Date post: | 25-Jun-2015 |
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Gianluca Mazzini, Dire%ore Generale
Bologna, 21 novembre 2011
Lepida SpA è una società ad intero capitale pubblico in regime in-‐house providing is:tuita con L.R. 11/2004. La società è il punto di arrivo di un processo avviato all'inizio degli anni 2000, con la progeBazione e realizzazione di una rete a banda larga (la rete Lepida), omogenea ed efficiente, in grado di collegare in fibra oGca le sedi della Pubblica Amministrazione in regione.
Diventa opera:va nel 2008 con l’obieGvo di pianificare, realizzare, sviluppare e ges:re le re: di telecomunicazioni regionali delle pubbliche amministrazioni (fibra oGca “Lepida”, wireless “Lepida Wireless” e rete per le emergenze “ERretre”, re: metropolitane “MAN”).
Lepida SpA, con il suo approccio integrato allo sviluppo delle infrastruBure, è anche funzionale alla riduzione del cosiddeBo Divario Digitale, che colpisce non solo le amministrazioni pubbliche, ma anche ciBadini ed imprese.
Privato
Pubblico 0
Gli obieGvi della digital agenda della UE prevede che gli sta: membri offrano ai ciBadini la connessione internet:
entro il 2013 2 Mbit/s al 100% della popolazione
entro il 2020 30 Mbit/s al 100% della popolazione 100 Mbit/s al 50% della popolazione
93% ne?a popolazione a
2 Mbps in RER
100% popolazione a 2 Mbps
100% popolazione a 30 Mbps
50% popolazione a 100 Mbps
Net4All è un progeBo che, anche u:lizzando fon: di finanziamento europeo per lo sviluppo rurale (FEASR), persegue gli obieGvi di:
1. consentire l’accesso alla banda larga con tecnologie neutrali a tutti entro il 2013 fissando a 2 Mbps il livello minimo di comunicazione;
2. attuare sinergie fra pubblico e privato per lo sviluppo della banda Ultralarga in alcuni distretti industriali;
3. costruire accordi con operatori di telecomunicazioni capaci di portare banda larga con varie tecnologie, in ottica neutrale, su tutto il territorio.
Linea 1 – Contrasto al digital divide fino alle abitazioni e fino alle imprese
ObieDvi di broadband penetra<on 2013-‐2020
Valorizzazione fondi EU
Valorizzazione del mercato e della neutralità delle reK
Copertura wireless* 60,84%
* s<ma
20M€ di inves:mento per fibra oGca tra RER e MISE di cui RER 25%
7.6M€ inves:men: per wireless tra En:, RER e Mul:servizi di cui En: e RER 46.8%
Popolazione beneficiaria per fibra 138K = pari a 3.13% popolazione regionale
Popolazione beneficiaria per wireless 207K pari a 4.75% popolazione regionale
Sovrapposizione interven: fibra vs Wireless = 30%
• Banda larga nelle aree rurali d’Italia 8 Milioni di Euro su fondi FEASR
• “Dorsale Sud” per la Montagna 2 Milioni di Euro su fondi Regionali
Regione Emilia-‐Romagna ha in corso due importan: inizia:ve per ridurre il digital divide in zone rurali e di montagna:
Le principali direzioni d’intervento sono:
1. realizzazione di nuove fibre oDche per abilitare il territorio (circa 20%);
2. costruzione di una dorsale sud radio a banda ultralarga capace di
abilitare da sud a nord il territorio (circa 17%);
3. u:lizzo della rete cellulare come distributore di banda larga a condizioni
tecnico/economiche analoghe a quelle cablate (circa 10%);
4. u:lizzo di soluzioni WiMax (circa 13%);
5. u:lizzo di sistemi wireless su banda non licenziata (circa 10%);
6. u:lizzo di sistema satellitare ad elevate prestazioni con spot concentra:
sul territorio regionale (circa 30%).
WiFed ha come obieGvi principali:
1. identificazione di un modello di dispiegamento dell'accesso WiFi presso gli Enti Locali del territorio;
2. attivazione di almeno un HotSpot per ogni Comune (connesso alla rete Lepida in fibra) presso cui il cittadino può collegarsi ad Internet;
3. coinvolgimento degli Enti e dei privati per standardizzare il modello di accesso, di autenticazione e di walled garden con servizi modulabili e georeferenziati.
Linea 1 – Sistemi WiFi federa<
Internet libera e neutrale
AlfabeKzzazione digitale
e-‐Inclusion
Lepida SpA nel 2011 ha oBenuto anche l’autorizzazione ad Operatore Pubblico di comunicazioni e rela:va iscrizione al ROC. Per cui i pun: di
accesso alla Rete Lepida (PAL) possono offrire conneDvità con finalità più ampie che in precedenza.
La Carta Servizi di Lepida SpA vincola, comunque, a non fornire servizi ai ciBadini nelle proprie abitazioni e alle imprese nelle proprie sedi
Qualora risul: esplicitata una precisa volontà a parte dell’Ente è quindi possibile ora conne?ere:
Biblioteche Piazze
Aree limitrofe ad edifici Comunali
Avendo verificato un sostanziale fallimento di mercato nell’offerta di servizi di WiFi nomadico, Lepida SpA, senza sos:tuirsi al mercato, promuove la diffusione del WiFi come driver importante per lo sviluppo dei territori e dei servizi dei propri soci (tuG gli En: Locali del territorio emiliano-‐romagnolo), con un importante
denominatore comune:
Un Sistema di AutenKcazione Unico, la cui
“federazione” è stata recentemente aperta a
qualunque modello pubblico-‐privato.
Georeferenziazione dei contenuK
ContenuK diversificaK (servizi pubblici, sponsorship, inziaKve culturali-‐turisKche, inserzioni etc)
ProgeD su base territoriale configurabili dagli EnK
Sponsorship
ObieGvi del progeBo:
1. Analizzare e mappare le architetture tecnologiche, le infrastrutture disponibili per giungere ad un Catasto delle Infrastrutture,
2. Elaborare nuovin modelli di partnership Pubblico-Privato;
3. Costruire il Tavolo permanente regionale sulle NGN con operatori TLC e potenziali investitori istituzionali, coerentemente con Delibera Regionale.
4. Individuare proposte di variazioni normative a livello regionale per semplificare e accelerare l’introduzione della Ultra-BroadBand.
Linea 1 – Banda UltraLarga e Next Genera<on Access Network
ObieDvi EU per Very Faster Internet
Next Genera<on Access (FTTH)
Mappatura infrastru?ure passive
Database delle infrastru?ure
Crusco?o delle infrastru?ure
Modelli per la Banda Ultra-‐larga
Tavolo Permanente sulle NGN
Innovazione NormaKva
deve contenere informazioni su proprietà, vincoli e disponibilità di ogni singola infrastruBura deve integrarsi con il crusco?o regionale delle infrastruBure sarà popolato con procedure concertate con gli EnK Locali sarà considerato come un elemento della più generale poli:ca di Open Data di Regione Emilia-‐Romagna
Il CruscoBo con:ene informazioni geometriche georeferenziate e rappresenta il punto di accesso per ci?adini ed imprese sullo stato di ogni territorio, rela:vamente a vincoli previs: da varie norme, regolamen: e deliberazioni.
Il CruscoBo è anche uno strumento per la verifica ex-‐post del rispeBo dei vincoli territoriali, rispeBo ad infrastruBure ed opere che lo popolano.
DireBo corollario ges:onale del Database delle InfrastruBure è il Crusco?o territoriale delle Infrastru?ure creato con lo scopo di uniformare le diverse informazioni provenien: dagli en: territoriali.
Per rendere ques: strumen: realmente opera:vi, è necessario che gli En: si impegnino nel popolamento del Database ed inseriscano nel Regolamento UrbanisKco prescrizioni di obbligatorietà di aggiornamento per ogni concessione di lavoro pubblico.
Sostenibilità della nuova infrastruBura RispeBo dei criteri di equità territoriale Strategie di neutralità verso gli operatori Sostenibilità della transizione tecnologica (dalla tecnologia aBuale a quella futura) Scenari di u:lizzo della Banda Ultra-‐Larga in mercaK convergenK (fisso-‐mobile) e a nuovi mercaK potenziali
Oltre agli strumen: suddeG è necessario individuare dei modelli di collaborazione pubblico-‐privato oGmizza: per l’ambito NGAN che in generale consentano di oBenere i seguen: obieGvi:
In questo ambito Lepida SpA ha presidio direBo nelle aGvità di proposizione tecnica e di analisi delle domanda territoriale.
Il Tavolo è presieduto dall’Assessore Regionale con delega alle InfrastruBure e vi partecipano rappresentan: di Lepida SpA e della DG RER Organizzazione, Personale, Sistemi Informa<vi e telema<ca/Coordinamento del Piano
Telema<co.
Legge Regionale sulle Telecomunicazioni, che inquadri le possibilità di azioni pubblico-‐privato, ruolo e compi: di Regione, EnK Locali e Lepida SpA.
Innovare le tecnologie implica uno sforzo di innovazione anche in campo norma:vo. Per questo Regione Emilia-‐Romagna prevede la verifica dell’idoneità dell’aBuale quadro norma:vo regionale (L.R. 11/2004) e valuta l’ipotesi di una più generale: