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delle sedi U.E.B. e online. Per l elenco delle sedi U.E.B ... · Che cosa vuole il Signore che tu...

Date post: 15-Feb-2019
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NOTA! Le illustrazioni per queste lezioni possono essere acquistate presso la maggior parte delle sedi U.E.B. e online. Per l’elenco delle sedi U.E.B. e dei siti online in Europa vai a www.teachkids.eu/it e clicca su “sedi”.
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NOTA! Le illustrazioni per queste lezioni possono essere acquistate presso la maggior parte delle sedi U.E.B. e online. Per l’elenco delle sedi U.E.B. e dei siti online in Europa vai a www.teachkids.eu/it e clicca su “sedi”.

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Davide, un uomo secondo il cuore di Dio 1

DAVIDE Un uomo secondo

il cuore di Dio

Il Kit contiene: Il libro a spirale con le illustrazioni

Il testo per l’insegnante I versetti per l’insegnante per insegnarli al bambino

Il quaderno per il bambino I fogli con le verità centrali

INDICE Sommario dei passi per consigliare il bambino che voglia venire a Cristo 2 Introduzione 3 Schema 4 Lezione 1 Israele sceglie un re 5 Lezione 2 Disubbidienza di Saul 10 Lezione 3 Dio sceglie un re 14 Lezione 4 Davide e Golia 18 Lezione 5 Un amico e un nemico 23 Lezione 6 Davide risparmia il suo nemico 28

Testo originale: Katherine Hershey

Revisione di: Linda Pongracz Adattato per l’Europa: CEF® European Multimedia dept. con idee addizionali dal testo originale

Kilchzimmer 4438 Langenbruck Svizzera www.cefeurope.com Traduzione: Bruno Buscaglione

Pubblicato da

Unione per l’Evangelizzazione dei Bambini Via S. Secondo 1/F, 12050 Magliano Alfieri (CN)

Telefono e fax 0173/66525 www.uebitalia.org – [email protected]

Copyright © 1997, 2007 Child Evangelism Fellowship® Inc. Tutti i diritti riservati. Usato con permesso. Possono essere riprodotti solo per uso personale, senza scopo di lucro e usi non commerciali. Visita www.teachkids.eu/it per dettagli completi.

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SOMMARIO DEI PASSI PER CONSIGLIARE IL BAMBINO CHE VOGLIA VENIRE A CRISTO

(da tenere nella vostra Bibbia) Accertatevi che il bambino capisca qaunto segue:

DIO Chi è Dio? Dio ci creò. Egli ci parla attraverso la Bibbia. Dio è santo e puro. Egli ci ama.

IL PECCATO Che cosa è il peccato? Il peccato è disubbidire ai comandamenti di Dio. È contro Dio. Parlate di peccati specifici. Il bambino è un peccatore. Il peccato merita la punizione.

IL SALVATORE Chi è il solo che può togliere i tuoi peccati? Perché Egli può togliere i tuoi peccati? Dio il Figlio morì sulla croce per i peccatori. Il Signore Gesù risuscitò dai morti. Egli è il Signore di tutti.

SPIEGATE COME ESSERE SALVATI Spiegate che cosa il Signore vuole che facciamo, e che cosa Egli farà. Usate un versetto biblico (Giov. 1:12; 3:16; 6:37; Atti 16:31; Rom. 6:23 o 10:13). Che cosa vuole il Signore che tu faccia? Che cosa farà il Signore? Avvertite delle difficoltà. Domandate: "Vuoi affidarti a Cristo, o preferisci aspettare? Incoraggiate il bambino a pregare ad alta voce, se è pronto.

PARLATE DELLA SICUREZZA DELLA SALVEZZA Ritornate al versetto biblico che avete usato. Parlate di una vita cambiata. Dite al bambino quello che una persona che si affida veramente a Cristo può sapere.

DATE (DOPO) ALCUNI CONSIGLI SULLA VITA DEL CREDENTE Leggi ed ubbidisci alla Bibbia. Parla a Dio, il tuo Padre celeste. Di' ad altri ciò che il Signore ha fatto per te. Chiedi a Dio di perdonarti quando pecchi. Incontrati con altri credenti. Ricorda che il Signore ha promesso: "Io non vi abbandonerò mai".

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Davide, un uomo secondo il cuore di Dio 3

INTRODUZIONE La storia della vita di Davide è intrisa di drammaticità, azione e suspense. Una o due lezioni possono essere familiari ai bambini, ma le altre saranno meno conosciute. Seguendo la vita di Davide, scopriamo le sue debolezze come pure la sua forza; lo vedremo sconfitto e anche vittorioso. Ci ricorderemo che Davide era un essere umano come noi e impareremo come avesse fede in Dio. La nostra preghiera è che queste lezioni possano portare gloria a Dio e che Egli possa, per mezzo di esse, portare molti bambini a conoscere il Signore come loro Pastore, e a essere, come Davide, dei bambini con un cuore secondo Dio (1 Samuele 13:14). Insegna e applica la verità centrale di ogni lezione Non accontentarti di insegnare meramente le storie della Bibbia ai bambini. Insegna per intero la verità contenuta in ogni lezione e applicala attentamente alla vita del bambino. In ogni lezione abbiamo previsto un breve schema, che indicherà dove insegnare e applicare la verità. “VC” significa verità centrale; “VCS” indica dove la verità è applicata ai bambini salvati e “VCN” dove la verità è applicata ai bambini non salvati. Sentiti libero di adattare queste applicazioni alla tua situazione personale. Per esempio, se l’applicazione implica un gioco per maschi e nel tuo gruppo sono presenti solo delle femmine. Può darsi anche che l’applicazione data sia più adatta a bambini più grandi, mentre i tuoi sono tutti piccoli. Apporta i cambiamenti che ritieni necessari. Insegna ai bambini non salvati il messaggio della salvezza Molti bambini sanno poco o niente di ciò che la Scrittura insegna sulla salvezza. Il tuo insegnamento con un gruppo regolare (es. Ora Felice) dovrebbe essere profondo. Non puoi insegnare un numero elevato di verità in ogni lezione. Quando tratti queste lezioni di settimana in settimana, lo farai in modo da insegnare quelle verità che permetteranno ai bambini di sapere come essere salvati; è impossibile insegnarle tutte in modo efficace in una sola lezione. Dio Insegna ai bambini sulla persona di Dio, sui suoi attributi, le sue opere: che è un Dio di santità, giustizia, potenza e amore e che è personalmente interessato a ciascuno di loro. Il Signore Gesù Cristo Insegna ai bambini ciò che riguarda la persona e l’opera del Signore Gesù Cristo: la sua deità, l’umanità, la preesistenza eterna, la nascita verginale, la sua vita perfetta, la sua morte espiatrice, la risurrezione corporale, la sua ascensione, la sua intercessione e seconda venuta. Peccato Insegna ai bambini che sono, per natura e per comportamento, peccatori e ribelli nei confronti di un Dio santo e che la punizione del peccato è la completa ed eterna separazione da Dio. La via della salvezza Insegna ai bambini che possono essere salvati solamente per mezzo dell’opera completa di Gesù Cristo sulla croce, che devono pentirsi per i loro peccati e ricevere Gesù Cristo per fede, e che la loro nuova nascita si trasformerà in una vita di ubbidienza alla Parola di Dio. Insegna ai bambini salvati come crescere È necessario insegnare ai bambini cristiani come vivere per Gesù Cristo. Essi hanno bisogno di essere guidati in un apprendimento più profondo delle grandi verità della Parola di Dio. Istruiscili con cura in queste verità e mostra loro un’applicazione pratica nella vita di tutti i giorni. “Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona” (2 Timoteo 3:16-17). Renditi disponibile per consigliare Come risultato del tuo insegnamento, alcuni bambini potranno avere delle domande su come essere salvati o sulla vita cristiana. Fa’ capire loro che sei disponibile ad aiutarli. Questo dovrebbe essere fatto nella prima parte del programma, separatamente dalla lezione biblica. Se fatto durante la lezione, è essenziale mantenere queste istruzioni separate dall’invito ad andare a Cristo per la salvezza. Non dare mai l’impressione ai bambini che sia necessario parlare con qualcuno per essere salvati o che, se hanno parlato con te, siano salvati. Non esercitare mai pressione sui bambini o usare solamente delle emozioni. Di’ loro semplicemente che possono condividere con te qualsiasi domanda, sia che siano salvati o no. Assicurati poi di non essere troppo indaffarato o di avere troppa fretta. Per esempio, quando dici ai bambini che Davide era una delle pecore del Signore, puoi chiedere loro se conoscono il Signore e se gli appartengono. Allo stesso tempo puoi dire qualcosa di simile: “Forse non conosci il Signore come tuo Pastore. Forse Dio sta parlando al tuo cuore, ma hai delle domande. Ascolta attentamente la lezione di oggi. Se al termine non sei ancora sicuro su come puoi essere salvato dai tuoi peccati, io sono qui per aiutarti. Siediti su una di queste sedie mentre gli altri se ne vanno a casa. Se ti vedo seduto, verrò da te per spiegarti personalmente come puoi essere salvato”. Troverai alla pagina 2 un sommario di passi per consigliare il bambino che vuole andare a Cristo.

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Schema

Lezione

Verità centrale

Applicazione

Versetto a memoria

Israele sceglie un re. 1 Samuele 8-10.

Le vie di Dio sono migliori di quelle del l’uomo.

Non salvati: lascia le tue vie peccaminose per le vie di Dio. Salvati: devi sempre vivere nel modo che Dio vuole che tu viva.

Leggi tutto il Salmo 23 dalla Bibbia. Il Signore è il mio pastore, nulla mi manca. Salmo 23:1

Disubbidienza di Saul. 1 Samuele 12-15.

Dio punirà il peccato. Non salvati: se persisti nel tuo peccato, esso ti porterà alla punizione eterna. Salvati: ringrazia il Signore Gesù per aver preso su di Sé la tua punizione.

Il Signore è il mio pastore, nulla mi manca. Salmo 23:1.

Dio sceglie un re. 1 Samuele 16.

Dio conosce e vede il tuo cuore.

Non salvati: Dio vede che il tuo cuore è peccaminoso, hai bisogno che Dio ti cambi e ti dia un cuore nuovo. Salvati: Dio vede che il tuo cuore è giusto perché Gesù ti ha salvato, ma se pecchi, devi confessarlo a Lui.

Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli; mi guida lungo le acque calme. Salmo 23:2.

Davide e Golia. 1 Samuele 17:1-54.

Sii come Davide, credi nel Dio vivente.

Non salvati: Il solo modo per essere salvato dai tuoi peccati è credere nel Figlio di Dio, il Signore Gesù Cristo. Salvati: dipendi da Dio per avere il coraggio di fare ciò che è giusto.

Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli; mi guida lungo le acque calme. Salmo 23:2.

Un amico e un nemico. 1 Samuele 18:1-16; 19:1-10; 20.

Dio vuole che i suoi figli dimostrino amore gli uni per gli altri.

Salvati: devi amare ogni cristiano.

Egli mi ristora l’anima, mi conduce per sentieri di giustizia, per amore del suo nome. Salmo 23:3

Davide risparmia il suo nemico 1 Samuele 21:1-22:2,17-19; 23:1-24:22; 26:1-25

Dio comanda che i suoi figli dimostrino misericordia verso gli altri.

Non salvati: non puoi ubbidire a questo comanda-mento se non conosci la misericordia di Dio per te. Salvati: devi perdonare coloro che ti odiano o ti feriscono.

Egli mi ristora l’anima, mi conduce per sentieri di giustizia, per amore del suo nome. Salmo 23:3

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LEZIONE 1 ISRAELE SCEGLIE UN RE

Testo per l’insegnante 1 Samuele 8-10 Verità centrale Le vie di Dio sono sempre migliori delle vie dell’uomo. Applicazione: non salvati Lascia le tue vie peccaminose per le vie di Dio.

salvati Devi sempre vivere nel modo in cui Dio vuole che tu viva. Versetto a memoria Suggeriamo che, assieme alla vita di Davide, venga insegnato ai bambini il

Salmo 23. Con questa prima lezione, leggi tutto il Salmo 23 dalla Bibbia e comincia a insegnare il versetto uno. Spiega che questi versetti furono scritti da Davide che era un pastore. Egli chiama il Signore il suo Pastore; egli dice di essere una delle pecore del Signore. Tutti coloro che appartengono al Signore possono dire con Davide “Il Signore è il mio Pastore” (Salmo 23:1).

Aiuti visivi Quadri 1-1, 1-2, 1-3, 1-4, 1-5 e 1-6. Foglio/cartoncino con la Verità Centrale “Le vie di Dio sono sempre migliori delle vie dell’uomo”. Da creare il foglio/cartoncino con l’applicazione per il bambino salvato “Devi sempre vivere nel modo in cui Dio vuole che tu viva”. Mappa

Schema della lezione Introduzione Hai mai voluto fare di testa tua? Progressione degli eventi

1. Il popolo chiede un re VC 2. Samuele prega 3. Il prezzo di avere un re 4. Il popolo vuole ancora un re VCN 5. Dio dice a Samuele, “Domani…” 6. Saul è alla ricerca degli asini 7. Saul incontra Samuele VCS 8. Saul viene unto

Culmine Saul viene scelto, ma dov’è? Conclusione Saul proclamato re VCS, VCN

(Usa inflessioni della voce per attirare l’attenzione dei bambini mentre inizi la lezione. Mantieni il contatto visivo il più possibile).

Lezione Introduzione Hai mai voluto fare a modo tuo? Io sì, e anche Dani (Daniele). Egli si trovava nel laboratorio di suo padre per ammirarlo mentre lavorava il legno. Quando suo padre era impegnato, Dani sollevò una piccola sega e un pezzo di legno. Pensava di poter fare le stesse cose di suo padre. “Dani, fermati! Stai tenendo in mano la sega nel modo sbagliato, lascia che ti insegni”, gridò suo padre. “È tutto a posto, papà. So cosa fare”, rispose. Prontamente Dani cercò di segare il pezzo di legno, ma oh no! La sega gli sfuggì di mano e gli ferì un dito. Egli aveva voluto fare di testa sua, mentre avrebbe dovuto ascoltare suo padre per fare nel modo giusto. Quadro 1-1 Molto tempo fa il popolo d’Israele volle fare a modo suo. Per circa 450 anni era vissuto nella

terra che Dio gli aveva dato. Dio aveva scelto uomini che potessero guidare il popolo e insegnargli la volontà di Dio. Samuele era stato il loro condottiero per molto tempo, ma ora era vecchio. Il popolo pensò di non avere più bisogno di essere guidato da un sacerdote, ma che fosse buono avere un re proprio come le altre nazioni. I capi andarono dal loro sacerdote. “Samuele”, dissero, “sei vecchio; i tuoi figli non saranno dei buoni condottieri. Dacci un re che regni su di noi”. Un re! (“Un re!” Copriti la bocca con la mano in segno di sorpresa). Questo popolo sapeva che Dio era il suo re? Essi erano diversi da tutte le altre nazioni. Gli Israeliti non avevano mai avuto un uomo come re. Dio li aveva guidati e dato loro la legge. Un uomo avrebbe potuto essere malvagio e crudele e portarli a peccare, ma non Dio.

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(Mostra il cartoncino con la verità centrale: “Le vie di Dio sono sempre migliori delle vie dell’uomo”). Le vie di Dio sono migliori di quelle dell’uomo. Le sue vie sono sempre buone e giuste perché Dio è perfetto e non può mai sbagliare. Egli è santo e saggio, così ogni cosa che fa è perfetta. Due volte la Bibbia dice “La via di Dio è perfetta” (2 Samuele 22:31 e Salmo 18:30). Nessun re avrebbe potuto guidarli come Dio aveva fatto. Il popolo sbagliò nel chiedere un re. Sbagliarono nel voler essere come le altre nazioni. Samuele ere estremamente infastidito dal peccato del popolo. Per anni egli aveva servito fedelmente Dio. Aveva guidato il popolo insegnandogli a ubbidire a Dio perché le vie di Dio sono sempre le migliori. Quadro 1-2 Certamente si sentiva rifiutato come capo, ma Samuele non disse niente a nessuno, solo si mise in preghiera davanti a Dio. (I bambini prescolari impareranno a inginocchiarsi e a pregare con Samuele). Ora Dio era adirato con il popolo. Essi avevano peccato nel chiedere un re (1 Sam.12:19 e Osea 13:11). Volevano vivere a modo loro e non come Dio voleva. Volevano essere guidati da un re anziché da Dio. Così Samuele rimase sorpreso dalla risposta di Dio alla sua preghiera. (Fa’ in modo che un bambino più grande o un aiutante legga la risposta di Dio da 1 Samuele 8:7-9). “Ascolta ciò che il popolo ti dice”, disse Dio a Samuele. “Non si sono ribellati a te, ma a Me. Non vogliono che Io li guidi. Fin da quando li ho fatti uscire dall’Egitto sono stati ribelli a Me e hanno servito altri dei. Ora si sono ribellati a Me ancora una volta. Ascolta la loro richiesta, ma mettili in guardia su ciò che significa essere guidati da un re”. Ancora Quadro 1-1 “Sapete veramente cosa state chiedendo nel volere un re?”, chiese Samuele stando in piedi davanti agli anziani del popolo. (Pronuncia le parole di Samuele con emozione). “Sapete cosa vuol dire essere guidati da un re? Prenderà i vostri figli per combattere nell’esercito. Userà le vostre figlie per fabbricare i suoi profumi e cucinare. Prenderà i vostri campi e le vostre vigne migliori per darle ai propri servi. Vi caricherà di tasse. Diventerete voi stessi suoi schiavi. Infine griderete per non avere più un re, ma il Signore non vi ascolterà”. Il popolo cambierà idea? Vorrà ancora un re? O no? “Vogliamo un re“, rispose il popolo. “Vogliamo essere come le altre nazioni intorno a noi. Il

nostro re sarà il nostro capo e combatterà per noi. Vogliamo un re”. I bambini impareranno per mezzo del movimento questa parte: coprendosi le orecchie e scuotendo la testa per dimostrare che hanno preso la loro decisione e non cambieranno idea. Che anziani folli! Sapevano ciò che Dio voleva. Sapevano che sarebbe stato meglio ubbidire a Dio, ma scelsero di fare di testa loro. Non ascoltarono gli avvertimenti. Perché si comportarono così? Permetti ai bambini di rispondere Perché erano dei peccatori. Erano come me e te. Tutti siamo nati peccatori e i peccatori vogliono fare di testa propria. VCN Il primo uomo che Dio creò scelse di disubbidire a Dio. Da allora, ciascuno di noi è nato con la “volontà” di peccare e noi scegliamo di peccare. Cristo è morto in modo che i nostri peccati fossero perdonati (1 Corinzi 15: 3-4). Dio disse che dovremmo amarlo con tutto il nostro cuore. Egli dovrebbe essere la persona più importante della nostra vita. E per te? Una partita di calcio o la televisione sono più importanti di Dio? È così facile amare anche le cose buone più di Dio. Dio dice che dobbiamo amare gli altri come noi stessi; ma i nostri cuori peccaminosi fanno sì che amiamo più noi stessi degli altri. Quando c’è qualcosa di buono da mangiare, vuoi essere il primo a servirti o colui che ne prende di più? Oppure non hai mai odiato qualcuno o litigato con qualcuno? Il nostro stile di vita è così diverso dal modo in cui Dio vuole che viviamo. Siamo peccatori e ostinati né più né meno del popolo di Israele che voleva un re. Quadro 1-2 Quando Samuele pregò di nuovo, Dio gli disse che il popolo avrebbe avuto un re. Certamente Samuele aveva il cuore triste quando rimandò a casa il popolo. Ben presto Dio parlò ancora a Samuele: “Domani a quest’ora manderò da te un uomo della tribù di Beniamino”. (Beniamino era il nome di una delle dodici tribù della nazione d’Israele). “Lo nominerai re sul mio popolo”. “Domani… un uomo… lo nominerai re?” Certo Samuele avrà avuto molte domande in testa, ma tutto ciò che poteva fare era attendere. Dio tuttavia era già all’opera. Due giorni prima, come parte del piano di Dio, alcuni asine si erano perdute. Dio sapeva dove si trovavano ma, meglio ancora, sapeva chi le avrebbe cercate. Le asine appartenevano a un importante contadino di nome Chis. Esse non si trovarono in tutto il circondario, così Chis mandò suo figlio Saul e un servo a cercarle.

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Quadro 1-3 Cercarono nella valle, sulle colline, per tutta la pianura ma non trovarono nemmeno una delle asine di Chis. Dopo tre giorni di ricerca, Saul era pronto ad arrendersi. “Torniamo a casa”, disse al servo “altrimenti mio padre sarà più preoccupato per noi che non per le asine”. “Aspetta”, rispose il servo. “Siamo vicini alla città di Rama, non è vero? Lì vive un uomo di Dio. Ho sentito dire che è un grand’uomo e che tutto ciò che dice si avvera. Andiamo da lui, forse può dirci dove si trovano le asine”. Mostra ai bambini una mappa indicando dove si trova Rama. Saul accettò e così andarono a Rama. Mentre salivano la collina verso la città, incontrarono alcune ragazze che si recavano ad attingere l’acqua. Recitate il ruolo delle ragazze, di Saul e del servo. “È qui che si trova l’uomo di Dio?”, chiesero i due uomini. “Sì, è arrivato oggi. Come entrate in città lo troverete” spiegarono le ragazze. “Il popolo lo sta aspettando perché benedica il sacrificio prima che ci si sieda per mangiare, per cui affrettatevi!” Saul e il servo si affrettarono a entrare nella città. Il primo uomo che incontrarono fu Samuele, ma non sapevano che fosse la persona che stavano cercando. Quando Samuele vide Saul avvicinarsi, Dio gli parlò così: “Questo è l’uomo di cui ti parlavo. Egli è colui che sarà il re”. Quadro 1-4 Proprio allora Saul si avvicinò a Samuele e gli chiese: “Puoi dirmi dove posso trovare l’uomo di Dio?” “Sono io“, disse Samuele. “Andate negli alti luoghi dove il popolo sta aspettando, perché voi mangerete con me. Domani mattina vi dirò tutto ciò che volete sapere, ma non preoccupatevi per le asine che avete smarrito tre giorni fa; sono state ritrovate. Non sei tu l’uomo che Israele sta cercando?” Saul era esterrefatto! Fai uno sguardo perplesso mentre condividi la confusione di Saul Come poteva l’uomo di Dio sapere delle asine? E cosa voleva dire con “Non sei tu l’uomo che Israele sta cercando? Saul non sapeva che stava per diventare re, non pensava di essere importante. Il popolo voleva un re e Dio stava per dargliene uno. Con la richiesta di un re, il popolo di Israele avrebbe imparato una lezione. Dio avrebbe mostrato loro che il suo piano per loro era migliore del loro piano egoistico. Avevano sbagliato a disubbidire a Dio e a voler fare di testa propria. A volte anche i ragazzi e le ragazze cristiani, cioè che credono nel Signore Gesù Cristo, devono imparare che le vie di Dio sono migliori di quelle dell’uomo. Se sei salvato, dovresti vivere nel modo in cui Dio vuole tu viva. Riccardo era un credente. Sapeva che Dio voleva che ubbidisse ai suoi genitori, ai suoi insegnanti e alle regole della

scuola. Tuttavia, Riccardo voleva far parte di quella banda. Non diceva a nessuno di essere un cristiano; temeva di essere deriso. Così organizzò con gli amici come rendere la vita difficile all’insegnante. La situazione sfuggì di mano e un fine settimana alcuni ragazzi ruppero un vetro della finestra della mensa scolastica. VCS Mostra il cartoncino con l’applicazione per i bambini salvati: ”Devi sempre vivere come Dio vuole che tu viva”. Riccardo si trovava là e fu uno di quelli fermati. Si ritrovò in un bel problema vergognandosi di sé stesso. Ora si rendeva conto che non avrebbe mai dovuto far parte della banda dato che era diventato un cristiano. Dio stava usando quella situazione per insegnargli a vivere nel modo che Lui desiderava. Gli Israeliti dovettero anche loro imparare la stessa lezione e così Dio diede loro un re come avevano chiesto. L’uomo che stava per diventare il loro re era perplesso circa ciò che stava accadendo. Si chiedeva perché venisse trattato con tanta importanza. Quando Saul e il suo servo giunsero al luogo del pranzo, videro che circa trenta persone erano già là ad attenderli. Saul e il suo servo si sentirono sicuramente imbarazzati quando a tavola vennero assegnati loro i posti d’onore, e non solo, ma al cuoco era stato ordinato di dare a Saul una speciale porzione di carne. Per preparare la scena fai finta di servire il pranzo. L’uomo di Dio aveva messo da parte in modo speciale un pezzo di carne per lui prima ancora della programmazione del banchetto. Saul era più perplesso che mai. Dopo tutto, era solo il figlio di un contadino, mandato alla ricerca di alcune asine e ora si trovava circondato da tante persone a parlare con Samuele, l’uomo che parlava da parte di Dio. Saul si trattenne a casa di Samuele quella notte prima di tornare a casa la mattina seguente. Samuele, l’uomo di Dio, camminò con Saul e il suo servo verso il limite della città e il servo li precedeva perché Samuele voleva parlare a Saul da solo. “Ho un messaggio da Dio per te”, disse. Quadro 1-5 Puoi modellare un vasetto con la plastilina o creare uno con cartoncino per dimostrare l’unzione. Allora Samuele prese un vasetto d’olio, andò da Saul e sollevando le braccia versò l’olio sulla sua testa e lo baciò. In quel tempo, versare dell’olio sul capo di una persona, significava che essa era stata scelta per uno scopo speciale. Saul era stato “unto” per diventare re. Essere “unto” vuol dire essere scelto da Dio per un compito speciale. “Il Signore ti ha scelto per diventare il re del suo popolo”, disse Samuele. Per provare la veridicità

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di tale affermazione, Samuele descrisse ciò che sarebbe successo nei giorni a venire. “Per prima cosa, Saul, incontrerai due uomini presso un sepolcro”, disse. “Essi ti informeranno che le asine sono state ritrovate e che tuo padre è preoccupato per te. Poi, incontrerai tre uomini. Uno di essi porta con sé tre capretti; il secondo tre pani e il terzo un otre di vino. Essi ti daranno due pani. In seguito incontrerai un gruppo di profeti che suonano e lodano Dio. Dio ti guiderà a unirti a loro e tu diventerai un’altra persona”. Tutto ciò sembrava strano a Saul, ma Samuele continuò: “Quando vedrai accadere tutte queste cose, saprai che Dio è con te. Fra sette giorni io verrò e ti dirò cosa fare”. Tornando a casa, Saul vide che tutto era accaduto proprio come gli era stato detto. Quando giunse a casa, la sua famiglia si accorse del suo cambiamento. C’era qualcosa di diverso e di inspiegabile in lui. Saul non raccontò nulla del fatto che era stato unto per diventare il nuovo re. Un giorno, però, tutti avrebbero dovuto sapere. Venne il giorno in cui Samuele, l’uomo di Dio, radunò il popolo d’Israele. Egli si alzò e disse: ”Questo è ciò che il Signore Dio d’Israele ti dice: Io ti ho portato fuori dall’Egitto e liberato dai tuoi nemici. Eppure oggi tu rifiuti il tuo Dio. Tu dici di volere un re. Allora allineatevi secondo le vostre tribù e le vostre famiglie”. Samuele guardò le linee delle tribù. “Chi diventerà re?”, il popolo si chiedeva. Per prima venne scelta la tribù di Beniamino. Ogni famiglia di quella tribù si avvicinò a Samuele. Poi venne scelta la famiglia di Chis e infine venne annunciato il nome di Saul come re, ma… dove era? Saul era introvabile! Sapete dove era? I bambini prescolastici si divertiranno a cercare Saul. Fai sì che un bambino impersoni Saul e si nasconda. Dio lo sapeva e disse al popolo: “Saul è nascosto tra i bagagli”. Forse Saul era timido o preoccupato per ciò che gli stava dinnanzi. Il popolo corse a cercarlo e trovatolo, lo portò davanti a tutto Israele. Quadro 1-6 “Vedete l’uomo che Dio ha scelto?”, gridò l’uomo di Dio. “Non c’è nessun altro come lui tra di voi”. Saul era molto più alto di tutti gli altri uomini presenti. Era molto bello, proprio il tipo d’uomo che il popolo voleva come re. “Lunga vita al re“, gridarono. “Lunga vita al re! Dio salvi il re!” Erano così felici di essere come le altre nazioni, con un proprio re. Praticamente tutti tornarono a casa felici. Tuttavia l’uomo di Dio era certamente triste nel vedere che il popolo d’Israele aveva scelto ciò che preferiva: un uomo come re. Essi avrebbero dovuto avere fede solo in Dio. Dio li aveva creati, li aveva scelti come nazione per essere speciali.

Solo Dio sapeva ciò che era meglio per loro, ma essi vollero fare di testa loro. VCS Dio ti ha mostrato oggi che, benché tu sia un credente, a volte gli disubbidisci e scegli di fare a modo tuo? La via di Dio è molto, molto migliore. Non essere come gli Israeliti. Non essere come Riccardo che voleva fare a modo suo ed essere parte del gruppo, finché Dio non gli insegnò una dura lezione. Proprio ora, nel silenzio del tuo cuore, vuoi chiedere a Dio di perdonarti? Chiedigli di aiutarti a vivere solo nel modo in cui lui vuole che tu viva. VCN Se non sei un cristiano, in effetti non hai mai abbandonato le tue vie peccaminose. Quelle vie ti portano alla perdizione eterna. Il Signore Gesù vuole che tu gli permetta di cambiare la tua vita, che tu creda in lui per essere salvato. Il Signore Gesù ha preso su di Sé la punizione che noi meritiamo come peccatori. Egli è morto per noi. Egli è il solo che possa aiutarti a vivere nel modo giusto, quello di Dio. Non vuoi credere nel Signore Gesù adesso? DiGli: “Caro Signore Gesù, so di essere sulla strada sbagliata. Sono un peccatore e ho bisogno di te per essere salvato e indirizzato sulla giusta via. Credo che sei morto per me. Salvami ora”. Gesù disse: “Io sono la via” (Giovanni 14:6). Nel momento in cui credi in Lui, inizi il tuo cammino sulla strada di Dio, la migliore, l’unica giusta. Non vuoi farlo ora? Invita i bambini ad andare a Cristo. Far pregare i bambini in silenzio durante il tempo in classe è consigliabile nel caso in cui non sia fattibile una cura individuale. Tuttavia, se possibile, incontra i bambini dopo l’invito per consigliarli. (Vedere “Passi per consigliare il bambino che vuole andare a Cristo”).

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Domande di ripasso Adatta queste domande a seconda dell’età dei bambini

1. Nella nostra lezione abbiamo visto un popolo che voleva agire a modo suo. Cosa voleva? (Voleva un

re). 2. Perché Samuele era deluso da quella richiesta? (Egli disse che Dio era il loro re e che era sbagliato

volere un uomo alla loro guida anziché Dio). 3. Perché volevano un re? (Volevano essere come le altre nazioni con un re a capo). 4. Samuele li mise in guardia sulle conseguenze. Ricordi qualche avvertimento di Samuele? (Il re avrebbe

preso i loro figli e le loro figlie per farne dei guerrieri, cucinare e anche essere schiavi. Si sarebbe impadronito delle loro vigne e dei loro campi e messo pesanti tasse).

5. Perché vogliamo fare di testa nostra anziché come vuole Dio? (Perché siamo nati con un cuore peccaminoso).

6. Perché pensi che Dio abbia permesso lo smarrimento delle asine? (Perché Samuele e Saul potessero incontrarsi).

7. Cosa fece Samuele a Saul, come segno che sarebbe diventato re? (Versò olio sul suo capo). 8. Dove si nascose Saul quando tutti volevano vedere il loro nuovo re? (Tra i bagagli). 9. Se un ragazzo o una ragazza cristiani hanno fatto qualcosa di sbagliato come Riccardo,cosa dovrebbero

fare? (Dovrebbero dire al Signore che sono pentiti e chiedergli di perdonarli e aiutarli a non ripetersi). 10. Come può una persona che sta camminando sulla propria via peccaminosa, incamminarsi sulla via di

Dio? (Deve abbandonare il peccato e chiedere al Signore Gesù Cristo di essere salvata).

Attività: disegna! Dai a ogni bambino un foglio diviso in quattro quadrati (o quattro fogli più piccoli). Chiedi loro di disegnare quattro cose.

1. Disegna ciò che volevano i figli di Israele. 2. Disegna Riccardo che vive a modo suo. 3. Disegna un’illustrazione di come tu o qualcuno che conosci vive a modo suo. 4. Disegna qualcuno che vive come Dio vuole.

Attività: versetto saggio

Dividi i bambini in squadre, mescolando i bambini più piccoli con altri più grandi. Scrivi su una lavagna i riferimenti che seguono, uno alla volta, permettendo ai bambini di localizzarli nella Bibbia. Salmo 105:1 Giovanni 14:1 Salmo 119:11 Efesini 6:1 Salmo 150:1 1 Tessalonicesi 5:17 Proverbi 3:5 1 Tessalonicesi 5:22 Matteo 7:7 Giacomo 1:5 Matteo 19:19 Matteo 22:37 Giacomo 1:22 1 Giovanni 1:9 Dopo che ogni squadra ha trovato il versetto, discuti su ciò che il versetto dice riguardo alla saggezza.

Attività: Simone dice Questa lezione mette in contrasto “Il modo di Dio” con “A modo mio”. Giocate a “Simone dice” e dite ai bambini che devono entrare in azione solo quando il conduttore anticipa l’ordine con le parole “Le vie di Dio”.

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LEZIONE 2 LA DISUBBIDIENZA DI SAUL

Testo per l’insegnante 1 Samuele 12-15 Verità centrale Dio punirà il peccato. Applicazione: non salvati Se continui nel tuo peccato, esso ti porterà alla punizione eterna.

salvati Ringrazia il Signore Gesù per aver preso su di Sé la tua punizione. Versetto a memoria Il Signore è il mio pastore; nulla mi mancherà” Salmo 23:1. Aiuti visivi Quadri 2-1, 2-2, 2-3, 2-4, 2-5 e 2-6 Foglio/cartoncino con la Verità Centrale “Dio punirà il peccato”. Lasciatelo in vista durante tutta la lezione e indicatelo ogni volta che insegnate e applicate la verità centrale (VC). Create il foglio/cartoncino con l’applicazione per il bambino salvato “Ringrazia il Signore Gesù per aver preso su di Sé la tua punizione”. Schema della lezione Inizio Il popolo ha un re Progressione degli eventi 1 Samuele istruisce il popolo VC 2 Tuoni e lampi VCN 3 Il popolo ammette il proprio peccato, Samuele li mette in guardia. 4 Attacco ai Filistei. Saul disubbidisce “Tuo figlio non sarà re”. VCS 5 Saul mandato a uccidere gli Amalechiti. Dio parla a Samuele. 6 Samuele mette in evidenza la disubbidienza di Saul VCN Culmine Samuele uccide Agag Conclusione Samuele lascia Saul, che viene rigettato da Dio VCN

Lezione Quadro 2-1 Parlate in modo eccitato “Hurrah! Lunga vita al re! Dio salvi il re!” Almeno gli Israeliti avevano un re! Saul non era più il timido figlio di un contadino. Egli aveva riunito un’armata di 330.000 uomini e sconfitto i malvagi Ammoniti che stavano attaccando il loro territorio. Il popolo pensò che era meraviglioso avere un re che li avrebbe condotti in battaglia. Dopo la vittoria, Samuele, l’uomo di Dio, radunò il popolo a Ghilgal. Era giunto il momento di fare un annuncio speciale. Parlate in modo solenne mentre ripetete le parole di Samuele. “Guardate il vostro re”, gridò. “Il Signore vi ha dato un re, proprio come avevate richiesto”. Tuttavia, c’era un avvertimento solenne in quell’annuncio. Samuele mise in guardia il popolo. “Se amate e ubbidite al Signore e non trasgredite i suoi comandamenti, sarà bene per voi, ma se non ubbidirete a Dio, Egli vi punirà come ha sempre fatto”. Se preferite potete leggere le parole dette da Samuele in 1 Samuele 12:13-15. Il messaggio di Dio era molto chiaro. Nella Bibbia vediamo che lo stesso messaggio vale per te e

per me: c’è una punizione per tutti coloro che non ubbidiscono a Dio. Forse pensi che la disubbi-dienza non sia un peccato così grave, ma lo è! Ricordi ciò che successe nel Giardino di Eden? Adamo ed Eva vivevano là, erano buoni, finché non disubbidirono a Dio. Dio aveva detto loro di non mangiare del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male, ma entrambi lo fecero. Entrambi disubbidirono al comandamento di Dio e quello fu il primo peccato dell’uomo. Dio li punì. Dato che Adamo ed Eva divennero dei peccatori, da allora in poi tutti gli uomini sono nati peccatori. Ciascuno di noi è nato con un cuore che non vuole ubbidire a Dio. La Bibbia ci chiama “Figli di disubbidienza” (Efesini 2:2). Per esempio, Dio ci ha detto di onorare e di ubbidire ai nostri genitori (Esodo 20:12). Se non lo facciamo, disubbidiamo e questo è un peccato. Indicate sul cartoncino con la verità centrale “Dio punirà il peccato”. Dio ci mette in guardia in quanto Egli punirà sempre il peccato, proprio come aveva messo in guardia gli Israeliti. Sì, gli Israeliti udirono l’avvertimento di Samuele che voleva assicurarli che ciò che aveva detto era vero. Ecco ciò che disse:

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Davide, un uomo secondo il cuore di Dio 11

Sarebbe opportuno leggere le parole dalla Bibbia in 1 Samuele 12:16-17. “Perciò ora fermatevi e guardate questa cosa grande che l’Eterno farà davanti ai vostri occhi. Non è forse il tempo della mietitura del grano? Io invocherò l’Eterno ed Egli manderà tuoni e pioggia, così comprenderete e vedrete che il male che avete fatto chiedendo per voi un re è grande agli occhi dell’Eterno”. “Tuoni e pioggia?”, pensò il popolo. “Non piove mai in questo periodo dell’anno”. Samuele aveva parlato da parte di Dio e ora pregava. Il cielo cominciò ad annuvolarsi. Nubi scure e tempestose coprirono il sole. Usare un’audio cassetta con riprodotto il rumore della tempesta. I bambini si divertiranno a riprodurre i suoni della tempesta. I fulmini attraversavano il cielo! La tempesta era scoppiata! Che tempesta! Il popolo era terrorizza-to. Era veramente un avvertimento da parte di Dio. Ora il popolo era pronto ad ascoltare ciò che Dio stava dicendo. “Abbiamo peccato contro Dio”, gridarono. “Prega per noi o moriremo”. Ora si rendevano conto che avevano scelto di vivere a loro modo anziché come voleva Dio. “Servite il Signore con tutto il vostro cuore”, li aveva incoraggiati Samuele. “Il Signore sarà con voi, perché si è compiaciuto di fare di voi la sua nazione speciale. Io continuerò a pregare per voi e vi insegnerò il modo giusto di vivere. Ricordate però, che se continuerete a peccare, sia voi che il vostro re sarete distrutti”. Dio ha un avvertimento per te anche oggi. Egli ti avvisa che, se non sei salvato dal tuo peccato, non entrerai mai in Cielo. Perché Dio punisce così i peccatori? Permetti ai bambini di dare spiegazioni. Indicate sul cartoncino con la verità centrale. Perché egli è santo. Ciò significa che Egli è puro e perfetto; Egli non pecca mai; ogni cosa che fa è giusta. Dio non può stare alla presenza del peccato e non passerà mai sopra al peccato. Egli non dirà mai che pochi peccati non hanno importanza. Dio odia il peccato così tanto che tutti i peccati dovranno essere puniti. Forse stai pensando e dicendo a te stesso, “Io non disubbidisco a Dio”. Hai mai detto una bugia per salvare te stesso da una punizione? Alison aveva rotto il vaso di cristallo, ma aveva incolpato il fratellino, aveva mentito. Dio dice nella Bibbia: “Non farai falsa testimonianza contro il tuo prossimo” (Esodo 20:16); ciò significa “Non dire bugie sul conto di alcuno”. Dicendo bugie, o disubbidendo ai tuoi genitori e in molti altri modi puoi disubbidire a Dio. Egli ti avvisa di abbandonare i tuoi peccati e chiedere a Lui il perdono e la salvezza. L’avvertimento di Dio è una cosa seria, Lui punirà il peccato. Hai prestato attenzione a questo avvertimento? Dio è pronto a perdonare il tuo peccato se lo confessi.

Gli eventi menzionati nella scena si trovano in 1 Samuele 13. L’informazione viene data come retroscena per la storia della disubbidienza di Saul nei confronti degli Amalechiti. Per un certo tempo i figli d’Israele fecero attenzione a ciò che Dio aveva detto loro. Il re Saul continuò a regnare sul popolo. Proprio al di là del confine vivevano i Filistei. I potenti Filistei erano nemici di Israele da lungo tempo. Ora sembrava che volessero dichiarare guerra poiché i Filistei avevano radunato un’immensa armata. Quando gli uomini di Saul videro i loro carri, i cavalieri e migliaia di soldati, furono molto spaventati. In effetti, alcuni decisero di darsi alla fuga prima che iniziasse la battaglia. Si rifugiarono in caverne o sulle montagne o nell’interno della foresta. Anche coloro che rimasero con Saul tremavano dalla paura. Si rivolsero al loro re perché facesse qualcosa. Tuttavia Saul non sapeva che fare! Gli era stato detto di attendere sette giorni per l’arrivo del sacerdote Samuele. Samuele avrebbe dovuto offrire a Dio un sacrificio e pregare prima dell’ini-zio della battaglia. Il re stesso non aveva il diritto di offrire un sacrificio. Quello era il compito esclusivo del sacerdote. Dio aveva dato istruzioni precise su chi avrebbe potuto offrire sacrifici, ma il settimo giorno il re Saul non attese oltre. Offrì egli stesso un sacrificio. Poco dopo arrivò Samuele come promesso. Quadro 2-2 “Che cosa hai fatto?”, gridò. “Oh Samuele”, disse il re, “Ho atteso sette giorni e non sei arrivato. I miei soldati stavano fuggendo. I Filistei si stavano avvicinando. Non potevo più aspettare, così ho offerto io stesso un sacrificio”. “Sei stato un pazzo”, disse Samuele. “Hai disubbidito al comandamento di Dio. A causa del tuo peccato, Dio ha scelto un altro re. Tuo figlio non sarà il prossimo re”. Samuele se ne andò. Il cuore del re Saul si rattristò. Quale speranza aveva per suo figlio Gionatan. Ora Gionatan non sarebbe mai stato re. Era colpa di Saul. Stava per essere punito e lo meritava, perché aveva disubbidito al comandamento di Dio. Dio punisce sempre il peccato. VCS Indicate sul cartoncino con la verità centrale. Tutti noi meritiamo la punizione di Dio, perché tutti abbiamo peccato. La Bibbia dice: “Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio”. Saul riunì tutti i suoi soldati e andò alla guerra. Gli Amalechiti furono completamente sconfitti. Saul ne era compiaciuto. “Ho fatto tutto ciò che Dio ha chiesto”, pensò. Saul aveva veramente ubbidito alle istruzioni di Dio di distruggere completamente ogni cosa? La notte successiva alla battaglia, Samuele era profondamente addolorato. Non riusciva a dormire e pregò tutta la notte. Dio gli aveva detto che il re aveva disubbidito.

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I bambini impareranno di più sul rimanere svegli se li fai alzare in piedi e camminare, strofinandosi gli occhi. Quadro 2-5 La mattina presto, Samuele andò dal re Saul. Saul sembrava eccitato. “Ho fatto tutto ciò che il Signore mi ha detto”, disse. “Se è così”, rispose Samuele, “cosa significa il belare delle pecore e il rumoreggiare degli armenti che sento?” “Oh, quelli sono gli esemplari migliori delle pecore e degli armenti degli Amalechiti. I soldati hanno pensato che sarebbero stati adatti per il sacrificio a Dio, ma tutto il rimanente è stato distrutto”. “Fermati!”, gridò Samuele. “Dio ti ha ordinato di distruggere i malvagi Amalechiti. Perché non lo hai fatto?” Quadro 2-3 “Ma io ho ubbidito”, rispose Saul. “Li ho distrutti e portato qui il loro re Agag. Il popolo ha preso il meglio degli animali per il sacrificio”. Ripeti le parole di Saul in modo arrogante. I bambini si divertiranno a imitare il belare delle pecore e il rumoreggiare degli armenti. Cosa avrebbe dovuto fare Saul per non disubbidire? Oh Saul! Cosa hai fatto? Dio gli aveva detto di distruggere ogni cosa che appartenesse agli Amalechiti, incluso il loro re. Saul aveva disubbidito a Dio, ma non voleva ammetterlo. Cercò di dimostrare di aver fatto tutto ciò che gli era stato ordinato; cercò di incolpare gli altri. Forse non riusciva a capire che ciò che aveva fatto era sbagliato. Forse pensava di aver fatto bene a risparmiare quegli animali per offrirli a Dio, ma si sbagliava. Forse penserai che Dio guardi tutti i tuoi lati positivi e che si dimentichi del peccato di cui sei colpevole. Non importa quanto buono tu cerchi di essere, non lo sarai mai abbastanza per Dio, se non chiedi al Suo Figlio di salvarti, sarai separato da Dio per l’eternità in un luogo che la Bibbia chiama Inferno. A questo si riferisce Dio quando dice: “Il salario del peccato è la morte” (Romani 6:23). Quadro 2-5 Il re Agag avrebbe dovuto essere ucciso da Saul, ma egli lo fece prigioniero, per dimostrare di aver vinto la battaglia contro gli Amalechiti. In seguito Samuele fece uccidere il malvagio re Agag. Indicate sul cartoncino con la verità centrale. VC. Disubbidire a Dio è una cosa molto seria ed è proprio ciò che Samuele disse al re Saul. “Cosa credi che Dio preferisca, i sacrifici o l’ubbidienza? L’ubbidienza vale molto di più di tutti i sacrifici che potresti offrire!”, disse Samuele. “Poiché hai rigettato la Parola di Dio, Egli ha rigettato te come re perché non regni più sopra Israele”..

Dillo con convinzione. Quadro 2-6 Mentre Samuele si voltava per andarsene, Saul lo prese per il lembo del mantello, che si strappò. Allora Samuele gli disse: “Il Signore strappa oggi di dosso a te il regno d’Israele e lo dà a un altro, migliore di te. Il re Saul disse di essere dispiaciuto e chiese a Samuele di perdonarlo, ma non era veramente dispiaciuto. Scuoti la testa, non veramente dispiaciuto. Egli era solo preoccupato di ciò che avrebbe pensato il popolo e di cosa gli sarebbe potuto accadere. Samuele se ne andò molto triste a Rama e non tornò più a fare visita a Saul. Quadro 2-4 Ogni giorno piangeva per il peccato di Saul. Dio era molto dispiaciuto nei confronti di Saul e lo abbandonò. Lo lasciò solo senza le sue benedizioni e il suo aiuto. Che cosa terribile essere separati da Dio! Perché ciò avvenne a Saul? Perché disubbidì a Dio. Dio farà la stessa cosa alle persone che non saranno salvate. Se non lo sei, il tuo peccato ti separa da Dio. Se continui nel tuo peccato, disubbidendo a Dio, dovrai essere punito eternamente per il tuo peccato. VCN Invita i bambini a venire a Cristo. Assicurati di avvisare i bambini dove possono incontrarti per ulteriori consigli e parla individualmente a ogni bambino che risponde. Vedere “Passi per consigliare il bambino che vuole venire a Cristo”. Se, però, sei veramente dispiaciuto, puoi essere salvato dalla punizione. Come puoi essere salvato? Credi che Gesù Cristo ha preso su di Sé la punizione per il tuo peccato sulla croce? Credi che Egli vive per sempre ed è il solo che può salvarti? Allora diGli che vuoi abbandonare il tuo peccato. DiGli che dipendi da lui per essere salvato dalla punizione che meriti. Di’ a Gesù Cristo che credi in Lui come tuo Salvatore e Signore. Se lo fai, sarai salvato per sempre: non sarai separato da Dio, perché Gesù Cristo ha preso su di Sé sulla croce la punizione per i tuoi peccati. Credi in Lui oggi, affidandoti a Lui! La Bibbia dice: “Credi nel Signore Gesù Cristo e sarai salvato” (Atti 16:31). “Credere” in Gesù significa credere in Lui come tuo Salvatore. Fai attenzione che i bambini non confondano il concetto di credere in Gesù con credere in Babbo Natale ecc.

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Davide, un uomo secondo il cuore di Dio 13

Gioco di ripasso: incoronami Ricorda ai bambini che all’inizio della storia Saul viene incoronato re. Dividi il gruppo in due squadre e fornisci a ciascuno una corona di carta. Fai una domanda a una squadra, poi all’altra. Se la risposta è giusta, il bambino può venire avanti e portare la corona della propria squadra. Egli rimane davanti finché viene sostituito dal prossimo bambino della stessa squadra che risponde correttamente. Continua finché si è risposto a tutte le domande. Puoi regalare le corone ai bambini durante un’altra parte della lezione come premio per il buon comportamento.

Domande di ripasso 1. Abbiamo conosciuto alcuni popoli che combattevano contro gli Israeliti. Puoi nominarne uno? (Ammoniti,

Filistei, Amalechiti). 2. Puoi individuare un’altra nazione? (Usa questa domanda se c’è competizione tra due gruppi). 3. Perché è un peccato disubbidire ai genitori? (Siamo contro la legge di Dio se disubbidiamo perché Egli

ha detto “Onora o ubbidisci ai tuoi genitori”). 4. Perché il popolo era così sorpreso e impaurito dalla tempesta? (Sapevano che si trattava di un

avvertimento da parte di Dio perché non era il periodo dell’anno in cui normalmente si verificavano le tempeste).

5. In che modo Dio ci mette oggi in guardia dal peccato? (per mezzo della Bibbia e di insegnanti e predicatori che ci insegnano ciò che la Bibbia dice).

6. Che cosa fece Saul al posto del sacerdote? (Offrì un sacrificio per il popolo). 7. Che cosa disse Samuele a Saul riguardo alla punizione per aver disubbidito a Dio? (La sua

discendenza non avrebbe mai regnato su Israele). 8. Come poteva Samuele sapere che Saul aveva di nuovo disubbidito a Dio e non aveva completamente

distrutto gli Amalechiti? (Dio glielo aveva detto. Sentì il rumoreggiare degli animali e in seguito Saul gli raccontò del re Agag)

9. Saul fu immediatamente pronto ad ammettere il suo peccato e a chiedere perdono a Dio? (No. Egli cercò di incolpare gli altri e disse che ciò che aveva fatto era buono).

10. È sufficiente per noi dire che ci dispiace come fece Saul? Dire a Dio che ci dispiace significa che i nostri peccati sono perdonati? (Se diciamo che ci dispiace deve essere veramente così. Dobbiamo pentirci e abbandonare il nostro peccato e desiderare di essere diversi. Possiamo rivolgerci solo al Signore Gesù per essere perdonati).

Attività: peccato nascosto

Prepara delle strisce per il flanellografo (oppure scrivi le parole qui di seguito direttamente sulla lavagna bianca). Disubbidienza Avvertimento Punizione Salvezza Scrivi le frasi di seguito senza le parole tra parentesi:

1. Dio dice che la disubbidienza (è) peccato.

2. Dio ci avverte (riguardo) al peccato.

3. Il Figlio di Dio ha preso su di Sé la punizione (per) il peccato

4. I bambini credenti in Gesù sono salvati (dal) peccato. Ora scrivi le parole seguenti e chiedi ai bambini di scegliere la migliore per ciascuna frase:

dal al riguardo non è per è

Attività: discussione, tentato di disubbidire? Quando sei tentato di disubbidire? Perché è difficile ubbidire? Cosa puoi fare per non disubbidire? Ti ricordi dei passi della Bibbia in cui Dio promette il suo aiuto?

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LEZIONE 3 DIO SCEGLIE UN RE

Scrittura 1 Samuele 16 Verità centrale Dio vede e conosce il tuo cuore. Applicazione: non salvati Dio vede il tuo cuore peccaminoso; hai bisogno che Dio cambi la tua

vita e ti dia un cuore nuovo. salvati Dio vede che il tuo cuore è giusto, perché Gesù ti ha salvato, ma se

pecchi, devi confessarlo a Lui. Versetto a memoria Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli, mi guida lungo le acque

calme”. Salmo 23:2. Aiuti visivi Quadri 3-1, 3-2, 3-3, 3-4, 3-5, 3-6 e 4-1.

Foglio/cartoncino con la Verità Centrale “Dio vede e conosce il tuo cuore”. Create il foglio/cartoncino con l’applicazione per il bambino salvato “Dio vede che il tuo cuore è giusto, ma se pecchi, devi confessarlo a Lui” .

Schema della lezione Inizio Samuele mormora circa Saul Progressione degli eventi

1. Dio parla a Samuele VC 2. Dio manda Samuele a Betlemme 3. Samuele cerca Eliab VC 4. Samuele cerca i sei figli VCN 5. “Sono tutti qui i tuoi figli” 6. Davide il pastore VCN 7. Davide richiamato a casa 8. Davide scelto da Dio VCN 9. Davide unto 10. Davide ritorna al gregge VTS 11. Saul manda a cercare Davide

Culmine Davide suona per Saul Conclusione Saul e Davide insieme a palazzo VCN

Lezione Quadro 3-1 VC Mostra il cartoncino con la verità centrale: Dio vede e conosce il tuo cuore. “Samuele, perché sei così triste?”, Dio gli stava parlando. “Non puoi lamentarti per sempre di Saul, perché l’ho rigettato come re su Israele”. Ricordate perché Dio aveva rigettato Saul? Permetti ai bambini di ricordare i peccati di Saul. Sì, perché Saul aveva peccato; non aveva fatto ciò che Dio gli aveva detto di fare. È vero che disse di essere dispiaciuto, ma Dio conosceva il suo cuore. Dio sapeva che voleva ancora fare di testa sua e non come Dio voleva. Dio conosce tutto di tutti. Egli ci ha creati. Ha creato i nostri corpi e la nostra mente. Egli vede e conosce ogni pensiero, sentimento o desiderio che possiamo mai avere avuto. Dio sapeva perché Samuele era triste; lo era a causa del peccato di Saul, ma ora Dio aveva un compito per lui.

Quadro 3-2 “Samuele, prendi dell’olio e vai alla casa di Isai a Betlemme. Ho scelto uno dei suoi figli come nuovo re”, disse il Signore. “Porta un animale e là offrilo in sacrificio a me. Invita Isai al sacrificio e io ti mostrerò chi ungere”. Così Samuele mise dell’olio nel corno e andò a Betlemme. Confrontate su una mappa la posizione di Betlemme e di Rama. Betlemme è a sud di Rama. Tutti i preparativi vennero fatti e gli anziani della città vennero invitati. Isai e i suoi figli erano là. Quadro 3-3 Samuele non riusciva a distaccare lo sguardo dal figlio più vecchio, Eliab. Era prestante e anche molto alto. Ai tempi della Bibbia il figlio più vecchio era il più importante della famiglia. Era forse quello l’uomo che Dio aveva scelto come re? “Sarebbe una guida eccellente per il popolo”, pensò Samuele. Forse Samuele sussurrò al Signore “È sicuramente colui che devo ungere”. “No Samuele”, fu la risposta del Signore. “Tu stai osservando il suo volto e la sua statura. Lui non

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Davide, un uomo secondo il cuore di Dio 15

sarà re. Il Signore non vede come l’uomo; l’uomo guarda all’apparenza, ma il Signore guarda al cuore” (1 Samuele 16:7). Samuele si sbagliava. Egli valutava l’uomo dalla sua apparenza. VC Mostra il cartoncino con la verità centrale: ”Dio vede e conosce il tuo cuore”. Spesso noi facciamo la stessa cosa. Guardiamo le persone per ciò che sono esteriormente o per ciò che fanno. Quando ti guardo, vedo in te una persona che ama andare alla Scuola Domenicale, cantare canti ed ascoltare le lezioni della Bibbia, ma non vedo o conosco altro di te. Solo una persona è in grado di farlo: Dio. Egli vede come io e te siamo realmente. Egli vede il mio cuore e il tuo. Il cuore che Egli vede non è quello che pompa il tuo sangue. Quando Dio dice di vedere il tuo cuore, significa che vede il “te” reale, la persona, quel “te” che esisterà per sempre, anche quando il tuo corpo morirà. Dio vede e sa ciò che tu ami o odi; sa cosa stai pensand; cosa desideri, cosa vorresti essere. Ciascuno di noi è nato con un cuore peccaminoso, in modo che pensiamo e facciamo cose peccaminose. Sai perché un gatto si comporta come un gatto e non come un coniglio? Permetti ai bambini di rispondere. Esatto. Si comporta come un gatto perché è nato gatto. Noi pecchiamo perché siamo nati peccatori, nati con un cuore peccaminoso. Per essere giusti abbiamo bisogno di un nuovo cuore da Dio; abbiamo bisogno che Dio cambi le nostre vite. Solo Lui può renderci capaci di ubbidirGli e fare ciò che è giusto. Dio vede che alcuni di noi hanno un cuore giusto e che altri hanno un cuore ancora peccaminoso, come il cuore di Eliab. Scuoti la testa in segno di “no” ogni volta che un figlio passa davanti a Samuele. Conta i figli con i bambini prescolari. Dio non voleva che Eliab fosse re. Samuele guardò il secondo figlio. Il suo nome era Abinadab. Forse era quello designato da Dio, ma no! Il messaggio era lo stesso. “Il Signore non l’ha scelto”. Uno dopo l’altro, i figli di Isai vennero scartati da Dio. Nessuno di loro sarebbe diventato re perché Dio poteva vedere molto più in profondità, oltre il loro aspetto o la loro forza. Sapeva tutto dei figli di Isai e sa ogni cosa di te. VCN Puoi pretendere di essere buono agli occhi dei tuoi genitori e dei tuoi insegnanti, ma non puoi ingannare Dio. Egli vede il tuo orgoglio e la tua gelosia. Egli sa quali parolacce hai mormorato quando la mamma ti ha mandato a letto come punizione. Egli ha visto cosa hai fatto alle spalle di papà quando non ti è stato permesso di andare fuori a giocare. Dio ci ordina nella Bibbia di onorare i nostri genitori e non sempre noi lo facciamo. Tu hai peccato e Dio lo sa. Non puoi mai nasconderGli nulla, perché vede e conosce il tuo cuore proprio allo stesso modo in cui conosceva ogni cosa di quei sette fratelli. Dio non accettò alcuno di loro. Aveva scelto qualcun altro.

Ma chi? Samuele non riusciva a comprendere. Dio non lo aveva forse mandato alla casa di Isai? Non aveva forse detto che uno dei figli di Isai sarebbe stato il nuovo re? “Il Signore non ha scelto nessuno di questi“, disse Samuele. “I tuoi figli sono tutti qui?” VCN “C’è ancora un altro figlio”, disse Isai. “Il più giovane”. Quel figlio non era stato portato al sacrificio. A quei tempi e in quel paese, il figlio più giovane era considerato il meno importante della famiglia. “Si trova nei campi a curare le pecore”, disse il padre. Quella era l’occupazione principale del ragazzo. Il suo nome era Davide. Quadro 3-4 Puoi immaginarlo mentre fa uscire tutte le mattine le pecore dal recinto e le porta sulle colline circostanti di Betlemme? Era sua responsabilità nutrirle, abbeverarle e curarsi di loro. A volte si trattava di un lavoro pericoloso perché leoni e orsi si aggiravano per quelle colline in cerca di qualche pecora di cui cibarsi. Tuttavia, Davide svolgeva il suo compito fedelmente, oltre ogni difficoltà. Forse quel giorno Davide aveva con sé la sua arpa, il suo strumento preferito. Amava suonare della bellissima musica e cantare al Signore. Davide amava il Signore con tutto il suo cuore. Anche lui era nato con un cuore peccaminoso, ma ora era cambiato. Davide aveva creduto che il Signore aveva cancellato tutti i suoi peccati. Un giorno Davide disse a Dio “Ho creduto nella tua grazia, il mio cuore esulta per la tua salvezza” (Salmo 13:5). Dio cancellò i suoi peccati, la sua vita fu cambiata e ora Davide era giusto agli occhi di Dio. Dio vede anche te, ma tu sei giusto agli occhi di Dio come Davide? Hai messo la tua fede nel Signore Gesù Cristo affinché cambi la tua vita e ti renda giusto agli occhi di Dio? Forse desideri che i tuoi peccati vengano cancellati come Davide, ma non sai bene in che modo. Se, al termine della lezione, sei ancora insicuro, vieni a chiedere e ti spiegherò ancora; vieni qui davanti e siedi in prima fila. Sarò felice di rispondere a tutte le domande su come essere giusto agli occhi di Dio. È importante essere giusti come lo era Davide. Pausa di alcuni secondi. “Davide! Davide!” Qualcuno correva per la collina chiamandolo. “Davide!, ti vogliono a casa, presto!” Davide era un ragazzo in buona salute e tutti erano dell’opinione che fosse anche saggio. Quadro 3-5 Appena Samuele lo vide, si accorse che era un bel ragazzo, ma ora aveva imparato a non giudicare dall’apparenza. In quel momento il Signore parlò a Samuele. “Ungilo, egli è colui che ho scelto”. Perché Dio scelse Davide come re? Forse perché era saggio, forte e coraggioso? Forse perché aveva ottime qualità? No, lo scelse perché il suo

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cuore era giusto agli occhi di Dio. Ricorda ciò che Dio disse: “L’uomo guarda all’apparenza, ma il Signore guarda al cuore“ (1 Samuele 16:7). Dio sapeva che il cuore di Davide era giusto. Davide amava Dio. Aveva creduto in Dio per essere salvato quando era giovane e sapeva che Dio si sarebbe sempre preso cura di lui come un pastore si cura delle pecore. Infatti, uno dei canti scritti da Davide comincia con le parole “Il Signore è il mio pastore”. Sapete in quale parte della Bibbia si trovano queste parole? Sì, è proprio il Salmo 23:1. Discutere con i bambini alcuni atteggiamenti che possono dispiacere a Dio. Dio si cura di te come tuo Pastore? No, se il tuo cuore è nel peccato e non è giusto davanti a Dio; tuttavia è proprio per i peccatori come te che Dio ha mandato il suo unigenito Figlio, il Signore Gesù Cristo, nel mondo. Egli venne per prendere la terribile punizione per il peccato. Morì sulla croce in modo che coloro che possiedono un cuore peccaminoso possano essere perdonati e ricevere una nuova vita da Dio. Egli risuscitò dalla morte e tutti coloro che abbandonano i loro peccati e credono in Lui hanno un cuore giusto agli occhi di Dio. Vuoi credere nel Signore Gesù Cristo come tuo Pastore affinché ti salvi e si curi di te? Solo Lui può rendere il tuo cuore giusto agli occhi di Dio. Dio sa se il tuo cuore è giusto, perché Egli vede e conosce ogni cosa. Dio sapeva quale dei figli di Isai sarebbe diventato re. Quadro 3-6 Quando Samuele si rese conto che Davide era stato scelto da Dio, prese il suo corno e versò dell’olio sul capo di Davide. Dimostrare l’azione dell’unzione. Usate dei corni di plastilina o ritagliati da cartoncino per aiutare i bambini a comprendere. Ungere una persona significava sempre che qualcosa di speciale stava per succederle. La Bibbia non ci dice se Davide sapesse perché veniva unto. In ogni caso Samuele non lo rivelò al popolo. Quando il sacrificio fu terminato e la festa giunta alla fine, Samuele se ne tornò a Rama e non avremo più notizie di lui. E Davide? Andò a vivere a palazzo? Lasciò il suo lavoro di pastore? No! Ritornò alle greggi nei pascoli. Pensate alla gioia di Dio nel vedere il comportamento di Davide. Non mormorò o si lamentò quando quel giorno fu rimandato alle greggi. Non disse in tono orgoglioso: “Ora sono una persona importante; trovate un altro per pascolare le greggi!” Davide continuò a vivere umilmente come era solito fare. VCS Mostra il cartoncino con la verità centrale “Dio vede che il tuo cuore è giusto perché Gesù ti ha salvato, ma se pecchi, devi confessarlo a Lui”. Ragazzi e ragazze credenti, siete come lui, oppure vi vantate della vostra bravura quando superate un esame? Dio vede il vostro cuore e sa

tutto di voi. Egli sa che il tuo cuore è giusto perché hai creduto in Lui, ma ciò non significa che non peccherai più. I cristiani non dovrebbero deside-rare di peccare, tuttavia a volte lo fanno. Abbiamo ricevuto un cuore nuovo, una nuova natura da Dio, ma dato che siamo nati peccatori vogliamo ancora fare cose sbagliate. Anche se i nostri peccati sono perdonati e siamo giusti agli occhi di Dio, non saremo mai completamente liberi dal peccato fino a quando non andremo in Cielo. Dio odia quando tu pecchi; la tua amicizia con Lui è rovinata. Cosa puoi fare? Non devi essere salvato un’altra volta, ma devi confessare a Dio di avere peccato. Egli desidera che tu gli dica tutto ciò che hai fatto di sbagliato. Egli dice “Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i nostri peccati e purificarci da ogni iniquità” (1 Giovanni 1:9). Se tu sei un credente e hai peccato, chiedi a Dio di perdonarti e di aiutarti a vivere per Lui, come fece Davide. Dal giorno dell’unzione di Davide, lo Spirito del Signore è venuto su di lui ed è rimasto con lui. Dio viveva in Davide e gli dava la potenza necessaria per fare le cose che Dio voleva. Se sei un cristiano, lo Spirito Santo vive in te per darti la potenza di ubbidire e vivere per Dio. C’è stata una persona che avrebbe dovuto vivere per Dio e ubbidirGli, ma non lo fece. Si tratta di Saul. Il peccato nel cuore di Saul cresceva sempre più. A causa di ciò, in alcuni momenti si arrabbiava talmente che i suoi servi erano preoccupati che impazzisse. I suoi servi ebbero un’idea. Essi dissero al re: “Mandaci a cercare un uomo che sia un abile musicista. Quando i tuoi pensieri ti opprimono, egli potrà suonare per te e calmare i tuoi nervi”. “Sì”, pensò Saul. “È una buona idea. Trovatemi tale uomo”, ordinò. Allora un giovane propose: “Conosco un grande musicista; è coraggioso e saggio e Dio è con lui. Vive in Betlemme e suo padre si chiama Isai”. Potete immaginare di chi si trattava? Sì, di Davide. Quadro 3-4 “Mandami Davide, il tuo figlio che cura le greggi”, fu il messaggio che Isai ricevette. Presto Davide si ritrovò a palazzo. Quadro 4-1 A Saul piacquero Davide e la sua musica. Ogni volta che era triste, Davide veniva portato alla sua presenza per suonare. Che strano! Il re Saul era stato rigettato da Dio a causa del suo peccato. Un giorno non sarebbe più stato re della nazione di Israele. Colui che lo avrebbe sostituito era seduto ai suoi piedi a suonare l’arpa e Saul non se ne rendeva conto. Uno aveva un cuore peccaminoso e non giusto agli occhi di Dio. L’altro aveva un cuore giusto agli occhi di Dio.

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Invita i bambini a ricevere il Signore Gesù. Assicurati un luogo e un tempo per ulteriori consigli. Stai attento a eventuali distrazioni in classe che potrebbero disturbare la tua disponibilità nei confronti delle necessità spirituali dei bambini. Se Dio guarda oggi alla tua vita, che cosa vede? Se non hai mai messo la tua fede in Cristo, Dio vede un cuore peccaminoso. Dio dice di conoscere il cuore di tutti gli uomini (Atti 1:24). “Non c’è alcun giusto, no, nemmeno uno” (Romani 3:10). Nessun bambino o bambina ha un cuore giusto agli occhi di Dio, tranne coloro che hanno creduto nel Signore Gesù come proprio Salvatore e Pastore (Signore). Gesù Cristo è il solo che può rendere giusto il tuo cuore. Hai mai creduto in Lui? Puoi dire: “Il Signore è il mio Pastore” (Salmo 23:1)? “Io credo in Lui per essere salvato dalla punizione dei miei peccati e affinché Egli si prenda cura della mia vita”. Sai benissimo che non puoi da solo salvarti dai tuoi peccati o

cambiare il tuo cuore peccaminoso. Devi dipendere da Cristo per ricevere un nuovo cuore giusto agli occhi di Dio. Vuoi veramente che Egli ti perdoni e che ti dia un cuore nuovo? Lo farà oggi stesso, se metti la tua fede in Lui. Nel silenzio del tuo cuore, confessa a Dio di essere un peccatore e diGli che ti dispiace per tutti i peccati che Egli vede in te. Ringrazia il Signore Gesù per aver preso su di Sé la punizione per i tuoi peccati sulla croce. ChiediGli di perdonarti e di renderti giusto come Davide. Egli lo farà, poiché ha promesso “Io vi darò un cuore nuovo“ (Ezechiele 36:26), un cuore per sempre giusto agli occhi di Dio.

Gioco di ripasso: i figli di Isai

Metti in fila 8 bambini che rappresentino gli 8 figli di Isai. (In un piccolo gruppo incollare dei bigliettini o figure sulla lavagna che rappresentino i figli di Isai). I bambini restanti lavoreranno insieme per rispondere alle domande. Fai una domanda, poi lascia decidere la risposta ai bambini. Cerca di scegliere un bambino diverso ogni volta. Se la risposta è corretta, gli otto figli di Isai possono rimanere in piedi, se no, il primo figlio di Isai si siede e l’insegnante dà la risposta. L’obbiettivo del gioco è di mantenere in piedi tutti i figli di Isai.

Domande di ripasso 1. Perché Samuele era triste? (Perché il re Saul aveva peccato ed era stato rigettato da Dio). 2. Cosa disse Dio a Samuele di fare? (Prendere dell’olio e ungere uno dei figli di Isai). 3. Ripeti il nome del figlio maggiore di Isai. (Eliab). 4. Samuele pensò che Eliab fosse colui che doveva essere unto perché era alto e bello. Ma Dio cosa

disse? (L’uomo guarda all’apparenza, ma il Signore guarda al cuore. 1 Samuele 16:7). 5. Dove si trovava e come si chiamava il figlio più giovane di Isai? (Nei campi a pascolare le pecore; il suo

nome era Davide). 6. Qual era lo strumento musicale preferito da Davide? (L’arpa). 7. Dimmi alcune parole cantate da Davide, che sono scritte nella Bibbia (Salmo 23, qualunque versetto). 8. Dove andò Davide dopo l’unzione da parte di Samuele? (Ritornò a pascolare le greggi). 9. Perché Davide venne portato al palazzo di Saul? (Per suonare l’arpa per Saul e calmare i suoi nervi). 10. Qual era la grande differenza tra la vita di Saul e quella di Davide? (Il cuore di Davide era giusto agli

occhi di Dio, quello di Saul no).

Attività: chi è un peccatore? Taglia e prepara per il flanellografo una quantità di figure da una rivista. Includi tra loro:

una figura religiosa; (es. un vescovo); una persona che prega; un bambino; un neonato; un adulto. Scrivi la parola “peccatore” sul retro di ciascuna figura e metti tutte le figure sul flanellografo. Chiedi ai bambini di indicarti chi di loro non è un peccatore, prendendo le figure a una a una. Quando le rimuovi dal pannello, mostra loro la parola “peccatore”. Insegna che tutti siamo peccatori anche se esteriormente possiamo apparire buoni. Ora, dopo aver rimosso tutte le figure, scrivi “salvato” prima della parola peccatore sul retro di una figura (es. la figura del bambino). Fallo senza che i bambini si accorgano di quale figura hai scelto. Rimetti tutte le figure sul pannello e chiedi ai bambini di dirti chi di loro è giusto agli occhi di Dio. Magari sceglieranno quella giusta, ma avranno soltanto indovinato. Tu hai fatto il cambiamento, e solo tu sai qual è. Insegna ancora “L’uomo guarda all’apparenza, ma il Signore guarda al cuore” (1 Samuele 16:7).

Attività : immagini del cuore Dai a ogni bambino un cuore ritagliato su un cartoncino e suddiviso in quattro parti. Fai in modo che in ogni sezione i bambini disegnino qualcosa che possono fare per dimostrare che il loro cuore è giusto agli occhi di Dio.

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LEZIONE 4 DAVIDE E GOLIA

Testo per l’insegnante 1 Samuele 17:1-54 Verità centrale Sii come Davide, credi nel Dio vivente. Applicazione: non salvati Il solo modo per essere salvato dai tuoi peccati è credere nel Figlio di Dio, il

Signore Gesù Cristo. salvati Dipendi da Dio per avere il coraggio di fare ciò che è giusto.

Versetto a memoria “Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli, mi guida lungo le acque calme”. Salmo 23:2.

Aiuti visivi Quadri 4-2, 4-3, 4-4, 4-5, e 4-6 Foglio/cartoncino con la Verità Centrale diviso in due parti: “Sii come Davide” e “credi nel Dio vivente”. Create il foglio/cartoncino con l’applicazione per il bambino salvato “Dipendi da Dio per avere il coraggio di fare ciò che è giusto”.

Note sull’altezza di Golia Cubito: distanza tra il gomito e la punta del dito di un uomo. In genere 45 cm. Palmo: metà di un cubito. L’altezza di Golia è stata approssimata a circa 3 metri. Schema della lezione Inizio “Venite fuori e combattete, codardi!” Progressione degli eventi 1 La sfida di Golia 2 La paura degli Israeliti VC 3 Davide mandato in battaglia 4 Golia sfida di nuovo Israele VCN 5 Davide “Chi è costui?” 6 La critica di Eliab 7 Saul fa chiamare Davide 8 Davide “Il Signore libererà” VCN 9 Davide prova l’armatura di Saul 10 Davide incontra Golia VCS 11 Golia “Sono forse un cane?” 12 Davide “Io vengo nel nome del Signore” Culmine Davide uccide Golia Conclusione I Filistei sono sconfitti VCS VCN

Lezione Quadro 4-2 Parla in modo drammatico con una voce cavernosa per imitare Golia, poi fai un sospiro per creare suspense. In alternativa puoi registrare in anticipo le parole di Golia con un sottofondo di voci o di musica. Accendi il registratore e mantieni il contatto visivo con la classe. Sii pronto a fare dei piccoli cambiamenti nella lezione. “Venite fuori e combattete, codardi. Uno di voi venga a combattere contro di me”. (Gridate queste parole). Parole simili echeggiarono dalla cima delle colline fino alla valle sottostante. “Se vincerò, voi diverrete miei servi; se voi vincerete noi vi serviremo. Andiamo, vi sfido; datemi un uomo e combatteremo l’uno contro l’altro”. Breve pausa.

Nessuno osava combattere. Tutti erano terrorizzati e si nascondevano tra le rocce e dentro le proprie tende sulla collina. I soldati israeliti guardarono oltre la vallata per vedere dove si erano accampati i Filistei sull’altra collina. Quei Filistei erano stati loro nemici per anni ed erano ancora in guerra con Israele, ma non era solo l’armata dei Filistei a spaventarli. I soldati terrorizzati guardarono in basso nella vallata dove c’era colui che aveva gridato così forte e che li aveva spaventati così tanto. Che gigante! Per aggiungere suspense per i bambini che conoscono già la storia, puoi evitare di fare il nome di Golia fino alla fine della storia, riferendoti a lui in modo generico (il gigante, il Filisteo, il soldato alto ecc.) Era alto circa tre metri ed estremamente forte.

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Indicate la sua altezza sulla base della stanza in cui vi trovate o qualcos’altro che sia familiare ai bambini. Egli indossava un elmo di bronzo; il suo corpo era coperto da un’armatura di bronzo. Anche le sue gambe erano protette. La sua lancia era grossa e lunga. In un fodero al suo fianco portava una pesante spada affilata. Il suo nome era Golia. VC Chi avrebbe osato sfidare un simile uomo? Certamente non il re Saul, anche se era l’uomo più alto in Israele. Certamente non Eliab né Abinidab né Shamma, tre dei fratelli di Davide che erano nell’esercito di Saul. Nessun soldato in Israele avrebbe combattuto. Essi guardavano quel gigante così grande dimenticando che il loro Dio era molto, ma molto più grande. Quel gigante era effettivamente potente, ma il loro Dio possedeva tutta la potenza, Egli poteva fare tutto. Forse il popolo d’Israele aveva dimenticato i racconti dei genitori e dei nonni su ciò che Dio aveva fatto nel passato per la loro nazione? Non li aveva forse liberati dall’eser-cito egiziano? Non aveva fatto cadere davanti a loro le mura di Gerico? Non avrebbero mai potuto vincere quelle battaglie da soli. In passato il popolo d’Israele aveva chiesto aiuto a Dio. Essi avevano creduto che Dio poteva fare cose impossibili, e Dio le fece. Essi avevano messo la loro fede in Dio, ma quei poveri soldati spaventati dell’esercito di Saul, no. Eppure il loro Dio era il Dio vivente che aveva fatto il cielo e la terra; Egli non era come gli déi dei Filistei, fatti da mano d’uomo. Avrebbero dovuto aver fede in Dio per essere salvati dai Filistei. Mostra la striscia con la verità centrale “Credi nel Dio vivente!” Nessuno tuttavia era pronto ad affrontare il gigante. Nessuno nell’esercito aveva fede che Dio avrebbe sconfitto Golia, ma qualcuno che aveva fede in Dio stava per giungere sul campo di battaglia. Questa persona aveva un cuore giusto agli occhi di Dio. Sì, Davide stava per arrivare. Davide era ritornato a pascolare le greggi dopo aver suonato per Saul. La mattina presto aveva lasciato le greggi alla cura di qualcun altro. Suo padre Isai aveva un compito per lui. Quadro 4-3 “Voglio che tu vada sul campo di battaglia per vedere come stanno i tuoi fratelli”, disse suo padre. “Prendi questo sacco di frumento e queste dieci focacce per loro. Prendi questi dieci formaggi e portali al loro comandante, presto!” Edersheim parla dei formaggi del tipo dei nostri “formaggi alla crema” Servi dei pezzetti di pane spalmati con formaggio cremoso. I bambini ricorderanno a lungo la cosa. I bambini avranno beneficio anche dall’imparare ad assaggiare e ad annusare. Che peso da portare! E che viaggio! Almeno 30 km per le montagne, ma Davide ubbidì

gioiosamente a suo padre e ora stava attraversando di corsa i campi. Quando fu vicino, sentì certamente le grida di guerra che provenivano dai due eserciti. Essi erano allineati uno di fronte all’altro sulla collina. La situazione perdurava ormai da almeno sei settimane. Che visione per quel ragazzo. Davide lasciò le cose che aveva portate con sé e corse dai suoi fratelli. Improvvisamente tutti fissarono gli occhi sulla valle sottostante. Davide si voltò per guardare il gigante avvicinarsi dall’accampamento opposto. La pesante armatura luccicava al sole. L’armatura stessa pesava più di 50 kg. Come erano terribili le sue armi. (La sola lancia era un pezzo di legno massiccio con una punta di ferro che pesava almeno 40 kg.) Quadro 4-4 Davide non aveva mai visto niente di simile prima di allora. Il gigante si fermò e ripeté le stesse parole che gli altri avevano udito ogni mattina e ogni sera per quaranta giorni. “Oggi io sfido l’esercito di Israele, datemi un uomo contro il quale possa combattere”. Chiedi a un bambino di gridare le parole del gigante. Egli stava sfidando Dio e il suo popolo. Egli credeva che gli déi dei Filistei fossero più grandi del Dio d’Israele. Credeva che la sua statura, la sua potenza, la sua armatura e le sue armi avrebbero vinto ogni cosa, ma è un peccato credere in qualcosa o qualcuno che non sia Dio. Golia stava peccando contro Dio. Magari tu sei nella stessa condizione. In cosa stai mettendo la tua fede? In chi credi per essere salvato dalla punizione che meriti per il peccato? Forse pensi di non aver bisogno di essere salvato. Forse pensi che puoi salvarti da solo cercando di essere veramente buono. Se è così, stai peccando contro Dio, perché nella Bibbia Egli dice: “Colui che crede nel proprio cuore è un folle” (Proverbi 28:26). Un folle è un peccatore che non crede in Dio. Devi fare come Davide e credere nel Dio vivente per il perdono dei tuoi peccati. Indica la striscia con su scritto “Sii come Davide” prima di “credi nel Dio vivente”. Non puoi credere in nient’altro e in nessun altro tranne che nel Dio vero e vivente. Golia era un folle confidando nella propria potenza o nei falsi dei. (Le statue che i Filistei adoravano non erano viventi e non potevano fare nulla per loro). “Io ti sfido: vieni fuori e combattiamo”, Golia gridò ancora. Davide udì la sua voce tuonante. Alcuni soldati israeliti terrorizzati fuggirono. Davide era furioso. Inscena le domande di Davide e fai in modo che un altro bambino risponda. “Chi è questo Filisteo? Come osa sfidare l’esercito del Dio vivente”, gridò Davide. Forse i soldati lo guardarono in modo strano. Nessuno in Israele aveva mai parlato così, nemmeno il re. Tutto ciò

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che il re faceva, era offrire grandi ricompense a chi avesse ucciso il gigante, ma nessuno osava combattere contro di lui. Solo Davide aveva messo la propria fede in Dio per essere aiutato. Varia il timbro della voce per distinguere le parole di Eliab da quelle di Davide. In quel momento Eliab, il fratello maggiore di Davide, disse con rabbia: “Cosa fai qui? Cosa ne è del gregge che ti è stato affidato? Conosco il tuo cuore malvagio e superbo; sei solo venuto ad assistere alla battaglia”. Non era facile per Davide udire quelle bugie, ma egli rispose tranquillamente: “Cosa ho fatto di sbagliato? Ho solo posto una domanda”. Egli continuò a parlare ai soldati attorno a lui, ma la situazione non cambiò. Erano tutti troppo spaventati per combattere. Nel frattempo qualcuno riferì al re le parole di Davide. Egli mandò a chiamare Davide e fu sorpreso dalle sue parole. Quadro 4-5 “Non c’è nulla da temere. Andrò e combatterò contro il gigante”. Davide, un pastorello in battaglia! Impossibile! “Non puoi farlo”, disse Saul. “Sei solo un pastore e Golia è allenato a combattere fin da giovane”. Tuttavia Davide era convinto di avere ragione. Sapeva di essere più giovane, più piccolo e più debole del gigante. Sapeva di non avere esperienza nel combattimento, ma sapeva anche che poteva confidare nel suo Dio onnipotente e voleva che anche Saul lo sapesse. Egli rispose: “Sono un pastore che si cura delle pecore di mio padre. A volte un leone o un orso hanno rapito un agnello. Io non li ho lasciati andare, sono corso dietro di loro e ho salvato l’agnello dai loro denti. Anche quando uno di quegli animali selvaggi si è rivolto contro di me, ho afferrato la sua criniera con una mano e l’ho colpito con tutta la mia forza. L’ho ucciso (pausa) e farò la stessa cosa con quel gigante Filisteo che ha sfidato l’esercito del Dio vivente”. Saul si accorse che Davide parlava sul serio, ma come avrebbe potuto un giovane come Davide distruggere quel gigante? Davide gli spiegò come. “Il Signore che mi liberò dalla zampa del leone e dalla zampa dell’orso, mi libererà anche dalla mano di questo Filisteo” (1 Samuele 17:37). Davide sapeva che Dio non l’avrebbe mai deluso. Molte volte nel passato, Dio gli aveva dato coraggio e forza. Davide poteva dipendere da Dio in momenti come questo, perché aveva creduto in Dio come suo Salvatore. VCN Egli chiama Dio “mia salvezza” (2 Samuele 22:3). Credere significa dipendere da qualcuno che può fare ciò che tu non puoi e riconoscerLo. Puoi salvarti da solo dalla punizione per i tuoi peccati? No. C’è qualcuno in cui poter credere per essere salvati? Sì, solo uno, Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Egli ha preso su di Sé la punizione per il peccato morendo sulla croce. Credi che Egli è

morto per te e per me e che può salvarti? Credi in Lui come tuo Salvatore oggi. Egli cancellerà i tuoi peccati e ti renderà giusto agli occhi di Dio, proprio come fece per Davide. Questo è il modo per iniziare una vita di fede in Dio. Quando credi che Egli può salvarti, puoi dipendere da Lui per ogni cosa, anche per il coraggio. Questo è esattamente ciò che fece Davide. Pregò di poter affrontare il gigante. Puoi chiedere a diversi bambini di esprimere a gesti questa parte della storia. Alla fine Saul acconsentì: “Va’, e il Signore sia con te”, ma prima gli portò la sua armatura. “Hai bisogno di questa”, disse Saul. Davide indossò prontamente la pesante armatura di Saul, si mise in testa un elmo di bronzo e si assicurò la spada alla cinta, poi provò a camminare. Inutile! “Non ce la faccio così”, disse. “Non sono abituato a indossarlla, mi sarebbe solo di impiccio”, Davide se ne liberò. Tenne solamente ciò che portava abitualmente con sé nei campi: una fionda per lanciare sassi con cui proteggere le pecore. Sarebbe stata sufficiente. Mi chiedo cosa Saul pensò guardando Davide andarsene. Lo vide attraversare le file dei soldati di Israele verso la vallata. Per la strada, Davide si fermò a un torrente, scelse cinque pietre lisce e le mise nel sacchetto che gli penzolava dalla cintura. Il gigante lo vide arrivare e gli si fece incontro. Da entrambe le colline ogni occhio li vedeva avvicinarsi. Videro il gigante possente, nella sua armatura con il suo giavellotto e la spada. Videro il pastorello senza armatura né spada avvicinarsi al gigante. Il cuore di Davide sicuramente batteva forte, ma se era preoccupato, non lo dimostrava. La sua fiducia era solo nel Signore. Egli non dipendeva da un’armatura che lo proteggesse. Non dipendeva dalla sua abilità. Sapeva di essere molto più piccolo e debole di Golia e sapeva anche che non avrebbe mai potuto sconfiggere da solo il gigante. Permetti ai bambini di condividere degli esempi di quando hanno incontrato dei “Golia”. Questo li aiuterà a confrontarsi con l’insegnamento. Ti sei mai sentito così? Ti è mai capitato di dover fare qualcosa, senza riuscire a farlo? Forse non hai mai detto a nessuno a scuola che sei salvato. Forse nessun altro è un credente nella tua classe. Sei preoccupato che, se gli altri sapessero che tu lo sei, non vorrebbero più giocare con te. Alcuni ti deriderebbero. È difficile dire agli altri che sei un cristiano, ma Dio ti darà il coraggio al momento opportuno. Mostra il cartoncino con l’applicazione per i bambini salvati: “Dipendi da Dio per avere il coraggio di fare ciò che è giusto” Non è necessario che tu ti alzi per dire a tutti che sei un cristiano. Dio ti darà l’opportunità giusta per dire che sei salvato. Un giorno, mentre siete in due o tre insieme, qualcuno può usare il nome di

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Dio in modo inappropriato o raccontare brutte storie. Tu potresti usare quella opportunità per dire molto gentilmente: “Mi dispiace, ma non penso sia giusto parlare così. Sono un credente”. Ci vorrà del coraggio per parlare così, ma Dio ti aiuterà, se credi in Lui. Davide ha sempre avuto fede in Dio per ricevere coraggio, ecco perché era in grado di affrontare il gigante. Egli confidava completamente in Dio per sconfiggere Golia. Coloro che non credevano in Dio avranno pensato che Davide fosse pazzo. Quando Golia vide chi gli stava venendo incontro per affrontarlo, il suo volto si infiammò di collera. Quadro 4-6 Dimostra con la tua espressione l’odio di Golia. “Guarda chi hanno mandato per affrontarmi”, pensò, “un ragazzino di campagna”. Quando vide il bastone nelle mani di Davide gridò: ”Sono forse un cane perché tu venga da me con un bastone?”. Insultò e maledisse Davide e disse: “Vieni. Darò la tua carne in pasto agli uccelli e alle bestie”. Egli minacciò di uccidere Davide e di dare il suo corpo in pasto ai lupi e agli avvoltoi. Se stai insegnando ai bambini molto piccoli, puoi tralasciare questi dettagli e anche il successivo paragrafo quando si parla del corpo dato in pasto agli avvoltoi. Puoi tralasciare anche la decapitazione di Golia da parte di Davide. Che uomo malvagio e terribile! Che situazione spaventosa per Davide! Tuttavia Davide non fuggì. Con voce chiara replicò: “Tu vieni contro di me con la tua lancia e la tua spada pensando che essi assieme al tuo scudo ti daranno la vittoria. Io non ho fede nelle armi, ma in Colui che tu stai sfidando. L’onnipotente Dio d’Israele ti darà oggi nelle mie mani. Gli uccelli e le bestie mangeranno il tuo corpo e quello dei tuoi soldati. Tutta la terra conoscerà che c’è un Dio in Israele. Tutti impareranno ad avere fede nel Signore e non nelle armi. Questa è la battaglia del Signore. Tu stai per morire”. Il gigante era veramente furioso. Posso immaginarlo mentre afferra la lancia e si muove verso Davide. Avrebbe distrutto quello stupido ragazzo che aveva osato parlargli in quel modo. Bum-bum-bum, era il rumore dei suoi piedi sulla terra dura e polverosa. La sua armatura tintinnava mentre alzava il braccio brandendo la lancia. Davide si mise a correre velocemente (Pausa), non stava scappando, ma stava correndo verso il gigante! Davide prese una pietra dal suo sacchetto e la posizionò nella fionda. Solleva in aria il tuo braccio, giralo e rigiralo imitando la fionda di Davide. Usando tutta la sua abilità lanciò verso il gigante la pietra che a gran velocità si conficcò nella fronte di Golia proprio sotto il suo elmo. Il gigante si accasciò al suolo come un albero cadente (pausa) e lì vi rimase.

Davide si affrettò, sollevò la pesante spada di Golia e gli tagliò la testa. Il campione dei Filistei era morto, ucciso da un pastorello. I soldati filistei non riuscivano a credere ai loro occhi. Lasciarono le loro tende e corsero verso casa. I soldati israeliti non erano più impauriti. Uscirono dai loro nascondigli con grida, affrontarono i Filistei e ne uccisero molti. La possente armata dei Filistei era sconfitta. Davide divenne un eroe e la nazione intera cantò le sue lodi. Come era riuscito nella sua impresa? Semplice-mente avendo fiducia in Dio. Aveva detto a Golia “La battaglia è del Signore ed Egli ti darà nelle mie mani” (1 Samuele 17:47). E aveva ragione. Aveva confidato in Dio e Dio non l’aveva deluso. VCS Dopo aver incoraggiato i bambini salvati ad avere fede in Dio per ricevere coraggio, aiutali ad applicare questa verità durante la settimana con un’attività da svolgersi a casa. Se sei un credente, confida in Dio in ogni difficoltà. Egli ti darà coraggio quando sei da solo. Ti darà la forza di dire “no” quando sei tentato di peccare. Come Davide, di’ al Signore “O Signore, Dio mio, in te confido” (Salmo 7:1). Sii come Davide, continua ad aver fiducia in Dio. VCN Invita i bambini a ricevere il Signore Gesù. Fai riferimento agli inviti delle lezioni precedenti e ai “Passi per consigliare il bambino che vuole venire a Cristo” per ulteriori istruzioni. Forse non sei come Davide, non hai mai messo la tua fede in Dio per essere salvato dai tuoi peccati. Non puoi vincere il peccato da solo, ma Gesù può. Gesù Cristo ha preso su di Sé la punizione per il peccato morendo sulla croce. Dio lo ha risuscitato e ora vive in eterno. Se affidi la tua vita a Lui oggi, tutti i tuoi peccati saranno perdonati; Egli ti salverà e sarai per sempre suo. Successivamente Davide scrisse “Il Signore.. li libera;.. perché si son rifugiati in Lui” (Salmo 37:40). Questo può diventare realtà per te oggi. Crederai nel Figlio di Dio, Gesù Cristo come tuo Salvatore? Puoi farlo proprio nel luogo in cui ti trovi ora.

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Gioco di ripasso: la sacca del pastore Prepara un mucchietto di pietre levigate e due sacchetti, uno per ogni squadra. Fai una domanda a una squadra e poi all’altra. Se la risposta è corretta, il bambino può mettere una pietra nella sacca della propria squadra. Al termine delle domande, conta le pietre in ogni sacca. La squadra con più pietre avrà vinto.

Domande di ripasso

1. Quali nemici avevano invaso il territorio di Israele? (I Filistei). 2. Perché i Filistei erano certi di vincere la guerra? (Perché avevano il gigante dalla loro parte). 3. Come si sentiva l’esercito di Israele nei confronti di Golia? (Erano terrorizzati). 4. Perché sbagliavano ad avere paura? (Avrebbero dovuto avere fede in Dio). 5. Perché Davide andò sul campo di battaglia? (Per portare cibo ai suoi fratelli). 6. Perché Davide si arrabbiò udendo le parole del gigante? ( Perché stava sfidando il Dio vivente). 7. Cosa pensava il re Saul della sfida tra Davide e Golia? (Pensava che Davide fosse troppo giovane e

non allenato per la battaglia). 8. Cosa disse Golia di voler fare a Davide? (Avrebbe dato il suo corpo in pasto agli uccelli e alle

bestie). 9. Perché Davide fu in grado di vincere il possente gigante? (Perché aveva fede che Dio gli avrebbe

dato la vittoria). 10. Cosa successe dopo la morte del gigante? (I Filistei furono sconfitti e Davide divenne un eroe).

Attività: gioco dei ruoli Fa’ sì che i bambini interpretino la storia. Da’ a ciascuno un ruolo: ad alcuni i Filistei, Golia, ad altri i soldati israeliti, Eliab, Abinadab, Samma, Isai, Davide, Saul, il portatore della sua armatura. (Si possono scegliere delle ragazze anche per ruoli maschili). Aiuta i bambini a ricordare gli avvenimenti e ciò che la lezione significa per noi.

Attività: puzzle del gigante Discussione: quando hai bisogno di coraggio? Nella tua vita quali sono i giganti di cui hai paura? Come può Dio aiutarti quando sei preoccupato? Fai sì che ogni bambino disegni qualcosa di cui ha paura su un foglio. Taglia la figura in 5/10 parti e scambia questo “puzzle” con un altro bambino che lo rimetta in ordine.

Attività: parole di coraggio Fa’ in modo che i bambini trovino e discutano versetti riguardanti Dio e l’essere coraggiosi. Es. Proverbi 28:1; 1 Corinzi 16:13; Filippesi 1:27-28; 2 Timoteo 1:7 e Giosuè 1:9.

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LEZIONE 5 UN AMICO E UN NEMICO

Testo per l’insegnante 1 Samuele 18:1-16; 19:1-10; 20 Verità centrale Dio vuole che i suoi figli si amino l’un l’altro Applicazione:

non salvati la verità centrale scelta per questa lezione ha un’applicazione per un bambino salvato. In conseguenza della necessità di insegnare in modo completo questa verità ai salvati, ci siamo concentrati su questo scopo. Tuttavia, non dimenticare i bambini non salvati nel tuo incontro di questa settimana. Prendi tempo in un’altra parte del programma per dare loro un messaggio semplice.

salvati Devi amare ogni cristiano. Versetto a memoria Egli mi ristora l’anima, mi conduce per sentieri di giustizia per amore del suo

nome. Salmo 23:3. Aiuti visivi Quadri 5-1, 5-2, 5-3, 5-4, 5-5 e 5-6.

Foglio/cartoncino con la Verità Centrale “Dio vuole che i suoi figli si amino l’un l’altro”. Create il foglio/cartoncino con l’applicazione per il bambino salvato “Devi amare ogni cristiano” .

Schema della lezione Inizio Giacomo e Nicola VC Progressione degli eventi 1 Gionatan e Davide diventano amici VCS 2 Saul geloso, cerca di uccidere Davide 3 Saul dice a Gionatan di uccidere Davide 4 Gionatan mette in guardia Davide VCS 5 Gionatan parla a Saul 6 Saul cerca di nuovo di uccidere Davide 7 Davide cerca Gionatan VCS 8 Davide e Gionatan fanno programmi e promesse VCS 9 Saul cerca di uccidere Gionatan Culmine Gionatan porta notizie a Davide Conclusione Davide e Gionatan si separano VCS

Lezione Introduzione Se il tuo gruppo ha tutte (o quasi) ragazze, cambia i nomi al femminile e anziché del calcio parla di hockey. Se il gruppo è misto è meglio fare riferimento ai ragazzi. Le ragazze ascolteranno. Giacomo e Nicola amavano il calcio. Entrambi erano portieri. Quando a scuola si facevano degli incontri di allenamento, giocavano sempre in squadre opposte. Giunse il giorno dell’incontro annuale contro la scuola vicina. Chi sarebbe stato scelto per giocare? Solo uno di loro poteva giocare. Entrambi erano portieri ed entrambi erano credenti e frequentavano la stessa Ora Felice. Il giorno precedente l’incontro, la formazione della squadra venne affissa in bacheca. Tutti si misero in fila per vederla. Il nome del portiere era il primo in alto. Oh! Fu scelto Nicola. Giacomo si allontanò frettolosamente prima che qualcuno si accorgesse

delle lacrime nei suoi occhi. Era molto dispiaciuto; era geloso di Nicola. “Non parlerò mai più con lui”, pensò. Mostra il foglio con la verità centrale: “Dio vuole che i suoi figli si amino gli uni gli altri”. Quella sera, all’Ora Felice, Giacomo imparò il versetto da Giovanni 15:12, dove Gesù disse “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato”. Gli venne detto che Dio vuole che i suoi figli si amino gli uni gli altri. Il giorno successivo, Nicola giocò in modo brillante. Ogni volta che gli tiravano il pallone, Giacomo sperava che gli facessero gol, anche se poi esultava a voce alta come tutti gli altri per la parata. Al termine della partita, attese che Nicola lasciasse il campo. “Ben giocato, Nicola”, disse. Stava imparando ad amare gli altri come dice la Bibbia. In effetti si stava comportando come un giovane di cui abbiamo letto nella Bibbia. Il suo nome è Gionatan. Gionatan era un principe.

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Egli era forte e molto abile con l’arco. Era un bravo guerriero e un gran comandante. Gionatan aveva fede in Dio, proprio come Davide. Egli era il figlio più grande di Saul, il che significa che sarebbe stato il successivo re di Israele. Ma chi sarebbe stato il re successivo? Sì, Davide. Dato che Saul aveva peccato disubbidendo agli ordini di Dio, Gionatan non sarebbe mai diventato re. La Bibbia non ci dice se Gionatan sapesse che il prossimo re sarebbe stato Davide, tuttavia la Bibbia dice che quando Davide uccise Golia, il re Saul era molto contento di lui e lo invitò a palazzo. Quadro 5-1 Quando Gionatan udì la conversazione di suo padre con Davide, seppe di aver trovato un amico. Non era importante per lui che Davide fosse solo un pastore. Lo amava tanto. Per provarlo, gli donò il proprio bellissimo abito regale. Egli diede a Davide anche la sua tunica, la sua cintura, la sua spada e anche la sua arma preferita, il suo arco. In quei tempi, comportarsi in tale modo significava dare il massimo onore a una persona. Il dono di Gionatan significava ”Tu sei il migliore amico cha avessi mai potuto trovare”. VCS Mostra il cartoncino con l’applicazione per i bambini salvati: “Devi amare ogni cristiano”. Un segno dell’amore e dell’amicizia è donare. Se ami qualcuno vuoi donare a quella persona. Dio vuole che i suoi figli dimostrino il loro amore verso gli altri cristiani donando a coloro che si trovano nel bisogno. Alcuni dei primi cristiani si comportavano proprio così. Subito dopo che il Signore Gesù tornò in Cielo, molti in Gerusalemme furono salvati. Ora essi erano diventati figli di Dio ed erano, come dice la Bibbia, fratelli e sorelle nella famiglia di Dio. Una delle prime cose che questi nuovi cristiani fecero fu di condividere il loro denaro, il loro cibo e i loro abiti con coloro che non ne avevano. Forse anche tu puoi condividere qualcosa. Conosci qualche cristiano che non possiede dei pennarelli? Tu ne hai molti e potresti donargliene qualcuno per colorare il compito. Perché i cristiani devono dare a coloro che amano Gesù? Gesù disse: “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato” (Giovanni 15:12). In che modo Gesù ti ha amato? Non ha forse lasciato il Cielo per te? Non ha dato il suo prezioso sangue per te? Non ti ha dato la vita eterna? Quando tu e io pensiamo a ciò che Gesù ci ha dato, siamo facilitati nel dare agli altri proprio come Gionatan diede a Davide. Non solo Davide stava ritornando con Saul e Gionatan a palazzo, ma stava per diventare uno dei capi dell’esercito di Saul. Tutti erano felici. Sulla via del ritorno dopo aver sconfitto Golia, le donne della città si riversarono in strada per salutare Davide. Golia era morto; i Filistei avevano fallito; la battaglia era finita e così si ballava e si cantava per la gioia. Al di sopra al suono degli strumenti

musicali si udivano le parole “Saul ne ha abbattuti mille, Davide diecimila”. Lascia che i bambini echeggino i canti delle donne. Scrivi “1000” su una lavagna (i mille di Saul) e scrivi altre nove volte 1000 (i diecimila di Davide). Gli Israeliti erano felici perché Davide aveva ucciso il gigante, ma le loro parole di lode fecero molto arrabbiare Saul. Egli era geloso che Davide ricevesse più onore di lui. Egli era il re, avrebbe dovuto essere lodato. Forse in quel frangente un pensiero gli passò per la mente. “Forse Davide sarà il prossimo re?”. Forse ricordava le parole di Samuele: “Dato che hai rigettato la Parola di Dio Egli ha rigettato te come re”. Se ciò che Samuele aveva detto era vero, Gionatan non sarebbe mai stato re. “Potrebbe Davide diventare re?”, pensò. Parla in modo drammatico Quei pensieri gelosi rimasero con Saul per tutta la via del ritorno. Il giorno successivo era ancora di malumore. Davide prese la sua arpa e cominciò a suonare come aveva fatto in passato. Forse Saul si sarebbe calmato al suono dell’arpa. Ma no! “Un cattivo spirito da parte di Dio” (1 Samuele 18:10). Il commento di Matthew Henry dice: “Se Dio e la sua grazia non ci guidano, il peccato e Satana si impadroniranno di noi”. Il diavolo per divina permissione sconvolse Saul per mezzo dei cattivi umori nel suo fisico e passioni nella sua mente”. Quadro 5-2 Saul prese la sua lancia e la scagliò attraverso la sala per uccidere Davide, ma per due volte Davide la schivò e fuggì. Davide era certamente spaventato, ma Saul lo era di più. 1 Samuele 18:12 Saul ha paura di Davide. Egli aveva timore di Davide, perché sapeva che Dio era con quel giovane e non con lui. Forse era preoccupato che Davide lo avrebbe ucciso per prendergli il regno. Davide non ne aveva alcuna intenzione. Avrebbe potuto uccidere Saul facilmente, ma non lo fece. Tuttavia Saul non gli diede alternative. Lo cacciò dal palazzo. Anziché diventare un condottiero dell’esercito, egli divenne capitano di 1000 uomini. Anche in questo caso Davide ebbe pieno successo e tutta la gente del paese lo amava. Saul però aveva un’altra ragione per cacciare Davide dal palazzo. Egli pensava “perché dovrei ucciderlo? I Filistei lo faranno”. Egli pianificò una situazione in cui Davide sarebbe sicuramente stato ucciso dai Filistei, ma Davide non morì. Egli vinse ogni battaglia. Questo era troppo per Saul. Egli diede istruzioni a tutti i suoi servi di uccidere Davide e lo stesso fece con suo figlio Gionatan. Tuttavia Gionatan non l’avrebbe mai fatto anche se ciò significava disubbidire a suo padre. Egli doveva ubbidire a Dio, poiché Dio dice di non

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uccidere. Come poteva solo pensare di uccidere il suo amico? Quadro 5-4 Piuttosto egli si incontrò con Davide per metterlo in guardia del pericolo che stava correndo. “Nasconditi fino al mattino”, disse. “Parlerò con mio padre e ti riferirò”. Mentre Davide fuggiva a nascondersi certamente pensava a come era bello avere un amico così leale e fedele. Un tale amico non ti abbandona quando hai dei problemi. Sei questo tipo di amico? Sei pronto a parteggiare per un altro cristiano mentre tutti sparlano di lui? Giocherai ancora con lui anche se gli altri tuoi amici a scuola vorrebbero che tu lo ignorassi? Dio vuole che tu ami gli altri credenti, non importa quanto ti può costare. Chiedi a Dio di aiutarti a essere un amico leale e fedele come Gionatan. VCS Mostra il cartoncino con l’applicazione per il bambino salvato. Quadro 5-3 Gionatan fece come aveva promesso. Egli ricordò a suo padre ciò che Davide aveva fatto per lui, specialmente quando uccise il gigante. “Davide non ha mai fatto alcun male a te; è sempre stato gentile. Perché vuoi ucciderlo?”, chiese Gionatan. Saul ascoltò le parole di suo figlio e promise davanti a Dio che Davide non sarebbe stato ucciso. Davide venne riportato a palazzo. Il passato era dimenticato o no? Saul non mantenne la sua promessa e cercò di nuovo di uccidere Davide. Davide fuggì dal palazzo e dalla città perché Saul aveva mandato i suoi soldati per ucciderlo. Davide fuggì a Rama dove c’era Samuele. I soldati di Saul lo seguirono, ma anche in quell’occasione Dio lo protesse. A questo punto Davide era preoccupato. Cosa fare? Dove andare? Immediatamente pensò al suo amico. Gionatan avrebbe potuto aiutarlo. Egli voleva essere con Gionatan. Se ami veramente una persona, desideri stare con lei. I figli di Dio dovrebbero dimostrare il loro amore gli uni per gli altri nel desiderio di stare con altri cristiani. Dove puoi trascorrere del tempo con altri cristiani? Lascia che i bambini diano dei suggerimenti. Potrebbero suggerire la chiesa, la scuola domenicale, l’Ora Felice, ecc. Dovresti desiderare di trascorrere del tempo con coloro che amano il Signore Gesù Cristo. È importante incontrarsi con cristiani ed essere amichevole nei loro confronti. Sai cosa succede quando ti incontri con loro? Ti accorgerai che non devi affrontare i problemi da solo. Condividere i tuoi problemi con altri credenti spesso aiuta. Forse hai un problema e sembra che nessuno se ne preoccupi. Voglio che tu sappia che ti voglio bene e voglio aiutarti. Vieni da me dopo l’incontro o quando vuoi e dimmi che vorresti parlare del tuo

problema. Sarò felice di parlare con te. Quando hai degli amici credenti che ti amano, i tempi difficili sembrano più facili. Davide lo sapeva e per questo si affrettò a incontrare Gionatan. Quadro 5-4 “Gionatan, dimmi, che cosa ho fatto? Di quale peccato sono colpevole, perché tuo padre voglia uccidermi?” “Ucciderti?”, esclamò Gionatan. “Tu non sarai ucciso. Mio padre mi dice tutto ciò che fa. Non è vero Davide”. “Ma è vero”, disse Davide pieno di tristezza. “Tuo padre sa che noi siamo amici. Non vuole che tu sia sconvolto, così ti ha tenuta nascosta la cosa. Ti dico Gionatan, sono a un passo dalla morte”. Gionatan vide che Davide era veramente spaventato e voleva disperatamente aiutarlo. “Cosa vuoi che faccia?”, chiese. “Ho un piano”, disse Davide. “Domani è la festa del novilunio ed è previsto che io pranzi con il re. Lascia che io scompaia per un paio di giorni. Se tuo padre ti fa delle domande, digli che sono andato a Betlemme per il sacrificio annuale. Questo sarà il segno: se dice “molto bene” allora sarò salvo, ma se si arrabbierà, sapremo che vuole uccidermi. Per quanto ti riguarda, Gionatan, ricorda le nostre promesse davanti a Dio. Se sono colpevole, uccidimi tu stesso. Perché lasciarmi a tuo padre?” Forse quella era un opportunità per Gionatan. Quell’amicizia gli stava procurando dei problemi con suo padre e le cose avrebbero potuto facilmente andare peggio. D’altra parte, ora Gionatan sembrava sapere che Davide sarebbe diventato re al suo posto. Se avesse ucciso Davide, lui sarebbe stato il prossimo re. “Mai!”, gridò. “Mai!”. Gionatan aveva fatto una promessa e l’avrebbe mantenuta a ogni costo. I figli di Dio dovrebbero dimostrare amore gli uni per gli altri mantenendo le promesse fatte. Se prometti a Giovanna di portarla oggi in palestra dovresti mantenere la promessa, anche se perdi il tuo programma preferito in TV. I veri amici fanno sempre del loro meglio per mantenere le promesse. Ecco perchè Gionatan non avrebbe nemmeno mai offeso Davide. L’altra ragione è che egli amava veramente Davide. E non sopportava di vederlo abbattuto. “Ascolta”, disse ”Se avessi il minimo sospetto che mio padre voglia ucciderti, non te lo direi?. Vieni facciamo un piano”. Gionatan promise che avrebbe fatto sapere a Davide ogni cosa. “Lancerò tre frecce a piccola distanza. Poi manderò qualcuno a raccoglierle, ed ecco il segreto. Se gli dirò: “Le frecce sono di qua da te, prendile” saprai che sei al sicuro, ma se dirò: “Guarda le frecce sono di là da te” allora

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dovrai fuggire. Quello sarà un segno del piano del Signore per te, che ti sta mandando via. Così i due amici si separarono. “Ricorda ciò che ho detto”, disse Gionatan. “Il Signore sia testimone delle nostre promesse in eterno”. Davide scomparve. Mostra il cartoncino con l’applicazione per il bambino salvato. Durante la festa del novilunio, il re stava mangiando. Gionatan era là; Abner, il capitano dell’esercito era presente, ma la sedia di Davide era vuota. Saul lo notò, ma per il primo giorno non disse nulla. Il secondo giorno della festa Saul disse a suo figlio: “Perché Davide non è venuto né ieri né oggi?” Quadro 5-5 Gionatan raccontò della festa a Betlemme. Non sappiamo se Davide andò a Betlemme, benché avesse avuto il tempo di andarvi e ritornare. Saul era furioso, furioso nei confronti di Gionatan. “Ti rendi conto che fintanto che egli vive tu non sarai mai re?”, disse. “Ora va e riportalo qui perché deve morire!” “Perché? Che cosa ha fatto?”, chiese Gionatan. Saul era così arrabbiato che minacciò suo figlio con la lancia, ma Gionatan fuggì. Gionatan era molto arrabbiato. Ora sapeva per certo che suo padre voleva uccidere Davide. Egli abbandonò la festa e non mangiò nulla per tutta la giornata. Era sconvolto dal modo in cui suo padre trattava Davide. La mattina seguente andò nei campi vicino all’ammasso di pietre dove si era nascosto Davide. Un ragazzo era con lui. Quadro 5-6 Gionatan lanciò una freccia con il suo arco. Davide osservava la scena dal suo nascondiglio. Poteva vedere il ragazzo correre. Forse vedeva la freccia scintillare nell’aria. Dove si era fermata? Poi sentì le parole “La freccia non è forse di là da te? Presto, riportala!”. Era il messaggio di Gionatan per avvisare Davide affinché fuggisse. Davide osservò il ragazzo che tornava da Gionatan e poi rientrava di corsa a palazzo. Quando tutto ritornò tranquillo, Davide sgusciò fuori dalle pietre e si inginocchiò ai piedi di Gionatan. Per tre volte si prostrò ai piedi di Gionatan. Spesso le persone si prostravano a quei tempi, ma non tre volte come Davide. Poi, si rialzò e si abbracciarono piangendo a causa della grande tristezza. Rimanevano loro solo pochi istanti, poi, ricordandosi a vicenda le promesse fatte, si separarono. Per sempre, loro stessi e i loro discendenti sarebbero stati benevoli gli uni verso gli altri. Si

sarebbero mai più rivisti? Che giorno triste per due amici così cari, ma sarebbero rimasti amici per sempre, anche se separati. VCS Mostra il cartoncino con l’applicazione per il bambino salvato. Sei amico degli altri credenti? Se sei un credente chiedi al Signore di aiutarti a essere sempre fedele, leale e vero amico. Chiedigli di aiutarti ad amare ogni credente. Alcuni cristiani saranno per te amici molto intimi; forse anche più di Davide e Gionatan. Altri non lo saranno mai così profondamente, ma tu devi comunque dimostrare loro amore. Ricordati che anche loro fanno parte della famiglia di Dio; anche loro sono tuoi fratelli e sorelle nella famiglia di Dio. Ricorda ciò che il Signore Gesù ha fatto per te. Ti ha amato e ha dato Sé stesso per te. Il suo comandamento è “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi” (Giovanni 15:12). A volte può essere difficile ubbidire a questo comandamento. Preghiamo e chiediamo a Dio il suo aiuto. “Caro Signore Gesù Cristo, grazie che ci ami così tanto e che hai preso su di Te la nostra punizione morendo sulla croce. Aiuta tutti coloro che tra noi sono credenti ad amare gli altri cristiani. Perdonaci se a volte non amiamo come dovremmo e insegnaci a farlo nel modo in cui Tu l’hai fatto. Amen”.

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Gioco di ripasso: gioco dell’amicizia Davide e Gionatan erano ottimi amici e non erano gelosi l’uno dell’altro. Gionatan era felice che Davide diventasse re anche se sarebbe stato un suo privilegio. Similmente, questo gioco incoraggia i bambini a essere felici per il successo dall’altra squadra. Dividi il gruppo in due squadre. Fai una domanda a una squadra, poi all’altra. Quando un bambino risponde correttamente, l’altra squadra guadagna 100 punti. La squadra con più punti al termine delle domande avrà vinto.

Domande di ripasso 1. Qual è il nome del principe, figlio maggiore di Saul? (Gionatan) 2. Dove andò Davide dopo la vittoria in battaglia? (Tornò a palazzo con il re Saul e Gionatan). 3. Cosa cantavano le donne da far ingelosire il re Saul? (Saul ne ha uccisi mille e Davide diecimila). 4. Cosa fece Davide per cercare di fare felice Saul? (Suonò la sua arpa). 5. Dato che Saul era geloso di Davide, cosa cercò di fare? (Cercò di ucciderlo con una lancia). 6. Perché Saul era turbato per la presenza di Davide, oltre che geloso? (sapeva che Dio era con lui). 7. Quale promessa chiese di fare Gionatan a Davide? (Che sarebbe sempre stato gentile verso di lui e

la sua famiglia). 8. Perché Saul era furioso con Gionatan quando Davide non andò alla festa? (Perché disse che mentre

Davide era in vita Gionatan non avrebbe potuto essere re). 9 Cosa usò Gionatan per mostrare a Davide che doveva fuggire per salvarsi? (Lanciò tre frecce e

disse al ragazzo: “La freccia non è forse di là da te?”). 10 L’amore di Gionatan quale tipo di amore ci ricorda? (Quello del Signore Gesù).

Attività: essere un amico Chiedi ai bambini di descrivere cosa significa essere amico di qualcuno. Dai una pagina in bianco e una matita a ogni bambino, chiedendogli di disegnare qualcuno che stia aiutando una persona nel bisogno. Il disegno può essere semplice, anche incollando delle figure se preferiscono.

Attività: discussione/ interpretazione dei ruoli, esempi di gelosia Discuti altri esempi di gelosia nella Bibbia, es. il figlio maggiore e il figlio minore (Luca 15:11-32); Marta e Maria (Luca 10:38-42); Caino e Abele (Genesi 4:3-8). La gelosia di questi personaggi che cosa li ha portati a fare? Cosa avrebbero dovuto fare? Discuti e interpreta la battaglia dei bambini contro la propria gelosia.

Attività: attività di appagamento Procurati diverse riviste, forbici, carta e colla. Di’ ai bambini di ritagliare dalle riviste delle figure di cose che essi già possiedono e di cui possono essere riconoscenti, per esempio: giocattoli, famiglia, amici, cibo ecc. I bambini possono incollare le figure su dei fogli di carta da appendere alla loro porta e da guardare ogni volta che provano gelosia per ciò che qualcun altro possiede.

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LEZIONE 6 DAVIDE RISPARMIA IL SUO NEMICO

Testo per l’insegnante 1 Samuele 21:1-22:2; 22:17-19; 23:1-24:22; 1 Samuele 26:1-25 Verità centrale Dio vuole che i suoi figli dimostrino misericordia verso gli altri. Applicazione

non salvati Non puoi ubbidire a questo comandamento finché non conosci la misericordia di Dio nei tuoi confronti.

salvati Devi perdonare coloro che ti odiano o ti feriscono. Versetto a memoria “Egli mi ristora l’anima; mi conduce per i sentieri di giustizia per amore del

suo nome” (Salmo 23:3) Aiuti visivi Quadri: 6-1, 6-2, 6-3, 6-4, 6-5 e 6-6. Foglio/cartoncino con la Vertà Centrale “Dio vuole che i suoi figli dimostrino misericordia verso gli altri”. Create il foglio/cartoncino con l’applicazione per il bambino salvato “Devi perdonare coloro che ti odiano o ti feriscono”. Schema della lezione Inizio Il nascondersi Progressione degli eventi 1 Fuga di Davide, Nob e Adullam VC Keila Visita di Gionatan Davide si nasconde in una caverna, Saul vi entra 3 Davide spezza la lancia di Saul VCS Davide parla a Saul 5 Saul sembra pentirsi CVCN Davide trova Saul addormentato 7 Davide si rifiuta di uccidere Saul VCS Culmine Saul dice: “Non cercherò mai più di minacciarti”. Conclusione Saul e Davide si separano. VCS, VCN

Lezione Introduzione Ti sei mai nascosto da qualcuno? Permetti solo a due o tre bambini di raccontare perché e dove si sono nascosti. Il più delle volte, quando ci nascondiamo, è perché stiamo facendo un gioco o per fare uno scherzo o una sorpresa a qualcuno. Utilizzate una parte della stanza come caverna, permettendo ai bambini di interpretare questa parte. “Devo nascondermi”, pensò Davide. Tuttavia, nascondersi non era un gioco divertente. Davide era impaurito. Saul lo odiava ed era determinato a ucciderlo. Davide non aveva amici che potessero aiutarlo e nessun’arma con sé. Egli corse a Nob, una città dove vivevano esclusivamente i sacerdoti e le loro famiglie. Tristemente Davide raccontò una bugia al sacerdote circa il motivo della sua presenza in quel luogo. Il sacerdote Aimelec pensò che l’avesse mandato Saul e così fu gentile nei suoi confronti. Diede a Davide del cibo e una spada che era appartenuta in precedenza a Golia. Non molto tempo dopo Davide notò uno dei servi di

Saul che lo stava spiando. Doveva andarsene. Si recò in fretta a Gat. Tieni sollevata una mappa e chiedi a un bambino di indicare Nob e Gat. Gat era nel territorio dei Filistei, quindi un posto pericoloso per Davide. Ancora una volta lo riconobbero. “Come posso fuggire?”, si chiese. Poi, fece un piano. Si finse pazzo, comportandosi più come un animale che non come un uomo. I Filistei furono lieti di lasciarlo andare, ma dove poteva andare? Saggiamente decise di ritornare al suo paese. Rimase lontano dalla città e si nascose in una caverna, chiamata la caverna di Adullam. Quadro 6-1 In qualche modo la sua famiglia venne a sapere dove si trovava e andò a raggiungerlo. In seguito altre persone giunsero e gli offrirono aiuto. Presto ebbe un gruppo di 400 uomini. Davide cominciò ad allenarli come soldati, in modo che potessero aiutarlo a fuggire da Saul. Non aveva alcun progetto di attaccare Saul né di

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ucciderlo. Voleva dimostrare misericordia a Saul; voleva essere gentile verso di lui anche se Saul non lo meritava. Perché Saul non meritava misericordia da parte di Davide? Permetti ai bambini di rispondere. È vero. Aveva cercato di uccidere Davide. Aveva quasi ucciso suo figlio Gionatan per aver aiutato Davide. Egli uccise anche 85 sacerdoti di Nob perché avevano aiutato Davide. Saul non ebbe pietà, ma Davide usò misericordia verso di lui. VC Egli sapeva che i figli di Dio dovrebbero sempre mostrare misericordia verso gli altri, per cui non si comportò come Saul. Dopo un po’ di tempo, Davide venne a sapere che i Filistei stavano attaccando Cheila, una città circondata da mura. Essa si trovava a pochi chilometri dalla loro caverna. Cosa avrebbe fatto Davide? Doveva aiutare la città? I suoi uomini non avevano mai combattuto prima di allora ed erano spaventati dall’esercito dei Filistei. Davide fece una cosa saggia. Pregò e Dio gli disse di andare in battaglia. Dio aveva promesso a Davide che gli avrebbe dato nelle mani i Filistei, e fu esattamente ciò che accadde. I Filistei furono distrutti e Cheila salvata. Davide e i suoi uomini vi andarono a vivere. Qualcuno disse a Saul che Davide si trovava a Cheila. “Bene”, disse Saul, “si è messo in trappola in una città fortificata”. Quadro 6-2 Saul progettò di circondarla, ma Davide venne a conoscenza del piano. “Cosa fare?”, pensò. “Forse qui sarò al sicuro. Certamente la gente di Cheila non ci tradirà dopo ciò che abbiamo fatto per loro”. Ancora una volta Davide pregò per conoscere il parere di Dio. Dio gli disse che il popolo lo avrebbe tradito. Davide e i suoi uomini fuggirono prima che Saul giungesse a Cheila. Vagabondarono per la campagna, ma il loro numero era arrivato a 600 uomini. Scrivi “600” su una lavagna (gli uomini di Davide). Giorno dopo giorno Saul era alla ricerca di Davide, ma Dio lo proteggeva. Deve essere stata una vita molto difficile. Vivevano nel deserto e si nascondevano in caverne e in tane sotto terra. Si rifugiavano tra le rocce e i cespugli e tra tutto ciò che trovavano. Un giorno Davide ebbe una bellissima sorpresa. Chi pensate che abbia trovato nella sua caverna? Gionatan, il suo migliore amico. “Non preoccupar-ti”, egli disse a Davide, “Mio padre non sarà mai in grado di ucciderti. Tu sarai il nostro re e io ti servirò. Ora anche mio padre sa che è la verità”. Gionatan incoraggiò Davide a continuare a confidare in Dio. I due giovani amici rinnovarono le promesse che avevano fatto. Promisero nuovamente di dimostrare gentilezza e misericor-dia verso le relative famiglie per sempre. Poi Gionatan tornò a casa.

Davide continuò a cercare dei posti per nascondersi da Saul. Aveva bisogno di essere al sicuro poiché ora Saul aveva 3000 uomini scelti ad aiutarlo e questi si stavano avvicinando. Scrivi 4 volte 600 (armata di Saul = 3000) di fianco ai 600 scritti in precedenza. Davide trovò un posto ideale per nascondersi. Era una caverna profonda e buia. Prontamente e in silenzio Davide e i suoi uomini si introdussero nella caverna. Erano sicuri che non sarebbero stati scoperti, ma loro stessi potevano vedere l’ingresso della caverna. Forse l’esercito di Saul sarebbe passato oltre. Ma no! “Qualcuno sta arrivando”. Potevano sentire i passi avvicinarsi e poi videro l’uomo che stava alla luce del sole all’ingresso della caverna. Era Saul! Stava arrivando! Li avrebbe scoperti? All’improvviso si fermò. Non stava cercando nessuno; aveva bisogno di rimanere solo. Quadro 6-3 Quando si nascose in un angolo buio, Saul non si accorse che Davide e i suoi uomini erano dietro di lui. Gli uomini di Davide pensarono che fosse un’occasione da non perdere. “Davide, vai e uccidilo”, sussurrarono, “Dio l’ha portato qui per te!”. Davide estrasse un coltello affilato e in silenzio giunse alle spalle del re. Con un gesto veloce, tagliò l’estremità del mantello di Saul. Perché Davide tagliò l’estremità del mantello di Saul? Lascia che i bambini intervengano. Mostra ai bambini un pezzo di stoffa che rappresenti parte del mantello di Saul. I bambini si divertiranno. Sarà anche un’attività eccellente per loro. Saul non udì né vide nessuno. Non sapeva che un pezzo del suo vestito era stato tagliato. Davide ritornò dai suoi uomini. Erano esterrefatti. Davide non aveva ucciso Saul! Sussurra le parole degli uomini di Davide. “Lascia che lo facciamo noi”, sussurrarono in modo che potevano quasi essere uditi. Davide riuscì a stento a trattenerli. Trovavano difficile credere che qualcuno potesse dimostrare misericordia a Saul, ma Davide lo fece, malgrado tutte le cose malvagie che il re aveva fatto. VCS Mostrare il cartoncino con la verità centrale: ”Dio vuole che i suoi figli mostrino misericordia verso gli altri”. Perché Davide era misericordioso? Perché Dio lo era stato con lui. Davide aveva avuto tempo per pensare mentre si trovava nella caverna di Adullam. Aveva raccontato delle bugie a Nob; si era comportato in modo folle a Gat; aveva fatto dispiacere a Dio in molti modi, molte volte. Dio non lo aveva punito come avrebbe meritato, al contrario, quando Davide dimostrò pentimento per il suo peccato, Dio lo perdonò. Dio era stato molto, molto misericordioso verso Davide. Ecco perché Davide lo era verso Saul.

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Se il Signore Gesù è il tuo Salvatore, devi comportarti come Davide. Nessuno sta cercando di ucciderti, ma forse a scuola qualcuno vuole farti avere delle noie con l’insegnante. Forse racconta bugie sul tuo conto dicendo che copi le risposte oppure sparpaglia le tue cose in modo che tu risulti essere disordinato. Vorresti rendere pan per focaccia, vero? Pensi a cosa potresti fare per vendicarti. Fermati! Non comportarti allo stesso modo. Fa’ ciò che Dio vuole e dimostra misericordia, anche se non è meritata. Cogli l’opportunità di dire a quella persona che sei un cristiano e che la perdoni. La Bibbia ci dice: “Siate benigni e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda, come anche Dio vi ha perdonato in Cristo Gesù” (Efesini 4:32). Comportarsi così significa fare come fece Davide. Infatti Davide si accorse di non essere stato sufficientemente misericordioso. “Non avrei nem-meno dovuto tagliare un pezzo del suo mantello”, sussurrò ai suoi uomini. Shhh! Saul si stava di nuovo spostando. Stava per lasciare la caverna. Davide si levò per seguirlo. Quadro 6-4 Fuori dalla caverna, Davide gridò: “Mio signore e re!” Saul si sorprese nel sentirsi menzionare. Si voltò e vide un uomo inchinato con la faccia a terra. Davide disse: “Perché pensi che io voglia farti del male? Avrei potuto ucciderti nella caverna; i miei uomini volevano che lo facessi, ma io dissi: no, non lo farò perché egli è colui che il Signore ha unto per essere il nostro re. Guarda Saul”, Davide continuò, “ho un pezzo del tuo mantello nella mia mano“. Davide mostrò a Saul il pezzo di tessuto che aveva tagliato. Saul faceva fatica a crederci. “È la tua voce Davide?”, chiese e poi cominciò a piangere. “Sei un uomo migliore di me”, disse Saul. “Mi hai usato benevolenza e io ti ho maltrattato”. Saul sapeva che Davide aveva usato benevolenza nei suoi confronti. “Avresti potuto uccidermi e non lo hai fatto. Possa il Signore essere buono con te per la misericordia che mi hai usato. So che diventerai re di Israele. Promettimi che non ucciderai la mia famiglia quando sarai re”. (Questo è ciò che normalmente facevano quando subentravano a un altro re). Davide fu molto felice di fare tale promessa a Saul. Sembrava che Saul fosse pentito per il suo peccato. Forse per un breve periodo, Saul realmente intendeva essere misericordioso verso Davide, ma prestò cambiò. Egli cercò nuovamen-te di ucciderlo. Se fosse stato veramente dispiaciuto, non si sarebbe comportato così. Saul non aveva abbandonato il suo peccato per seguire le vie di Dio, ma continuava a odiare Davide.

VCN Anche tu puoi essere come Saul, se non ti sei mai rivolto a Dio. C’è qualcuno che è più facile odiare che amare? Forse c’è un ragazzo geloso di te perché vai bene a scuola. Egli è sempre rude con te. È facile mostrargli misericordia? No, certo. Vorresti insultarlo o punirlo, ma Dio dice che dovremmo sempre dimostrare misericordia e gentilezza verso coloro che sono contro di noi. Come puoi farlo? Non puoi da solo, perché il tuo cuore peccaminoso vuole che tu faccia l’opposto di ciò che Dio vuole. Il tuo peccato vuole che tu restituisca male per male anziché mostrare misericordia. C’è un uomo nella Bibbia che aveva un cuore proprio come il tuo. Egli odiava certe persone, le puniva e le imprigionava. Le odiava perché erano cristiani. Non mostrò alcuna pietà per loro finché un giorno incontrò il Figlio di Dio, Gesù Cristo. Egli si rese conto quel giorno che le sue vie erano sbagliate, abbandonò il suo peccato per seguire le vie di Dio e fu immediatamente perdonato. Da quel giorno in poi, fu completamente cambiato. Amava i cristiani; era gentile e misericordioso anche verso coloro che lo picchiarono e lo misero in prigione. Che cambiamento! Anche tu puoi essere cambiato come lui. Puoi ricevere misericordia da Dio a causa di ciò che Gesù Cristo ha fatto. Egli ha preso su di Sé la punizione che meritano i peccatori in modo che coloro che invocano Dio possano ottenere misericordia. Dio è “abbondante in misericordia verso tutti coloro che lo invocano” (Salmo 86:5). C’è misericordia per tutti coloro che la desiderano. Chiederai a Dio di avere misericordia di te oggi stesso? Invocalo per essere perdonato, così ti aiuterà a mostrare misericordia agli altri. Dio aiutò Davide ad avere misericordia di Saul, tuttavia, Saul non era pronto a fare lo stesso per Davide. Condividi con i bambini un’occasione in cui hai dimostrato gentilezza con qualcuno che ti ha maltrattato. Assicurati di dire loro la reazione di quella persona. Discuti altre possibilità e spiega che la ragione per la quale dimostrare gentilezza non è cambiare l’altra persona, ma amare il Signore. Ben presto Saul capì dove Davide si stava nascondendo, ma gli uomini di Davide stavano in guardia ed erano in grado di dire esattamente dove Saul si era accampato. Davide andò a vedere di persona. Sbirciando tra le rocce, vide l’intero accampamento. Saul giaceva addormentato con tutto il suo esercito. Abner, il comandante, e tutti i soldati erano addormentati! Nessuna sentinella era sveglia. Nulla si muoveva. Non si sentiva alcun rumore eccetto il respiro di 3000 persone addormentate. “Chi viene con me?”, chiese Davide. Abisai si offrì volontario. Nel buio della notte i due uomini si avvicinarono all’accampamento nemico.

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Davide, un uomo secondo il cuore di Dio 31

Cosa sarebbe successo se i soldati si fossero svegliati? Davide e Abisai si avvicinarono con circospezione all’accampamento; andarono diritto verso il centro. Là c’era Saul. Vicino alla sua testa si trovava la brocca dell’acqua. Piantata nel terreno c’era la lancia. Davide ed Abisai si fermarono proprio dove giaceva Saul. Quadro 6-5 Ancora nessuno si mosse. Nessun occhio si aprì. Abisai si avvicinò all’orecchio di Davide e disse “Dio ha dato il nemico nelle tue mani. Lascia che lo inchiodi al terreno con la lancia”. Davide aveva una buona opportunità di disfarsi di Saul. Davide aveva già risparmiato una volta Saul eppure, guarda cosa Saul aveva fatto; Saul meritava di morire. Davide sussurrò “Non ucciderlo. Non posso toccare l’unto del Signore. Il Signore lo colpirà, ma io non posso ucciderlo. Prendi la brocca e la lancia e andiamocene da qui”. Mentre si muovevano cautamente tra l’esercito addormentato, Abisai forse si meravigliò di Davide. Ancora una volta Davide aveva dimostrato misericordia verso Saul. Egli non aveva meritato misericordia nella caverna e non la meritava certamente ora. Perché Davide fu misericordioso? Permetti ai bambini di rispondere. Cerca la risposta che dice che Davide fu misericordioso perché Dio lo era stato con lui. Mostrare il cartoncino con la VC. Davide fece ciò che Dio vuole che i suoi figli facciano: avere misericordia e continuare ad averne. Forse sei un credente e hai avuto misericordia per un ragazzo che fa il prepotente con te. Lo hai perdonato, ma lui continua, e ora pensi sia il momento di vendicarti. Questo è sbagliato, poiché un giorno Pietro chiese al Signore Gesù: “Quante volte devo perdonare chi pecca contro di me? Sette volte?” “No”, disse Gesù, “Non sette volte ma settanta volte sette“ (Matteo 18:21-22). Gesù voleva dire che dobbiamo perdonare e continuare a farlo senza calcolare quante volte. Non si può mai perdonare abbastanza. Quando Gesù era in agonia sulla croce, pregò che il Padre perdonasse coloro che lo avevano crocifisso. Gesù ha perdonato anche te. Ha preso su di Sé la terribile punizione per il tuo peccato morendo sulla croce. Tu meritavi la punizione, ma Egli ha sofferto per te. VCS Quando ti ha salvato, ha perdonato tutti i tuoi peccati; è stato misericordioso verso di te e continua a esserlo. Da quando sei diventato un credente ogni volta che hai peccato, e hai confessato quel peccato, Egli ti ha perdonato. Ricordare ciò ti aiuterà a mostrare quel tipo di misericordia che Davide ha avuto per Saul. Avrebbe potuto facilmente ucciderlo, ma il re era ancora vivo .

Infine Davide e Abisai si allontanarono dal campo. Nessun soldato si mosse. Dio li aveva addormentati. In fretta, i due uomini salirono sulla collina e guardarono l’accampamento. Quadro 6-6 Quando si trovarono a una distanza di sicurezza, Davide guardò giù e gridò: “Abner, Abner”. Grida portando le mani alla bocca “Abner!” La voce attraversò la vallata. Abner si alzò. “Chi grida?”, chiese. “Perché non hai fatto la guardia al re?”, chiese Davide. “Qualcuno è venuto per ucciderlo e tu non l’hai protetto. Dove sono la brocca e la lancia del re?” Abner addormentato si guardò intorno. Mimare l’allarme di Abner, apri gli occhi, scuotiti, alzati, gira la testa a sinistra e a destra, guardandoti attorno. Accanto a lui, Saul si alzò per vedere ciò che stava accadendo. La brocca e la lancia non c’erano. Guardando, vide che le aveva Davide. Davide era stato vicino al re! Avrebbe potuto ucciderlo! “Sei tu Davide?”, disse Saul. Ripeti le parole di Saul con emozione. “Sì, mio signore”, fu la risposta. “Perché continui a perseguitarmi? In cosa ho sbagliato?” Quando Saul udì la voce di Davide, si accorse ancora una volta di aver peccato. “Sono stato un folle”, gridò. “Ho peccato. Tu mi hai risparmiato la vita. Non ti perseguiterò mai più”. “La tua lancia è qui”, gridò Davide. “Manda uno dei tuoi giovani a prenderla. Io ti ho mostrato misericordia, possa il Signore mostrarla a me e liberarmi dai guai”. Dio rispose alla preghiera di Davide. Saul se ne tornò a casa e non vide mai più Davide. Davide e i suoi uomini rimasero insieme. Durante gli incontri dell’Ora Felice delle prossime settimane vedremo come Dio sia stato misericordioso con lui. Dio premia la misericordia con la misericordia. Gesù ci ha promesso: “Beati (o felici) i misericordiosi, perché otterranno misericordia” (Matteo 5:7). Mostrare il cartoncino con la verità centrale. Se sei un credente, dimostra misericordia agli altri, anche a coloro che ti odiano. Ricorda come buono e misericordioso Dio è stato verso di te. ChiediGli di aiutarti a essere misericordioso verso gli altri. VCN Assicurati di dare sempre l’opportunità ai bambini non salvati di ricevere Cristo. Non fare eccezioni. Forse assomigli di più a Saul e trovi difficile mostrare misericordia. Vuoi sempre fare ciò che pensi sia meglio per te. Devi chiedere a Dio di essere misericordioso con te. Sei un peccatore e meriti la punizione di Dio, ma Dio perdonerà tutti coloro che si rivolgeranno a lui per avere misericordia. Un giorno un peccatore descritto

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nella Bibbia pregò così: “Dio abbi pietà di me peccatore!” (Luca 18:13). Tornò a casa quel giorno completamente perdonato e cambiato, e giusto agli occhi di Dio. Potrai tornare a casa come lui oggi, se crederai nel Signore Gesù Cristo che è morto e risorto per te. Perché non preghi così? “Caro Padre, nella tua grazia hai mandato il tuo Figlio a morire per i miei peccati. Nella tua grazia vuoi salvare coloro che credono in Gesù Cristo per la salvezza. Aiutami a credere in Lui oggi, così

che io possa ottenere il tuo perdono e la mia vita sia cambiata”.

Gioco di ripasso: tracce del viaggio

Fai sedere i bambini in cerchio sul pavimento. Fa’ sì che il bambino seduto più vicino a te stia in piedi dietro al bambino successivo. Poni una domanda. I due bambini devono dare la risposta (una per ogni bambino). Chi darà la risposta esatta per primo, starà dietro al terzo bambino nel cerchio. Questi due devono rispondere alla domanda successiva e il vincitore rimane dietro al quarto bambino nel cerchio. Se nessun bambino conosce la risposta corretta, entrambi si siederanno e il gioco continuerà con i successivi due bambini nel cerchio. Il gioco continua finché sono state poste tutte le domande.

Domande di ripasso 1. Qual è il nome della città in cui vivevano i sacerdoti e in cui Davide si rifugiò. (Nob). 2. Il sacerdote Aimelec cosa diede a Davide? (Del cibo e una spada). 3. Chi raggiunse Davide alla caverna di Adullam? (la sua famiglia e 400 uomini). 4. Cosa fece Davide prima di combattere i Filistei che avevano attaccato Cheila? (Pregò). 5. Chi trovò il nascondiglio di Davide e incoraggiò Davide a continuare ad avere fede in Dio? (Gionatan). 6. Cosa fece Davide a Saul quando giunse alla caverna? (Tagliò un pezzo del suo mantello). 7. Perchè Davide ebbe misericordia di Saul? (Perché Dio l’aveva avuta di lui). 8. Cosa presero Davide e Abisai mentre Saul e il suo esercito dormivano? (la brocca dell’acqua e la lancia

di Saul). 9. Cosa voleva fare Abisai a Saul? (Ucciderlo). 10. Gesù disse che dobbiamo perdonare le persone che peccano contro di noi. Quante volte dobbiamo

farlo? (70 volte 7).

Attività: duello Organizza una specie di “duello” tra i bambini riferendoti ai versetti che parlano della misericordia di Dio verso di noi e di come noi dovremmo essere misericordiosi verso gli altri. Puoi aggiungere altri versetti. (Aiuta i bambini nella comprensione del significato dei versetti). Tito 3:5 “Egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, mediante il bagno della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito Santo”. Matteo 5:7 “Beati i misericordiosi perché a loro misericordia sarà fatta”. Michea 6:8 “O uomo, egli ti ha fatto conoscere ciò che è bene; che altro chiede da te il Signore se non che tu pratichi la giustizia, che tu ami la misericordia e cammini umilmente con il tuo Dio?” Luca 10:37 Quegli rispose: “Colui che gli usò misericordia”. Gesù gli disse: “Va’, e fa anche tu la stessa cosa”.

Attività: ama i tuoi nemici

Chiedi ai bambini cosa farebbero nelle situazioni seguenti. Fai sì che diano risposte che siano coerenti con l’insegnamento principale della lezione: Dio vuole che tu sia buono anche con coloro che ti maltrattano. Un buon amico si inciampa e cade mentre sta giocando. Un ragazzo che ti ha appena spinto cade egli stesso a terra. Una ragazza della tua classe che ti ha appena insultato è triste perché ha dimenticato la colazione a casa.

Attività: ama i sottopiatti dei tuoi nemici Lascia che ogni bambino faccia un disegno per illustrare una delle risposte giuste alle precedenti domande. Lascia che portino i disegni a casa per usarli come sottopiatto per la cena. (In alternativa puoi plastificare i disegni durante la settimana e restituirli ai bambini all’incontro successivo).


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