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Dipartimento di Specialità Medico Chirurgiche Scienze ... · Centro per lo Studio ed il...

Date post: 17-Feb-2019
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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA Dipartimento di Specialità Medico Chirurgiche Scienze Radiologiche e Sanità Pubblica Direttore Prof. Piero Nicolai Centro per lo Studio ed il Trattamento dello Scompenso Cardiaco (CEST-SC) REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO Art. 1 Istituzione Eistituito presso l Università degli Studi di Brescia, il Centro per lo Studio ed il Trattamento dello Scompenso Cardiaco (CEST-SC). Allattività del Centro, da sviluppare secondo i criteri di interdisciplinarietà, possono concorrere docenti facenti capo a diversi dipartimenti. La sede amministrativa del Centro è il Dipartimento di Specialità Medico Chirurgiche Scienze Radiologiche e Sanità Pubblica. Art. 2 Finalità Scientifiche La finalità del Centro è quella di promuovere la ricerca relativa ai meccanismi patogenetici, la diagnosi ed il trattamento dello scompenso cardiaco. Lo scompenso cardiaco è attualmente la più importante causa di ospedalizzazione nella popolazione adulta delle nazioni occidentali ed una delle principali cause dei costi della spesa sanitaria nazionale. Pur essendo migliorati il trattamento e, di conseguenza, la prognosi dei pazienti ambulatoriali affetti da scompenso cardiaco cronico da disfunzione cardiaca sistolica, la prognosi ed il trattamento restano ampiamente insoddisfacenti, senza sostanziali miglioramenti negli ultimi decenni, in altri importanti gruppi di pazienti: quelli ospedalizzati per peggioramento dello scompenso cardiaco e quelli con scompenso cardiaco e funzione sistolica conservata. Esiste, quindi, lestrema necessità di migliorare le nostre conoscenze relative alla fisiopatologia, diagnosi e caratterizzazione dei pazienti affetti da scompenso cardiaco e migliorare il trattamento di questa condizione. Lattività del Centro comprenderà le seguenti iniziative: Realizzazione di ricerche finalizzate allo studio dello scompenso cardiaco con particolare riguardo ai suoi meccanismi patogenetici, alle procedure per la valutazione diagnostica e/o prognostica dei pazienti, alla valutazione dellefficacia di nuovi trattamenti, inclusi studi di fase I e II e collaborazione a studi di fase III. Promozione ed organizzazione di registri e studi osservazionali e di farmaco-epidemiologia finalizzati alla valutazione delle modalità di trattamento e di risposta alla terapia di pazienti affetti da varie forme di scompenso cardiaco, incluse specifiche sottoclassi, quali i pazienti con concomitante cardiopatia ischemica, con nefropatie, broncopneumopatie, con conservata ··»„¿‹– ¿· ˛ ² ºº …»· ææ
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA

Dipartimento di Specialità Medico Chirurgiche Scienze Radiologiche e Sanità Pubblica

Direttore Prof. Piero Nicolai

Centro per lo Studio ed il Trattamento dello Scompenso Cardiaco (CEST-SC)

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO

Art. 1 – Istituzione

E’ istituito presso l’Università degli Studi di Brescia, il Centro per lo Studio ed il Trattamento dello Scompenso Cardiaco (CEST-SC). All’attività del Centro, da sviluppare secondo i criteri di interdisciplinarietà, possono concorrere docenti facenti capo a diversi dipartimenti. La sede amministrativa del Centro è il Dipartimento di Specialità Medico Chirurgiche Scienze Radiologiche e Sanità Pubblica.

Art. 2 – Finalità Scientifiche

La finalità del Centro è quella di promuovere la ricerca relativa ai meccanismi patogenetici, la diagnosi ed il trattamento dello scompenso cardiaco. Lo scompenso cardiaco è attualmente la più importante causa di ospedalizzazione nella popolazione adulta delle nazioni occidentali ed una delle principali cause dei costi della spesa sanitaria nazionale. Pur essendo migliorati il trattamento e, di conseguenza, la prognosi dei pazienti ambulatoriali affetti da scompenso cardiaco cronico da disfunzione cardiaca sistolica, la prognosi ed il trattamento restano ampiamente insoddisfacenti, senza sostanziali miglioramenti negli ultimi decenni, in altri importanti gruppi di pazienti: quelli ospedalizzati per peggioramento dello scompenso cardiaco e quelli con scompenso cardiaco e funzione sistolica conservata. Esiste, quindi, l’estrema necessità di migliorare le nostre conoscenze relative alla fisiopatologia, diagnosi e caratterizzazione dei pazienti affetti da scompenso cardiaco e migliorare il trattamento di questa condizione.

L’attività del Centro comprenderà le seguenti iniziative:· Realizzazione di ricerche finalizzate allo studio dello scompenso cardiaco con particolare

riguardo ai suoi meccanismi patogenetici, alle procedure per la valutazione diagnostica e/o prognostica dei pazienti, alla valutazione dell’efficacia di nuovi trattamenti, inclusi studi di fase I e II e collaborazione a studi di fase III.

· Promozione ed organizzazione di registri e studi osservazionali e di farmaco-epidemiologia finalizzati alla valutazione delle modalità di trattamento e di risposta alla terapia di pazienti affetti da varie forme di scompenso cardiaco, incluse specifiche sottoclassi, quali i pazienti con concomitante cardiopatia ischemica, con nefropatie, broncopneumopatie, con conservata

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funzione sistolica cardiaca, ospedalizzati per scompenso cardiaco, con ipertensione arteriosa polmonare primitiva

· Ricerche finalizzate al miglioramento del follow-up e del trattamento dei pazienti recentemente ospedalizzati per scompenso cardiaco con implementazione di nuove metodiche di monitoraggio a distanza dei parametri vitali, adozione di nuovi sistemi educativi, valutazone della compliance alla terapia

· Organizzazione di seminari, attività di aggiornamento e convegni di Studio nazionali e internazionali, relativi alle finalità di ricerca del Centro.

· Organizzazione di workshop relativi agli obiettivi terapeutici, implementazione di nuovi protocolli di studio, metodiche di valutazione della terapia

· Promozione e supporto di associazioni dei pazienti, loro famigliari, medici interessati, finalizzate alla sensibilizzazione riguardo alle problematiche relative allo scompenso cardiaco ed alle patologie croniche in generale.

Tali attività potranno essere svolte in collaborazione con Enti pubblici, privati e Amministrazioni scientifiche con interessi convergenti.I Centri possono usufruire di contributi e finanziamenti esterni finalizzati alle proprie spese difunzionamento e assumere, d'intesa con le strutture di riferimento, attività di ricerca commissionate da enti pubblici e privati, nel rispetto della normativa vigente.

Art. 3 – Organi e relative funzioni

Sono organi del Centro:

- Il Consiglio Direttivo- Il Direttore

Art. 4 – Composizione e funzioni del Consiglio Direttivo.

Il Consiglio direttivo, eletto dai soggetti aderenti al Centro, è composto da. docenti, ricercatori e soggetti esterni, nel numero di nove (con maggioranza di membri interni all’Ateneo).I soggetti aderenti al Centro hanno funzione consultiva rispetto all’attività scientifica del Centro.Sono soggetti esterni del Consiglio:- i rappresentanti di enti terzi finanziatori del programma di ricerca alla base della richiesta di costituzione del Centro;- gli esperti di chiara fama, il cui profilo sarà valutato dal Senato Accademico in sede di deliberazione costitutiva del Centro, a condizione che partecipino ai lavori del Consiglio senza oneri a carico della finanza pubblica, salvo il rimborso delle spese di missione.La mancata e ingiustificata partecipazione a tre riunioni consecutive del Consiglio provoca la decadenza dalla carica.Il Consiglio elegge il Direttore e svolge funzioni di indirizzo, programmazione, coordinamento e verifica dell’attività del Centro nel rispetto delle indicazioni dei soggetti proponenti la costituzione del centro stesso.

Art. 5 - Nomina e funzioni del Direttore

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Il Direttore è eletto dal Consiglio direttivo tra i professori di ruolo in servizio nell’Università degli Studi di Brescia. In nessun caso la carica di Direttore può essere ricoperta da soggetti esterni all’Ateneo.Il Direttore rimane in carica per un triennio ed è nominato dal Direttore del Dipartimento cui afferisce il Centro. Della nomina viene data comunicazione al Rettore per i provvedimenti di competenza. In caso di cessazione anticipata dall’incarico di Direttore, il nuovo eletto cesserà dalle funzioni allo scadere del triennio del Consiglio Direttivo. Il Direttore del Centro è rieleggibile consecutivamente per due volte.Il Direttore: a) convoca il Consiglio direttivo almeno due volte l’anno e lo presiede; b) rappresenta il Centro ed ha compiti propositivi; c) dà attuazione alle delibere del Consiglio direttivo; d) designa fra i membri interni all’Ateneo il vice Direttore (Professore Ordinario o associato); e) entro l’1 marzo di ogni anno trasmette la relazione annuale sull’attività svolta al Dipartimento di afferenza, al Senato Accademico ai sensi del comma 7 dell’art. 26 del Regolamento Generale di Ateneo e ai Nuclei di Valutazione; f) invita a partecipare alle riunioni del Consiglio Direttivo, qualora necessario, esperti esterni o membri di società finanziatrici, in quanto coinvolti in tematiche attinenti alla riunione. Glie esperti esterni parteciperanno senza diritto di voto e senza oneri a carico delle spese di viaggio o di soggiorno eventuali.Nessun compenso potrà essere corrisposto al Direttore per l’attività svolta.

Art. 6 - Gestione amministrativo-contabile

La gestione amministrativo-contabile è affidata al Dipartimento di Specialità Medico Chirurgiche Scienze Radiologiche e Sanità Pubblica. I fondi a disposizione del Centro sono contabilizzati e gestiti all’interno dell’UPB-Unità Previsionale di base del Dipartimento stesso.

Art. 7 - Risorse finanziarie

Il Centro dispone del finanziamento da parte della ditta Novartis per il triennio 2013-2015 e potrà disporre di contributi, finanziamenti e proventi da contratti, accordi di programma, convenzioni con soggetti terzi, nonché da contributi liberali e donazioni da gestire d’intesa e nel rispetto della normativa propria del Dipartimento di riferimento.

Art. 8 - Funzionamento

Il funzionamento del Centro è assicurato dall’utilizzo di attrezzature del Dipartimento di Specialità Medico-Chirurgiche Scienze Radiologiche e Sanità Pubblica, nonché del Dipartimento di Medicina Molecolare e Traslazionale.

Art. 9 – Norme conclusive

Il mancato possesso del requisito dell’attività di ricerca e di quello dell’adeguatezza dei finanziamenti determina lo scioglimento del Centro che avviene con provvedimento motivato del Rettore.Il Centro di ricerca può essere sciolto con provvedimento del Rettore anche in seguito a delibera del Consiglio di Dipartimento cui afferisce il Centro stesso.


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