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Destinazione Paradiso per la porta stretta - veregraup.org · di agosto, in oasione del “perdono...

Date post: 19-Feb-2019
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Dio nostro Padre, sia gradito il nostro ringraziamento per il pane quodiano. Accresci in noi la fame e la sete della tua Parola. Per Gesù Cristo nostro Signore. Amen. In Famiglia attorno alla Tavola Destinazione Paradiso... per la porta strettaQualche giorno fa decido di andare ad Assisi per qualche ora di preghiera. Sosta alla basilica di Santa Maria degli Angeli. Solo arrivando mi rendo conto che il Papa è stato lì proprio pochi giorni prima, il 4 di agosto, in occasione del perdono di Assisi”, per celebrare la ricorrenza delloavo centenario del parcolare privilegio che San Francesco oenne da Papa Onorio III nel 1216 di concedere la totale re- missione dei pecca, araverso lindulgenza, per chi si fosse recato con fede, pento e confessato, in quella chiesea dea della Porziuncola”. Ebello meermi in fila, come tan fedeli, per ricevere il perdono sacramen- tale e poi araversare la porta santa! E, nellaesa, leggo le paro- le di meditazione pronunciate lì da Papa Bergoglio: «...San Francesco pronunciò proprio qui, davan a tuo il popolo e ai vescovi: Voglio mandarvi tu in paradiso!”. Cosa poteva chiedere di più bello il Po- verello di Assisi, se non il dono della salvezza, della vita eterna con Dio e della gioia senza fine, che Gesù ci ha ac- quistato con la sua morte e risurrezione?»Il desi- derio di San Francesco è il desiderio di Gesù: «Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai deo: Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi» (Gv 14,2-3). In questoca possiamo cercare di capire il vangelo di questa do- 21 a Domenica del Tempo Ordinario - 21 Agosto 2016 menica che parte con una domanda posta a Gesù da un tale: «Signore, sono pochi quelli che si salva- no?» (Lc 13,23). La risposta di Gesù ci dice che al suo desiderio che nessuno si perda deve corrispondere una nostra scelta libera e personale di «entrare per la porta strea»Lallusione è alla croce verso la quale Gesù va incontro in cammino verso Gerusa- lemme. La croce suggerisce amore fino alla fine, che riconcilia e perdona. Dice ancora Papa Francesco: «Quella del perdono è certamente la strada maestra da seguire per raggiungere quel posto in Paradi- so. Edifficile perdonare! Quanto costa, a noi, perdonare gli altri! Pensiamoci un po’. E qui alla Por- ziuncola tuo parla di perdono! Che grande regalo ci ha fao il Si- gnore insegnandoci a perdonare – o, almeno, ad avere la volontà di perdonare - per farci toccare con mano la misericordia del Pa- dre! ...Perché dovremmo perdona- re una persona che ci ha fao del male? Perché noi per primi siamo sta perdona». Il paradiso è lo spazio infinito dellamore di Dio e lì cè un posto per ognuno. Che cosa sarà invece linferno, laddove (Lc 12,28) «ci sa- rà pianto e stridore di den»? La sofferenza di non essere più capaci di amare(da I fratelli Karama- zovdi F. Dostoevskij), questo è linferno. Landoto ad esso è la porta strea della misericordia e del perdono, la porta è Gesù Cristo: non esiamo un istante ad araversarla! Don Sandro
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Page 1: Destinazione Paradiso per la porta stretta - veregraup.org · di agosto, in oasione del “perdono di Assisi”, per ele rare la riorrenza dell’ottavo entenario del parti olare

Dio nostro Padre, ti sia gradito il nostro ringraziamento per il pane quotidiano.

Accresci in noi la fame e la sete della tua Parola. Per Gesù Cristo nostro Signore. Amen.

In Famiglia attorno alla Tavola

Destinazione Paradiso... per la “porta stretta”

Qualche giorno fa decido di andare ad Assisi per qualche ora di preghiera. Sosta alla basilica di Santa Maria degli Angeli. Solo arrivando mi rendo conto che il Papa è stato lì proprio pochi giorni prima, il 4 di agosto, in occasione del “perdono di Assisi”, per celebrare la ricorrenza dell’ottavo centenario del particolare privilegio che San Francesco ottenne da Papa Onorio III nel 1216 di concedere la totale re-missione dei peccati, attraverso l’indulgenza, per chi si fosse recato con fede, pentito e confessato, in quella chiesetta detta della “Porziuncola”. E’ bello mettermi in fila, come tanti fedeli, per ricevere il perdono sacramen-tale e poi attraversare la porta santa! E, nell’attesa, leggo le paro-le di meditazione pronunciate lì da Papa Bergoglio: «...San Francesco pronunciò proprio qui, davanti a tutto il popolo e ai vescovi: “Voglio mandarvi tutti in paradiso!”. Cosa poteva chiedere di più bello il Po-verello di Assisi, se non il dono della salvezza, della vita eterna con Dio e della gioia senza fine, che Gesù ci ha ac-quistato con la sua morte e risurrezione?»… Il desi-derio di San Francesco è il desiderio di Gesù: «Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi» (Gv 14,2-3). In quest’ottica possiamo cercare di capire il vangelo di questa do-

21a Domenica del Tempo Ordinario - 21 Agosto 2016

menica che parte con una domanda posta a Gesù da un tale: «Signore, sono pochi quelli che si salva-no?» (Lc 13,23). La risposta di Gesù ci dice che al suo desiderio che nessuno si perda deve corrispondere una nostra scelta libera e personale di «entrare per la porta stretta»… L’allusione è alla croce verso la quale Gesù va incontro in cammino verso Gerusa-lemme. La croce suggerisce amore fino alla fine, che riconcilia e perdona. Dice ancora Papa Francesco:

«Quella del perdono è certamente la strada maestra da seguire per raggiungere quel posto in Paradi-so. E’ difficile perdonare! Quanto costa, a noi, perdonare gli altri! Pensiamoci un po’. E qui alla Por-ziuncola tutto parla di perdono! Che grande regalo ci ha fatto il Si-gnore insegnandoci a perdonare – o, almeno, ad avere la volontà di perdonare - per farci toccare con mano la misericordia del Pa-dre! ...Perché dovremmo perdona-re una persona che ci ha fatto del male? Perché noi per primi siamo

stati perdonati…». Il paradiso è lo spazio infinito dell’amore di Dio e lì c’è un posto per ognuno. Che cosa sarà invece l’inferno, laddove (Lc 12,28) «ci sa-rà pianto e stridore di denti»? “La sofferenza di non essere più capaci di amare” (da “I fratelli Karama-zov” di F. Dostoevskij), questo è l’inferno. L’antidoto ad esso è la porta stretta della misericordia e del perdono, la porta è Gesù Cristo: non esitiamo un istante ad attraversarla! Don Sandro

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Parroco: Don Sandro Salvucci - 348 5828392 Vice-Parroco: Don Daniel Amihaesei - 388 0569393 Vice-Parroco: Don Jacob Thundathil - 388 4648884

Periodico "pro manuscripto" ad uso interno delle Comunità Parrocchiali di Montegranaro - Stampato in loco con propria strumentazione - copia non vendibile.

Il monastero è ubicato nel centro storico del paese, da cui si accede allo stesso ed alla relati-va Chiesa. Tuttavia, sfruttando il dislivello alti-metrico della collina, presenta sull’altro lato un aspetto monumentale, con uno spettacolare affaccio sulla catena dei monti Sibillini, con uno sguardo che spazia dal monte Vettore fino al mare. È abitato da una comunità di monache benedettine (attualmente 12), sebbene la struttura ne possa ospitare fino a 30. La chiesa, di dimensioni modeste, appare ben curata e so-no in corso opere di restauro degli altari. Come da tradizione benedettina, il Monastero dispo-ne di un ampio orto, nonché di una foresteria, integrata nel corpo del Monastero. Quest’ulti-ma dispone di 9 camere di diversa ampiezza (di cui alcune con bagno privato), alcune sale per incontri, nonché una sala da pranzo con cucina per gruppi autogestiti. L'ospitalità è una caratte-ristica che un Monastero Benedettino riceve direttamente dalla Regola di S. Benedetto che così si esprime: "Tutti gli ospiti che giungono al Monastero siano accolti come Cristo in perso-na" (RB 53,1). La Comunità è aperta all'acco-glienza di gruppi di giovani, verso i quali è forte-mente orientata, per ritiri e giornate di forma-zione. Ospita talora sacerdoti per periodi di ri-poso e anche famiglie o coppie di giovani in pre-parazione al matrimonio o desiderose di ritro-vare un equilibrio nel silenzio e nella preghiera. Le giovani che desiderano avvicinare la realtà

Luoghi dello Spirito / 5: il Monastero di S. Caterina a Santa Vittoria in M.

MAR 23

Ore 21.30 - chiesa di San Serafino: recita del Rosario e lettura della Parola della domenica.

Agenda della Settimana dal 22 al 28 Agosto 2016

Ore 21.30-23.30 - chiesa di S. Francesco: Adorazione Eucaristica con possibilità di confessioni.

Riposano in Cristo Giuseppe Bordoni Mariano Nasini Severina Stizza Argentina Temperini

www.veregraup.org Abitazione e uffici di Corso Matteotti,1

0734 88218

della vita monastica per conoscerla più da vici-no, per imparare a decifrare i desideri di assolu-to, di vita e di futuro che sono nascosti nel pro-fondo del loro essere, possono chiedere di tra-scorrere uno o più giorni in Monastero: le pre-senze singole sono orientate esclusivamente a donne, in particolar modo in ricerca vocaziona-le. Sebbene le monache credano profondamen-te nell’accoglienza, non sono ammessi ospiti con finalità di puro soggiorno. All’interno del Monastero le monache confezionano bianche-ria come tende, lenzuola e tovaglie, oltre a lavo-rare a diverse tecniche di ricamo, come l’unci-netto o il macramè. Le monache confezionano altresì ostie per la celebrazione eucaristica.

Contatti: Via Roma, 20—Santa Vittoria in Matenano (FM)

Tel: 0734.780132 E-mail: [email protected]

www.monasterosantacaterina.altervista.org

GIO 25

AVVISO I prossimi Battesimi comunitari saranno celebrati

domenica 25 settembre nelle tre parrocchie. Iscrizioni entro il 21 agosto.


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