Dalle società moderne alla società
postmoderna
Prof. Stefano Nobile Corso di Sociologia generale
Il passaggio alla modernità:
cause
Modernità
Rivoluzione industriale
Colonialismo
Vie di comunicazione
Rivoluzione tecnologica
Nascita dello Stato-Nazione
Capitalismo
Prof. Stefano Nobile Dalle società moderne alla società postmoderna 2
Il passaggio alla modernità:
effetti
Trasformazione delle forme di potere
• Dal potere tradizionale al potere razionale-legale
Trasformazione del rapporto tra città e campagna
• Flussi migratori interni verso le aree industriali
Trasformazione del sistema societario
• Dalla solidarietà meccanica alla solidarietà organica
• Trasformazione della soggettività
Prof. Stefano Nobile Dalle società moderne alla società postmoderna 3
La nascita delle società
moderne • Uno dei fattori che hanno caratterizzato la nascita delle
società moderne è stato il colonialismo, che ha
ridisegnato la geografia su scala planetaria.
• Il colonialismo è un fenomeno sviluppatosi fra il XVII e il
XX secolo => creazione di colonie da parte dei paesi
occidentali in molte aree precedentemente occupate da
società tradizionali ricorrendo, se necessario, alla
superiore potenza militare.
• Il colonialismo rimodellò la mappa sociale e culturale del
globo.
• È in ragione della riscrittura della mappa del globo che
gli studiosi hanno ripartito il mondo in: – Primo mondo;
– Secondo mondo;
– Terzo mondo Prof. Stefano Nobile Dalle società moderne alla società postmoderna 4
Primo, secondo e terzo
mondo
• Le società del Primo mondo (Europa, Nord America, Australia, Nuova
Zelanda, Giappone) sono quelle industrializzate e sono caratterizzate da: – economie di mercato;
– sistemi politici multipartitici.
• Le società del Secondo mondo (Urss ed Europa orientale) sono
scomparse con la fine della guerra fredda ed erano caratterizzate da: – economie pianificate;
– ruolo limitato della proprietà privata e della competizione;
– sistemi politici a partito unico.
• Le società del Terzo mondo sono quelle dei paesi in via di sviluppo e
molte di queste aree hanno subìto il dominio coloniale (Asia, Africa, Sud
America). Questi paesi sono caratterizzati da: – stati nazionali;
– concentrazione della popolazione in aree rurali;
– recente avvio dello sviluppo urbano;
– prodotti agricoli destinati soprattutto al mercato mondiale e non al consumo
locale;
– generale arretratezza rispetto ai paesi industrializzati.
Prof. Stefano Nobile Dalle società moderne alla società postmoderna 5
Il nuovo disordine globale
• Tuttavia, rispetto a una mappa del globo rimasta
sostanzialmente inalterata per un quarantennio,
oggi le differenze sono assai più sfumate,
soprattutto da quando i BRICS hanno giocato un
ruolo politico ed economico sempre più decisivo
sul piano mondiale.
Prof. Stefano Nobile Dalle società moderne alla società postmoderna 6
La nascita delle società moderne
• Tra il XVI e il XIX secolo le società occidentali
sono state oggetto di un processo di
trasformazione, che ha investito la sfera: – economica
– politica
– giuridica
– culturale
Prof. Stefano Nobile 7 Dalle società moderne alla società postmoderna
Le trasformazioni nella sfera
economica: l’agricoltura
• L’emergere e l’affermarsi del capitalismo nella società
moderna è il frutto di una serie di trasformazioni, in seno
a diversi settori di attività economica: – Agricoltura (Fino al XVII secolo l’agricoltura è di tipo feudale, ossia è
un’agricoltura estensiva, a basso livello di produttività e dove sono
scarse le innovazioni produttive. Questo quadro di staticità si infrange
allorquando si genera una crescente domanda di manufatti e derrate
che deriva da un mercato in formazione di dimensioni internazionali.
Parallelamente, per una serie di concause, comincia un processo di
espulsione dei contadini dalla terra a cui corrisponde la nascita di una
nuova classe di capitalisti agrari che, a differenza dei proprietari feudali,
hanno tutto l’interesse a introdurre innovazioni nella coltivazione e
nell’allevamento per aumentare la produttività e quindi i profitti). È
emblematica, a questo proposito, l’espropriazione dei terreni che favorì
tanto la nobiltà terriera quanto i contadini benestanti, costringendo i
braccianti a spostarsi verso le città
Prof. Stefano Nobile Dalle società moderne alla società postmoderna 8
Le trasformazioni nella sfera
economica: attività mercantili
• Sul ruolo del commercio nella transizione dal
feudalesimo al capitalismo si delineano tra gli studiosi
due posizioni: – La formazione di un ricco ceto di grandi mercanti e la creazione
di un mercato di dimensioni mondiali sono stati il vero fattore di
dissoluzione e disgregazione dei rapporti economici feudali.
– le attività mercantili non sono incompatibili con un’economia
feudale. Non si dà passaggio al modo di produzione capitalistico,
se non quando le trasformazioni avvengono nella sfera della
produzione.
• Fondamentale, intorno al XVII secolo, la penetrazione
del capitale mercantile nelle attività industriali, prima con
il diffondersi del sistema del lavoro a domicilio e poi
con la nascita delle prime manifatture. Prof. Stefano Nobile Dalle società moderne alla società postmoderna 9
Le trasformazioni nella sfera
economica: l’artigianato
• L’aumento della domanda di mercato di beni mette in
crisi il sistema delle corporazioni.
• La stabilità di questo sistema richiedeva una condizione
fondamentale: che la domanda dei singoli beni fosse
limitata. Allorquando questa diviene più vivace e vi è
una più elevata richiesta di beni, di qualità più
standardizzata, è abbastanza inevitabile che alcuni
artigiani riescano ad accaparrarsi una quota maggiore di
altri di questa domanda aggiuntiva.
• Lo spirito del capitalismo, fondato sull’intraprendenza,
sulla concorrenza, sull’innovazione, comincia a fare
breccia anche nel mondo tradizionale dell’artigianato.
Prof. Stefano Nobile Dalle società moderne alla società postmoderna 10
Le trasformazioni nella sfera
economica: la figura dell’imprenditore
• La nascita del capitalismo è innanzitutto l’opera di
“uomini nuovi”, gli imprenditori, che provengono da
strati e ceti diversi. Essi sono degli “innovatori”: nei
prodotti, nelle tecniche di lavorazione e di gestione, nella
raccolta di capitali, nei metodi di commercializzazione,
nella ricerca di nuove materie prime e di nuovi mercati di
sbocco.
• Il capitalismo speculativo dei banchieri e dei
mercanti medievali non è ancora capitalistico, perché
non produce un nuovo orientamento sistematico e
razionale verso l’attività economica.
Prof. Stefano Nobile 11 Dalle società moderne alla società postmoderna
Due ipotesi sulla nascita del
capitalismo: Marx
• Marx inserisce il problema della nascita del capitalismo nell’ambito
della sua concezione materialistica della storia: per capire una
società bisogna innanzitutto rendersi conto di come in essa gli
uomini provvedono a soddisfare i loro bisogni e quali rapporti
si instaurano tra loro nella sfera della produzione. – Ogni sistema economico (modo di produzione) è caratterizzato da una
combinazione tra forme di divisione del lavoro e competenze tecniche
(forze produttive) da un lato, e forme di proprietà e rapporti tra le classi
(rapporti sociali di produzione) dall’altro.
– Vi sono periodi in cui si generano conflitti tra classi portatrici di
interessi antagonistici. In queste fasi, un modo di produzione
diviene instabile e si prepara la transizione al dominio del modo
di produzione successivo. Il capitalismo è nato dalle contraddizioni
interne al modo di produzione feudale.
Prof. Stefano Nobile Dalle società moderne alla società postmoderna 12
Due ipotesi sulla nascita del
capitalismo: Weber
• Weber ha formulato l’ipotesi che l’origine dello spirito del
capitalismo non abbia solo fondamenti economici, ma
anche etici. Lo spirito del capitalismo trae origine dagli
effetti che ha prodotto, sul piano dell’agire economico,
l’etica delle sette protestanti, influenzate dalle dottrine di
Calvino e in particolare dal dogma delle predestinazione.
• Per Weber il capitalismo si definisce con l’esistenza di
imprese che si prefiggono come scopo il massimo del
profitto e il cui mezzo è l’organizzazione razionale del
lavoro e della produzione.
Prof. Stefano Nobile Dalle società moderne alla società postmoderna 13
Due ipotesi sulla nascita del
capitalismo: Weber
• Di fronte all’angoscia derivante dall’incertezza in
merito al proprio destino eterno e
all’imperscrutabilità dell’intenzione divina, i
credenti non rispondono con un atteggiamento
fatalista. Al contrario, ad essi non resta che
glorificare Dio attraverso una condotta di vita
ascetica che non fugge dalle cose terrene, ma
opera attivamente nel mondo per dominarlo e
trasformarlo.
Prof. Stefano Nobile Dalle società moderne alla società postmoderna 14
Le trasformazioni nella
struttura di classe
• Con l’industrializzazione si profila una nuova
configurazione di classi sociali: – la classe operaia;
– la piccola e media borghesia, formata da tecnici,
impiegati, professionisti, insegnanti
– l’alta borghesia, costituita da imprenditori, dirigenti
industriali, tecnici altamente specializzati, docenti
universitari, intellettuali e successivamente operatori
dei mass media, divi dello spettacolo e dello sport.
• Queste classi vanno ad aggiungersi a quelle
preesistenti
Prof. Stefano Nobile Dalle società moderne alla società postmoderna 15
Le trasformazioni nella
struttura demografica
• Una migliore distribuzione delle risorse finanziarie ai livelli sociali
medio-bassi ha determinato un innalzamento della qualità della vita,
con un miglioramento delle condizioni di salute e di igiene e la
riduzione di carestie; inoltre i progressi compiuti dalle scienze
mediche hanno permesso di sconfiggere molte malattie infettive e
di debellare malattie prima considerate incurabili, per cui si sono
avuti una notevole diminuzione della mortalità infantile e
giovanile, un conseguente prolungamento della durata media della
vita, un aumento del tasso di natalità. Questo insieme di cause ha
provocato una vera e propria esplosione demografica, cioè un
rapido aumento della popolazione mondiale che si è verificato nel
giro di circa duecento anni
Prof. Stefano Nobile Dalle società moderne alla società postmoderna 16
Le trasformazioni nella
sfera politica • Il passaggio dallo stato feudale (in cui dominava una dimensione localistica e uno
stato perenne di guerra) allo stato assoluto si realizza attraverso un processo di
unificazione territoriale e di pacificazione, che coincide con l’instaurazione del
“monopolio della violenza legittima” nelle mani del sovrano.
• Il processo di unificazione/pacificazione di vaste aree territoriali fu accompagnato da
una serie di momenti decisivi che determinarono la creazione del: – monopolio militare (creazione di grandi eserciti formati da soldati e da un corpo di
ufficiali selezionati, reclutati, equipaggiati e stipendiati dallo stato)
– monopolio fiscale (il ruolo del funzionario cambia radicalmente: la sua retribuzione è
posta a carico dell’erario, il suo operato viene sottratto all’arbitrio dei rapporti di natura
personale per essere sottoposto alla regolamentazione di norme astratte che, almeno in
linea di principio, si applicano indifferentemente a tutti coloro che vivono sul territorio
stesso)
– monopolio monetario (lo stato avocò a se il diritto di battere moneta). Va tenuto conto
che ancora nel XVI secolo in Europa circolava una gran quantità di monete diverse. Fu il
parlamento olandese, nel 1606, a disporre per primo di un cambio ufficiale della valuta.
– monopolio dell’amministrazione della giustizia (è lo stato a garantire la protezione
giuridica ed è il potere giudiziario che distribuisce ragioni e torti, premi e punizioni)
Prof. Stefano Nobile Dalle società moderne alla società postmoderna 17
Le trasformazioni nella
sfera politica
• Sovranità = la prima forma di stato moderno si afferma nell’epoca
dell’assolutismo: il sovrano concentra nelle sue mani questi poteri e li
esercita legittimamente nei confronti dei propri sudditi in virtù del principio
dinastico.
• Il potere sul quale era fondata la sovranità era di tipo coercitivo e legittimo:
chi ubbidisce lo fa perché ritiene che chi comanda abbia il titolo per farlo.
• Le grandi rivoluzioni del XVII e XVIII secolo (inglese, americana, francese)
segnano l’avvento di una nuova concezione dello Stato, che vede
nell’insieme dei cittadini, e non più solamente nel monarca, la fonte della
“sovranità”.
• I diritti di cittadinanza che si affermano con queste rivoluzioni presentano
dei caratteri sostanzialmente nuovi rispetto al passato: la cittadinanza
diventa prerogativa degli individui, in quanto membri del popolo, che è il
depositario della sovranità dello stato.
• Il parlamento è l’organo nel quale si esprime la sovranità popolare.
• Fondamento del potere autonomo del parlamento è il principio della
separazione dei poteri.
Prof. Stefano Nobile 18 Dalle società moderne alla società postmoderna
Le trasformazioni nella
sfera politica
• Il rapporto tra governanti e governati viene sottoposto all’imperio di una “legge suprema”, la costituzione, che vincola entrambe in un gioco di diritti e doveri. In questo modo i diritti dei cittadini costituiscono un limite del potere dei governanti, i quali possono perseguire i loro fini solo nelle forme e nei limiti della legge.
• Nasce così l’idea dello “stato di diritto”, vale a dire una forma di organizzazione politica in cui tutti gli organi dello stato, e ogni loro atto, sono vincolati al rispetto della legge.
Prof. Stefano Nobile 19 Dalle società moderne alla società postmoderna
La cultura della modernità
• Individualismo – L’avvento della società moderna pone il riconoscimento della
libertà di autorealizzazione dell’individuo come valore
dominante.
– In passato la posizione che una persona occupava nella società
(il suo status sociale) era in modo prevalente determinata alla
nascita dalla sua origine: lo status ascritto, lo status acquisito
alla nascita, prevaleva sullo status acquisito, lo status raggiunto
in base ai meriti e alle capacità.
– La Riforma protestante, l’avvento del capitalismo, la nascita
della stampa e le trasformazioni rivoluzionarie nella sfera della
politica sono tutti fattori che convergono, pur con diverse
accentuazioni, nell’esaltare l’autonomia e l’indipendenza
dell’individuo di determinare il suo destino.
Prof. Stefano Nobile 20 Dalle società moderne alla società postmoderna
La cultura della modernità
• I valori di uguaglianza e libertà sono alla base
dell’affermazione del valore dell’individuo. – Uguaglianza = tutti gli uomini hanno alla nascita uguale dignità e
uguali diritti, a prescindere dalla famiglia, dal ceto, dalla classe,
dalla confessione religiosa.
– Libertà = autonomia e indipendenza nel governare la propria
esistenza, avendo come unico vincolo il rispetto della libertà
altrui.
– Diritto naturale = l’uomo viene al mondo come soggetto titolare
di diritti che non derivano dalla società, ma sono originari, cioè
naturali attributi della specie umana.
– Contratto sociale = patto stabilito tra uomini liberi, che
consensualmente limitano la propria libertà per dar vita allo
stato.
Prof. Stefano Nobile 21 Dalle società moderne alla società postmoderna
La cultura della modernità:
il razionalismo
• Con l’avvento della società moderna la ragione (e la
razionalità) diventano valori sociali dominanti. – L’uomo viene concepito come un essere dotato della facoltà di
procedere alla scoperta della verità e di trovare in se stesso il
centro di orientamento del suo agire.
– Alla fede, come fonte della verità, si sostituisce la ragione, alla
quale gli esseri umani possono fare affidamento per diventare
padroni del proprio destino.
– La ragione è una potenza rivoluzionaria che vince
l’oscurantismo, su cui si reggevano i poteri tradizionali
dell’ancien régime: la Chiesa e l’aristocrazia.
Prof. Stefano Nobile Dalle società moderne alla società postmoderna 22
Interpretazioni sulla nascita
della società moderna
• Modello evoluzionistico – Le società possono essere considerate alla stregua di
organismi, nei quali le parti che formano il tutto sono
tra loro interdipendenti.
– Le società che riescono ad adattarsi meglio al loro
ambiente crescono di dimensioni.
– L’aumento delle dimensioni comporta invariabilmente
l’esigenza di differenziare le funzioni e quindi un
cambiamento di struttura = le relazioni tra le parti da
un lato diventano sempre più dissimili le une alle
altre, dall’altro dipendono sempre più strettamente le
une dalle altre.
Prof. Stefano Nobile 23 Dalle società moderne alla società postmoderna
Interpretazioni sulla nascita
della società moderna • Modelli dicotomici
– Gli autori che rientrano in questo modello non cercano di
individuare le cause che hanno determinato il cambiamento, ma
si preoccupano di descriverne le dimensioni, isolando alcune
caratteristiche ritenute essenziali e procedendo a un confronto
tra società premoderne e società moderne.
– Maine contrappone lo status e il contratto. Quest’ultimo tende
sempre più a pervadere la società moderna.
– Durkheim contrappone solidarietà organica e solidarietà
meccanica. • Società premoderne / divisione del lavoro scarsa / scarse individualità e
differenze / solidarietà meccanica fondata sulla credenza in una comune
origine o identità / prevalenza del diritto punitivo.
• Società moderne / divisione del lavoro sviluppata / forte differenziazione
sociale / solidarietà organica fondata sull’interdipendenza degli individui e
dei gruppi / prevalenza del diritto restitutivo.
– Tönnies contrappone comunità e società
Prof. Stefano Nobile 24 Dalle società moderne alla società postmoderna
Interpretazioni sulla nascita
della società moderna
• Modello funzionalista – Parsons elabora uno schema concettuale
formato da cinque coppie di termini (variabili
modello) per esplicitare gli orientamenti di
valore e normativi che si sono affermati nel
corso del tempo nelle società moderne: • affettività – neutralità affettiva
• interesse privato – interesse collettivo
• particolarismo – universalismo
• specificità – diffusione
• ascrizione – acquisizione
Prof. Stefano Nobile 25 Dalle società moderne alla società postmoderna
La società postmoderna
• Il termine “postmoderno” non è accettato
da tutti. Alcuni studiosi, infatti, hanno
preferito parlare – con riferimento alla
società occidentale contemporanea – di: – Modernità liquida (Bauman)
– Modernità radicale (Giddens)
– Società industriale avanzata
Prof. Stefano Nobile 26 Dalle società moderne alla società postmoderna
La società postmoderna
• Fine delle grandi narrazioni (Lyotard) – Dalla produzione materiale alla produzione immateriale
– Impossibilità di calcolare gli effetti della attività scientifica e
tecnologica
• Pensiero debole
• Crisi dell’individuo e ridefinizione del ciclo vitale
• Crisi dell’idea di progresso
• Decentramento dell’economia
• Cultura di massa
• Multiculturalismo
• Postmaterialismo
• Questione ecologica
• Sviluppo del terziario
Prof. Stefano Nobile 27 Dalle società moderne alla società postmoderna
Società premoderne, moderne
e postmoderne a confronto SOCIETÀ PREMODERNA SOCIETÀ MODERNA SOCIETÀ POSTMODERNA
Modello economico
Feudalesimo; economia agricola Capitalismo industriale; urbanesimo; disuguaglianza materiale
Economia postindustriale basata su servizi e informazione
Modello giuridico-amministrativo
Forme di autorità personale, arbitraria
Tendenza alla centralizzazione e alla burocratizzazione (autorità impersonale)
Organizzazione decentrata
Valori Universo morale condiviso, basato sulla religione
Problemi di integrazione
Svolta culturale: a) dominio dei mass media; b) predominio del consumo sulla produzione; c) attenzione a linguaggio, simboli e significati
Forma mentis Superstizione, tradizione Razionalizzazione Derazionalizzazione
Ruoli sessuali Rigidità nei ruoli sessuali Relazioni sessuali immutate Nuovi movimenti sociali, multiculturalismo e differenza
Identità e modelli di socializzazione
Identità ascritta, locale Il pubblico separato dal privato Ridefinizione della socializzazione, dell’identità e del ciclo vitale
Prof. Stefano Nobile Dalle società moderne alla società postmoderna 28