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Documento del Consiglio di classe della 5sez. B Chimica · Formazione sulla sicurezza nei luoghi di...

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Documento del Consiglio di classe della 5 sez. B Chimica articolazione Chimica e Materiali

2

Indice pag. 2

Composizione del Consiglio di classe pag. 3

Presentazione del corso e quadro orario pag. 4

Composizione e profilo della classe pag. 5

Attività integrative curricolari ed extra curricolari pag. 5

Preparazione all’esame di stato; interventi di recupero pag. 7

Metodologie utilizzate pag. 8

Risorse strumentali pag. 8

Strumenti di verifica e criteri di valutazione pag. 9

Livello di preparazione della classe e programma di Italiano pag. 10

Livello di preparazione della classe e programma di storia pag. 15

Livello di preparazione della classe e programma di Inglese pag. 19

Livello di preparazione della classe e programma di Matematica pag. 22

Livello di preparazione della classe e programma di Chimica analitica e

strumentale

pag. 28

Livello di preparazione della classe e programma di Tecnologie chimiche e

industriali

pag. 32

Livello di preparazione della classe e programma di Chimica organica e

biochimica

pag. 38

Livello di preparazione della classe e programma di Educazione Fisica pag. 42

Livello di preparazione della classe e programma di Religione cattolica pag. 43

ALLEGATI:

• TESTI DELLE SIMULAZIONI DI PRIMA, SECONDA E TERZA PROVA SCRITTA

• GRIGLIE DI VALUTAZIONE DI PRIMA, SECONDA E TERZA PROVA SCRITTA

• SEZIONE RISERVATA

INDICE

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QUADRO ORARIO

DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDI 3° ANNO 4° ANNO 5° ANNO

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Storia 2 2 2

Lingua inglese 3 3 3

Tecnologie chimiche e industriali 4 (2) 5 (2) 6 (2)

Matematica 3 3 3

Complementi di matematica 1 1 -

Chimica analitica e strumentale 7 (4) 6 (4) 8 (6)

Chimica organica e biochimica 5 (2) 5 (3) 3 (2)

Scienze motorie e sportive 2 2 2

Religione Cattolica 1 1 1

TOTALE 32 (8) 32 (9) 32(10)

Nota: tra parentesi sono indicate le ore di laboratorio

PRESENTAZIONE DEL CORSO

Profilo Professionale del diplomato in Chimica Competenze

Acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate.

Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali.

Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le loro trasformazioni.

Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto culturale e sociale in cui sono applicate.

Intervenire nella pianificazione di attività e controllo della qualità del lavoro nei processi chimici e biotecnologici.

Elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio.

Controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza.

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COMPOSIZIONE DELLA CLASSE Numero totale alunni: 15 Numero alunni ripetenti classe quinta: 2 Numero alunni provenienti da altro Istituto: 0

PROFILO DELLA CLASSE La V B è composta da quindici alunni, all’inizio del triennio era una classe articolata in due indirizzi di chimica, attualmente la maggior parte è composta da studenti di chimica dei materiali, a cui si sono uniti alcuni alunni ripetenti sia in quarta sia quinta. Nel corso del triennio sono cambiati i docenti di analisi, di tecnologie chimiche industriali e di inglese. A livello di profitto si possono individuare tre gruppi. Un primo gruppo che ha raggiunto globalmente una preparazione discreta, un secondo gruppo che, a causa di uno studio discontinuo, ottiene risultati inferiori alle reali capacità e un terzo gruppo che ha una preparazione carente e frammentaria sia a causa dello scarso studio sia delle lacune pregresse. Durante il proprio percorso di studi triennale, la classe ha mostrato un andamento non sempre soddisfacente nella maggior parte delle discipline, poiché impegno, interesse e partecipazione sono stati spesso superficiali e discontinui. Questi atteggiamenti poco costruttivi hanno influito non poco sull’andamento dei programmi che, molte volte, i docenti si sono trovati a dover rallentare per aiutare gli alunni a colmare le lacune. A livello disciplinare la classe è stata sovente oggetto di provvedimenti, con lo scopo di educare gli studenti a una vita scolastica produttiva e rispettosa dell’istituzione scolastica, ma i risultati non sono stati sempre così evidenti. Durante le attività attinenti il progetto Alternanza Scuola Lavoro, l’atteggiamento è stato invece sensibilmente diverso; infatti la classe si è dimostrata in genere collaborativa, responsabile e autonoma.

ATTIVITÀ INTEGRATIVE CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI

Impegno attivo nell’ accoglienza durante le giornate di scuola aperta.

CLIL: In ottemperanza alle direttive ministeriali per l’anno scolastico 2017-18 e stato previsto per le classi quinte dell’Istituto un percorso di didattica CLIL. L’intero mese di gennaio è stato dedicato all’insegnamento in lingua inglese delle materie di indirizzo (chimica analitica) avvalendosi della collaborazione di un laureando dell’università americana MIT attraverso il progetto Global Teaching Labs. Il monte ore di lezioni frontali e laboratoriali dedicate alla didattica CLIL è stato di 14 ore per ciascun gruppo classe. Oltre alle lezioni sono state svolte anche attività di esercitazione e verifica. Gli argomenti trattati durante il CLIL dai docenti madrelingua sono stati concordati e validati dai docenti italiani delle discipline in oggetto. Per dettagli fare riferimento al PTOF pubblicato sul sito del nostro istituto e al materiale sulla piattaforma Moodle. Per dettagli fare riferimento al PTOF pubblicato sul sito del nostro istituto e al

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materiale sulla piattaforma Moodle. Durante l’anno si sono inoltre svolti due moduli CLIL su argomenti della materia analisi chimica (spettroscopia IR - concetti generali, interpretazione di spettri spettrofotometri FTIR, strumenti per HPLC) per un totale di 20 ore, svolti in copresenza tra il docente DNL e la docente di Inglese. I moduli sono stati oggetto di attività di verifica e valutazione in entrambe le discipline.

Uno studente ha partecipato all’iniziativa Youth Debate Competition, organizzata in

collaborazione con Federchimica sul tema “Smart Cities With or Without Plastics and Petrochemicals”

Attività di Alternanza scuola lavoro

1. Partecipazione al Progetto “Impresa Formativa Simulata”: la classe, a partire dal terzo anno, ha partecipato al progetto seguendo tutte le fasi sulla piattaforma Confao, con costituzione dell’impresa “Beautiful” che produce prodotti cosmetici nichel free e realizzazione del sito Web. Nell’ambito di questo progetto gli studenti hanno partecipato a seminari con il docente di diritto, con il tutor esterno Dott. Armada, con altri esperti; hanno visitato la Fiera delle IFS presso il Museo della Scienza e delle Tecnologie, hanno seguito lezioni sulle formulazioni e produzioni cosmetiche. Hanno effettivamente prodotto in laboratorio alcuni campioni di crema viso e balsa

2. Partecipazione di uno studente a stage in aziende di settore durante l’estate 2016. Nel corso dell’anno 2016/17 quattro studenti hanno svolto un periodo di stage. Durante l’estate 2017 dodici studenti hanno partecipato a stage in aziende del settore, Università o Istituti di ricerca, tra gennaio e febbraio 2018 cinque studenti hanno svolto un ulteriore periodo di stage per completare il percorso formativo.

3. Incontri di orientamento presso aziende/università:

• Incontri con tutor aziendale IFS • Incontro con Fondazione Ambrosetti: idee creative per l’innovazione

imprenditoriale • Visite alle aziende: Bayer, Arkema, Techint, Kialab, alla Montello S.p.a.

alla società GCP Italia. • Visita al Nerviano Medical Sciences nell'ambito di European Biotech

Week (ricerca e sviluppo di un nuovo farmaco oncologico • Incontro TEVA: presentazione dell’azienda e simulazioni di colloquio

4. Progetto Politecnico: polimerizzazione radicalica in emulsione 5. Seminari tecnici del progetto Alternanza scuola lavoro

• Corso sulla gestione di un laboratorio analitico

• Corsi su presentazioni in formato elettronico, su foglio excel e su documenti in formato elettronico

6. Analisi e refertazione su campioni reali raccolti durante il Cannizzaro Day

7. Formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro

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Orientamento in uscita

Progetto Teseo (incontri a Villa Burba - Rho) Simulazione del test di ammissione all'Università presso l'Auditorium dell'IT Mattei di

Rho - Progetto Hoepli Test

PREPARAZIONE ALL ’ESAME DI STATO

Sono state proposte le seguenti simulazioni di prove scritte:

Tre simulazioni della prima prova scritta (5/10/17, 5/2/18, 13/4/18) Due simulazione della seconda prova scritta (14/2/18, 14/5/18) Due simulazioni della terza prova scritta (9/3/18, 9/5/18)

Il Consiglio della classe ha scelto di effettuare le simulazioni della terza prova d’esame secondo la tipologia B (quesiti a risposta singola). Si è optato per prove con 12 quesiti in totale, su quattro diverse discipline (tre quesiti per ogni materia), indicando come estensione massima 15 righe e assegnando un tempo complessivo di 2h 30’ per la prima prova e, sulla base degli esiti della stessa, di 3h per la seconda prova. Sono state programmate e svolte n. 2 simulazioni di terza prova come di seguito indicato:

Data Discipline coinvolte 1^ Simulazione 9/3/18 Chimica analitica e strumentale

Chimica organica e biochimica Storia

Inglese 2^ Simulazione 9/5/18 Chimica analitica e strumentale

Chimica organica e biochimica Matematica

Inglese Il testo delle simulazioni e le relative griglie di valutazione sono allegati al presente documento.

INTERVENTI DI RECUPERO Sono stati proposti interventi di recupero secondo le seguenti modalità:

Recupero in itinere, secondo quanto programmato nei dipartimenti disciplinari Pausa didattica di una settimana per ciascuna disciplina Sportelli pomeridiani su richiesta dei singoli studenti

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METODI UTILIZZATI DAI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLAS SE

MODALITA’ LAVORO

Italia

no

Sto

ria

Mat

emat

ica

Ana

lisi

T

ecno

logi

e

Org

anic

a

Ingl

ese

Ed.

Fis

ica

Rel

igio

ne

Lezione frontale • • • • • • • • •

Lezione con esperti •

Lezione multimediale • • • •

Laboratorio • • • •

Metodo induttivo • • • •

Lavoro di gruppo • • • • • •

Discussione guidata • • • •

Simulazioni • •

Lettura e comprensione guidata • • • • •

Lezione guidata • •

RISORSE STRUMENTALI UTILIZZATE DAI DOCENTI DEL CONS IGLIO DI CLASSE

STRUMENTI

Italia

no

Sto

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Mat

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Ana

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T

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e

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Ingl

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Ed.

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ica

Rel

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ne

Libro di testo • • • • • • • •

Altri testi • • • • • •

Riviste specialistiche, manuali • • •

Software didattici • • •

Software professionali • •

Televisione, vide oregistratore, videocassette / audiocassette

• •

LIM • • • • •

Internet • • • • •

Appunti del docente • • • • •

E-learning/classi virtuali •

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STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE

Tutti i docenti del CdC hanno proposto durante il corso dell’anno scolastico prove scritte, orali e/o di laboratorio, di diverse tipologie, con l’obiettivo di valutare le conoscenze, abilità e competenze degli studenti, utilizzando l’intera scala decimale, in accordo con quanto stabilito nei dipartimenti disciplinari e quanto previsto nel PTOF dell’istituto.

ATTIVITA’

Italia

no

Sto

ria

Mat

emat

ica

Ana

lisi

T

ecno

logi

e

Org

anic

a

Ingl

ese

Ed.

Fis

ica

Rel

igio

ne

Interrogazione lunga / breve • • • • • • • •

Risoluzione di casi / problemi • •

Prova pratica / prova di laboratorio • • •

Trattazione sintetica di argomenti • • • • • •

Quesiti a risposta singola • • • • • •

Quesiti a risposta multipla • •

Problemi a soluzione rapida • • •

Casi pratici e professionali • •

Sviluppo di progetti • • • •

Temi e/o relazioni • • •

CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEI VOTI DI CONDOTTA, DEL P ROFITTO E DEL CREDITO

Criteri di attribuzione dei voti di condotta e di profitto previsti dal piano dell’offerta formativa dell’a.s. 2017/2018 pubblicato sul sito della scuola.

Criteri di correzione delle simulazioni delle prove scritte secondo le griglie allegate al presente documento

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Disciplina: Italiano Docente: Roberta Cantini

GIUDIZIO E LIVELLO DI PREPARAZIONE DELLA CLASSE

La classe VB è il prodotto di un percorso scolastico abbastanza difficile, che ha avuto inizio in Terza, in una classe articolata tra due indirizzi di Chimica. Gli alunni che compongono l'attuale Quinta sono parte dell'iniziale componente di Chimica dei Materiali, più alcuni ripetenti, aggiuntisi sia in Quarta, sia in Quinta. Dal punto di vista delle materie umanistiche la situazione è stata fin dall'inizio in salita. La preparazione della maggioranza degli alunni era caratterizzata da molte lacune, sia sul piano delle competenze linguistiche, sia sul piano delle conoscenze. Nonostante l'impegno della docente a colmare le lacune (con rallentamento dello svolgimento del programma, al fine di permettere una miglior assimilazione delle discipline, frequenti ripassi, disponibilità a sportelli pomeridiani e recuperi) i progressi sono stati limitati, a causa della scarsa o nulla disponibilità degli studenti a prestare attenzione alle spiegazioni, ad impegnarsi nel lavoro in classe e nello studio a casa e a seguire le indicazioni didattiche e metodologiche dell'insegnante. Per tutta la durata del triennio gli alunni, con poche eccezioni, hanno studiato poco, in modo mnemonico, solo in occasione delle verifiche, che peraltro hanno sempre teso a rinviare o ad evitare, con assenze strategiche o dichiarazioni di impreparazione collettiva. Le spiegazioni si sono spesso svolte in un clima di disattenzione, in qualche caso anche di poca correttezza nel comportamento. Nel corso del triennio la classe, sia per quanto riguarda singoli alunni, sia per quanto riguarda l'intero gruppo, è stata oggetto di provvedimenti disciplinari da parte del Consiglio di Classe. Lo svolgimento del programma è sempre proceduto con lentezza e il ritardo accumulato in Terza non è mai stato pienamente recuperato. La preparazione è nel complesso modesta, la conoscenza degli argomenti poco approfondita e mnemonica, le capacità espressive limitate. Va detto che un esiguo numero di studenti non ha mai contribuito a creare questo faticoso clima di lavoro o è stato in grado di cambiare atteggiamento almeno durante l'ultima fase dell'anno scolastico e questo comportamento va particolarmente sottolineato, perché ha avuto come conseguenza l'isolamento da parte del resto della classe.

PROGRAMMA DI ITALIANO Nota bene: confrontare i contenuti sotto riportati con quanto sarà definito a consuntivo in sede di scrutinio finale (programma svolto firmato dai rappresentanti degli studenti). Il Neoclassicismo in Europa e in Italia Johann Joachim Winckelmann, l'estetica neoclassica, le correnti del Neoclassicismo David e Canova J.J. Winckelmann, L'ideale di perfetta bellezza - L'Apollo del Belvedere Il Preromanticismo in Europa ed in Italia Jean-Jacques Rousseau; Giulia o la Nuova Eloisa La poesia sepolcrale inglese; I Canti di Ossian di James Macpherson I dolori del giovane Werther di Johann Wolfgang Goethe; Lo Sturm und Drang Vincenzo Cuoco, Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799

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Ugo Foscolo La vita, la formazione letteraria, le Ultime lettere di Jacopo Ortis I Sonetti, le Odi, la poetica, la concezione materialistica, l’ideologia politica Dei sepolcri, Le grazie, il periodo inglese da Le ultime lettere di Jacopo Ortis: lettere dell'11 ottobre; del 14 maggio; la lettera di Ventimiglia del 19 e 20 febbraio; lettera di addio a Teresa dai Sonetti: Alla sera; A Zacinto; In morte del fratello Giovanni dalla Notizia intorno a Didimo Chierico: cap. XI-XII-XIII dall'Epistolario: lettera del 31 marzo 1815 dall'Ode a Bonaparte liberatore: Prefazione brani da: Prolusione all’Università di Pavia; La letteratura periodica italiana; Saggio sulla letteratura contemporanea in Italia; Lettera apologetica; Dell’origine e dell’ufficio della letteratura, Principi di critica poetica Il Romanticismo in Europa e in Italia Il Romanticismo europeo, la poetica e l'arte romantica Il Romanticismo tedesco, inglese e francese La lirica, il romanzo (gotico, storico, sociale); le scrittrici; la letteratura d'appendice Mary Shelley, Frankenstein o il Prometeo moderno Stendhal, Il rosso e il nero Il Romanticismo italiano - I principali esponenti, le polemiche romantiche, i manifesti del 1816, Giovanni Berchet; la poetica romantica, Il Conciliatore Alessandro Manzoni La vita e le opere, la “conversione” religiosa, gli Inni sacri, le tragedie, la poetica Vero storico e vero poetico; la Lettera a M. Chauvet La Lettera sul Romanticismo, le Odi, I Promessi Sposi, le ultime opere, Il Natale del 1833 dall’Adelchi: Dagli atrii muscosi, dai fori cadenti (atto III, coro); Sparsa le trecce morbide (atto IV, coro) Marzo 1821; Cinque maggio I promessi sposi (lettura del romanzo) Il Natale del 1833 Giacomo Leopardi La vita, il pensiero, la poetica Il Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica - Lo Zibaldone Il pessimismo storico - Le canzoni civili e le canzoni filosofiche - Gli Idilli Il pessimismo cosmico - Le Operette morali - I Grandi idilli - Il ciclo di Aspasia L'ultima fase dell'ideologia leopardiana - La Ginestra Brani dall'Epistolario e dallo Zibaldone Dai Canti: L’Infinito, Alla luna, A Silvia, Il sabato del villaggio, La quiete dopo la tempesta, Dalle Operette morali: Dialogo della natura e di un Islandese; Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie; Dialogo di Cristoforo Colombo e di Pietro Gutierrez; Dialogo di Plotino e di Porfirio; Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere; Dialogo di Tristano e di un amico L'età del Realismo Il Positivismo Il pensiero di Comte, Spencer, Darwin e Mendel e il loro influsso sulla cultura e l'arte. L'evoluzionismo sociale e la nascita delle ideologie razziste La filosofia dell'arte di Taine

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Il romanzo dal Romanticismo al Naturalismo Realismo e Naturalismo in Francia e in Europa Stendhal, Balzac, Flaubert, i fratelli Goncourt, Zola E. e J. de Goncourt, prefazione da Germinie Lacerteux Zola, Il romanzo sperimentale Il Verismo La diffusione di Positivismo e Naturalismo in Italia, De Sanctis e Capuana Giovanni Verga La vita, l'elaborazione del metodo verista, la poetica e l’ideologia, la tecnica narrativa Le raccolte di novelle, Il teatro, testi per l'opera e il cinema Il ciclo dei Vinti, I Malavoglia e Mastro Don Gesualdo, Dal tuo al mio da Vita dei campi: prefazione a L’amante di Gramigna, La Lupa, Fantasticheria da Novelle rusticane: La roba, Il reverendo, Libertà Il Decadentismo in Europa e in Italia La crisi del Positivismo Gli influssi sulla letteratura e sull'arte Il Decadentismo europeo, l'Estetismo, l'eroe decadente. Huysmans e Wilde Le caratteristiche del Decadentismo italiano, il Nazionalismo Gabriele D'Annunzio La vita, la poetica, l'attività politica, il rapporto con il pubblico Le novelle e i romanzi, l'opera poetica da Il piacere: L’educazione di Andrea Sperelli da Le vergini delle rocce: Ipotesi per una classe dirigente Giovanni Pascoli La vita, la poetica, le raccolte poetiche da Myricae: Lavandare; X Agosto; Novembre dai Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno; Nebbia da Pensieri e discorsi: Il fanciullino Il rinnovamento letterario di inizio secolo Il romanzo del Novecento in Europa e in Italia, le nuove strategie narrative, i personaggi- coscienza e il flusso di coscienza Luigi Pirandello La vita, la poetica, le novelle e i romanzi, le opere teatrali Analisi dei principali temi di poetica attraverso le opere: Il treno ha fischiato, La signora Frola e il signor Ponza, suo genero, Il berretto a sonagli, Sei personaggi in cerca di autore, Enrico IV, Il fu Mattia Pascal, Uno, nessuno e centomila, Brani da L'umorismo Dalle Novelle per un anno: Il treno ha fischiato, La signora Frola e il signor Ponza, suo genero Brani da Il fu Mattia Pascal Uno, nessuno e centomila (lettura dell'intera opera) Italo Svevo

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La vita, la cultura mitteleuropea, la poetica,i romanzi Una vita, Senilità, La coscienza di Zeno La coscienza di Zeno (lettura dell'intera opera) Didattica della scrittura Analisi di un testo letterario e non letterario in prosa Analisi di un testo non letterario in poesia Saggio breve Tema storico e tema di ordine generale Letture Danila Comastri Montanari – Terrore Marco Paolini – Ausmerzen Alessandro Manzoni - I promessi sposi Giacomo Debenedetti - 16 ottobre 1943 Luigi Pirandello - Uno, nessuno e centomila Renata Viganò - L'Agnese va a morire Italo Svevo – La coscienza Zeno Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray (letto lo scorso anno) Film Noi credevamo di Mario Martone Uomini contro di Francesco Rosi La masseria delle allodole di Paolo e Vittorio Taviani

INDICATORI

Abilità

Saper parafrasare in italiano corrente un testo poetico, dimostrando di comprenderne il significato letterale

Saper analizzare un testo poetico, individuandone figure retoriche, temi tipici, parole chiave, aspetti linguistici e stilistici

Saper sintetizzare il contenuto di un testo in prosa (novella, romanzo), dimostrando di comprenderne il significato letterale

Saper analizzare un testo in prosa (romanzo, novella) individuandone sequenze, struttura spazio-temporale, ruolo del narratore, il sistema dei personaggi, aspetti linguistici e stilistici

Saper contestualizzare un testo in relazione all’opera di appartenenza, al genere letterario, alla personalità dell’autore, all’epoca e al clima culturale di riferimento.

Saper confrontare, in modo autonomo, autori diversi e testi diversi, individuandone le specificità espressive

Saper problematizzare, alla luce delle posizioni critiche note, i concetti acquisiti Saper esporre gli argomenti in modo sciolto e sicuro, lessicalmente appropriato e

organicamente strutturato Sapersi esprimere nello scritto con pertinenza, coerenza e coesione, proprietà

lessicale, correttezza ortografica e morfosintattica, precisione e articolazione dei contenuti

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Sapersi esprimere nello scritto con padronanza delle varie tipologie di scritture previste anche dagli esami, rivelando capacità di rielaborazione personale e approfondimento critico dei contenuti

Competenze

saper elaborare personalmente le conoscenze acquisite al fine di conseguire coscienza critica e autonomia di giudizio

saper produrre testi di vario tipo, utilizzando tecniche adeguate agli scopi acquisizione del lessico specifico saper esporre in modo chiaro, corretto e articolato saper operare collegamenti con le altre discipline

TESTI UTILIZZATI Barberi Squarotti, Genghini – Autori e opere della letteratura italiana – Atlas

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Disciplina: Storia

Docente: Roberta Cantini

GIUDIZIO E LIVELLO DI PREPARAZIONE DELLA CLASSE

La classe VB è il prodotto di un percorso scolastico abbastanza difficile, che ha avuto inizio in Terza, in una classe articolata tra due indirizzi di Chimica. Gli alunni che compongono l'attuale Quinta sono parte dell'iniziale componente di Chimica dei Materiali, più alcuni ripetenti, aggiuntisi sia in Quarta, sia in Quinta. Dal punto di vista delle materie umanistiche la situazione è stata fin dall'inizio in salita. La preparazione della maggioranza degli alunni era caratterizzata da molte lacune, sia sul piano delle competenze linguistiche, sia sul piano delle conoscenze. Nonostante l'impegno della docente a colmare le lacune (con rallentamento dello svolgimento del programma, al fine di permettere una miglior assimilazione delle discipline, frequenti ripassi, disponibilità a sportelli pomeridiani e recuperi) i progressi sono stati limitati, a causa della scarsa o nulla disponibilità degli studenti a prestare attenzione alle spiegazioni, ad impegnarsi nel lavoro in classe e nello studio a casa e a seguire le indicazioni didattiche e metodologiche dell'insegnante. Per tutta la durata del triennio gli alunni, con poche eccezioni, hanno studiato poco, in modo mnemonico, solo in occasione delle verifiche, che peraltro hanno sempre teso a rinviare o ad evitare, con assenze strategiche o dichiarazioni di impreparazione collettiva. Le spiegazioni si sono spesso svolte in un clima di disattenzione, in qualche caso anche di poca correttezza nel comportamento. Nel corso del triennio la classe, sia per quanto riguarda singoli alunni, sia per quanto riguarda l'intero gruppo, è stata oggetto di provvedimenti disciplinari da parte del Consiglio di Classe. Lo svolgimento del programma è sempre proceduto con lentezza e il ritardo accumulato in Terza non è mai stato pienamente recuperato. La preparazione è nel complesso modesta, la conoscenza degli argomenti poco approfondita e mnemonica, le capacità espressive limitate. Va detto che un esiguo numero di studenti non ha mai contribuito a creare questo faticoso clima di lavoro o è stato in grado di cambiare atteggiamento almeno durante l'ultima fase dell'anno scolastico e questo comportamento va particolarmente sottolineato, perché ha avuto come conseguenza l'isolamento da parte del resto della classe.

PROGRAMMA DI STORIA Nota bene: confrontare i contenuti sotto riportati con quanto sarà definito a consuntivo in sede di scrutinio finale (programma svolto firmato dai rappresentanti degli studenti). L’industrializzazione nella prima metà dell’800 Rivoluzione agricola ed industriale in Inghilterra nel Settecento La diffusione della rivoluzione industriale in Europa - Le conseguenze dell’industrializzazione La seconda rivoluzione industriale - La società industriale e le sue contraddizioni Borghesia e proletariato: i protagonisti della società industriale La questione sociale - La nascita delle associazioni operaie e del movimento socialista L'età della Restaurazione Il nuovo assetto europeo e le alleanze internazionali - Cultura e politica nell’Europa restaurata L’idea di nazione - Il pensiero conservatore - Il Congresso di Vienna e la Santa Alleanza

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L'Europa e l'Italia dopo il Congresso di Vienna Le questioni delle nazionalità - Le grandi potenze europee (Austria, Confederazione germanica, Spagna, Portogallo, Gran Bretagna, Francia) nella prima metà del secolo La questione irlandese Le società segrete - La prima ondata di rivolte: 1820-25 - I liberali in Europa e in Italia La questione d’Oriente - La seconda fase rivoluzionaria: 1830-31 Le cause del Quarantotto - Il Quarantotto in Europa - Il ritorno all’ordine Il pensiero conservatore e reazionario - L’idea di nazione Moderati e democratici: le due anime del movimento patriottico L’indipendenza dell’America Latina e le sue conseguenze politiche ed economiche Il fallimento del progetto federale unitario, i problemi del Sud America dopo l’indipendenza La dottrina di Monroe e l'avvio del predominio statunitense nel continente americano Le ideologie dell'Ottocento Il Liberalismo, la teoria del giusto mezzo, le libertà borghesi, la difesa della pluralità Tocqueville e il modello democratico statunitense Il radicalismo e l'utilitarismo di Bentham Il Liberismo, libero scambio e libera concorrenza, le teorie di Smith e di Ricardo, l'analisi del capitalismo, la teoria del plusvalore Il Socialismo utopico, la critica del capitalismo, cooperazione e collettivismo Owen e l'esperienza di New Lanark, Saint Simon e il governo degli scienziati Fourier e l'esperienza dei falansteri, la critica alla proprietà di Proudhon Il Socialismo scientifico di Marx, il materialismo storico-dialettico, la rivoluzione, l'economia collettivistica e la dittatura del proletariato L'Anarchismo di Bakunin, la diffusione dell'Anarchismo in Italia La Prima, Seconda e Terza Internazionale, Socialismo riformista e rivoluzionario, la differenziazione tra Socialismo e Comunismo Il Nazionalismo in Europa ed Italia Il Cattolicesimo sociale, la presenza politica dei Cattolici Il Risorgimento e l’unificazione nazionale italiana Moderati e democratici: le due anime del movimento patriottico La posizione unitaria di Mazzini, il federalismo democratico di Cattaneo Garibaldi e la spedizione dei Mille La posizione confederale moderata di Balbo e Gioberti, il progetto politico di Cavour La conquista dell'indipendenza e dell'unità nazionale La nascita del Regno d’Italia, la vittoria della linea sabauda I Governi della Destra e della Sinistra Storica La situazione dell’Italia postunitaria, le difficoltà dell’integrazione nazionale, i problemi dell'Italia unita, il completamento dell’unificazione La politica di governo della Destra storica, l'organizzazione del nuovo Stato unitario La Chiesa nell'Italia postunitaria, i limiti della politica della Destra storica La politica riformatrice della Sinistra Storica, la rivoluzione parlamentare e il trasformismo La politica economica, lo sviluppo industriale La politica interna ed estera di Depretis, le prime avventure coloniali L’Italia di Crispi L'autoritarismo crispino, la repressione nei confronti del proletariato, le riforme, i rapporti con la Chiesa, lo scandalo della Banca romana La politica estera, la politica coloniale

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Il primo governo Giolitti Sonnino e il tentativo di ripristinare lo Statuto La crisi di fine secolo, l'assassinio di Umberto I e la salita al trono di Vittorio Emanuele III Il Governo Zanardelli Il decollo industriale, la questione sociale e il movimento socialista L’età giolittiana Il Liberalismo progressista, la politica interna, la neutralità nei conflitti sociali Lo sviluppo industriale, la questione meridionale, le riforme Il colonialismo e la politica estera La riforma elettorale, il suffragio universale maschile e il patto con i Cattolici La crisi degli equilibri giolittiani, le elezioni del 1913 e la caduta di Giolitti I governi di Sonnino e Salandra. La settimana rossa La nascita del movimento nazionalista. La Grande Guerra Alle origini della guerra: i conflitti di potenza e gli scontri economici, i prodromi e le cause La crisi del sistema europeo, lo scoppio del conflitto, i fronti bellici L’Italia in guerra: interventisti e neutralisti, dibattito e scontro politico, il Patto di Londra, l'entrata in guerra Le operazioni militari del 1915-17, la guerra lampo, la guerra di trincea e la guerra sottomarina, le nuove armi, la strategia del blocco economico II fronte interno, l'economia di guerra, i governi di coalizione nazionale, la ribellione contro la guerra La svolta del 1917: la Rivoluzione russa, Caporetto, l’intervento degli Stati Uniti e la fine del conflitto, la dissoluzione degli Imperi centrali La conferenza di Versailles e il nuovo assetto politico, i quattordici punti di Wilson, la Società delle Nazioni, i mandati coloniali, l'insoddisfazione italiana La crisi del dopoguerra in Italia e l'affermazione del Fascismo L’Europa e l'Italia dopo la Prima Guerra Mondiale La vittoria mutilata e la questione fiumana La crisi del dopoguerra, l'instabilità politica, il biennio rosso La crisi dello Stato liberale, la nascita e l’affermazione del Fascismo Le scissioni socialiste – Le elezioni La marcia su Roma e il primo governo Mussolini Il regime fascista Il consolidamento del regime, la riforma della scuola, le leggi elettorali Il delitto Matteotti, l'Aventino, le leggi fascistissime La costruzione dello Stato totalitario, il Concordato L'organizzazione del consenso, la costruzione dello Stato totalitario, la fascistizzazione della società La legislazione antiebraica La politica economica e sociale, la grande depressione degli anni '30, le sanzioni e la politica autarchica La politica estera, il colonialismo italiano, l'evoluzione dei rapporti con Hitler. La Seconda Guerra Mondiale e la Resistenza Il ruolo del Fascismo e del Nazismo nello scoppio della guerra. Le responsabilità degli Stati europei. L'espansionismo tedesco.

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L'annessione dell'Austria e la Conferenza di Monaco. La fase iniziale della guerra. La guerra-lampo tedesca Il Patto d'acciaio, l'Italia dalla non belligeranza all'entrata in guerra L'operazione Barbarossa. L'entrata in guerra degli Stati Uniti. Il dominio nazista in Europa, la Shoah. La sconfitta della Germania. L'Italia dall'armistizio di Cassibile alla guerra partigiana La Resistenza. Le motivazioni dei partigiani. Le brigate partigiane. La Repubblica Sociale Italiana. Il ruolo dei nazisti. La Liberazione e la fine della guerra. Le stragi naziste in Italia. La strage di Marzabotto. L'armadio della vergogna. I processi.

INDICATORI

Abilità

Ordinare azioni e situazioni in successione logica e cronologia Classificazione delle fonti storiche Saper utilizzare, per la rappresentazione della successione cronologica e della

dimensione spaziale, strumenti quali mappe, immagini, diagrammi, documenti

Competenze

Potenziare la capacità di cogliere la successione temporale degli eventi e sapersi orientare sulla linea del tempo

Collocare le vicende storiche studiate sulla carta geostorica Conoscere ed utilizzare un lessico specifico Migliorare la capacità di esporre in modo chiaro ed ordinato un semplice argomento Cogliere i principali rapporti di causa-effetto tra fatti ed eventi Produrre un saggio storico utilizzando diversificati documenti storiografici, i termini

più rilevanti del lessico specifico nonché un registro adeguato Saper analizzare criticamente i processi storici esaminati Saper operare, facendo riferimento alla mappa concettuale, brevi ma significativi

collegamenti tra gli argomenti affrontati Individuare e formulare problemi nonché spiegazioni rispetto al fenomeno storico

affrontato Saper utilizzare concetti di periodizzazione (congiuntura, breve e lungo periodo) e di

mutamento (rivoluzione, trasformazione, progresso, innovazione).

TESTI UTILIZZATI Alberto De Bernardi- Scipione Guarracino, Realtà del passato - Bruno Mondadori

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Disciplina: INGLESE

Docente: Orlandi Augusta Maria Virginia

GIUDIZIO E LIVELLO DI PREPARAZIONE DELLA CLASSE

Gli studenti hanno mostrato globalmente un livello di motivazione e coinvolgimento nelle attività proposte non adeguato alle richieste. La partecipazione in classe alle diverse proposte didattiche è stata spesso superficiale e discontinua. L’impegno personale nello studio domestico è risultato per la maggior parte della classe carente e non assiduo, spesso finalizzato solo alle verifiche. Solo un gruppo estremamente esiguo di studenti ha mantenuto invece un atteggiamento corretto e un coinvolgimento adeguato durante l’intero anno scolastico. Questo percorso di apprendimento frammentario e superficiale ha conseguentemente influito sul rendimento scolastico. Pertanto il livello di preparazione raggiunto dalla classe si attesta mediamente solo su un livello di sufficienza.

PROGRAMMA DI INGLESE Nota bene: confrontare i contenuti sotto riportati con quanto sarà definito a consuntivo in sede di scrutinio finale (programma svolto firmato dai rappresentanti degli studenti). Il programma di lingua inglese ha previsto lo sviluppo delle quattro abilità linguistiche (ascolto, parlato, lettura, scrittura) attraverso: 1) l’approfondimento di alcuni argomenti grammaticali oltre alla revisione delle principali

strutture linguistiche:

- modal verbs - conditional sentences - indeterminate pronouns - revision: present, past, future, conditional tenses, sentence structure

2) lo sviluppo delle abilità di comprensione orale e scritta attraverso testi di microlingua e

testi relativi alla cultura anglosassone

Dal testo GATEWAY - The Mystery of Louis Charles - The Commonwealth of nations - Scent marketing - Pester power

Dal testo INTO SCIENCE:

Sono stati analizzati i seguenti testi:

CHAPTER 2 ENVIRONMENT AND CLIMATE (p. 34-46) • Weather and climate • Climate change • Global warming • The future of climate change • Acid rain

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CHAPTER 3 POLLUTION ( p. 58 - 75)

• Pollution: an introduction • Water pollution • Oil spills and pollution • Air pollution • Soil pollution

• Bp oil spill • Noise pollution • What effects does pollution have on our health?

CHAPTER 4 RENEWABLE ENERGY (p. 82 - 99)

• What is energy? • Wind power • Solar energy • Geothermal energy

• Hydropower • Tidal power • Renewable energy could “rape” nature

3) Lo sviluppo dell’abilità di ascolto e produzione orale su approfondimenti di argomenti

afferenti alla microlingua

Teded e Ted Talks:

Is our climate headed for a mathematical tipping point?

https://ed.ted.com/lessons/is-our-climate-headed-for-mathematical-chaos-victor-j-donnay

Can wildlife adapt to climate change ?

https://ed.ted.com/lessons/can-wildlife-adapt-to-climate-change-erin-eastwood

The four ways sound affects us

https://www.ted.com/talks/julian_treasure_the_4_ways

The nurdles’ quest for ocean domination

http://ed.ted.com/lessons/the-nurdles-quest-for-ocean-domination-kim-preshoff

Tidal power

https://www.youtube.com/watch?v=VkTRcTyDSyk

Solar panels

https://ed.ted.com/lessons/how-do-solar-panels-work-richard-komp

"COP21: Why does Paris climate change conference matter?” (fotocopie)

Film “Hidden Figures”

Fotocopie

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INDICATORI

Abilità

Comprendere e produrre brevi testi scritti di carattere generale e di argomenti studiati;

Comprendere testi orali di una certa lunghezza e complessità e produrre testi orali, quali sintesi e commenti coerenti e coesi su esperienze, situazioni e argomenti relativi all’indirizzo di studi;

Interagire oralmente con sufficiente scorrevolezza e correttezza morfo-sintattica ed esprimere il proprio punto di vista.

Utilizzare il lessico e fraseologia della microlingua di settore. Competenze

Potenziare la competenza comunicativa già acquisita negli anni precedenti; Migliorare la correttezza espositiva orale e scritta; Ampliare la conoscenza della terminologia specifica d’indirizzo e raggiungere una

discreta autonomia nel comprendere e elaborare testi scritti afferenti alle materie di indirizzo.

Esporre oralmente i testi di cui sopra, sintetizzando e rielaborandone i contenuti, possibilmente operando collegamenti intra-testuali.

Comporre brevi riassunti dei testi analizzati. Discutere argomenti di carattere generale attinenti al programma svolto esprimendo

opinioni ed impressioni.

TESTI UTILIZZATI

D. Spenser “Gateway. Destination B2”, Macmillan E. Grasso, P. Melchiori “Into science”, CLITT Gallagher, Galuzzi “Activating Grammar”, Pearson Longman

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Disciplina: MATEMATICA

Docente: Barbara De Sario

GIUDIZIO E LIVELLO DI PREPARAZIONE DELLA CLASSE

Molti studenti della classe hanno incerte conoscenze sugli aspetti di base del programma svolto, faticano ad applicare le tecniche studiate anche nel risolvere semplici esercizi relativi allo studio di funzione, al calcolo di integrali e di aree, allo studio degli aspetti affrontati di funzioni in due variabili, alla risoluzione di semplici e particolari equazioni differenziali, a qualche elemento di base inerente le variabili casuali nel discreto. Spesso è problematica l’esposizione chiara di quanto applicato e l’adeguata giustificazione attraverso il formalismo matematico. Il modulo 4 relativo alle variabili casuali discrete è stato solamente accennato visto che:

a. in classe si è dovuto RIPASSARE il modulo 3 CLASSE IV per 5 ore; b. la classe ha svolto più del 30% delle ore curricolari per ripasso/recupero, visto le

enormi difficoltà emerse; c. la classe ha effettuato parecchie simulazioni durante le lezioni di matematica (5

ore); Il gruppo ha mostrato frequentemente scarsa partecipazione e attenzione durante le lezioni e molti studenti hanno lavorato individualmente in modo disinteressato e mnemonico, raggiungendo risultati discontinui e spesso insoddisfacenti. A causa di questo impegno inadeguato e di lacune pregresse, alcuni alunni, a tutt’oggi, presentano una preparazione insufficiente e carente, soprattutto nell’applicazione ragionata delle tecniche risolutive. In relazione ai moduli svolti si possono individuare i seguenti indicatori in termini di conoscenze e competenze:

PROGRAMMA DI MATEMATICA Nota bene: confrontare i contenuti sotto riportati con quanto sarà definito a consuntivo in sede di scrutinio finale (programma svolto firmato dai rappresentanti degli studenti). Gli argomenti del programma della classe quinta del corso di chimica ambientale rispondono ai moduli approvati in sede di programmazione d’istituto. Nello specifico: MODULO 3 (CLASSE IV) – RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DI UNA FUNZIONE, svolto nel mese di settembre/ottobre come ripasso approfondito di quanto svolto nell’anno scolastico precedente conclusosi con una verifica. MODULO 1 - INTEGRALI INDEFINITI, DEFINITI E IMPROPRI, svolto nei mesi di ottobre, novembre, dicembre, gennaio. tre verifiche scritte su questo modulo. MODULO 2 – EQUAZIONI DIFFERENZIALI, svolto nei mesi di gennaio, febbraio. Una verifica su questo modulo.

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MODULO 3 - FUNZIONI IN DUE VARIABILI, svolto nei mesi di. marzo, aprile e maggio. Una verifica scritta più una verifica di recupero più parte della seconda simulazione di terza prova su questo modulo. MODULO 4 - VARIABILI CASUALI DISCRETE E CONTINUE, svolti solo cenni sulle variabili casuali discrete nelle ultime settimane del mese di maggio. Nessuna verifica sarà effettuata. DETTAGLIO PROGRAMMA Ripasso studio di funzioni completo su tutte le tip ologie MODULO 1 INTEGRALI Unità 1.1 Titolo: INTEGRALI INDEFINITI (1a parte)

1. Definizione di primitiva di una funzione e d’integrale indefinito. 2. L’integrale indefinito come operatore lineare. 3. Integrali indefiniti delle derivate delle funzioni elementari. 4. Integrazione delle funzioni razionali intere 5. Integrazione delle funzioni razionali fratte: a) denominatore di primo grado

b) denominatore di secondo grado tutti i casi

c) denominatore con fattori composti Unità 1.2 Titolo : INTEGRALI INDEFINITI (2a parte)

1. Regola d’integrazione per sostituzione 2. Regola d’integrazione per parti. Unità 1.3 Titolo : INTEGRALI DEFINITI (1a parte)

1. Introduzione al concetto d’integrale definito 2. L’integrale definito di una funzione continua: caso di funzione positiva e caso di funzione negativa. 3. Le somme integrali di Cauchy-Riemann. 4 Le proprietà fondamentali degli integrali definiti 5 L’integrale definito come operatore lineare 6. Il teorema della media (con dimostrazione) 7. Il teorema fondamentale del calcolo integrale (con dimostrazione) 8. La formula fondamentale del calcolo integrale 9. Integrali di funzioni pari e dispari Unità 1.4 Titolo : INTEGRALI DEFINITI (2a parte) 1. Calcolo degli integrali definiti con il metodo di sostituzione 2. Calcolo dell’area della parte di piano delimitata da due o tre funzioni. Verifica

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dell’area del segmento parabolico 3 Valutazione dell’integrale improprio del primo e del secondo tipo e misura dell’area 4 Integrabilità di funzioni con singolarità eliminabili MODULO 2 EQUAZIONI DIFFERENZIALI

Unità 2.1 Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI

DEL I ORDINE 1. Definizione di equazione differenziale del I ordine 2. Definizione di soluzione generale e particolare di un’equazione differenziale del I ordine. 3. Equazioni del tipo y' = f(x) 4. Equazioni a variabili separabili 5. Equazioni differenziali lineari del 1° ordine (con dimostrazione) Unità 2.2 Titolo : EQUAZIONI DIFFERENZIALI

DEL II ORDINE

1. Definizione di equazione differenziale del II ordine 2. Definizione di soluzione generale e particolare di un’equazione differenziale del II

ordine. 3. Equazioni del tipo ( )xfy ='' . 4. Equazioni differenziali del II ordine lineari omogenee a coefficienti costanti (equazione caratteristica con 0>D , 0<D , 0=D ). 5. Teorema di Cauchy (solo enunciato) 6. Equazioni differenziali del II ordine lineari non omogenee a coefficienti costanti:

termine noto polinomiale; termine noto esponenziale MODULO 3 FUNZIONI IN DUE VARIABILI Unità 3.1 Titolo: Dominio delle funzioni in due variabili 1. Definizione di funzione a due variabili. 2. Dominio e codominio: definizioni. Ricerca del dominio. 3. Rappresentazione grafica: grafico per punti, grafici sezione, curve di livello. 4. Determinazione dell’equazione implicita del piano Unità 3.2 Titolo : Derivate parziali e differenziale totale 1. Concetto di continuità parziale e totale 2. Incremento parziale e incremento totale. 3. Definizioni di derivate parziali prime rispetto a x, rispetto a y e significato geometrico 4. Definizione di piano tangente e determinazione della sua equazione 5. Esistenza e calcolo delle derivate parziali 6. Le derivate parziali seconde 7. Determinazione dei punti stazionari 8. Ricerca di massimi, minimi, punti di sella mediante l’Hessiano

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9. Differenziale totale: definizione e interpretazione geometrica 10. Cenni al concetto di differenziabilità MODULO 4 VARIABILI CASUALI DISCRETE E CONTINUE Unità : 4.1 Titolo: VARIABILI CASUALI

DISCRETE E DISTRIBUZIONI TIPICHE 1. Definizione di variabile casuale discreta e della sua funzione di distribuzione 2. Definizione, formule di calcolo e proprietà di valor medio, varianza e deviazione standard di una variabile casuale discreta 3. Definizione, costruzione e proprietà della funzione di ripartizione MODULO 1 Conoscenze • Definizione di integrale indefinito, gli integrali immediati e quelli ad essi riconducibili, il metodo di integrazione per sostituzione, il metodo di integrazione per parti e il metodo dei coefficienti indeterminati • Il teorema della media (con dimostrazione) • Teorema di Torricelli-Barrow per calcolare integrali definiti (con dimostrazione) • La regola di circuitazione per calcolare aree di figure piane delimitate da due o più curve e verifica dell’area del segmento parabolico. • Definizione e la classificazione degli integrali impropri e loro significato geometrico sulle aree MODULO 2 Conoscenze • Definizione di equazione differenziale e di integrale generale, particolare e singolare di

un’equazione differenziale • Metodi risolutivi di equazioni differenziali del primo ordine elementari, a variabili

separabili, lineari non omogenee (con dimostrazione) • Metodi risolutivi di equazioni differenziali del secondo ordine elementari o lineari

omogenee e non omogenee a coefficienti costanti. Forzature polinomiali, esponenziali, goniometriche

MODULO 3 Conoscenze • Definizione di funzione in due variabili e del relativo dominio • Curve di livello e di sezione di una funzione in due variabili • Determinazione dell’equazione di un piano passante per tre punti • Definizione e concetto di continuità parziale e totale e relativo controesempio • Definizione di derivate parziali prime e seconde • Significato geometrico della derivata prima e determinazione del piano tangente • Definizione di punto stazionario • Il teorema di Schwarz e la costruzione dell’Hessiano per la classificazione dei punti

stazionari • Definizione e significato geometrico del differenziale totale di una funzione in due

variabili. Il significato della differenziabilità

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MODULO 4 Conoscenze • Definizione di variabile casuale discreta • Definizione di funzione di distribuzione e di funzione di ripartizione di variabili casuali

discrete • Formule e proprietà (con dimostrazione) degli indici di posizione e di dispersione di

variabili casuali discrete

INDICATORI

Abilità

Saper individuare i punti di massimo e minimo relativi di una funzione con lo studio del segno della y’

Con lo studio del segno della y’’ saper individuare gli intervalli di concavità Saper individuare e classificare i punti di flesso Saper calcolare gli asintoti obliqui di una funzione Saper analizzare le caratteristiche di una funzione (dominio, positività, asintoti, ecc.) Saper sintetizzare le caratteristiche di una funzione nel disegno del suo grafico Calcolare l’integrale indefinito di funzioni elementari Saper applicare le tecniche di integrazione immediata Saper applicare le tecniche per integrare una funzione razionale fratta Saper applicare le tecniche di integrazione per sostituzione e per parti Saper calcolare l’integrale definito di funzioni di facile integrazione Utilizzare l’integrale per il calcolo di aree e volumi di solidi di rotazione attorno

all’asse x Saper calcolare un integrale improprio Saper riconoscere un’equazione differenziale del primo ordine Saper applicare i metodi di risoluzione dei vari tipi di equazione differenziale Saper determinare le soluzioni particolari di un’equazione differenziale Saper riconoscere un’equazione differenziale del secondo ordine Saper applicare i metodi di risoluzione dei vari tipi di equazioni differenziali del II

ordine Saper determinare le soluzioni particolari di un’equazione differenziale del II ordine Saper determinare il dominio di una funzione a due variabili Saper tracciare i grafici sezione e le curve di livello Saper calcolare le derivate parziali con la definizione e le regole Saper calcolare il differenziale totale Sapere calcolare le derivate parziali seconde Sapere costruire l’Hessiano per la determinazione di massimi, minimi e punti di

sella in casi non dubbi. Costruire opportune variabili casuali discrete e relativa distribuzione di probabilità

che descrivano problemi di natura probabilistica Calcolare valor medio, varianza e deviazione standard di variabili casuali discrete,

applicando anche le relative proprietà Costruire la funzione di ripartizione di una variabile casuale discreta

Competenze

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Conoscere le definizioni di punto di massimo e minimo relativo e assoluto Conoscere la definizione di concavità verso l’alto e verso il basso di una f(x) in un

punto Conoscere la definizione di punto di flesso e la classificazione dei punti di flesso Conoscere le formule per il calcolo degli asintoti obliqui Conoscere l’elenco dei punti da analizzare per lo studio di una funzione Calcolare integrali indefiniti e definiti, riconoscendo e applicando le opportune

tecniche risolutive Calcolare aree di regioni di piano delimitate da due o più curve Riconoscere un integrale improprio e determinarne il carattere (convergente,

divergente o indeterminato) Riconoscere, classificare e risolvere semplici equazioni differenziali del primo e

secondo ordine, determinandone integrale generale, particolare e singolare Determinare e rappresentare nel piano cartesiano il dominio di una funzione in due

variabili Determinare l’equazione del piano tangente ad una superficie in un suo punto Determinare e classificare i punti stazionari di una funzione in due variabili Costruire un differenziale Saper individuare una variabile casuale discreta o continua rappresentativa di un

problema di natura probabilistica Determinare la funzione distribuzione di probabilità e funzione di ripartizione di

variabili casuali Determinare gli indici di posizione e dispersione (media, varianza, scarto quadratico

medio) di variabili casuali discrete e applicare le relative proprietà

TESTI UTILIZZATI P. Baroncini, R. Manfredi, I. Fragni LINEAMENTI.MATH VERDE – vol. 4 e 5 + COMPLEMENTI DI MATEMATICA – vol. C6 Ed. Ghisetti & Corvi

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DISCIPLINA: Analisi Strumentale

DOCENTI: Sergio Colombo, Giovanni Procopio

GIUDIZIO E LIVELLO DI PREPARAZIONE DELLA CLASSE

La maggior parte della classe ha partecipato in modo poco attivo alle attività pratiche e teoriche, salvo nell’ultima parte dell’anno scolastico, nelle quale praticamente tutti gli studenti si sono attivati partecipando in modo attivo alle lezioni e lavorando proficuamente in laboratorio. Nel complesso il livello di preparazione della classe risulta poco più che sufficiente nella teoria e discreto in laboratorio; non sono presenti casi di alunni di livello eccellente.

PROGRAMMA DI ANALISI STRUMENTALE Nota bene: confrontare i contenuti sotto riportati con quanto sarà definito a consuntivo in sede di scrutinio finale (programma svolto firmato dai rappresentanti degli studenti).

Metodi di analisi strumentale Metodo della retta di taratura, dell’aggiunta multipla, dello standard interno e della normalizzazione. Interpolazione lineare grafica e con il metodo dei minimi quadrati. Applicabilità dei diversi metodi dell’analisi quantitativa strumentale alle diverse tecniche analitiche studiate.

Tecniche ottiche

Spettrofotometria IR: Assorbimento IR; Schema a blocchi dello spettrofotometro a dispersione e a trasformata di Fourier (FT-IR); suddivisione dello spettro IR in zone utili all’analisi qualitativa.

Spettrofotometria di Assorbimento Atomico: Assorbimento di radiazioni da parte degli atomi. Spettri di assorbimento atomico e loro caratteristiche. Assorbimento atomico e concentrazione. Effetto della temperatura in spettroscopia atomica. Strumentazione: sorgenti (lampada a catodo cavo), sistemi di atomizzazione (a fiamma e fornetto di grafite), rivelatori. Campo di applicazione e metodi di analisi quali e quantitativa.

Spettroscopia di Emissione Atomica: Fenomeni di emissione atomica. Schema a blocchi dello spettrometro al plasma; vantaggi del plasma ad accoppiamento induttivo. Campo di applicazione e metodi di analisi quali e quantitativa.

Spettroscopie di luminescenza molecolare Principi generali: i fenomeni di fotoluminescenza (fluorescenza e fosforescenza). Spettri di fluorescenza. Strumentazione. Campo di applicazione e metodi di analisi quali e quantitativa.

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Spettrometria di massa Principi generali, strumentazione, metodi di analisi e campo di applicazione della spettrometria di massa. Accoppiamento con altre tecniche analitiche.

Tecniche cromatografiche Principi generali. Meccanismi chimico fisici della separazione cromatografica. Classificazione delle tecniche cromatografiche. Caratteristiche del cromatogramma. Selettività, efficienza e risoluzione, asimmetrie dei picchi e loro cause. Equazione di Van Deemter. Ottimizzazione dei parametri operativi.

HPLC: Caratteristiche generali delle fasi stazionarie e delle fasi mobili. Classificazione delle tecniche. HPLC su fase solida normale e inversa. Cromatografia in gradiente di concentrazione. Schema a blocchi di un HPLC: riserva di eluente, pompa, iniettore, colonne e principali rivelatori. Campo di applicazione e metodi di analisi quali e quantitativa.

Gascromatografia: Caratteristiche generali delle fasi stazionarie e delle fasi mobili. Classificazione delle tecniche gascromatografiche. Cromatografia in gradiente di temperatura. Schema a blocchi di un GC: alimentazione gas di trasporto, dispositivi di iniezione, forni, colonne, principali rivelatori. Campo di applicazione e metodi di analisi quali e quantitativa.

Criteri generali di impostazione di un'analisi Processo analitico complessivo. Principali strategie di campionamento. Parametri generali che caratterizzano le prestazioni di uno strumento. Criteri di scelta della metodica analitica più adatta per effettuare un'analisi.

Attività di laboratorio Strumenti di cui è stata illustrata l'operatività

1. spettrofotometro FT-IR 5300 JASCO 2. spettrofotometro UV/VIS CARY 1 VARIAN 3. spettrofotometro di assorbimento atomico SpectrAA 10 plus Varian 4. spettrofotometro di assorbimento atomico AA-7000 Shimadzu 5. rifrattometro di Abbe Carl Zeiss 32264 6. spettrometro a luminescenza Perkin-Elmer LS-5 7. HPLC TSP 8. gascromatografo Shimadzu GC 2025

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Tipologia di analisi effettuate Sostanze organiche incognite

• Analisi qualitativa via spettrofotometria IR Olio di oliva

• Analisi spettrofotometrica UV via UV-VIS con metodo Misura diretta • Indice qualitativo - Saggio di Kreiss (rancidità) via Saggio chimico con metodo

Msura diretta • Misura dell'indice di rifrazione • Determinazione del numero di saponificazione via Acidimetria con metodo

Titolazione diretta • Determinazione degli acidi grassi liberi via Acidimetria con metodo Titolazione

diretta Vino

• Misura dell’rH via potenziometria con metodo Misura diretta • Misura del pH via pHmetria con metodo Misura diretta • Anidride solforosa libera nel vino via Ossidimetria con metodo Titolazione diretta • Anidride solforosa totale nel vino via Potenziometria con metodo Titolazione diretta • Indice di Folin-Ciocalteu via UV-VIS con metodo Misura diretta • Acidità totale via Acidimetria con metodo Misura diretta • Determinazione rame nel vino via AA con metodo dell’aggiunta • Determinazione ferro nel vino via AA con metodo dell’aggiunta • Polifenoli totali via UV-VIS con metodo Retta di taratura • Determinazione del grado alcolico (Malligand, Westphal-Mohr, per Rifrattometria)

Acque

• Bicarbonati via Potenziometria con metodo di Gran • Cloruri via Potenziometria con metodo di Gran • Nitrati via UV-VIS con metodo Retta di taratura • Nitriti, reattivo di Griess via UV-VIS con metodo Retta di taratura • Fosfati via UV-VIS con metodo Retta di taratura • Determinazione del piombo via AA con metodo Retta di taratura • Sodio, Potassio, Calcio, Magnesio via AA con metodo Retta di taratura

Alimenti

• Ferro negli alimenti via UV-VIS con metodo Retta di taratura • Determinazione della chinina nelle bibite via Fluorimetria con metodo Retta di

taratura • Analisi spettrofotometrica dello zafferano via UV-VIS • Determinazione della caffeina nelle bevande stimolanti via HPLC con metodo Retta

di taratura • Determinazione del piombo nei rossetti via AA con metodo Retta di taratura

Varie

• Determinazione Zn nei capelli via AA con metodo Retta di taratura • Determinazione dell'acido acetilsalicilico nell'aspirina via Fluorimetria con metodo

Retta di taratura

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Soluzioni preparate

• Determinazione quantitativa del Toluene via HPLC con metodo della Retta di taratura/Standard interno

• Determinazione della composizione di una miscela di alcol via GC con metodo Normalizzazione interna

Nota bene: nel corso dell’anno scolastico in labora torio gli studenti hanno lavorato in gruppi; per ogni analisi per ciascun gruppo è stato nominato un referente con il compito di curare il regolare svolgimento delle operazioni e consegnare la relazi one ai docenti. La raccolta delle relazioni svolte durante l’anno da ciascuno studente viene consegnat a alla Commissione di esame.

INDICATORI

Abilità

Risolvere un qualunque problema di analisi classica inquadrando analita, tecnica e metodo e utilizzando correttamente le cifre significative

Eseguire calcoli relativi ad analisi eseguite con i metodi della retta di taratura, dell'aggiunta, dello standard interno e della normalizzazione interna

Riconoscere in uno spettro IR gli assorbimenti dei principali gruppi funzionali Eseguire analisi mediante le tecniche analitiche affrontate (per gli strumenti

disponibili a scuola) Scegliere la metodica analitica più adatta per effettuare un'analisi

Competenze

Acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate;

Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali; Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la

struttura dei sistemi e le loro trasformazioni; Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto

culturale e sociale in cui sono applicate; Intervenire nella pianificazione di attività e controllo della qualità del lavoro nei

processi chimici e biotecnologici; Elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio; Controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e

sulla sicurezza; Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative

a situazioni professionali.

TESTI UTILIZZATI

Cozzi - Protti - Ruaro, “Elementi di analisi chimica strumentale - Tecniche di analisi (con estensione digitale per Chimica e materiali)”, 2° ed. - Zanichelli

Cozzi - Protti - Ruaro, “Elementi di analisi chimica strumentale - Analisi chimica dei materiali”, 2° ed. - Zanichelli

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Disciplina: TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI

Docenti: Luca Rondini, Giovanni Pezzoli

GIUDIZIO E LIVELLO DI PREPARAZIONE DELLA CLASSE

La maggior parte della classe possiede sufficiente conoscenza specifica per la progettazione di semplici impianti relativamente alle operazioni unitarie studiate nel corso dell’anno: tuttavia solo alcuni studenti hanno raggiunto livelli discreti. Molti alunni mostrano comunque difficoltà nelle conoscenze di base di matematica, fisica e chimica e queste hanno impedito loro di raggiungere una piena comprensione degli argomenti trattati, nonostante il lavoro di ripetizione e di definizione dei concetti di base fatto durante l’anno. Per quanto riguarda la parte grafica solo la metà degli allievi della classe ha dimostrato di essere in grado di elaborare disegni di semplici impianti chimici con relative regolazioni automatiche, rispettando la normativa di riferimento. Il gruppo classe ha seguito le lezioni partecipando alle discussioni sugli argomenti specifici; alcuni sono intervenuti con osservazioni critiche, dimostrando un reale interesse per la materia.

PROGRAMMA DI TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI Nota bene: confrontare i contenuti sotto riportati con quanto sarà definito a consuntivo in sede di scrutinio finale (programma svolto firmato dai rappresentanti degli studenti). UNIFICAZIONE NELLA RAPPRESENTAZIONE DEI PROCESSI CH IMICI

• Schema di processo • Il controllo nei processi chimici

CATALISI E REATTORI

• Catalisi omogenea e catalisi eterogenea • Reattori chimici, continui e discontinui • Reattori chimici CSTR (reattori a mescolamento) e PER (reattore a flusso a

pistone), reattore discontinuo batch

LA DISTILLAZIONE

• Aspetti generali della distillazione • L’equilibrio liquido-vapore

L’equilibrio liquido vapore per un componente puro Le miscele ideali L’equilibrio per le miscele ideali Le deviazioni dal comportamento ideale

• La rettifica continua • Il bilancio di materia • Determinazione degli stadi con il metodo di McCabe e Thiele

Documento del Consiglio di classe della 5 sez. B Chimica articolazione Chimica e Materiali

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Le rette di lavoro Le condizioni di alimentazione Intersezione delle due rette di lavoro La determinazione dei numeri di stadi La scelta del rapporto di riflusso

• Tipi di piatti • Efficienza della colonna e calcolo degli stadi real i • Colonne a riempimento • La distillazione flash • Distillazione discontinua • Stripping • Distillazione estrattiva • Distillazione azeotropica • Distillazione in corrente di vapore • Il controllo di processo nella distillazione

ASSORBIMENTO E STRIPPAGGIO

• Generalità su assorbimento e strippaggio • La solubilità dei gas nei liquidi • Apparecchiature impiegate nell’assorbimento • Il dimensionamento della colonna di assorbimento a stadi

I bilanci di materia Il rapporto minimo solvente/gas Determinazione del numero di stadi Assorbimento chimico Il controllo automatico

L’ESTRAZIONE

• L’estrazione liquido-liquido Principali impieghi dell’estrazione liquido-liquido L’equilibrio di ripartizione e lo stadio d’equilibrio

Modalità di conduzione dell’estrazione Il coefficiente di ripartizione e la legge di Nerst

Sistemi a totale immiscibilità tra solvente e diluente

Estrazione a stadio singolo Estrazione a stadi multipli a correnti incrociate Estrazione a stadi multipli in controcorrente Calcolo del numero di stadi ideali nell'estrazione a correnti incrociate,

nell'ipotesi di una completa immiscibilità tra solvente e diluente Calcolo del numero di stadi ideali nell'estrazione in controcorrente,

nell'ipotesi di una completa immiscibilità tra solvente e diluente

Sistemi a parziale miscibilità Diagrammi ternari Equilibrio tra due fasi ternarie

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Estrazione a stadio singolo Estrazione a stadi multipli a correnti incrociate Estrazione a stadi multipli in controcorrente Calcolo del numero di stadi nel caso di correnti incrociate e in

controcorrente

Stadi ideali e stadi reali Scelta del solvente Le apparecchiature d’estrazione

Apparecchiature a stadi Colonne

Colonne non agitate Colonne agitate

Schemi di processo e di controllo

• L’estrazione solido-liquido

Principali impieghi dell’estrazione solido-liquido Meccanismo dell’estrazione solido-liquido

Fattori che influenzano il processo

Diagrammi ternari e bilancio di materia nell’estrazione solido-liquido L’equilibrio nell’estrazione solido-liquido

La suddivisione del miscuglio d’estrazione Linee d’equilibrio

Determinazione del n° di stadi ideali

Estrazione a stadio singolo Estrazione a stadi multipli a correnti incrociate Estrazione a stadi multipli in controcorrente

Le apparecchiature per l’estrazione solido-liquido

IL PETROLIO

• Un po’ di storia • L’origine del petrolio e la formazione dei giacimenti • Caratterizzazione del grezzo • Caratterizzazione ed impieghi dei prodotti petroliferi

I prodotti gassosi I distillati leggeri I distillati medi I distillati pesanti: oli combustibili, lubrificanti e bitumi

• Aspetti generali della lavorazione del petrolio • I trattamenti preliminari • Il topping • Ia vacuum • Le caratteristiche delle benzine • Il cracking catalitico

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I diagrammi di Francis Le reazioni nel cracking catalitico Il processo

• Il reforming catalitico • Alchilazione • Isomerizzazione • Processi di raffinazione

La desolfonazione di gas di benzene La desolfonazione di keroseni, benzine ed altri distillati medi

PRINCIPI DI BIOTECNOLOGIA

• L’industria delle biotecnologie • Caratteristiche generali e condizioni operative dei processi biotecnologici • Operazioni e processi unitari nelle produzioni biotecnologiche • Materie prime • La sterilizzazione

Sterilizzazione per filtrazione Sterilizzazione termica

• Microrganismi impiegati nelle biotecnologie

Batteri (cenni) Lieviti e muffe (cenni)

• Cinetica di accrescimento batterico (cenni) • Bilanci di materia

• Enzimi e tecniche di immobilizzazione

Cinetica delle reazioni enzimatiche (cenni) Estrazione degli enzimi (cenni) Enzimi immobilizzati

• Reattori e sistemi di controllo

Reattori batch Reattori continui Reattori che sfruttano le tecniche di immobilizzazione

PROCESSI BIOTECNOLOGICI

• Produzioni biotecnologiche su larga scala Produzione di bioalcol Produzione acido citrico Produzione di penicillina

LA DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE E LA PRODUZIONE D I BIOGAS

• La caratterizzazione delle acque di scarico civili

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• L’ossidazione biologica tramite fanghi attivi La caratterizzazione della biomassa Meccanismo di attacco della biomassa sul substrato

• Parametri per il dimensionamento • La produzione di fango di supero • Il fabbisogno di ossigeno nell’aeratore • La rimozione dei nutrienti

La nitrificazione La denitrificazione

• Il trattamento dei fanghi • La digestione anaerobica e la produzione di biogas

Microrganismi e reazioni Condizioni operative nella digestione La produzione di biogas Apparecchiature ed impianti Il dimensionamento

I POLIMERI ED I MATERIALI

• Introduzione • Alcune definizioni, note storiche ed economiche

Polimeri. Terminologia e nomenclatura Materie plastiche, fibre, elastomeri

• La struttura dei polimeri

Omopolimeri e copolimeri Polimeri lineari, ramificati e reticolati Configurazione e conformazione La cristallizzazione nei polimeri La massa molare ed il grado di polimerizzazione medi

• Caratteristiche applicative dei materiali polimeric i • Le reazioni di polimerizzazione

Policondensazione (polimerizzazione a stadi) Impianto di produzione del nylon 6,6 Poliaddizione (polimerizzazione a catena)

• Gli additivi delle materie plastiche • Tecnologie di lavorazione dei polimerici

Materie plastiche • Le poliolefine: il polietilene.

INDICATORI

Abilità

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Risolvere problemi di dimensionamento degli impianti chimici mediante i bilanci ponderali e i bilanci entalpici;

Conoscere le equazioni di progetto delle principali apparecchiature nel campo chimico;

Eseguire calcoli relativi al dimensionamento delle principali apparecchiature chimiche;

Descrivere le caratteristiche costruttive delle principali apparecchiature chimiche; Saper eseguire un elaborato grafico di un impianto chimico indicandone le

apparecchiature principali e la relativa regolazione seguendo le normative UNICHIM;

Saper descrivere il funzionamento dei circuiti di regolazione automatica.

Competenze

Saper acquisire i dati necessari per elaborare un processo chimico ed esprimere qualitativamente e quantitativamente lo schema a blocchi;

Saper individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività di progettazione di un impianto chimico;

Utilizzare i concetti, i principi e i modelli dell’ingegneria chimica (processi unitari) per la scelta dei processi unitari necessari a un processo chimico;

Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto sociale in cui sono applicate;

Elaborare in modo autonomo progetti chimici e biotecnologici; Redigere relazioni tecniche e documenti sulle attività individuali di progetto, sia in

modo individuale che in un gruppo di lavoro.

TESTI UTILIZZATI

Tecnologie Chimiche Industriali, vol. 3 ediz. EDISCO di M. Calatozzolo, S. Natoli Manuale di disegno di impianti chimici, vol. unico ediz. EDISCO di A. Cacciatore Appunti ed esercizi di Tecnologie chimiche industriali presi dai materiali del prof.

A.Tonini.

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Disciplina: CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA

DocentI: Paola Di Sansebastiano, Salvatore Luca

GIUDIZIO E LIVELLO DI PREPARAZIONE DELLA CLASSE

La classe, nel corso del triennio, ha mostrato un atteggiamento discontinuo in termini di partecipazione ed impegno e anche i loro interventi risultano talvolta poco costruttivi. Tuttavia la maggior parte degli studenti ha avuto un atteggiamento collaborativo, responsabile e autonomo in alcune attività di alternanza scuola lavoro, infatti quasi tutti hanno ottenuto una valutazione positiva nelle attività di tirocinio presso aziende, Università e Istituti di ricerca. Sul piano del profitto, si individua un gruppo di studenti, che ha raggiunto una preparazione complessivamente discreta/buona, un secondo gruppo che con fatica raggiunge risultati sufficienti ed un terzo gruppo che mostra una preparazione frammentaria sia per scarso studio sia per lacune pregresse.

PROGRAMMA DI CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA Nota bene: confrontare i contenuti sotto riportati con quanto sarà definito a consuntivo in sede di scrutinio finale (programma svolto firmato dai rappresentanti degli studenti). MOD. 1- ENZIMI E COENZIMI

Definizione di enzimi e loro funzione Struttura, nomenclatura e classificazione Coenzimi, cofattori, gruppo prostetico, apoenzima, oloenzima. Principali coenzimi e loro meccanismo d'azione: NAD+/NADH; NADP/NADPH;

FMN; FAD; ATP; Tiaminpirofosfato. Descrivere il meccanismo di catalisi covalente di alcuni enzimi: aldolasi,

gliceraldeide-3-P-deidrogenasi, transaldolasi, transchetolasi, piruvicodeidrogenasi Siti attivi e specificità d'azione Catalisi enzimatica: esempi di catalisi acido- base e covalente Cinetica delle reazioni enzimatiche: equazione di Michaelis -Menten e grafico dei

doppi reciproci di Lineweaver-Burk, Km e Vmax. Effetto del pH e della T sull'attività enzimatica Inibizione dell'attività enzimatica: inibizione reversibile e irreversibile Enzimi costitutivi e inducibili Regolazione e controllo dell'attività enzimatica: enzimi allosterici

MOD. 2- LA CELLULA-I MICRORGANISMI E LA CRESCITA MICROBICA 2.1 Cellula e microorganismi

Organizzazione della cellula procariota. Struttura chimica del peptidoglicano Organizzazione della cellula eucariota Trasporto di membrana: senza consumo di energia (diffusione semplice, osmosi e

diffusione facilitata); con consumo di energia. Classificazione degli organismi viventi nei cinque regni

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Batteri: morfologia e ultrastruttura della cellula batterica, batteri Gram positivi e Gram negativi; divisione cellulare, batteriofagi e meccanismi di riproduzione parasessuale.

Morfologia di lieviti e muffe (cenni)

2.2 Crescita microbica

Nutrizione: fototrofi e chemiotrofi Crescita microbica: curva di crescita microbica, interpretazione delle diverse fasi Condizioni fisiche e chimiche che influenzano la crescita batterica: temperatura,

pressione osmotica, aerazione, acidità. MOD.-3- BIOENERGETICA E CICLI METABOLICI

Reazioni energeticamente accoppiate Struttura e funzioni dell'ATP come trasportatore universale di energia libera nei

sistemi biologici Genesi dell'ATP: catena respiratoria e fosforilazione ossidativa, fosforilazione a

livello di substrato nella glicolisi Altri composti contenenti legami fosforici ad alto livello energetico

(fosfoenolpiruvato, 3- fosfoglicerato) Respirazione e fermentazione Metabolismo: catabolismo e anabolismo Catabolismo del glucosio: glicolisi Conversione del piruvato in acetil-coenzima -A Ciclo di Krebs: funzioni metaboliche, reazioni e bilancio energetico Catena respiratoria e fosforilazione ossidativa Bilancio energetico della respirazione cellulare Fermentazione alcolica, omolattica

MOD.- 4- TRASMISSIONE MOLECOLARE DELL’INFORMAZIONE GENICA

Nucleotidi e nucleosidi, DNA e RNA: struttura primaria e secondaria (t-RNA, m-RNA, r-RNA)

Funzione degli acidi nucleici Codice genetico Replicazione e trascrizione del DNA Sintesi proteica: attivazione degli amminoacidi, inizio della catena polipeptidica, allungamento, terminazione e rilascio Regolazione della sintesi proteica Mutazioni: definizione, mutazioni puntiformi: transizioni, transversioni, inserzioni e

delezioni Mutazioni spontanee Agenti mutageni chimici e fisici Sviluppo di nuovi ceppi e selezione dei mutanti attraverso:

a) mutazioni: mutanti resistenti, mutanti auxotrofici (selezione mediante l'uso di penicillina e con il metodo della replica)

b) ingegneria genetica: isolamento del gene da inserire nel batterio ospite, rielaborazione del frammento per aggiunta di estremità coesive, inserimento del gene nel vettore, incorporazione della cellula ospite per trasformazione

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MOD.-5- PRODUZIONI INDUSTRIALI

produzione di bioetanolo produzione di acido citrico produzione di acido glutammico produzione di penicillina

LABORATORIO

Norme di sicurezza specifiche del laboratorio di chimica organica e biochimica Microscopio ottico: componenti, suo utilizzo, potere risolvente. Preparazione di vetrini per l’osservazione a fresco di materiale biologico. Osservazione al microscopio di cellule procariote e eucariote Colorazione di Gram. Tecnica per l’estrazione del Dna da cellule vegetali. Fermentazione alcolica e valutazione dell’alcool prodotto.

INDICATORI

Abilità

Rappresentare la struttura degli acidi nucleici e correlarla alle sue funzioni biologiche e metaboliche

Riconoscere le reazioni dei composti organici nei processi biochimici ed utilizzare i meccanismi principali per descriverne il biochimismo

Utilizzare il lessico e la terminologia tecnica di settore anche in lingua inglese. Reperire, anche in lingua inglese, e selezionare le informazioni su enzimi e gruppi

microbici. Utilizzare le tecniche di sterilizzazione e di laboratorio di microbiologia (microscopia,

conta microbica, colorazione e coltivazione di microorganismi) Riconoscere i principali microrganismi, le condizioni per il loro sviluppo e l’utilizzo

nelle applicazioni biotecnologiche. Valutare i parametri (Km VMAX) che incidono sulla cinetica (enzimatica) delle

reazioni e riconoscere i fattori che possono influenzarla Analizzare i fattori che caratterizzano la catalisi enzimatica Valutare il ruolo dei coenzimi e descriverne il biochimismo Spiegare le principali vie metaboliche, la loro regolazione e farne il bilancio

energetico Inquadrare i processi biotecnologici da un punto di vista storico e descrivere i

principi di base delle biotecnologie Descrivere le principali tecniche di mutazione genetica e analizzare le principali fasi

e relativi strumenti della tecnologia del DNA ricombinante individuare i processi fermentativi Individuare i principali componenti dei terreni colturali e le relative funzioni

Competenze

acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate.

individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali

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utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le loro trasformazioni.

elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e

sulla sicurezza redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a

situazioni professionali

TESTI UTILIZZATI

Maria Pia Boschi - Biochimicamente - Zanichelli Graham Solomons – Fondamenti di Chimica Organica – Zanichelli Dispense dell’insegnante

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Disciplina: Educazione fisica

Docente: Giuseppe Guglia

GIUDIZIO E LIVELLO DI PREPARAZIONE DELLA CLASSE

La partecipazione della classe è buona. L’ impegno e il livello di preparazione sono buoni e soddisfacenti.

PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA Nota bene: confrontare i contenuti sotto riportati con quanto sarà definito a consuntivo in sede di scrutinio finale (programma svolto firmato dai rappresentanti degli studenti). Le unità didattiche sono state finalizzate alla conoscenza e alla pratica delle principali attività sportive sia individuali che di squadra. La pratica sportiva ha contribuito allo sviluppo delle capacità motorie di base ed ha permesso di sviluppare obiettivi di carattere socio-educativi all’interno del gruppo classe. Particolare attenzione si è data all’osservanza delle regole delle varie discipline proposte e del rispetto dell’avversario durante lo svolgimento degli sport di squadra. Il programma svolto si è prefisso lo sviluppo delle capacità motorie di base: resistenza, forza, velocità, mobilità articolare, avviamento alla pratica sportiva. Tali obiettivi sono stati perseguiti sia attraverso attività di tipo specifico sia indirettamente, attraverso attività capaci di stimolare contemporaneamente più funzioni. Le unità didattiche principali sono state così scandite:

• Prima unità didattica: la resistenza • Seconda unità didattica: la velocità • Terza unità didattica: la forza • Quarta unità didattica: la mobilità articolare

INDICATORI

Abilità

Capacità motorie Attività di gruppo

Competenze

Atletiche

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Disciplina: Religione

Docente: Giuseppe Maffeis

PROGRAMMA DI RELIGIONE CATTOLICA Nota bene: confrontare i contenuti sotto riportati con quanto sarà definito a consuntivo in sede di scrutinio finale (programma svolto firmato dai rappresentanti degli studenti).

- Ruolo della Religione nella società contemporanea: secolarizzazione, pluralismo, tolleranza, globalizzazione

- Identità del Cristianesimo in riferimento ai suoi documenti fondanti e all'evento centrale della nascita, morte e Resurrezione di Gesù Cristo

- Il Concilio Ecumenico Vaticano II come evento centrale per la presenza della Chiesa nel mondo contemporaneo

- La concezione cristiano-cattolica del matrimonio, della famiglia, della vita; scelte di esistenza, vocazione, lavoro, professione;

- Il Magistero della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale, economica, tecnologica, scienza, politica, nella difesa dell'ambiente, della pace e dei più poveri. Riferimenti Encicliche (Pacem in terris, Populorum Progressio, Laudato si…)

INDICATORI

Abilità e competenze

Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all'esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale;

Cogliere la presenza e l'incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla cultura del lavoro e della professionalità;

Utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo, interpretandone correttamente i contenuti nel quadro di un confronto aperto al mondo del lavoro e della professionalità.

TESTI UTILIZZATI Bocchini, Incontro all’Altro, Dehoniane Bo

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TESTI DELLE SIMULAZIONI DI PRIMA PROVA

Anno scolastico 2017/2018

PROVA DI DIPARTIMENTO – PRIMA PROVA SCRITTA

TIPOLOGIA B

REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

Scegli uno dei quattro ambiti proposti e sviluppa il relativo argomento in forma di «saggio breve» o di «articolo digiornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenzeed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi chel’articolo debba essere pubblicato.Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

AMBITO SOCIO - ECONOMICO

ARGOMENTO: Nuove tecnologie e lavoro.

DOCUMENTI«Dai droni postini alle auto che si guidano da sole […], si sapeva che le macchine minacciano parte del lavoro oggisvolto dall’uomo. La grande novità è che nel mirino dei robot ci sono soprattutto i Paesi emergenti: quelli che fino a ieriavevano sviluppato un’industria a basso valore aggiunto contando su una manodopera a costi stracciati. Quella stessamanodopera, domani, potrebbe perdere il lavoro perché superata in economia dalle macchine.Il campanello d’allarme è stato suonato dall’Onu attraverso un recente report dell’Unctad, la Conferenza delle NazioniUnite sul Commercio e lo Sviluppo. Che mette in guardia Asia, Africa e America Latina: attenti, dice il report Robot

and Industrialization in Developing Countries, perché è da voi che l’impatto dell’era dei robot sarà più pesante.[…] Come evitare la desertificazione economica? Il primo consiglio che l’Onu dà ai Paesi emergenti è banale maovviamente validissimo: abbracciate la rivoluzione digitale, a partire dai banchi scolastici. “Bisogna ridisegnare i sistemieducativi – spiega il report – in modo da creare le competenze manageriali e professionali necessarie a lavorare con lenuove tecnologie”.»Enrico MARRO, Allarme Onu: i robot sostituiranno il 66% del lavoro umano, in «Il Sole 24 Ore», 18 novembre 2016

«La digitalizzazione e l’automazione del lavoro rappresentano un’opportunità. A rivelarlo è una ricerca di ManpowerGroup – dal titolo “Skills Revolution” – presentata al World Economic Forum 2017 di Davos. L'indagine, condotta tra18.000 datori di lavoro in 43 Paesi del mondo, affronta il tema dell'impatto della digitalizzazione sull'occupazione edello sviluppo di nuove competenze dei lavoratori. […]L’83% del campione intervistato ritiene che l’automatizzazione e la digitalizzazione del lavoro faranno crescere il totaledei posti di lavoro. Inoltre, si prevede che questi cambiamenti avranno un impatto positivo sull’aggiornamento dellecompetenze dei lavoratori, rispetto al quale i datori di lavoro prevedono di implementare specifici programmi formativinel prossimo futuro. Tra i 43 Paesi oggetto dell'indagine, è l’Italia ad aspettarsi il maggior incremento di nuovi posti dilavoro grazie alla quarta rivoluzione industriale al netto di un “upskilling”, un aggiornamento dellecompetenze, con una creazione di nuovi posti di lavoro prevista tra il 31% ed il 40%.»Federica META, Industria 4.0, contrordine: i robot creano lavoro, «Corcom.it», 20 gennaio 2017

«Nei prossimi dieci anni la tecnologia creerà o cancellerà posti di lavoro? Se lo è chiesto l’autorevole Pew Research cheha girato la domanda a quasi duemila esperti, analisti e costruttori di prodotti tecnologici che hanno partecipatoall’inchiesta intitolata “Future of the internet”. […]Per il 48% degli esperti, la nuova ondata dell’innovazione, fatta di auto che si guidano da sole, robot e network diintelligenza artificiale, impatterà negativamente sulla creazione di posti di lavoro. Nei prossimi anni, dunque, lemacchine e i programmi sostituiranno non solo i lavoratori menospecializzati, ma anche gli impiegati. Ne conseguiranno vaste aree di ineguaglianza economica, disoccupazione e,addirittura, la rottura dell’ordine sociale. L’altra metà degli intervistati, invece, si dice fiduciosa della possibilità che latecnologia e l’innovazione saranno in grado di creare più posti di lavoro di quanti ne andranno perduti a vantaggio deirobot. Perché l’uomo, così come ha sempre fatto dalla Rivoluzione Industriale in avanti, non smetterà di creare nuovitipi di lavoro, nuove industrie e nuovi modi di guadagnare.»Stefania MEDETTI, Il lavoro nel futuro: i robot saranno una minaccia o un’opportunità?, «Panorama», 12 agosto 2014

AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Robotica e futuro tra istruzione, ricerca e mondo del lavoro.

DOCUMENTI«L’applicazione della robotica a fini educativi […] è una tendenza in continua crescita anche nel nostro Paese e staattirando sempre di più l’attenzione da parte di docenti e persone attive nel campo della formazione. Attraverso questo

metodo, gli studenti diventano protagonisti dell’apprendimento e creatori del proprio prodotto e si sentono più coinvolti nel processo di apprendimento. La robotica li aiuta a sviluppare le competenze cognitive tipiche del pensiero computazionale, a imparare a progettare il loro lavoro e a incrementare le competenze di problem solving. Essa non rientra esclusivamente nel campo dell’informatica e della matematica, al contrario ha dimostrato di essere un’attività interdisciplinare in grado di stimolare gli alunni a mettere in pratica e quindi rafforzare anche le capacità logiche, di analisi e di sintesi.» Fabiana BERTAZZI, All’Indire un incontro sulla robotica educativa, sito web INDIRE, 6 aprile 2016

«La crescente necessità di robot nelle attività sociali, in ambienti non strutturati, a contatto con gli esseri umani, sta aprendo nuovi scenari che puntano a superare la struttura rigida dei robot, a favore dell’introduzione di parti robotiche “morbide”, facilmente malleabili, capaci di adattarsi a vari contesti. Da qui si sviluppa la Soft Robotics, campo interdisciplinare che si occupa di robot costruiti con materiali morbidi e deformabili, in grado di interagire con gli esseri umani e l’ambiente circostante. La Soft Robotics non è solo una nuova frontiera dello sviluppo tecnologico, ma un nuovo modo di avvicinarsi alla robotica scardinando le convenzioni e sfruttando un potenziale tutto nuovo per la produzione di una nuova generazione di robot capaci di sostenere l’uomo in ambienti naturali.» Dal sito web della Scuola Universitaria Superiore “Sant’Anna” di Pisa – Soft Robotics Area

«Un nuovo quadro di norme comunitarie per disciplinare l'ascesa di robot e intelligenza artificiale in Europa, soprattutto nei suoi sviluppi più delicati: la responsabilità civile delle macchine, l'impatto sul mercato del lavoro e i risvolti etici, dalla privacy alla tutela dei dati acquisiti e trasmessi da tecnologie che invadono sempre di più la vita dei cittadini. È quanto chiedono i deputati Ue alla Commissione Europea, con una risoluzione approvata ieri (396 voti favorevoli, 123 contrari, 85 astenuti) in materia di “Norme di diritto civile sulla robotica”. La relazione […] insiste su alcuni pilastri: la creazione di uno status giuridico per i robot, con la prospettiva di classificare gli automi come “persone elettroniche” responsabili delle proprie azioni; una vigilanza continuativa delle conseguenze sul mercato del lavoro e gli investimenti necessari per evitare una crisi occupazionale; un codice etico per gli ingegneri che si occupano della realizzazione di robot e, in prospettiva, il lancio di una Agenzia europea per la robotica e l'intelligenza artificiale che sia “incaricata di fornire le competenze tecniche, etiche e normative necessarie”.» Alberto MAGNANI, Robot e intelligenza artificiale, i deputati Ue chiedono norme europee, «Il Sole 24 ore», 17 febbraio 2017

SECONDA SIMULAZIONE PRIMA PROVA

PROVA DI ITALIANO

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Dino Buzzati, Il deserto dei Tartari (1940). Edizione di riferimento: Oscar Mondadori, Milano 1984

«Fino allora egli era avanzato per la spensierata età della prima giovinezza, una strada che da bambini sembra infinita, dove gli anni scorrono lenti e con passo lieve, così che nessuno nota la loro partenza. Si cammina placidamente, guardandosi con curiosità attorno, non c’è bisogno di affrettarsi, nessuno preme di dietro e nessuno ci aspetta, anche i compagni procedono senza pensieri, fermandosi spesso a scherzare. Dalle case, sulle porte, la gente grande saluta benigna, e fa cenno indicando l’orizzonte con sorrisi di intesa; così il cuore comincia a battere per eroici e teneri desideri, si assapora la vigilia delle cose meravigliose che si attendono più avanti; ancora non si vedono, no, ma è certo, assolutamente certo che un giorno ci arriveremo. Ancora molto? No, basta attraversare quel fiume laggiù in fondo, oltrepassare quelle verdi colline. O non si è per caso già arrivati? Non sono forse questi alberi, questi prati, questa bianca casa quello che cercavamo? Per qualche istante si ha l'impressione di sì e ci si vorrebbe fermare. Poi si sente dire che il meglio è più avanti e si riprende senza affanno la strada. Così si continua il cammino in una attesa fiduciosa e le giornate sono lunghe e tranquille, il sole risplende alto nel cielo e sembra non abbia mai voglia di calare al tramonto. Ma a un certo punto, quasi istintivamente, ci si volta indietro e si vede che un cancello è stato sprangato alle nostre spalle, chiudendo la via del ritorno. Allora si sente che qualche cosa è cambiato, il sole non sembra più immobile ma si sposta rapidamente, ahimè, non si fa tempo a fissarlo che già precipita verso il confine dell'orizzonte, ci si accorge che le nubi non ristagnano più nei golfi azzurri del cielo ma fuggono accavallandosi l'una sull'altra, tanto è il loro affanno; si capisce che il tempo passa e che la strada un giorno dovrà pur finire. Chiudono a un certo punto alla nostre spalle un pesante cancello, lo rinserrano con velocità fulminea e non si fa tempo a tornare. Ma Giovanni Drogo dormiva ignaro e sorrideva nel sonno come fanno i bambini.»

Dino Buzzati (Belluno 1906 - Milano 1972) pubblicò nel 1940 Il deserto dei tartari, romanzo ambientato in un immaginario paese che ricorda l’Austria dell’Ottocento. Il protagonista è il sottotenente Giovanni Drogo, che viene assegnato in prima nomina alla Fortezza Bastiani, avamposto abbandonato e desolato, situato ai limiti del deserto (un tempo regno dei Tartari, mitici nemici). Per Drogo, così come per i commilitoni, la speranza di veder comparire un nemico all'orizzonte si trasforma a poco a poco in un'ossessione metafisica, in cui al desiderio di mostrare il proprio eroismo si sovrappone la ricerca di una verità definitiva sulla propria esistenza. Tutto il romanzo si presenta come una simbolica rappresentazione della condizione umana.

1. Comprensione del testo

Riassumi brevemente il contenuto del testo.

2. Analisi del testo

2.1 L’autore utilizza alcune figure retoriche e ricorre a nessi sintattici e scelte lessicali particolari per rendere con

maggiore incisività i temi trattati; sapresti individuare qualcuno di questi elementi nel testo?

2.2 Nel brano ricorrono simboli e temi esistenziali: individuali e rifletti su come tali motivi vengono presentati e sviluppati nel testo.

2.3 A cosa alludono le domande «Ancora molto? [...] O non si è per caso già arrivati? Non sono forse questi

alberi, questi prati, questa bianca casa quello che cercavamo?»

2.4 «Ma a un certo punto, quasi istintivamente, ci si volta indietro e si vede che un cancello è stato sprangato

alle spalle nostre, chiudendo la via del ritorno:» come si può interpretare il senso di questa “immagine”presente nel brano proposto?

3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti

Sulla base dell'analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva del testo ed approfondiscila con opportuni collegamenti ad altri testi di Buzzati e/o di autori a te noti, che abbiano trattato temi affini a quelli presenti nel brano proposto.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in

parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.

Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue

conoscenze ed esperienze di studio.

Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.

Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che

l’articolo debba essere pubblicato.

Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: Il gioco tra svago, libertà e rischio.

DOCUMENTI

CARAVAGGIO, I bari, 1594 circa.

Il dipinto rappresenta in modo molto verosimile la truffa realizzata da due bari a danno di un giovane ingenuo; notevole il contrasto tra le espressioni dei personaggi, che illustrano perfettamente la diversa situazione psicologica dei tre protagonisti del quadro.

«Comunque sia, per l’uomo adulto e responsabile il gioco è una funzione che egli potrebbe anche tralasciare. Il gioco è superfluo. Il bisogno di esso è urgente solo in quanto il desiderio lo rende tale. Il gioco può in qualunque momento essere differito o non aver luogo. Non è imposto da una necessità fisica, e tanto meno da un dovere morale. Non è un compito. […] Ecco dunque una prima caratteristica del gioco: esso è libero, è libertà. Immediatamente congiunta a questa è la seconda caratteristica. Gioco non è la vita “ordinaria” o “vera”. È un allontanarsi da quella per entrare in una sfera temporanea di attività con finalità tutta propria. Già il bambino sa perfettamente di “fare solo per finta”, di “fare solo per scherzo”. [...] Tale coscienza di giocare “soltanto”, non esclude affatto che questo “giocare soltanto” non possa avvenire con la massima serietà, anzi con un abbandono che si fa estasi e elimina nel modo più completo, per la durata dell’azione, la qualifica “soltanto”. Ogni gioco può in qualunque momento impossessarsi completamente del giocatore. […] Il gioco sa innalzarsi a vette di bellezza e di santità che la serietà non raggiunge.»

Johan HUIZINGA, Homo ludens, Il Saggiatore, Milano 1983

«Tra i generi di videogioco che hanno sollecitato la riflessione critica degli studiosi in tema di dipendenza vanno ricordati i giochi di ruolo virtuali (Role Playing Games o RPG), evoluzione tecnologica del più famoso gioco di ruolo tradizionale Dungeons and Dragon. Analizzando i meccanismi di gratificazione che supportano l’uso dei giochi di ruolo virtuali, Valleur e Matysiak ritengono che gran parte del fascino esercitato da questi videogiochi

sugli adolescenti scaturisca dalla possibilità di trovare in essi la grandezza e il riconoscimento sociale che questi non trovano nella vita quotidiana, consentendo di misurare le proprie conoscenze e capacità tramite un percorso che prevede fasi di apprendimento, sfide e riti di passaggio […]. Sebbene questo tipo di giochi richieda la sottomissione a regole, gerarchie e classificazioni, talvolta più rigide ed inflessibili di quelle della società, in essi il fallimento non è mai del tutto irreversibile, dal momento che si può sempre ricominciare con un’altra identità, su un altro scenario. Aspetto non trascurabile è che la partecipazione al gioco richiede non soltanto un’estrema fedeltà al personaggio (avatar) ed alla situazione ma anche una presenza attiva e costante che implica collegamenti frequenti e prolungati, sino a sei o a dodici ore al giorno.»

AA. VV., I videogiochi, gli stili di vita e la salute mentale di bambini e adolescenti, in Eurispes, 8° Rapporto Nazionale sulla Condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza, 2007

«Anch'io tra i molti vi saluto, rosso alabardati, sputati dalla terra natia, da tutto un popolo amati. Trepido seguo il vostro gioco. Ignari esprimete con quello antiche cose meravigliose sopra il verde tappeto, all'aria, ai chiari soli d'inverno. Le angosce, che imbiancano i capelli all'improvviso, sono da voi sí lontane! La gloria vi dà un sorriso fugace: il meglio onde disponga. Abbracci corrono tra di voi, gesti giulivi. Giovani siete, per la madre vivi; vi porta il vento a sua difesa. V'ama anche per questo il poeta, dagli altri diversamente – ugualmente commosso.»

Umberto SABA, Squadra paesana, in Il canzoniere, Einaudi, Torino 1957

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO

ARGOMENTO: Emoji ed emoticon: una forma di comunicazione sempre più diffusa.

DOCUMENTI

«L'uso di emoji ed emoticon può modificare la percezione che gli altri hanno di noi e influire sulle nostre relazioni sociali. A indicarlo è un lavoro pubblicato su Trends in Cognitive Science, dalla 'cyberpsicologa’ Linda Kaye, dell'università britannica di Edge Hill, che indica come questa forma di comunicazione fornisca indicazioni sulla personalità di chi la usa. Oggi oltre il 90% degli utenti della Rete è solito usare emoticon ed emoji in testi scritti ed email. E non è solo un fatto generazionale, assicurano gli esperti. Un'indagine condotta nel 2014 su mille americani ha indicato che soltanto il 54% di chi usa le faccine ha dai 18 ai 34 anni. Tutti gli altri, quasi la metà, sono adulti fatti e finiti se non addirittura anziani. Segno che, spiegano le autrici del paper, questa forma di comunicazione è più collegata alla personalità che all'età. Durante un'interazione faccia a faccia, che sia dal vivo o attraverso video chiamate su Skype o FaceTime, usiamo non solo un linguaggio verbale ma anche una comunicazione veicolata ad esempio dal movimento delle mani, la postura o le espressioni facciali. Quando scriviamo tutto questo 'non detto' scompare ma l'uso delle emoji ed emoticon nelle chat va a creare un linguaggio che in qualche modo sostituisce la comunicazione non verbale. "Il più delle volte - ha detto Kaye - usiamo gli emoji come i gesti, come un modo di valorizzare le espressioni emotive. Ci sono molte peculiarità nel modo con cui gesticoliamo e le emoji sono qualcosa di simile, soprattutto nei differenti modi sul come e perché le usiamo". […] "Le persone formulano giudizi su di noi in base a come usiamo gli emoji", ha precisato Kaye. "Bisogna essere consapevoli - ha concluso - che questi giudizi possono differire a seconda del dove o con chi si usa quell'emoji, se ad esempio con persone di lavoro o con la famiglia o gli amici".»

Altro che gesti, gli emoticon raccontano come siamo, «La Repubblica»,

17.1.2017

«Non sembra ci sia molto da ridere, di questi tempi. Eppure è l’emoji più popolare sul pianeta. I francesi — chi altro? — preferiscono però , secondo nella classifica internazionale. Al terzo posto assoluto l’affettuoso , seguito dal tenero e dal classico . Non c’è che dire: il mondo, quando comunica, è felice. Oppure, nascosto dietro un disegno, finge di esserlo. A questi risultati sono giunti i ricercatori della University of Michigan e della università di Pechino. Hanno analizzato 427 milioni di messaggi usciti da 4 milioni di smartphone in 212 Paesi. I francesi sono risultati gli utilizzatori più appassionati — un messaggio su cinque contiene un emoji — seguiti a distanza da russi e americani (i messaggi illustrati, negli USA e in Russia, sono uno su dieci). Il primato degli emoji negativi va a Messico, Colombia, Perù e Israele. L’interpretazione dei ricercatori: sono società dove i legami tra le persone sono più stretti e le emozioni scorrono più liberamente. […] Gli emoji hanno arricchito la comunicazione scritta, personale e immediata, iniziata venticinque anni fa con i testi brevi (sms), continuata con i messaggi social e le app dedicate (WhatsApp in testa). I neo-disegnini rispondono a una salutare domanda di sintesi; offrono originalità di massa; e consentono di combinare espressività e cautela. […] Domanda: quanto durerà il gioco? L’impressione è che alcuni tra noi stiano cominciando a chiedersi: le vecchie parole non

sono più adatte per portare le emozioni? Dietro «Sai che ti voglio bene?» si intuisce un sentimento. Dietro si comincia a sentire il profumo dell’emozione preconfezionata.»

Beppe SEVERGNINI, Il senso del mondo è una faccia che ride, «Corriere della Sera», 5.1.2017

«L’uso di emoji è efficace sul piano comunicativo quando riesce a produrre un testo che è ironico e diretto. L’essenzialità della forma e la condensazione dei contenuti alleggeriscono il lavoro psichico alla base della ricezione del messaggio e producono un effetto distensivo che facilita il contatto, predispone alla comunicazione. L’ironia si accorda bene con questo meccanismo, che funziona nella sua stessa direzione, e aggiunge il proprio lavoro. Sospende, senza abolire, la censura di sentimenti repressi e di pensieri rimossi (incompatibili con la correttezza formale della relazione tra i comunicanti) e rende l’espressione dei sentimenti più immediata e sincera. La comunicazione ironica con gli emoji, consente di sostare tra il dire e il non dire, dove le cose dette, pur essendo dirette, non sono pietre che pesano. Si giova della libertà e della discrezione che alloggiano nell’allusione e trasforma l’immediatezza in prossimità. Tuttavia, la scrittura emoji stenta in modo evidente quando è usata per rappresentare emozioni e pensieri complessi. La rappresentazione per immagini stilizzate manca della ricchezza di connessioni e della plasticità della costruzione del discorso che offrono il testo scritto o l’opera pittorica. Di conseguenza irrigidisce il movimento/espansione del gesto psicocorporeo di apertura al mondo, che è all’origine di ogni nostra espressione. Si trova a disagio nell’area dell’incertezza tra ciò che riusciamo a sentire e ciò che ci sfugge, sentimenti che assumiamo e sentimenti in cui facciamo fatica a riconoscerci. Non riuscendo ad afferrare la potenzialità del nostro sentire, la scrittura emoji mente quando si cimenta con l’espressione del nostro modo di essere.»

Sarantis THANOPULOS, Sentire, pensare e dire con gli emoji, «Il Manifesto», 30.5.2015

3. AMBITO STORICO - POLITICO

ARGOMENTO: Il colonialismo italiano.

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«Chi, in Italia, non ha sentito almeno una volta alla radio o in televisione esecuzioni di canzonette del periodo coloniale come Faccetta nera o Tripoli bel suol d’amore? Ma quanti sarebbero in grado di precisare quali dominicoloniali l’Italia liberale e l’Italia fascista stabilirono, in quali anni, per quale motivo e con quali risultati? In quasi tutte le città della Penisola permane il ricordo toponomastico delle imprese coloniali dell’Italia unita: una piazza Adua, un corso Tripoli o una via Mogadiscio, o simili, fanno ancora mostra di sé negli elenchi stradali italiani. Ma quanti - soprattutto tra i giovani - sanno spiegarsi il perché di quei nomi a fronte dell’assenza di quelli di altre città africane, forse anche più importanti ma che non furono dominio italiano?»

Nicola LABANCA, Oltremare. Storia dell’espansione coloniale italiana, Il Mulino, Bologna, 2002

«Si deve a singoli episodi se, in modo sporadico e irregolare, l’Italia uscita dal fascismo e dalla guerra ha ricordato e ricorda il passato coloniale. La nostalgia ha cancellato le colpe dai libri di testo e i sensi di colpa dalle coscienze; l’oblio ha appannato i sentimenti e gli interessi. Eppure il colonialismo, benché in parte fuori tempo e pieno di manchevolezze, è parte integrante della storia d’Italia e della sua stessa formazione come nazione e Stato unitario. La lunga frequentazione con l’Africa autorizza i documenti del ministero degli Esteri o il dibattito politico ordinario a parlare pudicamente di legami storici e culturali, ma l’attenzione è scarsa, superficiale, inficiata da preconcetti e luoghi comuni.»

Gian Paolo CALCHI NOVATI, L’Africa d’Italia. Una storia coloniale e postcoloniale, Carocci, Roma, 2011

«… lo scopo di questi tentativi coloniali è quello appunto di convertire questi vasti territorii in larghi mercati e centri novelli di consumazione. Quando in quelle ora deserte contrade il contatto di colonie italiane verrà mutando usanze e tenore di vita, e vi saranno introdotte le istituzioni e le abitudini dell’Europa, gl’indigeni, invece di cibarsi malamente di un po’ di dura [cereali], e di coprirsi di pochi cenci, cominceranno a sentire novelli bisogni, e diverranno consumatori utili dei prodotti europei, per le esigenze create dal sole della civiltà. D’altronde, dovunque l’uomo incivilito porta con sé in mezzo a popoli di civiltà inferiore capacità intellettuali, cognizioni tecniche, capitali, e lavoro, è impossibile economicamente, che non produca e non accresca valori e ricchezze.»

Giorgio ROCHAT, da Dichiarazioni del Ministro degli Esteri, Mancini, alla Camera dei deputati sulla politica italiana nel Mar

Rosso (27 gennaio 1885) – in Giorgio ROCHAT, Il colonialismo italiano, Loescher, Torino, 1973

«La grande Proletaria si è mossa. Prima ella mandava altrove i suoi lavoratori che in Patria erano troppi e dovevano lavorare per troppo poco. […] Il mondo li aveva presi a opra i lavoratori d’Italia; e più ne aveva bisogno, meno mostrava di averne, e li pagava poco e li trattava male e li stranomava. […] Ma la grande Proletaria ha trovato luogo per loro: una vasta regione bagnata dal nostro mare, verso la quale guardano, come sentinelle avanzate, piccole isole nostre; verso la quale si protende impaziente la nostra isola grande; una vasta regione che già per opera dei nostri progenitori fu abbondevole d’acque e di messi, e verdeggiante d’alberi e giardini; e ora, da un pezzo, per l’inerzia di popolazioni nomadi e neghittose, è per gran parte un deserto. […] Vivranno liberi e sereni su quella terra che sarà una continuazione della terra nativa, con frapposta la strada vicinale del mare. Troveranno, come in Patria, a ogni tratto le vestigia dei grandi antenati. Anche là è Roma. […] Ora l’Italia, la grande martire delle nazioni, dopo solo cinquant’anni ch’ella rivive, si è presentata al suo dovere di contribuire per la sua parte all’umanamento e incivilimento dei popoli; al suo diritto di non essere soffocata e bloccata nei suoi mari; al suo materno ufficio di provvedere ai suoi figli volonterosi quel che sol vogliono, lavoro ...»

Giovanni PASCOLI, La grande Proletaria si è mossa, discorso pronunciato a Barga il 26.11.1911 per celebrare la guerra per la conquista della Libia – in Giovanni PASCOLI, Prose I. Pensieri di varia umanità, Mondadori, Milano, 1971

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: I limiti della rete globale: privacy, trasparenza, censura.

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«Ty aveva ideato il sistema iniziale, l’Unified Operating System, che combinava tutte le cose online fino ad allora rimaste divise e abborracciate: profili di utenti dei social media, i loro metodi di pagamento, le loro varie password, i loro account e-mail, username, preferenze, fino all’ultimo strumento e manifestazione d’interesse. Il vecchio metodo – una nuova transazione, un nuovo sistema per ogni sito, per ogni acquisto – era come prendere una macchina diversa per sbrigare ogni tipo di commissione. “Non era necessario avere ottantasette macchine diverse” aveva dichiarato dopo che il suo sistema aveva stupito la Rete e il mondo. Lui, invece, aveva messo tutto insieme, tutti i bisogni e tutti gli strumenti di ogni utente, in un unico calderone, e aveva inventato TruYou: un account, un’identità, una password, un sistema di pagamento, per ogni persona. Non c’erano altre password, né multiple identità. I tuoi dispositivi sapevano chi eri, e la tua unica identità – la TruYou, inconfondibile e immodificabile – era la persona che pagava, firmava, rispondeva, visionava e revisionava, vedeva ed era vista. Dovevi usare il tuo vero nome, e questo era legato alle tue carte di credito, alla tua banca, e così pagare per ogni cosa era semplice. Un solo pulsante per il resto della tua vita online.»

Dave EGGERS, Il cerchio, Mondadori, Milano 2014

«Una nuova consapevolezza critica emerge in rapporto alla comprensione del ruolo che ogni medium – cioè ogni artefatto, ogni idea, ogni forma di innovazione – ha nel rimodulare l’ambiente umano, e trasformare così il modo di pensare, sentire, agire.»

Paolo GRANATA, Elena LAMBERTI, Per un’ecologia dei media, «Il Sole 24 Ore - Nòva» 19 ottobre 2016

«Alla folla di chi ti segue si mescola quella di chi ti minaccia. Ogni parola detta con le intenzioni migliori può diventare un cappio - magari cucito da sostenitori volubili, umorali, diffidenti. Al capo della comunicazione scappa per errore un tweet

inopportuno? Un minuto dopo è già tardi per rimediare. Per sbaglio viene pubblicata l’indicazione a non usare le foto del politico che incontra il disabile? Valanga di insulti. Non fai in tempo a spiegare che l’intento non era discriminatorio, e che era quello di evitare strumentalizzazioni: la corrente di disprezzo ti ha già travolto.»

Paolo DI PAOLO, Divi e politici l’addio alla rete è cambiato, «La Repubblica», 12 novembre 2016

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Le leggi razziali del ’38.

«Con l’espressione «leggi razziali» si fa riferimento a uno specifico episodio nella storia dell’Italia contemporanea: l’insieme di norme e provvedimenti legislativi emanati sotto il regime fascista nel corso del 1938 al fine di discriminare gli ebrei. Allo stesso tempo essa sta anche a indicare un altro fenomeno: l’affiorare non improvviso, né solo circostanziale, di tendenze razziste e antisemite radicate nel Paese e la loro acquisita visibilità pubblica alla vigilia della seconda guerra mondiale.»

Paola DI CORI, Le leggi razziali, in I luoghi della memoria (a cura di Mario Isnenghi), Editori Laterza, Bari, 1996

Linee orientative. Per lo svolgimento del tuo elaborato potrai, se vuoi, fare riferimento ad alcuni tra i seguenti argomenti:

� al contesto storico in cui vengono emanate le «leggi razziali»; � ad alcune misure discriminatorie previste in queste leggi; � ai concetti di “identità”, di “razza”, di “appartenenza a una confessione religiosa”; � alle origini storiche dello stereotipo antisemita; � al modo in cui queste «leggi razziali» furono applicate; � a eventuali fonti storiche, letterarie e/o cinematografiche che conosci.

Potrai, infine, concludere il tuo elaborato, se vuoi, con riflessioni e argomentazioni personali.

Se lo ritieni, potrai aggiungere una tua riflessione sulla valenza che le tendenze razziste assumono quando la loro visibilità pubblica è «acquisita».

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

Globalizzazione e vulnerabilità sociale.

«Negli ultimi cinquant’anni il vertiginoso aumento della popolazione e la necessità di incrementare la produzione agricola e industriale hanno comportato l’ampliamento delle aree urbanizzate e un maggior consumo di suolo. «Megacittà» di milioni di abitanti hanno raggiunto anche aree potenzialmente pericolose per l’uomo, dove un tempo non si sarebbe costruito per le cattive caratteristiche geomorfologiche o climatiche. Di fatto, si è determinata una maggiore esposizione al rischio delle nostre società: siamo più numerosi e più vulnerabili agli eventi naturali, anche e soprattutto in considerazione del fatto che la globalizzazione crea condizioni di sempre maggiore interdipendenza tra i Paesi.»

Silvia PEPPOLONI, La terra uccide ma possiamo limitare i danni – in: «Corriere della Sera – la Lettura», 11 settembre 2016

Linee orientative. Sulla base delle tue conoscenze di studio e di quelle apprese dall’attualità, potrai sviluppare, se vuoi, il tuo elaborato riflettendo:

� sul fenomeno del «vertiginoso aumento della popolazione», con riferimento alle aree del mondo in cui tale fenomeno si rende più evidente;

� su ciò che si intende per «consumo di suolo»; � sullo sfruttamento agricolo e industriale dei territori e sul fenomeno dell’antropizzazione delle aree a rischio; � sul fenomeno del cambiamento climatico, sull’emergenza alimentare e sulla preziosità dell’acqua; � su ciò che si intende per «globalizzazione» e per «interdipendenza tra i Paesi».

Potrai concludere il tuo elaborato con riflessioni sul concetto di vulnerabilità in relazione ai fenomeni appena trattati. I tuoi commenti personali potranno certamente conferire più originalità e maggior completezza all’elaborato.

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Documento del Consiglio di classe della 5 sez. B Chimicaarticolazione Chimica e Materiali

TESTI DELLE SIMULAZIONI DI SECONDA PROVA

Anno scolastico 2017/2018

Pag. 1/2 Sessione ordinaria 2015

Seconda prova scritta

Ministero dell�Istruzione, dell� Università e della Ricerca

M633 � ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

Indirizzo: ITCM - CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE

ARTICOLAZIONE CHIMICA E MATERIALI

Tema di: TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI

Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella

seconda parte.

PRIMA PARTE

In un impianto petrolifero si vuole suddividere mediante distillazione una miscela idrocarburica in

una frazione più volatile e in una meno volatile.

L�alimentazione, opportunamente preriscaldata, è inviata ad una colonna a piatti che opera ad una pressione di poco superiore a quella atmosferica.

La frazione di testa contiene anche dei componenti che non sono condensabili nel condensatore di

testa che utilizza acqua industriale di raffreddamento. Tali componenti lasciano l�impianto come vapori.

La frazione di coda, prima di lasciare l�impianto, viene raffreddata.

Tutte le frazioni in uscita (distillato, sia liquido sia vapore, e prodotto di coda) proseguono per altre

lavorazioni.

Per il riscaldamento è disponibile vapore di rete a bassa pressione.

Il candidato, dopo aver adottato gli eventuali recuperi termici ritenuti opportuni, disegni lo schema

dell�impianto idoneo a realizzare l�operazione proposta, completo delle apparecchiature accessorie (pompe, valvole, serbatoi, ecc.) e delle regolazioni automatiche principali rispettando, per quanto

possibile, la normativa UNICHIM.

SECONDA PARTE

1. Si vogliono distillare, in una colonna a piatti a funzionamento continuo, 9 kmol/h di una

miscela binaria. Le composizioni, espresse come frazione molare del componente più volatile,

sono: xF = 0,4 per l'alimentazione, xD = 0,95 per il distillato e xW = 0,05 per il prodotto di coda.

Si opera con un rapporto di riflusso effettivo R = 2,7 e la miscela entra in colonna al 60% in

moli come vapore.

Si calcolino le portate di distillato e residuo e i carichi termici al condensatore di testa e al

ribollitore di coda sapendo che il calore latente di evaporazione medio valevole per tutte le

composizioni della miscela è DHv = 36 kJ/mol, nell�ipotesi che siano valide le approssimazioni

di McCabe e Thiele, che il calore scambiato serva solo ad attuare i passaggi di stato voluti e

siano trascurabili le perdite termiche di tutto l�impianto.

Pag. 2/2 Sessione ordinaria 2015

Seconda prova scritta

Ministero dell�Istruzione, dell� Università e della Ricerca

M633 � ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

Indirizzo: ITCM - CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE

ARTICOLAZIONE CHIMICA E MATERIALI

Tema di: TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI

2. Il numero degli stadi di equilibrio nella distillazione si possono calcolare graficamente con il

metodo di McCabe e Thiele.

Il candidato, dopo aver discusso brevemente i limiti di applicabilità di tale metodo, scelga

liberamente i dati di progetto di un�operazione di distillazione e, applicando qualitativamente tale metodo di calcolo, ne illustri la procedura.

3. Alcuni importanti processi industriali si basano su reazioni chimiche interessate da equilibrio. Il

candidato, sulla base degli studi fatti, prendendo ad esempio un processo industriale, illustri i

principi termodinamici che permettono di individuare le condizioni operative ottimali per la

migliore resa delle reazioni chimiche.

4. I materiali polimerici rappresentano le produzioni tra le più rilevanti dell�Industria Chimica. Il

candidato, sulla base degli studi fatti, illustri, a sua scelta, la produzione di un polimero e del

relativo monomero (o dei monomeri).

____________________________

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l�uso di manuali relativi alle simbologie UNICHIM, di tabelle con dati numerici, di diagrammi relativi a parametri

chimico-fisici, di mascherine da disegno e di calcolatrici tascabili non programmabili.

Non è consentita la consultazione di libri di testo.

È consentito l�uso del dizionario di italiano. È consentito l�uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

Non è consentito lasciare l�Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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Documento del Consiglio di classe della 5 sez. B Chimica articolazione Chimica e Materiali

TESTI DELLE SIMULAZIONI DI TERZA PROVA

Anno scolastico 2017/2018

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE �STANISLAO CANNIZZARO� Via Raffaello Sanzio, 2 20017 RHO (MI)

tel. 029303576/7 fax 029302752 www.itiscannizzaro.gov.it e-mail [email protected]

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DATA: 9 marzo 2018

DISCIPLINE: CHIMICA ANALITICA ESTRUMENTALE

CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA STORIA INGLESE

TIPOLOGIA DELLA PROVA: B

QUESITI PROPOSTI: 12 (ogni disciplina tre quesiti)

NUMERO DI RIGHE PER LA RISPOSTA: MASSIMO 15

DURATA DELLA PROVA: 2 ORE E 30 MINUTI

STRUMENTI CONSENTITI: CALCOLATRICE DIZIONARIO MONOLINGUE

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MATERIA: CHIMICA ANALITICA E STRUMENTALE

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1. Per costruire una retta di taratura si utilizzano tre standard, da 4.0, 8.0 e 12.0 mg/l, che forniscono rispettivamente assorbanze di 0.21, 0.40 e 0.61. Il campione, dopo essere stato diluito 1:10, fornisce un�assorbanza di 0.51. Calcolare la concentrazione del campione di partenza, motivando i passaggi effettuati.

2. Rappresentare lo schema di uno spettrofotometro FT-IR

MATERIA: CHIMICA ANALITICA E STRUMENTALE

Candidato _______________________________________�

3. Spiegare i principi teorici della spettrofotometria molecolare nell�UV-VIS, mettendo in evidenza i tipici campi di applicazione

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MATERIA: CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA

Candidato _______________________________________

1. Disegnare e analizzare sinteticamente le quattro fasi della curva di crescita microbica, definire e calcolare il tempo di generazione.

2. Elencare i componenti dell�ATP, scrivere la sua formula di struttura, individuare le caratteristiche strutturali e spiegare come svolge la sua funzione.

3. Destino metabolico del piruvato in condizioni di anaerobiosi nei lieviti: reazioni, enzimi e coenzimi coinvolti.

Risposte

MATERIA: CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA

Candidato _______________________________________

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MATERIA: STORIA

Candidato _______________________________________

1. Passando dalle campagne alle fabbriche urbane il modo di vivere e di lavorare del proletariato si modifica profondamente (e non certo in meglio). Attua un confronto evidenziando i cambiamenti e le loro motivazioni.

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MATERIA: STORIA

Candidato _______________________________________

2. Passando dalle campagne alle fabbriche urbane, gli ex contadini divenuti operai diventano consapevoli dello sfruttamento, acquisiscono coscienza di classe e iniziano a lottare per i propri diritti, ottenendo alcuni risultati.

Esponi schematicamente le principali tappe di questo percorso.

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5___________________________________________________________________________

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15__________________________________________________________________________

MATERIA: STORIA

Candidato _______________________________________

3. Definisci con precisione i seguenti termini, indicandone il significato e (in estrema sintesi) il contenuto politico-ideologico:

a) Liberalismo e Liberismo b) Socialismo utopico e Socialismo scientifico c) Socialismo e Comunismo d) collettivismo e cooperazione e) Federalismo monarchico e repubblicano f) Stato etico e Utilitarismo

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MATERIA: INGLESE

Candidato _______________________________________

1. What is tidal power and which are its advantages and disadvantages? (��/5)

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2. What is the �Commonwealth of Nations�? (��/5)___________________________________________________________________

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MATERIA: INGLESE

Candidato _______________________________________

3. Which are the pros and cons of solar energy ? (��./5)

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Total score: �

SIMULAZIONE DI TERZA PROVA SCRITTA

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CLASSE V sez. B CHIMICA MATERIALI

DATA : 9 maggio 2018

DISCIPLINE: ANALISI CHIMICA STRUMENTALE

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MATEMATICA � � � INGLESE

TIPOLOGIA DELLA PROVA: B

QUESITI PROPOSTI: 12 (ogni disciplina tre quesiti)

NUMERO DI RIGHE PER LA RISPOSTA: MASSIMO 15

DURATA DELLA PROVA: 3 ORE

STRUMENTI CONSENTITI: CALCOLATRICE DIZIONARIO BILINGUE E/O MONOLINGUE

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “STANISLAO CANNIZZARO” Via Raffaello Sanzio, 2 20017 RHO (MI)

tel. 029303576/7 fax 029302752 www.itiscannizzaro.gov.it e-mail [email protected]

ISO 9001- Cert.n 3693/0

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MATERIA: ANALISI CHIMICA STRUMENTALE

Candidato_______________________________________

1. Nella determinazione di Fe in un campione di vino con il metodo dell’aggiunta senza diluizione si sono ottenuti i valori riportati nella tabella seguente (volume del campione 50 ml; concentrazione dello standard 100 mg/l). Determinare la concentrazione dell’analita nel campione interpolando graficamente i dati ottenuti nelle misure di assorbanza effettuate.

N. Aggiunta(ml)

Misura(abs)

1 0 0,048

2 1,5 0,160

3 3,0 0,261

4 4,5 0,367

5 6,0 0,461

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MATERIA: ANALISI CHIMICA STRUMENTALE

Candidato_______________________________________

�2. Rappresentare lo schema di uno spettrofotometro ICP

�3. In AAS tipicamente la sorgente è costituita da una lampada a catodo cavo. Come

funziona? Perché non si usa una lampada a sorgente continua?

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MATERIA: CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA

Candidato_______________________________________

1. Ciclo di Krebs: funzioni, reazioni e bilancio energetico

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MATERIA: CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA

Candidato_______________________________________

2. Dare la definizione di mutazione genica, descrivere le mutazioni puntiformi e scrivere la struttura di due agenti mutageni analoghi delle basi azotate specificando il meccanismo d’azione.

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MATERIA: CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA

Candidato _______________________________________

3. Enzimi di restrizione: definizione, classificazione e usi applicati alla tecnologia del DNA ricombinante.

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MATERIA: MATEMATICA

Candidato_______________________________________

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MATERIA: MATEMATICA

Candidato_______________________________________

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MATERIA: MATEMATICA

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MATERIA: INGLESE

Candidato _______________________________________

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MATERIA: INGLESE

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MATERIA: INGLESE

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Documento del Consiglio di classe della 5 sez. B Chimicaarticolazione Chimica e Materiali

GRIGLIE DI VALUTAZIONE DI PRIMA, SECONDA E TERZA PROVA

Anno scolastico 2017/2018

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI PRIMA PROVA SCRITTA

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Valutazione 0 1 2 3 4 5

1 Completezza analisi: aspetti contenutistici (comprensione del testo), metrici, stilistici, retorici

2 Competenze linguistiche e ortosintattiche Proprietà terminologica dell’analisi letteraria mirata ad una lettura articolata del testo

3 Organizzazione ed elaborazione delle risposte alle domande proposte in modo di arrivare ad un commento organico

4 Approfondimento del testo fino ad arrivare ad una sua interpretazione contestualizzata

Totale /15

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Valutazione Saggio breve 0 1 2 3 4 5

1 Capacità di avvalersi del materiale di documentazione proposto

2 Capacità di elaborare il materiale di documentazione in modo completo ed autonomo

3 Capacità di far emergere il proprio punto di vista, argomentandolo adeguatamente e tenendo i fatti distinti dall’interpretazione

4 Competenze linguistiche e ortosintattiche Registro stilistico adeguato all’argomento

Totale /15

Valutazione Articolo di giornale 0 1 2 3 4 5

1 Capacità di avvalersi e di elaborare il materiale di documentazione proposto

2 Possesso di conoscenze relative all’argomento

3 Capacità di far emergere il proprio punto di vista, argomentandolo con un taglio personale e tenendo i fatti distinti dall’interpretazione

4 Competenze linguistiche e ortosintattiche Linguaggio coerente con l’argomento e il destinatario

Totale /15

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Valutazione 0 1 2 3 4 5

1 Conoscenza esatta degli avvenimenti in senso diacronico e sincronico

2 Organizzazione dei fatti distinti dall’interpretazione Capacità di argomentare le proprie interpretazioni

3 Analisi della complessità dell’evento storico nei suoi vari aspetti per arrivare ad una valutazione critica

4 Competenze linguistiche e ortosintattiche Competenze lessicali di tipo storiografico

Totale /15

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Valutazione 0 1 2 3 4 5

1 Capacità di costruire un discorso ordinato e coerente in cui emerga il nucleo centrale e sia ben motivata la trattazione

2 Capacità di sostenere adeguatamente l’argomentazione e/o la confutazione, mostrando conoscenze adeguate

3 Capacità di esprimere le proprie convinzioni personali e di argomentarle con autonomia di giudizio

4 Competenze linguistiche e ortosintattiche Possesso di competenze linguistiche adatte al tema

Totale /15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA

Candidato ___________________________________________ Classe _____

INDICATORE DESCRITTORE PUNTI

CONOSCENZA DEI CONTENUTI

MOLTO LACUNOSA 1

SCORRETTA E INCERTA 2

PARZIALE 3

ESSENZIALE 4

SODDISFACENTE 5

BUONA 6

APPROFONDITA 7

COLLEGAMENTO TRA LE INFORMAZIONI, APPLICAZIONE DELLE PROCEDURE, ANALISI E SINTESI

INCOMPLETI 1

INCERTI 2

CORRETTI, COMPLETI 3

EFFICACI, BEN STRUTTURATI 4

LINGUAGGIO SPECIFICO, ESPRESSIONE ED ESPOSIZIONE

INCOERENTE E CON GRAVI ERRORI

1

NON SEMPRE CORRETTO 2

CORRETTO 3

APPROPRIATO, RIGOROSO 4

Punteggio complessivo __/15

PUNTEGGIO FINALE: __/15


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