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depl duo NO DATI - Marco Pasquino · XVI parallelamente alla viola da gam-ba, dalla quale...

Date post: 17-Feb-2019
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Musica antica e tradizionale MusicA Antica e trAdizionale Il progetto Ebahgart (dal titolo di un läi medievale in altotedesco, "Giardino dell'Edera") vede coinvolti due musicisti con alle spalle esperienze professionali in ambiti diversi: PAOLA BRANCATO (arpa gotica/viella/ribeca/salterii ad arco (contralto e basso)/kantele a 5 e 10 corde /tamburi a cornice) e MARCO PASQUINO (violoncello/ Decidono quindi di far coinfluire queste esperienze in una proposta musicale peculiare, unendo ad uno strumento come il violoncello le sono- rità ed i timbri arcaici dell'arpa gotica, della viola da gamba, dei salteri a pizzico e ad arco e delle percussioni mediorientali. Il duo propone un repertorio che attinge a varie fonti europee fra il XII e XVII secolo: laude italiane, läis dei Minnesänger tedeschi e dei Trovatori provenzali, estratti dalle raccolta francese del Llivre Vermell di Montserrat (Francia) e dalle galiziane Cantigas de Santa Maria di Alfonso X “El Sabio”, danze e melodie profane italiane e francesi del Rinascimento, carole natalizie e noels, ballate tradizionali del Seicento inglese e francese. Qualora le circostanze lo richieda- no, il duo può inoltre avvalersi della collaborazione di altri strumentisti, scelti in base al tipo di musiche in programma. viola da gamba/arpa gotica/flauti diritti) fanno parte, insieme o separatamente, di numerosi gruppi ed ensembles di musica classica, musica popolare di varia matrice (Ensemble del Doppio Bordone, Quartetto Tamborini, Remblinarts, Bärtavela) e di formazioni che si dedicano ad una lettura rigorosamente filologica del repertorio del Medioevo e primo Rinascimento italiano. CONTaTTI http://www.ebahgart.it [email protected]
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Musica antica e tradizionale

MusicA Antica e trAdizionale

Il progetto Ebahgart (dal titolo di un läi medievale in altotedesco, "Giardino dell'Edera") vede coinvolti due musicisti con alle spalle

esperienze professionali in ambiti diversi: PAOLA BRANCATO (arpa gotica/viella/ribeca/salterii ad arco (contralto e basso)/kantele a 5 e 10 corde /tamburi a cornice) e MARCO PASQUINO (violoncello/

Decidono quindi di far coinfluire queste esperienze in una proposta musicale peculiare, unendo ad uno

strumento come il violoncello le sono-rità ed i timbri arcaici dell'arpa gotica,

della viola da gamba, dei salteri a pizzico e ad arco e delle percussioni

mediorientali.

Il duo propone un repertorio che attinge a varie fonti europee fra il XII e XVII secolo: laude italiane, läis dei Minnesänger tedeschi e dei Trovatori provenzali, estratti

dalle raccolta francese del Llivre Vermell di Montserrat (Francia) e

dalle galiziane Cantigas de Santa Maria di Alfonso X “El Sabio”, danze e melodie profane italiane

e francesi del Rinascimento, carole natalizie e noels, ballate

tradizionali del Seicento inglese e francese.

Qualora le circostanze lo richieda-no, il duo può inoltre avvalersi

della collaborazione di altri strumentisti, scelti in base al

tipo di musiche in programma.

viola da gamba/arpa gotica/flauti diritti) fanno parte, insieme o separatamente, di numerosi gruppi

ed ensembles di musica classica, musica popolare di varia matrice (Ensemble del Doppio Bordone,

Quartetto Tamborini, Remblinarts, Bärtavela) e di formazioni che si dedicano

ad una lettura rigorosamente filologica del repertorio del Medioevo e primo Rinascimento italiano.

CONTaTTI

http://www.ebahgart.it

[email protected]

PAOLA BRANCATO (arpa gotica / viella / ribeca / salterii ad arco (contralto e basso) / kantele a 5 e 10 corde/ bendir)

Diplomata in contrabbas-so, ha frequentato in se-guito corsi di specializza-zione in Didattica della musica presso il Conser-vatorio "Cantelli" di No-vara e l’Università Catto-lica di Milano, dedicando-

si poi all’ insegnamento ed alla traduzione di me-todi didattici. L'approfondimento del repertorio vocale-strumentale del periodo medioevale, all'in-terno di diverse formazioni di musica antica, l’ha portata ad accostarsi alla pratica di strumenti an-tichi come arpa gotica, fidule antiche e vari tipi di salterio. All’attività concertistica nell’ambito della musica colta affianca quella nel folk: con Quartetto Tamborini e Bärtavela ha inciso rispettivamente i CD "Quartettino Giocoso" (2000) e "Cantè Ber-gera" (2001), entrambi pubblicati dalla Ethnosuoni-Folkclub, ed ha preso parte a numerose edizioni della rassegna di musica tradizionale "Folkermesse".

MARCO PASQUINO (violoncello / viola da gamba / flauti diritti / arpa gotica)

Diplomatosi sotto la guida di R.Martinini presso il Conservatorio "Cantelli" di Novara, si perfeziona in seguito con R. Brancaleon e M. Drobinsky, e contempo-raneamente frequenta il corso di diploma in Compo-sizione. Attivo in formazio-ni sinfoniche e cameristiche, come l' Orchestra "Cantelli" di Milano, alla musica classica affianca ben presto anche quella antica e tradizionale. E' membro di Quartetto Tamborini ed Ensemble del Doppio Bordone, con cui ha preso parte a tournèes in Francia e Spagna, ed ha collaborato con Tenda-chënt nell'incisione del loro CD "Al lung de la riviera". Da alcuni anni si dedica professionalmente alla liuteria; prima con la costruzione di archi anti-chi e contemporanei, ed in seguito affiancando ad essa la produzione di arpe storiche.

LO STRUMENTARIO Il duo utilizza nelle proprie esecuzioni strumenti di estrazione colta (medioevale, rinascimentale e classica) affiancati ad altri, meno noti, che appartengono alla tradizione popolare. Riteniamo quindi interessante inserire alcune brevi note che ne illustrino le caratteristiche fondamentali.

VIOLONCELLO: Strumento ad arco (è il tenore della famiglia) munito di quattro corde intonate per quinta, sviluppatosi nella seconda metà del sec. XVI parallelamente alla viola da gam-ba, dalla quale differisce per il minor numero di corde, le maggiori dimensioni e il fondo convesso anziché piatto. Prese

rapidamente piede in Italia come strumento solistico (è ufficialmente menzionato nel 1641 con il nome di violoncino in una raccolta di sona-te di G. B. Fontana), molto più lentamente in altri Paesi dove per un certo periodo la viola da gamba verrà utilizzata ancora negli ensem-bles. Con il Settecento prese il suo stabile posto in orchestra e acqui-stò con le opere di Vivaldi e di Boccherini un definitivo ruolo solisti-co, successivamente confermato dai lavori dei compositori romantici.

SALTERIO: strumento di origine mediorientale derivato dal qanum arabo e diffusosi in Europa durante le Crociate, presenta moltissime varianti: essenzialmente è costituito da una cassa di riso-nanza triangolare su cui sono tese corde metalli-che, suonabili a pizzico, a percussione per mezzo di martelletti o, come negli esemplari qui utilizzati (contralto e basso) con un arco simile a quello della viella.

ARPA GOTICA: in uso fra il XIV ed il XVI secolo nell'Europa centrale (Italia, Francia, Germania), differisce dal modello coevo irlan-dese - da cui comunque deriva - per la struttura slanciata del telaio, la cassa di risonanza poco profonda e la bassa tensione delle corde in budello (da 17 a 25 circa). Dal timbro dolce, simile a quello del liuto, rappresenta lo stru-mento principe nell'accompagnamento del canto trobadorico. Un'interessante caratteri-stica è costituita dagli uncini, che alcuni esem-plari montano in luogo dei cunei fermacorde.

L'uncino è pur sempre un cuneo, la cui testa non è però tondeg-giante ma a forma di L. Quando essa viene ruotata in modo da entrare in contatto con l'estremità della corda, crea un'interferen-za nella vibrazione di quest'ultima, che dà luogo ad un particola-re suono ronzante e nasale, assai potente e simile a quello della bombarda. Questo consentiva un volume sonoro che potesse sostenere anche quello degli strumenti a fiato, ed una differenza timbrica fra la linea melodica e quella dell'accompagnamento, se gli uncini venivano messi in funzione solo sulle corde basse.

KANTELE: Salterio tradizionale finlandese, è considerato dagli studiosi la forma più arcaica tuttora in uso in Europa per quanto riguarda questa famiglia di strumenti. Deve al peculiare sistema di sospensione delle corde in bronzo od acciaio, talvolta perfino di crine ritorto (agganciate senza l'ausilio di ponticello alcuno, come per l'arpa) il suo caratteristico suono pene-trante e ricco di armonici. Viene suonato a pizzi-co.

VIOLA DA GAMBA: corrisponde al registro tenore della famiglia delle viole, gruppo di stru-menti derivati probabilmente dalla vihuela spagno-la, con fondo piatto e spalle spioventi. Monta corde in budello ritorto, da 5 a 7, ed il manico è tastato con lacci di budello, mobili, che consentono di variare il temperamento dei singoli intervalli. Usata inizialmente per il continuum, la viola da gamba in epoche successive avrà anche parti soli-stiche

PERCUSSIONI: le percussioni in uso nel Medioevo, largamente presenti soprattutto nella musica profana, sono modelli tipici dell'area islamica, costi-tuite da una pelle di capra tesa su un elemento risonatore. A seconda della profondità di quest'ultimo possono essere divise in due categorie principali:

quella dei tamburi a caldara o clessidra (tabor, darbukka, naqqa-ra) e quella dei tamburi a cornice (bendir, tar, reqq, a'duf). Posso-no venire percosse da un mazzuolo di varia forma o dalla mano nuda.

RIBECA : Strumento ad arco in uso fra il 1100 ed il 1600: di piccola taglia e dal suono nasale, pene-trante e piuttosto aspro. Deriva dal rabab arabo, importato in Europa dai Crociati e dai Mori. Mon-ta in genere tre corde accordate per quinte, ed è costituito da un corpo a forma di pera, ricavato da un blocco di legno scavato che costituisce sia cassa che manico. All'inizio del XV la ribeca è presente in varie taglie e registri, ed è strumento prediletto dai menestrelli per la relativa facilità esecutiva, rispetto alla più complessa ed aristocratica viella.

VIELLA: è forse il più importante strumento ad arco del Medioevo, è costituita da una cassa di risonanza di varia forma, originariamente ovale e successivamente a forma di 8 per facilitare il movi-mento dell'arco. La cassa è formata da una tavola armonica e da un fondo collegati da una fascia di legno incurvata. Il manico può essere ricavato da un prolungamento della cassa o innestato al corpo principale. Il cavigliere può essere a forma di cuore o di disco. La tavola armonica è provvista di due fori a forma di C posti ai lati del ponticello e, negli strumenti di pregiata fattura, di intarsi perimetrali e fori decorativi di varia forma.


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