'impegno e la dedizione di

coloro che assicurano giorno do-

po giorno la nostra sicurezza. Di

certo un‟esperienza da riproporre

per gli anni successivi.

Daniele Minneci 3EE

STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO

Anno 2014/2015 Numero Unico Pagina 15 Copia interna a diffusione gratuita

La Giornata della legalità

Tricolore Vivo La fine dell‟anno scolastico coincide

con la giornata dedicata alla nostra

bandiera attraverso il concorso

“Tricolore Vivo” . A rappresentare la

nostra scuola quest‟anno ci hanno

pensato i ragazzi della succursale di

via dei decollati: Amato Salvatore e

Patru Radu che hanno presentato un

cartellone rappresentante la Sicilia

anima del mediterraneo e porta

dell‟Europa e un Cd Rom con foto

con la presentazione di un menu de-

dicato al nostro “Tricolore”.

Presenti numerose scuole d‟Italia, gli

allievi del “Cascino”, come sempre,

hanno ben figurato a questa manife-

stazione

Rdz.

Martedi 17 marzo dalle ore 12:00 alle

ore 14.00 gli alunni delle classi del

primo biennio della succursale di via

Deodato, hanno partecipato, presso

i l t e a t ro d e l l a p a r r o c c h i a

“Annunciazione del Signore”, ad

una conferenza sulla legalità tenuta

dal pasticcere Alessandro Marsicano,

da alcuni anni taglieggiato dalla ma-

fia. Moderatore della manifestazione

è stato il prof. Eraldo Ciani che ha

introdotto il coraggioso imprenditore

parlando ai ragazzi dei valori della

legalità del rispetto sociale.

Marsicano è stato vittima di numero-

se estorsioni, poi denunciate, che

portarono nel 2011 all'arresto di tren-

tacinque persone nell'ambito del blitz

dei carabinieri denominato "Hybris".

"Da allora - spiega Marsicano, che

racconta decine di episodi segnalati

ai carabinieri - le minacce non si so-

no mai fermate e aver tolto da dicem-

bre le telecamere di sorveglianza non

è stato certo di aiuto. Minacce, ag-

gressioni verbali, tentativi di rapina,

appostamenti sotto casa. Fino

al coltello - aggiunge - piantato nella

ruota della macchina del figlio della

mia compagna".

Nonostante si porti ancora dietro gli

strascichi di quelle vicende, il com-

m e r c i a n t e r i b a d i s c e

che denuncerebbe ancora una volta, e

lo farebbe anche per i suoi figli. Ma a

pagarne il conto è lui stesso con il

suo stato di salute: "Soffro di attacchi

di panico, prendo farmaci e per quel-

lo che ho sopportato sino ad ora mi è

stata riconosciuta un'invalidità del 40

per cento. Ho subito un danno econo-

mico - continua - e l'intero rione mi

ha boicottato. Se non fosse per l'uni-

versità lavorerei poco". Poi spende

due parole per i suoi "angeli custodi",

ringraziando i carabinieri che lo tute-

lano.

Solidarietà al pasticcere è arrivata

dall'Associazione Nazionale Testi-

moni di Giustizia, che tramite il suo

presidente Ignazio Cutrò ha espresso

viva preoccupazione sui recenti atti

intimidatori nei confronti di Marsica-

no. “Non è accettabile - afferma Cu-

trò - che lo stato da un lato provveda

ad assegnargli un dispositivo di scor-

ta, e dall'altro lasci totalmente sguar-

nito e privo di sistema di videosorve-

glianza l'attività commerciale che

resta preda, come verificatosi nella

notte pochi giorni fa, di gravi atti di

i n t i m i d a z i o n i d a g l i e s i -

ti potenzialmente disastrosi".

Un plauso agli alunni presenti che

hanno seguito l‟intera manifestazione

in modo composto e partecipato, po-

nendo al Sig. Marsicano numerose

domande, alle quali quest‟ultimo ha

risposto in modo esaustivo, usando

un linguaggio semplice e diretto che

di certo è entrato nella testa di noi

ragazzi. A mio parere queste iniziati-

ve andrebbero ripetute, poiché rap-

presentano un momento di crescita

umana e professionale.

Scialabba Domenico 2° Ox

STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO

Pagina 16

Exponi le tue idee Gli studenti hanno compiuto un

“percorso” didattico, che partendo

dal lavoro in classe sui temi di expo

Milano 2015, il cibo, culminerà

nella visita al sito espositivo, la-

sciando un‟eredità di contenuti ed

esperienze a tutti quelli che vi han-

no preso parte. La gara è consistita

in una battaglia, fino all‟ultima pa-

rola, in cui le classi si sono sfidate

per far prevalere le loro posizioni, a

favore o contro, senza prevaricare

gli uni sugli altri. Sono stati affron-

tati a classi aperte, argomenti glo-

bali come fame, migrazione, gestio-

ne dei rifiuti, biodiversità anche al

fine di acquisire padronanza dialet-

tica e capacità espositiva. Ebbene, a

fine percorso tutti hanno raggiunto

un ottimo risultato: forte motivazio-

ne e senso di appartenenza alla pro-

pria scuola; e non solo: da questa

pratica didattica sono riusciti ad

imparare a riflettere sul proprio

operato, hanno sviluppato la capa-

cità di porre questioni, di cooperare,

di rilevare errori ed affrontarli, di

maturare un atteggiamento creativo

e quant‟altro.

Anche questo si impara a scuola.

Anche questo è un esito da attende-

re, da valutare per quanto la numeri-

cità del voto ( a cui sembriamo ab-

barbicati in modo quasi inestirpabi-

le) non sembri il linguaggio miglio-

re. Un fare scuola secondo la logica

del metasapere, della circolarità tra

insegnanti, studenti, saperi, metodo-

logie e relazioni fa riscoprire il Desi-

derio di Insegnare.

Chiara Vella

Un‟esperienza “speciale” a Pa-

lermo: Sperimentazione lavorati-

va per disabili. A Palermo il

ristorante “Rivugghio allo Scali-

no” sito in via Bottai, nei pressi

di Piazza Marina, dal dicembre

2014 ha attivato un’esperienza

singolare, ha selezionato

dall‟Istituto Alberghiero Casci-

no, da varie associazioni paler-

mitane e da altre scuole ragazzi

disabili in grado lavorare

nell‟ambito della ristorazione e li

ha inseriti nell‟organico di cuci-

na e di sala. I titolari

dell‟impresa ristorativa hanno

parallelamente coinvolto i geni-

tori affinché si potesse lavorare

su una progettualità lavorativa

per i loro figli. I ragazzi disabili

sono stati selezionati in base alle

loro risorse e potenzialità e, per

ognuno di loro, è stato predisposto

un piano individuale di lavoro, con

tempi e mansioni differenti. I disa-

bili si sono in un contesto favorevo-

le al loro sviluppo individuale e

sociale, valorizzati nelle loro attitu-

dini e gratificati e motivati dalla

retribuzione giornaliera.

Rdz.

Disabili al lavoro

STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO

Anno 2014/2015 Numero Unico Pagina 17 Copia interna a diffusione gratuita

Alcuni anni fa, sulle pagine di questo

giornale, avevamo già parlato di

Canapa/Cannabis; in quell‟occasione,

nell‟ambito di un‟analisi sul consumo

di droghe tra i giovani, si sottolineò un

paradosso: il proibizionismo nei con-

fronti delle droghe cosiddette leggere e

la totale libera circolazione di alcol e

tabacco che, è ormai risaputo, mieto-

no più vittime della marijuana.

Oggi torniamo a parlare di CanaPa per

segnalare una bellissima iniziativa,

nata da un progetto promosso da IGS

Student‟s Lab al quale hanno preso

parte alcuni alunni della 4AE del no-

stro Istituto, seguiti dalla professoressa

Rosanna Farinella e da un tutor nomi-

nato da IGS. I ragazzi hanno costituito

una società per azioni, la CanaPa s.p.a.

con l‟obiettivo di produrre e commer-

cializzare prodotti alimentari a base di

canapa e far conoscere le proprietà

salutari della canapa a tutti coloro che

la associano esclusivamente al mondo

delle droghe.

I ragazzi hanno sviluppato il loro Busi-

ness Plan ed hanno poi cominciato a

sperimentare i prodotti che avrebbero

poi commercializzato, usufruendo, per

questo, anche del laboratorio di pastic-

ceria dell‟istituto.

Lo scorso 30 marzo, - ci racconta

Gianpiero Carnevali (uno dei soci fon-

datori) – è giunto il giorno della com-

petizione provinciale e ci siamo ritro-

vati al centro commerciale Conca

D‟Oro con altri ragazzi provenienti da

scuole di Palermo e provincia a presen-

tare ciò che avevamo realizzato; i no-

stri prodotti sono andati a ruba e noi

abbiamo ricevuto una menzione spe-

ciale dalla giuria per la nostra idea in-

novativa.

Le attività della CanaPa s.p.a. non si

sono concluse lì, il gruppo, composto

anche da Kevin Romano, Alan Lo Pic-

colo, Giuseppe Conti, ha continuato a

lavorare e sperimentare nuovi prodotti,

ha partecipato ad altri seminari e

meeting e si prepara ad affrontare in un

prossimo futuro la competizione regio-

nale per la quale si sono classificati.

Nel frattempo i ragazzi hanno ampliato

le loro conoscenze e innalzato i loro

obiettivi, hanno compreso che dalla

pianta della canapa può nascere il loro

futuro. Quest‟attività, nata quasi per

gioco, può trasformarsi per loro in

un‟opportunità di lavoro e di sviluppo.

Ernesto Gagliardo

CANAPA IN CUCINA ALL’ALBERGHIERO CASCINO

STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO

Pagina 18

La nostra impresa scolastica

La Firri Firri SPA JA è

un‟impresa scolastica, nata a di-

cembre 2014 e costituita dagli

allievi della V EE dell‟Ipssar Ca-

scino di Palermo, sulla base del

progetto Impresa in Azione Ju-

nior Achievement.

Dal brain storming iniziale è nato

il nome dell‟azienda, “Firri Firri”

è la girandola : la denominazione

deriva da un simbolo molto diffu-

so in Sicilia e l‟uso del dialetto

testimonia l‟attaccamento alla

terra dei ragazzi.

Sin dai primi incontri è venuta

subito fuori l‟esigenza di creare

un prodotto per il quale gli allie-

vi avessero delle competenze di

base: si è infatti pensato al setto-

re gastronomico.

Gli allievi in assetto di gruppo

hanno discusso e dibattuto e si

sono accordati sulla creazione di

Tres : un tris di paste fresche che

divenissero connubio di tradizio-

ne e innovazione:

la rossa, nasce dall‟incontro della

pasta fresca con le arance rosse

di Sicilia

la verde nasce dall‟incontro della

pasta fresca con il basilico

la grigia nasce dall‟incontro della

pasta fresca con la grappa .

Tres diviene quindi il prodotto da

sperimentare, da produrre, da

vendere, e, accanto ad esso i ra-

gazzi hanno pensato di estendere

in seguito l‟idea al pane .

La caratteristica fondamentale

del prodotto è l‟utilizzo di mate-

rie prime di alta qualità e a km

zero ( le arance rosse sono igp

siciliane, la farina di grano duro

proviene da Castelvetrano); le

paste ottenute in sperimentazione

sono gradevoli al gusto, sono

state apprezzate da un vasto cam-

pione di consumatori e ogni con-

fezione è stata corredata da una

ricetta che ne esalti il gusto.

I ragazzi hanno compilato l‟atto

costitutivo e cominciata la sotto-

scrizione delle azioni per la costi-

tuzione del capitale.

Il capitale sottoscritto e versato

interamente ammonta a 612 euro.

Sono stati effettuati due incontri

con i formatori di UniCredit che

hanno dato le basi per la compi-

lazione del model canvas e del

business plan. Quest‟ultimo viene

presentato in forma molto sem-

plificata in quanto l‟istituto al-

berghiero non prevede un pro-

gramma cosi approfondito di Ec.

Aziendale.

Si è creato l‟organigramma a-

ziendale con l‟assegnazione dei

ruoli, alcuni allievi hanno imme-

diatamente assunto il ruolo svol-

gendo le mansioni assegnate, altri

hanno avuto maggiore difficoltà,

ma tutti si sono impegnati in mo-

do notevole.

È stata effettuata una indagine di

mercato per i concorrenti e per

stabilire il prezzo adeguato.

Uno dei manager della comunica-

zione si e‟ rivelato molto impor-

tante nella ricerca degli sponsor,

infatti alcune aziende del territo-

rio hanno creduto nel progetto e

accettato di lavorare insieme:

molini del ponte Castelvetrano,

ha fornito le farine

l‟ arancia rossa di Zisa Emanue-

le, ha fornito le arance

Extempora , ha fornito manifesti

e stand

Ipssar Cascino ha contribuito con

le uova

Anag ha fornito la grappa.

I ragazzi hanno avviato una spe-

rimentazione nel laboratorio di

cucina e, dopo alcune prove, han-

no stabilito l‟esatta grammatura

del prodotto, hanno scelto la con-

fezione e hanno organizzato due

eventi a scuola per la produzione

e la vendita.

Sono state prodotte 23 confezio-

ni per ogni tipo , all‟arancia, alla

grappa, al basilico, per due giorni

consecutivi.

L‟intera produzione di 138 confe-

zioni è stata totalmente venduta e

gli allievi hanno rilasciato la ri-

cevuta e ottenuto ordini per la

produzione successiva.

È stata effettuata una indagine

sulla clientela per evidenziare il

gradimento.

Gli allievi hanno creato il mani-

festo pubblicitario il logo, lo slo-

gan e hanno realizzato un video

di presentazione del prodotto.

Il progetto svolto durante l‟anno

ha portato gli allievi alla Fiera

Regionale delle Start up , tenutasi

a Catania, e, in tale contesto i

nostri allievi si sono classificati

terzi nella competizione .

L‟azienda, concluso l‟anno, è

stata liquidata, il capitale versato

è stato restituito agli azionisti e

gli allievi hanno presentato alla

maturità il progetto.

Alcuni di loro hanno proposto di

sviluppare la loro idea in una a-

zienda reale da immettere sul

mercato.

A. Sanfilippo

STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO

Pagina 19 Copia interna a diffusione gratuita Anno 2014/2015 Numero Unico

Lo scorso mese di maggio,

all‟interno delle attività legate

all‟educazione alla legalità, ab-

biamo visitato la cantina “cento

passi” a San Cipirrello, che non è

una cantina come le altre, ha una

storia dietro incredibile, che rac-

conta del coraggio e la forza di

volontà di persone che hanno lot-

tato contro la mafia. Infatti que-

sta cantina è costruita su terreni

confiscati alla mafia e il suo no-

me ricorda il famoso giornalista

di Cinisi, Peppino Impastato, uc-

ciso dalla mafia a causa del suo

profondo senso di legalità. Il vi-

no, prodotto dalle uve coltivate in

questi terreni, viene venduto in

molti supermercati della Sicilia e

non solo e in ogni bottiglia vi è

un etichetta che oltre il nome del

vino illustra la storia della canti-

n a .

Nella stessa mattinata ci siamo

poi spostati nei pressi di Piana

degli Albanesi, precisamente a

Portella della Ginestra dove il

primo maggio 1947, su circa due-

mila persone, riunite per festeg-

giare il giorno della festa del la-

voro e la recente vittoria alle ele-

zioni regionali dei partiti dei la-

voratori, si abbatté il fuoco della

banda criminale di Salvatore Giu-

liano, spalleggiata dai latifondisti

e dai mafiosi e servizi deviati

dello stato. Si tratta della prima

strage dell'Italia repubblicana,

morirono undici persone a cui si

aggiunsero una trentina di feriti e

Cantina “I Cento Passi” successive tre morti, a causa delle

ferite. La maggior parte delle vit-

time furono giovani. Al memoriale

che ricorda le vittime della strage

abbiamo incontrato per caso un

anziano signore che era presente

sul posto il giorno della strage.

Egli ci ha raccontato la sua espe-

rienza terribile e ci ha raccoman-

dato di non dimenticare mai le

storie di coloro che hanno dato la

loro vita innocente per amore della

libertà. Questa gita è stata molto

interessante e costruttiva, perché

ci ha fatto vivere vicende della

nostra storia recente a noi scono-

sciute, vicende che hanno cambia-

to la vita del nostro paese.

Classe 3^ EE

IL MIO PRIMO SERVIZIO A novanta giorni esatti dall'inizio

della nostra esperienza scolastica al

"Cascino", il Prof. Mario Cocchiara

ci ha reso partecipi della gestione di

un servizio di accoglienza , in occa-

sione del ricevimento dei genitori di

mercoledi 17 dicembre, svoltosi dal-

le ore 15:30 alle ore 17:30 presso la

sede succursale di Via Deodato, n°

1. Insieme ad altri compagni delle

classi 2ª Ox e Qx, alle ore 15:30 ci

siamo riuniti in sala ristorante per

un breafing, durante il quale i re-

sponsabili del servizio hanno asse-

gnato e spiegato i compiti da svol-

gere ai diversi componenti del team

ed a seguire abbiamo sistemato le

classi che dovevano ospitare i vari

coordinatori ed i genitori degli stu-

denti. Arrivato il Prof. Cocchiara, ci

ha riuniti in anfiteatro per l'ispezio-

ne sulle divise e ci ha dato le ultime

raccomandazioni di rito, ricordando-

ci, soprattutto, le regole dell'etica

professionale che ogni operatore

deve sempre rispettare nella gestio-

ne di una qualsiasi attività. Alla

fine del servizio ognuna di noi aveva

una certa stanchezza fisica che tra-

spariva dal viso, ma una grande

soddisfazione interiore per avere

svolto nel migliore dei modi il suo

primo servizio, testimoniato dai

complimenti dei presenti e del prof.

Coccchiara.

Le alunne della classe 1ª Qx

STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO

Pagina 20

Perderti

Perderti

un buco dentro al cuore

Non vederti

respiro soffocato,

la solitudine mi stringe la gola.

Il mio sorriso muore

perché non posso più baciarti.

Lo Iacono C. 1ª I

Un bacio

Un bacio che non era per me amore un cuore spezzato tradimento rabbia che esplode dentro fuoco spento dalla gelosia Cavarretta 1ª C

Vento

Vento che sfiora la pelle due cuori che battono

condivisione mani che si sfiorano La fiducia che nasce

la curiosità di conoscerti

Bellavista Simona 1ª G

Da un progetto ideato e condotto dalla professoressa A. Giordano, a voi il me-

glio della scrittura creativa delle classi prime sez. B, C, G, I.

Famiglia

Famiglia,

àncora che salva

dalla tempesta

di un mare infinito.

Amore

di un uomo e una donna

si irradia sui propri figli.

La dolcezza della notte

che accarezza

con un bacio in fronte

chi già dorme.

La felicità di quegli attimi

che non si cancelleranno mai.

Minasola C. 1ª B

Nostalgia

Nostalgia,

ogni volta che svanisci ai miei occhi

incredula

che con te

il tempo

si dissolva,

un pugno di sabbia

che scivola via.

Paura

che una parola di troppo

Ti porti lontano da me.

Roccella G. 1ª G

Gelosia

Giorno di tempesta le nostre liti Il sole due amici che giocano i fiori riprendono colore la pace Pavia Noemi 1ª G

Fulmine

Fulmine cieco nel buio la paura di perderti soffio del vento che attra-versa un albero tu che ti allontani da me Fiore che sboccia è renderti felice Misseri Vito 1ª I

L’amore per lei…

L’amore per lei

era fiato sospeso dentro

La lontananza

Gelo che fa male.

Non ha più forza,

per combattere,

la felicità.

Un soffio,

una candela che si spegne

il mio amore per te.

Gloria A. 1ª C

STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO

Anno 2014/2015 Numero Unico Pagina 21 Copia interna a diffusione gratuita

TASTE OF SICILY Si chiama Taste of Sicily ed è un

cooking show riservato agli studenti

universitari, delle Accademie delle

Belle arti e dei conservatori. Il pro-

getto che prevede una serie di ge-

mellaggi con altre università

d’Italia, parte dall’Ersu di Palermo

e dà il via ad un programma di turi-

smo studentesco e giovanile che

punta alla riscoperta di luoghi, suo-

ni ma soprattutto dei sapori sicilia-

ni e della dieta Mediterranea in

vista di Expò 2015. «I finalisti della

gara di cucina, infatti - dice il presi-

dente dell’Ente Alberto Firenze - si

esibiranno anche all’interno

dell’appuntamento milanese, teatro

delle “cucine” di tutto il mondo». Un

talent show culinario che prevede

anche concerti di band emergenti

studentesche e itinerari tra i luoghi

più frequentati dagli studenti uni-

versitari fuori sede. Un’ottica nuova

per scoprire e far scoprire le città

dell’isola e iniziare a costruire per-

corsi di turismo studentesco estivo

attraverso gli ostelli della gioventù

e le stesse strutture Ersu. Il bando

per partecipare ai talent di cucina e

musicali sarà pubblicato a gennaio

sul sito dell’ente universitario. In

calendario, una serie di appunta-

menti da gennaio a giugno e il coin-

volgimento anche degli altri Ersu

siciliani a cominciare da Messina

da dove si partirà il 31 gennaio e l’1

febbraio. L’itinerario turistico- mu-

sicale- gastronomico toccherà poi

anche Catania (18-19 febbraio), En-

na (5-6 marzo), Caltanissetta (13-14

marzo), Palermo (7-8 aprile) e, tra

maggio e giugno, approderà

a l l ’ E x p ò d i M i l a n o .

Il programma dell’iniziativa è stato

illustrato GIOVEDI, 18 DICEM-

BRE 2014 presso la mensa univer-

sitaria di Palermo, trasformata per

un giorno in ristorante stellato gra-

zie alla presenza di tre chef - testi-

monial: Salvatore Cappello

(l’inventore della torta Setteveli a

capo della pasticceria Cappello),

Patrizia Di Benedetto (unica donna-

chef di Sicilia ad essersi aggiudica-

ta la stella Michelin e regina del

Bye Bye Blues) e Peppe Giuffrè

(chef del resort Officina gastronomi-

ca a Trapani che dei sapori mediter-

ranei e siciliani ha fatto un punto di

forza). A lavoro anche alcuni stu-

denti dell’Istituto alberghiero Casci-

no, guidati dai prof.ri Cocchiara

Mario per il settore Accoglienza

Turistica, Pagano Salvatore e Ter-

razzino Michelangelo per il settore

Sala-Bar e Perricone Ferruccio per

il settore cucina.. Tanti, infine, gli

ospiti e interlocutori istituzionali

tra cui l’assessore regionale alla

formazione, Mariella Lo Bello che a

fine serata si è esibita in alcuni bra-

ni dal vivo insieme a Marcello Man-

dreucci, e Dario Cartabellotta re-

sponsabile per la Regione del Clu-

ster Bio mediterraneo che riunisce

12 regioni dell’area mediterranea.

La Regione col progetto “Born in

Sicily” è uno degli sponsor

dell’iniziativa

Scialabba Domenico 2° Ox

STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO

Pagina 22

I NOSTRI RISULTATI SPORTIVI

TORNEI D’ISTITUTO

1° CLASS. CALCIO A 5 - TRIENNIO CLASSE 5GS

( PEZZINO – LUPARELLO – GUADALUPI – GIANGROSSO –

MORICI - CAMINITA)

1° CLASS. CALCIO A 5 - BIENNIO CLASSE 2H

( AZZARITO – CELESIA – FIORE - GIACONIA – MARANZANO –

BOSCAINO)

1° CLASS. PALLAVOLO - TRIENNIO CLASSE 5AE

(CRISCENTI – SOLAZZO – NISI – CARBONARI – MARINO –

PATRICOLO - BILLECI – SCIACCHITANO)

1° CLASS. TENNIS-TAVOLO CLASSE 2L

(MANCUSO)

Come ormai ac-

cade con puntua-

li tà, anche l‟anno

che si è appena

concluso ha visto

i nostri ragazzi

distinguersi nel-

le diverse disci-

pline sportive in

cui si sono impe-

gnati , ottenendo

risultati di gran-

de prestigio. Tut-

to ciò grazie alla

grande passione

con cui hanno

partecipato alle

varie competizio-

ni, sostenuti , co-

me sempre, dai

docenti del di-

p a r t i m e n t o d i

scienze motorie e

dal la dirigenza

che, riconoscen-

do i l ruolo fon-

damentale della

pratica sportiva

per la crescita

dei ragazzi, da

sempre ha soste-

nuto e valorizza-

to le iniziative

del gruppo spor-

tivo. Ed ecco i

nostri successi:

STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO

Anno 2014/2015 Numero Unico Pagina 23 Copia interna a diffusione gratuita

TORNEI GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI

BOWLING – CAMPIONI PROVINCIALI

MULE‟ 4AE, DI BELLA 5CE, LO PORTO 5LAT, RACITI 5AE, AMMO-

SCATO 5BE, PISCIOTTA 5HS, CARBONARI 5AE, QUAGLIANA 4FE, LEO-

NARDI 5CE, CAMINITA 5GS, RACCUGLIA 5LAT, TAORMINA 4IS,

CIPRI‟ 4FE, RAPPA 4IS, GIULIANO 5GS, CUSIMANO 5EE, GUERCIO

5LAT, LO IACONO 4IS

TORNEO DI CALCIO A 5 CAMPIONI PROVINCIALI

GENNARO GABRIELE 4LS, GANCI ALESSANDRO 3D, TINAGLIA CHRI-

STIAN 1E, FIORE DAVIDE 2H, IEMMA GIUSEPPE 1H, IANNUZZO LUIGI

1H, PIAZZA JEREMY 3MS, LO GIUDICE DAVIDE 3DE, MAMONE IVAN 1°,

MARCHESE MARIO 1B, MAZZONE DANILO 1H

CORSA CAMPESTRE (DISABILI) – CAMPIONI PROVINCIALI

ALUNNI CLASSE

LO IACONO GIORGIA 1ª K

TALLUTO FILIPPO 4ª AE

BOATENG PAUL KOFI 1ª J

STEPHEN OSCAR 1ª B

I NOSTRI RISULTATI SPORTIVI

NUOTO (DISABILI) - CAMPIONE PROVINCIALE

ALUNNO CLASSE

TALLUTO FILIPPO 4ª AE

Dip.to di Scienze Motorie

STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO

Pagina 24

Il Cascino in servizio alla media “Falcone”

Quest‟anno tra le diverse attività di ac-

coglienza turistica e di catering, siamo

stati impegnati presso la SMS Falcone

del quartiere ZEN ad un importante e-

vento sportivo, al quale hanno partecipa-

to diverse personalità del mondo dello

sport e della politica, tra cui il Presiden-

te del CONI, Giovanni Malagò, e il sin-

daco di Palermo Leoluca Orlando.

Durante l‟incontro si è inaugurata una

bella palestra che sarà utilizzata da tutti i

ragazzi della Falcone. Per quanto riguar-

da il catering, abbiamo offerto ai nostri

“ospiti” delle pietanze tipiche della cuci-

na palermitana, arancine, sfincione, pa-

nelle ed altro.

È stata una bellissima esperienza, nella

quale ci siamo confrontati con parecchie

persone e abbiamo messo in pratica le

nostre competenze professionali.

STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO

Pagina 25 Anno 2014/2015 Numero Unico Copia interna a diffusione gratuita

Il dibattito sta mostrando come

il cibo sia un deposito di tradi-

zioni ma anche un importante

mediatore tra culture diverse,

che si apre a invenzioni, incroci

e contaminazioni. L'interesse

per la cucina italiana, anzi per

le cucine, è la migliore dimo-

strazione di quanto questo sia

un elemento importante per ap-

profondire la propria identità

culturale. Dall‟unità del Regno

d'Italia in poi vi è stata una cer-

ta unificazione delle cucine re-

gionali, causata dagli sposta-

menti delle popolazioni. In mo-

do analogo, e di pari passo con

la progressiva scomparsa del

dialetto dall'uso comune, si sa-

rebbe perduta anche la tradizio-

ne della cucina regionale. La

costruzione di una cucina na-

zionale è stata favorita dalle

migrazioni da una regione

all'altra . Complici di questo

processo di unificazione culina-

ria sono stati inizialmente alcu-

ni libri di ricette (da quello di

Pellegrino Artusi a quello di

Ada Boni, solo per citarne due),

poi i giornali e le riviste dedica-

te. La cucina italiana, parte da

radici territoriali e quindi da

un'identità interna al territorio.

Come possiamo notare, identità

e tradizione si associano sem-

pre quando vi è un confronto

con imitazioni e influenze e-

sterne, l'introduzione di alimen-

ti, tecniche di cucina, stili ali-

mentari e di presentazione in

tavola.

Non dimentichiamo, però, che

ogni tradizione è il frutto, di

innovazioni e soprattutto di

scambi e ibridazioni, che si so-

no poi assestati, divenendo tra-

dizione. Scambi e ibridazioni

che possono avvenire soltanto

in presenza di precise e forti

identità.

Innovazioni e scambi con altre

culture culinarie non hanno di-

strutto la cucina regionale, anzi

la hanno meglio tipizzata, in

quanto il nuovo è stato incorpo-

rato in una solida e ben identifi-

cata base territoriale, di cui so-

no preziosi indicatori i prodotti

tipici, dai formaggi ai salumi,

dalle carni agli ortaggi e ai frut-

ti di produzione locale, senza

dimenticare la loro trasforma-

zione in piatti e menu tipici e

tradizionali. Nella costruzione

della cucina italiana identità e

scambio giocano un ruolo indi-

spensabile, in un processo che

avviene a diversi livelli: nelle

cucine casalinghe e in quelle

della grande ristorazione; me-

diante il passaparola, tramite la

carta stampata e la televisione o

con i dibattiti sul cibo. Questa

costruzione in continuo diveni-

re passa attraverso il lavoro tra-

dizionale dei 'maestri di cucina'

(perché usare il termine stranie-

ro chef?) che operano nei risto-

ranti, dove si conserva la tradi-

zione, la si interpreta e si effet-

tuano ibridazioni e innovazioni.

Altrettanto importante è l'altra

strada, sotto un certo aspetto

innovativa, delle scuole di cuci-

na, a tutti i livelli. Un tempo

erano sufficienti la scuola fami-

liare, nella quale la madre inse-

gnava alla figlia, e la scuola del

cuoco, nella quale, come nella

bottega d'arte, il maestro inse-

gnava agli allievi. Oggi sono

richieste, anzi necessarie, scuo-

le di cucina sia a diversi livelli

professionali, sia di tipo amato-

riale. Nel complesso quadro ora

tratteggiato, la principale, se

non l'unica, carta vincente che

la cucina italiana sta dimostran-

do di possedere, ma che deve

sempre più valorizzare facen-

done il suo principale elemento

di identità, è il gusto italiano

della tavola. Particolarmente

per chi la vede dall'esterno, l'I-

talia è identificata da un elevato

e tipico gusto, che da secoli si è

manifestato nelle arti e più re-

centemente nella moda, ma an-

che nella buona tavola. Man-

giare all'italiana era un segno di

distinzione nell'alta gastrono-

mia rinascimentale; ancora og-

gi, forse maggiormente, il gusto

italiano della tavola è l'indi-

spensabile elemento d'unifica-

zione della nostra cucina e an-

che un importante strumento di

diffusione dell'immagine e del-

la cultura italiana nel mondo.

Adamo Giusi, 4Is

Globalizzazione e cucina

STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO

Pagina 26

Difendiamo la vera cucina italiana …

Tre sono le cucine che domi-

nano la globalizzazione: il

fast food di tipo americano

(la cosiddetta

'macdonaldizzazione' ali-

mentare), la cucina cinese (è

noto che però non esiste una

sola cucina cinese, ma tante

quante sono le regioni della

Cina) e infine la sempre più

diffusa falsa cucina italiana,

che sta provocando la cosid-

detta italianizzazione della

cucina mondiale. Nel mondo

la cucina italiana si presenta

con almeno 100.000 risto-

ranti, senza contare le pizze-

rie. Ancora più importante è

però il fatto che in tutto il

mondo si acquistino piatti

pronti o dolci di stile italia-

no e che, in un numero sem-

pre maggiore di case, parti-

colarmente il sabato e la do-

menica, si cucini

'all'italiana'. Questa cucina,

in realtà, è ben diversa da

quella veramente italiana, o

meglio dalle cucine delle

regioni italiane, e consiste

soltanto nell'uso di materie

prime alimentari o di piatti

di origine italiana o di nome

italiano. A volte poi si tratta

di veri e propri 'falsi alimen-

tari'; fra i più tipici si posso-

no citare: pasta, soprattutto

spaghetti, di grano duro ma

anche di grano tenero; sughi,

di tipo vagamente italiano,

per condire la pasta, for-

maggi che si rifanno spesso

alla denominazione di par-

mesan o di pecorino, fino a

un quanto mai improbabile

parmesan-pecorino; olio d'o-

liva, delle più diverse origini

e qualità; balsamico, spesso

citato senza neppure ricorda-

re che è un aceto o, meglio,

un aroma, mentre spesso di-

viene un'aggiunta buona per

ogni occasione; gelati e sor-

betti, tiramisù e altri dolci;

caffè espresso all'italiana,

ristretto, oltre all'immanca-

bile cappuccino; vini, dal

lambrusco ai vini bianchi di

diversa origine; liquori tra-

dizionali e nuovi (soprattutto

limoncello). La questione

della mondializzazione di

una falsa cucina italiana è

ben presente a coloro che

all'estero si occupano di

grande ristorazione. Non è

certamente un caso che, ac-

canto alle sempre più diffuse

pizzerie, stiano sorgendo

spaghetterie, o spaghetti

houses, paninerie (panini

sono sempre più frequente-

mente offerti anche in Fran-

cia) e che negli Stati Uniti

siano stati preparati spaghet-

ti in cono, da mangiare per

strada. Anche il concetto ita-

liano di caffè, inteso come

luogo ove consumare una

prima colazione o una cola-

zione rapida, è entrato nella

mentalità mondiale, tanto

che è già comparso il primo

Mac Caffè.

Tutto ciò pone all'Italia una

serie di problemi. Innanzi

tutto gran parte della cucina

cosiddetta italiana mondiale

non si basa su alimenti ita-

liani, ma su imitazioni e fal-

sificazioni più o meno smac-

cate: pasta di grano tenero

che fa colla, olio d'oliva di

dubbia origine, formaggi

parmesan argentini,

'bologna' messicana, vini

che di italiano hanno soltan-

to il nome o al più la confe-

zione (come nel passato il

classico fiasco di un fanto-

matico Chianti). La prepara-

zione dei piatti cosiddetti

italiani, poi, è molto diversa

da quella originale: di solito,

all'estero, gli 'spaghetti bolo-

gnese' non sono altro che

polpette in sugo rosso con

un contorno di pasta mollic-

cia e viscida. Nella falsa cu-

cina italiana manca qualsiasi

legame tra cibo e bevanda

(non parliamo di piatto e vi-

no!) e non esiste alcun rap-

porto tra i diversi piatti

nell'ambito di un pasto: un

primo può divenire un se-

condo e viceversa. Comple-

tamente assenti sono, infine,

i rapporti tra cibo, ambiente

e tempo, come invece avvie-

ne nella vera cucina italiana:

vengono quindi a mancare

gli indispensabili elementi

culturali che sono alla base

della cucina di tutte le nostre

regioni. Questo insieme di

cose provoca un grave danno

al vero prodotto italiano,

l'immagine vera della cucina

italiana ne risulta snaturata e

falsificata. Tutto muove

verso un'uniformità e una

STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO

Anno 2014/2015 Numero Unico Pagina 27 Copia interna a diffusione gratuita

… dall’insidia globale del fast food

qualità globalizzata sempre

più degradate e patologiche.

Nella nostra società, non è

più possibile distinguere tra

nevrosi dell'individuo e ne-

vrosi della cucina, tra psico-

patologia dell'individuo e

psicopatologia della cucina,

tra le turbe del comporta-

mento alimentare (bulimia,

anoressia e, in generale, le

altre forme di incapacità di

regolare la propria nutrizio-

ne) e la cattiva cucina, per-

ché da quando la cucina tra-

dizionale ha subito questa

omologazione, è andata in

pezzi, è divenuta difficile la

distinzione tra la percezione

e le manifestazioni del gu-

sto.

La cultura del cibo deve ri-

spondere alle domande su

che cosa e dove e chi sono i

cibi, e in quale modo sono

quelli che sono, ma anche

agli interrogativi su perché,

come mai e a che scopo i

cibi sono usati.

L'affermazione "noi siamo

quel che mangiamo" spesso

è stata letta come se il cibo

potesse modificare l'identità

del singolo. Molto più vera è

l'altra lettura: la nostra iden-

tificazione avviene attraver-

so il cibo che consumiamo e

soprattutto che ostentiamo,

in modo analogo all'abbi-

gliamento e agli accessori.

Vi invitiamo a riflettere sul-

la dannosa presenza dei fast

food che sta portando all'i-

dentificazione con uno stile

di vita che da americano a

mondiale o, se si vuole, glo-

bale, e che ben si inquadra

con altri marcatori culturali

(jeans, musica pop ecc.) e

che a ogni costo vuole incul-

carci il messaggio "pensa

globale e mangia locale". Se

pensiamo al maggior feticcio

dei fast food…e mi riferisco

alla ben nota catena di MC

Donald‟s che ha anticipato

un sistema rispondente non

certo alle esigenze del cor-

po, ma alle consuetudini di

lavoro e di vita della moder-

nità, sia la dinamica psicolo-

gica per chi vi lavora e chi

vi consuma.

L'offerta è rivolta a tutte le

generazioni anche se l'imma-

gine è di tipo familista. Che

cosa è più facile da ottenere

che una mezz'ora di "serena

pace familiare" prefabbrica-

ta? di un luogo artificiosa-

mente allegro, in cui i tempi

dell'accoglienza, della pre-

parazione e della consuma-

zione del pasto sono rigida-

mente previsti? Anche la

particolare attenzione rivolta

ai bambini con giochi e pu-

pazzetti offerti nella magica

scatola (rigorosamente di

cartone riciclabile) conte-

nente l'hamburger è in fondo

sostitutiva della figura pater-

na. Nei confronti dell'utente

avviene un'operazione di

spersonalizzazione e di omo-

logazione. McDonald's rap-

presenta quindi un vero e

proprio caso che coinvolge

la società e non un mero fe-

nomeno generazionale o di

costume. La trasformazione

della cucina, identica da un

capo all'altro del pianeta è

logica, visto che siamo in un

villaggio globale.

McDonald's costituisce

quindi un autentico laborato-

rio del futuro, che inventa

l'alimentazione dell'era della

globalizzazione del mondo.

Peccato che dimentichi che

la cultura è esattamente ciò

che differenzia gli uomini e

frena quindi l'omogeneizza-

zione dei mangiatori. Ecco

perché a tutto ciò opponia-

mo lo Slow Food, che esalta

la ricchezza e la diversità

della tradizione gastronomi-

ca italiana. Pone

“l‟educazione al gusto” co-

me difesa contro la cattiva

qualità e frode alimentare.

Slow Food interviene a fa-

vore delle tradizioni culina-

rie locali, delle produzioni

tipiche e della difesa di spe-

cie animali e vegetali che

rischiano estinzione perché

usate in quantità industriali

per produzioni di massa.

Valorizza e recupera mestie-

ri e tecniche di lavorazione

tradizionale che salvano an-

tiche varietà di ortaggi e

frutta, migliorano la qualità

dei prodotti, sostengono la

agricoltura più pulita e meno

intensiva.

Lo Iacono Francesca, 4Is

STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO

EDITORE: “IPSSAR F.sco Paolo Cascino”

SEDE LEGALE: Via G. Fattori, 60 Palermo

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