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Mercogliano, 18 settembre 2013Mercogliano, 18 settembre 2013
L‘INDEBITAMENTO DELL’ENTE:L‘INDEBITAMENTO DELL’ENTE:
Carmine FerraraCarmine FerraraDottore Commercialista -
Revisore legale Dottore Commercialista -
Revisore legale
caratteristiche e riflessi sul bilancio. I debiti fuori bilancio
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
Carmine Ferrara – Dottore Commercialista – Revisore Legale
Il Debito negli Enti Locali
Il debito degli Enti Locali è un indicatore del grado di solvibilità delle amministrazioni locali e della disponibilità di risorse per gli
investimenti.
E’ una misura del rigore nella gestione della cosa pubblica.
Un elevato debito comporta la necessità di dedicare molte risorse al servizio del debito.
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
Carmine Ferrara – Dottore Commercialista – Revisore Legale
Il Debito negli Enti Locali
Nell’ultimo decennio il peso relativo del debito pubblico locale è progressivamente aumentato, anche in seguito al processo di decentramento e alla possibilità per le Amministrazioni locali di ricorrere ad altri strumenti di finanziamento, diversi dai prestiti erogati dalla Cassa depositi e prestiti.
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
Carmine Ferrara – Dottore Commercialista – Revisore Legale
mutui;
prestiti obbligazionari;
aperture di credito;
cartolarizzazioni di flussi futuri di entrata;
cartolarizzazioni garantite da amministrazioni pubbliche;
cartolarizzazioni e cessioni crediti vantati verso altre Pubbliche
Amministrazioni;
premio incassato al momento di perfezionamento di operazioni
derivate
cartolarizzazioni con corrispettivo iniziale inferiore all’85% del
prezzo di mercato dell’attività;
Costituiscono indebitamento(art.3
comma 17 legge 350/2003, art.1
commi 739 e 740 legge 296/06)
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
Carmine Ferrara – Dottore Commercialista – Revisore Legale
Le determinazioni e le deliberazioni con le quali dovesse farsi ricorso all’ indebitamento per finanziare spese diverse da quelle di investimento, nonché i relativi contratti sono nulli (art.30, comma 15 legge 289/2002).
Costituiscono indebitamento(art.3
comma 17 legge 350/2003, art.1
commi 739 e 740 legge 296/06)
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
Carmine Ferrara – Dottore Commercialista – Revisore Legale
Definizione di investimento finanziabile con indebitamento
(art.3, comma 18 legge 24/12/2003 n.350)
acquisto, costruzione, ristrutturazione e manutenzione straordinaria di immobili residenziali e non residenziali
costruzione, demolizione, ristrutturazione, recupero e manutenzione straordinaria di opere e impianti
acquisto di impianti, macchinari, attrezzature, mezzi di trasporto e altri beni mobili ad uso pluriennale
gli oneri per beni immateriali ad uso pluriennale
trasferimenti in c/capitale destinati ad investimenti a cura di altro ente appartenente alla p.a.
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L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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acquisizione aree, espropri e servitù onerose
partecipazioni azionarie e conferimenti di capitale
interventi aventi finalità pubblica volti al recupero e alla valorizzazione del territorio
trasferimenti in c/capitale in favore di soggetti concessionari di lavori pubblici, proprietari e/o gestori di reti e impianti o di soggetti che erogano servizi pubblici, le cui concessioni o contratti di servizio prevedono la retrocessione degli investimenti agli enti committenti alla data di scadenza
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Definizione di investimento finanziabile con indebitamento
(art.3, comma 18 legge 24/12/2003 n.350)
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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FONTE DI PROVENIENZA DELLE ENTRATE:
Finanziamenti con mezzi propri
Contribuzioni esterne
RICORSO AL CREDITO
altre forme di finanziamenti
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FONTE DI PROVENIENZA DELLE ENTRATE:
Assunzione di mutui
Emissione di prestiti obbligazionari
RICORSO AL CREDITO
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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FONTE DI PROVENIENZA DELLE ENTRATE:
Gli Enti Locali hanno la facoltà di ricorrere liberamente al mercato del credito essendo stata soppressa con l’art. 5 del D.L. 310/1990 la previsione del comma 2 dell’art. 4 della L.155/1989 che poneva l’obbligo di esperire la preventiva richiesta di finanziamento alla Cassa Depositi e Prestiti.
Il T.U.E.L. all’art.204 regolamenta le condizioni dei contratti di mutuo stipulati con enti diversi da C.D.P., I.N.P.D.A.P. e Istituto di Credito Sportivo. Tali contratti devono essere stipulati in forma Pubblica.
RICORSO AL CREDITO
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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T I T O L O I:
Entrate tributarie
T I T O L O II:
Entrate da contributi e
trasferimenti
T I T O L O III:
Entrate Extra-
tributarie
T I T O L O IV:
Entrate da alienazioni e
da trasferimenti
di capitale
T I T O L O V:
Entrate derivanti da
accensione di prestiti
Indebitamento: LIndebitamento: L’’impatto sul bilancio dellimpatto sul bilancio dell’’EnteEnte
ASSUNZIONE DI MUTUI
(categoria 3)
Entrate
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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T I T O L O I:
Spese correnti
T I T O L O II:
Spese in c/capitale
T I T O L O III:
Spese per rimborso prestiti
T I T O L O IV:
Spese per servizi per conto di terzi
Uscite
INTERESSI (intervento 06)
QUOTACAPITALE
Indebitamento: LIndebitamento: L’’impatto sul bilancio dellimpatto sul bilancio dell’’EnteEnte
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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alle maggiori spese correnti del Tit. I (Spese correnti) sommate al Tit. III (Spese per rimborso di
prestiti) corrisponda una maggiore Entrata corrente dei
Tit. I (tributarie), o II (trasferimenti correnti), o III
(extra tributarie)
Ai fini degli equilibri di bilancio occorrerà verificare che:
alla maggiore Entrata del Tit.V (Entrate derivanti da
accensione di prestiti) corrisponda una maggiore Spesa del Tit. II (Spese in
conto capitale)
Indebitamento: LIndebitamento: L’’impatto sul bilancio dellimpatto sul bilancio dell’’EnteEnte
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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CAPACITA’ REALECAPACITA’ TEORICA
Capacità di indebitamento
Gli aspetti da valutare sono:
Il problema della determinazione della reale capacità di indebitamento coinvolge tutti gli enti in sede di formazione del bilancio preventivo.
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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CapacitCapacitàà teoricateorica
La finalità della norma è chiaramente diretta ad evitare situazioni di forte squilibrio finanziario o di dissesto, poiché l’accesso a tale forma di finanziamento incide sugli equilibri di bilancio e rappresenta un irrigidimento della capacità di spesa degli enti, sia per l’esercizio in corso che per gli esercizi futuri.
Il limite massimo costituisce molto spesso solamente un limite teorico, ben distante dalla realtà nella quale il limite effettivo è di gran lunga minore e dipende dal volume delle risorse finanziarie disponibile nell’ente.
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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L'art. 16, comma 11, del dl 95/2012, convertito nella legge 135/2012, ha fornito l'interpretazione autentica dell'art. 204, comma 1, del Tuel 267/2000.
La norma chiarisce che gli Enti locali possono assumere nuovi mutui e accedere ad altre forme di finanziamento reperibili sul mercato solo se l'importo annuale degli interessi, sommato a quello delle operazioni in essere (mutui, prestiti obbligazionari, aperture di credito, garanzie fideiussorie) e assunto al netto dei contributi statali e regionali in conto interessi, non supera una certa percentuale delle entrate relative ai primi tre titoli del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l'assunzione del nuovo debito.
CapacitCapacitàà teoricateorica
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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Il tetto all'indebitamento, ripetutamente modificato dal legislatore negli ultimi anni, ne ha previsto la progressiva riduzione
Limiti all’indebitamento
Limiti all’indebitamento
2012
2013
CapacitCapacitàà teoricateorica
2014
Il limite strutturale del 4% dovrebbe debuttare dal 2015
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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a)
la
spesa
per
gli
interessi
va
individuata
con
riferimento
all’anno
precedente
a
quello
in
cui
si
intende
contrarre
il
mutuo
(per
un
nuovo
mutuo
nell’anno
2012
si
deve
far
riferimento
alla
spesa
per
interessi
sostenuta
nel
corso
dell’anno
2011
per
i
mutui
già
in essere);
CapacitCapacitàà teoricateorica
Relativamente al calcolo, i parametri per individuare il limite dell’articolo 204 TUEL si riferiscono a due annualità
differenti:
b)
il
volume
delle
entrate
dei
primi
tre
titoli
va
individuato
sulla
scorta
del
consuntivo
del
“penultimo
anno
precedente
quello
in
cui
viene
prevista
l'assunzione
dei
mutui”
(sempre
per
il
2012
si
deve
far
riferimento
al consuntivo dell’anno 2010).
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
Carmine Ferrara – Dottore Commercialista – Revisore Legale
CAPACITA’ REALE
Il limite di indebitamento reale può essere calcolato seguendo un percorso logico
Il limite di indebitamento REALE è connesso alla misura in cui l’ammontare complessivo delle entrate correnti riesce a finanziare tutte le spese, comprese quelle dei nuovi mutui da contrarre.
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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CAPACITA’ REALE
AADeterminazione
del
volume
di
spese
aggiuntive
che
i
bilanci
futuri
sono
ragionevolmente
in
grado
di
sopportare
senza
pregiudicare
gli
equilibri
di
parte
corrente; Calcolare
“lo
spazio”
che
esiste
nella
futura
situazione
finanziaria
dell’ente
per
possibili
incrementi
di
spesa
dovuti
ad
interessi
e
rimborsi
di
capitale,
al
netto
di
eventuali
riduzioni
future
delle
medesime
spese;
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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CAPACITA’ REALE
BBDeterminazione
dell’eventuale
incremento
all’importo
di
cui
al
punto
A)
da
finanziare
con
aumenti
futuri
di
specifiche
entrate
(ad
esempio
aumento
di
gettito di imposte o tasse). Corrisponde
alla
volontà
politica
di
aumentare
il
prelievo
tributario
o
altre
entrate
per
finanziare
gli
oneri
indotti
conseguenti
la
realizzazione
di
nuove
opere pubbliche
o
nuovi
investimenti;
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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CAPACITA’ REALE
CCl’importo di cui al punto A), sommato a quello del punto B) corrisponde ad un’ipotetica rata annuale di ammortamento di un unico mutuo, per tutti gl i investimenti programmati;
tale
importo
(
punto
A
più
punto
B)
va
moltiplicato
per
la
seguente
formula
(coefficiente
di
correzione
finanziario)
al
fine
di
ottenere
l’ammontare
dei
mutui
da
contrarre
nei limiti
delle disponibilità
reali
del
bilancio.
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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L’analisi è condotta semestralmente poiché di solito l’ammortamento dei mutui concessi ai Comuni, avviene su base semestrale con scadenza delle rate di pagamento degli interessi e di rimborso del capitale preso a prestito il 30 giugno e il 31 dicembre.
FORMULA DA APPLICARE
CAPACITA’ REALE
1 – (1 + i) –n x 1002 • i
i = tasso di interesse medio semestrale, n = numero delle semestralità.
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CAPACITCAPACITÀÀ
TEORICATEORICA
ESEMPIO PRATICO
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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N.B.: detto importo rappresenta un limite del tutto teorico, ancorché giuridicamente corretto.
Calcolo del limite teorico in base ai dati sopra esposti:
DATI CONSUNTIVO
2011
RIFERIMENTO ANNO 2012
Esempio di calcolo su bilancio 2013 di un comune fino a 15.000 abitanti:
Limite teorico Limite teorico (art. 204 TUEL)(art. 204 TUEL)
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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CAPACITACAPACITA’’
REALEREALE
ESEMPIO PRATICO
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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200.000,00 x 1 – (1 + 0,01875) -40 x 100 = € 2.796.488,772 x 1,875
Limite Reale Limite Reale
FORMULA DA APPLICARE
1 – (1 + i)–n x 1002 • i
i = tasso di interesse medio semestrale (1,875%) n = numero delle semestralità (40)
Ipotizzando oneri per Investimenti Programmati pari ad €
200.000,00
EFFETTIVA CAPACITA‘di INDEBITAMENTO
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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il LIMITE REALE di INDEBITAMENTO è strettamente connesso alla misura in cui l’ammontare delle maggiori entrate correnti riesce a finanziare tutte le maggiori spese correnti derivanti dal nuovo investimento (sia in relazione al mutuo da contrarre, che per i maggiori costi di gestione correnti e pluriennali – oneri indotti).
A MAGGIORI SPESE DA FINANZIARE DEVONO CORRISPONDERE MAGGIORI ENTRATE CORRENTI
Occorre individuare in via anticipata la nuova entrata ed, una volta quantificata, occorre determinare il limite massimo di indebitamento mediante qualunque forma di finanziamento.
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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L’OBBLIGO DI RIDUZIONE DEL DEBITO
La Legge di stabilità 2012 (articolo 8, comma 3, legge n. 183/2011) stabilisce inoltre che, a partire dal 2013, gli Enti locali debbono ridurre
l’entità del debito pubblico.
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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Il Piano Generale di Sviluppo (PGS), la Relazione Previsionale e Programmatica unitamente al Piano Triennale degli Investimenti, al Programma triennale del fabbisogno del personale e al programma di razionalizzazione delle spese, rappresentano i veri e propri DOCUMENTI DI PIANIFICAZIONE attraverso i quali vengono esposte le priorità fondamentali e le strategie gestionali dell’ente.Fasi:
1) - graduazione discrezionale degli obiettivia) concretezza e definibilitàb) misurabilità e controllabilitàc) raggiungibilitàe) accettazione e consenso
2) – esame dell’ambiente in cui l’ente opera3) – individuazione delle risorse a disposizione
La Programmazione Finanziaria Nel Bilancio Degli Enti Locali il modello “Planning programming budgeting system” PPBS
Analisi ed approfondimento sulla fase di Planning
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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Art.1 bis, comma 3, del D.L. 318/86, convertito nella legge 488/86 (la prima apparizione del “debito fuori bilancio”);
Art. 37 del D. Lgs. 77/95 (pur senza darne una esatta definizione, ne ha disciplinato le modalità di riconoscimento)
Artt. 4 e 5 del D.Lgs. 342/97 (vengono confermate le modalità di riconoscimento);
Art. 194 del TUEL - D. Lgs. 267/2000 (il debito fuori bilancio riceve un assetto definitivo).
Inquadramento normativo e nozione di debito fuori bilancio
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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L'art. 194 del T.U.E.L. D.Lgs. 267/2000 disciplina l'ambito e le procedure di riconoscibilità dei debiti fuori bilancio, ossia delle obbligazioni maturate senza che sia stato adottato il dovuto adempimento per l’assunzione dell’impegno di spesa previsto dall’art.191, commi 1-3, del T.U.E.L. D.Lgs. 267/2000
Il Debito fuori Bilancio
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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Il debito fuori bilancio viene così definito dal giudice contabile come un’obbligazione assunta al di là degli stanziamenti del bilancio di previsione, ovvero che si sarebbe potuta assumere a termini di autorizzazione del bilancio preventivo, e che tuttavia non è stata assunta ritualmente sotto il profilo del diritto amministrativo e dell’ordinamento giuscontabile in particolare.
Il Debito fuori Bilancio
In altri termini è l’ipotesi delle obbligazioni assunte o comunque sorte senza far luogo a regolare impegno e senza tramutarsi successivamente in residuo passivo.
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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L’attuale configurazione dell’istituto del debito fuori bilancio è frutto di definizioni elaborate dalla dottrina, dalla giurisprudenza contabile, dal Ministero dell'Interno e dall'Osservatorio sulla finanza locale (Principio Contabile n. 2 – punto 80) che, sostanzialmente, concordano nel ritenere che il debito fuori bilancio sia “… un’obbligazione verso terzi per il pagamento di una determinata somma di danaro che grava sull’ente (…..) assunta in violazione delle norme giuscontabili che regolano i procedimenti di spesa degli Enti Locali…” (Ministero dell' Interno Circolare 20 settembre 1993 n. F.L. 21/1993).
Il Debito fuori Bilancio
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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Il debito fuori bilancio, dunque, è un debito perfezionatosi giuridicamente ma non contabilmente: ne consegue che l'atto di riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio da parte del consiglio dell'ente fa coincidere i due aspetti giuridico e contabile in capo al soggetto che l'ha riconosciuto degli Enti Locali…” (Ministero dell' Interno Circolare 20 settembre 1993 n. F.L. 21/1993).
Riconoscimento del debito fuori Bilancio
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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I requisiti di riconoscibilità dei debiti fuori bilancio individuati nelle circolari Ministero interni n. F.L. 22/89 e F.L. 21/93 consistono nel fine pubblico conseguito, nella regolarità della fornitura e nella congruità dei prezzi.
Riconoscimento del debito fuori Bilancio
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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Con riferimento ai requisiti generali che il debito deve avere ai fini del riconoscimento, il Ministero dell’Interno ha indicato questi caratteri:
CERTEZZA effettiva esistenza dell’obbligazione
di dare; LIQUIDITÀdeve essere individuato il
soggetto creditore, il debito sia definito nel suo ammontare e l’importo sia determinato o
determinabile;
ESIGIBILITÀ il pagamento non sia
dilazionato da termine o subordinato a condizione.
Riconoscimento del debito fuori Bilancio
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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L'art. 194 del T.U.E.L. n. 267/2000 individua quali sono le fattispecie di debiti fuori bilancio riconoscibili dall'ente locale quelli espressamente enunciati in una elencazione, ritenuta tassativa nel Principio contabile n. 2 nel testo approvato dall'Osservatorio per la finanza locale del Ministero dell'Interno il 18/11/2008.
Tipologia dei debiti fuori bilancio
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Il riconoscimento di legittimità del debito fuori bilancio è riservato al Consiglio ed è ammissibile solo nei seguenti casi:
sentenze passate in giudicato;
copertura di disavanzi di consorzi, di aziende speciali e di istituzioni derivanti da fatti di gestione a condizione che sia rispettato l’obbligo di pareggio del bilancio di cui all’art. 114;
ricapitalizzazione, nei limiti e nelle forme previste dal codice civile o da norme speciali, di società di capitali costituite per l’esercizio di servizi pubblici locali;
procedure espropriative o di occupazione d’urgenza per opere di pubblica utilità;
acquisizione di beni e servizi, in violazione degli obblighi di cui ai commi 1, 2 e 3 dell’art. 191, nei limiti degli accertati e dimostrati utilità e arricchimento per l’ente, nell’ambito dell’espletamento di pubbliche funzioni e servizi di competenza.
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Tipologia dei debiti fuori bilancio
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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Gli enti locali possono riconoscere la legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da:1) Decreti ingiuntivi;2) Transazioni;3) Maggiori somme dovute (rispetto all’originario impegno di spesa assunto) per prestazioni professionali.
La legittimità dei debiti fuori Bilancio.
Sull’argomento è intervenuta la Corte dei Conti, Sezioni Riunite per la regione Siciliana in sede consultiva con deliberazione n. 9 del 6 dicembre 2005
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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Il debito fuori bilancio, si produce al di fuori della sfera gestionale dell'ente, in quanto si è perfezionato giuridicamente ma non contabilmente.
Perché possa diventare debito proprio dell'ente è necessario che il Consiglio provveda al riconoscimento della sua legittimità, così sanando i due presupposti, giuridico (obbligazione assunta in violazione della norma) e contabile (imputazione della spesa occorrente in capo all'ente che l'ha riconosciuta).
Violazione del procedimento dispesa per acquisizione di beni e servizi
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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L'art. 194 del T.U.E.L. n. 267/2000 consente, infatti, la riconoscibilità della legittimità di un debito fuori bilancio per acquisizione di beni e servizi "nei limiti degli accertati e dimostrati utilità ed arricchimento per l'ente, nell'ambito dell'espletamento di pubbliche funzioni e servizi di competenza".
Violazione del procedimento dispesa per acquisizione di beni e servizi
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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L'arricchimento non deve essere inteso necessariamente come accrescimento patrimoniale, potendo questo consistere anche in un risparmio di spesa (Cassazione Civile, Sezione I°, 12 luglio 1996, n. 6332). Esso va stabilito con riferimento alla congruità dei prezzi, sulla base delle indicazioni e delle rilevazioni del mercato o dei prezzari e tariffe approvati da enti pubblici a ciò deputati, o dagli ordini professionali, se trattasi di parcelle.
Violazione del procedimento dispesa per acquisizione di beni e servizi
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la Corte Costituzionale, con ben due sentenze (n. 445 del 24/10/1995 e n. 295 del 30/7/1997) ha avuto modo di precisare che:““…sussistono in favore del funzionario (o amministratore) le condizioni affinché egli possa esercitare l'azione ex 2041 cod. civ. verso l'ente nei limiti dell'arricchimento da questo conseguito; dall'altro, e per conseguenza, il contraente privato è legittimato, "utendo iuribus" del funzionario (o amministratore) suo debitore, ad agire contro la Pubblica Amministrazione - anche contestualmente alla proposizione della domanda per il pagamento del prezzo nei confronti di costui - in via surrogatoria ex art. 2900 cod. civ. per assicurare che siano soddisfatte o conservate le sue ragioni" quando il patrimonio del funzionario (o amministratore) non offra adeguata garanzia.”
Violazione del procedimento dispesa per acquisizione di beni e servizi
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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Il decreto anticrisi D.L. 78/09, convertito nella legge 3 agosto 2009, n. 102 all'art. 17 comma 30 ter, stabilisce che:
"per danno erariale perseguibile innanzi alle sezioni giurisdizionali della Corte dei Conti si intende l'effettivo depauperamento finanziario o patrimoniale arrecato ad uno degli organi previsti dall'art. 114 della Costituzione o ad altro organismo di diritto pubblico, illecitamente cagionato ai sensi dell'art. 2043 c.c.. L'azione è esercitabile da pubblico ministero contabile, a fronte di una specifica e precisa notizia di danno, qualora il danno stesso sia cagionato per dolo o colpa grave.
Qualunque atto istruttorio o processuale posto in essere in violazione delle disposizioni di cui al presente comma, salvo che sia stata già pronunciata sentenza anche non definitiva alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, è nullo e la relativa nullità può essere fatta valere in ogni momento, da chiunque vi abbia interesse, innanzi alla competente sezione giurisdizionale della Corte dei conti, che decide nel termine perentorio di trenta giorni dal deposito della richiesta
Profili di responsabilità per danno erariale
"
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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Con la delibera di riconoscimento dei debiti fuori bilancio si deve provvedere ad indicare i mezzi finanziari destinati alla loro copertura, completandosi in questo modo il procedimento che ha per fine quello di far rientrare nella corretta gestione di bilancio quelle spese che ne erano del tutto fuori.
La legge disciplina le modalità di pagamento ed il reperimento dei mezzi finanziari a copertura dei debiti fuori bilancio.
Copertura
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
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La legge disciplina le modalità di pagamento ed il reperimento dei mezzi finanziari a copertura dei debiti fuori bilancio.
È consentito di farvi fronte con ogni mezzo finanziario a disposizione dell'ente, ad eccezione delle entrate provenienti dall'assunzione di prestiti e di quelle aventi specifica destinazione per legge, nonché con i proventi derivanti da alienazione di beni patrimoniali disponibili.
L‘Ente locale può convenire con i creditori un piano di rateizzazione del pagamento del debito di durata non superiore a tre anni, compreso quello in corso.
Copertura
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
Carmine Ferrara – Dottore Commercialista – Revisore Legale
E’ ammesso anche il ricorso a mutui, ai sensi degli artt. 202 e seg. del T.U., salvo quanto disposto dal comma 4 dell’art. 41 della legge finanziaria per il 2002.
A seguito della legge costituzionale n. 3/2001, che ha consentito agli enti locali di indebitarsi esclusivamente per le spese di investimento (art. 119 Cost.), l’art. 41, comma 4, legge n. 448/2001 ha chiarito che il ricorso ai mutui per la copertura dei debiti fuori bilancio è ammesso solo per quei debiti maturati anteriormente alla data di entrata in vigore della legge costituzionale n. 3/2001. Fa eccezione a tale principio la disciplina prevista per il risanamento degli enti locali dissestati.
Copertura
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
Carmine Ferrara – Dottore Commercialista – Revisore Legale
La recente legislazione, D.L. 174/2012 convertito con legge n. 213/2012, c.d. “decreto salva enti”, ha inciso, in modo significativo, sulla disciplina relativa all’organo di revisione degli enti locali e segnatamente in tema di compiti/responsabilità. Una delle prime norme incise dalla legge in commento è l’articolo 234 relativo alla composizione dell’organo. Tra le novità di maggior rilievo, tutte piuttosto importanti, assurge a disposizioni cardine quella che impone il parere del revisore nel caso di riconoscimento del debito fuori e della transazione.
Il Revisore e la questione del parere sui debiti fuori bilancio e sulle transazioni
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Carmine Ferrara – Dottore Commercialista – Revisore Legale
Art. 239 Funzioni dell’Organo di revisione (Ante modifica)
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
Carmine Ferrara – Dottore Commercialista – Revisore Legale
Art. 239 Funzioni dell’Organo di revisione (Ante modifica)
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
Carmine Ferrara – Dottore Commercialista – Revisore Legale
Art. 239 Funzioni dell’Organo di revisione (Testo attuale)
Novità in grassetto
L’Indebitamento dell’Ente: caratteristiche e riflessi sul bilancio
Carmine Ferrara – Dottore Commercialista – Revisore Legale
Art. 239 Funzioni dell’Organo di revisione (Testo attuale)
Novità in grassetto
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