Date post: | 03-May-2015 |
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Dallo studio TUCORI: verso un’evoluzionedella pratica professionale
Maria Milano
Congresso Nazionale Co.S Montecatini 14-16 maggio 2009
Maria Milano
E TU COme lo hai RIsolto? Lo Studio TuCoRi
Metodi di comunicazione di gruppo
Opinioni di un gruppo di MMG sui problemi organizzativi
del proprio lavoro
Congresso CSeRMEG 2005
Maria Milano
Comunità virtuale di pratica
799 mailin 18 mesi
Maria Milano
Affrontati 12 argomenti
Dare voce ai colleghi in una pubblicazione per condividere le esperienze
ed estendere la discussione
Analisi qualitativa
Maria Milano
Il libro
Reperibile sul sito www.shopping24.it nella sezione "libri", "sanità”
Maria Milano
I partecipanti
Segretaria 85,7%
Infermiera 34,3%
Cellulare ai pazienti 77%
Lavora in più di uno studio 40%
Solo practice 5,7% Archivio computerizzato 77.1%
11 2637 GPs:
52 61 years42
età: 88,5 % (47-56)
Maria Milano
Le esperienze e i vissutiLe esperienze e i vissuti
Emergono un modo comune di Emergono un modo comune di intendere il gruppo e, seppur per lo più intendere il gruppo e, seppur per lo più non così ben definiti, gli obiettivi che si non così ben definiti, gli obiettivi che si prefigge. prefigge.
Vengono inoltre espresse da un lato la Vengono inoltre espresse da un lato la percezione della trasformazione in atto percezione della trasformazione in atto della professione di medico di medicina della professione di medico di medicina generale e dall’altro le incertezze che ciò generale e dall’altro le incertezze che ciò comporta. comporta.
Maria Milano
Perché cambiare?
La difficile tenuta del modello del medico che opera singolarmente, con carichi di lavoro sempre più impegnativi e pesanti, sembra aver spinto inizialmente all’aggregazione e alla ricerca di collaboratori, sia per sostituzioni che per una migliore distribuzione dei compiti.
Maria Milano
Cosa ti impedisce di cambiare?
Tuttavia se il carico di lavoro è eccessivo si rischia la paralisi, perché non è possibile avvalersi di un tempo, aggiuntivo a quello clinico, necessario per la riflessione sul proprio operare quotidiano e per la programmazione.
Maria Milano
L’assetto organizzativo
Si delineano due livelli di operatività organizzativa:
• il primo che riguarda più strettamente l’organizzazione strutturale del team degli operatori;
• il secondo, di maggior significato, orientato all’interattività clinica e alla condivisione di percorsi di cura comuni (processuale).
Maria Milano
Il tempo extraclinico• Occorre per i compiti di ciascuno un tempo
extraclinico specifico che si aggiunge a quello strettamente clinico: gestione del personale, 81.08 (ex626), gestione delle utenze e dei fornitori, rapporti con le Istituzioni, amministrazione, vari progetti del gruppo, coordinamento, formazione, la ricerca, ecc.
• Solo qualcuno affronta il problema economico, verosimil –
mente perché non ancora contemplato in contratto.Ma come viene remunerato il tempo aggiunto dedicato alle attività del gruppo?
Quanto anche questo aspetto frena il passaggio dal piano di operatività strutturale a quello di interazione clinica?
Maria Milano
Le relazioni difficiliLe relazioni difficili
Scegliere le persone “giuste” Scegliere le persone “giuste” sottintende una collaudata sottintende una collaudata intesa comunicativa ed una intesa comunicativa ed una visione professionale comune visione professionale comune già sperimentata che altrimenti già sperimentata che altrimenti va costruita attivamente in va costruita attivamente in tempi più lunghi. tempi più lunghi.
Maria Milano
La comunicazioneLa comunicazione ““il lavoro in gruppo e la il lavoro in gruppo e la
comunicazione sono comunicazione sono legati inestricabilmente”. legati inestricabilmente”.
Middleton, 2000Middleton, 2000
Malintesi nella definizione di un obiettivo organizzativo o di salute possono portare non poche difficoltà nel raggiungimento dell’obiettivo stesso. Difficoltà che a loro volta possono portare a colpevolizzare le persone, i caratteri, gli stili relazionali, le motivazioni con la conseguenza di produrre ulteriori irrigidimenti e disagi personali che finiscono con il peggiorare la situazione.
Medico Paziente
Medico Medico
Maria Milano
Le regole delLe regole del giocogioco
“ “Non basta mettere assieme un gruppo di Non basta mettere assieme un gruppo di persone, dotate di competenze e professionalità persone, dotate di competenze e professionalità diverse, per fare di esse un buon gruppo di lavoro diverse, per fare di esse un buon gruppo di lavoro e per far sviluppare ad esse un buon lavoro di e per far sviluppare ad esse un buon lavoro di gruppo.gruppo. Per ben lavorare in gruppo occorre conoscere Per ben lavorare in gruppo occorre conoscere e saper governare i processi e le dinamiche e saper governare i processi e le dinamiche che nel gruppo si creano ed occorre che nel gruppo si creano ed occorre sviluppare un coordinamento operativo tra sviluppare un coordinamento operativo tra tutti i suoi membri tale da farli lavorare tutti i suoi membri tale da farli lavorare davvero assieme, in maniera integrata, e non davvero assieme, in maniera integrata, e non semplicemente gli uni accanto agli altri. (…) semplicemente gli uni accanto agli altri. (…) I membri di una squadra di calcio si allenano, I membri di una squadra di calcio si allenano, assieme, tutta la settimana, per ben giocare, assieme, tutta la settimana, per ben giocare, assieme, la domenica.”. assieme, la domenica.”.
Beccastrini, Gardini, Tonelli, 1995Beccastrini, Gardini, Tonelli, 1995
Maria Milano
Le relazioni Le relazioni lavorativelavorative
“… “… abbiamo appreso che i gruppi di abbiamo appreso che i gruppi di MG sono sistemi adattativi complessi MG sono sistemi adattativi complessi che evolvono nel tempo e che evolvono nel tempo e rispondono ad una moltitudine di rispondono ad una moltitudine di fattori interni ed esterni che fattori interni ed esterni che influenzano i suoi risultati. Secondo influenzano i suoi risultati. Secondo la nostra ricerca, uno dei contributi la nostra ricerca, uno dei contributi chiave nel successo dei gruppi di MG chiave nel successo dei gruppi di MG è la presenza di relazioni lavorative è la presenza di relazioni lavorative funzionali … “funzionali … “
Tallia, 2006Tallia, 2006
Maria Milano
In conclusione
Emerge un’Organizzazione molto dinamica: che muta con il contesto con continui aggiustamenti (circoli di qualità)
Necessità di un tempo extraclinico strutturato per riflettere sul proprio operato e porvi i necessari mutamenti.
Necessità di una preparazione solida sulle regole che governano le dinamiche dei gruppi per lavorare bene in team
Un gruppo si costruisce nel lavorare insieme a piccoli passi in una prassi comune e condivisa su progetti concreti
Indispensabile la lungimiranza di chi amministra il sistema per disporre delle giuste risorse economiche
Maria Milano
Grazie per l’attenzione!E … buona lettura!
Maria Milano
Maria Milano
Gli argomenti
• L’organizzazione• Segretaria: gestione e ruoli• Infermiera: gestione e ruoli• Il telefono: invadenza ed utilità • La pressione degli impazienti • Gestione delle urgenze • Gestione delle patologie croniche • Problematiche con gli specialisti • Problemi nel team • Gestione del tempo extraclinico • Condivisione delle Linee Guida • Burocrazia