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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “F. JERACE” DISTRETTO SCOLASTICO N. 35 C.M. RCIC85000T – C.F. 82000180800 – Uff. Serv. : B71 Via Esperia 9 - 89024 POLISTENA (RC) telefoni 0966.935214 (DSGA) - 0966.941759 (fax e segreteria) e-mail: [email protected] - sito internet: icfjerace.it
PIANO TRIENNALE
DELL’OFFERTA
FORMATIVA
2016-2019 Aggiornato al 30.10.2017
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INDICE Premessa------------------------------------------------------------------------------------------------------ p. 3
Presentazione------------------------------------------------------------------------------------------------- p.4
Atto di indirizzo del DS per la revisione del PTOF----------------------------------------------------- p.6
PDM----------------------------------------------------------------------------------------------------------- p. 10
Riferimenti al RAV------------------------------------------------------------------------------------------ p. 17
Azioni coerenti con il Piano Digitale--------------------------------------------------------------------- p.18
Promozione delle pari opportunità------------------------------------------------------------------------ p.18
Dati della scuola--------------------------------------------------------------------------------------------- p.19
Finalità generale della scuola------------------------------------------------------------------------------ p.20
Organizzazione della Scuola- Ruoli funzioni e compiti-Orari-Insegnamenti e attività----------- p.22
Contesto socio-economico--------------------------------------------------------------------------------- p.28
Linee culturali, educative, metodologiche e operative seguite nel tempo--------------------------- p.29
Assi culturali-Metodologici-Formativi-Tematici-Strategie-------------------------------------------- p.29
Le innovazioni attuate nella scuola------------------------------------------------------------------------ p.32
Il curricolo-obiettivi generali del processo formativo-------------------------------------------------- p.33
Traguardi per lo sviluppo delle competenze-------------------------------------------------------------- p.35
Linee guida condivise dei percorsi didattici interdisciplinari------------------------------------------ p.40
Corso ad indirizzo musicale-------------------------------------------------------------------------------- p.41
Piani di studio personalizzati------------------------------------------------------------------------------- p.42
Scelte metodologiche e didattiche-------------------------------------------------------------------------- p.43
La valutazione scolastica----------------------------------------------------------------------------------- p.44
I criteri di valutazione-Tabella di valutazione degli apprendimenti--------------------------------- p.45
Tabella di valutazione del comportamento--------------------------------------------------------------- p.46
Criteri per la conduzione degli esami di licenza--------------------------------------------------------- p.51
Prove Invalsi------------------------------------------------------------------------------------ p.52
Appendice PTOF-Attività della scuola------------------------------------------------------------------- p.52
Posti di organico-----------------------------------------------------------------------------------------------p.58
Organico di potenziamento-utilizzo e richieste---------------------------------------------------------- p.59
Schede progetti organico di potenziamento-------------------------------------------------------------- p.60
Viaggi di istruzione e uscite didattiche-------------------------------------------------------------------- p 62
Attività di Aggiornamento e Formazione dei Docenti-Piano di formazione e aggiornamento
in servizio----------------------------------------------------------------------------------------------------- p.63
Piano della formazione del personale 2016-2019----------------------------------------------------------p.66
Integrazione degli alunni portatori di handicap---------------------------------------------------------- p. 73
Informazioni generali:
Valutazione esterna-Monitoraggio dell'offerta formativa-trasparenza-salvaguardia della privacy-
sicurezza------------------------------------------------------------------------------------------------------ p.78
Patto educativo di corresponsabilità---------------------------------------------------------------------- p.80
Orari uffici---------------------------------------------------------------------------------------------------- p. 83
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PTOF
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "FRANCESCO JERACE"
Premessa
Il presente Piano triennale dell’offerta formativa è elaborato ai sensi di quanto
previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema
nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni
legislative vigenti”;
- il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per
le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal
dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 5815/IV 1
del 11/10/2017
- il piano, illustrato al Collegio nella stesura finale, ha ricevuto il parere
favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 27.10.2017;
- il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 30.10.2017
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Presentazione La scuola, in base alla legge n. 107 del 13 luglio 2015, viene chiamata ad affrontare sfide
sempre più complesse: diventare un luogo che sviluppi nei ragazzi la curiosità per il mondo e il
pensiero critico, stimolando la creatività e potenziando le competenze digitali. In un contesto
educativo e culturale sempre più complesso rispetto al passato risulta difficile orientarsi, il
settore dell’Istruzione è uno scenario in continua evoluzione diventa , quindi, indispensabile far
riferimento a punti saldi per far capire in quale direzione si stia evolvendo l’Istituto scolastico
di appartenenza. Lo stesso orizzonte territoriale della scuola si allarga fino a comprendere molteplici realtà e situazioni. Oggi le finalità della scuola sono costruite all’interno del quadro
valoriale della Costituzione e della tradizione culturale Europea, pertanto il sistema scolastico
assume come orizzonte di riferimento il quadro delle competenze chiave per l’apprendimento
permanente. Nell’anno scolastico 2013-14 sono entrate pienamente in vigore le Indicazioni
nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d’istruzione, di cui al D.M.
254/2012 , ciò ha implicato una rielaborazione del curricolo delle istituzioni scolastiche che ha
tenuto conto del profilo dello studente, dei traguardi di sviluppo delle competenze degli
obiettivi di apprendimento. Tale premessa aiuta a comprendere la centralità e l’importanza
che il PTOF assume nella dimensione scolastica di appartenenza, in quanto tale documento contiene la proposta formativa della scuola e rappresenta la sintesi tra le esperienze educative e
didattiche realizzate negli anni scorsi e le linee culturali, formative e operative che
caratterizzeranno il futuro dell'intero istituto alla luce anche delle importanti riforme che stanno
caratterizzando il mondo scolastico.
Il decreto legislativo n. 62 del 13 aprile 2017, inoltre ha apportato modifiche alle modalità di
valutazione degli apprendimenti per gli alunni di scuola primaria e della scuola secondaria di
primo grado, di svolgimento dell'Esame di Stato, conclusivo del primo ciclo di istruzione e di
rilascio della certificazione delle competenze.
Il PTOF è un documento di tipo rappresentativo che esplicita la progettazione delle attività formative elaborata dalla scuola, comprende le diverse opzioni metodologiche, valorizza le
professionalità.
Ogni istituzione scolastica che formalizza la propria offerta formativa deve avere come
riferimento anche il contesto internazionale, la dimensione allargata della globalizzazione deve
diventare il contesto nel quale collocare l’identità territoriale, inserendola a pieno titolo nella
dimensione europea dell’educazione.
L’Istituto, a partire dall'anno scolastico 2000-2001 e sino al 2009, risultava formato da due
Scuole Secondarie di I grado ubicate nello stesso comune: Scuola secondaria di I grado
"Salvemini" e Scuola secondaria di I grado "Jerace". Nell’anno 2009 si è costituito l’Istituto Comprensivo “G. Salvemini”. Nel 2012, per effetto del dimensionamento scolastico è diventato
Istituto Comprensivo “Francesco Jerace” ed è cambiata la composizione dei plessi che lo
costituiscono , che sono i seguenti: Scuola dell’Infanzia “Catena”
Scuola dell’Infanzia “Risorgimento”
Scuola dell’Infanzia “P. Nenni”
Scuola Primaria “Belà”
Scuola Primaria “Custodia”
Scuola Secondaria di Primo Grado “F. Jerace”
La proposta formativa contenuta nel PTOF è ovviamente correlata alla riforma della scuola in atto nel sistema scolastico italiano, in particolare essa fa riferimento alle coordinate culturali,
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organizzative e operative contenute nel D. Igs. N° 59/2004 (Indicazioni per i Piani di Studi
Personalizzati) e successive modificazioni in base alle indicazioni per il curricolo.
Tale proposta si fonda anche sulla storia della Scuola e sull’arricchimento culturale che
scaturisce dall'assetto dell’Istituto, nonché dalle nuove indicazioni nazionali per il curricolo
I plessi scolastici sono uniti, in particolare, dalla condivisione dei presupposti
pedagogici e didattici sottesi all'impianto formativo della riforma e da tempo applicati
nell'attività educativa quotidiana, partendo sempre dal presupposto che la scuola ha sempre
rivestito un ruolo di "agente di cambiamento" su questo territorio. La scuola, grazie alla compilazione del RAV, ha individuato priorità in termini di esiti, da
concretizzare in traguardi da raggiungere con gli obiettivi di processo, pertanto tutti questi
aspetti si ritrovano nell’elaborazione del PTOF.
La proposta formativa contenuta in questo PTOF introduce importanti cambiamenti ed
innovazioni ma mantiene anche un carattere di continuità nei confronti degli aspetti postivi del
passato, azione che ha caratterizzato la nostra scuola dalla sua attivazione sino al momento
attuale.
La lettura attenta e meditata del PTOF da parte di tutti i potenziali lettori, permetterà di dare
esplicito consenso al fatti che l'intera opera di revisione e di elaborazione dei percorsi formativi personalizzati trovi ampia attuazione durante il corrente anno scolastico.
In sintesi il Piano triennale dell’offerta formativa mira a:
rendere esplicito all'esterno, cioè alle famiglie, alle istituzioni presenti sul territorio, che
cosa questo istituto può e vuole offrire;
avere un riferimento comune e chiaro in base al quale verificare, valutare e modificare
l'offerta formativa dell'istituto;
realizzare un documento di lavoro da cui partire per migliorare gli interventi formativi
dell'istituto
La missione educativa del PTOF a dimensione europea sarà:
creare una “scuola su misura” degli studenti
ampliare le loro capacità, conoscenze e competenze;
sostenere le loro scelte e aiutarli nell’orientamento
collaborare con le famiglie nell’opera educativa
attivare contatti (E-Twinning, Viaggi all’estero)
attivare patti educativi territoriali e reti
favorire l’educazione non formale riconoscerne i meriti
potenziare l’insegnamento/apprendimento delle lingue straniere
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ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE
DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (PTOF). ANNI SCOLASTICI
2016/2019. EX ART. 1 COMMA 14 LEGGE N. 107/2015. AGGIORNAMENTO RELATIVO
ALL’A.S. 2017/2018
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTO il D.P.R. n.297/94;
VISTO la Legge 59/11997 che introduce l’autonomia scolastica e il profilo della dirigenza;
VISTO il D.P.R. n. 275/99 che disciplina l’autonomia scolastica;
VISTO l’art. 3 del D.P.R. 275/99, come novellato dall’art. 1, c. 14 della L. 107/2015;
VISTO il D.P.R. 20 marzo 2009, N.89, recante Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo
e didattico della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione ai sensi dell’art. 64, comma 4,
del Decreto Legge 25 GIUGNO 2008, N. 112, convertito, con modificazioni, dalla Legge 4 agosto
2009, N. 133;
VISTO il CCNL Comparto Scuola;
VISTO l’art. 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 commi 1.2.3;
VISTO la Legge n. 107/2015;
VISTO l'Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico prot. n. 6403/A07 del 1.10.2016 per la
predisposizione del PTOF 2016-2019 e ritenuto di assumerne le indicazioni che definiscono
l'orientamento strategico dell'Istituzione scolastica;
VISTO il PTOF del triennio 2016-2019 elaborato dal collegio docenti e approvato dal C.d.I. con
delibera n. 2 del 28.10.2016;
TENUTO CONTO dei decreti attuativi della Legge107/2015 (n.62 e n. 66)
TENUTO CONTO che ai sensi della normativa vigente, il Collegio Docenti è chiamato ad
aggiornare e/o ad integrare il PTOF per l’anno scolastico 2017-2018.
PRESO ATTO che l’art.1 della predetta Legge 107/2015, ai commi 12-17, prevede che:
le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il
triennio di riferimento, il Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF);
il PTOF deve essere elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività
della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico;
il PTOF è approvato dal Consiglio d’Istituto;
RISCONTRATO che gli Indirizzi del PTOF vengono definiti dal Dirigente Scolastico, il Collegio
Docenti lo elabora, il Consiglio di Istituto lo approva, il PTOF può essere rivisto annualmente entro
ottobre;
VALUTATE prioritarie le criticità emerse dal Rapporto di Autovalutazione (RAV) nonché dagli
esiti formativi registrati dagli studenti negli anni scolastici precedenti;
TENUTO CONTO di quanto emerso dai rapporti attivati dal Dirigente Scolastico con tutto il
personale interno alla scuola e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche
operanti sul territorio
EMANA
ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della Legge 107/2015,
il seguente per la revisione del Piano Triennale dell'Offerta Formativa 2016-2019 -A.S. 2017-2018.L’aggiornamento del PTOF deve tener conto delle priorità, dei traguardi e degli
obiettivi di processo individuati nel RAV, aggiornato nel mese di giugno, per rispondere alle reali
esigenze dell’utenza. In particolare gli Obiettivi/Priorità sono:
PRIORITÀ E TRAGUARDI
ESITI DEGLI DESCRIZIONE DELLA DESCRIZIONE DEL
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STUDENTI
PRIORITA'
TRAGUARDO
1) Risultati scolastici Diminuire la % di studenti
collocati nel livello di voto
basso in ITA-MAT-
INGLESE.
Diminuire del 10% il numero
degli studenti collocati nel
livello basso in ITA-MAT-
INGLESE.
2) Risultati nelle prove
standardizzate nazionali
-Diminuire la varianza
interna alle classi e fra le
classi
-Abbassare la percentuale di
cheating nelle classi.
-Diminuire la varianza
interna alle classi e fra le
classi di 1 punto.
-Diminuire la percentuale di
cheating.
3) Competenze chiave
europee
Migliorare la capacità di
osservare le regole e i patti
sociali condivisi.
Potenziare i temi della
legalità,sostenibilità
ambientale e solidarietà
attraverso progetti comuni ai
tre ordini di scuola.
4) Risultati a distanza Successo negli studi
secondari
-Aumentare il n. di alunni
che seguono il consiglio
orientativo.
-Aumentare la % degli
ammessi nella 2^ classe del
grado di scuola successiva.
Alle priorità scelte corrispondono i seguenti obiettivi di processo:
OBIETTIVI DI PROCESSO
AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI
PROCESSO
1) Curricolo, progettazione e
valutazione
-Elaborare una progettazione didattica
condivisa per competenze.
-Elaborare prove comuni di verifica per
classi parallele (ingresso-intermedie-finali).
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-Elaborare strumenti di monitoraggio.
2) Ambiente di
apprendimento
-Organizzare attività finalizzate al recupero e
al potenziamento.
-Incrementare la didattica e le attività
laboratoriali con metodologie innovative.
3) Inclusione e
differenziazione
-Costruire percorsi di recupero per gli
studenti con difficoltà di apprendimento e di
lingua italiana per alunni stranieri.
4) Continuità e orientamento -Incrementare azioni di continuità e di
orientamento fra tre ordini di scuola.
6) Sviluppo e valorizzazione
delle risorse umane
-Incrementare attività di formazione
finalizzate all’acquisizione di metodologie
innovative.
L’Offerta Formativa deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti
indicazioni, ma valorizzando anche il patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni ha
contribuito a costruire l’immagine della scuola.
Nel definire le attività per il recupero e il potenziamento del profitto, si terrà conto dei risultati delle
rilevazioni INVALSI relative all’anno scolastico precedente;
I progetti e le attività dovranno fare esplicito riferimento alle priorità, agli obiettivi di processo, al
PTOF.
OBIETTIVI
Rafforzare i processi di costruzione del curricolo per competenze;
implementare una valutazione autentica;
ridurre la varianza all’interno delle classi e tra le classi;
sostenere lo sviluppo professionale del personale attraverso l’elaborazione di un attento
Piano di Formazione, di attività di supporto nell’ambito dell’utilizzo delle tecnologie
informatiche, dell’adeguamento delle strategie di insegnamento e di gestione delle classi ai
cambiamenti sia normativi che sociali in atto;
strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano
esattamente alle Nuove Indicazioni Nazionali ed ai Traguardi di competenza, al fine di
garantire a ciascun alunno l’acquisizione di competenze e il successo formativo;
condividere gli atti normativi interni, le regole ed i comportamenti funzionali alla garanzia
della sicurezza di ognuno ed al rispetto della privacy;
curare i processi di comunicazione organizzativa interna ed esterna, avvalendosi dei nuovi
strumenti digitali e nel rispetto del Codice dell’Amministrazione Digitale.
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DIRETTIVE
Approfondire la conoscenza dei nuovi decreti attuativi della L. 107/2015 per una corretta
applicazione delle nuove norme e per sfruttarne appieno le possibilità offerte, nell’ottica di
rendere migliore il servizio offerto all’utenza;
superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto
metodologico, potenziando la didattica laboratoriale, anche attraverso l’ottimizzazione
dell’uso delle dotazioni esistenti, in modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione
didattica, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea;
operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in
difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della
valorizzazione delle eccellenze;
finalizzare la programmazione educativa e le attività scolastiche allo sviluppo unitario e
verticale del
curricolo d’istituto, in una prospettiva di continuità infanzia/primaria/secondaria di primo
grado;
promuovere una didattica inclusiva che tenga conto degli alunni con bisogni educativi
speciali, degli alunni diversamente abili, degli alunni con disturbi specifici di
apprendimento;
implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione, correzione,
miglioramento dell’offerta formativa e del curricolo;
generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza;
integrare la progettazione dei percorsi formativi e migliorare la qualità delle dotazioni
tecnologiche con il PON-FSE e FESR;
implementare i processi di dematerializzazione e la trasparenza amministrativa;
prevedere percorsi e azioni (reti, accordi, progetti), per valorizzare la scuola intesa come
comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare l’interazione con le famiglie e
con la comunità locale;
promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli
all’interno dell’istituzione scolastica;
operare in modo trasparente, nella massima chiarezza, correttezza ed imparzialità;
promuovere la cultura dell’autovalutazione dell’operato della scuola per migliorarne
continuamente l’azione educativo-didattica.
Al P.T.O.F. già approvato nel precedente anno scolastico si dovranno aggiungere i seguenti
aggiornamenti e/o integrazioni:
il RAV aggiornato e relativo PDM;
le attività progettuali previste dal Collegio dei docenti per l’a.s. 2017/18;
eventuali protocolli, accordi di rete e nuove forme di collaborazione con il territorio;
il piano di formazione per l’a.s. 2017/2018;
il fabbisogno di strumentazione e materiale didattico;
il fabbisogno delle risorse umane (organico dell’autonomia) che permetta di realizzare gli
obiettivi del PTOF;
ogni altro documento che definisca l'identità e la progettualità dell'Istituto.
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L’aggiornamento del Piano dovrà essere predisposto a cura delle Funzioni Strumentali per il
P.T.O.F. con la collaborazione delle altre figure di sistema per essere portato all’esame del Collegio
stesso entro il 31 ottobre 2017.
Il presente Atto di Indirizzo potrà essere oggetto di revisione, modifiche e/o integrazioni.
PIANO DI MIGLIORAMENTO
SEZIONE 1
Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi
Tabella 1 – Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche
AREA DI
PROCESSO OBIETTIVI DI PROCESSO
E’ CONNESSO
ALLE
PRIORITA’
1 2
ATTUAZIONE
AMBIENTE DI
APPRENDIMENTO
1) Incrementare il tempo dedicato dagli
alunni alla costruzione di competenze in
ambito logico-matematico
X
1)Istituire attività di
recupero/potenziamento di matematica per
gli alunni delle classi III-V primaria e III
SSIG
2)Nelle attività curriculari aumentare il
tempo dedicato ad esercitazioni, simulazioni
Invalsi per la matematica
( Almeno due PD annuali per ciascuna classe
(III-IV-V primaria) e I-II-III SSIG)
3) Nelle Classi III-IV e V primaria utilizzare
parte delle ore di contemporaneità per tali
attività
2) Aumentare il tempo dedicato dagli
alunni all'elaborazione di competenze
logico-linguistiche
X
1)Nelle attività curriculari aumentare il
tempo dedicato ad esercitazioni, simulazioni
Invalsi per l'Italiano
(Almeno due PD annuali per ciascuna classe
(III-IV-V primaria) e I-II-III SSIG)
2) Nelle Classi III-IV e V primaria utilizzare
parte delle ore di contemporaneità per tali
attività
Sviluppo e
valorizzazione delle
risorse umane
3) Investire sulla formazione dei docenti
per innalzare la qualità della didattica, con
ricadute nel medio-lungo termine sui
risultati degli studenti.
X
Organizzare percorsi sulla didattica per
competenze per i docenti
Scala di rilevanza degli obiettivi di processo
Tabella 2 – Calcolo delle necessità dell’intervento sulla base di fattibilità e impatto
Obiettivi di processo Fattibilità
( da 1 a 5)
Impatto
(da 1 a
5)
Prodotto:
valore che
identifica la
rilevanza
dell’intervento
11
1 Incrementare il tempo dedicato dagli alunni alla costruzione di competenze in ambito
logico-matematico 4 5 20
2 Aumentare il tempo dedicato dagli alunni all'elaborazione di competenze logico-
linguistiche 4 5 20
3 Investire sulla formazione dei docenti per innalzare la qualità della didattica 5 5 25
4
Tabella 3 – Risultati attesi e monitoraggio
Obiettivi di processo
in via di attuazione Risultati attesi
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
1 Istituire azioni di recupero/potenziamento
Incrementare il punteggio medio d'Istituto nelle prove Invalsi di Matematica rispetto al punteggio medio 2015
Miglioramento dei risultati medi delle prove degli alunni dei vari corsi
Test d’ingresso, verifica intermedia, verifica finale. Report dei docenti che utilizzano ore di contemporaneità per il
potenziamento di Matematica nella scuola primaria
2 Aumentare il tempo dedicato dagli alunni all'elaborazione di competenze logico-linguistiche
Incrementare il punteggio medio
ottenuto nelle varie classi nelle prove Invalsi di lingua italiana rispetto al punteggio medio 2015
Mantenimento dei risultati medi delle classi, dai test iniziali alla prova intermedia, alla prova finale.
N. 2 di PD annuali-N. ore
di contemporaneità dedicate alle azioni in oggetto-Rilevazione di PD dedicati a simulazioni,
esercitazioni e prove standardizzate
3 Investire sulla formazione dei docenti per
innalzare la qualità della didattica
Incrementare la formazione dei docenti su tematiche specifiche (Didattica per competenze,BES,DSA, utilizzo di nuove tecnologie, la legge 107) per ottenere un ampliamento
dell'offerta formativa e una ricaduta positiva sui risultati degli alunni
-Rilevazione della presenza dei docenti ai corsi di formazione-
Raccolta di Buone pratiche- Realizzazione curricolo della scuola su file multimediale-Archivio digitale alunni Bes della scuola
-Rilevazione presenze -Compilazione archivio digitale
alunni Bes- -Questionario di gradimento nelle varie fasi della formazione -Rilevazione buone pratiche
SEZIONE 2
Azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo
Tabella 4 – Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni
Azione
prevista
Effetti positivi all’interno della
scuola a medio termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti positivi all’interno della
scuola a lungo termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a lungo
termine
1
Incrementare il punteggio medio
d'Istituto nelle prove Invalsi di Matematica rispetto al punteggio
Maggiore impegno
orario degli alunni e maggior carico di
Incrementare,migliorare, consolidare
le competenze logico-matematiche degli alunni
Difficoltà
nell'ottenere incrementi costanti
12
medio 2015, in particolare nelle classi III-V scuola primaria e III SSIG
lavoro. nel corso degli anni
2
Mantenere il punteggio medio nelle prove Invalsi d’ Italiano nelle classi rispetto al punteggio medio 2015
Maggiore impegno orario degli alunni e maggior carico di lavoro.
Incrementare,migliorare, consolidare le competenze metodologiche, logico-critiche,argomentative, linguistiche degli studenti
Difficoltà nel mantenere costante il punteggio medio nel corso degli anni
3 Incrementare la partecipazione dei docenti ad attività di formazione gestite dalla scuola
Difficoltà di coinvolgere in maniera costante un numero consistente di docenti
Miglioramento dell'offerta formativa, potenziamento della didattica e delle competenze trasversali
Più tempo e maggiore impegno richiesto ai docenti
Tabella 5 –Azioni specifiche del Dirigente Scolastico
Obiettivi di processo:
1) Incrementare il tempo dedicato dagli alunni alla costruzione di competenze in ambito logico-matematico
2) Aumentare il tempo dedicato dagli alunni all'elaborazione di competenze logico-linguistiche.
AZIONI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO DIMENSIONI PROFESSIONALI
INTERESSATE
Elabora atti di indirizzo che orientino la
progettazione dell’offerta formativa;
Coordina il nucleo interno di valutazione;
Orienta l’attività degli organi collegiali verso la
coerenza tra autovalutazione, miglioramento e
identità della scuola;
Definizione dell’identità, dell’orientamento
strategico e della politica dell’istituzione
scolastica.
Propone piani di utilizzo delle risorse
professionali disponibili;
Formula proposte per una formazione dei
docenti coerente con gli obiettivi del piano
dell’offerta formativa del piano di
miglioramento.
Gestione , valorizzazione e sviluppo delle risorse
umane.
Promuove la partecipazione delle diverse
componenti al processo di valutazione e
miglioramento (riunioni formali e informali,
questionari, utilizzo del sito web dell’istituto).
Promozione della partecipazione ,cura delle
relazioni e dei legami con il contesto.
Promuove attività di monitoraggio dei processi,
di valutazione, di rendicontazione.
Monitoraggio, valutazione, rendicontazione.
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Definisce l’utilizzo delle risorse finanziarie;
Dispone e cura la pubblicazione di atti e
documenti.
Gestione delle risorse strumentali e finanziarie,
gestione amministrative e adempimenti
normativi.
Tabella 6 – Caratteri innovativi delle azioni
Caratteri innovativi degli obiettivi
Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice
A e B
Le azioni proposte si basano su una didattica attiva che si esprime in forme laboratoriali e cooperative. Si intende favorire la sperimentazione di strategie didattiche ad
ampio raggio con ripercussioni positive anche nella didattica quotidiana.
I progetti sono incentrati sull'adozione di strumenti Multimediali, azioni laboratoriali, simulazioni di prove Invalsi e e prevedono una trasformazione del modello trasmissivo della scuola, supportando nuovi modi di
insegnare e riorganizzando il tempo scuola, nello specifico,,infatti nelle classi III-IV-V primaria si utilizzerà parte delle ore di contemporaneità per tali attività. Le strategie didattiche da potenziare sono caratterizzate dalla necessità di produrre un apprendimento che sia duraturo e stabile, effettuando, pertanto, non una semplice trasmissione di nozioni, bensì l'acquisizione di un metodo di studio valido universalmente e unito ad uno spirito critico che consenta
agli alunni di esprimere opinioni personali sui vari argomenti studiati.Tutto ciò utilizzando strumenti multimediali a supporto della didattica e ripensando gli spazi per l'apprendimento, facendo ricorso a strategie come il cooperative learning e all'assegnazione di compiti "significativi" o di "realtà".
SEZIONE 3
Impegno di risorse umane e strumentali
Tabella 8 – Tempistica delle attività
ATTIVITÀ s o n d g f m a m g
Laboratorio di Matematica
Verifica
iniziale
Verifica
intermedia
Verifica
finale
Tabella 7 – Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure
professionali Tipologia di attività
Ore aggiuntive
presunte
Costo
previsto Fonte finanziaria
Settim. Ann.
Docenti Laboratorio di Matematica
0 Risorse presenti in organico d’Istituto.
Docenti Laboratorio di Italiano
0 Risorse presenti in organico
0 Risorse presenti in organico
14
Laboratorio di Italiano
Percorsi da
attuare
Verifica
intermedia
Verifica
finale
Percorsi formativi per i docenti Elaborazione
dei percorsi
Avvio
dei
percorsi
Attività
laboratoriale
Analisi
questionario
di
gradimento
Tabella 9 – Monitoraggio delle Azioni Data di rilevazione
Corsi di
recupero/potenziamento
Matematica
Indicatori di
monitoraggio del
processo
Strumenti di misurazione Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche/necessità di
aggiustamenti
Novembre
Febbraio
Maggio
Miglioramento
dei risultati medi
delle classi, dai
test iniziali alla
prova intermedia,
alla prova finale.
Test d’ingresso
Verifica intermedia
Verifica finale
Risultati
inferiori alla
media
nazionale
Il traguardo è
in relazione
con la linea
strategica del
PDM
Si prevedono correttivi e
modifiche nella tempistica
ove previsto
Data di rilevazione
Corso di recupero
potenziamento-Italiano
Indicatori di
monitoraggio del
processo
Strumenti di misurazione Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche/necessità di
aggiustamenti
Settembre
Gennaio
Maggio
Mantenimento
dei risultati medi
delle classi, dai
test iniziali alla
prova intermedia,
alla prova finale.
Test d’ingresso
Verifica intermedia
Verifica finale
Risultati
inferiori alla
media
nazionale
Il traguardo è
in relazione
con la linea
strategica del
PDM
Si prevedono correttivi e
modifiche nella tempistica
ove previsto
Data di rilevazione
Percorsi di formazione
docenti
Indicatori di
monitoraggio del
processo
Strumenti di misurazione Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche/necessità di
aggiustamenti
Settembre
Ottobre
Maggio
Partecipazione
dei docenti alla
formazione
Fogli di presenza
Eventuale
partecipazione
non costante
Incremento
delle azioni di
formazione
gestite
direttamente
dalla scuola
Si prevedono correttivi e
modifiche nella tempistica
ove previsto
Data di rilevazione-Ore
di contemporaneità per
il potenziamento di
Matematica e Italiano
Indicatori di
monitoraggio del
processo
Strumenti di misurazione Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche/necessità di
aggiustamenti
Novembre
Febbraio
Maggio
N. ore di
contemporaneità
dedicate al
potenziamento
report
Eventuali esiti
delle prove
non in linea
con gli
obiettivi
Incremento
delle azioni di
potenziamento
Si prevedono correttivi e
modifiche nella tempistica
ove previsto
Data di rilevazione
Rilevazione dei PD
dedicati a simulazioni
prove standardizzate
Indicatori di
monitoraggio del
processo
Strumenti di misurazione Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche/necessità di
aggiustamenti
Febbraio
Maggio N. pd n. prove standardizzate
Eventuali esiti
delle prove
non in linea
con gli
obiettivi
Incremento
negli esiti
positivi
Si prevedono correttivi e
modifiche nella tempistica
ove previsto
15
SEZIONE 4 Valutare, condividere e diffondere i risultati del PdM
Tabella 10 – La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI
Priorità 1 – Risultati nelle prove standardizzate
( Migliorare le competenze degli alunni in matematica )
Traguardo dalla
sezione 5 del rav
Data
rilevazione
Indicatori
scelti
Risultati
attesi
Risultati
riscontrati
differenza Considerazioni
critiche e
proposte di
integrazione e/o
modifica In relazione ai risultati
emersi dal Rav, si è
deciso di
intervenire sugli esiti
delle prove
standardizzate
Fine Gennaio (prove intermedie);
Maggio(prova finale)
Miglioramento dei risultati medi delle classi, dai test
iniziali alla prova intermedia, alla prova finale
Miglioramento delle competenze degli alunni delle
classi seconde in Matematica (incremento della media dei voti in Matematica).
Priorità 2-Mantenere i livelli raggiunti nelle prove Invalsi di Italiano per le varie classi Traguardo dalla
sezione 5 del rav
Data
rilevazione Indicatori
scelti Risultati attesi Risultati
riscontrati differenza Considerazioni
critiche e
proposte di
integrazione e/o
modifica In relazione ai risultati
emersi dal Rav, si è
deciso di
intervenire sugli esiti
delle prove
standardizzate
Fine Gennaio (prove intermedie); Maggio(prova finale)
Mantenimento dei risultati medi delle classi, dai test iniziali alla prova intermedia, alla prova finale
Miglioramento delle competenze degli alunni in Italiano
Priorità 3-Incrementare la partecipazione dei docenti ad attività di formazione gestite dalla
scuola Traguardo
dalla sezione 5
del rav
Data
rilevazione Indicatori
scelti Risultati attesi Risultati
riscontrati differenza Considerazioni
critiche e
proposte di
integrazione
e/o modifica Al fine di potenziare la
formazione dei docenti si è deciso di
incrementare l’adozione di una didattica per competenze
Maggio Partecipazione dei docenti percorsi formazione sulla didattica
per competenze
–Questionario di gradimento -N.di PD prodotti nelle attività di laboratorio del corso
-Incrementare l’adozione di una didattica
per competenze
16
Tabella 11-Condivisione interna dell'andamento del Piano di Miglioramento
Strategie di condivisione del P d M all’interno della scuola
Momenti di
condivisione
interna
Persone coinvolte Strumenti Considerazioni nate
dalla condivisione
Riunioni dipartimentali-Organi collegiali-Consigli di classe .
Personale della scuola:Dirigente; Consigli di classe;Staff di Dirigenza; organi collegiali; nucleo di autovalutazione; funzioni strumentali; genitori, studenti.
Monitoraggio delle fasi del piano attraverso riunioni formali e informali; pubblicazione su sito Internet.
Analisi in itinere del percorso con evidenziazione dei punti di forza e di debolezza individuati Per quanto riguarda i risultati derivanti dalla misurazione degli indicatori di processo, essi consentiranno di verificare la validità dei piani d’azione implementati in relazione agli obiettivi da raggiungere,
inoltre, la raccolta dei dati protratta nel corso degli anni scolastici in modo sistematico permetterà di individuare, in maniera più chiara, i target da raggiungere e la tendenza al miglioramento
Tabella 12- Le azioni di diffusione dei risultati
Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’interno e all'esterno della scuola
Metodi/strumenti Destinatari tempi
Relazioni illustrative-Riunioni con
analisi di dati- -Incontri di programmazione-
Sito della scuola
Tutto il personale della scuola, gli alunni e genitori
Durante il corso dell'anno scolastico
Sito della scuola-Materiale informativo- Consiglio d'Istituto
Alunni, Genitori,associazioni del territorio
Durante il corso dell'anno scolastico
Tabella 12- Le azioni di diffusione dei risultati
Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’interno e all'esterno della scuola
Metodi/strumenti Destinatari tempi
Relazioni illustrative-Riunioni con
analisi di dati- -Incontri di programmazione-
Sito della scuola
Tutto il personale della scuola, gli alunni e genitori
Durante il corso dell'anno scolastico
Sito della scuola-Materiale informativo- Consiglio d'Istituto
Alunni, Genitori,associazioni del territorio
Durante il corso dell'anno scolastico
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AZIONI DI ACCOMPAGNAMENTO AL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Azione Obiettivi di Processo
Risultati attesi Indicatori di monitoraggio
Modalità di rilevazione
-Promuovere lo
sviluppo di Competenze sociali e civiche negli studenti -Ridurre il fenomeno
di cheating -Rotazione dei docenti
nei diversi corsi -Formazione di classi equi-eterogenee
-Promuovere le competenza di comunicazione nella lingua inglese
Promuovere
l'acquisizione delle competenze di cittadinanza ed integrarle nel curricolo -Rimuovere le regioni sistematiche della varianza tra classi e conferire organicità alle azioni di prevenzione,
accompagnamento, recupero e potenziamento
Potenziare l'autonomia
di ciascuno nello studio delle competenze trasversali
Voto comportamento
degli alunni-Azioni progettuali e didattiche volte a potenziare le competenze trasversali. Esiti degli scrutini
Consultazione dei
registri di classi-Schede relative al comportamento-Monitoraggio dell'eventuale incremento di azioni progettuali e didattiche tese al potenziamento delle
competenze trasversali-Media dei voti per classe
RIFERIMENTI AL RAV
Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’Istituto,in particolare, si
rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’Istituto,
l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli
esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi
organizzativi e didattici messi in atto, In relazione a quanto emerso dal Rav, la nostra Istituzione
scolastica ha deciso di intervenire su ambiti specifici che richiedono interventi migliorativi: gli esiti
delle prove standardizzate. Le prove Invalsi, infatti, sono costruite in base ad un quadro di
riferimento comune e sono uguali per tutte le classi di un determinato livello, per questo potrebbero
favorire una riflessione comune tra i docenti di uno stesso dipartimento disciplinare, un lavoro fra
tutti i docenti dello stesso consiglio di classe e tra docenti di diversi ordini di scuola. La "lettura"
dei risultati di apprendimento degli alunni della singola classe è quindi una fase molto importante,
infatti facilita:
- la possibilità di individuare aree forti e aree deboli della classe;
- la possibilità di leggere i risultati del singolo alunno.
Come è già stato evidenziato nella compilazione del Rav, in alcuni casi, per lacune pregresse, gli
esiti delle prove sono inferiori rispetto alla media nazionale, si riscontra, dunque , l'esigenza di
potenziare le simulazioni delle prove Invalsi, per spingere gli alunni ad esercitare la logica e il
ragionamento.
Il nostro Istituto propone di attuare una lettura più sistematica ed approfondita dei risultati nelle
prove Invalsi.
Tale azione non può prescindere da un incremento della formazione dei docenti su tematiche
specifiche (Bes, i dsa, l'uso di nuove tecnologie, il potenziamento delle competenze, ecc.) e la
possibilità concreta di attuare azioni in rete, la scuola otterrebbe un ampliamento dell'offerta
formativa, la possibilità di potenziare la sperimentazione di strategie didattiche moderne e ad ampio
raggio, con ripercussioni positive anche nella didattica quotidiana effettuata nelle classi che
potrebbe favorire, quindi, un miglioramento riguardante gli esiti degli alunni.
18
AZIONI COERENTI CON IL PIANO DIGITALE
Il nostro istituto ha individuato e nominato un animatore digitale.
Ha predisposto azioni per il miglioramento della dotazione hardware della scuola attraverso
la costituzione di Laboratori mobili. L’istituto prevede attività didattiche svolte in un
contesto digitale (laboratori multimediali, uso della LIM), ha introdotto l’uso del registro
elettronico e prevede azioni volte al potenziamento delle competenze digitali di alunni,
docenti e genitori. Ha inoltre inaugurato un’aula interattiva multimediale 3.0.
PROMOZIONE DELLE PARI OPPORTUNITA’
La scuola promuove la cultura delle pari opportunità attraverso attività didattiche
(questionari, relazioni, materiale illustrativo) volte a sensibilizzare gli alunni al
riconoscimento di ruoli stereotipati e discriminanti, acquisire il concetto di diversità come
risorsa. L’istituto si propone, inoltre, di favorire lo svolgimento di attività laboratoriali in
cooperative learning in cui docenti e alunni collaborino nell’ambito della progettazione,
realizzazione e documentazione di attività volte ad approfondire tematiche culturali di
particolare valenza formativa
19
DATI DELLA SCUOLA
Scuola dell’infanzia “Catena”
1 sez
2 sez
3 sez
Totale alunni
74
Scuola dell’infanzia “Risorgimento”
1 sez
2 sez
Totale alunni
43
Scuola dell’infanzia “P. Nenni”
1 sez
2 sez
3 sez
Totale alunni
72
Scuola Primaria “Belà”
4
5
Totale
alunni
6
20
Scuola Primaria “Custodia”
1 A 2 A
3 A 4A 5 A
1 B 2 B
3 B 4B 5 B
3 C 4C 5C
Totale
alunni
267
Scuola Secondaria di Primo Grado “Jerace”
CLASSI 1 A
2A 3A
CLASSI 1B
2B 3B
CLASSI 1C
2C
3C
TOTALE
ALUNNI 205
FINALITA' GENERALE DELLA SCUOLA
La finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona umana, all’interno
dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della
conoscenza e del rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento
attivo degli studenti e delle famiglie.
In passato, in condizioni di contesto in cui i processi di cambiamento seguivano logiche di sviluppo
lineari, la scuola conservava un suo primato all’interno della comunità educante per la funzione
determinante di alfabetizzazione strumentale e culturale. Oggi in condizioni di contesto in cui i
processi di cambiamento seguono logiche di sviluppo reticolari, la complessità è categoria di lettura
del reale e gli alunni apprendono solo in minima parte negli ambienti di apprendimento formali,
mentre aumentano i bisogni educativi speciali e, ad ogni alunno, vanno garantiti traguardi di
competenze certi per l’inclusione sociale e il pieno diritto di cittadinanza.
Ecco perché è indispensabile lavorare nella pluralità dei processi, ascoltare e accogliere istanze
differenti, riconoscere professionalità e competenze, tessere relazioni sociali per soggetti diversi,
promuovere raccordi, integrazione di approcci e azioni integrate tra i vari componenti della
21
comunità scolastica e i soggetti del territorio, nella scuola che vede, sempre più aumentare, negli
alunni i bisogni educativi da riconoscere e soddisfare.
La scuola del terzo millennio è inserita in ambienti più ricchi di stimoli culturali rispetto al passato ,
ma sicuramente più contraddittori, pertanto deve assolvere ad un compito straordinario, quello di
promuovere la capacità degli individui di dare senso alla varietà della loro esperienza, al fine di
ridurre la frammentazione e il carattere episodico , che rischiano di caratterizzare la vita dei
bambini e degli adolescenti.
La scuola, luogo dei diritti di ognuno e di regole condivise, è investita da una domanda che
comprende l’apprendimento e il saper stare al mondo e che implica la costruzione di una
interazione tra famiglia e scuola, cui tocca, ciascuno con il proprio ruolo, esplicitare e condividere i
comuni intenti educativi.
La scuola, a cui spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi
un’identità consapevole e aperta, deve garantire il riconoscimento della libertà e dell’uguaglianza
artt 2 e 3 della Costituzione, nel rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di ciascuno, con
particolare attenzione alla diversità, intesa come valore aggiunto, attraverso la collaborazione tra
le formazioni sociali, in una nuova dimensione di integrazione fra scuola e territorio, in modo che
ognuno possa svolgere, secondo le proprie possibilità e le proprie scelte, un’attività o una funzione
che concorra al progresso materiale e spirituale della società art. 4 della Costituzione.
La scuola, in quest’ottica, raccoglie una sfida universale, che il nostro Istituto fa propria, di apertura
verso il mondo e di pratica dell’uguaglianza, nel riconoscimento e nella valorizzazione della
diversità.
Oggi il fare scuola presuppone la necessità di mettere in relazione la complessità di modi
radicalmente nuovi di apprendimento, mediante un’opera quotidiana di guida, attenta non solo al
metodo e alla ricerca multi-dimensionale, ma, soprattutto, attenta alle nuove tecnologie di
informazione e comunicazione, che rappresentano una grande opportunità e la frontiera decisiva
per la scuola, che deve promuovere e sviluppare intelligenze capaci di saper utilizzare
simultaneamente codici molteplici e diversi , procedure logiche e analogiche che presuppongono
una relazione immediata tra progettazione, operatività, controllo, fruizione e produzione.
L’obiettivo prioritario della nostra scuola è quello di formare saldamente ogni persona sul piano
cognitivo, sociale-relazionale, affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza
degli scenari presenti e futuri.
E per fare ciò, il nostro istituto si è attivato a realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti
alle inclinazioni degli studenti, nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari della personalità
di ognuno, garantendo il successo formativo a tutti gli alunni nella valorizzazione della diversità.
22
In tale scenario, la scuola si è posta come finalità specifiche quelle di offrire agli studenti occasioni
di apprendimento dei saperi e dei bisogni culturali di base, in modo che ogni allievo acquisisca
quegli strumenti di pensiero indispensabili per apprendere e selezionare in maniera autonoma,
critica e rielaborativa le informazioni, favorendo così l’autonomia di pensiero di ogni discente,
attraverso l’utilizzo di una metodologia didattica improntata alla costruzione di saperi rispondenti ai
bisogni formativi di tutti e di ciascuno.
FINALITA’ DEGLI ISTITUTI COMPRENSIVI
“La scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado costituiscono il
primo segmento del percorso scolastico e contribuiscono , in modo determinante, all’elevazione
culturale, sociale ed economica del Paese e ne rappresentano un fattore decisivo di sviluppo e di
innovazione”.
Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle
competenze chiave per l’apprendimento permanente, definite dal Parlamento europeo e dal
Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazioni del 18 dicembre 2006) in modo che tutti i
cittadini europei acquisiscano competenze spendibili nei diversi contesti culturali di ogni Paese, ,
nella società contemporanea e nelle società future. Tale processo non si esaurisce al termine del
primo ciclo di istruzione, ma prosegue con l’estensione dell’obbligo d’istruzione nel ciclo
secondario e oltre, in prospettiva dell’educazione permanente, nell’arco della vita.
In tale ottica, ogni scuola predispone il curricolo all’interno, appunto, del Piano dell’offerta
formativa, con riferimento al profilo dello studente al termine del ciclo d’istruzione, ai traguardi per
lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina.
L’itinerario scolastico dell’Istituto comprensivo, pur abbracciando alunni dai tre ai quattordici anni
e tre tipologie di scuola, ciascuna con una specifica identità educativa e professionale, è progressivo
e continuo, caratterizzato da un unico curricolo verticale, rivolto a raccordarsi al meglio e unirsi
anche con il secondo ciclo del sistema d’istruzione e formazione.
Organizzazione della scuola
L’Istituto comprensivo “Francesco Jerace” comprende i seguenti plessi: Scuola dell’Infanzia “Catena”
Scuola dell’Infanzia “Risorgimento”
Scuola dell’Infanzia “P. Nenni”
Scuola Primaria “Belà”
Scuola Primaria “Custodia”
Scuola Secondaria di Primo Grado “F. Jerace”
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I plessi sono dotati di un laboratorio di informatica, la scuola Belà possiede una sala teatro-
-la scuola dell'infanzia, prevede un orario ordinario delle attività educative per 40 ore settimanali e
sulla base del piano dell'offerta formativa e delle risorse disponibili , un orario prolungato delle
attività educative fino a 50 ore settimanali
-L’orario scolastico è di 30 ore settimanali per la scuola primaria
-Per la scuola secondaria di primo grado sono previste 30 ore
LA SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola dell’infanzia assume un ruolo di particolare importanza in cui i bambini e le bambine
realizzano una parte sostanziale della propria relazione con il mondo, essa deve mirare a dialogare e
collaborare con le famiglie, proporre un ambiente educativo che possa soddisfare i bisogni di cura e
di apprendimento, essa deve realizzare, rendendo la scuola un luogo significativo, un progetto
educativo che renda concrete le dimensioni della formazione: sensoriale, corporea, artistico-
espressiva, intellettuale, psicologica, etica, sociale. La scuola dell’infanzia si propone di
promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, avviandoli alla
cittadinanza attraverso la scoperta dell’altro da sé e l’attribuzione di una progressiva importanza agli
altri e ai loro bisogni. I suoi campi di esperienza sono : il sé e l’altro, il corpo e il movimento;
immagini, suoni e colori; i discorsi e le parole, la conoscenza del mondo.
Orario settimanale :
Scuola aperta dalle ore 7.30 alle ore 16.30
Attività curriculari antimeridiane dalle ore 8 alle ore 13.00 dal lunedì al venerdì
Attività curriculari pomeridiane dalle ore 13 alle ore 16 dal lunedì al venerdì
Orario giornaliero
Inizio lezioni antimeridiane ore 8.00
Termine lezioni antimeridiane ore 13
Mensa scolastica ore 12.00
Termine lezioni pomeridiane ore 16
ATTIVITA’ OPZIONALI
Laboratorio informatico
Laboratorio artistico
Laboratorio teatrale
Laboratorio linguistico
LA SCUOLA PRIMARIA
Il primo ciclo di istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado e
costruisce un arco di tempo fondamentale per lo sviluppo e per l’apprendimento degli alunni. La
scuola primaria promuove lo sviluppo della persona nella completezza delle sue dimensioni:
cognitiva, emotiva, artistico-espressiva, corporea, favorisce la sviluppo dell’accoglienza, delle
relazioni, del benessere degli alunni, la cultura della promozione del successo formativo, previene
l’evasione dell’obbligo scolastico, valorizza il talento e le inclinazioni degli alunni. Essa è il luogo
nel quale si forma e si consolida l’alfabetizzazione culturale e permette l’acquisizione delle
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conoscenze e delle abilità fondamentali per lo sviluppo delle competenze culturali di base. In
quest’ambito, la scuola primaria pone particolare attenzione ai processi di apprendimento di tutti gli
alunni, promuovendo l’elaborazione del senso della propria esperienza e la pratica consapevole
della cittadinanza.
Orario settimanale :
Scuola aperta dalle ore 7.30 alle ore 13.30
Attività curriculari antimeridiane dalle ore 8 alle ore 12.30/13.00 dal lunedì al sabato
Attività extracurriculari pomeridiane dalle ore 15 alle ore 17 dal lunedì al venerdì
Orario giornaliero
Inizio lezioni antimeridiane ore 8.00
Termine lezioni antimeridiane ore 12.30/13.00
Inizio attività extracurriculari ore 15
Termine attività extracurriculari ore 17
Classi V: incremento dell'orario settimanale da 27 a 30 ore per ciascuna classe, utilizzando 9 ore
(tre per ciascuna quinta) delle risorse dell'organico potenziato. Le ore di Musica sono portate da 2 a
un'ora settimanale, Le ore di Matematica e Italiano vengono incrementate rispettivamente a 6 e 7
ore.
Classi III e IV: gli insegnamenti di Musica e di Corpo, movimento e sport vengono ridotti di un'ora
settimanale. Gli insegnamenti di Matematica e Italiano vengono incrementati di un'ora settimanale
Classi I e II: l'insegnamento di Musica è ridotto di un'ora settimanale. L'insegnamento di
matematica è incrementato di un'ora settimanale.
Sulla base delle modifiche sopra descritte il Piano settimanale degli insegnamenti offerti è stabilito,
secondo il seguente prospetto e sarà adottato a partire dall'a.s. 2017/2018
Insegnamenti curriculari offerti
I II III-IV V
Italiano 7 6 6 7
Storia 2 2 2 2
Geografia 2 2 2 2
Matematica 5 5 5 6
Scienze 2 2 2 2
Lingua Inglese 1 2 3 3
Arte e immagine 2 2 2 2
Musica 1 1 1 1
Corpo-movimento-sport 2 2 1 2
Tecnologia 1 1 1 1
Religione 2 2 2 2
Totale 27 27 27 30*
*una mezz'ora in più al giorno: + 3 ore per 2 ore di Matematica e 2 ore di Italian
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ATTIVITA’ OPZIONALI
Progetti PON
Laboratorio di informatica
Laboratorio di arte
Laboratorio di musica
Laboratorio di lingua
Laboratorio teatrale
Laboratorio di biblioteca-lettura
Progetti POR
LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
La scuola secondaria di primo grado realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla
realtà, come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo, ha il compito di
assicurare ad ogni allievo il consolidamento delle padronanze strumentali (lettura, scrittura,
matematica, lingue) e della capacità di apprendere, organizza ed accresce, anche attraverso
l’alfabetizzazione e l’approfondimento delle tecnologie informatiche, le conoscenze e le abilità
anche in relazione alla tradizione culturale e alla evoluzione sociale, culturale del territorio. Essa
favorisce un’approfondita padronanza delle discipline e un’articolata organizzazione delle
conoscenze nella prospettiva dell’elaborazione di un sapere integrato e padroneggiato.
L’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”permette inoltre di promuovere come parte
integrante dell’apprendimento la partecipazione responsabile, la cultura della legalità e sviluppare
negli alunni l’integrazione sociale, il senso di appartenenza alla comunità, il senso critico e le
capacità di riflessione
Orario settimanale :
Scuola aperta dalle ore 7.30 alle ore 17.30
Attività curriculari antimeridiane dalle ore 8 alle ore 13 dal lunedì al sabato
Attività curriculari pomeridiane dalle ore 13 alle ore 17 dal lunedì al venerdì
Attività extracurriculari pomeridiane dalle ore 14.30 alle ore16.30 dal lunedì al venerdì
Orario giornaliero
Inizio lezioni antimeridiane ore 8.00
Termine lezioni antimeridiane ore 13
Inizio lezioni pomeridiane ore 13
Termine lezioni pomeridiane ore 17
Inizio delle attività extracurriculari ore 14.30
Termine delle attività extracurriculari ore 16.
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ATTIVITA’ OPZIONALI
Progetti PON
Laboratorio informatico
Laboratorio artistico
Laboratorio musicale
Laboratorio linguistico
Laboratorio teatrale
Laboratorio di biblioteca-lettura
Progetti POR
Insegnamenti curriculari offerti
Italiano ore 5+1
Storia ore 2
Geografia ore 2
Matematica ore 4
Scienze ore 2
Lingue inglese ore 3
Lingua francese ore 2
Arte e immagine ore 2
Musica ore 2
Scienze motorie ore 2
Tecnologia ore 2
Religione ore 1
Strumento musicale: clarinetto ore 1+1; violino ore 1+1; pianoforte ore 1+1, percussioni ore 1+1
ATTIVITA’ OPZIONALI
Progetti pon
Laboratorio informatico
Laboratorio artistico
Laboratorio musicale
Laboratorio musicale
Laboratorio teatrale
Laboratorio di biblioteca-lettura
SEDE CENTRALE
Locali e dotazioni
Locali e dotazioni
L’edificio è ubicato nella
in via Esperia N° 9
- Presidenza
- Segreteria
- N. 12 aule per la didattica
- N. 1 sala per i professori
- N. 1 palestra
- N. 1 laboratorio ceramica
- N. 1 laboratorio musicale
-
-
- N. 1 sala teatro
- N. 1 laboratorio multimediale
- N. 1 biblioteca di istituto
- N. 1 aula sostegno
- N. 1 aula interattiva multimediale
3.0
- N. 1 laboratorio artistico - N. 1 laboratorio scientifico
- N. 1 laboratorio linguistico
- n
27
Gli uffici della Dirigenza Scolastica e della Segreteria sono ubicati presso la sede centrale,
Le riunioni collegiali, del Collegio dei Docenti, del Consiglio di Istituto e della Giunta
esecutiva, sono tenute nella sede centrale. Le riunioni delle equipe pedagogiche e le riunioni collegiali che prevedono la presenza dei genitori vengono convocate generalmente nelle sedi di
appartenenza.
Ruoli, funzioni e compiti
L'organizzazione delle “risorse” personali e professionali ha subito negli anni parecchie
variazioni sulla base dei cambiamenti e delle innovazioni previsti dagli ordinamenti.
In entrambe le sedi scolastiche l'organizzazione e la gestione del personale sono state
definite secondo criteri di funzionalità alla realizzazione del progetto formativo e al conseguente orario scolastico.
Lo schema seguente rende visivamente la complessità dell'organizzazione dell'intero
Istituto:
STAFF DIRIGENZIALE
DIRIGENTE SCOLASTICO Emma Sterrantino
COLLABORATORI DEL D.S. Franco Giustiniano (Primo Collaboratore)
Antonio De Felice –Luisa Anzuini (Secondo
Collaboratore)
RESPONSABILE SCUOLA PRIMARIA
“BELA’”
Annunziata Sorace
RESPONSABILE SCUOLA PRIMARIA
“CUSTODIA”
Luisa Anzuini
RESPONSABILE SCUOLA INFANZIA
“CATENA”
Rosina Palermo
RESPONSABILE SCUOLA INFANZIA
“RISORGIMENTO”
Anna Maria Lo Presti
RESPONSABILE SCUOLA INFANZIA
“P. NENNI”
Anna Baldari
Docenti n. 80
DSGA Antonella Mollica
Collaboratori Scolastici n. 14
Assistenti Amministrativi n. 3+ 1 per 18 ore+ 1 co.co
Consiglio di Istituto
Giunta esecutiva (DS + DSGA + N. 1 docente + N. 2 genitori + N. 1 rappresentante ATA)
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Collegio dei Docenti
Equipe pedagogica e/o Consigli di Classe
• Funzioni strumentali: Per interpretare i bisogni della nostra Scuola in termini di coordinamento realizzazione e
rapporti con il territorio sono state individuate ed assegnate tre funzioni strumentali relative alle
seguenti aree:
PRIMA FUNZIONE : Gestione del piano dell'offerta formativa .
SECONDA FUNZIONE : Sostegno al lavoro dei docenti e sostegno ai docenti in ambito
metodologico-didattico
TERZA FUNZIONE : Interventi e servizi per studenti
QUARTA FUNZIONE: Supporto e coordinamento organizzativo nei rapporti con i soggetti esterni
Il coordinatore di classe è l’elemento di coordinamento dell’attività dei singoli docenti, cura il
rapporto con le famiglie e tramite l’azione del Consiglio di classe individua le esigenze
educative e didattiche più consone agli alunni
Contesto socio-economico-culturale
I plessi sono situati nello stesso comune di circa 10.000 abitanti. L'economia è simile a
quella degli altri paesi della Piana. Le attività odierne sono prevalentemente agricole e
commerciali con produzione e commercializzazione di agrumi e olio.
I giovani hanno abbandonato l'agricoltura, poco redditizia, e l'artigianato, un'attività operosa
e creativa che, anticamente, a Polistena vantava manufatti in ferro battuto, legno e ceramica
di alto valore artistico. Essi preferiscono il settore terziario, l'esercizio di attività
commerciali o di libere professioni,pochi lavorano in qualche incipiente insediamento
industriale, molti sono disoccupati. Negli ultimi anni si è registrato un progressivo aumento
degli extracomunitari a causa della massiccia ondata migratoria..
L'esodo di alcuni giovani professionisti verso il Nord è un fenomeno emorragico di preziose
energie sociali che potrebbe gravemente ampliarsi in assenza di industrie e di una concreta e
rapida ripresa economica delle comunità soprattutto provinciale e regionale.
II rapporto scuola-famiglia è adeguato ad una crescita armonica della personalità
dell'allievo.
La scuola accoglie alunni provenienti da varie categorie sociali: figli di artigiani, impiegati,
piccoli imprenditori, braccianti, professionisti, che provengono non solo dal centro urbano
ma anche da zone periferiche e vivono, per la maggior parte, in un ambiente dove esiste un
certo benessere economico, ma dove gli stimoli culturali, per alcuni versi, non sono
adeguati.
Da alcuni anni inoltre, la scuola è frequentata anche da extracomunitari e questo fenomeno
costituisce sicuramente una risorsa per la crescita collettiva di tutta la comunità scolastica.
I livelli culturali degli alunni e delle risorse intellettive sono alquanto differenziati: si
intrecciano capacità normali, doti creative e interessi molteplici.
29
Nell’ambito di questa realtà si colloca anche la presenza di alunni condizionati
nell'apprendimento da problematiche di varia natura.
Il livello di frequenza è più che soddisfacente, poiché la domanda di istruzione da parte
delle famiglie è forte.
Anche se si registrano pochi abbandoni, la realtà ambientale è intessuta anche da disagi che
creano dispersione socio-culturale.
I bisogni collettivi riscontrati sono i seguenti:
Bisogni di vita sociale
Di accoglienza e di accettazione (momenti fondamentali per un adeguato inserimento
volto ad impedire eventuali devianze e demotivazioni);
Di comunicazione aperta (per esplicitare il proprio pensiero e per relazionare con gli altri);
Di sicurezza e di autostima (trovare appoggio nei rapporti con gli adulti e sentirsi a
proprio agio sia da soli che in compagnia);
Di aggregazione (per condividere con gli altri esperienze positive).
Bisogni formativi personali
Di identità (comprendere chi si è e scoprire le proprie potenzialità anche nel confronto
con gli altri);
Di esplorazione (scoprire la realtà circostante e i suoi problemi);
Di conoscenza (sapere, acquisire un metodo di lavoro per sviluppare: capacità di esprimersi, capacità logiche, capacità critiche);
Di orientamento (saper divenire, essere capace di inserirsi nella società);
Di dialogo.
Linee culturali, educative, metodologiche e
operative seguite nel tempo
Per garantire a ciascun alunno il successo formativo, la nostra scuola ha sempre avuto un ruolo particolarmente attivo nel contesto della Piana, per la propensione e la sensibilità dei propri
dirigenti scolastici, dei docenti a "sperimentare" nuove strategie metodologiche e a utilizzare
materiali informatici , in particolare, in tempi recenti, l’utilizzo della LIM ha permesso di fare
ricorso a metodologie didattiche attraenti e coinvolgenti, i docenti, inoltre, tramite l’uso del
registro elettronico, in visione anche alle famiglie, hanno la possibilità di effettuare valutazioni
tempestive e trasparenti.
Nel corso di questi anni molte sono state le innovazioni che hanno caratterizzato e qualificano
tuttora le proposte educative e didattiche della scuola. Oltre alle già citata applicazione delle
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nuove tecnologie alla didattica (laboratori multimediali; uso di video, dvd e di CD-Rom nella
didattica, ecc.), con l'avvento della riforma (legge n.° 53/2003; d. Igs. n.° 59/2004), si è dato
impulso alla didattica laboratoriale. In sintesi la proposta formativa sarà caratterizzata dai
seguenti presupposti:
La coerenza tra le scelte educative e didattiche dell'istituto con le scelte istituzionali
La funzionalità delle scelte educative e didattiche al soddisfacimento dei bisogni
formativi degli allievi: bisogni di conoscenza, bisogni di identità e di socializzazione,
bisogni di orientamento tanto in campo scolastico quanto in quello formativo più ampio
che supera il perimetro della scuola; bisogni di comunicazione e di "padronanza" dei
vari linguaggi; bisogni di integrazione nel contesto socio-culturale; bisogni di
rassicurazione e di gestione dell'incertezza e dell'imprevisto.
La gestione collegiale e partecipata del dirigente scolastico, dei docenti, del personale
ATA e delle famiglie delle scelte educative e didattiche, attraverso il confronto sulle
proposte e l'assunzione di precise responsabilità in relazione alla propria funzione e al
proprio ruolo nella scuola.
L'uso diffuso delle tecnologie educative e didattiche quali strumenti funzionali per promuovere apprendimenti disciplinari ed extradisciplinari e per imparare ad usare
nuove forme di linguaggio (iconico, grafico, multimediale, ecc.).
La progettazione di situazioni formative che privilegiano un apprendimento attivo degli
allievi, attraverso forme di coinvolgimento, di responsabilizzazione e di motivazione
degli allievi su argomenti, problemi, compiti di realtà significativi per ciascun alunno.
Le situazioni di apprendimento, previste nelle varie programmazioni dei docenti, prevedono
momenti di operatività, affiancati da studio ed elaborazione personali;
Accanto a questi presupposti teorici, la proposta culturale e formativa del nostro Istituto si
avvale anche di un patrimonio culturale di notevole rilevanza educativa, sociale e pedagogica.
Gli assi culturali di riferimento delle azioni educative e didattiche della scuola sono:
I linguaggi e le culture;
L'alfabetizzazione e l'uso della multimedialità nella didattica;
La conoscenza del sistema sociale, ambientale, economico e geografico in cui gli alunni
vivono;
La padronanza dei linguaggi e delle tecnologie più diffuse;
La flessibilità come disponibilità a cambiare e a innovare;
La conoscenza e l'uso in chiave comunicativa di più lingue comunitarie.
Assi culturali
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I docenti della scuola utilizzano il valore formativo delle discipline e la specificità della attività
proposte, per realizzare opportunità formative miranti a far acquisire, consolidare e sviluppare:
L'analisi di punti di vista diversi e delle varie realtà socioeconomiche e culturali come approccio alle altre culture;
La consapevolezza dei propri limiti e delle potenzialità come contributo al processo di
maturazione dell'identità personale;
La padronanza di saperi, linguaggi e delle tecnologie più diffuse;
Lo spirito partecipativo come capacità di lavorare con gli altri;
La dimensione dell'autocritica come capacità di autovalutarsi.
Punti fermi nelle scelte tematiche operate dalla scuola negli ultimi anni sono le tematiche
proposte dal Collegio dei Docenti come "nuclei culturali" caratterizzanti il curricolo formativo degli alunni che frequentano l’Istituto.
Queste tematiche possono essere ricondotte a problemi di rilevanza disciplinare, didattica
sociale e psicologica:
La legalità, il rispetto delle regole del vivere civile nella sfera individuale, istituzionale e
sociale;
La pace e i diritti umani, con particolare attenzione ai diritti dei bambini;
L'intercultura, l'integrazione di culture, l'accoglienza dell'altro;
Lo sviluppo sostenibile in tema di difesa, di conservazione e di valorizzazione del
patrimonio naturale e ambientale;
L'uso critico degli strumenti di comunicazione di massa.
La valorizzazione del patrimonio culturale del territorio.
Le azioni educative e didattiche che si realizzano nella scuola rispondono a scelte
metodologiche funzionali a conseguire da un lato gli obiettivi che autonomamente i singoli
Consigli di Classe decidono e dall'altro a garantire coerenza con le scelte culturali e formative
effettuate. Nella scuola si svolgono attività di:
Accoglienza, ascolto e orientamento;
Sviluppo e consolidamento di competenze di base e saperi specifici;
Assi formativi
Assi tematici
Assi metodologici
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Recupero e sviluppo di competenze strumentali, culturali e relazionali idonee ad una
attiva partecipazione alla vita sociale;
Apprendimento di due lingue comunitarie attraverso modalità didattiche che
privilegiano:
L'interazione tra docenti e allievi;
L'uso dell'attività laboratoriale centrata sul "fare" degli allievi ;
L'uso di mezzi e attrezzature didattiche in grado di supportare e/o integrare le
conoscenze e le competenze specifiche dei docenti;
La realizzazione di percorsi didattici con momenti di "fruizione" delle
opportunità formative offerte dal territorio e/o di coinvolgimento
dell'extrascuola su proposte elaborate all'interno della scuola;
I momenti di verifica e di valutazione previsti dai singoli docenti in modo autonomo o concordati tra docenti dello stesso Consiglio di Classe e/o gruppo
disciplinare.
I docenti all'inizio dell'anno scolastico, individuate le effettive esigenze di ciascun alunno
tramite le prove di ingresso, predispongono il loro piano annuale in relazione alle conoscenze,
abilità, competenze e comportamenti che gli alunni devono mostrare di aver conseguito alla fine
del percorso educativo.
Vengono cioè definiti gli obiettivi, organizzate le attività e i contenuti, individuati i metodi,
materiali e sussidi e le strategie più svariate. Per strategie si intendono atteggiamenti, metodi e strumenti adottati dai docenti per il
raggiungimento degli obiettivi didattici, come:
Creare un'atmosfera serena chiedendo la cooperazione degli alunni;
Discutere, fissare regole, tempi e programmi in modo che gli studenti siano
corresponsabili;
Variare le attività facendo in modo che tutti abbiano possibilità di giustificazione;
Alternare alla lezione frontale situazioni operative, privilegiando percorsi dal
semplice al complesso, dal concreto all'astratto;
Organizzare attività di recupero, di consolidamento e di potenziamento, integrando le
spiegazioni verbali con l'uso di strumenti audiovisivi e dei laboratori.
Le innovazioni attuate nella scuola
L’Istituzione scolastica si è impegnata molto nella ricerca progettuale allo scopo di individuare
formule, procedure, contenuti, risultati dei processi di insegnamento-apprendimento da realizzare sulla base dei nuovi ordinamenti.
a) Forme di progettazione
Strategie
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Ciascun Consiglio di Classe (o equipe pedagogica) redigerà la propria
programmazione annuale sulla base delle Indicazioni Nazionali ;
Ciascun docente redigerà la propria programmazione a due livelli:
1) elaborando con i colleghi Percorsi didattici
interdisciplinari, multidisciplinari e/o trasversali;
2) elaborando i propri percorsi didattici disciplinari sulla base
degli Obiettivi specifici di apprendimento previsti per le
varie materie
3) Ciascun Docente consegnerà al Dirigente Scolastico, entro i
percorsi didattici-disciplinari. I coordinatori delle equipe
pedagogiche consegneranno quelli interdisciplinari. I percorsi didattici verranno raccolti nei raccoglitori
predisposti per ciascuna classe.
b) Piano valutativo:
il Collegio Docenti verificherà l’attività didattica del Progetto d’Istituto secondo i seguenti
indicatori di qualità:
MIGLIORAMENTO E AMPLIAMENTO:
o Scolarizzazione;
o Socializzazione;
o Impegno e motivazione;
o Formazione educativa e culturale degli alunni.
RAGGIUNGIMENTO:
o Del successo scolastico;
o Del successo personale anche in altri ambiti,
La nostra scuola propone anche attività extracurriculari facoltative pomeridiane di tipo sportivo, artistico, teatrale , musicale e culturale.
IL CURRICOLO
Obiettivi generali del processo formativo
(nuove indicazioni per il curricolo)
L’ambiente in cui si trova ad operare la scuola è diventato sempre più complesso, ad essa spetta anche il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni alunno sviluppi un’identità
consapevole ed aperta. La scuola è un luogo di incontro e di crescita , viene chiamata a
promuovere la capacità degli studenti di dare un senso alla varietà delle loro esperienze. Il
compito che spetta alla scuola diventa quello di fornire supporti adeguati in modo tale che ogni
persona possa sviluppare un’identità consapevole e aperta. In questa ottica è necessario
riorganizzare i saperi e le competenze. L’obiettivo della scuola, quindi, non può essere quello di
fornire singole tecniche e competenze, ma formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo
e culturale, in modo tale che da potere affrontare in maniera positiva l’incertezza e il continuo
cambiamento degli scenari sociali e professionali. Il curricolo di istituto è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto. La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa
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Le finalità della scuola vengono definite partendo proprio dal soggetto che apprende, tenendo
conto anche delle relazioni che lo legano alla famiglia e agli ambiti sociali.
L’istituzione scolastica prevede attività finalizzate agli obiettivi educativi di apprendimento
individuati nel PTOF, definiti anche sulla base della progettazione della quota del 20% del
curricolo per rispondere ai bisogni formativi della comunità locale.
Pertanto il tempo scuola è articolato in curricolo obbligatorio, contenente anche la quota
territoriale.
L’obiettivo dell’azione educativa diventa quello di valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente attraverso i seguenti punti:
• Consegnare il patrimonio culturale che ci viene dal passato perché non vada disperso e possa
essere messo a frutto;
• Preparare al futuro, introducendo i giovani alla vita adulta, fornendo loro quelle
competenze indispensabili per essere protagonisti all’interno del contesto economico e
sociale in cui vivono;
• Accompagnare il percorso di formazione personale che uno studente compie mentre
frequenta la scuola, sostenendo la sua ricerca di senso e il faticoso processo di costruzione della propria personalità.
• Sviluppare la fantasia, la creatività, l’ingegno, la pluralità delle applicazioni delle proprie
capacità, abilità e competenze, mettendo a frutto l’unicità e l’irripetibilità di ogni singolo
individuo. Solo così ogni persona può essere protagonista e costruire il proprio futuro.
La scuola deve essere un luogo in cui nelle diversità e nelle differenze si condivide l’unico
obiettivo che è la crescita della persona. Occorre, quindi, sottolineare con forza la centralità
della persona-studente, realizzando una rete di azioni integrate, atte a valorizzare lo stile
cognitivo unico ed irripetibile proprio di quello specifico studente, uscendo da ogni genericità e standardizzazione.
La scuola si prefigge di raggiungere i seguenti obiettivi:
• Promuovere la formazione unica e irripetibile del soggetto
• Offrire ad ogni singolo studente il diritto allo studio, all’apprendimento per tutta la vita e
all’orientamento riguardante il suo progetto di vita.;
• Favorire l’acquisizione degli strumenti di pensiero necessari per apprendere e
selezionare le informazioni; • Favorire negli allievi la capacità di sapersi orientare autonomamente, privilegiare i saperi
formativi, riqualificare i contenuti disciplinari
• Promuovere la capacità di elaborare metodi;
• Promuovere la dignità e l’uguaglianza di tutti gli studenti senza distinzione di sesso, di
razza, di lingua, di religione, di condizioni personali e sociali;
La scuola ha realizzato un file multimediale con la descrizione dettagliata del Curricolo
d'Istituto
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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Area linguistico-artistico-espressiva
ITALIANO
-L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità
dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo,
oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per
apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.
-Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o
prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari
ambiti culturali e sociali.
-Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente.
-Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche
avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.). -Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di
studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti;
costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici.
- Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne
un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti.
-Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario.
-Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con
quelli iconici e sonori. -Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base
-Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.
-Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli
interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate.
-Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo
-Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla
morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i
significati dei testi e per correggere i propri scritti
LINGUE COMUNITARIE
INGLESE
-L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su
argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero.
-Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di
studio.
-Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti.
-Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo.
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-Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline.
-Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari.
-Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna -Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere
argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella
realizzazione di attività e progetti. -Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.
FRANCESE
-L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.
-Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. -Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio
ambiente. -Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo.
-Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera
dall’insegnante. -Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri delle lingue
di studio. -Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare.
STORIA
-L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse
digitali.
-Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi.
-Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio
-Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.
-Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e
culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.
-Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della
Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.
-Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.
-Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. -Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente.
-Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati.
GEOGRAFIA
-Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle
coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di
riferimento fissi.
-Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per
comunicare efficacemente informazioni spaziali.
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-Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli
elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio
naturale e culturale da tutelare e valorizzare. -Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche
MATEMATICA
-L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le
diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni.
-Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le
relazioni tra gli elementi. -Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere
decisioni. -Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza.
-Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo
risolutivo, sia sui risultati. -Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un
problema specifico a una classe di problemi.
-Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione).
-Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando
concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche
di una argomentazione corretta. -Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne coglie
il rapporto col linguaggio naturale.
-Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, …) si orienta con valutazioni di probabilità. -Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative
SCIENZE
-L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne
immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.
-Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.
-Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è
consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. -Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo;
riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di
soddisfarli negli specifici contesti ambientali. -È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili.
-Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo.
-Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.
MUSICA
-L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso
l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture
differenti.
-Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla produzione di brani
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musicali.
-È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di
elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici.
-Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in
relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali. -Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.
ARTE E IMMAGINE
-L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione
originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo
funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici
espressivi.
-Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di
immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.
-Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore
culturale di immagini,di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio.
-Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio, è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.
-Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato.
EDUCAZIONE FISICA
-L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti.
-Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione.
-Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli
altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole.
-Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine a
un sano stile di vita e alla prevenzione. -Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri.
-È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune
TECNOLOGIA
-L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici
relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali.
-Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte.
-È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo
tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.
-Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali.
-Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la
realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale. -Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul
mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso.
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-Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne
un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione.
-Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni. -Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione.
Obiettivi di apprendimento
Per gli obiettivi di apprendimento si rimanda alle linee guida dei percorsi didattici che terranno
conto delle nuove indicazioni per il curricolo.
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LINEE GUIDA CONDIVISE DEI PERCORSI DIDATTICI INTERDISCIPLINARI
PERCORSO DIDATTICO N. 1 : LE PROBLEMATICHE ADOLESCENZIALI E I
NUOVI VOLTI DEL DISAGIO GIOVANILE
Linea guida: Completo benessere con se stessi
PERCORSO DIDATTICO N. 2 : AMBIENTE E MUTAMENTI: LA DIFFICILE
RICERCA DI UN EQUILIBRIO.
Linea guida : Etica, ambiente e sviluppo sostenibile
Per quanto riguarda i percorsi didattici, dal monte ore obbligatorio totale, verrà estrapolato il
20% che sarà utilizzato in proporzione ad ogni singola disciplina, a progettare una tematica
comune da sviluppare durante l’anno scolastico:
PERCORSO DIDATTICO: POLISTENA TRA CULTURA E NATURA
Linea guida : Il presente tra memoria e progetto
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Corso ad Indirizzo musicale
Il corso ad indirizzo musicale, autorizzato dal Ministero dall’anno scolastico 2011-2012, è
finalizzato:
A promuovere lo sviluppo della “musicalità” intesa come insostituibile dimensione “espressivo-
comunicativa” di quella dotazione linguistica universale che è la musica, attraverso la pratica
finalizzata all’apprendimento dello strumento musicale.
A promuovere la crescita artistico-culturale attraverso l’esperienza diretta della musica d’insieme
(lezione settimanale di orchestra, concerti e concorsi musicali nazionali).
Alla divulgazione sul territorio dell’esperienza didattico-artistica (con rappresentazioni pubbliche,
in collaborazione con enti e associazioni del territorio).
Gli strumenti musicali presenti nell’indirizzo musicale della nostra scuola secondaria di I grado
sono:
VIOLINO CLARINETTO PIANOFORTE PERCUSSIONI
Gli alunni, dopo un test attitudinale di orientamento musicale e successiva pubblicazione della
graduatoria, saranno ammessi a frequentare una lezione settimanale di strumento di circa 1 ora
(individuale, in coppia o a piccoli gruppi) e un’altra lezione settimanale di 1 ora circa di musica di
insieme.
Con la pubblicazione della graduatoria generale i candidati (in base al punteggio) avranno
l’assegnazione dello strumento musicale. I nuovi alunni saranno tenuti a frequentare
obbligatoriamente per tutti i tre anni della scuola media.
E’ indispensabile avere a casa uno strumento per potersi esercitare.
In tutte le classi sono previste attività che concorrono, insieme alle discipline, all'acquisizione
degli obiettivi, anticipando ciò che viene ora ribadito nelle Linee guida dei percorsi nazionali legati
all’Educazione alla legalità, il ruolo indispensabile della cultura e della scuola nella formazione
della coscienza critica.
In merito alla disciplina “Cittadinanza e Costituzione”, la nostra scuola ha avviato già nell’anno
scolastico 2009-2010, in via sperimentale, l’insegnamento di tale materia, ritenendo che essa debba
ricadere nell’ambito storico-geografico.
Un ragazzo è COMPETENTE quando, facendo ricorso alle sue capacità, utilizza le conoscenze e
le abilità apprese per acquisire:
IDENTITÀ
Conoscenza di sé,
o prendere coscienza delle dinamiche che portano all’affermazione della propria
identità
o acquisire gli strumenti per gestire la propria irrequietezza emotiva e intellettuale
o riflettere sulle esperienze vissute direttamente ma anche su quelle altrui
o decifrare, non subire informazioni e sollecitazioni comportamentali esterne
Relazione con gli altri
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o scoprire la necessità dell’ascolto delle ragioni altrui, del rispetto, della tolleranza,
della cooperazione e della solidarietà
o acquisire disponibilità alla critica, al dialogo e alla collaborazione per orientare al
meglio i propri comportamenti, convincimenti e le proprie scelte
Orientamento
o essere in grado di pensare al proprio futuro dal punto di vista umano, sociale e
professionale
o elaborare, esprimere ed argomentare un proprio progetto di vita
o interagire con i singoli individui e le organizzazioni sociali e territoriali che possono
partecipare alla definizione e alla attuazione del proprio progetto di vita
STRUMENTI CULTURALI
conoscenze disciplinari e interdisciplinari per leggere e governare l’esperienza
(esplicitate nelle UdA disciplinari, multidisciplinari e trasversali)
PIANI DI STUDIO PERSONALIZZATI Una delle note più caratteristiche della riforma del sistema di istruzione e formazione si concentra
sui Piani di Studio Personalizzati.
Le Indicazioni Nazionali per i “Piani di Studio Personalizzati” collocano al centro l’allievo, il cui
processo formativo procede dallo sviluppo delle conoscenze, capacità e abilità , per giungere alla
costruzione/conquista di competenze.
Per comprendere la portata delle innovazioni educative e didattiche è necessario inserirla nel
processo che ha portato la scuola italiana a superare il paradigma dei programmi e ad abbracciare
quello del curriculum. Infatti mentre i “programmi” costituivano lo strumento di governo e di
gestione di un sistema di istruzione deciso dall’alto, dove i contenuti d’insegnamento erano dettati
centralisticamente da parte del Ministro e si svolgevano in modo uniforme in ogni classe del Paese,
senza tenere conto delle esigenze dei singoli allievi, la logica dei “curricoli” trasferisce il
“nazionale” nel “locale” e il “generale” di una norma nel “particolare” di una situazione di
apprendimento d’istituto, di classe, di singolo allievo.
Il Ministero, infatti, come dispone l’articolo 8 del Dpr n. 245/99, non detta più istruzioni da far
applicare esecutivamente in ogni classe della penisola, bensì valori/vincoli nazionali, che ogni
scuola è chiamata autonomamente ad interpretare e ad adattare alle esigenze della propria realtà
formativa, infatti detta gli ordinamenti del sistema educativo di istruzione e di formazione, gli
obiettivi generali del processo educativo, gli obiettivi specifici di apprendimento, gli standard di
prestazione del servizio, i criteri generali per la valutazione.
Con i PSP viene tematizzata, a livello pedagogico, una svolta di mentalità e ci si impegna a renderla
anche organizzativamente concreta, agendo in modo da scegliere la via democratica e rispettosa di
ogni persona umana, trasformando il servizio istituzionale nella sintesi di ciò che è bene per
ciascuno.
Le istituzioni scolastiche, infatti, ai fini della redazione del PSP, rispettando i valori/vincoli
organizzativi di orario, di organico e di funzioni educative nelle Indicazioni Nazionali, sono tenute a
trasformare gli “obiettivi generali del processo educativo” e gli “obiettivi specifici di
apprendimento” (conoscenze e abilità), prima in obiettivi formativi individuali e poi nelle
competenze educative, culturali e professionali finali di ciascuno.
I PSP costituiti da Percorsi Didattici, considerano le conoscenze e le abilità da raggiungere come
occasioni per lo sviluppo globale della persona dell’allievo, che interagisce attivamente con la
cultura e per questo sono occasioni per sviluppare in maniera armonica le capacità intellettuali,
estetico-espressive, motorie, operative, sociali, morali e religiose di ciascuno e di tutti.
La nostra scuola, inoltre, ha prontamente provveduto alla stesura di un Piano Didattico
Personalizzato per gli alunni Bes e per gli alunni dislessici sia per la Scuola Primaria che per la
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Scuola Secondaria di primo grado, secondo le indicazioni fornite dall’Associazione Italiana
Dislessia, nell’ottica di una personalizzazione dell’apprendimento intesa a promuovere strategie
didattiche finalizzate a garantire ad ogni studente una propria forma di eccellenza cognitiva.
SCELTE METODOLOGICHE E DIDATTICHE
Gli insegnanti ritengono che la qualità dell'insegnamento dipenda, in larga misura, dalle
SCELTE METODOLOGICHE E DIDATTICHE.
Pertanto ad esse dedicano particolare attenzione attingendo:
> dai vari corsi di aggiornamento organizzati dall'Istituto e da Enti ed Istituzioni
> dal confronto e dalla collaborazione con i colleghi
> dai suggerimenti della pedagogia più recente
Tra le strategie metodologiche e didattiche verso cui il nostro Istituto è orientato ricordiamo:
1. PERSONALIZZAZIONE DELL'APPRENDIMENTO - INSEGNAMENTO Per alunni che necessitano di strategie didattiche differenziate mediante progettazione
personalizzata degli obiettivi specifici di apprendimento
> utilizzo di momenti di compresenza degli insegnanti
> valutazione formativa
> collaborazione scuola-famiglia
> collaborazione con le risorse educative del territorio
2. APPRENDIMENTO PER GRUPPI DI LIVELLO, GRUPPI ELETTIVI O DI COMPITO Per favorire le relazioni e stimolare la collaborazione produttiva fra gli alunni, nella direzione di
una costruzione sociale del sapere mediante > strategie di lavoro di gruppo
3. VALORIZZAZIONE DELL'ERRORE IN SENSO FORMATIVO Per cercare di considerare l’ERRORE in modo diverso e cioè:
> come punto di partenza per nuovi apprendimenti senza mortificare l'alunno
> per orientare il recupero di abilità non ancora consolidate
> per favorire strategie metacognitive (esplicitare e confrontare con gli altri la strategia utilizzata)
4. ACQUISIZIONE DI ABILITA' DI STUDIO Per favorire l'acquisizione di un metodo di studio efficace si attivano competenze in relazione
alla:
> comprensione globale e analitica dei contenuti studiati
> capacità di analisi
> capacità di sintesi
> capacità di rielaborazione personale
> capacità di memorizzazione
> capacità di realizzare connessioni e collegamenti
5. USO DI SUSSIDI E STRUMENTI DIDATTICI - LABORATORI Per favorire un apprendimento legato alla concretezza del "fare", la didattica della scuola di base
cerca di creare "laboratori" di esperienze, anche mediante l'uso delle tecnologie informatiche e di
spazi strutturati, per differenziare le strategie didattiche in relazione ai diversi stili di
apprendimento degli alunni (uso di videocassette, diapositive, lucidi, ed rom, blogs didattici, ...)
Le attività di laboratorio (artistico, musicale, informatico, scientifico, tecnologico, linguistico e
motorio), nella Scuola Secondaria di Primo grado, offrono un importante contributo allo scopo di
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creare situazioni di apprendimento diversificate, atte a far nascere e sviluppare interessi personali
e a favorire l'apprendimento.
LA VALUTAZIONE SCOLASTICA
Si attua sistematicamente in itinere, durante l'anno scolastico e alla fine dei Trimestri,
attraverso prove di verifica variamente strutturate, osservazioni sistematiche,
colloqui individuali, conversazioni.
LA VALUTAZIONE:
è formativa (permette all'insegnante di progettare nuovi interventi didattici
per conseguire un miglior successo formativo)
è orientativa (fornisce alle componenti del Sistema Scolastico informazioni
sul processo di apprendimento)
favorisce la crescita personale
è trasparente (vengono comunicati e descritti i momenti della valutazione a
genitori e alunni)
è collegiale (richiede condivisione di finalità, criteri e metodologie educative)
è individualizzata (rispetta ritmi, tempi e livelli di alunni con difficoltà di
apprendimento)
è dinamica (prevede un punto di partenza, un itinerario programmato, un
punto di arrivo)
è globale (prende in esame gli aspetti cognitivi e non degli alunni).
Strumenti della valutazione
osservazioni sistematiche fatte in itinere
documento trimestrale di valutazione
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I CRITERI DI VALUTAZIONE Nella scuola secondaria di primo grado la valutazione è espressa in decimi
Allegato 1. Tabella dei criteri di valutazione degli apprendimenti. voto giudizio codice di comportamento cognitivo
4 Gravemente insufficiente
L’alunno mostra gravi lacune nell'acquisizione dei concetti e dei
contenuti oltre che nell'esposizione (orale); L'elaborato presenta
gravi lacune (è gravemente incompleto con molti e gravi errori;
oppure, pur essendo completo) presenta numerosissimi errori e
imprecisioni (scritto)
5 Non Sufficiente
L’alunno mostra una preparazione incompleta e presenta
imprecisioni nell’esposizione, pur ricordando i concetti essenziali
(orale); L’elaborato (è incompleto, ma essenzialmente corretto,
oppure, pur essendo completo) presenta pochi ma gravi errori o
molti errori non gravi o ripetuti (scritto).
6 Sufficiente L’alunno mostra di possedere i concetti essenziali che sa esporre
in modo sintetico, seppure con qualche approssimazione (orale);
L’elaborato (è completo e) presenta pochi errori non gravi o
imprecisioni ripetute, ma delinea un livello essenziale di
competenze raggiunte (scritto).
7 Buono L’alunno ha organizzato i contenuti in modo adeguato e li sa
esporre in modo corretto (orale); L’elaborato è corretto con
qualche imprecisione o errore sporadico (scritto).
8 Distinto L’alunno ha organizzato e approfondito i concetti e li sa esporre ordinatamente (orale); L’elaborato è pienamente corretto e svolge la consegna in modo adeguato (scritto).
9 Ottimo L’alunno ha approfondito i contenuti e li espone in modo sostanzialmente autonomo dalle sollecitazioni o dalle domande-guida dell’insegnante (orale); L’elaborato è pienamente adeguato alla consegna, graficamente ordinato, molto preciso (oppure con tratti di originalità creativa) (scritto)
10 Eccellente L’alunno ha approfondito e rielaborato in modo originale i contenuti e li espone in modo autonomo e brillante (orale); L’elaborato presenta caratteri di eccellenza (nel problem solving), originalità e sviluppo creativo della consegna (scritto).
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CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO IN CONDOTTA
1) RISPETTO DEGLI ALTRI: rispetta gli altri e le Istituzioni scolastiche
2) RISPETTO DELLE REGOLE: conserva e mette in pratica le norme del regolamento
scolastico
3) PARTECIPAZIONE: partecipa in modo attivo e produttivo alle diverse attività di classe
4) IMPEGNO: rispetta le consegne date e non si sottrae alle verifiche
5) FREQUENZA: frequenta le lezioni in modo consapevole (pochi ritardi e assenze- giustifica
in tempo utile assenze e ritardi)
Allegato 2 Tabella di valutazione del comportamento.
giudizio codice di comportamento
Gravemente
insufficiente
o
non
sufficiente
L’alunno non rispetta le regole di comportamento, pur
sollecitato e richiamato / si dimostra recidivo / nel mettere in
pericolo sé stesso, i compagni e il personale scolastico / nel
danneggiare le strutture / nella mancanza di rispetto verso gli
altri / trascina altri verso il comportamento deviante / produce
volontariamente danni.
Sufficiente
L’alunno rispetta le regole, ma solo se continuamente
sollecitato / non ha rispettato le regole in episodi sporadici,
mostrando poi la buona volontà di riparare / o ancora /
l’alunno rispetta le regole del vivere sociale, ma arriva
spesso in ritardo / fa molte assenze / spesso va via in
anticipo.
Buono
L’alunno rispetta sostanzialmente le regole, pur essendo
moderatamente vivace / se sollecitato controlla il proprio
comportamento / tenta di auto correggersi / ha migliorato il
comportamento
Distinto
L’alunno rispetta le regole, è collaborativo nei confronti dei
compagni e dell’insegnante / rispetta le cose comuni / è
responsabile / partecipa attivamente alla vita di classe
Ottimo
L’alunno rispetta le regole / è collaborativo nei confronti dei
compagni e dell’insegnante / si pone come elemento
trainante/positivo all’interno della classe / partecipa
attivamente, in modo pertinente, con contributi personali
Eccellente
L’alunno rispetta le regole / ha un atteggiamento responsabile
in ogni situazione / anche autonomamente / è collaborativo
nei confronti dei compagni e dell’insegnante / si pone come
elemento trainante positivo all’interno della classe / durante
tutto il periodo scolastico / si è distinto in qualche episodio o
comportamento esemplare
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Lo studente che, al termine dell’a.s. denoterà un così grave profilo sul piano della condotta,
si troverà nell'impossibilità di affrontare in maniera produttiva gli impegni della classe
successiva e quindi, nello scrutinio finale di giugno, sarà dichiarato non ammesso alla
classe successiva.
N.B.: Nella attribuzione del voto di condotta il consiglio di classe terrà conto del
miglioramento del comportamento a seguito di note e sanzioni disciplinari
somministrate.
Griglia di valutazione in percentuale delle prove oggettive
DESCRITTORI % VOTO
Mancato raggiungimento degli obiettivi 0 % - 40 % 4
Raggiungimento parziale degli obiettivi 41 % - 50% 5
Complessivo raggiungimento degli obiettivi 51% - 64% 6
Raggiungimento degli obiettivi 65% - 74 % 7
Pieno raggiungimento degli obiettivi 75 % - 84 % 8
Pieno e completo raggiungimento degli obiettivi
85 % - 94 % 9
Pieno e lodevole raggiungimento degli obiettivi
95 % - 100 %
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La valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione è
espressa in decimi.
La valutazione prevede prove periodiche che consentiranno di verificare il livello di
apprendimento dei singoli alunni e saranno conformate agli obiettivi specifici della
didattica. Il Consiglio di Classe sulla base di una griglia, a fine quadrimestre, valuta il
processo di crescita e di formazione dell’alunno in relazione agli obiettivi didattici stabiliti ,
tenendo conto dei seguenti fattori: livelli di partenza, capacità, impegno manifestato e
progressi registrati.
Le singole discipline valuteranno il livello di raggiungimento degli obiettivi specifici
attraverso la scala docimologica.
Questo Istituto si impegna a guidare l’alunno al riconoscimento e alla
realizzazione di sé
STO BENE CON ME STESSO: mi riconosco , mi accetto. Conosco i miei punti di forza e
cerco di valorizzarli. Conosco i miei punti deboli e accetto suggerimenti per migliorarli.
Affronto le situazioni consapevole dei miei limiti e delle mie potenzialità.
SO ORGANIZZARMI AUTONOMAMENTE: so prendere decisioni e motivare le ragioni
della mia scelta.
SO RISOLVERE UN PROBLEMA CHE MI SI PRESENTA.
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A tale scopo i Consigli di classe promuovono fin dalla classe 1^ un percorso di
orientamento in modo da favorire nell’alunno la:
− Conoscenza di sé ( tratti della personalità, uso del tempo libero, rapporti con la famiglia e i
coetanei )
Attraverso:
− attività del Progetto d’Accoglienza
− attività curricolari ( lettura e rielaborazio-ne di testi significativi, visione di film,
conversazioni, discussioni che consentano ai ragazzi di parlare di sé e di confrontarsi con gli
altri )
− Conoscenza di sé ( bisogni – problemi – difficoltà )
Attraverso:
− specifici progetti didattici
− cineforum
− attività teatrale
− orientamento scolastico nelle classi terze
− Conoscenza di sé: ai fini della scelta scolastica dell’immediato futuro (attitudini, limiti,
potenzialità…)
− Cambiamento fisico e le sue risonanze psicologiche nel rapporto con adulti e coetanei
Questo Istituto si impegna a favorire rapporti interpersonali di intesa e di
collaborazione degli alunni con coetanei e adulti.
STO BENE CON COMPAGNI ED INSEGNANTI: li accetto e sono accettato da loro -
rispetto le regole - collaboro e accetto la mia responsabilità - per il buon andamento del
gruppo offro e accetto aiuto - tengo conto degli interventi e delle sollecitazioni - sono
solidale e responsabile con gli altri - accetto o esprimo le opinioni anche diverse dalle mie.”
A tale scopo i Consigli di classe, tenuto conto degli specifici bisogni del gruppo, operano in
modo da:
− favorire la reciproca conoscenza e interazioni positive
Attraverso:
− conversazioni (esplicazione confronto di esperienze - situazioni emotive –problemi )
− discussioni
− giochi di conoscenza
− elaborazione di regole
− lavori a coppie e a piccoli gruppi
− turnazione della disposizione degli alunni in classe
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− visite guidate-viaggi di istruzione
− attività sportive
− attività espressive
− tecniche di comunicazione nei gruppi ( circle time…)
− favorire l'accettazione dell'altro
Attraverso:
− proposta del valore dell’accettazione attraverso scelte di modalità comunicative non
emarginanti
− individuazione dei casi di alunni isolati e /o emarginati e loro valorizzazione all’interno
del gruppo
− non ignorare manifestazioni di non accettazione /di intolleranza
− attività finalizzate all’ascolto (− attività finalizzate al confronto di opinioni
− educazione alla cittadinanza
− favorire un clima di collaborazione e di solidarietà
Attraverso:
− spunti/motivazioni tali da attivare riflessioni confronti , “voglia” di condividere (il “Sé, ”
l’attualità, il nuovo” “il diverso”)
− cercare occasioni in cui gli alunni condividano progetti e esperienze comuni
Questo Istituto si impegna a sviluppare le individuali capacità cognitive.
Favorisce l’apprendimento offrendo percorsi positivi, significativi e
gratificanti:
APPRENDERE NON E’ DIFFICILE - ne sono capace - posso riuscire - sono in grado di
ottenere risultati che mi soddisfano
APPRENDERE E’ SIGNIFICATIVO: mi interessa - mi è utile - è piacevole - è divertente.
A tale scopo i Consigli di classe hanno cura di:
Conoscere e valorizzare le precedenti esperienze formative degli alunni attraverso:.
− Progetto Accoglienza
− Rilevamento delle risorse e dei bisogni specifici di ogni alunno
− Incontri con insegnanti della scuola primaria
− Incontri con equipe socio-psico-pedagogica nel caso di alunni portatori di handicap
− Osservazione sistematica del percorso di crescita
− Programmazione di interventi individualizzati effettivamente ed efficacemente
percorribili da ognuno.
Mettere in atto progetti di intervento di recupero/consolidamento da realizzarsi :
− da parte di ogni docente nel proprio ambito disciplinare
− da parte dei docenti titolari in orario extra-scolastico
− mediante piani di studio personalizzati
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− Riflessione collegiale sul significato / ruolo della motivazione nel processo di
apprendimento e sul come attivarla e/o svilupparla
− Programmazione di interventi che rispondano ai reali bisogni degli allievi
− Visite d’istruzione
− selezione di strategie metodologiche adeguate alla psicologia dell’età evolutiva, che diano
adeguati spazi al ludico, all’operativo e al problematico.
Questo Istituto si impegna a favorire la trasversalità dei saperi
A tale scopo i Consigli di classe coordinano l'attività curricolare in modo tale da guidare
l’alunno a:
− stabilire confronti e relazioni fra i diversi ambiti disciplinari
Attraverso:
− progetto di attività pluridisciplinari e interdisciplinari
− attività curricolari
− utilizzo di diversi linguaggi specifici
− conoscenza ed uso del linguaggio informatico – multimediale
− sviluppo della sensibilità ed interesse per la realtà e della capacità di utilizzare cono-
scenze per comprenderla e interpretarla
Attraverso:
− percorsi e proposte di attività di Educazione Ambientale
− percorsi e proposte di attività per l’introduzione delle Nuove Tecnologie
− attività trasversali finalizzate a conoscere temi e problemi attuali
Questo Istituto si impegna a favorire la conquista di un metodo di studio A tale scopo i Consigli di classe nell’arco del triennio prevedono di:
− Guidare l’alunno all’acquisizione di un metodo di studio
Attraverso:
− attività finalizzate alla conoscenza e all'uso del manuale scolastico
− sistematiche proposte di tecniche di lettura per l'apprendimento nei vari ambiti disciplinari
− selezione di coerenti interventi per avviare all'organizzazione del lavoro (tempi, modalità
di esecuzione ecc…)
− consolidamento del metodo di studio
Attraverso:
− Rilevazione dei bisogni, utilizzo di strategie specifiche e tecniche per facilitare
l’apprendimento e la rielaborazione di contenuti
− attività di recupero curricolare
− applicazione autonoma di un metodo di studio
− Offrire opportunità per ampliare e arricchire il proprio sapere
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Attraverso:
− attività di potenziamento curricolare
− uso funzionale di strategie per guidare gli alunni all’uso fina-lizzato e personale del
metodo di studio ( sottolineatura, mappe concettuali, schemi, tabelle ecc… )
− attività di potenziamento extra-curricolari: introduzione allo studio della lingua latina,
conversazioni in lingua straniera.
Questo Istituto si impegna a far riconoscere interessi da coltivare
A tale scopo i Consigli di classe, fatte proprie le indicazioni nazionali per la costruzione dei
piani di studio personalizzati, offrono l’opportunità di:
− Sperimentare il piacere della lettura
Attraverso:
− Promozione alla Lettura
− Utilizzo della biblioteca della scuola
− Proposta a tutti gli allievi di classici significativi per il preadolescente
− Adesione ad iniziative proposte dal territorio
− Adesione ad attività musicali scolastiche
− Adesione ad attività di drammatizzazione
− Adesione a proposte teatrali del territorio
Criteri per la conduzione degli esami di licenza
Per evidenziare l’aspetto dell’esame come momento conclusivo di un percorso di studi che abbia il
carattere di verifica formativa, in cui l’alunno sia in grado di rielaborare le conoscenze acquisite
nell’arco del triennio, è necessario far riferimento al P.S.P elaborato nel triennio stesso. Il Consiglio
di classe stabilisce alcuni criteri di conduzione del colloquio, in maniera tale che esso possa
consentire all’alunno di essere protagonista e mostrare le conoscenze, le abilità e le competenze
maturate. Per fare in modo che l’alunno possa affrontare in tutta serenità l’esame, il colloquio
partirà da un argomento scelto dal candidato, attraverso il quale l’alunno stesso effettuerà una serie
di collegamenti. Per gli alunni più timidi o insicuri nell’autonomia espositiva s’imposterà un
colloquio di tipo dialogico con domande mirate ed opportune sollecitazioni, in modo da fornire una
più facile esposizione. Altri aspetti a cui verrà prestata la massima attenzione:
Fare in modo che la prova si svolga in un’atmosfera di fiducia e sicurezza in modo tale che
l’alunno possa dare il meglio di sé
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Evitare una successione arida di domande e risposte nell’ambito delle diverse discipline
Fornire al colloquio una dimensione interdisciplinare che consenta all’alunno di costruire il
suo percorso mediante passaggi logici e consequenziali
Giungere, attraverso una serena conversazione, ad accertare non solo le conoscenze, ma
anche abilità e competenze
Consentire all’alunno di esprimere giudizi personali e rielaborare esperienze scolastiche e di
vita.
Per quanto concerne le prove scritte si seguiranno le indicazioni normative , esse saranno formulate
in modo da consentire all’alunno di mettere in evidenza la propria capacità di rielaborazione e di
organizzazione delle conoscenze acquisite.
PROVA NAZIONALE INVALSI.
A differenza delle altre prove scritte la prova nazionale sarà comune a tutte le scuole. Dall’a.s.
2017/2018, la prova nazionale Invalsi di Italiano, Matematica e Inglese, si terrà nel mese di Aprile e
la partecipazione alla prova sarà requisito di ammissione all’esame di Stato
APPENDICE PTOF ATTIVITA’ DELLA SCUOLA
ACCOGLIENZA
E' il progetto con cui gli allievi vengono accolti nell’Istituto comprensivo . Tale attività prende
avvio già nell'anno che precede il loro ingresso alla scuola, con approcci sistematici tra i docenti
della Scuola Secondaria di I grado e gli alunni delle classi quinte delle locali Scuole Primarie. Gli allievi vengono sollecitati a porre domande e curiosità, e invitati a visitare gli edifici
scolastici, i laboratori, la palestra e le varie aule, nelle quali vengono coinvolti fattivamente
nelle attività scolastiche.
Il Progetto Accoglienza prevede poi alcuni incontri del Dirigente Scolastico con i genitori e i
futuri alunni per la presentazione dell'offerta formativa della scuola, attraverso l’Open day. In
questa sede vengono consegnati i moduli per l'iscrizione formale e un prospetto con tutte le
attività opzionali e facoltative già ripartite nell'arco dell'anno scolastico per ciascuna classe.
ORIENTAMENTO FORMATIVO
E' il progetto che di fatto accompagna gli allievi della scuola per l'intero triennio.
L’orientamento non è solamente rivolto alla scelta dell'indirizzo di studi per la scuola secondaria di 2° grado; ma orientare, in senso formativo, assume sempre più il significato di
aiutare l'allievo/a a operare scelte consapevoli e responsabili, sempre e comunque autonome, in
relazione a questioni e aspetti della sua vita, anche quella di tutti i giorni. La dimensione
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orientativa dell'offerta curriculare e formativa della scuola trova il suo fondamento nella
comprensione del percorso educativo e didattico che i ragazzi e le ragazze compiono durante il
triennio, nella riflessione sui punti forti e punti deboli del proprio processo di apprendimento,
nell'autovalutazione degli esiti conseguiti rispetto alle sue aspettative e a quelle della propria
famiglia.
L'attività di orientamento formativo è caratterizzata sostanzialmente da alcuni elementi
fondanti:
a) L'organizzazione di situazioni formative centrate sull'operatività dei ragazzi e delle ragazze; b) La progettazione di esperienze formative in cui gli allievi siano impegnati a dare un "risultato
in termini di prodotti visibili e spendibili nella realtà scolastica ed extrascolastica; ( esempi di
"prodotti": produzioni di piccoli volumi; realizzazione di kit multimediali; produzione di video
e/o CD-Rom; realizzazione di grafici e disegni, organizzazione e gestione di servizi, oppure di
manifestazioni sportive e/o culturali) ecc..;
e) L'uso in chiave formativa di contenuti disciplinari selezionati secondo criteri di funzionalità
rispetto al lavoro su cui gli allievi sono impegnati con momenti di lezione, di apprendimento
cooperativo, alternati a momenti di ricerca e di studio personali oppure a lavori di ricerca per
gruppi di livello, di compito, di elezione; d) La partecipazione ad esperienze formative disciplinari e/o trasversali presso i laboratori di
scuole secondarie di II grado come opportunità di ampliamento delle conoscenze e delle abilità
acquisite, ma anche come occasione per acquisire informazioni e consapevolezza circa gli
indirizzi di studio successivi alla Scuola Secondaria di I grado;
e) L'ampia articolazione delle esperienze individuali e della classe durante il triennio. La
possibilità di realizzare, per effetto della legge di riforma n.° 53/2003, attività obbligatorie e
quelle opzionali aggiuntive e facoltative, permette alla scuola di arricchire, e di molto, la
gamma delle esperienze scolastiche degli allievi, con una positiva ricaduta sulla formazione
personale e sugli apprendimenti individuali;
CONTINUITÀ SCUOLA PRIMARIA/SCUOLA SECONDARIA DI I
GRADO
E' prassi consolidata che gli insegnanti seguano l'andamento degli alunni problematici a partire
dalla scuola primaria (colloqui con i docenti su interventi didattici e loro evoluzione); partecipando periodicamente ai gruppi di lavoro in modo da garantire la predisposizione di
strategie metodologico-didattiche ed educative capaci di assicurare un valido inserimento nella
classe prima; quando risulta necessario, inoltre, l’insegnante della scuola primaria accompagna
l'alunno nella scuola secondaria di I grado in modo da facilitarne l'integrazione.
CONTINUITÀ SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO/SCUOLA
SECONDARIA DI II GRADO
Viene attuata una serie e consapevole attività di orientamento onde evitare insuccesso e
dispersione al grado successivo; vengono, inoltre, organizzati colloqui fra i docenti dei due
ordini di scuola per presentare i casi particolari; è possibile programmare ed attivare progetti in
base ai quali gli alunni con gravi difficoltà vengono gradualmente inseriti nell'ordine di scuola
superiore.
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CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Il nostro Istituto ha deliberato la prosecuzione della sperimentazione dei nuovi modelli nazionali
per la certificazione delle competenze degli allievi, da rilasciare al termine della scuola primaria e
della scuola secondaria di I grado, in quanto la progressiva e graduale generalizzazione degli
strumenti di certificazione appare infatti la strategia migliore per favorire una consapevole
partecipazione degli insegnanti e trasformare l'adozione dei nuovi dispositivi in uno stimolo
importante per rinnovare le pratiche valutative, didattiche e progettuali
PROGETTO “EVENTI”
Tale progetto riguarda tutte le manifestazioni , dibattiti e spettacoli in generale che il nostro Istituto
organizzerà nel corso degli anni per celebrare vari eventi
PROGETTO
“LABORATORIO ALTERNATIVO PER ALUNNI IN DIFFICOLTÀ”
Il progetto che vedrà coinvolti gli allievi segnalati dai vari consigli di classe dopo attento
monitoraggio da parte dei singoli docenti, prevede l’attivazione di diversi laboratori relativi
prevalentemente all’ambito tecnico-pratico-artistico
ACCOGLIENZA PER ALUNNI CHE USUFRUISCONO DELLO SCUOLABUS
Dopo un monitoraggio sui bisogni dell’utenza, in relazione alle esigenze del trasporto scolastico,
l’istituzione scolastica ha promosso iniziative volte all’accoglienza degli alunni.
In particolare la sezione accoglienza è rivolta agli alunni pendolari che, per esigenze lavorative
della famiglia, arrivando alle sedi di appartenenza in anticipo rispetto all’orario di avvio delle
attività didattiche, sono esposti ai pericoli della strada.
Tale servizio è svolto per gli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado utilizzando
docenti interni che daranno la loro disponibilità per tutto il corso dell’anno scolastico tenendo
impegnati gli alunni in attività incentrate sulla lettura di testi di vario tipo adeguati a contesti
scolastici e sullo sviluppo di un atteggiamento esplorativo a partire dalle proprie conoscenze per
affrontare e risolvere problemi.
PON "PER LA SCUOLA" PROGETTO 10.1.1A-FSE PON-CALABRIA-2017-308 “LA
SCUOLA DELLE COMPETENZE”
Il progetto, articolato in sette moduli, indirizzati ad alunni della scuola primaria e della scuola
secondaria di primo grado, si propone lo scopo di sviluppare l’autostima degli alunni,
potenziandone la motivazione allo studio.
Moduli Titolo
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Educazione motoria; sport, gioco didattico Sport a scuola (Prim-30 ore)
Educazione motoria; sport, gioco didattico Sportivamente (SSIG-30 ore)
Potenziamento della lingua straniera Easy English (Prim-30 ore)
Potenziamento della lingua straniera So we speak English (SSIG-30
ore)
Laboratorio creativo e artigianale per la
valorizzazione delle vocazioni territoriali
Io... esploratore della mia
storia(SSIG-30 ore)
Potenziamento delle competenze di base Comunichiamo con le parole
(SSIG-30 ore)
Potenziamento delle competenze di base La classe interattiva (SSIG-30
ore)
Progetto “Sport di classe”-Scuola Primaria
“Sport di Classe” e il progetto promosso e realizzato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Universita
e della Ricerca e dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano per diffondere l’educazione fisica e
l'attivita motoria nella scuola primaria coinvolgendogli alunni delle classi quinte della scuola
primaria
CERTIFICAZIONE LINGUA INGLESE Il nostro Istituto è stato inserito nella rete di scuole che preparano alle certificazioni Cambridge
English. Come Preparation Center ha ottenuto il certificato rilasciato dalla Cambridge English. Gli
alunni vengono preparati per conseguire le certificazioni A1,A2,B1. L'Istituto è anche Centro Esami
Cambridge.
PROGETTO “COSTRUISCO IL MIO SUCCESSO”
In vista della nuova formulazione delle prove Invalsi, il nostro Istituto ha predisposto un progetto
che vedrà coinvolti gli insegnanti di Italiano, Matematica e Inglese della classi terze della scuola
secondaria di primo grado. Il progetto, coerente con le linee del piano digitale, sarà caratterizzato
da simulazioni online delle prove Invalsi all’interno dei laboratori multimediali della Scuola.
PROPOSTE PROGETTUALI RELATIVE A LABORATORI TERRITORIALI PER L’OCCUPABILITA’ DA
REALIZZARE NELL’AMBITO DEL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
Tramite un progetto in rete che prevede la collaborazione tra scuola e soggetti esterni per la
realizzazione di progetti specifici, il nostri istituto ha aderito a questa proposta che intende fornire
un reale strumento di formazione, opportunità di crescita per i giovani, con l’obiettivo di formare
coloro che progetteranno, pianificheranno opereranno nelle città del futuro
PROGETTO “PRIMO SOCCORSO A SCUOLA” Il progetto nasce nell’ambito delle iniziative legate all’Educazione alla salute e si propone di fornire agli alunni e al
personale della scuola nozioni relative al sistema di emergenza e di pronto soccorso
OBIETTIVI GENERALI
Coinvolgere attivamente nel rispetto dei rispettivi ruoli e competenze in un
progetto di sensibilizzazione e formazione sui gesti terapeutici d’urgenza le
componenti individuali ed istituzionali
Fornire agli allievi e al personale della scuola elementi conoscitivi e formativi sulle funzioni vitali del corpo umano e sul loro riconoscimento e sulle modalità di primo intervento
in urgenza
56
Fornire agli allievi una conoscenza “diretta” sull’organizzazione del sistema
dell’emergenza sul suo funzionamento e sulla sua attivazione
Contribuire a divulgare la cultura dell’emergenza e i valori che la supportano (solidarietà, senso civico)
Sviluppare la cultura della prevenzione nei diversi contesti, con particolare attenzione al mondo della scuola
OBIETTIVI SPECIFICI
Saper utilizzare farmaci, medicamenti, altre sostanze e dei servizi di emergenza
Acquisire nozioni utili su Pronto Soccorso, primo intervento e 118
Saper eseguire azioni specifiche in situazioni impreviste e di emergenza
Saper controllare lo stato emotivo ed ansioso nella gestione di un imprevisto e adottare strategie per ottenere
comportamenti adeguati
Conoscere la catena del soccorso con particolare attenzione all’allertamento precoce e primi interventi
Fornire informazioni utili sul buon uso del Pronto Soccorso e del 118
Approfondire le situazioni a rischio (corpo estraneo, rischi domestici, cinture
di sicurezza)
Cenni sulle possibilità di primo intervento
Il progetto si basa su azioni formative con un’articolazione in moduli didattici, personalizzati in base alle esigenze
degli allievi e delle classi e del personale della scuola e prevede l’adozione di materiale didattico omogeneo e coerente
al fine di evitare un uso eccessivo di termini tecnici a favore di testi brevi corredati da immagini e filmati esemplificativi delle situazioni di emergenza e simulazioni in aula dei gesti di primo soccorso, coinvolgendo in prima
persona gli alunni e il personale della scuola, rendendoli protagonisti attivi nel processo di conoscenza.
DESTINATARI
Alunni dell’Istituto e personale scolastico
RISORSE UMANE
Le risorse umane impegnate nel progetto opereranno a titolo gratuito (volontariato)
CONTENUTI
La catena del soccorso con particolare attenzione all’allertamento precoce e primi interventi Informazioni utili sul buon uso del Pronto Soccorso e del 118
Le situazioni a rischio (corpo estraneo, rischi domestici, cinture di sicurezza)
Possibilità di primo intervento
Gli incontri si articoleranno secondo la seguente scansione:
lezioni frontali
pratica con simulazione
sintesi finale
Somministrazione questionario finale
TEMPI DI ATTUAZIONE: Anno scolastico.
RISULTATI ATTESI
Riconoscere alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio
corpo
Acquisire consapevolezza dello stato di benessere e di salute avendo cura e rispetto di sé nella globalità della
propria persona
Sviluppare comportamenti adeguati per mettere in atto il soccorso, per la prevenzione degli infortuni e per la
sicurezza nei diversi ambienti e situazioni
Progetto Solidarietà AMREF: “Link to school”-Scuola Primaria
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Si tratta di un percorso di educazione interculturale e di sostegno al progetto “Scuole in Kenya” e si propone
di offrire alle scuole italiane e a quelle africane la possibilità di conoscersi attraverso un reciproco scambio di
esperienze, vissuti e idee sul tema del Diritto alla salute e all’istruzione.
Progetto “Educazione al teatro”- Scuola Primaria
Il teatro non è solo uno strumento efficace per far emergere la potenzialità degli alunni, abituandoli a lavorare in un clima di collaborazione e di gioia, ma si presta a percorsi interdisciplinari e suggestivi, in cui
lingua italiana, musica, l’educazione all’immagine, l’espressione corporea si integrano e si rinforzano a
vicenda. Il progetto vede gli alunni impegnati in un percorso di lettura mirato alla scelta degli avvenimenti più coinvolgenti per raccontare la storia in fumetto.
PROSPETTO RIASSUNTIVO:
Attività progettuali per l’anno scolastico 2017/2018:
SCUOLA DELL’INFANZIA
DENOMINAZIONE
“A piccoli passi nel territorio
con la nuvoletta Olga”
“La nuvoletta Olga va a teatro”
“Con i colori facciamo arte”
“Giochiamo a fare robotica”
“Cresciamo con il teatro”
“Crediamoci ancora”
“La creatività è l’intelligenza
che si diverte”
La settimana della cultura
bambina
SCUOLA PRIMARIA
DENOMINAZIONE
Solidarietà AMREF:
LINK TO SCHOOL
Educazione al teatro
Coding Lab
Ambiente e territorio: io
riciclo
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Sport di classe
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
DENOMINAZIONE
Progetto eventi
Accoglienza alunni
pendolari
Laboratorio di arte “Come
dei veri artisti”
“Costruisco il mio
successo”-Preparazione alle
prove Invalsi
Promozione ed educazione
alla lettura. Incontro con
l’autore
Meglio belli dentro... che
bulli fuori
Progetti PON
Certificazioni linguistiche
Inglese
Nella scuola primaria le attività extracurriculari pomeridiane si terranno dalle ore 15 alle ore 17
dal lunedì al venerdì, nella scuola secondaria di primo grado le attività extracurriculari
pomeridiane si terranno dalle ore 14.30 alle ore16.30 dal lunedì al venerdì.
La scuola, pur dotata di attrezzature informatiche, con LIM in tutte le classi di scuola secondaria di
primo grado e scuola primaria e una per ogni plesso di scuola dell'infanzia, con n° 10 laboratori
(di cui n° 7 s.s.p.g., n° 3 s.p., n° 1 palestra (presso la sede della s.s.p.g.), n° 1 sala teatro(presso la
sede della s.s.p.g.), necessita, a garanzia di una migliore qualità del servizio e in relazione agli
obiettivi programmati di: laboratorio artistico, laboratorio musicale per la scuola primaria, aule
multimediali per la scuola dell'infanzia, software didattici avanzati per la scuola secondaria di primo
grado, adeguamento della dotazione informatica dei laboratori esistenti, aule alternative per
l'apprendimento con laboratori mobili
POSTI DI ORGANICO
Per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il triennio prenderà
come riferimento l’organico dell’anno scolastico in corso che risulta così costituito: numero
complessivo di docenti 84 , di cui 75 a tempo indeterminato e 9 a tempo determinato, come di
seguito distinti per classe di concorso:
Classe di concorso (SSIG) Tempo indeterminato Tempo determinato
A043= 5 5
A059= 3 3
59
A345= 2 2
A245= 1 1
A445= ore 2 ore 2
A028= 1 1
A030= 1 1
A032=1 1
A033= 1
Religione SSIG= 1 1
AD00 Sost= 4 3 ore 14
Strumento musicale AC77=1 1
S.M. A177= 1 1 2 (14+4)
S.M. AM77=1 1
AJ77= 1 2 (14+4)+2
Scuola Primaria-Posto comune
22
22
Religione= 1+ ore 12 1 ore 12
Inglese= 1 1
Sostegno= 11 9 2 (11 ore+9 ore)
Infanzia
Posto comune= 16 16
Religione= 1 1
Sostegno= 2 2
Totale Sostegno 19 (14 T.I. + 5 T. D.)
ORGANICO DI POTENZIAMENTO-UTILIZZO E RICHIESTE
In base a quanto emerso nel RAV, alle azioni progettate nel PDM, alle priorità evidenziate nel
presente documento, l’Istituto richiede per l’organico potenziato n. 5 unità per il potenziamento
delle competenze nella madrelingua, in matematica e nelle lingue straniere.
ORGANICO DI POTENZIAMENTO RICHIESTO / UTILIZZATO
Unità di personale in organico di potenziamento: 5
Classe di
concorso
Ore da
prestare
Supplenze
brevi
Corsi di
recupero /
potenziamento
Progetti Ore di
utilizzo
A345
Inglese
800 370 180 250 P1 800
60
A047
Matematica
600 300 200 100 P1 600
A043
Italiano
600 300 200 100 P1 600
EE 800 370 330 100 P1 800
EE 800 370 330 100 P1 600
TOTALE 3.600 1.710 1.240 650 3.400
Tutte le attività progettuali in itinere rientreranno nelle macro aree individuate
PROGETTI ORGANICO DI POTENZIAMENTO
PROGETTO DI LINGUA INGLESE "ENGLISH FOR FUN"
Denominazione progetto ENGLISH FOR FUN
Priorità cui si riferisce Miglioramento delle competenze in lingua inglese degli studenti
Traguardo di risultato
(event.)
Migliorare le competenza linguistiche e giungere al conseguimento della certificazione
Obiettivo di processo
(event.)
Allineare i criteri di valutazione delle prove utilizzati dai docenti
Situazione su cui
intervenire Innalzare i livelli nell'ambito della comunicazione linguistica per
ottenere negli alunni uno spirito di adattamento che favorisca una
loro concreta apertura verso l’Europa
Attività previste Svolgimento di un certo numero di simulazioni e di attività
didattiche e laboratoriali
Risorse umane (ore) / area Un docente dell’organico di potenziamento ( classe A345) sarà
utilizzato per attività didattiche e verifiche. Impegno totale previsto:
250 ore.
Altre risorse necessarie LIM -Laboratorio Multimediale
Indicatori utilizzati quantificazione degli incontri per il potenziamento-controllo del
numero di iscritti-verifiche e prove standardizzate
Stati di avanzamento Incremento della frequenza degli alunni ai moduli e miglioramento
nei risultati delle verifiche- conseguimento della certificazione
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Valori / situazione attesi -Acquisire un metodo di studio che porti gli studenti a rendersi conto
dei meccanismi presenti nella lingua oggetto di studio
-Sviluppare negli alunni una buona competenza di base
-Innalzare i livelli di apprendimento nell’area linguistica
-Diffondere metodi innovativi e didattiche attraenti
-Sostenere lo sviluppo delle potenzialità dei singoli
PROGETTO MATEMATICA
Denominazione progetto Matematicamente
Priorità cui si riferisce Miglioramento delle competenze matematiche degli studenti
Traguardo di risultato
(event.)
Diminuire lo scarto percentuale attuale rispetto alla media nazionale
Obiettivo di processo
(event.)
Allineare i criteri di valutazione delle prove utilizzati dai docenti
Situazione su cui
intervenire Come è già stato evidenziato nella compilazione del Rav, in alcuni casi, per lacune pregresse, gli esiti delle prove sono inferiori rispetto alla media nazionale, si riscontra, dunque , l'esigenza di potenziare le simulazioni delle prove Invalsi, per spingere gli alunni ad esercitare la logica e il ragionamento.
Attività previste Svolgimento di un certo numero di simulazioni e di attività
didattiche e laboratoriali
Risorse umane (ore) / area Due docenti dell’organico di potenziamento (A047) e EE saranno
utilizzati per attività didattiche e verifiche. Impegno totale previsto:
200 ore.
Altre risorse necessarie LIM -Laboratorio Multimediale
Indicatori utilizzati quantificazione degli incontri per il potenziamento-controllo del
numero di iscritti-verifiche e prove standardizzate annuali di
matematica
Stati di avanzamento Incremento della frequenza degli alunni ai moduli e miglioramento
nei risultati delle verifiche
62
Valori / situazione attesi -Acquisire un metodo di studio basato sulla ricerca e
sull’apprendimento
-Innalzare i livelli di apprendimento nell’area matematico-scientifica
-Acquisire e sviluppare la capacità di osservazione, descrizione e
analisi di fenomeni
-Diffondere metodi innovativi e didattiche attraenti
-Sostenere lo sviluppo delle potenzialità dei singoli
PROGETTO ITALIANO
Denominazione progetto Comunichiamo con l'Italiano
Priorità cui si riferisce Miglioramento delle competenze in Italiano degli studenti
Traguardo di risultato
(event.)
Diminuire lo scarto percentuale attuale rispetto alla media nazionale
Obiettivo di processo
(event.)
Allineare i criteri di valutazione delle prove utilizzati dai docenti
Situazione su cui
intervenire Come è già stato evidenziato nella compilazione del Rav, in alcuni casi, per lacune pregresse, gli esiti delle prove sono inferiori rispetto alla media nazionale, si riscontra, dunque , l'esigenza di potenziare le simulazioni delle prove Invalsi, per spingere gli alunni ad esercitare la logica e il ragionamento.
Attività previste Svolgimento di un certo numero di simulazioni e di attività
didattiche e laboratoriali
Risorse umane (ore) / area Due docenti dell’organico di potenziamento ( A043 ) e EE saranno
utilizzati per attività didattiche e verifiche. Impegno totale previsto:
200 ore.
Altre risorse necessarie LIM -Laboratorio Multimediale
Indicatori utilizzati quantificazione degli incontri per il potenziamento-controllo del
numero di iscritti-verifiche e prove standardizzate annuali di
Italiano
Stati di avanzamento Incremento della frequenza degli alunni ai moduli e miglioramento
nei risultati delle verifiche
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Valori / situazione attesi -Acquisire un metodo di studio basato sulla ricerca e
sull’apprendimento
-Sviluppare modalità comunicative organizzate e consapevoli
-Innalzare i livelli di apprendimento nell’area linguistico-espressiva
-Diffondere metodi innovativi e didattiche attraenti
-Sostenere lo sviluppo delle potenzialità dei singoli
-Saper descrivere e rappresentare la realtà partendo dal sé per
giungere all’altro
VIAGGI DI ISTRUZIONE E USCITE DIDATTICHE
Tutte le classi della scuola, durante l'anno sono impegnate nella realizzazione di uscite
didattiche e/o viaggi di istruzione come ulteriori opportunità formative. Queste esperienze
hanno valenza di stimolo e di motivazione verso problematiche e/o tematiche da affrontare, o
si presentano come occasioni per consolidare conoscenze acquisite tramite lezioni e letture fatte
sui testi in adozione e/o sui giornali e riviste o tramite visioni di film o di sequenze contenute in
CD-ROM o DVD.
Per le classi terze è previsto, con il consenso delle famiglie, un viaggio di istruzione all'anno di
più giorni.
Tutte le uscite sono organizzate previa attività propedeutica in classe da parte dei docenti
Attività di Aggiornamento e Formazione dei Docenti
Secondo la normativa vigente spetta al Collegio dei Docenti definire il Piano di Aggiornamento
degli insegnanti che operano nell'istituto (art. 4 - DPR 416/74). In questo ultimo periodo, per
effetto delle innovazioni tecnologiche da un lato, e per la concomitanza della riforma delle
scuole e delle molte innovazioni introdotte nel sistema scolastico italiano, il Collegio , per l'attività di formazione e aggiornamento si è attenuto ai seguenti criteri:
a) Organizzazione di incontri di informazione e di formazione sulle innovazioni collegate con i
processi di riforma della scuola;
b) Produzione di materiali didattici per permettere l'introduzione delle innovazioni nella scuola
e per migliorare i processi di insegnamento/apprendimento (es. Percorsi didattici, scheda di
valutazione, progetti, ecc.);
64
e) Partecipazione a Progetti Didattici, a concorsi vari, a manifestazioni di carattere educativo e
didattico con l'impegno di coinvolgere le proprie classi o comunque allievi della scuola nelle
esperienze formative previste dagli Enti promotori dei progetti.
La legge 107/2015 prevede che la formazione sia strutturale, permanente ed obbligatoria e pertanto,
dopo un’analisi dei bisogno, l’Istituto ha deciso di adottare un piano di formazione coerente con
Piano dell’Offerta Formativa, il Rav e il PDM
PIANO DI
AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE IN SERVIZIO
Lo sviluppo professionale dei docenti va inteso come un processo sistematico e progressivo di
consolidamento e aggiornamento delle competenze, che permetta di realizzare, attraverso la crescita
dei singoli e la loro valorizzazione personale e professionale, il miglioramento dell’Istituzione
Scolastica nel suo complesso e, conseguentemente, nei risultati degli studenti.
In questa prospettiva svolgono un ruolo fondamentale ambienti di formazione che permettano
l’acquisizione e il potenziamento di competenze didattiche più rispondenti alle necessità e alle
modalità di apprendimento dei giovani, ambienti che possono essere realizzati grazie all’Autonomia
Scolastica, nelle sue dimensioni di:
- autonomia didattica
- ricerca sviluppo
La formazione in servizio costituisce un diritto personale in quanto funzionale alla piena
realizzazione e allo sviluppo della propria personalità.
Nella scuola dell’Autonomia, infatti, cambia il senso della Formazione e dell’Aggiornamento,
perché aumenta la responsabilità professionale per i Docenti.
In questo senso il processo di valorizzazione professionale e di carriera per il personale docente va
visto in coerenza con lo sviluppo dei processi stessi di valutazione del sistema nazionale.
La formazione e l’aggiornamento in servizio sono elementi imprescindibili del processo di :
- Costruzione dell’identità dell’Istituto.
- Innalzamento della qualità della proposta formativa di ciascuna scuola.
- Valorizzazione professionale.
- Valore per il sistema formativo del paese.
Finalità
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La vita professionale dei docenti si configura come ciclo dinamico che investe le scelte dei singoli
nei momenti della formazione iniziale, nella induzione professionale e nella formazione continua in
servizio (lifelong-learning).
La formazione in servizio va considerata come una dimensione coessenziale alla professionalità
docente, costituita da un’autonomia professionale e un codice deontologico, e ne rappresenta una
delle fondamentali dimensioni.
Il nuovo sistema che si basa sul “diritto alla formazione” deve essere in grado di offrire ai docenti
una vasta gamma di opportunità, per:
Promuovere una formazione permanente per tutto il personale della scuola;
collegare al meglio le attività d’aula con i percorsi formativi;
favorire la riflessione sull’esperienza, la capacità di utilizzo delle informazioni e delle nuove
conoscenze acquisite, quindi la capitalizzazione delle buone pratiche e delle politiche di
successo;
accertare le competenze acquisite con apposite certificazioni;
creare criteri guida per il monitoraggio finale, “la lettura” di nuovi bisogni/criticità, il
miglioramento continuo per i docenti e personale A.T.A.
Obiettivi formativi prioritari
Gli interventi di formazione sono finalizzati all’arricchimento ed al consolidamento delle
competenze professionali necessarie a sostenere i processi
di cambiamento in atto, e sono volti a promuovere la socializzazione delle esperienze e la
conoscenza di processi innovativi.
In tale prospettiva il sistema di formazione, a tutti i livelli, muove dalla consapevolezza della scuola
di essere fonte di conoscenza e di riflessione su se stessa.
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In particolare, sono da privilegiare:
interventi formativi sugli aspetti prioritari di natura metodologica, pedagogica, organizzativa e
di ambito disciplinare specificamente connessi ai processi di riforma e innovazione;
interventi formativi per le funzioni del personale docente correlate all’attività progettuale e
gestionale dell’autonomia;
anno di formazione;
iniziative per la promozione, ricerca e diffusione di modelli innovativi di formazione e
aggiornamento e per le iniziative di carattere nazionale di formazione a distanza;
interventi per il contrasto al disagio giovanile e per l’educazione alla cittadinanza;
iniziative nazionali di coordinamento e monitoraggio per gli interventi formativi per lo sviluppo
delle TIC;
Offerta formativa funzionale
Il modello formativo è caratterizzato da un ampio ventaglio di opportunità.
E’ auspicabile da parte della nostra istituzione scolastica una rappresentatività alle iniziative.
Rimangono priorità riconosciute in quanto funzionali all’innovazione le seguenti tematiche :
1. La didattica per competenze e curricolo di scuola (da svolgere nell'a.s. 2016-2017)
2. Metodologie per creare la migliore integrazione possibile dell’alunno straniero
3. Integrazione degli alunni in situazione di handicap
4. L’uso delle nuove tecnologie e dei software nella didattica
5. La Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione (Legge 107 -2015)
Metodologia
Per dare al presente piano un carattere di funzionalità, la metodologia sarà caratterizzata dai
seguenti elementi:
Prospettiva di uno sviluppo professionale continuo, personale e permanente.
Riflessione sulle esperienze collegiali ed individuali (team, collegio, consiglio di classe)
come momento formativo essenziale.
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Valorizzazione delle esperienze innovative e professionali realizzate nella scuola che
diviene”comunità di pratiche”.
Attivazione di metodologie come la ricerca-azione: dopo un momento introduttivo iniziali,
si svilupperà un percorso con modalità laboratoriale che accompagnerà i docenti
nell'applicazione concreta di quanto appreso
Attività residenziali con esperti, chiamati nella scuola, così da favorire lo scambio
interpersonale tra docenti che vivono esperienze comuni.
Promozione di una cultura formativa per capire, raccogliere i dati su quanto è stato prodotto
e regolarne lo sviluppo.
Raccordo e collaborazione tra le diverse figure professionali presenti nell’Istituzione
scolastica MIUR, INDIRE USP URP soggetti accreditati e qualificati, associazioni
disciplinari e professionali al fine di contestualizzare le finalità nazionali con i differenti
bisogni formativi.
PIANO DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE
TRIENNIO 2016-2019
Introduzione
In un mondo globalizzato, caratterizzato da società sempre più multietniche e complesse, che non
possono rinchiudersi in ambiti ristretti e limitati, molte sono le sfide che un paese deve raccogliere
per dare il meglio di sé e garantire un buon futuro ai propri cittadini. A tal fine, un settore da
incentivare, curare e monitorare è sicuramente quello della scuola, e in particolare quello della
formazione e crescita professionale del suo capitale umano.
Allo scopo di progettare in questo settore azioni efficaci e coerenti, inserite in un quadro organico di
interventi, è stato emanato il Piano nazionale per la Formazione del personale, come atto di
indirizzo adottato con decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, per defi-
nire le priorità e le risorse finanziarie per il triennio 2016-2019 e delineare, a partire dall’anno
scolastico 2016-2017 (considerando anche gli interventi formativi avviati nel 2015-2016), un
quadro strategico e allo stesso tempo operativo tale da sostenere in maniera trasparente, innovativa
ed efficiente una politica concreta per la crescita del capitale umano e professionale della scuola.
Il Piano, oltre a orientare la progettualità delle scuole e dei docenti, assume una funzione di
indirizzo per concretizzare le proposte formative in modo da rendere sistematici gli interventi for-
mativi e creare una sinergia virtuosa tra scelte possibili e risorse disponibili. Rappresenta quindi un
68
quadro di riferimento istituzionale rinnovato della formazione in servizio, e non un semplice
insieme di prescrizioni amministrative o gestionali.
La formazione in servizio diventa “ambiente di apprendimento continuo”, cioè un sistema di
opportunità di crescita e di sviluppo professionale per l’intera comunità scolastica e rappresenta
anche una condizione per restituire una rinnovata credibilità sociale a chi opera nel mondo della
scuola. Gli obiettivi da porsi e raggiungere sono
a. obiettivi di crescita personale e professionale del singolo docente;
b. obiettivi di miglioramento della scuola;
c. strategia per lo sviluppo dell’intero Paese.
Il Piano parte da una seria analisi dei bisogni formativi dei docenti. Se lingue straniere e
competenze digitali sono indubbiamente priorità riconosciute, sempre ponendo al centro la
formazione e l’innovazione metodologica, è altrettanto importante definire ulteriori priorità “del
sistema” in coerenza con le direttrici della riforma della “Buona Scuola”: le sfide dell’inclusione e
dell’integrazione, la creazione di competenze di cittadinanza globale nonché il rapporto tra scuola e
lavoro. Tenendo dunque presenti queste linee programmatiche, l’Istituto Comprensivo "F.Jerace",
con l’impulso del Dirigente scolastico e la partecipazione dei docenti, ha elaborato il presente Piano
della Formazione per il triennio 2016-2019.
I diversi livelli nell’organizzazione della formazione
A) Piano della formazione 2016–2019 e iniziative nazionali/regionali promosse
dall’Amministrazione.
B) Piano di formazione della Rete d’ambito territoriale.
C) Piano di formazione dell’Istituto.
D) Percorsi formativi autonomamente scelti dal docente.
A) Il Piano della formazione 2016-2019 e le priorità a livello nazionale
L’Istituzione scolastica progetta il proprio piano di formazione tenendo conto del Piano Triennale
dell'Offerta Formativa, del Piano di Miglioramento 2016-2019, del Piano nazionale della
formazione 2016 – 2019 e delle priorità strategiche ivi indicate.
In particolare si assumono all’interno del Piano della formazione le seguenti priorità nazionali, che
incrociano quelle definite del Collegio dei docenti:
1) Didattica per competenze e innovazione metodologica
2) Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento
L’Istituzione scolastica ha appena concluso due progetti FESR che hanno permesso la creazione
di una rete WEB d’Istituto e di un’Aula multimediale interattiva di ultima generazione, che
consente l’articolazione di reti up diversi per le attività di didattiche, compresa la creazione di
isole per lavori di gruppo e attività di cooperative learning. Tutte le aule sono dotate di lavagna
multimediale interattiva.
L’Istituzione scolastica promuove e favorisce la partecipazione del personale alle iniziative di
formazione organizzate in tale ambito dall’Amministrazione, in primo luogo quelle afferenti al
Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD).
69
3) Inclusione e disabilità
L’Istituto favorisce la partecipazione del personale alle iniziative di formazione su tali temi
organizzate dall’Amministrazione, dalla rete d’ambito territoriale o da reti di scuole.
I docenti dell'Istituto nell'a.s. 2015-2016 hanno partecipato a un corso di formazione sul tema
dell'inclusione. Ove necessario, un nuovo percorso potrà essere organizzato dall'Istituto nell'a.s.
2018/2019.
B) Il Piano di formazione della Rete d'Ambito territoriale
L'Istituzione scolastica partecipa alle iniziative della Rete d'Ambito territoriale per la formazione
del personale. In tale contesto ha indicato le seguenti esigenze formative (all'interno di ogni
macroarea le scelte formative sono elencate in ordine di priorità):
Prima macroarea - Competenze di sistema
1. Didattiche per competenze e innovazione metodologica
Seconda macroarea - Competenze per il 21° secolo
1. Competenze digitali e nuovi ambienti per l'apprendimento
2. Lingue straniere
Terza macroarea - Competenze per una scuola inclusiva
1. Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale
2. Inclusione e disabilità
C) Il Piano di Formazione d'Istituto
Le scelte del Collegio dei Docenti
La progettazione di una formazione significativa che abbia ricadute virtuose sulla didattica passa
attraverso il protagonismo dei docenti, che devono diventare i soggetti attivi della propria
formazione in servizio. Essa deve privilegiare percorsi di ricerca-azione che intreccino il momento
della riflessione teorica e metodologica con l'attuazione e la validazione concreta di strategie e
modelli, in un processo di confronto con i colleghi e con eventuali esperti esterni. Pertanto, si
sollecitano i docenti e i gruppi di docenti a presentare progetti di formazione con il taglio descritto.
Accanto a momenti di formazione generale, che coinvolgano tutti i docenti dell'Istituto,possono
essere progettati percorsi differenziati, che coinvolgano gruppi di docenti. Le competenze acquisite
devono poi essere condivise ed estese all'interno dell'Istituto. In tale processo i docenti più motivati
ed esperti possono assumere ruoli di coordinamento, che rileveranno anche ai fini della valutazione
del merito. Secondo quanto deliberato dal Collegio dei docenti nel mese di settembre 2016 il Piano
di formazione privilegerà i seguenti ambiti:
Didattica delle competenze e valutazione autentica
La didattica delle competenze e la valutazione autentica sono oggetto di un percorso formativo
per docenti realizzato nell’anno scolastico 2016 – 2017. Si tratta di un percorso teorico-pratico con
applicazione concreta di modelli nel lavoro di classe e supervisione da parte di un esperto esterno.
Tale percorso ha comportato la partecipazione a due moduli formativi, il primo di 7 ore, il secondo
di 13 ore, articolati in cinque incontri, a cui hanno partecipato quasi tutti i docenti. Il percorso che
70
specialmente nel secondo modulo ha avuto una struttura laboratoriale, prosegue con l’elaborazione
di Unità di apprendimento secondo la metodologia studiata da parte di gruppi di docenti e la loro
attuazione nelle classi e sezioni dell’Istituto.
Definizione delle Unità formative
Prima Unità formativa Modulo 1 sulla didattica per
competenze e la valutazione
autentica (sette ore in
presenza): due incontri teorico-
pratici.
Modulo 2 sulla didattica per
competenze e la valutazione
autentica (tredici ore in
presenza): tre incontri con
attività laboratoriali.
L'Istituzione scolastica
attesterà l'UF ai docenti che
hanno partecipato almeno al
75% del monte-ore previsto
(15 ore su 20)
Seconda Unità formativa Attività di autoformazione
(anche in gruppo):
- Progettazione di due UdA
sulle competenze-chiave
secondo il format proposto nel
precedente percorso formativo,
con definizione dei compiti di
realtà e complete di Rubriche
di valutazione
- Inclusione delle UdA nel
Curricolo di Scuola
- Attuazione delle due UdA in
classe
- Relazione finale di
rendicontazione degli esiti
della sperimentazione con
eventuali proposte di modifica
L'Istituzione scolastica
attesterà l'UF ai docenti che
documenteranno le azioni
indicate
Tale percorso dà concreta attuazione, nell’Istituto, a una delle priorità indicate nel Piano nazionale
di formazione 2016 – 2019, “Didattica per Competenze e innovazione metodologica”.
Applicazione didattica delle nuove tecnologie
71
E' promossa e favorita la partecipazione dei docenti alle iniziative realizzate dal MIUR in ambito
nazionale (anche nell'ambito del PNSD), che assicurano un buon livello qualitativo. In particolare è
favorita prioritariamente la formazione dell’Amministratore digitale e del Team per l’innovazione.
In tale ambito occorre integrare il PTOF con un progetto elaborato dall'Animatore digitale, a cui
aderirà almeno una parte dei docenti.
Comunicazione educativa, relazione d'aiuto e bisogni educativi speciali La tematica della comunicazione e della relazione educativa sarà oggetto di uno specifico percorso
da realizzarsi nell’istituzione scolastica nell’a.s. 2017/2018, come di seguito specificato:
La comunicazione educativa e non violenta
Percorso formativo in presenza per i docenti
dell'Istituto, con attività laboratoriali e momenti di
sperimentazione in classe della durata di circa 20 +
10 ore
N. 2 Unità formative (articolazione da
definire)
Inoltre, sarà favorita la partecipazione dei docenti a percorsi formativi organizzati
dall’Amministrazione, dalla rete d’ambito territoriale o da reti di scuole sulle tematiche
dell’inclusione e della disabilità, che corrispondono a una delle priorità definite nel Piano nazionale
di formazione 2016 – 2019.
Nell’Istituto si effettueranno periodiche rilevazioni dei bisogni formativi del personale mediante
appositi questionari. Momenti di discussione e riflessione si svolgono nell’ambito delle riunioni del
Collegio dei docenti. Sulla base dei bisogni formativi rilevati e dei Piani di sviluppo professionale
che saranno elaborati dai docenti secondo quanto previsto dal Piano nazionale per la formazione si
procederà a eventuali integrazioni e modifiche del Piano di formazione d'Istituto.
La formazione del Personale A.T.A.
Per quanto concerne il personale ATA si darà la priorità all’acquisizione delle competenze
necessarie per contribuire ad affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza e
alla formazione del personale di Segreteria, con l’obiettivo della progressiva digitalizzazione dei
servizi e l’adozione di strumenti che favoriscano il processo di dematerializzazione. Tale
formazione privilegerà modalità laboratoriali e attive. Sono stati già programmati momenti di
formazione su "Protocollo web e conservazione a norma del registro di protocollo".
Si favorisce inoltre la partecipazione del personale ai percorsi proposti dall’Amministrazione a
livello nazionale/regionale e a quelli definiti dalla rete dell’ambito territoriale.
La formazione nel settore della sicurezza
Sezione specifica del piano di formazione è quella della sicurezza, che coinvolge tutto il personale
dell’istituto, docente e ATA.
Le attività di formazione saranno svolte prioritariamente attraverso la scuola polo dell’ambito
territoriale. Il fabbisogno formativo riguarda le seguenti figure:
- RSPP, RLS, Addetti SPP e preposti, Addetti antincendio, Addetti agli interventi di primo
Soccorso.
Per quanto riguarda quest’ultima figura, tenuto conto del numero dei plessi e delle modalità
d’erogazione del servizio d’istruzione, il D.S. ha proceduto alla nomina di quasi tutto il personale
docente come addetto agli interventi di primo Soccorso, con l’obbligo di effettuare la
formazione/l’aggiornamento entro l’anno 2017. In tale settore il D.S. ha inoltre promosso una
rilevazione della formazione già effettuata dal personale per disporre di un quadro complessivo
della situazione e dei bisogni formativi.
72
D)Sviluppo professionale e attività formative autonomamente scelte dai docenti
Il Piano della formazione d’istituto viene definito in consonanza con le esigenze di sviluppo
professionale dei docenti e del personale, rilevate anche attraverso specifici questionari. Ciò
nonostante, ciascun docente o unità di personale può coltivare peculiari interessi e scegliere
autonomamente altri percorsi, a completamento della propria formazione. In tale contesto si
sottolinea l’importanza del legame tra sviluppo professionale individuale e progettualità d’istituto:
come l’Istituzione scolastica recepisce e valorizza i bisogni formativi espressi dai docenti, così il
singolo docente mette la propria professionalità al servizio della comunità scolastica, rendendosi
soggetto attivo nella proposta, progettazione e realizzazione dei percorsi formativi.
Si fa presente che, qualora i docenti propongano modalità di utilizzo condivise del bonus
formazione coerenti con il PTOF e con il Piano di Formazione d'Istituto, esse potranno essere
recepite dal Collegio docenti e integrate nel Piano di formazione.
Risultati della rilevazione dei bisogni formativi del personale effettuata a febbraio 2017
Nel mese di febbraio 2017 è stata effettuata un'apposita rilevazione dei bisogni formativi del
personale, che ha dato i seguenti risultati:
Aree proposte per la formazione dalla Scuola
polo dell'Ambito territoriale n. 11 della
regione Calabria
Unità di personale che hanno incluso
ciascuna area formativa nella propria ipotesi
di sviluppo professionale
PRIMA MACROAREA –COMPETENZE
DI SISTEMA
Prima: 1.1- Autonomia didattica e organizzativa 4
Seconda: 1.2 - Valutazione e miglioramento /
Terza: 1.3- Didattiche per competenze e
innovazione metodologica
24
SECONDA MACROAREA-
COMPETENZE PER IL 21° SECOLO
Prima: 2.1-Lingue Straniere 8
Seconda 2.1- Competenze digitali e nuovi
ambienti per l’apprendimento
9
Terza: Scuola e lavoro 2
73
TERZA MACROAREA - COMPETENZE
PER UNA SCUOLA INCLUSIVA
Prima:3.1 –Integrazione, competenze di
cittadinanza e cittadinanza globale
/
Seconda: 3.2 – Inclusione e disabilità 11
Terza: 3.3 Coesione sociale e prevenzione del
disagio giovanile
2
Le esigenze formative rilevate sono state comunicate alla Scuola Polo per la formazione del
personale dell’Ambito n. 11 della Regione Calabria e a giugno 2017 i docenti hanno seguito i
moduli formativi, attraverso lezioni in presenza e online.
________________________________________________________________________________
INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI PORTATORI DI HANDICAP
Gli interventi di sostegno hanno la funzione di costituire un tramite tra l'offerta formativa
della scuola e le esigenze specifiche dell'alunno in difficoltà i cui bisogni sono
preventivamente accertati e costituiscono la base per la stesura della programmazione
individualizzata.
Saranno privilegiate le attività operative di gruppo che si svolgeranno nei laboratori presenti a
scuola e, in particolare:
- in quello di informatica , nel quale il computer favorirà l'acquisizione delle abilità senso-
percettive, logiche e di orientamento;
- in quello di ceramica, per stimolare l'acquisizione delle abilità manipolative ; - in palestra e negli spazi attrezzati per l'attività motoria,nei quali l'alunno potrà acquisire
abilità nell'organizzazione spazio-temporale nell'equilibrio e nella coordinazione dinamica
generale.
Per favorire l'inserimento, la valorizzazione e lo sviluppo delle potenzialità
nell'apprendimento,nella comunicazione,nelle relazioni e nella socializzazione degli alunni
disabili, nella scuola opera il gruppo di lavoro GLI d’istituto, di cui fanno parte di diritto il D.S.,
tutti i docenti di sostegno e tutti i docenti delle classi di appartenenza degli alunni diversabili e il
gruppo H costituito da tutti i docenti di sostegno, i responsabili e coordinatori dei gruppi sono il DS
e la referente BES. Il gruppo concorre alla definizione del profilo dinamico funzionale
dell'alunno al momento dell'ingresso nella scuola,al fine della stesura del piano educativo
individualizzato.
74
I.C. “ F. JERACE “ -POLISTENA (RC) a.s. 2017 / 2018
Piano Annuale per l’Inclusione
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti: n°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 29
minorati vista 2
minorati udito 2
Psicofisici 25
2. disturbi evolutivi specifici 10
DSA 10
ADHD/DOP -------
Borderline cognitivo -------
Altro -------
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) 19
Socio-economico 13
Linguistico-culturale -------
Disagio comportamentale/relazionale -------
Altro ( extacomunitari ) 6
Totali 58
% su popolazione scolastica
N° PEI redatti dai GLHO 29
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 13
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 16
B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo
si
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
si
AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo
no
Attività laboratoriali integrate no
75
(classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo
no
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
no
Funzioni strumentali / coordinamento si
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) si
Psicopedagogisti e affini esterni/interni si
Docenti tutor/mentor si
Altro: --------
Altro: ---------
76
C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI si
Rapporti con famiglie si
Tutoraggio alunni si
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva
si
Altro:
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI si
Rapporti con famiglie si
Tutoraggio alunni si
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva
si
Altro:
Altri docenti
Partecipazione a GLI si
Rapporti con famiglie si
Tutoraggio alunni si
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva
si
Altro:
D. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili Si
Progetti di inclusione / laboratori integrati No
Altro:
E. Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva
si
Coinvolgimento in progetti di inclusione si
Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante
si
Altro:
F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e
istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI
Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità
no
Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili
no
Procedure condivise di intervento sulla disabilità
si
Procedure condivise di intervento su disagio e simili
si
Progetti territoriali integrati si
Progetti integrati a livello di singola scuola si
Rapporti con CTS / CTI si
Altro:
G. Rapporti con privato sociale e volontariato
Progetti territoriali integrati si
Progetti integrati a livello di singola scuola si
Progetti a livello di reti di scuole si
H. Formazione docenti
Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe
si
Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva
si
Didattica interculturale / italiano L2 si
Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)
si
Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)
si
Altro:
77
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo x
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
x
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;
x
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;
x
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;
x
Valorizzazione delle risorse esistenti x
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
x
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
x
Altro:
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il
prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
Al fine di incrementare i livelli d’ inclusività si predispone un protocollo di accoglienza di tutti gli alunni con BES, ed in particolare: nel caso di alunni con disabilità l’istituto li accoglie organizzando le attività didattiche ed educative attraverso il supporto dei docenti specializzati, degli assistenti per l’autonomia , di tutto il personale docente ed ATA;
nel caso di alunni DSA (legge 170 dell’8 ottobre e al DM12 luglio 2011) occorre distinguere : per gli alunni
già accertati , si procederà alla redazione di un PDP da monitorare nel corso dell’anno scolastico ;
per gli alunni a rischio DSA è prevista la somministrazione di strumenti didattici che possano
evidenziare un sospetto e, dopo il colloquio con la famiglia, indirizzare l’alunno al SSN per la
formulazione della diagnosi.
Nel caso di alunni con altri disturbi evolutivi specifici , e precisamente : deficit del linguaggio ;
deficit delle abilità non verbali; deficit nella coordinazione motoria ; deficit dell’attenzione e
iperattività ( in forma grave tale da compromettere il percorso scolastico ) ; funzione cognitiva
limite ; disturbo dello spettro autistico lieve ( qualora non previsto dalla legge 104 ) ecc. ,se in
possesso di documentazione clinica, si procederà alla redazione di un PDP ; qualora la
certificazione clinica o la diagnosi non sia stata presentata , il consiglio di classe dovrà motivare
opportunamente le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche.
Nel caso di alunni con svantaggio socio-economico e culturale , la loro individuazione avverrà
sulla base di elementi oggettivi come, ad esempio, la segnalazione degli operatori di servizi sociali
oppure di ben fondate considerazioni psico - pedagogiche e didattiche e gli interventi predisposti
potranno essere di carattere transitorio.
Nel caso di alunni con svantaggio linguistico e culturale, sarà cura del consiglio di classe
individuarli sulla base di prove di ingresso ed indirizzarli a specifiche attività che ne favoriscano
78
l’inclusione organizzate nell’istituto.
In tutti i casi non sia presente una certificazione clinica , i consigli di classe potranno fruire di una
scheda di rilevazione dei Bisogni Educativi Speciali , la quale costituisce il punto di partenza nella
presa in carico “ pedagogica “ da parte della scuola dell’alunno con BES .
L’inclusione di alunni con BES comporta quindi l’istituzione di una rete di collaborazione tra più
soggetti, e precisamente :
La scuola che, attraverso il Dirigente scolastico , dirige e coordina tutta l’attività , prende visione
del PDP e lo firma, il referente per la disabilita’ che ha competenze organizzative, i docenti che
scelgono le metodologie, gli strumenti compensativi e le misure dispensative , i coordinatori di
classe, che sono responsabili della documentazione .
L’ASL che:
redige, sulla base della valutazione , certificazioni cliniche ed elabora i profili di funzionamento
previsti.
Fornisce supporto alla scuola per individuare il percorso da intraprendere.
La famiglia che : viene chiamata a farsi carico della situazione , sottoscrivendo il percorso
personalizzato.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
- Partecipare a progetti di prevenzione e riduzione del disagio
- Promuovere progetti finalizzati alla rilevazione dei disturbi specifici dell’apprendimento e
all’attivazione di percorsi personalizzati, con l’individuazione delle misure dispensative e degli strumenti compensativi previsti dalla normativa. La scuola ha aderito a un corso di formazione su “ dislessia amica”, con la partecipazione di molti insegnanti di ogni ordine. Si intende mantenere vivo questo contatto.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; - La valutazione è il frutto di un processo formativo che utilizza strumenti di verifica tali da valorizzare in modo equo tutti gli alunni , accresce la loro partecipazione , ridurre gli ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione di tutti gli alunni . In questo contesto , la scuola si propone come comunità cooperativa e stimolante , in cui la valorizzazione di ciascuno diventa il punto di partenza per ottimizzare i risultati di tutti , adottando forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli alunni ;
-Si farà ricorso, nello specifico, a : interrogazioni programmate, prove strutturate, prove scritte programmate.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
- Coordinare la commissione e i Gruppi di lavoro di ciascun plesso dell’istituto - Raccogliere e predisporre la documentazione necessaria per la richiesta dell’organico di sostegno . - Provvedere alla raccolta , lettura e organizzazione della documentazione relativa ai percorsi di
alunni con bisogni educativi speciali.
79
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti
- Organizzare e coordinare gli incontri dell’equipe medico –psico-pedagogico e con i servizi socio-
assistenziali a favore degli alunni con bisogni educativi speciali. - Collaborare con i consulenti esterni, potenziando l’attività di mediazione scuola-famiglia, per la
gestione delle situazioni di particolare difficoltà.
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative
La famiglia collabora ad elaborare un quadro relativo all’alunno in quanto fonte di informazioni preziose, perché in essa e nella comunità, frutto dell’ambiente sociale ed economico dell’alunno, avviene la continuità fra educazione formale ed informale e quindi costituisce un punto di riferimento fondamentale per la corretta inclusione scolastica dell’alunno stesso . I rapporti fra istituzione scolastica e famiglia devono essere caratterizzati da una logica di supporto.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Un curricolo assume una funzione inclusiva nel momento in cui è espressione di una scuola che realizza la propria funzione pubblica impegnandosi, per il successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare attenzione alle varia forme di diversità, di disabilità o di svantaggio, una scuola in cui tutta la comunità scolastica viene coinvolta nel processo educativo e quindi il curricolo deve favorire il processo di apprendimento e di socializzazione per un benessere generale dell’istituzione scolastica, valorizza le differenze, crea legami e favorisce l’incontro tra diverse realtà sociali del territorio.
Valorizzazione delle risorse esistenti Le risorse esistenti verranno valorizzate attraverso la partecipazione a progetti e corsi didattico-educativo a carattere inclusivo, in eventuale partenariato con reti di scuole.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Le proposte progettuali che la scuola intende attuare richiedono competenze specifiche e risorse aggiuntive rispetto a quelle presenti nel nostro contesto scolastico.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. La scuola prevede incontri tra i docenti dei diversi ordini, al fine di garantire l’inserimento degli alunni nel passaggio tra un ordine e l’altro e garantire la continuità didattica. Con l’attività di orientamento, rivolto alla scelta dell’indirizzo di studi per la scuola secondaria di 2° grado, inoltre si intende operare in senso formativo, cioè aiutare l’allievo ad operare scelte consapevoli e responsabili, sempre e comunque
autonome, in relazione anche a questioni e aspetti della sua vita, anche quella di tutti i giorni. Si è portato avanti il progetto” continuità “, con il monitoraggio dei nostri alunni frequentanti gli istituti superiori.
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 08.06.2017 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 14.06.2017
80
INFORMAZIONI GENERALI
Valutazione esterna
Nella scuola dell'Autonomia la valutazione del sistema scolastico e l'autovalutazione sono
molto importanti; la scuola deve mettere in atto strategie per identificare punti forti e punti
deboli per stabilire se il livello delle risorse è adeguato,per determinare cosa deve essere
cambiato e verificare se il cambiamento ha prodotto effetti positivi.
Monitoraggio dell'offerta formativa
Autovalutazione d'istituto
Al fine di migliorare la qualità dell'offerta formativa, la scuola predispone, a conclusione
dell'anno scolastico, appositi questionari rivolti:
• Ai genitori degli alunni; • Agli alunni;
• A tutti i docenti.
I questionari prendono in esame alcuni degli elementi fondamentali riguardanti le scelte
educativo/didattiche effettuate, gli aspetti organizzativi predisposti, e i servizi rogati , mirano a
far esprimere ai diversi soggetti una valutazione sulla qualità del nostro sistema formativo.
La trasparenza
Per la nostra scuola è un valore civile profondamente sentito e viene praticata in ogni fase
dell'azione educativa.
Salvaguardia della privacy
La scuola assicura la tutela della riservatezza dei dati personali, mettendo in atto ogni misura
organizzativa per eliminare qualsiasi rischio di divulgazione di dati personali trattati nella
elaborazione di pratiche amministrative e didattiche.
La sicurezza
In base alla L. N° 626 del 1994, Testo Unico del 2008 n. 81 e successive modifiche la scuola è
dotata di: • Documento di valutazione dei rischi ;
• Un piano di uscita di emergenza durante le situazioni particolarmente pericolosi (terremoti,
incendi, ecc.)
81
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
STUDENTE – FAMIGLIA – SCUOLA
La scuola è una comunità educante nella quale convivono più soggetti, uniti da un obiettivo comune:
quello di educare, cioè di far crescere in maniera equilibrata ed armonica i giovani che fanno parte di questa comunità, di svilupparne le capacità, favorirne la maturazione e la formazione umana e orientarli
alle future scelte scolastiche.
I soggetti protagonisti della comunità sono:
gli studenti, centro del motivo vero dell’esistenza di una scuola,
le famiglie, titolari della responsabilità dell’intero progetto di crescita del giovane,
la scuola stessa, intesa come organizzazione e come corpo docente, che deve costruire un suo
progetto ed una sua proposta educativa da condividere con gli altri soggetti. Ogni società, ogni organizzazione, ogni gruppo sociale, per poter svilupparsi e raggiungere gli scopi per
cui nasce, deve avere sue regole, suoi principi, suoi obiettivi e metodi condivisi, deve avere, in sostanza un
suo “contratto sociale”. In ogni società ognuno ha un suo ruolo, deve svolgere funzioni precise, ha precisi diritti e doveri. Se
questi ruoli, questi principi e questi doveri vengono rispettati, la società riesce a raggiungere meglio gli
obiettivi che si è proposta. Per il buon funzionamento della scuola e la migliore riuscita del comune progetto educativo, proponiamo
alle componenti fondamentali della nostra comunità un “patto”, cioè un insieme di principi, di regole e di
comportamenti che ciascuno di noi si impegna a rispettare per consentire a tutti di dare il meglio.
Questo patto va letto e sottoscritto, innanzitutto dalla scuola, attraverso il Dirigente Scolastico (o il suo Delegato), ma anche dallo studente, per la sua parte, e dalla famiglia, per gli aspetti che li riguardano.
Inoltre l’assunzione di questo impegno ha validità per l’intero periodo di permanenza dell’alunno
nell’istituzione scolastica.
LA SCUOLA SI IMPEGNA A:
Tutelare la sicurezza dello studente attraverso un’ adeguata sorveglianza in tutte le fasi della
giornata scolastica.
Controllare la frequenza alle lezioni per prevenire disagi o problemi, portando all’attenzione della
famiglia eventuali comportamenti insoliti e/o inadeguati.
Contattare la famiglia in caso di problemi relativi a frequenza, puntualità, profitto, comportamento, in modo da poter intervenire insieme, all’insorgere di difficoltà.
Prevenire e controllare fenomeni di bullismo, vandalismo, tentativi di diffusione di sostanze
stupefacenti, in collaborazione con le famiglie e le istituzioni territoriali.
Tenere informata con regolarità la famiglia sulla situazione scolastica dello studente, allo scopo di
favorire la collaborazione e per affrontare e risolvere insieme eventuali problemi.
Offrire la possibilità allo studente in difficoltà di personalizzare il proprio curricolo, con interventi di supporto/appoggio, prove differenziate, ecc.
Garantire la qualità dell’insegnamento attraverso l’aggiornamento del personale e delle dotazioni.
Esporre alle famiglie e agli studenti con chiarezza gli obiettivi didattici e le modalità di
valutazione.
Favorire l’uniformità della qualità dell’insegnamento e delle modalità di valutazione.
Creare un clima collaborativi ed accogliente nel quale lo studente possa lavorare con serenità.
Promuovere lo sviluppo personale dello studente attraverso l’offerta di opportunità extracurricolari.
Sostenere lo studente in difficoltà attraverso azioni di recupero e/o sostegno anche individuale.
Favorire l’inserimento dello studente nella scuola, attraverso un apposito Progetto Accoglienza.
Sostenere lo studente lungo il suo percorso scolastico con attività di orientamento per la scelta della
Scuola secondaria superiore.
Porre attenzione ai problemi di carattere personale e psicologico dello studente, attraverso il “Servizio ascolto” e l’offerta di colloqui personali e riservati con uno psicologo.
Offrire opportunità di approfondimento, favorendo il benessere nella scuola e lo sviluppo di nuove
capacità.
82
Raccogliere e dare risposta ai pareri ed ai suggerimenti delle famiglie e degli studenti.
Dare effettivo seguito alle segnalazioni di disservizio di famiglie, studenti, personale della scuola.
LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:
Collaborare con la scuola nel far rispettare allo studente i suoi impegni.
Sostenere lo studente nel suo lavoro a scuola e a casa.
Assicurare la frequenza regolare e la puntualità dello studente alle lezioni.
Informare la scuola in caso di problemi che possano incidere sulla situazione scolastica dello studente.
Cercare di partecipare ai momenti di incontro e confronto con la scuola (consigli di classe,
riunioni,ecc).
Giustificare sempre le assenze ed i ritardi dello studente utilizzando l’apposito libretto.
Firmare per presa visione le comunicazioni e le verifiche scritte consegnate allo studente.
Segnalare alla scuola attraverso gli appositi moduli gli eventuali disservizi o reclami.
Segnalare situazioni critiche, fenomeni di bullismo/vandalismo che si verificassero nelle classi o
nella scuola.
Esprimere il proprio parere sulla scuola e gli eventuali suggerimenti anche attraverso la
compilazione dei questionari di soddisfazione che verranno consegnati a fine anno.
LO STUDENTE SI IMPEGNA A :
Rispettare le persone che lavorano e che frequentano la scuola, senza discriminazione alcuna.
Rispettare le regole di comportamento stabilite dallo Statuto.
Frequentare la scuola regolarmente e con puntualità.
Portare a scuola tutto il materiale necessario per le lezioni.
Tenere un comportamento corretto ed adeguato all’ambiente.
Eseguire i lavori assegnati a casa consegnarli con puntualità.
Collaborare con la scuola per mantenere l’ambiente pulito ed ordinato.
Segnalare situazioni critiche, fenomeni di bullismo/vandalismo che si verificassero nelle classi e
nella scuola.
Aiutare i compagni in difficoltà.
Segnalare alla scuola, attraverso gli appositi moduli, gli eventuali disservizi o reclami.
Esprimere il proprio parere sulla scuola e gli eventuali suggerimenti, anche attraverso la compilazione dei questionari di soddisfazione che verranno consegnati a fine anno.
Dato che il “ Patto educativo di corresponsabilità ” previsto dal DPR del21/12/2007 n° 235 ha come obiettivo esplicito di “definire, in maniera diligente e condivisa, diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica
autonoma, studenti e famiglie, è opportuno sottolineare che il profilo sostanziale dalle modifiche apportate
da tale decreto è costituito dall’inasprimento delle sanzioni disciplinari degli alunni, che ora contemplano, in casi gravi l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di stato conclusivo del corso di
studio o, in casi meno gravi l’allontanamento dalle lezioni.
Pertanto il regolamento della scuola individua quali comportamenti che potrebbero far scattare provvedimenti disciplinari :
i ritardi frequenti e non giustificati;
le assenze ripetute e periodiche non giustificate;
la mancanza del materiale didattico;
83
la scarsa sollecitudine verso le consegne sia a casa che a scuola;
il lessico non adeguato;
le violenze fisiche e psicologiche verso gli altri;
il comportamento irrispettoso verso gli adulti ei compagni.
Dato che compito della scuola è educare e non punire, ogni provvedimento disciplinare sarà assunto dal
Consiglio di classe o dal Consiglio d’Istituto, a seconda della gravità e con finalità esclusivamente educative, tendendo al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti coerenti all’interno della
comunità scolastica, pertanto, vengono proposti provvedimenti alternativi, cioè attività di natura sociale o
culturale e, comunque, a vantaggio della comunità scolastica, per garantire la validità dell’azione educativa. I provvedimenti potranno essere:
richiamo verbale;
richiamo scritto sul diario dello studente e/o sul registro di classe;
consegna da svolgere a scuola e/o a casa;
sospensione dalle lezioni fino a tre giorni con obbligo di frequenza;
da tre a cinque giorni con o senza obbligo di frequenza;
sospensione dalle lezioni senza obbligo di frequenza per periodi superiori a 15 giorni.
Misure alternative previste:
attività di volontariato nel contesto della comunità scolastica;
attività di segreteria;
pulizia dei locali della scuola;
piccole manutenzioni;
attività di ricerca;
riordino di cataloghi ed archivi presenti nella scuola;
frequenza di specifici corsi di formazione su tematiche di rilevanza sociale o culturale;
produzione di elaborati che inducano lo studente ad uno sforzo di riflessione e di rielaborazione
critica di episodi verificatesi nella scuola. Si specifica, inoltre che le sanzioni disciplinari sono sempre temporanee ed ispirate, per quanto possibile
alla riparazione del danno causato.
I genitori sono i diretti responsabili dell’educazione dei propri figli e pertanto dovranno condividere questo compito in stretta collaborazione con la scuola, per attuare strategie educative che tengano conto della
singolarità e complessità dei nostri alunni come persone.
Essi dovranno quindi:
partecipare con regolarità gli incontri;
controllare quotidianamente il diario e il quaderno delle comunicazioni scuola / famiglia;
giustificare sempre le assenze e ritardi;
controllare l’esecuzione dei compiti;
instaurare un dialogo costruttivo con i docenti.
Con questo patto i docenti, oltre a saper comunicare e svolgere attività didattiche finalizzate all’offerta formativa, dovranno:
trovarsi in classe cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni per accogliere gli alunni;
vigilare durante l’intervallo;
accompagnare gli alunni all’uscita della scuola;
richiedere colloqui con le famiglie in caso di necessità;
informare i genitori degli alunni delle proposte didattiche diverse da quelle curricolari;
presentare ai genitori nei tempi e nei modi stabiliti il piano dell’offerta formativa.
La verifica degli apprendimenti, momento importante del processo formativo, servirà ai docenti per
modificare o integrare gli obiettivi, i metodi e i tempi delle varie attività proposte agli alunni.
La valutazione avrà un carattere orientativo e formativo e indicherà all’alunno i modi e i tempi del proprio
processo educativo per renderlo consapevole sia delle difficoltà con cui dovrà misurarsi che dei successi maturati.
84
I docenti nel valutare terranno conto dei livelli di formazione e di preparazione culturale dei propri alunni in
relazione agli obiettivi di apprendimento prefissati e alla situazione di partenza; dell’impegno, della
partecipazione e del comportamento in vista di una crescita non solo sul piano dell’apprendimento ma su quello più vasto della formazione integrale della persona.
NB: Il patto educativo è stato proposto, con le opportune modifiche, in tutti gli ordini di scuola che compongono l’Istituto comprensivo “F. Jerace” e ha tenuto conto, nella stesura, delle linee guida della
“Convenzione sui diritti dell’Infanzia” a cura dell’Unicef. I Patti educativi elaborati in relazione ai diversi
ordini di scuola sono disponibili sul sito del nostro istituto.
_____________________________________________________________
Orari degli uffici Gli uffici del Dirigente Scolastico e di Segreteria sono siti in via Esperia N° 9 (Sede centrale)
DIRIGENTE SCOLASTICO
Il Dirigente Scolastico riceve:
mercoledì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 – venerdì dalle ore 9.00 alle ore 11.00
martedì dalle ore 16.00 alle ore 17.00 – solo docenti -previo appuntamento
SEGRETERIA
UTENZA ESTERNA:
Lunedì – Mercoledì e Venerdì dalle ore 10.30 alle ore 12.00;
Sabato dalle ore 9.00 alle ore 10.00.
UTENZA INTERNA:
Tutti i giorni dalle ore 11.15 alle ore 13.00
NUMERI UTILI
SEGRETERIA 0966/941759
FAX 0966/941759
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa Emma Sterrantino