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DINFORMAZIONE Qui Trecentaha fatto giocare e sentire al sicuro insieme agli altri bambini. Unica,...

Date post: 25-Feb-2021
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BIMESTRALE D' INFORMAZIONE Anno 7, Numero 40 Agosto - Settembre 2016 Qui Trecenta L’Amministrazione comunale di Trecenta propo- ne quest’anno la 4° edizione della manifestazione “Tre notti a Trecenta” che si svolgerà dal 26 al 28 agosto. L’evento, che ha riscosso un notevole e crescente successo nelle edizioni precedenti per l’immutata passione con cui viene realizzato e con cui i tre- centani accolgono le migliaia di persone che par- tecipano alla manifestazione, sarà realizzato in collaborazione con la Pro Loco Trecenta, con il supporto di altre associazioni locali e di artigiani, commercianti, sponsor ed espositori, che con la loro partecipazione contribuiranno ad arricchire queste tre giornate. La manifestazione coinvolge non solo la comunità di Trecenta ma anche i residenti nei paesi vicini e ha come obiettivo la promozione del nostro ter- ritorio, delle nostre tradizioni culturali ed enoga- stronomiche, nonché delle realtà produttive, commerciali e associazionistiche, e rappresenta per tutta la cittadinanza aggregazione e senso di comunità; un modo per ritrovarsi a condividere momenti di spettacolo o conviviali, un rilancio del patrimonio culturale, artistico e commerciale . “Tre notti a Trecenta” conferma la sua valenza provinciale quale vetrina di prodotti del territo- rio, con un percorso espositivo ideato e consoli- dato negli anni, per valorizzare il territorio tre- centano, le aziende, le associazioni del territorio, gli artigiani e i commercianti, con un ricco carnet di proposte: la presenza di mercatini, di esposito- ri, di hobbisti e di artigiani locali, momenti e visite guidate legate alla cultura e alle nostre tradizioni, alla scoperta di personaggi e luoghi storici di Tre- centa, mostre ed esposizioni, esibizioni, grandi eventi musicali, animazione per i più piccoli, espo- sizione di mezzi d’epoca e sfilata d’auto per gli amanti delle due e quattro ruote e tanto altro ancora, tutto nell’ultimo fine settimana di agosto. La tradizione enogastronomica sarà assicurata dalla presenza degli immancabili stand gastrono- mici gestiti da Pro Loco, Associazione San Girola- mo, Associazione Noi Don Bosco, ristorante “Bella Zio” di Marco Tosetto, dalle Pro Loco di Canda, Canaro, Giacciano con Baruchella e Fratta Polesine, con le loro specialità polesane e dalla ristorazione con prodotti vegetariani e artigianali presso l’area olistica nel parco Luigi Masetti . Numerose le mostre: diorama lego, esposizione Vespe in occasione del 70° anniversario, giochi e attrezzature di una volta e mostra di pittura “Amici di pennello”. Inoltre sarà presente il Luna Park dedicato ai più piccoli e l’immancabile pesca di beneficenza . Le serate saranno contraddistinte da tre grandi spettacoli: venerdì 26 direttamente da “The Voice of Italy” le Foxy Ladies, sabato 27 esibizio- ne dell’ orchestra spettacolo con Genio e la Buby Band e domenica 28 spettacolo con musiche anni ’60/’90 con il gruppo Shary Band, in grado di coin- volgere tutte le fasce di età. Il territorio di Trecenta in questo periodo di diffusa crisi economica, ha bisogno di questa ve- trina di promozione in tutti i settori economici, commerciali, produttivi, sociali e culturali; pertan- to invitiamo tutta la comunità trecentana a parte- cipare numerosi agli eventi che saranno proposti nelle “Tre notti a Trecenta” 2016. Il sindaco Antonio Laruccia Tre notti a Trecenta: 4^ edizione Tutti in scena! Il palcoscenico c’è e le idee sono molte... manca- no solo gli attori. Per questo il comitato della biblioteca ha pensato di organizzare un laborato- rio teatrale rivolto ai ragazzi ed agli adulti di ogni età. Lo scopo è quello di divertirsi e contribuire all’aggregazione sociale, insomma un modo per stare insieme. Ovviamente l’obiettivo da raggiun- gere è quello di mettere in scena uno spettacolo teatrale divertente e legato alle nostre tradizioni. Per questo motivo cerchiamo aspiranti attori, scenografi e costumisti che abbiano voglia di met- tersi in gioco e partecipare a questo laboratorio teatrale. Il corso sarà attivato a ottobre con la partecipazione di almeno una decina di persone, quindi forza, non perdete tempo e contattate l’ufficio cultura e date la vostra adesione. Telefono 0425-716137 Comitato della Biblioteca Hanno collaborato a questo numero: Avis “Ugo Grisetti” Biblioteca comunale Caritas Trecenta Casa S. Antonio Comune di Trecenta Noi “S. Girolamo” Pro Loco Trecenta Sommario: Giovani campioni 2 Festa Avis 2 Scuola materna 2 Terza pagina 3 Festa d’estate 4 Caccia al tesoro 4 Benessere 4 Tutto Pissatola 5 Spettacolo 5 Basta porcilaia 6 Spazio donna 6 Libri 7 Beneficenza 7 Memorie 8
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Page 1: DINFORMAZIONE Qui Trecentaha fatto giocare e sentire al sicuro insieme agli altri bambini. Unica, inimitabile, dolce e seve-ra com·è giusto che sia. Da brava cuoca ha intuito subi-to

BIMESTRALE

D'INFORMAZIONE

Anno 7, Numero 40 Agosto - Settembre 2016

Qui Trecenta

L’Amministrazione comunale di Trecenta propo-

ne quest’anno la 4° edizione della manifestazione

“Tre notti a Trecenta” che si svolgerà dal 26 al 28

agosto.

L’evento, che ha riscosso un notevole e crescente

successo nelle edizioni precedenti per l’immutata

passione con cui viene realizzato e con cui i tre-

centani accolgono le migliaia di persone che par-

tecipano alla manifestazione, sarà realizzato in

collaborazione con la Pro Loco Trecenta, con il

supporto di altre associazioni locali e di artigiani,

commercianti, sponsor ed espositori, che con la

loro partecipazione contribuiranno ad arricchire

queste tre giornate.

La manifestazione coinvolge non solo la comunità

di Trecenta ma anche i residenti nei paesi vicini e

ha come obiettivo la promozione del nostro ter-

ritorio, delle nostre tradizioni culturali ed enoga-

stronomiche, nonché delle realtà produttive,

commerciali e associazionistiche, e rappresenta

per tutta la cittadinanza aggregazione e senso di

comunità; un modo per ritrovarsi a condividere

momenti di spettacolo o conviviali, un rilancio del

patrimonio culturale, artistico e commerciale .

“Tre notti a Trecenta” conferma la sua valenza

provinciale quale vetrina di prodotti del territo-

rio, con un percorso espositivo ideato e consoli-

dato negli anni, per valorizzare il territorio tre-

centano, le aziende, le associazioni del territorio,

gli artigiani e i commercianti, con un ricco carnet

di proposte: la presenza di mercatini, di esposito-

ri, di hobbisti e di artigiani locali, momenti e visite

guidate legate alla cultura e alle nostre tradizioni,

alla scoperta di personaggi e luoghi storici di Tre-

centa, mostre ed esposizioni, esibizioni, grandi

eventi musicali, animazione per i più piccoli, espo-

sizione di mezzi d’epoca e sfilata d’auto per gli

amanti delle due e quattro ruote e tanto altro

ancora, tutto nell’ultimo fine settimana di agosto.

La tradizione enogastronomica sarà assicurata

dalla presenza degli immancabili stand gastrono-

mici gestiti da Pro Loco, Associazione San Girola-

mo, Associazione Noi Don Bosco, ristorante

“Bella Zio” di Marco Tosetto, dalle Pro Loco di

Canda, Canaro, Giacciano con Baruchella e Fratta

Polesine, con le loro specialità polesane e dalla

ristorazione con prodotti vegetariani e artigianali

presso l’area olistica nel parco Luigi Masetti .

Numerose le mostre: diorama lego, esposizione

Vespe in occasione del 70° anniversario, giochi e

attrezzature di una volta e mostra di pittura

“Amici di pennello”.

Inoltre sarà presente il Luna Park dedicato ai più

piccoli e l’immancabile pesca di beneficenza .

Le serate saranno contraddistinte da tre grandi

spettacoli: venerdì 26 direttamente da “The

Voice of Italy” le Foxy Ladies, sabato 27 esibizio-

ne dell’ orchestra spettacolo con Genio e la Buby

Band e domenica 28 spettacolo con musiche anni

’60/’90 con il gruppo Shary Band, in grado di coin-

volgere tutte le fasce di età.

Il territorio di Trecenta in questo periodo di

diffusa crisi economica, ha bisogno di questa ve-

trina di promozione in tutti i settori economici,

commerciali, produttivi, sociali e culturali; pertan-

to invitiamo tutta la comunità trecentana a parte-

cipare numerosi agli eventi che saranno proposti

nelle “Tre notti a Trecenta” 2016.

Il sindaco

Antonio Laruccia

Tre notti a Trecenta: 4^ edizione

Tutti in scena!

Il palcoscenico c’è e le idee sono molte... manca-

no solo gli attori. Per questo il comitato della

biblioteca ha pensato di organizzare un laborato-

rio teatrale rivolto ai ragazzi ed agli adulti di ogni

età. Lo scopo è quello di divertirsi e contribuire

all’aggregazione sociale, insomma un modo per

stare insieme. Ovviamente l’obiettivo da raggiun-

gere è quello di mettere in scena uno spettacolo

teatrale divertente e legato alle nostre tradizioni.

Per questo motivo cerchiamo aspiranti attori,

scenografi e costumisti che abbiano voglia di met-

tersi in gioco e partecipare a questo laboratorio

teatrale. Il corso sarà attivato a ottobre con la

partecipazione di almeno una decina di persone,

quindi forza, non perdete tempo e contattate

l’ufficio cultura e date la vostra adesione.

Telefono 0425-716137

Comitato della Biblioteca

Hanno collaborato

a questo numero:

Avis “Ugo Grisetti”

Biblioteca comunale

Caritas Trecenta

Casa S. Antonio

Comune di Trecenta

Noi “S. Girolamo”

Pro Loco Trecenta

Sommario:

Giovani campioni 2

Festa Avis 2

Scuola materna 2

Terza pagina 3

Festa d’estate 4

Caccia al tesoro 4

Benessere 4

Tutto Pissatola 5

Spettacolo 5

Basta porcilaia 6

Spazio donna 6

Libri 7

Beneficenza 7

Memorie 8

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Pagina 2 Qui Trecenta

Alla presenza del presidente

dell’Avis provinciale Massimo

Varliero, dei presidenti di Aido

provinciale Alessio Nalio e

comunale Camillo Mischiari e

del vicepresidente vicario re-

gionale Aido Luca Cestaro, la

sezione Avis comunale di Tre-

centa “Ugo Grisetti” ha cele-

brato la 68^ giornata del dona-

tore di sangue.

Grazie alla preziosa collabora-

zione del circolo Noi Don

Bosco, è stato preparato un

rinfresco offerto a tutti i parte-

cipanti.

Nel corso della serata Barbara

Garbellini, presidentessa

dell’Avis di Trecenta, ha conse-

gnato un attestato di gratitudi-

ne ai suoi collaboratori nei due

mandati 2009/12 e 2013/16 e le

tradizionali benemerenze ai

soci donatori.

Distintivi in rame a: Annika

Cova, Giulia Ghiotti, Michele

Ghiraldelli, Chetti Ghirello,

Marco Moretto, Valeria Palum-

bo, Sabrina Romanato, Enrico

Tironi.

Distintivi in argento a: Alex

Claudio, Nicola Donegà, Mi-

riam Ghiraldelli, Davide Manto-

vani, Alessandro Marchetto,

Michael Marsotto, Simone Pa-

van, Davide Trambaiolli, Leo-

nardo Verzola.

Distintivi in argento dorato a:

Donatella Baroncini, Federica

Buoso, Simone Munarin, Anto-

nio Romani, Riccardo Romani.

Distintivi in oro a: Mara Bat-

taiola, Emanuele Bedon, Fabri-

zio Daziale, Pasqualino Franco,

Matteo Giuriato, Giuseppe

Marcomin, Chiara Romeo,

Francesco Verzola, Giovanni

Verzola.

Oro e rubino a Giovanni Fanti-

nati e Franco Rossi.

Oro e diamante a Giampietro

Rossi.

Un sentito ringraziamento a

tutti i partecipanti e a quanti

hanno collaborato per l’ottima

riuscita dalla festa

Avis “Ugo Grisetti” - Il Direttivo

Festa del donatore

Anche per la prima storica

maestra del nostro asilo (in

precedenza le insegnanti erano

solamente suore di don Gua-

nella) è arrivata la pensione.

Dopo 40 anni di servizio ora

potrà dedicarsi ai suoi amati

gatti, ai suoi fiori e a sperimen-

tare nuovi deliziosi dolci.

Inizia la sua avventura il primo

ottobre 1976, accompagnata da

suor Teresa, prima part-time e

poi a tempo pieno. Con i primi

bambini e bambine, così come

con gli ultimi (molti di questi

figli dei primi...), ha messo in

scena recite, ha realizzato lavo-

retti, e poesie per le varie oc-

casioni (Natale, festa della

mamma, festa del papà, fine

anno scolastico, carnevale...).

Sempre attenta ai capricci,

sempre attenta ai pasticci, e

sempre attenta all’educazione.

Come una seconda mamma, ci

ha fatto giocare e sentire al

sicuro insieme agli altri bambini.

Unica, inimitabile, dolce e seve-

ra com’è giusto che sia.

Da brava cuoca ha intuito subi-

to che la scuola è un calderone

e che le sarebbero serviti molti

ingredienti: un pizzico di atten-

zione, una manciata di severità,

2 etti di disponibilità, di impe-

gno un bel mestolone, di buon

senso un cucchiaione, di simpa-

tia non si può fare senza e ne-

anche di un bel po’ di compe-

tenza, unite a una vagonata di

pazienza. E perché il miscuglio

sia quasi perfetto, ha aggiunto

un bicchierone di affetto.

Quell’affetto noi bambine e

bambini lo porteremo sempre

nel cuore.

Grazie maestra Antonella

Tua nipote Laura

La maestra va in pensione

È di Trecenta, ma pochi in paese la conoscono: Virginia Davì, sedicen-

ne neo-campionessa mondiale a squadre di karate WUKF (World

Union ok Karate-Do Federations).

Trasferitasi da qualche tempo da Trecenta a Castelguglielmo, la scuola

di Mirko Stevanin ha portato ai campionati mondiali di Dublino, in

Irlanda, tre atleti: Virginia, che è stata determinante nella conquista del

titolo da parte della squadra italiana di kumite, Kevin Bin, di Castelgu-

glielmo, che nonostante la buona prestazione non è riuscito a raggiun-

gere il podio, e il maestro Mirko Stevanin, di Badia Polesine, laureatosi

campione mondiale nella categoria Master A di kumite individuale.

Virginia Davì è poco conosciuta in paese, in quanto abita in via Gorghi,

una specie di enclave tra Canda e Crocetta, non raggiungibile diretta-

mente da Trecenta, i cui abitanti lamentano di essere costantemente

trascurati dal loro Comune.

Al loro rientro dall’Irlanda, Mirko, Virginia e Kevin sono stati festeggia-

ti in palestra dall'Amministrazione comunale di Castelguglielmo.

Francesco Romani

Virginia mondiale

“La Festa Avis

è stata

animata dal

Coro Giovani

di Trecenta e

dal Gruppo

Tour Duemila

Se Dici Dona”

Virginia Davì e, a destra, la premiazio-

ne della squadra ita-

liana a Dublino

Antonella Dandaro

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Pagina 3 Agosto - Settembre 2016

Tratto dal racconto “Dal sessantasiè”[1866] di G. Resemini (*)

Ringrazio la Redazione di “Qui Trecenta” per aver accolto la mia proposta di riportare un brano

di questo racconto in dialetto, trovato in un libro di mio padre Mirso, per celebrare il 150° della

Terza Guerra d’Indipendenza che coinvolse anche il Polesine, e in particolare Trecenta, nel triste

episodio narrato. Spero che il testo in dialetto trecentano, di allora..., non crei problemi di interpre-

tazione, avendo già riportato tra parentesi alcune delle spiegazioni che erano state messe in nota

al testo originario.

Maurizio Tramarin

«Védito, » al me diséa, « sto palazon al giera dal sessantasiè pien de soldà ustriaci, zirca zinchezen-

to, un batalion de jàger. E dopo de sto batalion a gh'ièra alora a Tresenta mèzo squadron de ussari,

e po’ i giandarmi e un corpo de finansa. E i parun, se capisse, i era lori.

Però, su cal (= quel) finir de primavera, anche se al solo giornale che rivava al gera la Imperial Regia

Gazzetta di Venezia, se sentiva par aria calcossa. La iera la guera. E quale ch’le fusse le nostro spe-

ranze a ne te digo. Me ricordo come adesso: al vintidò do zugno, a ièra de venare, verso un bòto a

riva al galopo ’na staféta e la consegna un ordine a l'uficiale de servizio. ’Na gran sonada de trombe,

raporto de uficiai, farlocamento (= ingarbugliamento) de ordini, gran córare in furia da par tuto.

Dopo un’ora i jàger tuti armà, i se metéa in marcia. Noàltri putèi se vardava e se taséa, ma dentro

a se ridéa al cuore. Possibile? Saresseli proprio andà via par ne tornare più?

Intanto però a restava i ussari e i giandàrmi. Nissun podéa mòvarse dal paese, e tuti, senza dirlo, i

ghéa paura dal sachegio.

Al vintiquatro de matina i ultimi austriaci, strachi e rabiosi, chi si ritirava da la linea dal Po, i seque-

strava cavai, careti e òmeni, bastonando a destra e a sinistra. E guai se al capitano di ussari al ne se

fusse messo in mèzo! Cla matina stessa Tresenta la restava senza un soldà e senza un giandarme.

Subito dopo un gran scopio, e ’po un altro e ’po un altro. I iera i ponti sul Tartaro ch’i saltava in

aria(1). Le zinche o siè persone più in vista, ch’i avea podù saver calcosa de come iera le robe e

che da tempo i avéa iutà de scontun più de un di nostri a passare al Po, par andar volontario, i à

organizà alora un servizio d'ordine fra quii dal paese, sì che, pur fra dubi e incertezze, te po’ ben

figurarte al nostro entusiasmo.

Da un giorno a l'altro eco cocarde tricolori da par tuto e bandiere su la tore, sul campanile, ai

balcun. E tuti zercava notizie, e tuti spetava de vedar finalmente rivare le nostre trupe. Nissun

savéa ancora che qualche giorno prima, proprio ai vintiquatro, i nostri, pur con tanto valore e tanti

sacrifici, i ghéa perso a Custoza, E le conseguenze le n’à tardà.

Verso i ultimi de zugno eco n'altra volta i austriaci con ’na lìnea de avamposti a l'Emissario e patulie

che vegnéa fin al Tartaro. Sparisse le bandiere e le cocarde, qualchedun scapa, tuto el paese el pare

in luto. In t’al Palazon abandonà, qualche puteléto, dopo aver saltà fra la paia, al corèa a i balcuni a

vardare. Ai credù i austriaci d’averghe davanti dle spie, o ai volù piutosto sfogare la so rabia? Fato

sta che du jàger i vien su la riva de qua e i va verso al Palazon. I putleti, parte i se sconde e parte i

scapa. I du austriaci i se ferma., i punta al fusile. Du colpi. E un pòro putelo biondo de quindes’ani,

ch’al coréa verso la barchessa, al casca zo, sbusà da parte a parte. Lu al se tira un fià in su, al se

strapéga più ch’al pole e al va a morire vissin al primo pilastro (2).

Figùrete con che dolore tuto el paese l’à savù subito la notizia! Ma cossa se podéa fare? Un gran

silensio de simitèro. E istesso al giorno dopo, quando ’na fila sempre longa de zente, la vegnéa a

testa bassa a drio la bara de cla ultima vitima dal dominio austriaco. Quii i è sta i giorni più bruti

che avén passà.

Finalmente la domenega dl’òto de luio, verso le oto e meza de matina, riva in paese patulie de

cavalaria italiana e subito dopo vien par la strada de Sarian la division dal generale Medici. Quanto a

l'evimo spetà sto giorno! A paréa fin che ghe fusse più lùze dal solito e la zente coréa incontro ai

soldà a saludarli e a farghe festa. La nostra bandiera la sventolava ancora su la tore, e stavolta, par

restarghe da bon. Tuta la matina l’è sta un rivare continuo de trupa. (…)»

Trascrizione e note di Maurizio Tramarin

Note

(*) Fa parte del libro per le scuole elementari del direttore didattico di Rovigo F. Giulianati,

“Fra l’Adese e ‘l Po. Discorendo co’ la zente polesana”,1928 - “Esercizi di traduzione dal dialetto, in

conformità dei Programmi ministeriali del 1° ottobre1923”.

(1) I ponti sul Tartaro fatti saltare erano quelli di Canda, Trecenta e Paolino; quello di Castelguglielmo,

di legno, fu incendiato. Quello di Zelo si salvò perché non era ancora stato costruito l’arco centrale,

ma fu affondato il traghetto provvisorio, sicché tutta la zona restò isolata. Qualche giorno prima

erano stati già distrutti quelli del Passetto e di Baruchella sull’Emissario appena costruiti.

(2) L’autore scrive in nota : “In quel pilastro c’è ora una crocetta nera, e la data 1866”. Il nome del

povero ragazzo, Anacleto Bariani, lo si può ricavare dalla storia di Trecenta scritta dall’ing. Cristino

Sartorelli ("Notizie storiche su Trecenta", 1940 , ristampa 1994 - pagina 75).

Trecenta 1866. L’ultima vittima degli austriaci in fuga

“In ricordo del

giovane

Anacleto

Bariani, a 150

anni dalla sua

tragica

scomparsa”

“...il primo pilastro” del magazzino che fronteggia Palazzo

Pepoli, dove, fino a

qualche tempo fa, si

trovava una piccola lapide in cemento con le iniziali “B. A.”, una

croce e la data “1866”

“Al Palazon” - Villa Pepoli

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Pagina 4 Qui Trecenta

Sabato 27 agosto, all’interno della manifestazione Tre notti a Trecenta, la Commissione Turismo

propone una biciclettata attraverso la storia e le bellezze naturali del nostro paese.

Insieme agli organizzatori si potranno raggiungere i nostri luoghi, storici e naturalistici più significa-

tivi, con il supporto di una spiegazione guidata che potrà fornirci particolari che, con il passare del

tempo, magari abbiamo perso.

Sempre la stessa Commissione, organizzerà nel pomeriggio, a partire dalle 16 e in collaborazione

con il Forum Giovani, una caccia al tesoro un po’ particolare. Rimanendo sul filo conduttore del

mattino , i partecipanti saranno coinvolti alla scoperta dei viaggi importanti di Luigi Masetti. Quindi

divertimento, conoscenza e sorprese. Possono partecipare i ragazzi dai 10 anni in poi; per iscriversi

contattare Cristina Rizzi al 333/8613312. Il Termine per iscriversi è giovedì 25 agosto.

Pedalando... a caccia di tesori

Anche quest’anno in occasione della manifesta-

zione di agosto abbiamo pensato di riproporre

nello spazio del parco Luigi Masetti, posto

all’entrata di Trecenta, un angolo di festa diver-

so da quello del centro storico. Come consiglie-

re delegato al Turismo, in collaborazione con il

neo nato Gruppo CTG Sarianese e alcuni volon-

tari, abbiamo organizzato quest’area che prende

il nome di “Area Benessere a 3(centa)60°”.

Ma che cosa potranno trovare i visitatori che

decideranno di avvicinarsi al parco? Innanzitutto

la presenza di diversi operatori del benessere

che proporranno gratuitamente i loro tratta-

menti. Non parliamo di medicina alternativa o

rimedi magici: l’operatore olistico non è un

medico, non fa diagnosi e non consiglia soluzio-

ni; è per definizione un facilitatore della consa-

pevolezza di sé. In altre parole dà modo alla

persona di prendersi quell’attimo per pensare a

se stessa, rilassandosi ed entrando in contatto

con la natura. Sono previsti laboratori di danza

creativa per adulti e bambini e momenti di totale

libertà con lo yoga della risata. Grazie al CTG

Sarianese, verrà allestito un punto ristoro nel

quale i visitatori potranno degustare birra arti-

gianale e snack vegetariani. Quindi se volete

staccare per un momento la spina e regalarvi un

po’ di tempo per rilassarvi, vi aspettiamo nume-

rosi.

Cristina Rizzi - Consigliere con delega al Turismo

Tre notti con un po’ di benessere

Anche quest’anno il servizio animazione di

Casa S. Antonio, ha riunito familiari, amici,

sostenitori, sponsor, per la festa più attesa

dell’anno. Un pomeriggio trascorso in

allegria con i nostri ospiti.

Numerose le presenze, 50 tavoli allestiti

all’ombra nel grande parco che circonda la

casa, 300 posti a sedere.

Tema di quest’anno: i fiori, con i loro

colori sgargianti; veri girasoli e fiori di

carta di tutti i tipi, un allestimento decorativo

che ha impegnato per molti mesi volontarie e

ospiti durante i laboratori di terapia occupazio-

nale.

La festa ha avuto inizio alle 16 con un gruppo di

clown, nostri operatori, che hanno rallegrato i

reparti con omaggi e scherzi. A seguire, apertura

di una mostra di quadri di Monica Varliero. A

disposizione per i più piccoli, uno spazio trucca

bimbi di Lisa Bettini. Molto successo ha riscosso

come ogni anno il carrettino dei gelati artigianali,

apprezzati in questa bella giornata calda, e fortu-

natamente ventilata.

Il sindaco di Trecenta Antonio Laruccia ha pre-

senziato, lodando l’iniziativa a suo parere positi-

va, perché coinvolge tante famiglie e tutto il

paese. Molti complimenti alla direzione della

Casa S. Antonio e del servizio animazione, che

rappresenta a suo dire un’eccellenza non solo

per Trecenta, una realtà significante per tanti

anziani non autosufficienti, che sono accolti in un

clima particolarmente sereno in una “mission”

che mira alla peculiarità e ai bisogni della perso-

na. Il gruppo folcloristico dei Bontemponi di

Bottrighe ha riscosso grande successo. La serata

è iniziata con un fresco aperitivo per tutti,

all’ombra dei grandi pini, a seguire la cena con

un ricco menù preparato dalla cucina interna

della casa. A conclusione la lotteria fornita di

premi offerti dai numerosi sponsor, ditte, azien-

de del territorio, fornitori della casa e associa-

zioni locali: Noi, Anteas, Avis, Caritas, Pro Loco.

A quest’ultima un ringraziamento particolare per

la logistica e i materiali messi a disposizione.

Un grande grazie infine da parte dei nostri anzia-

ni a tutti i collaboratori, volontari e operatori

che si sono prestati per il servizio ristorazione e

per la complessa organizzazione di questa gior-

nata.

Arrivederci alla prossima festa d’estate.

Le educatrici Paola e Mariarosa

Il servizio animazione

Festa d’estate a Casa S. Antonio

“Casa S.

Antonio: Una

realtà

importante per

Trecenta”

Uno scorcio del pub-blico alla Festa

d’estate

Il carrettino dei gelati alla Festa d’estate

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Pagina 5 Agosto - Settembre 2016

Per il quarto anno consecutivo la piazza di Pissa-

tola ha fatto da cornice alla Festa Contadina,

organizzata dall’associazione San Girolamo con

lo scopo di ritrovare le radici della nostra cultu-

ra, che affondano nella tradizione contadina.

La serata di sabato ha visto protagonisti i tratto-

ri storici che hanno sfilato nella piazza che, per

l’occasione, è tornata ad essere un ritrovo dei

primi del Novecento, con la Pro Loco di Cor-

rezzola che ha allestito i mestieri di un tempo e

il gruppo di ricerca culturale dei Bonbasini che

ha intrattenuto il pubblico con canzoni e danze

di un tempo. I presenti hanno potuto, inoltre,

assistere alla trebbiatura realizzata con una treb-

bia del dopoguerra, prestata dal Gruppo Amato-

ri Macchine d’Epoca Roncoferraro.

La giornata di domenica è stata ricca di eventi, a

partire dalle prove in campo, sia la mattina che il

pomeriggio, realizzate nell’azienda dei fratelli

Gotti. Un’iniziativa che è stata apprezzata, so-

prattutto dai bambini, è stata la visita all’azienda

Valentina dei fratelli Casarotto, che hanno spie-

gato agli ospiti il funzionamento della mungitura

robotizzata, installata da poco nella loro stalla.

Dedicata ai bambini anche la gimkana con i trat-

tori a pedali. La piazza era animata, inoltre, da

un mercatino di prodotti tipici e dalla carrozza

dei fratelli Simion che portava le persone a fare

un giro dei dintorni. Presenti anche i cavalli del

555 Ranch disponibili per il battesimo della sella

e una passeggiata nella natura. Il pomeriggio è

terminato con la dimostrazione della produzio-

ne del burro. La serata è continuata con un

momento culturale a cura di Fabio Ortolan, che

ha parlato di due episodi storici legati al territo-

rio di Pissatola ed ha fatto dono all’associazione

San Girolamo del libro presentato ad Expo ri-

guardo la storia del mais e di una copertina della

Domenica dell’agricoltore, quotidiano che un

tempo teneva aggiornati sui lavori agricoli. Si è

proseguito con i T.I.R. in concerto, ovvero un

tributo alla musica italiana. Entrambe le sere è

stato in funzione lo stand gastronomico ed era

visitabile la mostra di modellini di macchine

agricole e di sculture in tema contadino, oltre ad

una mostra allestita da alcuni bambini con i loro

trattori giocattolo.

Roberta Sarti

Per la prima volta ha fatto tap-

pa a Trecenta il Musifestival

Pianura Veneta, ovvero una

serie di serate musicali dedicate

alle musiche di compositori

veneti e non, realizzate

dall’associazione culturale musi-

cale filarmonici veneti di Legna-

go. La serata è stata realizzata

con il patrocinio della Regione

Veneto e del Comune di Tre-

centa, coordinata dal Comitato

Biblioteca di Trecenta.

Nonostante il grande caldo, la

partecipazione è stata soddisfa-

cente per gli organizzatori e

per il Gran Duo Internazionale

composto da Gianni Fassetta e

Massimo Santaniello che si

sono esibiti con fisarmonica e

clarinetto su musiche di Astor

Piazzolla, Ennio Morricone,

Nino Rota, Giuseppe Verdi e

Nicola Piovani. Molti sono stati

i temi musicali che caratterizza-

no film famosi, come il Padrino,

La vita è bella e Amarcord.

Visto il consenso ricevuto dai

presenti, si pensa di aderire

anche l’anno prossimo al Musi-

festival che porta nelle piazze la

grande cultura musicale.

Comitato di gestione Biblioteca

Successo della Festa contadina di Pissatola

In un’afosa domenica di luglio si è svolto a Pissatola il nono raduno Fiat 500 e auto storiche organizzato dall’associazione San

Girolamo, ovvero la Compagnia della Sacra Vigna. Il raduno comprendeva anche il quarto incontro di auto sportive, oltre ad

avere un’esposizione statica di auto americane, sportive e d’epoca nel giardino delle ex scuole di Pissatola. Si è toccato il centi-

naio di macchine, compresa l’auto storica della Polizia di Stato, che non manca mai all’appello. Dopo le iscrizioni, i partec ipanti

sono partiti per un giro turistico che ha toccato Badia Polesine, Lendinara, Trecenta e Canda. La prima sosta è stata fatta al

ristorante Antico Camino di Lendinara, mentre poco prima di rientrare a Pissatola le auto hanno fatto sosta all’interno del

parco di Villa Nani Mocenigo a Canda, momento molto apprezzato dai presenti.

La giornata è continuata con un momento conviviale, a cui sono seguite le premiazioni di varie categorie, a partire dai primi

arrivati, fino al club più numeroso, l’autista più anziano, baby driver, fino a miss cinquecento. Un riconoscimento è stato con-

segnato anche ai componenti dell’autocentro della Polizia di Stato, presenti alla giornata per divulgare il messaggio della legali-

tà, ovvero far passare, attraverso una giornata in allegria, il concetto che la Polizia e le forze dell’ordine in generale sono pre-

senti per aiutarci, perché la strada non sia incidenti e morti, ma un posto sicuro dove tutti si possano sentire tranquilli. Un

riconoscimento è stato consegnato anche agli agenti della Polizia di Badia Polesine, sempre pronti a collaborare per questa

manifestazione.

Ogni anno, poi, viene premiato un componente della Sacra Vigna. Quest’anno la targa di riconoscimento è andata a Marco

Boldrin. Molti sono stati gli apprezzamenti ricevuti dall’associazione per l’organizzazione e per la gestione della giornata che,

nonostante il caldo, ha visto molta partecipazione, di persone venute anche da lontano.

Roberta Sarti

La grande musica in piazza

Fiat 500 e auto storiche a Pissatola

Il Gran Duo

Il simpatico trattore realizzato con la pa-

glia per la Festa con-

tadina e (sotto) la storica Giulietta della

Polstrada

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Pagina 6 Qui Trecenta

“Stop alla

porcilaia di

Ceneselli: un

ottimo risultato

conseguito

dalla

collettività”

Il sindaco Laruccia

all’incontro di Sariano

Veduta di Trecenta: Piazza Garibaldi (1942)

Pochi abitanti di Sariano hanno

risposto all'invito del sindaco

Antonio Laruccia, a partecipare

all'incontro "Stop alle porci-

laie", svoltosi nella sala civica

dell'ostello Don Onorio Grossi

di Sariano, forse "tranquillizzati"

dalle notizie già diffuse sul nau-

fragio dei progetti di porcilaie

nella zona. Numerosi invece i

cittadini di Ceneselli presenti.

Tra questi, il vicepresidente del

comitato Aria pulita, il quale ha

portato il saluto della presiden-

tessa Sonia Simonati, impossibi-

litata a partecipare alla riunio-

ne, e ha ringraziato i sindaci di

Trecenta e Calto per la loro

contrarietà alla nascita dell'alle-

vamento.

Laruccia ha sottolineato quanto

abbia pesato, in termini di im-

patto sull'opinione pubblica,

l'operato del comitato, soprat-

tutto riguardo alla petizione

rivolta alla Regione.

"Il Comune di Trecenta non ha

mai avuto atteggiamenti negativi

verso insediamenti produttivi,

ma ha sempre valutato il rap-

porto costi/benefici": così La-

ruccia ha sottolineato la diver-

sità di comportamento tra

Comuni, ai quali spesso vengo-

no rivolte proposte giudicate

"sconvenienti" per aree a mag-

gior sviluppo economico: sta

agli amministratori valutare i

pro e i contro per la collettivi-

tà. L'ok all'impianto a fermenta-

zione della ditta Spalletti, per

esempio, è stato dato dopo

attente valutazioni fatte insieme

ad associazioni ambientaliste,

mentre la conferenza dei servizi

convocata nel 2009 a Ceneselli

per l'insediamento dell'alleva-

mento di suini ebbe il no del

Comune di Trecenta.

Il progetto da 13000 maiali è

stato una "benedizione" per il

quadro devastante dell'inter-

vento: alle domande della com-

missione provinciale di Valuta-

zione dell'impatto ambientale

(VIA), la ditta Porcellino d'oro

non è stata in grado di dare

risposte, provocando l'estinzio-

ne del procedimento. La richie-

sta rivolta in seguito alla Regio-

ne di proroga del vecchio pro-

getto da 21000 capi, fermo da 3

anni e mezzo, è stata rifiutata:

di questo il sindaco ringrazia la

Regione del Veneto.

La riunione convocata dalla

Regione per il 29 giugno per

rivedere il progetto, è stata

resa inutile dalla richiesta di

annullamento dell'autorizzazio-

ne regionale presentata il 27

dalla ditta Porcellino d'oro "non

più interessata" alla proroga.

"Un ottimo risultato portato a

casa dalla comunità", è stato il

commento di Laruccia.

Alcuni cittadini di Ceneselli

presenti all’incontro hanno

espresso stima e rispetto nei

confronti della presidentessa

del comitato Aria pulita, che si

è esposta in prima persona in

questa delicata vicenda.

Francesco Romani

La porcilaia non si farà

Per festeggiare i 70 anni dal primo voto delle donne, il comitato biblioteca, in collaborazione con

l’amministrazione comunale e il comitato pari opportunità, ha organizzato una serata a tema. Per

preparare la serata è stata coinvolta la casa di riposo, chiedendo di intervistare le signore che nel

1946 avrebbero potuto votare. Come ha spiegato Sara Belletti, psicologa alla Casa S. Antonio, le

signore si sono intervistate a vicenda, creando un’interazione tra loro che le ha portate a condivi-

dere i ricordi. Sono state, inoltre, intervistate altre signore ultra-novantenni, chiedendo loro cosa

si ricordassero del loro primo voto. Dopo un’iniziale incertezza sul fatto di essere in grado di ri-

cordare quei momenti, tutte hanno raccontato la loro esperienza, chi è andata a votare e prendeva

in giro gli uomini, chi non è andata a votare, ma per curiosità ha accompagnato le amiche, chi ha

vissuto un conflitto su cosa votare per non far torto a nessuno in casa. Le registrazioni audio delle

interviste e le testimonianze scritte sono state ascoltate durante la serata, alternate ad una ricerca

storica, curata da Laura Antoniazzi, che ha spiegato chiaramente tutte le fasi che, dai primi del

Novecento, hanno portato al voto le donne.

Durante la serata si sono alternati anche due interventi, il primo di Lucia Cominato, polesana eletta

alla camera dei deputati per due mandati di seguito, a partire dal 1979. Più di 60 disegni di legge

presentati e membro della X commissione parlamentare in entrambe le legislature. La signora Co-

minato ha parlato del percorso che ha portato le donne al voto, dalla resistenza, momento in cui le

donne cominciano a fare gruppo e a collaborare, anche tra posizioni politiche diverse. Queste

donne, anche quando sono entrate in parlamento, si sono mosse per degli obiettivi comuni, dal

diritto alla maternità, al diritto all’istruzione. La Cominato ha ricordato “la preoccupazione, quando

mi hanno eletto, di non essere in grado di rispondere alle aspettative di chi mi aveva votato”. Si è

percepito, dal suo intervento, la differenza della politica di un tempo e quella di oggi.

Il secondo intervento è stato quello di Raffaella Salmaso, presidente della commissione pari oppor-

tunità di Rovigo. Il suo intervento verteva sul futuro, su come si dovrebbero “cercare soluzioni per

problemi che riguardano la comunità”. Secondo la Salmaso, sarebbe opportuno intervenire “nella

formazione delle nuove generazioni, sul rispetto reciproco”, anche in relazione alla violenza sulle

donne, contro cui ci sono leggi e strumenti a disposizione, ma l’azione più importante dovrebbe

essere la formazione e l’educazione nelle scuole e nelle famiglie.

Roberta Sarti

Voto alle donne

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Pagina 7 Agosto - Settembre 2016

“Beatrice era vergine” è il tito-

lo del primo romanzo di Valen-

tina Montoncello, un’opera

prima che parla della violenza

sulle donne. La trama è interes-

sante, alcuni colpi di scena

tengono il lettore in sospeso

per alcune pagine. Le vicende si

svolgono in un piccolo paese di

provincia dal quale Beatrice, la

protagonista, sogna di scappare.

La scrittura è talvolta ripetitiva,

rendendo alcuni passaggi un po’

ostici. Nonostante questo, il

messaggio che Valentina vuole

trasmettere, ovvero che la

violenza sulle donne non è

colpa delle donne stesse, arriva

chiaramente attraverso la sto-

ria. Beatrice non a caso è una

ragazza che si veste in maniera

molto femminile e provocante.

L’intenzione dell’autrice è pro-

prio quella di far riflettere su

un argomento così attuale,

descrivendo lo stereotipo della

ragazza provocante che, secon-

do molti, si mette nei guai pro-

prio per il suo abbigliamento.

"Una storia attualissima, scritta

in modo semplice ed efficace. I

sentimenti dei vari personaggi

che ruotano attorno alla prota-

gonista sono espressi da un

punto di vista realistico. é inte-

ressante notare che i temi af-

frontati, quali le insicurezze

giovanili, le violenze psicologi-

che e fisiche si scontrino con la

brutale realtà di stereotipi di un

mondo che troppo spesso si

ferma alle apparenze, ignorando

volutamente il senso di sconfit-

ta che esse generano" (è il

commento di una lettrice).

“Beatrice era vergine” è solo in

versione e-book, scaricabile dal

sito www.euronics.it a €1,99.

Valentina sta già lavorando ad

un altro romanzo che verterà

sicuramente su un argomento

importante, sul quale vale la

pena soffermarsi a riflettere.

Roberta Sarti

Desideriamo informare i lettori delle

difficoltà che la Pro Loco Trecenta sta

affrontando nella gestione economica di

questo giornalino. Come saprete la Pro

Loco ha un nuovo direttivo, che pronta-

mente ha interpellato le associazioni del

paese per cercare di trovare soluzioni

economiche necessarie per la pubblica-

zione di “Qui Trecenta”. Nella riunione

con le associazioni intervenute, sono

state avanzate numerose proposte per

reperire i fondi necessari alla gestione,

che ha un costo annuale di circa €3.200.

Ad oggi, solamente l’associazione S. Gi-

rolamo di Pissatola contribuisce come

proposto. È da evidenziare che in ogni

caso, la Pro Loco continua a spendere

più di € 500 ogni due mesi, per la pubbli-

cazione del giornale, ritenendolo utile

alla vita del paese. Sperando che le “Tre

notti a Trecenta” diano un utile sufficien-

te anche per proseguire la pubblicazione

del giornalino, chiediamo cortesemente a

chi ci legge, se ritiene utile questo servi-

zio, di interagire con amici e conoscenti

affinché possano far arrivare i contributi

necessari alla normale gestione.

Cogliamo l’occasione per un sentito

ringraziamento a chi si è sempre prodiga-

to con il fattivo lavoro o con un piccolo

contributo, affinché “Qui Trecenta” con-

tinui a vivere.

Il Pro Loco Trecenta – Il Direttivo

Autrice trecentana

Quale futuro per “Qui Trecenta”?

Operativa la nuova sede Caritas

È operativa la sede della Caritas di Trecenta. Dopo l’inaugurazione, avvenuta nel giorno del patrono San Giorgio, è iniziata

l’attività di questo organismo parrocchia1e, che si propone di alleviare i disagi delle famiglie o di singole persone che si trovano

in situazioni, speriamo temporanee, d'indigenza. La sede è ubicata al n. 30 di Piazza S.Giorgio.

La Caritas Parrocchiale è così strutturata: il Presidente è, ovviamente, il Parroco, che si avvale della collaborazione di un gruppo

di volontari. Si è scelto di dare a questo ente di solidarietà una struttura aperta, cioè di avvalersi dell'aiuto di tutti coloro che, a

vario titolo, sono inclini a dare un aiuto a persone o famiglie in difficoltà, qualunque sia il motivo del loro stato di bisogno.

Due sono, per ora, i giorni di apertura della sede, il lunedì (riservato al ricevimento vestiario), dalle 9,30 alle 11,30 e i l sabato,

dalle 10 alle 12. Tutti coloro che sono intenzionati a eliminare dal proprio guardaroba vestiario di qualunque genere, foggia,

taglia o stagione, purché ancora in buono stato, possono dunque consegnarli agli incaricati al ricevimento ogni lunedì. Il sabato,

invece, è dedicato alla distribuzione del vestiario disponibile a coloro che ne hanno necessità.

La Caritas di Trecenta ha iniziato la sua attività con la distribuzione del vestiario, però svolge anche altri tipi d'intervento, se

ritenuti strettamente necessari e sostenibili dalle sue disponibilità finanziarie. Allo scopo di poter disporre di fondi adeguati, la

Caritas organizza iniziative tese alla raccolta di risorse da destinare a questi provvedimenti. Con questo fine la Caritas di Tre-

centa sarà presente con un proprio stand alle "Tre Notti a Trecenta".

Si invita la popolazione di Trecenta a ritenere questo servizio della Parrocchia come testimonianza della solidarietà di tutta la

comunità verso chi, in questo particolare momento critico, si trova ad aver bisogno del sostegno del prossimo.

Valentina

Montoncello

In memoria di Narciso "Niso" Furlani, la moglie ha offerto 50

euro. È arrivata anche un'offerta di 100 euro da un affezionato

anonimo lettore che “ama leggerci”. Ma ci sono anche i 2,50

euro offerti da una lettrice "che di più non può fare" a renderci

orgogliosi del nostro lavoro.

Ci auguriamo che anche le associazioni di Trecenta si rendano

conto della validità del nostro operato e tornino a contribuire

alle necessità economiche del nostro giornalino. Confidiamo

anche in un sostanzioso aiuto da parte del Comune.

Ringraziamo tutti coloro che ci aiutano a continuare la nostra

pubblicazione e che ci seguono con affetto.

La Redazione di Qui Trecenta

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http://quitrecenta.altervista.org

Piazza Marconi, 1 45027 Trecenta (RO)

e-mail:

[email protected] www.prolocotrecenta.it

EDITORE E

PROPRIETARIO:

PRO LOCO

TRECENTA

quitrecenta.altervista.org

DIRETTORE

RESPONSABILE:

Francesco Romani

[email protected]

STAMPA:

Tipografia Masi

di Masi Giuseppe & C. S.n.c.

Via Cigno, 169

45021 Badia Polesine (RO)

REDAZIONE:

Piazza Marconi, 1

45027 Trecenta (RO)

[email protected]

Registrazione del

Tribunale di Rovigo

17 febbraio 2010 n. 2

IN REDAZIONE:

Chiara Mora

Roberta Sarti

Gastone Paglierini

facebook.com/Trecenta

Ardito

Sui campi d’assalto, avvolto in

uno pastrano stinto dal sole,

sbattuto dai venti e dalle varie

intemperie, aveva temprato il

suo io a tutto ciò che avrebbe

dovuto affrontare e superare.

In guerra il bersagliere stava

sempre in prima linea e il co-

raggio lo prendeva in se stesso

non permettendosi nessuna

debolezza. Con la baionetta in

resta, durante l’assalto contro il

nemico, partiva alla gran carica

e rafforzava il suo pensiero

dicendosi: “Quando avrò un

figlio lo chiamerò Ardito”.

Così avvenne.

Il piccolo Ardito crebbe come

età, ma non molto di statura e

di intelletto.

Era cicciottello e nonostante i

suoi difetti alcune cose le sape-

va fare.

Aveva imparato ad aggiustare le

cucine economiche e cambiare

le pietre focaie.

Quasi una volta all’anno veniva

ad accomodare la nostra e non

mancava mai di dirmi

“Signorina lo sa che lei è nata

nel giorno in cui stavo aggiu-

stando la vostra stufa?” Sentir-

mi dire signorina che non avevo

ancora sei anni mi veniva da

ridere. Ma mi trattenevo. Non

volevo offenderlo.

Per lui essere stato presente

quel giorno alla mia nascita era

un orgoglio, come se mi avesse

partorito lui. Parlava un italiano

perfetto senza inflessioni dialet-

tali.

Viveva nell’istituto delle suore

di "Don Guanella" e a pagargli

la retta ci pensavano i suoi

fratelli che vivevano a Milano.

Erano orefici e benestanti.

Una sera si fermò alla nostra

osteria e i soliti avventori ave-

vano voglia di qualcosa di diver-

so. Come lo videro comincia-

rono ad irretirlo e stuzzicarlo

per fargli fare ciò che volevano

e perciò farlo bere.

Lui era troppo orgoglioso di sé

stesso per rifiutare una simile

sfida.

Stavo per cenare quando sentii

giungere dall’osteria, che era

dei miei nonni, un continuo

vociferare con imprecazioni e

parolacce.

Incuriosita mi appostai alla

porta della sala e pian piano

apersi uno spiraglio. Intravidi

molti uomini, quasi tutti cono-

scenti e sembrava parteggiasse-

ro gli uni per qualcosa mentre

altri per il contrario. Aprii un

po’ di più e mi resi allora conto

di cosa stava succedendo.

Ardito stava infilando il suo

corpo cicciottello nella parte

inferiore di una sedia e con

sforzo introduceva la sua testa

tra i pioli laterali. Doveva sfor-

zarsi e uscire da quella parte. Il

suo viso era rosso come un

peperone e madido di sudore.

Molte voci lo incitavano a con-

tinuare. Senz’altro era ubriaco

altrimenti non lo avrebbe fatto.

Indignata ed arrabbiata non

riuscivo ad accettare che un

pover’uomo come lui venisse

aizzato e spinto a fare ciò.

Perché degradarlo in quel mo-

do solo per divertirsi?

Corsi dalla nonna a spiegarle

cosa stava succedendo. Lei mi

disse di tranquillizzarmi e di

finire la mia cena e di andare

subito a letto perché se mi

avesse visto mio nonno ancora

alzata mi avrebbe sgridata. Poi,

continuò, se Ardito fosse rima-

sto imprigionato nella sedia,

che era di legno, l’avrebbero

segata e ne sarebbe uscito in-

denne.

Non cenai. A letto orecchiai

per capire come andava a finire.

Non sentii più niente e così mi

addormentai.

La mattina dopo corsi subito in

osteria: tutto era calmo e in

ordine. Le sedie erano tutte al

loro posto. Volevo chiedere a

qualcuno dei miei come era

andata, ma ripensandoci capii

che non valeva la pena.

Una cosa era certa, per me, il

vincitore, in qualsiasi modo

fosse andata, era stato lui.

La Cota

In estate arrivava la Cota.

Il suo vero nome era Teresa,

ma quasi nessuno lo sapeva.

Era una povera donna con i

capelli tagliati a zero, per via dei

pidocchi. Indossava parecchie

gonne, una sopra l’altra che la

facevano sembrare cicciona.

Girava da un paese all’altro

chiedendo l’elemosina e tirando

un carrettino che conteneva

tutto ciò che le serviva e che di

notte diventava il suo letto.

Ardito era suo amico, più di

una volta li ho visti seduti sulla

gradinata centrale del

“Palazon”.

Uno seduto ad una estremità e

l’altra in centro e si tenevano

compagnia anche se non aveva-

no molto da dirsi.

Nessuno sapeva da dove venis-

se, uno diceva un paese, un

altro ne diceva uno diverso.

Ma che importanza aveva!

Ogni paese era la sua dimora.

Su gentile concessione dei familia-

ri, pubblichiamo queste “memorie

di persone speciali” della Trecenta

del secolo scorso, scritte da Liliana

Pietrini.

Le accompagniamo con gli splen-

didi ritratti di Leone Minassian.

Persone Speciali - Memorie di Liliana Pietrini


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