Date post: | 01-May-2015 |
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DECISION-MAKING:
TEORIE E MODELLI
SPERIMENTALI
IL DECISION MAKING
• Quotidianamente ciascuno di noi è portato a confrontarsi con molteplici realtà e situazioni più o meno conosciute e ad interagire in diversi contesti lavorativi, sociali e relazionali che richiedono la messa in atto di comportamenti intenzionali e scelte vantaggiose per risolvere problemi e per definire e raggiungere obiettivi sempre più complessi.
• Con il termine DECISION MAKING si intendono quelle funzioni esecutive connesse alla capacità decisionale e all’abilità nel modulare la percezione della ricompensa e della punizione al fine di effettuare scelte vantaggiose.
IL DECISION MAKING
• DECIDEREDECIDERE = scegliere una fra le alternative individuate dal soggetto in una determinata situazione:
• Momento culminante di un complesso processo di analisi dei problemi e delle possibili soluzioni
• Abilità di sapersi orientare nelle situazioni di incertezza, attuando schemi di comportamento che diano una risposta soddisfacente ai propri bisogni
IL DECISION MAKING
SAPER DECIDERE
competenza fondamentale per l’individuo, base del successo personale
e professionale, strumento fondamentale di crescita e
realizzazione.
Come prendiamo determinate decisioni?Come prendiamo determinate decisioni?
Perché a volte prendiamo decisioni che sono a noi Perché a volte prendiamo decisioni che sono a noi
favorevoli mentre altre volte decidiamo favorevoli mentre altre volte decidiamo
apparentemente contro il nostro stesso interesse?apparentemente contro il nostro stesso interesse?
Quali meccanismi e quali circuiti regolano i nostri Quali meccanismi e quali circuiti regolano i nostri
comportamenti decisionali?comportamenti decisionali? Quali abilità ci permettono di stabilire nuovi Quali abilità ci permettono di stabilire nuovi
schemi comportamentali e sistemi di pensieroschemi comportamentali e sistemi di pensiero
Decision-Decision-makingmaking
eecomportamento comportamento (negli animali)(negli animali)
I lobi frontaligiocano un
ruolo crucialenei processidecisionali
Decision-making nel gattoDecision-making nel gatto
Zoo di Chicago. Binti Jua, gorilla
femmina e madre, vede
improvvisamente piovere dal cielo
uno strano “gorillino” : è un bambino
di 3 anni che si è sporto dal
parapetto dei visitatori ed è
precipitato giù. Binti Jua non esita.
Da madre, raccoglie il cucciolo
umano ferito, lo culla, lo sorregge,
difendendolo dagli altri gorilla.
Quando essi cercano di avvicinarsi
minacciosi, Binti Jua non esita: in
quattro balzi sulle rocce finte della
sua gabbia, raggiunge la porta di
ferro dalla quale entrano gli
inservienti e consegna il bambino
ferito ai soccorritori
Decision-making nel gorilla Binti JuaDecision-making nel gorilla Binti Jua
Decision-Decision-makingmaking
eeComportamentComportament
oo(negli uomini)(negli uomini)
GIOCO A
GIOCO B
VINCITA
PERDITA
VINCITA
PERDITA
€ 45
€ 0
€ 30
€ 0
.20
.80
.25
.75
UTILITA’= Σ (PROBABILITA’ X VALORE)
DecisioniDecisioniRAZIONALIRAZIONALI
Punto A
Punto B
DecisioniDecisioniFREDDEFREDDE
DecisioniDecisioniCALDECALDE
Decision-Decision-makingmaking
eecomportamento comportamento
(patologico)(patologico)
Decision-makingDecision-makingnel DAPnel DAP
EVITARE?
Decision-makingDecision-makingnel DOCnel DOC
RESISTERE?
Decision-makingDecision-makingnel GAPnel GAP
RISCHIARE?
I circuiti fronto-subcorticali rappresentano un sistema preposto all’organizzazione
dei rapporti cervello-comportamentorapporti cervello-comportamento
La sregolazione dei circuiti che originano dalla corteccia frontale è alla base
di una grande varietà di disturbi cognitivi e neuropsichiatrici
Deficit decisionale
Disorganizzazione della personalità e del funzionamento emotivo
Anomali nell’attenzione e concentrazione
Difficoltà nella pianificazione e nell’inizializzazione delle azioni
Apatia o euforia
Disinibizione comportamentale
Riduzione delle abilità motorie e del controllo dei pensieri, parole ed azioni
La corteccia frontale funziona da “sistema esecutivo esperto” del cervello ed attraverso l’assimilazione e la fusione dei processi percettivi, volitivi, cognitivi ed emotivi, modula e forma personalità e comportamento. Quando danneggiata il Quando danneggiata il
risultato può essere:risultato può essere:
Funzioni della corteccia orbitofrontaleFunzioni della corteccia orbitofrontale
• Regolazione degli affetti: la corteccia orbitofrontale sembra regolare gli affetti negativi, soprattutto la paura
• Comportamento morale: lesioni nella corteccia orbitofrontale disgregano il comportamento morale e di giudizio
• Processi cognitivi: quando la corteccia orbitofrontale è compromessa, l’inizializzazione delle risposte alternative è danneggiata probabilmente perchè l’associazione tra una risposta corretta ed il suo valore di ricompensa è alterata
• Meccanismi di ricompensa: la funzione della corteccia orbitofrontale è di creare un’associazione tra comportamento e ricompensa
• Impulsi motivazionali ed emotivi: attraverso il sistema limbico la corteccia orbitofrontale rende possibile che le emozioni vengano rappresentate come idee e che le idee stimolino le emozioni
• Il modello sperimentale per lo studio delle Il modello sperimentale per lo studio delle
funzioni esecutive, ed in particolare del decision funzioni esecutive, ed in particolare del decision
making, che fornisce i presupposti per l’ipotesi making, che fornisce i presupposti per l’ipotesi
localizzatoria del deficit di questa funzione, è localizzatoria del deficit di questa funzione, è
rappresentata dall’indagine neuropsicologica dei rappresentata dall’indagine neuropsicologica dei
pazienti neurologici con specifiche lesioni delle pazienti neurologici con specifiche lesioni delle
aree ventromediali della corteccia orbitofrontale. aree ventromediali della corteccia orbitofrontale.
Il Decision-Making e i suoi modelli Il Decision-Making e i suoi modelli sperimentalisperimentali
• Soggetti con lesioni bilaterali della corteccia prefrontale ventromediale sviluppano una scadimento importante della loro capacità decisionale in ambito sociale e personale nonostante funzioni intellettive normalmente preservate
• Questi soggetti mostrano una sorta di miopia per il futuro nel senso che sembrano incuranti delle conseguenze future delle loro azioni perché guidati solamente dalle prospettive immediate delle loro decisioni
Il Decision-Making e i suoi modelli Il Decision-Making e i suoi modelli sperimentalisperimentali
• L’ipotesi d’inibizione, in parte fondata su L’ipotesi d’inibizione, in parte fondata su
modelli animali, propone che l’incapacità di modelli animali, propone che l’incapacità di
questi soggetti nel sopprimere la risposta questi soggetti nel sopprimere la risposta
evocata dagli stimoli ambientali contingenti evocata dagli stimoli ambientali contingenti
impedisce allo stesso di pianificare impedisce allo stesso di pianificare
adeguatamente le proprie azioniadeguatamente le proprie azioni Professor Barbara J SahakianUniversity of Cambridge
Professor Edmund T RollsUniversity of Oxford
• Studiando i meccanismi di apprendimento Studiando i meccanismi di apprendimento
condizionato e la capacità di modificare o condizionato e la capacità di modificare o
sopprimere risposte precedentemente sopprimere risposte precedentemente
soggette a ricompense, sostiene che la soggette a ricompense, sostiene che la
corteccia orbitofrontale è cruciale nella corteccia orbitofrontale è cruciale nella
valutazione dell’associazione di stimoli valutazione dell’associazione di stimoli
ambientali ai propri meccanismi di ambientali ai propri meccanismi di
ricompensa.ricompensa.
Il Decision-Making e i suoi modelli Il Decision-Making e i suoi modelli sperimentalisperimentali
• L’ipotesi del marcatore somatico L’ipotesi del marcatore somatico
propone che il deficit nel decision-propone che il deficit nel decision-
making sia il risultato di una making sia il risultato di una
deficitaria attivazione dello stato deficitaria attivazione dello stato
somatico che normalmente funziona somatico che normalmente funziona
come segnale che aiuta l’individuo come segnale che aiuta l’individuo
verso decisioni vantaggioseverso decisioni vantaggiose
Professor Antonio R. DamasioUniversity of Iowa
Il Decision-Making e i suoi modelli Il Decision-Making e i suoi modelli sperimentalisperimentali
Non tutte le nostre scelte sono dettate da valutazioni puramente logiche: negli ultimi anni il
concetto di razionalità della decisione è stato sostituito con quello di razionalità limitata.
Spesso gli individui, quando arrivano a dover scegliere fra più alternative di cui non hanno
una conoscenza assoluta, si affidano ad intuizioni
Il Decision-Making e i suoi modelli Il Decision-Making e i suoi modelli sperimentalisperimentali
• Le emozioni sono sono fortemente implicate nei processi decisionali di ognuno di noi.
• I precursori di molte risposte emotive sono soprattutto inconsapevoli (Le Doux, 2000: Damasio, 1994).
• Di fronte a decisioni incerte, questo sistema ci fornisce segnali aggiuntivi di natura emozionale e aiuta a destreggiarci in ciò che diversamente sarebbe un problema impossibile da affrontare, specialmente in uno spazio di tempo ridotto.
L’ipotesi del marcatore somatico
(Damasio, 1994)
Il Decision-Making e i suoi modelliIl Decision-Making e i suoi modelli
•Postula l’esistenza di interazioni funzionali fra stati corporei e processi cognitivi di alto livello mediate dai marcatori somatici
•Emozioni come reazioni corporee agli stimoli ambientali
• Queste reazioni sono catalogate come piacevoli o spiacevoli
• Sono inviate alla corteccia orbitofrontale dove vengono associate con altre rappresentazioni che veicolano informazioni sul contesto ambientale
• In questo modo le reazioni emotive diventano dei marcatori somatici per gli stimoli esperiti in precedenza dai quali sono state elicitate
• Una volta formati, i marcatori somatici possono venire riattivati qualora l’organismo si trovi di fronte a situazioni simili a quelle che hanno provocato la loro formazione
L’ipotesi del marcatore somaticoL’ipotesi del marcatore somatico
Il marcatore somatico nel decision Il marcatore somatico nel decision makingmaking
• Questo marcatore contrassegnerebbe un’immagine, forzando l’attenzione sull’esito negativo cui un dato comportamento può condurre e agendo come segnale automatico di allarme che anticipa un pericolo derivante da tale scelta.
• Questo segnale può far abbandonare immediatamente il corso negativo dell’azione e portare il soggetto alla scelta di una fra le alternative che lo escludono, proteggendo da situazioni svantaggiose che potrebbero svilupparsi in futuro conseguentemente a scelte sbagliate nel presente e permettendo di scegliere entro un numero minore di alternative.
•L’analisi costi/benefici e la deduzione opereranno dopo il passo automatizzato che ha portato a ridurre drasticamente il numero di opzioni
La corteccia prefrontale è coinvolta
nell’accoppiare stimoli complessi provenienti dal mondo esterno con lo stato somatico e/o
emotivo interiore, solitamente esperito in
associazione con le medesime esperienze
Quando una situazione che coinvolge questi stimoli complessi si ripresenta,
la corteccia prefrontale ventromediale riattiva lo stato
somatico precedentemente associato con quella esperienza
Nel contesto dei processi decisionali, l’attivazione
dello stato somatico produce segnali preferenziali che
attribuiscono valori differenti alle diverse
opzioni possibili, guidando verso la corretta decisione
tra le varie alternative possibili
Privato di questo marcatore somatico, la decisione diventa dipendente da una lenta analisi del costo-beneficio
delle numerose e conflittuali possibilità decisionali: tali opzioni
possono risultare troppo numerose o l’analisi può essere troppo lenta da
non consentire un’appropriata e rapida decisione
L’ipotesi del marcatore somaticoL’ipotesi del marcatore somatico
Decisioni ambigue
(Bechara et al., 1994)
Iowa Gambling Iowa Gambling TaskTask
• Il test simula, in tempo reale, la capacità dei soggetti di prendere delle decisioni nell’incertezza delle premesse e dell’esito delle medesime
• Il test, sviluppato in pazienti neurologici con lesioni delle aree ventromediali della corteccia prefrontale, valuta la capacità soggettiva di acquisire delle preferenze attraverso la sensibilità alla punizione ed alla ricompensa
Iowa Gambing Task
‘A ‘B ‘C ‘D
BORROW
CASH
$ 0 $ 2.000 $ 4.000 $ 6.000 $ 8.000
$ 0 $ 2.000 $ 4.000 $ 6.000 $ 8.000
PICK A CARD
Iowa Gambling Task
……strategia VANTAGGIOSA nel lungo termine
>MazziMazziC e DC e D
piccole ricompense ..…ma anche piccole punizioni
Mazzi Mazzi A e BA e B
..…strategia SVANTAGGIOSA nel lungo termine
<..…ma anche grandi punizioniGrandi ricompense
Iowa Gambing Task
Iowa Gambing Task
Decisioni rischiose
(Brand et al., 2008)
Game of Dice Game of Dice TaskTask
• Le regole per vincite e perdite sono esplicite, così come le probabilità di vincita associate a ciascuna scelta.
• Al soggetto viene detto di massimizzare il capitale messo a disposizione scegliendo una fra le quattro diverse alternative per ciascuno dei 18 trials in cui il dato viene lanciato.
• Le opzioni differiscono nella probabilità di dare un reward (da 1:6 a 4:6)
• Per le opzioni con basse probabilità di vincita (meno del 50%) le vincite e le perdite sono alte; per le opzioni con alte probabilità di vincita (> 50%) le vincite e le perdite sono modeste o basse.
Game of Dice Task
• analizzando la performance al test, due delle 4 possibili alternative (combinazioni di tre numeri e le combinazioni di quattro numeri) sono classificate come “vantaggiose”, avendo una probabilità di vincita > 50% ed essendo associate a vincite e perdite basse.
• Le restanti due alternative (un numero singolo o una combinazione di due numeri) sono classificate come “svantaggiose”, avendo una probabilità di vincita <50% ed essendo associate ad alte vincite e eprdite.
Bilancio positivo nel lungo termine
Game of Dice Task
Decisioni rischiose
(Rogers et., 1999)
Gamble TaskGamble Task
Valuta la propensione del soggetto all’attuazione di comportamenti rischiosi e la capacità di attuare tali decisioni in tempi adeguati
Nel Gamble Task gli elementi che rappresentano la possibilità più o meno favorevole di vincere (o di perdere) sono resi chiari e completamente espliciti ad ogni mossa.
Gamble Task
il compito consiste nel mostrare al soggetto 6 scatole, alcune rosse ed altre blu. Al soggetto viene detto che il computer nasconderà in modo casuale una pallina gialla dentro ad una delle 6 scatole, e che dovrà indovinare se è stata nascosta in una di quelle blu o in una delle rosse; ogni scelta (scatola rossa o blu) è associata ad un punteggio fisso da scommettere.
Nell’arco dell’intero test le scatole rosse e blu vengono presentate in proporzioni diverse (5 rosse e 1 blu [5:1]; 4 rosse e 2 blu [4:2] e 3 rosse e 3 blu [3:3] e viceversa) e si ripetono ciascuna 8 volte in modo randomizzato. Ugualmente, e sempre in modo randomizzato, vengono presentate le combinazioni di cifre da scommettere (50 vs 50; 40 vs 60; 30 vs 70; 20 vs 80 e 10 vs 90). Al fine di creare una situazione decisionale conflittuale, i guadagni maggiori sono sempre associati al colore meno probabile e, viceversa, i guadagni minori sono associati al colore più probabile.
Gamble Task
Una volta scelto su quale dei due colori “puntare” verrà rivelata la posizione della pallina. Se il soggetto avrà puntato sul colore giusto, comparirà la scritta “hai vinto” e la cifra scommessa sarà sommata al punteggio totale, altrimenti uscirà la scritta “hai perso” e l’importo scommesso verrà sottratto dal punteggio accumulato. All’inizio del gioco saranno dati al soggetto 100 punti con l’indicazione di cercare di massimizzare l’ammontare durante il gioco. Si chiede inoltre al soggetto di fare le proprie scelte nel più breve tempo possibile.
Gamble Task
Decision making in condizioni di Decision making in condizioni di ambiguitàambiguità
•Gli individui decidono tra differenti opzioni ma l’esito delle loro scelte è incerto e non definito da chiari ed ovvie probabilità
•Iowa Gambling Task: offre situazioni di scelta completamente ambigue e le regole per vincite e perdite sono implicite •Dipendente principalmente dall’integrità della corteccia prefrorntale ventromediale ed amigadala
•Solo in parte correlato alle funzioni esecutive, richiede un adeguato uso dei feedback esterni
•Correlato al marcatore somatico
•E’ maggiormente correlato ai feedback emozionali che processano e generano segnali che influenzano e dirigono le future decisioni
Decision making in condizioni di rischioDecision making in condizioni di rischio
•Principalmente dipendente dall’integrità della corteccia prefrorntale dorsolaterale ed amigadala
•Correlato principalmente alle funzioni esecutive, richiede un adeguato uso dei feedback esterni
•Correlato al marcatore somatico
•Si basa sia sulle componenti cognitive sia su quelle emotive proposte dalle situazioni decisionali
•Gli individui decidono tra differenti opzioni sulla base di probabilità note e conoscenze esplicite sull’esito delle loro scelte
•Game of Dice Task: offre precise regole per vincite e perdite e un esatto calcolo della probabilità di vincita
DECISIONI AMBIGUEDECISIONI AMBIGUE DECISIONI DECISIONI RISCHIOSERISCHIOSE
CORNICE CORNICE DECISIONDECISION
ALEALE
I soggetti sono esposti a situazioni I soggetti sono esposti a situazioni ambigue che non permettono ambigue che non permettono un’esatta valutazione degli esiti un’esatta valutazione degli esiti futuri; le loro scelte sono basate futuri; le loro scelte sono basate sull’approssimazionesull’approssimazione
I soggetti sono esposti a I soggetti sono esposti a regole esplicite per le regole esplicite per le perdite o le vincite così perdite o le vincite così come a ovvie probabilità come a ovvie probabilità di vittoria associate ad di vittoria associate ad ogni opzioneogni opzione
ABILITA’ABILITA’ Significative relazioni con feedback Significative relazioni con feedback emotiviemotivi
Meno correlate alle abilità nelle Meno correlate alle abilità nelle funzioni esecutivefunzioni esecutive
Influenza del marcatore somaticoInfluenza del marcatore somatico
Significative relazioni con Significative relazioni con le abilità nelle funzioni le abilità nelle funzioni esecutiveesecutive
Necessitano di una Necessitano di una adeguata uso dei adeguata uso dei feedback esternifeedback esterni
TESTTEST Iowa Gambling TaskIowa Gambling Task Game of dice TaskGame of dice Task
AREA AREA CEREBRALCEREBRAL
EE
Corteccia prefrontale ventromedialeCorteccia prefrontale ventromediale Corteccia frontale Corteccia frontale dorsolateraledorsolaterale
amigdalaamigdala
• Confronto delle prestazioni di un campione di pazienti con DOC nell’
IGT e nel GDT, allo scopo di rilevare e confrontare eventuali deficit
nei due differenti processi decisionali.
• Prestazioni deficitarie nel campione di ossessivi rispetto ai controlli
sani nell’IGT, mentre nella prova del GDT non sono stati evidenziati
deficit significativi nelle due popolazioni di soggetti.
• I pazienti con DOC sembrerebbero deficitari solo nei processi
decisionali in condizioni di ambiguità (mediati dalla corteccia orbito
frontale) mentre le abilità decisionali nei contesti di rischio (corteccia
dorso laterale) risulterebbero non compromesse
DECISION MAKING in CONDIZIONI DI RISCHIOGame of Dice Task (GDT; Brand et al., 2005)
Starcke et al., 2009
• La performance nel GDT e nell’IGT in un campione di DOC e di
controlli sani è stata confrontata prendendo in considerazione
l’attivazione somatica attraverso la valutazione della SCR durante le
prove.
• Presenza di deficit significativi nella abilità decisionale nelle
condizioni ambigue nei pazienti DOC
• Presenza di differenze nell’attivazione somatica nelle due prove:
durante la prova del GDT non sono state riscontrate differenze
nell’SCR tra il campione di ossessivi e quello di controllo, mentre
nell’IGT è stata rilevata nei controlli sani un’attivazione somatica
significativamente maggiore rispetto ai pazienti
DECISION MAKING in CONDIZIONI DI RISCHIOGame of Dice Task (GDT; Brand et al., 2005)
Starcke et al., 2010
• E’ ragionevole ipotizzare il ruolo specifico giocato dalla componente
emotiva (manifestata attraverso la modulazione della conduttanza
cutanea) nei processi che guidano la presa di decisione nei contesti
di ambiguità e, di conseguenza nei pazienti con DOC, la presenza di
una relazione tra deficit nella attivazione somatica e la
compromissione della abilità decisionale nelle situazioni in cui
vincite, perdite e loro percentuale non sono esplicitate.
DECISION MAKING in CONDIZIONI DI RISCHIOGame of Dice Task (GDT; Brand et al., 2005)
Starcke et al., 2010
Uno dei paramentri che misura la risposta fisiologica è la
conduttanza cutanea (SCR) (SCR)
RISPOSTASOMATICA
• SCR è una funzione simpaticomediata largamente utilizzata come indice dell’arousal emozionale
• SCR è uno strumento importante per lo studio della cognizione implicita ed inconsapevole
IGT
SCR
CONDIZIONAMENTO E COMPORTAMENTOCONDIZIONAMENTO E COMPORTAMENTO
Stimolo condizionato
Comportamento
Risposta somatica
Comportamento “condizionato”Comportamento “condizionato”
Le teorie del condizionamento classico e operante sono state largamente utilizzate per spiegare un vasto ventaglio di comportamenti acquisiti e di patologie.