Oltre la maschera
Mai, come nel primo Novecento, l'inquietudine e il disagio permeano la vita degli individui.
La riflessione ottocentesca sull'"io" si frantuma a tal punto che questo viene visto come un essere moltiplicato e moltiplicabile
in tante, diverse, identità.
L'uomo è sì "uno", ma anche "nessuno" o "centomila".
La meccanizzazione, il trionfo della burocrazia, la nascita di grandi metropoli e della società di massa, il diffondersi delle
FILOSIFIE RELATIVISTICHE annebbiano l'immagine dell'uomo forte,
“l'eroe/titano” del Romanticismo o il “superuomo” decadente.
Ne deriva una sensazione di profondo smarrimento, dove ansia e
angoscia predominano sulle certezze.
In un saggio freudiano si parla di “Disagio della civiltà", che paga l'accresciuto
benessere con la perdita del “senso” della vita individuale.
L’UMORISMO (1908)
La crisi dell'uomo contemporaneo trova in
Luigi Pirandello un eccezionale interprete.
la tendenza alla scomposizione della figura umana, alla
deformazione, il gusto per il paradosso, la scelta dell’ironia e dell’espressionismo linguistico.
Egli introduce nelle sue opere alcuni dei caratteri
fondamentali dell’Avanguardia europea
Nel saggio “L’UMORISMO” egli
afferma che la maschera è “la forma che blocca la
vita”. Dietro di essa l'uomo si nasconde, per difendersi
dagli attacchi di una società che sente nemica e
estranea alla sua autenticità.
LA TEORIA PIRANDELLIANA DELL’IO
« Il nostro spirito consiste di frammenti, i quali si
possono disgregare e ricomporre in un nuovo
aggregamento, così che ne risulti una nuova
personalità, la quale si manifesta “viva e in atto”…
…Veramente può dirsi che due persone vivono, agiscono a un tempo, ciascuna per proprio conto, nel medesimo individuo. Con gli elementi del nostro io noi possiamo perciò comporre in noi stessi altri individui, altri esseri con propria coscienza, con propria intelligenza, vivi e in atto ».
Il treno ha fischiato
Sigmund FreudPsicopatologia della vita quotidiana
In “Psicopatologia della vita quotidiana” Freud
svela un livello più intimo di comprensione di avvenimenti di cui
tutti percepiamo, più o meno, l’importanza, non
capendo bene però il perché
Parla di lapsus, rimozioni,
autoinganni.
“Alcuni anni fa lavoravo presso un certo istituto il cui portone era
tenuto chiuso a chiave. Varie volte mi colsi sul fatto mentre facevo seri tentativi per aprire la porta con la chiave di casa mia. Ciascuno dei
membri permanenti di quell’istituto era provvisto di una chiave per
evitare di dover aspettare.
Io aspiravo alla posizione di membro permanente e i miei sbagli quindi esprimevano il
mio desiderio di essere di casa in quel luogo”.
Zeno, il personaggio de “La coscienza” (il capolavoro di
I. Svevo) sarà l’emblema stesso di tali autoinganni.
IL SURREALISMO
Il Surrealismo si diffuse a Parigi con il Manifesto del Surrealismo composto da André Breton nel
1925 , che si ispirò all’Interpretazione dei sogni di Freud.
Le tematiche principali del Manifesto erano quelle del sogno, della liberazione dell’individuo dalle
convenzioni sociali e della follia, in un’atmosfera onirica e irreale.
Questo movimento coinvolse le arti visive, la letteratura e il cinema.
Antonine Artaud, né à Marseille en 1896 et mort à Ivry-sur-Seine en 1948, est un théoricien du théatre,
un acteur, écrivain, essayiste, dessinateur et poètefrancais.
En 1920 commence à ècrire des scenarióssurréalistes
Les seul film qui sera tourné est “La coquille et le Clergyman”
Le cinéma Surréaliste
SITOGRAFIA
www. wIkipedia. org
www.filosofiprecari.it
www.influencepeinturecinema.wordpress.com
www.archive.forumcommunity.net
BIBLIOGRAFIA
Luigi Pirandello, “Uno, nessuno e centomila”
Sigmund Freud, “Psicopatologia della vita quotidiana”
La scrittura e l’interpretazione, vol.3, tomo 3, Palumbo
MUSICA
Camille Saint Saens - Il carnevale degli animali “Acquario”