COMUNE DI MURAVERA
DICHIARAZIONE AMBIENTALE
2015 - 2018
Aggiornamento dati al 31 luglio 2015
Dichiarazione Ambientale del Comune di Muravera
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INDICE
1 DISTRIBUZIONE, REDAZIONE E CONVALIDA 5
2 INQUADRAMENTO GENERALE 6
2.1 Il territorio comunale 6
2.2 Il contesto socio-economico 7
2.3 Inquadramento idrografico e idrologico 8
2.4 Aspetti meteo-climatici 9
2.5 Ambiente naturale e biodiversità 9
3 ORGANIZZAZIONE DELL’ENTE 12
3.1 Struttura organizzativa del Comune 12
3.2 Attività e servizi del Comune 14
4 IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE 16
4.1 Struttura del Sistema di Gestione Ambientale 16
4.2 La Politica Ambientale 18
4.3 La conformità normativa 20
4.4 La comunicazione ambientale 22
5 ATTIVITÀ COMUNALI E ASPETTI AMBIENTALI 24
5.1 Valutazione degli aspetti ambientali 24
5.2 Descrizione degli aspetti ambientali significativi 24
5.2.1 Gestione e tutela della risorsa idrica 25
5.2.2 Qualità dell’aria 28
5.2.3 Gestione rifiuti urbani 28
5.2.4 Pianificazione e gestione del rumore 31
5.2.5 Gestione energetica 32
5.2.6 Gestione e bonifica dei suoli 36
5.2.7 Individuazione e gestione delle emergenze ambientali 37
5.2.8 Pianificazione, gestione e controllo del territorio 38
5.2.9 Gestione fiere, mercati e manifestazioni pubbliche, vigilanza 39
5.2.10 Trasporto pubblico e mobilità 39
5.3 Buone pratiche 40
6 OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE 42
7 APPENDICI 44
Appendice 1: Glossario 44
Appendice 2: Metodi di valutazione degli aspetti ambientali 46
Appendice 3: Principali norme e leggi di riferimento 49
Appendice 4: Emissioni in atmosfera – Metodologia e dati 55
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Redazione
Paolo Alterio – Responsabile Servizio Tecnico e Rappresentante della Direzione: coordinamento e realizzazione
Simona Canzanelli e Marta Battaglia: consulenza
Revisione del documento 07 del 01/10/2015
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1 DISTRIBUZIONE, REDAZIONE E CONVALIDA
La presente Dichiarazione Ambientale 2015-2018 del Comune di Muravera è conforme ai principi ed ai requisiti del Regolamento CE n. 1221/2009 - EMAS III ed è stata verificata e convalidata da Certiquality via G. Giardino, 4 – 20123 Milano (n. accreditamento IT-V-0001).
Il Verificatore ha:
effettuato un sopralluogo presso l’Ente al fine di prendere visione delle attività svolte e delle strutture ed impianti presenti;
verificato le informazioni presenti nel documento di Analisi Ambientale Iniziale;
esaminato i documenti e verificato le informazioni citate nella presente Dichiarazione Ambientale;
discusso con la Direzione la Politica Ambientale, il piano degli obiettivi di miglioramento ambientali ed i relativi programmi per il loro raggiungimento;
verificato la conformità del Sistema di Gestione Ambientale;
verificato la conformità del presente documento di Dichiarazione Ambientale ai requisiti del Reg.(CE) n.1221/09.
Il Comune di Muravera (codice EA 36 - Pubblica amministrazione; codice NACE 84.11 - Attività generali di amministrazione pubblica) dichiara che i dati contenuti nel presente documento di Dichiarazione Ambientale sono reali e veritieri. Il Comune di Muravera si impegna a trasmettere all’Organismo competente e alle parti interessate le informazioni annuali aggiornate e la completa revisione della Dichiarazione Ambientale entro tre anni dalla data della convalida della presente mettendole a disposizione del pubblico secondo quando previsto dal Reg.(CE) n.1221/09.
Il documento è disponibile al pubblico sul sito del Comune (www.comune.muravera.ca.it) e presso il Municipio per tutti coloro che ne facciano richiesta all’ing. Paolo Alterio, responsabile Servizio Tecnico ([email protected])
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2 INQUADRAMENTO GENERALE
2.1 IL TERRITORIO COMUNALE
Il comune di Muravera si trova a sud est della Sardegna, lungo la costa orientale, e ricade nel territorio della provincia di Cagliari.
Il territorio comunale confina con Villaputzu a nord, San Vito a est e Castiadas a sud.
Il Comune di Muravera ha una superficie di 94,7 km2 e una popolazione di circa 5.272 abitanti con una densità abitativa media di 55,7 abitanti/Km2 (dati aggiornati al 31.08.2015); comprende le frazioni di Costa Rei, Feraxi, Tuerra e Capo Ferrato.
Dagli anni Sessanta ad oggi il centro urbano ha visto crescere la propria dimensione sia lungo l’asse viario della vecchia statale 125, che lo attraversa da est a ovest, sia lungo l’asse trasversale a tale tracciato interessando anche l’area collinare che lo chiude a sud . E’ sempre lungo la strada statale 125, in continuità con il centro urbano, che sono sorti gli insediamenti produttivi di carattere industriale e artigianale.
Figura 1 - Mappa stradale e localizzazione sul territorio della provincia di Cagliari
Il sistema viario del territorio è caratterizzato da tre strutture principali:
la nuova strada statale 125, che collega Muravera con Cagliari e l’avvicina ai grandi centri del Campidano;
la vecchia strada statale 125, che percorre il centro abitato in senso longitudinale, con orientamento est-ovest;
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la strada provinciale 97 per Capo Ferrato e Costa Rei, strada ad elevata valenza paesaggistica che attraversa il promontorio di Capo Ferrato.
Il resto del territorio è infrastrutturato da una viabilità comunale o consortile secondaria, che permette l’accesso e il passaggio attraverso sistemi antropici o sistemi di coltivazione.
L’offerta di trasporto pubblico (unicamente su gomma) è di tipo esclusivamente extraurbano, affidata all’ARST – Azienda Regionale Sarda Trasporti. L’unica alternativa all’automobile per le percorrenze in ambito urbano è rappresentata dalle piste ciclabili, la cui disponibilità è aumentata negli ultimi anni. All’interno del centro abitato lungo via Roma, contestualmente all’istituzione del senso unico di marcia per le automobili e allo spostamento di parte dei flussi di traffico lungo il canale delle Acque Alte, è stato delimitato un percorso ciclabile di circa 500 m. Sono attualmente in corso di realizzazione la pista ciclabile che, lungo un percorso parallelo alla vecchia SS 125, collega l’abitato di Muravera con la località San Giovanni e quella che collega il centro di Costa Rei con la zona di Piscina Rei verso il campeggio comunale.
2.2 IL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO
Il Sistema Locale del Lavoro di Muravera comprende i comuni di San Vito e Villaputzu. Tradizionalmente isolata, l’area ha conosciuto negli ultimi anni un forte sviluppo legato agli insediamenti turistici costieri che si è caratterizzato prevalentemente per l’intensa realizzazione di seconde case ed è fortemente soggetto alla stagionalità.
L’ambito di Muravera rappresenta il nucleo propulsivo dell’intero territorio e svolge il suo ruolo guida con l’ausilio funzionale di numerosi servizi superiori che vi sono localizzati. Il tessuto produttivo dei comuni dell’ambito costiero risulta caratterizzato dalla presenza di attività in molteplici settori produttivi.
I dati del Censimento generale dell’industria e dei servizi del 2011 evidenziano come settore maggiormente significativo quello del commercio (pari al 36% del totale degli addetti) quindi il settore turistico (17%), le attività manifatturiere (12%) e il settore delle costruzioni (11%). In controtendenza con gli altri settori, che presentano lievi incrementi e una sostanziale stabilità, le attività edili e quelle ricettive mostrano una contrazione rispetto al 2001. Trascurabile è il peso del settore agricolo e della pesca, cui fa capo poco più del 2% degli addetti totali.
Deve essere evidenziata come caratteristica del sistema economico locale la ridotta dimensione d’impresa, anche se la buona dinamica della base imprenditoriale favorisce un elevato grado di diversificazione produttiva delle attività.
commercio turismo
manifattura costruzioni
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Grafico 1 - Tessuto produttivo di Muravera al Censimento Industria e Servizi 2011 - Fonte dati: ISTAT
Nel 2013, l’anno più recente per il quale l’Istat ha diffuso i dati sulla consistenza del settore ricettivo, Muravera conta sulla presenza di 14 esercizi alberghieri in cui si concentra il 38% dei letti disponibili e su 34 esercizi extralberghieri che sommano 4.576 letti, pari al 62% del totale. Tra questi ultimi, gli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale rappresentano la quota prevalente insieme ai campeggi e villaggi turistici raggiungendo le 4.434 unità.
2.3 INQUADRAMENTO IDROGRAFICO E IDROLOGICO
Il territorio di Muravera è parte della vasta piana alluvionale-costiera del fiume Flumendosa, caratterizzato da un articolato sistema di zone umide di retrospiaggia e retrodunari che definiscono l’interfaccia tra la piana e l’adiacente sistema di spiaggia di San Giovanni. Oltre al Flumendosa, il territorio comunale è segnato dalla presenza del Rio Picocca, che scende con debole pendenza verso lo Stagno di Colostrai da cui sfocia in mare. Il territorio è particolarmente ricco di sistemi lagunari costieri: San Giovanni di Muravera, Stagno delle Saline, Stagni di Colostrai e Feraxi, Stagno di Piscina Rei e Stagno di Santa Giusta.
Il primo è costituito da canali che in passato costituivano la vecchia foce del Flumendosa. L’area umida si stende parallelamente alla costa con una profondità media di 3 metri e profondità massima di 6 metri. Le arre circostanti risultano principalmente coltivate.
Lo Stagno delle Saline occupa una vasta depressione retrodunale che si sviluppa alle spalle della spiaggia di Torre delle Saline. Comunica con il mare solo occasionalmente durante le mareggiate e riceve le acque dolci da un canale che convoglia acque meteoriche.
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Gli stagni di Colostrai e Feraxi sono legati alla dinamica fluviale del Rio Picocca e del Rio Corr’e Pruna in prossimità della foce ed alle modificazioni antropiche della circolazione idrica superficiale e dai flussi idrici verso il mare. Verso la fine degli anni ’40 i due corsi d’acqua furono deviati verso Nord e in seguito, visto il forte accumulo sabbioso che ostruiva il flusso idrico da e verso il mare, si è resa necessaria la costruzione di una scogliera che rendesse permanenti le bocche a mare per poter utilizzare lo stagno per scopi produttivi.
Lo Stagno di Piscina Rei, alimentato dal rio Concia e dal rio Sa Figu, è una piccola area stagnale ricadente in una zona di intensa attività turistica, senza nessuna utilizzazione antropica.
Infine, lo Stagno di Santa Giusta è separato dal mare da un cordone dunale; di profondità variabile tra i 50 cm e i 2 m, ha fondo sabbioso e fangoso nella parte più interna.
2.4 ASPETTI METEO-CLIMATICI
Le temperature presentano un andamento stagionale caratteristico delle zone mediterranee, con inverni piuttosto miti, estati piuttosto calde e precipitazioni con forti variazioni sia stagionali sia annuali e con scostamenti sensibili dalla media della serie storica. Si può rilevare la presenza di un semestre "umido" (ottobre-marzo, con l’intermezzo frequente delle “secche di gennaio”) in cui cade circa il 75% dell'intera precipitazione annua ed un semestre "secco" (aprile-settembre) caratterizzato da precipitazioni modeste, praticamente assenti nel trimestre giugno-agosto. Nel settore montano, così come in gran parte dell'area mediterranea, non sono rare le piogge di breve durata e di forte intensità che collocano il settore in esame tra le zone con un regime di piogge intense piuttosto critico. Per quanto riguarda Muravera, le piogge di forte intensità si verificano in genere all'inizio dell'autunno, quando la copertura erbacea è molto scarsa o distrutta dal passaggio del fuoco, esplicando così un elevato potere erosivo nei confronti del suolo. L'erosione idrica è ulteriormente amplificata, nel settore in esame, dall'elevata acclività dei versanti e dalla relativa impermeabilità del substrato (scisti e granito).
A Muravera è attualmente presente una delle 53 stazioni del SAR – Servizio Agrometeorologico Regionale.
2.5 AMBIENTE NATURALE E BIODIVERSITÀ
L'organizzazione dello spazio e gli usi del suolo sul territorio muraverese, come dell’intera area del Sarrabus, risultano profondamente determinati dai caratteri ambientali dominanti, tipici di una situazione di transizione tra ambiente fluviale e ambiente marino-costiero, da un lato, e tra sistema idrografico pedemontano e pianura alluvionale dall’altro. Ne risulta un paesaggio che riflette la diversificazione delle attività afferenti ai diversi ambiti: colture permanenti di agrumi e coltivazioni risicole che si legano all'ambiente fluviale e all'abbondanza di acqua dolce, attività di itticoltura e pesca, legate alla gestione degli ambienti salmastri delle foci.
zone umide e stagni
retrodunari
clima mediterraneo
sistema di transizione tra
fiume e mare
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Tale equilibrio è stato sostenuto storicamente dagli apporti di acqua dolce del Flumendosa, che costituiscono la principale fonte di ricarica delle falde acquifere della piana costiera, oggi interessate da processi di intrusione salina che pregiudicano l'uso irriguo e compromettono la qualità dei terreni alluvionali anch'essi soggetti a processi di salinizzazione.
La complessità della costituzione litologica e dell’assetto strutturale sono tra gli elementi che influenzano la notevole variabilità del paesaggio di Muravera. È presente un complesso collinare-montuoso, con quote scarsamente elevate, che mai superano i 600 m, in cui si rileva la presenza di rocce scistose paleozoiche, di rocce vulcanoclastiche e di metamorfiti di contatto che raccordano la parte alta dei rilievi con le litologie sottostanti prevalentemente granitiche. La presenza di rilievi granitici conferisce un aspetto aspro al territorio comunale nonostante le altitudini siano modeste, a causa dell’assenza di una copertura vegetale continua. La diversa natura litologica influenza ugualmente la morfologia della costa, che si può definire costa in sommersione sia per cause di tipo climatico, sia per cause di natura tettonica. Gli affioramenti più rilevanti si trovano nelle baie protette dall’azione di smantellamento del moto ondoso. Lungo il sistema costiero si trovano depositi dunari sia stabilizzati dalla vegetazione che derivanti dall’azione dei venti.
Il territorio di Muravera comprende cinque Siti Natura 2000:
il S.I.C. Foce del Flumendosa – Sa Praia;
il S.I.C. Stagni di Colostrai e delle Saline;
la Z.P.S. Stagni di Colostrai;
il S.I.C. Costa Rei;
il S.I.C. Santa Giusta.
Figura 2 - Cartografia dei SIC e ZPS nel territorio comunale di Muravera
Il S.I.C. ITB040018 “Foce del Flumendosa – Sa Praia” è ubicato nella fascia costiera dei comuni di Muravera e di Villaputzu. Le aree circostanti sono caratterizzate dagli usi storici del territorio, per cui si riscontrano aree a destinazione agricola o legate ad attività di pesca, oppure legate a forme di ricettività turistica quali il villaggio di Porto Corallo.
5 siti Natura 2000
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I fenomeni di piena invernali del Flumendosa portano a mare grossi volumi di sedimenti che vengono ridistribuiti lungo la fascia costiera dalle correnti marine. La foce tende a spostarsi verso sud, con ovvie modifiche all'aspetto della costa e con l’effettiva propensione all'avanzamento delle spiagge. Allo stato attuale il fiume possiede un ampio alveo compreso in una zona umida, estesa per circa 700 ettari e formata da specchi d‘acqua e canali, che i cordoni litorali separano dal mare. Uno di questi canali, denominato “Foxi Sa Culazzighedda”, è in comunicazione col Flumendosa, e avanza simmetricamente al cordone litorale per molti chilometri. La spiaggia è interrotta, a San Giovanni, dal canale che collega la peschiera col mare.
La Z.P.S. ITB043025 “Stagni di Colostrai” ricade quasi interamente all’interno del comune di Muravera, tranne un piccola porzione che interessa il Comune di San Vito. La ZPS occupa parte della fascia costiera, rettilinea e principalmente sabbiosa, ricompresa tra il promontorio di Capo Ferrato a sud e la peschiera di San Giovanni a Nord. Il sito comprende le zone umide dello Stagno delle Saline esteso circa 27 ha, lo Stagno di Feraxi di circa 60 ha e lo Stagno di Colostrai di ben 130 ha. Questi ultimi risultano collegati con il mare tramite delle bocche che ne permettono l’utilizzo per la pesca. Il sito è attraversato con direzione WE dalle aste terminali del Rio Picocca e del suo affluente Rio Corr’e Pruna.
Il S.I.C. ITB040019 “Stagni di Colostrai e delle Saline” interessa una porzione del territorio già ricompreso nella Z.P.S. “Stagni di Colostrai”.
Il S.I.C. ITB042236 “Costa Rei” è situato nel comune di Muravera sulla spiaggia di Costa Rei e in prossimità dell’omonimo agglomerato urbano.
Il S.I.C. ITB042233 "Punta di Santa Giusta" si estende per circa 4,65 ettari e interessa il comune di Muravera per circa 1,52 ettari e quello di Castiadas, che ne cura la gestione, per i restanti 3,13.
Per tutti i siti è in corso l’aggiornamento dei rispettivi Piani di gestione.
Muravera dispone inoltre di un patrimonio forestale notevole, gestito dall’Ente Foreste. Fanno parte per intero del territorio di Muravera la Foresta demaniale di Capoferrato, 195 ha di grande valore ambientale e paesaggistico data la vicinanza con la costa, e il Cantiere forestale di Baccu Arrodas. Il Comune di Muravera è inoltre proprietario di circa 860 ha boscati sul Monte Arbu, nel compendio dei Sette Fratelli e in agro di Sinnai, per i quali ha in corso la stesura del Piano di gestione forestale.
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3 ORGANIZZAZIONE DELL’ENTE
3.1 STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL COMUNE
Ai sensi del D. Lgs. N. 267 del 18/08/2000, l’Amministrazione Comunale esercita le funzioni d’indirizzo e di controllo politico-amministrativo attribuitegli dalla legge attraverso una componente istituzionale, rappresentata dal Consiglio Comunale e dalla Giunta, mentre la gestione amministrativa, finanziaria e tecnica è attribuita ai dirigenti mediante autonomi poteri di spesa, d’organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo.
Lo Statuto enuncia i principi generali cui si ispira l’azione comunale e descrive l’ordinamento strutturale del Comune, gli istituti di partecipazione e i diritti dei cittadini, regolando l’attività amministrativa dell’Ente, stabilendo ruoli e responsabilità degli uffici e del personale. Lo Statuto del Comune di Muravera è stato approvato definitivamente con deliberazione del Consiglio Comunale n.62 del 17.05.2000 ed è disponibile al pubblico sul sito internet del Comune.
Responsabile dell’amministrazione e legale rappresentante del Comune è il sindaco che oltre a convocare e presiedere la Giunta e il Consiglio e a sovrintendere al funzionamento dei servizi e degli uffici, esercita tutte le funzioni ad esso attribuite dalle leggi, dallo statuto e dai regolamenti comunali e quelle attribuitegli da specifiche disposizioni di legge.
Il Consiglio Comunale delibera l’indirizzo politico-amministrativo ed esercita il controllo sulla sua applicazione. La Giunta Comunale collabora con il sindaco nella gestione amministrativa del Comune e svolge attività propositive e d’impulso nei confronti del Consiglio.
L’organico dell’Amministrazione Comunale è formato da 49 (dato riferito a giugno 2015) dipendenti suddivisi in 5 aree:
Area I - Servizio Amministrativo, compresa Polizia locale (19 dipendenti);
Area II - Servizio Tecnico (17 dipendenti);
Area III - Servizio Finanziario (4 dipendenti);
Area IV - Servizio Socio-educativo culturale (3 dipendenti);
Area V - Servizio Tributi e canoni (4 dipendenti).
5 aree 49 dipendenti
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Figura 3 - Organigramma del Comune di Muravera
Uno dei punti chiave del sistema di gestione è l’impegno ed il coinvolgimento di tutti i livelli e di tutte le funzioni dell’Organizzazione, specialmente del livello più alto, l’Alta direzione, e la definizione delle responsabilità in campo ambientale in relazione alle attività che generano aspetti ambientali. Le specifiche responsabilità sono esplicitate nelle singole procedure e raccolte nei mansionari ambientali. Di seguito è schematicamente rappresentata la suddivisione dei ruoli e delle responsabilità relative al sistema di gestione ambientale.
SINDACO Marco Falchi
VICESINDACO Marco Falchi
ASSESSORE Noemi Manca
ASSESSORE Marco Marci
ASSESSORE Claudio Concas
ASSESSORE Francesco Todde
SEGRETARIO Antonina Fadda
SERVIZIO AMMINISTRATIVO
Uff. demografico, elettorale, stato civile
Segreteria
Commercio e attività produttive
Personale e caccia
SUAP , toponomastica
Messo comunale
Protocollo
Polizia Locale
SERVIZIO TECNICO
Lavori pubblici
Tutela del paesaggio
Urbanistica ed edilizia privata
Tecnologico manutentivo
SERVIZIO SOCIO-EDUCATIVO CULTURALE
Cultura e spettacolo
Pubblica istruzione
Uff. Socio-assistenziale
SERVIZIO TRIBUTI E CANONI
SERVIZIO FINANZIARIO
Contabilità
Paghe e stipendi
Economato
RESPONSABILE
Dott.sa Giovanna Demurtas
RESPONSABILE
Ing. Paolo Alterio
RESPONSABILE
Rag. Alberto Mulas
RESPONSABILE
Dott.sa Simonetta Murino
RESPONSABILE
Geom Stefano Podda
VICESINDACO E ASSESSORE PUBBLICA
ISTRUZIONE E CULTURA Noemi Manca
ASSESSORE TURISMO E SVILUPPO ECONOMICO Marco Fanni
ASSESSORE ATTIVITA’ PRODUTTIVE, COMMERCIO, ARTIGIANATO E SPETTACOLO
Stefania Sestu
ASSESSORE BILANCIO, TRIBUTI E POLITICHE
GIOVANILI Francesca Mattana
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RUOLO PRINCIPALI COMPITI NEL SGA
Direzione:
Sindaco e Giunta Comunale
Assegna le risorse necessarie per attuare il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali. Si confronta costantemente con il Rappresentante della Direzione per valutare l’efficacia del sistema di gestione e per individuare le modalità di coinvolgimento del personale. Redige e approva la Politica ed il Programma Ambientale
Rappresentante della Direzione (R.D.A.)
Si assicura che il sistema sia attuato e mantenuto attivo in conformità alla ISO 14001. Riferisce alla Direzione sull’andamento del sistema e delle prestazioni ambientali.
Responsabile SGA Assicura che i requisiti stabiliti dal Sistema di Gestione Ambientale siano applicati e ne controlla le effettive prestazioni. Agisce in stretto contatto e con l’approvazione del Rappresentante della Direzione.
Responsabili di servizio Collaborano con il Responsabile ambientale (SGA) per garantire la corretta applicazione del sistema nel servizio che controllano e nell’attività che svolgono. Evidenziano eventuali problemi e disfunzioni e collaborano ad individuare i necessari miglioramenti relativamente alle attività sotto loro gestione.
Personale operativo Gli operatori effettuano le attività di loro competenza seguendo le specifiche indicazioni operative contenute nel sistema. Comunicano ai propri responsabili eventuali problemi di natura ambientale riscontrati nell’esecuzione delle attività
3.2 ATTIVITÀ E SERVIZI DEL COMUNE
Le attività svolte dal Comune e che hanno relazioni con l’ambiente sono riepilogate nella tabella che segue, dove vengono specificate le attività e la tipologia di gestione che il Comune attua su di essa, distinguendo tra diretta (ovvero sotto il pieno controllo dell’Amministrazione), indiretta (affidata a terzi) e associata (nei casi in cui l’Amministrazione compartecipa alla gestione insieme ad altri soggetti istituzionali).
Nel proseguo della relazione, ciascuna area di attività verrà dettagliatamente descritta mediante apposita scheda, completata con l’individuazione degli aspetti ambientali prodotti.
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Tabella 1 - Attività svolte dall’Amministrazione Comunale
ATTIVITÀ
GE
ST
ION
E
DIR
ET
TA
GE
ST
ION
E
IND
IRE
TT
A
GE
ST
ION
E
AS
SO
CIA
TA
Pianificazione generale, settoriale e rilascio autorizzazioni in materia di urbanistica, edilizia, acustica, viabilità, rifiuti
Progettazione opere pubbliche
Gestione di efficienza energetica, prevenzione incendi, produzione di rifiuti e consumi presso edifici e patrimonio
Gestione automezzi di proprietà
Manutenzione di strade e spazi pubblici di competenza comunale
Gestione di procedimenti di bonifica dei suoli inquinati
Vigilanza e controllo sul territorio
Autorizzazione, gestione e controllo di fiere, mercati e manifestazioni pubbliche
Attività di comunicazione ed educazione ambientale
Gestione aree verdi
Servizi di spazzamento, raccolta e trasporto di rifiuti
Servizi del centro di raccolta rifiuti comunale
Servizio di trasporto pubblico da e per le spiagge
Servizi di trasporto e mensa scolastici
Gestione degli impianti di illuminazione pubblica
Indirizzo e controllo del servizio idrico integrato mediante partecipazione ad Abbanoa SpA
Protezione civile intercomunale
Gestione delle emergenze ambientali
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4 IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
4.1 STRUTTURA DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
Il Sistema di Gestione Ambientale (SGA) implementato è lo strumento di cui il Comune si è dotato per rendere concreto l’impegno al rispetto dell’ambiente e attraverso il quale l’Amministrazione comunale gestisce le tematiche ambientali in modo globale, sistematico, coerente, integrato e nell’ottica del miglioramento continuo delle proprie prestazioni.
Il Regolamento EMAS definisce il SGA come quella parte del sistema complessivo di gestione comprendente la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le pratiche, le procedure, i processi e le risorse per sviluppare, mettere in atto, realizzare, riesaminare e mantenere la politica ambientale e per gestire gli aspetti ambientali.
In particolare, il SGA ha lo scopo di aiutare l’organizzazione a:
svolgere responsabilmente le proprie attività secondo modalità che garantiscano il rispetto dell’ambiente;
identificare, analizzare, prevedere, prevenire e controllare gli effetti ambientali;
aggiornare continuamente l’organizzazione e migliorare le prestazioni ambientali in relazione ai cambiamenti dei fattori interni ed esterni;
attivare, motivare e valorizzare l’iniziativa di tutti gli attori all’interno dell’organizzazione comunale, comunicando responsabilità e istruzioni ai vari livelli e formando gli addetti per una maggiore efficienza;
interagire con i soggetti esterni interessati o coinvolti nelle prestazioni ambientali e nelle attività dell’Ente, siano essi cittadini o fornitori, con lo scopo di motivare tutte le persone coinvolte verso maggiori risultati;
garantire il rispetto della normativa ambientale cogente.
Figura 4 - Schema di Sistema di Gestione Ambientale
impegno al rispetto
dell’ambiente
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La realizzazione di un SGA da parte dell’Amministrazione comunale è iniziata con la stesura del documento di Analisi Ambientale Iniziale, che ha permesso di stabilire la posizione del Comune rispetto all’ambiente e la situazione da cui partire per definire le azioni di miglioramento. Questa attività richiede all’organizzazione uno sforzo di analisi e di autovalutazione complessiva e dai suoi risultati dipende buona parte delle scelte in merito alla struttura organizzativa e alle caratteristiche del Sistema. Oltre ad una descrizione generale del territorio comunale, sono stati, infatti, individuati le attività e i servizi svolti direttamente dall’Amministrazione o affidati a terzi e sono stati identificati gli aspetti ambientali collegati (aspetti diretti o indiretti) e i relativi impatti che possono avere sull’ambiente, annualmente analizzati e valutati per definire quelli significativi da tenere sotto controllo.
È stata quindi definita la Politica Ambientale, documento guida per attuare e migliorare il sistema di gestione, che riflette l’impegno della Direzione al rispetto delle prescrizioni legali applicabili e delle altre prescrizioni, alla prevenzione dell’inquinamento e al miglioramento continuo. Accanto a questa, è stato approvato il Programma Ambientale che contiene gli obiettivi e traguardi che l’Amministrazione comunale si prefigge di raggiungere, definiti sulla base della conformità alle prescrizioni legali, della significatività degli aspetti ambientali identificati, delle possibilità di miglioramento date dalla tecnologia e della disponibilità finanziaria dell’Ente.
L’implementazione del SGA comprende una serie di attività quali il controllo sistematico delle normative in materia ambientale al fine di garantire conformità alle prescrizioni legali vigenti, la costante formazione e sensibilizzazione dei dipendenti comunali e dei fornitori di beni e servizi finalizzata al coinvolgimento ed alla partecipazione attiva di tutti alla corretta applicazione del SGA e al raggiungimento degli obiettivi di miglioramento, l’attività di comunicazione all’interno e all’esterno dell’Amministrazione con lo scopo di garantire la trasparenza del proprio operato e di informare tutti i soggetti interessati dell’efficacia del SGA adottato, delle prestazioni ambientali e dei traguardi raggiunti, la realizzazione di un sistema di monitoraggio basato su indicatori relativi agli aspetti ambientali significativi al fine di controllare nel tempo le prestazioni ambientali del Comune.
Sono state, inoltre, definite apposite misure di controllo e di intervento da adottarsi in caso di non conformità del SGA o di anomalie nello svolgimento delle attività aventi una valenza ambientale.
Il controllo complessivo del SGA implementato viene effettuato attraverso cicli di audit ambientali, volti a valutare l’efficacia e l’efficienza del Sistema ai fini del reale miglioramento delle prestazioni ambientali.
Annualmente il SGA è, inoltre, soggetto ad un processo di riesame con cui si rilevano le nuove opportunità nella logica del continuo miglioramento.
Infine il Comune utilizza la Dichiarazione Ambientale, richiesta dal Regolamento EMAS, per instaurare una comunicazione costante, chiara e coerente con cittadini e stakeholder per garantire l'accesso alle informazioni sull'ambiente.
analisi ambientale
iniziale
politica ambientale
programma ambientale
dichiarazione ambientale
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4.2 LA POLITICA AMBIENTALE
Il documento di Politica Ambientale è stato approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 18 del 15/07/2015, alla prima convocazione del Consiglio a seguito delle elezioni amministrative.
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4.3 LA CONFORMITÀ NORMATIVA
Le modalità di individuazione ed applicazione delle prescrizioni legali e delle altre disposizioni applicabili per le attività sotto il proprio diretto controllo sono stabilite e descritte all’interno di una opportuna procedura di sistema. Con l’ausilio di uno specifico elenco della normativa cogente, annualmente viene verificata la conformità dell’Amministrazione Comunale alla normativa ambientale.
Nel corso del 2015, le novità normative principali hanno riguardato:
la proroga delle sanzioni del SISTRI fino a dicembre 2015;
la proroga del termine di messa a norma antincendio per le nuove attività, con presentazione del progetto entro ottobre 2015 e ottenimento della conformità antincendio entro ottobre 2016;
la modifica del parametro di riferimento per definire la frequenza di manutenzione delle apparecchiature contenenti f-gas, che diventa la tonnellata equivalente di gas immesso in atmosfera;
l’obbligo di predisposizione ed affissione di attestati di prestazione energetica in quegli edifici, frequentati dal pubblico e con superficie superiore a 250 mq, di proprietà comunale;
la pubblicazione del nuovo Codice di Prevenzione Incendi;
la modifica della definizione di “produttore di rifiuti” e “deposito temporaneo” (L. 125/2015);
la modifica dell'Allegato D alla Parte IV del Testo unico ambientale in materia di "Elenco dei rifiuti", con la pubblicazione della procedura da utilizzare per la "Classificazione dei rifiuti";
la modifica della classificazione di rischio dei rifiuti introdotta dal Regolamento (UE) n. 1357/2014;
l’emanazione di misure per la promozione e il miglioramento dell’efficienza energetica che concorrono al conseguimento dell’obiettivo nazionale di risparmio energetico.
Tramite il SGA, l’Amministrazione Comunale tiene monitorati gli adempimenti normativi e i controlli da attuare relativamente al proprio patrimonio, in particolare per quanto riguarda la prevenzione incendi, le centrali termiche, i condizionatori, gli scarichi idrici e la manutenzione dei mezzi di proprietà.
Di seguito una sintesi della conformità normativa del Comune di Muravera.
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Tabella 2 - Sintesi dei principali aspetti di conformità normativa del Comune di Muravera
COMPARTO AMBIENTALE
SINTESI ADEMPIMENTO SITUAZIONE COMUNE MURAVERA
Autorizzazione scarichi idrici
In capo a Abbanoa SpA. Due edifici comunali con scarico al suolo, il CEA di Feraxi e la struttura in località Capo Ferrato, non hanno autorizzazione allo scarico, che sarà richiesta al termine dei lavori di ristrutturazione attualmente in corso
Acque
Approvvigionamento idrico L’approvvigionamento idrico avviene tramite acquedotti alimentati prevalentemente da pozzi esterni al territorio comunale.
Registro apparecchiature con Gas a Effetto Serra (GES)
Ove richiesto dalla normativa, gli impianti sono dotati degli specifici libretti. Le manutenzioni vengono eseguite con le tempistiche stabilite dal Regolamento.
Aria Requisiti formativi per manutentori apparecchiature con (GES)
Manutenzione affidata a ditta qualificata. Evidenze riscontrate in fase di affidamento incarico
Energia Impianti di condizionamento estivo ed invernale
Impianti forniti di libretti di efficienza energetica. Manutenzione affidata a ditta qualificata.
Rifiuti Centri di raccolta e raccolta differenziata
La percentuale di raccolta differenziata è pari al 76% (anno 2014). Due centri di raccolta aventi le caratteristiche strutturali definite dalla normativa.
Zonizzazione acustica del territorio
L’Amministrazione comunale ha redatto il Piano di classificazione acustica adottato con Deliberazione del C.C. n. 30 del 19/09/2011.
Rumore Redazione del Regolamento attività rumorose
L’amministrazione è dotata del Regolamento attività rumorose approvato in settembre 2015.
Elettromagnetismo Rispetto dei limiti
Il Comune di Muravera non dispone di un piano di localizzazione degli impianti di telefonia ma vengono seguite le indicazioni contenute nelle Linee Guida regionali. Le Stazioni Radio Base non sono ubicate in prossimità di recettori sensibili.
Sostanze pericolose Schede di sicurezza
in generale le attività di manutenzione che comportano impatti ambientali significativi sono affidate all’esterno. I prodotti chimici utilizzati per le piccole manutenzioni sono provvisti delle schede di sicurezza.
Non tutte le strutture sono in possesso di certificato di prevenzione incendi vigente ma tutte possiedono il parere di conformità al progetto.
Documenti per prevenzione incendio E’ in corso la presentazione della SCIA per la scuola Secondaria
di I grado e dell’Infanzia. Saranno presentate entro novembre 2015 le SCIA per il Museo Donna Sanna Sulis e per la Biblioteca comunale.
Manutenzione presidi La manutenzione dei presidi è affidata a ditte esterna qualificata. La sorveglianza è in capo a personale interno.
Prove di emergenza ed evacuazione
La prova di evacuazione è in programma entro settembre 2015, a seguito dell’approvazione del Piano.
Antincendio
Piano emergenza La redazione del Piano di emergenza è in corso.
Amianto Inventario, controllo e manutenzione
Effettuato l’inventario degli edifici. Permane una piccola copertura nel magazzino comunale dell’ex Mattatoio di cui è prevista la rimozione e per la quale è stato individuato il responsabile.
Acquisti verdi Acquisto materiali riciclati Il Comune utilizza il 100% di toner rigenerati. Ha inserito la richiesta di alimenti biologici nel bando per l’affidamento del servizio di mensa scolastica 2015
Serbatoi interrati Presenza e manutenzione Non sono presenti serbatoi interrati attivi.
Inquinamento luminoso
Realizzazione del Piano di Illuminazione pubblica
L’amministrazione è dotata del Piano di illuminazione approvato in settembre 2015.
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4.4 LA COMUNICAZIONE AMBIENTALE
Il Comune intende promuovere lo scambio di informazioni, oltre che fra il personale interno, anche con la cittadinanza e le parti interessate esterne, come richiesto da EMAS. Per tale ragione l’Amministrazione Comunale fornisce informazioni sugli aspetti ambientali e tecnici della propria attività tramite la distribuzione della Dichiarazione Ambientale alle parti interessate e a chiunque ne faccia richiesta. La Politica Ambientale e la Dichiarazione Ambientale sono pubblicate in formato elettronico sul sito internet del Comune (www.comune.muravera.ca.it).
Tutte le informazioni specifiche di carattere ambientale nonché le informazioni generali sugli avvenimenti socio-culturali e di spettacolo vengono pubblicate nel sito web del Comune.
I cittadini hanno la possibilità di comunicare con l’Amministrazione Comunale, fornendo suggerimenti e/o reclami tramite una sezione dedicata del sito web istituzionale, via e-mail e tramite la pagina facebook. Il Comune di Muravera registra i reclami eventualmente ricevuti da parte della popolazione, provvedendo a rispondere prontamente per risolvere qualsiasi problema. In genere, le lamentele ricevute si riferiscono all’ambito dell’abusivismo edilizio, della pubblica illuminazione, dei rifiuti e dei disturbi da rumore. Il Servizio competente alla risoluzione di tali problematiche è il Servizio Tecnico che si attiva direttamente sui controlli o interessa all’occorrenza le società terze che gestiscono i diversi servizi.
Nell’ambito del servizio di igiene urbana, il Comune di Muravera tramite la società De Vizia, ha realizzato una campagna di comunicazione e sensibilizzazione relativa al passaggio dalla raccolta con cassonetto stradale alla raccolta porta a porta. La campagna si è concentrata nel primo anno del servizio (attivato nel 2012) e prevedeva interventi distribuiti nei 5 anni dell’appalto.
Il primo anno sono state realizzate le seguenti iniziative:
campagna di visibilità con manifesti, striscioni, locandine;
invio lettera di presentazione delle nuove modalità di raccolta indirizzata a tutte le famiglie e le utenze non domestiche;
distribuzione di calendario della raccolta e booklet di approfondimento relativo alle modalità di conferimento;
allestimento di un info-stand per 5 fine settimane;
realizzazione di 8 serate informative con i cittadini e di spettacoli di eco-teatro all’interno delle strutture ricettive;
corso di riciclo creativo per la scuola.
Per gli anni successivi il piano di comunicazione in corso di attuazione prevede iniziative specifiche di promozione degli ecocentri comunali, la realizzazione di incontri con la cittadinanza, una campagna di controlli sui corretti conferimenti porta a porta, un corso di riciclo creativo per le scuole.
diffusione della politica
e della dichiarazione
ambientale
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Per quanto attiene alla comunicazione con l’esterno, è stato individuato un Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) i cui contatti sono disponibili sul sito istituzionale dell’Ente e la cui operatività è garantita dall’Ufficio Staff del Sindaco.
Il Comune di Muravera utilizza vari siti internet per comunicare con la cittadinanza e con i turisti:
sito web istituzionale: www.comune.muravera.ca.it
sito web istituzionale di promozione turistica: www.visitmuravera.it
sito web istituzionale sul turismo ambientale: www.greenmuravera.it
sito web istituzionale sulla sostenibilità ambientale: www.muraverasmartcity.it
sito web istituzionale sulla rete natura 2000: natura2000muravera.jimdo.com
Oltre ai siti web, il Comune ha attivato una pagina facebook -www.facebook.com/comunedimuravera- e ha in corso di attivazione un servizio di messaggistica (SMS) per l’aggiornamento costante sulle iniziative comunali.
siti web e social network
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5 ATTIVITÀ COMUNALI E ASPETTI AMBIENTALI
5.1 VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI
Nel processo di individuazione, analisi e valutazione degli aspetti ambientali sono stati considerati separatamente gli aspetti diretti, sui quali l’Amministrazione ha un controllo totale, e gli aspetti ambientali indiretti, quegli aspetti ambientali prodotti da soggetti terzi distribuiti sul territorio comunale (es. cittadini, aziende, enti terzi) e sui quali l’Amministrazione Comunale ha un controllo limitato o meramente di indirizzo.
Il processo ha, inoltre, tenuto in considerazione tutte le possibili condizioni di svolgimento delle attività: condizioni di normalità (attività di routine), di anormalità (casi particolari ma prevedibili; es. manutenzione, spegnimento-accensione impianti) e di emergenza (casi estremi e non prevedibili).
Dopo aver individuato ed analizzato gli aspetti ambientali connessi alle varie attività e gli impatti che essi generano sull’ambiente, il Comune ha condotto la valutazione dei propri aspetti ambientali, sulla base dell’analisi di tutte le informazioni e dei dati raccolti, e valutando il singolo aspetto secondo la rilevanza ambientale, la rispondenza ai requisiti legislativi, i rapporti con le parti terze interessate e l’adeguatezza tecnico-economica, allo scopo di classificare gli aspetti ambientali presenti in significativi e non significativi, e prioritari o non prioritari:
significativi: aspetti per i quali il miglioramento è possibile e si realizza mediante un controllo più efficace, monitoraggi programmati ed una corretta gestione delle attività, rese, talvolta, più efficaci dall’applicazione di specifiche procedure e/o documenti del Sistema di Gestione Ambientale (aspetti con percentuali superiori al 45% del parametro Significatività);
prioritari: aspetti ambientali meritevoli di valutare il conseguimento di un obiettivo ambientale di miglioramento (con percentuali superiori al 55% del parametro Priorità).
Per classificare ogni aspetto ambientale e per identificare quelli più significativi, viene utilizzata una matrice di classificazione, inserita in una procedura informatica, ottenuta dall’incrocio tra criteri di valutazione e classi di impatto, attribuendo ad ogni classe un valore da 1 a 4. Vedi l’appendice 2 per maggiori dettagli.
5.2 DESCRIZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI SIGNIFICATIVI
Nel presente paragrafo sono presentate le attività comunali più importanti e gli aspetti ambientali significativi ad esse collegati. Gli aspetti ambientali non significativi non sono riportati nella presente relazione; l’Amministrazione comunque garantisce un controllo e la rivalutazione periodica di tutti gli aspetti.
aspetti ambientali
significativi e
prioritari
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ASPETTO AMBIENTALE ASPETTO
SIGNIFICATIVO?
CONTROLLO GESTIONALE
Emissioni di sostanze lesive all’ozono atmosferico proprie in condizioni di emergenza
si DIR
Emissioni di gas ad effetto serra proprie in condizioni di emergenza si DIR
Inquinamento luminoso da fonte propria in condizioni normali si DIR
Consumo di materiale di cancelleria presso gli edifici comunali in condizioni normali
si DIR
Emissioni in caso di incendio proprio in condizioni di emergenza si DIR
Consumo di risorsa idrica propria in condizioni normali si DIR
Consumo di energia elettrica propria in condizioni normali si DIR
Emissioni da traffico veicolare altrui in condizioni normali si INDIR++
Consumo di risorse naturali in condizioni normali si INDIR++
Consumo di suolo in condizioni normali si INDIR++
Rifiuti solidi urbani in condizioni normali si INDIR+
Consumo di risorse naturali (incendio) in condizioni di emergenza si INDIR+
Rifiuti speciali dalle operazioni di bonifica in condizioni anomale si INDIR+
Campi elettromagnetici da impianti a bassa e alta frequenza in condizioni normali
si INDIR+
Emissioni da attività produttive, commerciali, artigianali in condizioni normali
si INDIR-
Consumo di energia elettrica altrui in condizioni normali si INDIR-
Rumore da transito automezzi e/o traffico veicolare in condizioni normali si INDIR-
Rumore da attività temporanee (fiere, manifestazioni) altrui in condizioni normali
si INDIR-
Si presenta di seguito una descrizione degli aspetti significativi o comunque importanti per l’attività che svolge il Comune di Muravera.
5.2.1 Gestione e tutela della risorsa idrica
Con delibera n. 25 del 29/12/2004 dell’assemblea dell’Autorità d’Ambito Ottimale della Sardegna è stata affidata ad Abbanoa S.p.A., società pubblica partecipata dai Comuni della Sardegna, la gestione del Servizio Idrico Integrato. Abbanoa S.p.A. garantisce dunque l’erogazione dei servizi di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili e diversi, di fognatura e depurazione di acque reflue, e provvede inoltre alla progettazione, realizzazione e gestione delle opere.
Nel Comune di Muravera la rete idrica è lunga 55 km circa. L’approvvigionamento idrico nel comune è garantito attraverso il sistema acquedottistico individuato come “Schema 39 "Sud-Orientale" nel Piano regionale degli acquedotti, redatto nel 2001 e revisionato nel 2006. A servizio dei centri abitati presenti nel comune di Muravera, il Piano censisce gli acquedotti "Is Tuarredas" (sul territorio di Villaputzu), alimentato dai pozzi omonimi con 30,00 l/s tutti per Muravera, con sviluppo complessivo della
55 km di rete idrica
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condotta pari a 3,15 km, e "Monte Nai - Capo Ferrato" (che serve Costa Rei) alimentato dai pozzi San Priamo (frazione del Comune di San Vito) con 70,00 l/s complessivi, con sviluppo complessivo della rete di adduzione pari a 23,050 km. Il nuovo acquedotto in esercizio dal 2011 è alimentato da 5 pozzi in località Feraxi.
Non sono noti i consumi a livello territoriale, mentre sono stati verificati i consumi del patrimonio comunale in termini di consumo annuo totale e per uso finale. I dati, aggiornati a marzo 2015, provengono dalle fatture emesse da Abbanoa SpA e, per il primo trimestre 2015, dalle letture effettuate dal Comune.
Grafico 2 - Consumi idrici totali del patrimonio comunale. Fonte dati: Comune di Muravera – Servizio Finanziario
Dal 2011 al 2014 i consumi idrici del patrimonio comunale mostrano un andamento altalenante con tendenza alla diminuzione, passando da 45.012 litri del primo ai 25.112 litri dell’ultimo anno. Sono ancora parziali i dati del 2015 che una volta completi evidenzieranno però un nuovo incremento rispetto all’anno precedente. Va precisato che, dati i tempi lunghi di emissione delle fatture di saldo da parte di Abbanoa S.p.A. non rendono del tutto attendibili i dati degli anni più recenti, basati su fatture di anticipo che potrebbero poi venire rettificate (cosa peraltro già avvenuta rispetto al quadro ambientale dell’Analisi Ambientale Iniziale).
consumi idrici in
diminuzione
mar 2015
(litri)
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Tabella 3 - Consumi idrici del patrimonio comunale per tipologia di edificio. Fonte dati: Comune di Muravera – Servizio Finanziario
ANNO MUNICIPIO SCUOLE ALTRI EDIFICI IRRIGAZIONE ABBEVERATOI E FONTANE TOTALE
2011 1.069 2.785 24.516 4.103 12.539 45.012
2012 1.625 3.375 9.687 18.605 4.148 37.440
2013 1.986 5.712 16.826 10.930 7.472 42.926
2014 669 3.970 16.890 1.303 2.280 25.112
marzo 2015 1.511 4.579 11.182 3.325 1.732 22.329
La rete fognaria comunale e il recapito dei reflui
Per quanto concerne la rete fognaria, essa ha un’estensione sul territorio comunale di circa 18 km di rete mista, in cui non è stata effettuata la separazione delle acque bianche dalle acque nere.
Il Comune di Muravera è in attesa dei dati relativi alle utenze allacciate alla rete fognaria richiesti al gestore del Servizio Idrico Integrato. Allo stato attuale, permangono alcune aree o strutture non allacciate ma dotate di depuratore: si tratta del Campeggio 4 Mori, del Campeggio Torre Salinas, della lottizzazioni “Albergo Colostrai” e “Feraxi”. Sono dotate invece di vasca imhoff le strutture di proprietà comunale di Feraxi (Centro di Educazione Ambientale) e l’edificio di Capo Ferrato, entrambi chiusi per ristrutturazione al momento della stesura del presente rapporto. La riapertura è prevista per l’autunno 2015.
I reflui collettati dalla rete fognaria vengono inviati al depuratore consortile situato in località Bingia de Sus, il cui ente titolare è il Comune di Muravera ma su cui convergono anche gli abitati dei comuni di San Vito e Villaputzu. Sul depuratore sono attualmente in corso gli interventi di completamento volti ad adeguare l’impianto ai requisiti richiesti per l’uso irriguo delle acque trattate e a potenziare lo stesso dall’attuale capacità di 24.419 abitanti equivalenti fino alla capacità di 33.630 a.e.. Sul territorio comunale è presente un ulteriore depuratore, in località Costa Rei, che serve l’abitato di Costa Rei e quello del comune di Castiadas.
Le acque di balneazione
Lungo la costa muraverese l’ARPAS monitora 19 punti distribuiti tra Costa Rei (7) e il resto del litorale (12). I parametri microbiologici monitorati (Escherichia coli e Enterococchi intestinali) hanno restituito nell’estate 2015 una situazione di buona qualità delle acque di balneazione, anche in corrispondenza degli sbocchi a mare dei corsi d’acqua.
Programma ambientale
Obiettivo 2: Gestione sostenibile della risorsa idrica
efficace depurazione
e mare pulito
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5.2.2 Qualità dell’aria
All’interno del territorio comunale non sono presenti centraline fisse per il controllo della qualità dell’aria. Esiste una rete di monitoraggio dal 2008 gestita dall'ARPAS costituita da 44 centraline automatiche di misura dislocate nel territorio regionale nessuna delle quali, considerata la distanza e la differenza di contesto, può costituire riferimento utile per la valutazione della qualità dell’aria sul territorio di Muravera. In occasione della “Realizzazione dell'inventario regionale delle sorgenti di emissione”, aggiornato al 2005, la Regione Sardegna ha predisposto uno studio organico circa lo stato della qualità dell’aria nel territorio regionale. Per il territorio comunale di Muravera non sono state rilevate criticità né per la protezione della salute umana né per la protezione della vegetazione. Il comune è stato individuato come “zona di mantenimento” in cui, cioè, l’indirizzo regionale è relativo al mantenimento di una buona qualità dell’aria; sulla base del lavoro fatto dalla Regione, insomma, Muravera non è soggetta né a misure di risanamento né a particolari misure di controllo e monitoraggio.
Con delibera della Giunta Regionale n. 52/19 del 2013 la Regione Sardegna ha adottato una suddivisione del territorio in zone e agglomerati omogenei dal punto di vista della qualità dell’aria ambiente valutando, per ciascun territorio comunale, l’orografia, la climatologia, la distribuzione demografica e, in maniera più significativa, la quantità di emissioni derivante dal censimento regionale delle fonti di emissione. Il comune di Muravera ricade nella zona definita “rurale”, i cui caratteri distintivi sono la presenza di livelli emissivi dei vari inquinanti piuttosto contenuti, la presenza di poche attività produttive isolate e, generalmente, un basso grado di urbanizzazione.
Nel territorio Comunale non è attivo alcun Piano Urbano del Traffico, alla cui redazione l’Amministrazione non è tenuta per legge.
5.2.3 Gestione rifiuti urbani
Dall’aprile 2012 e sino al 2017 il Comune di Muravera ha affidato alla società De Vizia Transfer S.p.a. l’incarico per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti urbani (raccolta con modalità porta a porta, trasporto, smaltimento), che comprende anche la gestione degli ecocentri comunali del capoluogo e di Costa Rei.
Sono raccolte in modo differenziato le seguenti frazioni: secco non riciclabile, umido, rifiuto vegetale, carta e cartone, vetro e lattine, plastica, ingombranti.
Dei due ecocentri comunali, quello di Muravera funziona a regime mentre quello di Costa Rei, realizzato dalla società De Vizia come da appalto, è in attesa di perfezionamento degli impianti. Nell’ecocentro ciascun cittadino può conferire gratuitamente tutte le tipologie di rifiuto ad eccezione del secco non riciclabile e, in particolare, quelle per le quali non è previsto un servizio di raccolta dedicato. A supporto della struttura è inoltre operativo un ecometro mobile. Presso gli ecocentri, inoltre, sono collocati 2 dei 7
mantenimento della buona
qualità dell’aria
2 ecocentri comunali
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cassonetti di raccolta per gli oli vegetali esausti di origine domestica distribuiti sul territorio comunale. A fine 2014 la ditta LEM, che si occupa del ritiro, ha provveduto alla distribuzione porta a porta di un kit per lo smaltimento degli oli.
La società De Vizia è responsabile anche del servizio di presidio e controllo, con cadenza almeno mensile, di tutto il territorio comunale per l’individuazione di rifiuti abbandonati su strade ed aree pubbliche o su strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico, ed è tenuta ad eseguire le operazioni di raccolta e pulizia dei punti abusivi di scarico, anche su segnalazione dell’Amministrazione comunale. Si occupa inoltre della raccolta dei rifiuti prodotti dalle attività cimiteriali.
La produzione di rifiuti urbani sul territorio comunale mostra una tendenza alla diminuzione nel periodo dal 2012 al 2014, passando da 5.682 tonnellate a 4.687 tonnellate, con una variazione del 18%. Il quantitativo di rifiuti pro capite conferma sostanzialmente questa tendenza, anche se rimane elevato rispetto alla media provinciale: per il 2013, l’anno più recente per cui si dispone di entrambi i dati, il comune di Muravera ha una produzione pro capite di 871,9 Kg/ab contro i 444 della provincia di Cagliari. Tale distanza, che accomuna tutti i comuni costieri a vocazione turistica, è determinata dall’incidenza della popolazione fluttuante cui l’ARPAS attribuisce una produzione di rifiuti quantitativamente paragonabile a quella della popolazione residente.
La percentuale di raccolta differenziata dimostra un miglioramento costante dal 2010 al 2014, passando dal 50% al 76%. Il 14° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna cita Muravera tra i migliori comuni sardi nella fascia di popolazione compresa tra 5.000 e 10.000 abitanti con riferimento a tutte le tipologie di rifiuto.
Tabella 4 - Rifiuti prodotti dai cittadini nel territorio comunale. Fonte dati: Comune di Muravera – Servizio Tecnico
2012 2013 2014 luglio 2015
RACCOLTA DIFFERENZIATA
Carta e cartone 169,86 195,13 192,54 100,6 Carta e cartone
Carta e cartone 222,62 245,06 261,19 148,2
Plastica 125,59 151,51 222,64 117,1 Plastica
Plastica - - 4,92 4
Multimateriale Raccolta multi materiale - 411,88 489,62 259,8
Vetro Vetro 409,31 67,72 - -
Verde Verde 1.087,72 958,28 1.067,94 505,1
FORSU Organico 921,06 1.105,96 1.182,90 629,1
Pneumatici 0,68 - -
Stracci e indumenti smessi - - 2 1,3
Altro recuperabile
Legno 12,18 27,87 26,42 31
76% di raccolta differenziata
elevata produzione
pro capite di rifiuti
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Metalli 60,68 37,52 40,18 22,3
Cartucce e toner per stampa - - 0,2 0,1
Oli e grassi vegetali - - 1,29 0,8
Farmaci e medicinali 0 0,19 0,31 0,2
Pile e batterie 1,78 1,84 3,56 1,1
Fanghi delle fosse settiche 2 - -
Rifiuti particolari
Neon 0,33 0,16 0,275 0,3
Inerti Inerti e rifiuti da costruzione/demolizione - - 50
Beni durevoli e apparecchi fuori uso 11,54 17,2 13,48 6,8
Beni durevoli e apparecchi fuori uso 9 12,8 13,77 8,1 RAEE
Beni durevoli e apparecchi fuori uso 27,46 34,38 32,11 19
Totale raccolta differenziata 3.059,81 3.269,5 3.605,345 1.854,9
di cui rifiuti pericolosi 20,87 30,16 27,53 15,2
RIFIUTI NON DIFFERENZIATI
Cimiteriali 0 0 0 0
Rifiuti urbani non differenziati 2.185,02 1.323,15 1.067,07 581,9
Spazzamento strade 0 0 dati non ancora
disponibili
Residuo
Ingombranti 12,48 17,95 14,42 13,7
Totale indifferenziato 2.197,5 1.341,1 1.081,49 595,6
TOTALE (INDIFFERENZIATO + RACCOLTA DIFFERENZIATA) 5.257,31 4.610,6 4.686,835 2.450,5
Grafico 3 - Rifiuti prodotti nel territorio comunale. Fonte dati: Comune di Muravera - Servizio Tecnico; ARPAS
(tonnellate)
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Grafico 4 - Percentuale di raccolta differenziata. Fonte dati: Comune di Muravera - Servizio Tecnico; ARPAS
5.2.4 Pianificazione e gestione del rumore
L’Amministrazione comunale ha redatto un Piano di classificazione acustica adottato con Deliberazione del C.C. n. 30 del 19/09/2011 e approvato nel settembre 2015 il Regolamento per la disciplina delle attività rumorose.
Il Piano di Classificazione acustica individua due situazioni (via Roma, in corrispondenza dell’Ospedale San Marcellino e della Scuola Agraria) per le quali il Comune di Muravera dovrebbe provvedere a un monitoraggio acustico al fine di accertare l’eventuale superamento dei limiti di legge rilevato in fase di redazione del Piano o l’infondatezza. Lo stesso Piano precisa infatti che l’apertura del nuovo tracciato dell’Orientale Sarda, avvenuto mentre lo strumento era in corso di predisposizione, ha assorbito
Programma ambientale
Obiettivo 3: Risparmio carta in Comune
Obiettivo 4: Integrazione di criteri ambientali in tutte le fasi di acquisto dell’ente tramite potenziamento del GPP (Green Public Procurement)
Obiettivo 6: Aumento della percentuale della raccolta differenziata e miglioramento delle strutture ad essa connesse
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un ingente volume di traffico che precedentemente ricadeva sulla sola via Roma, determinando un apparente miglioramento da verificare tramite apposite misurazioni.
Il Piano di Classificazione acustica non ha invece individuato la necessità di interventi di risanamento acustico da parte di soggetti privati.
5.2.5 Gestione energetica
Il Comune ha affidato il servizio di fornitura dell’energia elettrica a Enel Energia per quanto riguarda gli edifici comunali e l’illuminazione pubblica. Dal luglio 2012 e per la durata di 9 anni ha poi affidato alla ditta GEMMO S.p.a. il servizio di conduzione e manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica che comprende anche l’acquisto dell’energia elettrica.
La GEMMO ha preso inizialmente in carico 1.631 punti luce e ha acquisito nel tempo quelli installati nelle nuove espansioni urbane giungendo, nel 2014, a un totale di 1.761 punti luce. Come previsto dalla convenzione, ha avviato la sostituzione dei corpi illuminanti preesistenti con corpi LED, allo stato attuale installati su 1.527 punti luce.
Nel 2014 il Comune ha installato un impianto fotovoltaico sulla sede del Centro di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità “Naturalia” con potenza di 4 kilowatt. E’ invece di prossima installazione un impianto con potenza di 3 kilowatt in località Capo Ferrato, dove è presente un edificio ex ERSAT ora di proprietà del Comune che è attualmente in fase di ristrutturazione per essere destinato a ospitare attività attinenti con l’educazione ambientale.
Consumi di energia elettrica territoriali
I consumi di energia elettrica del territorio comunale sono sostanzialmente stabili nel periodo dal 2006 al 2013, con lievi oscillazioni annuali determinate prevalentemente dal settore terziario, che include i consumi per illuminazione pubblica, quelli del patrimonio comunale e del terziario privato. Nel 2013, il 51% dei consumi totali era in capo al terziario, il 33% alla residenza, il 14% al settore industriale e 1,5% all’agricoltura. Sono stati richiesti a Enel, ma non sono ancora nella disponibilità del Comune, i dati aggiornati a luglio 2015.
Tabella 5 - Consumi di energia elettrica del territorio comunale. Fonte dati: ENEL
ANNO TERZIARIO RESIDENZA AGRICOLTURA INDUSTRIA TOTALE PRO CAPITE
2006 12.850,79 9.400,30 409,36 3.900,04 26.560,48 5,28 2007 11.161,81 9.378,42 488,58 4.772,21 25.801,02 5,01 2008 13.296,44 9.589,92 521,35 3.882,23 27.289,94 5,27 2009 11.521,16 10.033,63 471,80 2.646,32 24.672,91 4,72 2010 12.944,79 9.789,83 558,14 3.493,52 26.786,28 5,07 2011 14.644,28 9.486,41 526,31 3.878,10 28.535,10 5,54 2012 14.747,30 9.756,98 515,73 3.568,09 28.588,10 5,51 2013 13.872,44 9.139,74 438,49 3.787,92 27.238,59 5,15
illuminazione pubblica a LED
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Grafico 5 - Consumi di energia elettrica del territorio comunale. Fonte dati: ENEL
Consumi di energia elettrica del Comune
I dati sono stati ricavati dalle fatture emesse da Enel Energia, fornitore di cui si avvale il Comune di Muravera, cui vengono sommati i dati di consumo per anno forniti dalla GEMMO S.p.A., società che ha in carico la manutenzione e il funzionamento della quasi totalità degli impianti di illuminazione pubblica.
Tabella 6 - Consumi di energia elettrica. Fonte dati: Comune di Muravera – Servizio Finanziario e Servizio Tecnico
2012 2013 2014 luglio 2015
MWh % MWh % MWh % MWh %
Edifici comunali 1.095,55 52,80 516,14 47,91 1.298,05 75,45 255,27 60,59
Illuminazione pubblica 979,30 47,20 561,25 52,09 422,46 24,55 166,06 39,41
Consumi totali 2.074,85 100,00 1.077,38 100,00 1.720,51 100,00 421,32 100,00
Nel primo anno considerato, il 2012, gli edifici comunali determinano la quota prevalente dei consumi elettrici, anche se superiore di poco al 50% del totale; dopo una leggera diminuzione nell’anno successivo, a partire dal 2014 l’incidenza percentuale aumenta sensibilmente per gli edifici e diminuisce per l’illuminazione, quando il gestore della rete di illuminazione pubblica ha eseguito la maggior parte degli interventi di sostituzione dei corpi illuminanti preesistenti con corpi a LED (1.527 su 1.761).
Per l’illuminazione pubblica la tendenza nel periodo è in effetti al contenimento progressivo dei consumi che, nonostante l’incremento dei punti luce (da 1.631 a 1.761), passa dai 979,30 MWh del 2012 ai 422,46 MWh del 2014, con una riduzione del 54%.
(MWh)
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Per gli edifici, invece si rileva un aumento dei consumi nel periodo, nonostante il 2013 abbia fatto registrare un calo rispetto all’anno precedente. Tale calo è attribuibile in parte all’acquisizione degli impianti di sollevamento di Feraxi da parte dal gestore del Servizio Idrico Integrato (i cui consumi non sono più di competenza del Comune di Muravera) e dall’emissione da parte dell’Enel di fatture basate su consumi stimati (orientativamente relativi al secondo semestre 2012, a tutto il 2013 e al primo semestre 2014) che sono stati diffusamente rettificati in aumento nelle fatture del 2014.
Grafico 6 - Consumi di energia elettrica del patrimonio comunale per categoria di struttura. Fonte dati: Comune di Muravera – Servizio
Finanziario
Con riferimento al 2014, l’anno più recente per il quale si dispone di dati completi, tra gli edifici comunali i consumi maggiori sono dovuti agli edifici scolastici. Il dato elevato attribuito agli “Altri edifici” non riconducibili a una precisa categoria vede il contributo di due grandi utenze (Campo Sportivo e San Giovanni) che, insieme, costituiscono circa il 70% della voce.
Gli impianti termici e i consumi di combustibile
Sul totale degli edifici di proprietà comunale, solo 6 sono dotati di impianto di riscaldamento alimentato a gasolio, per 5 dei quali il Comune ha piena competenza sui consumi, provvedendo anche agli acquisti, mentre per l’impianto della sede assegnata ai Carabinieri conserva la sola competenza sulla manutenzione. Per quanto riguarda il gasolio utilizzato per il riscaldamento del Municipio, della Scuola dell’Infanzia, della scuola elementare e media di viale Rinascita e della Scuola elementare di piazza Sant’Antonio, i dati disponibili hanno un andamento altalenante e non consentono di individuare una tendenza chiara, se non per la Scuola media che negli ultimi 3 hanno fa registrare una leggera progressiva riduzione dei consumi.
aumento dei consumi del
patrimonio edilizio
5 impianti di riscaldamento
a gasolio
(MWh)
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Nel 2014 sono stati acquistati 21.642 litri di combustibile contro i 24.944 dell’anno precedente, con una riduzione del 13%. Nel 2012 si è registrato il quantitativo minore del periodo, pari a 20.141 litri di combustibile. Sono ancora parziali i dati del 2015, relativi gli acquisti effettuati all’inizio dell’anno, che paiono in linea con quelli effettuati l’anno precedente.
Grafico 7 - Acquisti di gasolio per riscaldamento. Fonte dati: Comune di Muravera – Servizio Finanziario
In merito al consumo di combustibile per automezzi, il Comune di Muravera possiede 22 veicoli di cui 7 alimentati a gasolio, 11 a super senza piombo e 4 a miscela. Gli acquisti di combustibile sono effettuati da ciascun Servizio per i mezzi di propria competenza.
Grafico 8 - Consumi di carburante per automezzi. Fonte: Comune di Muravera - Servizio Amministrativo e Servizio Tecnico
(litri)
(litri)
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I consumi complessivi si riducono dal 2011 al 2014 passando per il gasolio da 5.065 a 2.643 litri con una riduzione costante nel periodo, e da 5.687 a 4.731 litri per la benzina senza che sia, però, altrettanto chiara la tendenza (in attesa di dati dal Servizio Amministrativo per integrazione 2015).
Ai sensi di quanto richiesto dal Regolamento Emas III, l’Amministrazione ha calcolato il consumo totale diretto di energia, sommando il consumo di energia elettrica (prelevata dalla rete nazionale), il consumo di gasolio per il riscaldamento degli edifici comunali ed il consumo di combustibili per autotrazione, espresso in GJ. I valori, totali e relativi, sono riportati nella tabella sottostante.
Tabella 7 - Consumo totale diretto di energia
U.M. VALORI
Consumo di energia da utilizzo di energia elettrica GJ 7.435,35
Consumo di energia da utilizzo di gasolio per autotrazione GJ 862,186
Consumo di energia da utilizzo di benzina per autotrazione GJ 151,84
Consumo di energia da utilizzo di gasolio per riscaldamento locali GJ 770,21
Consumo di energia totale GJ 9.219,59
N° addetti n. 49
Consumo di energia totale / addetti _ 188,15
5.2.6 Gestione e bonifica dei suoli
Per quanto riguarda le aree da bonificare, sono presenti sul territorio comunale due discariche dismesse di rifiuti urbani, una in località Sa Sedda de is Pramas e l’altra in località Serra Margianis. Per una sola, quella di Muravera, nel 2004 è stata fatta una prima campagna di saggi per la caratterizzazione che non ha restituito situazioni critiche ed è stato recentemente finanziato dalla Regione Sardegna un secondo intervento di caratterizzazione che deve ancora essere realizzato. Gli interventi risultavano programmati già dal Piano regionale delle bonifiche del 2003.
Da segnalare, infine, la presenza della cava dismessa di Baccu Arrodas, attiva sino alla fine dell’Ottocento per la coltivazione dell’argento e oggetto di ulteriori ma infruttuosi permessi nella seconda metà del Novecento, per la
Programma ambientale
Obiettivo 1: Diminuzione dei consumi di energia elettrica
Obiettivo 5: Produzione di energia da fonti rinnovabili
3 siti dismessi
da bonificare
riduzione dei consumi
di carburante
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quale il Comune ha affidato alla società IFRAS il progetto degli interventi di messa in sicurezza d’urgenza.
5.2.7 Individuazione e gestione delle emergenze ambientali
Piano di emergenza
I piani di emergenza comunali servono quale strumento imprescindibile a supporto dell’Autorità di Protezione Civile per fronteggiare gli eventi calamitosi al fine di attuare le misure volte alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità.
Con delibera n. 2 del 13 gennaio 2014, la Giunta Comunale ha istituito il Centro Operativo Comunale (C.O.C.), individuato i responsabili delle funzioni di supporto e approvato le procedure di protezione civile da attivare in caso di emergenza per rischio idrogeologico e idraulico, sulla base delle quali sta procedendo all’acquisto e all’installazione dei dispositivi. Nel luglio 2015 sono stati installati i megafoni per il sistema di allerta ed è in fase di completamento (entro il 2015) il Piano di Protezione Civile.
Il Sindaco è l’autorità comunale di Protezione Civile e ha competenze sia nelle fasi di previsione e prevenzione che in quelle di soccorso e superamento delle emergenze. Sono invece attribuite all’Unione dei Comuni le competenze di pianificazione, al Servizio Tecnico del Comune la competenza sui mezzi e le attrezzature e quella relativa al censimento dei danni; risultano di competenza del Servizio Amministrativo, Ufficio di Polizia Locale, le competenze relative ai servizi essenziali di attività scolastica e telecomunicazioni e alla viabilità.
Rischio incendio e rischio sismico
Per quanto riguarda il rischio incendio, il Piano Regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi 2014 - 2016 attribuisce a Muravera un indice di pericolosità 3 – medio e un indice di rischio 4 – alto. Il Comune dispone del Catasto delle aree percorse da incendio. In termini di rischio sismico il comune di Muravera – al pari dell’intera regione - è classificato come zona 4 a sismicità molto bassa.
Rischio inondazioni e fenomeni franosi
La definizione delle aree a rischio idraulico e geomorfologico viene effettuata dal Comune di Muravera nell’ambito della procedura di adeguamento del UC al PAI – Piano di Assetto Idrogeologico e al Piano Stralcio delle Fasce Fluviali adottato in via definitiva dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino della Regione Sardegna con Delibera n.1 del 20.06.2013. Il PSFF individua delle criticità relative al corso del Flumendosa nella sua parte fociva che, dall’abitato di San Vito, interessa il territorio di Muravera. In conseguenza dell’adozione definitiva del Piano, il Comune ha predisposto uno studio relativo all’intero territorio sotto il profilo della pericolosità idraulica e geologica che è al momento in corso di valutazione da parte dell’ADIS - Agenzia del Distretto Idrografico della Sardegna.
completamento del Piano di Protezione
Civile
criticità alla foce del
Flumendosa
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Attività industriali e rischio di incidente rilevante
Nel territorio comunale non sono presenti industrie a rischio di incidente rilevante ai sensi del D.Lgs. 334/99 e ss.mm.ii., ma sono presenti alcune strutture che, in occasione di altre tipologie di evento calamitoso, possono fungere da moltiplicatori di rischio. Si individuano come tali, in particolare, il depuratore consortile e gli ecocentri.
Complessivamente, comunque, il territorio è da considerarsi a rischio chimico industriale di basso grado.
5.2.8 Pianificazione, gestione e controllo del territorio
L’Amministrazione Comunale si occupa, relativamente alla gestione del territorio comunale, delle seguenti principali attività con attinenza ambientale:
pianificazione generale del territorio (con la stesura del Piano Urbanistico Comunale e relative varianti nonché del Piano di Utilizzo dei Litorali) e piani attuativi e di settore;
redazione dei Piani di gestione delle aree della rete Natura 2000;
gestione autorizzazioni distributori di carburante;
gestione provvedimenti abilitativi per insediamenti produttivi;
rilascio delle concessioni o autorizzazioni edilizie;
verifica di conformità delle Segnalazioni Certificate di Inizio Attività (SCIA) e delle DIA.
Attualmente il Comune di Muravera è disciplinato dal PRG vigente, approvato con Decreto 153/u del 19/02/1982, in attuazione del quale risultano predisposti una serie di piani attuativi relativamente alla zone omogenee A, C, D, F e G. Per la Zona A risulta vigente il Piano particolareggiato del centro storico, approvato con deliberazione del Commissario ad Acta n. 2 del 10/10/99 e attualmente sottoposto a verifica di coerenza con il Piano Paesaggistico Regionale.
L’Amministrazione comunale si è dotata del Piano Urbanistico Comunale redatto ai sensi della L.R. 45/89, adottato con delibera del Commissario ad Acta del 24/05/2005 ma non ancora efficace. E’ infatti intervenuta nel 2006 l’entrata in vigore del Piano Paesaggistico Regionale che ha richiesto l’adeguamento dei PUC, procedura che il Comune di Muravera ha tuttora in corso.
Per quanto riguarda il PUC, è stata avviata la procedura di Valutazione Ambientale Strategica nell’ambito della quale risultano già predisposti il Rapporto Ambientale e la Sintesi non tecnica. E’ altresì in corso la VAS del piano di gestione del S.I.C. “Stagni di Colostrai e delle Saline” e della Z.P.S. “Stagni di Colostrai” di cui il S.I.C. è parte, in corso di aggiornamento, mentre per gli altri 3 siti Natura 2000, la cui gestione è di competenza del Comune di Muravera, è stata effettuata la verifica di assoggettabilità a VAS con esito
adeguamento del PUC
al PPR
Valutazione Ambientale Strategica
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negativo. La verifica di assoggettabilità effettuata dal Comune di Castiadas nell’ambito dell’aggiornamento del Piano di gestione del S.I.C. “Santa Giusta”, che ricade parzialmente anche nel territorio di Muravera, ha dato ugualmente esito negativo.
E’ di prossimo imminente avvio la VAS del Piano di Utilizzo dei Litorali ed è attualmente in corso lo screening previsto dalla procedura di VIA per il progetto di completamento della viabilità che collega Capo Ferrato a Feraxi.
Il Comune non dispone di un Piano di localizzazione degli impianti di telefonia mobile e radiotelecomunicazioni, sulla cui redazione la Regione non ha ancora legiferato, ma applica le direttive regionali in materia nell’istruttoria delle richieste. Inoltre non è dotato di Piano Urbano del Traffico, non raggiungendo i limiti di popolazione al di sopra del quale subentra l’obbligo normativo.
5.2.9 Gestione fiere, mercati e manifestazioni pubbliche, vigilanza
Muravera ospita una manifestazione di forte richiamo a livello regionale, la Sagra degli agrumi, che si svolge ogni anno dal 1972 nel periodo di Pasqua. Tra le altre manifestazioni, quelle più rilevanti dal punto di vista ambientale sono quelle che ricadono nei mesi estivi di luglio e agosto: Maskaras, carnevale estivo, e la festa religiosa di Sant’Agostino. Si possono, poi, segnalare la festa religiosa del patrono San Nicola di Bari e quella di Santa Lucia, che cadono entrambe in dicembre, e il Natale Muraverese con eventi e mercatini in piazza.
L’ufficio di Polizia Municipale si impegna a garantire il regolare svolgimento degli eventi ed effettua attività di controllo sul territorio anche ai fini ambientali, facendo seguito sia a segnalazioni da parte dei cittadini che da parte dell’Ufficio Tecnico.
5.2.10 Trasporto pubblico e mobilità
I trasporti pubblici che interessano il territorio comunale sono gestiti da ARST- Azienda Regionale Sarda Trasporti, che garantisce il collegamento extraurbano di Muravera con Cagliari e – seguendo la statale 125 verso nord - con Tortolì e i paesi prossimi a tale direttrice. Un’ulteriore direttrice è quella verso ovest che da Muravera raggiunge i paesi dell’interno, fruita prevalentemente dagli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Esiste infine una linea di carattere stagionale che garantisce la raggiungibilità delle principali destinazioni turistiche lungo la costa tra Villaputzu e Villasimius.
È attivo inoltre il servizio di noleggio di autovettura con conducente, autoservizio pubblico non di linea con il quale si provvede al trasporto collettivo o individuale di persone, con funzione complementare e integrativa rispetto ai servizi pubblici di linea; viene effettuato a richiesta del cliente o
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dei clienti, in modo non continuativo o periodico, su itinerari e secondo orari stabiliti di volta in volta.
Il Comune, annualmente, attiva un servizio di trasporto in favore degli alunni della scuola dell’obbligo e della scuola materna dalle località Case Sparse, Torre Salinas, Colostrai, Feraxi e Tuerra sino a Muravera. Per l’anno scolastico 2014 - 2015 il servizio è affidato alla ditta Redentours Sardegna.
5.3 BUONE PRATICHE
Programma ambientale
Obiettivo 7: Potenziare la rete ciclabile
Obiettivo 8: Favorire il raggiungimento del litorale da parte dei bagnanti evitando il calpestio della duna
Naturalia - Centro di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità Il Comune di Muravera è titolare di un Centro di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità iscritto alla rete In.FEA della Provincia di Cagliari. Per conto del Comune, il CEAS “Naturalia”, gestito dalla fondazione FOMDA, progetta e realizza campagne o iniziative di educazione, sensibilizzazione e animazione per studenti, giovani, turisti, nuove professionalità e attori locali al fine di divulgare i temi della conservazione della natura, della sostenibilità ambientale e dello sviluppo locale eco-compatibile. Dal 2010 a oggi il CEAS ha realizzato le seguenti iniziative:
“Cittadini Sostenibili e Responsabili”, rivolto a bambini e ragazzi della scuola primaria e secondaria, inerente il cambiamento dei comportamenti individuali;
“Turismo Sostenibile e creazione d’impresa nel Sarrabus”, corso di formazione per adulti;
Azioni d’informazione, sensibilizzazione e partecipazione delle popolazioni locali sulle tematiche della gestione e tutela del sito d’importanza comunitaria SIC “Santa Giusta”, “Stagni di Colostrai e delle Saline” per conto del Comune di Castiadas e del Comune di Muravera;
“Rifiuti: consapevoli si cambia”, azione “Io non bevo dalla plastica”, percorso di sensibilizzazione e partecipazione attiva della comunità locale sul tema della riduzione dell’uso delle bottiglie di plastica e dell’inquinamento derivato.
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Pedibus Il Comune di Muravera ha attivato il Pedibus, servizio gratuito di accompagnamento a scuola a piedi rivolto ai bambini delle scuole primarie, con l’obiettivo materiale di decongestionare il traffico urbano nelle ore di punta e finalità educativa, in quanto orienta le famiglie verso stili di vita più sostenibili.
Visit South Sardinia Sul fronte della qualificazione ambientale del territorio inteso come destinazione turistica, il Comune di Muravera, insieme ai Comuni di Cagliari, Domus de Maria, Pula, Villasimius, ha costituito la destinazione “Visit South Sardinia”, aderendo al Global Sustainable Tourism Council Early Adopter Program, il programma di valutazione di sostenibilità delle destinazioni turistiche organizzato dal GSTC- Global Sustainable Tourism Council, organismo patrocinato dall’organizzazione mondiale del turismo (UNWTO).
L’obiettivo dell’iniziativa è migliorare la gestione della destinazione turistica, ponendo in essere strategie di marketing territoriale incentrate sui temi della sostenibilità (ambientale, culturale, dei modelli di governance delle politiche di turismo e dei benefici economici per gli operatori e per le comunità, ecc.).
Costeras A seguito del bando Costeras della Regione Sardegna, relativo alla predisposizione di progetti di riqualificazione di borgate marine tra cui figurava anche quella di Torre Salinas – Colostrai, il Comune ha deciso di sottoporre a un processo di pianificazione partecipata le proposte progettuali presentate sul bando, in modo da creare un’occasione di coinvolgimento attivo della comunità locale sui temi di lavoro
PAES – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Con delibera n.19 del 05/09/2011 l’Amministrazione Comunale ha aderito al Patto dei Sindaci e predisposto conseguentemente il PAES come strumento attraverso il quale fissa i propri obiettivi di riduzione delle emissioni e definisce le Azioni, dirette o indirette, necessarie per il loro raggiungimento. Il Piano prevede 46 azioni tramite le quali l’Amministrazione intende raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 del 20% entro il 2020. Tali azioni interessano il settore pubblico – per quanto attiene agli edifici, all’illuminazione, alla mobilità, agli acquisti verdi e alla comunicazione - e i settori privati residenziale, industriale, terziario e agricolo cui sono rivolte anche azioni relative alla mobilità.
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6 OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE
Gli obiettivi di miglioramento ambientale rappresentano i risultati che il Comune si prefigge di ottenere in campo ambientale, coerentemente con gli impegni già espressi nella Politica Ambientale. Essi sono finalizzati al mantenimento della conformità normativa, alla prevenzione dell’inquinamento ed al costante miglioramento delle prestazioni ambientali, specialmente per quanto riguarda gli aspetti ambientali valutati come significativi.
I traguardi ambientali costituiscono, invece, requisiti particolareggiati di prestazione che derivano dagli obiettivi ambientali e devono essere stabiliti e raggiunti per conseguire gli obiettivi medesimi. Ad ogni obiettivo sono correlati uno o più traguardi.
Gli obiettivi ed i traguardi definiti dal Comune, sulla base della procedura di valutazione degli aspetti ambientali significativi, sono documentati, ove possibile quantificati, verificati e riesaminati periodicamente. Obiettivi e traguardi sono, quindi, inseriti nel “Programma Ambientale”, che è il documento attraverso il quale vengono specificate e rese operative le azioni da intraprendere per il miglioramento ambientale.
Un traguardo è da considerarsi raggiunto quando sono state completate tutte le azioni ad esso connesse. Un obiettivo o un traguardo può essere anche “mantenuto aperto” nel tempo, se ciò può permettere di conseguire un miglioramento continuo delle prestazioni ambientali del Comune. Per l’attuazione di ogni intervento viene, infine, definito un responsabile, che deve mantenere sotto controllo lo stato di avanzamento dell’intervento stesso.
Si riporta di seguito in forma sintetica il Programma Ambientale per il triennio 2015-2018, contenente obiettivi, traguardi, scadenze, indicatori per il monitoraggio e risorse.
traguardi ambientali
quantificati
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N° ASPETTO
AMBIENTALE OBIETTIVO TRAGUARDO INDICATORE RISORSE
1 Energia Diminuire i consumi di energia elettrica
Risparmio del 5% dei consumi energetici entro il 2018 rispetto ai consumi del 2014
MWh 13 giorni-uomo 1.000
2 Acqua Gestione sostenibile della risorsa idrica
Riduzione del 10% dei consumi idrici entro il 2018 rispetto al 2014
mc 6 giorni-uomo
3 Rifiuti Risparmio carta in comune
Riduzione annuale del 5% dei consumi di carta per attività amministrativa sino al 2018 rispetto al 2014
t 6 giorni-uomo
4 GPP Integrazione di criteri ambientali nelle fasi di acquisto dell’ente con potenziamento del GPP
Raggiungimento del 50% degli acquisti di carta riciclata e acquisto di carta certificata ecologica per il restante 50% entro il 2018 (formato A4). Inserire nei bandi i criteri GPP
% 6 giorni-uomo
600
5 Energia Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili
Installazione di 1 impianto fotovoltaico a Capo Ferrato entro il 2015
SI/NO 15.000
6 Rifiuti Aumento della percentuale della raccolta differenziata e miglioramento delle strutture ad essa connesse
Raggiungimento dell’80% di raccolta differenziata entro il 2017
% RD 7 giorni-uomo
7 Mobilità Potenziamento della rete ciclabile
Realizzare due nuovi tratti entro il 2017
ml pista 4 giorni-uomo 212.000
8 Accessibilità/ tutela della biodiversità
Favorire il raggiungimento del litorale da parte dei bagnanti evitando il calpestio della duna
Realizzazione di 1 passerella a protezione della duna in località San Giovanni
SI/NO 3 giorni-uomo
217.000
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7 APPENDICI
Appendice 1: Glossario
Ambiente: contesto nel quale un’organizzazione opera, comprendente l’aria, l’acqua, il terreno, le risorse naturali, la
flora, la fauna, gli esseri umani e le loro interrelazioni.
Analisi ambientale: esauriente analisi iniziale degli aspetti, degli impatti e delle prestazioni ambientali connessi alle
attività, ai prodotti e ai servizi di un’organizzazione.
ARPAS: Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale della Sardegna
Aspetto ambientale: elemento delle attività, dei prodotti o dei servizi di un’organizzazione che ha, o può avere, un
impatto sull’ambiente.
Aspetto ambientale diretto: aspetto ambientale associato alle attività, ai prodotti e ai servizi dell’organizzazione
medesima sul quale quest’ultima ha un controllo di gestione diretto.
Aspetto ambientale indiretto: aspetto ambientale che può derivare dall’interazione di un’organizzazione con terzi e che
può essere influenzato, in misura ragionevole, da un’organizzazione.
Audit ambientale: strumento di gestione comprendente una valutazione sistematica, documentata, periodica e obiettiva
delle prestazioni dell’organizzazione, del sistema di gestione e dei processi destinati a proteggere l’ambiente al fine di:
facilitare il controllo gestionale dei comportamenti che possono avere un impatto sull’ambiente;
valutare la conformità della politica ambientale compresi gli obiettivi e i target ambientali dell’organizzazione.
Audit ambientale interno: valutazione sistematica, documentata, periodica e obiettiva delle prestazioni ambientali di
un’organizzazione, del sistema di gestione e dei processi destinati alla tutela dell’ambiente.
Auditor: individuo o gruppo di individui, appartenenti ad un’organizzazione o una persona fisica o giuridica esterna a tale
organizzazione, che opera per conto di tale organizzazione, che valuta, in particolare, il sistema di gestione ambientale
applicato e ne determina la conformità alla politica e al programma ambientali dell’organizzazione, compreso il rispetto
degli obblighi normativi applicabili in materia di ambiente.
CO2: Anidride carbonica.
CPI: certificato prevenzione incendi
Convalida: conferma, da parte del verificatore ambientale che ha svolto la verifica, che le informazioni e i dati contenuti
nella dichiarazione ambientale e in quella aggiornata di un’organizzazione sono affidabili, credibili e corretti e che
soddisfano le disposizioni del Regolamento CE n. 1221/09.
Dichiarazione ambientale: informazione generale al pubblico e ad altre parti interessate sui seguenti elementi
riguardanti un’organizzazione: struttura e attività; politica ambientale e sistema di gestione ambientale; aspetti e impatti
ambientali; programma, obiettivi e traguardi ambientali; prestazioni ambientali e rispetto degli obblighi normativi
applicabili in materia di ambiente.
Impatto ambientale: qualunque modifica dell’ambiente, negativa o positiva, derivante in tutto o in parte dalle attività, dai
prodotti o dai servizi di un’organizzazione.
Impatto ambientale: qualunque modificazione dell’ambiente, negativa o benefica, causata totalmente o parzialmente
dagli aspetti ambientali di un’organizzazione.
Miglioramento continuo: processo di miglioramento, di anno in anno, dei risultati misurabili del sistema di gestione
ambientale relativi alla gestione da parte di un’organizzazione dei suoi aspetti ambientali significativi in base alla sua
politica, ai suoi obiettivi e target ambientali.
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Non conformità: mancato soddisfacimento di un requisito previsto dalla legislazione applicabile all’organizzazione o alle
norme di riferimento per l’attuazione di un sistema di gestione ambientale.
Obiettivo ambientale: un fine ambientale complessivo, per quanto possibile quantificato, conseguente alla politica
ambientale, che un’organizzazione decide di perseguire.
Organizzazione: gruppo, società, azienda, impresa, autorità o istituzione, ovvero loro parti o combinazione, in forma
associata o meno, pubblica o privata, situata all’interno o all’esterno della Comunità, che ha una propria struttura
funzionale e amministrativa.
Parte interessata: individuo o gruppo coinvolto o influenzato dalla prestazione ambientale di un’organizzazione.
Politica ambientale: le intenzioni e l’orientamento generali di un’organizzazione rispetto alla propria prestazione
ambientale, così come espressa formalmente dall’alta direzione, ivi compresi il rispetto di tutti i pertinenti obblighi in
materia ambientale e l’impegno a un miglioramento continuo delle prestazioni ambientali. Tale politica fornisce un quadro
di riferimento per gli interventi e per stabilire gli obiettivi e i traguardi ambientali.
Prestazioni ambientali: risultati misurabili della gestione dei propri aspetti ambientali da parte dell’organizzazione.
Prevenzione dell’inquinamento: uso di processi (procedimenti), prassi, materiali o prodotti per evitare, ridurre o tenere
sotto controllo l’inquinamento, compresi il riciclaggio, il trattamento, i cambiamenti di processo, i sistemi di controllo,
l’utilizzazione efficiente delle risorse e la sostituzione di materiali.
Programma ambientale: descrizione delle misure, delle responsabilità e dei mezzi adottati o previsti per raggiungere
obiettivi e traguardi ambientali e delle scadenza per il conseguimento di tali obiettivi e traguardi.
RA: Responsabile del sistema di gestione ambientale.
RDA: Rappresentante della Direzione per il sistema di gestione ambientale.
Sistema di gestione ambientale (SGA) (EMS=environmental management system): la parte del sistema di gestione
complessivo comprendente la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le pratiche, le
procedure, i processi e le risorse per sviluppare, mettere in atto, realizzare, riesaminare e mantenere la politica
ambientale.
SIC: Siti di Interesse Comunitario, fanno parte della rete Europea natura 2000
Sviluppo sostenibile: lo sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni
future di soddisfare i propri” (Rapporto Brundtland, 1987).
Traguardo ambientale: requisito di prestazione dettagliato, conseguente agli obiettivi ambientali, applicabile
all’organizzazione o a parti di essa, che occorre fissare e realizzare al fine di raggiungere tali obiettivi.
Verificatore ambientale: a) organismo di valutazione della conformità a norma del regolamento CE n. 765/2008,
associazione o gruppo di tali organismi, che abbia ottenuto l’accreditamento secondo quanto previsto dal presente
regolamento, oppure b) qualsiasi persona fisica o giuridica, associazione o gruppo di persone che abbia ottenuto
l’abilitazione a svolgere le attività di verifica e convalida secondo quanto previsto dal Regolamento CE n. 1221/09.
Verifica: procedura di valutazione della conformità svolta da un verificatore ambientale al fine di accertare se l’analisi
ambientale, la politica ambientale, il sistema di gestione ambientale e l’audit interno di un’organizzazione e la sua
attuazione sono conformi alle disposizioni del Regolamento CE n. 1221/09.
ZPS: Zone a Protezione Speciale, fanno parte della rete Europea natura 2000.
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Appendice 2: Metodi di valutazione degli aspetti ambientali
Il sistema di valutazione, ovvero la traduzione di dati in giudizi, è un processo con aspetti analitici e sintetici: il giudizio
che viene dato sulla significatività di uno o più aspetti ambientali è la sintesi dell’applicazione di una serie di criteri
parziali di varia natura (ambientale in primis, ma anche legati a considerazioni di natura legislativa, di comunicazione
esterna, di carattere tecnico–economico, di carattere gestionale).
Il Comune di Muravera ha scelto di valutare la significatività dei propri aspetti ambientali ricavati dall’analisi ambientale
iniziale in maniera semi–qualitativa, sulla base di quattro criteri di valutazione: rilevanza ambientale, rispondenza ai
requisiti di legge, rapporti con parti interessate, adeguatezza tecnico – economica.
La rilevanza ambientale prende in considerazione la vastità, la severità, la probabilità di accadimento e la durata
dell’impatto ambientale conseguenza dell’aspetto considerato. Un ruolo importante gioca la vulnerabilità del sito in cui
sono svolte le attività dell’organizzazione e la vicinanza di questo ad aree particolarmente sensibili.
Per rispondenza ai requisiti di legge si intende la presenza di prescrizioni legislative relative all’aspetto/impatto
ambientale considerato e lo scostamento da eventuali limiti di legge che regolano tale aspetto ambientale. I riferimenti
legislativi, dove non specificato, sono quelli nazionali.
Per quanto riguarda i rapporti con parti interessate, ci si riferisce al grado di accettabilità da parte di lavoratori,
vicinato, media, terze parti in genere dell’aspetto/impatto ambientale in oggetto. L’accettabilità è funzione della rilevanza
che alcuni aspetti possono suscitare nell’opinione pubblica a livello locale e nazionale. Il presente criterio affronta
elementi legati all’immagine pubblica dell’organizzazione.
L’adeguatezza tecnico-economica si riferisce alla possibilità di intervenire tecnicamente e di allocare investimenti per
prevenire e/o limitare le conseguenze dell’aspetto ambientale. Bisogna avere presente le tecnologie di intervento
adottate in attività similari e/o gli accorgimenti suggeriti da standard di buona condotta nazionali ed internazionali.
Altro elemento rilevante che ha influito nella fase di valutazione degli aspetti ambientali, finalizzata alla determinazione di
quelli significativi, è costituito dal controllo gestionale, che è la possibilità di gestire, da parte dell’Amministrazione, gli
aspetti ambientali indiretti derivanti, quindi, da attività o servizi non direttamente gestiti dalla stessa Amministrazione.
Ogni criterio è classificato in base all’importanza relativa del singolo aspetto su una scala che va da 1 a 4.
Per classificare ogni aspetto ambientale è stata stabilita una matrice di classificazione ottenuta dall’incrocio tra criteri di
valutazione e classi di impatto e riportata nella pagina seguente.
Il livello di priorità nello stabilire obiettivi e procedure del sistema di gestione ambientale è ottenuto grazie ad una
procedura informatica basata sulle seguenti assunzioni:
il valore di ciascun aspetto può variare da 1 a 4 (4 livelli) per ogni criterio;
il peso reciproco dei criteri di valutazione (A, B, C, D) è il seguente:
Criterio di valutazione A B C D
Valore 0,25 0,25 0,25 0,25
La valutazione della significatività di ogni aspetto è data dalla somma dei valori (compresi tra 1 e 4) di ogni criterio
moltiplicata per il peso di ogni criterio. In ogni caso il valore minimo è 1 (significatività 0%), quello massimo è 4
(significatività 100%). Vengono considerati rilevanti gli aspetti ambientali che hanno come risultato un livello di
significatività maggiore del 45%.
Va sottolineato che se il criterio B (conformità alla legislazione ambientale) ha il valore massimo (cioè 4), verrà
automaticamente assegnata una significatività pari al 100%: l’Amministrazione Comunale deve, in questo caso, garantire
la predisposizione immediata di interventi atti a migliorarne la valutazione.
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Classe di impatto
Criteri di valutazione
1
2
3
4
A
Rilevanza ambientale
L’aspetto considerato non
produce sostanziali impatti ambientali
L’aspetto considerato produce impatti ambientali da tenere sotto controllo
L’aspetto considerato
produce impatti ambientali di
tangibile entità
L’aspetto considerato produce impatti ambientali di considerevole entità
B
Rispondenza ai requisiti di
legge
L’aspetto considerato non è regolamentato da
norme di legge
Tutte le prescrizioni di legge applicabili all’aspetto
considerato sono agevolmente rispettate
Le prescrizioni di legge applicabili
all’aspetto considerato sono
rispettate con difficoltà
Alcune prescrizioni di legge applicabili all’aspetto
considerato possono non essere rispettate in particolari
condizioni anomale o di emergenza
C
Rapporti con parti
interessate
L’aspetto considerato non
costituisce motivo di contenzioso né di interessamento
L’aspetto considerato costituisce motivo di
interessamento da parte di soggetti interni e/o esterni
L’aspetto considerato
costituisce motivo di contenzioso da parte di soggetti
interni e/o esterni
L’aspetto considerato costituisce motivo di
conflittualità da parte di soggetti interni e/o esterni
D
Adeguatezza tecnico-
economica
L’aspetto considerato non
risulta efficacemente
migliorabile
L’aspetto considerato non è efficacemente migliorabile,
ma è praticabile un suo controllo tecnico e/o
organizzativo
L’aspetto considerato risulta
efficacemente migliorabile
L’aspetto considerato è al di sotto degli standard di settore
ma il suo miglioramento potrebbe comportare interventi economicamente non praticabili
La Rilevanza Ambientale viene valutata secondo i seguenti criteri:
Entità dell’impatto: qual è la sua vastità?
Vulnerabilità dell’ecosistema: quali componenti sono interessate?
Entità dell’impatto: qual è la probabilità di accadimento?
Vulnerabilità dell’ecosistema: quali sono i tempi di risanamento?
La Rispondenza ai requisiti legislativi viene valutata sulla base dei seguenti criteri:
Sono rispettate le prescrizioni formali delle disposizioni?
Sono rispettate le prescrizioni sostanziali delle disposizioni?
I Rapporti con le parti interessate sono valutati rispondendo ai seguenti quesiti:
Che azione sono state intraprese?
Qual è il livello di interessamento dell’opinione pubblica?
La valutazione dell’Adeguatezza tecnico-economica avviene secondo il seguente criterio:
L’aspetto considerato è migliorabile con il ricorso a tecnologie esistenti e/o innovative?
Per individuare i reali ambiti di intervento per il miglioramento di un aspetto ambientale viene infine determinato il grado
di controllo gestionale diretto o indiretto che l’Amministrazione ha o può avere sull’aspetto, sinteticamente definito:
INDIR- quando l’aspetto considerato può essere parzialmente gestito da parte dell’Amministrazione
prevalentemente attraverso un programma di informazione o sensibilizzazione.
INDIR+ quando l’aspetto considerato può essere parzialmente gestito da parte dell’Amministrazione attraverso
indicazioni e prescrizioni derivanti da attività di pianificazione, e/o incentivi economici e/o regolamentari, e/o
attraverso il rilascio di pareri;
INDIR++ quando l’aspetto considerato può essere gestito mediante prescrizioni e clausole inseriti in contratti e/o
convenzioni sottoscritti dall’Amministrazione e/o attraverso il rilascio di autorizzazioni;
DIR l’aspetto considerato può essere controllato e/o gestito da parte dell’Amministrazione.
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La priorità di intervento è calcolata in base alla Significatività dell’aspetto moltiplicata e al livello di controllo gestionale
che l’Amministrazione comunale può esercitare sull’aspetto, mentre i livelli di priorità vengono utilizzati per orientare il
Comune nello stabilire politiche e programmi ambientali per il proprio territorio.
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Appendice 3: Principali norme e leggi di riferimento
Acqua
Inquinamento e consumo risorse idriche
RD n° 1775 del 11/12/1933 Concessioni e riconoscimenti di utenze D. Lgs. n° 275 del 12/07/1993 Riordino in materia di concessione di acque pubbliche Legge n° 36 del 05/01/1994 Disposizioni in materia di risorse idriche DPR n° 238 del 18/02/1999 Appartenenza al demanio pubblico di tutte le acque sotterranee e superficiali, anche raccolte in invasi o cisterne D.Lgs N152 del 3/04/06 e s.m.i. Norme in materia ambientale così come modificato dal DGR 2928 17/09/2004 D.Lgs. 116 del 30/05/2008 - Attuazione della direttiva 2006/7/CE relativa alla gestione della qualità delle acque di balneazione e abrogazione della direttiva 76/160/CEE Legge n° 574 del 11/11/1996 - Nuove norme in materia di utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione e di scarichi dei frantoi oleari D.M. 99 dell’08/01/1997 - Regolamento sui criteri e sul metodo in base ai quali valutare le perdite degli acquedotti e delle fognature D.Lgs n. 152 del 3/04/06 Norme in materia ambientale così come modificato dal D.Lgs n.4 del 16/01/08 L.R n. 29 del 17 ottobre 1997 DGR n. 25 del 29 dicembre 2004
Qualità acqua per consumo umano
D.Lgs. 339 del 04/08/1999 - Acque di sorgente e acque minerali naturali
D.Lgs. 31 del 02/02/2001 - Qualità delle acque destinate al consumo umano D.Lgs. 27 del 02/02/2002 - Modifiche ed integrazioni al D.Lgs. 2 febbraio 2001, n. 31, sulla qualità delle acque destinate al consumo umano
Aria
Inquinamento atmosferico da impianti industriali
D.Lgs n. 128 del 29/06/2010 Modifiche ed integrazioni al DLgs 3 aprile 2006, n 152
Inquinamento atmosferico
D. Lgs. 155 del 13 agosto 2010 Attuazione della Direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa D.Lgs 285 del 30/04/1992 - Nuovo codice della strada
D.M. 27/03/1998 - Mobilità sostenibile nelle aree urbane Direttiva (naz.) del 07/07/1998 - Direttiva sul controllo dei gas di scarico dei veicoli (bollino blu) ai sensi dell'art. 7 del Nuovo codice della strada. D.P.R. 250/1999 - Rilevazione degli accessi di veicoli ai centri storici e alle zone a traffico limitato Deliberazione n. 52/19 del 10.12.2013 - Zonizzazione e classificazione del territorio regionale
Sostanze lesive dell’ozono
Legge 549 del 28/12/1993 s.m. e i. Misure a tutela dell'ozono stratosferico e dell'ambiente.
Controllo ambientale
AUA
Dpr 13 marzo 2013, n. 59 - Regolamento recante la disciplina dell'Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) e la
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semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e sugli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale Circolare del 07/11/2013 recante chiarimenti interpretativi alla disciplina dell’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) nella fase di prima applicazione del DPR 13 marzo 2013 n. 59
Industrie insalubri
Regio Decreto n° 1265 del 27/07/1934 - Testo unico delle leggi sanitarie
Incidenti rilevanti
D.Lgs. 334 del 17/08/1999 così come modificato dal D.Lgs. 21 settembre 2005, n. 238 - Controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose D.M. del 09/05/2001 - Requisiti minimi di sicurezza per gli strumenti pianificatori per le zone interessate da stabilimenti a rischio di incidente rilevante Lettera Circolare Ministeriale n° Prot. DCPST/A4/RS/2500 del 06/07/2007 - Informazioni alla popolazione sulle misure di sicurezza Decreto Pres. Cons. Ministri del 16/02/2007 - Linee guida per l'informazione alla popolazione sul rischio industriale
IPCC
D.Lgs. 4 marzo 2014, n. 46 - Attuazione della direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione dell’inquinamento) DM 15 marzo 2012 Ippc - Attuazione Dlgs 152/2006 - Formulario comunicazione dati ex direttiva 2008/01/Ce - Abrogazione Dm Ambiente 24 luglio 2009 D.Lgs 29 giugno 2010 n. 128 Modifiche ed integrazioni al DLgs 3 aprile 2006, n 152
VIA
L. 11 agosto 2014, n. 116 D.Lgs 29 giugno 2010 Modifiche ed integrazioni al DLgs 3 aprile 2006, n 152
VAS
D.Lgs 29 giugno 2010 Modifiche ed integrazioni al DLgs 3 aprile 2006, n 152
VINCA
DPR 12 marzo 2003, n. 120 - Regolamento recante modifiche ed integrazioni al DPR 357/1997 concernente attuazione della Direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche
Pianificazione territoriale
Legge n° 1150 del 17/08/1942 - Legge urbanistica D. M. del 02/04/1968 - Limiti inderogabili di densità edilizia, di altezza, di distanza fra i fabbricati e rapporti massimi tra spazi destinati agli insediamenti residenziali e produttivi e spazi pubblici o riservati alle attività collettive, al verde pubblico o a parcheggi da osservare ai fini della formazione dei nuovi strumenti urbanistici o della revisione di quelli esistenti, ai sensi dell'art. 17 della legge 6 agosto 1967, n. 765
Degrado beni ambientali
Legge n. 106 del 12/07/2011 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 13 maggio 2011 n. 70 semestre Europeo – Prime disposizioni urgenti per l’economia D.lgs 42 del 22/01/2004 e s.m.i (D.lgs 62 e 63 2008) - Codice dei beni culturali e del paesaggio DPCM 12 dicembre 2005 - Individuazione della documentazione necessaria alla verifica di compatibilità paesaggistica degli interventi proposti, ai sensi dell’art. 146 comma 3 del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 DPR 9 LUGLIO 2010, n. 139 - Regolamento recante procedimento semplificato di autorizzazione paesaggistica per gli interventi di lieve entità, a norma dell’art. 146, comma 9, del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 e ss.mm. ii.
Degrado boschi
RDL 30 dicembre 1923, n. 3267 - Riordinamento e riforma della legislazione in materia di boschi e di terreni montani
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Legge n° 353 del 21/11/2000 - Legge-quadro in materia di incendi boschivi
Aree naturali protette
L. 394 del 06/12/1991 - Legge quadro sulle aree protette D.P.R. 357 del 08/09/1997 Conservazione degli habitat naturali e seminaturali
Sportello Unico
DPR n. 160 del 07/09/2010 Sportello unico per le attività produttive - Semplificazione e riordino della disciplina
Emergenze
Legge 225 del 24/02/1992 - Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile
D.Lgs. 112 del 31/03/1998 - Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali
Direttiva 3 dicembre 2008 - Indirizzi operativi per la gestione delle emergenze
Danno ambientale
D.Lgs N152 del 03/04/06 - Norme in materia ambientale così come modificato dal D.Lgs N4 del 16/01/08
Energia e impianti termici
Legge 10 del 09/01/1991 - Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale
D.Lgs N152 del 03/04/06 - Norme in materia ambientale così come modificato dal D.Lgs N4 del 16/01/08
D.P.R. 412 del 26/08/1993 - Impianti termici degli edifici D.P.R. 21/12/1999, n. 551 Modifiche al D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412, in materia di impianti termici degli edifici, ai fini del contenimento dei consumi di energia D.lgs 192 del 19/08/2005 e s.m.i. Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia D.Lgs N152 del 03/04/06 Norme in materia ambientale così come modificato dal D.Lgs N4 del 16/01/08 Legge 90/2013 di conversione con modificazioni del D.L. 63/2013: nuove regole sulla prestazione energetica degli edifici nuovi e di quelli oggetto di notevoli ristrutturazioni, attraverso un aggiornamento del D.Lgs. 192/2005.
Rifiuti
Rifiuti
D. Lgs n. 205 del 03.12.2010 Disposizioni di attuazione della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive. Correttivo al TU 152/06 D.Lgs N152 del 03/04/06 Norme in materia ambientale così come modificato dal D.Lgs N4 del 16/01/08 DPR 254 del 15/07/2003 Regolamento recante disciplina della gestione dei rifiuti sanitari DPR 158 del 27/04/1999 Metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani D.M. 460 del 22/10/1999 Conferimento ai centri di raccolta dei veicoli a motore o rimorchi rinvenuti da organi pubblici o non reclamati dai proprietari e di quelli acquisiti D. Lgs. n. 188 del 20 novembre 2008 Attuazione della direttiva 2006/66/Ce relativa a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori e che abroga la direttiva 91/157/Cee D.Lgs. 14 marzo 2014 n. 49, attuazione della direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)
Acquisti verdi
D.M. 13 febbraio 2014 - Criteri ambientali minimi per “Affidamento del servizio di gestione dei rifiuti urbani” e “Forniture di cartucce toner e cartucce a getto di inchiostro e affidamento del servizio integrato di ritiro e fornitura di cartucce toner e a getto di inchiostro”
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Decreto 23 dicembre 2013 - Criteri Ambientali Minimi" per acquisto di lampade a scarica ad alta intensità e moduli led per illuminazione pubblica, per l’acquisto di apparecchi di illuminazione per illuminazione pubblica e per l’affidamento del servizio di progettazione di impianti di illuminazione pubblica - aggiornamento 2013 Decreto 13 dicembre 2013 Criteri Ambientali Minimi" per affidamento del servizio di gestione del verde pubblico, per acquisto di Ammendanti - aggiornamento 2013, acquisto di piante ornamentali e impianti di irrigazione (Allegato 1) e forniture di attrezzature elettriche ed elettroniche d’ufficio - aggiornamento 2013 (Allegato 2) Decreto 10 aprile 2013 - Piano di azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della Pubblica Amministrazione – revisione 2013 D.M. 4 aprile 2013 - Criteri ambientali minimi per l’acquisto di carta per copia e carta grafica – aggiornamento 2013
D.M. 6 giugno 2012 - Guida per l’integrazione degli aspetti sociali negli appalti pubblici. D.M. 24 maggio 2012 - Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di pulizia e per la fornitura di prodotti per l’igiene D.M. 8 maggio 2012 - Criteri ambientali minimi per l’acquisizione dei veicoli adibiti al trasporto su strada D.M. 7 marzo 2012 - Adozione dei criteri ambientali minimi da inserire nei bandi di gara della Pubblica Amministrazione per l’acquisto di servizi energetici per gli edifici - servizio di illuminazione e forza motrice - servizio di riscaldamento/raffrescamento. Decisione della Commissione del 26 gennaio 2012 - che modifica le decisioni 2011/263/UE e 2011/264/UE per tener conto degli sviluppi nella classificazione degli enzimi conformemente all’allegato I della direttiva 67/548/CEE del consiglio e all’all VI del regolamento 1272/08 D.Lgs. 3 marzo 2011, n. 24 - Attuazione della direttiva 2009/33/Ce relativa alla promozione di veicoli a ridotto impatto ambientale e a basso consumo energetico nel trasporto su strada D.M. 25 luglio 2011 - Adozione dei criteri minimi ambientali da inserire nei bandi di gara della Pubblica amministrazione per l'acquisto di prodotti e servizi nei settori della ristorazione collettiva e fornitura di derrate alimentari e serramenti esterni D.M. 22 febbraio 2011 - Adozione dei criteri ambientali minimi da inserire nei bandi gara della Pubblica amministrazione per l’acquisto dei seguenti prodotti: tessili, arredi per ufficio, illuminazione pubblica, apparecchiature informatiche. Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture Comunicato 9 novembre 2010 - Rilevazione degli appalti che rispettano i criteri di sostenibilità ambientale (Green Public Procurement-GPP) D.M. 203/2003 - Norme affinché gli uffici pubblici e le società a prevalente capitale pubblico coprano il fabbisogno annuale di manufatti e beni con una quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato nella misura non inferiore al 30% del fabbisogno medesimo
Terre e rocce da scavo
L n. 98 del 09.08.2013 (artt. 41 e 41-bis conversione al D.L. 19.06.2013 n. 63 “Disposizioni urgenti per il bilancio dell’economia (Decreto del fare) D.M. n° 161 del 10/08/12 D.Lgs N 152 del 03/04/06 e s.m.i (L. 28 gennaio 2009 , n. 2) - Norme in materia ambientale così come modificato dal D.Lgs N4 del 16/01/08
Sostanze pericolose
Sostanze pericolose
D.lgs. 11/02/1998 n°32 - Razionalizzazione del sistema di distribuzione dei carburanti D.Lgs. n° 346 del 08/09/1999 - Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 13 febbraio 1998, n. 32, concernente razionalizzazione del sistema di distribuzione dei carburanti D.M. 31/10/2001 - Piano nazionale contenente le linee guida per l'ammodernamento del sistema distributivo dei carburanti
Amianto
Legge n° 257 del 27/03/1992 - Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto D.P.R. del 8/8/1994 - Adozione di piani di protezione, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica dell'ambiente, ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto D.M. 14/05/1996 - Normative e metodologie tecniche per gli interventi di bonifica, ivi compresi quelli per rendere innocuo l'amianto Direttive regionali per la protezione, decontaminazione, smaltimento e bonifica dell’ambiente ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto – Regione Sardegna
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Piano regionale di protezione, decontaminazione, smaltimento e bonifica dell’ambiente ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto (PRA) - Rapporto preliminare
Informazioni ambientali
Diritto di accesso alle informazioni
Legge 7 agosto 1990, n. 241 Procedimento amministrativo e diritto di accesso ai documenti amministrativi D.Lgs. 3 febbraio 1993, n. 29 Razionalizzazione dell'organizzazione delle amministrazioni pubbliche e revisione della disciplina in materia di pubblico impiego D.lgs 31 marzo 1998, n° 80 Organizzazione e rapporti di lavoro nelle amministrazioni pubbliche, giurisdizione nelle controversie di lavoro e giurisdizione amministrativa D.Lgs 195 del 19/08/2005 - Accesso del pubblico all’informazione ambientale
Circolare Min.Amb. 04/08/08 attuazione alla direttiva 2003/4/CEE sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale
Altri inquinamenti
Inquinamento elettromagnetico
D. L. n. 98 del 06/07/2011 convertito con modificazioni nella L. n. 111 del 15.07.2011
Legge 36 del 22/02/2001
Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici Legge n° 73 del 22/05/2010 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 25 marzo 2010, n. 40 (decreto incentivi) D.Lgs. n° 259 del 01/08/2003 - Codice delle comunicazioni elettroniche
Rumore
DPR n. 227 del 19 ottobre 2011 - Regolamento per la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle imprese Legge n° 447 del 26/10/1995 - Legge quadro sull’inquinamento acustico
DPCM 14/11/1997 - Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore
D.M. 31/10/1997 - Metodologia di misura del rumore aeroportuale D.P.R. 496 del 11/12/1997 - Regolamento recante norme per la riduzione dell'inquinamento acustico prodotto dagli aeromobili civili D.M. 29/11/2000 Predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore D.P.R. 03/04/2001, n. 304 Disciplina delle emissioni sonore nello svolgimento delle attività motoristiche, a norma dell'articolo 11 della L. 26 ottobre 1995, 447 DPR 30.03.2004 n.142 Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell’inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell’art.11 della L 447/97 D.Lgs. n° 194 del 19/08/2005 Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale
Inquinamento luminoso
L.R. 29/05/07, n. 2 - Nuove norme per il contenimento dell'inquinamento luminoso, il risparmio energetico nell'illuminazione per esterni e per la tutela dell'ambiente e dell'attività svolta dagli osservatori astronomici DGRS n. 48/31 del 29 novembre 2007 - Approvazione delle Linee guida per la riduzione dell’inquinamento luminoso e relativo consumo energetico (art. 19, comma 1, L.R 29 maggio 2007 n. 2 Modalità redazionali dei piani di illuminazione pubblica DGRS n. 60/23 del 5 novembre 2008 - Modifica e integrazione delle linee guida per la riduzione dell’inquinamento luminoso e conseguente risparmio energetico
Suolo
Bonifiche
L. 31/07/2002, n. 179 Disposizioni in materia ambientale D.Lgs N152 del 03/04/06 Norme in materia ambientale così come modificato dal D.Lgs N4 del 16/01/08
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Difesa del suolo
D.Lgs N152 del 03/04/06 - Norme in materia ambientale così come modificato dal D.Lgs N4 del 16/01/08 D.Lgs. 27/01/1992, n. 99 - Protezione dell'ambiente, in particolare del suolo, nell'utilizzazione dei fanghi di depurazione in agricoltura L. 05/01/1994, n. 37 - Tutela ambientale delle aree demaniali dei fiumi, dei torrenti, dei laghi e delle altre acque pubbliche PRAE (Piano Regionale Attività Estrattive)
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Appendice 4: Emissioni in atmosfera – Metodologia e dati
Istruzioni
Le seguenti tabelle di conversione possono essere utilizzate, a partire da una quantità in peso o in volume di
combustibile, per:
calcolare il consumo di energia primaria in tep e in GJ;
calcolare la quantità di CO2 equivalente emessa dal combustibile.
Definizioni
Potere Calorifero Inferiore (P.C.I.): si definisce convenzionalmente come il potere calorifico superiore diminuito del
calore di condensazione del vapore d’acqua durante la combustione.
Potere Calorifico Superiore (P.C.S.): è la quantità di calore che si rende disponibile per effetto della combustione
completa a pressione costante della massa unitaria del combustibile, quando i prodotti della combustione siano riportati
alla temperatura iniziale del combustibile e del comburente.
Gas a effetto serra (GHG, Greenhouse Gases): i costituenti gassosi dell’atmosfera, sia naturali sia di origine antropica,
che assorbono ed emettono radiazioni a specifiche lunghezze d’onda all’interno dello spettro della radiazione infrarossa
emessa dalla superficie terrestre, dall’atmosfera, e dalle nuvole.
Potenziale di riscaldamento globale (GWP, Global Warming Potential): il fattore che descrive l’impatto di forza
radiante di una unità di massa di un dato gas ad effetto serra rispetto a una unità equivalente di anidride carbonica in un
determinato periodo di tempo. Si esprime in kg di CO2 equivalente.
Anidride carbonica equivalente (CO2eq): l’unità per confrontare la forza radiante di un gas a effetto serra rispetto
all’anidride carbonica.
Fattore di emissione: è la quantità di gas ad effetto serra, espressa in CO2eq, riferita a 1 kg di combustibile. Il fattore di
emissione è stato specificato separatamente per la fase di combustione e per la fase a monte che conteggia
l’approvvigionamento delle risorse, le trasformazioni e i consumi energetici relativi, l’infrastruttura, i trasporti, i rifiuti e le
emissioni prodotte.
Coefficiente di ossidazione: tiene conto del carbonio non ossidato a seguito di inefficienze del processo di
combustione. A causa di queste inefficienze parte del carbonio rimane incombusto (o viene ossidato solo parzialmente),
trasformandosi in fuliggine o cenere. Si esprime in forma frazionaria.
Emissioni di origine fossile: s’intendono quelle derivate da combustibili fossili o da un’altra fonte fossile.
Emissioni di origine biogenica: s’intendono quelle derivate dalla biomassa, ma non fossile o da fonti fossili.
Emissioni a monte della combustione: CO2eq emessa dall’approvvigionamento delle risorse, dai consumi energetici,
dall’infrastruttura, dai trasporti e dai rifiuti prodotti per rendere disponibile il combustibile all’utenza.
Emissioni da combustione: CO2eq emessa dalla sola combustione del combustibile.
Energia elettrica a medio e basso voltaggio: rispettivamente l’energia elettrica erogata all’utenza industriale (380 V) e
quella erogata all’utenza domestica (220 V).
Tonnellata equivalente di petrolio (TEP): é la quantità di energia rilasciata dalla combustione di una tonnellata di
petrolio grezzo e vale circa 41,85 GJ. Il valore è fissato convenzionalmente, dato che diverse varietà di petrolio
posseggono diversi poteri calorifici e le convenzioni attualmente in uso sono più di una.
Metodologia
Per calcolare la quantità di energia dei vettori energetici in tep e in GJ si è fatto uso dei valori del P.C.I. (Potere
Calorifero Inferiore) e del peso specifico.
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I valori di P.C.I. sono stati ricavati da dati ISPRA 2009 e dalla banca dati Ecoinvent.
Per calcolare la quantità di CO2 equivalente si è fatto uso dei fattori di emissione e, in alcuni casi, dei coefficienti di
ossidazione. Se il fattore di emissione tiene conto del fattore di ossidazione, non si è applicato un fattore di ossidazione
distinto.
I fattori di emissione sono stati ricavati dalla banca dati Ecoinvent e dalle linee guide 2009 di Defra (Department for
Environment, Food and Rural Affairs) che utilizzano i valori di GWP (Global Warming Potential) indicati dall’IPCC 2007
ed espressi in kgCO2 equivalente. Tali valori di GWP (riferiti a un periodo di tempo di 100 anni) corrispondono a:
1 kg di CO2 = 1 kg di CO2eq
1 kg di CH4 = 25 kg di CO2eq
1 kg di N2O = 298 kg di CO2eq
Nella categoria "Altro" sono presenti tutti gli altri gas ad effetto serra come CFC, HCFC, HFC, ecc. La lista dei gas ad
effetto serra e dei loro valori di GWP è consultabile nel documento PAS2050:2008.
I coefficienti di ossidazione sono stati ricavati da dati ISPRA 2009 ed utilizzati solo per quei combustibili i cui fattori di
emissione non sono stati ricavati dalla banca dati Ecoinvent.
Per il calcolo del P.C.I. del legno, in funzione del valore di umidità, si può utilizzare la seguente formula di Hartmann:
P.C.I. = [18,5*(100-w)-(2,44*w)]/100
dove w è il tenore idrico cioè il contenuto di acqua rispetto al peso del legno umido espresso in percentuale secondo la
formula: w = [(peso umido-peso anidro)/peso umido]*100 ; mentre u è l’umidità data dalla formula : u = [(peso umido-
peso anidro)/peso anidro]*100. Inoltre 18,5 MJ/kg è il P.C.I. medio considerato per il legno anidro, mentre 2,44 MJ/kg è il
calore di evaporazione dell’acqua.
Per calcolare il P.C.I. del legno:
a partire dal peso anidro 125 kg umidità 20,00 % P.C.I. 15,01 MJ/kg
e dal peso umido 150 kg tenore idrico 16,67 % 0,015 GJ/kg
a partire dall’umidità 20 % peso anidro 125,00 kg P.C.I. 15,01 MJ/kg
e dal peso umido 150 kg tenore idrico 16,67 % 0,015 GJ/kg
Il kWh elettrico risente dell’efficienza di conversione media del parco termoelettrico italiano, per cui per generare 1 kWh
elettrico servono circa 2,5 kWh termici ovvero 1 kWhe = 9 MJ secondo l’All.to A del D.Lgs 311/2006. Da qui la formula
usata per il calcolo dell’energia primaria necessaria alla generazione di energia elettrica.
I fattori di emissione relativi alla generazione di energia elettrica non tengono conto della stessa efficienza di rendimento
utilizzata per calcolare l’energia primaria in quanto sono derivati dalla banca dati Ecoinvent e riferiti all’anno 2000. Si
ricorda che 1 tep = 41,85 GJ = 10033445 kcal = 11.636 kWh.
Il metano può essere misurato in condizioni standard (a 25 °C di temperatura e 1,01325 bar assoluti di pressione) o in
condizioni normal (a 0 °C di temperatura e 1,013 bar assoluti di pressione). Nella sezione "autotrazione" e
"riscaldamento" le emissioni da combustione di metano sono calcolate in condizioni standard; per trasformare i Normal
m3 in Standard m3, moltiplicare per 1,055.
Bibliografia
http://www.minambiente.it/opencms/export/sites/default/archivio/allegati/autorizzazioni/parametri_standard_nazionali.PDF
http://www.defra.gov.uk/environment/business/reporting/pdf/20090928-guidelines-ghg-conversion-factors.pdf
http://www.bsigroup.com/upload/Standards%20&%20Publications/Energy/PAS2050.pdf
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Energia elettrica
Riscaldamento
Autotrazione
GJ tep
CO2 9954,541 kg CO2eq 89,64% CO2 56766,110 kg CO2eq 98,87% CO2 66720,651 kg CO2eq 97,37%
CH4 1016,112 kg CO2eq 9,15% CH4 41,148 kg CO2eq 0,07% CH4 1057,260 kg CO2eq 1,54%
N2O 56,697 kg CO2eq 0,51% N2O 608,272 kg CO2eq 1,06% N2O 664,969 kg CO2eq 0,97%
Altro 77,655 kg CO2eq 0,70% Altro 0,000 kg CO2eq 0,00% Altro 77,655 kg CO2eq 0,11%
TOT 11105,006 kg CO2eq 100,00% TOT 57415,530 kg CO2eq 100,00% TOT 68520,536 kg CO2eq 100,00%
CO2 0,000 kg CO2eq 89,66% CO2 0,000 kg CO2eq 99,71% CO2 0,000 kg CO2eq #DIV/0!
CH4 0,000 kg CO2eq 9,16% CH4 0,000 kg CO2eq 0,01% CH4 0,000 kg CO2eq #DIV/0!
N2O 0,000 kg CO2eq 0,51% N2O 0,000 kg CO2eq 0,28% N2O 0,000 kg CO2eq #DIV/0!
Altro 0,000 kg CO2eq 0,67% Altro 0,000 kg CO2eq 0,00% Altro 0,000 kg CO2eq #DIV/0!
TOT 0,000 kg CO2eq 100,00% TOT 0,000 kg CO2eq 100,00% TOT 0,000 kg CO2eq #DIV/0!
CO2 0,000 kg CO2eq 50,76% CO2 0,000 kg CO2eq 100,00% CO2 0,000 kg CO2eq #DIV/0!
CH4 0,000 kg CO2eq 48,73% CH4 0,000 kg CO2eq 0,00% CH4 0,000 kg CO2eq #DIV/0!
N2O 0,000 kg CO2eq 0,24% N2O 0,000 kg CO2eq 0,00% N2O 0,000 kg CO2eq #DIV/0!
Altro 0,000 kg CO2eq 0,27% Altro 0,000 kg CO2eq 0,00% Altro 0,000 kg CO2eq #DIV/0!
TOT 0,000 kg CO2eq 100,00% TOT 0,000 kg CO2eq 100,00% TOT 0,000 kg CO2eq #DIV/0!
11.105 kg CO2 eq 57.416 kg CO2 eq 68.521 kg CO2 eq
2014
2014
2014
0,000
18,414
Metri cubi di metano
(in condiz. standard)0,000
Litri di gasolio
Litri di olio
combustibile
770,207
0,000
Solo combustione
Consumo:Anno di
riferimento:Fase a monte della combustione
0
21642
0,000
Totali
EmissioniEnergia del combustibile
0
RISCALDAMENTO: EMISSIONI TOTALI
GJ tep GJ tep
CO2 1259003,970 kg CO2eq 93,84%
CH4 48582,255 kg CO2eq 3,62%
N2O 13044,852 kg CO2eq 0,97%
Altro 21066,093 kg CO2eq 1,57%
TOT 1341697,170 kg CO2eq 100%
1.341.697,170 kg CO2eq
Anno di
riferimento:
2013 2.067.330 177,667kWh di energia
elettrica B.V.
Emissioni
7435,352 18588,381
Energia elettrica
consumata all'utenza
Produzione di energia elettrica
444,167
ENERGIA ELETTRICA: EMISSIONI TOTALI
Consumo:Energia primaria
GJ tep
CO2 3180,151 kg CO2eq 91,78% CO2 10907,292 kg CO2eq 99,68% CO2 14087,443 kg CO2eq 97,78%
CH4 248,311 kg CO2eq 7,17% CH4 8,905 kg CO2eq 0,08% CH4 257,215 kg CO2eq 1,79%
N2O 14,193 kg CO2eq 0,41% N2O 25,654 kg CO2eq 0,23% N2O 39,847 kg CO2eq 0,28%
Altro 22,224 kg CO2eq 0,64% Altro 0,000 kg CO2eq 0,00% Altro 22,224 kg CO2eq 0,15%
TOT 3464,878 kg CO2eq 100,00% TOT 10941,851 kg CO2eq 100,00% TOT 14406,730 kg CO2eq 100,00%
CO2 11170,079 kg CO2eq 89,64% CO2 63921,454 kg CO2eq 98,97% CO2 75091,533 kg CO2eq 97,46%
CH4 1140,189 kg CO2eq 9,15% CH4 26,190 kg CO2eq 0,04% CH4 1166,379 kg CO2eq 1,51%
N2O 63,620 kg CO2eq 0,51% N2O 641,204 kg CO2eq 0,99% N2O 704,824 kg CO2eq 0,91%
Altro 16,976 kg CO2eq 0,70% Altro 0,000 kg CO2eq 0,00% Altro 16,976 kg CO2eq 0,12%
TOT 12461,025 kg CO2eq 100,00% TOT 64588,849 kg CO2eq 100,00% TOT 77049,874 kg CO2eq 100,00%
CO2 0,000 kg CO2eq 90,99% CO2 0,000 kg CO2eq 99,96% CO2 0,000 kg CO2eq #DIV/0!
CH4 0,000 kg CO2eq 7,94% CH4 0,000 kg CO2eq 0,01% CH4 0,000 kg CO2eq #DIV/0!
N2O 0,000 kg CO2eq 0,46% N2O 0,000 kg CO2eq 0,03% N2O 0,000 kg CO2eq #DIV/0!
Altro 0,000 kg CO2eq 0,61% Altro 0,000 kg CO2eq 0,00% Altro 0,000 kg CO2eq 0,00%
TOT 0,000 kg CO2eq 100,00% TOT 0,000 kg CO2eq 100,00% TOT 0,000 kg CO2eq #DIV/0!
CO2 0,000 kg CO2eq 64,88% CO2 0,000 kg CO2eq 99,20% CO2 0,000 kg CO2eq #DIV/0!
CH4 0,000 kg CO2eq 34,22% CH4 0,000 kg CO2eq 0,65% CH4 0,000 kg CO2eq #DIV/0!
N2O 0,000 kg CO2eq 0,38% N2O 0,000 kg CO2eq 0,15% N2O 0,000 kg CO2eq #DIV/0!
Altro 0,000 kg CO2eq 0,51% Altro 0,000 kg CO2eq 0,00% Altro 0,000 kg CO2eq 0,00%
TOT 0,000 kg CO2eq 100,00% TOT 0,000 kg CO2eq 100,00% TOT 0,000 kg CO2eq #DIV/0!
15.926 kg CO2 eq 75.531 kg CO2 eq 91.457 kg CO2 eq
0 0,000E+00 0,000E+002014
Consumo:Anno di
riferimento:
20,613Litri di diesel 24284,68
3,6294731
2014
0,000
Litri di metano (in
condiz. standard)
Fase a monte della combustione Solo combustione
151,844
862,186
0,000
Totali
Emissioni
Litri di benzina
Energia del combustibile
2014
2014 Litri di GPL 0
AUTOTRAZIONE: EMISSIONI TOTALI
DICHIARAZIONE DEL VERIFICATORE AMBIENTALE SULLE ATTIVITA’ DI VERIFICA E CONVALIDA
(Allegato VII del REG. 1221/2009)
Il verificatore ambientale CERTIQUALITY S.R.L., numero di registrazione ambientale EMAS IT – V – 0001,
accreditato per gli ambiti
01.1/2/3/4/63/64/7 – 03 – 05 – 06 – 07 – 08 – 09 – 10 – 11 – 12 – 13 – 14 – 15 – 16 – 17 – 18 – 19 – 20 – 21
– 22 – 23 – 24 – 25.1/5/6/99 – 26.11/3/5/8 – 27 – 28.11/22/23/30/49/99 – 29 – 30 – (escluso 30.4) – 31 –
32.5/99 – 33 – 35 – 36 – 37 – 38 – 39 – 41 – 42 – 43 – 46 – 47 – 49 – 52 – 55 – 56 – 58 – 59 – 60 – 62 – 63 –
64 – 65 – 66 – 68 –69 – 70 – 71 – 72 – 73 – 74 – 78 – 80 – 81 – 82 – 84.1 – 85 – 86 – 90 – 91 – 92 – 93 – 94 –
95- 96 NACE (rev.2)
dichiara di avere verificato che il sito / i siti / l’intera organizzazione indicata nella dichiarazione
ambientale/dichiarazione ambientale aggiornata dell’Organizzazione COMUNE DI MURAVERA
numero di registrazione (se esistente) IT -000000
risponde (rispondono) a tutte le prescrizioni del regolamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento europeo e
del Consiglio del 25 novembre 2009, sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario
di ecogestione e audit (EMAS).
Con la presente CERTIQUALITY S.R.L. dichiara che:
- la verifica e la convalida si sono svolte nel pieno rispetto delle prescrizioni del Regolamento (CE) n.
1221/2009,
- l’esito della verifica e della convalida conferma che non risultano elementi che attestino
l’inosservanza degli obblighi normativi applicabili in materia di ambiente,
- i dati e le informazione contenuti nella dichiarazione ambientale/dichiarazione ambientale
aggiornata dell’organizzazione/sito forniscono un’immagine affidabile, credibile e corretta di tutte
le attività dell’organizzazione/del sito svolte nel campo d’applicazione indicato nella dichiarazione
ambientale.
Il presente documento non è equivalente alla registrazione EMAS. La registrazione EMAS può essere
rilasciata unicamente da un organismo competente ai sensi del regolamento (CE) n. 1221/2009. Il
presente documento non è utilizzato come comunicazione a sé stante destinata al pubblico.
MILANO, il 29/10/2015
Certiquality Srl
Il Presidente
Ernesto Oppici