Date post: | 30-Apr-2015 |
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Dal diario al blog
I luoghi della narrazione personale
Caro diario ti scrivo
Una stanza tutta per sé
• Il diario “personale” e segreto è un luogo privato, dove scriviamo per noi stessi
• E’ anche:– Un laboratorio creativo– Un modo per fare esercizio di
scrittura– Un archivio di ricordi personali.
Il diario può essere anche patrimonio di una comunità?
Come cambia la narrazione di sé con il web?
I blog
Blog – storia Il termine blog è la contrazione di web-log, ovvero "diario in rete”.
Il fenomeno ha iniziato a prendere piede nel 1997 in America; il 18 luglio 1997, è stato scelto come data di nascita simbolica del blog, riferendosi allo sviluppo, da parte dello statunitense Dave Winer, del software che ne permette la pubblicazione (si parla di proto-blog).
Il primo blog è stato effettivamente pubblicato il 23 dicembre dello stesso anno, grazie a Jorn Barger, un commerciante americano appassionato di caccia.Nel 2001 è divenuto di moda anche in Italia, con la nascita dei primi servizi gratuiti dedicati alla gestione di blog; tra i più utilizzati: Blogger, AlterVista, wordpress.com, blogsome, Il Cannocchiale, Io Bloggo, Blogdrops, Noiblogger, Libero, LiveJournal, Windows Live Spaces, MySpace, Skyrock.
Fonte: Wikipedia
Caratteristiche di un blog
• Un blog è un sito in cui gli articoli (post) hanno un ordine cronologico inverso (dal più giovane al più vecchio) e sono archiviati per mese/anno
• Ogni post può essere commentato: la maggior parte dei blog permette a TUTTI di commentare, a patto di inserire uno USERNAME e un indirizzo mail.
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CORPO DEL POST
COMMENTI DEI LETTORI
Correva l’anno2001
I blog
I primi blog in Italia
La Pizia – 2001 (non esiste più)
I primi blog in Italia
Leonardo – 2001 tuttora molto attivo e seguito
2001: odissea in Terra
Genova – New York
Arrivano anche gli scrittori“All’inizio c’è Scrivere sul fronte occidentale, un convegno autoconvocato di scrittori, artisti e intellettuali nel novembre del 2001, nel clima di generale turbamento che contraddistingue quell’annoPer non disperdere le energie di pensiero e invenzione che si sono riunite in occasione di Scrivere sul fronte occidentale, Carla Benedetti, Antonio Moresco e Tiziano Scarpa pensano di creare un sito in rete: qualcosa di più agile e duraturo di un convegno, che si protragga nel tempo, caratterizzato da uno spirito di apertura e di libera messa in gioco delle proprie idee, e che permetta di saltare il filtro dei mediatori culturali. E stilano una sorta di decalogo degli “stili di comportamento” che dovrebbero ispirare questa nuova avventura comune. Si fanno alcune riunioni, a cui partecipano anche Federica Fracassi e Renzo Martinelli di Teatro i, Helena Janeczek, Giuseppe Genna, Giulio Mozzi, tutti provenienti dall’esperienza di Scrivere sul fronte occidentale.”
Ma i blog fanno ANCHE paura
• Mettono “in piazza” le storie e le idee delle persone, assottigliando i confini tra pubblico e privato. Qualcuno teme anche furti di identità, pedofilia online, furto di dati sensibili.
• Sovvertono – per primi – una storica e netta divisione tra chi produce notizie e storie (Media, editoria) e chi le legge (lettori). Siamo potenzialmente tutti UTENTI che possono creare e fruire di contenuti, diventando “scrittori”, “editori”, cittadini attivi e attivando circoli virtuosi di passaparola culturale.
14 febbraio 2004 Galassia Gutemberg
Blog: come cambia la scrittura nella reteConferenza con interventi di Giovanni De Mauro, La Pizia, Giulio Mozzi, Personalità Confusa, Tiziano Scarpa, Luca Sofri – Coordinamento di Marino Sinibaldi
Alcuni blogger spiegano che cos’è per loro un blog [fonte Blog didattici]
Un lancio dell’ANSA commenta la tavola rotonda come:
“un incontro di diaristi anonimi dalla
sessualità incerta”
Tra il 2004 e il 2005
Fonte: Gandalf
• Aprire un blog diventa “una moda” e allarga la base delle persone che usano ATTIVAMENTE la Rete.
• Il desiderio di narrazione collettiva a cui risponde il blog suscita perplessità in chi “smanetta” in Rete da più tempo.
Ci ricorda qualcosa? ;-)
E’ davvero necessario aprire un blog?
“Un altro problema è che, per “seguire la moda”, alcuni aprono un blog senza avere alcuna idea di perché lo fanno. Ci sono parecchi esempi di soliloqui: una pagina nata per ospitare interventi e dialoghi contiene una serie desolatamente vuota di spazi disponibili per commenti e contributi che non ci sono.
Se qualcuno ha voglia di tenere un diario, è proprio indispensabile che lo metta online?”
Giancarlo Livraghi – Gandalf anno 2006
Un blog personale: perché
Il Cluetrain Manifesto [1999]
Fonte: Luisa Carrada
Blog VRS Diario
• Il DIARIO è un luogo PRIVATO che scriviamo solo per noi• Il BLOG è un luogo PRIVATO che può essere letto da un
PUBBLICO. • Scrivere per un blog comporta pensare a una comunità di
lettori e di altri blogger con cui ci relazioneremo• Un blog personale – come un diario – segue l’evoluzione di una
persona ma avendo un pubblico può contenere sia post narrativi che post informativi, di denuncia, di testimonianza “storica”.
• Scrivere presumendo un pubblico serve a monitorare il proprio stile, ci impone delle domande: “Interesserà davvero a qualcuno quello che sto scrivendo?” “Posso scriverlo meglio o in maniera più chiara?”
• I commenti sono il feedback dei lettori: ci impongono di interrogarci sulle nostre idee, metterle in discussione, approfondire
Writer in progress
Nulla die sine linea – Plinio il Vecchio
Writer in progress
• Il blog può diventare la palestra quotidiana dove ci alleniamo per poi cominciare a “scrivere sul serio”
• Avere un blog ci rende più attenti a quello che ci sta intorno perché vogliamo raccontarlo
• Scrivere per un blog non è come fare un tema o una relazione: possiamo sperimentare stili, un modo personale di scrivere, un punto di vista sulle cose non convenzionale.
Un buon blogger…
• Legge e si informa anche su altri blog• Partecipa positivamente alle discussioni online• E’ disposto a mettersi in discussione• Fa parte di una comunità
Quali differenze con i Social Network?
“Mentre tutti gli altri network crescono sulla base (e secondo le regole) di un’applicazione progettata da qualcuno e legata a un indirizzo web, i weblog non sono costruiti attorno ad un social software: sono “ovunque” e hanno determinato le loro regole attraverso la prassi seguita da milioni di persone. Non ci sono stati design o progettazione, ma autodeterminazione e sviluppo
collaborativo.”
Giuseppe Granieri – Blog Generation, Laterza 2005
Wordpress
“WordPress è una via di mezzo tra un blog engine, un'applicazione per la creazione e la gestione dei blog, e un CMS, una piattaforma per la realizzazione di siti Internet e per l'amministrazione di contenuti testuali, grafici e multimediali.
Il suo essere uno strumento molto semplice da utilizzare, ricco di funzionalità e dotato di un'architettura facile da estendere tramite plugin (estensioni non comprese nel core), lo hanno reso uno degli script più utilizzati per la creazione di pagine Web dinamiche; WordPress è stato concepito per essere utilizzato anche dall'utenza meno esperta e per questo motivo oggi milioni di bloggers, anche privi di conoscenze in fatto di linguaggi di sviluppo, lo
utilizzano come motore del proprio sito.”
Fonte: MrWebMaster
Francesca Sanzo - www.francescasanzo.net
Wordpress: la piattaforma di gestione
Bibliografia
• La parte abitata della Rete, Sergio Maistrello, Hops
• Blog Generation, Giuseppe Granieri, Laterza• Il mestiere di scrivere, Luisa Carrada, Apogeo• http://www.gandalf.it/• Cluetrain Manifesto• Blogger nel 2005, blogger nel 2012: cos’è cambia
to? (francesca sanzo)
Grazie!
www.francescasanzo.netwww.panzallaria.comwww.tesserelarete.it