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Dal mondo vegetale al mondo culturale: i piselli di Mendel ... · ra oggi in molti casi...

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DAL MONDO VEGETALE AL MONDO CULTURALE: I PISELLI DI MENDEL NON SONO ASTRAZIONI 51 INTRODUZIONE Nel progetto di realizzazione di un percorso museale permanente nella sede del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino (MRSN) è stato inserito uno spazio dedicato agli esperimenti di Mendel sulla trasmissione dei caratteri ereditari, al fine di condurre i visitatori alla scoperta della genetica e delle cono- scenze che sono derivate dalla sua pubblicazione (Mendel, 1866). In quest’area si intendevano presentare brevemente la figura di Gregorio Mendel e i suoi esperimenti effet- tuati con le piante di piselli. Nella fase di preparazio- ne dei contenuti è stata rilevata una notevole diffor- mità sulle informazioni, sui vocaboli botanici e sulle illustrazioni che presentano questo argomento sui libri divulgativi e nel web. Nella quasi totalità dei testi inoltre gli esperimenti risultano descritti come se i piselli e l’attività di coltivazione e ibridazione fossero “astrazioni” non associate a un reale processo di inte- Il patrimonio culturale dei musei scientifici Firenze 14-16 novembre 2012 a cura di Giovanni Pratesi, Filippo Ceccolini, Stefania Lotti MUSEOLOGIA SCIENTIFICA MEMORIE • N. 14/2015 • 51-55 Dal mondo vegetale al mondo culturale: i piselli di Mendel non sono astrazioni Rosa Camoletto Museo Regionale di Scienze Naturali, Via G. Giolitti, 36. I-1023 Torino. E-mail: [email protected] ISSN 1972-6848 RIASSUNTO In un nuovo allestimento permanente del museo Regionale di Scienze Naturali di Torino (MRSN) si è scelto di inserire uno spazio dedicato agli esperimenti di Gregorio Mendel sull’ibridazione dei piselli, ma durante la preparazione dei contenuti sono state rilevate molteplici difformità nella documentazione esaminata. Per pro- durre materiali museologici originali e corretti, è stato quindi ritenuto indispensabile ripartire dall’analisi del testo di Mendel, disponibile sul web, e produrre testi e immagini conformi all’originale in tedesco. Le immagini per illustrare gli esperimenti sono state perciò realizzate dopo aver cercato, coltivato e fotografato le varietà di pisel- li che rispondono ai caratteri su cui aveva operato Mendel. Le descrizioni sono state elaborate in italiano e in inglese, scegliendo vocaboli aderenti al testo originale e ricchi di significato descrittivo. Parole chiave: Mendel, piselli, metodo sperimentale, storia della scienza, museologia. ABSTRACT From the vegetal world to the cultural one: Mendel’s peas are not abstractions. In a new permanent exhibition of the Museo Regionale di Scienze Naturali of Torino (MRSN) it was decided to insert a space dedicated to the experiments of Gregor Mendel on hybridization of peas. In the preparation of the exhibit many differences emerged in comparing the most popular texts and illustrations. In order to produce original and corrected museological materials, it was considered essential to restart from the analysis of Mendel’s paper, available on the web, and to produce texts and new pictures that match the original work. We searched seeds and grew peas, then we took original photographs of the plants to illustrated correctly all the characters described by Mendel in his paper. The descriptions have been translated in Italian and English from German, choosing words that best adhering to the original text. Key words: Mendel, peas, experimental method, history of science, museology. razione tra un botanico molto esperto e gli organismi viventi scelti per i suoi esperimenti. Poiché il percorso museale in progettazione intende- va, attraverso la presentazione di alcune conoscenze scientifiche fondamentali, evidenziare l’importanza del “metodo” applicato per giungere alle diverse sco- perte scientifiche, è stato ritenuto importante verifica- re con particolare accuratezza gli aspetti botanici col- legati a questi esperimenti e poi inserirli nell’exhibit. MATERIALI E METODI Per affrontare questo lavoro è stata reperita e analiz- zata la pubblicazione originale (Mendel, 1866) (v. sito web 1), confrontata poi con alcune traduzioni (Scossiroli, 1987) (v. sito web 2). Successivamente è stata analizzata e confrontata una selezione eteroge- nea di documentazione relativa a questo argomento (v. sito web 3) (Fayrbanks & Rytting, 2001; Marantz
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Page 1: Dal mondo vegetale al mondo culturale: i piselli di Mendel ... · ra oggi in molti casi fondamentale e richiede cono - scenze e competenze qualificate. Per condurre i suoi esperimenti

DAL MONDO VEGETALE AL MONDO CULTURALE: I PISELLI DI MENDEL NON SONO ASTRAZIONI 51

INTRODUZIONENel progetto di realizzazione di un percorso musealepermanente nella sede del Museo Regionale diScienze Naturali di Torino (MRSN) è stato inseritouno spazio dedicato agli esperimenti di Mendel sullatrasmissione dei caratteri ereditari, al fine di condurrei visitatori alla scoperta della genetica e delle cono-scenze che sono derivate dalla sua pubblicazione(Mendel, 1866).In quest’area si intendevano presentare brevemente lafigura di Gregorio Mendel e i suoi esperimenti effet-tuati con le piante di piselli. Nella fase di preparazio-ne dei contenuti è stata rilevata una notevole diffor-mità sulle informazioni, sui vocaboli botanici e sulleillustrazioni che presentano questo argomento sui libridivulgativi e nel web. Nella quasi totalità dei testiinoltre gli esperimenti risultano descritti come se ipiselli e l’attività di coltivazione e ibridazione fossero“astrazioni” non associate a un reale processo di inte-

Il patrimonio culturale dei musei scientificiFirenze 14-16 novembre 2012

a cura di Giovanni Pratesi, Filippo Ceccolini, Stefania Lotti

MUSEOLOGIA SCIENTIFICA MEMORIE • N. 14/2015 • 51-55

Dal mondo vegetale al mondo culturale: i piselli di Mendel non sono astrazioniRosa CamolettoMuseo Regionale di Scienze Naturali, Via G. Giolitti, 36. I-1023 Torino. E-mail: [email protected]

ISSN 1972-6848

RIASSUNTOIn un nuovo allestimento permanente del museo Regionale di Scienze Naturali di Torino (MRSN) si è scelto diinserire uno spazio dedicato agli esperimenti di Gregorio Mendel sull’ibridazione dei piselli, ma durante lapreparazione dei contenuti sono state rilevate molteplici difformità nella documentazione esaminata. Per pro-durre materiali museologici originali e corretti, è stato quindi ritenuto indispensabile ripartire dall’analisi del testodi Mendel, disponibile sul web, e produrre testi e immagini conformi all’originale in tedesco. Le immagini perillustrare gli esperimenti sono state perciò realizzate dopo aver cercato, coltivato e fotografato le varietà di pisel-li che rispondono ai caratteri su cui aveva operato Mendel. Le descrizioni sono state elaborate in italiano e ininglese, scegliendo vocaboli aderenti al testo originale e ricchi di significato descrittivo.

Parole chiave:Mendel, piselli, metodo sperimentale, storia della scienza, museologia.

ABSTRACTFrom the vegetal world to the cultural one: Mendel’s peas are not abstractions.

In a new permanent exhibition of the Museo Regionale di Scienze Naturali of Torino (MRSN) it was decided toinsert a space dedicated to the experiments of Gregor Mendel on hybridization of peas. In the preparation of theexhibit many differences emerged in comparing the most popular texts and illustrations. In order to produceoriginal and corrected museological materials, it was considered essential to restart from the analysis of Mendel’spaper, available on the web, and to produce texts and new pictures that match the original work. We searched seedsand grew peas, then we took original photographs of the plants to illustrated correctly all the characters describedby Mendel in his paper. The descriptions have been translated in Italian and English from German, choosingwords that best adhering to the original text.

Key words:

Mendel, peas, experimental method, history of science, museology.

razione tra un botanico molto esperto e gli organismiviventi scelti per i suoi esperimenti.

Poiché il percorso museale in progettazione intende-va, attraverso la presentazione di alcune conoscenzescientifiche fondamentali, evidenziare l’importanzadel “metodo” applicato per giungere alle diverse sco-perte scientifiche, è stato ritenuto importante verifica-re con particolare accuratezza gli aspetti botanici col-legati a questi esperimenti e poi inserirli nell’exhibit.

MATERIALI E METODIPer affrontare questo lavoro è stata reperita e analiz-zata la pubblicazione originale (Mendel, 1866) (v. sitoweb 1), confrontata poi con alcune traduzioni(Scossiroli, 1987) (v. sito web 2). Successivamente èstata analizzata e confrontata una selezione eteroge-nea di documentazione relativa a questo argomento(v. sito web 3) (Fayrbanks & Rytting, 2001; Marantz

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Henig, 2001; Franklin et al., 2008; Barsanti, 2009).Con questa indagine, effettuata comparando diverselingue, tra cui italiano, francese, inglese, tedesco espagnolo, sono state rilevate diverse criticità lessicali eincongruenze storiche e botaniche, che riguardano inparticolare:• un evidente utilizzo di traduzioni e di testi interpre-tativi discordanti e di qualità scientifica molto etero-genea;• un utilizzo superficiale o improprio di vocabolibotanici;• la produzione e diffusione di illustrazioni schemati-che lontane da forme, colori e caratteristiche dei sog-getti vegetali utilizzati da Mendel;• la sottostima dell’importanza di alcuni elementi dibiologia vegetale che spiegano e valorizzano gli espe-rimenti di Mendel e i relativi risultati.Per sviluppare una presentazione museale corretta,aderente alla realtà e ricca di stimoli sul metodo scien-tifico seguito dall’abate Mendel, sono state innanzitut-to rilevate tutte le criticità e in seguito sono statiavviati studi e attività finalizzati alla produzione deimateriali museologici ritenuti idonei.Per la comunicazione testuale sono state analizzatediverse possibili scelte tematiche e alternative lessica-li. Per la presentazione dei piselli su cui Mendel avevaeffettuato i suoi studi è stata ricercata documentazio-ne agronomica e genetica aggiornata (Reid & Ross,2011) (v. siti web 4, 5), poi sono state ricercate sulmercato orticolo e agricolo varietà idonee a ripeteregli esperimenti. Dopo accurata selezione alcuni semisono stati coltivati per ottenere immagini originali emateriale d’erbario e da esposizione. Per la realizzazio-ne dei disegni stilizzati che rappresentano i vari carat-teri sono state studiate le soluzioni grafiche più rispon-denti alla realtà e il più possibile prive di ambiguità.

RISULTATIQuesta analisi ha permesso di chiarire e quindi poterdivulgare più correttamente:• l’obiettivo originale degli esperimenti di Mendel;• l’importanza della scelta dei semi;• la complessità di un esperimento con piante vive;• il significato della parola “ibrido” per Mendel;• le peculiarità genetiche e agronomiche dei caratteriesaminati.

L’obiettivo originale degli esperimenti di MendelPer la presentazione degli esperimenti di Mendel suipiselli è fondamentale rileggere e riproporre al pubbli-co il suo testo. L’opera di Mendel viene in genere cita-ta come “Saggio sugli ibridi vegetali” o “Esperimentisull’ibridazione delle piante”, in inglese “Experimentsin Plant Hybridization”, ma il titolo originale è“Versuche über Pflanzen-Hybriden” (Mendel, 1866),quindi è più corretto presentarla come “Esperimentisugli ibridi vegetali” (Scossiroli, 1987). Il lavoro di

Mendel infatti non riguarda la metodica dell’ibridazio-ne, a quei tempi già ben nota, ma è finalizzato allascoperta delle leggi generali che regolano la compar-sa di singoli caratteri nelle piante originate da incrocidi individui portatori di caratteristiche diverse, al finedi poter predire il risultato delle ibridazioni. I pisellida orto risultarono essere più validi di altre piante pereffettuare una serie di incroci e di osservazioni sullatrasmissione dei caratteri. L’opera di Mendel si inserìin un filone di ricerche condotte da molti studiosi, tracui Charles Darwin, che vedevano nella variabilità unapossibile chiave di lettura per la comprensione dellastoria dell’evoluzione delle varie forme di vita. Nel suolavoro Mendel dimostrò che i caratteri esaminati ven-gono trasmessi da entrambi i genitori e che quelliall’apparenza scomparsi “nell’ibridazione” sono latentie possono manifestarsi nella generazione successiva.

L’importanza della scelta dei semiPer riportare il visitatore alle origini della geneticasperimentale e dimostrare come gli esperimenti diMendel siano collegati all’agricoltura da reddito, èimportante ricordare che Mendel reperì 34 varietà dipiselli nei canali del commercio agricolo di sementiper l’alimentazione umana e animale. Mendel dichiaradi aver lavorato 8 anni per produrre i risultati che pre-senta. Ma solo dopo il lavoro preliminare di 2 anni disemina, selezione e analisi, decise di scegliere i 7caratteri che riteneva di poter ben individuare in duedifferenti stati. I primi due anni li trascorse dunqueseminando, osservando, raccogliendo, selezionando econteggiando questi piselli e le loro prime generazio-ni. In questo modo realizzò da sé le 22 linee pure tracui scelse i caratteri validi da utilizzare per i suoi espe-rimenti. In questo periodo esaminò a fondo i varicaratteri che si presentano sulle piante in crescita e suisemi essiccati, e alla fine fu in grado di decidere qualicaratteri seguire e conteggiare e quali scartare perchéerano risultati critici o ambigui e non avrebbero per-messo calcoli esemplificativi (Mendel, 1866). Tra icaratteri scartati da Mendel probabilmente alcuni nonsi trasmettevano separatamente o non manifestavanochiaramente una situazione di dominanza/recessività.La fase di selezione del materiale da esperimento è ingenere sottostimata dai divulgatori, ma la sua presen-tazione è fondamentale per valorizzare lo spiritoscientifico e non improvvisato della ricerca di Mendele il valore, anche economico, della selezione miratadei caratteri dei vegetali. Il futuro dell’agricoltura,infatti, si basa ancora oggi sulla capacità di individua-re in natura specie vegetali e varianti potenzialmenteutili e di saper ipotizzare quali caratteri possono esse-re realmente manipolati.

La complessità di un esperimento con piante viveLa moderna genetica viene spesso presentata comeuna sofisticata scienza che si svolge in laboratorio, mala parte sperimentale di coltivazione in campo è anco-

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ra oggi in molti casi fondamentale e richiede cono-scenze e competenze qualificate. Per condurre i suoiesperimenti Mendel utilizzò orti, serre e vasi, dissemi-nati in diversi spazi del convento in cui viveva. Misein atto tutte le strategie a lui note per seminare almeglio, per far nascere e crescere le piante in condi-zioni il più possibile omogenee, per difenderle daintemperie e parassiti, per ottenere fioriture idoneealla fecondazione incrociata, per impollinare manual-mente i fiori senza danneggiarli, per proteggere gliincroci da impollinazioni indesiderate, per osservarenel giusto periodo i caratteri, per raccogliere, conteg-giare e conservare al meglio i piselli.

Il significato della parola “ibrido” negli esperi-menti di MendelI naturalisti e i sistematici in genere indicano con laparola “ibrido” il prodotto, per lo più sterile, dell’ac-coppiamento tra due specie diverse. Nel lavoro diMendel e in genetica il termine ibrido indica invece ilrisultato dell’incrocio tra individui della stessa specieche hanno due diverse varianti di un carattere. Mendeldichiara di aver utilizzato “diverse specie di piselli” equindi avrebbe prodotto ibridi interspecifici, ma eglistesso dubita del loro reale rango tassonomico(Mendel, 1866). In effetti, le cultivar da lui utilizzatesono oggi tutte considerate varianti di una sola speciebotanica, Pisum sativum, quindi Mendel ha effettuatoibridazione di caratteri varianti e non di specie.

Le peculiarità genetiche e agronomiche dei caratteri esaminatiLa descrizione originale dei caratteri (Mendel, 1866)dimostra che le conoscenze di questo studioso eranofrutto di lunghe osservazioni e riflessioni, mentre neimateriali divulgativi attuali i caratteri dei piselli sonodescritti e rappresentati in tavole illustrate che con-tengono svariate imprecisioni, elaborate senza la veri-fica delle fonti e senza l’esame delle piante vere (v. sitiweb 6, 7) (figg. 1-2), esattamente come succedeva neisecoli in cui gli amanuensi trasformavano il ritratto diuna pianta vera in un duplicato irriconoscibile. Moltidisegni stilizzati degli esperimenti di Mendel portano

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Fig. 2. Rappresentazione artistica con imprecisioni

(v. sito web 7).

Fig. 1. Tabella didattica con imprecisioni (v. sito web 6).

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a immaginare che “quei” caratteri fossero presenti soloai suoi tempi, che i fiori dei piselli siano monocolori,che i loro semi siano rugosi anche quando sono imma-turi. I caratteri dominanti e recessivi sono dispostispesso in modo errato e i termini usati non corrispon-dono alla realtà. Per presentare al pubblico ogni carat-tere sono stati quindi elaborati nuovi testi descrittiviin italiano e in inglese, nuove immagini fotografiche edisegni conformi al testo originale, alla realtà naturalee a una migliore comunicazione iconica. Inoltre sonostate aggiunte informazioni sul significato agronomi-co dei vari caratteri e alcune curiosità dedotte dallemoderne ricerche genetiche. La scelta di Mendel deicaratteri da esaminare è stata fondamentale per poterfare i conteggi e per trovare le proporzioni che lohanno portato a comprendere alcuni meccanismi del-l’ereditarietà. Gli esperimenti di incrocio hanno fun-zionato perché sono stati scelti caratteri che si mani-festano in due stati. In teoria le combinazioni possibi-li di tutti i caratteri, citate anche da Mendel (1866),sono 27, cioè 132, ma nella realtà non tutte possonomanifestarsi e produrre semi idonei a germinare, chegenerano piante in grado di completare il ciclo e pro-durre progenie. I caratteri che possono essere piùfacilmente oggetto di sperimentazione didattica sono:la forma dei cotiledoni (semi maturi “sferici” e semimaturi “con rughe profonde”), la lunghezza dei fusti(piselli rampicanti e piselli nani), la forma del baccel-lo maturo (teso e rigonfio o aderente ai semi).Gli elementi analizzati nel presente lavoro e gli spun-ti di divulgazione formulati sono i seguenti:• Caratteri dominanti e recessivi. È fondamentaledistinguere chiaramente, come già fece Mendel(1866), i caratteri dominanti da quelli recessivi edisporli sempre nello stesso ordine. • Sequenza di sviluppo dei caratteri. L’ordine in cui sipresentano i caratteri in una occasione divulgativa èun messaggio cognitivo piuttosto rilevante, perciò siritiene utile seguire l’ordine con cui possono essereosservati, evidenziando l’importanza del fattoretempo negli esperimenti che implicano osservazionedi organismi in crescita. Forma e colore dei cotiledonisi osservano appena i semi sono maturi e si aprono ibaccelli della pianta madre, ma si perdono quando isemi vengono seminati per osservare quali caratterihanno ereditato. Gli altri 5 caratteri si osservano pro-gressivamente durante la coltivazione di quegli stessisemi.• I caratteri dei semi. Il colore e la forma dei cotiledo-ni sono i caratteri dei semi che Mendel prese in con-siderazione. Si osservano solo sui piselli maturi e pos-sono essere osservati anche senza far sviluppare lapianta. Il colore esterno del seme, citato da Mendel, èdovuto al tegumento, che è una parte della “piantamadre” e non appartiene alla stessa generazione deicotiledoni. Il tegumento può essere più o meno spes-so, più meno trasparente, più o meno colorato e varie-

gato e può lasciar trasparire o nascondere in parte ilcolore dei cotiledoni. Il tegumento, tuttavia, nonnasconde mai la forma dei cotiledoni maturi, che pos-sono essere semisferici o più o meno rugosi.• I caratteri delle piante adulte. Cinque caratteri pos-sono essere osservati solo se i semi vengono seminatie le piante vengono fatte sviluppare fino a completamaturità. La lunghezza del fusto deve essere misurataa completo sviluppo e, per essere confrontabile, lepiante devono avere ricevuto le stesse cure colturali. Ilcolore dei baccelli deve essere osservato quando sonoancora immaturi, mentre la loro forma è chiaramentedifferenziata quando sono ben maturi.• Rappresentazione dei vari caratteri. Per la pre pa -razione di materiale divulgativo scientificamente cor-retto è indispensabile utilizzare immagini fotograficheo disegni tratti da campioni reali ed essere sicuri dirappresentare visivamente di volta in volta soltanto ilcarattere descritto. Ad esempio, utilizzare cotiledoniprivi di tegumento per il “colore dei semi” e utilizzaresolo il bianco e nero per i caratteri che rappresentano“varianti di forme”, al fine di evitare di trasmettereerroneamente all’osservatore l’esistenza di un legamegenetico tra una variante di forma e una variante dicolore (fig. 3).

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVEDall’analisi delle criticità relative a un argomentoall’apparenza ampiamente noto e illustrato come illavoro di Mendel sulle piante dei piselli è emersa lapossibilità di sviluppare una trattazione museale riccadi messaggi culturali. Al di là della presentazione dellescoperte di Mendel come base della moderna scienzagenetica, gli esperimenti sui piselli evidenziano inumerosi fattori che sono indispensabili per il succes-

Fig. 3. Le forme dei semi (a) e del baccello (b)

presentate in bianco e nero.

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so di ogni ricerca scientifica: metodo, pianificazione,costanza, competenze pratiche. La ricerca, l’acquisto el’osservazione diretta dei semi che “contengono” alcu-ni dei caratteri osservati da Mendel è risultata moltofacile. La semina e lo studio dello sviluppo di qualchepianta di piselli richiedono pochissimo spazio e pochistrumenti, mentre le osservazioni che possono esserefatte contribuiscono notevolmente alla percezionedella concretezza del metodo sperimentale e dellacomplessità delle sperimentazioni effettuate su orga-nismi viventi. La fotografia delle varie fasi di sviluppoe la conservazione dei campioni essiccati hanno arric-chito le collezioni museali finalizzate all’esposizione.La documentazione elaborata con questa ricercamuseologica permette oggi di presentare in modo piùcoerente con la realtà storica e la realtà naturale gliesperimenti di Mendel e proporre, attraverso questatematica, un significativo confronto tra le conoscenzebotaniche del passato e quelle attuali.Con questo lavoro è anche stato possibile introdurrein museo un importante contributo alla diffusione dimoderne conoscenze agronomiche e di geneticavegetale poco note. Infatti i caratteri di Pisum sativumstudiati da Mendel nell’Ottocento sono ancora pre-senti oggi sul mercato alimentare e le caratteristicheche hanno permesso a questo studioso di formulareregole matematiche per descrivere la trasmissione deicaratteri sono ancora oggi utilizzate in agricoltura perla produzione di alimenti con caratteristiche qualitati-ve ben differenziate. In una società dei consumi dimassa che identifica i piselli con un cibo commestibi-le dolce, tenero, tondo e verde, la presentazionemuseale delle cultivar di Pisum sativum è quindi ancheun’ottima occasione per associare direttamente glistudi di Mendel all’importanza della conservazionedella variabilità vegetale, uno dei tanti argomenti“naturalistici” di enorme importanza per la nostraepoca.I testi e le immagini prodotte sono stati validamenteutilizzati per realizzare la nuova tavola di sintesi (v.sito web 8), la grafica di ambientazione, i pannelli aparete, le schede di approfondimento e il multimedia-le interattivo nell’allestimento permanente “Lo spetta-colo della natura” del MRSN. Il museo di Torino inol-tre diffonde oggi queste conoscenze sul web (v. sitoweb 8) e in incontri tematici interni ed esterni almuseo, con presentazione stagionale di vasi di piantevive delle diverse varietà e distribuzione al pubblico disemi per la ripetizione parziale degli esperimenti diMendel.

RINGRAZIAMENTIDesidero ringraziare: Lorenza Merzagora e i progetti-sti delle sale permanenti “Lo spettacolo della Natura”,per la fiducia e la pazienza con cui hanno atteso ilrisultato della mia indagine; l’Associazione A.Di.P.A.per aver reperito le varietà di piselli più rare; LilianaQuaranta, del Giardino Botanico Rea, per aver contri-buito con fotografie delle fioriture e, ovviamente, lamia famiglia, che ha sopportato per diversi mesi vaset-ti di piselli disseminati per casa.

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Siti web consultati (accessed 30.01.2015)1) Lavoro originale e testo digitale Mendel, 1866http://www.deutschestextarchiv.de/book/show/mendel_pflanzenhybriden_18662) Ipertesto pubblicazione di Mendel http://www.mendelweb.org/ 3) Esperimenti in digitalehttp://mendelmuseum.muni.cz/4) Nomi scientifici Pisumhttp://www.plantnames.unimelb.edu.au/Sorting/Pisum.html5) The John Innes Pisum Collectionhttp://www.jic.ac.uk/germplasm/JI%20Pisum%20Collection.htm6) tavola di Mariana Ruiz, 2006http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Mendel_seven_characters.svg 7) doodle Mendel di Google, 20-07-2011http://www.google.com/doodles/gregor-mendels-189th-birthday8) materiali originali Museo Regionale ScienzeNaturali http://www.mrsn.it

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