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David Hume

Date post: 24-Jun-2015
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WebquestIV A Liceo Vailati Genzano di Roma
38
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Page 1: David Hume
Page 2: David Hume

L’empirismo è la corrente filosofica nata nel seicento in Inghilterra, secondo la quale, la conoscenza umana deriva

esclusivamente dai sensi e dall’esperienza. I maggiori esponenti dell’empirismo furono John Locke, George

Berkeley e David Hume.A differenza del razionalismo, l’empirismo sostiene che

tutta la conoscenza viene acquisita dalla nostra coscienza tramite sensazioni interne o esterne. L’oggetto primario

della filosofia di Hume è la natura umana, in quanto tutti gli ambiti della conoscenza possono essere definiti solo in

riferimento ad essa. Egli vuole offrire infatti un’analisi sistematica delle varie dimensioni che la costituiscono: dalla morale alla politica, dalla ragione al sentimento.

AvantiAvanti

Page 3: David Hume

«Non c’è questione di qualche importanza, la cui soluzione non sia compresa nella scienza dell’uomo, e non c’é

nessuna che possa venire risolta con certezza se prima non la padroneggiamo.» (Trattato sulla natura umana,

Introduzione)AvantiAvanti

Page 4: David Hume

La La vitavita

Le opereLe opereIl pensieroIl pensiero

Ad opera di…Ad opera di…

Page 5: David Hume

La La vitavita

Le opereLe opere

Ad opera di…Ad opera di…

Il pensieroIl pensiero

Page 6: David Hume

David Hume nasce il 26 aprile del 1711 a Edimburgo ed una volta

cresciuto si dedica allo studio delle materie

letterarie. In un periodo della sua vita decide

di dedicarsi al commercio ma in seguito sceglie di trasferirsi in Francia

dove soggiorna dal 1734 al 1737 per

proseguire i suoi studi e dove redige il suo

Trattato sulla natura umana che pubblicherà tra 1739 e il 1740.

Impegnato nella vita politica dell’epoca, scrive

numerosi saggi su argomenti di attualità, che

vengono raccolti durante il 1742 nell’opera Saggi morali e politici.

I testi politici di Hume hanno subito una rapida diffusione e lo rendono in

poco tempo il massimo esponente

dell’illuminismo empirista britannico.

AvantiAvanti

Page 7: David Hume

Tra il 1745 e il 1748 ricopre diversi incarichi politici. Nel 1752 ottiene un posto di bibliotecario alla facoltà di diritto di Edimburgo ed ha così

la possibilità di dedicarsi ai suoi studi personali e dare inizio alla compilazione di una Storia d'Inghilterra e della Ricerca sui principi della morale .

Nel 1757 pubblica la Storia naturale della religione. Prima aveva composto i Dialoghi sulla religione Naturale, che però furono pubblicati postumi,

tre anni dopo la sua morte. Nel 1763 ricopre l’incarico di ambasciatore inglese a Parigi, città nella quale resta fino al 1766 e dove frequenta illuministi e conosce J. J. Rousseau. In seguito Hume lo ospita in Inghilterra, ma ben presto,a causa del pessimo carattere di Rousseau e delle sue manie di persecuzione,

l'amicizia si guasta. Dal 1769, raggiunta la sicurezza economica, iniziaa scrivere una autobiografia conducendo un’esistenza agiata nella sua

città natale fino al 25 agosto del 1776, il giorno in cui muore.

Il pensieroIl pensieroSommarioSommario Le opereLe opere

Page 8: David Hume

Trattato sulla natura umanaTrattato sulla natura umana

Dialoghi sulla religione naturaleDialoghi sulla religione naturaleSommarioSommario

Altre opereAltre opere

Page 9: David Hume

Trattato sulla natura umanaTrattato sulla natura umana

Dialoghi sulla religione naturaleDialoghi sulla religione naturaleSommarioSommario

Altre opereAltre opere

Page 10: David Hume

La politicaLa politica

Il processo conoscitivoIl processo conoscitivo

Lo spazio e il tempoLo spazio e il tempo

La scienzaLa scienza

L ’ esteticaL ’ estetica

SommarioSommario

La religioneLa religione

La credenza La credenza nel mondo nel mondo

esternoesterno

La credenza La credenza nell’Ionell’Io

La critica al La critica al principio principio

causa-effettocausa-effetto

LaLa moralemorale

Page 11: David Hume

La politicaLa politica

Il processo conoscitivoIl processo conoscitivo

Lo spazio e il tempoLo spazio e il tempo

La scienzaLa scienza

L ’ esteticaL ’ estetica

SommarioSommario

La religioneLa religione

La credenza La credenza nel mondo nel mondo

esternoesterno

La credenza La credenza nell’Ionell’Io

La critica al La critica al principio principio

causa-effettocausa-effetto

LaLa moralemorale

Page 12: David Hume

-Saggi morali e politici, 1741--Saggi morali e politici, 1741-Pubblicati al suo ritorno in Inghilterra fanno guadagnare al filosofo

un discreto successo fra i suoi contemporanei, che però non basta a fargli

trovare una cattedra.

-Ricerche sui principi della morale, 1751--Ricerche sui principi della morale, 1751-Attraverso il suo scetticismo, Hume, elabora una nuova visione

della morale, non più vista come l’osservanza di precetti e di

insegnamenti ma bensì come una pulsione verso il benessere della società.

AvantiAvantiIndietroIndietro

Page 13: David Hume

-La rivoluzione scettica,1971--La rivoluzione scettica,1971-Espressione dello scetticismo di David Hume, sul quale si basa tutto il

pensieroe tutte le dimostrazioni, processi logici che faranno di questo filosofo

un padre dello scetticismo moderno.

SommarioSommarioLe opereLe opere

-Le regole del gusto, 1981--Le regole del gusto, 1981-Saggio sulla soggettività dei gusti delle persone, delle

popolazioni e delle comunità. Ma il filosofo non si ferma a questo, che risulta solo uno spunto per analizzare il problema

del Bene e del Male i fondamenti delle regole del gusto e negare l’esistenza di regole create e giuste a posteriori.

Page 14: David Hume

Il Trattato sulla Natura umana si divide in tre sezioni tematiche separate in altrettanti libri:

AvantiAvanti

Quest’opera viene scritta da David Hume durante il suo soggiorno in Francia, nel periodo fra 1734 e il 1737 e viene in seguito pubblicata

tra il 1739 il 1740.L’opera non riscuote un grande successo fra i contemporanei

dell’autore.

Libro dell’intellett

o

Libro delle passioni

Libro della morale

Page 15: David Hume

IO

AvantiAvanti

Nella prima parte Hume spiega :

Le idee sono connessioni logiche tra dati sensibili.Lo spazio e il tempo sono astratti.

Al di fuori di dimostrazioni

umane

Come anche

Il problema dell’

Percepito sono nell’atto del pensare.

Conosciamo solo successioni di fenomeni che vengono collegati per abitudine.

Page 16: David Hume

SommarioSommarioLe opereLe opere

Nella seconda parte Hume analizza:

Il comportamento degli uomini

Schiavi delle passioni e spinti a condividere

emozioni e sentimenti

Nella terza e ultima parte dell’opera l’autore “rinnega” ancora una volta l’importanza della ragione affermando che le distinzioni morali derivino anch’esse da impulsi dell’animo umano.

Page 17: David Hume

AvantiAvanti

Quest’opera viene scritta durante l’incarico di Hume come bibliotecario ad Edimburgo e verrà poi pubblicata nel 1770.

Il filosofo decide di utilizzare la forma del dialogo in modo

•Da rendere meglio le idee espresse

•Da poter meglio celare la sua posizione ed evitare critiche e censure

Le idee messe a confronto sono quelle supportate da:

Filone sostenitore dello scetticismo metodico.

Cleante teista ed empirista.

Demea difensore dell’apriorismo e dell’evidenza dimostrativa.

Page 18: David Hume

SommarioSommarioLe opereLe opere

Le discussioni principali vertono su :

La dimostrazione dell’esistenza di Dio

Affrontata da Cleante per analogie.

Il problema di causa ed effetto.

Nulla è certo, ma tutto è frutto di

connessioni logiche operate dagli individui

Concluso da Filone

La religione e la sua utilità.

Page 19: David Hume

Le conoscenze

Impressioni: più vivide, acquisite tramite

l’esperienza

Idee: ricordo indebolitodelle

impressioni

ParticolariAstratte: nascono

dall’abitudine

Collegate alla mentetramite il principio

di associazione

Costituiscono il limite dell’immaginazione

Il pensieroIl pensiero

Page 20: David Hume

“Col termine impressione, dunque, intendo tutte le nostre percezioni

più vivide, quando udiamo, o vediamo, o sentiamo, o amiamo, o

siamo, o vogliamo. E le impressioni sono distinte dalle

idee, che sono le percezioni meno vivide, di cui siamo coscienti

quando riflettiamo su una delle sensazioni o degli atteggiamenti

sopra ricordati.” (Ricerca sull’intelletto umano, II)

IndietroIndietro

Page 21: David Hume

Uno dei più importanti risultati conseguiti da Hume è sicuramente la critica del concetto di causa.

Questa critica nasce dall’analisi dei vari tipi di conoscenza. Le conoscenze si distinguono in due classi:

AvantiAvanti

L’idea di questa relazione implica per Hume tre elementi:una contiguità

una successione che tale successione sia necessaria.

Ciò che consente tali affermazioni è la relazione di causa-effetto.

•conoscenze di semplici relazioni di idee, fondate su basi certe;

•conoscenze di materie di fatto, su cui l’uomo fa affermazioni che superano l’esperienza diretta

Page 22: David Hume

La legge di causa-effetto non è una legge oggettiva, ma è basata semplicemente su una credenza istintiva, frutto di

abitudine.

L’idea di causalità perde così per Hume ogni valore razionale, dimostrativo, oggettivo e ne acquista uno per così dire emotivo,

sentimentale, irrazionale.

Il pensieroIl pensiero

Tuttavia nell’esperienza non vi è alcuna traccia dell’ultimo elemento.

DialoghiDialoghi

Page 23: David Hume

La credenza è un sentimento naturale.

Essa è dovuta semplicemente alla vivacità e all'intensità della impressioni.

Il pensieroIl pensiero

Ciò che arriva alla nostra mente sono solo immagini veicolate dai sensi, e che non c’è alcun rapporto immediato tra le immagini

e l'oggetto. La sola realtà di cui possiamo avere

certezza è quella ricavata dall’esperienza.

Gli uomini credono che esista un mondo esterno e che sia

indipendente dalle impressioni che essi ne

hanno. Sono tratti a credere nell'esistenza continua delle

cose che comunque sussisterebbero, anche se non ci fosse più nessuna

creatura umana a percepirle.

Per la coerenza e la costanza di certe

impressioni

Page 24: David Hume

Le nostre idee derivano da impressioni e di conseguenza anche l’idea di Io deve necessariamente derivare da un’impressione. Occorre poi dire che tutte queste impressioni sono distinte e separate secondo Hume. L’Io invece è impossibile percepirlo

isolatamente.

AvantiAvanti

Perché allora attribuiamo un’identità sola a sensazioni distinte e mutevoli?

Bisogna soffermarsi sul fatto che la mente tende a confondere il termine “identità” con il “susseguirsi di oggetti in

relazione”.

Anche l'identità dell'Io, come quella delle cose, è fittizia.

Quello a cui si riduce l’io è un semplice flusso di diverse percezioni, che si susseguono con notevole rapidità e

variabilità, in un movimento ricorrente.

Page 25: David Hume

• L’“identità” è l’idea distinta di un oggetto che rimane sempre uguale a sé stesso;

• La “diversità” è l’idea distinta di oggetti differenti legati da una connessione;

Quest’ultima agevola il passaggio della mente da un oggetto all’altro e lo rende così piano come se si contemplasse un

oggetto solo e continuo.

In questo contesto, la memoria svolge un ruolo fondamentale, in quanto scopre l’identità e la crea.

È quindi la nostra mente ad “unire” le idee grazie a dei principi associativi quali “somiglianza”,

“contiguità spazio-temporale”, “casualità”, quindi ciò che noi sperimentiamo come Io è soltanto un fascio di percezioni che si susseguono nel tempo.

Il pensieroIl pensieroTrattatoTrattato

Page 26: David Hume

Hume si pone l’intento di analizzare la religione stessa in relazione alle

caratteristiche della natura umana, come di consueto nella sua filosofia.

A tal proposito ricordiamo due opere: La Storia naturale della religione, del 1757, e i Dialoghi sulla religione naturale, pubblicati

postumi nel 1779.

AvantiAvanti

Nella prima opera indaga:• l’origine, ricondotta al sentimento

derivante dalla caducità dell’esistenza e che si radica quindi nell’uomo per

interessi vitali;•lo sviluppo della religione;

“A noi è nota una piccolissima parte di questo grande sistema, per un piccolissimo lasso di

tempo, in modo molto imperfetto. Come potremmo, su queste basi, pronunciarci in modo

conclusivo sull’origine del tutto?"

Page 27: David Hume

Politeismo

Si trova alla base di ogni religione. Nasce

dai sentimenti umani, e nonostante autorizzi

pratiche più barbare, è tollerante per le varie

religioni.

Monoteismo

Per la tendenza ad adulare la divinità al fine di avere vantaggi, l’uomo

ha attribuito poteri illimitati e infinità ad

unico essere, arrivando quindi al monoteismo.

Trova la sua radice nell’osservazione

razionale della natura e sebbene presenti un modello perfetto di

divinità, è caratterizzato dall’intolleranza per le

altre religioni.AvantiAvanti

Page 28: David Hume

Per quanto riguarda invece i Dialoghi Hume prende in esame le principali prove razionali utilizzate per provare l’esistenza di Dio:

•Prova a priori: vuole derivare l’esistenza di Dio, partendo dalla stessa idea di Dio;

•Prova cosmologica: tenta di giungere a Dio partendo da legami causali che si riscontrano in natura;

•Prova che parte dall’ordine del mondo: dalla costatazione di un’opera artificiale si risale al suo artefice;

L’autore biasima l’assenza di un fondamento deduttivo, dato che le prove ricorrono al principio di causa, concetto non

razionalmente giustificato.

Il pensieroIl pensiero

Tuttavia Hume ammette che la prova che parte dall’ordine del mondo s’impone

con forza e immediatezza nell’uomo, che è quasi impossibile non esserne presi

spontaneamente.

DialoghiDialoghi

Page 29: David Hume

AvantiAvanti

Esistono dei limiti alla nostra mente

Impediscono

La formazione di idee dell’infinito

Poiché la nostra mente non può “dividere” un’idea infinitamente. Essa

può solo concepire l’idea di estensione, ma non di un’estensione

divisibile all’infinito.

Dunque

Esiste solamente l’unità, perfettamente

indivisibile, che dà origine a tutti i numeri.

Page 30: David Hume

Il pensieroIl pensiero

Questo ragionamento può essere utilizzato per spiegare l’esistenza e l’indivisibilità del

Tempo

Insieme di parti congiunte ma

distinte

Le quali non possono coesistere, essendo il

tempo unico.

Se le dividessimo

Otterremmo parti differenti

coesistenti …Lo stesso ragionamento si può estendere anche allo

Spazio, poiché esso è unico e inscindibile analogamente

al tempo.

TrattatoTrattato

Page 31: David Hume

La tesi fondamentale di Hume è che i principi della politica non possono essere dedotti da teorie generali, ma devono essere

ricavati dall’esperienza.

AvantiAvanti

Hume inoltre critica la teoria del contratto originario ed anche quella dell’obbedienza passiva.

Occorre quindi partire dall’analisi della

Società

Conseguenza di impulsi e sentimenti

che permisero la nascita delle

comunità

Tendenza alla socievolezza,

intrinseca nella natura umana,

che si manifesta in primo luogo

come impulso sessuale e

porta dunque alla costituzione della famiglia

Page 32: David Hume

Il filosofo adduce come prova che quasi tutti i governi sono stati fondati su usurpazioni, conquiste o rivoluzioni, senza pretendere il consenso o la volontaria soggezione da parte del

popolo.

Hume continua facendo una divisione fra i doveri che si possono distinguere nella società:

Il pensieroIl pensiero

Soffermandoci su quest’ultimi, Hume afferma che non

nascono, come sostiene la dottrina del contratto sociale, dall’obbligo di fedeltà al patto originario, ma dall’esigenza di mantenere in vita la società.

•i doveri che invece sono frutto di dogmi e obblighi;

• i doveri che derivano da un istinto naturale, dall’egoismo e dalle passioni;

Page 33: David Hume

Secondo Hume alla base delle considerazioni estetiche vi è il sentimento.

La bellezza infatti può essere definita soltanto attraverso il gusto.

La condizione umana che rende possibile l’apprezzamento della bellezza è, per

Hume, in particolar modo la delicatezza dell’immaginazione.

In particolare, attraverso l’esperienza, il gusto si affina sempre di più, e quindi l’attitudine di comprendere il bello e di

goderne, diventa sempre più immediata. Il pensieroIl pensiero

“La bellezza non è una qualità delle cose stesse: essa esiste soltanto nella mente che le contempla ed ogni mente

percepisce una diversa bellezza. “

Page 34: David Hume

Le conoscenze

Universali: aritmetica,algebra, matematica

Particolari: chimica,fisica, metafisica…

Verità di ragione:costruite sul principio d’identità

e non-contraddizione

Verità di fatto:il contrario è sempre possibile

solo la credenzainduce a nonporsi il dubbio

Il pensieroIl pensiero

Page 35: David Hume

"Se ci capita per le mani qualche volume , per esempio , di teologia o metafisica scolastica , domandiamoci : Contiene qualche ragionamento sperimentale su questioni di fatto e di esperienza ? No. E allora gettiamolo nel fuoco , perchè non contiene che sofisticherie e inganni.”

Page 36: David Hume

L’indagine sull'etica di Hume inizia con uno studio minuzioso delle

AvantiAvanti

passioni

Sono impressioni, esperienze, e come tali sono simili alle

semplici percezioni, con la differenza che

le passioni sono frutto di una riflessione

conseguente ad un’esperienza

sensibile

Su di esse non può agire la ragione né

per provocarle né per frenarle. La ragione

rimane schiava

delle passioni

La facoltà che le

condivide è il principio

della “simpatia”

Alla base del sentimento morale, che ha permesso la

creazione delle aggregazioni comunitarie

Page 37: David Hume

Importante è anche la differenziazione tra virtù e vizio, che Hume tratta dicendo che non esiste alcun principio morale che guidi il

modo di agire.

Alla base di ogni moralità vi è per Hume un sentimento che ogni uomo ritrova spontaneamente in sé.

In virtù della sua stessa natura, l'uomo prova, infatti, un senso di piacere e di appagamento quando assiste a un'azione virtuosa, così

come prova dispiacere e difficoltà alla presenza di un misfatto.

Il pensieroIl pensiero

TrattatoTrattato

Page 38: David Hume

A.S. 2009 – 2010

Liceo Scientifico “G. Vailati” di Genzano di Roma

Classe IV A

La presentazione è stata realizzata da Francesca Fornelli, Luca Bonetti, Chiara Lalli, Cristina Peppi nell’ambito di un’attività di Webquest coordinata dal Prof. Pietro Volpones.

Insieme alle presentazioni gli studenti hanno realizzato un ebook reperibile al seguente indirizzo web:

http://www.liceovailati.it/doceboKms/index.php?modname=documents&op=download&treeid=170&cvid=338


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