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Denominazione della rete: DALLA VALMARECCHIA … AL MARE” · rispondeva alle istanze della nuova...

Date post: 16-Feb-2019
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Denominazione della rete : DALLA VALMARECCHIA … AL MARE” Istituti scolastici afferenti : ISTITUTO COMPRENSIVO “A. BATTELLI”NOVAFELTRIA Classi di riferimento: CLASSE IV – SCUOLA PRIMARIA DI TALAMELLO Insegnanti : DRAGHI GABRIELLA – MANENTI MARIA ELENA LATTANZI PATRIZIA – MAGNANI LAURA ANNO SCOLASTICO 2014-15 (Tempi di attuazione: Ottobre- Novembre- Dicembre)
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Denominazione della rete: “DALLA VALMARECCHIA … AL MARE”

Istituti scolastici afferenti:

ISTITUTO COMPRENSIVO “A. BATTELLI”NOVAFELTRIA

Classi di riferimento:CLASSE IV – SCUOLA PRIMARIA DI TALAMELLO

Insegnanti:DRAGHI GABRIELLA – MANENTI MARIA ELENA

LATTANZI PATRIZIA – MAGNANI LAURA

ANNO SCOLASTICO 2014-15 (Tempi di attuazione: Ottobre- Novembre- Dicembre)

Mappa Concettuale

CITTÀ=

SPAZIO ABITATOcaratterizzato da

COMPOSIZIONE TRASFORMAZIONESOCIALE diCOMPLESSA MATERIE PRIME in PRODOTTI

Obiettivo Formativo

Prendere coscienza della città come habitat sociale complesso legato al processo di trasformazione e di scambio per coglierne lo sviluppo e il declino.

Competenza: percepire gli eventi storici in maniera multi scalare comprendere il cambiamento e le diversità nei tempi storici cogliere la complessità economico- sociale della città

Fase 0 Obiettivo: Registrare le pre-conoscenze sul concetto di città e di urbanizzazione

CONVERSAZIONE CLINICA

• Che cos’è una città?

• Cosa ha di diverso da un paese? E di uguale?

• In quali territori si sono formati le prime città?

• Perché ci doveva essere l’acqua?

• Cosa c’era prima della città?

• Che rapporti ha la città con la campagna?

• Perché gli uomini vanno ad abitare in città?

• Ti piacerebbe andare a vivere in città?

Che cosa è una città?

un luogo abitato da tante famiglie e con tante

case

un luogo in cui si lavora,

un luogo dove le persone si riuniscono

un luogo dove ci sono parchi.

un luogo in cui c’è traffico e inquinamento.

In che cosa la città è diversa dal paese?

in città più case, più folla, più traffico

maggiore territorio,

più negozi,

più inquinamento,

meno verde

le autostrade.

E di eguale?

persone

case

ville

parchi e verde

In quali territori si sono formate le prime città?

vicino ai fiumi e all’acqua

Perché ci doveva essere l’acqua?

per coltivare

per prendere l’acqua per gli uomini (bere) per

le piante e per gli animali

per lavarsi

per pescare.

Perché gli uomini vanno ad abitare in città?

presenza di negozi

di uffici

di grattacieli

di bar

di ristoranti e servizi

Ti piacerebbe vivere in città?

No, per l’inquinamento, per la presenza di

criminalità e violenza, per la troppa

confusione, per l’immondizia nelle strade, per

lo smog

Si, per non stare isolati e fare più amicizie

Mappa Concettuale

• Commento alla Conversazione Clinica

• Le conoscenze spontanee degli allievi evidenziano che per loro la differenza tra città e paese è una questione di dimensioni, di ordine di grandezze, per cui in città ci sono più persone, più case, più negozi, più territorio. La città dunque è identificata con ciò che è grande rispetto a ciò che è meno grande. Ciò sembra derivare dallo stereotipo tradizionale che afferma che il villaggio si trasforma in città quando aumenta il numero delle persone. Occorre lavorare con i ragazzi e decostruire questo “misconcetto” perché la realtà storica smentisce questo dato. Le città non sono nate per l’aumento demografico dei villaggi, ma per una verità molto più profonda. Quando le scorte dei villaggi hanno avviato la possibilità del commercio e dello scambio, la struttura del villaggio non rispondeva alle istanze della nuova economia. Se fosse stata una semplice questioni di numero di abitanti sarebbe stato sufficiente allargare il villaggio o fare un altro villaggio; ma non è così. Un’economia di scambio ha bisogno di strutture con funzioni specifiche: occorrono contabili, scribi, amministratori e quindi nasce la città come una struttura diversa e più complessa di quella del villaggio. Lo studio della città di Ur e della sua formazione può effettivamente aiutare l’allievo a rivedere certe affermazioni generiche ed errate. La comprensione della complessità della città riporta l’attenzione sulle strutture fondanti di questa organizzazione, la cui rappresentazione viene spesso deviata dai mass media, come attesta la ripetizione di luoghi comuni quali la città come luogo di violenza e di inquinamento.

• Queste sono patologie della città che tuttavia fanno cambiare la riflessione sulla città la quale- invece - va esaminata per la relazione tra strutture e funzioni quale cardine di interpretazione del tipo di città. La presenza di inquinamento non deve rimanere un dato generico, astratto senza possibilità di modificazioni, ma va correlato alla mancata efficienza dei regolamenti urbani. Le strutture possono cambiare nel tempo, ma ciò che va verificato è che restino rispettate le loro funzioni quali quella politico- amministrativa (il governo della città: comune, sindaco, regolamenti) quella economica commerciale (istituti di credito, negozi, …) quella culturale ( biblioteche, teatri, musei, chiese …). Occorre fornire agli allievi gli strumenti per comprendere questo; così essi diventano soggetti attivi in gradi di comprendere il grado di funzionamento delle città. Dalle loro conoscenze si evince che essi non hanno una rappresentazione reale della città. Infatti non citano l’organizzazione della città e non presentano una visione dell’interdipendenza tra città e periferia, tra centro urbano e paese ; ciò impedisce una lettura della complessità del reale e dell’intreccio dei flussi economico- commerciali di cui si alimentano le relazioni dentro e fuori la città.

• Matrice cognitiva ( ciò che sanno)• Le prime città si sono formate in territorio alimentati da acqua• In città ci sono negozi e uffici• La città è inquinata• La città è luogo di criminalità•

• Compito di apprendimento ( ciò che non sanno)• Le patologie della città vanno ricondotte al funzionamento delle

strutture cittadine• Le strutture cittadine sono connesse a funzioni specifiche • la città è caratterizzata da flussi commerciali e da interdipendenza

economica interna ed esterna

CITTÀ

luogo

caratterizzato da

INTERDIPENDENZA

tra

STRUTTURE – FUNZIONI CENTRO – PERIFERIA

Comune – funzione politico - amministrativa prodotto – materia prima

Museo – funzione culturale flussi commerciali (import-

export)

…………………………………..

RETE CONCETTUALE

Fase 1 Obiettivo: conoscere la genesi del processo di urbanizzazione.

Fase 2 Obiettivo: analizzare le caratteristiche delle città della storia antica

COSTRUISCI LO SCHEMA COSTRUISCI LO SCHEMA

Fase 3 -4 Obiettivo: conoscere la città antica Uruk e il mito di Gilgamesch

Per quali motivi nacquero le città nel territorio di Sumer?

La nascita contemporanea di più civiltà urbane

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E

Fase 5 Obiettivo: Verificare la competenza di interpretare la complessità sociale della città attraverso il laboratorio dello storico

Fase 6 Obiettivo: riflettere sulle informazione relative alla città antica sumera.

Fase 7 Obiettivo: esaminare la città antica sumera alla luce dell’evoluzione del diritto e coglierne gli aspetti forti e quelli critici

RE

MEDIATORE NON IMPARZIALETRA

AGRICOLTORI LAVORATORI CITTADINI

facilmente rimpiazzabili -imparavano ad amministrarecon altri abitanti - frequentavano le scuoledei villaggi - imparavano un mestiere

complicato

quindi

era difficile rimpiazzarli

perciò

erano privilegiati dal re

ognuno si doveva sacrificare per il bene di tutti (esempi dei re Gilgamesh Utnapishtim)

La città doveva essere rassicurante e ordinata e rispecchiare l’armonia celeste (rapporto strutture –funzioni)

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DIRITTI UMANI

Articolo 1.Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Sono dotati di ragione e dicoscienza e devono agire gli uni verso gli altriin spirito di fratellanza.

Articolo 4.Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.

Quali sono gli aspetti forti dell’antica città di UR e quali quelli critici?

Fase 8 Obiettivo: dare una definizione di città.

PERCORSO DIDATTICO SULLA CITTA’

•Conversazione sul concetto di città

•Visone sul planisfero del processo di

urbanizzazione

•Città sorte vicino ai grandi fiumi

•Rapporto di scambio tra villaggi e città, città e

città, tra città e città capitale

•Grandi viaggi alla ricerca di materie prime

•La città: il tempio (ziggurat)

•La città: il lavoro specializzato

•La città: il re e l’amministrazione

•La scrittura e la numerazione

•Territorio di Sumer: la città di Uruk (controllo

dell’acqua)

•Agricoltura irrigua (canali) e allevamento

•Rilettura delle carte e delle linee del tempo

•Il mito di Gilgamesh

•Lo stendardo di Ur

•La scienza e l’arte nelle città

•La società: società urbana e dei villaggi

•Re Sargon, il conquistatore (società

multiculturale)

PER NOI LA CITTÀ È… ERA…- La città di adesso è simile a quella dei Sumeri, ci sono alcune cose in comune, altre no. Per esempio una

delle cose in comune sono i palazzi (c’erano anche ad Uruk). Alcune cose diverse sono l’amministrazione, (c’era sempre un capo però era un re). Al posto dello ziggurat (tempio) ci sono le cattedrali, i lavori sono sempre specializzati…(Giulia)

- La città era un territorio dove vivevano tante persone comandate da un re. Si svolgevano lavori specializzati, c’era un tempio sopra lo ziggurat. (Valentino)

- La città era un territorio dove tante persone vivevano nei palazzi. Adesso nelle città ci sono ugualmente palazzi, grattacieli, uffici, case. La città era comandata da un re, adesso è comandata da un sindaco. (Alessia)

- La città è un territorio dove vivono tante persone nei palazzi e nelle case. (Valentina)- La città era un posto di lavoro specializzato. Era comandata da un re e aveva un consiglio di anziani. Ci

vivevano tante persone. Aveva un tempio che era sopra lo ziggurat. Le persone non venivano trattate ugualmente. (Matteo)

- La città era comandata dal re, i lavori erano specializzati, c’erano grandi palazzi e c’erano le scuole. (Ban)- La città era un posto dove viveva il re nel suo palazzo, c’era la ziggurat con sopra il tempio,nella città c’erano

molti uffici e lavori specializzati. (Francesco)- La città era una zona comandata da un re (tra dio e gli uomini) con un tempio sopra lo ziggurat, dei

antropomorfi, funzionari, lavoratori specializzati, lo scriba che sa leggere, scrivere e insegnare.(Samuele)- La città era comandata dal re, si svolgevano lavori specializzati, c’erano grandi palazzi; c’era la ziggurat, sotto

grandi magazzini, sopra il tempio. (Giovanni)- La città era un luogo dove comandava un re, dove c’era una ziggurat, dove i cittadini imparavano un

mestiere complicato e specializzato, dove c’erano molti templi, tanti palazzi, tante divinità. Gli scribi insegnavano nelle scuole. (Milo)

- La città era un territorio abitato dove c’erano il palazzo del re, c’erano palazzi, le scuole, lavori specializzati. (Gioele)

La città è un posto dove vivono tante persone nei palazzi, dove c’è tanta gente che lavora nelle industrie, le città sono piene di uffici, case e i lavori sono specializzati. Un tempo c’era anche il lavoro degli scribi che insegnavano nelle scuole. (Briselda)

CONCLUSIONI:La città è un centro abitato esteso con uno sviluppo organizzato (es. mura, monumenti, palazzi, fogne,

acquedotti…), una centralizzazione politica del potere (es. re, funzionari,…) e una divisione del lavoro: lavoratori specializzati che producono servizi (es. sacerdoti, scribi, soldati…) o manufatti (es. artigiani…)

La città del futuro deve essere bene organizzata e quindi ci devono essere strutture connesse a funzioni e servizi

efficienti che rispecchiano un ordine socialeLa diversità dei ruoli deve garantire il riconoscimento dei

diritti di tutti

TUTTI DEVONO PENSARE AL BENE COMUNE .

F Obiettivi Elementi di Innovazione per la global education

0 Registrare le pre-conoscenze sul concetto di città

e di urbanizzazione

Ascolto

1 Conoscere la genesi del processo di

urbanizzazione.

Prospettiva “panoramica” del processo di urbanizzazione

seguendo la sguardo della storia di tutti.

Interdipendenza tra città e villaggio

2 Analizzare le caratteristiche delle città della

storia antica.

Visione complessa della città

Città considerata come sistema

Interdisciplinarità storia- matematica

3 Conoscere la città antica Uruk Studio di una situazione di caso con rilevazioni di specificità e

analogie (glocale)

4 Apprendere l’epopea della città di Uruk

attraverso il mito di Ghilgamesch

Cronospazialità : compresenza di civiltà oltre l’ottica lineare

Approccio emotivo alla narrazione attraverso una “storia

calda” ( amicizia tra Gilgamesch ed Enkidu)

5 Verificare la competenza di interpretare la

complessità sociale della città

Didattica laboratoriale: ricostruzione di dati attraverso l’analisi

di fonti storiche (dallo studio di dati alla costruzione di dati)

6 Riflettere sulle informazione relative alla città

antica sumera.

Metacognizione

7 Esaminare la città antica sumera alla luce

dell’evoluzione dei diritto e coglierne gli aspetti

forti e quelli critici

Interdisciplinarità storia- diritto

Studio del sistema sociale della città antica e riflessioni sulla

relazione passato – presente

8 Dare una definizione di città Confrontare passato e presente per promuovere progettualità

migliorative per la città di domani.


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