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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ETTORE MAJORANA”
BRINDISI
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA
CLASSE 5 BK
INDIRIZZO CHIMICA INDUSTRIALE
a.s. 2013 - 2014
CALO.
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE
“ETTORE MAJORANA”
VIA MONTEBELLO, 11 - BRINDISI
ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL CORSO DI STUDI
(L. 429/97 – D.P.R. 323/98)
DOCUMENTO PREDISPOSTO DAL CONSIGLIO DELLA CLASSE V BK
INDIRIZZO CHIMICO (NUOVI PROGRAMMI)
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
CONTENUTO:
1. Docenti della classe
2. Situazione in ingresso della classe
3. Verifiche effettuate nei confronti degli alunni con debito formativo
4. Attività di approfondimento
5. Criteri di valutazione adottati
6. Informativa generale sulla programmazione della terza prova (con allegati)
7. Attività integrative ed extracurricolari
8. Modalità di valutazione degli apprendimenti
9. Profilo della classe
10. Criteri per l’attribuzione del credito scolastico
11. Tavole consuntive analitiche relative alle seguenti discipline:
Lingua e lettere italiane
Storia
Lingua straniera (Inglese)
Matematica
Economia industriale con elementi di diritto
Chimica fisica e laboratorio
Chimica organica, bio-organica delle fermentazioni e laboratorio
Analisi chimica, elaborazione dati e laboratorio
Tecnologie chimiche industriali, principi autom. E org. Ind.
Educazione fisica
Religione
Allegati: relativi alle prove integrate svolte: N° 1 Simulazione III° Prova Scritta Esami di Stato con
corrispondenti risultati (all. A); n.1 simulazione della I Prova Scritta Esami di Stato con corrispondenti
risultati (all. B).
Brindisi, lì 15 / 05 / 2014
IL PRESIDE
(Prof. Salvatore Giuliano)
1. DOCENTI DELLA CLASSE V SEZ.BK CHIMICO
MATERIE
DOCENTI
Lingua e lettere italiane D'Oria Vita Vittoria
Storia D'Oria Vita Vittoria
Lingua straniera (Inglese) Pluderi Annamaria
Matematica Intini Annachiara
Economia ind.le con elementi di diritto Frassanito Roberto
Chimica Fisica e lab. Fiorentino Giuseppe
Chimica organica, bio-organica delle
fermentazioni e laboratorio
Monti
Colucci
Cosimo
Mariateresa
Tecnologie chimiche industriali, principi autom. E
org. Ind.
Farfalla
Ricciardi
Andrea
Attilio
Analisi chimica, elaborazione dati e laboratorio Monti
Lonoce
Cosimo
Giovanni
Educazione fisica Palmitessa Giulia
Religione Stifanelli Anna
2. SITUAZIONE IN INGRESSO DELLA CLASSE: RISULTATI DELLO SCRUTINIO FINALE DELLA
CLASSE IV BK CHIMICO
MATERIE Valutazione 6 Valutazione 7 Valutazione 8 Valutazione 9 Valutazione10
Con
debito
Senza
debito
Lingua e lettere italiane 1 4 9 1
Storia 2 3 9 1
Lingua straniera(Inglese) 1 3 6 5
Matematica 1 5 4 2 3
Economia industriale con
elementi di diritto 5 3 4 2 1
Chimica Fisica e lab. 5 5 3 2
Chimica organica, bio-
organica delle
fermentazioni e
laboratorio
4 6 5
Tecnologie chimiche,
chimica industriale,
principi autom e org. Ind.
2 4 6 3
Analisi chimica,
elaborazione dati e 6 3 5 1
laboratorio
Educazione fisica 6 2 2 4
Religione 3 12
3. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
LIVELLI
VOTI IN 10’ VOTI IN 15’ GIUDIZI E LORO SIGNIFICATO
Livello basso 3/10 5/15 Del tutto insufficiente.
L’alunno non conosce gli argomenti
proposti. Non ha conseguito le abilità
richieste e mostra di non conoscere gli
elementi base della disciplina.
4/10 6/15 Gravemente insufficiente.
L’alunno conosce in modo
frammentario e superficiale gli
argomenti proposti. Commette gravi
errori e non possiede la logica delle
discipline.
Livello medio basso 5/10 8/15 Insufficiente.
L’alunno conosce in modo non
completo e superficiale gli argomenti
proposti. Ha conseguito alcune abilità
ma non sempre le utilizza in compiti
semplici.
Livello medio 6/10 1
0/15
Sufficiente.
L’alunno conosce gli argomenti
fondamentali, ma non
approfonditamente. Non commette
errori eseguendo compiti semplici.
7/10 11/15 Discreto.
L’alunno conosce e comprende in modo
analitico. Non commette errori ma
imprecisioni.
Livello medio alto 8/10 12/15 Buono.
L’alunno ha padronanza degli
argomenti e non commette errori. Ha
conoscenze autonome e valuta
criticamente i contenuti.
Livello alto 9/10 14/15 Ottimo.
L’alunno si organizza in modo
autonomo in situazioni nuove, con
padronanza e senza errori.
10/10 15/15 Eccellente.
L’alunno non solo dimostra autonomia
e piena padronanza nella conoscenza
dei contenuti, ma li rielabora con
originalità.
4.LE SCHEDE DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PRIMA E SECONDA PROVA SCRITTA E
DEL COLLOQUIO SONO ALLEGATE AL PRESENTE DOCUMENTO.
5. INFORMATIVA GENERALE SULLA PROGRAMMAZIONE DELLA TERZA PROVA (CON ALLEGATI)
Criteri per la progettazione delle prove integrate
Sono state progettate e realizzate simulazioni della terza prova scritta su cinque discipline. Il consiglio di
classe all'unanimità ha scelto di effettuare la prova utilizzando la tipologia mista B+C (quesiti a risposta
aperta e a scelta multipla). La prova ha compreso le discipline presenti all'esame tranne le discipline
presente nelle prime due prove scritte. La simulazione della prova comprendeva 30 quesiti ( n.6 quesiti per
ognuna delle seguenti discipline : storia, chimica organica, analisi chimica, chimica fisica, matematica).
Le griglie della terza prova sono così ripartite:
Punti attribuibili Punti assegnati
Quesiti a risposta
multipla
ESATTA 0,40
ERRATA 0,0
Quesiti a risposta aperta ERRATA 0,0
Incomp. O par. cor. 0,35
Completa 0,70
TEMPO 90 MINUTI
N.ro prove Materie aggregate Tema
1 (All.A)
Storia
Analisi chimica
Chimica fisica
Chimica organica
Matematica
Argomenti svolti fino alla data della prova
6. ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICOLARI:
1. Partecipazione al gruppo sportivo.
2. Giornata dell’orientamento : accoglienza dei genitori e degli alunni delle classi III media e II
Industriale con esposizione di alcune esperienze di laboratorio di microbiologia e analisi tecnica.
3. Partecipazione Olimpiadi della Chimica , alunno Buongiorno.
4. Progetto RIESCI
5. Orientamento: incontro con esperti dell’Università per informazioni sulle varie facoltà.
6. Partecipazione al piano di emergenza e sicurezza: illustrazione del piano di emergenza e di
evacuazione.
7. Incontro con i coordinatori dell’AVIS.
8. Incontro con i rappresentanti delle forze armate.
9. Viaggio di istruzione a Barcellona .
10. Convegno sulla imprenditoria giovanile.
7.MODALITA’ DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
E’ stato ritenuto opportuno verificare il lavoro svolto sia durante che alla fine di ogni quadrimestre (
verifiche formative e sommative ) con interrogazioni orali, perché risultano uno strumento insostituibile per
registrare la presenza del processo di feedback, e con prove scritte, grafiche e scrittografiche ( test, esercizi,
problemi, saggi, relazioni, ecc… ), perché offrono allo studente la possibilità di rielaborare in modo critico
e personale l’argomento studiato, dimostrando le conoscenze e le competenze cui è pervenuto e le abilità
possedute.
Profilo della classe V BK
La classe è composta da 15 studenti, 9 alunni e 6 alunne provenienti dalla 4 BK .
All'inizio del triennio la classe si presentava eterogenea nella preparazione di base e nella
fisionomia del gruppo sia per la diversa provenienza degli studenti, alcuni dei quali demotivati
verso l' apprendimento e con la preparazione di base talvolta lacunosa.
Nel corso dei primi due anni risultava molto numerosa evidenziando problemi sul piano didattico e
disciplinare perciò alla fine del quarto anno risultava molto decimata permettendo così una serena
conclusione del corso di studi.
Occorre dire che non sempre c'è stata una continuità didattica in alcune discipline, specialmente
per matematica infatti si sono avvicendati tre docenti. Alla fine del triennio la
classe risultava molto partecipativa verso gli obblighi e gli impegni scolastici.
Pertanto la classe presenta un buon grafo di affiatamento e una coesione interna che sono stati
consolidati sul piano delle relazioni sociali, dall'attitudine al dialogo e alla collaborazione che
contraddistingue tutti gli alunni.
Sul piano del rendimento a conclusione del triennio le conoscenze risultano essere nel complesso
discrete per alcuni, le abilità, le competenze e le conoscenze risultano complete, per altri corrette e
adeguate ,ognuno in riferimento alle proprie peculiarità. I docenti hanno svolto il loro lavoro
mirando alla formazione e culturale dell'allievo e allo sviluppo del senso critico e di responsabilità
avviandolo a scelte professionali e lavorative autonome.
Le metodologie didattiche prevalentemente usate dai docenti, i quali si sono sforzati di coinvolgere
sempre tutto il gruppo classe nel discorso educativo sono state lezioni frontali, colloqui disciplinari
e interdisciplinari, attività di laboratorio e lavoro di gruppo. L'attività didattica è stata svolta usando
libri di testo, materiale vario e multimediale ed è stata valutata con continue verifiche in itinere e
sommative.
Gli strumenti di valutazione sono stati elaborati scritti, relazioni di esperienze di laboratorio,
questionari a risposta aperta colloqui, presentazione in powerpoint .
8. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
Il credito scolastico per l’anno scolastico 2013 – 2014 è attribuito in base alla tabella E annessa al
regolamento attuativo degli esami di stato, tenuto conto del punteggio già assegnato per il terzo e quarto
anno di corso e fatta salva eventuale integrazione per gli studenti che hanno saldato precedentemente debito
formativo. Il voto di profitto di ciascuna disciplina è riferito, oltre che all’esito delle prove, anche
all’assiduità della frequenza scolastica, all’interesse e all’impegno nella partecipazione al dialogo
educativo e alle attività complementari ed integrative.
Le esperienze documentate che danno accesso al credito formativo sono valutate con punti 0,1 o 0,2 in
ragione della coerenza con l’indirizzo di studi e con quanto previsto dal P.O.F e fino al punteggio massimo
previsto per la banda di oscillazione corrispondente alla media dei voti.
9. TAVOLE CONSUNTIVE ANALITICHE UNA PER CIASCUNA DISCIPLINA
SEGUONO
TAVOLE ANALITICHE DELLE SINGOLE DISCIPLINE;
ALLEGATI.
TAVOLA CONSUNTIVA ANALITICA
Materia: lingua e letteratura italiana
Docente: Prof. Vita D’Oria
Libro di testo adottato: Marta Sambugar – Gabriella Salà “Gaot+” ed. La Nuova Italia Vol.3
Ore di lezione effettuate fino al 15 maggio 2014 n° 84 ore su n°102 ore previste
Obiettivi raggiunti
-Rafforzamento delle competenze linguistiche.
-Utilizzazione di metodi e strumenti di analisi di testi letterari
-Conoscenza del patrimonio letterario italiano dell' 800 e del '900
-Saper redigere un testo personale sottoforma di saggio breve, articolo di giornale, lettera e recensione.
Conoscenze
-Conoscenza delle linee fondamentali della letteratura del ‘800 e del ‘900
-Conoscenza dei generi letterari, poesia, prosa ,romanzo e teatro.
Competenze
-Comprensione delle strutture proprie dei generi letterari
CONTENUTI:
-Primo ‘800
G. Leopardi: vita, opere e pensiero.
Esegesi: L’Infinito; Alla luna; La ginestra.
Da Zibaldone di pensieri: Il piacere, l’indefinito, la noia.
Da Operette Morali: dialogo della natura e un islandese.
-Secondo ‘800:
G. Verga: vita, opere e tematiche
Da Vita dei campi: “La lupa”
Da Novelle rusticane: “La roba”
Da I Malavoglia: cap.1 e 2
-Simbolismo
Charles Baudeleaire “L'albatro”, “Corrispondenze”
-Decadentismo
G. Pascoli: Vita, opere e poetica.
Esegesi: Lavandare, Novembre, Il gelsomino Notturno, Arano, Il Fanciullino e la poetica pascoliana
G. D’ Annunzio: vita, opere, poetica
Esegesi: La pioggia nel pineto
Da Il piacere: l’ attesa dell’amante.
-Il teatro pirandelliano
L. Pirandello: vita, produzione e tematiche
Letture: “ Il treno ha fischiato”
Da Il fu Mattia Pascal: “Adriano Meis e la sua ombra”, “Davanti allo specchio”
-Primo ‘900
I. Svevo: vita, produzione, tematiche
Trama e contenuti da: “Una vita”, “La coscienza di Zeno”.
-Cenni su autori minori del secondo ‘900
-Le correnti dell’ Ermetismo
G. Ungaretti: vita, opere e poetica
Esegesi: Veglia, Fratelli, Soldati, San Martino del Carso, La madre, L’ isola, I fiumi.
E. Montale: vita, opere e poetica.
Esegesi: Meriggiare pallido e assorto,
Spesso il male di vivere ho incontrato, Non chiederci la parola, Ho sceso, dandoti braccio
S. Quasimodo: vita, opere e poetica.
Esegesi: Alle fronde dei salici, Giorno dopo giorno, Uomo del mio tempo.
U. Saba: vita, opere e poetica.
Esegesi: La capra, Trieste, Ulisse.
-Divina commedia – Paradiso
Struttura cantica, lettura, analisi, scelta antologica di alcuni canti:( I- III- VI)
DOCENTE ALUNNI
DATA
METODI
Lezioni frontali
Esercitazioni
laboratorio
Lavori di
gruppo
Altro
X
X
X
STRUMENTI
Libri di testo Materiale
didattico
docente
Computer,
software, CD
Altro
X
X
X
STRUMENTI
VERIFICA
Prove scritte
(saggi-relazioni)
Colloqui Prove
strutturate
Altro
X
X
X
Materia: Storia
Docente: Prof. Vita D’Oria
Libro di testo adottato: Brancati- Pagliarani Nuovo dialogo con la storia ed. nuova Italia vol. 3
Ore di lezione effettuate fino al 15 maggio 2014: n° 62 ore su n° ore previste
TAVOLA CONSUNTIVA ANALITICA
Obiettivi raggiunti
-Esporre fatti e questioni relativi
agli eventi storici del passato.
-Individuare nei fatti storici del
passato la chiave di lettura del
presente.
-Promuovere la conoscenza
storica e civica.
Conoscenze (sapere)
-Conoscenza sistematica dei fatti
storici.
-Sapersi orientare e stabilire le
sequenze.
Competenze(saper fare)
-Capacità di distinguere i fattori
che determinano un evento
storico.
-Capacità di operare confronti tra
fenomeni storici a livello
nazionale e internazionale.
DOCENTE ALUNNI
DATA
CONTENUTI:
- L’ Europa di fine ‘800
- L’ età giolittiana
- La crisi dell’ equilibrio europeo e la I guerra mondiale
- L’ Europa e il mondo dopo il Primo conflitto
- L’ avvento del Fascismo
- L’ età dei totalitarismi
- Il Secondo conflitto mondiale
- Il mondo bipolare
- Scenari mondiali tra XX e XXI secolo
RELAZIONE ITALIANO-STORIA 5BK
Tutti gli alunni hanno partecipato in modo adeguato alle attività dimostrandosi disponibili ad un
lavoro attento e partecipativo in classe; inoltre un efficace metodo di lavoro gradualmente acquisito
nel corso degli anni ha consentito a tutti di raggiungere buoni risultati. Pertanto, il quadro delle
conoscenze, abilità e competenze, pur nel variare per attitudine e interesse delle singole
individualità è da ritenersi soddisfacente.
Brindisi, 15 Maggio 2014 Il docente
Relazione finale e programma svolto classe 5BK
Premessa
L’insegnamento della chimica negli istituti tecnici si sviluppa tra biennio e triennio.
Nel biennio viene trattata la chimica di base con le conoscenze minime che ogni cittadino deve possedere
per potersi orientare nella complessità media quotidiana della nostra società.
Nel triennio viene trattata la chimica e le tecnologie dei sistemi produttivi con particolare attenzione per
quelle attinenti all’indirizzo di studio scelto.
Nel primo anno del corso ordinario l’allievo acquisisce le basi della chimica generale, nel secondo della
chimica inorganica, delle molecole, delle trasformazioni chimiche, dei bilanci materiali.
Nel triennio si studiano le proprietà e caratteristiche dei principali materiali e processi tecnologici
trasformativi materiali ed energetici con i fenomeni chimici e fisici che li regolano.
Scopo di questa relazione e’ rendicontare l’anno scolastico condotto in relazione agli obiettivi programmati.
Obiettivi formativi, conoscenza ed abilità
Obiettivi generali dei corsi di chimica nel biennio
Il risultato degli obiettivi, vengono individuati come segue:
Obiettivo Livello acquisito
Concetto di scienza e tecnologia, definizioni e finalità
Concetto di metodo sperimentale e sviluppo dell’abilità di esaminare situazioni, fatti e
fenomeni riconoscendo analogie e differenze con senso critico e capacità propositiva
Capacità di riconoscere i problemi e di prospettarne le relative soluzioni attraverso le
operazioni manuali e logico-matematiche
Acquisizione dei linguaggi specifici, per comunicare in maniera adeguata le conoscenze
acquisite;
Comprensione del rapporto tra progresso scientifico, tecnologico e l’evoluzione della
società nei suoi aspetti storici, economici e ambientali;
Obiettivi specifici del triennio
Secondo quanto previsto dal vigente sistema di riordino degli istituti tecnici, si schematizza di seguito con
l’Allegato 1, la mappa delle conoscenze e abilità suddivise in unità didattiche (UD) costituenti le competenze
che gli studenti hanno mediamente acquisito al termine dell’anno.
Conoscenza ed abilità nell’ambito dei parametri e le indagini chimico-fisiche
Conoscenza ed utilizzo dei fattori chimici e meccanici che determinano e influenzano l’impiego dei materiali
in particolare negli impianti e nei prodotti;
Conoscenze di base per la progettazione dei materiali, degli impianti e processi tecnologici, abilità nella
progettazione composta da relazioni tecnico descrittive, calcoli e disegni;
Gli obiettivi sono stati raggiunti con le ore effettive a disposizione, ottenute detraendo le festivita’ e gli
impegni extradidattici fuori dalla disponibilità del docente, da quelle previste idealmente all’inizio dell’anno
scolastico.
Strategie dell’attività didattica
Per il conseguimento dei suddetti obiettivi sono state usate le seguenti strategie metodologiche didattiche:
esposizione gli argomenti con chiarezza e semplicità, facendo riferimenti ad esperienze comuni della
quotidianità;
partecipazione diretta ed indiretta nell’osservazione di fatti sperimentali attraverso esperienza di
laboratorio chimico e/o informatico con software ed audiovisivi;
visite guidate ad impianti ed aziende presenti nella zona;
sensibilizzazione ad un maggiore rispetto per l’ambiente;
dimostrazione delle interconnessioni con le altre discipline;
trasferimento del metodo generale per la risoluzione dei problemi;
stimolazione di senso critico individuale e costruzione della propria conoscenza ed abilità attraverso la
ricerca su fonti anche diverse dal testo adottato.
Valutazione
Per la valutazione sono state considerati il livello di conoscenze e le abilità come, la capacità di descrizione
dei fatti sperimentali attraverso relazioni scritte, uso di modelli matematici, discussioni verbali; di questi sono
stati misurati: livello di completezza delle conoscenze acquisite in relazione al programma svolto, abilità nella
discussione e di impostazione delle risoluzioni di problemi con metodo logico-matematico.
Per la valutazione intermedia e finale si e’ anche tenuto conto del profitto e dell’impegno, nel tempo.
Situazione di partenza
La valutazione dello stato iniziale ha determinato la necessità di ripetere conoscenze di base già oggetto
degli anni scolastici precedenti, oltre a verificarne le relative abilità.
E’ stato necessario, altresì reimpostare e talvolta costruire una metodologia di studio, atta a sviluppare
nello studente l’abilità nella progettazione, nella gestione e selezione dei contenuti in modo autonomo e
senso critico.
Verifiche
Oltre alle discussioni verbali, intese come discussione di contenuti tratti dalle lezioni, testi ed anche auto-
selezionati, sono state utilizzate anche verifiche scritte sotto forma di problemi, questionari e test.
Di seguito una tabella riassuntiva delle verifiche effettuate nell’anno scolastico, tenuto conto delle
simulazioni d’esame che sono state concentrate nell’ultima settimana delle attività didattiche secondo una
strategia di full immersion preparatorio all’esame di stato.
Scritto-grafiche Discussioni Simulazione d’esame
3 5 3
Considerazioni conclusive di fine anno sulla classe
Le difficoltà riscontrate all’inizio dell’anno e dovute agli anni pregressi nella materia sono state in maggior
parte superate, il danno residuo consiste nella mancata opportunità di maturazione delle conoscenze ed abilità
ad un livello maggiormente professionale.
Complessivamente la classe ha dimostrato buona capacità organizzativa nei lavori di gruppo e nello studio
collettivo, una forte ambizione nella qualità dei risultati.
ALLEGATO 1
CONOSCENZE ABILITA
Tecnologie chimiche industriali III parte
U.D.0 Ripasso dei concetti base acquisiti nei corsi
precedenti
3. Grandezze fisiche principali e derivate,
unità di misura, multipli e sottomultipli
4. Operazioni unitarie dei corsi di impianti
chimici 1 e 2 Bilanci materiali
5. Trasformazioni dello stato di aggregazione
per energia termica e meccanica
6. Impostazione e calcolo numerico
di apparati semplici
7. Calcoli legati alle quantità nei
composti omogenei
(%vv,%pp,%PP) ed eterogenei
(p/V)
8. Bilanci materiali ed energetici
applicati
U.D.1 Acque
9. Qualità delle acque ed uso
10. Processi di pretrattamento
11. Impieghi ed usi industriali
12. Processi di post-trattamento e cenni di
impatto ambientale
13. Descrizione attraverso relazioni
tecniche dei processi
14. dimensionamento di massima e
disegno a norma dei principali
processi di trattamento
U.D.2 Processi estrattivi ed operazioni unitarie
15. Miscele L_L (Distillazione, Estrazione con
solvente)
16. Miscele G_L (Assorbimento e Stripping)
17. Miscele S_L (Estrazione con solvente)
18. Controlli automatici
19. Descrizione, dimensionamento di
massima e disegno a norma delle
operazioni unitarie
U.D.3 Petrolio
20. Proprietà e caratteristiche qualitative del
petrolio
21. Processi trasformativi del petrolio grezzo
ed impatto ambientale
22. Descrizione attraverso relazioni
tecniche dei processi
23. dimensionamento di massima e
disegno a norma dei principali
processi di trattamento
U.D.4 Polimeri sintetici
24. Proprietà e caratteristiche qualitative dei
polimeri sintetici
25. Impieghi ed usi dei polimeri sintetici
26. Processi produttivi e tecniche di
polimerizzazione
27. Descrizione attraverso relazioni
tecniche dei processi
28. dimensionamento di massima e
disegno a norma dei principali
processi di trattamento
Brindisi __/__/2014 Letto e confermato
Alunno________________________ Alunno________________________
Alunno________________________ Docente________________________
Relazione finale classe 5 BK
A.S. 2013-14
Lingua inglese
Prof Pluderi Annamaria
- Situazione iniziale e progresso della classe nel terzo e quarto anno
La classe è costituita da elementi capaci, volenterosi e motivati; infatti nel corso del triennio questo
gruppo ha manifestato sempre lo stesso interesse, lo stesso impegno e la stessa partecipazione che è
stata, nella quasi totalità, costruttiva ed appropriata. Il comportamento è stato sempre corretto.
- Situazione iniziale e progressi della classe nell’anno in corso
Anche in quest’ultimo anno scolastico la maggior parte ha mantenuto costanti il ritmo di studio,
l’impegno e l’interesse per la disciplina. Questo ha favorito l’acquisizione di una competenza
comunicativa accettabile e di una discreta autonomia interpretativa. Gli obiettivi in termini di
conoscenze e competenze sono stati raggiunti.
- Svolgimento del programma
Il programma è stato svolto in maniera regolare.
- Scelte metodologiche e motivazioni
L’approccio funzionale-comunicativo ha permesso di migliorare le capacità espressive,
comunicative, cognitive e di potenziare le capacità di osservazione, analisi, sintesi, nel contesto
dell’area cognitiva. Hanno imparato a comprendere il testo, ad organizzare idee e nuclei essenziali,
a rispondere a domande e questionari riguardanti argomenti di carattere specifico, a fare riflessioni.
Il metodo usato si è articolato nei seguenti momenti:ricerca, lettura, comprensione ed analisi dei
nuclei essenziali del testo preso in esame e sintesi dei concetti.
- Giudizio complessivo sui risultati ottenuti dalla classe
Il giudizio complessivo può considerarsi più che discreto. Gli obiettivi fissati sono stati raggiunti in
maniera soddisfacente attraverso il metodo funzionale-comunicativo. La verifica
dell’apprendimento si è svolta attraverso verifiche orali, scritte, questionari a scelta multipla, vero-
falso e risposta aperta.
- Criteri di valutazione
Nel valutare si considerano l’efficacia dell’esposizione, l’uso delle fonti, la pertinenza delle
osservazioni, la correttezza linguistica. La valutazione finale rappresenta la sintesi fra i risultati
delle prove, il progresso maggiore o minore rispetto al livello di partenza e tutti gli elementi utili
che emergono dal comportamento generale: partecipazione, impegno ed interesse.
Programma Lingua Inglese
Dal testo Chemistry in Action Loescher
Unit 3
Micro- organisms
Water
English for Chemisty
- The microscope - Wine fermentation and must
- Oil and petroleum - Olive oil
.
Materia: Matematica Docente: Prof. Intini Anna Chiara
Ore di lezione effettuate fino al 15/05/2014 n. 75 Obiettivi raggiunti
Utilizzare gli strumenti
matematici per la risoluzione
di problemi
Riesaminare e sistemare
logicamente le conoscenze
via via acquisite.
Usare correttamente il
linguaggio specifico.
Sapere
I grafici delle funzioni elementari
Le proprietà di una funzione
Gli intorni di un punto
Il limite finito o infinito di una
funzione
e la sua interpretazione grafica
I teoremi sui limiti e i limiti
notevoli
La continuità di una funzione in
un punto
e in un intervallo
I punti di discontinuità di una
funzione
La derivata di una funzione in un
punto
L’interpretazione geometrica
della
derivata in un punto
La funzione derivata e le derivate
successive
La continuità e la derivabilità
Le derivate delle funzioni
potenza, logaritmo,esponenziale e
delle funzioni goniometriche
I teoremi di Lagrange, Rolle e
Cauchy e la regola di De
L’Hospital
I punti stazionari, a tangente
verticale, angolosi
I massimi e i minimi relativi e
assoluti
La concavità e i punti di flesso
Gli asintoti
La primitiva di una funzione
L’integrale indefinito e le sue
proprietà
Conoscere i metodi di
integrazione
Conoscere la formula di Newton-
Leibniz
Saper fare Studiare il campo di esistenza, il segno,
la parità o disparità
Tracciare i grafici di funzioni
utilizzando le trasformazioni
geometriche
Stabilire se una funzione è invertibile,
crescente o decrescente, periodica
Utilizzare la definizione per la verifica
di limite finito o infinito.
Applicare i teoremi sui limiti
Stabilire la continuità di una funzione
Classificare i punti di discontinuità
Utilizzare i teoremi sulle funzioni
continue
Applicare i limiti notevoli al calcolo di
limiti di forme indeterminate
Determinare gli asintoti
Calcolare la derivata in un punto
applicando la definizione
Calcolare la derivata della somma, del
prodotto, del quoziente, della potenza
di una funzione
Calcolare la derivata di una funzione
composta
Determinare la tangente al grafico di
una funzione in un punto
Verificare se i teoremi sono applicabili
Determinare il punto(o i punti) previsti
dai teoremi
Calcolare i limiti mediante la regola di
De L’Hospital
Determinare gli intervalli in cui una
funzione è crescente o decrescente e i
punti di massimo o di minimo
Studiare la concavità di una funzione e
i punti di flesso
Dalla descrizione di proprietà
particolari di una funzione riconoscere
caratteristiche della sua espressione
analitica e viceversa
Risolvere in maniera approssimata
un’equazione
Calcolare le primitive delle funzioni
elementari
Calcolare un integrale indefinito per
decomposizione in somma, per
sostituzione, per parti
Calcolare l’integrale di funzioni
razionali fratte.
Saper determinare l’area di una
superficie piana.
CONTENUTI
Funzioni
Funzioni: Classificazione e determinazione del loro insieme di
esistenza .
Limiti delle funzioni
Esame dei punti in cui la funzione perde di significato.
Definizione di limite finito per x che tende ad un valore finito
" " " infinito " " " " " " " "
" " " finito " " " " " infinito
" " " infinito " " " " " “
Verifiche dell'esattezza dei limiti facendo uso della definizione relativa.
Teoremi generali sui limiti (enunciati).
Funzioni continue
Funzioni continue.
Le operazioni sui limiti
Il calcolo dei limiti e le forme indeterminate
I limiti notevoli
Gli asintoti
I teoremi sulle funzioni continue
Punti di discontinuità.
La derivata di una funzione
La derivata di una funzione
Le derivata fondamentali
I teoremi sul calcolo delle derivate
La derivata di una funzione composta
La retta tangente al grafico di una funzione
I teoremi del calcolo differenziale
Il teorema di Rolle
Il teorema di Lagrange
Le funzioni crescenti e decrescenti e le derivate
Il teorema di Cauchy
Il teorema di De L'Hospital
I massimi, i minimi e i flessi
La ricerca dei massimi, dei minimi e dei flessi orizzontali con lo studio del segno
della derivata prima
La ricerca dei flessi con lo studio del segno della derivata seconda
Lo studio delle funzioni
Lo studio di funzioni di vario tipo
Gli integrali
Le primitive di una funzione.
Le proprietà dell’integrale indefinito.
L’integrazione delle funzioni elementari.
L’integrazione di una funzione la cui primitiva è una funzione
composta
L’integrazione per sostituzione (semplici casi)
L’integrazione per parti (semplici casi)
L’integrale definito e il calcolo delle aree di figure piane (approccio
intuitivo e calcolo di aree mediante procedimento di simulazione di
esercizi guida.
METODI
Lezioni frontali
Esercitazioni
laboratorio
Lavori di gruppo Altro
x
STRUMENTI
Libri di testo Materiale
didattico docente
Computer,
software
Altro
x
x
x
STRUMENTI
VERIFICA
Prove scritte
(saggi-relazioni)
Colloqui Prove strutturate Altro
x
x
x
RELAZIONE
La classe è stata disponibile al dialogo e al confronto e ha partecipato con interesse e collaborazione collaborazione
fattiva all’attività didattica anche se solo pochi alunni sono stati in grado di arricchire l'esperienza in classe
mediante contributi personali alla discussione.
Dal punto di vista della preparazione di base, la classe è rimasta molto eterogenea. Il lavoro svolto è frutto di una
situazione determinata dal fatto che la classe ha ogni anno cambiato l’insegnante di matematica e questo non ha
consentito alla classe l’acquisizione di un metodo di indagine e di lavoro che doveva crescere di anno in anno. Chi
aveva lacune nel primo anno, ha continuato ad averne in seguito, continuando ad accumulare vuoti sempre più
incolmabili. La maggior parte degli alunni, quindi, si è presentata con strumenti algebrici quasi inesistenti e con un
senso di sfiducia sulle possibilità di capire questa materia. Nonostante ciò le lezioni non hanno perso in rigore e
qualità, ricorrendo spesso anche ad un approccio intuitivo e soprattutto facendo richiami a prerequisiti spesso da
(ri)costruire. Il grande lavoro dedicato al superamento dei limiti della classe è stato sempre accompagnato da un
tentativo di raggiungere obiettivi un po’ più ambiziosi che contribuissero ad una crescita metodologica e culturale,
ottenendo però successi molto parziali.
Con questo panorama, la quantità di programma svolto è apparentemente scarno e non soddisfa le direttive ministeriali,
ma per questi alunni è invece un programma notevole.
All’interno del gruppo solo qualcuno ha acquisito una buona conoscenza dei contenuti proposti, ma
quasi tutti hanno tentato di apprendere quanto più possibile nonostante le numerose fragilità prima
esposte abbiano reso le loro conoscenze poco radicate.
RELAZIONE FINALE ECONOMIA INDUSTRIALE ED ELEMENTI DI DIRITTO CLASSE V BK A.S.2013-2014 Prof Roberto Frassanito
La classe, all’inizio dell’anno evidenziava una preparazione di base nel complesso sufficiente. Sin dall’inizio dell’anno scolastico la classe ha partecipato al dialogo educativo con responsabilità ed
interesse e ciò ha consentito di approfondire in modo adeguato gli argomenti oggetto di studio. Una piccola parte della scolaresca, agevolata da una migliore conoscenza dei contenuti di base, si è
impegnata in modo continuo ed, oltre ad apprendere gli argomenti trattati, ha sviluppato in maniera apprezzabile capacità di elaborazione personale e critica dei temi proposti.
Alla fine dell’anno scolastico la classe ha raggiunto una preparazione complessivamente accettabile ed adeguata agli obiettivi che erano stati prefissati tenendo conto della situazione di partenza.
Brindisi, 15 maggio 2014 Prof. Roberto Frassanito
TAVOLA ANALITICA V BK A.S. 2013-2014
Materia: Economia industriale ed elem.di diritto Docente: prof. Frassanito Roberto
Testi:- Biozzi Zagrebelsky “Problem Solving Economia Industriale ed Elementi di Diritto – Le Monnier
Scuola- Approfondimenti e materiali in fotocopia
Ore di lezione settimanali effettuate 2 ore
Obiettivi raggiunti.
Integrazione delle conoscenze
giuridico-
economiche,interpretare i
fenomeni del sistema
industriale,affrontare dinamiche
che caratterizzano la gestione
delle imprese
Conoscenze (sapere)
-sistema economico aziendale e le sue
dinamiche.
-gestione e problematiche relative
Competenze (saper fare) –
Capacità
Individuare le varie funzione
aziendali, il ruolo e
l'interdipendenza.
Identificare le correlazioni tra
attività gestionali e ambiente in
cui opera.
Identificare le fondamentali
condizioni di equilibrio
aziendale e le procedure di
controllo
Contenuti
1) L'IMPRENDITORE E L'IMPRESA
1) Il diritto commerciale - L'imprenditore
2) Le categorie di imprenditori
3) Lo statuto dell'imprenditore commerciale
4) La capacità all'esercizio dell'impresa
5) Gli ausiliari dell'imprenditore
6) L'impresa familiare
7) L'azienda
2) LE SOCIETA'
1) Le società come impresa collettiva
2) Il contratto di società
3) L'autonomia patrimoniale
4) Società di persone e società di capitali : analogie e
differenze
5) Le società di persone
6) Le società per azioni (Spa) : caratteri generali
7) Gli organi sociali della Spa
8) Il bilancio della Spa. Lo scioglimento
9) Le altre società di capitali
10) Le cooperative e le mutue assicurazioni
11) IL FALLIMENTO E LE ALTRE PROCEDURE CONCORSUALI
12) Generalità
3) IL RAPPORTO DI LAVORO
1) Lavoro subordinato e lavoro autonomo
2) Il diritto del lavoro e le sue fonti normative
3) Il diritto della retribuzione
4) Il diritto di sindacato
5) Il diritto di sciopero
6) La costituzione del rapporto di lavoro
7) La durata del rapporto di lavoro
8) I contratti di formazione
9) Lo svolgimento del rapporto di lavoro
10) Lavoro femminile e minorile
11) L'estinzione del rapporto di lavoro: il licenziamento
12) I licenziamenti collettivi e la Cassa Integrazione
13) La legislazione sociale
4) L'ATTIVITA' PRODUTTIVA
1) ) Le scelte dell'imprenditore
2) Fattori produttivi e produttività
3) Il profitto
4) Rendimenti di scala
5) Il finanziamento degli investimenti
6) La scissione fra proprietà e gestione
5) FORME E STRUTTURA DEL MERCATO
1) Definizione
2) La concorrenza perfetta
3) Il monopolio
4) Equilibrio dell'impresa in concorrenza e in monopolio
5) Differenze tra concorrenza e monopolio
6) Altre forme di mercato
7) Caratteristiche del mercato
8) La concentrazione
9) Le barriere all'entrata
10) La differenzazione dei prodotti
6) LA PRODUZIONE E L'AZIENDA
1) La produzione come attività di trasformazione
2) L'azienda e le sue caratteristiche
3) Gli obiettivi dell'azienda
4) L'economia aziendale
5) La classificazione dell'azienda
6) I limiti delle classificazioni
7) L'azienda come sistema
8) Il sistema economico
9) I sottosistemi aziendali
10) La gestione dell'azienda
11) Costo, ricavo e reddito
12) Il risultato economico della gestione
7) TITOLI DI CREDITO
1) I titoli di credito in generale: funzioni e
caratteristiche
2) La cambiale
3) L’assegno
4) Il protesto e l’azione cambiaria
8) IL MERCATO DEL CREDITO
1) Il mercato monetario e il mercato finanziario
2) Le banche e le loro funzioni
9) LA BORSA VALORI
1) Le azioni
2) Le obbligazioni
3) I titoli di Stato
Brindisi 15 maggio 2014
Metodi
Lezioni frontali Esercitazioni
laboratorio
Lavori di gruppo Altro
Strumenti
Libri di testo
Materiale didattico
docente
Computer, software,
Web
Altro
Strumenti
verifica
Prove scritte
(saggi - relazioni)
Colloqui Prove strutturate Altro
Brindisi 15 maggio 2014
Prof. Roberto Frassanito
TAVOLA CONSUNTIVA ANALITICA
Materia: Analisi chimica Docenti: Prof. MONTI COSIMO –COLUCCIA MARIA
TERESA
Libro di testo adottato:Elementi di analisi chimica strumentale- Cozzi-Protti Ruaro- Ed. Zanichelli
Ore di lezione effettuate fino al 14/05/2014 n. 213 ore su n 224 previste
Obiettivi raggiunti
Valutare le principali
tecniche di analisi
quali-quantitativa,
strumentali e non, sotto
i diversi aspetti
applicativi.
Acquisire le necessarie
abilità applicative.
Valutare ed elaborare i
dati raccolti.
Imparare la corretta
metodologia per la
stesura di una relazione
scientifica.
Essere in grado di
analizzare un processo
analitico sia negli
aspetti decisionali sia
nelle interconnessioni
con altre discipline.
Conoscenze(sapere)
Conoscere i principi teorici delle
diverse tecniche di separazione
cromatografica.
Conoscere i dispositivi
sperimentali relativi alle
applicazioni cromatografiche.
Conoscere la problematica
relativa all’errore nella rilevazione
dei dati sperimentali.
Conoscere la composizione di
massima delle sostanze analizzate.
Conoscere il principio del metodo
dei parametri determinati.
Competenze (saper fare) -
capacità
Trattare il campione con gli
opportuni reagenti e
apparecchiature.
Scegliere la tecnica analitica
in funzione dei risultati
richiesti, in termini di
precisione, accuratezza ed
economicità.
Eseguire l’analisi
nell’ambito delle norme di
sicurezza e di rispetto
dell’ambiente, nonché sulla
base delle necessarie
operazioni di controllo sugli
strumenti utilizzati.
Elaborare e presentare i dati
analitici.
CONTENUTI
1. Metodi cromatografici. Principi teorici generali. Meccanismi di
separazione: assorbimento ripartizione, esclusione, scambio ionico.
Classificazione dei metodi cromatografici. Cromatografia su carta e
su strato sottile. Generalità sulla cromatografia su colonna.
Gascromatografia: colonne, iniettori, rivelatori, equazione di van
Deemter-Jones, piatti teorici, fattore di risoluzione, temperatura
programmata, analisi qualitativa e quantitativa. HPLC : pompe,
colonne, rivelatori, fase fissa, fase mobile, gradiente di eluizione.
2. Fotometria di famma in emissione e in assorbimento. LA
FIAMMA. Caratteristiche generali. Atomizzazione, eccitazione,
diseccitazione e ionizzazione. Bruciatori. FOTOMETRIA DI
FIAMMA IN EMISSIONE. Strumentazione, analisi quantitativa e
interferenze. ASSORBIMENTO ATOMICO. Sorgenti luminose,
monocromatore e schemi strumentali, metodi di analisi.
MICROFORNO DI GRAFITE. Principio di funzionamento, curve
di incenerimento e atomizzazione, caratteristiche e prestazioni.
3. Il processo analitico come sequenza decisionale inserita in un
approccio sistemico. Inquadramento del problema da un punto di
vista non solo strettamente chimico, ma anche merceologico,
legislativo, ambientale, ecc. Scelta della tecnica analitica ritenuta
più adatta, in base a criteri di precisione, tempo, economicità, ecc.
Scelta del metodo di misura. Campionamento, trattamento ed
eventuale attacco del campione. Esecuzione dell’analisi.
Interpretazione ed elaborazione dei dati analitici al fine di esprimere
una valutazione sul campione in esame, anche in relazione, per
quanto possibile, agli aspetti giuridici e normativi. Presentazione dei
risultati.
4. Teoria della misura ed elaborazione dati. Accuratezza.
Precisione. Rapporto S/N. Sensibilità. Limite di rivelabilità e di
dosabilità. Statistica applicata all’elaborazione dati. Distribuzione di
frequenza e probabilità. Distribuzione di Gauss, distribuzione “ t “
di Student, distribuzione F di Snedecor. Parametri statistici
univariati. Espressione dei risultati e limiti di fiducia. Scarto dei
risultati anomali. Confronto di medie e varianze. Analisi statistica
bivariata. Correlazione. Regressione lineare. Interpolazione. Metodo
dei minimi quadrati. Applicazione alle curve di risposta strumentali
5. Problematica generale dell’analisi. Esame comparativo delle
diverse tecniche a disposizione per l’analisi e criteri di scelta.
Confronto tra i possibili metodi di misura e criteri di scelta.
Campionamento: criteri principali. Correlazione fra diversi
parametri analitici e in vista della presentazione dei dati e
dell’eventuale giudizio sul campione.
6. Parte speciale. Acqua: classificazione, cenni di legislazione,
campionamento, analisi delle acque potabile e acque di scarico.
Parametri analizzati: pH, conduttività, residuo fisso, durezza (totale,
calcica, magnesiaca, permanente e temporanea), ossidabilità,
alcalinità ( carbonati, bicarbonati e ione idrossido) nitriti,
ammoniaca, fosfati. Parametri descritti sommariamente ma non
determinati COD e BOD. Sostanze grasse: costituzione e analisi
dell’olio d’oliva. Parametri analizzati: densità relativa, indice di
rifrazione, grado di acidità, numero di saponificazione, numero di
perossidi, parametri spettrofotometrici. Parametri descritti
sommariamente ma non determinati: analisi gascromatografica degli
acidi grassi. Determinazione dell’umidità e del contenuto di olio
nella sansa. Vino: Vinificazione, composizione, pratiche enologiche
e analisi. Parametri analizzati: grado alcolico (per distillazione ed
ebulliometrico), acidità volatile, totale e fissa, zuccheri riduttori,
anidride solforosa(libera, totale e combinata), ceneri, alcalinità delle
ceneri, estratto secco (metodo indiretto). Mosto: composizione.
Parametri analizzati: densità, grado zuccherino (metodo
densimetrico e rifrattometrico), acidità totale titolabile.
NOTA: Gli argomenti di cui ai punti 4 e 6 non rientrano nel quadro di
in una trattazione organica dei contenuti esplicitati, anche perché non
riscontrabile nel libro di testo in adozione, ma sono stati affrontati,
quando si è presentata l’occasione, nell’ambito dello svolgimento delle
attività pratiche di laboratorio.
METODI
Lezioni frontali
Esercitazioni
laboratorio
Lavori di gruppo Altro
X
X
X
STRUMENTI
Libri di testo Materiale
didattico docente
Computer,
software, CD
Altro
X
X
X
STRUMENTI
VERIFICA
Prove scritte
(saggi-relazioni)
Colloqui Prove strutturate Altro
X
X
X
GLI ALUNNI I DOCENTI
DATA 14 maggio 2014
TAVOLA CONSUNTIVA ANALITICA
Materia: Chimica fisica Docente: Prof. Fiorentino Giuseppe
Libro adottato: Chimica fisica -Volume III- Pasquetto Patrone - Ed. Masson
Ore di lezione effettuate fino al 15/5/2014 n.75 ore
Obiettivi raggiunti
Prevedere con sufficiente
ragionevolezza lo sviluppo
più probabile delle reazioni
chimiche.
Analizzare i processi chimici
di equilibrio sulla base di
considerazioni
termodinamiche e cinetiche.
Individuare le
interconnessioni con le altre
discipline dell’area chimica.
Conoscenze(sapere)
Conoscere i principi della
termodinamica.
Conoscere le funzioni
termodinamiche principali.
Conoscere le relazioni che
regolano gli equilibri
chimici in funzione delle
variazioni di energia libera.
Conoscere le relazioni che
regolano gli equilibri tra le
fasi di un sistema formato
da un solo componente.
Conoscere i fattori
fondamentali che
influenzano una reazione
chimica.
Conoscere le teorie
interpretative della cinetica
chimica e della catalisi
enzimatica.
Competenze (saper fare) -
capacità
Utilizzare in chiave
esplicativa e previsionale i
principali concetti di
termodinamica.
Considerare tutti gli aspetti
che influenzano la velocità di
una reazione anche in
relazione ad un processo
industriale.
CONTENUTI
Termodinamica. Secondo principio. Rendimento delle macchine
termiche e ciclo di Carnot. Ugualianza di Clausius ed Entropia.
Processi irreversibili. Terzo principio.
Funzione di Gibbs ed equilibri. Energia libera. Energia libera e
lavoro utile. Condizioni termodinamiche per l’equilibrio chimico.
Relazione tra energia libera, entalpia ed entropia in una reazione.
Calcolo della variazione di energia libera di una reazione.
L’affinità chimica delle sostanze. Energia libera molare standard
di formazione. Energia libera ed energia libera standard dei
sistemi materiali. Attività e coefficiente di attività. Potenziale
chimico. Equazione di Van’t Hoff. Isobara di Van’t Hoff.
Equazione di Clapeyron. Equazione di Clausius-Clapeyron.
Equilibri tra fasi condensate.
Cinetica chimica. Concetti fondamentali sulle reazioni chimiche.
Velocità delle reazioni. Legge della velocità. Equazione cinetica
delle reazioni del primo ordine. Tempo di dimezzamento.
Reazioni di ordine zero. Reazioni del secondo ordine.
Molecolarità e meccanismo di reazione. Cinetica dei sistemi
complessi di reazioni. Teoria degli urti molecolari. Velocità di
reazione e temperatura. Equazione di Arrhenius. Teoria del
complesso attivato. Catalizzatori. Caratteristiche generali della
catalisi. Catalisi omogenea ed eterogenea. Catalisi negativa.
Catalisi enzimatica. Equazione di Michaelis-Menten. Inibizione
competitiva e non competitiva. Trasformazione di energia chimica in energia elettrica. La pila
Daniell. Potenziale di elettrodo. Potenziale di diffusione. Aspetti
termodinamici. Equazione di Nernst. Misura del potenziale relativo
dell’elettrodo. Tipi di elettrodi. Potenziali standard di
ossidoriduzione. Calcolo della fem. Calcolo della costante di
equilibrio di una reazione. Elettrodi di riferimento e di misura.
Misura della fem di una pila. Ponte di Poggendorff.
METODI
Lezioni frontali
Esercitazioni
laboratorio
Lavori di gruppo Altro
STRUMENTI
Libri di testo Materiale
didattico docente
Computer,
software, CD
Altro
STRUMENTI
VERIFICA
Prove scritte
(saggi-relazioni)
Colloqui Prove strutturate Altro
NOTE:
DATA 15 MAGGIO 2014 FIRMA
TAVOLA CONSUNTIVA ANALITICA
Materia: Chimica organica bioorganica e ferm. Docenti: Prof. Monti Cosimo,
Coluccia Maria Teresa Libro adottato:Biotecnologie e chimica delle fermentazioni- Tagliaferri Grande- Ed Zanichelli
Ore di lezione effettuate fino al 14/5/2014 n.85 ore su n.92 previste
Obiettivi raggiunti
Definire le principali
caratteristiche
funzionali dei
microrganismi
impiegati nei processi
fermentativi industriali.
Descrivere i processi di
fermentazione
evidenziando i passaggi
cruciali e pianificando i
controlli dei principali
parametri.
Individuare le
interconnessione con le
altre discipline dell’area
chimica.
Conoscenze(sapere)
Conoscere le principali
strutture cellulari.
Conoscere l’influenza
dei fattori che regolano
lo sviluppo microbico.
Conoscere la struttura
del DNA e i passaggi
fondamentali della
sintesi proteica.
Conoscere i principali
processi microbici di
interesse industriale e
alimentare.
Competenze (saper fare) -
capacità
Considerare i principali
fattori che influenzano i
processi di
fermentazione
industriali.
Preparare, nei casi di
più generale
applicazione, il terreno
colturale adatto alla
crescita dei
microrganismi.
CONTENUTI
1. Il regno dei protisti e la struttura dei microrganismi:
cellula eucariota, cellula procariota. Struttura e
composizione chimica della parete cellulare dei
microrganismi procarioti.
2. Moltiplicazione dei microrganismi e fattori che
influenzano lo sviluppo microbico: temperatura, pH,
pressione osmotica, ecc.. Terreni e sostanze nutritive
che influenzano la crescita dei microrganismi.
3. Respirazione e fermentazione dei microbi:
respirazione aerobica e anaerobica, fermentazione, O2
disciolto e CO2 disciolta e loro influenza nel
metabolismo. Cenni di ingegneria genetica: il DNA, il
codice genetico, la biosintesi delle proteine, le
mutazioni microbiche e le ricombinazioni.
4. Processi microbici di interesse industriale ed
alimentare: lieviti e fattori che ne influenzano lo
sviluppo, chimismo della fermentazione alcolica e
metanica. Esempi di produzione: il vino, la birra,
l’alcool etilico, l’acido lattico, l’acido citrico.
Depurazione delle acque per via aerobica e
anaerobica.
5. Funghi: ciclo riproduttivo dei funghi e classificazione,
condizioni per la crescita miceliare, processo di
produzione degli antibiotici, produzione della
penicillina.
METODI
Lezioni frontali
Esercitazioni
laboratorio
Lavori di gruppo Altro
X
X
X
STRUMENTI
Libri di testo Materiale
didattico docente
Computer,
software, CD
Altro
X
X
STRUMENTI
VERIFICA
Prove scritte
(saggi-relazioni)
Colloqui Prove strutturate Altro
X
X
NOTE:
DATA 14 MAGGIO 2014 FIRMA
TAVOLA CONSUNTIVA ANALITICA
Materia: EDUCAZIONE FISICA Docente: Prof.Palmitessa Giulia
Libro di testo adottato: Praticamente Sport
Ore di lezione effettuate fino al 15/5/2014 n.50 ore su n. 68 ore previste
Obiettivi raggiunti
Acquisizione del valore della
corporeità e dei percorsi
effettuati per il miglioramento
delle capacità come forza ,
velocità, destrezza.
Consolidamento del carattere,
sviluppo della socialità e del
senso civico.
Conoscenze(sapere)
Acquisizione del linguaggio del
corpo e dello sport in genere.
Conoscenze delle caratteristiche
tecniche , tattiche e
metodologiche dei vari sport.
Conoscenze delle metodiche di
primo soccorso, elementi di
base di una sana
alimentazione, gli effetti
dannosi dell'utilizzo di
sostanze dopanti, del fumo e
delle droghe.
Conoscenza delle patologie legate
alla carenza di movimento.
Competenze (saper fare) - Capacità
Gli alunni hanno acquisito la
capacità di realizzare attività
finalizzate trasferibili
all’esterno della scuola nel
lavoro, nel tempo libero, come
salvaguardia della salute, in
ambienti diversificati nel
rispetto delle regole, degli altri
e dell'ambiente.
CONTENUTI
Potenziamento fisiologico attraverso attività in regime aerobico ed
anaerobico, corsa di resistenza.
Esercizi di potenziamento muscolare a corpo libero ed ai grandi attrezzi
(spalliera- parallele- ecc.)
Esercizi di rilassamento ed allungamento muscolare.
Conoscenza e pratica di attività sportive.
Tecnica della corsa, salto in alto, salto in lungo, getto del peso.
Fondamentali di pallacanestro, pallavolo, calcio, tennis
tavolo,pallatamburello, badminton, scacchi, dama.
Cenni di anatomia e fisiologia.
Il primo soccorso.
Le malattie ipocinetiche: prevenzione delle patologie legate alla carenza
di movimento.
Educazione stradale.
METODI
Lezioni frontali
Esercitazioni
laboratorio
Lavori di
gruppo
Altro
STRUMENTI
Libri di testo Materiale
didattico
docente
Computer,
software, CD
Altro
Palestra e
attrezzi grandi
e piccoli
Palestra
esterna
STRUMENTI
VERIFICA
Prove scritte
(saggi-relazioni)
Colloqui Prove
strutturate
Altro
Test ed
esercitazioni
pratiche
NOTE:
GLI ALUNNI IL DOCENTE
DATA 15 maggio 2014
RELAZIONE EDUCAZIONE FISICA
CLASSE 5BK
La classe 5BK, durante l’intero anno scolastico, ha partecipato attivamente al dialogo educativo in modo
continuo e costruttivo.
Ogni alunno secondo le proprie attitudini e capacità, ha dimostrato una crescita ed un miglioramento dal
punto di vista motorio ed una conoscenza dei principi di base per uno stile di vita sano e per la prevenzione
di diverse patologie dovute alla carenza di movimento.
Gli alunni si sono sempre comportati in modo corretto, ed hanno risposto con entusiasmo ed impegno a tutte
le attività loro proposte.
Il profitto è mediamente buono.
La docente
Giulia Palmitessa
TAVOLA CONSUNTIVA ANALITICA DELLA CLASSE 5ª SEZ. BK
MATERIA: RELIGIONE CATTOLICA
DOCENTE: Prof. ssa STIFANELLI ANNA MARIA
ANNO SCOLASTICO: 2013/2014 TEMPI
Tempi previsti dai programmi ministeriali: 28
- Ore settimanali: 1 ora
- Ore effettive di lezione: 30
QUADRO DEL PROFITTO DELLA CLASSE 5° SEZ. AK
Partecipazione al dialogo: ottimo
Attitudine alla disciplina: ottimo
Interesse per la disciplina: ottimo
Impegno nello studio: ottimo
Metodo di studio: ottimo
METODOLOGIE E STRATEGIE DIDATTICHE PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI
Si è cercato di individuare una metodologia didattica che rispondesse alle caratteristiche degli alunni per promuovere
la loro attenzione, il loro interesse e la loro partecipazione in classe alle tematiche oggetto della disciplina.
E’ stato fatto ricorso ad una lezione mirata al coinvolgimento degli alunni in discussioni e dibattiti sulle varie
tematiche, cercando di suscitare il loro interesse e di sollecitare il confronto di posizioni, opinioni ed interpretazioni
diverse.
SUSSIDI DIDATTICI
L’attività didattica – educativa è stata arricchita con l’utilizzo di:
- Libri di testo: Tutti i colori della vita di L. Solinas
- Schemi ed appunti personali
Lezioni frontali Esercitazioni Lavori di gruppo Altro
Laboratorio
METODI
si no si no si no si no
Libri di testo Materiale didattico Computer, software, Altro
docente CD
STRUMENTI
si no si no si no si no
Prove scritte Colloqui Prove strutturate Altro
( saggi – relazioni )
STRUMENTI
VERIFICA
Si no si no si no si no
BLOCCHI TEMATICI
CONOSCENZE
COMPETENZE
CAPACITA’
L’UOMO: SCELTA DI
VITA
La concezione cristiano-
cattolica del matrimonio
e della famiglia; scelte di
vita, vocazione,
professione.
L’identità del
cristianesimo in
riferimento ai suoi
documenti fondanti e
all’evento centrale della
nascita, morte e
risurrezione di Gesù
Cristo.
Sviluppare un maturo
senso critico e un
personale progetto di
vita,riflettendo sulla
propria identità nel
confronto con il
messaggio
cristiano,aperto
all’esercizio della
giustizia e della
solidarietà in un contesto
multiculturale.
Motivare, in un contesto
multiculturale, le proprie
scelte di vita
confrontandole con la
visione cristiana nel
quadro di un dialogo
aperto, libero e
costruttivo.
L’ARTE DI AMARE DI
E. FROMM
E’ l’amore un’arte?
La teoria dell’amore.
Amore: la risposta al
problema dell’esistenza
umana. I diversi tipi di
amore nella nostra
esistenza (affetto, filìa,
eros, agàpe)
Comprendere che
l’amore è un’esperienza
personale che richiede
disciplina, riflessione,
pazienza, superamento
del proprio narcisismo,
fiducia negli altri,
maturità.
Vivere l’affettività come
esperienza insostituibile
per il benessere nostro e
degli altri. Imparare a
guardarsi “dentro”per non
essere estranei a se stessi
e agli altri. Riconoscere i
nostri pregi e lavorare per
migliorare i nostri difetti.
SOCIETA’ E
RELIGIONE
Ruolo della religione
nella società
contemporanea:
secolarizzazione,
pluralismo, nuovi
fermenti religiosi e
globalizzazione.
Cogliere la presenza e
l’incidenza del
Cristianesimo nelle
trasformazioni storiche
prodotte dalla cultura
umanistica, scientifica e
tecnologica.
Individuare la visione
cristiana della vita umana
e il suo fine ultimo, in un
confronto aperto con
quello di altre religioni e
sistemi di pensiero.
Riconoscere al rilievo
morale delle azioni umane
con particolare
riferimento alle relazioni
interpersonali, alla vita
pubblica e allo sviluppo
scientifico e tecnologico.
PENSIERI
CONTEMPORANEI
Il Concilio Ecumenico
Vaticano II come evento
fondamentale per la vita
della Chiesa nel mondo
contemporaneo.
Il magistero della Chiesa
su aspetti della realtà
sociale, economica,
tecnologica.
Utilizzare
consapevolmente le fonti
autentiche del
Cristianesimo,
interpretandone
correttamente i contenuti
nel quadro di un
confronto aperto ai
contributi della cultura
scientifico-tecnologica
Usare e interpretare
correttamente e
criticamente le fonti
autentiche della tradizione
cristiano-cattolica.
Riconoscere il valore
delle relazioni
interpersonali e
dell’affettività e la lettura
che ne dà il
Cristianesimo.
Brindisi, 15 Maggio 2014 IL DOCENTE
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE“ETTORE MAJORANA”
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A.S. 2013/2014
3ª PROVA 5BK
TIPOLOGIA: mista (B + C )
NUMERO QUESITI: 30
PUNTEGGIO: 15 punti max
DURATA DELLA PROVA: 90 minuti
Il punteggio sarà attribuito nel seguente modo:
RISPOSTA CHIUSA:
29. Risposta errata o non data: punti 0
30. Risposta esatta: punti 0,40
RISPOSTA APERTA: Risposta errata o non data: punti 0
Risposta incompleta
o parzialmente corretta punti 0,35
Risposta completa punti 0,70
N.B.
NON SONO AMMESSE CORREZIONI NELLA RISPOSTA CHIUSA.
Lo spostamento decimale, nella valutazione finale, è adeguato come segue:
da 0,1 a 0,4 al numero intero precedente
da 0,5 a 0,9 al numero intero successivo
NON È CONSENTITO L’USO DEL DIZIONARIO.-
ALUNNO/A
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CHIMICA FISICA
1) Che valore assume l’energia libera nelle condizioni date quando il sistema
si trova all’equilibrio?
□ ΔG > 0
□ ΔG < 0
□ ΔG = 0
□ ΔG = 1
2) Quale è la formulazione corretta dell’equazione di van’t Hoff?
□ 2
ln
RP
H
dP
kd p
□ 2
ln
RT
H
dP
kd p
□ 2
ln
RT
H
dT
kd p
□ 2
log
RT
H
dT
kd p
3) Quale è la combinazione giusta dei segni di entalpia ed entropia per cui
una reazione risulta sicuramente non spontanea ad una determinata
temperatura.
□ ΔH > 0 e ΔS > 0
□ ΔH > 0 e ΔS < 0
□ ΔH < 0 e ΔS < 0
□ ΔH < 0 e ΔS > 0
4) Indicare quale tra le seguenti espressioni rappresenta una reazione del
secondo ordine
□ 2BAkv
□ BAkv2
□ 30BAkv
□ BAkv
5) Ricavare l’equazione cinetica per le reazioni del primo ordine
6) Spiegare brevemente cosa è il potenziale di un elettrodo e come viene
valutato il potenziale staandard
MATEMATICA
1) Quale tra le seguenti affermazioni è vera
A. la funzione y= ha una discontinuità di terza specie in x=1
B. le funzioni f(x)= e g(x)= hanno lo stesso dominio
C. la funzione g(x)= ha asintoti verticali
D. 2
1
1
1lim
21
x
x
x
2) Il limite x
xsen
x
3lim
0 vale:
A. 3
1
B. 1 C. 3 D.
3) La D )2( 34
xsen è:
A. )6(cos 24
x
B. )6(4 23 xsen
C. 2333 6)2(cos)2(4 xxxsen
D. 233 6)2(cos4 xx
4) La funzione y f x è derivabile in un intorno completo di 2. Come deve essere la
derivata prima affinché 2 sia un punto di flesso a tangente orizzontale?
A. Sempre positiva o sempre negativa
B. 0f x per 2x , 2 0f , 0f x per 2x
C. 0 xf per 2x , 2 0f , 0f x per 2x .
D. 02 f e il segno della derivata prima deve essere lo stesso per ogni x diverso
da 2 dell’intorno
5) Calcola il seguente limite, facendo uso del teorema di De L’Hospital.
xx
x
x 2ln
lnlim
20
6) Trova i punti di massimo e di minimo relativo per la seguente funzione, determinando gli
eventuali punti di flesso.
32
1
3
1 23 xxy
ANALISI
Quale dei seguenti dispositivi viene utilizzato negli spettrofotometri per assorbimento atomico?
a) Cuvette di vetro.
b) Lampade al tungsteno.
c) Lampade a catodo cavo.
d) Cellette di alogenuri alcalini.
A quale distribuzione fanno riferimento i limiti fiduciali?
1) Gauss.
2) T di Student.
3) F di Snedecor.
4) Distribuzione normale.
Quale delle seguenti operazioni viene eseguita nella determinazione del grado alcolico del vino usando il
metodo della distillazione?
1) Estrazione con solvente.
2) Separazione cromatografia.
3) Misura della densità.
4) Titolazione volumetrica.
Quale dei seguenti fattori influenza l’ossidabilità dell’acqua?
1) Il contenuto di ioni calcio e magnesio.
2) Il contenuto di sostanze organiche.
3) Il contenuto di sostanze minerali in genere.
4) Nessuna delle risposte precedenti.
1) Quali tipi di colonne si possono utilizzare in gascromatografia? Che caratteristiche hanno? (max 5
righe)
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2) Descrivi sinteticamente la composizione degli oli. (max 5 righe)
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CHIMICA ORGANICA
1) Che forma hanno i batteri definiti bacilli?
a) A sfera.
b) A cilindro.
c) A virgola
d) A spirale
2) Quali sono i batteri psicrofili?
a) Quelli che crescono a temperature alte.
b) Quelli che crescono a temperature medie.
c) Quelli che crescono a temperature basse.
d) Quelli che crescono in presenza di piccole quantità di ossigeno.
3) Nei processi fermentativi l’accettore finale di idrogeni ed elettroni è rappresentato da:
a) ossigeno;
b) ammoniaca;
c) solfato;
d) un composto organico.
4) Quale dei seguenti composti non è presente nella struttura del DNA?
a) Ribosio
b) Fosfato
c) Guanina
d) Timina.
5) Cosa sono le mutazioni?(max 5 righe)
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6) Come si produce il malto necessario per la produzione della birra?(max 5 righe)
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STORIA
1. Il “Patto Gentiloni” può essere definito come:
a) Un accordo elettorale del primo Novecento tra cattolici e liberali;
b) Un accordo elettorale del secondo dopoguerra tra formazioni di centro e di sinistra;
c) Un’intesa tra imprenditori e sindacati;
d) Un’alleanza militare tra Italia e Francia;
2. Giacomo Matteotti era :
a) Un ministro del Partito Popolare;
b) Un deputato socialista;
c) Un militante comunista;
d) Un anarchico.
3. Il Piano Dawes venne seguito, pochi anni dopo il suo varo, da un’altra serie di aiuti economici a favore
della Germania, aiuti che vanno sotto il nome di:
a) Piano Marshall;
b) Piano Young;
c) Piano Schlieffen;
d) Piano Vanoni.
4. Le elezioni italiane del 18 Aprile 1948 registrano la schiacciante vittoria della:
a) DC;
b) Del Fronte Popolare;
c) Del PCI;
d) Del PSLI.
5. Quali furono le tappe dell’ascesa di Hitler? | 5 righe|
6. In che cosa consiste l’Operazione Barbarossa intrapresa da Hitler nel Giugno 1941? | 5 righe |
MISURAZIONE E VALUTAZIONE TERZA PROVA
ALUNNO/A_________________________________________
DISCIPLINE
PUNTI
Matematica
Chimica analisi
Chimica organica
Chimica Fisica
Storia
PUNTEGGIO TOTALE