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17/05/2010
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DICOLa Dichiarazione di Conformità
e la regola dell’arte
Incontro tecnico con gli operatori del settoreParma – 18 Maggio 2010
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L’UNAE è un Albo che associa Imprese Qualificate, operanti nel campo delle installazioni elettriche, la cui ottica è focalizzata negli interventi sugli Impianti
Per informazioni e chiarimenti e per eventuale iscrizione all’Albo i nostri recapiti sono i seguenti:UNAE Emilia-RomagnaVia C. Darwin 4 - 40131 BolognaTel. 051 6347139 (lu-ve 8-12) Fax 051 4233061Sito web: www.unaebo.it
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Premessa
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La DICO non va considerata “Un pezzo di carta” ma è un documento con rilevanza giuridica che impegna il Dichiarante in relazione: Alla esecuzione a regola d’arte dell’impianto e al corretto
utilizzo dei materiali Alla corretta esecuzione delle verifiche iniziali e del corretto
funzionamento dell’impianto Al possesso dei requisiti richiesti All’omologazione dell’impianto (nei luoghi di lavoro)
Inoltre, se ben compilata e dettagliata, la DICO rappresenta una tutela per l’installatore, in quanto
definisce l’impianto effettivamente realizzato e non un impianto standard
La normativa di sicurezza elettrica
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LEGGI
Norme CEI - CENELEC
NORMATIVA DI SICUREZZA ELETTRICA
Sono riconosciute come “REGOLA DELL’ARTE” secondo il DM 37/08 e il D.Lgsl. 81/08
Stabiliscono il fine da
conseguireStabiliscono come
raggiungere
tecnicamente il fine
Il rispetto di tali norme non è obbligatorio, ma opportuno .
Se non si rispettano le norme tecniche, occorre dimostrare di aver comunque conseguito un livello di sicurezza almeno equivalente a quello garantito dalle norme
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DICO - Modello ministeriale da DM 37/08
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La Pmax impegnabile
L’identificazione del progettista
Il modello ministeriale RICHIEDE fra l’altro:
Il progetto esecutivo finale
Il responsabile tecnico
Le verifiche iniziali
Le istruzioni per uso e
Rapporto verifiche iniziali
Le istruzioni per uso e manutenzione
Rapporto verifiche iniziali
DICO - Modello ministeriale da DM 37/08
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Legenda sul retro del modello
Non è obbligatorio numerare le DICO, anche se opportuno
In caso di lavori realizzati su impianti esistenti, bisogna fare riferimento alla precedente DICO
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DICO - Modello ministeriale da DM 37/08
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DICO aggiuntiva per
gli Uffici Tecnici interni di imprese installatrici
Prima non esisteva
DICO – Giusto per ricordare …..
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Il DM 37/08 si applica agli:
Impianti posti al servizio degli edifici, indipendentemente dalla destinazione d’uso, collocati all’interno degli stessi o delle relative pertinenze
In precedenza, la legge 46/90, negli edifici destinati ad altro uso, si applicava solo agli impianti elettrici
+ +
abitativo altro uso pertinenze
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DICO – Giusto per ricordare …..
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Art. 1 Comma 2 - Ambito di applicazione – lettera a)
Nella legge 46/90 erano nella lettera b) impianti elettronici
CancelliPorte Barriere
Gli impianti per l’automazione di: •Rimangono comunque
Macchine, ma l’installatore
(costruttore) deve avere
anche l’abilitazione di cui
art. 1 com. 2 lett. a
•Non si deve rilasciare la
DICO, ma la dichiarazione
di conformità CE
E gli impianti di protezione contro le scariche
atmosferiche
Oltre agli impianti elettrici sono stati inseriti:
DICO – Giusto per ricordare …..
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Gli impianti radiotelevisivi
Art. 1 Comma 2 - Ambito di applicazione – lettera b)
La lettera b) comprende:
Le antenne Gli impianti elettronici in genere
Sono stati tolti gli impianti di protezione contro le scariche atmosferiche
Sono state aggiunte le antenne non televisive
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DICO – Giusto per ricordare …..
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Art. 1 Comma 2 - Ambito di applicazione – lettera g)
La lettera g) comprende:
Rilevatori di gas
Rilevatori di fumo
Rilevatori d’incendio
Gli impianti di protezione antincendio che comprendono, fra l’altro, i:
DICO – Giusto per ricordare …..
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La Dichiarazione di Conformità deve essere rilasciata dall’impresa installatrice che ha effettivamente realizzato l’impianto
In caso di subappalto, la DICO deve essere rilasciata dall’impresa che ha effettivamente realizzato l’impianto, cioè l’impresa subappaltatrice
Come committente, nome dell’impresa che gli ha affidato il lavoro
Come proprietario del locale, il cliente finale
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Installazione o nuovo impianto
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Per Nuovo Impianto si intende:
SIDICO
SIPROGETTO
La costruzione di un impianto non esistente in precedenza
Il rifacimento completo, o comunque radicale, di un impianto esistente
Trasformazione
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Per trasformazione di un impianto si intendono modifiche importanti, ad esempio:
SIDICO
SIPROGETTO
Cambio di destinazione d’uso dei locali
Cambio delle condizioni di alimentazione (da BT a MT)
Aumento di potenza significativo (cambio di sezione dei circuiti e delle rispettive protezioni)
Aggiunta dell’impianto di terra
Rifacimento di una parte dell’impianto (es. di un reparto)
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Ampliamento
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Si ha un ampliamento dell’impianto quando si aggiunge almeno un circuito:
SIDICO
SIPROGETTO
Secondo la norma CEI 64-8 un circuito è la parte dell'impianto protetta da un proprio dispositivo di protezione
Ad esempio, l'aggiunta di una nuova linea luce, o prese, protetta da un proprio interruttore automatico, costituisce un ampliamento dell'impianto
Manutenzione straordinaria
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Rientra nella manutenzione straordinaria tutto ciò che:
SIDICO
NOPROGETTO
non è Ampliamento non è Trasformazione non è Manutenzione
ordinaria
Sostituzione di un interruttore con altro di caratteristiche diverse
Aggiunta o spostamento di prese o punti luce su circuiti esistenti
Ad esempio:
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Altro
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Nel modulo della DICO compare la dizione “altro”:
SIDICO
SIPROGETTO
Si può barrare questa casella per l’adeguamento di un impianto ante 13/03/90 a quanto disposto dal DM 37/07, art. 6 comma 3
Manutenzione ordinaria
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La manutenzione ordinaria è finalizzata a mantenere il degrado normale d’uso dell’impianto.
NODICO
NOPROGETTO
Nella manutenzione ordinaria vengono sostituite piccole apparecchiature, vecchie o danneggiate, ad esempio interruttori o prese a spina, con altre aventi le stesse caratteristiche, ecc
La distinzione fra manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria spetta all’impresa installatrice (Guida CEI 0-3)
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Potenza dell’impianto
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Potenza disponibile (o in franchigia)
È la massima potenza prelevabile in un punto di prelievo senza che il cliente finale sia disalimentato
È la potenza per la quale è stato corrisposto il contributo di allacciamento
Potenza impegnata (o contrattuale)
Potenza impegnabile (da indicare nella
DICO)
È la potenza contrattualmente impegnata quando c’è il limitatore della potenza prelevata
È il valore massimo della potenza prelevata nel mese (misurata nei 15 min) quando la potenza viene registrata dal gruppo di misura
È la potenza di progetto dell’impianto
All’occorrenza è anche la max potenza per cui l’utente può richiedere il contratto di fornitura di energia elettrica
Progetto
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Sopra i limiti dimensionali
Da professionista iscritto all’albo
Adesso il progetto degli impianti elettrici, elettronici, antincendio, serve sempre:
Sotto i limiti dimensionali
Dal responsabile tecnico dell’impresa installatrice
Sono chiamati nello stesso modo
“PROGETTO” anche se i
contenuti sono diversi, in pratica
sotto i limiti dimensionali è lo
schema dell’impianto
Va sempre indicato il nome, cognome, la qualifica e l’eventuale numero d’iscrizione all’albo di chi ha redatto il progetto
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Progetto elettronico
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La delicatezza della problematica connessa con gli impianti di allarme e sicurezza non esime dall’obbligo della progettazione, ma impone certamente che il progetto – in tutte le sue articolazioni – non possa essere portato a conoscenza di persone diverse dall’utilizzatore e dalla ditta esecutrice
Per gli impianti di sicurezza e antintrusione, il Ministero ha chiarito che:
Il progetto va redatto da un professionista quando l’impianto elettronico coesiste con un impianto elettrico con obbligo di progetto
Per gli impianti radiotelevisivi e le antenne non serve il progetto, ma occorre allegare alla DICO lo schema (allegato obbligatorio)
Impianti con obbligo di progetto
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Quando è previsto l’obbligo del progetto da parte di un professionista, l’installatore anche se abilitato, non è autorizzato ad installare, trasformare, ampliare tali tipologie di impianto senza progetto
La Dichiarazione di Conformità senza il progetto allegato, relativa ad un intervento in un impianto soggetto all’obbligo di progetto, non ha alcun valore
• Nel caso in cui un impianto soggetto per legge a progettazione da parte di un professionista venga eseguito senza progetto, anche su richiesta del Committente, la responsabilità ricade sia sul Committente che sull’Installatore.
• Resta comunque a carico del giudice stabilire le percentuali
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Le norme tecniche applicabili
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Esempio di norme tecniche da citare
CEI 64-8 CEI 81-10 CEI 11-1 Guida CEI 64-14 (verifiche) Guida CEI 64-17 (cantieri edili)
Devono essere indicate le norme tecniche e la legislazione di riferimento per l’impianto eseguito Esempio di leggi da citare
DM 37/08 DLgsl 81/08 nei luoghi di lavoro
Le verifiche previste
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Prima di rilasciare la DICO occorre eseguire le verifiche iniziali previste dalla normativa e le verifiche di funzionalità
L e verifiche eseguite in conformità alla CEI 64-8 VI edizione fasc. 6 sono automaticamente considerate a regola d’arte.
Il rapporto di verifica va allegato alla DICO (allegato facoltativo secondo il DM 37/08); la norma CEI 64-08 art.61.4.3 prevede l’obbligo di consegna del rapporto al committente)
Queste verifiche non vanno confuse con quelle previste per legge (ad es. DPR 462/01)
In presenza di datore di lavoro la DICO emessa dall’installatore a seguito della verifica iniziale equivale a tutti gli effetti all’omologazione
dell’impianto (Art. 2 DPR 462/01)
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Il responsabile tecnico – Art. 3 Comma 2
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Firma del Responsabile tecnico della ditta installatrice
Firma del titolare o legale rappresentante (visura camerale)
Il responsabile tecnico svolge tale funzione per una sola impresa e la qualifica è incompatibile con altra attività continuativa (al di fuori dell’impresa)
Il responsabile tecnico deve possedere i requisiti previsti dal DM 37/01 e può essere:
L’imprenditore individuale Un legale rappresentante dell’impresa installatrice Una persona preposta con atto formale a tale incarico (è
sufficiente un documento scritto interno)
Se le due figure coincidono, occorrono comunque le due firme
Il modello ministeriale previsto dal DM 37/08
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Punti di attenzione rispetto precedente modello Rispettato il progetto
redatto ai sensi dell’art. 5 da:
Nome, cognome, qualifica e, quando ne ricorra l’obbligo ai sensi dell’art. 5 comma 2 (progetto di un professionista iscritto all’albo):
Estremi di iscrizione nel relativo albo professionale del tecnico che ha redatto il progetto
Questa casella va sempre barrata, con l’esclusione dei
cantieri edili e di manutenzione straordinaria
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Il modello ministeriale previsto dal DM 37/08
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Punti di attenzione rispetto precedente modello Indicare la potenza max
impegnabile:
La massima potenza che l’utente può richiedere nel contratto di fornitura di energia elettrica
Se la potenza massima impegnabile è superiore a 6 kW è necessario il progetto di un professionista iscritto all’Albo.
Il modello ministeriale previsto dal DM 37/08
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Punti di attenzione rispetto precedente modello Progetto ai sensi degli
articoli 5 e 7:
Qualora l’impianto eseguito sia variato in opera, il progetto presentato alla fine dei lavori deve comprendere le varianti realizzate in corso d’opera
Fa parte del progetto la citazione della pratica prevenzione incendi (ove richiesta)
Fra gli allegati facoltativi, oltre al rapporto di verifica ci possono essere le istruzioni per l’uso e la
manutenzione
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Il modello ministeriale previsto dal DM 37/08
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Allegati obbligatori
Relazione con tipologie dei materiali(tipo semplificato)
I componenti installati nell’impianto sono conformi a quanto previsto dagli
articoli 5 e 6 del DM 37/08 in materia di regola dell’arte.
In particolare sono dotati di:
Marcatura CE Marchio IMQ (o altri marchi UE)
Altra documentazione (*)
Vengono di seguito elencati i componenti installati nell’impianto e non dotati delle
indicazioni di cui sopra, che sono comunque conformi a quanto previsto dagli articoli 5
e 6 del DM 37/08
…………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………….
(*) Se i componenti dell’impianto non sono provvisti di marcatura CE o di marchio IMQ
o di altro marchio UE di conformità alle norme, l’installatore deve richiedere al
costruttore, al mandatario o all’importatore, la dichiarazione che il componente elettrico
è costruito a regola d’arte e deve conservarla per un periodo di 10 anni.
L’impianto è compatibile con gli impianti preesistenti
I componenti sono idonei rispetto all’ambiente di installazione
eventuali informazioni sul numero e caratteristiche degli apparecchi utilizzatori,
considerate rilevanti ai fini del buon funzionamento dell’impianto
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
Relazione con tipologia dei materiali di tipo semplificato.
Attenzione però che non documenta quanto realmente eseguito
Il modello ministeriale previsto dal DM 37/08
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Allegati obbligatori
Relazione con tipologia dei materiali.
Si può allegare anche la bolla di consegna dei materiali utilizzati senza rifare l’elenco
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Il modello ministeriale previsto dal DM 37/08
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Allegati obbligatori
Schema d’impianto
Id
Id
kWh
Tipo linea
Descrizione linea
Corrente nominale In (A)
Potere cortocircuito (kA)
Idn (A)
Lunghezza (m)
Tipo di cavo
Formazione (n x mm )2
Note
ColonnaMontante
32 25 16 16 16
6 4,5 4,5 4,5 4,5
-
-
- -
8 15 15 12
0,03 0,03
H07V-K H07V-K H07V-K H07V-K H07V-K
2(1x6)+1G6 2(1x4)+1G4 2(1x2,5)+1G2,5 2(1x2,5)+1G2,5 2(1x2,5)+1G2,5
ZonaGiorno
ZonaNotte
Generae Giorno/Notte Cucina
F-NF-N F-N F-N F-N
Il modello ministeriale previsto dal DM 37/08
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Compatibilità con l’impianto esistente
l’impianto è compatibile con gli impianti esistenti
In caso di intervento su un impianto esistente (ad es. ampliamento con aggiunta di un circuito) è obbligatorio indicare la “compatibilità tecnica” dell’intervento eseguito con l’impianto esistente (art. 7 comma 3 del DM 37/08)
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Il modello ministeriale previsto dal DM 37/08
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Idoneità dei componenti al luogo d’installazione
Nel sottoscrivere la DICO, l’installatore dichiara di aver utilizzato componenti dell’impianto elettrico a regola d’arte e adatti al luogo d’installazione
Se questo non è vero, la responsabilità è dell’installatore È irrilevante che i componenti siano stati scelti dal
committente:• Se i prodotti installati non sono a regola d’arte, oppure non adatti all’ambiente, non devono essere impiegati
• Se l’installatore li utilizza ugualmente per compiacere il committente, se ne assume la piena responsabilità
I componenti sono idonei rispetto
all’ambiente di installazione
Il modello ministeriale previsto dal DM 37/08
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Le CCIAA non rilasciano un certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali, QUINDI:
Allegare la propria visura camerale, sulla quale sono indicate le tipologie di impianti per le quali è abilitato
La visura camerale ha validità sei mesi dalla data di rilascio
Se oltre i sei mesi si può integrare con una dichiarazione
SI DICHIARAAi sensi dell’art.41 del DPR 445/2000, che le informazioni
contenute nel presente documento non hanno subito variazioni dalla data del rilascio
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Manutenzione degli impianti
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Art. 8 Comma 2 “Il proprietario dell’impianto adotta le misure necessarie per conservare le caratteristiche di sicurezza previste dalla normativa vigente in materia, tenendo conto delle istruzioni per l’uso e la manutenzione predisposte dall’impresa installatrice dell’impianto e dai fabbricanti delle apparecchiature”
Il proprietario dell’impianto ha l’obbligo di svolgere la manutenzione
L’impresa installatrice ha l’obbligo di fornire istruzioni per l’uso e la manutenzione dell’impianto (da allegare alla DICO)
L’obbligo giuridico della manutenzione già esisteva nei luoghi di lavoro, ora il DM 37/08 estende tale obbligo di manutenzione agli immobili di uso abitativo
Allegati facoltativi
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Esempio di Istruzioni per l'uso e la manutenzione dell'impianto di una abitazione civile
L'impianto elettrico in oggetto è conforme alla norma CEI 64-8 e quindi è sicuro nei confronti dei "danni che possono derivare dall'utilizzo degli impianti elettrici nelle condizioni che possono essere ragionevolmente previste", come indicato all'art. 131.1 della norma stessa.Pertanto l'utente deve evitare, per la propria sicurezza, un uso improprio dell'impianto elettrico, ad esempio:- non deve utilizzare l'asciugacapelli mentre si trova in prossimità della vasca da bagno piena
d'acqua o addirittura mentre fa il bagno;- non deve ricoprire gli apparecchi di illuminazione con materiali combustibili (carta,
indumenti, ecc.);- deve impedire ai bambini di svitare le lampadine, di utilizzare il cacciavite per aprire le prese,
le cassette di derivazione, ecc.- può utilizzare adattatori sulle prese solo se costruiti a regola d'arte, ad es. con marchio IMQ. L'utente deve inoltre rivolgersi ad una impresa installatrice abilitata per qualsiasi alterazione, visiva, dell'impianto elettrico, come ad esempio isolamenti danneggiati, cavi di colore giallo-verde interrotti o distaccati, interventi troppo frequenti di un interruttore differenziale (salvavita), ecc. Gli interruttori differenziali suddetti hanno un tasto di prova che deve essere premuto dall'utente, per garantire il loro corretto funzionamento, almeno ogni due mesi (salvo diversa indicazione del costruttore). Il livello di sicurezza dell'impianto elettrico può ridursi nel tempo, a causa dell'uso e del naturale decadimento dei materiali isolanti. L'utente deve quindi richiedere il controllo periodico di una impresa installatrice abilitata, si consiglia almeno ogni cinque anni, per accertare, mediante opportune verifiche e prove, l'effettivo stato di manutenzione dell'impianto elettrico, e provvedere a ristabilire con eventuali interventi mirati il necessario livello di sicurezza.
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Allegati facoltativi
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Esempio di Rapporto di verifica – Esame a vista•L'impianto eseguito è conforme alla documentazione tecnica.• I componenti hanno caratteristiche adeguate all'ambiente per costruzione e/o installazione.• Le protezioni contro i contatti diretti ed indiretti sono adeguate.• I conduttori sono stati scelti e posati in modo da assicurare le portate e cadute di tensione previste.• Le protezioni delle condutture contro i sovraccarichi sono conformi alle prescrizioni delle norme CEI.• Le protezioni delle condutture contro i cortocircuiti sono conformi alle prescrizioni delle norme CEI.• Il sezionamento dei circuiti è conforme alle prescrizioni delle norme CEI.• Il comando e/o l'arresto di emergenza è stato previsto dove necessario.• I cavi hanno tensione nominale d'isolamento adeguata.• I conduttori hanno le sezioni minime previste.• I colori e/o le marcature per l'identificazione dei conduttori sono rispettate.• I tubi protettivi ed i canali hanno dimensioni adeguate.• Le connessioni dei conduttori sono idonee.• Gli interruttori di comando unipolari sono inseriti sul conduttore di fase.• Le dimensioni minime dei dispersori, dei conduttori di terra e dei conduttori di protezione ed
equipotenziali (principali e supplementari) sono conformi alle prescrizioni delle norme CEI.• l nodo (nodi) collettore di terra è accessibile.• Il conduttore di protezione è stato predisposto per le masse.• Il conduttore equipotenziale principale è stato predisposto per le masse estranee.• I sistemi di protezione contro i contatti indiretti senza interruzione automatica dei circuiti (eventuali)
sono conformi alle prescrizioni della norma CEI 64-8.• Le quote di installazione delle prese (ed altre apparecchiature in relazione alle disposizioni di legge
sulla barriere architettoniche) sono rispettate.
Allegati facoltativi
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Esempio di Rapporto di verifica – Prove
La resistenza di isolamento verso terra dei conduttori attivi è superiore ai minimi prescritti.
La prova della continuità dei conduttori di protezione, equipotenziali (principali e supplementari) ha avuto esito favorevole.
La prova dell'efficienza delle protezioni differenziali ha avuto esito favorevole.
La resistenza dell’impianto di terra misurata nelle ordinarie condizioni di funzionamento è di 16 Ω.
La prova di funzionamento ha dato esito favorevole.
L’allegato è facoltativo, le verifiche sono obbligatorie
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Rifacimento parziale
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Art. 7 Comma 3: “In caso di rifacimento parziale di impianti, il progetto, la dichiarazione di conformità, e l’attestazione di collaudo ove previsto, si riferiscono alla sola parte degli impianti oggetto dell’opera di rifacimento, ma tengono conto della sicurezza e funzionalità dell’intero impianto.”
La responsabilità dell’installatore si riferisce esclusivamente agli interventi effettuati
È però opportuno che l’installatore segnali al committente le eventuali anomalie pregresse
Interventi parziali
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• La DICO si riferisce solo ai lavori eseguiti
• Ma se per eseguire i lavori a regola d’arte occorre cambiare qualcosa dell’esistente, OCCORRE FARLO
Ad es., cambiando un trasformatore con uno di maggior potenza, può essere necessario sostituire gli interruttori esistenti con altri aventi maggiore potere di cortocircuito
Esempio: sostituendo un’armatura stradale di classe I senza terra, per rilasciare la DICO deve essere realizzata la regolare messa a terra, quindi:• l’installatore deve segnalare al committente la necessità di collegare a terra tutti gli altri pali
• dopodichè la responsabilità è soltanto del committente e non dell’installatore che ha eseguito il proprio lavoro a regola d’arte
La dichiarazione che i lavori sono compatibili con l’esistente, vuol dire che non viene compromessa la sicurezza preesistente, ma solo per le parti d’impianto che sono oggetto degli interventi parziali
L’installatore non è responsabile di eventuali situazioni pericolose preesistenti su parti d’impianto non interessate dai lavori eseguiti
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Condomini e Illuminazione pubblica
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L’impresa installatrice deve rilasciare una DICO per ogni unità immobiliare e una DICO per i servizi condominiali
Condomini
Illuminazione pubblica
L’impianto elettrico per illuminazione pubblica non è soggetto al DM 37/08 quindi l’installatore non è tenuto a rilasciare la DICO ai sensi di legge
Il committente può richiedere la DICO come obbligo contrattuale
Dichiarazione di rispondenza - DIRI
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Art. 7 Comma 6 “Se la DICO non è reperibile, può essere sostituita, per gli impianti costruiti prima di questo decreto, con una DICHIARAZIONE DIRISPONDENZA resa da un professionista con almeno cinque anni di attività, dopo un adeguato sopralluogo”
Per gli impianti non soggetti a progettazione, tale dichiarazione può essere redatta dal responsabile Tecnico di una impresa con almeno 5 anni di ruolo
La DIRI è assimilabile alla DICO, deve attestare che l’impianto è conforme alle norme di SICUREZZA vigenti al momento della loro realizzazione o all’ultimo adeguamento in base a norme sopravvenute.
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Dichiarazione di rispondenza - DIRI
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SI DIRI SI DIRI NO DIRI è obbligatoria
la DICO
13/03/1990 27/03/2008
Data di realizzazione dell’impianto
La DIRI è richiesta per aumento della potenza contrattuale ed eventualmente in caso di vendita dell’unità immobiliare (se richiesta)
La DIRI è richiesta per impianti che dovrebbero avere la DICO, ma ne sono sprovvisti
• Non esiste un modello ministeriale per la DIRI• Il numero di copie deve essere concordato con il committente• Se l’impianto supera i limiti dimensionali, il professionista esegue il sopralluogo e indica i lavori necessari, l’installatore li esegue e rilascia la DICO, poi il professionista rilascia la DIRI con allegata la DICO dei lavori eseguiti
Nuovi impianti
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Per i nuovi impianti l’utente deve consegnare la DICO al Distributore entro 30 giorni dall’attivazione della nuova fornitura
In caso contrario sospensione della fornitura
Attualmente quasi tutti i Distributori sono inadempienti
L’impresa e l’ufficio tecnico devono predisporre da una a sei copie della DICO (oltre a quella per il suo archivio )
In generale
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Esempi: installazione di cancello motorizzato
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Dovendo realizzare un impianto di automazione di un cancello, come si deve comportare l’installatore?
Il cancello motorizzato, essendo una macchina, rientra nell’applicazione della direttiva macchine (DPR 459/96), quindi l’installatore deve apporre nel cancello il marchio CE, consegnare la dichiarazione CE di conformità con le istruzioni d’uso e predisporre e conservare il fascicolo del cancello
L’impianto di automazione del cancello non è soggetto a progetto da parte di un professionista
La realizzazione della linea di alimentazione del cancello richiede il progetto se è un ampliamento di impianto soggetto a progetto (es. potenza impegnata > 6 kW)
L’installatore deve rilasciare la DICO solo per gli eventuali lavori di ampliamento per alimentare il quadro del cancello.
Flusso DICO
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1 – Archivio installatore
Archivio C.C.I.A.A.
2 – Atti del Committente
3 – Consegna a comune (nuovo impianto
Da parte del datore di lavoro:
5 – eventuale denuncia ISPESL
6 – eventuale denuncia ASL/ARPA entro 30 gg da conclusione lavori
Totale 4 o 6 copie
4 – Consegna a Distributore (nuovo impianto)
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Flusso DICO
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Si riferisce a un
impianto nuovo o
completamente
rifatto
DICO
I locali hanno già
l’agibilità
SISI
NONO
Il Committente
deve presentare la
DICO al Comune
per ottenere
l’agibilità
L’impresa installatrice deve
depositare la DICO presso lo
Sportello unico per l’edilizia del
Comune dove ha sede l’impianto
entro 30 giorni dalla fine dei lavori
Nessun obbligo di
depositare la DICO
presso lo Sportello
unico per l’edilizia
del Comune
SISI
NONO
Flusso DICO
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1 – Archivio installatore
Archivio C.C.I.A.A.
2 – Atti del Committente
Consegna a comune
Da parte del datore di lavoro:
3 – eventuale denuncia ISPESL
4 – eventuale denuncia ASL/ARPAentro 30 gg da conclusione lavori
CANTIERE
Totale minimo 4 copie
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Garanzia e Responsabilità
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In base al DLgs n.24 del 2.2.2002 che ha integrato il codice civile con 8 articoli (1519-bis – 1519-nonies)
la garanzia nei confronti dei Consumatori(Persone fisiche estranee ad attività imprenditoriali o
professionali) ha una validità di DUE ANNI, per gli interventi che prevedano anche la fornitura di materiali
Entro tale termine il consumatore ha diritto alla riparazione o sostituzione a titolo gratuito del bene da parte del Venditore (installatore)
Il Committente deve denunciare il difetto entro 60 giorni dalla sua scoperta
Garanzia
Garanzia e Responsabilità
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Se il Committente non è un Consumatore si fa invece riferimento al Codice Civile
Vendita di un PRODOTTO: UN ANNOContratto d’OPERA: UN ANNOContratto d’APPALTO: DUE ANNI
Garanzia
Contratto d’opera: quando una persona si obbliga a compiere verso un
corrispettivo un’opera o un servizio con lavoro prevalentemente proprio …(art. 2222 c.c.)
In pratica di tratta di lavori di modesta entità eseguiti direttamente
dall’installatore che ha assunto l’incarico
Contratto d’appalto: contratto con il quale una parte assume, con organizzazione
dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio il compimento di un’opera o di
un servizio verso un corrispettivo di denaro (art. 1655 c.c.)
In pratica il lavoro viene svolto dai dipendenti di una impresa installatrice e non dal
solo titolare.
La durata della garanzia può essere aumentata da accordi contrattuali
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Garanzia e Responsabilità
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Responsabilità Penale Responsabilità Civile di tipo
extracontrattuale Responsabilità civile contrattuale
Responsabilità
Responsabilità PENALE: è personale e non vi sono limiti temporali
Responsabilità civile extracontrattuale: consiste nell’obbligo di risarcire il
danneggiato da parte dell’autore del fatto illecito. Può essere coperta da una polizza
di assicurazione e non ha limiti temporali all’obbligo risarcitorio
Ad esempio in caso di infortunio la cui causa sia riconducibile ad un difetto
dell’impianto l’installatore può essere chiamato a risponderne sia dal punto di vista
penale (lesioni personali colpose o omicidio colposo) sia dal punto di vista civile
extracontrattuale come risarcimento del danno patito dalla vittima.
Se invece ci sono solo danni causati ad es. da un incendio derivante da un vizio
dell’impianto l’installatore può essere condannato a risarcire i soli danni materiali.
Responsabilità civile di tipo contrattuale: si riferisce al caso in cui l’impianto
realizzato dall’installatore presenti vizi o difetti o non sia conforme a quanto
pattuito: Valgono i limiti temporali previsti per la garanzia (Vendita, Contratto
d’Appalto, Contratto d’Opera)
Garanzia e Responsabilità
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Responsabilità Penale Responsabilità Civile di tipo
extracontrattuale Responsabilità civile contrattuale
Responsabilità
La cessazione dell’attività o lo scioglimento dell’impresa non fanno venir meno le responsabilità penali dell’installatore.
Anche la Responsabilità civile continua a gravare sull’installatore indipendentemente dalla cessazione dell’attività nei limiti temporali previsti.
In caso di morte dell’installatore l’obbligo risarcitorio si trasmette agli eredi che hanno accettato l’eredità
17/05/2010
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Garanzia e Responsabilità
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Ciascuno risponde per quanto di sua competenza (la Responsabilità deriva dal mancato adempimento di un obbligo)
Il progettista è responsabile degli eventuali errori progettuali L’installatore è responsabile dell’esecuzione dell’impianto
L’Installatore può essere ritenuto corresponsabile di un errore del progettista solo se l’errore avrebbe potuto essere identificato con le conoscenze che l’installatore deve avere. (Ad es. un involucro installato all’esterno con grado di protezione IP2X).
L’installatore segnala al progettista eventuali anomalie. Se il Progettista non cambia il progetto e l’installatore esegue l’impianto diventa corresponsabile
Responsabilità del Progettista e dell’installatore
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Grazie per l’attenzione