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Dati allarmanti in Italia: in un anno chiuse 480 gallerie Cause … d'Arte Online/IL...

Date post: 13-Nov-2020
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pio, per grandi e piccole realtà il web dovrebbe essere una risorsa fon- damentale: avere un sito internet aggiornato con tutte le informazioni per- metterebbe agli eventua- li acquirenti di eseguire le ricerche del caso e comprare più serena- mente e consapevolmen- te; affacciarsi al mondo dei social media (Twitter, Facebook, Linkedin) po- trebbe essere un altro modo per attirare poten- ziali clienti, specialmen- te nelle fasce d'età più giovani. Competenze tecnologiche e informati- che sono essenziali, e spesso mancano in que- sti contesti. Un altro aspetto molto importan- te e una evoluzione inte- ressante del mercato è rappresentata dalla cre- scita preponderante del numero di fiere, che per- mettono al visitatore di visionare più gallerie e botteghe nello stesso luogo e nella stessa gior- nata ma sono fonda- mentali anche per i mer- canti che possono allar- gare la loro rete di cono- scenze e le cooperazioni con i propri colleghi. Insomma, il mercato è cambiato tanto negli ultimi decenni ed è im- portante stare al passo. e il rapporto con le so- printendenze: abbrevia- re i tempi". In un siste- ma dell'arte globale biso- gnerebbe pensare da eu- ropei e ipotizzare la libe- ra circolazione tra gli stati Ue, previa una co- municazione alle autori- tà competenti e, in caso d'interesse pubblico, prevedere l'acquisto del bene come già fanno lo stato francese e ingle- se.Sicuramente la buro- crazia non aiuta e se da una parte è importante estendere e innovare i canali di vendita, dall'al- tra è fondamentale snel- lire le procedure. Se l'an- tiquario del piccolo cen- tro riuscisse ad ampliare il proprio mercato ven- dendo attraverso il web, per esempio attraverso il sito ebay, sarebbe in- dubbiamente agevolato da una legislazione più snella: specie nel caso di scambi con privati e di oggetti non troppo costo- si, l'attesa di mesi della licenza di esportazione mette, e non poco, i ba- stoni tra le ruote. Innovazione sì e non so- lo del piccolo antiquario, ma anche della macchi- na burocratica la cui semplificazione aiute- rebbe decisamente il mercato. Sono vissuto. Il tempo che la sorte mi ha dato è compiuto. LONDRA Se il mer- cato dell'arte moderna e contemporanea vive un momento fiorente, spe- cialmente per artisti quali Munch o Picasso, come le recenti vendite newyorkesi testimonia- no, il mercato dell'anti- quariato, invece, numeri alla mano, soffre una crisi profonda. La Federazione Italiana Mercanti d'Arte (FIMA), per soccombere alle diffi- coltà e correre al riparo chiede alle istituzioni di modificare (semplifican- dole) le norme sulla tute- la e libera circolazione dei beni artistici anti- quariali. Costituitasi nel 1958, la FIMA è l'orga- nizzazione, aderente alla CONFCOMMERCIO (dal 1960) e alla Confedera- zione internazionale CI- NOA, che riunisce le Associazioni provinciali e regionali del mondo antiquario italiano. Lo scorso maggio a Milano si è tenuto il III Convegno degli Antiqua- ri: dubbi, riflessioni, considerazioni su una categoria che esiste da sempre e che oggi vuole reagire con l'obiettivo di una normativa meno li- mitativa e costrittiva. E probabilmente norme meno rigide agevolereb- bero il mercato. I dati sono allarman- ti: si parla della chiusu- ra del 20% degli esercizi - 480 tra il 2010 e il 2011 - con qualche apertura nel centro nord. Le aree più colpite sono Triveneto, Calabria e Sicilia che hanno perso il 50% in media degli esercizi, (Treviso in po- chi anni a visto la deci- mazione delle "botteghe" entro le mura e a Trieste nell'ultimo anno anno si sono dimezzate), mentre in Lazio e Abruzzo le chiusure sono state me- no significative. Le città dove l'allarme "chiusure" è più sentito sono Venezia, Brescia, Vero- na, Bergamo, Bologna, Napoli, Palermo e Firenze. Solo Siena è in controtendenza: sono più i nuovi esercizi av- viati che quelli che han- no chiuso i battenti. La tendenza negativa ha coinvolto anche le ca- se d'asta: in nove hanno cessato l'attività tra Mi- lano, Genova e Venezia. Fortuna che nel capo- luogo lombardo nel bien- nio si sono insediate Bonhams, Pandolfini e Artcurial. Mentre si regi- stra l'assenza nel 2011 di manifestazioni anti- quariali rilevanti in Campania. Molte gallerie preferiscono, poi, vende- re via web, così si supe- rano i confini. In parti- colare, colpisce la chiu- sura della casa d'aste Finarte-Semenzato, che ha chiuso i battenti dopo oltre sessanta anni di onorato servizio. Rap- presentava una realtà molto importante in tut- to il paese con le sue di- verse sedi. E' probabil- mente un esempio che fa pensare e, non solo, ci fa prendere atto della crisi economica in sè, ma anche delle difficoltà specifiche nella gestione di un'attività come una casa d'asta e di un mon- do particolare come quello del mercato del- l'arte, che è caratterizza- to dalle sue peculiarità. Difficoltà oggettive ma spesse volte anche diffi- coltà soggettive, che sfo- ciano nella necessità di aggiornamento e nell'im- portanza vitale dello sta- re al passo con i tempi, rinnovandosi e attuando continuamente nuove strategie. Gallerie e case d'asta in Italia (e non so- lo) sono spesso piccole realtà a conduzione pre- valentemente familiare, con un numero di dipen- denti limitato e a volte la loro pecca sta proprio nella mancata innova- zione e capacità di ag- giornamento. Per esem- DI DANIELA BOI OTTOBRE / DICEMBRE 2012 ANNO XVI - Numero 64 Ma gli antiquari come valutano il presente e il futuro del mercato? La Fima lo ha chiesto ai suoi iscritti (poco meno di un migliaio), per la maggior parte antiquari (89,4%), ma anche re- stauratori (7,8%). Pre- messo che circa l'80% del campione svolge la propria attività in città e per la maggior parte al nord, la categoria si ap- provvigiona di beni arti- stici antiquariali in pri- mis da privati (35%), poi in asta (16%) e dal web (2%), nel 25% dei casi ciò avviene sul mercato italiano, nel 17% su quello europeo e solo per il 5% fuori dal vecchio continente. Il 66% del campione ha partecipato a mostre mercato, nel 95% sul territorio nazio- nale e per il 15% all'este- ro. Ma qual è il bilancio commerciale nel 2011 ri- spetto al 2010? Per l'80% degli antiquari è in calo, stabile per il 12% e in crescita solo per l'8%, tra questi il 66% valuta l'incremento tra l'11 e il 20%, mentre per il 73% dei mercanti d'arte il ca- lo è stato superiore al 20% degli scambi. Del resto la propensione dei collezionisti agli acquisti è scesa per la maggior IL MASSIMILIANO leggilo on line su www.artericerca.com Un bellissimo paio di orecchini in oro e agata di età Ellenistica battuti per Euro 47.000 presso Christie's a Londra parte del campione (95%), così come ancora la maggioranza (84%) prevede in futuro un ca- lo del commercio dei be- ni antiquariali rispetto a un 12,30% stabile e solo il 3,7% in ripresa. Come correre ai ripa- ri? "Attraverso la riforma di alcune regole del set- tore - spiega Carlo Teardo, presidente della Fima, - soprattutto rive- dendo quelle sulle espor- tazioni per equipararci agli stessi obblighi dei colleghi europei". Il nodo è la necessità di conciliare la tutela del patrimonio artistico ita- liano e le esigenze di esportazione del merca- to. "Il mercato interno non esiste e quello inter- nazionale è una chime- ra" lamenta Giovanni Pratesi, presidente dell'Associazione Antiquari d'Italia. Le at- tese per i permessi di esportazione sono lun- ghissime, l'appello degli antiquari è uno: "Libera- lizzare il commercio de- gli oggetti di poco valore o poca rilevanza storico- artistica individuando delle griglie di valore - già ipotizzate in un tavo- lo tecnico ora da ricon- vocare -, semplificare gli adempimenti burocratici Grigio scuro tendente al nero Dati allarmanti in Italia: in un anno chiuse 480 gallerie Cause primarie: limitazioni per l’esportazione e burocrazia
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Page 1: Dati allarmanti in Italia: in un anno chiuse 480 gallerie Cause … d'Arte Online/IL MASSIMILIANO... · 2012. 10. 20. · GEREMI Via dell’Annunziata, 5 - (angolo Via Cadorna) Trieste

pio, per grandi e piccolerealtà il web dovrebbeessere una risorsa fon-damentale: avere un sitointernet aggiornato contutte le informazioni per-metterebbe agli eventua-li acquirenti di eseguirele ricerche del caso ecomprare più serena-

mente e consapevolmen-te; affacciarsi al mondodei social media (Twitter,Facebook, Linkedin) po-trebbe essere un altromodo per attirare poten-ziali clienti, specialmen-te nelle fasce d'età piùgiovani. Competenzetecnologiche e informati-che sono essenziali, espesso mancano in que-sti contesti. Un altroaspetto molto importan-te e una evoluzione inte-ressante del mercato èrappresentata dalla cre-scita preponderante delnumero di fiere, che per-mettono al visitatore divisionare più gallerie ebotteghe nello stessoluogo e nella stessa gior-nata ma sono fonda-mentali anche per i mer-canti che possono allar-gare la loro rete di cono-scenze e le cooperazionicon i propri colleghi.

Insomma, il mercatoè cambiato tanto negliultimi decenni ed è im-portante stare al passo.

e il rapporto con le so-printendenze: abbrevia-re i tempi". In un siste-ma dell'arte globale biso-gnerebbe pensare da eu-ropei e ipotizzare la libe-ra circolazione tra glistati Ue, previa una co-municazione alle autori-tà competenti e, in casod'interesse pubblico,prevedere l'acquisto delbene come già fanno lostato francese e ingle-se.Sicuramente la buro-crazia non aiuta e se dauna parte è importanteestendere e innovare icanali di vendita, dall'al-tra è fondamentale snel-lire le procedure. Se l'an-tiquario del piccolo cen-tro riuscisse ad ampliareil proprio mercato ven-dendo attraverso il web,per esempio attraverso ilsito ebay, sarebbe in-dubbiamente agevolatoda una legislazione piùsnella: specie nel caso discambi con privati e dioggetti non troppo costo-si, l'attesa di mesi dellalicenza di esportazionemette, e non poco, i ba-stoni tra le ruote.Innovazione sì e non so-lo del piccolo antiquario,ma anche della macchi-na burocratica la cuisemplificazione aiute-rebbe decisamente ilmercato.

Sono vissuto. Il tempo che la sorte mi ha dato è compiuto.

LONDRA Se il mer-cato dell'arte moderna econtemporanea vive unmomento fiorente, spe-cialmente per artistiquali Munch o Picasso,come le recenti venditenewyorkesi testimonia-no, il mercato dell'anti-quariato, invece, numerialla mano, soffre unacrisi profonda. LaFederazione ItalianaMercanti d'Arte (FIMA),per soccombere alle diffi-coltà e correre al riparochiede alle istituzioni dimodificare (semplifican-dole) le norme sulla tute-la e libera circolazionedei beni artistici anti-quariali. Costituitasi nel1958, la FIMA è l'orga-nizzazione, aderente allaCONFCOMMERCIO (dal1960) e alla Confedera-zione internazionale CI-NOA, che riunisce leAssociazioni provincialie regionali del mondoantiquario italiano. Loscorso maggio a Milanosi è tenuto il IIIConvegno degli Antiqua-ri: dubbi, riflessioni,considerazioni su unacategoria che esiste dasempre e che oggi vuolereagire con l'obiettivo diuna normativa meno li-mitativa e costrittiva. Eprobabilmente normemeno rigide agevolereb-bero il mercato.

I dati sono allarman-ti: si parla della chiusu-ra del 20% degli esercizi- 480 tra il 2010 e il2011 - con qualcheapertura nel centronord. Le aree più colpitesono Triveneto, Calabriae Sicilia che hanno persoil 50% in media degliesercizi, (Treviso in po-chi anni a visto la deci-mazione delle "botteghe"entro le mura e a Triestenell'ultimo anno anno sisono dimezzate), mentrein Lazio e Abruzzo lechiusure sono state me-no significative. Le cittàdove l'allarme "chiusure"è più sentito sono

Venezia, Brescia, Vero-na, Bergamo, Bologna,Napoli, Palermo eFirenze. Solo Siena è incontrotendenza: sonopiù i nuovi esercizi av-viati che quelli che han-no chiuso i battenti.

La tendenza negativaha coinvolto anche le ca-se d'asta: in nove hannocessato l'attività tra Mi-lano, Genova e Venezia.Fortuna che nel capo-luogo lombardo nel bien-nio si sono insediateBonhams, Pandolfini eArtcurial. Mentre si regi-stra l'assenza nel 2011di manifestazioni anti-quariali rilevanti inCampania. Molte galleriepreferiscono, poi, vende-re via web, così si supe-rano i confini. In parti-colare, colpisce la chiu-sura della casa d'asteFinarte-Semenzato, cheha chiuso i battenti dopooltre sessanta anni dionorato servizio. Rap-presentava una realtàmolto importante in tut-to il paese con le sue di-verse sedi. E' probabil-mente un esempio che fapensare e, non solo, cifa prendere atto dellacrisi economica in sè,ma anche delle difficoltàspecifiche nella gestionedi un'attività come unacasa d'asta e di un mon-do particolare comequello del mercato del-l'arte, che è caratterizza-to dalle sue peculiarità.Difficoltà oggettive maspesse volte anche diffi-coltà soggettive, che sfo-ciano nella necessità diaggiornamento e nell'im-portanza vitale dello sta-re al passo con i tempi,rinnovandosi e attuandocontinuamente nuovestrategie. Gallerie e cased'asta in Italia (e non so-lo) sono spesso piccolerealtà a conduzione pre-valentemente familiare,con un numero di dipen-denti limitato e a volte laloro pecca sta proprionella mancata innova-zione e capacità di ag-giornamento. Per esem-

DI DANIELA BOI

OTTOBRE / DICEMBRE 2012ANNO XVI - Numero 64

Ma gli antiquari comevalutano il presente e ilfuturo del mercato? LaFima lo ha chiesto aisuoi iscritti (poco menodi un migliaio), per lamaggior parte antiquari(89,4%), ma anche re-stauratori (7,8%). Pre-messo che circa l'80%

del campione svolge lapropria attività in città eper la maggior parte alnord, la categoria si ap-provvigiona di beni arti-stici antiquariali in pri-mis da privati (35%), poiin asta (16%) e dal web(2%), nel 25% dei casiciò avviene sul mercatoitaliano, nel 17% suquello europeo e solo peril 5% fuori dal vecchiocontinente. Il 66% delcampione ha partecipatoa mostre mercato, nel95% sul territorio nazio-nale e per il 15% all'este-ro. Ma qual è il bilanciocommerciale nel 2011 ri-spetto al 2010? Perl'80% degli antiquari è incalo, stabile per il 12% ein crescita solo per l'8%,tra questi il 66% valutal'incremento tra l'11 e il20%, mentre per il 73%dei mercanti d'arte il ca-lo è stato superiore al20% degli scambi. Delresto la propensione deicollezionisti agli acquistiè scesa per la maggior

IL MASSIMILIANO

leggilo on line su

www.artericerca.com

Un bellissimo paio di orecchini in oro e agata di etàEllenistica battuti per Euro 47.000 presso Christie's aLondra

parte del campione(95%), così come ancorala maggioranza (84%)prevede in futuro un ca-lo del commercio dei be-ni antiquariali rispetto aun 12,30% stabile e soloil 3,7% in ripresa.

Come correre ai ripa-ri? "Attraverso la riformadi alcune regole del set-tore - spiega CarloTeardo, presidente dellaFima, - soprattutto rive-dendo quelle sulle espor-tazioni per equipararciagli stessi obblighi deicolleghi europei".

Il nodo è la necessitàdi conciliare la tutela delpatrimonio artistico ita-liano e le esigenze diesportazione del merca-to. "Il mercato internonon esiste e quello inter-nazionale è una chime-ra" lamenta GiovanniPratesi, presidented e l l ' A s s o c i a z i o n eAntiquari d'Italia. Le at-tese per i permessi diesportazione sono lun-ghissime, l'appello degliantiquari è uno: "Libera-lizzare il commercio de-gli oggetti di poco valoreo poca rilevanza storico-artistica individuandodelle griglie di valore -già ipotizzate in un tavo-lo tecnico ora da ricon-vocare -, semplificare gliadempimenti burocratici

Grigio scuro tendente al neroDati allarmanti in Italia: in un anno chiuse 480 gallerie

Cause primarie: limitazioni per l’esportazione e burocrazia

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IL MASSIMILIANO

DI SANDRO [email protected]

OTTOBRE - DICEMBRE 2012

avendo la funzione di col-laborare al trionfo dellagiustizia dovrebbe esseretrattato, se non con uncerto riguardo, almenocon doveroso rispetto perla funzione che deve svol-gere e di cui gli si ricordain ogni momento e conmodi spesso fastidiosa-mente arroganti l'obbliga-torietà e la delicatezza.

Per l'art. 198 delCodice di procedurapenale "il testimone hal'obbligo di presentarsi algiudice e di attenersi alleprescrizioni date dalmedesimo per le esigenzeprocessuali e risponderesecondo verità alledomande che gli sonorivolte". Un elementarebuon senso interpreta lacitata norma nel sensoche il testimone non puòrifiutarsi di presentarsi algiudice e deve ancherispettarne la direzionedell'udienza: non può direquel che gli sembra utile,ma deve rispondere alledomande che gli vengonorivolte e deve attendere ilproprio turno, senza pre-senziare all'escussione dialtri testimoni o parti pernon essere influenzatonei propri ricordi.

Certamente la leggenon configura il testimo-ne come persona soggettaa restrizioni della proprialibertà personale o a san-zioni pecuniarie.

Ci si chiede alloracome quest'ultima affer-mazione possa conciliarsicon la realtà attuale,riscontrabile in qualsiasimomento in qualunquesede giudiziaria, tenutoconto che i testimonisono trattati in modoalquanto villano ed arro-gante, senza alcuna con-siderazione delle lorolegittime esigenze e deiloro diritti. Già infatti l'es-sere assoggettato, senzaalcuna colpa e per il solofatto di essere a cono-scenza di eventi cono-sciuti anche solo casual-mente, all'obbligo diabbandonare le proprieoccupazioni e rinunciare

Se uno, affetto da unamalattia grave o incurabi-le si frattura una caviglia,non riuscirà a guarire delsuo morbo, ma intantopotrebbe cercare di farsiaggiustare almeno lacaviglia, non sembrandologico aggiungere malan-no a malanno: questo, senon altro, suggerisce ilbuon senso.

Che la giustizia inItalia funzioni assai maleè purtroppo vero, e sareb-be fin troppo facile citare inumerosi esempi di cla-morosi errori giudiziari,di intollerabili e tolleratis-sime disparità di tratta-mento, di fior di delin-quenti trattati con incom-prensibile clemenza e dipoveri cristi massacratida rigori incomprensibili:la "giustizia ingiusta", èdivenuta un triste ossi-moro di ineluttabile e per-manente attualità, tantopiù che non si prospetta-no per ora soluzioni aquesto pur vitale proble-ma.

Ciò tuttavia non signi-fica che almeno a qualchemarginale aspetto non sipossa porre rimedio,tanto più se la questioneappare appunto margina-le nel quadro complessivodel funzionamento dellamacchina giudiziaria, mariguarda purtroppo unapluralità di persone a cuiproduce solitamentemolti disagi, se non addi-rittura danni ingiusti, enon sarebbe difficile nédispendioso modificarla.Come ognun sa, la testi-monianza è uno dei prin-cipali mezzi di prova ed èdunque atto di civiltà, perchiunque abbia assistitoad eventi di qualche rilevoper il Diritto, riferire ingiudizio le proprie cono-scenze per accertare laverità sull'accaduto e per-mettere all'organo giudi-cante di emettere unadecisione secondo giusti-zia.

Il testimone, pertanto,

ai propri impegni pertestimoniare è una formadi violazione della proprialibertà personale; ma, sela prevede la legge,pazienza. La legge perònon legittima alcunabuso nei confronti deltestimone, che è tenuto arispettare i suoi obblighima non a subire ledisfunzioni, l'incapacitàorganizzativa, la scarsaeducazione degli ufficigiudiziari: se egli è tenu-to, anche sacrificando ipropri giusti interessi, arispettare data ed oradella convocazione, non ècertamente giusto nélegittimo costringerlo asopportare disagi inutili,convocandolo ad ore incui si è certi che la suaaudizione non possa averluogo, o facendolo venireinutilmente quando si sagià in partenza che la suatestimonianza è superfluaper un sopravvenutoaccordo fra le parti o perqualunque altro motivo.

Quante ore, se nongiornate intere, moltitestimoni hanno dovutosprecare, nella vana atte-sa di essere ascoltati,mentre l'ordine dei pro-cessi veniva tante voltecompletamente alterato apuro arbitrio del giudi-cante? Quante volte, dopoore di estenuante attesa,si viene congedati conmala grazia da un cancel-liere o da qualche addettoperché la testimonianzanon è necessaria?All'obbligo del testimonedi presentarsi in orario,dovrebbe corrispondere ildiritto di essere sentito intempi ragionevoli: se ilgiudice non riesce adinterrogarlo, il problemadev'essere del giudice,non del testimone e que-sti non può essere vittimadell'incapacità degli orga-ni giudiziari di assolvere ipropri compiti. L'obbligodi testimoniare non com-porta, almeno secondo lalegge attuale la rinunciaalla propria libertà perso-nale o la sua indebitacompressione: se il testi-

mone si allontanassedopo qualche ora di inuti-le attesa e venisse poichiamato proprio in quelmomento, verrebbe consi-derato assente ingiustifi-cato e pesantemente san-zionato: è giustizia que-sta? È civiltà?

Logica vorrebbe cheall'atto della presentazio-ne nel giorno e nell'orastabiliti, il cancelliereapponesse l'attestazionedell'avvenuta presenta-zione e che, qualora l'au-dizione non avvenisseentro un certo tempo, dueo tre ore al massimo, iltestimone fosse conside-rato comunque adem-piente e lasciato libero. Sieviterebbe almeno lascandalosa abitudine diconvocare tutti i testimo-ni, come usualmenteavviene, per le 9.00,quando già si sa che nes-suno di loro potrà essereascoltato per quell'oraperché comunque, quan-d'anche il dibattimentoiniziasse puntualmente,le formalità di aperturarichiedono un certotempo; e perché quelli deiprocessi successivinecessariamente dovran-no aspettare i rispettividibattimenti, già previstiin orari più tardi.

Lo stesso Stato avreb-be interesse, visto che sitratta pur sempre didanaro pubblico, ad argi-nare l'assurdo spreco dirisorse per le testimo-nianze nei processi.

In particolare per idipendenti statali (ma ilragionamento vale pertutti), accade spesso, econ sempre maggior fre-quenza, che i procedi-menti penali si tengano insedi giudiziarie differentida quelle in cui sono statesvolte le indagini, cosic-ché molti ufficiali edagenti di polizia giudizia-ria vengono citati a com-parire nelle più disparateparti della Penisola, concosti di trasferta enormi,sia attivi (spese di viaggio,albergo, pasti etc.) chepassivi (personale che

viene sottratto ai normalicompiti di ufficio e perdetempo in viaggi, attese dicoincidenze, cronici ritar-di dei mezzi di trasportoetc.).

A ciò si aggiungel'estrema superficialitàcon cui gli organi giudi-ziari effettuano citazioni ilpiù delle volte superflue:dirigenti di uffici ocomandanti di repartivengono richiesti di testi-moniare su eventi di cui èevidente che non possanoaver conoscenza diretta,solo per aver firmato,com'è loro compito istitu-zionale, le lettere di tra-smissione degli atti diindagine compiuti da lorosubordinati.

A volte si evita taledispendio inutile invian-do all'A.G. delle giustifi-cazioni, che talora hannoeffetto, ma molto spessosi limitano a spostare ilproblema senza risolver-lo, perché l'udienza vienerinviata (con evidentenocumento per la spedi-tezza - sic! - della giusti-zia) e la convocazioneviene ripetuta anche piùvolte in seguito.

Il principio, se vale peril personale di polizia giu-diziaria, si estendecomunque anche a tuttigli altri cittadini, per iquali l'assunzione dellaqualità di testimone fini-sce, come si è dianzidimostrato, per tradursiin una impropria condan-na a causa dei costi cheessi devono sopportare (ditrasferta in primis e dimancato guadagno loro,se liberi professionisti oimprenditori o commer-cianti, o dei loro datori dilavoro, se dipendenti,considerati i rimborsi risi-bili ed offensivi che sonoprevisti). Una parzialemodifica di questa assur-da e vergognosa situazio-ne potrebbe attuarsi inmodo semplicissimo erapido, con costi insignifi-canti e risparmi notevo-lissimi e immediati.

Come accade per iprocessi di massima sicu-

Testimone o condannato?rezza, in cui l'audizione diimputati e testimoniavviene per videoconfe-renza, il che non è per-tanto in contrasto conalcuna norma procedura-le, si potrebbero attrezza-re presso ogni sede giudi-ziaria una o più salette didimensioni anche mini-me, o anche una sala conpiù cabine o postazioniisolate, con uno schermoe una telecamera (ne esi-stono di dimensioni mini-me e costi contenutissi-mi).

Nel giorno e nell'oradella convocazione, iltestimone si presentereb-be nella sede giudiziaria alui più prossima (cheovviamente deve essereindicata nell'atto di cita-zione) e lì, ossia da unpunto di contatto certifi-cato e non sostituibile,dopo essere stato identifi-cato da un cancelliere oaltro addetto, renderebbela propria testimonianzasottoponendosi anche alcontraddittorio.

Tale sistema elimine-rebbe o ridurrebbe enor-memente anche gli altridescritti difetti del siste-ma attuale, che scarsaconsiderazione ha, comesi è detto, della dignitàdel testimone, troppospesso trasformato inuna specie di recluso inattesa di chiamata: quan-do si sa che c'è un colle-gamento con un'altrasede in una certa fasciaoraria, gli slittamentidevono essere necessaria-mente contenuti in limitiaccettabili e non possonoprotrarsi ad arbitrio delgiudice.

Il Ministro "tecnico"della Giustizia, che èappunto un avvocato edovrebbe conoscere quelche avviene durante iprocessi, non si è maiaccorta di ciò? O è tal-mente "tecnica" che, nonessendo riuscita finora ariformare alcunché diimportante nell'apparatogiudiziario, ritiene super-flui anche i piccoli aggiu-stamenti?

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ROBERTOBENCIVENGA

Perito GiudiziarioDiplomato presso il

“Gemmological Institute of America - G.I.A.

Trieste - Via Domenico Rossetti, 7/1040.771477

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Nel cuore diCastel Goffredo

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IL MASSIMILIANOOTTOBRE - DICEMBRE 2012

eventi e video che culmi-na con un omaggio alMaestro Lelio Luttazzi,musicista, compositore,direttore d’orchestra,presentatore tv, show-man e attore: il 3novembre, infatti, si esi-birà al Molo Quarto laColours Jazz Orche-stra, una Big Band di 18e l e m e n t i ,con musi-che deig r a n d iautori ame-ricani comeCole Porter,G e o r g eGershwin,J e r o m eK e r n ,R i c h a r dR o d g e r s ,H a g yCarmichaele … L e l i oLuttazzi.”

La loca-tion cheospiterà lamanifesta-zione: saràancora ilS a l o n ed e g l iIncanti, in tutta la suabellezza architettonica evalenza storico-cultu-

Sarà inaugurata il 27ottobre la XXX edizionedi Triesteantiqua, lagrande e affermata mo-stra mercato dell’Anti-quariato visitabile fino al4 novembre al Salonedegli Incanti di Trieste.

“La più importantemostra mercato del NordEst e sicuramente tra lepiù longeve del Paese”afferma Roberto Bor-ghesi, Presidente regio-nale dell’AssociazioneAntiquari.

Il filo conduttore trala mostra, gli eventi col-laterali, i seminari e gliinterventi, sarà la musi-ca: toni e note leggere eun clima di serena alle-gria, anche per contrap-porsi al momento storicoincerto in cui ci trovia-mo.

Il progetto musicaleprevede, in collaborazio-ne con la FondazioneLelio Luttazzi, l’allesti-mento della rassegna“Frammenti di memo-ria – suggestioni, ricor-di, note, immagini”,dedicata ai due anni diattività della Fondazionestessa.

Un percorso cronolo-gico di manifestazioni,

rale.Come ogni anno sarà

presente anche l’AIRC

(Associazione Italianaricerca sul Cancro) conuno stand a soggetto nel

quale viene allestita unamostra collaterale ascopo benefico. Il sog-getto di quest’anno sarà“L’elmo da combatti-mento”, a cura di TinaCampailla.

Nella mostra verràesposta una parte signi-ficativa di una grandecollezione privata triesti-

na: circa1 0 0 0elmetti uti-lizzati daivari esercitiin diverseparti delpianeta neiconflitti cheh a n n ocaratteriz-zato il XXsecolo.

L’eventoper Triesterappresen-ta un ap-puntamen-to molto at-teso: è oc-c a s i o n ed’incontro,di scambic o m m e r -ciali, cultu-

rali e di confronto per unpubblico altamente spe-cializzato.

Triesteantiqua 2012 Antiquariato e Musica dal 27 ottobre

Trieste Antiqua pro-porrà quadri, arazzi,icone, oro ed argenti,fotografie, numismatica,stampe antiche, mobili,orologi, gioielli, dipinti,tessuti, tappeti, cerami-che, porcellane - opered’arte provenienti daprestigiose collezioniprivate, tutto quello chel’arte degli ultimi duesecoli ha prodotto, dallafine del Settecento aglianni ‘20. Grazie allaperfetta sinergia conPromotrie-ste e il suopresidente, GuerrinoLanci, Triesteantiquavanta un implementodel giro di visitatori chel’anno scorso ha toccatoquota 5500: dove c’èunità d’intenti e impe-gno, i risultati si otten-gono. Promotriestemette in campo compe-tenze e capacità dinotevole impatto einnovative, acquisitenella promozione turi-stica, e le convoglia inuna programmazione eorganizzazione piùampia al fine di richia-mare l’attenzione eturismo anche per que-sto settore di nicchiache è l’antiquariato.

5

La già Pescheria centrale con l’Acquario, oggi Salone degli Incanti, sede espositivadella XXXa Triesteantiqua

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Anonim

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II secolo M

adonna col Bam

bino e SantiO

lio su tela, cm 180 x 120

(Rif.107309/1)

Anonim

o del XV

II secolo Volto di C

ristoO

lio su tela, cm 90 x 60

(Rif.107454/8)

Anonim

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secoloM

adonna Imm

acolataO

lio su tela, cm 73 x 58

(Rif.105222/1)

Anonim

o del XV

II secoloSan Sebastiano

Olio su tela, cm

132 x 89(R

if.106595/1)

Anonim

o del XV

II secoloM

adonna dei sette dolori e SantiO

lio su tela, cm 139 x 87

(Rif.107991/5)

Cuchiero Francesco (1683 - 1769)M

adonna col Bam

bino e SantiO

lio su tela, cm 140 x 110

(Rif.108056/1)

Anonim

o del XV

III secoloSan Vincenzo Ferrer

Olio su tavola, cm

44 x 33(R

if.107878/1)

Anonim

o del XV

II secoloM

adonna col Bam

bino e SantiO

lio su tela, cm 139 x 90

(Rif.107991/1)

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Reliquario del X

IX secolo

Legno intagliatocm

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Ostensorio del X

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(Rif.107454/1)

Porticina Tabernacolo del XVII secolo(R

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Statua del XV

III secoloA

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armo, cm

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itero di Trieste. Tomba O

svaldini-Gorgatto

Francesco Pezzicor, uno dei quattro angeli di m

armo,

asportati da ignoti. Denuncia 06/09/2006.

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IL MASSIMILIANOOTTOBRE - DICEMBRE 2012

e venerando.Giona è un uomo nel

pieno delle sue forze, chefugge da Dio perché Diovuole che egli vada a sal-vare i suoi peggiori nemi-ci, i Niniviti. Chi lo fareb-be?

Portare soccorso a chiti ha offeso e combattu-to? E' contrario allanatura umana in specialmodo se accompagnatada uno sfrenato settari-smo.

Giona è un profeta,ma anche un fanaticoreligioso che non cono-sce salvezza se non per ilsuo popolo.

Ma Dio giocherà conGiona la sua dura parti-ta come fa sempre conquelli che ama di più evuole convertire al suopiano di salvezza.

Prima gli impedirà difuggire e il Leviatano, nelmare tempestoso,inghiottirà Giona tenen-dolo nel buio del suoventre e lo rigetterà dopotre giorni sui lidi da cuiera partito. Poi Dio gli sirivolgerà di nuovo, speci-ficando: "Va a Ninive e dìche a causa dei loro pec-

Probabilmente nelcampo delle arti figurati-ve nessun artista hacausato una mole cosìgigantesca di giudizi,interpretazioni, ipotesiquanto Michelangelo.

Egli fece attuale unmondo di eroi, di Profetie di Sibille, tanto che civuole un grande sforzoper avvicinarsi al reale-irreale delle sue opere.

Nell'aprile del 1508inizia i lavori dellaCappella Sistina che fini-scono nell'ottobre del1512.

La volta dellaCappella Sistina, checomprende circa 3.000figure, consta di tre regi-stri sovrapposti: al bassole Lunette, sopra questele Vele, i Troni deiVeggenti (Profeti eSibille) con ai quattroangoli i Pennacchi e, infi-ne, al centro, le StorieBibliche.

Questo affresco chefa parte del secondo regi-stro dove ci sono i Tronidei Veggenti rappresentail profeta Giona con ilsimbolo del Leviatano econ gli angeli mandatidal cielo ed è al cielo cheegli guarda, a quell'im-magine della volta dipin-ta sopra di lui, che rap-presenta la Separazionedella Luce dalle Tenebre,con un Dio dalle formepossenti in mezzo ad unturbine di oscurità ebiancore nascente.

Nella volta, poi, ilTrono di Giona (tra ilPennacchio del Serpentedi Bronzo e quello dellaPunizione di Haman) è ilpiù vicino all'altare, dovesi contempla il GiudizioUniversale.

Anche Giona, qui,come in tutte le figure diMichelangelo appareforte e muscoloso esoprattutto giovane a dif-ferenza di come è imma-ginato da altri artisti,che vedono un profetanecessariamente vecchio

cati entro quaranta gior-ni la città sarò distrutta".Allora il cuore dell'uomo,pieno di odio e di vendet-ta, questa volta aderisce,ma non conosce ancorail suo Dio, che sorride,perché i suoi pensieri

non sono i nostri pensie-ri e serberà a Giona unainsospettata sorpresa.

Giona infatti perderàla partita perché i

Niniviti alla minaccia diDio si pentiranno e siconvertiranno proprio aquel profeta straniero.

Ed ecco che in fondoalla prospettiva ci apparel'albero di ricino, quelloche Giona troverà nel

deserto quando, dopo iquaranta giorni, invecedi vedere la distruzioneagognata dei suoi nemicisentirà le grida di gioia

della città salvata.Colpito dalla sua sconfit-ta, chiederà a Dio di farlomorire.

L'albero gli appariràcome una speranza nelladesolazione, ma poiché ilsuo cuore è ancora indu-rito, il Signore farà spari-re il ricino durante lanotte rigettando Gionanella disperazione.

Sarà al mattino cheDio gli si rivolgerà pieto-samente e gli darà la suarisposta: "Tu piangi perun alberello che non haineanche seminato e ionon dovrei aver compas-sione di tutti quegli esse-ri che non sanno distin-guere la mano destradalla sinistra?"

Non sapremo seGiona abbia finalmentecapito, perché il raccontofinisce qui. E non sapre-mo neanche se Giona siamai esistito o se si trattidi un "midrash, cioè diun racconto, storico oleggendario, scritto pertrasmettere i volori edifi-canti della Bibbia ebrai-ca. Tutto la sua storiaperò ci invita a riflettere,perchè questo profeta è

Il profeta Giona vicino a noi più di qua-lunque altro. "Questagenerazione (o specie dalgreco ?????) avrà un solosegno" dice Cristo neiVangeli "il segno diGiona".

Ora ci è chiaro perchéMichelangelo metta l'im-magine del Profeta vicinoa quella del GiudizioUniversale e faccia volge-re il suo sguardo allaSeparazione della Lucedalle Tenebre.

Ci chiederemo, allora,se anche noi siamo dallaparte della luce e, quan-do verrà il giudizio, seabbiamo saputo vera-mente e incondizionata-mente amare amici enemici.

La misericordia diDio, infatti, così difficil-mente condivisa dall'uo-mo nei confronti del suosimile, è l'unica stradaper una resurrezione e lostraordinario di Dio èproprio desiderare ilmassimo dalla sua crea-tura.

Egli, come un sommodirettore d'orchestravuole i suoi strumentiperfettamente accordatie quando lo spartito saràpronto, formerà un'ar-monia che non avrà limi-ti nella sua splendenteed esaltante bellezza.

La critica moderna siè molto adoperata a rive-lare reconditi significatinella Volta.

Forse Michelangelo,con la forte immagine diquesto affresco, che havoluto sistemare proprioin un punto culminantedella Volta, semplice-mente ci invita a ricor-darci di un uomo dive-nuto profeta senza voler-lo, che ebbe un'esperien-za che tocca molto davicino l'intera umanità eche ci insegna il modo diricostruire una nuovaPace: attraverso la com-passione e il perdono,senza discriminazioni, econ il rispetto per tuttociò che è stato creato,lasciando a Dio il compi-to di Giudicare.

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GIONA di Michelangelo Buonarroti (Cappella Sistina)

DI ANNAMARIA [email protected]

artèTrieste - Via Diaz, 26/a

difronte all’entratadel Museo Revoltella

Tel. 040.638465

Ugo Flumiani, Trieste 1876 - 1938. Olio su tavola, cm. 50x60. Proveniente da una collezione privata romana

TRIESTEVia Mercadante, 2Tel. 040 631367

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IL MASSIMILIANO12 OTTOBRE - DICEMBRE 2012

tendenza e il castello peressere riusciti, in tempodi spending review, ad al-lestire una mostra digrande spessore cultura-le e scientifico. Panizzaha sottolineato come siastata scelta la migliore lo-cation per questa mostrache vuole mettere in evi-denza aspetti inediti dellapittura dei Guardi. La di-rigente della Soprinten-denza Laura Dalprà si èdetta particolarmentesoddisfatta della mostrae soprattutto del catalo-go, il 21 volume della col-lana Quaderni, che mettein luce i risultati dei re-stauri e l'enorme mole dilavoro che svolge quoti-dianamente la Soprin-tendenza.

Gabriella Belli ha in-vece invitato a visitareentrambe le mostre,quella di Trento e Veneziaperché complementari, inlaguna si possono ammi-rare le magnifiche vedutee i capricci mentre aTrento i dipinti di figura ele nature morte, argo-mento delicato che nonviene affrontato a Vene-zia ma che aggiunge uncapitolo importante sul-l'autografia del Guardicome pittore di fiori.Infine Gabriella Belli si èauspicata che questa col-laborazione avviata conTrento possa continuarein futuro con altri grandiprogetti.

Elvio Mich, curatoredella mostra, ha rimarca-to l'interessante ruolo diFrancesco come pittore difigura, fiori e nature mor-te esposte per la primavolta al pubblico dopouna campagna di mappa-tura radiografica che hasvelato in un'opera anchela sigla F.G. oltre a pro-cessi creativi inediti. Inmostra 16 opere che ri-cordano il legame traGuardi e il Trentino.

Quando FrancescoGuardi nasce a Venezia il5 ottobre del 1712, suo

TRENTO La Soprin-tendenza per i BeniStorico-artistici ha orga-nizzato assieme alCastelloa del Buoncon-siglio una grande mostraper rendere omaggio aipittori veneziani, di origi-ni trentine, Francesco eAntonio Guardi.

All'inaugurazione era-no presenti l'assessoreprovinciale alla CulturaFranco Panizza, il diretto-re del Castello del Buon-consiglio Franco Marza-tico, la dirigente dellaSoprintendenza per i Be-ni Storico-artistici LauraDalprà, il curatore dellamostra Elvio Mich, eGabriella Belli, da pochimesi direttore della Fon-dazione Musei Civici diVenezia.

In occasione del terzocentenario della nascitadi Francesco Guardi an-che Trento in collabora-zione con Venezia, dedicaal grande pittore la mo-stra inaugurata il 5 otto-bre al Castello del Buon-consiglio. Con la Fonda-zione Musei Civici diVenezia si è avviata que-sta collaborazione per ri-cordare sia a Venezia,terra natale del pittoresia a Trento terra d'origi-ne, uno fra i più grandivedutisti italiani delSettecento.

A fare gli onori di casail direttore Marzatico cheha voluto salutare e rin-graziare il Comune diTon, il parroco di Vigo, ilsindaco di Commezza-dura e di Roncegno e ladirettrice dell'Apt diTrento per l'aiuto presta-to nel realizzare la mo-stra.

Nel suo interventol'Assessore Panizza havoluto ringraziare la di-rettrice Belli e natural-mente la Fondazione Mu-sei Civici di Venezia perquesta collaborazioneche rinsalda i legami cul-turali con la Serenissima,ringraziando la Soprin-

padre Domenico, caposti-pite della famosa famigliadi pittori, ha lasciato dapiù di vent'anni la suaterra natale, la valle diSole, dove nacque aMastellina, oggi comunedi Commezzadura, nel1678. Domenico, che mo-rirà quattro anni dopo, è

un modesto pittore ormaial termine della carrieradi copista dei grandi arti-sti veneziani del Cinque-cento, mentre il figliomaggiore Gianan-tonio(che nel 1712 ha 12 anni)bazzica nella bottega delpadre per carpire i segre-ti del mestiere. Se Dome-nico non riuscirà a tocca-re livelli di eccellenza, i fi-gli raggiungeranno invecerisultati stilistici assolutie Francesco diventeràuno dei più importantimaestri del vedutismo ve-neziano settecentesco.

Oltre ovviamente aVenezia, i più famosi mu-sei del mondo, dal Louvreall'Hermitage, dallaNational Gallery diWashington e Londra alMetropolitan di NewYork, conservano sueVedute e Capricci. La fa-miglia Guardi giunse aVenezia da Vienna, doveDomenico si era recatonel 1690 per studiare pit-tura presso l'accademiadei fratelli Strudel. Dopo

il matrimonio e la nascitadel primogenito Gianan-tonio (1699-1760), la fa-miglia Guardi si era sta-bilita definitivamente aVenezia. La prima notiziadell'attività di Francescosi riferisce a una serie dicopie da celebri dipintiantichi, eseguite nel

1731, assieme al fratelloAntonio, per la nobile fa-miglia Giovanelli. A que-sta data la bottega deiGuardi proseguiva nelsolco dell'attività inaugu-rata dal padre Domenico.

Dopo le prime comuniesperienze nell'ambitodella bottega familiare, lecarriere dei due fratelli sidividono e prendono dire-zioni diverse: mentreAntonio continuerà a de-dicarsi, con esiti di altis-sima qualità, alla pitturadi figura, Francesco sivolgerà, sull'esempio diCanaletto, al vedutismo,genere di più larga fortu-na, che il pittore sapràinterpretare con genialeoriginalità, eclissandoper lungo tempo la perso-nalità del fratello, rivalu-tata solo in epoca recen-te. Il legame con ilTrentino rimarrà tuttaviavivo: sarà infatti lo ziodon Pietro Antonio Guar-di, parroco di Vigo di Ton,a commissionare alcunidipinti a soggetto sacro ai

due nipoti. Di questa im-portante e rara attività siconservano in Trentino ipiù significativi esempi:le lunette conl'Apparizione dell'angeloa san Francesco d'Assisi,e la Lavanda dei piedinella sagrestia della par-rocchiale di Vigo di Ton(1738), Santo in adora-zione dell'Eucarestia(San Norberto) in CastelThun (firmato sul verso) ela pala dei Santi Pietro ePaolo nella parrocchialedi Roncegno (1775).

Nelle lunette di Vigo,eseguite nel 1738 in col-laborazione con il fratelloAntonio, emerge, per laprima volta, un altro im-portante filone di attivitàdi Francesco, sul quale lacritica si è a lungo dibat-tuta, ossia la produzionedi nature morte di fiori,che innova i modelli dellenote composizioni florealidi Margherita Caffi edElisabetta Marchioni, in-nalzandoli a una dellepiù alte espressioni di ta-le genere. Questo ambitodi attività incontrerà unsuccesso di pubblico cre-scente nel corso delSettecento, ma a frontedella considerevole pro-duzione della bottega, odegli imitatori, rarissimesono le nature morte ri-conducibili con sicurezzaalla mano di FrancescoGuardi. In mostra alcu-ne nature morte siglateF.G. composizioni florealiche assumono un'impor-tanza fondamentale nellacomprensione della gene-si della pittura di fioriguardesca, come genereautonomo. In questa cop-pia di tele appare eviden-te l'influsso esercitato suFrancesco da MargheritaCaffi e da ElisabettaMarchioni, pittrici chegodevano ottima reputa-zione presso i collezioni-sti veneziani. Nella terradegli avi è dunque pre-sente uno dei nuclei piùimportanti e universal-

Una vibrante composizione floreale di FrancescoGuardi

Francesco Guardi nella terra degli aviDipinti di figura e capricci floreali

Trento, Castello del Buonconsiglio. In corso fino al 6 gennaio 2013

IL MASSIMILIANO

mente noti di questigrandi interpreti dellapittura veneziana delSettecento. La ricorrenzadel terzo centenario dellanascita di FrancescoGuardi costituisce perciòl'occasione per offrire alpubblico l'opportunità diammirare una serie di ca-polavori del maestro chesono stati oggetto di in-terventi di restauro in al-cuni casi e di campagnadi indagini tecnico-scien-tifiche appositamente im-postata e coordinata dal-la Soprintendenza per iBeni Storico-artistici: nerisulta una mostra che,apportando nuove cono-scenze alla produzionedei Guardi in terra trenti-na, si ricollega idealmen-te alla storica esposizioneguardesca del 1949, or-ganizzata a Trento daGiuseppe Fiocco e Ro-dolfo Pallucchini, fra imassimi studiosi dellapittura veneziana, e aquella allestita a CastelCaldes nel 1993, per lecelebrazioni del secondocentenario della mortedel pittore, con catalogo acura di G. Romanelli, A.Dorigato, E. Mich.L'attuale iniziativa, postasotto l'alto Patro-nato delPresidente della Repub-blica Italiana, è collegatacon la grande esposizioneche il Museo Correr diVenezia dedicherà aFrancesco Guardi dal 28settembre 2012 al 6 gen-naio 2013 e, in virtù del-la collaborazione fra ledue mostre, sono previsteapposite agevolazioni suirispettivi biglietti di in-gresso.

Info:Castello del Buonconsigliotel. 0461 233770Servizi educativi 0461 [email protected] per iBeni Storico-artisticitel 0461 492127

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IL MASSIMILIANOOTTOBRE - DICEMBRE 2012 13

al Palazzo patriarcale diUdine, ora Museo Dio-cesano, ove il giovaneTiepolo, a partire dal1726, affrescò il soffittodello Scalone d'onore, laGalleria degli Ospiti, laSala Rossa e la Sala delTrono, e a Trieste, alCivico Museo Sartorio,che custodisce oltre 250suoi disegni.

La mostra segue diuna generazione (esatta-mente 21 anni) quellache la Villa udinese pro-pose nel 1971 in occasio-ne dei duecento annidalla morte del pittore edestinata a segnare ilpunto di svolta nella suafortuna critica.

Ora l'Azienda Spe-ciale villa Manin e laRegione Friuli veneziaGiulia realizzano in quel-la stessa sede un'esposi-zione monografica ingrado di attraversare l'in-tera complessa parabolaartistica del pittore: unamostra di grande impe-gno che anche alla lucedei numerosi studi sus-seguitisi da allora con-sente oggi una valutazio-ne più ampia e approfon-dita del Tiepolo.

Se ne documental'evoluzione stilistica,con l'individuazione dialcuni momenti chiavedel rapporto del Tiepolocon i suoi mecenati.Accanto all'esame deisingoli dipinti vengono

UDINE Dal 15 di-cembre al 7 aprile, lafastosa dimora dell'ulti-mo Doge di Venezia, lascenografica Villa Manindi Passariano, si fa scri-gno dei dipinti sacri eprofani, provenienti daluoghi di culto cosi `come da prestigiosimusei europei e america-ni, che illustrano il per-corso artistico diGiovanni Battista Tie-polo (1696-1770) dalleprime esperienze finoalla tarda maturità, e loconfermano pittore diprima grandezza.

Tele, talvolta di ecce-zionale dimensione, af-fiancate dai bozzetti pre-paratori utili per la valu-tazione delle doti inventi-ve e della capacità tecni-ca, dipinti restaurati perl'occasione, elegantidisegni, in una mostra dientusiasmante bellezza ealta scientificità. Spetta-colare e nel contempolargamente didattica.

Un evento, quello affi-dato alle cure di Giu-seppe Bergamini, AlbertoCraievich e Filippo Pe-drocco, lungamente pre-parato, molto atteso alivello internazionale e diimponente impegno or-ganizzativo per numero equalità di dipinti messi aconfronto.

La straordinaria e-sposizione trova perfettocompimento nella visita

quindi ricordati i maggio-ri committenti e gli intel-lettuali - come Sci-pioneMaffei, Francesco Alga-rotti, i cugini Zanetti -

che hanno seguito l'arti-sta fin dagli esordi,influendo sulla sua for-mazione culturale.

Impegnativi restauri

promossi proprio in oc-casione della mostra per-mettono inoltre di acco-starsi ad opere difficil-mente visibili per la loroubicazione o che hannorischiato di essere com-promesse da recenti,traumatici, av-venimen-ti. Tiepolo è senza dubbioil pittore veneziano piùcelebre del Sette-cento,l'instancabile realizzato-re di imprese monumen-tali su tela o a fresco,vero e proprio detentoredel monopolio tanto nelladecorazione dei palazzilagunari quanto delleville di terraferma. Prin-cipi e sovrani di tuttaEuropa si contendono isuoi servigi. La mostraripercorre la sua lunga efertile attività attraversouna sequenza di opereparticolarmente signifi-cative, di soggetto siasacro che profano, chetestimoniano al megliouna casistica estrema-mente ampia di commis-sioni: soffitti allegorici,pale d'altare, decorazioniin villa, mo-delletti, dise-gni. Vengono esposti an-che dipinti di straordina-ria dimensione, poichéper esplicita dichiarazio-ne dell'artista "Li pittoridevono procurare di riu-scire nelle opere grandi[...] quindi la mente delPittore deve sempre ten-dere al Sublime, all'E-roico, alla Perfezione".

In alcuni casi il com-plesso lavoro preparato-rio, dai disegni al bozzet-to all'opera finita, pre-sentato nel dettaglio,introduce in modo coin-volgente il visitatore nelmagico mondo tiepole-sco. Particolarmente pia-cevoli sono i dipinti dicontenuto storico o mito-logico, nei quali il pittoresprigiona tutta la suairruenta capacità espres-siva: egli non si limita avisualizzare famose vi-cende del passato maindaga l'intima naturadei protagonisti facendo-ne emergere passioni eindividualità.

Egualmente impor-tanti e di grande impattoemotivo i dipinti di desti-nazione chiesastica, chericordano al visitatorecome Tiepolo sia statol'ultimo, ispirato, pittoredi arte sacra della tradi-zione occidentale.

Molto curato l'appa-rato didattico che, comele audioguide e le visiteguidate si propone in ita-liano, inglese e tedesco.

Perché Tiepolo a VillaManin può effettivamen-te annullare i confinigeografici e attrarre visi-tatori anche dai Paesivicini.Call Center:Villa Manintel. +39.0432 821210 [email protected] www.villamanin-eventi.it

Gianbattista Tiepolo, “Cacciatore con cervo”

Gianbattista TiepoloA Villa Manin di Passariano - Udine dal 15 dicembre 2012 al 7 aprile 2013

Arte Ricerca nasce con la finalità di promuovere e valorizzare il patrimonio artistico e cul-turale italiano. Il portale, no-profit, divulga tematiche inerenti la pittura, la scultura, la gra-fica, l’incisione, la ceramica, il vetro artistico, la fotografia, ecc..; propone biografie di arti-sti, testi, pubblicazioni, edizioni audiovisive e multimediali. Pubblica studi e ricerche sulle opere e sugli artisti italiani e stranieri di tutti i periodi stori-ci. Offre spazi dove pubblicare biografie, ricerche e articoli, sempre inerenti l’Arte, senzaalcun costo.Arte Ricerca, favorisce i rapporti di collaborazione con tutti gli Enti che perseguono obiet-tivi culturali, quali Musei, Fondazioni ed Associazioni, con una particolare attenzione aiprogetti riguardanti il patrimonio artistico interregionale.Il portale "Arte Ricerca", si fa promotore delle attività sviluppate dall'AssociazioneCulturale "ARTE RICERCA" e "CIRCOLO ARTISTICO DI TRIESTE".

www.ARTERICERCA.com

Leggi IL MASSIMILIANO on linesu www.artericerca.com

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IL MASSIMILIANO14 OTTOBRE - DICEMBRE 2012

FRIULI VENEZIA GIULIA

PASSARIANO DI CODROIPO (UD) . VILLA MANINAnteprimaGIAMBATTISTA TIEPOLOVilla Manin, 15 dicembre 2012 7 aprile 2013

Dal 20 luglio al 04 novembre 2012IL TEATRO ALLA MODA - Costumedi scena. Grandi stilistiSi potranno ammirare un centinaio dicostumi originali, per famosissimerappresentazioni teatrali, operistiche ecoreutiche, insieme a bozzetti, figurinie a rari documentari video dei relativispettacoli, dei più importanti stilistiitaliani, quali Gianni Versace, RobertoCapucci, Emanuel Ungaro, Missoni,Antonio Marras, Alberta Ferretti,Valentino, Enrico Coveri.realizzati Villa ManinTel. +39 0422 429999www.villamanin-eventi.it

TRIESTEIn corso fino al 30 ottobre 2012Sì dolce è il tormento: l’amore intre capolavori di Lucas Cranach ilVecchioIn mostra due straordinarie opere diuno dei più noti maestri delRinascimento tedesco: Lucas CranachIl Vecchio: “Venus et Cupidon” e “Levieillard amoreux “.Questi duecapolavori della Fondation Bembergdialogheranno con un’altra importanteopera del grande artista tedesco diproprietà della Galleria Nazionaled’Arte Antica triestina: “Diana e leninfe sorprese da Atteone”, cheraffigura la drammatica conclusionedella vicenda che vede legati la dea eil suo innamorato. Castello diMiramare Museo storico, +39-040-224143 http://www.castellomiramare.org

UDINEDal 1 settembre 2012 al 15 febbraio 2013KEITH HARING Verranno installati undicimonumentali lavori del celebre artistaamericano: la serie “The tencommandments” e il dipinto “Themarriage of heaven and hell”,quest’ultimo il più grande dipinto sutela mai realizzato da Haring. Questilavori pongono l’accento su un aspettopoco conosciuto dell’arte e dellapersonalità dell’artista americano: ilsuo rapporto con la dimensionespirituale e sacrale, che rivestì unruolo primario nel suo relazionarsicon il mondo.Ex Chiesa di San Francesco,http://www.comune.udine.it

VENETO

PADOVAAnteprimaDe NittisPalazzo Zabarella, 19 gennaio 26 maggio 2013Pietro Bembo e l’invenzionedel RinascimentoPalazzo del Monte, 2 febbraio -19 maggio 2013

In corso fino al 31 ottobre 2012Renato Pengo – SHOCKLa mostra comprende una settantinadi opere dell’artista padovano,appartenenti al ciclo pittorico “Shock”degli anni Novanta installate accantoa una scelta di dipinti dellaPinacoteca.Musei Civici degli Eremitani

Tel. 049.8204551 padovacultura.padovanet.it

Dal 27 ottobre 2012 al 13 gennaio 2013FABRIZIO PLESSI Il flusso della RagioneL’intento della mostra è quello dirileggere la storia creativa dell’artistaattraverso i disegni che rappresentanola fase ideativa e progettuale delle suevideoinstallazioni, già esposte nei piùgrandi musei e nelle più importantimanifestazioni d’arte contemporaneadel mondo. I disegni saranno parte diuna grande installazione che,progettata dallo stesso Plessi,attraverserà lo spazio del Salone: apercorrerne la struttura sarà quel“flusso elettronico” di acqua e di fuocoche costituisce la cifra forse piùriconoscibile dei suoi lavori.Palazzo della Ragione http://padovacultura.padovanet.it

ROVIGOAnteprimaLA MAISON GOUPIL E L’ITALIA. Il successo dei pittori italiani aParigi negli annidell’ImpressionismoPalazzo Roverella, 22 febbraio 22 giugno 2013

Dal 27 Ottobre 2012 al 13 Gennaio 2013ARIA. Sesta rassegna internazionaledi illustrazione per l’infanziaPalazzo Roverella Tel. 0425.460093 Cell. 348.3964685

TREVISODal 20 ottobre 2012 al 2 giugno 2013 Tibet. Tesori dal Tetto del MondoLa mostra Tibet. Tesori dal Tetto delMondo si presenta come un eventostraordinario; un’occasione perconoscere la storia, la religione, la vitaquotidiana e l’arte del Tibet misteriosoe sconosciuto. Saranno presentatealcune centinaia di oggetti, reperti edoni del Dalai Lama agli imperatoridella Cina. Ca dei Carraresi Tel. 0422 513150

VICENZADal 6 ottobre 2012 al 20 gennaio 2013Raffaello Verso Picasso. La grandestoria del ritratto e della figuraLa mostra che si svolgerà dapprimanella Basilica Palladiana di Vicenza, esuccessivamente nel Palazzo dellaGran Guardia di Verona, intendetracciare, facendo ricorso a uncentinaio di opere tra dipinti esculture provenienti dai musei di tuttoil mondo, una grande storia delleimmagini che, in Europa e anche piùsuccintamente in America, sono statededicate al ritratto ma anche allafigura nel suo disporsi nello spazio.Basilica Palladiana

Tel. +39 0422 429999 www.lineadombra.it

Dal 6 ottobre 2012 al 20 gennaio 2013Cinque secoli di volti.Una società ela sua immagine nei capolavori diPalazzo ChiericatiAccoglieranno il visitatore nelle primesale le immagini di personaggi notidella Vicenza cinque e seicentesca: learistocratiche famiglie Gualdo eValmarana; Ippolito Porto, eroe diMülenberg e di Lepanto; il vescovoLudovico Chiericati; la poetessaMaddalena Campiglia; Isabella diSavoia d’Este,nella raffinata misedipinta per lei da Pourbus. Lamostraproseguirà attraverso il 1700, conl’Autoritratto di Ludovico Dorigny e ilritratto dell’incisore Cristoforodall’Acqua, per giungere all’inizio del1800 con il profilo in marmo diOttavio Trento di Antonio Canova.L’Ottocento sarà rappresentato daopere del ritrattista Giovanni Busato eda sculture di Maria Scola Camerini.IlNovecento chiuderà la rassegna conopere di Alessandro Milesi, AchilleBeltrame e di Miro Gasparello, perconcludere con i Tre chirurghi diOsvaldo Oppi e sculture di Neri Pozza.Palazzo Chiericatiwww.museicivicivicenza

VENEZIA29 settembre 2012 10 febbraio 2013Capogrossi. Una retrospettivaPartendo dagli esordi figurativi deglianni ‘30, contraddistinti da unapittura tonale densa di contenutioriginali durante il periodo dellaScuola Romana, si arriva, attraversoun breve periodo così detto neocubista, alla produzione astratta deglianni ‘50 e ‘60, con le grandi teledominate dalla forma-segno che,coniugandosi in infinite composizioni,giunge a costruire lo spazio delquadro, rappresentazione simbolica diuna interiore organizzazione spaziale. Collezione Peggy Guggenheim, PalazzoVenier dei Leoni tel. 041.2405.411

Dal 29 settembre 2012 al 6 gennaio 2013 Francesco Guardi (1712 – 1793)Nel terzo centenario della nascita diFrancesco Guardi, l’ultimo grandevedutista settecentesco, la mostramonografica promossa dallaFondazione dei Musei Civici diVenezia ha come finalità la messa inluce della sua complessa produzioneartistica, dalle meno note operegiovanili di figura, fino alle ‘scened’interno’ nel gusto di Pietro Longhi,per concludersi con le splendidevedute di Venezia e i fantasticicapricci, risalenti agli anni dellamaturità e della vecchiaiaMuseo Correr Telefono: +39 041 8624101

Dal 1° settembre 2012 al 13 gennaio 2013Enrico Castellani e Günther UeckerDue grandi maestri dell’artecontemporanea, rappresentanti dirilievo dell’ultima generazione delGruppo Zero, si ritrovano dopo quasicinquant’anni per questo eventoespositivo. Enrico Castellani eGunther Uecker presentano unaselezione di lavori storici tra i piùrappresentativi della loro produzione,oltre a opere recenti, alcune realizzateappositamente per l’evento.Ca’ Pesaro, Galleria Internazionaled’Arte Moderna capesaro.visitmuve.it call center 848082000

Dal 29 agosto al 2 dicembre 2012Il Tiziano mai visto. La fuga inEgitto e la grande pittura venetaL’esposizione ruota intornoall’eccezionale arrivo a Venezia, dopo12 anni di restauri da parte del MuseoStatale Ermitage e 250 anni circa dalsuo arrivo a San Pietroburgo,dell’imponente opera La Fuga inEgitto, che può considerarsi il primocapolavoro di grandi dimensioni diTiziano (realizzata nel formato deltelero veneziano) più grandioso“paesaggio” delle pittura veneziana delCinquecento e probabilmente di tuttal’arte italiana del tempo. Gallerie dell’Accademia www.gallerieaccademia.org

Fino al 29 novembre 2012Carlo Scarpa. Venini 1932–1947 L’esposizione ricostruisce attraversopiù di 300 opere il percorso creativo diCarlo Scarpa negli anni in cui operòcome direttore artistico per la vetreriaVenini (dal 1932 al 1947). Isola di San Giorgio MaggioreFondazione Giorgio Cini www.cini.it

Fino al 25 novembre 201213. Mostra Internazionale di Architettura Common GroundGiardini e Arsenale www.labiennale.org

TRENTINO ALTO ADIGE

ROVERETODal 22 settembre 2012 al 13 gennaio 2013Un altro tempo. Tra Decadentismoe Modern StyleAttraverso un centinaio di operebizzarre e audaci, l’esposizione mettein luce uno dei più interessantifenomeni artistici e culturali delNovecento.“Un altro tempo” è composta dasculture, dipinti e disegni, ma ancheda oggetti d’uso, grafica editoriale,libri, fotografie e arredi. Sono oggettiquasi del tutto sconosciuti fuoridall’Inghilterra, e soprattutto espostiora per la prima volta.Mart - Museo di arte modernae contemporanea tel.+ 0464 438887www.mart.trento.it/

TRENTOFino al 18 novembre 2012I cavalieri dell’imperatore: duello eguerra nelle armerie rinascimentaliL’arte della guerra è protagonista alCastello del Buonconsiglio e a CastelBeseno con una magnifica mostradedicata alle armi rinascimentaliCastello del BuonconsiglioCastel Beseno 0461 233770www.buonconsiglio.it

In giro per mostreA cura di Dolores Del Giudice - [email protected]

Inviateci le notizie e le date delle mostre entro il 20 dicembre 2012 a

IL MASSIMILIANOTrieste 34123 - in Via Armando Diaz 26/a - e-mail: [email protected]

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IL MASSIMILIANOè un’iniziativa privata.

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suggerito il marito.Oltretutto lei ama il figu-rativo, “perché amo ilmondo così com’è”, dice.

Quindi, nell’aprile del2010 - ricorda AlessiaGriglio- ho preparato lamia prima partecipazio-ne alla fiera di Brescia,un appuntamento im-portante nel settorevenatorio. Il risultato èstato molto incoraggian-te, ho riscosso parecchiointeresse. Soprattuttopassava di li il Pre-sidente della BerettaHolding, società leadernel settore delle armisportive, dell’abbiglia-mento per la caccia ed iltempo libero che, incu-riosito, si è messo sottoil braccio una brochurecon i lavori della Griglio.“A ottobre mi chiamaval’azienda chiedendomise potevamo incontrarciperché il loro Presidenteavrebbe voluto che colla-borassi con la società”.Nel 2011 esce il catalogoda lei illustrato e nel2012 il calendario distri-buito in tutto il mondocon i suoi disegni.Capolavori rigorosamen-te in bianco e nero, amatita e carboncino,quest’ultimo distribuito

“Sembrano fotogra-fie”! Ci perdonino i criti-ci d’arte per il commentopoco tecnico, ma è que-sto ciò che più sincera-mente viene da dire aguardare i quadri diAlessia Griglio, le cuiopere sono scene di cac-cia, natura, animalieuropei, ma anche tipicidi latri continenti, dialtri ambienti, comequelli della savana o deighiacci nordici.

Alessia Griglio 32anni, laureata inConservazione dei BeniCulturali, è un’artistaestremamente interes-sante. Vive in provinciadi Torino ma lavora intutto il mondo, ottenen-do conferme e apprezza-menti importanti.

E pensare che tutto èiniziato casualmente,quasi per gioco; dappri-ma gli amici le richiede-vano un ritratto di cac-cia, un quadro del pro-prio fedele cane, ma iltalento si è reso subitoevidente, i risultati era-no strabilianti: “Perchénon specializzarsi nelsettore wildlife?” le ha

sulla carta con pennellidi bambù particolari,scoperti durante uno deisuoi tanti viaggi in Asia.Sembra incredibile checon queste due tecniche,seppur a servizio di un

grande talento, riesca adare una così vasta pos-sibilità espressiva; sem-bra inverosimile cheunicamente il gioco dichiari e scuri, di luci eombre riesca a produrre

dettagli così raffinati.Fermo immagini discene curatissime, doveanche l’ambiente il con-testo è “filologicamente”corretto. “Il bianco e nerolo trovo più elegante,

meno banale e più adat-tabile a qualsiasi am-biente; è una mia sfida,che pare molto apprezza-ta”.

Ha iniziato solamen-te tre anni fa ma ora

Alessia può permettersidi partecipare solo aisaloni più prestigiosi inEuropa, e negli StatiUniti.

La sua prima parteci-pazione con il SafariClub International allaFiera di Las Vegas,importantissimo appun-tamento, l’ha infattiimposta anche sul mer-cato degli States, con-quistati dalla novità delbianco e nero. Ma anchequesta non è che unatappa del percorso, per-ché nelle intenzioni diAlessia c’è la volontà “dicrescere ancora, di aprir-mi ai nuovi confini, nuoveparti del mondo”.

Noi siamo pronti ascommettere che ce lafarà!

ALESSIA GRIGLIOWILDLIFE ARTISTVicolo del Molino 2.

Bricherasio (TO). ITALY(+39)348 1550800

[email protected]

Alessia Griglio è nataSaluzzo (CN) il 15 marzo1980 e vive e lavora inVicolo del Molino, 2 aBricherasio (TO) con il

marito Enrico e i figliCarlo Alberto e Filippo.Si è laureata inRestauro e Conser-vazione dei BeniCulturali ed Ambientalinel 2003 ottenendo lavalutazione di 110/110e lode.

Nel suo percorso si èdedicata a numeroseattività quali: svariatecollaborazioni conMusei; docente per piùannualità ai corsi di“tecnico superiore per laconservazione e promo-zione turistica dei BeniCulturali ed Ambientali”istituito dalla RegionePiemonte in collabora-zione con PalazzoBricherasio (Torino); èstata curatrice diversemostre d’arte per ilperiodo dei Giochi Olim-pici Invernali Torino2006; negli ultimi anniha ottenuto svariatiincarichi come inse-gnante nelle ScuoleMedie.

Ad oggi si dedica atempo pieno all’arte“Wildlife” partecipando adiverse mostre personalie collettive in tuttaEuropa ottenendo note-voli successi di pubblicoe di critica.

DI SOFIA D’[email protected]

Sospesi nel tempo Certamente si produ-

cevano novità anche nelpassato, ma il nuovoevolveva dal vecchio conun ritmo molto piùlento, concedendotregue e riflessio-ni. Oggi invecevivendo in unmondo velocissi-mo, dove ognioggetto appenanato cambia natu-ra in pochissimotempo o addirittu-ra sparisce, scri-vere di antiquaria-to potrà sembrarea n a c r o n i s t i c osoprattutto per ipiù giovani ma lecose in realtà eper fortuna, sononettamente diver-se.

L’arte è la creazionedi una magia suggestivache accoglie insieme l’og-getto e il soggetto. (Charles Baudelaire)

L’ oggetto d’arte rap-presentando la società eil pensiero umano deltempo infonde una spin-ta alla ricerca di unanuova fase artistica esociale. Tutto ciò che ènuovo quindi derivavolutamente o incon-

TREVISO Adoro tra-scorrere il tempo adisposizione in mezzo alibri, bancarelle, mobilid’epoca, accessori, ri-cambi, stoffe, ricami,pizzi suppellettili datavola e utensili da cam-pagna.

Nei mercatini dell’an-tiquariato si trovanotanti oggetti suggestivi ericchi di storia e toccan-doli con mano si vienepiacevolmente traspor-tati indietro negli anni.A stabilire se si tratta diveri e propri oggetti d’ar-te o di cose senza valoresono il giudizio, l’espe-rienza e la preparazionedi chi fa l’acquisto ma lacosa veramente impor-tante è trovare un ogget-to che piaccia davveroper quello che è.Mobili, dipinti, cerami-che, stoviglie, sopram-mobili, giocattoli di untempo, ogni cosa acqui-sta nuovo valore e spes-so trova felicemente unanuova dimensione nellavita di tutti i giorni rac-contandoci com’era na-turale, una volta, averetempi lunghi.

sciamente dal passatoecco perché è importan-te conoscere e capire ilpercorso che facciamo,attraverso i mobili e gli

oggetti più belli dellanostra vita vissuta.Ogni volta che mi ina-bisso nel mondo dell’an-tiquariato ricevo un’e-mozione fortissima. Lepersone che passeggia-no nelle mostre mercatodiscutendo fra loro, icuriosi affascinati daglioggetti più strani e i soli-tari alla ricerca di qual-cosa che non c’è, mi ten-gono come immerso in

un altro mondo. Unmondo antico dove tuttosi muove a rallentatore.La durata del tempo èsempre la stessa eppure

la percezione dell’attimocambia ogni volta, oscil-lando tra infinito ed infi-nitesimo.

Guardo gli oggettiesposti nei loro tavoli,c’è un vecchio orologio apendolo da parete anni’60, cassa in legno.Segna le cinque inpunto. E’ fermo, forse èrotto ma conserva anco-ra tutto il suo fascino.Provo a ricostruire gli

ultimi anni della suavita in movimento. Ilricordo è l’unico modoche abbiamo per ferma-re il tempo.

In fondo avereil potere sul pro-prio tempo equiva-le a gestire il rubi-netto della vitalitàma per contempla-re il tempo, percoglierne l’elastici-tà futura è neces-sario abbandonar-si ad esso. Quale ilsegreto? Ma ilsegreto è quello dirimanere “sospesinel tempo” comeastronauti in as-senza di gravità ocome i sub nel pro-fondo degli abissi,in uno stato di

beatitudine seminco-sciente.

Passo sotto i porticipestando il porfidobagnato e mi fermodinanzi a un bellissimotavolo d’epoca in nocedalla base quadrata.

Il mobile racconta diun passato prestigiosofatto di tempi passati,gentiluomini, dame e difantasmi. Resto in silen-zio ad ascoltare le sue

storie e mi tenta piùvolte con l’idea di portar-melo a casa per potercosì studiarlo più davicino ma vengo distrat-to da qualcosa che sta livicino sopra una menso-la. E’ un libro. Una diquelle prime edizionidalle scritte gotiche. Locompro e ci passo tuttala notte a guardarlobevendo del buon tècaldo.

Lo annuso ripetuta-mente e i profumi svapo-rati e annidati tra le pie-ghe delle pagine rilascia-no un ricordo di interse-zioni perdute e poi rie-merse.

Sarà per questo che ilibri antichi, quelli vec-chi e mortificati dallanostra dimenticanza,sono intrisi in modo par-ticolare dello spazio e deltempo che hanno attra-versato.

Un mobile, un libro,un oggetto. Grazie aloro, questo spazio equesto tempo diventanola parte migliore di quel-la vita che ci è sfuggitadalle mani senza averavuto la possibilità ditrattenerne solo qualchefilo spezzato.

DI MANUEL FABRIS

IL MASSIMILIANOOTTOBRE - DICEMBRE 2012 15

Eleganza ed espressività nelle sue opere wildlife su carta a matita e carboncino

Alessia Griglio conquista il mondo Ha disegnato il calendario per Beretta Armi e la sua partecipazione

alla Fiera di Las Vegas l'hanno imposta negli States

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