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Didattica letto scrittura 11 12

Date post: 03-Dec-2014
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L’apprendimento della lettoscrittura • I processi, i percorsi, le motivazioni di una scelta ottobre 2011 relatrice Armida Nussio
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  • 1. Lapprendimento della lettoscrittura I processi, i percorsi, le motivazioni di una sceltaottobre 2011relatrice Armida Nussio

2. IMPARARE LA LINGUA SCRITTA Tappa fondamentale nella vita di ogni individuo.Segue temporalmente lapprendimento del linguaggio orale.E un prodotto dellevoluzione culturale .Richiede lesposizione a un insegnamento di regole rese esplicite .Richiede il raggiungimento da parte del bambino di un livello evolutivo generale, cognitivo, sociale e affettivo. 3. Quale maturazione Si situa tra il 5 e il 7 anno di vita. Il linguaggio raggiunge un complesso livello di organizzazione morfosintattica e fonologica; viene raggiunta una discreta organizzazione dello spazio personale ed extrapersonale; si stabilizzata la preferenza manuale; hanno luogo la programmazione ed esecuzione dei movimenti fini, accurati e ben realizzati, richiesti dalla scrittura.Lesistenza di bambini che nonostante abbiano raggiunto tale maturazione non imparano a leggere e a scrivere ci fanno capire che questo non sufficiente. 4. Le teorie Modelli adultomorfi - Modellotop-down Pone laccento su processi di tipo semantico- Modello botton-up Rappresenta la lettura come un processo guidato dai dati. - Modello di attivazione interattiva Descrive la lettura come una combinazione di processi dallalto e dal basso. . 5. Il valore degli automatismi I dati di tali ricerche sembrano dimostrare lautomatizzazione dei processi di riconoscimento delle parole gioca un ruolo fondamentale nellapprendimento della lettura Se i processi componenti non sono svolti in maniera del tutto automatica richiederanno attenzione lesecuzione del compito sar penalizzata dalla limitazione delle risorse attentive 6. I modelli evolutivi di tipo stadiale Indicano lordine di acquisizione di procedure di lettura. fase prealfabetica (logografica o prealfabetica) viene costruito un limitato vocabolario visivo. I bambini imparano a riconoscere un insieme di parole utilizzando caratteristiche visive salienti associate alle parole della memoria; fase alfabetica contraddistinta da un approccio analitico alla parola scritta, mediato da regole conversione fonema-grafema. In una fase intermedia semifonetica il bambino comincia a rendersi conto che il nome delle lettere rappresenta i suoni che sentono nelle parole e si possono scrivere. (cne per cane) fase ortografica-lessicale sono le fasi pi evolute caratterizzate da procedure di accesso al lessico ortografico, basate sul riconoscimento di unit pi ampie dei singoli grafemi 7. La teoria di Utha Frit Tra le teorie stadiali ha particolare rilevanza quella di Uta Frith (1985). Ha taglio evolutivo di ordine temporale: dalla procedura sublessicale a lessicale Edescrittiva, non esplicativa dei meccanismi di passaggio da una fase allaltra... Delinea una traiettoria evolutiva ,permette di interpretare le difficolt nellacquisizione della lettura. 8. La continuit La continuit tra la fase prealfabetica e alfabetica , fra linguaggio orale e lingua scritta, stata identificata nelle abilit fonologiche e metafonologiche capaci di promuovere e sostenere laccesso alla fase alfabetica della lettura 9. La scrittura Uno studio dei metodi di acquisizione piuttosto recente. La concezione tradizionale,lo scrivere una funzione secondaria subordinata al parlato attivit tecnica di trascrizione, processo di transcodificazione fonologica, trasposizione sulla pagina di elementi sonori sottoforma di segni. A partire dagli anni 80, grazie ai contributi del cognitivismo, la scrittura viene esplorata in particolare rispetto allalfabetizzazione e alla composizione scritta. 10. LIMPOSTAZIONE COSTRUTTIVISTA La scrittura di parole determina nel bambino una specie di rivoluzione copernicana perch richiede: La decomposizione delle parole Le parti pensabili come forme pure 11. Ferreiro e Teberosky i modi con cui i bambini simpadroniscono della lingua scritta, processo di costruzione. ,di concettualizzazione della lingua con continue elaborazioni di ipotesi. Sidentificano 3 livelli. Dopo la prima fase di differenziazione tra disegno e scrittura ( verso i quattro anni) si distinguono: 12. Prima fase Livello presillabico la forma delle lettere. linearit della scrittura principio della quantit minima variet delle lettere (almeno tre caratteri diversi tra loro). Livello della differenziazione grafica. 13. Seconda fase Livello sillabico. fonetizzazione della parola scritta ; corrispondenza tra le parti di una parola (sillabe) e le lettere ipotesi di un segno per ogni sillaba fonetizzata. Vi una fase di passaggio definita sillabico-alfabetica in cui il bambino riproduce forme di scrittura mista in cui il valore assegnato a ciascun carattere non stabile 14. Terza fase Il livello alfabetico. Compare la corrispondenza singoli suoni, singole lettere scritte. 15. Le indicazioni rilevanti La padronanza di un sistema di scrittura autoguidato offre spunti per impostare il metodo di alfabetizzazione1. Imparare a scrivere non pu essere considerato come un brusco passaggio da un non saper ad un sapere2. Limparare a leggere e a scrivere un problema di conoscenza,unattivit costruttiva, a livelli sempre pi complessi fino ad arrivare a regole di funzionamento conformi a quelle del sistema convenzionale.3. Gli errori ,le soluzioni scrittura inventate nelle fasi iniziali di acquisizione della lingua scritta sono indicatori di una nuova struttura cognitiva. 4. rilievo agli alunni stranieri portatori di idee sulla lingua scritta, pur diversa dallitaliano 16. La prospettiva socioculturale:Vygotskji Ogni funzione psichica superiore si presenta due volte nello sviluppo dellindividuo: A livello intersoggettivo A livello intrasoggettivo Il sistema di scrittura risulta un artefatto culturale. 17. Lapprendimento della lingua scritta nelle fasi iniziali Attenzione a: Consapevolezza linguistica, capacit di segmentazione del discorso in parole separate, di identificare i tratti specifici della lingua scritta, di riconoscere sillabe e fonemi La consapevolezza metafonologica relativa allaccettabilit delle frasi dal punto di vista fonologico, semantico, sintattico. 18. I metodi sintetici o fonetici I metodi sintetici o fonetici unit di analisi singoli elementi pi piccoli della parola , i fonemi. parte dal fonema associandolo alla sua rappresentazione grafica. Laccento sullanalisi uditiva E importante: - una corretta pronuncia per evitare confusione tra fonemi - separare grafie di forma simile per evitare confusione visuali tra scritture - presentare una coppia fonema-grafema per volta, passando alla successiva solo quando lassociazione ben fissata. 19. Il percorso di scrittura Il percorso della scrittura risulta simile: da unit linguistiche minime a elementi via via pi complessi. La progressione classica: presentazione iniziale delle vocali combinazione di consonanti labiali costruzione delle prime parole per duplicazione di sillabe (es. pa-pa, pi-pa ecc.). Conquista delle regole ortografiche a partire dai casi di ortografia regolare dove la grafia coincide con la pronuncia. 20. I metodi analitici o globali Prendono lavvio da situazioni linguistiche complesse, brani, frasi per analizzare parole, sillabe e lettere. Fondamentale il riconoscimento globale della parola o della frase sulla base del ricordo. Per confronto di sequenze grafiche simili e scomposizione,si arriva allidentificazione di elementi sonori (sillabe,lettere) che compongono situazioni linguistiche complesse. La lettura risulta un compito fondamentalmente ideovisuale. 21. Decreto attuativodella legge 270/2010Art.4, comma 3 In unottica di prevenzione dei DSA, gli insegnanti adottano metodologie didattiche adeguate allo sviluppo delle abilit di lettoscrittura e di calcolo, tenendo conto, nel rispetto della libert dinsegnamento, delle osservazioni di carattere scientifico contenute al riguardo nelle allegate Linee guida 22. 4. UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA importante offrire agli alunni la possibilit di maturare le capacit percettivo motorie e linguistiche che costituiscono i prerequisiti per la conquista delle abilit strumentali della letto- scrittura. 23. Da Linee guida Per imparare la corrispondenza biunivoca tra segno e suono di un sistema alfabetico, pi che un impegno cognitivo, sono richieste abilit quali la scomposizione e ricomposizione delle parole in suoni e il riconoscimento dei segni ad essi associati. Quindi, per imparare la lettura importante avere buone capacit di riconoscimento visivo e di analisi di struttura della parola. 24. Metodo fonosillabico o sillabico,integrati la letteratura scientifica pi accreditata sconsiglia il metodo globale, essendo dimostrato che ritarda lacquisizione di unadeguata fluenza e correttezza di lettura Per andare incontro al bisogno educativo speciale dellalunno con DSA si potr utilizzare il metodo fonosillabico , oppure quello puramente sillabico. Si tratta di approcci integrati che possono essere utilizzati in fasi diverse. 25. Perch insistere sul lavoro sillabico La metodologia di approccio che inizia e insiste per un tempo lungo sul lavoro sillabico si fonda su queste considerazioni: Possibilit di riflettere sulla struttura fonologica della parola legata allapprendimento del linguaggio scritto e allistruzione formale che accompagna lapprendimento di un sistema di scrittura alfabetica. 26. Lindividuazione della sillaba Le singole lettere sono costruzioni mentali effettuate sul continuum del parlato, mentre la sillaba aperta (consonante vocale)viene facilmente individuata 27. Corrispondenza sillaba atto articolatorio Loperazione metafonologica a livello sillabico (scandire per esempio la parola cane in ca-ne) consente una fruibilit del linguaggio immediata, in quanto la sillaba ha un legame naturale con la produzione verbale essendo coincidente con la realt dei singoli atti articolatori (le due sillabe della parola ca-ne corrispondono ad altrettanti atti articolatori nell'espressione verbale ed quindi molto facilmente identificabile). 28. Es. di attivit,prima fase Si possono proporre: Esercizi di sintesi sillabica(riconoscere una parola a partire dalla sequenza di sillabe) Riconoscimento di sillaba iniziale Riconoscimento di sillaba finale Riconoscimento di sillaba intermedia Formare treni di parole(la sillaba finale della prima costituisce quella iniziale della seconda) Giochi per il riconoscimento di rime Giochi di produzione di rime Tombole e domino con immagini e sillabe da associare 29. Seconda fase: lavoro di tipo fonologico I processi di consapevolezza fonologica vengono acquisiti in modo sequenziale e si strutturano in livelli gerarchici di competenza: -Livello della parola Livello della struttura delle sillabe Livello dei suoni iniziali e finali della parola Livello di tutti i singoli fonemi della parola 30. Attivit esempio Parole che iniziano per vocale Individuazione fonema finale, poi intermedio Analisi fonemica (analoga al processo di scrittura) Composizione di parole bisillabe Associazione grafema fonema associoando lettere ad immagini Conteggio dei fonemi Raggruppamento di immagini il cui nome comincia o finisce con lo stesso suono (magazzino delle parole) 31. Quando e come proporre attivit fonologiche opportuno effettuare attivit fonologiche nellultimo anno della scuola dellinfanzia e nella prima e nella seconda classe della scuola primaria. Si potr dedicare ogni giorno una parte dellattivit didattica ad esercizi fonologici allinizio delle attivit o tra unattivit e laltra, o quando c bisogno di recuperare lattenzione, a classe intera o a piccoli gruppi, con chi mostra di averne bisogno. 32. gradualit Si potr iniziare dalle sillabe semplici (consonante-vocale) e scegliere innanzitutto le consonanti continue, utilizzando poi in abbinamento parole e immagini corrispondenti. Lapproccio con il metodo fono-sillabico, adattato alle specificit dellalunno con DSA,presenta le seguenti caratteristiche. 33. Associazione suono segno grafico Ogni consonante viene illustrata come derivante dalla forma di un particolare oggetto o elemento della natura, liniziale della parola che lo denota essendo somigliante a quella lettera, ad es. la Montagna per la emme 34. Il percorso Si privilegia quindi un tipo di percorso che, prendendo spunto da unimmagine esteriore, renda operante intuitivamente il nesso con limmagine mentale, per favorire poi gradualmente lassunzione concettuale. 35. Criteri di scelta Saranno inizialmente la P e la B; la D e la R; poi la L e la F, la M e la N e cos via. Si inizia con quelle che si scrivono da sinistra, si procede con le altre scritte da destra (C G S), lasciando per ultime la Q e lH 36. Per lalunno con difficolt sar pi utile iniziare con i fonemi continui, cio quei fonemi che per la loro durata e le loro caratteristiche acustiche risultano pi facilmente individuabili, come le consonanti nasali (m, n) e le liquide (l, r), lasciando ad un secondo momento i suoni labiali ed esplosivi (b, p), cos come quelli dentali (d, t). 37. La scelta delle parole utili al riconoscimento Occorre, invece, porre attenzione ad ordinare le consonanti, e le parole esemplificative utili per il loro riconoscimento e per lesercizio della lettura, in modo da presentare al bambino soltanto lettere gi note 38. Quale scrittura In ogni caso, qualunque metodo si adotti, sarebbe auspicabile iniziare con lo stampato maiuscolo, la forma di scrittura percettivamente pi semplice, in quanto essa articolata su una sola banda spaziale delimitata da due sole linee (scrittura bilineare): 39. Considerazioni Il metodo fonematico d risalto al codice e favorisce i bambini in difficolt o con ritardi di apprendimento. Se il livello di consapevolezza linguistica e metalinguistica un indice della padronanza dei prerequisiti per imparare a leggere e a scrivere e si correla al livello di concettualizzazione, diventano fondamentali le attivit di gioco sul linguaggio. 40. La competenza fonologica e metafonologica La competenza fonologica : Capacit di percepire e riconoscere i fonemi della parola del linguaggio parlato, operando trasformazioni. La consapevolezza metafonologica conoscenza metalinguistica sulla struttura fonologica del linguaggio (percepire, identificare, discriminare sillabe e fonemi) e capacit di manipolarla secondo precise regole linguistiche. 41. Giochi fonologici conte canti, filastrocche ricerca di parole data una lettera iniziale (sta arrivando un bastimento carico di) segmentazione in sillabe parole dette dallinsegnante fusione di sillabe in parole individuazione la parola pi lunga/corta tra due individuazione parole uguali/diverse (es. cane- pane) raggruppamento parole che iniziano con una sillaba data 42. Ancora giochi individuazione del suono iniziale di una parola eliminazione del primo suono/ prima sillaba di una parola riconoscere le sillabe battendo le mani per ogni sillaba raggruppare figure che iniziano/ finiscono allo stesso modo cercare coppie di parole in rima 43. Esempi: RITAGLIA LE FIGURINE E INCOLLALE NELLE PAGINE SEGUENTI RAGGRUPPANDOLE IN CORTE, MEDIE E LUNGHE. 44. PRECONVENZIONALE 1 PERIODO ALLEGATO 2DOMINO DELLA SILLABA INIZIALE 45. COMPONI LE PAROLE SALE SALAME SERPENTE SCARPESAL E SAL A ME SERP ENT E SCARPE 46. MEMORY DEL FONEMA FINALE 47. La progressione per una buona competenza fonologica Riconoscimento della sillaba iniziale Riconoscimento della sillaba finale Riconoscimento della sillaba intermedia Riconoscimento del fonema iniziale Riconoscimento del fonema finale Riconoscimento dei fonemi intermedi Riconoscimento di tutti i fonemi. 48. Competenze metafonologiche Apprezzamento di rime Costruzione di rime Segmentazione di singoli fonemi Manipolazione di singoli fonemi Categorizzazione di segmenti di fonemi Giudizi di adeguatezza del valore ortografico, sintattico, semantico delle parole. 49. Alcuni suggerimenti per iniziare Presentazione di un unico carattere di scrittura Uso dello stampato maiuscolo almeno fino a quando tutti i suoni sono stati assimilati, compresi quelli complessi Uso del quadretto da un centimetro Dedicare un tempo maggiore ai suoni pi difficili 50. suggerimenti Suggerire indicazioni precise per la scrittura: direzione dei segni, movimento della mano, altezza delle lettere Utilizzare il metodo fonosillabico Dedicare un tempo quotidiano ai giochi linguistici per la competenza fonologica 51. suggerimenti Sostenere la lettura per anticipazione, la scrittura spontanea Proporre attivit di ascolto della lettura dellinsegnante tutti i giorni (storie, filastrocche, rime, canzoni, poesie, conte, rime) Proporre vari tipi di lettura: spontanea, silenziosa, individuale, gratuita) 52. Ortografia trasparente Lavorare nellarea trasparente della lingua dove la conversione fonema grafema e grafema fonema diretta, con elevata regolarit ortografica, finch lacquisizione di tutti diventata stabile. 53. Per conoscere il livello individuale degli allievi Prove dingresso su: Scrittura Lettura Competenze fonologiche 54. Protocolli essenziali: scrittura Prova di scrittura spontanea su disegno libero Prova di scrittura spontanea su immagine (canale visivo) Prova di scrittura spontanea sotto dettatura (canale uditivo) 55. Lettura Rilettura della scrittura spontanea Prova di giudizio di leggibilit di alcuni stimoli proposti Prova di lettura sulla conservazione del testo 56. Fonologico Riconoscimento di sillaba iniziale su immagine Riconoscimento del fonema iniziale su immagine Riconoscimento della sillaba iniziale con fluenza verbale Riconoscimento del fonema con fluenza verbale Riconoscimento del fonema con memoria verbale 57. I progetti: Tutti i bambini vanno bene a scuola Nato 7anni fa come progetto di ricerca-azione, proposto dallAssociazione Italiana Dislessia Viene realizzato grazie ad una collaborazione plurima: Ulss, A.I.D., Ente Locale, Scuola Gestito dal C.T.I.di Asolo e Castelfranco Ha avuto grande diffusione in tutto il territorio consolidandosi e diventando buona prassi. 58. In prima classe si legge meglio Evoluzione del precedente progetto- ruolo centrale dellinsegnante, partendo dalla fase di valutazione, attraverso la gestione dellintervento fino allidentificazione dei bambini a rischio. - presenza della logopedista con funzione di consulente esperta-regia del progetto allinterno di ciascun Istituto a cura del referente 59. Le azioni Prevede: Un monitoraggio degli apprendimenti nella lettoscrittura degli alunni della prima classe, a febbraio; Un intervento didattico individualizzato di tipo fonologico e metafonologico a cura degli insegnanti con la collaborazione delle logopediste, per piccoli gruppi di alunni; Un secondo momento di screening nel mese di maggio Lindividuazione dei bambini a rischio. 60. Condizioni di realizzazione Individuazione delle risorse da dedicare al progetto Presenza di una figura nel ruolo di Referente dIstituto Disponibilit ad operare con i gruppi di alunni in difficolt per almeno 2 incontri settimanali a partire dal mese di febbraio fino a maggio. Rigorosit nello sviluppo del progetto in tutte le sue fasi(modalit di lavoro, metodologia, utilizzo degli strumenti previsti, continuit degli interventi, rispetto delle indicazioni metodologiche) 61. Lo sviluppo PeriodoAttivitContenutiSoggetti-OttobreFormazione Insegnanti-Dallo sviluppo del linguaggioLogopediste Psicopedagogista: InsegnantiDicembreFormazione InsegnantiPresentazione progetto -Aspetti didattici -Presentazione percorsi didattici.Referente Istituto: Insegnanti: GESTIONE: ISTITUTO 62. GennaioDefinizione provePreparazione proveLogopediste ULSS Psicopedagogi steGennaio 3^ settimana1^ Somministra zione proveProve somministrate dalle insegnanti di classeInsegnanti Referente d IstitutoValutazione proveLa correzione curata da insegnanti, logopedista, referenteInsegnanti, logopedista, referenteAttivit di potenziament oInsegnantiInsegnantiGennaio 4^ settimanaFebbraio maggioGESTIONE DISTITUTO 63. Febbraio marzoincontri insegnantiMonitoraggio gruppiInsegnanti referente GESTIONE DISTITUTOMaggioDefinizione prova duscitaMaggio2^ Somministrazione proveInsegnanti referenteValutazione proveCorrezione con supervisione3^ settimana Maggio 4^ settimanaPsicopedagogiste logopedistaInsegnanti, referente logopedista 64. Risorse CTI dedicate 1. Raccolta ragionata di materiale predisposto per le attivit fonologiche e metafonologiche ad uso degli insegnanti; 2. Alcuni incontri di consulenza esperta dedicati agli insegnanti coinvolti nel progetto che ne avessero bisogno nella fase di avvio del progetto.


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