Date post: | 03-May-2015 |
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Da Kyoto all’Europa: Da Kyoto all’Europa: Effetti delle Politiche Effetti delle Politiche
ClimaticheClimatiche Stefano Clô
Università di Bologna e RIE
Jesi – 9 Novembre 2009
Roadmap
Fallimenti di mercato: ambiente, bene pubblico,
esternalità
Cambiamento Climatico: cause e consegueze
Quale target: considerazioni economiche e
politiche
Kyoto e Post-Kyoto: limiti e opportunità
Strumenti giuridici contro l’esternalità
Politiche europee ed ETS
Scienza Economica: allocazione efficiente di risorse scarse
Criterio per valutare obiettivi, e gli strumenti per raggiungerli
Allocazione più efficiente. Ma più efficiente per chi?
Economia Classica: Sostanziale equivalenza tra Individuo e Società.Se l’individuo max il suo profitto allora la società max il suo benessereCosti privati e sociali sono allineati; Benefici privati e sociali sono allineati
Libero Mercato senza bisogno di un Intervento Statale
Certezza del diritto: garantire Proprietà e Contratti per favorire gli scambi
Economia di mercato genera sviluppo e benessere: ricchezza, educazione, sanità, occupazione, miglioramento tecnologico
Economia e Ambiente: Fallimenti di Mercato
Economia istituzionale: focus sui fallimenti del
mercato
Non sempre interessi (costi e benefici) privati e sociali sono allineati.Se max profitto privato, il benessere pubblico non è massimizzato
È il caso delle esternalità: mia attività comporta dei costi che ricadono sulla società in genere (e non su di me).
danno ambientale è un costo sociale di cui i privati non tengono conto: non è incorporato nel sistema dei prezzi
global warming: “greatest and widest-ranging market failure ever seen”
Stern Report 2006
Economia e Ambiente: Fallimenti di Mercato
Ambiente come Bene Pubblico: Non Rivale e Non Escludibile
Benefici privati, ma costi sostenuti da tutti
Sovra-sfruttamento nel breve periodo, sotto-investimento nel
lungo
Il bene diventa scarso “Freedom of Commons brings
ruin to all” Tragedy of the Commons (Hardin 1968)
Causa: Mercati non Regolati; assenza di Proprietà
Necessità di intervento statale per internalizzare il danno
ambientale, allineando costi privati ai costi sociali
Economia e Ambiente: Fallimenti di Mercato
3 problemi non da poco
1. Quale è il danno ambientale (quali cause e
conseguenze)?
2. Come Monetizzare il danno Ambientale? Dati Costi e
Benefici, Qual è l’ Equilibrio ottimo?
3. Quali Strumenti per raggiungere l’equilibrio in
maniera efficiente??
Cambiamento Climatico
Il Clima sta cambiando?
Quali sono le cause? Analisi Positiva basata su dati storici
• Aumento emissioni causato dall’attività economica nei paesi sviluppati: combustione fonti fossili (consumi elettrici, produzione industriale, trasporti)
• l’aumento emissivo causa un aumento della temperatura
• Relazione di causa effetto tra l’aumento delle emissioni e l’aumento del riscaldamento globale
Quali conseguenze? Da dati storici a proiezioni dei trend passati
• Ipotesi sui consumi e produzione futura, tipo di combustibili.• Valutazione di fatti e rischi sconosciuti..Scenari non certi, ma possibili• Rischi se la temperatura aumenta di 2°C. Bisogno di intervenire
1. Cause e Conseguenze del C.C.
Qual è il livello ottimo di riduzione emissioni? CBANon vogliamo annullare le emissioni, ma portarle al punto ottimo, dove:
Costo Marginale = Beneficio Marginale
Costi = investimenti per una low carbon economy (certi)
Benefici = costi evitati dello scenario BaU (da stimare)
Stima di effetti dannosi e valutazione dei costi-benefici Valore economico alla natura, alla biodiversità, alla vita umana????
Bisogna attualizzare costi e benefici: problema intergenerazionale
Dipende da priorità socio-politiche, che non sono oggettive
2. Costi e Benefici del C.C.
Rapporto Stern
• scenario di Stabilizzazione (450-550 ppm) con 1% del
PIL
• non-interventire causa aumento delle temperature di 5-6° C e il PIL globale diminuirebbe del -20%
• Intervenire non è solo giusto da un punto di vista
ambientale, ma conveniente da un punto di vista
economico
• più tardi interveniamo, più costa intervenire
• bisogno di misure rapide di adattamento e
mitigazione
2. Costi e Benefici del C.C.
MA I risultati e le indicazioni di policy dipendono dalle Hp sottostanti (tasso di sconto nullo, rischi catastrofici..)
If we substitute more conventional discount rates used in other global warming analyses (...), the Review’s dramatic results
would disappear, W. Nordhaus, The Stern Review on the Economics of
Climate Change
Stern: 0,01% discount rate the social cost of CO2 is 310 $/ton
Nordhaus: 3% discount rate the social cost of CO2 is 13$/ton
C.B.A. e valutazione dei costi sociali non sono oggettive, madipendono da priorità politiche
UE: volontà politica contro il Cambiamento Climatico
2. Costi e Benefici del C.C.
Cosa siamo disposti a compromettere in nome del Clima?
Cosa vuol dire produrre e consumare beni sostenibili?
• Rispettare l’ambiente = maggiore qualità = maggiori costi
• pagare i costi ambientali = maggiori prezzi (ok per i
consumatori??)
• Se prezzi aumentano la quantità cala (ok per i produttori??)
• trade-off tra qualità e quantità: problema per società ricche
(luxury good)
• ambiente non è una priorità per i PVS che devono superare la soglia
della povertà: non si può impedirgli di crescere perché inquinano
• C’è un rischio legato alle politiche unilaterali e asimmetriche
3. La Sfida Ambientale
Sfida: garantire la qualità senza rinunciare alla quantità,
tutelare ambiente senza precludere lo sviluppo economico1. internalizzare i costi ambientali (efficienza statica)
2. Promuovere innovazione tecnologica che riduca la intensità carbonica:
stessa quantità di produzione ma senza impatto ambientale (efficienza
dinamica)
uscire dalla povertà (energetica) senza compromettere l’ambiente:
qualità accessibile a tutti
Bisogno di1. impegno politico internazionale e volontà di implementarlo a livello
locale (THINK GLOBALLY, ACT LOCALLY)
2. Opportune politiche ambientali e tecnologiche di lungo periodo
3. La Sfida Ambientale
Idea: intervenire costa, ma meno che non intervenire
Ieri attività economica causa degrado ambientale
ambientalismo contro mercato (e viceversa)
Oggi non si vuole rinunciare allo sviluppo, ma renderlo sostenibile
rispettare l’ambiente è economicamente vantaggioso: sviluppo di attività profittevoli e sostenibili tutela dell’ambiente attraverso il mercato
Quali Strumenti economico-giuridici affinchè il sistema economico tenga conto dei costi ambientali??
3. La Sfida Ambientale
Elementi rilevanti del Cambiamento Climatico:
Fenomeno globale con effetti transfrontalieri bisogno di una
collective action
Problem of spatial altruism Affects countries inequally (some
benefits some loose) – how to induce cooperation?
Problem of intergenerational altruism Affects generations
inequally – certain costs today against uncertain benefits tomorrow
4. Quali Politiche contro CC
In breve:
Chi dovrebbe intervenire? Developing or developed countries? How to induce collective action and avoid free riding? Efficienza vs Equità
Quando bisognerebbe intervenire? Mitigation and adaptation or “wait and see”
Come bisognerebbe intervenire? Which Policies? Necessità di uno strumento giuridico che sia capace di assicurare la internalizzazione del costo ambientale nei costi di produzione e nei prezzi finali (dare un prezzo alle emissioni) in maniera efficiente ai minori costi
4. Quali Politiche contro CC
Chi e Quando: Kyoto ProtocolPrimo tentativo internazionale per una collective action
Definisce un target di riduzione (-8% entro il 2012)
Coinvolge i paesi Sviluppati, Esenta i Paesi in via di sviluppo
Questione di equità e di efficienza
– Anex I vs non-Annex I countrie: did not cause CC, but with lower MAC
− Why this emissions reduction target?
− Does it make sense (Without U.S. and China)?
− Effect of the KP: PROBLEM OF CARBON LEAKAGE
− race to the bottom (competitiveness, environment)
− Too fast and too much
4. Quali Politiche contro CC : Kyoto
EU-15 CO2 Emissions
70
80
90
100
110
120
Bau Emissions EU targets
4257 MTon
Kyoto Target: - 8% (from 1990)
KyotoProtocol
EuropeanRegulation
European Self-Regulation: - 20% (from 1990)
3925 Mton
4. Quali Politiche contro CC : Kyoto
Inquinamento = esternalità → Diritto = strumento per internalizzarla
Law & Economics: analisi economica per scegliere lo
strumento più efficiente
Taxonomy Differenziazione in base a:
• Livello di interventismo governativo
• Timing: momento di intervento (ex-ante vs ex-post)
• Informazioni necessarie, e chi le raccoglie (pubblico vs
privato)
• costi amministrativi (pubblici) vs costi transazione
(privati)
Come: Strumenti Economico-Giuridici
Command and Control Divieto o Obbligo Diretto
Diritto Pubblico: regolazione ex-ante
Alto livello di Interventismo: top-down regulation• non dà incentivi ad andare oltre lo standard imposto (complying agents are not liable and can pollute as much as they want)
• efficienza: standard ottimo ex-ante, e controllo ottimo ex-post
• alti costi di informazione e implementazione costi e benefici per ottimo standard e poi per controllarne il rispetto
• sanzioni penali danno incentivo al rispetto
• MAC non sono eguagliati inefficienza
• è una misura che da certezza regolativa
• funziona se: MC>MB; bassi costi di transazione e controllo (pochi agenti e uniformi), minacce severe e limitate nel tempo
Strumenti Economico-Giuridici: C&C
Carbon tax Principio di Chi Inquina Paga
Meno interventismo: approccio liberale, nessun divieto, finché paghi inquini
non divieto assoluto, ma riduzione efficiente
Fissare tassa ex-ante = esternalità (differenza costo sociale e privato)
• No intervention → pollution until MB=0
• Intervention → tax = externality where MB=MC → tax = SMC - PMCRegolatore ha bisogno di minore informazione (conoscenza dei costi)
Regola meno pervasiva: just fix the tax and let the polluter decide (according to its costs and benefits)
scelte inquinanti meno vantaggiose (costano di più) minor consumo e switch verso alternative “pulite” Double Dividend Argumentation
Limiti Politici (Politica fiscale europea? Mai parlare di tasse)
Strumenti Economico-Giuridici: Carbon tax
Cap & Trade Teorema di Coase (Nobel)
Doppia natura del danno: la vittima è un concetto relativo
Soluzione meno interventista di tutte (amata dagli economisti)
Ex-ante Creazione di diritti, permessi Remeber Tragedy of the Commons
Teorema Positivo
In assenza di C/T, la libera contrattazione dei diritti nel mercato assicura un equilibrio efficiente e conveniente per entrambe le parti
Efficienza è garantita indipendentemente dall’assegnazione iniziale dei permessi, che ha solo effetti redistributivi; chi paga chi
Si può perseguire equità e efficienza (che è comunque garantita)
Teorema Normativo
Se i C/T sono elevati, l’efficienza dipende anche da come vengono assegnati
Bisogno di maggiori informazioni (permessi ha chi ha più alti MACs)
Strumenti Economico-Giuridici: Cap and Trade
Cap & Trade e cambiamento climatico
Warming is global same benefit independently on where emissions are reduced
emissions should be reduced at the lowest MACs
1. You put a cap on emissions (create artificial property rights permits)
2. You create a artificial financial market where agents are free to trade
3. You let firms to decide how to comply according to their MC and MB
make or buy options CO2 price = lowest MAC
4. Further incentive to innovate: the more you abate the more you earn
Strumenti Economico-Giuridici: Cap and Trade
Cap & Trade e condizioni per l’efficacia• Mercato artificiale: funziona solo se c’è scarsità
• Bisogno di definire ex-ante il livello efficiente di emissioni (cap)
• Costi informativi necessari ad assicurare scarsità e efficienza
• Bisogno di monitoraggio
• Bisogno di sanzioni in caso di mancata consegna dei permessi
• Bisogno di politiche di l/p per investimenti
• Diversi criteri di allocazione con diversi effetti distributivi
Critiche – questioni etiche
• Privatizzazione dell’aria
• Delocalzzazione delle proprie responsabilità efficienza vs equità
Strumenti Economico-Giuridici: Cap and Trade
EU Emissions Trading Scheme
2002: EU-15 Member States ratify the KP (-8%)
2003: EU ETS designed (Directive 87/2003/EC)
Reductions of emissions in a cost-effective and economically
efficient manner
2005-2007 : ETS first phase officially launched
2008-2012: ETS second Trading period (up to 2012)
2008: Cimate Package (-20%) and ETS reform
1. EU ETS ≠ Kyoto Protocoldifferent time – phases to 2020 (Directive 87/2003/EC, art.9) different scope (Directive 87/2003/EC, Annex I)
ETS covers only a part of EU emissions (Which Part?);
→ INFORMATION PROBLEM
→ COMPLYING WITH ETS ≠ REACHING THE KYOTO TARGET
2. Decision delegation: NAPs how & how many permits; vague criteria, no harmonization no inter-phase transfer
3. ETS Cap – how much ETS can pollutedirectly: how many emissions ETS has to reduceindirectly: how much non-ETS has to reduce to comply with KPEmissions reduction burden among ETS and non-ETS
EU Emissions Trading Scheme
Come funziona l’ETS?
• Mercato giornaliero di scambio permessi (spot e futures)
• Prezzo dipende dalla domanda e offerta di permessi:
Allocazione dei permessi attraverso i PAN, Andamento dell’economia,
Prezzo dei combustibili, Temperature e Clima
Aspetti Positivi• Le emissioni per la prima volta hanno un prezzo (costo)
• Primo passo verso la contabilizzazione ambientale
• Prezzo CO2 disincentiva l’utilizzo di input e tecnologie inquinanti
• Input meno inquinanti diventano più convenienti
• Ha favorito la riduzione delle emissioni?? Vedi dopo
EU Emissions Trading Scheme
Come funziona l’ETS? Mercato
elettrico
Prezzi combustibili Theoretical Co2 Switch Price
Se Prezzo Co2 > Prezzo teorico indifferenza Switch• Breve periodo incentivo utilizz input meno inquinanti
• Lungo periodo incentivo a sviluppare tecnologie efficienti
• Attualizzare il costo annuale dato dall’acquisto di permess
EU Emissions Trading Scheme
Aspetti negativi:
• Lentezza burocratica
• volatilità prezzi (diverso da tassa)
• difficoltà a formulare strategie di investimento lungo periodo
• Effetti distributivi non trascurabili: Windfall profits
• Principio di Sussidiarietà e Regulatory Capture
• Stati Membri adottano comportamenti opportunistici che compromettono l’efficacia del meccanismo
EU Emissions Trading Scheme
ETS Permits deficit/surplus in 2005
-30-20-10
01020304050607080
TOTA
L
Austria
Denm
ark
Finland
France
Italy
Germ
any
Spain
UK Czech
republic
Lithuania
Poland
netshort/net long
EU Emissions Trading Scheme
CO2 spot price trend [€/ ton]
0
3
5
8
10
13
15
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25
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30
33
24
-d
ic
23
-d
ic
20
-g
en
17
-feb
17
-m
ar
13
-ap
r
12
-m
ag
09
-g
iu
07
-lu
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04
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01
-set
29
-set
27
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tt
24
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22
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19
-g
en
16
-feb
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-m
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r
11
may
08
-g
iu
06
-lu
g
03
-ag
o
€/t
on
.
Co2 weekly average spot price [€/ton]
EU Emissions Trading Scheme
CO2 real and switch price
0
20
40
60
80
100
120
140
160
180
200
2005-1
2-0
2
2005-1
2-2
3
2006-0
1-1
3
2006-0
2-0
3
2006-0
2-2
4
2006-0
3-1
7
2006-0
4-0
7
2006-0
4-2
8
2006-0
5-1
9
€/T
on
.
Coal-to-Gas Switch Price [€/ton Co2] Co2 weekly average spot price [€/ton]
EU Emissions Trading Scheme
Paccheto Clima Riforma dell’ETS• 2020: -20% emissioni rispetto al 1990 (dopodomani)
• accentramento decisionale in capo alla Commissione
• Tetto dei Permessi molto più restrittivo
•Effetti distributivi: da grandfathering a Auctioning
EU Emissions Trading Scheme
1000
1500
2000
2500
20
05
ET
S e
mis
sio
ns
20
05-20
07
20
08-20
12
20
13
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14
20
15
20
16
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20
18
20
19
20
20
ETS cap (Mt Co2)
Paccheto Clima Riforma dell’ETS• Tetto più restrittivo e acquisto permessi: > COSTI
• Politica Unilaterale e Asimmetrica
• Regolamentazione Production based (non product based)
•Regolazione EU provoca un incremento dei costi diretti (da emissioni) e indiretti (da consumo elettrico) che le imprese non possono trasferire sui costi senza evitare di perdere competitività contro i competitori extra-EU non soggetti ad alcuna politica climatica costosa
•Rischio arbitraggio normativo e delocalizzazione impianti, investimenti o chiusura definitiva
•Impatto negativo sull’economia senza alcun beneficio ambientale
EU Emissions Trading Scheme
•I rischi e limiti sono molti, è compito della politica e dell’economia affrontarli e proporre soluzioni
efficienti
•Per i privati (aziende, banche di investimento…): è iniziata l’era della contabilità ambientale, emissioni hanno un costo destinato ad aumentare
• nuovi investimentie strategie devono tenere conto di questo costo, che dovrà creare un incentivo verso una low carbon economy
• chi riesce a puntare sulla qualità e fare ricerca e sviluppo (per garantire quantità) sarà il nuovo leader di domani
Conclusioni