Date post: | 16-Feb-2019 |
Category: |
Documents |
Upload: | duongkhanh |
View: | 214 times |
Download: | 0 times |
Dirigenti Scolastici NOTIZIARIO NAZIONALE 046 - 2015 – 02 Novembre 2015
REDAZIONE: RaCi - R. Ciuffreda - Coordinamento Nazionale STRUTTURA COMPARTO NAZIONALE DIRIGENTI SCOLASTICI FLC
DIRIGENTI SCOLASTICI
Speciale convegno Torino
01. "Quale Dirigente oggi per la scuola pubblica statale", convegno dirigenti scolastici a Torino il 22 e 23 ottobre – LA
RELAZIONE DI DARIO MISSAGLIA
ORDINAMENTI - RIFORME
02. Periodo di formazione e prova per i docenti neo assunti:
pubblicato il decreto
03. Comitato di Valutazione dei Docenti: la faq sul collegio
perfetto e gli errori del Miur
SINDACATO - POLITICA SCOLASTICA
04. Parte la mobilitazione nazionale per il contratto
05. Scuola dell’infanzia pubblica: la FLC CGIL continua a parlarne in un convegno a Napoli il 5 e 6 novembre 2015
PARLAMENTO - POLITICA – SINDACATI
06. Una legge di stabilità che va nella direzione sbagliata.
Primo commento della FLC delle norme per i settori della conoscenza
PRECARIATO, RECLUTAMENTO, SUPPLENZE E PROBLEMI RETRIBUTIVI
07. Stipendi ai supplenti: il MEF non paga. Il Governo stanzi
subito le risorse necessarie
FINANZIAMENTI SCUOLA - PROGRAMMA ANNUALE – MOF - CONTRATTAZIONE DI SCUOLA
08. PON "Per la scuola", avviso LAN/WLAN: lo stato
dell’arte
09. PON "Per la scuola": pubblicato il secondo avviso
NORME: SPAZIO FAQ E GIURISPRUDENZA
10. L’indennità di funzioni superiori va pagata per intero
all’assistente amministrativo che sostituisce il DSGA
11. La funzione di presidente, segretario e coordinatore del consiglio di classe
ALLEGATI AL NOTIZIARIO
RELAZIONE MISSAGLIA
decreto ministeriale 850 del 27 ottobre 2015 periodo di prova e formazione
personale docente
scheda flc cgil commento analitico legge di stabilita 2016
nota 12810 del 15 ottobre 2015 pon per la scuola 2014 2020 avviso ambienti
digitali
nota 12810 del 15 ottobre 2015 allegati
nota 12810 del 15 ottobre 2015 ambienti digitali faq del 26 10 2015
sentenza tribunale di genova 400 del 10 aprile 2015 indennita di funzione
superiore
**********
DIRIGENTI SCOLASTICI
01. "Quale Dirigente oggi per la scuola pubblica statale", convegno
dirigenti scolastici a Torino il 22 e 23 ottobre – LA RELAZIONE DI DARIO MISSAGLIA
IN ZONA CESARINI arrivata la relazione di Dario Missaglia
Pubblichiamo la relazione di Dario Missaglia
RELAZIONE MISSAGLIA
**********
ORDINAMENTI - RIFORME
02. Periodo di formazione e prova per i docenti neo assunti: pubblicato il decreto
Molti punti oscuri e forzature rispetto al
dettato della legge. Chiederemo di
sanare le situazioni controverse nella
nota di accompagnamento.
È stato pubblicato, senza alcun confronto preventivo, il Decreto Ministeriale 850 del 27 ottobre
2015 relativo al periodo di prova e formazione del personale docente neo assunto come
previsto dal comma 118 dell'art. 1 della Legge 107/15.
Il Decreto contiene molti punti oscuri e va ben oltre le materie a cui demandava la legge.
In particolare:
Si interviene nell'esplicazione della previsione contenuta nel comma 116 introducendo
una interpretazione errata del termine "attività didattiche" confondendolo con le
attività di insegnamento e penalizzando quindi i docenti in part-time o su spezzone orario
Si introduce il periodo di formazione anche per chi ha ottenuto il passaggio di
ruolo, mentre il testo unico prevede solo il periodo di servizio
Si introduce l’obbligo a ripetere nuovamente la formazione in caso di rinvio del
superamento dell’anno di prova/formazione per altre cause (ad es. la mancata
effettuazione del periodo di servizio obbligatorio)
Si prevede di convocare il comitato di valutazione nei periodi di sospensione di
tutte le altre attività didattiche (art. 13 c.1): chi paga questo lavoro straordinario per di
più nei mesi di luglio e agosto?
Si definiscono vagamente e in modo restrittivo le affinità degli insegnamenti ai fini
del superamento del periodo di prova.
Inoltre, la formazione prevista per il superamento dell'anno di prova risulta troppo
complessa nel contesto scolastico odierno alle prese con le normative della legge 107/15 e le
loro interpretazioni e in cui le assunzioni non sono ancora terminate.
Le scelte proposte oltre a dover essere supportate da normativa di tipo contrattuale, anche dal
lato economico, dovrebbero prevedere una formazione specifica che allontani dal rischio
di soggettività nella valutazione finale e che esalti semplicemente la competenza del neo
immesso in ruolo di saper "leggere" il Piano dell'Offerta Formativa della scuola che lo accoglie e
di trovare le strategie metodologiche e didattiche per poterlo attuare.
Su tutte queste questioni chiederemo correzioni e chiarimenti in previsione della
emanazione della nota di accompagnamento sulla quale è previsto un incontro il prossimo 4
novembre.
In considerazione delle numerose assunzioni di quest'anno e delle loro modalità (possibilità di
differire l'assunzione in servizio per supplenza anche su spezzone, nomine della fase c) a partire
da dicembre, ecc.) è opportuno che siano previste specifiche deroghe e correttivi per evitare
di danneggiare la carriera di migliaia di docenti.
ALLEGATI
decreto ministeriale 850 del 27 ottobre 2015 periodo di prova e formazione
personale docente
**********
03. Comitato di Valutazione dei Docenti: la faq sul collegio perfetto e gli errori del Miur
Continua la superficialità su di una
materia delicata come la valutazione.
Anche per individuare i criteri è
necessario il plenum dell’organo
Nella FAQ n°13, postata nel sito ufficiale del Sistema nazionale di valutazione, il MIUR sostiene
che il Comitato per la Valutazione dei Docenti (articolo 1 comma 129 della L.107/15) può
dirsi validamente costituito, anche se non tutte le componenti si siano espresse sulla propria
rappresentanza.
E a supporto di ciò il Miur cita l’art.37 del Testo Unico sulla scuola che, in quanto norma di
carattere generale, consentirebbe agli organi collegiali di operare con la metà più uno dei membri
in carica.
Gli errori che commette il MIUR sono più di uno. Vediamoli.
Il primo: il citato art.37 al comma 2, enumera gli organi che possono operare validamente anche
senza la rappresentanza di qualche componente. Sono citati tutti (dal Collegio docenti al
Consiglio di istituto fino al Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, oggi CSPI) tranne il
Comitato di Valutazione. Il MIUR ignora o finge di ignorare la ragione di questa assenza?
Il secondo: un organo valutante non può che essere perfetto. Non si può immaginare che una
delicata operazione, qual è la valutazione su una persona, avvenga senza la presenza di tutti i
componenti: figuriamoci in assenza di una intera componente (magari proprio quella docente).
L’articolo soppresso sulla costituzione del comitato di valutazione (art.11 del TU), non a caso
prevedeva la sostituzione degli assenti tramite i membri supplenti.
Il terzo: forse il MIUR pensa che, trattandosi di esprimere solo dei criteri “per” la valutazione e
non direttamente la valutazione, si possa fare a meno del collegio perfetto. Ci permettiamo di
dubitare, con qualche fondamento, della correttezza di questa interpretazione. Infatti, pareri
specifici espressi dal Consiglio di Stato (Cons. St., Sez. I, 11 luglio 2011, parere n. 2737; nello
stesso senso cfr. Cons. St., Sez. IV, 22 settembre 2005, n.4989; Cons. St. Sez. VI, 1° marzo
2005, n.815) in merito alle deliberazioni per la valutazione delle commissioni esaminatrici,
affermano che, al momento dell’individuazione dei criteri, deve essere rispettato il principio del
collegio perfetto.
Il silenzio della legge 107 sulla sussistenza o meno del collegio perfetto come anche delle
modalità di elezione dei componenti il Comitato di valutazione non puo' certo essere colmato con
lo strumento delle FAQ. Queste sono la conseguenza negativa di un sistema messo in piedi per
puro ideologismo, senza coinvolgere gli interessati e senza dialogo con le parti sociali, che adesso
si trova a reggere la prova dei fatti procedendo con vaghezza e superficialità.
Per mettere al riparo le scuole da inevitabili contenziosi resta la via maestra indicata dalle
linee di comportamento unitario di FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS e Gilda, improntate
alla massima condivisione interna negli organismi collegiali e alla necessaria intesa tra DS e RSU
in sede di contrattazione di Istituto.
**********
SINDACATO - POLITICA SCOLASTICA
04. Parte la mobilitazione nazionale per il contratto
CGIL, CISL e UIL: fino a metà novembre
assemblee nei luoghi di lavoro e
iniziative territoriali, il 28 una
manifestazione nazionale. "E in assenza
di risposte sarà sciopero", annunciano i
confederali.
Le segreterie confederali di CGIL, CISL e UIL e le categorie del pubblico impiego e della
scuola hanno deciso il seguente percorso di mobilitazione: fino al 13 novembre assemblee nei
luoghi di lavoro per illustrare le richieste contenute nelle piattaforme di categoria; fino al 16
novembre, iniziative territoriali di mobilitazione, coinvolgendo cittadinanza, ambienti accademici
e culturali, parlamentari e amministratori locali; il 28 novembre manifestazione nazionale.
"Se non ci saranno risposte sia sul fronte degli aumenti salariali, sia sulla riapertura della
stagione di rinnovo dei contratti; se non verrà liberata dai vincoli esistenti la contrattazione
decentrata, strumenti essenziali per migliorare l’organizzazione del lavoro e la qualità dei servizi
pubblici, verrà proclamato lo sciopero di tutti i settori pubblici e della scuola per chiedere
al Governo di cambiare le scelte che unilateralmente ha inserito nella Legge di stabilità 2016,
mortificando sia la dignità professionale che la condizione economica dei lavoratori", dicono
unitariamente i confederali.
"Scuola, sanità, sicurezza, servizi pubblici, autonomie locali, soccorso pubblico, fisco, università,
ricerca, cultura, sono tutte funzioni fatte dal pubblico e che garantiscono pari opportunità e
benessere per i cittadini. Non riconoscere i diritti dei lavoratori e non finanziare le
amministrazioni pubbliche e l’innovazione, la ricerca e la formazione non favorisce la crescita
e non qualifica la competitività nel Paese. I lavoratori pubblici si mobiliteranno con il
sostegno delle Confederazioni per rivendicare legittime prerogative contrattuali e per migliorare
la qualità delle pubbliche amministrazioni nell’interesse generale di lavoratori e cittadini",
affermano Serena Sorrentino, Maurizio Bernava e Antonio Foccillo, segretari confederali di CGIL,
CISL e UIL.
"Nella Legge di stabilità ci sono scelte che vanno nella direzione contraria, mentre nelle riforme
del Governo che hanno riguardato la scuola e la pubblica amministrazione si prosegue nella
scelta di assegnare potere ai dirigenti nominati dalla politica, di sottrarre competenze alla
contrattazione sia nazionale che di secondo livello, dando potere unilaterale alle amministrazioni
anche sulle modalità di distribuzione delle risorse contrattuali. Infine, non ci sono risposte per i
precari né per l’occupazione a causa delle misure che bloccano ancora in larghissima parte il
turn-over", continuano le tre sigle.
"Contrattazione vuol dire trasparenza, invece, con scelte unilaterali si producono solo
iniquità e discriminazioni. Il sindacato continuerà la propria mobilitazione fino a che ai
lavoratori pubblici non sarà restituito il diritto al contratto, alla contrattazione e a un giusto
salario", concludono i tre dirigenti sindacali.
**********
05. Scuola dell’infanzia pubblica: la FLC CGIL continua a parlarne in un convegno a Napoli il 5 e 6 novembre 2015
La FLC CGIL attribuisce alla scuola
dell’infanzia una funzione decisiva
all’interno del sistema scolastico italiano
ed è impegnata perché tale ruolo le
venga riconosciuto e valorizzato.
A pochi mesi dal partecipato convegno del 10 aprile 2015, la FLC CGIL continua il dialogo
aperto con gli addetti ai lavori per salvaguardare il modello della scuola dell’infanzia pubblica
all’interno della specifica delega alla legge 107.
A Napoli il 5 e il 6 novembre prossimi, nella prestigiosa sede del Convitto nazionale
Vittorio Emanuele, un nuovo convegno vedrà protagonisti, accanto al sindacato, il mondo
della scuola dell’infanzia pubblica, pedagogisti, amministratori locali, la politica, le associazioni
professionali.
La FLC CGIL attribuisce alla scuola dell’infanzia una funzione decisiva all’interno del sistema
scolastico italiano ed è impegnata perché tale ruolo le venga riconosciuto e valorizzato. Ma la
valorizzazione nella legge 107 avrebbe avuto un esito positivo, partendo dall’assunzione
delle docenti e dei docenti della scuola dell’infanzia anche nella fase C del piano
nazionale di stabilizzazioni.
Il percorso all’interno del piano straordinario di assunzioni per le docenti e i docenti
della scuola dell’infanzia si è fermato alla fase B. E’ un blocco che non può trovare
motivazione nelle affermazioni del governo che condiziona queste assunzioni all’attuazione della
delega sul così detto segmento 0-6. Anzi, il recente incontro al Ministero non ha chiarito la
posizione del governo e ha lasciato aperti tutti i dubbi che avevamo espresso su una operazione,
quella dello 0-6, che può essere vincente solo facendo i dovuti investimenti. Infatti come abbiamo
affermato nel nostro convegno del 10 aprile 2015, riteniamo che all’interno della delega non ci
sia la salvaguardia del modello italiano di scuola dell’infanzia, nell’ottica
dell’estensione al segmento 0-3, piuttosto l’intenzione di rendere omogeneo il percorso,
disallineando la scuola dell’infanzia dal segmento dell’istruzione, contravvenendo a quanto
prevedono le nuove Indicazioni del 2012.
Nel convegno che terremo a Napoli torneremo a chiedere al Governo un progetto complessivo
di rilancio della scuola dell’infanzia pubblica, finalizzato a generalizzarne la presenza,
soprattutto al Sud dove la dispersione è più alta e gli Enti locali, a causa dei vincoli del patto di
stabilità, non riescono a supportare lo Stato in tale impegno. Nella 2 giorni le nostre
idee saranno confrontate con le politiche europee sull’infanzia e si farà ancora una volta il
punto sulla situazione della scuola dell’infanzia in Italia attraverso la presentazione di alcune
interessanti esperienze didattiche e organizzative, anche aperte al segmento 0-6
Il Convegno, che inizierà alle 9 del 5 novembre prossimo e terminerà alle 13 del 6 novembre, è
organizzato dalla FLC CGIL col patrocinio di Proteofaresapere, soggetto qualificato per
l'aggiornamento (DM 08.06.2005), con esonero dal servizio e con sostituzione ai sensi della
normativa sulle supplenze brevi e come formazione e aggiornamento dei Dirigenti Scolastici ai
sensi dell'art. 21 CCNL 15/7/2011 Area V.
Quanto prima pubblicheremo il programma e le indicazioni logistiche per raggiungere il convegno
che auspichiamo anche questa volta veda una nutrita partecipazione delle docenti e dei docenti
della scuola pubblica dell’infanzia.
**********
PARLAMENTO - POLITICA – SINDACATI
06. Una legge di stabilità che va nella direzione sbagliata. Primo commento della FLC delle norme per i settori della conoscenza
Risorse insufficienti per il rinnovo
del CCNL, blocco della
contrattazione decentrata e spot
per i settori della conoscenza.
Una legge di stabilità dal sapore elettorale finalizzata a consolidare più un pacchetto di voti che
a creare le condizioni di un nuovo sviluppo. Si tratta di un provvedimento in discontinuità rispetto
a quello degli anni precedenti perché prevede un innalzamento del deficit. Quindi una legge
espansiva ma nella direzione sbagliata essendo finalizzata ad una riduzione del carico fiscale
mirata soprattutto alle imprese che insieme ad un nuovo pacchetto di incentivi dà l'idea precisa
dell'impostazione politico ideologica del governo. L'impresa è l'unico referente per creare
sviluppo. Gli enormi problemi di disuguaglianza che ormai caratterizzano il nostro paese non solo
vengono ignorati dal punto di vista “morale” ma anche da quello macroeconomico. Eppure è
ormai acclarato che l'ineguale distribuzione del reddito è una componente della crisi. Le tasse
che vengono tagliate avranno, secondo molte stime, effetti limitati sui consumi facendo venire
meno un gettito importante per i comuni in particolare.
I tagli alla spesa pubblica rappresentano un colpo ancora più forte al nostro stato sociale mentre
la scelta di rendere nei fatti impossibile il rinnovo dei contratti pubblici conferma le nostre
precedenti considerazioni e fa il paio con le richieste di Confindustria sui settori privati. Il nuovo
testo introduce la norma draconiana di taglio tombale anche alla contrattazione integrativa,
quindi, non solo niente o poche risorse per i CCNL, ma addirittura si ritorna al DL 78 con il taglio
proporzionale per il personale cessato. Il complessivo definanziamento dei settori della
conoscenza a partire dagli enti di ricerca che lo spot sull'università non riesce a nascondere
conferma la scelta di fondo del nostro paese: una competizione di costo piuttosto che fondata
su base tecnologica e sulle competenze.
Serve cambiare segno e passare alla manovra e al modello di sviluppo dell'Italia. Noi siamo in
campo.
Il testo del Disegno di Legge e delle relazioni illustrativa e tecnica sono disponibili a questo link.
ALLEGATI
scheda flc cgil commento analitico legge di stabilita 2016
**********
PRECARIATO, RECLUTAMENTO, SUPPLENZE E PROBLEMI RETRIBUTIVI
07. Stipendi ai supplenti: il MEF non paga. Il Governo stanzi subito le risorse necessarie
Il pagamento diretto delle supplenze da
parte del MEF fa emergere la cronica
insufficienza delle risorse. E la legge di
stabilità 2016 prevede altri 60 milioni di
euro di tagli.
E’ iniziato da due mesi l’anno scolastico e nella scuola si ripete l’emergenza salariale nei
confronti dei supplenti che non possono contare sul pagamento regolare dello stipendio,
poiché l’Amministrazione continua a non voler programmare per tempo il fabbisogno
occorrente per assicurare la regolarità delle liquidazioni spettanti in base ai contratti
stipulati. La conseguenza è che questa reiterata anomalia lede fortemente i diritti del personale
più debole, quello precario, privandolo della sua principale fonte di sostentamento.
Abbiamo sollevato ripetutamente il problema della totale carenza di stanziamenti, determinata
dal fatto che il MEF non stanzia risorse sufficienti per questa voce di spesa. Ogni anno la
responsabilità veniva scaricata alle scuole ma, dal momento che ora il pagamento avviene
direttamente da parte del MEF, come per il personale a tempo indeterminato, non ci sono più
scuse perché il problema è del Governo che non effettua stanziamenti stabili e adeguati
per le supplenze.
La battaglia condotta in questi anni dalla FLC CGIL è stata quella d’imporre al MEF il
pagamento diretto delle supplenze, senza che le scuole dovessero attendere il finanziamento
specifico e sufficiente sui propri POS (Punti ordinanti di spesa).
Ora che le scuole si devono solo limitare a trasmettere correttamente i contratti, la questione
emerge con tutta evidenza e la responsabilità, che finora era stata scaricata sulle istituzioni
scolastiche, è dell’Amministrazione centrale.
Una riflessione s’impone sul fatto che nella previsione della nuova finanziaria 2016, i 60
milioni di euro giacenti dagli anni passati nei bilanci delle scuole per la liquidazione delle
supplenze brevi, dovranno essere versati dalle stesse all’erario, invece di destinarli direttamente
a ristorare questo capitolo di spesa che risulta sempre carente.
Il MEF vuole incassare queste risorse quando è impellente il pagamento degli stipendi al
personale precario, che da settembre non ha ricevuto ancora un euro a fronte del lavoro svolto.
In realtà l’intervento che urge è quello d’incrementare questo capitolo di spesa dal momento che
da anni, come accertato dalla serie storica delle spese, esso risulta, come abbiamo sempre
denunciato, molto al di sotto del necessario.
La FLC CGIL non tralascerà nessuna iniziativa a tutela dei lavoratori e, in assenza di
riscontri immediati da parte dell’Amministrazione, interverrà anche con denunce pubbliche,
diffide e decreti ingiuntivi, giacché è inaccettabile bloccare la corresponsione di quanto dovuto
a fronte di un lavoro da tempo prestato.
**********
FINANZIAMENTI SCUOLA - PROGRAMMA ANNUALE – MOF - CONTRATTAZIONE DI
SCUOLA
08. PON "Per la scuola", avviso LAN/WLAN: lo stato dell’arte
6109 scuole hanno presentato
progetti per il cablaggio interno.
Lo scorso 13 luglio l'Autorità di Gestione (AdG) del Programma Operativo Nazionale “Per la
scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020, con nota 9035, aveva
emanato il primo Avviso destinato alla realizzazione, all’ampliamento o all’adeguamento delle
infrastrutture di rete LAN/WLAN delle scuole del I e del II ciclo su tutto il territorio nazionale.
Scadenza prevista: ore 23.59 del 9 ottobre 2015.
Le scuole potevano presentare richieste di finanziamento relative a due tipologie di moduli
rientranti nella sotto-azione 10.8.1.A, Dotazioni tecnologiche e ambienti multimediali:
10.8.1.A1 Realizzazione dell’infrastruttura e dei punti di accesso alla rete LAN/WLAN
10.8.1.A2 Ampliamento o adeguamento dell’infrastruttura e dei punti di accesso alla
rete LAN/WLAN, con potenziamento del cablaggio fisico ed aggiunta di nuovi apparati.
All’avviso hanno partecipato 6.109 scuole con una richiesta complessiva di
finanziamenti di 88.515.922,00 euro, di cui:
l’85% per la realizzazione della rete LAN/WLAN (modulo 10.8.1.A1)
il 15% per il completamento o l’ampliamento della rete LAN/WLAN già esistente
(modulo 10.8.1.A2).
Le risorse messe a disposizione dal PON “Per la scuola” 2014-2020, consentono il
finanziamento di tutti i progetti presentati.
A partire dal 19 ottobre scorso, le Istituzioni scolastiche che hanno inviato il progetto relativo
all’avviso 9035/15, stanno ricevendo da parte dell’Autorità di Gestione del PON, gli estremi
del protocollo e la data di ricezione.
È inoltre prevista l’emanazione da parte dell’AdG di specifiche linee guida per supportare le
istituzioni scolastiche nella delicata fase di stesura dei capitolati e dei bandi.
Ricordiamo, infine, che non saranno ammissibili le spese relative al pagamento di personale
interno o esterno alla scuola i cui incarichi non siano supportati dalla tabella comparativa
della selezione, ove prevista, da specifica nomina e da documentazione oraria per l’attività
svolta (registri o fogli firma, verbali ecc.).
**********
09. PON "Per la scuola": pubblicato il secondo avviso
Finanziamenti per le scuole statali
per la realizzazione di ambienti
digitali. Presentazione dei progetti
fino alle ore 14.00 del al 30
novembre 2015.
Con un ritardo di alcuni mesi, l'autorità di gestione del Programma Operativo Nazionale “Per
la scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020, con nota 12810 del 15
ottobre 2015 e relativi allegati, ha emanato il secondo Avviso finalizzato a migliorare le
dotazioni degli ambienti digitali prioritariamente delle Istituzioni Scolastiche meno
dotate.
L'Avviso rientra negli interventi dell'ASSE II "Infrastrutture per l'istruzione" finanziati dal
FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale).
Di seguito lo schema sintetico della tipologia di moduli finanziati:
PRIORITÀ DI
INVESTIMENTO
OBIETTIVO
SPECIFICO AZIONE
Sotto-azioni
poste a bando
(PROGETTO)
Tipo di modulo
10.a Investire
nell'istruzione,
nella formazione e
nella formazione
professionale per la
qualificazione
professionale
nonché nella
formazione
permanente,
sviluppando
l'infrastruttura
scolastica e
formativa
10.8 Diffusione
della società
della
conoscenza nel
mondo della
scuola e della
formazione e
adozione di
approcci
didattici
innovativi
10.8.1 Interventi
infrastrutturali per
l’innovazione
tecnologica,
laboratori
professionalizzanti
e per
l’apprendimento
delle competenze
chiave
10.8.1.A3
Ambienti
multimediali
Spazi alternativi per
l’apprendimento
Laboratori mobili
Aule “aumentate”
dalla tecnologia
Postazioni
informatiche e per
l’accesso dell’utenza e
del personale (o delle
segreterie) ai dati e ai
servizi digitali della
scuola
Ricordiamo che con la nota 9035/15 era stato emanato l’Avviso relativo
alla realizzazione dell’infrastruttura e dei punti di accesso alla rete LAN/WLAN
all’ampliamento o adeguamento dell’infrastruttura e dei punti di accesso alla rete
LAN/WLAN, con potenziamento del cablaggio fisico ed aggiunta di nuovi apparati.
Finalità dell’avviso
L’Avviso offre alle istituzioni scolastiche del primo e del secondo ciclo la possibilità di:
accedere e utilizzare tecnologie sempre più aggiornate e efficaci per la didattica
permettere a studenti e docenti di fruire di risorse digitali nella didattica in classe.
Tipologia di interventi finanziati
L’Avviso finanzia interventi relativi agli ambienti didattici e quelli relativi alle “Postazioni
informatiche e per l’accesso dell’utenza e del personale (o delle segreterie) ai dati e ai servizi
digitali della scuola”.
Ambienti didattici
I moduli finanziabili per gli ambienti didattici sono i seguenti:
1. SPAZI ALTERNATIVI per l’apprendimento: ambienti in genere più grandi delle aule
per accogliere attività diversificate, più classi, gruppi di classi (verticali, aperti, ecc.). Tali
spazi possono essere finalizzati anche alla formazione dei docenti interna alla scuola o sul
territorio
2. LABORATORI MOBILI: dispositivi e strumenti mobili in carrelli e box mobili, a
disposizione di tutta la scuola, che possono trasformare un’aula "normale" in uno spazio
multimediale e di interazione
3. AULE "AUMENTATE" dalla tecnologia: un numero congruo di aule tradizionali
arricchite con dotazioni per la fruizione collettiva e individuale del web e di contenuti, per
l’interazione di aggregazioni diverse in gruppi di apprendimento, in collegamento wired o
wireless, per una integrazione quotidiana del digitale nella didattica.
L’Avviso in più punti ricorda alcuni elementi fondamentali delle Linee guida Edilizia Scolastica
emanate dal MIUR nel 2013 ed in particolare l’opportunità di superare la centralità dell’aula
o del laboratorio specialistico per andare verso un’idea di scuola “come uno spazio unico
integrato in cui i microambienti finalizzati ad attività diversificate hanno la stessa dignità e
presentano caratteri di abitabilità e flessibilità in grado di accogliere in ogni momento persone e
attività della scuola offrendo caratteristiche di funzionalità, confort e benessere".
Le scuole nell’elaborazione dei progetti devono:
scegliere attrezzature tecnologiche il più possibile durevoli nel tempo
richiedere sempre garanzia on site di almeno tre anni
utilizzare attrezzature tecnologiche il più possibile semplici e funzionali
utilizzare il più possibile dispositivi a basso consumo energetico
utilizzare il più possibile dispositivi con pochi ricambi da sostituire
utilizzare il più possibile dispositivi con tecnologia wireless.
Postazioni informatiche
L’Avviso segnala alcune tipologie di strumenti nonché il loro possibile utilizzo:
schermi informativi anche interattivi o video proiettori wireless per la visualizzazione
in locali scolastici di transito di informazioni, del sito, ecc.
postazioni pc (desktop o laptop) per le sale docenti per l'accesso ai servizi online
dispositivi mobili (tablet, mini tablet) per la registrazione di profili, presenze/assenze,
pasti, prenotazioni varie, ecc.
colonnine informative o per il controllo/scansione badge entrata/uscita degli studenti
e/o del personale
strumenti di mirroring per il collegamento senza fili di dispositivi individuali a schermi
postazioni (pc laptop o desktop) per permettere la compilazione di questionari,
monitoraggi, liste di appuntamenti e prenotazioni
access point per esterni, hotspot per offrire informazioni utili in collegamento wireless
dispositivi per la lettura ottica di x-code (QR code, codice a barre)
strumenti per la configurazione e produzione di badge personali e software per la loro
gestione
software per registro on line o la gestione interna dell'utenza scolastica.
Risorse finanziarie
Le risorse provengono dal PON per la scuola (100 milioni di euro per questo primo avviso,
ma la dotazione complessiva per queste sotto-azioni è di 140 milioni) a cui si aggiungono
le risorse premiali di competenza del MIUR, relative al raggiungimento degli obiettivi di
servizio, previste nel settore Istruzione, nell’ambito del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC)
per il periodo 2007-2013. Queste ultime risorse, che la delibera CIPE 79/12 quantifica in €
8.971.069,00, saranno destinate alle scuole delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Molise e
Sardegna.
Come è noto il CIPE aveva disposto nel 2006 l'accantonamento di una quota pari al 30 per
cento delle risorse del FSC attribuite nel periodo 2007-2013 al Mezzogiorno per costituire una
riserva generale destinata, tra l'altro, a finanziare incentivi da attribuire in base al
raggiungimento degli «Obiettivi di servizio». Tali risorse originariamente quantificate in oltre
tre miliardi di euro si sono via via ridotte a poco più di un miliardo. Gli obiettivi di servizio erano
quattro e relativi agli ambiti dell'istruzione (il solo rilevante per il Ministero dell'istruzione,
università e ricerca), dei servizi di cura per l'infanzia e gli anziani, della gestione dei rifiuti urbani
e del servizio idrico integrato. Riguardo all’istruzione gli indicatori erano i seguenti:
Indicatore S.01 Percentuale della popolazione in età 18-24 anni con al più la licenza
media, che non ha concluso un corso di formazione professionale riconosciuto dalla
Regione di durata superiore ai 2 anni
Indicatore S.02 Percentuale di 15-enni con al massimo il primo livello di competenza in
lettura del test PISA effettuato dall’OCSE
Indicatore S.03 Percentuale di 15-enni con al massimo il primo livello di competenza in
matematica del test PISA effettuato dall’OCSE.
In base a specifici criteri di riparto, le risorse premiali per l’Obiettivo di Servizio “Istruzione”
pari a € 35.654.793,00, sono state attribuite al MIUR e alle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria,
Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Riguardo alle risorse del MIUR, l’Avviso 12810/15 non chiarisce se la quota premiale FSC
sarà utilizzata per intero.
Beneficiari
L’azione è rivolta alle Istituzioni scolastiche statali del I e II ciclo di tutte le Regioni ad
esclusione della Regione Valle d’Aosta, alla Provincia Autonoma di Trento e alla Provincia
Autonoma di Bolzano, per le quali è prevista una procedura specifica.
L’autorità di gestione (AdG) del PON “Per la Scuola” e le Regioni Abruzzo e Molise hanno
concordato modalità coordinate riguardo all’utilizzo del FSC al fine di evitare
sovrapposizioni tra le azioni poste in essere dal MIUR e quelle attivate dalle Amministrazioni
Regionali.
La Regione Molise ha dato la sua disponibilità ad emanare avvisi analoghi a quelli oggetto della
nota MIUR 12810/15.
Per le Istituzioni scolastiche delle Regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia che, nel
periodo 2007-2013, sono state beneficiarie dei finanziamenti a valere sul PON "Ambienti per
l'apprendimento", i progetti presentati saranno autorizzati dopo la chiusura della attività
attualmente in corso.
Per poter accedere al finanziamento dei progetti presentati, le Istituzioni Scolastiche, dovranno
acquisire obbligatoriamente la delibera del Consiglio di istituto e del Collegio del
docenti.
Finanziamenti
I massimali di costo per gli interventi previsti dall'avviso sono i seguenti:
a. Progetto per la realizzazione di spazi alternativi
per l’apprendimento; laboratori mobili; aule
"aumentate" dalla tecnologia:
istituzioni scolastiche con meno di 1.200 alunni
istituzioni scolastiche con più di 1.200 alunni
20.000,00 Euro
24.000,00 Euro
b. Postazioni informatiche e per l’accesso
dell’utenza e del personale (o delle segreterie)
ai dati e ai servizi digitali della scuola 2.000,00 Euro
N.B.: le scuole possono presentare contemporaneamente progetti relativi ai moduli per gli
ambienti didattici (per una cifra massima complessiva di € 20.000,00 o 24.000,00 a seconda
del numero degli studenti) e a un solo modulo relativo alle “Postazioni informatiche”
(massimale € 2.000,00).
Pertanto
una scuola con meno di 1.200 alunni può chiedere un finanziamento massimo di
€ 22.000,00 (€ 20.000,00 per gli “Ambienti didattici” e € 2.000,00 per le “Postazioni
informatiche”)
una scuola con più di 1.200 alunni può chiedere un finanziamento massimo di €
26.000,00 (€ 24.000,00 per gli “Ambienti didattici” e € 2.000,00 per le “Postazioni
informatiche”)
Questo il prospetto delle voci di costo:
Voci di costo Percentuali previste
A. Progettazione 2% (max)
B. Spese organizzative e gestionali 2% (max)
C. Fornitura 85%
D. Piccoli adattamenti edilizi 6% (max)
E. Pubblicità 2% (max)
F. Collaudo 1% (max)
G. Addestramento all’uso delle attrezzature 2% (max)
Le percentuali A, B, D, E, F e G vanno calcolate in rapporto alla somma totale autorizzata per
progetto.
In nessun caso può essere diminuita la percentuale prevista per la voce di costo C:
Acquisti di beni (fornitura). Le percentuali alle voci A, B, D, E, F e G possono variare solo a
vantaggio della voce Fornitura (C).
Occorre inoltre ricordare che:
l’ acquisto di software non può superare un importo massimo pari al 20%
dell’importo dell’Acquisto di beni
l’acquisto di beni di facile consumo (beni non inventariabili) non può superare il 10%
del totale degli acquisti
al fine di supportare l'istituzione scolastica nella messa in sicurezza dei beni acquistati,
sono ammissibili, per un anno dalla data di consegna degli stessi, le polizze
assicurative contro i furti
non sono ammissibili i costi dovuti al gestore del servizio per la connettività alla rete
internet
Modalità e termini di presentazione dei progetti
Le Istituzioni scolastiche che intendono partecipare all'Avviso devono:
1) predisporre un Progetto, che deve essere approvato dagli Organi collegiali, redatto
compilando on line uno specifico Format
2) inserire il progetto nonché i dati e i documenti necessari sul Sistema informativo di
gestione della programmazione unitaria (GPU). L’area del sistema informativo resterà
aperta fino alle ore 14.00 del giorno 30.11.2015
3) inviare entro 10 giorni dalla data di chiusura dell’area di candidatura sul Sistema GPU copia
del Progetto in formato PDF firmato digitalmente dal Dirigente scolastico o, su sua delega, dal
DSGA, completo di tutte le dichiarazioni
Il progetto deve indicare:
a. gli obiettivi specifici che si intende perseguire (anche in termini di impatto del progetto
sull’organizzazione del tempo-scuola, sulla riorganizzazione didattico-metodologica,
sull’innovazione curricolare e sull’uso di contenuti digitali nonché sulle disabilità);
b. la coerenza del progetto proposto con il Piano dell’offerta formativa della scuola
c. la descrizione del modello di ambiente che si intende realizzare e del numero di
classi/sezioni coinvolte
d. livello di copertura della rete presente nell’istituzione scolastica all’atto della
presentazione del progetto con riferimento alle aree da destinare ad ambienti digitali
e. eventuale connessione internet
f. eventuale impiego di ambienti e dispositivi digitali per l’inclusione o l’integrazione
g. eventuale dotazione della scuola di servizi per gli utenti fruibili in modalità mobile.
Le istituzioni scolastiche devono inoltre prevedere nei relativi avvisi per l’affidamento del
progetto che il fornitore garantisca la necessaria assistenza tecnica e la formazione del personale
docente relativamente all’installazione e alla gestione del sistema.
Come già detto, tutti i progetti devono essere inseriti nell’apposita area all’interno del sito dei
Fondi strutturali 2014-2020 denominata “Gestione degli Interventi”, a questo indirizzo.
Per ogni Istituzione scolastica sono abilitati, in automatico dal SIDI, sia il Dirigente
scolastico che il Direttore dei servizi generali e amministrativi, che selezionando il link
“Gestione degli interventi” e utilizzando le credenziali con cui accedono a tutti i servizi informatici
del MIUR, ai fini del login al Sistema GPU, sono riconosciuti dal Sistema e possono procedere
alla compilazione della scheda anagrafica individuale, propedeutica a qualsiasi altra successiva
attività.
Selezione
Le proposte ammissibili sono selezionate sulla base della seguente griglia di valutazione:
Criterio Punteggio max
a) disagio negli apprendimenti 13
b) basso status socio-economico e culturale della famiglia di origine 13
c) alto tasso di abbandono nel corso dell'anno scolastico 13
d) livello di presenza di attrezzature tecnologiche all’interno della scuola 6
e) livello di copertura della rete esistente all'atto della presentazione del progetto (con riferimento alle aree da destinare ad ambienti digitali):
tra I’80% e il 100%
tra il 50% e il 79%
inferiore al 50%
15 10 5
f) connessione internet (dimostrabile attraverso un contratto o una convenzione attiva)
No: 0 punti Si: 5 punti
g) realizzazione di un progetto che preveda l’impiego di ambienti e dispositivi digitali per l’inclusione o l'integrazione in coerenza con la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e con la normativa italiana
(BES) e con il PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) - Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 e C.M. n. 8 del 2013, prat.561
No: 0 punti Si: 5 punti
h) livello di coinvolgimento della scuola nel progetto e coerenza dell’intervento con almeno uno di questi progetti: didattica attiva, laboratorialità, mobile learning,
impiego di contenuti e repository digitali, impiego degli spazi didattici inseriti nel Piano dell’offerta formativa (specificare il livello di diffusione di progetti coerenti)
No: 0 punti Si:
meno di 3 classi
un corso o una sezione intera:
tutte le classi
5 punti 10 Punti 25 punti
i) dotazione della scuola di servizi per gli utenti fruibili in modalità mobile (registro elettronico, biblioteca/materiali didattici on line, registrazione pasti della mensa,
altro: specificare)
No: 0 punti Si: 5 punti
TOTALE
100
Allegati all'avviso vi sono i seguenti documenti:
1) Allegato n. 1 – “Manuale Operativo Avviso ambienti digitali”
2) Allegato n. 2 – “Nota metodologica per i criteri di selezione”.
Infine l’AdG ha pubblicato una prima serie di faq a supporto della progettualità delle istituzioni
scolastiche.
ALLEGATI
nota 12810 del 15 ottobre 2015 pon per la scuola 2014 2020 avviso ambienti
digitali
nota 12810 del 15 ottobre 2015 allegati
nota 12810 del 15 ottobre 2015 ambienti digitali faq del 26 10 2015
**********
NORME: SPAZIO FAQ E GIURISPRUDENZA
10. L’indennità di funzioni superiori va pagata per intero all’assistente
amministrativo che sostituisce il DSGA
Anche il tribunale di Genova condanna il
MIUR e riconosce le ragioni del
lavoratore assistito dall’ufficio legale
della FLC CGIL.
Il giudice di Genova ha ritenuto di non discostarsi dai giudizi già emessi da altri tribunali (Roma,
Bergamo), in base ai quali è stato riconosciuto il diritto per l’assistente amministrativo che
sostituisce il DSGA al pagamento per intero dell’indennità per lo svolgimento delle funzioni
superiori. Tale indennità deve essere pari al differenziale dei livelli iniziali di inquadramento tra
assistente amministrativo e DSGA e a tale retribuzione non può essere sottratto il compenso
percepito per la posizione economica orizzontale di cui beneficia il lavoratore poiché i due
emolumenti assolvono a funzioni diverse, per cui i due compensi “si cumulano e non si elidono”.
Il tribunale di Genova ha pertanto riconosciuto che l’assistente amministrativo non dovesse
restituire la somma pretesa dal Miur e Mef e ha condannato quest’ultimi anche alle spese di lite.
ALLEGATI
sentenza tribunale di genova 400 del 10 aprile 2015 indennita di funzione
superiore
**********
11. La funzione di presidente, segretario e coordinatore del consiglio di
classe
Una scheda per fare il punto.
A seguito di numerosi quesiti che ci pervengono, riteniamo utile pubblicare una scheda sul ruolo
e sulle funzioni riguardanti le figure del presidente, del segretario e del coordinatore dei
consigli di classe.
ALLEGATI
scheda flc cgil le funzioni nel consiglio di classe presidente segretario
coordinatore
**********