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Webinar DDL Green Economy Le tre nuove linee d’azione per rilanciare la green economy Relatore: Riccardo Arena Product Manager Divisione Management Service - TÜV Italia [email protected]
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DDL “Green Economy”
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DDL Green Economy: • Disposizioni in materia ambientale per promuovere
misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali;
• Collegato ambientale alla legge di stabilità 2014 • finalità principale di promuovere la green economy e
di contenere l’uso delle risorse naturali
Temi trattati: • Aree marine, tutela della natura e sviluppo sostenibile; • Valutazione di impatto ambientale e sanitario; • Energia • Acquisti verdi • Gestione dei rifiuti • Bonifiche e danno ambientale • Difesa del suolo • Risorse idriche e acque reflue • Capitale naturale e contabilità ambientale • Materiali da scavo e costruzioni • Animali selvatici e domestici • Impianti radio e sorgenti sonore • Urbanistica ed espropri.
IN BREVE
13/11/2014 • Disegno di Legge
n.1676
4/11/2015 • Modifiche (integrazioni)
28/12/2015
• Legge n.221/2015 • in vigore dal 02.02.2016
DDL “Green Economy” – Capo IV
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Certificazione Ambientali Volontarie (art.16 e 17)
• Vantaggi per le imprese dotate di certificazioni ambientali volontarie
Green Public Procurement (art. 18)
• Rafforzamento dei criteri ambientali minimi nelle procedure di acquisti “verdi” da parte delle pubbliche amministrazioni
Impronta Ambientale di Prodotto (art. 21)
• Introduzione dello schema volontario (primo caso dell’unione), per la valutazione e comunicazione dell’impronta ambientale dei prodotti, in recepimento della Raccomandazione 2013/179/CE.
Le tre nuove linee d’azione per rilanciare la green economy
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Art. 16
• Modifica il codice degli appalti (art. 75 – D.Lgs. 163/2006) riducendo gli importi delle garanzie richieste alle imprese nell’ambito delle gare d’appalto pubbliche per l’assegnazione di contratti relativi a lavori, servizi e forniture
• Modifica il codice degli appalti (art. 83 – D.Lgs.
n.163/2006) introducendo tra i criteri da considerare per affidare l’appalto: aspetti quali il possesso di certificazione Ecolabel
per almeno il 30% della fornitura elementi che tengono conto dei costi energetico-
ambientali lungo l’intero ciclo di vita del prodotto
Art. 17
• Introduce, quali elementi preferenziali per l’accesso a fondi pubblici sotto forma di contributi, agevolazioni e finanziamenti in materia ambientale:
Possesso del marchio di qualità ecologica
Ecolabel (per un proprio prodotto / servizio) Registrazione al sistema EMAS Certificazione SGA ISO 14001 Certificazione SGE ISO 50001
DDL “Green Economy” – Capo IV
Certificazioni volontarie ambientali
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SOGGETTI BENEFICIARI: PERCENTUALE RIDUZIONE
Operatori economici in possesso di una registrazione EMAS (Regolamento 2009/1221/CE) 30%
Operatori dotati di una certificazione secondo la norma UNI EN ISO 14001 o che siano in grado di coprire almeno il 50% della fornitura (valore) alla pubblica amministrazione con prodotti dotati del marchio di qualità ambientale ECOLABEL (Reg. 2010/66/CE)
20%
Chi abbia sviluppato un inventario dei gas serra conformemente alla norma UNI EN ISO 14064-1 o una carbon footprint secondo la UNI EN ISO/TS 14067
15%
DDL “Green Economy” – Capo IV – Art.16
Riduzione degli importi a garanzia negli appalti pubblici Certificazioni volontarie ambientali
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CRITERI AGGIUNTIVI PER AFFIDAMENTO CONTRATTI:
il possesso di un marchio di qualità ecologica dell’Unione europea (Ecolabel UE) in relazione ai beni o servizi oggetto del contratto, in misura pari o superiore al 30% del valore delle forniture o prestazioni oggetto del contratto stesso
Valutazioni riguardo ai consumi di energia e delle risorse naturali, alle emissioni inquinanti e ai costi complessivi, inclusi quelli esterni e di mitigazione degli impatti dei cambiamenti climatici, riferiti all’intero ciclo di vita dell’opera, bene o servizio, con l’obiettivo strategico di un uso più efficiente delle risorse e di un’economia circolare che promuova ambiente e occupazione
la compensazione delle emissioni di gas ad effetto serra associate alle attività dell’azienda calcolate secondo i metodi stabiliti in base alla raccomandazione n. 2013/179/UE, relativa all’uso di metodologie comuni per misurare e comunicare le prestazioni ambientali nel corso del ciclo di vita dei prodotti e delle organizzazioni
DDL “Green Economy” – Capo IV – Art.16
Introduzione di criteri ambientali fra i criteri di valutazione per l’affidamento di contratti Certificazioni volontarie ambientali
DDL “Green Economy” – Capo IV – Art.17
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Privilegiate in graduatoria le aziende:
• Possesso del marchio di qualità
ecologica Ecolabel (per un proprio prodotto / servizio)
• Certificazione ISO 14001 • Registrazione al sistema EMAS
• Certificazione SGE ISO 50001
Introduzione di elementi preferenziali per l’accesso a fondi pubblici in materia ambientale Certificazioni volontarie ambientali
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Obbligo alle PA di utilizzare nelle proprie gare le specifiche tecniche ed i requisiti contrattuali atti a promuovere l’acquisto di prodotti o servizi a minore impatto ambientale, così come specificati dai CAM (criteri ambientali minimi) relativi ad alcune categorie di forniture e affidamenti.
Per tutta la fornitura relativa ad illuminazione, pc e attrezzature elettroniche, servizi energetici per gli edifici;
per almeno il 50% della fornitura per altre categorie
DDL “Green Economy” – Capo IV -Art.18 e Art.19
Green Public Procurement
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Introduce lo schema volontario “Made Green in Italy”
Spinge ad ampliare, irrobustire e standardizzare l’approccio LCA come strumento di politica ambientale nell’ambito di schemi di valutazione e certificazione del calcolo dell’impronta ambientale
DDL “Green Economy” – Capo IV - Art.21
Impronta Ambientale di Prodotto
Si basa sulle metodologie Product Environmental Footprint (PEF) di cui alla Racc. n.2013/179/CE
Regolamento schema “Made Green in Italy” entro 180 gg dall’entrata in vigore del collegato ambientale (Min. Amb.)
Bando INAIL Isi 2015 Incentivi alle imprese per la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro
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INAIL - Bando Isi 2015
In breve:
Oltre 276 milioni di €
Contributi a fondo perduto
Progetti bonifica amianto Miglioramento dei livelli salute e sicurezza sul lavoro Adozione di modelli organizzativi e di responsabilità delle imprese
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DESTINATARI E MODALITÀ • Rivolto alle imprese, anche
individuali, iscritte alla Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura presenti su tutto il territorio nazionale
• Incentivi ISI ripartiti su singoli avvisi regionali pubblicati su portale INAIL
• Assegnazione fino ad esaurimento secondo ordine cronologico di arrivo delle domande
LIMITI • Contributo in conto capitale copre il
65% dei costi ammessi, sostenuti e documentati per la realizzazione del progetto
• Min 5.000 € - Max 130.000 €
• Limite minimo non applicabile nel caso di imprese fino a 50 dip. che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale
INAIL – Bando Isi 2016
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Allegato 1 – Progetti di investimento
INAIL - Bando Isi 2015
Eliminazione (o adozione di un sistema chiuso in produzione ed utilizzo) di agenti chimici cancerogeni / mutageni
DPI per attività in ambienti confinati Riduzione rischio rumore Riduzione del rischio caduta dall’alto Riduzione del rischio legato ad agenti chimici pericolosi e/o cancerogeni o mutageni
Riduzione del rischio legato a vibrazioni meccaniche
Riduzione / eliminazione del rischio legato a movimentazione manuale dei carichi
Riduzione del rischio di infortunio da ferita o taglio e da elettrocuzione
altro
Principali aree di intervento
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Allegato 2 – Adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale
INAIL - Bando Isi 2015
Principali aree di intervento Adozione di un SGSL certificato OHSAS 18001 Adozione di un SGSL di settore previsti da accordi INAIL-Parti Sociali
Adozione di un modello organizzativo e gestionale di cui all’art. 30 del D.Lgs. 81/08 (anche secondo procedure semplificate di cui al d.m. 13/02/2014)
Adozione di un sistema di responsabilità sociale certificato SA 8000
Modalità di rendicontazione sociale asseverata da terza parte indipendente
Adozione di un SGSL non rientrante nei casi precedenti
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Allegato 3 – Specifici progetti di bonifica da materiali contenenti amianto
INAIL - Bando Isi 2015
Rimozione di intonaci in amianto o coibentazioni contenenti amianto
Rimozione di materiali contenenti amianto da mezzi di trasporto
Rimozione di coperture in materiale contenente amianto
Rimozione di cassoni, canne fumarie, comignoli, pareti, condutture o manufatti in genere costituiti da cemento amianto
Rimozione di materiali contenenti amianto da e attrezzature
Rimozione di piastrelle e pavimentazioni in vinile amianto compresi eventuali stucchi e mastici
Principali aree di intervento
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1° Marzo 2016
Apertura della procedura informatica per la compilazione delle domande
5 Maggio 2016
Ore 18.00 Chiusura della procedura informatica per la compilazione delle domande
12 Maggio 2016
Acquisizione del CODICE IDENTIFICATIVO per l‘inoltro on-line
19 Maggio 2016
Comunicazione sul sito INAIL della data di inoltro online della domanda di ammissione al contributo e degli orari di apertura e chiusura dello sportello informatico
INAIL - Bando Isi 2015
Le scadenze
Finanziamenti PMI per diagnosi energetiche e certificazione ISO 50001 Programmi regionali per le PMI
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Finanziamenti PMI per diagnosi energetiche e ISO 50001
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D.M. del 21 dicembre 2015: • Programmi regionali finalizzati a sostenere la
realizzazione di diagnosi energetiche nelle piccole e medie imprese (PMI) o l’adozione, nelle stesse, di sistemi di gestione dell’energia conformi alle norme ISO 50001, ammessi a cofinanziamento ai sensi dell’Avviso pubblico del 12 maggio 2015
In breve:
4/07/2014 • D.Lgs. 102/2014 art.8 comma 9 –
prevedeva bandi regionali per PMI
12/05/2015
• Avviso pubblico per il cofinanziamento di programmi Regionali per le PMI
21/12/2015
• D.M. del 21 dicembre 2015: elenco programmi regionali ammessi e relativi cofinanziamenti
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Finanziamenti PMI per diagnosi energetiche e ISO 50001
D.Lgs 4 luglio 2014 n. 102 Art. 8 Diagnosi energetiche e sistemi di gestione dell'energia Comma 9. Entro il 31 dicembre 2014 il Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare, pubblica un bando per il cofinanziamento di programmi presentati dalle Regioni finalizzati a sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche nelle PMI o l'adozione nelle PMI di sistemi di gestione conformi alle norme ISO 50001.
Decreto 12 maggio 2015
Risorse disponibili: 15 M€/anno Ripartizione stanziamenti a livello regionale proporzionale a n. PMI
Predisposizione di bandi di cofinanziamento regionali per importi non inferiori alla somma finanziata a livello ministeriale (pena l’impossibilità di utilizzare per intero lo stanziamento statale).
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Interventi ammissibili, durata e soggetti coinvolti
Finanziamenti PMI per diagnosi energetiche e ISO 50001
Durata del programma
Interventi ammissibili
Soggetti coinvolti
DIAGNOSI ENERGETICHE + 1 INTERVENTO (conformi ai criteri Allegato 2 d.lgs. 102/14 – UNI CEI
16247-1-2-3-4)
SISTEMI DI GESTIONE DELL’ENERGIA Conformi norma ISO 50001
BANDI ANNUALI SINO AL 2020 DIAGNOSI ENERGETICA: entro 4 mesi (conclusione
intervento entro 24 mesi)
SISTEMI DI GESTIONE DELL’ENERGIA: Rilascio certificazione entro 28 mesi
Diagnosi energetiche DEVONO essere realizzate da ESCO, EGE o auditor energetici CERTIFICATI da
Organismi accreditati
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Intensità e importo massimo degli incentivi
Finanziamenti PMI per diagnosi energetiche e ISO 50001
a) Le diagnosi energetiche sono finanziate nella misura massima del 25 % delle spese ammissibili di cui all’articolo 3, comma 1, lettera c), fino ad un massimo di € 5.000, al netto di IVA;
b) Le procedure di attuazione di un sistema di gestione conforme alla norma ISO 50001 sono finanziate nella misura massima del 25% delle spese ammissibili di cui all’articolo 3, comma 1, lettera c), fino ad un massimo di € 10.000, al netto di IVA.
25% Regione Lombardia 25% Ministero Sviluppo Economico
50% PMI
25% Regione Lombardia 25% Ministero Sviluppo Economico
50% PMI
Realizzazione ISO 50001 max. 40.000€:
Realizzazione audit max 20.000 €:
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Importi deliberati
Finanziamenti PMI per diagnosi energetiche e ISO 50001
Allegato A - Elenco dei programmi assegnatari di contributo Regione/Provincia autonoma assegnataria Importo massimo del contributo MISE
Lombardia 2.686.500 € Veneto 1.343.250 €
Valle d’Aosta 149.250 € Emilia Romagna 1.194.000 €
Piemonte 1.194.000 € Sicilia 895.500 € Liguria 402.975 € Marche 447.750 € Abruzzo 298.500 €
Friuli Venezia Giulia 298.500 € Sardegna 298.500 €
Umbria 298.500 € Provincia Autonoma di Trento 149.250 €
Basilicata 149.250 € TOTALE 9.805.725 €
Per saperne di più sui Sistemi di gestione:
www.tuv.it/sistemidigestione
Per saperne di più sui servizi TÜV Italia:
www.tuv.it
Per saperne di più…
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I CORSI TÜV ITALIA AKADEMIE SULL’ARGOMENTO:
Per saperne di più sulla formazione Akademie: www.tuv.it/akademie
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Per saperne di più sulla certificazione del personale:
www.tuv.it/tei
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