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dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri...

Date post: 17-Feb-2019
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CONSIGLIO DIRETTIVO

PRESIDENTE Dott. Gennaro BARONE VICE PRESIDENTE Dott. Marcello DI FALCOSEGRETARIO Dott. Celestina CLEMENTETESORIERE Dott. Filomena GALLOCONSIGLIERI Dott. Domenico COLOCCIA (Odontoiatra)

Dott. Elda DELLA FAZIADott. Sonia DE NOTARISDott. Angelo Elio GENNARELLI (Odontoiatra)Dott. Gianfranco GIGLIODott. Ernesto LA VECCHIADott. Sergio ZARRILLI

COLLEGIO REVISORI DEI CONTI

PRESIDENTE Dott. Maria Carmela MASCARO COMPONENTE EFFETTIVO

Dott. Florio REALEDott. Bartolomeo TERZANO

COMPONENTE SUPPLENTEDott. Daniele Antonio FALCONE

COMMISSIONE ISCRITTI ALBO ODONTOIATRI

PRESIDENTE Dott. Attilio CICCHETTI COMPONENTE Dott. Raffaella AMORUSO

Dott. Domenico COLOCCIA Dott. Angelo Elio GENNARELLI Dott. William SUSI

COMITATO DI REDAZIONE

DIRETTORE Mena VASELLINOREDATTORE Dott. Gennaro BARONE

Dott. Attilio CICCHETTIDott. Luciano GRECO

Dott. Giovanni SPÀRANODott. Sergio ZARRILLI

BOLLETTINO DELL’ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI CAMPOBASSOwww.ordinedeimedici.cb.it - E-mail: [email protected]

Tel. 0874 69177 • Fax 0874 618358Registrazione Tribunale di Campobasso del 12.1.1984, n. 141

Impaginazione e stampa: ARTI GRAFICHE LA REGIONE s.r.l.C.da Pescofarese, 44 - 86100 RIPALIMOSANI (CB)

Tel. 0874 483224 • Fax 0874 64374 • E-mail: [email protected] • ISDN: 0874 618148

Le foto di copertina sono del Dott. Luciano GrecoIn prima di copertina: Termoli e in quarta di copertina: Riccia

2 BOLLETTINO dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso

Commissione odontoiatri

Consiglieri e revisori

BOLLETTINO dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso 3

Sommario

AVVISA

• L’Angolo del Presidente

• Muoviti e mangia sano

• Coma diabetico

• The trauma day

• La professione medica al servizio della vita

• Radon: questo nemico occulto

• VII Giornata Scientifica Cardarelliana

• “Pagina Odontoiatrica”

• La Storia dell’Ordine dei Medici della Provincia di Campobasso

• “Non solo medicina”

• “Notizie utili”

• “I dati dell’Ordine”

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Tutti coloro che vogliono pubblicare articoli, suggerimenti, notizie e quant’altro possono farlo inviandoil materiale alla segreteria dell’ordine oppure all’indirizzo di posta elettronica.Ci aspettiamo la collaborazio-ne di tutti i medici iscritti e faremo del nostro meglio per pubblicare ogni vostra richiesta

Si ricorda di compilare e spedire all’Ordine il modulo che vi è stato inviato per aggiornarel’anagrafica ai sensi delle nuove normative e utile anche ai fini previdenziali. Il modulo può an-che essere scaricato direttamente dal sito dell’Ordine.

Obbligo PEC - Posta Elettronica Certificata: si ricorda che il D. L. 185 del 29 /11/2008 con-vertito con L. 28/01/2009, n.2, stabilisce l’obbligo, per le società di capitali, per le società di perso-ne e per i professionisti iscritti in albi o elenchi e le pubbliche amministrazioni, di dotarsi di unacasella di posta elettronica certificata (l’indirizzo pec dovrebbe divenire l’unico mezzo di comuni-cazione con le pubbliche amministrazioni, compresi gli organi giudiziari ed il consiglio dell’Ordine di ap-partenenza); per i professionisti (architetti, avvocati, ingegneri, medici, odontoiatri,ecc...) divieneobbligatoria dal 29/11/2011. Nella fattispecie si rammenta che l’art. 16, comma 7, del D.L 185/08 di-spone che “i professionisti iscritti in albi ed elenchi istituiti con legge dello Stato comunica-no ai rispettivi ordini o collegi il proprio indirizzo di posta elettronica certificata”.

Si rende noto che le domande di verifica messaggi pubblicitari, per essere sottoposte all’approvazionedel Consiglio Direttivo nel mese in cui vengono inoltrate, devono pervenire entro il 10 di ogni mese.

Gli iscritti all’Ordine sono pregati di inviare i loro indirizzi mail aggiornati in modo da ricevere tutte lecomunicazioni in modo tempestivo.

4 BOLLETTINO dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso

“IHave a dream…” (Ho fatto un sogno….), declamava a pieni polmoni, colclassico possente timbro di voce che

rendeva ancor più solenni i suoi sermoni, il reve-rendo Martin Luther King il 28 agosto del 1963 da-vanti al Lincoln Memorial di Washington, al termi-ne di una marcia di protesta per i diritti civili. “Ihave a dream” è diventato così nel tempo un modoper annunciare o comunicare un desiderio impor-tante che si vorrebbe venisse realizzato. Del re-sto chi di noi non ricorda la dolce canzone can-tata da Cenerentola nel celebre film di Walt Di-sney in un momento magico della favola? “I so-gni son desideri racchiusi in fondo al cuor…”. E avolte lo abbiamo anche sperimentato quando riu-sciamo a ricordarli al momento del risveglio. Par-tendo da queste considerazioni ed evitando di ad-dentrarmi sul significato scientifico della attivitàonirica e della sua funzione (mi piace una voltatanto dimenticare di essere uno psichiatra), ho im-maginato cosa potesse sognare (e quindi deside-rare per sé e per i suoi numerosi pazienti), un me-dico molisano in tema di tutela della salute, oggidiventata così problematica rispetto ad un passa-to non tanto remoto. Il nostro ipotetico collega“sognatore” lo chiameremo convenzionalmente Mi-chele, nome del resto molto diffuso dalle nostreparti, per la viva devozione ancora presente perl’Arcangelo con la spada. Diamo quindi corpo aquesta mia fantasiosa idea.

Michele, contrariamente al suo solito, è an-dato a dormire subito dopo aver consumato unagustosa e lauta cena con alcuni amici e familia-ri, cosa che ha ovviamente sempre sconsigliatoai suoi pazienti, in coerenza con il ruolo rivesti-to. Ma lo assolveva l’eccezionalità dell’avvenimen-to, visto che poche volte gli era capitato di met-tere a dura prova la tenuta dello sfintere gastro-esofageo con una luculliana cena a ridosso del ri-poso notturno. La tradizione popolare vuole cheuna digestione laboriosa e faticosa effettuata du-rante il sonno, oltre a produrre fastidi a tutti noti(specialmente all’eroico partner che condivide ilnostro materasso), stimoli una produzione oni-rica che solitamente può essere animata da in-

cubi vivaci e spaventosi e da contenuti strampa-lati, in perfetta sintonia con la concomitante la-boriosa digestione notturna. Invece, contraria-mente a questa regola, il dott. Michele vive quel-la notte una esperienza sognante del tutto par-ticolare, piena di riferimenti professionali orien-tati dall’assioma cenerentoliano che interpreta isogni come desideri da realizzare. La partner, cheoccupava a malapena la restante esigua parte delletto lasciata libera dalla spaparanzata posturanotturna del satollo Michele, versando in una con-dizione più di sopore che di sonno a causa del suorumoroso russare simile ad una motosega delNorfolk, ha avuto modo di vedere sul suo viso se-gnali di soddisfazione e di beato compiacimentomanifestati con sorrisini, cenni di assenso e diadesione. Erano gli effetti mimici prodotti dal so-gno che il nostro amico stava vivendo. Si trova-va infatti nel suo ambulatorio, ben arredato e or-dinato, con il lettino per le visite libero e prontoper l’uso, la scrivania occupata dal solo ricettariosenza tracce di circolari, delibere, gazzette uffi-ciali da leggere, questionari da riempire o modu-li da compilare, né comunicazioni aziendali o de-termine dirigenziali da decifrare, interpretare edapplicare; sulla scrivania non c’erano neppure lesolite lettere di invito a partecipare a riunioni or-ganizzative fissate per le dieci del lunedì matti-na, “graditi” appuntamenti che ti costringono a la-sciare di fretta l’ambulatorio pieno di pazienti im-pazienti. Il clima è caratterizzato da una insolitaserena tranquillità che consente a Michele di la-vorare senza patemi di sorta e di dedicarsi anchealla ricerca dell’ultima circolare dell’ufficio farma-ceutico della ASL risalente a circa un anno e mez-zo prima… Si, un anno e mezzo prima perchél’Azienda Sanitaria evidentemente si guarda benedal disturbare il medico per non sottrarlo al suolavoro principale. Mentre sta ascoltando una pa-ziente che gli descrive il tipo di dolore provato ognivolta che mangia alcuni alimenti, entra con silen-ziosa discrezione la segretaria dello studio (sia-mo sempre nel contesto onirico) che gli consegnacon garbo dieci ricettari convenzionati (quelli ros-si, per intenderci) portati proprio in quel momen-

Dott. Gennaro Barone

L’ANGOLO DEL PRESIDENTE

I have a dream

BOLLETTINO dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso 5L’ANGOLO DEL PRESIDENTE

to da un addetto della ASL alla distribuzione di talemateriale direttamente nello studio dei medici.Terminata la visita, Michele si concede qualche mi-nuto di riposo per telefonare in Ospedale e rice-vere informazioni sullo stato di salute di un suopaziente ricoverato da qualche giorno. Gli rispon-de il primario che, dopo avergli fornito le notizierichieste, si sofferma al telefono per scambiarequattro chiacchiere col collega territoriale. Gli con-fida che è pienamente soddisfatto per come stafunzionando la sua Unità Operativa e l’intero ospe-dale dove, da tempo, grazie ad una migliore or-ganizzazione del lavoro, non ci sono più degenti“fuori reparto”. Da quando ci sono tutti i primaridi ruolo e non esistono più incarichi a tempo de-terminato, si sono superati tanti contenziosi e tan-ti altri problemi facilmente comprensibili. Nonmanca di sottolineare che la migliore gestione delterritorio, raggiunta con una più razionale distri-buzione e incremento di mezzi e di personale, hadisinnescato il pericoloso quanto improduttivo in-tasamento del locale Pronto Soccorso che, final-mente, può dedicarsi con maggiore tranquillità alleurgenze che afferiscono al nosocomio. E poi an-cora il prodigioso potenziamento dei servizi di dia-gnostica che ha ridotto i tempi di permanenza inOspedale e le liste d’attesa… tutto reso possibileda un pareggio di bilancio che aveva tra l’altroconsentito investimenti nuovi in sanità e una dra-stica riduzione dei ticket e delle varie addiziona-li da versare… Per non parlare della eliminazio-ne di tanta burocrazia amministrativa che avevacostretto il medico a camuffarsi in ragioniere, eco-nomista, amministratore di badget, archivista etc…Che bello! Ci si poteva finalmente occupare solodi clinica, di diagnostica, di terapia, di strategiedi prevenzione, senza i pesanti fardelli e le far-raginose incombenze extraprofessionali di una vol-ta! Sia Michele che il collega ospedaliero al qua-le si era rivolto, concordano sul fatto che la tota-le disponibilità del Direttore Generale della Azien-da Sanitaria manifestata nel ricevere tutti i gior-ni il personale che ne facesse richiesta, le tem-pestive risposte epistolari e verbali dello staff am-ministrativo alle routinarie richieste poste in me-rito ai svariati problemi ricorrenti, sono state de-terminanti nel creare un clima costruttivo e diste-so, a tutto beneficio della qualità del lavoro pro-dotto. Terminata la confortante telefonata, Miche-le torna sorridente e soddisfatto al lavoro riceven-do il paziente successivo. A questo punto peròsuccede quel qualcosa che interrompe l’idilliaco emagico incantesimo. Il nuovo paziente, all’improv-viso prende progressivamente le sembianze chegli ricordano in modo sempre più impressionan-te un ex Direttore Generale aziendale. Quest’ul-timo, mentre Michele era intento a prendere lo

sfigmomanometro dallo scaffale, gli molla un inat-teso quanto inspiegabile pizzicotto sul gluteo si-nistro che lo fa sobbalzare proiettandolo nella di-mensione, ahimè, reale. Sbigottito e confuso, apreesageratamente gli occhi infastidito dal pizzico ri-cevuto. Si ritrova accanto la sua arcigna signorain bigodini e camicia da notte stile vittoriano che,stremata e infastidita dalla sua rumorosa respi-razione che le aveva impedito di dormire, gli ave-va pinzettato energicamente il gluteo, sperandoche smettesse di grugnire. Versando in un clas-sico stato ipnopompico e quindi non ancora com-pletamente lucido e orientato, Michele proferisceparole poco comprensibili fino a quando non tor-na perfettamente in sé. A questo punto, profon-damente deluso e beffato dal crudo rientro nellarealtà, si lascia andare ad un fragoroso sfogo didisapprovazione, giustamente frainteso dalla in-sonne moglie, quando invoca, ansimando, la bel-lezza e il fascino di quello che aveva lasciato. Alpizzicotto si aggiunge così un sonoro ceffone co-niugale…

Finisce così l’immaginario sogno di Michele,il cui contenuto conferma ancora una volta chei sogni spesso rappresentano desideri che si vor-rebbero realizzati. Desideri che, nel nostro caso,sono purtroppo rimasti tali da troppo tempo erischiano di diventare ormai mere utopie. Mora-le della favola: è improcrastinabile riscoprire ilmodo per cambiare rotta, per abbandonare unaderiva morale e culturale che ci sta portando lon-tano anche dagli obiettivi di semplice sopravvi-venza professionale. Intanto cerchiamo di ritro-vare quella indispensabile unità che da troppotempo ci manca. La metafora dei capponi di Lo-renzo Tramaglino ne “I Promessi sposi”, già ci-tata in altre circostanze, è purtroppo ancora at-tuale in tante situazioni della nostra quotidiani-tà. L’ho già detto, e lo ripeto nuovamente: la tec-nica del “divide et impera” resta sempre ilmodo più efficace usato subdolamente e purtrop-po con successo, da chi vuole mettere il silenzia-tore e il bavaglio alle nostre coscienze. I Have adream: quello di ricompattarci e di marciare tut-ti insieme verso un concreto cambiamento,come il reverendo Martin Luther King, accomu-nati dagli stessi obiettivi, senza paura, a schie-na dritta, con lo sguardo e il cuore orientati ver-so il bene comune.

Il modo migliore per realizzareun sogno è quello di svegliarsi.

Paul Valéry

Gennaro Barone

6 BOLLETTINO dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso

Igiorni 25 e 26 maggiohanno visto Trivento pro-tagonista dei primi due in-

contri del nuovo progetto regiona-le di prevenzione del diabete.Scopo del progetto è contribuire amodificare stili di vita errati ed in-dividuare i soggetti a rischio, peranticipare quanto più precoce-mente possibile la diagnosi didiabete.

Si stima infatti che la diagno-si clinica di diabete sia mediamen-te preceduta da una fase asinto-matica lunga anche anni.

Il board di progetto è compo-sto, oltre che dal sottoscritto inqualità di Responsabile, da medi-ci specialisti, i dottori Antonelli Cri-stofaro e Puntillo, da infermieriprofessionali, le signore Di Ponte eNotartomaso, e dal signor Greco,rappresentante le associazioni deipazienti.

Il progetto si articola in incon-tri rivolti alla popolazione, soprat-tutto agli studenti, e finalizzati allacomprensione di stili di vita corret-ti, e per la individuazione di sog-getti a rischio attraverso la rileva-zione di dati antropometrici (BMIe circonferenza vita) e ladeterminazione glicemia.

Il board ha creato ma-teriale didattico-divulgativoed è stato attivato un sitointernet: www.previenidia-bete.it

A Trivento sono staticoinvolti tutti i dirigentiscolastici, i responsabili del

Distretto Sanitario e tutti i medi-ci di Medicina Generale. Grandecollaborazione ha offerto l’Ammi-nistrazione Comunale, dal Sinda-co Mazzei e gli assessori Amico-ne e Felice.

La mattina di sabato 25 si èsvolta un’affollata riunione duran-te la quale sono stati messi in evi-denza i punti fondamentali per pre-venire il diabete e correggere abi-tudini che possono favorire lacomparsa della malattia. Vi è sta-ta grande partecipazione dei mol-tissimi studenti presenti.

Domenica 26 in piazza gliamici dell’Associazione DiabeticiMolisana hanno montato un gran-de gazebo ed a oltre centotrentacittadini di Trivento sono stati rile-vati peso, altezza, pressione arte-riosa, circonferenza addominaleed è stata misurata la glicemia ca-pillare. Ad oltre venti è stata con-sigliata una curva glicemica da ca-rico orale di glucosio, per poterprecisare la presenza di diabete.

Le prossime iniziative si ter-ranno nel prossimo autunno in al-tri Centri della Regione.

Muovitie mangiasanoDott. Antimo Aiello

Vittorio Sabelli (ODM CB)Francesco Tafuni (ODM MT)

COMA DIABETICO

BOLLETTINO dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso 7

Di fatto è la prima cosa a cui si pensa perquanto riguarda i comi metabolici. Può es-

sere di tipo:Chetoacidosico1Iperosmolare2Ipoglicemico3Lattacidemico: può essere il più difficilmente in-4

terpretabile ( nota: il dosaggio non è sempre preci-so, soprattutto se misurato con le macchine da EGAche possono sottostimarlo )

I comi ipoglicemico e lattacidemico colpisconosoggetti con diabete già noto, e sono spesso causa-ti da trattamento improprio ( rispettivamente insuli-na nel DMI e ipoglicemizzanti orali – metformina so-prattutto – nel DM II ). Possibili cause sono il man-tenimento della dose prestabilita di insulina associa-ta a eventi stressanti quali esercizio fisico, infezione,ritardo del pasto, oppure penne da insulina malfun-zionanti (caso del prof: paziente con un problema divista che quindi non leggeva più la glicemia sulla pen-na) . L’insufficienza renale aumenta il rischio di aci-dosi lattica da metformina.

Nei pazienti diabetici i lattati possono aumenta-re anche indipendentemente da un eccessivo tratta-mento farmacologico con ipoglicemizzanti , ad esem-pio dopo un periodo di insufficienza respiratoria cro-nica o se c’è un’infezione in atto. In questi casi i lat-tati però non sono la causa del coma ma un “ inno-cent bystander” di un’altra condizione patologica.

Il coma chetoacidosico ed iperosmolare posso-no insorgere all’esordio di un diabete anche in sog-getti di mezza età, e devono essere sospettati anchese l’anamnesi è negativa per diabete mellito.

In linea di massima una glicemia normale esclu-de un coma diabetico. Una ipoglicemia, se cronica,viene abbastanza ben tollerata, a meno che non sitratti di soggetti con scompenso cardiaco o con ma-lattia cerebrovascolare. Se invece essa insorge acu-tamente, è mal tollerata.

Coma ipoglicemico Importante riconoscerlo inquanto può lasciare esiti neurologici se non trattatoprecocemente.

Riduzione della glicemia sotto i 50 mg/dl brusca:•

soggetti con DM possono essere paucisintoma-tici con glicemia < 50 presente cronicamente.Sintomi che si risolvono prontamente dopo som-•ministrazione di glucosioPrecoce riconoscimento (ipoglicemia protratta =•decadimento cerebrale fino all’exitus)

Può non essere riconosciuto e trattato come distur-bo psichiatrico.

Causato da ridotta produzione endogena o ecces-•siva utilizzazione di glucosioEsiste un meccanismo controregolatorio (gluca-•gone, catecolamine, cortisolo, GH) che spesso èinsufficiente. Nei diabetici i sintomi adrenergicipossono mancare per neuropatia e/o trattamen-to con beta-bloccanti non selettivi. Inoltre nel dia-betico di lunga data si perde la risposta contro-regolatoria: dopo 5 anni quella del glucagone epoi cortisolo e catecolamine (per disautonomiacon morte dei neuroni adrenergici ).

Classificazione delle ipoglicemieIpoglicemie a digiuno•

•• Ridotta produzione di glucosio deficit ormo-nali, insufficienza surrenalica, difetti enzima-tici, grave malnutrizione, epatopatie, uremia,ipotermia, farmaci, alcool ( la sua assunzio-ne cronica può portare a ipoglicemia perchéil paziente tende a ipoalimentarsi ), propano-lolo, salicilati

•• Aumentata utilizzazione di glucosio iperinsu-linismo, insulinoma, insulina esogena in ec-cesso, sulfaniluree, anticorpi anti-insulina oantirecettore per insulina, chinino, disopra-mide, pentamidina, sepsi, tumori extrapan-creatici, deficit di carnitina

Ipoglicemie post-prandiali (reattive)••• Diabete tipo II in fase iniziale, iperinsulinismo

alimentare intolleranza al fruttosio, galatto-semia, ipersensibilità alla leucina, idiopatica

Criteri diagnostici di coma ipoglicemicoSintomi di ipoglicemia a digiuno•Sintomi Adrenergici•Sintomi Neuroglucopenici•Glicemia < 50 mg/dl•Risoluzione immediata dei sintomi con la norma-•

2ª PARTE

lizzazione della glicemia (questo è anche il crite-rio che permette di evitare i reliquari neurologici)I sottolineati sono la famosa triade di Whipple:)

Sintomi adrenergiciAnsia•Irrequietezza fino a crisi psicotiche•Palpitazioni•Tremore•Senso di fame•Sudorazione•

Sintomi neuroglucopeniciAstenia•Cefalea•Difficoltà alla concentrazione•Stordimento (questi nelle forme più lievi)•(poi si passa a): Sonnolenza, parestesie, diplo-•pia, anomalie del comportamentoAlterazioni dello stato di coscienza (confusione,•COMA),Convulsioni, segni neurologici focali (es: devia-•zione rima buccale )Iper/ipotermia•

Semeiologia del coma ipoglicemicoCute pallida e sudata (non disidratata, a differen-•za del coma iperglicemico )PAO nella norma•Tachicardia (bradicardia in fase avanzata)•Iperpnea (bradipnea in fase avanzata)•Midriasi (miosi in fase avanzata)•EON: ipertono muscolare, ROT normali, Babinskj•talora presente, bilatarale

Trattamento del coma ipoglicemicoSul territorio:•

•• Disponibilità dell’accesso venoso à bolo di 10-20 gr di glucosio e.v. (30-60 ml di glucosioal 33%). Dose ripetibile dopo pochi minutifino alla ripresa della coscienza

•• Non disponibile accesso venoso à glucagone1 mg in muscolo seguito da saccarosio ora-le (Il glucagone è efficace solo se esiste unariserva di glicogeno, il paziente può esseretalmente ipoglicemico da non avere benefi-ci nella sua somministrazione)

In Pronto Soccorso••• Dosaggio glicemico enzimatico•• Monitoraggio glicemico con stix•• ECG all’ingresso e a 12 ore•• Soluzione glucosata al 5% o 10% fino a man-

tenere la glicemia > 100 e fino a quando ilpaziente torna ad alimentarsi (anche 24-72ore)

•• Individuare e correggere fattore scatenante•• Il perdurare del coma può dipendere da se-

quele di ipoglicemia prolungata, da edema ce-rebrale o da stroke. In tal caso può essere uti-le somministrare mannitolo o desametasone

Prognosticamente è favorevole, raramente cau-sa morte (4% nei diabetici) o deficit neurologici per-manenti. Le ipoglicemie indotte da alcool si associa-no a mortalità superiori al 10%.

Glucagone: l’innalzamento glicemico è rapido matemporaneo, invitare il paziente ha ingerire saccarosiosubito dopo il risveglio; è inefficace se mancano le scor-te di glicogeno (malnutriti, epatopatici, alcolisti); puòcausare vomito (ab-ingestis à proteggere vie aeree)

Coma chetoacidosicoGrave stato di scompenso metabolico•Iperglicemia > 250 mg/dl•Acidosi metabolica (pH< 7,3)•Iperchetonemia (> 5 mmol)•Caretteristico del diabete tipo I all’esordio•Anche nel tipo II in corso di stress (infezioni, epi-•sodi cardiovascolari acuti, etc)Presenza contemporanea di deficit di insulina e•eccesso di ormoni controregolatori (glucagone,epinefrina, cortisolo.

CauseDeficit assoluto di insulina•

•• Diabete mellito tipo I all’esordio•• Terapia insulinica scorretta (sospesa o ridot-

ta) e dieta scorretta: tipicamente adolescen-ti con DM I che fanno pasti abbondanti

Deficit relativo di insulina••• Condizioni di stress (infezioni, traumi, IMA,

ictus, altro)•• Farmaci (diuretici tiazidici, steroidi)•• Endocrinopatie (ipertiroidismo, feocromocito-

ma)Diagnosi di coma chetoacidosico

Anamnesi••• Diabete noto, terapia, stress,•• Diabete all’esordio: causa scatenante

Sintomi••• Polidipsia, nause, astenia,•• Dolore addominale, crampi muscolari

Segni••• Poliuria, calo ponderale, vomito, disidratazio-

ne, tachicardia, ipotensione arteriosa, respi-ro di Kussmal, alito acetonemico, ipotermia,ipotonia e iporeflessia

•• Alterazione dello stato di coscienza fino alCOMA

Diagnostica••• Glicemia > 250•• Glicosuria +++ Chetonuria +++•• EGA: acidosi metablica (pH<7,3) con aumen-

to del GAP anionico (>12 mEq/l)In Pronto Soccorso•

•• Ematochimica di conferma (glicemia, azote-mia, creatininemia, elettrolitemia, ega, etc)

•• Emocromo (infezioni) la leucocitosi neutrofi-la può essere indicativa di disidratazione

•• CPK, transaminasi e amilasi ( controllare chenon ci sia un’epatopatia di accompagnamen-to), esame d’urine

•• D-Dimero (CID?)•• Esami colturali (espettorato, sangue o urina)•• ECG (IMA, ipopotassiemie, aritmie, etc.)•• Rx torace: cardiomegalia? Opacità pleuro-pa-

renchimali (infezioni)

8 BOLLETTINO dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso

BOLLETTINO dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso 9

Diagnostica differenziale nel coma chetoacidosicoCause di acidosi metabolica con GAP anionico au-•mentatoComa iperosmolare non chetosico

•• Acidosi lattica (chetonuria assente)•• Chetoacidosi alcolica (storia di potus)•• Uremia (assenza di iperchetonemia)•• Intossicazione da salicilati, metanolo, glico-

le etilenico, paraldeide (assenza di iperche-tonemia)

Altre cause di coma•Trattamento del coma chetoacidosico

Sul territorio•In Pronto Soccorso•

•• Soluzione fisiologica 500 ml ad alta velocità(20 ml/min): il paziente è disidratato, c’è unfabbisogno di acqua

•• Rapido invio al Pronto SoccorsoPRIMA FASE (fino a glicemia 250 mg/dl)

Idratazione inizialmente con soluzione fisiologi-•ca (NaCl 0,9%)Insulina (10-15 U di rapida in bolo e.v. a segui-•re infusione in pompa di 5 U/ora di rapida à 500ml di fisiologica + 50 U di insulina rapida a 50ml/ora)Potassio (evitare l’ipokaliemia anche se all’inizio•della terapia la kaliemia è normale) 40 mEq/l seK< 3 a scalareAlcali (i bicarbonati vanno usati solo quando il pH•< 7 per evitare alcalosi di rimbalzo, aumento del-l’affinità dell’emoglobina per l’Ossigeno, riduzio-ne del pH nel liquor, ipopotassiemia) 40 mEq/l(pH 6,9-7,0) o 80 se pH < 6,9Fosfato (l’uso routinario dovrebbe essere evita-•to tranne che nelle gravi ipofosfatemie < 1mg/dl)

SECONDA FASE (la discesa della glicemia è più ra-pida della soluzione della chetoacidosi, quando la gli-cemia < 250 mg/dl è opportuno somministrare glu-cosio per evitare episodi ipoglicemici, ridurre la che-toacidosi, evitare brusche cadute dell’osmolarità pla-smatica)

infusione combinata di soluzione glucosata e fi-•siologica + insulina per mantenere la glicemia tra200 e 250 mg/dlAggiungere potassio 20-40 mEq/l a seconda del-•la kaliemiaSospendere la terapia se: Glicemia < 250,•HCO3> 18, pH> 7,3 – il paziente si alimentaIniziare Insulina sotto cute (5-10 U di rapida s.c.•circa 30 min prima di sospendere infusione e deipasti

Misure aggiuntiveMonitoraggio della diuresi•Calciparina o eparina a basso peso molecolare•Terapia antibiotica a largo spettro•Ossigenoterapia se Sat. O2< 80%•Sondino naso-gastrico nei pazienti in coma•Monitor cardiaco•Plasma expanders•Monitoraggio PVC•Identificazione e trattamento dei fattori precipi-•tanti

ComplicanzeAcidosi ipercloremica•Acidosi lattica può essere una conseguenza ( e•non causa ) del comaARDS•Dilatazione gastrica acuta/gastrite erosiva•Edema cerebrale•Iperkaliemia – Ipokaliemie•Ipoglicemia, Infezioni, Insulino-resistenza•IMA o eventi cerebrovascolari, legati alle altera-•zioni dell’osmolarità plasmaticaMucormicosi•Trombosi vasale•

Prognosticamente è favorevole se adeguatamen-te trattato, con mortalità pari al 10%. La maggioran-za dei casi di decesso è dovuta a complicanze tardive.

Segni prognostici sfavorevoli sono ipotensione,iperazotemia, coma profondo e malattie concomitan-ti. Nei bambini causa comune di morte è l’edema ce-rebrale

Coma iperosmolareIperosmolarità (>320)•Grave iperglicemia (> 600 mg/dl)•Marcata disidratazione in mancanza di acidosi (•per questo è necessario prendere se possibile piùaccessi venosi e fare molti liquidi rapidamente ).

Diabetici tipo II in età avanzata e nel 30-40% deicasi in assenza di storia clinica di diabete

Elemento patogenetico chiave è rappresentato dal-la diuresi osmotica conseguente ad iperglicemia in as-senza di un apporto di acqua sufficiente ad equilibra-re la perdita urinaria di liquidi à grave disidratazione àriduzione filtrato glomerulare à liberazione di ormonidella controregolazione con incremento della glicemiae peggioramento della disidratazione fino allo shock.

Fattori scatenanti o aggravanti sono quelli che fa-•voriscono la disidratazione (vomito, diarrea,diuretici, ridotto introito di liquidi) o provocanoscompenso glicemico.I bassi livelli degli ormoni della controregolazio-•ne e i discreti livello di insulina dovuti alla resi-dua funzione beta-pancreatica giustificano l’as-senza di chetoacidosi significativa.Spesso è presente acidosi•

diagnosticaDATI CLINICI•

•• Età avanzata, Astenia marcata, Poliuria•• Grave disidratazione (cute secca, mucose

asciutte bulbi infossati), ipotensione, tachi-cardia

•• Poliuria poi oligo-anuria•• Alterazione dello stato di coscienza (sopore,

confusione, disorientamento, stupore, COMA)•• Manifestazioni neurologiche (convulsioni,

emiparesi transitorie, pseudorigor nucale,ipertonia muscolare

ANAMNESI••• NIDDM II, sintomi di diabete recenti, recen-

10 BOLLETTINO dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso

te fatti acuti, ridotto apporto di liquidi, pazien-te poco controllato, specie nella terapia

SUL TERRITORIO••• Destrostix: glicemia> 600 mg/dl•• Multistix: glicosuria +++ e chetonuria — o +

IN PRONTO SOCCORSO••• Glicemia, glicosuria e chetonuria ripetuta•• Ematochimica di conferma•• Emocromo, D-Dimero, Esami colturali, ECG,

Rx torace•• Calcolo del deficit idrico (in media 6-8 litri)

in base alla Posmterapia

SUL TERRITORIO••• Soluzione fisiologica 500 ml ad alta velocità

IN PRONTO SOCCORSO••• Idratazione (correzione dell’iperglicemia e

della ipovolemia, aumento del filtrato glome-rulare, e dell’escrezione urinaria di glucosio

•• Non usare soluzioni ipotoniche perché la cor-rezione del deficit di volume è prioritaria ri-spetto alla riduzione dell’osmolarità, e inol-tre la rapida riduzione dell’osmolarità espo-ne al rischio di edema cerebrale

•• Pertanto soluzione fisiologica 1000-2000 mlnelle prime due ore, nelle prime 24 ore i li-quidi infusi non devono superare il 10% delpeso corporeo, il deficit di liquidi verrà cor-retto in 48-72 ore.

•• Insulina (il fabbisogno è ridotto rispetto allachetoacidosi)

•• Dose iniziale di Insulina Rapida 5-10 U in boloe.v.

•• Infusione endovenosa continua: soluzione fi-siologica 500 ml + 25 U di insulina pronta a50 ml/ora

•• Aggiustare la velocità di infusione secondo ivalori glicemici

•• Quando la glicemia raggiunge 300 mg/dl in-fusione separata di glucosata e fisiologica +insulina per mantenere glicemia tra 200-250mg/dl

•• Terapia sospesa se: glicemia >250 –OSM<310 – il paziente si alimenta à inizia-re terapia insulinica s.c.

Acidosi LatticaAcidosi metabolica ad elevato GAP anionico•causata dall’aumento del lattato plasmatico (> 5mmol/l)1% degli ospedalizzati non chirurgici•Il lattato costituisce il prodotto ultimo della gli-•colisi anaerobia dei tessuti. Nei pazienti diabeti-ci in trattamento con ipoglicemizzanti orali, la so-vrapposizione di elementi quali un’infezione o unmaggiore esercizio fisico possono causare aumen-to della lattacidemia.Aumentata produzione di lattato•

•• Ipossia•• Aumento di piruvato (sepsi)•• Incremento del “metabolic rate” (convulsio-

ni, esercizio fisico)

•• Farmaci (biguanidi, adrenalina, fruttosio esorbitolo)

Ridotta clearance del lattato••• Alcolismo•• Epatopatia•• Insufficienza renale

Meccanismo incerto••• Neoplasie (leucemie, linfomi)•• Chetoacidosi diabetica, ipoglicemia•• Idiopatica

diagnosticaSINTOMI – Astenia, cefalea, anoressia, nausea,•addominalgiaSEGNI – Età medio-alta, ipotensione, polso pic-•colo, bradicardia, aritmie, respiro di Kussmaul,ipotermia, oligoanuria, COMA, vomito, insufficien-za cardiaca, shock caldo molto prolungato, insuf-ficienza respiratoriaANAMNESI – Diabetico in trattamento con bigua-•nidi, alcool?, insufficienza renale e respiratoriacronica, insufficienza cardiaca congestizia, epa-topatia, etilismo cronico?ESAMI - glicemia normale o elevata, chetonuria•—, EGA con dosaggio della lattatemia per con-ferma diagnosticaTERAPIAPROGNOSI – elevata mortalità (80%)•

•• Individuare le cause (sospendere eventualifarmaci), controllo delle condizioni emodina-miche e ventilatorie, monitoraggio ematochi-mico

•• Controllo dell’acidosi con Bicarbonato o Diclo-roacetato (DCA). DIALISI: deve essere pro-tratta per diversi giorni, in quanto l’acidosi lat-tica tende a perpetuarsi nei giorni seguentie quindi a ricomparire.

Encefalopatia da disfunzione renale. Sono solita-mente legate a una combinazione di aumento dell’azo-temia, infezioni sovrapposte e farmaci.

Encefalopatia uremica•Encefalopatia in dialisi•Encefalopatia dopo trapianto renale•Disionemie•

•• Iponatremia/ipernatremia•• Ipercalcemia

Possono manifestarsi nel corso di insufficienza re-nale acuta, ma soprattutto come stadio finale dell’IRcronica, come complicanza della dialisi o del trapian-to renale.

L’azoto ureico è il principale indiziato nella gene-si del coma anche se non vi è correlazione tra lo sta-to di coscienza e l’aumento di azotemia

Accumulo di urea, disordini elettrolitici•Segni e sintomi prodromici: cefalea, nausea, vo-•mito, crisi convulsive, mioclonie.Diagnosi differenziale: considerare la presenza di•difetti coagulativi e grave ipertensione(emorra-gia intracranica, encefalopatia ipertensiva)

•• Modalità di insorgenza (brusca o lenta)•• Fundus oculi (edema della papilla)

BOLLETTINO dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso 11

•• Valori pressoriEncefalopatia dialitica ormai non si vede più

Insorgenza durante o subito dopo trattamento•(sindrome da squilibrio osmotico)

•• Edema cerebrale da gradiente osmotico in-tra ed extracellulare provocato dalla bruscacorrezione delle alterazioni idroelettrolitiche

•• Terapia: mannitolo e soluzioni ipertoniche du-rante la dialisi

Insorgenza ad un anno di distanza dal trattamen-•to (demenza dialitica)

•• Ormai rara, era provocata da Sali alluminionel bagno di dialisi che si usavano nel pas-sato.

Encefalopatia dopo trapianto renaleInsorgenza progressiva di manifestazioni neurop-•sichiche (delirio, convulsioni)Spesso secondaria a lesioni occupanti spazio o in-•fezioni (immunodepressione)

•• Meningoencefaliti batteriche o virali (CMV, HV)•• Micosi•• Linfomi•• Emorragie•• Crisi ipertensive

Terapia causale quando possibile•Disionemie

Iponatriemia/Ipernatriemia••• Alterato equilibrio osmotico liquor-plasma con

modificazioni del contenuto acquoso del ci-toplasma nelle cellule nervose

•• Tremori, convulsioni non responsive agli an-ticonvulsivanti, nell’iponatremia deficit foca-li motori, quadriparesi flaccida, paralisi pseu-dobulbare

TERAPIA: in caso di iponatremia con Na+< 110•mEq/l incrementare il sodio di almeno 0,5mEq/l/ora, negli altri pazienti non più di 12mEq/l/die (rischio di mielino-lisi pontina)Correggere patologia di baseIpercalcemia•

•• Secondaria a iperparatiroidismo o a metasta-si ossee di tumori maligni (soprattutto mam-mella, mielomi)

•• Ritardo della conduzione nervosa•• Sintomi: se calcemia > 12 mg/dl, Rene (po-

liuria, nefrolitiasi), Gastroenterico (nausea,vomito, stipsi, anoressia), Cardiovascolare(accorciamento QT), SNC (cefalea, apatia oagitazione, rare convulsioni), SNP (debolez-za muscolare e astenia)

•• TERAPIA: idratazione (3-4 litri di liquidi nel-le prime 24 ore con bilancio positivo di alme-no 2 litri). Diuretici: furosemide 20-40 mg per2-4 volte al giorno Difosfonati: pamidronato60-90 mg in glucosata 5%, 1000cc o fisiolo-gica 1000 cc in 4 ore. Gli effetti iniziano dopoqualche giorno e durano 1-2 settimane

Chetoacidosi alcolica è il motivo per cui si sommini-stra Tiamina a qualsiasi paziente arrivi in coma.

Negli alcolisti cronici malnutriti, acidosi metabo-•

lica con aumento del GAP anionico, aumento deicorpi chetonici senza iperglicemia.Fisiopatologia ancora non ben definita•Cronico e notevole introito di alcol fino a 3 gior-•ni prima, seguito da digiuno e sospensione dialcolAnamnesi negativa per diabete e ingestione di so-•stanze tossiche.Glicemia < 250 – Glicosuria —, Chetonuria•+/+++,Terapia: Soluzione Glucosata 5%, 500 cc + NaCl•4 fiale per correggere il deficit di volume extra-cellulare e ripristinare i depositi di carboidrati del-l’organismo. Prima somministrare Tiamina (100mg in muscolo o e.v.) per evitare la Sindrome diWernickeL’insulina non è indicata, correggere le anoma-•lie elettrolitiche: ipofosfatemia, ipomagnesemiaPer evitare le crisi di astinenza da alcool si pos-•sono usare le benzodiazepine ( prima si sommi-nistrava direttamente alcol,ma la sua presenzain circolo porta alla produzione di metaboliti chefavoriscono il perpetuarsi del coma )

L’Encefalopatia di Wernicke comporta gravi tur-be mnesiche sino ad una franca Sindrome di Korsa-koff. Un coma può stabilirsi acutamente specie nei casidi grave denutrizione o di disidratazione (esito fata-le nel 10-15% dei casi).

È bene pertanto considerare la possibilità di unaEncefalopatia di Wernicke in tutti i pazienti alcolisti odenutriti che presentino: nistagmo, oftalmoplegia,atassia, stato confusionale, stupor o coma e ricorre-re prontamente in essi alla somministrazione paren-terale di Tiamina.

Tale somministrazione determina un rapido mi-glioramento dei disturbi neurologici ed interviene intal modo come elemento diagnostico ex adiuvantibus(la mancanza di una risposta terapeutica positiva devefar dubitare della diagnosi) (Bonavita, 1996).

Le turbe oculomotorie regrediscono per prime(abitualmente in qualche ora), l’atassia e le turbe psi-chiche più lentamente, potendo persistere in formaattenuata nella metà dei casi.

Nei casi di persistenza dell’alcolismo, l’Encefalo-patia di Wernicke può recidivare e le sequele sono intal caso gravi e irreversibili.

Altre cause di coma

Sindrome da inappropriata secrezione di ADH•(SIADH)Crisi tireotossica•Coma mixedematoso•

•• Espressione terminale di ipotiroidismo gravedi lunga durata, triade mixedema-perdita dicoscienze-ipotermia severa (anziani in inver-no), alta mortalità (80%)

•• Terapia di supporto (steroidi, glucosata, ri-scaldamento del paziente, pervietà vie aeree)

•• Terapia specifica (ormoni tiroidei)

12 BOLLETTINO dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso

Il Molise ha ospitato il Direttivo nazionale SI-MEUP nell’ambito di un evento formativo sultrauma cranico e l’antinfortunistica in età pe-

diatrica. Nella prima sessione di lavoro si è parlato diprevenzione degli incidenti (domestici, sportivi, stra-dali) e dei danni derivanti dell’alcol e dal fumo di si-garetta. Un progetto già presentato nelle scuola del-la città di Campobasso e in quelle di alcuni comuni del-la provincia negli scorsi anni per informare ed edu-care i ragazzi alla sicurezza e ad un approccio più con-sapevole alla loro vita quotidiana. Sono intervenuti glistudenti di alcune classi della scuola media Colozzadi Campobasso che hanno ascoltato le relazioni diEnzo di Blasio e Nunzio Colarocchio, pediatri di fami-glia e promotori del progetto nelle scuole e sono sta-ti poi, nell’ambito della discussione, “interrogati” suquanto ascoltato e appreso. Un metodo che ha effi-cacemente coinvolto i ragazzi intervenuti. Nella se-conda sessione è stata discussa la gestione del trau-ma cranico (TC) minore con l’obiettivo di creare le con-dizioni per un invio appropriato dei piccoli pazienti inpronto soccorso. La ricerca, in ambito di TC, ha por-tato allo sviluppo di molteplici “clinical prediction ru-les” con lo scopo di creare strumenti utili che, par-tendo dai dati clinici, possano supportare il proces-so decisionale del medico di pronto soccorso nell’ap-proccio ai pazienti vittima di trauma. La sfida più im-portante consiste nell’Identificare precocemente ibambini a rischio di lesione endocranica e limitarel’esposizione radiante, conseguente alla TAC cerebra-le, nei bambini non a rischio di complicanze. Un’al-tra sfida che coinvolge direttamente il pediatra nel-la sua attività ambulatoriale quotidiana.

Il valore dell’osservazione: confrontando l’ese-cuzione della TAC con la semplice osservazione è ne-cessario prendere in considerazione due parametri: l’

accuratezza diagnostica e l’esposizione radiante.Esposizione radiante: per ridurre l’esposizio-

ne radiante legata alla TC è necessario: utilizzare que-sta metodica diagnostica solo quando clinicamente in-dicata, sensibilizzare i radiologi a modulare la doseradiante in base all’età e al peso del bambino e va-lutare l’appropriatezza temporale sulla base dei pre-dittori clinici. A tal proposito è opportuno ricordare cheuna esposizione cumulativa che raggiunga i 50-60mGy triplica sia il rischio di leucemia sia quello di tu-more cerebrale (Lancet 2012). Accuratezza diagno-stica: pur rappresentando la TC il gold standard nel-la diagnostica dei traumi cranici è indispensabile por-re attenzione agli esami eseguiti troppo precocemen-te (l’obiettività può cambiare nel giro di alcune ore!)e, in caso di sintomi persistenti e/o segni di evolu-zione, è necessario proseguire l’osservazione e con-siderare di ripetere l’esame.

Quali i bambini candidati all’osservazione:quelli di età inferiore ai due anni che, con GCS 15 ein assenza di segni di frattura palpabile, presentano:

Ematoma dello scalpo in sede non frontale•Perdita di coscienza superiore a 5 secondi•Dinamica del trauma importante•Comportamento non abituale secondo i genitori•I bambini di età superiore ai due anni che con

GCS 15 e in assenza di segni di frattura della base pre-sentano:

Perdita di coscienza•Vomito•Dinamica del trauma importante•Cefalea ingravescente•In questi casi il rischio di lesione endocranica è

clinicamente rilevante.Altri segni obiettivi, da considerare come “ban-

dierine rosse”:

The trauma daySergio Zarrilli

BOLLETTINO dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso 13

Ecchimosi retroauricolari ed ecchimosi periorbi-•tarie (frattura della base)

Emotimpano ed otorinoliquorrea (ricordarsi del-•l’otoscopia!)

Cefaloematoma (con possibile rischio di anemiz-•zazione): valutare la prominenza della fontanella (mi-surare la circonferenza cranica!)

Anisocoria•Triade di Cushing: ipertensione sistemica, bradi-•

cardia, alterazione del respiro.L’osservazione dovrebbe essere effettuata e do-

cumentata ogni 30’ fino al raggiungimento di unGCS=15, comunque ogni 30’ per le prime due ore,ogni ora per le successive 4 ore e, successivamente,ogni 2 ore fino alla dimissione.

Dimissione. Le condizioni perché un bambinopossa essere dimesso dopo osservazione sono:

la risoluzione dei sintomi •GCS normale•normale esame neurologico•assenza di sospetti di maltrattamento•affidabilità della famiglia•facilità di nuovo accesso al PS in caso di compar-•

sa di sintomi.Consigli ai genitori alla dimissione: il bambi-

no deve essere ricondotto immediatamente in PS sepresenta:

sonnolenza immotivata•confusione mentale•difficoltà nel risveglio•vomiti ripetuti•

cefalea ingravescente•disturbi dell’andatura•convulsioni•qualunque comportamento anomalo.•L’Osservazione Breve Intensiva (OBI) rappresen-

ta il setting ideale per l’osservazione e il monitorag-gio intensivo dei TC minori al fine di selezionare queipochi casi che meritano la TAC, per risparmiare a tan-ti l’esposizione radiante e per migliorare l’appropria-tezza dei ricoveri. Seguendo, e con benefici per il pa-ziente e la collettività, uno dei principi della slow me-dicine: “fare di più non significa fare meglio”! Unesempio virtuoso e significativo è quello relativo al-l’attività del Pronto Soccorso dell’Ospedale ReginaMargherita di Torino; nell’anno 2012 è stato registra-to un numero totale di accessi pari a 46.840 con 3.677ricoveri in OBI (7% del totale); 2023 gli accessi pertrauma cranico (4% del totale) di cui 198 (9.7%) ri-coverati in OBI. Ebbene dei 198 pazienti in OBI 67sono stati sottoposti a TAC, ma 56 (cioè l’84%!) ave-vano eseguito l’esame già in PS e solo 11 durante l’os-servazione breve (16%) che rapportati, però, ai 198totali corrispondono al 5,5%.

Un altro buon motivo per considerare l’OBIcome una valida alternativa al ricovero tradizionalee includere la sua realizzazione nella indispensabilee auspicabile “riforma” della sanità regionale.

Sergio Zarrilli

Scala del coma di Glasgow - Bambino e Adulto Scala del coma di Glasgow modificata per il lattante

14 BOLLETTINO dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso

Il giorno 10 giugno, presso laSala Convegni “S. Pietro Celesti-no” della Curia dell’arcidiocesi di

Campobasso-Bojano, alla presenza del-l’arcivescovo S. Ecc.za Mons. GiancarloMaria Bregantini, si è tenuto un Conve-gno organizzato dall’Associazione Medi-ci Cattolici Italiani di Campobasso sultema: “La professione medica al serviziodella vita”.

Il convegno moderato da don FabioDi Tommaso, direttore della pastorale sa-nitaria, è stato aperto dal presidente del-la sezione dott. Salvatore Forte che ha ri-cordato l’azione educatrice dei medicidell’AMCI di Campobasso presso le scuo-le e le parrocchie di Campobasso e pro-vincia, soprattutto nella sensibilizzazio-ne alla donazione del sangue, di organie tessuti al fine di trapianto terapeuticoe, per il futuro, ha garantito l’impegno asostenere i valori prioritari della vita e lacentralità del malato - con convegni e in-contri pubblici, coinvolgendo esponentidella politica, della magistratura e dellastampa - al fine di promuovere una sa-nità sostenibile e più umana a favore delcittadino. Ha fatto seguito la relazione:“Essere medico ed essere credente” deldott.Giovanni Sparano, presidente AMCIregione Molise e vicepresidente della se-zione che, dopo aver accennato alle dif-ficoltà in cui opera oggi il medico per l’in-vadenza del tecnicismo e la derivazioneaziendalistica della sanità attuale, hamesso in evidenza il ruolo del medico cat-tolico che si avvicina al paziente con unduplice atteggiamento interiore di profes-sionista e di credente. Con il primo si im-pegna a prendersi cura con scienza e co-scienza del malato, con il secondo è con-sapevole di essere in presenza di un cor-po involucro di anima immortale e del-la persona, creata ad immagine di Dio,che, per il vero credente, occupa il pri-mo posto nelle priorità della vita. Il buonmedico cattolico deve saper coniugarecon grande equilibrio scienza e fede, sen-za sconfinare nel fideismo fondamenta-lista né nel tecnicismo esasperato. Comeogni credente, per essere creduto deveessere credibile e, per essere tale, deve

testimoniare con il suo operato la propriafede. Il suo principio ispiratore è descrit-to alla perfezione nella parabola delBuon Samaritano. Le corsie degli ospe-dali e gli ambulatori dei medici dovreb-bero essere come la strada che da Ge-rico porta a Gerusalemme. A coloro chepraticano la medicina, prendendosi curadella persona sofferente, aiutandola concarità cristiana ad uscire dalla solitudinefacendo da ponte con il mondo dei sani,è affidata la sfida di vincere la fragilità ela povertà dell’uomo contemporaneo. Ilmedico santo Giuseppe Moscati soleva ri-cordare: “La carità non la scienza cam-bierà il mondo”. Successivamente il dot-tor Domenico De Padova, primario eme-rito del reparto di Ostetricia Ginecologiadell’Ospedale di Isernia e membro del di-rettivo, in una ben documentata relazio-ne sulla legge 194, ha messo in eviden-za come la interruzione volontaria di gra-vidanza (IVG) contraddica il diritto all’esi-stenza di ogni persona, in riferimento alprincipio dell’uguaglianza di tutti i citta-dini di fronte alla legge. L’embrione, findal momento del concepimento, deve es-sere considerato persona e, come tale,ha diritto ad essere difeso nella sua in-tegrità come ogni altro essere umano.

Ha presentato un’indagine statisti-ca da cui si deduce che il valore massi-mo di IVG si è raggiunto nell’anno 1982e che, da tale anno ad oggi, esse sonoprogressivamente diminuite. Anche ilnumero delle nascite è diminuito. La di-minuzione dei due parametri dimostrache la cultura della prevenzione della gra-vidanza prosegue. La promozione dellaprocreazione responsabile costituisce lamodalità più importante per la preven-zione dell’aborto. Nel Molise le IVG dal1983 al 1992 ebbero un andamentomeno decrescente di quello nazionale. Siebbe un picco massimo nell’anno 1985con 1325 IVG e un plateau intorno alle1160 dall’anno 1989 all’anno 1992. Nel-l’anno 2003 le IVG si abbassarono a 525e una media intorno a tale cifra si è man-tenuta fino al 2011. Anche il numero del-le nascite è diminuito mentre vi è un lie-ve aumento degli aborti spontanei. L’uni-

LA PROFESSIONE MEDICAAL SERVIZIO DELLA VITA

Dott. Giovanni Spàrano

BOLLETTINO dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso 15

co centro per le IVG nel Molise operapresso l’Ospedale “A. Cardarelli” di Cam-pobasso. Per quanto riguarda l’obiezio-ne di coscienza, nel 1997 il 60% dei gi-necologi e il 50% degli anestesisti nonera obiettore di coscienza. Attualmente,mentre il numero degli anestesisti nonobiettori è rimasto pressoché invariato,il numero dei ginecologi è passatoall’80% (Molise: 85%). La legge 194/78: “Norme per la tutela sociale della ma-ternità e sulla interruzione volontaria digravidanza” è stata pensata per esseredi sostegno alla maternità inattesa, met-tendo a disposizione aiuti morali ed eco-nomici, cosa doverosa ed eticamente cor-retta; l’IVG non è certamente un mezzoper il controllo delle nascite. Nel Giura-mento di Ippocrate, in epoca precristia-na, sta scritto: “Non darò pessari alladonna per causarle l’aborto”. L’Enciclica“Gaudiun et Spes” sancisce: “La vitaumana, una volta concepita, deve esse-re protetta con la massima cura; l’abor-to e l’infanticidio sono abominevoli delit-ti”. Il dottor Vincenzo Centritto, cardio-logo dell’ASREM e past president della se-zione di Campobasso, in un sentito inter-vento sulla donazione, ha richiamato l’at-tenzione dei medici sulla necessità di dif-fondere il messaggio della donazione disangue, organi e tessuti al fine di trapian-to terapeutico, perché è impensabileche tanti cittadini muoiano in attesa di untrapianto che oggi è realtà terapeuticasalva funzione e salvavita. L’Italia puòvantare una legge che offre trasparenza,organizzazione e garanzia di qualità. Haelogiato i responsabili dell’Ospedale A.Cardarelli di Campobasso, per aver resopraticabili, fin dall’anno 1987, i prelievidi organi, rendendo possibile il trapian-to di rene a tanti dializzati molisani che,abbandonando la dialisi, hanno potutomigliorare la loro qualità di vita.

È seguito l’intervento del dott. Giu-seppe Battimelli, vice-presidente nazio-nale dell’AMCI per il Sud che, dopo averportato i saluti ed il compiacimento peril convegno così importante del presiden-te nazionale Prof. Filippo Boscia e dell’as-sistente ecclesiastico Mons. EdoardoMenichelli, ha relazionato sul tema “Ri-flessioni sull’etica del fine vita”, argomen-to quanto mai complesso ed ineludibile.Il relatore ha esordito sottolineando ilgrande paradosso che stiamo vivendo:ieri che non c’era la medicina del doloree non si praticavano le cure palliative, sirespingeva l’idea della morte improvvi-sa, (soprattutto da parte dei cristiani);

oggi invece che sul versante della soffe-renza la medicina e la ricerca hanno fat-to passi da gigante, si desidera e si in-voca una morte rapida e inavvertita(anche da parte dei credenti). Il dott.Battimelli ha sottolineato come la mor-te è divenuta, per certi aspetti, dominiodella medicina: il paziente viene semprepiù curato in strutture altamente specia-lizzate e attrezzate, assistito da estraneial posto dei familiari ed amici, dove tal-volta viene prolungata la vita a qualsia-si prezzo, con il rischio di praticare l’ac-canimento terapeutico, sempre da pro-scrivere. Dense le riflessioni del relato-re sulle problematiche delle decisioni difine vita dal punto di vista bioetico, comeil principio dell’autonomia della personao dell’ autodeterminazione a cui sottostàil concetto di qualità della vita e il prin-cipio dell’indisponibilità della vita a cui èpossibile riferire il concetto della sacra-lità della vita, per giungere al problemadrammatico dell’eutanasia, in tutte le sueespressioni.

Don Fabio Di Tommaso, nella rela-zione: “Assistenza pastorale”, ha messoin evidenza l’importanza del ruolo del-l’operatore sanitario e del cappellano nelpromuovere la nascita della “consolatio”che, condividendo la solitudine del ma-lato, fa nascere quel rapporto di solida-rietà fraterna che da senso alla malattiae alla vita. Infine Mons. Giancarlo Ma-ria Bregantini, dopo aver sottolineatol’importanza del ruolo dei medici catto-lici nel supporto dato al magistero dellaChiesa, nel chiarire i dubbi sulle odierneproblematiche e nella difesa della per-sona, unità inscindibile di corpo e spiri-to, ha richiamato l’attenzione sul momen-to finale della vita, che, vissuto in modoluminoso, è testimonianza per gli altri erende bella tutta una vita. E’ giusto e im-portante assicurare alla persona, non solola dignità in vita, ma anche e soprattut-to una morte dignitosa, dove il morentenon viene abbandonato a se stesso, maaccompagnato con amore ed empatia.Importante è l’assistenza spirituale delmalato terminale perché insegna a guar-dare oltre e, guardando lontano, l’oriz-zonte si allarga. Alla fine dell’incontro, s’èregistrata grande soddisfazione da par-te del folto e qualificato uditorio, perchéognuno ha avuto la netta percezione cheun dialogo multidisciplinare, soprattuttoquando le tematiche trattate sono cosìattuali e scottanti, permettono sempre unproficuo arricchimento personale.

Dott. Giovanni Spàrano

16 BOLLETTINO dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso

Continua…..

EPIDEMIOLOGIAEssendo il radon un prodotto

di decadimento di un elemento na-turale, quale l’Uranio 238 moltodiffuso sulla crosta terrestre, se nededuce che la sua presenza è ubi-quitaria; secondo l’Unscear (comi-tato scientifico delle Nazioni Unitesugli effetti delle radiazioni atomi-che) a livello mondiale la concen-trazione media di radon in ambien-ti esterni varia tra 5 e 15 Bq/mc,mentre per gli ambienti chiusi è di39 Bq/mc.

Di qui i dati statistici di segui-to riportati in Italia che secondol’ISS ogni anno su 30.000 mortiper K polmonare, 1500-6000 pos-sono essere attribuiti al Radon:pari al 10%.

In Europa ogni anno 20.000casi di decessi per K polmonaresono attribuiti all’esposizione al Ra-don.

Stime recenti attribuiscono alRadon l’incidenza del 6-15% deitumori nel mondo.

L’EPA (Agenzia Americana perla Protezione Ambientale) ritieneche il Radon presente negli am-bienti confinati sia la causa fra i15.000 e 22.000 casi di cancro pol-monare ogni anno negli USA.

Uno studio epidemiologicopubblicato nel dicembre 2004 dalBritish Medical Journal al quale

l’Italia ha partecipato con una in-dagine dell’ISS e con il Dipartimen-to di Epidemiologia della ASL E diRoma, ha dato i seguenti risulta-ti: su un totale di 7.148 casi ditumore polmonare, una con-centrazione di 100Bq./mc puòdeterminare un aumento del ri-schio del 16%.

Nell’ultimo decennio, in consi-derazione dei dati statistici e del-le numerose ricerche rivolte al ri-lievo dei danni secondari all’espo-sizione protratta del radon, si sonofinalmente presi provvedimenti le-gislativi atti a proteggere le perso-ne particolarmente esposte a talesostanza.

LEGGI E DECRETIIn Italia il Decreto legislativo

del 26-05-2000 N° 241 stabilisceuna soglia per l’esposizione negliambienti di lavoro non superiore a500 Bq/mc

La Raccomandazione europeaper le abitazioni stabilisce i seguen-ti limiti:

400Bq/mc per le vecchie abi-•tazioni (CEC 90/143)200Bq/mc per le nuove abita-•zioni

Questi limiti variano nei vari stati: USA: 150Bq/mc negli am-•bienti confinati; Germania: 250-100 abitaz. •Svezia:200-400 abitaz.•lav.400; Danimarca: 200-

400 abitaz.; lavoro 400; Regno Unito: 20 abitaz. 400•lavoro. La Raccomandazione della

Comunità Europea 928/01 sug-gerisce che le acque destinate aiconsumi umani devono avere con-centrazioni di Radon minori di100Bq/l e comunque non superio-ri ai 1000Bq/l.

D.Legisl. 230/1995 in attua-zione delle direttive Euratom disci-plina la materia radioprotezione deilavoratori e della popolazione.

CONCENTRAZIONI DEL RADONPER ZONE

Esiste un’evidenza statistica-mente significativa che il rischiocancro del polmone aumenta conl’aumentare dell’esposizione, doveper esposizione si intende la con-centrazione per il tempo di espo-sizione, pertanto è naturale che co-noscere le concentrazioni di taleelemento nell’aria che ci circonda,risulta importante.

In Europa il livello medio diRadon nell’aria indoor è di circa 59Bq./mc

In Italia secondo l’Istituto su-periore di sanità le agenzie per laprotezione dell’ambiente regiona-li e provinciali (ARPA e APPA) laconcentrazione media è 70Bq./mc.

Le concentrazioni medie va-riano da una regione all’altra:

Dott. Tommaso Sanzò - Pneumologo • Chiara Sanzò - Laureanda in Medicina

DATI EPIDEMIOLOGICI

BOLLETTINO dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso 17

20-40 Bq./mc: Liguria; Mar-•che; Basilicata; Calabria; Sici-lia40-60 Bq./mc: Valle D’Aosta;•Trentino; Veneto; Emilia e Ro-magna; Toscana; Umbria; M OL I S E; Puglia60-80 Bq./mc: Alto Adige;•Piemonte; Sardegna; Abruzzo80-100 Bq./mc: Friuli Venezia•Giulia; Campania100-120Bq./mc: Lombardia;•LazioL’esposizione della popolazio-

ne in Italia è stata valutata trami-te un’indagine nazionale che ha ri-levato che la concentrazionemedia del radon nelle abitazio-ni è risultata pari a 75 Bq./mce quindi ben più alta del valore me-dio mondiale che è stimato intor-no a 40 Bq./mc.

Ricordiamo come alcuni ma-teriali da costruzione possono rap-presentare fonti di emissioni di ra-don: tufo; pozzolana; cementi;ceramiche prodotte con scoriedi alto forno; mattoni prodotticon fango rosso (scarti dellaproduzione dell’alluminio), ce-menti di origine pozzolanica;materiali che contengono altepercentuali di Uranio 238.

Non sembra influire sulla sa-lute dell’uomo la concentrazione diRadon presente nell’acqua che in-geriamo; non vengono segnalatiinfatti, aumenti di tumori del dige-rente secondari all’ingestione di ac-qua contenente quantitativi rile-vanti di tale elemento.

UNITA’ DI MISURAPer stabilire la quantità di Ra-

don presente nell’aria di un am-biente confinato si usa il Becque-rel,che rappresenta l’unità di mi-sura dell’attività dell’isotopo che lagenera; un Bq. equivale a una di-sintegrazione al secondo.

L’unità di misura della doseassorbita dalla materia a seguitodell’esposizione è il Gray (Gy) checorrisponde a una quantità dienergia di 1Joule (J) assorbita daun Kg di materia.

Per la misura degli effettibiologici è stato introdotto il con-cetto di dose equivalente che tie-ne conto della dannosità dei varitipi di radiazioni ionizzanti a pari-tà di dosi.

L’unità di misura in questocaso è il Sievert (SV).

Di uso più comune è il milli-sievert (mSV) pari a un mille-simo di sievert.

Per farci un’idea, una radio-grafia del torace comporta un as-sorbimento di circa 0,14 mSV.Ricordiamo che la dose natura-le annuale di radioattività as-sorbita da un uomo è di circa2,4 mSV./anno.

Che cosa possiamo fare per difen-derci dal Radon?

Arieggiare gli ambienti1Usare accorgimenti preventi-2vi nel campo dell’edilizia.Il radon e i suoi figlioletti (po-

lonio 218; piombo 214;bismuto214; polonio 214) sono elementi

naturali radioattivi che possono de-terminare danni anche gravi al no-stro organismo.

La vera terapia è quindi, laprevenzione cioè la bonifica degliambienti, ventilandoli, (ricambiodell’aria degli ambienti: finestreaperte per 10.m’) ed evitando cheil radon penetri nelle nostre caseutilizzando opportuni accorgimen-ti, nel campo dell’edilizia, che sonodi semplice ed economica attuazio-ne: (impermeabilizzazione del suo-lo sul quale si costruisce l’immobi-le e creazione di una colonna aspi-rante che convogli il gas radon aldi sopra del tetto dell’immobile:semplice canna fumaria).

È importante conoscerne laconcentrazione negli ambienti in cuiviviamo per prevenirne i danni.

Tenendo conto della produzio-ne di ossidanti che si liberano inseguito ai danni subiti dalle mem-brane cellulari, possono essereutili sostanze antiossidanti qualiVit.C ad alte dosi e Vit. E per neu-tralizzare i radicali liberi prodottidalle radiazioni.

È utile anche l’assunzione diCa e Mg per ostacolare l’assimila-zione delle radiazioni.

È utile sapere che l’ARPA puòmisurare la concentrazione delRadon negli ambienti in cui vi-viamo, naturalmente dietro no-stra richiesta.

Dott. Tommaso SanzòChiara Sanzò

RADONquesto NNEMICO occulto

18 BOLLETTINO dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso

L’8 giugno 2013 presso l’auditorium comu-nale di Civitanova del Sannio si è svolta laormai ricorrente annuale giornata scienti-

fica Cardarelliana istituita nel 2007 dall’amministra-zione comunale allora in carica e voluta dall’attua-le amministrazione comunale come omaggio di tut-ta la cittadinanza all’illustre professore, figlio di que-sta terra.

L’evento inserito nel programma di aggiorna-mento continuo in medicina (ECM) per medici e in-fermieri professionali è stato organizzato dall’Ordi-ne dei Medici di Campobasso e Isernia con l’IPASVI(collegio degli infermieri professionali di Isernia eCampobasso) e l’Università degli Studi del Molise.

La prima sessione è moderata dal Prof BrunoMoncharmont dell’università degli Studi del Molise.

La malattia epilettica Cardarelli ai giorni nostri

8 giugno 201 3 - Civitanova del S annio - A uditorium comunale

V II G iornata S cientifica Cardarelliana

Dott.ssa Maria Luigia Di Palma

BOLLETTINO dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso 19

V II G iornata S cientifica CardarellianaIl prof. Erberto Melaragno inizia con la lettura

di una lezione di Cardarelli su un caso di epilessiapost traumatica tratta da “Lezioni scelte” di clinicamedica di Tommaso Senise.

Il Prof. Mario Manfredi fa una ampia esposizio-ne su che cos’è l’epilessia, sulla classificazione ge-nerale e su l’ etiopatogenesi. Si parla di epilessiadopo almeno 2 crisi epilettiche.

L’epilessia è causata da scarica parossistica dineuroni situati in zone encefaliche diverse (aree epi-lettogene) che caratterizzeranno le varie sintoma-tologie: ipercinesia-sensazioni-visioni-suoni-ricordi).La diagnosi è essenzialmente clinica ed elettroen-cefalografica.

Epilessia sintomatica ed idiopatica.Sclerosi mesiale da anossia perinatale.L’iter diagnostico è stato approfondito dal dott.

Paolo Laurienzo che ha trattato della neurofisiolo-gia e dal dott. Lucio Iacobucci che ha fatto ungrande escursus sulla neuroradiologia.

Moderatori della seconda sessione sono statila Prof.ssa Giuseppina Sallustio (Fondazione di ri-cerca e cura “Giovanni Paolo II di Campobasso) eil dott. Gennaro Barone Presidente OMCeO Cam-pobasso.

Il dott. Giancarlo Di Gennaro ha illustrato le cri-si a semeiologia ipermotoria mostrando una am-pia casistica di casi clinici video-eeg-registrati.

Le sindromi epilettiche sono state ulteriormen-te approfondite dal prof. Alfonso Di Costanzo men-tre la terapia medica dell’epilessia è stata magistral-mente trattata dal Prof Giuseppe Di Iorio.

La terapia chirurgica dell’epilessia è statatrattata esaurientemente dalla dott.ssa Rober-

ta Morace. Della monitorizzazione veeg prechirurgica:

aspetti tecnici ed infermieristici si è occupata ladott.ssa Valentina Cristinzio.

La commissione valutatrice della IV edizione delconcorso “Antonio Cardarelli” riservato ai medicineolaureati, dopo ampia ed approfondita discussio-ne ha assegnato il premio alla dott.ssa Cornacchio-ne Sara per una tesi dal titolo: La malattia da ra-dicali liberi nel neonato: stress ossidativo ed ente-rocolite necrotizzante. Il premio è stato consegna-to dal sindaco di Civitanova Lidia Iocca che si è con-gratulata con la neo dottoressa ed ha promesso unsempre maggior impegno dell’amministrazione co-munale nell’organizzazione annuale dell’eventoscientifico .

Il dottor Italo Testa col suo intervento: “A. Car-darelli figlio d’arte” ha voluto sfatare” la leggen-da Cardarelli” riportata da alcuni giornali dell’epo-ca. Descrivevano l’arrivo alla stazione di Napoli diun papà in costume molisano e a cui il figlio avreb-be immediatamente fatto indossare abiti più con-soni alle circostanza. In effetti il papà Urbano, natonel 1799, era medico, e tutta la famiglia era inse-rita in un contesto sociale elevato sia dal punto divista politico che di censo. I cittadini di Civitano-va conoscono molto bene l’importanza di questafamiglia nella storia della loro terra, cionondime-no parecchi civitanovesi hanno onorato l’arte del-la Medicina anche se provenienti da famiglie piùumili e speriamo che qualche volta canteremo an-che le loro gesta.

Dott.ssa Maria Luigia Di Palma

20 BOLLETTINO dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso

Dott. Attilio Cicchetti

Prevenzione dentaleIl giorno 4 maggio si è svolto nella sede dell’Ordine dei

Medici e Odontoiatri il convegno “Sinergia tra Specialisti: Pe­diatria e Odontoiatria”.

Relatori il prof. Mastrangelo Filiberto dell’Università diChieti, Prof. Ciavarella Domenica dell’Università di Foggia,Dr. Gianfranco Ricci direttore reparto di Odontoiatria Ospe­dale “Cardarelli” Campobasso.

Il prof. Mastrangelo ci ha dato un chiarimento sull’esa­me obbiettivo del cavo orale, sulla permuta dei denti, for­mazione del tartaro e della carie, l’alimentazione ed igieneorale in età pediatrica, gestione del paziente pediatrico inrelazione alla crescita del distretto maxillo facciale.

Il prof. Ciavarella ci ha relazionato sull’importanza delpediatra nell’intercettare le abitudini viziate e sull’importan­za dell’analisi clinica del volto per individuare le priorità ditrattamento ortognatodontico.

Il dr. Ricci si è soffermato ad illustrarci le cure odonto­iatriche nel bambino disabile.

Si è discusso molto sulle relazioni che devono esserci frale due specializzazioni per ottenere un risultato ottimale nel­le patologie del cavo orale nei bambini.

Mentre il giorno 9 maggio numerosi Odontoiatri dell’or­dine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Cam­pobasso sono andati nelle scuole elementari della provin­cia di Campobasso dove hanno illustrato ai bambini, in ma­niera molto semplice ma allo stesso tempo molto efficacetutte le problematiche odontoiatriche a loro pertinente, in­sistendo molto su una corretta igiene orale.

Il tutto è stato organizzato dalla C.A.O. di Campobasso.

Dr. Cicchetti AttilioPresidente Commissione Albo Odontoiatri

PAGINA ODONTOIATRICA

Grande successo del progetto “SMILE”e del convegno “Sinergia tra Specialisti:

Pediatria e Odontoiatria”.

BOLLETTINO dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso 21PAGINA ODONTOIATRICA

L’Ordine Dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Campobasso e in particolare La Commissione AlboOdontoiatri può sorridere perché il Progetto “Smile!” è stato un successo.

La CAO ha organizzato il suddetto progetto consistente in una giornata dedicata ai bambini delle scuoleelementari della provincia di Campobasso con lo scopo di fornire informazioni sul ruolo del dentista, l’anato­mia e la fisiologia dei denti, la carie e la sua prevenzione e l’igiene orale.

Con l’approvazione della Dott.ssa Giuliana Petta, Direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale, il 9 maggio2013, ventisei colleghi regolarmente iscritti all’Albo degli Odontoiatri sono andati in ventidue scuole dellaprovincia, che avevano precedentemente aderito all’iniziativa, per presentare il nostro Progetto “Smile!” do­tati di: CD con immagini da proiettare, un libricino informativo per ogni alunno, un questionario da compilaree tanta immaginazione ed entusiasmo.

Siamo molto soddisfatti della loro partecipazione, sperando che l’anno prossimo sarà accolto in manieraancora più attiva e numerosa.

Ringraziamo la Dott.ssa Giuliana Petta per il suo appoggio, tutte le scuole che hanno ritenuto importantela nostra iniziativa, tutti i colleghi che hanno creduto nel progetto e lo staff dell’Ordine Dei Medici Chirurghie degli Odontoiatri per l’aiuto organizzativo.

Raffaella Amoruso

PROGETTO SMILE

22 BOLLETTINO dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso

La Storia dell’Ordine dei Medicidella Provincia di Campobasso

...continuaItalo Testa

Dalle relazioni e dalle comunicazioni emer-se la preoccupante notizia dell’aumentodella lue nelle province abruzzesi e moli-

sane il che dette origine ad un serrato ma correttodibattito ben condotto dalla presidenza.

Concluso il primo argomento fu data la parola aldottor Gennaro De Francesco che tratto il secondotema:

Distribuzione geografica della tubercolosi, secon-do le sue svariate forme, negli Abruzzi e nel Molise,e climatoterapia nelle medesime regioni.

Dalla relazione apparve evidente un cospicuo au-mento della malattia nelle nostre province per cui siaprì un dibattito prevalentemente sulla prevenzionee la climatoterapia ed alla fine il congresso approvòil seguente ordine del giorno presentato dal profes-sor Petrone:

“Il congresso fa voti per la creazione di dispen-sari antitubercolari con sezioni comunali per la pro-filassi contro la tubercolosi, la cui creazione sia da af-fidare ai Comuni, alla Opere pie, alla carità privata.”

La seduta proseguì con una conferenza del pro-fessor Ferdinando Fazio, primario medico degli Incu-rabili di Napoli, su: Emigrazione e Tubercolosi, temache dette luogo ad un ampio dibattito.

Terminata la prima seduta del congresso il pro-gramma prevedeva un ricevimento da parte del Mu-nicipio di Campobasso da tenersi nella villa comuna-le dove era stato allestito un ricco bouffet ed era sta-ta previsto un concerto della rinomata banda di SanSevero. La pioggia settembrina sempre di casa a Cam-pobasso non consentì lo svolgimento all’aperto del ri-cevimento che fu trasferito, con molto successo, neisaloni del Comune tutti illuminati con le guardie di cit-tà in alta uniforme e con il concerto previsto.

La serata si chiuse al Teatro Margherita ove, inonore dei colleghi abruzzesi, fu dato il dramma d’an-nunziano: La fiaccola sotto il moggio.

La Seduta della mattina del giorno 17, presie-duta dal professor Massei e dal dottor Bruni iniziò conun intervento del presidente che propose di prepara-re solenni onoranze per il professor Cardarelli che pre-sto avrebbe raggiunto il traguardo di 50 anni di in-segnamento. Nonostante i congressisti fossero rima-sti male per la defezione del Maestro applaudirono diconsenso.

Fu data poi la parola al professor Tedeschi chetenne una conferenza molto brillante ma poco per-suasiva sul tema:

Sifilide e tubercolosi. Ragioni cliniche che ne fan-no presumere la loro identità:

L’argomento suscitò molta curiosità ma anchemolte obbiezioni da occupare tutta la mattinata percui il presidente, considerandola una conferenza avul-sa dai temi non aprì la discussione con molta delu-sione dei presenti.

Il resto della mattinata fu dedicata al morbo diRiga con relazioni del professor Pianese, del profes-sor Tinozzi e del dottor Sangiovanni.

Il morbo di Riga, (detto anche di Cardarelli (Ur-bano)- Riga o di Riga – Fede) oggi scomparso, con-sisteva in una ulcerazione sottolinguale che colpiva ibambini cachettici nei primissimi mesi di vita ed eraquasi sempre ad esito infausto.

Nella scuola napoletana vi erano pareri discordisia sulla natura che sulla evoluzione della malattia:Pianese, anatomoistologo, riteneva, con Riga, che lalesione sottolinguale dei neonati cachettici fosse ungranuloma, che la malattia fosse di ordine generaledi natura tossinfettiva e che l’esito era quasi sempreinfausto; il professor Fede, pediatra riteneva che lalesione fosse un papilloma insorto su trauma provo-cato dagli incisivi inferiori e pertanto la malattia do-veva essere considerata locale di natura traumaticae a decorso benigno.

Pianese ribadì nella sua relazione il suo punto divista che fu confermato anche dal dottor Sangiovan-ni di Vasto, dal dottor Di Giuseppe di Palomaro, dal dot-tor Cannarsa di Termoli e dal professo Di Gaetano.

Il professor Tinozzi concluse la sua relazione ce-recando di mediare fra le due posizioni.

Tutti attendevano l’intervento del professor Fedeche non chiese la parola ma delegò a spiegare il suopunto di vista il suo valentissimo aiuto il professorGiuseppantonio Petrone molisano di Montagano.Questi confermò la tesi del suo maestro riferendo idati raccolti nella clinica pediatrica dell’Università diNapoli.

Alla fine del dibattito il professor Pianese conclu-se che la malattia di Fede fosse altra cosa rispetto allamalattia di Cardarelli – Riga. Voglio ricordare che Ur-bano Cardarelli era il nonno di Pianese.

Questa conclusione trovò molti in disaccordo matutti aderirono, alla chiusura della seduta mattutina,alla proposta di inviare un telegramma di saluto al-l’anziano dottor Antonio Riga.

La seduta pomeridiana presieduta dal professorColella il quale tenne un breve discorso sul compito

BOLLETTINO dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso 23

sociale della medicina e del medico, e dopo una bril-lante conferenza del professor Massei su: Il laringo-scopio e le malattie cardio-vascolari, fu dedicata agliargomenti di interesse professionale.

Il dottor Emilio Pittarelli, medico condotto di Cam-pochiaro e membro della Giunta Provinciale Ammini-strativa del Molise tenne una relazione sul tema: Sul-l’attuale ordinamento della vigilanza igienica neiComuni secondo le ultime leggi; il dottor Carlo Bru-ni parlò: Sui capitolati medici e i vantaggi ottenuti;il dottor Pasquale Salvatore condotto di Pacentro (AQ)trattò i seguenti temi: Sull’assistenza sanitaria dei po-veri e su un nuovo modello di gettaoio pubblico; il dot-tor Marcello Barone riferì: Sulle condizioni attuali deimedici ospitalieri.

L’ultimo argomento trattato in quella seduta ri-guardò le Camere Sanitarie e fu molto dibattuto tan-to che il presidente Colella ebbe difficoltà a condur-re a termine la seduta. Tennero le relazioni sul temail dottor Giuseppe Iavicoli, condotto di San Vito Chie-tino, membro del consiglio dell’Ordine di Chieti e re-dattore del Risveglio Medico d’Abruzzo e Molise ed ildottor Croce Sciocchini, condotto di Corropoli (TE),presidente della sezione di Teramo dell’Associazionedei Medici Condotti. La discussione fu lunga ed ani-mata con frequenti interruzioni come avviene quan-do vi sono pareri discordi su tematiche appassionan-ti. Presero parte alla discussione anche Pianese, Fi-lomussi-Guelfi e Bruni. Alla fine il presidente Colellariuscì a ripristinare l’ordine e l’assemblea votò un or-dine del giorno favorevole alle Camere sanitarie.

Chiusa la seduta i congressisti si ritrovarono alCircolo Sannitico ove fu loro offerto un ricevimento,indimenticabile per cordialità e signorilità, su invitodel presidente Cav. Zurlo. La serata riuscì molto benefra musica, canto e ballo che accompagnarono un ric-co bouffet.

La successiva mattina del 18 riprese il congres-so con la quarta seduta presieduta dal prof. Pianese.

Iniziarono i lavori con una relazione del dottor Ni-cola Alberto Barbieri, di Ripabottoni che da dodici anniviveva e lavorava a Parigi che trattò il seguente tema:

Nuove idee sulla struttura e sulla funzione dl si-stema nervoso con dimostrazione e presentazione dipreparati microscopici e di principi chimici isolati daltuorlo d’uovo.

Il professor Colella da buon neuropatologo tra-dizionale discusse a lungo la relazione facendo nume-rose osservazioni.

Venne data successivamente la parola al profes-sor Petrone che fece una conferenza trattando alcu-ne patologie ematiche dell’infanzia di cui era un’au-torità nota non solo in Italia: l’anemia pseudoleuce-mica e anemia splenica infantile; e l’anemia aplasti-ca e l’anemia metaplastica nell’infanzia.

Sul tema intervenne il professor Pianese.Il resto della seduta mattutina fu riservato all’ocu-

listica: Il professor Ferrara parlò della: Correzione del-la ptosi palpebrale; il dottor Di Giuseppe riferì su: legomme precoci nel corpo ciliare; il dottor Grimaldi il-lustrò i: Criteri direttivi nella cura dell’entropion ci-

catriziale.L’ultima seduta molto ricca di argomenti iniziò alle

ore 14 e fu presieduta dal professor Di Gaetano e dalprofessor Caporali. La prima parte venne ancora ri-servata agli argomenti scientifici: iniziò il professor DiGaetano parlando delle: Laparotomie per lesioni vio-lente: condotta del medico pratico nelle ferite pene-tranti in cavità addominale; il dottor Bruni riferì su:le cisti da echinococco trattate da lui col metodo Bac-celli; il dottor Marone, condotto di Pietracupa riferìsu come aveva trattato un caso di: voluminoso cal-colo vescico uretrale; il dottor Barone parlò su: gliascessi subfrenici consecutivi ad infezioni intestina-li; il professor Greco trattò tre argomenti: la tigna fa-vosa; la psoriasi e di un nuovo dilatatore uretrale.

Il dottor De Florentiis, condotto di Civitella Ca-sanova , comune in provincia dell’Aquila, riferì dellasituazione igienica del suo comune facendo una re-lazione con cui mise a nudo i problemi che poi era-no gli stessi in tanti paesi della regione. Tra le altrecose mostrò parecchi chili di radiche pescate nella con-duttura idrica di Civitella.

Il professor Caporali parlò della: Cirrosi capsu-lare del fegato; il dottor Eduardo Pistilli nel suo inter-vento propose ed illustrò le motivazioni per cui rite-neva che: Campobasso potesse divenire una stazio-ne climatica estiva; il dottor D’Ettore di Vasto riferìsu di un: nuovo metodo di cura per le affezioni bron-co-polmonari; il dottor Nicola Rizzacasa, ostetrico aNapoli tenne una piccola relazione su: Ginecologiae profilassi antigonococcica; il dottor Papi, medico con-dotto di Bugnara fece presente quali fossero: Le con-seguenze economiche e sanitarie dell’emigrazione inBugnara.

La seduta proseguì su temi di interesse profes-sionale con una interessante comunicazione del pro-fessor Filomusi-Guelfi su: Errore di diagnosi e attooperativo letale; seguita dalla relazione del dottor DeFabritiis su: Diritti ed interessi della classe sanitaria;metodi di lotta per ottenerne il riconoscimento; e daquella del dottor Riccitelli sul tema molto dibattuto:Della avocazione dei Medici Condotti allo Stato.

Successivamente il dottor Sciocchini affrontò loscottante tema dei: Boicottaggi nell’organizzazionesanitaria; con una dettagliata relazione al termine del-la quale presentò il seguente Ordine del Giorno:

“Il II Congresso medico regionale di Abruzzo eMolise in Campobasso Considerando che per il rico-noscimento dei diritti e degli interessi della classe sa-nitaria e dei medici condotti in ispecie è indispensa-bile una lotta di classe; Ritenuto che il mezzo più ef-ficace, più convergente allo scopo predetto è rappre-sentato dal boicottaggio, applicato esclusivamente alcontratto di condotta medica e non già all’assisten-za sanitaria, quando i mezzi di tresistenza saranno talida evitare il krumiraggio di necessità e quando avre-mo raggiunto l’educazione di classe mercé il funzio-namento delle camere sanitarie;

Riconosce la necessità e la legittimità del boicot-taggio amministrativo e fa voti che l’indecoroso uf-ficio del krumiro non abbia mai a verificarsi nella clas-

24 BOLLETTINO dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso

se sanitaria, come quello che suona offesa al senti-mento di solidarietà civile”.

Dopo ampio e aspro dibattito l’O.d.g. fu appro-vato all’unanimità.

Fu data poi la parola: al dottor Benevento chepropose: Una importante modifica al Regolamento Sa-nitario approvato con Regio Decreto 19 luglio 1906;e al dottor Cannarsa di Termoli che affrontò tre pro-blemi su cui si discuteva in quel periodo: Le Tariffegiudiziarie; i corsi accelerati di perfezionamento peiMedici Condotti e delle biblioteche.

Esauriti gli argomenti all’ordine del giorno i con-gressisti furono invitati a proporre i temi principali datrattare nel III Congresso Regionale d’Abruzzo e Mo-lise per il quale sarebbe stata scelta, in quella occa-sione, anche la sede.Tra le molteplici proposte furono scelti i seguenti temi:

Sullo sviluppo delle malattie mentali e nervose,•in rapporto alle condizioni etiologiche che le hanno de-terminate. (proposto dal professor Colella);

Risultati ottenuti dalla campagna antimalarica ne-•gli Abruzzi e nel Molise. (proposto dai dottori Baro-ne e Iavicoli);

Polimorfismo delle affezioni bronco-polmonari.•(proposto dal professor Caporali e dal dottor Cannarsa).

La scelta dei relatori fu affidata ad una commis-sione formata dai presidenti degli ordini delle provin-ce, dai presidenti provinciali della Associazione me-dici condotti e dai seguenti cattedratici: Tinozzi, Pia-nese, Caporali e De Amicis.

Su proposta del dottor Iavicoli furono scelti an-che gli argomenti per le seguenti conferenze di cuifurono nominati anche gli oratori:

Effetti sociali e sanitari dell’emigrazione in Abruz-•zo e Molise. Conferenzieri i dottori Donato Papi di Bu-gnara per l’Abruzzo ed Emilio Pittarelli di Campochia-ro per il Molise.

Stato attuale della genesi dei tumori. Conferen-•ziere il professor Giuseppe Pianese.

Sul morbo di Banti. Conferenzieri: per la parte cli-•nica il professor Gabriele Tedeschi; per la parte ana-tomo-patologica il professor Pianese;

Stazioni climatiche in Abruzzo e Molise. Confe-•renzieri: per l’Abruzzo il dottor Giuseppe Iavicoli diSan Vito Chietino e per il Molise il dottor ArcangeloDe Fabritiis di Busso.

Per quanto riguarda la sede del III Congresso lascelta cadde sulla città di Teramo.

Terminati i lavori con soddisfazione di tutti, i con-gressisti con alcuni ospiti, in tutto 120 commensali,si ritrovarono alla cena sociale che fu molto appe-titosa, allegra e si chiuse alla mezzanotte.

La calorosa ospitalità della città di Campobas-so fu testimoniata dalla lettera che il dottor Bruniinviò al Sindaco avvocato Spetrino per ringraziar-lo, anche nome dei colleghi abruzzesi, per l’acco-glienza ricevuta.

Non ho reperito la lettera del Bruni, ma ho tro-vato la risposta del Sindaco che di seguito riporto.

Campobasso, 24/9 – ‘907Egregio Sig. Dottore,Io non so come ringraziar Lei ed i cortesissimi col-

leghi suoi che vollero – a suo mezzo – testimoniareancora una volta la simpatia e soprattutto l’indulgen-za che essi professano per la mia Città e per me.

Campobasso ricorderà, con legittimo orgoglioquesto II Congresso regionale, che le permise di es-sere per tre giorni memorabili della sua vita, l’ospi-te cordiale di quanti per elevatezza d’ingegno, per pro-fondità di dottrina e per sublime missione di spirito,rendono amata ed invidiata la terra abruzzese.

Ed io sono lieto, ancora una volta, rendermi in-terprete di questi sentimenti di ogni mio concittadi-no e mi faccio grato dovere di ripeterli soprattutto aLei Sig, Dottore, che tanto luminosamente cooperòalla riuscita del Congresso.

Mi credaD,mo

Eugenio Spetrino

L’importanza che ebbe il Congresso di Campobas-so fu testimoniata dalla presenza ufficiale ai lavori deirappresentanti di due periodici scientifici nazionali: IlTommasi ed il Giornale internazionale delle scienzemediche.

Il Congresso di Campobasso ebbe anche un segui-to spiacevole per il medico condotto di Civitella Casa-nova Comune in provincia di Teramo, il dottor de Flo-rentiis, che aveva tenuto una relazione sulle condizio-ni igieniche del suo paese, presentando anche un enor-me ammasso di radici ripescate nella conduttura idri-ca. Egli fu punito dal Sindaco con la sospensione di cin-que giorni dallo stipendio per aver diffamato quella per-la di Comune e propalato segreti d’ufficio.

L’ordine del giorno sulle Camere Sanitarie appro-vato durante il Congresso di Campobasso ebbe su-bito un seguito perché l’’Ordine dei Sanitari della Pro-vincia di Chieti votò, il 21 0ttobre l’istituzione dellaCamera Sanitaria provinciale, approvandone anche loStatuto ed il Regolamento.

L’esempio di Chieti fu seguito, nel gennaio 1908dall’Ordine di Teramo, prima e da quello dell’Aquila poi.

L’Ordine di Campobasso iniziò subito dopo il con-vegno la discussione sulla nuova organizzazionedella classe dei Sanitari la quale avrebbe dovuto daremaggior forza alle giuste richiesta delle categorie, ladecisione, tuttavia, scaturì solo dall’assemblea del suc-cessivo 28 marzo 1908, durante l’Assemblea gene-rale dell’Ordine indetta con il seguente ordine del gior-no:

Resoconto morale;•Bilancio consuntivo dell’anno 1907;•Provvedimenti per i soci morosi;•Proposta di mutare l’Ordine in Camera Sanitaria;•Elezioni delle cariche.•L’assemblea fu piuttosto scarna per il modesto

numero di iscritti presenti, che tuttavia avevano del-le deleghe da parte dei colleghi. I presenti erano an-che i più battaglieri per cui il dibattito fu vivace.

BOLLETTINO dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso 25

La relazione del presidente e i conti presentatidal segretario Lepore furono approvati all’unanimitàdopo che i revisori avevano dato, sui conti, il proprioparere favorevole e senza grandi discussioni. Per i col-leghi morosi fu stabilito di fissare, per il pagamentodelle quote associative, una data trascorsa la qualesarebbe scattata la radiazione.

Sulla mutazione dell’Ordine in Camera la discus-sione diviene abbastanza aspra perché si determi-narono due posizioni: la prima sostenuta da Rossi eRanieri che chiedevano il rinvio della discussione sul-l’argomento visto lo scarso numero dei presenti o, inalternativa, indire un referendum, sulla questione,fra tutti i Soci; l’altra, portata avanti da Altobello, didiscutere e se del caso decidere subito, positivamen-te secondo lui, anche perché i colleghi assenti lo sa-rebbero stati anche successivamente.

Prese la parola Pittarelli che riferì di essere sta-to all’inizio contrario alla trasformazione ma, vistal’ostinazione del Governo a non voler riconosceregiuridicamente gli Ordini ed a non voler valutareadeguatamente l’opera del medico, era disposto adaccettare qualunque mezzo capace di far ottenerealla categoria il riconoscimento delle loro giuste ri-chieste.

Il presidente Barone chiarì che se per caso fos-se venuta fuori la legge che riconosceva gli ordini, cosaal momento improbabile, sarebbero tornati allo sta-to ante; che il referendum non era previsto dallo Sta-tuto e mise ai voti la proposta di rinvio di Rossi e Ra-nieri. La proposta fu respinta per cui dopo ulteriorediscussione fu presentato da Altobello, Pittarelli e Muc-cilli il seguente ordine del giorno:

“L’Assemblea dei Sanitari di Campobasso:Ritenuta la necessità e l’importanza dell’organiz-

zazione di classe;Visto che il vagheggiato riconoscimento giuridi-

co degli Ordini è stato dal Governo sempre ostaco-lato;

Delibera di trasformarsi in Camera Sanitaria.”

L’o,d.g. fu approvato con l’astensione di tre soci.All’unanimità dei presenti fu approvato, invece,

il seguente ordine del giorno proposto da Pittarelli:

“L’Assemblea Generale dell’Ord. dei Sanitaridella Provincia di Campobasso

Considerando che il termine di legge per la re-visione dei Capitolati di Condotta medica è decorsoinfruttuosamente da circa due anni per i tre quarti deiComuni molisani;

Considerando che nella odierna progredienteascensione di tutti i salari, la remunerazione dei M.C.resta ancora al di sotto dei più umili mestieri manuali;

fa votiche l’ordinata revisione sia recata in atto al più

presto, e che, in quanto a stipendi, i medici condotti siano equiparati almeno ai par-

roci.”Sembra strano che a distanza di due anni dalla

pubblicazione del Regolamento attuativo della leggedi riforma sanitaria del 1904 ed ad un anno dalla sti-pula del capitolato unico provinciale, propiziato dalprefetto dell’epoca “di Rovasenda” anche nel Molisecontinuava l’agitazione dei Medici condotti per cerca-re di ottenere uno stipendio dignitoso ed il riconosci-mento delle ferie retribuite e quantaltro fosse previ-sto nel capitolato. In realtà la maggior parte delle Am-ministrazioni Comunali molisane come moltissime nelresto d’Italia non riuscivano a comprendere l’utilità diun servizio sanitario efficace ma con grande miopiane vedevano soltanto i costi. che sarebbero gravatisolo sulla classe borghese alla quale appartenevanogli amministratori locali. Ricordo che parliamo diun’epoca in cui avevano diritto al voto ed erano eleg-gibili solo coloro che sapevano leggere e scrivere edavevano un reddito, quindi solo quei cittadini che ap-partenevano al ceto borghese.

La Condotta medica che era sorta per assicura-re la presenza di uno o più sanitari in tutti i centriabitati, aveva per il Comune un costo che compren-deva sia l’obbligo della residenza dei medici che l’as-sistenza gratuita per i poveri; mentre i membri del-la classe che deteneva il potere quando avevano bi-sogno del medico dovevano pagarlo, i poveri che nonpagavano le tasse statali e comunali e non avevanoneanche del diritto di voto, godevano delle cure me-diche e farmaceutiche gratuite.

Lo stipendio del medico condotto pesava sul bi-lancio comunale le cui entrate derivavano dalle tas-se comunali pagate dalla persone abbienti che aven-do anche il governo del Comune dovevano decide-re quante tasse pagare. Concedere gli aumenti di sti-pendio ai Condotti e riconoscere loro le altre riven-dicazioni sindacali, come stabilito dai capitolati, po-teva significare per i consiglieri comunali e provin-ciali dover aumentare le tasse ai propri elettori ed ase stessi.

Di qui le resistenze ad applicare i capitolati in mol-tissimi Comuni, non solo molisani, i cui Sindaci chie-devano alla prefetture che venisse loro concessa laproroga per applicare le nuove regole, cosa che i Pre-fetti erano costretti a concedere sia sulle vecchie con-dotte che sulle nuove.

Durante il Congresso tenuto a Campobassoaveva fatto scalpore il discorso di Altobello che, par-lando delle condotte nella provincia di Campobasso,aveva riferito che il Comune di Larino aveva banditoil concorso per medico condotto stabilendo come sti-pendio la somma di trecento lire annue.

Sempre nel Congresso aveva preso la parola Pit-tarelli che facendo parte della Giunta Provinciale Am-ministrativa aveva assicurato che quella delibera nonsarebbe mai stata approvata. L’ aver proposto Egliquell’ordine del giorno non poteva significare altro chela resistenza dei Comuni aveva avuto un successo im-portante.

Alle lotte dei medici condotti e delle loro Asso-ciazioni le Amministrazioni comunali rispondevano conaltrettanta durezza. Ed alla forma estrema di prote-sta, che era il boicottaggio medico, inteso nei riguar-

26 BOLLETTINO dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso

di delle amministrazioni e non delle popolazioni, i co-muni, fidando sul krumiraggio dei colleghi reagivanonon confermando i medici prima che avessero rag-giunto la stabilità, o punendo i loro sanitari che chie-devano l’applicazione delle norme di igiene pubblicao con le minacce di licenziamenti.

La casistica di esoneri di medici condotti per nonfargli superare il triennio di prova è estesissima in tut-te le province italiane. Riferirò alcune di esse fra lepiù significative o che ebbero maggiore risonanza.

Il dottor Ginetti medico condotto del suo paesenatio, Castelvecchio Subequo in provincia di Teramo,dopo i tre anni di prova, dal 1894 al 1897, fu licen-ziato al solo scopo di non fargli acquistare la stabili-tà. Al suo posto fu nominato altro medico che dopoil triennio fu stabilizzato.

Nel 1906 il nuovo medico morì e la condotta ri-mase scoperta per cui gli amministratori in carica ri-chiamarono il dottor Ginetti che nel frattempo era di-ventato medico condotto stabilizzato in altro comu-ne della provincia. All’uopo gli amministratori di Ca-stelvecchio Subequo bandirono regolare concorso inattesa del quale il Ginetti si dimise dal Comune doveera in carica e prese servizio nel suo paese natio nelluglio del ‘906. Ma mal glie ne incolse perché nel suc-cessivo mese di settembre ci furono le elezioni per-se dalla Giunta che lo aveva richiamato ed i nuovi elet-ti con la motivazione che non era stato data ampiadiffusione al bando, riaprirono i termini del concorsoche, espletato nel gennaio successivo si concluse colla seguente graduatoria di idoneità: dottor Ginetti,dottor Casale e dottor De Paulis.

Il dottor Casale si dimise dal concorso con unalettera di solidarietà al collega ed il Consiglio Comu-nale, a maggioranza nominava condotto del Comu-ne il dottor De Paulis. Questi, venuto a conoscenzadei retroscena rinunziava alla nomina senza prende-re servizio per cui al Comune non restava che no-minare il Ginetti. Senonché il Consiglio Comunalecon la maggioranza di 9 membri su 15 votò per lariapertura del concorso inserendo nella delibera il se-guente ordine del giorno proposto personalmente dalSindaco:

“E soprattutto (il Consiglio) fa voti che la bene-merita Associazione Nazionale dei Medici Condotti vo-glia desistere dall’intento, per quanto lodevole sottocerti punti di vista, di imporre il Medico di sua scel-ta a questo Comune, e rimanendo nell’ambito dellesue attribuzioni voglia lasciar libera questa Ammini-strazione Comunale di eleggere senza ulteriore di-spendio (è questo il terzo concorso dopo una vacan-za che data dal 31 Dicembre 1905)un medico di suafiducia, che è estraneo alle lotte di partito e consciodei suoi doveri di stipendiato comunale e degli obbli-ghi professionali, risponda ai desideri ed alla fiducianon solo degli Amministratori ma della intera citta-dinanza, senza distinzione di classe e di partito.”

Contro questa delibera il dottor Ginetti ricorse allaGiunta Provinciale Amministrativa che gli dette tor-

to per cui dovette ricorrere al Consiglio di Stato chegli dette ragione.

Molto più clamore destò, per i risvolti che ebbein campo nazionale, il caso del dottor Germini: que-sti, medico condotto del Comune di Sambuca Pisto-iese, ricevette la comunicazione di licenziamento con-siderato illegittimo non solo dall’interessato ma dal-la intera Associazione Nazionale dei Medici Condottiche su identico parere del suo Presidente, il dottorBrunelli, decise il boicottaggio sanitario, che come dinorma era indirizzato contro l’Amministrazione e noncontro i malati. La vertenza fu molto aspra ed coin-volse il parlamento nella Camera dei Deputati ove l’OnDe Felice, siciliano, presentò una interrogazione al Mi-nistro dell’Interno per conoscere l’opinione del Gover-no circa l’illegale licenziamento del dottor Germini.

La risposta del Governo, attraverso le parole delsottosegretario on. Facta fu molto dura sia nei riguar-di del dottor Germini che in quelli dell’Associazione Na-zionale dei medici Condotti per la dichiarazione di boi-cottaggio.

E contro l’Associazione dei Condotti si pronunzia-rono molto onorevoli senza che nessuno dei deputa-ti medici presenti, tranne l’onorevole Numa Campi,ne prendesse le difese; anche quando il deputatoabruzzese, l’on. De Amicis, la definì “lega di sfrutta-tori”.

Come avviene ancora oggi l’onorevole De Ange-lis, in risposta ad una lettera di accuse del dottor DePaulis, suo elettore e presidente della sezione Vesti-na dei Medici Condotti, dichiarò per iscritto di averpronunziato quella frase in senso interrogativo che erastata mal interpretata dagli stenografi della Camerache non avevano riportato il punto interrogativo e diconseguenza dai giornalisti.

L’episodio dimostrò alla categoria dei medici im-pegnati in condotta che avevano contro non solo leamministrazioni ma soprattutto la maggioranza del-la classe politica conservatrice al potere che vedevanelle loro richieste un tentativo di sovversione an-che perché i capi dell’associazione erano dichiarata-mente socialisti.

In realtà, contro i metodi di lotta dei medici con-dotti verso le amministrazioni comunali si erano pro-nunziati anche dei giornali di opposizione come “LaRagione” organo del partito repubblicano che in un ar-ticolo sull’argomento titolato “Sopraffazione ai Comu-ni” scriveva:

“Può essere lecito proclamare il boicottaggio sa-nitario contro un Comune?

Non esitiamo a rispondere di no. Sia pure quelComune colpevole di atti odiosi ed ingiusti, sia pureresponsabile quanto si vuole del malcontento susci-tato nella classe medica, a noi non pare mai giusti-ficato il provvedimento che colpisce non gli ammini-stratori ma gli amministrati.

La professione del medico non può essere abbas-sata sino al comune livello di una prestazione di manod’opera, regolabile con le norme che si applicano ai

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braccianti ed ai muratori; […][…] ma un altro argomento va considerato ed è

il rispetto delle autorità comunali.[…]

Rispondeva “Il Risveglio Medico d’Abruzzo e Mo-lise”:

“Abbiamo scelto a bella posta gli argomenti d’ungiornale come la Ragione per dimostrare che non soloi giornali moderati ci sono contrari, appunto perchéla stampa in genere, mentre è edotta di quanto riguar-da le altre associazioni, che si danno cura di informa-re direttamente il pubblico sulle cose loro, è inveceperfettamente all’oscuro sulle cose nostre.

Noi dobbiamo rompere senza indugio la brevecerchia, dove ci siamo circoscritti, e corrispondere contutti gli organi dello stato e della pubblica opinione.Avete sentita La Ragione? Il boicottaggio è un prov-vedimento che colpisce non gli amministratori ma gliamministrati. Tutto il contrario invece: gli amministra-ti hanno la loro assistenza sanitaria come prima. Alpiù gli amministratori ne soffriranno nel loro princi-pio medioevale di autorità e d’imperio, ma i diritti del-la collettività son rispettati. E poi in molti casi il boi-cottaggio tende a ristabilire quell’equilibrio sociale, rot-to da poche persone che solo per censo sono a capod’un Comune e vi permangono per ignoranza delle po-polazioni.[…].”

Di fronte alla dura presa di posizione della Came-ra dei deputati e della stampa politica la Federazio-ne dei Sanitari confermò la giustezza delle azioni con-tro le amministrazioni comunali inadempiente ma ri-badì che il boicottaggio poteva essere dichiarato solodalla Federazione stessa come comunicato a tutte leassociazioni con la circolare n. 69 del 10 luglio 1907.

In ogni riunione il Consiglio Federale dovette di-scutere delle numerose richieste di boicottaggio chegli venivano sottoposte dagli Ordini provinciali tantonumerose erano le vessazioni che subivano i Condot-ti di tutta Italia da parte dei Comuni, ma rarissimi fu-rono i pareri favorevoli alle azioni di forza. Anzi nel-la riunione del 5 luglio 1908 il Consiglio federale ap-provò all’unanimità dei presenti il seguente ordine delgiorno:

“Il Consiglio Federale degli Ordini dei Sanitari delRegno:

Riservando ogni giudizio sulle accuse specifichefatte al medico condotto di Sambuca Pistoiese, rico-nosce la illegalità della procedura con la quale Egli fucolpito;

Protesta per il modo come nel Parlamento e nel-la pubblica stampa furono sconosciuti i principii diciviltà e d’umanità che hanno sempre informatal’opera delle organizzazioni sanitarie in Italia, prin-cipii che non hanno mai consentito l’abbandono de-gli ammalati;

Afferma la necessità di tener salda la federazio-ne di tutte le associazioni sanitarie, ora più che mainecessarie contro le tendenze reazionarie che tenta-no ostacolarla, e conferma ancora una volta che l’uso

del boicottaggio, quale diritto di estrema difesa, deveessere sempre e unicamente riservato alla sanzionedel Consiglio Federale.”

Molti ordini provinciali divenuti Camere sanitarie,come quello dell’Aquila che non solo votò a favore delboicottaggio ma ottenne anche l’impegno degli altri sa-nitari a non aderire al krumiraggio, non ritennero giu-sto che la decisione di attuare il boicottaggio fosse ri-servato alla Federazione anche perché i tempi di attua-zione della azione contro un Comune si dilatavano fa-cendo perdere di efficacia la azione stessa, e del tem-po disponibile se ne servivano i Comuni che, forti del-la difesa della Camera dei Deputati e del favore dellastampa, continuavano a vessare i condotti.

Sui giornali medici satirici e non fu pubblicato, afirma del “ Teologo del Risveglio”:

“Il Decalogo del Perfetto Medico Condotto”

Non dir male dell’Amministrazione del Comune.1Io sono il tuo padrone, dice il Sindaco, e a me e2

ai miei voleri sii sempre ossequiente.Non manifestare mai alcuna opinione religiosa;3

ma dì sempre bene della religione cattolica e seguisempre tutte le sue pratiche.

Non partecipare a’ partiti locali, eccetto quello cui4fa capo l’amministrazione del Comune;

Non fornicare coi partiti estremi, né occuparti di5politica; ascriviti solo al partito e dà il voto al Depu-tato che è sostenuto dal Sindaco.

La pazienza sia la tua virtù predominante; corri6sempre al domicilio degl’i infermi col sorriso sulle lab-bra, anche quando nell’ora del pranzo o nelle ore del-la notte ti vengono a chiamare per nulla e con mol-ta arroganza.

Ascolta, senza reagire, tutti gli improperii degli7ammalati e tutte le osservazioni sindacali, ancorchéingiuste.

Rinunzia al mese di congedo annuo per non ag-8gravare le esauste finanze comunali.

Non chiedere mai aumenti di stipendio.9Non appartenere all’Associazione Nazionale dei10

M.C. che fu attribuito, non so se a ragione, al dottorGermini, il condotto di Sambuca Pistoiese.

A favore della categoria dei medici condotti e del-la loro associazione intervenne Giovanni Pascoli cheda poco aveva preso il posto di Giosuè Carducci nel-l’Ateneo di Bologna.

La prima volta in una lettera scritta ai suoi elet-tori del Comune di Barga segnalò l’opera dei medi-ci condotti, di gran valore ma sfruttata e misconosciu-ta da gran parte della Società.

Un’altra volta, in occasione della chiusura di un cor-so di aggiornamento per medici condotti organizzato dal-l’Università di Bologna e diretto dal grande Augusto Mur-ri, il 2 maggio 1908, tenne un lunghissimo e bellissimodiscorso che meriterebbe di essere riportato per inte-ro. Ne riferirò alcuni frammenti per me significativi.

Italo Testacontinua...

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16 giugno 2013

IN TOUR

iberiana D’Italia

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Questa foto, che raffigura il Capovillaggio di LEM LEM in Etiopia,è del Dott. Luciano Greco, autore da tempo

delle splendide immagini di copertina del Bollettino, ed è stata selezionata dal National Geographic che l’ha pubblicata nel numero di Aprile 2013.

Tutti facciamo i più siceri complimenti al Dott. Grecoper la splendida gratificazione ricevuta

attraverso questa importante pubblicazione.

La foto fa parte delle tante che il nostro Dottoreha realizzato durante i suoi viaggi in Etiopia

dove si reca periodicamente, insieme ad altri colleghi, per operare gratuitamente presso l’Ospedale di Quiha.

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COMITATO MOLISEcell. 3427389623 – 3384587017 e-mail. [email protected]

Presidente Ordine dei Medici

della Provincia di Campobasso

Dott. Gennaro Barone

Gentilissimo Presidente,

l’azione solidale prestata generosamente in favore dei bambini bosniaci dai vari professionisti iscritti all’Ordine, nel

corso degli anni e delle numerose accoglienze, si è rivelata sempre efficace e sollecita nella cura dei bambini e nel sup-

porto alle famiglie con il necessario orientamento nei casi più problematici.

Nel ringraziarLa per la sensibilità e la disponibilità dimostrate Le chiedo di rinnovare l’intervento anche per le acco-

glienze Estate 2013 e Natale 2013 in favore dei 30 bambini bosniaci che saranno ospitati da famiglie molisane in vari pae-

si della provincia di Campobasso.

Le accoglienze avranno la durata di 30 gg e avranno luogo in luglio e dicembre 2013

Certa di una risposta positiva e generosa alla nostra richiesta La ringrazio e porgo cordiali saluti.

La ResponsabileCampobasso 30.05.2013 prof.ssa Giuseppina Stanziale

Oggetto: Iniziative di solidarietà

Gentile Dott.ssa Stanziale

ho il piacere di comunicarle che, anche per quest’anno, i medici iscritti al nostro Albo colla-

boreranno con la vostra associazione nel garantire una assistenza pediatrica, cardiologica ed odon-

toiatrica.

L’elenco aggiornato dei sanitari disponibili le sarà inviato entro la fine di giugno.

Cordiali saluti.

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Iniziativa di solidarietà bambini Bosnia - anno 2013ELENCO CARDIOLOGI

CENTRITTO VINCENZO

CUSMANO-VITALE srl

D’ASCENZO GIUSEPPE

MUSACCHIO EMILIO

TRIVISONNO GIUSEPPE

TROZZO RAFFAELE

ELENCO PEDIATRICOLAROCCHIO NUNZIO SALVATORE

CORDISCO ELVIRA

CUTRONE LUIGIALBERTO

DI BLASIO ENZO

DI CICCO CARMELA

DI NUNZIO MARIA LUCIA

GOLINELLI LORENZA

MEFFE DONATO

PETRELLA PATRIZIA

PINTI COSTANZO

SANTILLO VINCENZO

SORELLA ATTILIO

TITTAFERRANTE FEDORA

TRICOVEF (LA VECCHIA) CENTROPOLISPECIALISTICO

TUTOLO VINCENZO

VIGLIARDI MARIA

ZARRILLI SERGIO

ELENCO ODONTOIATRIAMORUSO RAFFAELLA

BARONE GIANFRANCO

BARONE LOREDANA

CIAFARDINI LIDIA

CICCHETTI ATTILIO

COLOCCIA DOMENICO

DEL CORSO CARAMUELE

ELISEO DANIELE

FALCONE DANIELE ANTONIO

FLORIO MASSIMO

GIULIANO ANTONELLA

IOFFREDI DOMENICO

IOFFREDI DOMENICO

LIBERATORE GIAN LUIGI

MAZZANTI SERGIO

MONTALTI GIAMPIERO

NIRO ANTONIO

PERRELLA GIOVANNA

ROSATI MICHELE

ROSSI AGOSTINO CLAUDIO

RUCCOLO CELESTINA

SUSI WILLIAM

TOTARO AMATO

TRAVAGLINI RITA

TUCCI ANTONIO

VINCELLI MARIA PATRIZIA

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Si ringraziano tutti gli iscritti per la loro generosa adesione all’iniziativa.

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LʼOrdine dei Medici di Campobasso e lʼISDE Molisetramite i loro Presidenti hanno partecipato, comerelatori, allʼimportante iniziativa formativa quirappresentata.

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HOUSTON - (22 Ottobre 2012) - Giuseppe Colasur-do, MD, un pediatra, ricercatore e dirigente che haprestato servizio presso l’Università del Texas HealthScience Center a Houston (UTHealth) per 17 anni, èstato ufficialmente nominato presidente del UTHealthoggi dall’ Università del Texas Board of Regents.

“È un grande onore servire questa Università e comu-nità come Presidente”, ha detto Colasurdo. “Non vedol’ora di lavorare con gli studenti, i docenti e tutto ilpersonale di tutte le nostre scuole, e con i nostri nu-merosi partner in tutto lo Stato del Texas e di là, neiprossimi anni.”

Il Prof Colasurdo con le sue origini molisane da tem-po dà lustro a tutta la categoria del Medici Molisani

Giuseppe Colasurdo,nominato sesto presidente nella storiadellʼUniversità di Huston

Il Presidente e il Consiglio Direttivo dell’Ordine, al quale il Prof. Colasurdo è iscrittoHONORIS CAUSA, esprimono vivissime congratulazioni per il prestigioso incarico ricevuto.

ALBO MEDICI CHIRURGHI

ISCRIZIONI

COGNOME E NOME LUOGO E DATA RESIDENZADI NASCITA

CONSIGLIO DEL 16.05.2013TRAVAGLINI Maria Rita Casoli (CH) Termoli (CB) - reiscritta (Duplice Iscrizione Albo) 28/12/1987

CONSIGLIO DEL 20.06.2013

—————— NESSUNA MODIFICA

CANCELLAZIONI

CONSIGLIO DEL 16.05.2013——————- NESSUNA MODIFICA

CONSIGLIO DEL 20.06.2013BERARDINO Alfonso Morrone del Sannio - volontaria rinuncia

(CB) 13/01/1954PAOLANTONIO Pasquale Roma - trasferitosiall’O.M.

10/01/1977 di Roma

TOTALE ISCRITTI ALL’ALBO DEI MEDICI-CHIRURGHI AL 20.06.2013 N° 1510

ALBO ODONTOIATRI

ISCRIZIONICONSIGLIO DEL 16.05.2013

———————- NESSUNA MODIFICA

CONSIGLIO DEL 20.06.2013

———————- NESSUNA MODIFICA

CANCELLAZIONICONSIGLIO DEL 16.05.2013CORNACCHIONE Dina Campobasso - trasferitasiall’O.M.

09.11.1972 di Bologna

CONSIGLIO DEL 20.06.2013MAMMARELLA Assunta Larino (CB) - volontaria rinuncia(Duplice iscrizione Albo) 07/08/1960

TOTALE ISCRITTI ALL’ALBO DEGLI ODONTOIATRI AL 20.06.2013 N° 221

BOLLETTINO dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso 39I DATI DELL’ORDINE


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