Prof. Giovanni Moretti
L’importanza della valutazione per il miglioramento degli apprendimenti, delle
professionalità e della scuola: la programmazione per competenze e la valutazione ad essa correlata
Didattica, competenze, cultura della valutazione
Messina, 29 febbraio 2016
Giovanni MorettiUniversità Roma Tre
Approccio per competenze e democrazia cognitiva «Gli alunni più dotati di capitale culturale e i
meglio sostenuti dalle loro famiglie seguiranno in ogni caso il loro cammino, quale che sia il sistema educativo. Gli alunni «medi» riusciranno a cavarsela, al prezzo di eventuali ripetenze o cambiamenti di percorso. Ma è sul destino degli alunni in reale difficoltà che si può misurare l’efficacia delle riforme. Hanno qualcosa da guadagnare da una definizione dei programmi in termini di competenza?» (P. Perrenoud, 2000, p. 99)
Prof. Giovanni Moretti
Un approccio didattico per competenze Per gli studenti (anche universitari) - rappresenta una presa in carico più impegnativa e responsabile del proprio apprendimento.- richiede la negoziazione di un patto didattico-formativo rinnovato (Maccario, 2015). Per i docenti (anche universitari) - è occasione di sviluppo professionale, ma è spesso percepito come un compito gravoso e poco sostenibile. Per la Scuola (e per l’Università) - comporta maggiore attenzione agli ambienti di apprendimento e alla scelta dei dispositivi didattici utilizzati; l’innalzamento della cultura della progettazione e della valutazione.
Prof. Giovanni Moretti
Servizi di tutorato didattico, OFA e acquisizione di competenze
Obblighi Formativi Aggiuntivi(MIUR, D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, art.6)
Servizio S.Tu.Di.Dipartimento Scienze della Formazione – Roma Tre
Consentire a tutti gli studenti il raggiungimento delle competenze ritenute indispensabili per affrontare il corso di
studi universitario e in particolare per autoregolare e autodirigere il proprio apprendimento.(Baldacci, 2002; Zimmerman, 1989; Pellerey, 2006)
Percezione di come il feedback personalizzato ha migliorato la comprensione
Prof. Giovanni Moretti
Esiti ricerca OFA La predisposizione di interventi educativi
individualizzati che prevedono momenti di incontro inpresenza e a distanza sembra essere una metodologiaefficace che consente agli studenti con OFA diconsolidare e acquisire le competenze di base necessarieper dirigere il proprio apprendimento in modo autonomoe responsabile.
La familiarizzazione con l'ambiente online, sembraessere indispensabile per consentire agli studenti difruire in maniera consapevole della proposta didatticae per far sì che il percorso progettato sia efficace intermini di strategie cognitive e metacognitive acquisite.
Prof. Giovanni Moretti
Prof. Giovanni Moretti
Marina M.
«fin da bambina i miei genitori mi raccontavano che all'interno della scuola non si poteva sbagliare, perché la maestra o il maestro erano molto severi e se l'alunno sbagliava veniva severamente punito. Il clima quindi all'interno della classe era un clima di paura nel quale gli alunni non esprimevano le loro opinioni e parlavano solo quando erano certi di ciò che dicevano. Facendo un paragone con oggi (sempre secondo le mie esperienze scolastiche) posso dire che gli insegnanti non sempre sono attenti agli errori e questo porta gli alunni a non essere molto preparati. L'errore va corretto alla base, non con metodi punitivi (come nella scenetta che ho scelto) ma spiegato esaurientemente anche attraverso strategie diverse ed esempi concreti in modo che all'alunno rimanga impresso la correzione dell'errore e non la punizione»
Prof. Giovanni Moretti
Greta C.
«Ho scelto questa immagine perché credo rappresenti lo stato d'animo di un ragazzo, la richiesta di aiuto al docente. Questo ragazzo per me incarna tutte le paure dei giovani che si pongono mentre sono a scuola. I docenti durante tutto un percorso scolastico dovrebbero istaurare con ogni ragazzo un rapporto di fiducia ed essere dei secondi tutori di ogni ragazzo e aiutarli a formarsi non solo dal punto di vista scolastico ma anche preparare ogni giovane al futuro, far sentire il ragazzo a casa in un luogo sicuro e far si che la scuola diventi un mezzo per poter affrontare in una maniera migliore il futuro!!!»
Moretti - Master
Federica O.
«Nel mio percorso scolastico l'interrogazione, specialmente in alcune materie, era la più temuta; questo perché secondo me non c'è un giusto approccio da parte del professore che, dicendoti "tranquillo se sbagli non fa niente", pensa che ti ha messo a tuo agio, ma la maggior parte delle volte non è così. Credo che un professore non debba esercitare tutta la propria autorità in questo modo, cioè terrorizzando gli alunni, ma debba cercare un modo per far fruttare al meglio le potenzialità di ogni singolo alunno, anche perché sono convinta che un bravo professore si vede anche da come si approccia agli alunni.»
Prof. Giovanni Moretti
Alessandra E.
«… credo che le insegnanti debbano far comprendere ai ragazzi il fine positivo delle prove e che non bisogna, quindi, soffermarsi sul voto ma sull'analisi di ciò che si è appreso. Una soluzione per far questo, a mio parere, è cercare almeno inizialmente di somministrare prove di verifica senza voto, e magari la cui correzione venga fatta insieme in classe, così da promuovere un approccio positivo con quest'ultime.»
Ricerca di dottoratosull’uso di Dispositivi
Dispositivo: «qualunque cosa abbia in qualche modo la capacità di catturare, orientare, determinare, intercettare, modellare, controllare e assicurare i gesti, le condotte, le opinioni e i discorsi degli esseri viventi» (Agamben, 2006, pp. 21-22)
Lezione dialogata Lavoro di gruppo Attività individuali o autovalutative Simulazioni e role playing
Prof. Giovanni Moretti
Valutazione degli apprendimenti in uscita dai Corsi di Studio universitari
TECO (2013) analisi delle competenze trasversali (generaliste)
-pensiero critico- problem solving- capacità di comunicare oralmente e per iscritto
TECOD (2015) analisi delle competenze disciplinari
Correlazione negativa esiti TECO e voto esami. Quale uso di TECO? Accreditamento Corsi? FFO?
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Prof. Giovanni Moretti
SIRD (Società Italiana di Ricerca Didattica). Manifesto per la ricerca educativa e
l’innovazione didattica. Le 8 emergenze
L’educazione richiede fiducia. Centralità dei luoghi formativi. Perseguimento di una strategia per la formazione
iniziale e in servizio degli insegnanti della scuola secondaria.
Innovazione dei mediatori culturali e didattici. Apprendimento permanente. Numero adeguato di ricercatori impegnati a
sostenere e far progredire il sistema formativo. Valutazione. Precarietà delle professioni educative.
Prof. Giovanni Moretti
Ostacoli: ricerca insufficiente e utilizzo improprio degli esiti delle ricerche valutative nazionali e internazionali
1. Deresponsabilizzazione dei decisori politici
2. Utilizzo illusorio e rassicurante per le scuole, gli insegnanti e i dirigenti
3. Applicazione di molte modalità di valutazione esterna MA scarso impegno sul miglioramento della organizzazione didattica e dei processi di apprendimento.
Prof. Giovanni Moretti
1. Deresponsabilizzazione dei decisori politici
I principali destinatari degli esiti delle ricerche valutative nazionali e internazionali dovrebbero essere i decisori politici.
I destinati reali sono: le scuole, gli insegnanti e i dirigenti scolastici, ai quali si attribuiscono impropriamente responsabilità di governo di cui non sono titolari.
Prof. Giovanni Moretti
2. Utilizzo degli esiti delle rilevazioni che rassicura le scuole, gli insegnanti e i dirigenti scolastici
Mito delle prove oggettive. Adozione dello “stile Invalsi” nella
strutturazione delle verifiche sommative. Diffusione e uso abnorme di testi di supporto,
guide, fascicoli e libretti, pensati per allenare gli studenti ai test.
Prof. Giovanni Moretti
3. Si applicano molte modalità di valutazione esterna MA c’è scarso impegno sul miglioramento della organizzazione didattica e dei processi di apprendimento.
La valutazione è risorsa quando consente di
assumere decisioni informate regolare l’azione didattica individualizzare i processi di apprendimento verificare l’impatto sugli alunni del processo di
sviluppo professionale dello staff di supporto e dei docenti (Day et al, 2009; Leithwood et al, 2008, 2009).
La valutazione NON è una risorsaquando classifica in meritevoli
e non meritevoli
Definizione EQF (Quadro europeo delle Qualifiche e Titoli)- 2006
Le competenze «indicano la comprovata capacità di
usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia»
Prof. Giovanni Moretti
Le tre dimensioni della competenza (attività, risorse disponibili, riflessività)
Prof. Giovanni Moretti
Gli indicatori di sviluppo della competenza. Modello processuale (Tessaro, 2012)
Prof. Giovanni Moretti
La progettazione per competenze Indicazioni Nazionali per il primo ciclo Linee Guida per i Tecnici e i
Professionali («Progettare e valutare per competenze»)
Indicazioni Nazionali per i Licei ???(il riferimento alla nozione di competenza è puramente nominale e formale: la centralità assoluta, in esse, resta dei singoli domini disciplinari – Valentino, 2015)
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Progettazione a ritroso e sviluppo di competenze
Prendere a riferimento i profili di uscita. Partire dai risultati di apprendimento
che si vogliono conseguire al termine del percorso.
Definire con cura i risultati di apprendimento e individuare le specifiche manifestazioni di competenza che ne possono garantire il raggiungimento.
Prof. Giovanni Moretti
Matrice di progettazione formativa e di valutazione delle competenze a fine obbligo di istruzione (Pellerey, 2013)
Matrice di progettazione: es° contributo che la competenza nel leggere può dare ad alcune competenze di cittadinanza(Pellerey, 2013)
Ruolo dei Dipartimenti disciplinari verticali Ruolo dei Dipartimenti inter-istituzionali (Reti)
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Componenti o fattori fondamentali che entrano in gioco nel saper leggere un testo: 5 abilità, 3 processi (Ocse-Pisa)
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Prof. Giovanni Moretti
(Sfida) Ambiti strategici per ilmiglioramento della organizzazione didattica e dei processi di apprendimento
La leadership degli insegnanti
Dipartimenti disciplinari
Consigli di classe
Team docente
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(SFIDA) Individuare e condividere le priorità e i criteri di misura della qualità degli esiti
“… necessità di individuare le priorità sulle quali effettuare ilprocesso di valutazione in modo non illuministico, maattraverso un processo di concertazione che coniuga idiversi soggetti…”
(Allulli G., 2000)
“Occorre… disporre di indici quali-quantitativi e criteripreliminarmente definiti e condivisi, anche se storicamentemutevoli, per poter stabilire la qualità di un evento, peresempio i risultati di fatto raggiunti dagli allievi in uscita da uncorso di studi”
(Domenici G., 2003)
PRIN 2011 “Successo formativo, inclusione e coesione sociale: strategie innovative, TIC e modelli valutativi".
La Strategia Didattica Modulare Integrata (SDiMI)
la Modularità è la strategia didattica che meglio di altre permette di costruire un intervento formativo che integri le seguenti funzioni: Orientamento, Valutazione formativa, Nuove Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione.
La dimensione empirica del PRIN consiste nell’applicazione del modello didattico integrato nelle scuole di ogni ordine e grado che partecipano al progetto; i docenti delle classi coinvolte nella ricerca sono formati alla conoscenza teorica e pratica del modello integrato in presenza e a distanza su una piattaforma online
Prof. Giovanni Moretti
Esiti di ricerca e Strategia Didattica Modulare Integrata (SDiMI) La costruzione del curricolo verticale di istituto orientato allo sviluppo
di competenze dovrebbe valorizzare quei fattori individuati dalla ricerca scientifica come più rilevanti per la qualificazione della didattica e dei processi educativi (Scheerens & Bosker, 1997; Kaplan & Norton, 2004; OCSE, 2010).
Tali fattori sono: la valorizzazione della flessibilità organizzativa e didattica; la
valorizzazione degli interessi e delle attitudini attraverso un orientamento diacronico-formativo a partire dai primi anni di scuola (Moon, 1998; Margottini, 2002; Zanniello, 2003; Domenici, 2009a); l’uso delle ICT come ambienti e strumenti per l’apprendimento (Domenici, 2009c, 2014); l’intervento precoce nel recupero e nel sostegno all’apprendimento, l’utilizzo della valutazione e della autovalutazione (Domenici, 2000, 2001, 2005; Domenici & Moretti, 2011); la predisposizione di ambienti inclusivi in grado di valorizzare le diversità (Cajola & Ciraci, 2013).
Prof. Giovanni Moretti
