“Gli intermediari finanziari: creditizi non bancari, mobiliari
e assicurativi”
Obiettivi
ANALIZZARE NEL DETTAGLIO LE TIPOLOGIE DI INTERMEDIARI CREDITIZI NON BANCARI,
MOBILIARI E ASSICURATIVI
ANALIZZARE I FONDAMENTI DELLA DISCIPLINA DELL’INTERMEDIAZIONE
FINANZIARIA
In ragione delle tipiche modalità di svolgimento delle attività, tali soggetti vengono altresì definiti
intermediari creditizi non bancari e sono:
Società di leasing
Società di factoring
Società di credito al consumo
Confidi
Società veicolo
Cassa Depositi e Prestiti
Intermediari creditizi non bancari
La Società di leasing svolge tipicamente l’acquisto di beni mobili o immobili strumentali all’attività d’impresa e successiva locazione a quest’ultima, dietro il pagamento di canoni periodici (leasing
finanziario).
Intermediari creditizi non bancari
Le Società di leasing
Si tratta di un intermediario tipicamente orientato al margine di interesse (canoni per i beni concessi
in leasing, al netto delle relative quote di ammortamento, più le plusvalenze/minusvalenze da riscatto dei beni); saltuaria è la prestazioni di
servizi accessori, remunerati sotto forma di commissioni
Intermediari creditizi non bancari
Le Società di leasing
La Società di factoring (factor) acquista e gestisce i crediti d’impresa; assume le caratteristiche di
intermediazione creditizia quando la società (o la banca) anticipa all’impresa l’importo di crediti esistenti o di futura formazione, a fronte della
loro acquisizione
Intermediari creditizi non bancari
Le Società di factoring
L’acquisizione del credito da parte del factor può avvenire con:
prestazione di garanzia a favore del cedente, nella cessione pro soluto (rischio a carico del
cessionario)
senza garanzia, nella cessione pro solvendo (rischio rimane a carico del cedente)
Intermediari creditizi non bancari
Le Società di factoring
L’orientamento attuale delle società di factoring è prevalentemente alla formazione di un margine di intermediazione, legato alla gestione dei crediti e
non necessariamente al loro finanziamento.
In passato, viceversa, era prevalente l’attività di anticipazione finanziaria.
Intermediari creditizi non bancari
Le Società di factoring
I Consorzi di garanzia collettiva fidi (Confidi), rilasciano garanzie collettive a fronte dei
finanziamenti erogati a favore della imprese socie o consorziate
Il loro intervento nei casi di concessione dei finanziamenti delle banche alle piccole e medie
imprese, riduce i costi di informazione sui soggetti da affidare e i rischi di inadempimento
Intermediari creditizi non bancari
Confidi
I Confidi, ai sensi della L.326/2003, possono assumere il ruolo di “intermediari vigilati” o di “banche cooperative a responsabilità limitata” che consente il riconoscimento delle garanzie prestate nei modelli di riduzione del rischio bancario previsti dall’Accordo di Basilea 2
Intermediari creditizi non bancari
Confidi
L’orientamento reddituale del Confidi è al “margine di gestione della garanzia” che assume
carattere peculiare in quanto legato all’incasso delle commissioni e alla gestione del rischio di
credito
Intermediari creditizi non bancari
Confidi
Introdotte nell’ordinamento italiano con Legge 130/1999 e iscritte all’Albo speciale, le Società veicolo per la cartolarizzazione (SPV - Special
Purpose Vehicle) sono finalizzate alle operazioni di securitization, acquistando i crediti o altre
attività finanziarie a fronte dell’emissione di titoli con particolari caratteristiche tecniche.
In assenza di strutture operative garantiscono una perfetta simmetria tra attivo e passivo
Intermediari creditizi non bancari
SPV
L’attività delle Società di credito al consumo consiste nella erogazione di prestiti
esclusivamente alle famiglie sotto la forma del credito personale (senza vincoli di destinazione)
o di credito finalizzato (es. per l’acquisto di determinati beni o servizi)
Intermediari creditizi non bancari
Società di credito al consumo
Il credito personale è prevalentemente erogato dalle società di matrice bancaria, mentre il
credito finalizzato è erogato generalmente dalle società di matrice industriale ed ha una stretto
legame con le politiche commerciali delle società di appartenenza
L’orientamento di tali intermediari è verso il margine di interesse
Intermediari creditizi non bancari
Società di credito al consumo
La Cassa Depositi e Prestiti concede finanziamenti e svolge attività di assistenza
finanziaria agli Enti pubblici; rappresenta l’intermediario del circuito indiretto pubblico.
La “raccolta” dei fondi per l’attività di finanziamento avviene soprattutto attraverso i
depositi postali. La titolarità del servizio di raccolta dei depositi è del Ministero
dell’Economia e delle Finanze (D.L. 269/2003)
Intermediari creditizi non bancari
CDP - Cassa Depositi e Prestiti
Gli intermediari mobiliari
Per comprendere la tassonomia degli intermediari mobiliari è opportuno distinguere tre principali
ambiti di attività, presidiati da soggetti differenti:
Il finanziamento mobiliare mediante l’assunzione di capitale di rischio nelle imprese
non finanziarie;
Lo svolgimento di servizi di investimento;
La gestione collettiva del risparmio.
Gli intermediari di partecipazione svolgono istituzionalmente l’attività di acquisizione di
capitale di rischio delle imprese, a tale attività affiancano anche servizi di informazione,
consulenza, coordinamento, ecc.
L’assunzione di partecipazione può essere svolta sia da intermediari finanziari, nel caso di operatività rivolta al pubblico, sia da imprese non soggette a vigilanza qualora non operanti verso il pubblico
risparmio
Gli intermediari mobiliari
Gli intermediari mobiliari
L’equilibrio reddituale di tali imprese è legato in prevalenza al margine di plusvalenza, relativo al
differenziale tra il costo di acquisizione della partecipazione e quello di realizzo, sovente
affiancato da margini di commissione, riferiti ai servizi offerti
Gli intermediari mobiliari
Le imprese di investimento, in Italia SIM – Società di Intermediazione Mobiliare, sono soggetti, diversi dalle banche e dagli altri intermediari
finanziari, autorizzate a svolgere per conto proprio e di terzi i servizi di investimento e accessori
come definiti nell’art.1 del TUF.
Gli intermediari mobiliari
L’equilibrio reddituale delle SIM è dato:
dal margine commissionale se l’attività è svolta esclusivamente per conto di terzi
(borkeraggio e selling);
da un margine misto di interessi e plusvalenza se l’attività e svolta anche per conto proprio
(dealing e sottoscrizione)
Gli intermediari mobiliari
Le SGR – Società di Gestione del Risparmio, svolgono attività di asset management per conto
terzi su base sia individuale sia collettiva
Sono abilitate, a tal fine, a promuovere, istituire e gestire fondi comuni d’investimento; gestire
OICR anche di altrui istituzione; istituire e gestire fondi pensione; svolgere attività connesse e
strumentali
Gli intermediari mobiliari
Gli OICR – Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio sono lo strumento per la gestione collettiva del risparmio. Essi assumono la forma
giuridica del fondo comune d’investimento (aperto e chiuso) e SICAV (Società d’Investimento
A Capitale Variabile).
La caratteristica della raccolta di tali strumenti e mediante l’emissione di proprie quote azionarie
Gli intermediari mobiliari
Tali strumenti sono comunemente annoverati nella categoria degli investitori istituzionali,
denominazione non presente nel ns. ordinamento. Categoria di cui fanno parte, altresì,
i fondi immobiliari, i fondi pensione e le compagnie di assicurazione ramo vita.
Gli intermediari mobiliari
Il TUF ha inoltre classificato altre due categorie di soggetti specializzati:
Le società di gestione dei mercati;
Le società di gestione accentrata
Gli intermediari mobiliari
Le società di gestione dei mercati, svolgono l’attività di organizzazione e gestione dei mercati
regolamentati nella forma d’impresa (art. 61, TUF). La governance di tale imprese definiscono e regolamentano la gestione ed organizzazione del
mercato.
L’autorizzazione CONSOB all’esercizio dei mercati regolamentati è subordinata all’esistenza della
società di gestione e alla conformità del regolamento alla disciplina comunitaria
Gli intermediari mobiliari
Le società di gestione accentrata, svolgono i servizi di gestione centralizzata degli strumenti
finanziari, di compensazione e liquidazione delle transazioni e di gestione dei sistemi di garanzia (art. 80, TUF). Per la gestione delle attività, tali
imprese devono possedere una struttura organizzativa idonea a garantire livelli di efficienza
riconosciuti dai migliori standard internazionali (Banca d’Italia e Consob, 2008)
Gli intermediari assicurativi
L’impresa di assicurazioni gestisce i rischi con riferimento ad una collettività omogenea di
situazioni al fine di formulare delle previsioni e adottare le relative coperture, applicando un
premio minore della somma assicurata.
La determinazione dei premi si basa sia sul verificarsi probabilistico dei rischi (ipotesi
statistiche) sia su ipotesi finanziarie
Gli intermediari assicurativi
I principali rami di attività di un intermediario assicurativo sono:
Ramo danni, con ad oggetto i rischi che riguardano beni (furto, incendio, ecc.), soggetti
(infortunio, malattia, ecc.), patrimonio (responsabilità civile)
Ramo vita, afferente la vita umana (rischio morte, sopravvivenza, mancanza di reddito, ecc.)
Gli intermediari assicurativi
Il margine assicurativo è composto sia dal saldo tecnico (ammontare premi incassati meno danni
risarciti e spese di gestione) sia dal saldo finanziario (derivante dagli interessi maturati sugli investimenti della liquidità proveniente
dagli incassi dei premi)
Gli intermediari assicurativi
Tra gli intermediari assicurativi possono essere annoverati i fondi pensione, che svolgono una
funzione di gestione del rischio di copertura previdenziale.
Istituiti nel 1993 hanno la finalità di garantire prestazioni pensionistiche complementari a
quelle erogate dagli Enti pubblici
Gli intermediari assicurativi
I fondi pensione posso essere aperti o chiusi.
Il fondo pensione aperto, è destinato prevalentemente ai lavoratori autonomi su base
individuale o collettiva e si alimenta con i contributi dei lavoratori.
Il fondo pensione chiuso, nasce dagli accordi tra parti sociali, è destinato prevalentemente ai
lavoratori dipendenti, è alimentato dai contributi dei lavoratori, dei datori di lavoro e dal TFR