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di Don Bosco! - Dossier...

Date post: 17-Feb-2019
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17 Elisa Cattaneo RECITIAMO Che vita, la vita di ILLUSTRAZIONI DI FRANCA VITALI Contenitore generale Un gruppo di ragazzi si ritrova per le prove generali di uno spettacolo; metterà in scena alcuni episodi della vita di san Giovanni Bosco, il santo dei giovani. Personaggi R1-R10: ragazzi; G1-G5: giovani; spazza1-spazza5: spazzacamini; Margherita, mamma di Giovanni Bosco; Giovanni (Don Bosco), mendicante, Bartolomeo Garelli, Michelino Rua, Francesco Dalmazzo, Domenico Savio, Giuseppe; voce fuori campo. Realizzazione Per una buona realizzazione, a ogni scena si può proiettare sullo sfondo un’immagine che richiami l’ambientazione, come è indicato nel testo. Se non è possibile, si pensi a un fondale adatto. All’inizio di ogni quadro i ragazzi entrano in scena portando sempre l’occorrente per addobbare il palco e creare l’ambiente. L’introduzione – l’intermezzo – e il finale sono momenti scenici utilizzati per sottolineare e rendere bene evidenti i messaggi di ciascun quadro. Per i ragazzi una rievocazione della vita di san Giovanni Bosco, il santo dei giovani. Alcuni episodi, dialoghi e immagini. Don Bosco! Quadro 1° Immagine sul fondo: piazza del mercato affollata di gente. Persone in scena: Margherita, Giovanni, ambulanti vari, prestigiatori, giocolieri. Margherita: Dài, Giovanni, seguimi! Giovanni: Devi prendere qualcosa? Margherita: Lo sai, mi manca un po’ di olio in cucina. Giovanni: Quello che ho fatto cadere io col vaso? Margherita: Vedo che te lo ricordi bene! Introduzione Entrano in scena tutti gli attori partecipanti, chi mimando di ripetere le proprie battute e sbirciando sul copione, chi in compagnia di altri amici, chi arrivando quasi in ritardo per disporsi tutti assieme, pronti per iniziare le ultime prove della rappresentazione. R1: Ci siamo! R2: La prova di oggi è decisiva. R3: I costumi sono pronti in camerino. R4: Gli oggetti di scena li abbiamo ricuperati tutti. R5: Le musiche scelte! R6: E anche le immagini! R7: Sappiamo ciò che dobbiamo dire. R8: Certo che… (lasciando in sospeso il discorso). R9: A cosa stai pensando? R8: A quello che andremo a rappresentare! R9: Sicuramente un personaggio da conoscere! R10: Allora... basta parole! Tutti: Si va in scena! Buio. I ragazzi sono vestiti con abiti d’epoca.
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17

Elisa Cattaneo

RecItIAMO

Che vita, la vita di

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ALI

Contenitore generaleUn gruppo di ragazzi si ritrova per le prove generali di uno spettacolo; metterà in scena alcuni episodi della vita di san Giovanni Bosco, il santo dei giovani. PersonaggiR1-R10: ragazzi; G1-G5: giovani; spazza1-spazza5: spazzacamini; Margherita, mamma di Giovanni Bosco; Giovanni (Don Bosco), mendicante, Bartolomeo Garelli, Michelino Rua, Francesco Dalmazzo, Domenico Savio, Giuseppe; voce fuori campo.Realizzazione

Per una buona realizzazione, a ogni scena si può proiettare sullo sfondo un’immagine che richiami l’ambientazione, come è indicato nel testo. Se non è possibile, si pensi a un fondale adatto.

All’inizio di ogni quadro i ragazzi entrano in scena portando sempre l’occorrente per addobbare il palco e creare l’ambiente.

L’introduzione – l’intermezzo – e il finale sono momenti scenici utilizzati per sottolineare e rendere bene evidenti i messaggi di ciascun quadro.

Per i ragazzi una rievocazione della

vita di san Giovanni Bosco, il santo

dei giovani. Alcuni episodi, dialoghi

e immagini.

Don Bosco!

Quadro 1°Immagine sul fondo: piazza del mercato affollata di gente. Persone in scena: Margherita, Giovanni, ambulanti vari, prestigiatori, giocolieri.

Margherita: Dài, Giovanni, seguimi! Giovanni: Devi prendere qualcosa?Margherita: Lo sai, mi manca un po’ di olio in cucina.Giovanni: Quello che ho fatto cadere io col vaso?Margherita: Vedo che te lo ricordi bene!

IntroduzioneEntrano in scena tutti gli attori partecipanti, chi mimando di ripetere le proprie battute e sbirciando sul copione, chi in compagnia di altri amici, chi arrivando quasi in ritardo per disporsi tutti assieme, pronti per iniziare le ultime prove della rappresentazione.

R1: Ci siamo!R2: La prova di oggi è decisiva.R3: I costumi sono pronti in camerino.R4: Gli oggetti di scena li abbiamo ricuperati tutti.R5: Le musiche scelte!R6: E anche le immagini!R7: Sappiamo ciò che dobbiamo dire.R8: Certo che… (lasciando in sospeso il discorso).R9: A cosa stai pensando?R8: A quello che andremo a rappresentare!R9: Sicuramente un personaggio da conoscere!R10: Allora... basta parole!Tutti: Si va in scena!

Buio. I ragazzi sono vestiti con abiti d’epoca.

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Gennaio 201518

RECITIAMO

Quadro 3°Immagine sul fondo: piazza del paese addobbata con palo della cuccagna per la festa patronale. Persone in scena: Giovanni, gente del paese, ragazzi.

Giovanni: (rivolto agli altri ragazzi attorno a lui) Io arriverò lassù! R1: Davvero?R2: Sei goloso di salame?Giovanni: Macché salame… quella borsa là… ho bisogno di quel denaro perché devo andare in città a studiare.R1: Ma devi fare un sacco di fatica per salire!Giovanni: (sfregandosi le mani) Tutto quel che c’è da fare lo farò!R2: Sei sicuro?Giovanni: Passerò anche tutta la giornata su quel palo, se necessario!R3: Sei proprio convinto, allora!R4: Chissà cos’altro faresti per inseguire i tuoi sogni.Giovanni: Andrò a bussare di porta in porta a chiedere l’aiuto delle persone buone!

Quadro 4°Immagine sul fondo: colori vivaci, simboli di allegria. Persone in scena: Giovanni, giovani.

Giovanni: (rivolto al gruppo di giovani attorno a lui) Sentite… ho un’idea.G1: Cosa vuoi farci fare?G2: Siamo curiosi!Giovanni: Fondiamo un gruppo e lo chiamiamo «La società dell’allegria»!G3: Il nome mi piace!G4: Dove le studi certe idee?!Giovanni: Deve essere la mia simpatia per tutti i giovani, e più ancora per quelli che sono tristi. Diventeremo il lievito che fa crescere le pagnotte buone!G5: Pagnotte?Giovanni: Volevo dire che questo gruppo deve essere un lievito nell’ambiente in cui vive!G1: E cosa dovremmo fare?G2: Usiamo anche noi la nostra fantasia! D’altronde allegria significa gioco, serenità, vita, buonumore!Giovanni: È vietato tutto ciò che produce malinconia! G3: I ragazzi saranno contenti di incontrare questo gruppo!G4: Prova però ad andare a dire loro di praticare l’arte del buon vivere…Giovanni: Faremo anche questo! Del resto vivere nel disordine non provoca tristezza?G5: E anche delusione.Giovanni: Quindi… sarà vietato! E i ragazzi lo impareranno, vedrete!G1: Se saremo noi i primi a farlo.Giovanni: (dando una pacca sulla spalla al G1) Proprio così!

(Giovanni annuisce) Ma almeno non mi hai detto bugie… però stai attento la prossima volta, perché l’olio costa caro!Giovanni: (attratto da altro) Guarda là, mamma, guarda quanta gente c’è!

Dietro di loro alcuni eseguono giochi di magia e di equilibrismo, intrattenimenti vari.

Giovanni: (rivolto alla mamma) Lo farò anch’io per Piero, Pietro, Anna, il Secondo e tutti gli altri. Potrò usare il fienile? C’è tanto spazio lì…Margherita: Mi racconterai le tue imprese, Giovanni e le vedrò anche.Giovanni: (estraendo delle palline dalle tasche e improvvisando un giochino) Vedi, mamma, così! E quando tutto sarò pronto, il luogo preparato e gli spettatori presenti… ripeterò qualche pensiero di quelli che ho sentito domenica scorsa dal prevosto in chiesa.

Quadro 2°Immagine sul fondo: campagna o abitazioni rurali o interno di una cascina. Persone in scena: Margherita, Giovanni, mendicante.

Mendicante: (rivolto a Margherita) W il caldo! W il riposo! W Margherita!Margherita: (sorridendo) Lo sai che non lasciamo mai nessuno sulla strada.Mendicante: Pensavo di arrivare fino al paese ma… ho sbagliato a fare i conti!Margherita: I tuoi piedi sembrano due pezzi di ghiaccio.Mendicante: Ma col tuo fuoco acceso… (rilassandosi) ah, si sta proprio bene!Margherita: E sarà il caso di metterti anche qualcosa nello stomaco.Giovanni: Metto a scaldare una scodella di brodo?Margherita: Bravo, Giovanni! Si fa proprio così! Non dimenticarlo mai.

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Gennaio 2015 19

RECITIAMO

Don Bosco: Gesù ci vuole bene, sempre, e ci aiuta!Margherita: Sai che quando sei nato ho fatto un pensiero speciale alla Madonna?! E ora che sei prete… Don Bosco: La Madonna sarà la mia maestra, come mi ha detto Gesù nel sogno che ho fatto a nove anni.Margherita: Non volevamo credere al tuo sogno, invece il Signore ti ha indicato così la strada.Don Bosco: C’erano dei lupi che dovevo far diventare agnelli.Margherita: Ora potrai farlo. Ti occuperai di loro. Io non voglio niente per me, pensa solo a fare del bene. Sarai un bravo prete, ma guai a te se diventerai ricco: non metterei più piede in casa tua!

Quadro 6°Immagine sul fondo: veduta dei tetti di una città / vie di città. Persone in scena: don Bosco, spazzacamini, ragazzi di strada (muratorini, piccoli operai), in disparte un ragazzo con carretto.

Spazza1: (agitando le mani) Abbiamo mani forti!Spazza2: E gomiti robusti (mostrandoli).Spazza3: E non dimentichiamoci dei muscoli! Spazza4: I nostri piedi si attaccano bene dappertutto! Spazza5: E quando abbiamo finito il nostro lavoro….TuttiSpazza: (gridando un po’ e ripetendo tre volte la parola) Spaciafournel!R1: Cosa avete detto?R2: Sembra una parola mica tanto a posto…Spazza1: Finito! Lavoro finito!Spazza2: E poi un buon bicchiere di vino! Don Bosco: (che nel frattempo si era avvicinato al gruppo dei ragazzi) Avete la faccia proprio nera! Ma chissà quanto è bella la vostra anima…R3: E a noi non dici niente?Don Bosco: Dico che vorrei essere amico di tutti voi!R4: Ma come fai?! Noi giriamo per le strade, viviamo nelle piazze…Don Bosco: Girerò per le strade e per le piazze e saremo un gruppetto di amici!

Quadro 5°Margherita: Giovanni, ora sei prete. Grazie a Dio sarai un buon prete!Don Bosco: Grazie, mamma, grazie per tutto ciò che hai fatto per me. Margherita: Sì, a Chieri ti ho aiutato come ho potuto, mentre tu faceviil garzone per mantenerti agli studi.

IntermezzoRientrano in scena tutti gli attori partecipanti, nei loro abiti normali, scambiandosi impressioni sulle prove generali appena concluse.

R1: Fin qui tutto bene!R2: Giovanni era vivace come lo siamo noi!R3: (soddisfatto) È bello raccontare questi episodi della sua vita!R4: Sono... simpatici!R5: E possiamo imparare molto ora che li abbiamo conosciuti.R6: Come saper accogliere le persone in difficoltà.R7: O saper parlare agli altri degli aspetti importanti che riguardano la propria vita.R8: O faticare per inseguire un sogno e cercare di raggiungerlo!R1: Giovanni ce l’ha fatta ed è diventato Don Bosco!R9: Grande! Se uno vuole, e ce la mette tutta come lui, può farcela. R10: Allora continuiamo! Mettiamo in scena anche gli anni di quando ha cominciato a fare il prete.

Buio. Don Bosco e Margherita. Immagine sullo sfondo: esterno di una chiesa.

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RECITIAMO

Gennaio 201520

Quadro 8°Immagine sul fondo: volti. Persone in scena: don Bosco, Michelino (in disparte in scena), altri ragazzi.

R1: (cercando di farsi largo nel gruppo di ragazzi per avvicinarsi a don Bosco) Io! Io! Anche a me, anche a me!R2: Ora è il mio turno però.Don Bosco: Ma quanti siete!R3: Anch’io voglio la medaglia!R4: (cantilenando) Io ce l’ho già! Io ce l’ho già!Don Bosco: (spostandosi accanto a Michelino, in disparte sul palco) Ehi,... prendi. Dài, Michelino, prendi (e gli porge la mano vuota).Michelino: Prendere? Cosa?Don Bosco: Non vedi niente?Michelino: Non c’è nulla…Don Bosco: Guarda bene! (don Bosco ripete il gesto: gli tende la mano sinistra e con la destra fa finta di tagliarla in due).Michelino: Uffa… Non ho ancora capito.Don Bosco: È un messaggio importante! Michelino: Importante come un tesoro?Don Bosco: E anche di più! Noi due faremo tutto a metà!Michelino: Davvero?Don Bosco: Sì! E ricordati che ti voglio così bene che se un giorno io avessi soltanto un pezzo di pane lo farei a metà con te.

Quadro 9°Immagine sul fondo: prato. Persone in scena: don Bosco, Francesco, ragazzi sparsi in scena.

Don Bosco: (monologo) Oh, buon Dio! Ma non vedi quanti ragazzi ho qua? Sono quelli del sogno… (lasciando in sospeso il discorso, poi continuando). E io? Sono così stanco… Cosa faremo se non potremo più venire in questo bel prato? Perché non mi indichi il posto giusto dove portare il nostro oratorio? Dimmi qualcosa... ma… fammi capire, o dimmi che cosa devo fare! (Pausa. Poi rivolto al pubblico) Avevo appena detto queste parole quando arrivò un tizio a chiedermi se ero proprio io a cercare un luogo per fare un laboratorio. Laboratorio? Veramente è un oratorio, gli ho detto! Non sapeva nemmeno la differenza, ma quello che contava era che quell’uomo aveva un posto adatto e lo voleva dare proprio a noi! Ah, la Provvidenza! Come anche quell’altra volta che….Francesco: (facendosi avanti, interrompendo don Bosco e tirandolo per la veste) Questa la racconto io! (poi, rivolto al pubblico) Oh… nel cestino c’erano poche pagnotte… Io le ho viste bene… saranno state 15 o al massimo 20 e noi ragazzi eravamo in 400! Non poteva dar da mangiare a tutti! Don Bosco: (sorridendo) E dopo cosa è successo?Francesco: (mimando il gesto) Io mi sono messo proprio dietro a te e tu hai distribuito i panini a tutti! E quando alla fine ho guardato ancora nel cestino… i panini erano ancora li! Don Bosco: (sempre sorridendo) Ah, la Provvidenza!

Poi dirigendosi verso il ragazzo solitario col carretto e aiutandolo…

Don Bosco: (tirando il carretto) Bravo! Anche tu sei un bravo ragazzo. (Rivolgendosi anche a tutti gli altri) Allora siamo d’accordo! Ci vediamo domenica!

Quadro 7°Immagine sul fondo: volti. Persone in scena: don Bosco, Bartolomeo, Antonio.

Don Bosco: (rivolto a Bartolomeo evidentemente triste) Ora che so tutto di te, e insieme abbiamo detto l’Ave Maria, sei pronto per le ultime domande?Bartolomeo: (asciugandosi gli occhi) Sono qui.Don Bosco: Sai cantare? Bartolomeo: (meravigliato) No!Giovanni: Sai fischiare?Bartolomeo: (meravigliato e iniziando a sorridere) Fischiare?! Certo che sì.Don Bosco: (facendo segno ok) Perfetto! Stai sorridendo: era ciò che volevo. Così cominciamo a essere amici (e gli stringe la mano).Don Bosco: (rivolgendosi poi ad Antonio che ha un voluminoso pacchetto in mano) E tu con quel sorrisetto… scommetto che sei di ritorno da un giro al mercato.Antonio: (agitandosi in modo vistoso) Buongiorno, don Bosco!Don Bosco: Ma come sei vivace oggi! E allora vediamo se riesci a fare come faccio io (si mette a battere le mani).Antonio: Ma cosa dici?! (Antonio batte la mani lasciando cadere il pacco, esclamando) Viva don Bosco! Viva don Bosco! (Accorgendosi del sacchetto a terra) Oh, povero me… a casa la storia si metterà male…Don Bosco: (anche lui sorridente, raccoglie il pacco) Stai tranquillo, non c’è niente di rotto! Antonio: (asciugandosi la fronte) Meno Male! Grazie, don Bosco!

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RECITIAMO

Gennaio 2015 21

Domenico: Era la tua coscienza, Giuseppe! Giuseppe: Coscienza o cuore... qualsiasi cosa sia… mi pesava questa situazione, dovevo confessarmi, ma… chi avrebbe avuto il coraggio di andare proprio da don Bosco?Domenico: E non dirci che hai cambiato chiesa!Giuseppe: Io?! (pausa) È stata la prima cosa che mi è venuta in mente in quel momento!Domenico: E come è andata? Sei riuscito a dire quello che avevi combinato?Giuseppe: Ah, sì, sono stato diretto: «Ho rubato due pani!».Don Bosco: (sorridendo) E io che in quella mattina ero stato invitato a confessare proprio in quella chiesa!Giuseppe: Mi hai detto: «Giuseppe, guarda, quando avrai bisogno di qualcosa chiedila a don Bosco, ma ricordati bene che lui preferisce la tua confidenza perché così ti potrà sempre aiutare!».Domenico: Grande!

Quadro 10°Immagine sul fondo: volti. Persone in scena: don Bosco, Giuseppe, Domenico e altri giovani.

Don Bosco: (scherzando amichevolmente con Giorgio) Sì, sì, ride bene chi ride ultimo…Giuseppe: Questa non è una delle tue solite frasi.Don Bosco: Vero, ma è una frase azzeccata!Giuseppe: Per cosa?Don Bosco: Per te!Giuseppe: Per me? Don Bosco: Te la ricordi la storia di un certo confessionale?Giuseppe: Noooo, don Bosco dài, non vale…Don Bosco (sorridendo): È bella da raccontare! E può essere di promemoria anche per gli altri!Giuseppe: Che figura! Però ero nuovo di questo oratorio! Don Bosco: E avevi anche una gran fame!Giuseppe: Sempre colpa delle pagnotte!Don Bosco: O forse è un merito… Perché le cose importanti partono sempre da quelle semplici…Domenico: (seduto a lato insieme agli altri giovani e inserendosi nel discorso) Ma adesso vogliamo sapere anche noi… Ci avete messo una certa curiosità!Giuseppe: Ecco, lo sapevo!Domenico: Dai, Giuseppe, racconta!Giuseppe: Mi verranno le guance rosse… Ma non per la vergogna ma… (guardando don Bosco) perché forse ti avevo dato un gran dispiacere…Don Bosco: Quando si vuole bene si impara anche a correggersi!Giuseppe: Allora, sta di fatto, dunque, va beh, ve lo dico: terraterra… Avevo rubato due pagnotte perché avevo tanta fame e continuavo a pensare a questo gesto. C’era dentro qualcosa in me che non mi lasciava tranquillo…

Si proietta l’immagine/video di una nave che salpa per un viaggio. Il gruppo di ragazzi in scena si dispone a lato osservando; una musica può creare un sottofondo

dolce, mentre una voce fuori campo recita.

Voce: Andate! Cercate anime, non denari, né onori. Fra di voi amatevi, consigliatevi, correggetevi. Una cordicella sola è debole, ma unitela ad altre e difficilmente si rompe. Così per ciascuno di voi: se è incoraggiato e aiutato da altri, forma con loro una grande forza e riesce a fare tanto bene.

FinaleImmagine sul fondo: città moderna. Rientrano in scena tutti gli attori nei loro abiti normali.

R1: Quest’ultima scena è quella che mi piace di più!R2: Come diremmo noi giovani oggi… «sgamato» in pieno il Giuseppe!R3: Certo però che don Bosco era proprio forte!R4: Se fosse stato qui ora Giovanni avrebbe 200 anni!R5: Quindi festeggiamo il bicentenario della sua nascita!R6: Don Bosco è simpatico. R7: Trovava sempre le parole giuste!R8: E sapeva quanto i giovani erano importanti nella sua storia.R9: Ricorderà infatti lui stesso di aver sempre avuto bisogno di tutti.R10: A uno faceva l’esempio del pane all’altro quello della cordicella e… tutti capivano!R1: La cordicella?R10: Non ve lo ricordate?R2: Non c’è nessuna scena con la cordicella!R10: E allora sarà la scena finale per concludere la sua vita…


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