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DISPA Le attività e i progetti del Dipartimento di Scienze ... · to di coltivazione: oltre 180 i...

Date post: 15-Feb-2019
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Eventi Lunedì 17 novembre 2014 Programmi & Progetti 15 E fficace attività di ricerca dall’approccio interdiscipli- nare, dottorato internazionale, progetti scientifici focalizzati su attività di analisi, monitoraggio, gestione e pianificazione con- nesse con l’ambiente, il territo- rio e l’agricoltura. Sono i pilastri fondanti su cui si incentrano le tematiche di studio del Dispa, il Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agrarie e Alimen- tari dell’Università degli Studi di Catania, che in laboratori e presso campi sperimentali dislocati in diverse province siciliane promuove, coordina e realizza attività di ricerca scien- tifica e di didattica inerenti l’uti- lizzazione, per scopi produttivi e ambientali, di specie vegetali e animali, nonché la valorizza- zione tecnologica e alimentare dei prodotti agricoli in un’ot- tica di filiera. Esso coordina il dottorato internazionale in Agricultural, food and environ- mental science”, consorziato con l’Università di Lisbona (Porto- gallo) cui afferiscono anche stu- denti dell’Emjd AgTraIn. In più partecipa e coordina progetti di ricerca nazionali e interna- zionali, tra cui numerosi Pon che vedono la partecipazione di qualificate Pmi. Al centro di una fitta rete di progetti nazionali e internazionali Dalla trasformazione in risorsa degli scarti produttivi del settore agroindustriale alla riscoperta dei prodotti tipici della dieta mediterranea a fini salutistici e nutraceutici D iversi i progetti di respiro nazionale e internazio- nale sui cui lavora il Dispa. Spicca, per esempio, il Pon Bio4Bio, sulla “Valorizzazione biomolecolare ed energetica di biomasse residuali del settore agroindustriale e ittico”. Mi- ra alla trasformazione degli scarti di produzione del set- tore agroindustriale da “pro- blema” di natura ambientale ed economico a “risorsa” per lo sviluppo di nuovi formulati per il settore della mangimi- stica, di nuovi prodotti per il settore della farmaceutica, per la produzione di energia da fonte rinnovabile e per la produzione di biofuel (biodie- sel e bioetanolo). Si articola in obiettivi realizzativi, attività e sottoattività, cinque delle quali sono svolte dal Dispa. I risulta- ti attesi prevedono il migliora- mento della qualità delle pro- duzioni zootecniche e di quella di latte e/o formaggi natural- mente arricchiti in sostanze nutraceutiche, l’ottenimento di formulati innovativi a base di isotiocianati ad attività bioci- da, la produzione di bioetano- lo dagli scarti lignocellulosici agroindustriali e di composti ad alto valore aggiunto. E an- cora: l’individuazione della migliore destinazione d’uso della biomassa algale residuale dal processo di produzione del biodiesel, l’individuazione di nuovi sistemi catalitici etero- genei per la conversione di oli mediante processo di transeste- rificazione in fase eterogenea. Un altro è il Pon Shelf-Life, “Utilizzo integrato di approcci tecnologici innovativi per mi- gliorare la shelf-life e preserva- re le proprietà nutrizionali e la sicurezza igienico-sanitaria di vegetali di IV gamma”. Le at- tività svolte in seno al Diparti- mento per tale progetto mirano alla selezione di cultivar di car- ciofi, patate, pomodori, arance rosse, melograni e insalate ido- nee alla trasformazione e svi- luppo di nuovi processi per il trattamento e la conservazione di prodotti di IV gamma. Alti standard qualitativi dei nuovi prodotti di IV gamma saranno nello specifico perseguiti tra- mite la definizione di pratiche agronomiche e post raccolta a ridotto impatto ambientale, la selezione delle cultivar più idonee alla trasformazione e con più elevato contenuto in sostanze nutraceutiche e lo sviluppo di soluzioni tecnolo- giche innovative del packaging. In virtù della complessità dei molteplici aspetti coinvolti, il progetto si articola in diverse sottoattività, imprescindibili e interconnesse. Il progetto Pon Profood relati- vo alla “Valorizzazione delle produzioni lattierocasearie siciliane, mediante applica- zioni biomolecolari, chimiche e nutrigenomiche”, scaturisce da un esame del sistema pro- duttivo lattierocaseario sici- liano, caratterizzato da una straordinaria varietà di pro- dotti spesso ottenuti in sistemi di allevamento in cui il pasco- lo rappresenta la principale risorsa alimentare. I prodotti tipici e tradizionali, sviluppa- tisi e affermatisi in rapporto a precisi ambiti territoriali, ambientali e socioeconomici, racchiudono anche un valore storicoculturale e costituiscono un settore di grande importan- za per l’economia del sistema zootecnico. Tuttavia il sistema di certificazione è basato quasi esclusivamente su un insieme di flussi informativi che non contraddistinguono il prodot- to, bensì semplicemente il pro- cesso produttivo, peraltro tali flussi possono essere soggetti a modifiche, sofisticazioni o er- rori. Il Profood punta sullo svi- luppo di un sistema integrato per la verifica dell’autenticità e rintracciabilità dei prodotti lattierocaseari siciliani, inclu- sa la rintracciabilità genetica e del sistema di alimentazio- ne, basato su riscontri di tipo biomolecolare, chimico e nu- trigenomico. La sinergia tra le applicazioni biotecnologiche e le tecnologie di informazione e comunicazione a sostegno dei tradizionali sistemi con- sentiranno di avere flussi in- formativi di elevata precisione e affidabilità, consentendo di limitare errori e tentativi di contraffazione. Ancora, il progetto Pon So.Pro. Me. sulla “Sostenibilità della produzione di piante in vaso in ambiente mediterraneo” riguarda il settore florovivai- stico italiano, al secondo posto in Europa, dopo l’Olanda, con un contributo di circa il 23% alla produzione europea. Esso assume un grande rilievo in Italia meridionale, soprattutto per la produzione di piante in vaso destinate all’arredo verde, le cosiddette piante mediter- ranee. È un settore a elevata internazionalizzazione e per questo manifesta esigenze di innovazione produttiva. Obiettivo del progetto è stato quello di contribuire, con inno- vazioni di prodotto e di proces- so, a incrementare la competi- tività del settore, in linea con le esigenze del mercato. Per la diversificazione produttiva, il progetto si è prefisso di propor- re specie “nuove”, attingendo a risorse vegetali non ogget- to di coltivazione: oltre 180 i genotipi autoctoni ed esotici analizzati, sono state definite strategie e procedure per sele- zionare in tempi brevi quelli più meritevoli di “attenzione commerciale”. C’è poi il progetto Pon Di.Me. Sa., sul tema “Valorizzazione di prodotti tipici della dieta mediterranea e loro impiego a fini salutistici e nutraceutici”. La ricerca sugli alimenti ha dimostrato che una moltepli- cità di sostanze, oltre al valore nutrizionale, possiede anche effetti salutistici, quali carboi- drati complessi, amminoacidi e acidi grassi essenziali, vita- mine e minerali, polifenoli. A garanzia dei consumatori la Commissione Europea ha sta- bilito principi per etichettare e pubblicizzare questa tipologia di alimenti. Quattro gli obiet- tivi realizzativi e attività, fina- lizzati a un plusvalore nell’am- bito di filiere agroalimentari tradizionali siciliane, tramite la definizione di protocolli bio- tecnologici per la produzione di prodotti salutistici, l’im- plementazione di metodiche per la produzione di alimenti funzionali mediante arricchi- mento con sostanze naturali ad alto potere antiossidante e/o estratti vegetali e la loro distri- buzione mediante macchine vending, la validazione clinica di claims salutistici dei prodot- ti funzionali ottenuti median- te studi clinici, la valutazione economica del concept, trac- ciabilità e scale-up industriale. Infine, il progetto Pon Iscocem su “Sviluppo tecnologico e in- novazione per le sostenibilità e competitività della cereali- coltura meridionale”, dal ca- rattere multidisciplinare e che prevede azioni per lo sviluppo della competitività del settore cerealicolo meridionale. Anche in questo caso diversi gli obiet- tivi realizzativi e attività, sette in tutto: la razionalizzazione di fattori tecnici per lo sviluppo di sistemi cerealicoli sostenibi- li, lo sviluppo di nuovi genotipi (con elevata adattabilità, pro- duttività, valore tecnologico e tipicità), l’identificazione di nuovi geni per il miglioramen- to del frumento duro e altri cereali, lo sviluppo di prodotti alimentari a base di farro e avena nuda, l’ottimizzazione delle fasi di produzione e di trasformazione della filiera del grano duro, la tracciabilità/ rintracciabilità/sicurezza ali- mentare nella filiera cerealico- la, il marketing. L’obiettivo delle attività svolte dal Dipartimento è quello di realizzare produzioni di qua- lità da varietà di frumento di recente e antica costituzione, con particolare attenzione al- le caratteristiche aromatiche (componenti volatili) della granella e degli sfarinati, che stanno alla base della prefe- renza di varietà specifiche per la produzione di prodot- ti tradizionalmente legati al territorio. ■■ DISPA / Le attività e i progetti del Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agrarie e Alimentari dell’Università degli Studi di Catania Ricerca e didattica sull’utilizzo di specie vegetali e animali Questa struttura si occupa anche della valorizzazione tecnologica e alimentare dei prodotti agricoli in un’ottica di filiera Una veduta del campo catalogo dei genotipi ornamentali allo studio Pecore al pascolo Un campo di frumento
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EventiLunedì 17 novembre 2014 Programmi & Progetti 15

Efficace attività di ricerca dall’approccio interdiscipli-

nare, dottorato internazionale, progetti scientifici focalizzati su attività di analisi, monitoraggio, gestione e pianificazione con-

nesse con l’ambiente, il territo-rio e l’agricoltura. Sono i pilastri fondanti su cui si incentrano le tematiche di studio del Dispa, il Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agrarie e Alimen-

tari dell’Università degli Studi di Catania, che in laboratori e presso campi sperimentali dislocati in diverse province siciliane promuove, coordina e realizza attività di ricerca scien-

tifica e di didattica inerenti l’uti-lizzazione, per scopi produttivi e ambientali, di specie vegetali e animali, nonché la valorizza-zione tecnologica e alimentare dei prodotti agricoli in un’ot-

tica di filiera. Esso coordina il dottorato internazionale in “Agricultural, food and environ-mental science”, consorziato con l’Università di Lisbona (Porto-gallo) cui afferiscono anche stu-

denti dell’Emjd AgTraIn. In più partecipa e coordina progetti di ricerca nazionali e interna-zionali, tra cui numerosi Pon che vedono la partecipazione di qualificate Pmi.

Al centro di una fitta rete di progetti nazionali e internazionali Dalla trasformazione in risorsa degli scarti produttivi del settore agroindustriale alla riscoperta dei prodotti tipici della dieta mediterranea a fini salutistici e nutraceutici

Diversi i progetti di respiro nazionale e internazio-

nale sui cui lavora il Dispa. Spicca, per esempio, il Pon Bio4Bio, sulla “Valorizzazione biomolecolare ed energetica di biomasse residuali del settore agroindustriale e ittico”. Mi-ra alla trasformazione degli scarti di produzione del set-tore agroindustriale da “pro-blema” di natura ambientale ed economico a “risorsa” per lo sviluppo di nuovi formulati per il settore della mangimi-stica, di nuovi prodotti per il settore della farmaceutica, per la produzione di energia da fonte rinnovabile e per la produzione di biofuel (biodie-sel e bioetanolo). Si articola in obiettivi realizzativi, attività e sottoattività, cinque delle quali sono svolte dal Dispa. I risulta-ti attesi prevedono il migliora-mento della qualità delle pro-duzioni zootecniche e di quella di latte e/o formaggi natural-mente arricchiti in sostanze nutraceutiche, l’ottenimento di formulati innovativi a base di isotiocianati ad attività bioci-da, la produzione di bioetano-lo dagli scarti lignocellulosici agroindustriali e di composti ad alto valore aggiunto. E an-cora: l’individuazione della migliore destinazione d’uso della biomassa algale residuale dal processo di produzione del biodiesel, l’individuazione di nuovi sistemi catalitici etero-genei per la conversione di oli mediante processo di transeste-rificazione in fase eterogenea. Un altro è il Pon Shelf-Life, “Utilizzo integrato di approcci tecnologici innovativi per mi-

gliorare la shelf-life e preserva-re le proprietà nutrizionali e la sicurezza igienico-sanitaria di vegetali di IV gamma”. Le at-tività svolte in seno al Diparti-mento per tale progetto mirano alla selezione di cultivar di car-ciofi, patate, pomodori, arance rosse, melograni e insalate ido-nee alla trasformazione e svi-luppo di nuovi processi per il trattamento e la conservazione di prodotti di IV gamma. Alti standard qualitativi dei nuovi prodotti di IV gamma saranno nello specifico perseguiti tra-mite la definizione di pratiche agronomiche e post raccolta a ridotto impatto ambientale, la selezione delle cultivar più idonee alla trasformazione e con più elevato contenuto in sostanze nutraceutiche e lo sviluppo di soluzioni tecnolo-giche innovative del packaging. In virtù della complessità dei molteplici aspetti coinvolti, il progetto si articola in diverse sottoattività, imprescindibili e

interconnesse.Il progetto Pon Profood relati-vo alla “Valorizzazione delle produzioni lattierocasearie siciliane, mediante applica-zioni biomolecolari, chimiche e nutrigenomiche”, scaturisce da un esame del sistema pro-duttivo lattierocaseario sici-liano, caratterizzato da una straordinaria varietà di pro-dotti spesso ottenuti in sistemi di allevamento in cui il pasco-lo rappresenta la principale risorsa alimentare. I prodotti tipici e tradizionali, sviluppa-tisi e affermatisi in rapporto a precisi ambiti territoriali, ambientali e socioeconomici, racchiudono anche un valore storicoculturale e costituiscono un settore di grande importan-za per l’economia del sistema zootecnico. Tuttavia il sistema di certificazione è basato quasi esclusivamente su un insieme di flussi informativi che non contraddistinguono il prodot-to, bensì semplicemente il pro-

cesso produttivo, peraltro tali flussi possono essere soggetti a modifiche, sofisticazioni o er-rori. Il Profood punta sullo svi-luppo di un sistema integrato per la verifica dell’autenticità e rintracciabilità dei prodotti lattierocaseari siciliani, inclu-sa la rintracciabilità genetica e del sistema di alimentazio-ne, basato su riscontri di tipo biomolecolare, chimico e nu-trigenomico. La sinergia tra le applicazioni biotecnologiche e le tecnologie di informazione e comunicazione a sostegno dei tradizionali sistemi con-sentiranno di avere flussi in-formativi di elevata precisione e affidabilità, consentendo di limitare errori e tentativi di contraffazione.Ancora, il progetto Pon So.Pro.Me. sulla “Sostenibilità della produzione di piante in vaso in ambiente mediterraneo” riguarda il settore florovivai-stico italiano, al secondo posto in Europa, dopo l’Olanda, con un contributo di circa il 23%

alla produzione europea. Esso assume un grande rilievo in Italia meridionale, soprattutto per la produzione di piante in vaso destinate all’arredo verde, le cosiddette piante mediter-ranee. È un settore a elevata internazionalizzazione e per questo manifesta esigenze di innovazione produttiva. Obiettivo del progetto è stato quello di contribuire, con inno-vazioni di prodotto e di proces-so, a incrementare la competi-tività del settore, in linea con le esigenze del mercato. Per la diversificazione produttiva, il progetto si è prefisso di propor-re specie “nuove”, attingendo a risorse vegetali non ogget-to di coltivazione: oltre 180 i genotipi autoctoni ed esotici analizzati, sono state definite strategie e procedure per sele-zionare in tempi brevi quelli più meritevoli di “attenzione commerciale”. C’è poi il progetto Pon Di.Me.Sa., sul tema “Valorizzazione di prodotti tipici della dieta mediterranea e loro impiego a fini salutistici e nutraceutici”. La ricerca sugli alimenti ha dimostrato che una moltepli-cità di sostanze, oltre al valore nutrizionale, possiede anche effetti salutistici, quali carboi-

drati complessi, amminoacidi e acidi grassi essenziali, vita-mine e minerali, polifenoli. A garanzia dei consumatori la Commissione Europea ha sta-bilito principi per etichettare e pubblicizzare questa tipologia di alimenti. Quattro gli obiet-tivi realizzativi e attività, fina-lizzati a un plusvalore nell’am-bito di filiere agroalimentari tradizionali siciliane, tramite la definizione di protocolli bio-tecnologici per la produzione di prodotti salutistici, l’im-plementazione di metodiche per la produzione di alimenti

funzionali mediante arricchi-mento con sostanze naturali ad alto potere antiossidante e/o estratti vegetali e la loro distri-buzione mediante macchine vending, la validazione clinica di claims salutistici dei prodot-ti funzionali ottenuti median-te studi clinici, la valutazione economica del concept, trac-ciabilità e scale-up industriale. Infine, il progetto Pon Iscocem su “Sviluppo tecnologico e in-novazione per le sostenibilità e competitività della cereali-coltura meridionale”, dal ca-rattere multidisciplinare e che prevede azioni per lo sviluppo della competitività del settore cerealicolo meridionale. Anche in questo caso diversi gli obiet-tivi realizzativi e attività, sette in tutto: la razionalizzazione di fattori tecnici per lo sviluppo di sistemi cerealicoli sostenibi-li, lo sviluppo di nuovi genotipi (con elevata adattabilità, pro-duttività, valore tecnologico e tipicità), l’identificazione di nuovi geni per il miglioramen-to del frumento duro e altri cereali, lo sviluppo di prodotti alimentari a base di farro e avena nuda, l’ottimizzazione delle fasi di produzione e di trasformazione della filiera del grano duro, la tracciabilità/

rintracciabilità/sicurezza ali-mentare nella filiera cerealico-la, il marketing. L’obiettivo delle attività svolte dal Dipartimento è quello di realizzare produzioni di qua-lità da varietà di frumento di recente e antica costituzione, con particolare attenzione al-le caratteristiche aromatiche (componenti volatili) della granella e degli sfarinati, che stanno alla base della prefe-renza di varietà specifiche per la produzione di prodot-ti tradizionalmente legati al territorio.

■■■ DISPA / Le attività e i progetti del Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agrarie e Alimentari dell’Università degli Studi di Catania

Ricerca e didattica sull’utilizzo di specie vegetali e animaliQuesta struttura si occupa anche della valorizzazione tecnologica e alimentare dei prodotti agricoli in un’ottica di filiera

Una veduta del campo catalogo dei genotipi ornamentali allo studio

Pecoreal pascolo

Un campo di frumento

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