Docente: Dott. Stefano Gazzaniga Argomento: Strumenti di ...Formati principali di file Per uno...

Docente: Dott. Stefano Gazzaniga

Argomento:

Strumenti di sviluppo carta – file

12 / 4 / 2017

Formati principali di file

Windows riconosce il formato dei file in base alla loro estensione.

<nome file>.<estensione>

Tuttavia tale estensione non è attiva di default, ma dobbiamo scegliere noi di renderla visibile.

Esaminiamo i principali tipi di file con cui possiamo dover operare e le estensioni riconosciute in ambiente windows.


.exe .com

Sono veri e propri programmi, file seguibili. Se si ricevono come allegati possono nascondere dei virus.

.bat .cmd

Sequenza di comandi che possono richiamare file eseguibili. Se si ricevono come allegati possono eseguire dei virus.

.js .json etc..

Codice javascript (java). Se si ricevono come allegati possono eseguire dei virus


.doc .docx

File generati dal programma di videoscrittura Word in formato proprietario

.xls .xlsx

File generati dal programma per fogli di calcolo Excel in formato proprietario

.ppt .pptx

File generati dal programma per presentazioni Powepoint in formato proprietario


.odt

File generati da programmi di videoscrittura in formato libero (open document)

.ods

File generati da programmi per fogli in formato libero (open document)

.odp

File generati da programmi per presentazioni in formato libero (open document)


.txt

File di puro testo (senza alcuna formattazione). Usano una serie di caratteri base (di solito ASCII) diffusissimi e sono leggibili da tutti i computer.

.pdf

Il PDF (Portable Document Format) è un formato di file usato per presentare e scambiare documenti in modo affidabile, indipendente dall’elaboratore.

.xml

E’ un file di testo in metalinguaggio per la definizione di linguaggi basati su marcatori


.mp3 .wav

Formati tra i più diffusi per materiale audio

.avi .mp4 .wmv .mov

Formati tra i più diffusi per materiale video

.jpg .bmp .gif .png

Immagini digitali

.htm .html .asp .php

Pagine web statiche e dinamiche


.zip .rar .arj .7z .tar etc..

Sono formati compressi, cioè sono file che ne contengono altri (tipo degli archivi) raggruppati e ridotti in modo da avere una dimensione minore.

Anche questo tipo di file può contenere dei virus

…. attenzione insomma al contenuto.


A volte sembra che un file abbia più estensioni…

fattura.pdf.js

L’estensione che fa fede è sempre l’ultima! In questo caso non è un PDF ma un javascript e può consentire l’esecuzione di un virus!!!


Inoltre, se il pc non visualizza le estensioni dei file, l’esempio precedente (fattura.pdf.js) ci apparirà come

fattura.pdf

traendoci in inganno e, se aperto, facendo eseguire comandi molto probabilmente dannosi.


Infine, se un file presenta alcuna estensione..

(per esempio…) fattura

windows non è in grado di gestirlo, fino a quando:

• rinominiamo il file indicando l’estensione corretta

• specifichiamo quale programma dovrà gestirlo

- Esempio pratico -


Per uno stesso tipo di file, spesso ci sono più programmi in grado di aprirlo ed eseguire operazioni su di esso.

Per esempio i file .doc possono essere aperti da word (microsoft), da writer (apache, suite open office), da writer (suite libre office), etc…

Tuttavia .doc è un formato definito proprietario (anche detto formato chiuso). Questo termine si riferisce a qualsiasi formato di file di cui non siano liberamente fruibili le specifiche tecniche complete.

https://it.wikipedia.org/wiki/Formato_di_file





https://it.wikipedia.org/wiki/Specifica_tecnica




E’ il motivo per cui manipolando questo tipo di file con programmi di terze parti (continuando l’esempio di .doc, con programmi non sviluppati da microsoft) potrebbero esserci alcuni problemi di compatibilità e il documento potrebbe venire visualizzato in modo non corretto.

Per esempio, con formule particolarmente complesse si potrebbero verificare problematiche con i file di tipo foglio di calcolo .xls oppure con la macro.


Per questo motivo è nato il formato

Open Document (ODF)

un formato aperto per file di tipo documento per l'archiviazione e lo scambio di file per la produttività di ufficio, come documenti di testo, fogli di calcolo, diagrammi e presentazioni.

Estensioni: .odt .ods .odp .odg .odb etc…

https://it.wikipedia.org/wiki/Formato_aperto



https://it.wikipedia.org/wiki/Formati_di_file







https://it.wikipedia.org/wiki/Foglio_di_calcolo





Licenze d’uso

Vediamo i principali tipi di licenza con cui i programmi sono distribuiti.

Il software proprietario è prodotto da una azienda e i codici sorgente sono coperti da copyright e segreti (es: windows, word ).

La licenza d’uso EULA (contratto con l’utente finale) è il permesso per l’uso di un prodotto software che l’utente ottiene con l’acquisto. Tali prodotti sono contrassegnati da un numero di serie o Product ID che viene richiesto durante l’installazione sul computer.

Licenze d’uso

Il software open source (per esempio Linux) è un software aperto, cioè il codice sorgente è disponibile e liberamente modificabile.

E’ frutto del lavoro anche a titolo gratuito di migliaia di programmatori che mettono a disposizione le proprie competenze.

L’uso è gratuito e la licenza applicata è la GPL (General Public License). Le opere derivate possono essere distribuite solo sotto gli stessi termini di licenza.

Licenze d’uso

Il software freeware è distribuito liberamente e per esso non è previsto alcun costo per poterlo utilizzare.

Shareware si differenza da freeware per la modalità di distribuzione:

1. gli autori concedono l’uso gratuito per un tempo di prova, terminato il quale pagando all’autore una piccola somma viene sbloccato a tempo indeterminato.

2. gli autori consentono l’utilizzo di una versione del programma limitata; dietro un pagamento vengono attivate le funzionalità complete.

Sia per i programmi freeware che shareware non includono il codice sorgente e non sono modificabili.

Software di produttività personale

Le suite per ufficio (office automation in inglese) indicano un insieme di programmi che permettono di creare documenti di testo, presentazioni, grafici, fogli di calcolo tipicamente ad uso personale destinate al lavoro d'ufficio.

In Italia la suite più diffusa è Microsoft Office. E’ un software proprietario distribuito con licenza EULA (ha un costo).

OpenOffice MS Office Apple iWork WordPerfect

Italia 18 % 81 % 1.5 % 0.9 %


I programmi contenuti nella suite sono i seguenti:

A seconda della versione, alcuni software possono essere inclusi o meno.


Le versioni attualmente in uso vanno da Office 2003, passando per Office 2007, Office 2010, Office 2013 fino a Office 2016 e Office 365 (con integrazione cloud e dietro corrispettivo annuale per l’utilizzo).

La versione 2003 è ormai obsoleta, in quanto non supporta i nuovi formati OPEN XML (i vari .docx .xlsx …etc).

In realtà è stato rilasciato un plug-in per garantire una compatibilità ma non sempre da i risultati attesi.


La versione 2007 oltre a supportare i nuovi formati OPEN XML (i vari .docx .xlsx …etc) per la prima volta permette il salvataggio anche nel formato PDF (previa installazione di un plug-in).

Inoltre tramite gli ultimi aggiornamenti è possibile usare i formati open document.

Purtroppo i nuovi menù sono un po’ confusionari.


La versione 2010 ha portato ad un miglioramento dell’interfaccia, ma le funzioni principali non sono cambiate molto.

Con office 2013 l’interfaccia è cambiata totalmente, al fine di essere fruibili per i nuovi dispostivi con monitor touch (tablet, portatile 2-1 e 360°).

Sono state inoltre introdotte una serie di funzionalità orientate al cloud e al web, con lo scopo di condivisione dei documenti.


Office 2016 è stato invece sviluppato pensando espressamente all’integrazione con windows 10 e sono state introdotte numerose funzionalità per i gruppi di lavoro. L’interfaccia è molto simile a 2013.

Office 365 è invece un «abbonamento» annuale all’uso di office, il costo che è richiesto da diritto ad usare tutti i programmi della suite nell’ultima versione disponibile per un anno.

Office è disponibile per i sistemi operativi microsoft e apple.


Word per Office 2003



Nuovo menù variabile

Accesso al menù file

Software di produttività personale Menù file

(Ora pulsante office)




Menù file Word per Office 2010



Menu File Word per Office 2013

Menu file Word per Office 2016


Le alternative migliori (e gratuite) sono sicuramente Open office e Libre office.

• Nel 1999 Sun Microsystems crea suite d’ufficio alternativa ad Office dal nome OpenOffice.org. Punti di forza erano e restano la possibilità di essere installata su Linux, Windows e Mac, la natura gratuita e la licenza open source.

• Il progetto è andato avanti ben gestito da una comunità di volontari sino a quando Sun Microsystems non è stata acquisita da Oracle (2011). OpenOffice.org diventa “Oracle OpenOffice” non più gratuito e a codice chiuso. Oracle ne abbandonerà lo sviluppo poco dopo.


Nasce così LibreOffice: un gruppo di volontari (che presero il nome di “The Document Foundation), riprese il codice originale di OpenOffice.org e lo sviluppò con licenza open source (differente rispetto all’originale). Diventò subito molto diffuso e la scelta predefinita di molte distribuzioni Linux.

Questo successo ha convinto Oracle a rispolverare Oracle OpenOffice cedendone la gestione alla Apache Foundation. Oracle Openoffice diventò Apache OpenOffice, che oggi è un progetto attivo, gratuito e nuovamente open source. Tuttavia la diffusione non ha più raggiunto i livelli precedenti e soprattutto quella attuale di LibreOffice.


La grossa differenza sta nella licenza:

• LibreOffice può usare liberamente il codice di OpenOffice ed includerne eventuali modifiche apportate

• OpenOffice non può usare il codice di LibreOffice senza ripercussioni, dunque non può includerne modifiche e funzionalità introdotte.


Ovviamente l’interfaccia grafica è differente..

OpenOffice 4


Ovviamente l’interfaccia grafica è differente..

LibreOffice 5


Le funzionalità

• Dal punto di vista delle funzionalità (grazie al tipo di licenza adottata) LibreOffice è una suite sicuramente più ricca rispetto a OpenOffice, vantando un numero di contributi che surclassa quello del concorrente.

• Per esempio su tutti la possibilità di includere font esterni ai documenti non è presente in OpenOffice.

• LibreOffice è inoltre più veloce in avvio, importazione file etc..


La compatibilità

Il confronto OpenOffice vs LibreOffice in questo senso è molto serrato. Entrambi i programmi sono in grado di leggere correttamente i documenti Open Document ma la differenza vera è nella gestione dei file proprietari esterni (primo tra tutti quello verso la suite Microsoft Office).


La compatibilità

Non è possibile quindi individuare un vero vincitore. Ognuno dei due software può comportarsi meglio dell’altro a seconda dei file in formati proprietari che utilizziamo.

Viceversa parlando invece di esportazione LibreOffice è in grado di salvare in modo leggermente migliore i documenti in formati nativi di altre applicazioni.


Gli aggiornamenti

• OpenOffice adotta l’approccio “ci interessa ciò che all’atto pratico è utile all’utente“, dunque meno cura per i dettagli grafici ma più per le funzionalità e per la stabilità.

• LibreOffice, invece, adotta l’approccio “ci interessa ciò che l’utente desidera“, dunque una maggior cura ai dettagli grafici, più funzionalità (a volte anche sperimentali), implementate in diversi rami di sviluppo (fresh e still).


Per via della maggiore diffusione e della visione orientata alla comunità del proprio sviluppo, LibreOffice riceve molti più aggiornamenti e funzionalità nuove rispetto ad OpenOffice, cosa molto apprezzata dagli utilizzatori.

Come anticipato LibreOffice è presente nativamente su parecchie distribuzioni linux, e sicuramente questo è il motivo che ha favorito la diffusione rispetto alla concorrenza.


Gli applicativi presenti in libreOffice e openoffice sono praticamente gli stessi, e anche il nome non è diverso:

Writer: elaborazione testi (alternativa a Word)

Calc: foglio di calcolo (alternativa ad Excel)

Impress: creazione presentazioni (alternativa a Powerpoint)

Draw: programma di grafica


Gli applicativi presenti in libreOffice e openoffice sono praticamente gli stessi, e anche il nome non è diverso:

Base: gestione base dati (alternativa ad Access)

Math: creazione formule matematiche

Charts: creazione di grafici (solo libreOffice)


In italiano sono stati tradotti così…


Set di icone documenti LibreOffice 5


Set di icone documenti OpenOffice 4


Set di icone documenti ODF


In Writer (LibreOffice) la barra dei menù e dei comandi è molto simile a quella delle vecchie versione di Word… ma non possiamo aspettarci ci trovare le stesse funzioni sotto gli stessi menù!


Writer in OpenOffice non è molto diverso...


E’ possibile scaricarli tramite i rispettivi siti internet nella versione adatta per il vostro sistema operativo:

Libre Office

https://it.libreoffice.org/

Open Office

http://www.openoffice.org/it/

Ovviamente in modo completamente gratuito e legale.


















Apple mette a disposizione dei suoi utenti una suite dedicata dal nome iWork con una serie di applicativi utilizzabili da ogni dispositivo (macbook, ipad, etc..) e fortemente legata alla propria piattaforma iCloud per la condivisione dei file.


Accanto a Pages (word processor), Numbers (foglio di calcolo) e Keynote (presentazioni) sono forniti applicativi per la creatività personale:

• iPhoto: ritocco ed elaborazione fotografica

• iMovie: editing video

• GarageBand: editing audio


La suite (disponibile solo sui dispositivi Apple) ovviamente lavora su file in formato proprietario, e ha pesanti limitazioni nell’importazione ed esportazione dei file.

Inoltre il word processor (Pages) ha funzioni limitate se confrontate con le altre soluzioni (anche gratis) viste fino ad ora.

L’interfaccia molto semplice e la condivisione su iCloud possono comunque rendere appetibile questa suite per alcune tipologie di utenti.


L’interfaccia di Pages è molto diversa da quelle in stile barre degli strumenti.

Importare \ Esportare formati

Si parla di importare un file quando cerchiamo di manipolare tale file attraverso un applicativo che ha un formato nativo differente.

Per esempio, quando in un client di posta elettronica andiamo a inserire la nostra rubrica di contatti che abbiamo creato su un file di tipo foglio di calcolo.

Importare \ Esportare formati

Si parla invece di esportare un file quando vogliamo salvare il frutto del nostro lavoro in un formato differente da quello nativo dell’applicativo che stiamo utilizzando.

Per esempio, quando in word (microsoft) cerchiamo di salvare nel formato PDF.

Il formato PDF

Cos’è il PDF?

Il PDF (Portable Document Format) è un formato di file usato per presentare e scambiare documenti in modo affidabile. E’ indipendente dal software, dall'hardware e dal sistema operativo (praticamente ogni elaboratore dispone un programma in grado di aprire file PDF).

Ideato da Adobe, il formato PDF è diventato uno standard aperto incluso nella categoria ISO (International Organization for Standardization).

Il formato PDF

I file PDF possono contenere collegamenti e pulsanti, campi modulo, audio, video e funzionalità di business logic. Inoltre, possono essere firmati elettronicamente e sono facili da visualizzare con software gratuito (es: Acrobat Reader).

Lo scopo della creazione di questo formato e stato quello di permettere a chiunque di acquisire documenti da qualsiasi applicazione, inviare versioni elettroniche di tali documenti visualizzabili e stampabili ovunque.

Il formato PDF

Salvando un documento o un'immagine in formato Adobe PDF, il risultato finale corrisponde esattamente a quanto visualizzato, ed è possibile replicarlo in stampa in ogni momento mantenendone inalterate ogni caratteristica (contenuti, impaginazione, etc..)

Inoltre è possibile proteggere tramite password i propri file PDF per impedire a terzi di effettuare operazioni di copia, modifica, stampa. Questo torna molto utile soprattutto per i fogli di calcolo o i documenti word.

Il formato PDF

Risulta quindi molto più conveniente condividere un documento non destinato a successive elaborazioni da terze parti in formato PDF anziché (per esempio) DOC oppure XLS:

• Il destinatario non potrà effettuare modifiche al contenuto (almeno non in modo semplice..)

• Il destinatario potrà stampare il documento ottenendo una copia IDENTICA all’originale.

Il formato PDF

E’ possibile scansionare documenti cartacei e moduli in formato PDF e ottenere file intelligenti e ricercabili che sono facili da condividere e archiviare.

Questo è possibile grazie alla tecnologia OCR di riconoscimento ottico dei caratteri.

Il PDF è stato anche normato per lo scambio di documenti elettronici per scopi speciali, ad esempio PDF/A per l'archiviazione, PDF/E per la progettazione e PDF/X per la stampa.

Il formato PDF

Insomma l’uso del PDF presenta una serie indiscutibile di vantaggi:

• Gratuito – esistono numerosi reader gratuiti

• Compatibile – ogni dispositivo ha un reader per visualizzarli, conservando inalterate

immagini, font, impaginazione, etc..

• Sicuro – inserendo una password o firmando digitalmente il contenuto

• Semplice – quasi ogni programma può importare \ esportare in PDF. Anche le

fotocopiatrici ormai aprono i PDF.

Il formato PDF

Il programma più diffuso per aprire i file PDF è sicuramente Acrobat Reader gratuito e scaricabile dal sito https://get.adobe.com/it/reader/

E’ disponibile per ambienti windows, macOS, linux, ma anche smartphone android e iOS, etc… La versione attuale in ambiente windows è la DC

https://get.adobe.com/it/reader/








Il formato PDF

Interfaccia Acrobat DC

Pannello Strumenti

Il formato PDF

Altri programmi gratuiti per l’apertura di file PDF sono:

• Foxit Reader – consente di aggiungere, annotazioni, frecce e altri

elementi ai documenti PDF

• Nitro PDF Reader – consente di aggiungere, annotazioni, frecce e altri

elementi ai documenti PDF

• Sumatra PDF Reader (molto essenziale)

Ovviamente ne esistono tanti altri.

Il formato PDF

Visionare, stampare, inviare un PDF è molto semplice e gratis, è ormai chiaro.

Ma come produco un documento in PDF?

In realtà è molto semplice, ma è importante capire la differenza tra due modalità di generazione file PDF:

• una scansione di immagini

• trasformazione di un documento testuale (o nativo)

Il formato PDF

La produzione di PDF da scansione di immagini è quella che comunemente si ottiene tramite digitalizzazione di un documento cartaceo.

Per esempio è la modalità utilizzata quando tramite un fotocopiatore digitalizziamo un documento cartaceo (oppure tramite uno scanner collegato al pc) e lo salviamo direttamente in un file PDF.

Anche se largamente usata, bisogna fare molta attenzione alla procedura impiegata, in quando stiamo lavorando su immagini e non su testi, e il file prodotto potrebbe essere di dimensioni molto elevate.

Il formato PDF

Per questo motivo è molto importante fare attenzione alle impostazioni di digitalizzazione, e in particolare:

• Dimensioni del documento

• Risoluzione – attorno ai 200dpi va solitamente più che bene per i documenti cartacei

• Colore: bianco e nero, scala di grigio o a colori – Non digitalizziamo a colori se il documento non lo è o non ci serve che l’immagine

acquisita sia a colori

• Attivare PDF compresso quando possibile – A fronte di una non eccessiva riduzione della qualità, il PDF acquisito risulta

notevolmente più piccolo

Queste considerazioni sono riferite ovviamente all’acquisizione di documenti cartacei destinate all’invio tramite internet o archiviazione.

Il formato PDF

Il formato PDF

La produzione di un PDF in formato nativo (o testuale) si ottiene quando da un originale in formato digitale esportiamo direttamente il documento in PDF.

Ciò è possibile spesso attraverso le funzioni già integrate nel software in uso (ed in modo gratuito).

LibreOffice e OpenOffice per esempio integrano da sempre questa funzione e ora anche MS Office dalla versione 2007.

Il formato PDF

INTER

ESSAN

TE

Word 2010

Il formato PDF

WRITER 5 (LIBREOFFICE)

Il formato PDF

Di solito i documenti creati con questa modalità sono molto più piccoli di quelli creati con la modalità immagine…

...sempre che non contengano troppe immagini ad elevata qualità inserite nel documento!

Tuttavia è spesso possibile impostare la compressione per le immagini presenti.

Inoltre è possibile effettuare operazioni sui testi e oggetti del PDF con programmi apposti.

Spesso è possibile generare direttamente un documento in formato PDF/A selezionando semplicemente l’opzione.

Il formato PDF

Un’altra modalità per generare PDF è quella di utilizzare una stampante virtuale.

Basta installare un software apposito che crea una stampante virtuale (che fisicamente non esiste) e da qualunque programma inviare in stampa su questa il documento da esportare in PDF.

A quel punto l’interfaccia del programma farà il resto, mostrandovi le opzioni possibili e dove salvare il documento creato.

Il formato PDF

Il formato PDF/A è uno standard internazionale (ISO19005), sottoinsieme dello standard PDF, appositamente pensato per l'archiviazione nel lungo periodo di documenti elettronici.

Tale standard garantisce che il documento sia visualizzabile sempre allo stesso modo, anche a distanza di tempo e con programmi software diversi.

Dalla versione 8 in poi all’apertura di un file acrobat reader segnala automaticamente se il PDF aperto è in formato PDF/A.

Il formato PDF

Due programmi molto diffusi (e gratuiti) che generano PDF con questa modalità sono:

PDF Creator:

http://www.pdfforge.org/pdfcreator

BullZIP PDF (free):

http://www.bullzip.com/products/pdf/info.php#download



















Il formato PDF

Bullzip PDF:

1

2

3

Il formato PDF

Bullzip PDF:

1

2

Il formato PDF

Bullzip PDF:

1

2

3

Il formato PDF

PDF Creator:

Il formato PDF

Esistono programmi in grado di manipolare i file prodotti in PDF (quando non bloccati dall’autore) in vari modi, e ovviamente di produrne in formato nativo.

Le funzionalità più utilizzate sono:

• Modifica di testo e immagini direttamente nei PDF

• Possibilità di creare e compilare moduli

• Conversione PDF immagine in nativi modificabili e ricercabili

• Esportazione di file PDF in Word, Excel e PowerPoint

• Unire diversi file in formato PDF

• Aggiungere o rimuovere pagine da un file PDF

Il formato PDF

Per effettuare queste operazioni, la soluzione di acrobat è acrobat standard ma è un programma che richiede il versamento di un canone mensile.

Si possono trovare anche programmi disponibili per l’acquisto a costi non troppo elevati (attorno ai 100 euro) che effettuano le operazioni precedentemente citate in modo ottimale (per esempio: Nuance Power PDF), soprattutto la conversione da PDF a Word mantenendo i layout delle pagine incluse tabelle, timbri etc..

Il formato PDF

Ovviamente tale conversione può avvenire anche per fogli di calcolo e altri tipi di documenti. La qualità della conversione dipende molto dalla qualità del programma.

Il formato PDF

In alternativa esistono dei piccoli programmi che eseguono alcune delle funzioni citate.

Oppure dei siti internet che dopo aver uploadato il documento su cui operare ci permettono di scaricarlo dopo averlo lavorato.

Per esempio

PDF merge https://www.pdfmerge.com/it/ permette di unire documenti in PDF

Tuttavia queste soluzioni hanno spesso un qualche tipo di limitazione.. numero di file su cui lavorare, numero di pagine, etc…

https://www.pdfmerge.com/it/








Il formato TXT

Un file di testo è un file che contiene solo testo puro, ossia un testo inteso come sequenza di caratteri immediatamente leggibile.

Niente font da scegliere, dimensioni dei caratteri, grassetto o altro.. una semplice sequenza di caratteri uno seguito dall’altro.

E’ possibile aprirlo con qualsiasi elaboratore elettronico in modo nativo (senza che sia necessario installare alcun tipo di programma).

In windows, l’applicativo preposto è Blocco Note. Esistono tuttavia svariati programmi di terze parti che possono svolgere questo compito in ogni ambiente operativo.

Il formato TXT

File XML

E un tipo di file di testo il cui contenuto è però strutturato.

Lo scopo è consentire la rappresentazione di documenti e dati. La sua sintassi rigorosa e al contempo flessibile consente di utilizzarlo nella rappresentazione di dati strutturati anche molto complessi.

E’ utilizzato per i linguaggi di markup (marcatori) composto di istruzioni, definite tag o marcatori, che descrivono la struttura e la forma di un documento.

L'XML consente di creare qualsiasi tag necessario per descrivere i dati e la relativa struttura.

File XML

Ecco un esempio:

<?xml version="1.0"?> <CAT> <NAME>Izzy</NAME> <BREED>Siamese</BREED> <AGE>6</AGE> <ALTERED>yes</ALTERED> <DECLAWED>no</DECLAWED> <LICENSE>Izz138bod</LICENSE> <OWNER>Colin Wilcox</OWNER> </CAT>

Con i tag XML è possibile riconoscere esattamente il tipo di dati esaminati, ad esempio in questo caso i dati fanno riferimento a un gatto ed è possibile individuarne facilmente il nome, l'età e così via. La capacità di creare tag per definire di fatto qualsiasi struttura di dati è ciò che rende questo linguaggio estendibile.

E’ un TAG

File XML

Essendo scritto in formato testo non serve nessun programma particolare per leggerlo (in windows basta blocco note).

Tuttavia essendo spesso complessi per via della strutturazione delle informazioni, esistono programmi gratuiti che ne facilitano la comprensione (per esempio notepad ++).

Questo tipo di file viene utilizzato per la gestione dei metadati.

Ovviamente per poter leggere correttamente le informazioni, è necessario essere a conoscenza dello schema con cui sono archiviate le informazioni, una sorta di chiave di lettura insomma.

File XML

Un esempio di impiego dei file XML è per esempio la fattura elettronica.

File XML

File HTML

HTML (1989) è il principale linguaggio di pubblicazione di pagine Web, oltre che uno strumento sempre più utilizzato per la realizzazione di contenuti e applicazioni mobile.

Dal punto di vesta del contenuto può essere considerato simile ad un file XML, sempre in formato testo puro.

I documenti HTML e XML contengono dati racchiusi tra tag, ma le somiglianze finiscono qui.

In HTML i tag definiscono l'aspetto e la disposizione dei dati, ossia la posizione dei titoli, l'inizio dei paragrafi e così via, mentre in XML definiscono la struttura e il significato dei dati, ossia che cosa rappresentano.

File HTML

Inoltre l'HTML è un gruppo limitato e predefinito di tag condivisi da tutti gli utenti, con funzionalità preposte.

L’elaborazione dei HTML da parte di un browser (chrome, firefox, tc..) consente la visualizzazione delle pagine WEB e dei loro contenuti.

La versione attuale, HTML 5, ha lo scopo di fornire direttamente funzionalità che in precedenza erano fruibili tramite estensioni proprietarie all'esterno dei browser, come Adobe Flash e simili.

https://it.wikipedia.org/wiki/Adobe_Flash



Archivi in formato compresso

I file compressi (o archivi compressi) sono dei file che contengono altri files (uno o più) codificati secondo algoritmi di compressione per diminuire il la loro dimensione.

Consentono quindi anche di raccogliere in un unico file (compresso) uno svariato numero di altri file e cartelle.

E’ utile comprimere i files salvandoli in archivi compressi in molti casi, ma principalmente tale compressione consente di inviare via email un allegato altrimenti pesante o per archiviare dei documenti.

Una volta compressi i file in un archivio, per porteli accedere con i relativi programmi bisogna procedere all’estrazione.


Esistono moltissimi tipi di archivi compressi. Il più diffuso è probabilmente .zip integrato anche nativamente da windows XP in poi.

Altri tipi di programmi creano archivi con estensione 7z, ARJ, RAR, LZH, ISO, CAB, etc..

Esistono programmi specifici per creare e \ o estrarre file dagli archivi compressi, ma ormai quasi tutti i programmi consentono di gestire molti tipi di formati.


Esistono moltissimi tipi di archivi compressi. Il più diffuso è probabilmente .zip integrato anche nativamente da windows XP in poi.

Altri tipi di programmi creano archivi con estensione 7z, ARJ, RAR, LZH, ISO, CAB, etc..

Esistono programmi specifici per creare e \ o estrarre file dagli archivi compressi, ma ormai quasi tutti i programmi consentono di gestire molti tipi di formati.


Due programmi molto diffusi in ambiente windows sono sicuramente winzip…


… e winrar.


Tutti i principali formati sono supportati

File associati a 7zip

Archivi in formato compresso (creazione)

Interfaccia 7zip… sono tutte molto simili

2) Selezionare file \ cartelle da aggiungere all’archivio


E’ possibile inserire una

password per cifrare i file.

In questo modo sarà impossibile accedere ai file senza

conoscere la password.

Via!


In alternativa si può usare il menù contestuale che è molto più comodo (tasto destro del mouse dopo aver selezionati i file \ directory da aggiungere all’archivio)

Oppure..

Archivi in formato compresso (estrazione)

Per estrarre i file da un archivio è invece sufficiente fare doppio click sull’archivio stesso, per vederne il contenuto…


In alternativa si può usare il menù contestuale che è molto più comodo (tasto destro del mouse dopo aver selezionati i file \ directory da aggiungere all’archivio)

Oppure..



I file che possono essere contenuti in un archivio compresso possono essere di ogni tipo, anche eseguibile.

Per questo motivo bisogna prestare molta attenzione a quando si ricevono per posta elettronica, soprattutto alle estensioni dei file in esso contenuti.

Non è aprendo l’archivio che si può contrarre un’infezione informatica, bensì eseguendo i file al suo interno.


In questo caso per esempio, non è possibile vedere le estensioni di tutti i file perché la colonna è troppo stretta… spesso vengono messi nomi lunghi proprio per questo motivo

Impossibile leggere questa estensione…


Allargando la colonna ci accorgiamo che la «fattura» in realtà è un javascript e sicuramente un virus informatico!

Ecco il virus


Un altro programma gratuito è ZipGenius.


Si seleziona nuovo archivio e si seleziona la posizione in cui verrà creato. Subito dopo è possibile inseirre il nome del nuovo archivio.


Il passo successivo è selezionare quali file faranno parte del nuovo archivio.


Se è necessario cifrare l’archivio una volta creato basta selezionare la funzione preposta..

Cifratura archivio


…scegliere l’algoritmo di cifratura richiesto o desiderato…


… e impostare la chiave di cifratura.


Cliccando «avanti» e «procedo» si ottiene il risultato desiderato.


La chiave di cifratura va conservata in un luogo sicuro, diverso da quello in cui verrà mantenuto il file.

In caso di invio telematico, non inviare nello stesso messaggio sia il file cifrato che la chiave di cifratura.


In ambiente macOS è molto diffuso per l’apertura di archivi compressi «the Unarchiver». Per la creazione di file ZIP invece non è necessario alcun software specifico.


Anche in ubuntu il supporto ai file compressi è nativo nel sistema operativo.

Sono comunque disponibili diversi programmi che ne facilitano la gestione con interfacce grafiche ottimizzate.


Anche se è possibile inserire qualsiasi tipo di file in un archivio compresso, non è detto che questo abbia sempre senso oppure che dia sempre il risultato sperato.

E’ necessario capire come prima cosa che esistono due tipi di strategie per effettuare la compressione (riduzione delle dimensioni):

1. Lossless (senza perdita di dati)

2. Lossy (con perdita di dati)


Lossless (senza perdita di dati)

Con questa tecnica vengono eliminate parte delle informazioni che si ripetono (ridondanti) con istruzioni che dicono all’elaboratore come ricomporre il file allo stato precedente la compressione.

I programmi che abbiamo visto fino ad ora usano questa tecnica, cercando di individuare schemi o dati che si ripetono e sostituendoli con parti di codice più leggero.

Questa tecnica da ottimi risultati dal punto di vista del rapporti di compressione quando applicata a file di testo.


Per esempio, la stringa:

aaaaaaaaabhfffjjjjjg

a9bhf3j5g potrebbe essere elaborata come sopra, dove i numeri indicano quante volte la lettera si ripete nella stringa originale.


Lossy (con perdita di dati)

Tecniche lossy trovano ampio utilizzo in ambio multimediale (immagini, audio, video) in quanto questi tipi di contenuti non hanno molti dati ridondanti, e applicare una tecnica lossless darebbe risultati molto scarsi.

Queste tecniche in primo luogo agiscono su parti di informazioni ritenute non necessarie eliminandole.

Ovviamente questo approccio comporta una perdita di dati e quindi di qualità, rendendo impossibile ritornare al file come era in origine.


Per esempio se pensiamo ad un suono, eliminando inizialmente la parte di onda sonora registrabile da un microfono ma non udibile dall’orecchio umano (MP3) e poi regolando la campionatura.


Parlando di immagini l’algoritmo cercherà di individuare il colore predominante in un gruppo di pixel vicini tra loro, che poi sostituirà per quanto possibile alla sfumature limitrofe (JPEG).



Esistono quindi algoritmi specifici per tipologie di dati da comprimere, studiati per ottenere la miglior resa.

Per questo motivo «zippare» un file immagine, audio o video non da praticamente nessun risultato, mentre un file testo diventa di una dimensione esigua.

E anche perché… probabilmente la foto che avete cercato di ridurre era in formato JPG, che è già un formato compresso .

Ovviamente se un file è già stato sottoposto a compressione con un algoritmo specifico (e quindi efficace) per il tipo di file, sottoporlo ad una seconda compressione non ha nessun risultato tangibile (oppure porta ad un’ulteriore perdita di qualità).

Immagini digitali

I principali formati utilizzati per le immagini sono tutti frutto di una elaborazione dell’output grezzo del sensore fotografico che ha acquisito l’immagine (detto anche in formato RAW cioè grezzo).

JPEG è uno dei formati più diffusi. Applica una compressione lossy con perdita di dati e qualità, cercando di rendere la cosa meno percepibile possibile all’occhio umano.

I formati GIF, TIFF, PGN, BMP invece sono di tipo lossless e hanno solitamente una resa in termini di dimensione peggiore di JPEG ma permettono di tornare all’immagine originale.

Immagini digitali

Le immagini vettoriali invece sono frutto di una composizione di linee primitive (linee, punti, archi etc..) e parametri (colore, lunghezza, raggio etc…).

L’immagine viene composta disegnando gli elementi suddetti secondo i parametri forniti.

Queste immagini sono quindi salvate sotto forma di «formula matematica» e per questo solitamente occupano

poco spazio.

Esempio: file DXF (formato per il CAD)

Immagini digitali (riduzione dimensione)

Per ridurre sensibilmente dimensione di un’immagine digitale è quindi necessario che l’immagine venga rielaborata (con perdita di dati e quindi di qualità).

Si può agire riducendone la dimensione (espressa in pixel x pixel) e\o applicando algoritmi specifici come quello utilizzato dal formato JPEG.

Un programma che permette di effettuare il ridimensionamento e conversione di immagini (anche di un elevato numero di immagini automaticamente) in modo semplice e gratuito è:

FastStone Photo Resizer


Vediamone brevemente il funzionamento.

http://www.faststone.org/FSResizerDownload.htm




Lavoriamo su una copia dei file originali. Inseriamo le copie da ridurre in una cartella «immagini grandi» sul desktop


Prepariamo una cartella «immagini piccole» sul desktop


Eseguiamo il programma faststone photo resizer

Andare in opzioni avanzate

Immagini digitali (riduzione dimensione) 1

3

Selezionare Resize e specificare «in percentage» e la percentuale di riduzione desiderata (ed eventualmente altre opzioni…)


Specificare la cartella in cui ci sono le immagini da ridimensionare


Impostare la cartella in cui verranno salvate le nuove immagini di dimensione ridotta e selezionare le immagini da sottoporre all’operazione

3

1


Avviare la conversione ed attendere


Operazione finita. I file sono notevolmente più piccoli.


Proviamo ad aprire le immagini nella cartella «immagini piccole»: molto probabilmente si vedranno ancora abbastanza bene.

Ovviamente la qualità è molto diminuita (si nota subito se ingrandiamo l’immagine) e quindi meglio non usare le immagini ottenute per se la destinazione d’uso è la stampa o il ritocco fotografico.

Tuttavia possono andare molto bene se le immagine devono essere inviate via mail al solo scopo di visione oppure come parti di un documento o presentazione.

Immagini digitali

Tutti i principali sistemi operativi permettono di visualizzare in modo nativo (senza che sia necessario installare altro software) i principali tipi di immagini.

Per quanto riguarda la manipolazione, è invece necessario utilizzare applicativi esterni.

Uno dei prodotti più conosciuti è probabilmente Adobe Photoshop. Disponibile per i SO windows e macOS, e’ un programma molto potente utilizzato soprattutto dai professionisti.

Immagini digitali

Per questi motivi anche il costo è abbastanza elevato, ed attualmente viene distribuito sotto forma di «abbonamento» mensile.

Esistono tuttavia programmi gratuiti che è possibile installare sul proprio computer.

Oppure possiamo utilizzare delle webapp direttamente online, senza installare nulla sul PC. Una nelle più famose è Pixlr Editor (https://pixlr.com/editor/)

Immagini digitali

Pixlr Editor permette di modificare le foto (o creare nuove immagini) attraverso un’interfaccia molto simile a quella di Photoshop.

Consente di caricare immagini dal PC, applicare filtri e modifiche attraverso gli strumenti presenti nelle sue toolbar e salvarle, proprio come un programma normale.

Richiede ovviamente una connessione online ed il plug-in flash player per il browser che state utilizzando.

Immagini digitali

Interfaccia di Pixlr attraverso Chrome

Immagini digitali

Parlando invece di programmi ad uso tradizionale, uno dei migliori (e disponibile per windows, macOS e linux) è sicuramente GIMP (https://www.gimp.org/) gratuito e distribuito sotto licenza GNU.

Gli strumenti di manipolazione di GIMP possono essere raggiunti con Barre degli Strumenti, tramite menù o con finestre di dialogo (che possono essere raggruppate in pannelli). Questi strumenti includono filtri, pennelli oltre a trasformazioni, selezione, livelli di immagine e strumenti per creare maschere.

https://www.gimp.org/








https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Layers_(digital_image_editing)&action=edit&redlink=1





Immagini digitali

E’ insomma uno strumento molto potente, anche compatibile con il formato nativo photoshop (.psd) che permette di effettuare qualsiasi tipo di operazione, dal semplice ritaglio o ridimensionamento alla modifica vera e propria dell’immagine.

Sono supportati moltissimi formati immagine sia in apertura che in salvataggio.

Guide e forum in italiano sono disponibili qui:

https://gimpitalia.it/

Immagini digitali

Formati audio e video

Anche per questo tipo di file, tutti i sistemi operativi moderni offrono applicazioni base che permettono il loro accesso. Tuttavia esistono programmi gratuiti molto più efficienti e compatibili con ogni tipo di formato. Uno dei migliori disponibile su tutte le piattaforme (smartphone compresi) è:

VLC (http://www.videolan.org/vlc/index.it.html)

Programmi versione «portable»

Per alcuni tipi di programmi è possibile trovare versioni «portable», ovvero varianti che non hanno necessità di essere installate sul PC, basta che vengono scaricate ed eseguite.

E’ possibile salvare questi programmi direttamente su chiavette usb allo scopo di avere sempre con se i programmi pronti all’uso, senza necessità di doverli installare sul PC che utilizzerete.

Esistono versioni «portable» per tutte le tipologie di programmi, dalle più comuni come elaboratori di testo o fogli di calcolo, a quelle specifiche per la manutenzione del sistema e ancora a quelle per il fotoritocco.

Programmi versione «portable»

Spesso i programmi «portable» sono raggruppati i suite già pronte, per esempio WinPenPack

http://www.winpenpack.com/main/news.php

Alcuni software molto diffusi sono disponibili in versione «portable» per esempio:

• Firefox

• GIMP

• Libreoffice

• Sumatra

• 7zip

• E tanti altri…



Organizzazione credenziali e password

I servizi online che utilizziamo tutti i giorni sono ormai davvero tanti. Non è più solo posta elettronica ma anche bollette della luce, telefono di casa e cellulare, INPS, facebook, biglietti per treni ed aerei, etc..

Per identificarci ognuno di questi richiede una registrazione al servizio che consentirà l’accesso al servizio previo inserimento di una credenziale informatica composta da «nome utente» e «password».

Ogni servizio ha le proprie modalità per scegliere questi dati, e spesso sono molto diverse tra loro.


Spesso il «nome utente» coincide con la casella email di registrazione (per esempio, facebook) in altri casi viene assegnata dal sistema (una serie di numeri e lettere casuali) oppure è possibile scegliere da soli tra quelli disponibili (non già in uso da altri utenti insomma).

Anche la «password» deve sottostare a specifici vincoli, che possono essere anche molto diversi da un servizio all’altro (numero di caratteri, tipo di caratteri, simboli accettati etc…). Anche la necessità di cambiare la password entro un periodo di tempo prefissato varia da servizio a servizio.

Insomma, un sacco di dati da ricordare!


La tentazione potrebbe essere quella di usare la stessa «password» o gli stessi dati per tutti i servizi.

Tale pratica è fortemente sconsigliata in quanto veramente insicura e metterebbe a rischio tutti i propri dati.

Per fortuna ci sono programmi gratuiti ed accedibili da svariati dispositivi (anche smartphone) che ci aiutano a memorizzare credenziali informatiche in modo organizzato e accessibile in ogni momento. Se ben sfruttati possono essere anche utilizzati per condividere le credenziali di accesso a siti all’intendo di un ufficio.


Uno di questi è keepass (http://keepass.info/) distribuito con licenza GNU.

Le password sono salvate in un archivio criptato con i più sicuri algoritmi di criptazione (AES e Twofish), in modo che nessuno possa avere accesso a quei dati.

E’ possibile creare archivi di password multipli (casa, lavoro, personale, email, banche, etc..).

In fase di creazione di ogni archivio bisognerà scegliere la «password principale» che dovremo ricordare. Essa infatti ci servirà per poter vedere tutte le credenziali inserite all’interno dell’archivio (è insomma la chiave di cifratura dell’archivio).

http://keepass.info/







Gli archivi di password sono semplicemente dei file con estensione .kdbx possono essere copiati e scambiati su penne usb, condivisi su una rete, etc..

Tentando di aprire questi file con un programma adatto, verrà richiesto di inserire la «password principale» e solo in caso di esito positivo si potrà accedere a tutte le credenziali archiviate.

La «password principale» deve essere mantenuta segreta ed essere di una certa complessità.

Per i più timorosi non c’è da preoccuparsi: è possibile stampare l’elenco delle credenziali (incluse le password) da conservare in un luogo sicuro.



Fine

Date post:	07-Sep-2020
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Docente: Dott. Stefano Gazzaniga Argomento: Strumenti di ...Formati principali di file Per uno...

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