Spendiamo milioni e milioni per cercare acqua su Marte e non facciamo niente per conservarla qui e per cercarne di più per quelli che hanno sete. José Luis Sampedro
“In principio la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque”. Dio disse:”Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque…E fu sera e fu mattino: “SECONDO GIORNO”. Dio disse:-”Le acque che sono sotto il cielo si raccolgano in un solo luogo e appaia l’ asciutto.E così avvenne. Dio chiamò l’ asciutto Terra e la massa delle acque mare … E fu sera e mattino:”TERZO GIORNO”.
La parola Genesi significa “in principio”, “all’origine”.
Con il libro della Genesi inizia la Bibbia.
In questi libri il credente ebreo ha espresso tutta la sua fede in Dio Creatore.
Dio è all’origine di ogni cosa , Dio è l’autore di tutto il CREATO.”Chiedete e vi sarà dato”.E nel Padre Nostro insegnò a
rivolgersi a Dio Padre”dacci oggi il nostro pane quotidiano”.
Fin dai popoli primitivi, si ci rivolgeva all’Essere Superiore con gesti che simulavano la preghiera.
Uno di questi era la Danza:testimonianza di ciò sono state trovate nelle caverne.Le tribù indiane d’America, ancora oggi, quando si
trovano in difficoltà perché le praterie sono bruciate dal sole e non vi sono pascoli per i bisonti, rivolgono preghiere al “Grande Spirito”
perché mandi giù dal cielo la pioggia attraverso danze,rituali chiamate “ danze della pioggia”.
Niente può impedire che dopo la notte venga il giorno; né che dopo l’inverno giunga la primavera
Niente può impedire all’arcobaleno di annunciare la fine del temporale.
Il Signore vide che nel mondo gli uomini erano sempre più malvagi.
Ma c’era un uomo chiamato Noè.
Noè era giusto e si comportava come piaceva a Dio. Aveva tre figli:Sem, Cam e Jafet.Dio gli disse:” voglio distruggere loro
e anche la Terra.
Costruisci un’arca in legno robusto. Io farò venire un’inondazione per distruggere tutti gli esseri viventi.
Tu e la tua famiglia, invece, vi salverete . Dovrai far entrare nell’arca una coppia di ogni essere vivente, un maschio e una femmina,per conservarli in vita con te” . Noè eseguì quello che il Signore gli aveva ordinato ,gli animali andarono da lui nell’arca a coppie. Dopo circa una settimana venne il diluvio
sulla Terra . Le acque acquistarono forza, crebbero ancora e su di esse l’arca galleggiava .Le acque continuarono ad aumentare sulla Terra finchè sommersero tutti i mondi.
Morì tutto ciò che prima aveva vita sulla terra asciutta.
Dio non si dimenticò di Noè e di tutti gli animali che si trovavano con lui nell’ arca . Fece soffiare un vento sulla terra
e le acque cominciarono ad abbassarsi.
Noè mandò fuori una colomba.
Verso sera essa tornò da lui:aveva nel becco un ramoscello
d’ ulivo. Noè capì che le acque si erano ritirate dal suolo . Dio ordinò a Noè:”esci dall’ arca con gli animali che hai con
te:siano fecondi e diventino numerosi”.Dio aggiunse:”vi dò un segno dell’ alleanza che ho stabilito fra me e voi . Sarà il
segno dell’ impegno che ho preso verso io mondo”.
In molte religioni l’acqua è simbolo di purificazione. Nella religione Cristiana è simbolo
di PURIFICAZIONE e SALVEZZA.L’acqua è l’elemento principale del Battesimo. Essa compie
due azioni:cancella, pulisce la macchia del peccato originale e ci unisce alla morte e alla resurrezione
di Gesù.Ecco come San Paolo spiega nella LETTERA AI ROMANI questo mistero della fede:
In quel tempo, Gesù giunse ad una città della Samaria chiamata Sicàr,vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a
Giuseppe suo figlio:qui c’era il pozzo di Giacobbe.Gesù dunque,stanco del viaggio,sedeva presso il pozzo.Era verso
mezzogiorno.Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua.Le disse Gesù “dammi da bere”.I suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista di cibi.Ma la Samaritana
gli disse:”Come mai tu, che sei Giudeo,chiedi da bere a me,che sono una donna samaritana?”.I Giudei infatti non
mantegono buone relazioni con i Samaritani.Gesù le rispose:”Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti
dice:”Dammi da bere!”,tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva”.Gli disse la donna:”Signore,tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo;da dove hai dunque quest’acqua viva?Sei tu forse più grande del nostro
padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge?”.Rispose Gesù. “chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete;ma chi beve dell’acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la
vita eterna”.”Signore, gli disse la donna, dammi di quest’acqua, perché non abbia più sete e non continui a venire
qui ad attingere acqua”.
I Fenici abitavano la fascia costiera del Mediterraneo ed erano grandi marinai. Per i Fenici il mare
significava la sopravvivenza anche perché era l’unica via per comunicare con altri popoli . I Fenici furono i primi a navigare di notte perché furono i primi ad
orientarsi con gli astri e la stella polare.
Una leggenda che si tramanda da secoli narra l’invasione da parte dei “Turchi” nella città di Potenza. Si racconta
che i “ Saraceni” volevano attaccare Potenza e che i Potentini avessero chiesto l’aiuto del vescovo divenuto
Santo. San Gerardo, con una nave solcò il fiume Basento e sconfisse i Turchi.
Per ricordare questo evento, il 29 maggio si svolge una sfilata in onore di San Gerardo .
L’ Egitto veniva chiamato dagli antichi “dono del Nilo” pillola del mondo .Il progresso ,la ricchezza,la superiorità sociale e culturale,la lunga durata nel tempo delle sue istituzioni,
l’Egitto le deve alla presenza del Nilo: il Nilo nasce dal lago Vittoria nel centro dell’Africa e sfocia nel Mediterraneo. Durante il suo percorso il Nilo attraversa il Deserto e tra
giugno e settembre, nel pieno dell’estate ,il fiume esce dagli argini e invade il territorio circostante. Ciò è dovuto alle
piogge che cadono in questa stagione . Gli antichi non comprendendo come le piene si verificassero, attribuivano al
Nilo carattere divino. Durante le sue inondazioni il Nilo lasciava una sostanza fertile chiamata limo. Quando si
accorsero che le piene non erano una disgrazia, ma la causa di una fiorente prosperità, gli Egizi trasformarono il deserto
in una lussureggiante zona di vegetazione.
Creta non aveva molte ricchezze naturali, ma possedeva solo pochi minerali.
A Creta l’inverno era freddo sui monti, mentre l’estate era caldissima e il clima secco. Essa era molto grande anche per il mare che la circondava e la proteggeva dai nemici. Inoltre aveva molti rapporti con l’Egitto, l’Asia minore e la Grecia, questo avveniva via mare commerciando
tra loro e arricchendo la loro economia. I Cretesi diffusero in tutto il Mediterraneo
i loro prodotti, in particolare i vasi pregiati e le armi con dei fori in oro.
Un’ altra culla di civiltà contemporanea all’ Egitto fu la Mesopotamia. In greco il suo nome significa “terra in
mezzo ai fiumi “. I fiumi sono il Tigre e l’Eufrate la cui importanza e funzione non furono inferiori a quelle del Nilo. Fu l’intelligenza di chi pensò di utilizzarli e che inventò le opere idrauliche necessarie all’irrigazione. La regione era favorita dal trovarsi all’incrocio delle
grandi vie di comunicazione tra l’Asia, l’Africa e l’Europa. Nella Mesopotamia si insediarono alcuni popoli che
lasciarono un’impronta indelebile nella storia dell’ umanità e che crearono modelli di organizzazione politica, sociale,
e militare. Quei popoli si alternarono nel dominio, perché la
Mesopotamia non offriva difese naturali.
Tremila anni prima della nascita di Cristo nella valle dell’ Indo in diverse città nel nord
dell’ India si diffusero una serie di focolai di civiltà caratterizzati dall’ uso del rame ,del
bronzo e del ferro.
Il fiume è un corso d’acqua dolce.
Nasce di solito in montagna da una sorgente
alimentata da un ghiacciaio o da una falda
acquifera, cioè un deposito sotterraneo di acqua
che affiora . In montagna il fiume prende il nome
di torrente e, per la forte pendenza del terreno,
forma delle cascate e scorre impetuoso
scavando un solco, che prende il nome di letto,
delimitato dalle rive.
Durante il percorso, le acqua del torrente strappano e trascinano ghiaie, ciottoli, sabbia,formando nel tempo una valle fluviale. Lasciata la
montagna la pendenza del letto diminuisce, perciò il fiume scorre più lentamente e deposita i materiali più pesanti, come ciottoli e ghiaia..
Quando incontra un ostacolo lo aggira e il suo corso diventa serpeggiante, formando curve che prendono il nome di meandri. In primavera, la debole pendenza del terreno rallenta ancora di più la
velocità delle acque e il fiume deposita i detriti più leggeri come sabbia e argilla.
Il fiume termina il suo percorso gettandosi in un altro fiume del quale diventa affluente, in un lago o in un mare.
I fiumi che sfociano nel mare posso avere la foce a delta o estuario. Quando un fiume sfocia in un mare profondo e con forti correnti, la
forza dell’acqua trasporta i detriti lontano dalla foce. Si forma così la foce ad estuario dalla tipica forma a imbuto.
La foce a delta è caratteristica dei fiumi che sfociano nei mari caldi e poco profondi. I detriti trasportati formano isolotti sabbiosi e il fiume si
ramifica in tanti piccoli canali.
L’acqua dei fiumi costituisce una grande risorsa per gli uomini:incanalata viene usata per irrigare i campi, depurata è immessa
e distribuita nelle case e nelle industrie. In montagna l’acqua dei fiumi è sfruttata per la produzione dell’
energia elettrica. Dal letto del fiume, infine, si estraggono materiali da
costruzione:ciottoli, ghiaia e sabbia. Le acque sono spesso inquinate perché abitazioni e industrie scaricano
nei fiumi grandi quantità di rifiuti e detersivi. All’inquinamento contribuisce anche il forte impiego in agricoltura di concimi chimici e diserbanti che le piogge trascinano nei corsi d’acqua e questo provoca
grandi danni alla flora e alla fauna del fiume. Alcuni fiumi sono navigabili e spesso sulle loro foci sorgono importanti
porti. I fiumi in piena a volte mettono in pericolo la vita degli uomini che,per
difendersi, hanno innalzato argini e scavato canali.
I fiumi italiani rispetto a quelli delle altre regioni
europee, sono più brevi, perché l’ Italia è una
penisola lungo la quale si leva la catena degli
Appennini che dividono le acque in due versanti
opposti.
In compenso sono numerosi:ciò è dovuto alla
relativa abbondanza delle piogge,di cui fruisce
l’Italia in generale, e alla presenza della catena
alpina, ricca di nevai e di ghiacciai, nell’ Italia
settentrionale.
La loro importanza(portata,lunghezza) dipende
naturalmente anche dal carattere dei
suoli,specialmente dalla sua ripidità e dalla sua
maggiore o minore permeabilità.
Quando il lago è profondo e molto esteso influisce sul clima
delle zone circostanti, rendendolo simile a quello marittimo.
D’ inverno infatti le acque del lago portano in superficie il
calore accumulato durante i mesi estivi, rendendo la
temperatura d’estate invece più fresca. Il clima e le bellezze
naturali favoriscono lo sviluppo del turismo; lungo le
sponde dei laghi sono sorti infatti centri turistici frequentati
in tutti periodi dell’anno. I laghi inoltre forniscono acqua per
l’irrigazione dei campi, per le lavorazioni industriali e
spesso sono anche ricchi di pesci.
Il clima mite permette la crescita di una vegetazione di tipo
mediterraneo e la coltivazioni di viti, fiori e agrumi, tipici
delle zone costiere.
I laghi vulcanici si sono formati nei crateri di alcuni
vulcani spenti o non attivi e per questo hanno forma
circolare. Essi sono alimentati da sorgenti
sotterranei e dall’acqua piovana.
i laghi glaciali
i laghi glaciali occupano le ampi valle scavate dai ghiacciai.
Essi sono molti profondi e si riconoscono per la forma
allungata e stretta.
I laghi glaciali occupano le ampie valli scavate dai
ghiacciai.
Essi sono molto profondi e si riconoscono per la
forma allungata e stretta.
I laghi costieri si sono formati lungo le coste per
l’accumulo di detriti sabbiosi che hanno chiuso
un tratto di mare.
Essi sono poco profondi e hanno acque
salmastre.
I laghi di sbarramento artificiali sono
stati creati dall’uomo sbarrando il
corso di un fiume con una diga, al fine
di produrre energia elettrica.
•
Chi ha seguito in televisione qualche documentario sul mare, avrà notato che i fondali
marini hanno lo stesso aspetto delle terre emerse. Infatti essi presentano zone pianeggianti, valli, vulcani e anche montagne che, quando emergono dal mare,
originano le isole o gruppi di isole. La spiaggia si chiama costa ed è la linea di confine tra terra e mare. La costa assume caratteristiche diverse a seconda dell’ aspetto dell’
entroterra. Quando i rilievi scendono fino al mare, la costa è alta e rocciosa , se presenta penisole o promontori che si alternano a golfi o baie , è frastagliata. Quando, invece, l’
entroterra è costituito da una pianura, la costa è bassa e sabbiosa.. Talvolta lungo le coste basse si formano le lagune.
Mar Ionio
Mar Ligure
Si estende fra la costa
ligure, quella toscana e
quelle settentrionali della
Corsica.
Il fondale è piatto e poco
profondo nella parte
orientale;per contro a
pochi chilometri dalla
costa della Liguria si
inabissa rapidamente
raggiungendo al largo di
Genova 2.582 metri e a
nord ovest della Corsica
2.746 metri, è un mare
poco pescoso a causa
della profondità.
Mar ligure
Mar Tirreno
Si estende tra le coste occidentali
della Sardegna e della
Corsica,quelle occidentali della
penisola italiana e le coste
settentrionali della Sicilia.Il fondale
è caratterizzato da improvvisi e da
ripidi gradini, numerose fosse e
dorsali; a sud presenta molti
vulcani attivi ; raggiunge la sua
massima profondità, 3.602 m a
sud ovest dell’ isola di Ponza.
Nonostante sia ricco
di specie caratteristiche , la sua
fauna ittica non è molto
abbondante.
Mar di Sardegna
Si estende tra le coste orientali della Sardegna e della Corsica e le isole
Baleari , al largo della Spagna. Il fondale è molto regolare ; raggiunge la
profondità massima di 2852m. Il mare è poco pescoso a causa della
notevole profondità
Mar Ionio Mar Ionio Mar Ionio
Si estende tra le coste occidentali della Sicilia e della
Calabria e le coste orientali della Grecia.Il fondale è
particolarmente accidentato,con le lunghe scarpate profonde
fino a 2.000-3.000 metri :il punto di massima profondità è di
4.258metri .
• Si estende tra le coste meridionali della Sicilia
e quella nord-orientali della Tunisia.
• Il fondale è abbastanza regolare ed e
attraversato dal solco di Pantelleria raggiunge
la profondità massima di 1.721 m.
Mar di Sicilia Mar di Sicilia
Si estende tra le coste meridionali della Sicilia e quella
nord-orientali della Tunisia.Il fondale è abbastanza
regolare ed è attraversato dal solco di
Pantelleria;raggiunge la profondità massima di 1.721 m.
Il ciclo dell'acqua consiste nella circolazione dell'acqua all'interno dell‘idrosfera terrestre, includendo i cambiamenti di stato fisico dell‘acqua tra la fase liquida, solida e gassosa. Il ciclo idrologico si riferisce ai continui scambi di massa idrica tra l‘atmosfera, la terra, le acque superficiali, le acque sotterranee e gli organismi.
Oltre all'accumulo in varie zone (come gli oceani che sono le più grandi zone di accumulo idrico), i molteplici cicli che compie l'acqua terrestre
includono i seguenti processi fisici:evaporazione, condensazione,precipitazione, infiltrazione,scorrimento e flusso
sotterraneo. La scienza che studia il ciclo dell'acqua è l‘idrologia.
Il ciclo idrologico non ha un punto di partenza, ma un buon posto da dove cominciare è il mare. Il sole, che attiva il ciclo dell’acqua, riscalda l’acqua del mare e parte di essa evapora nell’aria.
Le correnti d’aria ascensionali sollevano il vapore in alto nell’atmosfera dove la temperatura più bassa ne provoca la condensazione in goccioline microscopiche che formano le nuvole.
I venti trasportano le nubi per il mondo, e le particelle delle nubi collidono, si accrescono, e cadono dal cielo come precipitazione. Qualche precipitazione cade come neve e può accumularsi come calotte glaciali o ghiacciai. La neve, nei climi più caldi, si scioglie con l’arrivo della primavera, e l’acqua di fusione fluisce come ruscellamento dalla fusione delle nevi. Mentre una gran parte delle precipitazioni cade nei mari, una parte cade sulle terre emerse dove, a causa della gravità, fluisce come ruscellamento superficiale. Parte del ruscellamento superficiale raggiunge i fiumi e si muove come flusso incanalato verso il mare, mentre parte di esso si accumula come acqua dolce nei laghi e nei fiumi.
Non tutto il ruscellamento scorre in corpi idrici superficiali. Molto se ne infiltra nel terreno (infiltrazione). Parte dell’acqua si infiltra in profondità nel terreno ed alimenta gli acquiferi (rocce saturate con acqua mobile che affiora in sorgenti o estraibile con pozzi o gallerie) che immagazzinano enormi quantità di acqua dolce sotterranea per lunghi periodi di tempo.
Parte dell’acqua sotterranea sta vicino alla superficie terrestre e può filtrare di nuovo entro corpi idrici superficiali e nel mare, mentre parte trova vie d’uscita nella superficie della terra ed emerge come sorgenti d’acqua dolce. Nel tempo, tuttavia, quest’acqua continua a muoversi, e parte rientra nel mare dove il ciclo termina … e ricomincia.