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DOC MAGGIO 2016 17 5-ITCAT - salesianitreviglio.itLa classe V dell’Istituto Tecnico per Geometri...

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scuola secondaria di secondo grado via G. Zanovello, 1 - 24047 TREVIGLIO – Bergamo tel 0363.31.39.11 – fax 0363.31.39.08 posta elettronica [email protected] DOCUMENTO del CONSIGLIO della CLASSE 5 a Istituto Tecnico Indirizzo Costruzioni Ambiente e Territorio (art. 5 del D.P.R. n.° 323/98) Anno Scolastico 2016/2017 Treviglio, li 15 maggio 2017
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scuola secondaria di secondo grado

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DOCUMENTO

del CONSIGLIO della CLASSE

5a Istituto Tecnico Indirizzo Costruzioni Ambiente e Territorio (art. 5 del D.P.R. n.° 323/98)

Anno Scolastico 2016/2017

Treviglio, li 15 maggio 2017

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INDICE

A. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E DEL CONSIGLIO DI CLASSE ............................................................. pag. 2

1. Presentazione della classe

2. Organigramma dei docenti del triennio (materia, cognome e nome, ore settimanali)

2.1. Il Consiglio di Classe

3. Attività complementari ed integrative svolte nell’anno in corso

B. FINALITÀ, CONTENUTI E METODOLOGIE DELL'ITINERARIO DIDATTICO .............................................. pag. 9

1. Moduli disciplinari: premessa e firme dei rappresentanti della classe

2. Contenuti

C. CRITERI E STRUMENTI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE ..................................................................... pag. 39

1. Criteri e strumenti di misurazione e di valutazione adottati dal Consiglio di Classe

1.1. Criteri di valutazione

1.2. Tavola Docimologica

2. Criteri e griglie per la valutazione della Prima prova: Italiano

3. Criteri e griglia per la valutazione della Seconda prova: Topografia

4. Criteri e griglia per la valutazione della Terza prova: Prova interdisciplinare

5. Lavori di ricerca predisposti dai candidati

5.1. Esame Finale di Stato – Avvio del Colloquio

5.2. Criteri di valutazione del Colloquio

5.3. Criteri e griglia per la valutazione del Colloquio

6. Attività di sostegno e recupero

7. Criteri per l'assegnazione del credito scolastico e formativo

D. FIRME DEL PRESIDE E DEI DOCENTI .......................................................................................................... pag. 55

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A. A.1

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

RELAZIONE FINALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

La classe V dell’Istituto Tecnico per Geometri del Centro Salesiano “Don Bosco” arriva alla Maturità 2016 –

2017 costituita da n. 20 studenti, di cui n. 3 allieve e 17 allievi.

L’attuale composizione della classe è il risultato di varie modifiche nel corso del quinquennio:

• anno scolastico 2012/2013 n. 27 alunni di cui

n. 2 non promossi n. 3 trasferiti a fine anno n. 1 trasferito in corso d’anno

• anno scolastico 2013/2014 n. 25 alunni di cui

n. 2 ripetenti n. 2 non promossi n. 1 trasferito a fine anno n. 1 trasferito in corso d’anno n. 2 nuovi iscritti

• anno scolastico 2014/2015 n. 21 alunni di cui

n. 2 non promossi

• anno scolastico 2015/2016 n. 20 alunni di cui

n. 1 ripetente n. 1 non promosso n.1 nuovo iscritto

• anno scolastico 2016/2017 n. 20 alunni

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TABELLA riassuntiva nel corso del quinquennio

Anno scolastico

Classe N°

alunni Ripetenti

Non promossi

Trasferiti a fine anno

Trasferiti in corso d'anno

Nuovi iscritti

2012/2013 PRIMA 27 - 2 3 1 - 2013/2014 SECONDA 25 2 2 1 1 2

2014/2015 TERZA 21 - 2 - - - 2015/2016 QUARTA 20 1 1 - - 1

2016/2017 QUINTA 20 - - - - -

Lungo tutto il quinquennio il Consiglio di Classe si è dimostrato attento ai problemi degli allievi, sia scolastici che

di natura più personale.

Come parte del Progetto Educativo del Centro Salesiano “Don Bosco” è stata particolarmente curata la

formazione extra scolastica degli alunni. Sono state proposte attività di approfondimento, insieme ad altre

attività intese ad aiutare la socializzazione all’interno del gruppo classe, aspetto che ha incontrato qualche

difficoltà nel corso del quinquennio.

Per quanto riguarda la didattica, parallelamente alla consueta attività curricolare, sono stati organizzati corsi

di recupero pomeridiani, in itinere e altri interventi integrativi (studio personalizzato) come previsto dalla

normativa vigente.

La composizione del Consiglio di Classe nel corso del triennio ha visto diversi avvicendamenti:

- al quarto anno il corso di “Religione” è passato da don Checchinato a don Curotti; il corso di “Matematica e

complementi” è passato dalla prof.ssa Saddemi al prof. Castagna; il corso di “Gestione del cantiere e sicurezza”

è passato dal prof. Brigatti al prof. Agliardi; il corso di “Progettazione costruzioni e impianti” ” è passato dal prof.

Agliardi al prof. Brigatti; al quinto anno, i corsi di “Lingua e letteratura italiana” e “Storia” sono passati dalla

prof.ssa Consonni al prof. Cortesi; il corso di “Lingua inglese” è passato dalla prof.ssa Possenti alla prof.ssa

Calvi; il corso di “Matematica” è passato dal prof. Castagna alla prof.ssa Gusmini; il corso di “Gestione del

cantiere e sicurezza” è passato dal prof. Agliardi al prof. Brigatti; e infine il corso di “Progettazione, costruzioni e

impianti” è passato dal prof. Brigatti al prof. Agliardi.

Il rapporto del Consiglio di classe con i genitori è stato costante e si è più volte concentrato sulla

costruzione di un dialogo educativo non sempre facile e lineare.

La motivazione nei confronti dell'attività scolastica risulta essere nel complesso buona, supportata da

continuità di impegno e di studio da parte di un gruppo di allievi che si è distinto per partecipazione al dialogo

didattico-educativo e autonomia. Un gruppo di studenti ha invece manifestato una partecipazione e

un'attenzione più superficiali, con impegno discontinuo, e presenta dunque difficoltà nella rielaborazione

personale dei contenuti. Si può dire comunque che tutta la classe è cresciuta nel quinquennio, instaurando con i

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docenti rapporti cordiali e aperti, che hanno consentito di operare in un clima di dialogo.

Le competenze relative all'esposizione orale e scritta risultano mediamente più che sufficienti, talvolta

condizionate da difficoltà a livello lessicale.

Durante il corso dell’anno sono state previste, in preparazione all’Esame finale di Stato, alcune simulazioni delle

prove: ne sono state effettuate due per la prima prova, due per la seconda, tre per la terza. Si allegano in un

apposito fascicolo i testi delle prove; per decisione unanime del Consiglio di Classe, si è adottata in via

pressoché esclusiva la formulazione della terza prova secondo la tipologia B (quesiti a risposta singola), con 10

domande distribuite in 4 materie (due materie, che prevedono 2 domande ciascuna, e 2 materie, che prevedono

3 domande ciascuna); per ogni domanda sono previste 10 righe, mentre il tempo complessivo della prova è

stato fissato in 3 ore. E’ consentito l’uso della calcolatrice.

La griglia di correzione allegata a questo documento è stata utilizzata durante l’anno per l’assegnazione delle

valutazioni complessive.

Una parte degli allievi, alla fine del quinquennio ha dimostrato d’aver conseguito un discreto bagaglio di

conoscenze e competenze, in alcuni casi il livello raggiunto è stato particolarmente apprezzabile. L’impegno, la

motivazione e gli interventi di recupero attuati hanno permesso ad alcuni studenti di recuperare le lacune

manifestate in ingresso e di raggiungere, nel complesso, un livello di preparazione sufficiente.

La documentazione integrativa in relazione al disposto di cui all’art. 22 dell’OM n. 257 del 4 maggio 2017 è

depositata in Segreteria e sarà resa disponibile alla Commissione.

Nella classe 5 ITCAT sono presenti n.3 alunni con Bisogni Educativi Speciali, che sosterranno l'esame di Stato

utilizzando le strategie e gli strumenti compensativi presenti nel loro Piano Didattico.

L'elenco degli alunni, la tipologia del bisogno specifico e i Piani Didattici Personalizzati saranno sempre a

disposizione della Commissione d'Esame. La stessa sarà comunque informata in modo puntuale in sede di

riunione plenaria.

Treviglio, 15 Maggio 2017

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A.2

ORGANIGRAMMA DEI DOCENTI DEL TRIENNIO

MATERIA 2014 / 15 2015 / 16 2016 / 17

3^ 4^ 5^

RELIGIONE Checchinato Curotti Curotti

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

Consonni Consonni Consonni

Cortesi

STORIA

Consonni Consonni Consonni

Cortesi

LINGUA INGLESE Possenti Possenti Calvi

MATEMATICA E COMPLEMENTI Saddemi Castagna Castagna

Gusmini

GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA Brigatti Agliardi Brigatti

PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI

Agliardi Brigatti Agliardi

GEOPEDOLOGIA, ECONOMINA ED ESTIMO Laganà Laganà Laganà

TOPOGRAFIA Zimbalatti Zimbalatti Zimbalatti

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Lecchi Lecchi Lecchi

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A.2.1

IL CONSIGLIO DI CLASSE

Nome e cognome Materia

d'insegnamento

Ore effettive di lezione

1 Curotti RELIGIONE 1

2 Cortesi N. LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4

3 Cortesi N. STORIA 2

4 Calvi F. LINGUA INGLESE 3

4 Gusmini M. MATEMATICA 3

5 Brigatti GESTIONE DEL CANTIERE E

SICUREZZA 2

6 Agliardi PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E

IMPIANTI 7

7 Laganà GEOPEDOLOGIA, ECONOMINA ED

ESTIMO 4

8 Zimbalatti TOPOGRAFIA 4

9 Lecchi SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2

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A.3

ATTIVITÀ COMPLEMENTARI ED INTEGRATIVE

SVOLTE NELL’ANNO IN CORSO

VIAGGIO DI ISTRUZIONE

• Berlino : 26-30 settembre 2016

ALTRE ATTIVITA’

• Partecipazione alla “Lezione spettacolo” sulla Divina Commedia (5 ottobre 2016)

• Pellegrinaggio di inizio anno al Santuario di Santa Maria del Fonte di Caravaggio. (6 ottobre 2016)

• Partecipazione all’incontro sulla “Giornata europea della giustizia” (25 ottobre 2016).

• Festività di San Giovanni Bosco: Conferenze e Workshop su temi e questioni riguardanti i giovani e il

contesto socio-politico attuale. (27 gennaio 2017)

• Stages formativi, riservati agli studenti ritenuti idonei dal Consiglio di classe, della durata di due

settimane presso aziende e studi locali (30 gennaio – 10 febbraio 2017)

• Visita didattica fiera MADE EXPO 2017 a Milano (10 marzo 2017)

• Durante gli anni scolastici 2014/2015/2016 alcuni allievi della 5 CAT hanno collaborato al rilievo

architettonico e alla restituzione grafica della chiesa denominata "Oratorio della Beata Vergine Assunta "

di Calvenzano ( BG ), nell'ambito di un " Laboratorio di Rilievo e di Ricerca Storica" della stessa, Laboratorio

che ha coinvolto tutti gli indirizzi di studio della Scuola Superiore del nostro Istituto.

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B

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B.

FINALITA', CONTENUTI E METODOLOGIE DELL'ITINERARIO DIDATTICO

B.1

MODULI DISCIPLINARI

Premessa Ogni docente, nell'ambito del programma ministeriale svolto, ha individuato una serie di zone di conoscenza ritenute fondamentali e significative, tenendo anche conto degli interessi e della preparazione complessiva degli allievi. Gli studenti rappresentanti di classe prendono visione della parte relativa ai ‘Contenuti delle unità didattiche e dei moduli preparati per l'esame’ di questo documento e per presa visione firmano in calce.

Treviglio, 15 Maggio 2017

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B.2 Contenuti

MATERIA: ESTIMO Prof. Paolo Laganà

1. Materiale didattico: Libro di testo : Tiziano Venturelli, Competenze di Economia ed Estimo, Poseidonia scuola, anno 2013 Strumenti o sussidi: fotocopie e appunti forniti dal docente

2. Finalità e obiettivi

- Finalità generali dell’insegnamento dell’ESTIMO:

L’insegnamento dell’Estimo nella scuola secondaria di secondo grado concorre, attraverso l’acquisizione delle metodologie e delle conoscenze specifiche, alla formazione della personalità dell’allievo, per una base culturale armonica, critica, propositiva, per costruire una professionalità polivalente e flessibile.

Questa fase della vita scolastica dei giovani, permette infatti di arrivare ad una: - mentalità flessibile, capace di osservare la realtà economica del bene da valutare e di scegliere la

metodologia più appropriata; - comprensione delle leggi economiche per una visione scientifica e organica delle leggi di mercato al fine

di valutare nel modo più opportuno il bene oggetto di stima, tenendo anche conto del contesto legislativo e sociale attuale del mercato italiano;

Queste finalità generali, culturali ed educative, si concretizzano in particolare nella capacità di: - abituare all’approfondimento, alla riflessione e all’organizzazione del lavoro personale; - cogliere l’importanza del linguaggio matematico-estimativo come strumento nella descrizione della

realtà economica e di utilizzarlo adeguatamente. - Obiettivi dell’apprendimento: abilità ed atteggiamenti

- Abilità Formulare in casi semplici ipotesi di interpretazione di fatti osservati. Analizzare fatti osservati identificando le variabili economiche che li caratterizzano. Collegare le problematiche ed i casi semplici studiati con la realtà quotidiana ed i problemi più complessi. Porsi di fronte ad un bene economico in modo globale affrontandone tutti gli aspetti.

- Atteggiamenti Abitudine ad un lavoro organizzato come mezzo per ottenere risultati progettuali significativi.

3. Contenuto delle unità didattiche e del modulo preparato per l'esame: Sono stati seguiti gli orientamenti delle indicazioni nazionali. Rispetto alle indicazioni ministeriali non sono stati affrontati i contenuti relativi all’estimo ambientale all’attività professionale del perito e alla stima dei danni. La motivazione di tale scelta risiede nella riduzione dell’orario settimanale (portato da 5 a 4 ore).

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Di seguito vengono indicati i contenuti disciplinari affrontati:

Modulo 1 : PRINCIPI DI ESTIMO

Unità 1 Generalità

Definizione dell' estimo

Valore dei beni, caratteristiche del giudizio di stima, fasi e metodo di stima

Unità 2 Gli aspetti economici e i procedimenti di stima

Il valore di mercato, il valore di costo, il valore di trasformazione, il valore complementare, il

valore di surrogazione e il valore di capitalizzazione.

La classificazione e scelta dei procedimenti di stima.

I procedimenti sintetici:

-la stima parametrica: la descrizione estimativa, il parametro di stima e la superficie

commerciale, i coefficienti di omogeneizzazione delle superfici, comodi e scomodi e aggiunte e

detrazioni.

-la stima per valori unitari

I procedimenti analitici:

- la stima per capitalizzazione dei redditi: percorso di stima e analisi dell’attivo e del passivo di

bilancio. Il tasso di capitalizzazione.

Modulo 2: ESTIMO CIVILE

Unità 1 La compravendita immobiliare

Il mercato immobiliare e i fattori che influenzano la domanda.

La classificazione, i volumi e gli indici del mercato immobiliare.

I contratti di compravendita immobiliare: il compromesso e il rogito.

Unità 2 I finanziamenti per gli acquisti immobiliari: i mutui ipotecari

Generalità, caratteristiche, l’ISC, documenti necessari, stime cauzionali ed estinzione anticipata.

Unità 3 La Locazione dei fabbricati

Le leggi sulla locazione.

La legge 431/98 e i contratti concordati e transitori

Unità 4 Condominio

Generalità

Convocazione e svolgimento dell’assemblea condominiale. Le maggioranze nell’assemblea

condominiale.

Millesimi di proprietà generale e millesimi d’uso (di ascensore e di riscaldamento)

Ripartizione delle spese condominiali

Regolamento,e compiti dell’amministratore

Migliorie e innovazioni

Sopraelevazione di un fabbricato condominiale

Unità 5 La stima delle aree edificabili

Caratteristiche principali.

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I procedimenti di stima del valore di un’area edificabile: stime sintetiche e stima analitica .

Modulo 3: ESTIMO LEGALE

Unità 1 Espropriazioni per pubblica utilità

Le basi giuridiche dell’espropriazione dei beni

Le fasi del procedimento espropriativo

Il calcolo dell’indennità di esproprio

Il prezzo di cessione volontaria

L'occupazione temporanea

La retrocessione dei beni espropriati

Unità 2 Usufrutto

Generalità

Valore dell'usufrutto

Valore della nuda proprietà

Unità 3 Servitù prediali coattive

Generalità

Servitù di acquedotto

Servitù di passaggio

Servitù di elettrodotto

Frutti pendenti e anticipazioni colturali.

Unità 4 Successioni ereditarie

Normativa essenziale, tipi di successione.

Collazione

Riunione fittizia.

La valutazione e la divisione dei beni: formazione delle quote di fatto

Modulo 5 : ESTIMO CATASTALE

Unità 1 Catasto terreni

Generalità

Formazione

Pubblicazione e attivazione

Conservazione

Unità 2 Catasto fabbricati

Formazione

Conservazione

4. Metodologie

Lezioni frontali ed esercitazioni in classe.

5. Criteri di valutazione

Vedi criteri comuni

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- Tipi di verifiche proposte per i contenuti e per le abilità:

- Oralmente: per una valutazione della capacità di sintesi personale sui concetti fondamentali. - Scritto: verifiche sulle capacità di risolvere casi e problemi pratici legati alla realtà, ponendosi di

fronte ad un bene economico con atteggiamenti tecnici e critici. Verifiche di valutazione delle nozioni teoriche affrontate nel corso dell’anno

- Simulazioni di terza prova scritta dell’esame di stato concordate con il consiglio di classe.

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MATERIA: Progettazione Costruzioni e Impianti Prof. Giovanni Agliardi

Libro Di Testo Vol. 3, Amerio, P.L. Brusasco, Francesco Ognibene, U.Alasia, M. Pugno -

Ed. SEI 2015 Manuale Manuale del Geometra – Nuovo Gasparelli. Ed.U.Hoepli – Milano 2012 Finalità generali dell'insegnamento della TECNOLOGIA DELLE COSTRUZIONI Conoscenze, abilità, prestazioni, competenze acquisite L'insegnamento è rivolto a fornire le basi della Tecnologia e della Scienza delle Costruzioni necessarie a svolgere attività professionali di progettazione. Le problematiche progettuali ed i relativi aspetti pratici devono essere recepiti ed applicati per poter affrontare la professione futura. La disciplina scolastica concorre alla formazione culturale e della personalità generale dell'allievo. La materia è inoltre finalizzata ad impostare processi logici nella soluzione di problemi e facilitare un approccio di carattere pratico ai vari problemi che si possono incontrare. - Abilità Formulare in casi semplici ipotesi di interpretazione di fatti osservati. Analizzare fatti osservati identificando le variabili costruttive che li caratterizzano. Collegare le problematiche ed i casi semplici studiati con la realtà quotidiana ed i problemi più complessi. Porsi di fronte ad un progetto affrontandone gli aspetti costruttivi in modo globale - Atteggiamenti Abitudine ad un lavoro organizzato come mezzo per ottenere risultati progettuali significativi. Contenuto delle unità didattiche: Sono stati seguiti gli orientamenti delle indicazioni nazionali.

MODULO 1 VOLUME 3

Unità 1: LA COSTRUZIONE IN EGITTO, MESOPOTAMIA E GRECIA

1.1 Piramidi e templi - Le abitazioni- Le grandi architetture egizie 1.2 Forme dell’architettura sacra in Egitto - Il complesso di Gizah - Il tempio di Luxor 1.3 La costruzione in Mesopotamia - Babilonia e la sua torre 1.4 Cultura e società nella Grecia antica - La culla della civiltà europea 1.5 Come era costruita e abitata la casa greca 1.6 L’organizzazione politica e la forma delle città - L’agorà di Atene - L’acropoli di Atene - Le città nuove 1.7 Gli edifici pubblici per la vita democratica - Gli edifici della politica - I teatri - Palestre, ginnasi e stadi 1.8 Gli edifici sacri - Materiali e tecniche costruttive - I santuari - La forma dei templi - Le parti costituenti del

tempio 1.9 Gli ordini architettonici - Le varianti e le proporzioni 1.10 I tre ordini dei templi greci - Il modulo 1.11 Un esempio di costruzione sacra: il Partenone

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Unità 2: LA COSTRUZIONE NEL MONDO ROMANO

2.1 La società e la cultura romane 2.2 La grande ingegneria romana 2.3 Forma e decorazione nell’architettura romana 2.4 La casa romana - Domus e insulae, due modi di abitare 2.5 Gli edifici sacri - Dalla riproduzione dei templi primitivi etruschi al Pantheon 2.6 Le infrastrutture tecniche 2.7 Gli edifici pubblici - Le terme - Gli edifici per lo spettacolo 2.8 L’organizzazione politica e la forma della città 2.9 L’organizzazione del territorio - La centuriazione - Vie di comunicazione e sistemi di difesa 2.10 La costruzione alla fine dell’impero 2.11 Gli edifici sacri tardo-romani - Le basiliche cristiane - I martyria e le chiese a pianta centrale 2.12 Le costruzioni bizantine 2.13 La basilica di San Vitale a Ravenna 2.14 Un grande esempio: Santa Sofia e Costantinopoli Unità 3: LA COSTRUZIONE NELL’EUROPA MEDIOEVALE 3.1 La società europea nel Medioevo - Dalla caduta dell’Impero romano ala fine del millennio - Dalla fine del primo millennio all’epoca rinascimentale 3.2 Come si abitava nel Medioevo - Le case dei mercanti e degli artigiani - Le residenze della nobiltà e della borghesia 3.3 La città medioevale - Le fortificazioni - L’ambiente urbano medioevale – 3.4 La forma delle città medioevali 3.5 La struttura delle città e i suoi fulcri 3.6 La costruzione religiosa nel Medioevo - La centralità della religione nella società medioevale - L’organizzazione dello spazio nelle chiese - Abbazie e certose - Conventi 3.7 Le chiese romantiche e nuovi tipi di strutture voltate 3.8 Le chiese romantiche in Italia - Il Romanico a Pisa e Lucca - Il Romanico a Firenze 3.9 Il grande Gotico dell’Europa centro-settentrionale - Lo schema costruttivo gotico - La cattedrale di Amiens - La cattedrale di Chartres 3.10 Il Gotico nel resto d’Europa 3.11 Il Gotico in Italia - L’ultimo grande Gotico italiano 3.12 Tecnica e filosofia della costruzione gotica - L’evoluzione della tecnica - L’esperienza delle costruzioni a traliccio - L’influenza della filosofia scolastica 3.13 Il rapporto tra simbologia religiosa e architettura Unità 4: LA COSTRUZIONE NEL QUATTROCENTO E CINQUECENTO 4.1 Le ragioni del sorgere dell’Umanesimo in Toscana 4.2 Filippo Brunelleschi - Le chiese di S. Lorenzo e S. Spirito - La cupola di Santa Maria del Fiore 4.3 Leon Battista Alberti- Il tempio maledetto- Le opere fiorentine di Leon Battista Alberti - Le opere mantovane di Leon Battista Alberti 4.4 La diffusione delle nuove idee architettoniche - Le esperienze toscane - L’influenza nel resto d’Italia 4.5 Dal Quattrocento al Cinquecento - La situazione italiana - La città e la casa in Italia 4.6 Leonardo e Raffaello 4.7 Donato Bramante 4.8 Michelangelo - La cupola di San Pietro 4.9 Altri grandi architetti - I manieristi (cenni) 4.10 I trattati di architettura 4.11 La codificazione degli ordini (cenni)

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4.12 L’eccezione veneta 4.13 Andrea Palladio - Le opere di Palladio 4.14 Trasformazioni urbanistiche del Rinascimento Unità 5: LA COSTRUZIONE NEL SEICENTO E SETTECENTO 5.1 Il nuovo rapporto tra architettura e costruzione 5.2 La società nel XVII e XVIII secolo 5.3 Le residenze nelle città capitali - Le case d’affitto - Palazzi 5.4 Le città del potere assoluto - Le grandi realizzazioni urbane 5.5 Il Barocco 5.6 Gian Lorenzo Bernini 5.7 Francesco Borromini 5.8 Guarino Guarini 5.9 Altri protagonisti dell’architettura barocca in Italia - Filippo Juvarra e Bernardo Antonio Vittone - Altri grandi architetti (cenni) 5.10 Le discussioni sugli ordini 5.11 Architettura illuminista - I teorici - Gli architetti “rivoluzionari” 5.12 Architettura barocca nell’Europa centrale e orientale Unità 6: LA COSTRUZIONE NELL’OTTOCENTO 6.1 La Rivoluzione industriale e le grandi infrastrutture 6.2 Il divorzio tra ingegneria e architettura 6.3 Città e case dell’industria nascente - L’evoluzione della città ottocentesca - I nuovi modi di abitare nelle città ottocentesche 6.4 Il neoclassicismo 6.5 Lo Storicismo e l’Eclettismo 6.6 La reazione all’Eclettismo - Il movimento Arts and Crafts - L’Art nouveau - Sezession viennese, Jugendstil tedesco e Liberty italiano - Mackintosh, Gaudì e il Floreale 6.7 Case di legno e grattacieli negli Stati Uniti - Il balloon frame - Il formidabile sviluppo delle città americane - I grandi studi di progettazione Unità 7: LA COSTRUZIONE NELLA PRIMA META’ DEL NOVECENTO 7.1 Le case degli operai all’inizio del Novecento 7.2 La nascita del Movimento Moderno; L’architettura moderna e le altre arti figurative - Il Bauhaus 7.3 Le diverse elaborazioni del Movimento Moderno, Movimenti e architetti moderni in Europa - Auguste Perret e Tony Garnier - Il Futurismo italiano e il Costruttivismo russo - L’Espressionismo tedesco - La scuola di Amsterdam - Grandi realizzazioni in Germania e in Austria 7.4 Le Corbusier - I cinque punti dell’architettura purista - La villa Savoye a Poissy 7.5 Ludwing Mies van der Rohe - L’influenza di Mies van der Rohe sulla nascita dello Stile Internazionale 7.6 Frank Lloyd Wright - Le prairie houses - La case Kaufmann sulla cascata 7.7 L’Architettura Organica in America (Wright) e in Europa. Alvar Aalto 7.8 La costruzione in Italia - Il ritardo tecnico e sociale della costruzione in Italia - Le poche realizzazioni tra le due guerre e i protagonisti - Verso il dopoguerra Unità 8: LA COSTRUZIONE NEL SECONDO DOPOGUERRA 8.1 Il crollo della dispersione urbana in Europa - L’Italia della ricostruzione 8.2 Il diffondersi dell’Architettura Organica 8.3 L’architettura italiana fino agli anni Sessanta - La cultura architettonica e il Neorealismo

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8.4 Il restauro e il recupero - I centri storici italiani- Il restauro e il recupero a scala edilizia in Italia: Nuovi edifici nei centri storici, il restauro di monumenti, musei e interni 8.5 I nuovi edifici per la finanza e l’industria (cenni) 8.6 La crisi del Movimento Moderno - Le Corbusier - Louis Kahn - Brutalismo e Neoliberty 8.7 Dal Movimento Moderno al Postmoderno - La svolta degli anni Sessanta e il successivo disimpegno - Il manierismo 8.8 Postmoderno e Neomoderno L’architettura “razionale”. I nuovi urbanisti 8.9 High-Tech (concetti base) Unità 9: A CAVALLO DEL NUOVO MILLENNIO 9.2 Evoluzione tecnologica del costruire (cenni) 9.3 Il caso di Berlino 9.4 Le due facce dell’High – Tech 9.5 Il Decostruttivismo (cenni) 9.6 Il minimalismo (cenni) 9.7 Il ritorno alla tradizione e al classico 9.8 Restauro e recupero nei piccoli centri italiani 9.10 Costruzione e architettura sostenibile Unità 10: URBANISTICA E INSEDIAMENTI 10.1 Definizioni, oggetto e finalità: Ambito di azione e finalità, Il territorio e le sue componenti 10.2 Gli insediamenti - Definizioni e caratteristiche: Caratteristiche degli insediamenti, Evoluzione degli insediamenti - Classificazione morfologica - Classificazione funzionale 10.3 La città – Definizioni 10.4 I grandi spazi liberi - Le aree agricole - I parchi e le riserve naturali. Unità 11: LE INFRASTRUTTURE DI RETE 11.1 Definizione e classificazione 11.2 Le strade: tipi (cenni) 11.5 Le reti degli impianti tecnologici Unità 12: IL GOVERNO DEL TERRITORIO (concetti generali) 12.1 Dall’urbanista al governo del territorio 12.2 Le autonomie locali e il governo del territorio 12.3 I comuni 12.4 Le Città Metropolitane 12.5 Le Provincie 12.6 Le regioni Unità 13: LA PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO 13.1 Il nuovo concetto di pianificazione 13.2 Criteri e metodi della pianificazione 13.3 Gli strumenti della pianificazione (cenni) 13.4 Il PRG e gli strumenti attuativi – Il PGT e le differenze con il PRG – Strumenti urbanistici Esecutivi

(SUE) di iniziativa pubblica – Strumenti urbanistici Esecutivi di iniziativa pubblica/privata e privata. 13.5 Il regolamento Edilizio (cenni) 13.6 I supporti giuridici della pianificazione (cenni) – Legislazione urbanistica (cenni – sintesi) – Gli standard

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urbanistici – Le opere di urbanizzazione.

Unità 14: VINCOLI URBANISTICI ED EDILIZI ( cenni ) 14.1 Definizioni e tipi di vincolo 14.2 Vincoli di carattere urbanistico: la zonizzazione e destinazioni d’uso. 14.3 Criteri e vincoli per la tutela dei beni culturali e paesaggistici 14.4 Vincoli edilizi e indici di utilizzazione delle superfici e volumi – Distanze e altezze dei fabbricati – La confrontanza – Allineamenti e arretramenti stradali – Spazi per parcheggio e verde privato. Unità 15: IL CONTROLLO DELL’ATTIVITA’ EDILIZIA 15.3 Dalla legge 457/78 al Testo Unico sull’edilizia (concetti fondamentali) - La legge 457/78 e la legge 47/85 sull’abusivismo edilizio (concetti fondamentali) 15.4 Il Testo Unico in materia edilizia (concetti fondamentali) 15.5 Gli interventi edilizi - Tipologia degli interventi edilizi - La manutenzione ordinaria - La manutenzione straordinaria - Il restauro conservativo - Il risanamento conservativo - La ristrutturazione edilizia - Altri tipi di intervento - La ristrutturazione urbanistica - La sostituzione edilizia - La nuova costruzione 15.6 I titoli abilitativi tutt’oggi in vigore 15.7 Oneri di urbanizzazione e costo di costruzione Unità 16: LA QUALITA’ DEL PROGETTO ( indicazioni basilari ) 16.6 Una composizione corretta e la simmetria 16.8 Il disegno delle facciate 16.9 Piante e facciate 16.10 Struttura e facciate. Presa visione e analisi di progetti di varie tipologie edilizie. Redazione di computi metrici di opere strutturali e finiture relative a porzioni di fabbricato. MODULO CLIL Man and the Environment

- Organic Architecture and Frank Lloyd Wright

MODULO 3 PROGETTO ARCHITETTONICO PER LO SVILUPPO E LE COMPETENZE PROGETTUALI

Ogni allievo, guidato e seguito dall'insegnante, ha svolto un lavoro personalizzato inerente la progettazione architettonica di un edificio privato assegnato dall’insegnante o scelto dallo studente, comprensivo di tutte le tavole necessarie, dall’inquadramento urbano, alla distribuzione planimetria, alla scelta dei materiali con l’approfondimento dei particolari tecnici, al superamento delle barriere architettoniche, alla progettazione dell’arredo/schema impianto elettrico e schema della fognatura.

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Tipi di verifiche proposte per i contenuti e per le abilità: ORALE e SCRITTA: comprensione corretta del testo per una sintesi personale sui concetti fondamentali con tre verifiche nel trimestre alla fine di ogni unità didattica e quattro verifiche nel pentamestre sempre alla fine di ogni unità didattica, con approfondimenti su supporto informatico o cartaceo a scelta dell’insegnante. GRAFICA: agli alunni è stato assegnato in 4^ ITCAT un lotto di terreno sul quale ognuno ha dovuto progettare un fabbricato di civile abitazione (edificio residenziale plurifamiliare o unifamiliare). Attività di recupero e di sostegno Come attività di recupero si è optato per gli sportelli mediante lezioni metodologiche di sostegno nell’orario pomeridiano tra gennaio e maggio con le necessarie verifiche intermedie, oltre ad una attività di verifica dei progetti in orario quasi sempre curricolare. Criteri di valutazione Vedi criteri comuni

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MATERIA: Gestione Cantiere e Sicurezza Prof. G. Brigatti

Materiale didattico: Valli Baraldi, Gestione del cantiere e Sicurezza Ed. SEI Torino; – Vol. unico

Finalità generali dell'insegnamento della Gestione Cantiere e Sicurezza Conoscenze, abilità, prestazioni, competenze acquisite Il corso di “Gestione del cantiere e sicurezza dell'ambiente di lavoro” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale: orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell'ambiente e del territorio; riconoscere ed applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi; padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.

Obiettivi dell’apprendimento: Abilità ed atteggiamenti analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio; organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative sulla sicurezza; valutare fatti e orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani; utilizzare i principali concetti relativi all’economia e all’organizzazione dei processi produttivi e dei servizi; identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione dei progetti; Sono stati seguiti gli orientamenti delle indicazioni nazionali, tenendo conto che il corso triennale, dato il modesto numero di ore deve essere valutato nel complesso del programma svolto gli anni precedenti. In particolare nel quinto anno sono stati svolti i seguenti argomenti.

Unità 26 SCAVI Attività di scavo Caratteristiche dei terreni Rischi Sistemi provvisionali di protezione Sistemi di puntellazione

Unità 27 CANTIERI STRADALI Definizioni Infortuni e malattie professionali Analisi dei rischi Segnaletica temporanea nei cantieri stradali

Unità 28 DEMOLIZIONI Obblighi normativi e prescrizioni Tecniche di demolizione Programma di demolizione Demolizione degli elementi strutturali Rimozione di impianti

Unità 29 PIANIFICAZIONE DEI LAVORI Finalità Diagramma di Gantt Pert-Time-Cost

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Tecniche reticolari di pianificazione e controllo Determinazione analitica della durata delle lavorazioni Cronoprogramma

Unità 30 Gestione dei Lavori Computo Metrico Estimativo Quadro Economico Elenco prezzi unitari Capitolato speciale d’appalto Contabilità dei lavori Libretti delle misure Stati di avanzamento e conto finale

Unità 31 Sistema Qualità (cenni) Iso 9000 SOA

Criteri di valutazione Vedi criteri comuni

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MATERIA: TOPOGRAFIA Prof. Ing. G. Zimbalatti

Materiale didattico: Renato Cannarozzo - Lanfranco Cucchiaini - William Meschieri “ Misure Rilievo

Progetto” - per Costruzioni, ambiente e territorio ” – Quarta Edizione, Vol. 3° Zanichelli Editore

Finalità e obiettivi:

L'insegnamento è rivolto a fornire le basi della disciplina necessarie per poter prendere coscienza delle

problematiche "topografiche" e della loro possibile risoluzione sia per quanto riguarda l'aspetto teorico ma

anche, e soprattutto, quello pratico. L’esercizio riguardante la preparazione, in forma molto semplificata, degli

elaborati principali riguardanti il progetto di un piccolo tronco stradale non solo ha costituito il “banco di prova”

per il bagaglio di nozioni teoriche acquisite, ma anche un modo per testare le capacità individuali di

organizzazione e programmazione per lo svolgimento di un lavoro modulare.

Contenuti:

IL CALCOLO DELLE AREE

a) numerici (rilievo per allineamenti e squadri; rilievo per trilaterazione; rilievo per coordinate

cartesiane; rilievo per coordinate polari; rilievo per camminamento);

b) grafici (trasformazione di un poligono in un triangolo di area equivalente;trasformazione di

un trapezio in un rettangolo equivalente di base fissata; integrazione grafica)

LA DIVISIONE DELLE AREE

Generalità. Parametri e fasi dei frazionamenti. Divisione di aree di forma triangolare e valore

unitario costante. Dividenti uscenti da un vertice. Dividenti uscenti da un punto su un lato.

Dividenti uscenti da un punto interno all’area. Dividenti con direzione assegnata. Divisione di

aree a forma quadrilatera con valore unitario costante. Problema del trapezio. Dividenti uscenti

da un vertice. Dividenti uscenti da un punto su un lato. Dividenti con direzione assegnata.

SPOSTAMENTO E RETTIFICA DEI CONFINI

Generalità. Confini fra terreni di valore unitario costante. Spostamento di confini. Rettifica di un

confine bilatero per un vertice assegnato, per un punto assegnato, con direzione assegnata.

Rettifica di un confine poligonale per un vertice assegnato, per un punto assegnato, con

direzione assegnata.

CALCOLO DEI VOLUMI

Proprietà del baricentro di superfici piane triangolari e di superfici poliedriche e facce triangolari.

Volumi dei solidi prismatici. Volume del prismoide; formula delle sezioni ragguagliate.

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SPIANAMENTI

Generalità. Proprietà dei piani di progetto e fasi degli spianamenti. Spianamenti su piani quotati

di progetto: a) orizzontali di quota assegnata; b) inclinati, passanti per tre punti assegnati.

Spianamenti di compenso fra sterro e riporto.

IL PROGETTO DELLE OPERE STRADALI. SVILUPPI STORICI, ELEMENTI COSTRUTTIVI E PRESCRIZIONI

NORMATIVA

Generalità. Evoluzione storia e tecnologica delle strade. Il manufatto stradale. Gli elementi

ausiliari del corpo stradale. Gli spazi della sede stradale. Tipologia delle strade italiane. La

velocità di progetto. Raggio minimo delle curve circolari.

ANDAMENTO PLANIMETRICO DI UNA STRADA

Fasi di studio del progetto di una strada: progetto preliminare, definitivo, esecutivo. Studio del

tracciato dell’asse stradale: tracciolino ad uniforme pendenza, poligonale d’asse. Andamento

planimetrico del tracciato stradale i rettifili e le curve. Le curve circolari: classificazione,

proprietà, geometria, costr. grafica. Curve circolari vincolate.

ANDAMENTO ALTIMETRICO DI UNA STRADA

Il profilo longitudinale del terreno. Profilo longitudinale di progetto. Le livellette. Quote di

progetto e quote rosse. I raccordi verticali (cenni). Andamento altimetrico trasversale: le sezioni.

COMPUTO DEI MOVIMENTI DI TERRA

Generalità sui movimenti delle masse terrose. Volume del solido stradale. Movimenti trasversali

(paleggi) e longitudinali. Diagramma delle aree. Profilo delle eccedenze. Cantieri di compenso.

Nota del docente

Sono stati seguiti gli orientamenti delle indicazioni nazionali; tenuto conto del ridotto monte-ore e del

profilo scolastico della classe, che ha necessitato di ore aggiuntive per il recupero di lacune pregresse e

per il consolidamento delle competenze, si è reso necessario modificare la programmazione didattica

d’inizio anno eliminando le seguenti parti:

- TRACCIAMENTI SUL TERRENO E CONTROLLI DI STABILITA’

- FOTOGRAMMETRIA

Metodologie

a) di raggiungimento degli obiettivi

Gli obiettivi, fissati sulla base del quadro iniziale e perseguiti attraverso il percorso didattico, sono stati i

seguenti:

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Generali

- comprensione del linguaggio tecnico-scientifico;

- correttezza nell'uso del linguaggio tecnico scientifico;

- sviluppo del ragionamento di tipo logico-deduttivo;

- sviluppo della capacità di analisi e di critica ;

- sviluppo della capacità di rielaborazione personale ;

- sviluppo della capacità di critica.

Specifici

- acquisizione della padronanza dei mezzi matematici allo studio della Topografia;

- sviluppo della capacità di saper individuare e utilizzare le appropriate metodologie di calcolo;

- sviluppo della capacità di individuare un modello matematico con il quale schematizzare la realtà e saper

trattare, calcolare e rappresentare i suoi elementi geometrici;

- sviluppo della capacità di applicare le nuove tecniche informatiche finalizzate allo snellimento delle

elaborazioni numeriche e grafiche;

- saper individuare e risolvere le problematiche connesse con il calcolo di aree;

- conoscere le caratteristiche costruttive delle strade e le problematiche relative alla loro progettazione;

- saper eseguire gli elaborati di un progetto stradale di massima;

- conoscere le modalità per quantificare i costi complessivi dell’opera;

b) di verifica

Verifiche scritte programmate consistenti nella risoluzione numerica di problemi tipici della topografia con lo

scopo di accertare la capacità del singolo, ad individuare la tipologia del problema, ad individuare le formule

necessarie, ad applicarle numericamente.

Verifiche sulle parti teoriche, sia orali che scritte, sul programma svolto, con lo scopo di accertare la continuità

della preparazione, l’accuratezza e la precisione delle nozioni apprese, la capacità di tipo logico-deduttivo, la

capacità di accumulare e ricordare informazioni, di collegarle logicamente, di sintetizzarne i contenuti, di

esprimersi con un linguaggio tecnico e scientifico corretto, la capacità di interpretazione autonoma di fonti

scritte, nonché per ultima ma non meno importante la capacità di comunicare, di spiegare in modo sicuro e

chiaro quanto appreso.

Esercitazioni numeriche da svolgere sia a scuola che a casa, attribuendo alla fase di correzione lo scopo di

chiarire e/o approfondire quanto studiato.

Criteri di Valutazione

Il docente ha adottato i criteri di valutazione e la scala docimologica elaborati e decisi dal Collegio dei Docenti

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MATERIA: MATEMATICA Prof.ssa Mara Gusmini

Materiale didattico:

L. Sasso- Petrini - "Nuova Matematica a colori Edizione VERDE" - Vol. 4°-5°.

Appunti di sintesi e integrazione forniti dal docente.

Finalità e obiettivi:

Il docente di “Matematica” concorre a far conseguire, al termine del percorso quinquennale, i seguenti risultati di

apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale: padroneggiare il linguaggio formale e i

procedimenti dimostrativi della matematica; possedere gli strumenti matematici, statistici e del calcolo delle

probabilità necessari per la comprensione delle discipline scientifiche e per poter operare nel campo delle

discipline tecniche di indirizzo.

La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di classe, concorre in particolare al

raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento espressi in termini di competenza:

1) utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente

informazioni qualitative e quantitative;

2) utilizzare le strategie del pensiero razionale per affrontare situazioni problematiche, elaborando

opportune soluzioni;

3) possedere le nozioni e i procedimenti indicati e padroneggiare l'organizzazione complessiva, soprattutto

dal punto di vista concettuale;

4) saper individuare i concetti fondamentali e le strutture di base che unificano le varie branche della

matematica;

5) aver assimilato il metodo deduttivo;

6) avere rilevato il valore dei procedimenti logico-matematici nella risoluzione dei problemi reali;

7) avere compreso il valore strumentale della matematica per lo studio delle altre discipline tecniche;

8) saper affrontare a livello critico situazioni problematiche di varia natura, scegliendo in modo flessibile e

personalizzando le strategie di approccio;

9) sapere riconoscere il contributo dato dalla matematica allo sviluppo delle scienze sperimentali;

Contenuti:

1) Ripasso: teoremi sulle funzioni derivabili: teoremi di Fermat, Rolle e Lagrange; teoremi di Cauchy e de

l’Hôpital.

2) Introduzione al calcolo integrale: primitive e integrale indefinito. Integrali immediati e integrazione per

scomposizione. Integrale di funzione composte. Integrale per parti, integrale per sostituzione. Integrali di

funzioni razionali fratte: denominatore di secondo grado (discriminante maggiore, uguale e minore di

zero) e denominatore di grado superiore al secondo.

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3) Dalle aree al concetto di integrale definito. Le proprietà dell’integrale definito e il suo calcolo. Teorema

fondamentale del calcolo integrale. Il calcolo integrale nella determinazione dell’ area sottesa da una

curva. Il calcolo integrale nella determinazione dell’area racchiusa tra due funzioni. Il calcolo integrale

nella determinazione del volume di solidi di rotazione sia attorno all’asse x che all’asse y. Integrazione

numerica: metodo dei rettangoli, metodo dei trapezi e metodo delle parabole.

4) Statistica univariata: introduzione e definizioni iniziali. Rappresentazione di una distribuzione. Indici di

posizione e indici di variabilità. Coefficiente di variazione. Efficacia, efficienza e qualità.

5) Statistica bivariata: tabella a doppia entrata. Distribuzioni congiunte e marginali. Indipendenza di

caratteri. Indice chi-quadro per indipendenza tra caratteri qualitativi e quantitativi. Covarianza e indice di

correlazione lineare.

6) Calcolo delle probabilità: Introduzione al calcolo della probabilità: definizione di spazio campione,

evento, evento elementare, evento certo e impossibile. Definizione classica, statistica e soggettiva della

probabilità. Probabilità evento contrario. Probabilità della somma logica. Indipendenza e probabilità

condizionata. Eventi correlati positivamente o negativamente. Prodotto logico di eventi. Diagrammi ad

albero per il calcolo delle probabilità. Probabilità totale e formula di disintegrazione. Teorema di Bayes.

Per la programmazione si sono seguite le indicazioni nazionali eccetto per i seguenti argomenti che non sono

stati trattati:

• calcolo della sezione di un solido (principio Cavalieri)

• algoritmi iterativi e ricorsivi

• cardinalità di un insieme, insiemi infiniti numerabili e non

• campionamento casuale semplice e inferenza induttiva

Metodologie:

Si è cercato di predisporre l'itinerario didattico in modo da mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti

appartenenti a blocchi tematici diversi, allo scopo di facilitarne la comprensione globale da parte degli allievi.

Si è cercato di evidenziare gli aspetti pratici della matematica utilizzata per risolvere problemi reali e proposti

dalle discipline tecniche di indirizzo. Si è cercato di limitare le lezioni di tipo frontale alla parte del programma

riguardante teoremi e formule, stimolando gli studenti a cercare autonomamente la soluzione delle

problematiche che sono state proposte di volta in volta, sotto forma di esempi, esercizi, domande.

L’ uso di dispense fornite dal docente è stato prevalente soprattutto nella parte terminale dell’anno scolastico.

Criteri di valutazione: Il docente ha adottato i criteri di valutazione e la scala docimologica elaborati e decisi

dal Collegio dei Docenti.

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MATERIA: ITALIANO Prof. Nicola Cortesi

Materiale didattico

Libro di testo : P. DI SACCO, Chiare lettere, ed. Pearson (vol. 2-3)

Materiale fotostatico integrativo

NB: l’esposizione del quadro storico dei movimenti culturali, entro cui si collocano le testimonianze

letterarie e l’analisi dei testi più significativi, è stata affrontata TRAMITE APPUNTI delle spiegazioni

del docente in classe. PROFILO IN USCITA Alla fine del triennio superiore l’alunno:

1. conosce e sa applicare correttamente le regole ortografiche, morfologiche e sintattiche della lingua scritta e si sa esprimere oralmente in modo chiaro e corretto almeno sugli argomenti trattati in classe e preparati a casa;

2. sa produrre testi scritti di vario tipo (tema tradizionale, parafrasi, commento, riassunto, breve relazione o racconto, trattazione sintetica di argomenti, risposta a domande aperte su argomenti studiati, saggio breve, articolo di giornale), che dimostrino un’articolazione sufficientemente chiara del periodare, un sufficiente lavoro di sintesi e di rielaborazione personale;

3. dimostra di aver sviluppato le proprie capacità di sintesi e rielaborazione nell’esposizione orale; 4. sa comprendere e commentare i testi in prosa trattati in classe dall’insegnante, se necessario con l’aiuto di

note esplicative e appunti; 5. sa leggere e parafrasare in italiano corrente i testi in versi trattati in classe dall’insegnante; ne sa esporre in

forma scritta e orale i contenuti essenziali; 6. dimostra di aver sviluppato la propria capacità di lettura critica; sa impostare un confronto fra testi in prosa e

in versi. Nel complesso ci si è mantenuti fedeli alle Indicazioni Nazionali. PERCORSO DIDATTICO

Contenuti culturali 1) Giacomo Leopardi: “pensiero poetante” e “poesia pensante” tra Classicismo e Romanticismo. Il pensiero: il pessimismo storico e il pessimismo cosmico. La ginestra e la poetica della "social catena". I Canti:

− T3: L'infinito (vol.2 p.603) e la poetica del 'vago e indefinito'. − T5: A Silvia (vol.2 p.609) − T6: Il sabato del villaggio (vol.2 p.613) − T7: La quiete dopo la tempesta (vol.2 p.617)

dalle Operette morali :

− T11: Dialogo della Natura e di un Islandese (vol.2 p.647)

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2) Positivismo, Naturalismo e Verismo: caratteri generali. Giovanni Verga: l' antropologia dei “vinti”. La stagione del Verismo: la tecnica narrativa e l'ideologia che la sostiene. Il ciclo dei Vinti e I Malavoglia.

I TESTI PROGRAMMATICI: − T1: Lettera-prefazione a L'amante di Gramigna (vol.3 pag.111)

Vita nei campi:

− L'amante di Gramigna (in fotocopia) − Rosso Malpelo (in fotocopia)

I Malavoglia:

− T4: I “vinti” e la “fiumana del progresso” (da I Malavoglia, Prefazione) (vol. 3, p.131) − T5: La famiglia Toscano (da I Malavoglia, cap. I) (vol. 3, p. 136) − T7: L'addio alla casa del nespolo (da I Malavoglia, cap. IX) (vol. 3, p. 148)

Il Decadentismo: caratteri generali. 3) Giovanni Pascoli: il poeta-veggente. La visione del mondo e la poetica del fanciullino; i temi e le soluzioni formali della poesia pascoliana.

LETTURE da Myricae: − T2: Arano (vol. 3, p. 260) − T3: Novembre (vol. 3, p. 262) − T6: X Agosto (vol. 3, p. 268) − Lavandare (in fotocopia) − L'assiuolo (in fotocopia)

LETTURE da Canti di Castelvecchio: − T8: Il gelsomino notturno (vol. 3, p. 277)

4) Gabriele D'Annunzio: il poeta vate e super-uomo. Le “fasi” della sua produzione: estetismo, superomismo, panismo. Opere: Il piacere, Alcyone.

LETTURE: − T1: Il ritratto dell'esteta (da Il piacere) (vol.3, p.220) − T4: La pioggia nel pineto (da Alcyone) (vol.3, p.232)

5) Il primo Novecento: futuristi, crepuscolari, vociani. LETTURE: • Filippo Tommaso Marinetti

− Il primo Manifesto del Futurismo (in fotocopia) • Aldo Palazzeschi

− T4: E lasciatemi divertire (da L'incendiario) (vol.3, p. 302) • Sergio Corazzini: i crepuscolari

− T3: Desolazione del povero poeta sentimentale (da Piccolo libro inutile) (vol.3, p.299) • Camillo Sbarbaro: i vociani

− T5: Taci, anima stanca di godere (da Pianissimo) (vol.3, p.307)

All'origine del nuovo romanzo.

6) Italo Svevo: le novità della Coscienza di Zeno.

LETTURE: dalla Coscienza di Zeno: − T3 : Il fumo (vol. 3 p. 388) − Lo schiaffo (da cap. IV) in fotocopia

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− T4: Il funerale mancato (vol. 3 p. 396) − T10: Psico-analisi (vol.3, p. 402)

7) Luigi Pirandello: visione del mondo e poetica. Le Novelle per un anno e due romanzi umoristici: Il fu Mattia Pascal ; Uno, nessuno e centomila.

LETTURE: − Da Novelle per un anno: La patente (fotocopia) − Da Il fu Mattia Pascal: Lo “strappo nel cielo di carta” e la “lanterninosofia” (fotocopia) − Da Uno, nessuno e centomila: Nessun nome (fotocopia)

8) Giuseppe Ungaretti: la poesia della "parola nuda". Opera: L'allegria.

LETTURE: − T1 Il porto sepolto (da L'allegria) vol. 3 p. 548 − T2 I fiumi (da L'allegria) vol. 3 p.550 − T3 San Martino del Carso (da L'allegria) vol. 3, p. 554 − T4 Veglia (da L'allegria) vol. 3, p. 556 − T5 Fratelli (da L'allegria) vol. 3, p. 557 − T7 Soldati (da L’allegria) vol. 3, p. 558

9) E. Montale: la poesia delle cose e del correlativo oggettivo. Opera: Ossi di seppia.

LETTURE: − T1 I limoni (da Ossi di seppia) vol. 3, p. 656 − T2 Non chiederci la parola (da Ossi di seppia) vol. 3, p. 660 − T3 Meriggiare pallido e assorto (da Ossi di seppia) vol. 3, p.662 − T4 Spesso il male di vivere ho incontrato (da Ossi di seppia) vol. 3, p.665

10) Un romanzo sulla Resistenza. Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno. La Resistenza vista con gli occhi di un bambino.

Lettura integrale del romanzo.

IL SAGGIO BREVE E L’ARTICOLO DI GIORNALE

- Introduzione alle diverse tipologie della Prima prova scritta dell’Esame di Stato.

- le procedure per la redazione di un testo argomentativo, di un saggio breve e di un articolo di giornale.

Metodologia I contenuti previsti sono stati trattati soprattutto attraverso la classica lezione frontale, condotta in modo tale da

stimolare la partecipazione e gli interventi degli allievi; l'analisi del fenomeno letterario ha sempre privilegiato la

lettura e il commento dei testi.

Verifiche

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Le verifiche sui contenuti sono state svolte, talora, per iscritto, al fine di disporre di un più ampio margine di

tempo per le spiegazioni e l’interpretazione partecipata dei testi.

Prove scritte: due nel trimestre e tre nel pentamestre. Durante il triennio, sono state affrontate le caratteristiche

delle varie tipologie di scrittura richieste nella Prima Prova dell'Esame di Stato. Ad esse l'insegnante ha fatto

riferimento nella correzione degli elaborati (si vedano a tal proposito le griglie allegate di correzione della Prima

Prova); in particolare, per quanto riguarda la tipologia B (articolo di giornale – saggio breve), la pratica

valutativa adottata, in conformità con le indicazioni ministeriali, ha tenuto conto del fatto che, per

quanto dettagliata, la consegna di tipologia B non esclude ampi margini di libertà concessi allo studente

in ordine alle sue personali scelte di interpretazione dell'argomento, di impostazione generale del

discorso, di adattamento della documentazione alle esigenze della propria argomentazione.

Criteri di valutazione e docimologia Il docente ha adottato i criteri di valutazione e la scala docimologica elaborati e decisi dal Collegio dei Docenti. Attività di recupero e di sostegno Come attività di recupero sono state tenute lezioni metodologiche nell’orario curricolare. Sono stati anche proposti ed effettuati interventi pomeridiani nella modalità dello sportello.

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MATERIA: STORIA Prof. Nicola Cortesi

Materiale didattico:

Libro di testo: Appunti di sintesi forniti dal docente

1. Conoscenze, abilità, competenze acquisite Il percorso svolto è stato teso all’acquisizione dei seguenti obiettivi: - acquisizione della consapevolezza delle vicende umane nel tempo attraverso la conoscenza del passato; - capacità di interpretare i problemi del presente attraverso lo studio delle principali istituzioni politiche,

economiche, sociali e culturali espresse dalla civiltà; - maturazione delle doti di riflessione critica e di sintesi nella ricerca storica; - raggiungimento di capacità espositive appropriate.

2. Contenuti

• Slide 'Verso il Novecento'

• File cause prima guerra mondiale

• Schema capitolo 1 del libro di testo (G. MAIFREDA, Tempi moderni, ed. Pearson, vol. 3, p. 25) con lettura

paragrafo sul “caso Dreyfus”

• Slide di ripasso “Destra e sinistra storica”.

1) L'età giolittiana.

Contesto socio-economico e volontà di Giolitti di allargare il consenso allo stato.

Le riforme di Giolitti: legislazione sociale e "questione meridionale"

L'allargamento del suffragio

La guerra di Libia.

Le elezioni del 1913 e il patto Gentiloni.

2) La Prima Guerra Mondiale.

Le premesse: i contrasti nazionalistici fra gli stati e sistema di alleanze.

Le dinamiche della guerra: dalla guerra di movimento alla guerra di posizione.

Lo scoppio del conflitto

L’Italia in guerra: il dibattito fra interventisti e neutralisti.

La svolta del 1917: l’intervento degli USA e il crollo della Russia.

Il nuovo assetto europeo:

- i 14 punti di Wilson;

- la conferenza di pace e le condizioni imposte alla Germania;

- la Società delle Nazioni;

- la 'vittoria mutilata' in Italia e il “biennio rosso”

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3) Il Comunismo in Russia.

L’arretratezza della Russia.

La rivoluzione del febbraio 1917.

La rivoluzione d’ottobre 1917.

Dal “comunismo di guerra” alla Nep.

La dittatura del Partito.

Lo Stalinismo.

4) Il Fascismo in Italia.

La “vittoria mutilata” e la difficile situazione economica e sociale.

I fattori dell’ascesa fascista.

Dalla marcia su Roma al delitto Matteotti.

L’instaurarsi della dittatura e il consolidamento del regime.

La politica estera fascista: la guerra d’Etiopia

Scheda lessicale: definizione di “totalitarismo” (fotocopia)

5) Il Nazionalsocialismo in Germania.

L'inflazione del 1923 e la crisi del 1929 in Germania.

Adolf Hitler e la sua ideologia: bolscevismo giudaico, il razzismo ariano, il concetto di spazio vitale.

Hitler e la presa del potere.

6) La Seconda Guerra Mondiale.

L'aggressione del Giappone alla Cina, la politica di riarmo della Germania.

La guerra civile spagnola.

La politica estera tedesca negli 1937-1938.

Lo scoppio del conflitto: la guerra lampo.

L'Italia dalla non belligeranza all'intervento.

1941: il coinvolgimento in guerra di URSS, Giappone e USA.

La svolta del 1942: l'arresto dell'offensiva nazifascista.

Lo sbarco in Sicilia degli alleati e la caduta del Fascismo.

L'armistizio dell'8 settembre.

La RSI: l'Italia divisa in due.

La Resistenza.

La fine della guerra in Italia e nel mondo.

7) Lo sterminio degli Ebrei.

8) Il dopoguerra, la Guerra Fredda e la nascita dell’Italia repubblicana.

La nascita dell'ONU.

USA e URSS da alleati ad antagonisti: la nascita del sistema bipolare.

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La nascita delle due Germanie.

La guerra di Corea.

Krusciov, la destalinizzazione e la rivolta d’Ungheria.

Al vertice della tensione: la “seconda crisi di Berlino” e la crisi di Cuba.

Gli USA e la guerra in Vietnam.

La crisi del blocco sovietico (“primavera di Praga”, la guerra in Afghanistan e la Polonia di Solidarnòsc),

la caduta del muro di Berlino e la fine dell’URSS.

La nascita della Repubblica italiana. La Costituzione del '48. Le elezioni del 18 aprile 1948.

.

Nel complesso ci si è mantenuti fedeli alle Indicazioni Nazionali.

3. Modalità del percorso didattico Le lezioni sono state per lo più incentrate sulla presentazione dell’argomento da parte dell’insegnante, che ha sottolineato gli elementi fondamentali dei processi storici e ha messo in risalto le linee principali di svolgimento degli avvenimenti, prestando attenzione alla promozione della capacità di acquisizione critico-riflessiva dei contenuti.

4. Sistemi di verifica Per verificare che il profilo venisse realizzato e i contenuti trasmessi fossero gradualmente acquisiti, si è fatto ricorso a diversi tipi di prove: interrogazioni orali, test scritti a risposta aperta e chiusa.

5. Criteri di valutazione Il docente ha adottato i criteri di valutazione e la scala docimologica elaborati e decisi dal Collegio dei Docenti.

6.Attività di recupero e di sostegno Come attività di recupero sono state tenute lezioni metodologiche nell’orario curricolare.

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MATERIA: INGLESE Prof. Federica Calvi

Libro di testo I. Piccioli, A Brick in the Wall, Ed. San Marco, 2010 Strumenti o sussidi fotocopie integrative FINALITA’ E OBIETTIVI Il docente di “Lingua Inglese” concorre a far conseguire, al termine del percorso quinquennale dell’istruzione tecnica, i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale dello studente: utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro; stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro e utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare. Il livello indicato in uscita è il B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue.

Alla fine del triennio l’alunno: 1. sa comprendere idee principali, elementi di dettaglio e punto di vista in testi orali in L2, riguardanti

argomenti noti d’attualità, studio e lavoro 2. sa produrre con proprietà e correttezza testi orali e scritti in L2 3. conosce ed applica elementi lessicali inerenti al proprio indirizzo di studi 4. sa esprimere e argomentare le proprie ragioni con relativa spontaneità nell’interazione orale su argomenti

generali, di studio e di lavoro 5. sa trasporre in lingua italiana brevi testi scritti in L2 relativi all’ambito di studio e di lavoro e viceversa 6. sa utilizzare le tipologie testuali tecnico-professionali di settore, rispettando le costanti che le caratterizzano La valutazione, che ha tenuto conto della situazione particolare e specifica del singolo alunno, è avvenuta secondo i seguenti criteri : - correttezza morfo-sintattica della produzione scritta e orale - comprensione dei contenuti ed elaborazione personale degli stessi - atteggiamento attivo e collaborativo dimostrato in classe - continuità di impegno - progresso o regresso rispetto alle condizioni di partenza. Per la valutazione, il Docente adotta la scala docimologica elaborata ed approvata dal Collegio Docenti.

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CONTENUTI (Nel corso dell’anno scolastico sono state riprese le principali strutture grammaticali e sintattiche tramite esercizi grammaticali e traduzioni).

How Houses Work

- The Heating System: Hot Water Central Heating, The Boiler, Radiators, Warm Air Central Heating, Air

Conditioning, Solar Heating (p. 200-209)

- The Plumbing System: Roman Plumbing in Pompeii, The Roman Bath (p. 210-215), Roman Aqueducts

(fotocopia)

- The Electrical System: The Service Entrance Panel, The Distribution Centre, Circuits, Fuses, The GFCI

(p. 217-218)

Town planning

- The Ancient Greek City: Cities Created through Natural Growth, Hippodameian Cities, Public Spaces (p.

228-232)

- The Modern City and the Loss of Human Dimension: Zoning Ordinances and Master plans, What

Should Suburbia Look Like?, Carbonia, an Example of Fascist Town Planning, Traffic (p. 233-245),

Carsharing and Carpooling (fotocopia), Wright’s Broadacre City (fotocopia)

Architectural styles

- Greek Architecture: The Orders, Temples (p.259-261)

- Roman Architecture: Design, Temples, Amphitheatres (Colosseum), Residential Architecture (Domus

and Insula) (p. 263-266)

- Romanesque Architecture (p. 268), British Castles (fotocopia)

- Gothic Architecture (p. 271-272), Gothic Cathedrals (fotocopia)

- Renaissance Architecture (p. 273-274), Jones’s Queen’s House, Banqueting House, Covent Garden

Square (fotocopia)

- Baroque Architecture (p. 276-277), St. Paul’s Cathedral (p. 278 e fotocopia)

- Neoclassicism (p. 278-279), The British Museum’s Pediment (fotocopia)

- Modernism (fotocopia)

- Postmodernism (fotocopia)

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Masters of Architecture

- Le Corbusier: Ville Savoye, Unité d’Habitation, (p. 295-297), The Radiant City (fotocopia)

- Frank Gehry: The Guggenheim in Bilbao (p. 301-303 e fotocopia)

- Renzo Piano: The Pompidou Centre (p. 304-305 e fotocopia)

CLIL Module

- Organic Architecture (fotocopia)

- Frank Lloyd Wright: Fallingwater, Guggenheim Museum in New York, Robie House, Taliesin East,

Sturge House.

Nota del docente Tenuto conto del profilo scolastico della classe, si è reso necessario sintetizzare alcuni argomenti, in particolare quelli di impiantistica, evitando alcune parti estremamente tecniche (cfr. il libro). Per quanto riguarda il modulo CLIL, dopo una generale introduzione all’argomento, la classe, divisa in gruppi, ha prodotto lavori di ricerca sugli edifici di Wright loro assegnati, esponendoli poi in classe. METODOLOGIA È stato scelto un approccio di tipo nozionale-funzionale che implica il massimo coinvolgimento da parte del ragazzo e che da spazio all’uso creativo della L2 da parte dello studente. L’insegnante ha guidato la classe ad una riflessione induttiva sulla lingua. Sono stati proposti ai ragazzi esercizi di varia tipologia, finalizzati allo sviluppo delle seguenti abilità: oltre all’attività di comprensione (reading skills), sono stati proposti esercizi che si sono soffermati sul lessico tecnico specifico di ogni argomento. Queste attività sono state utili ai fini dello sviluppo dell’abilità di produzione scritta (writing skills), sostenuta anche dalla stesura di brevi ricerche su argomenti dati. Verifiche Per verificare l’apprendimento, sono state usate prove scritte con domande aperte, prove orali individuali, anche con l’ausilio di immagini degli edifici analizzati, e simulazioni di “Terza Prova” concordate con il Consiglio di Classe. Attività di recupero e di sostegno Il recupero ed il sostegno per gli studenti più deboli è avvenuto in classe durante le singole lezioni attraverso un’attenzione particolare verso tali allievi, ma anche attraverso un coinvolgimento indiretto dei ragazzi più capaci.

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MATERIA: SCIENZA MOTORIE Prof. Antonio Lecchi

1. Finalità e obiettivi:

Esser consapevoli del percorso effettuato nel compiere attività di resistenza, velocità, forza e mobilità ; nonché di compiere azioni efficaci in situazioni complesse; Praticare nei ruoli congeniali alle proprie attitudini uno sport di squadra ed uno individuale, approfondendo i principi tecnico - tattici e le metodologie di allenamento; Saper esplicare funzioni di arbitraggio e giuria a livello scolastico; Saper ideare progetti motori finalizzati; Essere consapevoli dei fattori costitutivi del linguaggio del corpo ; saperli riconoscere e gestire nelle dinamiche relazionali; Sviluppare, in forma di ricerca, una tematica inerente allo sport e/o alla salute dinamica;

2. Contenuti Uno sport di squadra : la Pallavolo - regolamento, tecnica e tattica; Uno sport individuale : regolamento e tecnica - atletica leggera; Nozioni fondamentali di teoria e metodologia dell’allenamento. Attività pratiche relative, in particolare, al lavoro in circuito continuo e intervallato; Le capacità condizionali; Le capacità coordinative; L’alimentazione; Il doping; Organizzazione del lavoro di squadra; Collaborazioni di gruppo con spazi riservato alla autovalutazione del singolo e del gruppo; Approfondimenti personali e a coppie sui vari argomenti del panorama sportivo e di educazione alla salute.

Metodologie

Si è utilizzata una metodologia che dal globale è passata all’analitico, con progressioni didattiche che procedono dal semplice al complesso; Il lavoro si è effettuato in unità didattiche all’interno delle quali ci si è avvalsi di spiegazioni verbali, dimostrazioni pratiche, materiale fotocopiato; Ampio spazio è stato lasciato alla trattazione degli sport affrontati, alla fase di applicazione dei principi tecnico - tattici e metodologici; Particolare attenzione è stata data alla fase di ideazione e progettazione che prevede la sintesi delle conoscenze acquisite e una valutazione appropriata.

Criteri di valutazione:

Il docente ha adottato i criteri di valutazione e la scala docimologica elaborati e decisi dal Collegio dei Docenti.

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C

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C.1.1

CRITERI E GRIGLIA DI VALUTAZIONE ADOTTATI NEL CORSO DELL’ANNO SCOLASTICO

I criteri di valutazione e la tavola docimologica riportati di seguito derivano dalla discussione operata in sede di Consigli di Classe e Commissione Didattico-Educativa; sono stati adottati con provvedimento del Collegio dei Docenti in data 6 ottobre 2015.

Ad essi ci si è attenuti, nel corso dell’anno scolastico, per l’assegnazione delle valutazioni intermedie e di fine trimestre e pentamestre, secondo i criteri di seguito esposti.

Le griglie per le correzioni delle prove scritte e per la valutazione del colloquio derivano dalla trasposizione, in via analogica, dei contenuti della tavola docimologica e sono stati adottati dal Consiglio di Classe per la correzione delle simulazioni delle prove scritte effettuate durante il corso dell’anno.

Nel Documento sulla valutazione sopra citato viene inoltre sottolineato che «alle verifiche scritte e ai colloqui orali viene assegnato un punteggio che può variare da 2/10 a 10/10, in conformità alla scala docimologica fissata dal Collegio dei Docenti, cercando di evitare la compressione della gamma delle possibilità. Tuttavia l’utilizzo dei punteggi inferiori ai 4/10 sarà ben meditato per evitare conseguenze psicologiche negative sugli allievi e sulle famiglie. Gli esiti scaturiti dalla misurazione oggettiva delle prove saranno integrati, in sede di valutazione trimestrale e di scrutinio finale, tenendo conto di:

• situazione di partenza e livello d’arrivo dello studente; • grado di partecipazione al dialogo didattico – educativo; • continuità, applicazione e motivazione nello studio; • altre variabili psico-pedagogiche, da valutarsi in sede di Consiglio di Classe». Ai termini conoscenza, competenza, capacità, si è attribuito il seguente significato:

Conoscenza: L’insieme delle acquisizioni teoriche conseguite da un alunno in un corso di studi, in relazione agli obiettivi che gli sono stati proposti.

Competenza: L’idoneità ad una corretta utilizzazione delle conoscenze di cui un alunno dispone, ai fini dell’esecuzione di un compito, personalmente o in interazione con altri.

Capacità: Qualità positiva di un individuo, che si evidenzia nell’essere in grado di: esprimere giudizi personali fondati su determinati contenuti; condurre una discussione con argomentazioni chiare e circostanziate; elaborare criticamente, anche in direzione interdisciplinare, le conoscenze e le

competenze acquisite.

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C.1.2

TAVOLA DOCIMOLOGICA

ELEMENTI DI VALUTAZIONE

VOTO RENDIMENTO CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITÀ

2 NULLO Nulle. Mancate risposte.

Non evidenziate, lavoro non svolto.

Non evidenziate.

3 QUASI NULLO

Quasi nulle. Gravemente lacunose anche a livello elementare.

Grave difficoltà nel procedere nelle applicazioni.

Lessico di base non acquisito.

Capacità di comprensione del tutto inadeguata.

4 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

Lacunose e frammentarie.

Difficoltà nel procedere nelle applicazioni.

Lessico di base improprio e disarticolato.

Capacità di comprensione elementare e superficiale.

5 INSUFFICIENTE Non adeguate agli obiettivi e superficiali.

Generale incertezza nel procedere nelle applicazioni.

Lessico impreciso.

Capacità di comprensione elementare. Capacità di analisi parziali e disarticolate.

6 SUFFICIENTE Minime essenziali, ma schematiche.

Nessuna difficoltà di rilievo nel procedere nelle applicazioni.

Lessico adeguato ma con incertezze.

Capacità di comprensione essenziale. Capacità di analisi elementari.

7 DISCRETO Complete ma non approfondite.

Nessuna difficoltà, ma limitata autonomia nel procedere nelle applicazioni.

Lessico proprio.

Capacità di comprensione e analisi sicure, con difficoltà di sintesi rielaborativa.

8 BUONO Complete ed approfondite.

Sicurezza ed autonomia nel procedere nelle applicazioni.

Lessico proprio ed articolato.

Capacità di comprensione e analisi sicure ed autonome, senza incertezze di sintesi rielaborativa.

9 OTTIMO Complete, approfondite ed articolate.

Prontezza intuitiva nel procedere nelle applicazioni.

Lessico proprio, ricco e specificamente pertinente.

Capacità di comprensione ed analisi sicure ed approfondite. Capacità di sintesi autonoma.

10 ECCELLENTE

Complete ed argomentate, anche con approfondimenti personali.

Prontezza intuitiva, brillante ed originale inventiva nel procedere nelle applicazioni. Lessico proprio, ricco e specificamente pertinente.

Capacità di comprensione ed analisi sicure ed approfondite. Capacità di sintesi originalmente rielaborate.

Nota: Le singole prove di verifica orale o scritta potranno essere valutate dal docente con valutazioni intermedie, come conseguenza di una non precisata collocazione.

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C.2

CRITERI E GRIGLIE PER LA VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA (ITALIANO)

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER ANALISI DEL TESTO

(tipologia A) Alunno: ________________________________________________ Classe: ________

CRITERI

L’alunno

OTTIMO

14/15

BUONO

13

DISCRETO

12

SUFFICIENTE

10 - 11

INSUFFICIENTE (GRAVEMENTE) 6 - 9 ( MAX 5)

PUNTEGGIO PARZIALE

COMPRENSIONE Comprende i contenuti del testo

in modo esauriente e con apprezzabile

profondità

in modo corretto e con sicurezza

concettuale

in modo corretto

in modo globalmente accettabile

in modo spesso (molto) superficiale (con fraintendimenti)

ANALISI Analizza il testo secondo i parametri richiesti

in modo esauriente con rigore tecnico

in modo esauriente con sicurezza di

metodo

in modo pressoché esauriente, con qualche insicurezza di metodo

con alcune lacune, ma con accettabile approccio

metodologico

in modo (gravemente) incompleto, con superficialità di metodo

(senza approccio metodologico)

COMMENTO Rispetto alle richieste interpretative presenti nella domanda di commento o anche in altre eventuali domande di comprensione e analisi che richiedono movimenti interpretativi, evidenzia una propria interpretazione

caratterizzata da criticità e profondità rielaborativa anche

personale

caratterizzata da apprezzabile criticità

e pertinenza rielaborativa

corretta e motivata con sicurezza

concettuale

accettabile poco riconoscibile (non esprime un’ interpretazione)

INQUADRAMENTO Collega il brano, se richiesto, all'autore, o all'opera, o alla corrente ecc..

in modo organico in modo abbastanza organico

in modo pertinente in modo corretto, ma sommario

in modo (molto) superficiale

CORRETTEZZA FORMALE Si esprime

in modo sempre corretto, efficace,

stilisticamente apprezzabile

in modo corretto, perspicuo ed efficace

in modo corretto, con buona proprietà

terminologica e sintattica

in modo corretto, anche senza apprezzabili risorse, oppure con alcuni

errori che non compromettono l'accettabilità

globale

con frequenti errori (molto scorrettamente)

VALUTAZIONE COMPLESSIVA ______________

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER SAGGIO BREVE - ARTICOLO DI GIORNALE (tipologia B)

Alunno:_____________________________Classe___________

INDICATORI DESCRIZIONE LIVELLI PUNTEGGIO PARZIALE

1. Correttezza espositiva proprietà grammaticale, lessicale, sintattica

· molto approssimativa · approssimativa · accettabile · sempre corretta-sicura · efficace-formalizzata

· gravemente insufficiente · insufficiente · sufficiente · discreta – buona · ottima eccellente

Max. 5 6 - 9 10 - 11 12 - 13 14 - 15

2. Organizzazione del testo capacità di elaborare un testo pertinente e coeso

· molto debole · debole · accettabile · ordinata e coerente · strutturata - molto strutturata

· gravemente insufficiente · insufficiente · sufficiente · discreta - buona · ottima - eccellente

Max. 5 6 - 9 10 - 11 12 - 13 14 - 15

3. Conoscenze/contenuti grado di elaborazione personale dei documenti del dossier ed eventuale apporto di conoscenze proprie

· non utilizza i documenti del dossier · rende superficiali i documenti del dossier · utilizza i documenti del dossier · rielabora i documenti del dossier · li rielabora ed integra in modo significativo

· gravemente insufficiente · insufficiente · sufficiente · discreta - buona · ottima - eccellente

Max. 5 6 - 9 10 - 11 12-13 14 - 15

4. Consequenzialità logica o argomentativa

· molto debole · debole · riconoscibile · sicura · strutturata · rigorosa (molto)

· gravemente insufficiente · insufficiente · sufficiente · discreta · buona · ottima - eccellente

Max. 5 6 - 9 10 - 11 12 13 14 - 15

5. Adeguamento delle scelte formali alle caratteristiche del genere testuale

· molto approssimativo · approssimativo · riconoscibile · fedele · efficace · rigoroso (molto)

gravemente insufficiente · insufficiente · sufficiente · discreta · buona · ottima - eccellente

Max. 5 6 - 9 10 - 11 12 13 14 - 15

TOTALE PUNTI _______________

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER TEMA DI ARGOMENTO STORICO

(tipologia C)

Alunno: ________________________________________________ Classe: ________

CRITERI

L’alunno

OTTIMO

14/15

BUONO

12/13

DISCRETO

11

SUFFICIENTE

10

INSUFFICIENTE

6 – 9

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

MAX 5

PUNTEGGIO PARZIALE

INFORMAZIONE Dimostra sul tema proposto una informazione

ampia e approfondita

esauriente e corretta

quasi esauriente e corretta

accettabile pur con qualche lacuna

incompleta e spesso scorretta

gravemente incompleta e scorretta

Denota COMPETENZE DISCIPLINARI

applicate con autonomia e

caratterizzate da criticità

applicate con sicurezza

applicate in modo generalmente appropriato

applicate in modo accettabile pur con qualche incertezza

applicate in modo incompleto

applicate con difficoltà notevoli e ricorrenti

Organizza la STRUTTURA DEL DISCORSO in modo

rigoroso coerente e coeso ordinato talvolta poco ordinato

ma coerente

spesso disordinato e incoerente

molto disordinato e incoerente

Quanto a CORRETTEZZA FORMALE E UTILIZZO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO si esprime

in modo formalizzato e

rigoroso

in modo corretto con qualche lieve

scorrettezza

in modo accettabile pur con alcuni errori

con frequenti errori in modo scorretto

VALUTAZIONE COMPLESSIVA ______________

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER TEMA DI ORDINE GENERALE

(tipologia D)

Alunno: ________________________________________________ Classe: ________

VALUTAZIONE COMPLESSIVA ______________

INDICATORI DESCRIZIONE LIVELLI PUNTEGGIO PARZIALE

Correttezza espositiva

proprietà grammaticale, lessicale, sintattica

· molto approssimativa · approssimativa · accettabile · corretta - sicura · efficace - formalizzata

· gravemente insuff. · insufficiente · sufficiente · discreta - buona · ottima - eccellente

Max 5 6 - 9 10 - 11 12 - 13 14 - 15

Organizzazione del testo

piano espositivo - coerenza parti

· molto debole · debole · accettabile · strutturata · strutturata con rigore

· gravemente insuff. · insufficiente · sufficiente · discreta - buona · ottima - eccellente

Max 5 6 - 9 10 - 11 12 - 13 14 - 15

Contenuti

qualità, ampiezza e selezione delle informazioni

· molto poveri · poveri · accettabili · pertinenti · documentati · documentati e culturalmente sostenuti (molto)

· gravemente insuff. · insufficiente · sufficiente · discreto · buono · ottimo - eccellente

Max 5 6 - 9 10 - 11 12 13 14 - 15

Consequenzialità logica e argomentativa

· molto debole · debole · riconoscibile · sicura · strutturata · rigorosa (molto)

· gravemente insuff. · insufficiente · sufficiente · discreto · buono · ottimo - eccellente

Max 5 6 - 9 10 - 11 12 13 14 - 15

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C.3 GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA: TOPOGRAFIA

Alunno: ________________________________________________ Classe: ________

VALUTAZIONE COMPLESSIVA ______________

DESCRIZIONE LIVELLI PUNTEGGIO

PARZIALE

1. Comprensione del testo e del

problema da risolvere:

Punti: 5/15

· non comprende il tema proposto

· comprende solo parzialmente gli argomenti · aderente alla traccia, con lievi errori di comprensione

· aderente alla traccia, esecuzione parti facoltative

· gravemente insufficiente 1

· insufficiente 2

· sufficiente 3

· buono- ottimo 4-5

2. Correttezza dei risultati:

Punti: 3/15

· errori di calcolo grossolani, facilmente individuabili · errori di calcolo non individuabili dall’esame della figura

· corretto o con lievi errori di arrotondamento

· gravemente insufficiente

· insufficiente

· sufficiente

1

2

3

3. Rappresentazione grafica:

Punti: 4/15

· scarsa

· chiara ed ordinata, con almeno le indicazioni minime · completa e corretta, con uso appropriato della simbologia

· insufficiente

· sufficiente · buono

1 2 3-4

4. Presentazione dell’elaborato:

Punti: 3/15

· scarsa

· chiara ed ordinata · professionale

· insufficiente

· sufficiente · buono

0 - 1

2 3

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C.4

CRITERI E GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA

Alunno: ________________________________________________ Classe: ________

Gravemente Insufficiente

Max 5

Insufficiente 6-9

Sufficiente 10-11

Discreto 12

Buono 13-14

Ottimo 15

Punteggio del singolo

indicatore

CONOSCENZE

Nulle Gravemente

lacunose

Lacunose - Non completamente

pertinenti

Essenziali Schematiche

Soddisfacenti Soddisfacenti

Articolate Ampie

Complete e articolate, anche con eventuali

precisazioni o approfondimenti

personali

Le COMPETENZE nell’organizzazione dell’elaborato, nell’efficacia espositiva, nell’utilizzo del lessico specifico denotano

Gravi difficoltà Difficoltà Difficoltà

di scarso rilievo Generale chiarezza Sicurezza e chiarezza

Padronanza ed efficacia

CAPACITÀ di analisi, sintesi dei contenuti, rielaborazione critica Del tutto

inadeguate

Inadeguate Parziali

Accettabili Adeguate Apprezzabili Spiccate Eccellenti

PUNTEGGIO COMPLESSIVO

RISULTATO FINALE

(media)

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C.5

LAVORI DI RICERCA PREDISPOSTI DAI CANDIDATI

In merito al percorso di preparazione verso l’Esame di Stato, gli Organi Collegiali hanno deliberato alcune indicazioni per definire tempistica e modalità per l’effettuazione, durante il corso dell’anno, di progetti di ricerca concordati tra Docenti ed Alunni per la predisposizione di lavori da utilizzare in apertura del colloquio.

C.5.1 Esame Finale di Stato – Avvio del colloquio

La previsione normativa o L. 11/01/07 n. 1

Il colloquio si svolge su argomenti di interesse multidisciplinare attinenti ai programmi e al lavoro didattico dell'ultimo anno di corso. (art. 3 comma 4)

o Ordinanza Ministeriale n. 257 del 4 maggio 2017 Il Presidente, il giorno della prima prova scritta, invita i candidati, indicando anche il termine e le

modalità stabilite precedentemente dalla commissione, a comunicare la tipologia dei lavori prescelti per dare inizio al colloquio, ai sensi dell'art. 5, comma 7, del D.P.R. n. 323/1998. I Candidati dovranno specificare:

- titolo dell'argomento; - esperienza di ricerca o di progetto, presentata anche in forma multimediale (art. 12 comma

11) Il colloquio ha inizio con un argomento disciplinare o pluridisciplinare, scelto dal candidato, anche

riferito ad attività o esperienze attuate durante l'ultimo anno del corso di studi. (art. 21 comma 2).

Che cosa chiede la scuola Ogni alunno è invitato a individuare per tempo le modalità che intende seguire per l’avvio del colloquio dell’esame finale di Stato, tra le seguenti possibilità.

1. argomento disciplinare Nel caso in cui il candidato scelga di iniziare il colloquio con la trattazione di un argomento strettamente disciplinare, senza la presentazione di un elaborato personale, non è necessaria alcuna informazione preventiva.

2. mappa concettuale (MC) Nel caso in cui il candidato scelga di iniziare il colloquio con la trattazione di un argomento pluridisciplinare ma con la presentazione di una mappa concettuale è opportuno che il “percorso” venga preventivamente illustrato al Docente della disciplina prevalente.

3. argomento strutturato (AS) Nel caso in cui il candidato intenda svolgere un’esperienza di ricerca personale, che preveda la predisposizione di un elaborato (cosiddetta “tesina”), è necessario concordare l’argomento con il docente (o i docenti) degli ambiti disciplinari coinvolti; l’argomento è da scegliere di norma entro Natale, l’elaborato – una stesura completa degli esiti dell’approfondimento – da consegnare entro fine maggio (salvo diverse indicazioni dei docenti interessati).

4. schema ragionato (SR) È possibile, inoltre, predisporre uno schema ragionato, analogo all’“argomento strutturato” ma più snello nella presentazione dell’elaborato, che si limita ad un indice analitico, da stilare secondo le indicazioni fornite dai docenti coinvolti.

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C.5.2

CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO

I criteri di valutazione considerati durante la simulazione del colloquio sono stati: 1. Proprietà sintattica e lessicale nell’esposizione orale; 2. Capacità di esposizione e di elaborazione personale; 3. Capacità di soluzione dei problemi proposti; 4. Livello delle conoscenze e delle informazioni; 5. Capacità di operare collegamenti.

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C.5.3

CRITERI E GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO

Alunno: ________________________________________________ Classe: ________

Nullo Max 5

Assolutamente insufficiente

6 - 10

Scarso 11 - 16

Incerto 17-19

Sufficiente 20-22

Discreto 23-25

Buono 26-28

Ottimo/ Eccellente

29-30

Punteggio per singola voce

Proprietà sintattica e lessicale della esposizione orale

-

Incapacità espositiva, carenza di lessico anche elementare

Esposizione confusa, lessico generico

Esposizione impacciata e imprecisa

Esposizione nel complesso corretta

Esposizione generalmente scorrevole

Esposizione pertinente e globalmente sicura

Esposizione pertinente e sicura

Capacità di elaborazione personale

- Molto debole e ripetitiva

Incerta, confusa Imprecisa e superficiale

Schematica Essenziale ma adeguata

Precisa e con apporti individuali

Ampia ed approfondita

Capacità di soluzione dei problemi proposti

- Molto scarsa Assai stentata Piuttosto confusa

Anche lenta a tratti, ma globalmente soddisfacente

Intuitiva e soddisfacente

Per lo più sicura Pronta e sicura

Livello delle conoscenze e delle informazioni

- Povero, ripetitivo Frammentario Schematico e riduttivo

Essenziale Soddisfacente Più che soddisfacente

Completo, approfondito, articolato

Capacità di operare collegamenti

- Non evidenziata o confusa

Evasiva ed insicura

Piuttosto stentata

Imprecisa ma "orientata"

Abbastanza pronta, con qualche incertezza

Pronta e adeguata

Pronta e volta alla sintesi personale

PUNTEGGIO COMPLESSIVO

5

RISULTATO FINALE

(MEDIA)

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C.6

ATTIVITÀ DI SOSTEGNO E RECUPERO

Interventi didattico-educativi integrativi 2016-2017

La disciplina degli interventi didattico-educativi finalizzati al recupero in applicazione del DM 80/2007, dell’OM 92/2007 e del DPR 122/09 è stata definita con apposito documento approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 6 ottobre 2015. Se ne riportano di seguito i principali contenuti.

1. Attività d’inizio anno

Per le classi prime, si sostanziano nell’acquisizione e consolidamento di specifiche metodologie di studio, tali interventi sono attivati secondo le linee guida previste dal POF. Per le classi successive alla prima, si prevedono interventi finalizzati al recupero dei prerequisiti minimi in caso di test d’ingresso con esiti insufficienti. La pianificazione degli interventi è demandata al Consiglio di Classe e “ottimizzata” per evitare sovraccarichi di lavoro. Il periodo di attivazione è, di norma, fissato nei mesi di settembre ed ottobre. Gli interventi sono, in genere, offerti a tutti gli studenti alunni, inquadrandosi all’interno dell’articolazione dell’attività didattica ordinaria.

2. Interventi didattico - educativi di recupero in itinere Nella prima parte dell’anno, e durante lo svolgimento di ciascun modulo disciplinare (unità di apprendimento), per rispondere all’esigenza di superare lacune o difficoltà diffuse, ogni docente ha l’opportunità di attivare interventi volti al recupero. L'efficacia dell'intervento è valutata attraverso le prove di verifica somministrate al termine del periodo di recupero o consolidamento concordato tra docente e studente (a titolo di esempio: correzione in classe della verifica scritta e successiva verifica di recupero; Interventi didattico - educativi integrativi – 6 ottobre 2015 2 esercitazioni in classe in previsione di verifiche intermedie; diversificazione del lavoro didattico personale per gruppi di livello; assegnazione di esercitazioni didattiche personalizzate). Quando gli interventi didattico - educativi di recupero in itinere vengono formalizzati e attivati in sede di scrutinio trimestrale o intermedio nel pentamestre, sono comunicati per iscritto tramite il registro elettronico dal Coordinatore delle attività didattiche agli studenti e alle famiglie. La valutazione dell’efficacia dell’intervento didattico - educativo viene effettuata attraverso le normali verifiche in itinere della disciplina.

3. Interventi didattico-educativi in orario pomeridiano a “sportello” A partire dal mese di ottobre ciascun insegnante comunica la propria disponibilità per l’effettuazione di interventi di recupero in orario pomeridiano. Gli interventi possono essere attivati su richiesta dei docenti, anche prevedendo una serie articolata di incontri, o su richiesta degli allievi. Della presenza agli incontri si dà atto attraverso la registrazione sul libretto personale e/o sul registro elettronico. Ciascun insegnante riferisce in sede di Consiglio di Classe in merito alle richieste, svolgimento ed esiti di tali attività d’intervento didattico-educativo di recupero. Il docente annota sull’apposito modulo le attività e gli argomenti relativi agli interventi didattico - educativi di recupero, la frequenza degli studenti, le eventuali osservazioni.

• Se l’intervento è richiesto da un alunno o un gruppo di alunni, è sufficiente la comunicazione al docente incaricato, che concorda le modalità di svolgimento dell’intervento.

• Se l’intervento è richiesto dal docente, la famiglia viene avvisata tramite apposita comunicazione sul libretto personale, da rendere controfirmata per accettazione o rifiuto.

4. Interventi didattico-educativi di recupero in orario pomeridiano Si tratta di interventi programmati nella durata, nelle tematiche e nelle modalità di sviluppo dal singolo docente, in coordinamento con il Consiglio di Classe, secondo le indicazioni di pianificazione del POF e dei Consigli di Classe stessi. Gli interventi didattico-educativi di recupero in orario pomeridiano sono attivati a partire dagli scrutini del

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primo trimestre ed hanno termine, di norma, entro la prima settimana del mese di maggio. Gli interventi possono essere svolti anche da altri docenti della scuola, o da personale qualificato ai sensi del DM 80/2007 art. 3, ferma restando la responsabilità del docente titolare della disciplina per le modalità di verifica intermedia del recupero delle carenze riscontrate in sede di scrutinio trimestrale o intermedio.

In tutti i casi, i Consigli di classe, su indicazione dei singoli insegnanti delle materie oggetto di recupero, mantengono la responsabilità didattica nell’individuare la natura delle carenze, nell’indicare gli obiettivi dell’azione di recupero e nel verificarne gli esiti ai fini del saldo del debito formativo. (cfr. DM 80/2007 art.3)

Questi interventi vengono monitorati attraverso verifiche intermedie al fine di valutare l’avvenuto recupero delle lacune. Dopo le valutazioni intermedie le famiglie e gli studenti saranno informati, tramite comunicazione scritta del Coordinatore delle attività didattiche o di suo delegato, sugli esiti delle verifiche, sull’eventuale sospensione dell’intervento didattico-educativo o sulla sua sostituzione con un intervento inerente un’altra disciplina. Per le classi del primo biennio, considerata la scansione dell’orario, è prevista la possibilità di attivare interventi specifici anche nelle seste ore qualora non impegnate per altre attività già avviate dalla scuola.

5. Partecipazione agli interventi didattico-educativi

Qualora i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengano di avvalersi dell’iniziativa di recupero organizzata dalle scuole, debbono comunicarlo alla scuola stessa, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche di cui al primo comma. (cfr DM 80/ 2007 art. 2)

L’adesione degli studenti agli interventi didattico-educativi di recupero di cui ai § 3 e 4 è sottoscritta dai genitori, la frequenza è soggetta al Regolamento d’Istituto (puntualità, attenzione, profitto, ecc.). In caso di disinteresse, trascuratezza o altri motivi di non collaborazione alle attività didattico-educative, previa segnalazione formale alle famiglie, può essere disposta la sospensione dalla frequenza dell’intervento, da annotare nei verbali della prima riunione utile del Consiglio di Classe. L’assenza dagli interventi deve essere giustificata per iscritto dai genitori sul libretto personale dell’allievo. Ciascun insegnante titolare dell’intervento è tenuto a verificare, di volta in volta, la presenza degli alunni iscritti e comunicare al referente di classe ed alla famiglia eventuali assenze ingiustificate. (…) 7. Classi Quinte Per gli studenti delle Classi Quinte, in riferimento al particolare percorso didattico dell’anno scolastico che si conclude con l’ammissione all’Esame di Stato, gli interventi di didattico - educativi di recupero sono da considerarsi, di norma, effettuati in itinere per ciascuna disciplina. In casi di particolare carenze riscontrate in sede di Consiglio di Classe potrà essere deliberata l’attivazione di interventi didattico - educativi di recupero di cui al n. 3.

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C.7

IL CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO

CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE Il Consiglio di Classe, per l’attribuzione del credito scolastico e del credito formativo, si conforma agli indirizzi deliberati dal Collegio dei Docenti nella seduta del 6 ottobre 2015 e di seguito riportati in estratto. 40) Il Collegio dei Docenti, esaminato il DPR 323/1998 in particolare l’articolo 11, la Legge n. 1/2007, il DM n. 42/2007, il DM 80/2007 e l’OM 92/2007 che regolano l’istituto del “debito formativo”; tenuto conto delle diposizioni di cui al DM 99/2009, preso atto che:

• in base all’articolo 11, comma 1 del DPR n. 323/1998: “il consiglio di classe attribuisce ad ogni alunno che ne sia meritevole, nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni della scuola secondaria di secondo grado, un apposito punteggio per l'andamento degli studi, denominato “credito scolastico”;

• in base all’articolo 11, comma 2 del DPR n. 323/1998: “il punteggio di cui al comma 1 esprime la valutazione del grado di preparazione complessiva raggiunta da ciascun alunno nell'anno scolastico in corso, con riguardo al profitto e tenendo in considerazione anche l'assiduità della frequenza scolastica,[…] l'interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo, alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi”;

• in base all’articolo dall’articolo 8 dell’OM 44/2010 che recita: “1. In considerazione dell’incidenza che hanno le votazioni assegnate per le singole discipline sul punteggio da attribuire quale credito scolastico, e di conseguenza, sul voto finale, i docenti ai fini dell’attribuzione dei voti sia in corso d’anno sia nello scrutinio finale utilizzano l’intera scala decimale di valutazione. 2. L’attribuzione del punteggio, in numeri interi, nell’ambito della banda di oscillazione tiene conto del complesso degli elementi valutativi di cui all’art. 11, comma 2, del DPR n.323/1998”.

In seguito all’introduzione delle modifiche alla tabella A apportate con l’approvazione del DM 99 del 16 dicembre 2009

delibera che

per le classi quinte

a. i Consigli di Classe, nel rispetto della normativa vigente, attribuiscano a ciascun allievo frequentante il triennio conclusivo del corso di studi il punteggio per il credito scolastico collegato alla media dei voti nel rispetto delle fasce di credito previste dalla Tabella A allegata al DM n. 42/2007 e sotto riportata, e che, pertanto, i punteggi attribuiti sulla base delle precedenti tabelle devono essere ricalcolati dal Consiglio di Classe.

b. Parimenti i Consigli di Classe possono attribuire un incremento, per un massimo di un punto, sempre compreso entro il punteggio previsto per le fasce relative alle medie dei voti uguali o inferiori a 8/10 (otto decimi), sulla base dei seguenti criteri:

Valutazione del comportamento nello scrutinio finale uguale a dieci/decimi. Voto finale in Insegnamento della religione Cattolica: ottimo o eccellente. Partecipazione al dialogo educativo secondo quanto rilevato dal Consiglio di Classe in sede di scrutinio

finale utilizzando i seguenti indicatori: o adesione alle proposte formative previste dal PEI e dal POF (ad esempio ritiri mensili, giornate

di vita spirituale, incontri formativi); o partecipazione attiva ed interessata ai viaggi di istruzione, alle uscite didattiche e alle attività

didattiche extracurricolari proposte in orario scolastico. Assiduità nella frequenza scolastica comprovata da un numero di assenze inferiore o uguale al 10%

dei giorni di lezione previsti dal calendario scolastico annuale, salvo casi di malattia o infortunio

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opportunamente documentati. Crediti formativi derivanti da attività coerenti con il corso di studi opportunamente documentate e

presentate in segreteria entro il 15 maggio e valutate dal Consiglio di Classe in sede di scrutinio finale. c. Inoltre i Consigli di Classe potranno attribuire un ulteriore incremento, fino ad un massimo di due punti,

sempre compreso entro il punteggio previsto per la fascia relativa alla media dei voti compresa tra otto/decimi e dieci/decimi in presenza di esiti eccellenti (voto finale nove o dieci decimi) in almeno due discipline del curricolo, esclusa la valutazione del comportamento e di Insegnamento della religione cattolica (cfr. punto b.).

d. In sede di scrutinio finale il Consiglio di Classe potrà attribuire il punteggio di credito scolastico della banda superiore agli allievi che avranno soddisfatto almeno DUE dei criteri sopra determinati.

e. Le modalità e i criteri che i Consigli di Classe seguiranno per deliberare l’ammissione all’Esame di Stato sono gli stessi, per quanto coerenti alla normativa vigente, previsti per lo scrutinio finale delle classi intermedie.

Tabella A allegata al DM n. 99 del 16 dicembre 2009 (valida per le classi quinte) (sostituisce la tabella prevista dall’articolo11, comma 2 del DPR n. 323/1998, così come modificata dal D.M. n.

42/2007).

CREDITO SCOLASTICO PER I CANDIDATI INTERNI

media dei voti credito scolastico (punti)

I anno II anno III anno

M = 6 3-4 3-4 4-5

6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6

7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7

8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8

9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9

NOTA – M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. All'alunno che è stato promosso alla penultima classe o all'ultima classe del corso di studi con un debito formativo, va attribuito il punteggio minimo previsto nella relativa banda di oscillazione della tabella. In caso di accertato superamento del debito formativo riscontrato, il consiglio di classe può integrare in sede di scrutinio finale dell'anno scolastico successivo il punteggio minimo assegnato, nei limiti previsti dalla banda di oscillazione cui appartiene tale punteggio. Nei confronti degli alunni che abbiano saldato nell'ultimo anno di corso i debiti formativi contratti nel terzultimo anno non si procede alla eventuale integrazione del credito scolastico relativo al terzultimo anno. Gli alunni che non abbiano saldato i debiti formativi contratti nel terzultimo e nel penultimo anno di corso non sono ammessi a sostenere l'esame di Stato. Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica, espresso in decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5).

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D

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D.

FIRME DEL PRESIDE E DEI DOCENTI

Il presente documento è condiviso in tutte le sue parti dal Consiglio di Classe.


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