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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE V C - progetto 5 a.s ... · Appunti elaborati dall ... In questo...

Date post: 17-Feb-2019
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1/57 ISTITUTO TECNICO AGRARIO “O. Munerati” C.F. 80004570299 ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. Bernini” Via Cappello,10 45100 S. Apollinare-RO Tel. 0425 492404 Dir. 0425 499000 Fax. 0425 492583 e-mail: [email protected] [email protected] web: www.agrariorovigo.it Corso del Popolo, 274 45100 Rovigo Tel. 0425 25801 Fax 0425 422256 e-mail: [email protected] [email protected] web: www.itsgberninirovigo.it DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE V C - progetto 5 a.s. 2013/2014
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ISTITUTO TECNICO AGRARIO “O. Munerati” C.F. 80004570299 ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. Bernini”

Via Cappello,10 45100 S. Apollinare-RO

Tel. 0425 492404 Dir. 0425 499000

Fax. 0425 492583

e-mail: [email protected]

[email protected]

web: www.agrariorovigo.it

Corso del Popolo, 274 45100 Rovigo Tel. 0425 25801

Fax 0425 422256

e-mail:

[email protected]

[email protected]

web: www.itsgberninirovigo.it

DOCUMENTO

DEL CONSIGLIO

DI CLASSE

V C - progetto 5

a.s. 2013/2014

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CONSIGLIO DI CLASSE 5^C Progetto 5

a.s.2013/2014

Coordinatore Prof. Claudio Pigato

Materia Docente

Religione Prof. Mauro Prando

Italiano-Storia Prof.ssa Maria Ines Bregolin

Inglese Prof.ssa Alessandra Cattozzo

Diritto Prof.ssa Alessia Prearo

Matematica Prof.ssa Maria Loretta Zamberlan

Estimo Prof.ssa Maria Rosa Brigo

Disegno e progettazione Prof. Umberto Chiozzi

Topografia e fotogrammetria Prof. Claudio Pigato

Costruzioni Prof. Lucio Tomasi

Impianti Prof. Fabio Brighenti

Educazione fisica Prof. Angelo Pietro Rossi

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof.ssa Maria Grazia Faganello Indice degli allegati Nodi multidisciplinari proposti ………..… 9 Simulazione delle prove scritte e griglie di valutazione proposte dal C.d.c. ………..… 13 Griglia di valutazione del colloquio proposta dal C.d.c. ………..… 27 ALLEGATI A - Religione ………..… 29 - Italiano e storia ………..… 32 - Inglese ………..… 37 - Matematica ………..… 40 - Estimo ………..… 42 - Diritto ………..… 45 - Impianti ………..… 47 - Topografia ………..… 49 - Disegno e progettazione ………..… 52 - Costruzioni ………..… 54 - Educazione fisica ………..… 56

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE V C

La classe V C è composta da 24 allievi, 18 maschi e 6 femmine. Nell’ultimo anno scolastico si sono

aggiunti quattro allievi ripetenti e un allievo proveniente da altra scuola. Nel complesso la classe è

abbastanza compatta ed omogenea. Alla data della stesura del presente documento tutti gli alunni

frequentano regolarmente le lezioni.

La classe ha potuto contare, nell'arco del triennio, sulla continuità didattica solo per gli insegnamenti di

Inglese (Prof.ssa Cattozzo) e Topografia (Prof. Pigato); in tutte le altre discipline si sono verificati

avvicendamenti come risulta dal seguente prospetto:

Materia Classe 3^ Classe 4^ Classe5^

Religione

Italiano

Storia

Matematica

Diritto

Estimo

Disegno e progettazione

Costruzioni

Impianti

Educazione fisica

Mason Oscar

Rizzieri Adele

Rizzieri Adele

Rossato M. Cristina

Altafini Sofia

Viaro Alessandra

Francato Fabrizio

Chiozzi Umberto

Novaco Giampaolo

Sacchetto Vanni

Mason Oscar

Bregolin Maria Ines

Bregolin Maria Ines

Rossato M. Cristina

Altafini Sofia

Brigo Maria Rosa

Lavezzi Gianni

Lavezzi Gianni

Andrea Callegari

Angelo Rossi

Prando Mauro

Bregolin Maria Ines

Bregolin Maria Ines

Zamberlan M. Loretta

Prearo Alessia

Brigo Maria Rosa

Chiozzi Umberto

Tomasi Lucio

Fabio Brighenti

Angelo Rossi

SITUAZIONE DI PARTENZA

Come emerge dalla presentazione precedente, la classe ha avuto un percorso piuttosto variabile nel corso

degli anni, sia per i frequenti cambiamenti nell'aggregazione fra alunni, sia per la scarsa continuità

didattica. Gli insegnanti che non hanno potuto disporre della continuità didattica hanno dovuto rafforzare

i loro insegnamenti con interventi mirati al conseguimento di livelli di partenza omogenei. Tutto questo si

ritiene essere significativo per evidenziare il non completo raggiungimento dei vari obiettivi trasversali e

disciplinari programmati.

Complessivamente, a fronte di queste difficoltà incontrate in itinere, è auspicabile considerare che a

conclusione di un programma di lavoro unitario e compatto fra tutti i docenti di questo consiglio di classe,

i risultati ottenuti in termini di relazioni interpersonali possano considerarsi più che soddisfacenti

soprattutto per la buona disponibilità al dialogo educativo per la maggioranza degli allievi.

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COMPETENZE EDUCATIVE - DIDATTICHE TRASVERSALI

Tenendo conto delle caratteristiche della classe, degli obiettivi generali stabiliti nel POF ed avendo

presente il profilo dello studente alla fine del percorso scolastico, il Consiglio della Classe ha formulato le

seguenti competenze educative - didattiche trasversali:

Competenze educative Descrittori di competenza educativa

1. Assumere un atteggiamento positivo nei

confronti dell’attività scolastica vissuta come

percorso.

- Pone domande significative originate dai contenuti disciplinari.

- Coglie la connessione tra sapere scolastico e le proprie esperienze.

2. Rafforzare il rispetto delle consegne acquisendo

autonomia di lavoro e di giudizio.

- Rispetta le consegne.

- Formula proposte.

- Porta puntualmente a compimento gli impegni assunti.

- Esprime opinioni motivate.

3. Potenziare la consapevolezza di essere parte

integrante del gruppo classe e di una comunità di

istituto, esercitando autodisciplina nella

partecipazione delle attività comuni.

- Ascolta gli altri e sa gestire le proprie reazioni emotive.

- Presenta le sue idee in modo chiaro e pertinente.

- Riconosce l’efficacia della pluralità dei contenuti.

- Assume iniziative e responsabilità.

- Si informa sulle attività di Istituto.

- Offre la propria partecipazione

- Svolge il proprio ruolo nei vari momenti dell’attività scolastica.

4. Sviluppare la propria personalità come

processo di maturazione dell’identità e della

progettualità individuale

- Chiarisce e giustifica il senso delle proprie azioni.

- Fissa i propri obiettivi e si impegna a realizzarli.

- Usa abilità personali anche a vantaggio degli altri.

- Stabilisce un rapporto positivo con il proprio corpo e agisce per un

sano sviluppo fisico.

Competenze didattiche trasversali Descrittori di competenza didattica

1. Ampliare e consolidare le competenze

linguistiche, potenziando l’uso dei linguaggi delle

discipline e della lingua straniera.

- Comprende l’importanza dello strumento linguistico.

- Comprende e utilizza i lessici specifici delle aree disciplinari.

- Acquisisce termini sempre più pertinenti e vari.

- Comprende la molteplicità delle situazioni comunicative.

- Utilizza registri differenziati.

2. Conoscere i contenuti specifici di ogni

disciplina.

- Conosce i contenuti fondamentali delle vari discipline

- Comprende la necessità di non accumulare lacune per non

pregiudicare il proseguimento degli studi.

3. Potenziare il metodo di studio e di lavoro

rendendolo autonomo, sistematico, ed efficace

- Ha consapevolezza dell’argomento da studiare.

- Identifica le varie fonti da cui trarre le conoscenze.

- Utilizza gli strumenti, acquisisce, memorizza dati, concetti,

procedure.

- Ordina sequenzialmente quanto appreso.

- Confronta e approfondisce, fondando le nuove conoscenze su

quanto già appreso.

4. Sviluppare le capacità logiche di analisi e

sintesi

- Riconosce la struttura e le parti di ogni situazione conoscitiva e ne

individua gli aspetti essenziali, cogliendone il significato.

5. Sviluppare le capacità logiche di valutazione e

critica.

- Riconosce analogie ed effettua opportuni collegamenti.

- Riconosce i problemi e li formula in modo corretto.

- Formula ipotesi ed elabora semplici modelli di ragionamento.

- Applica le conoscenze acquisite in situazioni nuove e, almeno in

parte, complesse.

6. Acquisire consapevolezza del proprio processo

di apprendimento, sviluppando capacità di

autovalutazione.

- Riconosce le tappe del proprio percorso di crescita

- Sa collocare i propri risultati in relazione agli obiettivi definiti.

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CRITERI METODOLOGICI E STRATEGIE COMUNI

I docenti, pur riconoscendo che la specificità delle singole discipline rende inevitabile la diversità dei

metodi, hanno concordato i seguenti criteri e strategie:

- favorire in classe l’attenzione e la concentrazione degli studenti;

- essere chiari ed esaurienti nelle spiegazioni, ma senza rinunciare a problematizzare e a ricercare

l’interazione con gli allievi;

- privilegiare il lavoro sui testi da cui far emergere concetti e contenuti, solo in una seconda fase

guidare gli studenti ad organizzare le nozioni in un quadro sistematico;

- modulare l’impegno di studio e di applicazione richiesto agli studenti nell’ambito di ciascuna

disciplina in modo compatibile con le esigenze di tutte le altre;

- esplicitare il percorso da svolgere nell’ambito di ciascuna disciplina, indicando obiettivi, metodi e

criteri di valutazione.

METODOLOGIA DI INSEGNAMENTO

Si sono alternate nel corso dell’attività scolastica le seguenti metodologie:

Lezione frontale

Lezione dialogata e partecipata

Lavori di gruppo (anche piccoli di due alunni)

Lezione di laboratorio

Lezione in situazioni pratiche

Lezione in altro contesto rispetto all’aula o all’edificio scolastico

Lezione con uso di audiovisivi

STRUMENTI DIDATTICI UTILIZZATI

Libri di testo in adozione

Sussidi audiovisivi

Sussidi informatici

Attrezzature di laboratorio

Attrezzature ed impianti sportivi

Visite guidate – viaggi d’istruzione

Appunti elaborati dall’insegnante

Schemi riassuntivi – scalette – mappe concettuali

Manuali e riviste

Interventi da parte di esterni

VERIFICA E VALUTAZIONE

Il Consiglio di Classe si è trovato concorde sul valore formativo della verifica che serve ad orientare lo

studente verso l’autovalutazione e diventa conferma e rinforzo dell’apprendimento stesso; all’insegnante

fornisce una serie di informazioni utili alla progettazione di ulteriori interventi o a modificare alcune parti

della programmazione.

Essa si è basata su prove di verifica, diversamente strutturate per tipologia e difficoltà (prove scritte aperte

e/o strutturate o semistrutturate, in numero di due/tre per quadrimestre; prove orali: colloqui o test

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variamente strutturati, almeno due per quadrimestre) sempre congruenti al tipo di lavoro effettivamente

svolto, rispondenti all’obiettivo di competenza o abilità che si intende valutare.

I criteri di misurazione delle prove (tipo di griglie, definizione della soglia di sufficienza) sono stati

comunicati agli studenti (le griglie sono allegate in appendice).

I compiti, corretti e valutati, utilizzando tutta la scala dei voti decimali e tenendo conto che il 3 è già

indicativo di insufficienza grave, sono stati restituiti in tempo ragionevole (massimo 15 gg.) e comunque

prima della verifica successiva, anche per consentire all’alunno di migliorare le strategie di studio. La

comunicazione alle famiglie è avvenuta tramite libretto personale dell’alunno, inoltre sono state inviate

informazioni interquadrimestrali alle famiglie degli alunni in difficoltà.

Il Collegio dei Docenti e il C.d.C. nell’ambito della valutazione, hanno individuato e inserito nel Pof una

Scala di livelli comune a tutte le discipline, che traduce le misurazioni delle prove di verifica.

Si è ritenuto inoltre fondamentale, ai fini del raggiungimento dell’autonomia personale, guidare ed

abituare gli alunni all’autovalutazione.

Nella valutazione globale dell’alunno, inoltre, sono stati considerati i seguenti criteri:

Interesse: motivazione, cioè disponibilità dell’alunno all’ascolto - disponibilità ad apprendere

Partecipazione: capacità di interagire con i compagni ed i docenti nel processo di apprendimento Impegno: impiego di energie e risorse spesi per migliorare il proprio rendimento Metodo di studio e di lavoro: impiego adeguatamente autonomo e responsabile delle tecniche di

studio e delle strategie di apprendimento Progressione nell’apprendimento: miglioramenti ottenuti rispetto alla situazione di partenza e/o

raggiungimento dei livelli minimi previsti

ATTIVITÀ INTEGRATIVE

Si sono svolte varie attività finalizzate ad arricchire l’offerta formativa rivolta agli alunni e che il C.d.C.

ha progettato, in sintonia con il Pof, tenendo conto di quanto programmato a livello di C.D. e

Dipartimentale. Si è trattato di modalità diverse di “fare scuola” che hanno permesso agli alunni di

interagire attivamente con il territorio.

Per l’anno scolastico in corso sono state effettuate le seguenti attività:

VIAGGIO DI ISTRUZIONE:

- Dal 24 al 29/03 Viaggio di istruzione a Berlino.

CONFERENZE:

- 27/01: “Giorno della Memoria” delegazione studenti presso Provincia di Rovigo.

- 10/02: “Giorno del Ricordo” delegazione studenti presso Provincia di Rovigo.

- 22/03: “Gli esiti bellici e il nuovo assetto italiano ed europeo” prof. L. Costato – Università di Ferrara

- 16/04: “Educare i cittadini: la lezione di Matteotti” dott. C. Luciano – Archivio di Stato

- 23/05: Progetto per scuole tecniche ULSS 18– cantiere sicuro

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VISITE GUIDATE:

- 28/03 Mostra “L’ossessione nordica” presso Palazzo Roverella

- IGM di Firenze.

- Casa Clima a Padova.

- Mostra “A lezione di terremoti”. In questo ambito alcuni allievi hanno svolto anche servizio guida

durante il periodo della mostra.

TEATRO E ALTRE ATTIVITÀ:

- 19/12 Lezione – Spettacolo: “Emilio Gallina: eroe invisibile” Compagnia Arteven

- 09/04 Spettacolo: “Pop Economix Live Show”.

- 30/04 Lezione – Spettacolo: “ La Grande Guerra” Compagnia Arteven

- I giochi di Archimede (solo per alcuni alunni).

- Visita presso Agenzia del Territorio (solo un gruppo di alunni)

- Attività di orientamento in uscita, con visite al CUR, Job Orienta di Verona, incontri, ecc.

ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO

Recupero curricolare effettuato in classe attraverso interventi mirati e individualizzati, attivati in itinere

dal docente.

Sportello didattico pomeridiano da effettuarsi in caso di richiesta motivata da parte degli alunni e ritenuta

opportuna dai docenti.

Breve corso di 5 h di AutoCAD per gli allievi che non hanno mai utilizzato tale strumento.

RISPOSTA DELLA CLASSE

Rispetto agli obiettivi concordati dal consiglio di classe e a quanto prefissato da ogni piano di lavoro di

ciascun docente, si può ritenere che la classe ha risposto in modo sufficientemente adeguato a quanto

previsto dai vari indicatori riassunti nel prospetto precedente relativo agli obiettivi educativi e didattici

trasversali. In generale si è riscontrato un interesse accettabile per quasi tutte le materie, anche se alcuni

allievi hanno dimostrato poca puntualità nello studio quotidiano delle discipline.

Pur tuttavia la maggior parte degli studenti ha raggiunto un sufficiente grado di preparazione per

affrontare le prove d'esame, anche se persistono carenze di contenuti in alcune materie.

Nella trattazione degli argomenti si è proceduto con un ritmo abbastanza regolare, compatibilmente con

gli impegni in altre attività integrative, nonostante uno studio alterno e settoriale e la limitata puntualità

nell'esecuzione dei lavori grafici, che hanno talvolta rallentato l'attività didattica.

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L’evoluzione delle valutazioni generali date dai vari consigli di classe sono riportate nel seguente

specchietto riepilogativo.

DESCRITTORI VALUTAZIONI

C.d.C. del 8/10 C.d.C. del 12/11 C.d.C. del 31/03

Comportamento corretto non sempre corretto non sempre corretto

Impegno rispetto ai

doveri scolastici

adeguato adeguato deve essere sollecitato

Interesse verso le

discipline

adeguato settoriale settoriale

Partecipazione al

dialogo educativo

adeguata vivace, ma non sempre

propositiva

vivace, ma non sempre

propositiva

Metodo di lavoro e

di studio

non sempre organizzato non sempre organizzato non sempre organizzato

Frequenza alle

lezioni

regolare regolare regolare

Livello di

apprendimento

dal 2° c.d.c. sufficiente sufficiente

Durante la fase finale dell’anno scolastico il Consiglio di classe ha programmato le simulazioni

delle prove scritte d’esame, come dal seguente calendario:

07/05/2014: simulazione prima prova scritta, durata 5,5 ore;

08/04/2014: simulazione seconda prova scritta, durata 5,5 ore;

17/05/2014: seconda simulazione della seconda prova scritta, durata 5 ore

14/04/2014: simulazione terza prova scritta, tip. A (Inglese, Topografia, Diritto, Costruzioni);

29/04/2014: simulazione terza prova scritta, tip. B (Inglese, Topografia, Diritto, Costruzioni).

I testi delle prove assegnate e le relative griglie di valutazione sono allegati al presente

documento.

Il C.d.c. propone la correzione delle prove scritte secondo le seguenti aree disciplinari: italiano,

diritto e inglese per la prima prova; estimo, topografia e costruzioni per la seconda prova. Per i

candidati privatisti le aree disciplinari proposte sono le seguenti: italiano, diritto ed educazione

fisica per la prima prova; estimo, topografia e costruzioni per la seconda prova.

Per quanto riguarda la terza prova si sono riscontrati risultati complessivamente equivalenti, se pur

con una media di voti di poco superiore nella tipologia A.

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Allegato

Nodi multidisciplinari proposti

QUINTA SEZIONE C

AREA TECNICA (1)

TITOLO DEL PERCORSO MATERIE COINVOLTE

La progettazione edilizia: aspetti tecnico -

progettuali, urbanistici e normativi.

Estimo

Disegno e progettazione

Topografia

Matematica ed informatica

Motivazione della scelta del percorso

La preparazione specifica del diplomato geometra si basa prevalentemente sul possesso:

- di capacità grafico progettuali relative ai settori della progettazione edilizia di fabbricati e alla

struttura portante;

- a concrete conoscenze inerenti la concessione edilizia;

- alla valutazione dell’area e dell’opera stessa;

- al calcolo della superficie del lotto.

MATERIA CONTENUTI

Estimo

- La valutazione dell’area edificabile.

- Analisi di mercato delle aree edificabili.

- Determinazione del più probabile valore di

trasformazione.

Disegno e progettazione

- Tipologie edilizie

- Formazione e contenuti del P.R.G.

- Standard edilizi ed urbanistici

Topografia

- Calcolo delle superfici.

- Divisione dei terreni.

- Spianamenti

Matematica ed informatica

- studi di funzioni, massimi e minimi

- integrali

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AREA TECNICA (2)

TITOLO DEL PERCORSO MATERIE COINVOLTE

Il progetto stradale

Topografia

Elementi di diritto

Estimo

Costruzioni

Matematica

Motivazione della scelta del percorso

La preparazione specifica del diplomato geometra si basa sul possesso di capacità grafico progettuali, tra

queste rientrano quelle relative all’ambito topografico. La trasformazione del territorio passa attraverso a

considerazioni tecnico progettuali e amministrative.

MATERIA CONTENUTI

Topografia

- Studio di un breve tronco stradale, completo di tutti gli

elaborati.

Elementi di diritto

- Procedimento di esproprio e di occupazione temporanea

Estimo

- Calcolo dell’indennità espropriativi per l’acquisizione

delle aree

Costruzioni

- Verifiche statiche di un muro di sostegno per un

terrapieno, in prossimità di un’area o slargo stradale

Matematica - Studio di Brückner

- Clotoide

AREA TECNICA (3)

TITOLO DEL PERCORSO MATERIE COINVOLTE

La progettazione di edifici collettivi

Disegno e progettazione

Topografia

Estimo

Costruzioni

Matematica ed informatica

Impianti

Motivazione della scelta del percorso

La preparazione specifica del diplomato geometra si basa sul possesso di capacità grafico progettuali

relative al settore delle costruzioni edili di concrete conoscenze inerenti l’organizzazione e gestione del

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territorio ; dovrà inoltre acquisire una formazione di base partecipando ad interventi sul territorio, sia in

fase progettuale che esecutiva.

MATERIA CONTENUTI

Disegno e progettazione

- Studio di diverse tipologie edilizie per edifici collettivi:

alberghi, cinema, palestre, ecc.

Topografia

- Esecuzione dello spianamento del terreno, con calcolo

movimento terra

Estimo

- Accatastamento relativo ad una tipologia prevista

Costruzioni

- Calcolo di alcuni elementi strutturali di una tipologia

edilizia: fondazione continua, architrave, trave o pilastro

- Computo metrico della struttura stessa

Matematica ed informatica

- Studio delle funzioni ( momento flettente)

- derivate e integrali

Impianti - complesso di distribuzione fluidi, impianto idrico-sanitario e

di riscaldamento; calcolo dispersioni Legge 10 e DPR 412/93

(trasmittanza e verifiche di legge)

AREA TECNICA (4)

TITOLO DEL PERCORSO MATERIE COINVOLTE

La successione ereditaria

Diritto

Estimo

Topografia

Motivazione della scelta del percorso

La preparazione specifica del geometra si basa sulle conoscenze legislative del diritto e l’applicazione di

queste in contesti reali quali le successioni.

MATERIA CONTENUTI

Diritto

- La successione (in generale)

Estimo

- La valutazione dell’asse ereditario

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Topografia

- La divisione delle aree

- Frazionamenti e rettifica dei confini

AREA TECNICA (5)

TITOLO DEL PERCORSO MATERIE COINVOLTE

calcolo dell’indennità di espropriazione

per pubblica utilità

Estimo

Elementi di diritto

Motivazione della scelta del percorso

La preparazione specifica del diplomato geometra richiede la capacità di descrivere in maniera

sufficientemente appropriata le diverse modalità di calcolo dell’indennità di esproprio.

MATERIA CONTENUTI

Estimo

- Calcolo dell’indennità di esproprio per pubblica utilità

Elementi di diritto - Aspetti legislativi dell’indennità di esproprio

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SIMULAZIONE PROVA DI ITALIANO

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Claudio Magris, dalla Prefazione di L’infinito viaggiare, Mondadori, Milano 2005.

Non c’è viaggio senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali, culturali, psicologiche, anche

quelle invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa città, quelle tra le persone, quelle tortuose che nei

nostri inferi sbarrano la strada a noi stessi. Oltrepassare frontiere; anche amarle – in quanto definiscono una realtà,

un’individualità, le danno forma, salvandola così dall’indistinto – ma senza idolatrarle, senza farne idoli che

esigono sacrifici di sangue. Saperle flessibili, provvisorie e periture, come un corpo umano, e perciò degne di

essere amate; mortali, nel senso di soggette alla morte, come i viaggiatori, non occasione e causa di morte, come lo

sono state e lo sono tante volte.

Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della frontiera, ma anche scoprire di essere sempre pure

dall’altra parte. In Verde acqua Marisa Madieri, ripercorrendo la storia dell’esodo degli italiani da Fiume dopo la

Seconda guerra mondiale, nel momento della riscossa slava che li costringe ad andarsene, scopre le origini in parte

anche slave della sua famiglia in quel momento vessata dagli slavi in quanto italiana, scopre cioè di appartenere

anche a quel mondo da cui si sentiva minacciata, che è, almeno parzialmente, pure il suo.

Quando ero un bambino e andavo a passeggiare sul Carso, a Trieste, la frontiera che vedevo, vicinissima, era

invalicabile, – almeno sino alla rottura fra Tito e Stalin e alla normalizzazione dei rapporti fra Italia e Jugoslavia –

perché era la Cortina di Ferro, che divideva il mondo in due. Dietro quella frontiera c’erano insieme l’ignoto e il

noto. L’ignoto, perché là cominciava l’inaccessibile, sconosciuto, minaccioso impero di Stalin, il mondo dell’Est,

così spesso ignorato, temuto e disprezzato. Il noto, perché quelle terre, annesse dalla Jugoslavia alla fine della

guerra, avevano fatto parte dell’Italia; ci ero stato più volte, erano un elemento della mia esistenza. Una stessa

realtà era insieme misteriosa e familiare; quando ci sono tornato per la prima volta, è stato contemporaneamente un

viaggio nel noto e nell’ignoto. Ogni viaggio implica, più o meno, una consimile esperienza: qualcuno o qualcosa

che sembrava vicino e ben conosciuto si rivela straniero e indecifrabile, oppure un individuo, un paesaggio, una

cultura che ritenevamo diversi e alieni si mostrano affini e parenti. Alle genti di una riva quelle della riva opposta

sembrano spesso barbare, pericolose e piene di pregiudizi nei confronti di chi vive sull’altra sponda. Ma se ci si

mette a girare su e giù per un ponte, mescolandosi alle persone che vi transitano e andando da una riva all’altra fino

a non sapere più bene da quale parte o in quale paese si sia, si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del

mondo.

Claudio Magris è nato a Trieste nel 1939. Saggista, studioso della cultura mitteleuropea e della letteratura del “mito

asburgico”, è anche autore di testi narrativi e teatrali. 1. Comprensione del testo

Dopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto del testo, rispettando le sequenze principali. 2. Analisi del testo

2.1. Soffermati sugli aspetti formali (lingua, lessico, costruzione sintattica, ecc.) del testo e spiegane le

caratteristiche.

2.2. Soffermati sull’idea di frontiera espressa nel testo e spiegala.

2.3. Soffermati sull’idea di viaggio espressa nel testo e danne un’interpretazione.

2.4. Spiega e commenta l’espressione “si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo”. 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti

3.1. Esponi le tue osservazioni in un commento di sufficiente ampiezza, dando un’interpretazione complessiva del

testo proposto, facendo riferimento a testi di altri autori del Novecento e alle tue conoscenze ed esperienze

personali.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, i documenti e i

dati forniti.

Se scegli la forma del «saggio breve» interpreta e confronta i documenti forniti e svolgi su questa base la tua

trattazione, argomentandola e approfondendola anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze

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di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e suddividilo in paragrafi, ipotizzane inoltre una destinazione

editoriale: rivista specialistica, rivista divulgativa, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di

argomento culturale, altro.

Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», individua nei documenti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti

e costruisci su di essi il tuo pezzo, approfondendolo con conoscenze e valutazioni personali.

Indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato: quotidiano,

settimanale, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro. Per attualizzare l’argomento puoi riferirti a circostanze

immaginarie o reali: mostre, anniversari, ricorrenze, convegni o eventi di rilievo.

Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo e non scriverne meno

di tre.

1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO

ARGOMENTO: Individuo e società di massa.

DOCUMENTI

Lascia o raddoppia?, 28 marzo 1956 Renato GUTTUSO, Calciatori, 1965 Andy WARHOL, Marilyn Monroe, 1967 «Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. Il

fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta. Le varie culture

particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi

modelli: la repressione si limitava ad ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l’adesione ai modelli

imposti dal Centro, è totale e incondizionata. I modelli culturali reali sono rinnegati. L’abiura è compiuta. Si può

dunque affermare che la “tolleranza” della ideologia edonistica voluta dal nuovo potere, è la peggiore delle

repressioni della storia umana. Come si è potuta esercitare tale repressione? Attraverso due rivoluzioni, interne

all’organizzazione borghese: la rivoluzione delle infrastrutture e la rivoluzione del sistema d’informazioni. Le

strade, la motorizzazione ecc. hanno ormai strettamente unito la periferia al Centro, abolendo ogni distanza

materiale. Ma la rivoluzione del sistema d’informazioni è stata ancora più radicale e decisiva. Per mezzo della

televisione, il Centro ha assimilato a sé l’intero paese, che era così storicamente differenziato e ricco di culture

originali. Ha cominciato un’opera di omologazione distruttrice di ogni autenticità e concretezza. Ha imposto

cioè – come dicevo – i suoi modelli: che sono i modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la quale non si

accontenta più di un “uomo che consuma”, ma pretende che non siano concepibili altre ideologie che quella del

consumo. Un edonismo neolaico ciecamente dimentico di ogni valore umanistico e ciecamente estraneo alle

scienze umane.»

Pier Paolo PASOLINI, 9 dicembre 1973. Acculturazione e acculturazione, in Scritti corsari, Garzanti, Milano 1975 «La mattina del 15 luglio 1927 ero rimasto a casa, non ero andato come al solito all’Istituto di Chimica

nella Währingerstrasse. Nel caffé di Ober-Sankt-Veit mi misi a leggere i giornali del mattino. Sento ancora

l’indignazione che mi travolse quando presi in mano la “Reichspost” e lessi un titolo a caratteri cubitali: “Una

giusta sentenza”. Nel Burgenland c’era stata una sparatoria, alcuni operai erano rimasti uccisi. Il tribunale aveva

assolto gli assassini. L’organo di stampa del partito al governo dichiarava, o meglio strombazzava, che con

quella assoluzione era stata emessa una “giusta sentenza”. Più che l’assoluzione in quanto tale, fu proprio questo

oltraggio a ogni sentimento di giustizia che esasperò enormemente gli operai viennesi. Da tutte le zone della

città i lavoratori sfilarono, in cortei compatti, fino al Palazzo di Giustizia, che già per il nome incarnava ai loro

occhi l’ingiustizia in sé. La reazione fu assolutamente spontanea, me ne accorsi più che mai dai miei sentimenti.

Inforcai la bicicletta, volai in città e mi unii a uno di questi cortei. Gli operai di Vienna, che normalmente erano

disciplinati, avevano fiducia nei loro capi del partito socialdemocratico e si dichiaravano soddisfatti del modo

esemplare in cui essi amministravano il Comune di Vienna, agirono in quel giorno senza consultare i loro capi.

Quando appiccarono il fuoco al Palazzo di Giustizia, il borgomastro Seitz, su un automezzo dei pompieri, cercò

di tagliar loro la strada alzando la mano destra. Fu un gesto assolutamente inefficace: il Palazzo di Giustizia

andò in fiamme. La polizia ebbe l’ordine di sparare, i morti furono novanta. Sono passati cinquantatré anni,

eppure sento ancora nelle ossa la febbre di quel giorno. È la cosa più vicina a una rivoluzione che io abbia mai

vissuto sulla mia pelle. […] Quel giorno tremendo, di luce abbagliante, lasciò in me la vera immagine della

massa, la massa che riempie il nostro secolo. […] Quel giorno era stato dominato dal tremendo fragore delle

urla, urla di sdegno. Erano urla micidiali, alle urla rispondevano gli spari, e le urla diventavano più forti ogni

15/57

volta che le persone colpite crollavano al suolo. […] Non molto tempo dopo, le urla si trasferirono nelle

vicinanze della Hagenberggasse. A meno di un quarto d’ora di strada dalla mia camera, a Hütteldorf, dall’altra

parte della valle, si trovava il campo sportivo del Rapid, sul quale si giocavano le partite di calcio. Nei giorni di

festa vi accorreva una gran folla, che non si lasciava sfuggire una sola partita di quella celebre squadra. Io non ci

avevo mai badato gran che; il calcio non mi interessava. Ma una delle domeniche dopo il 15 luglio, era un

giorno altrettanto afoso, mentre stavo aspettando visite e tenevo aperta la finestra, sentii, all’improvviso, le grida

della massa. Pensai che fossero urla di sdegno; l’esperienza di quel giorno terribile era ancora a tal punto

radicata in me che per un attimo rimasi sgomento e cercai con lo sguardo il fuoco da cui quell’esperienza era

stata illuminata. Ma il fuoco non c’era, sotto il sole brillava la cupola dorata della chiesa dello Steinhof. Tornai

in me e mi misi a riflettere: quelle urla dovevano venire dal campo sportivo. […] Le urla di trionfo erano state

causate da un goal, e venivano dalla parte dei vincitori. Si sentì anche, e suonò ben diverso, un grido di

delusione. Dalla mia finestra non potevo vedere nulla, me l’impedivano alberi e case, la distanza era troppa, ma

sentivo la massa, essa sola, come se tutto si svolgesse a pochi passi da me. Non potevo sapere da quale parte

venissero le grida. Non sapevo quali erano le squadre in campo, i loro nomi non li avevo notati e neanche cercai

di appurarli. Evitai perfino di leggere la cronaca sportiva sul giornale e, nella settimana che seguì, non mi lasciai

coinvolgere in discorsi sull’argomento. Ma durante i sei anni che trascorsi in quella stanza, non persi occasione

di ascoltare quei suoni. Vedevo la folla affluire laggiù, alla stazione della ferrovia urbana. […] Non mi è facile

descrivere la tensione con cui seguivo da lontano la partita invisibile. Non ero parte in causa perché le parti

neanche le conoscevo. Erano due masse, questo era tutto ciò che sapevo, due masse ugualmente eccitabili, che

parlavano la medesima lingua.»

Elias CANETTI, Il frutto del fuoco. Storia di una vita (1921-1931), Adelphi, Milano 2007 [ed. originale tedesca 1980]

«L’uso politico delle tecniche e dei media pone in discussione le tradizioni dell’umanesimo europeo con i

suoi valori di dignità e libertà (ristretti, certo, finora, alle élite), minacciando di introdurre nuove forme di

pianificato assoggettamento gregario. Esiste cioè il rischio di creare uomini e donne d’allevamento, procurando

loro la soddisfazione, in termini soprattutto quantitativi, di bisogni primari e secondari cui per millenni la

maggior parte dell’umanità non aveva avuto pieno e garantito accesso (cibo, sesso, divertimento).

L’acclimatazione a questo sistema di potere e di cultura si paga però con l’anestetizzazione e la banalizzazione

dell’esperienza, anche a causa dell’inflazione dei desideri così scatenata e del corrispondente bisogno di gestire

le inevitabili frustrazioni. Nello stesso tempo, se esercitato in forme non oligarchiche, lo stesso uso delle

tecniche e dei media spalanca enormi potenzialità, consente a tutti di scaricare le fatiche più pesanti e ripetitive

sulle macchine, di uscire dalla morsa dei condizionamenti sociali, di far fruttare l’eredità culturale delle

generazioni precedenti (che cambia molto più rapidamente di quella biologica), di disancorarsi da ruoli fissi, di

acquisire consapevolezza, cultura e informazione su scala mondiale e di conseguire una più duratura

soddisfazione.»

Remo BODEI, Destini personali. L’età della colonizzazione delle coscienze, Feltrinelli, Milano 2002

1 Ora il chiarore si fa più diffuso. 9 Quando mi parla resto senza fiato,

2 Ancora chiusi gli ultimi ombrelloni. 10 le sue parole sono la Verità.

3 Poi appare qualcuno che trascina 11 Ma tra poco sarà qui il cafarnao

4 il suo gommone. 12 delle carni, dei gesti e delle barbe.

5 La venditrice d’erbe viene e affonda 13 Tutti i lemuri umani avranno al collo

6 sulla rena la sua mole, un groviglio 14 croci e catene. Quanta religione.

7 di vene varicose. È un monolito 15 E c’è chi s’era illuso di ripetere

8 diroccato dai picchi di Lunigiana. 16 l’exploit di Crusoe!

Eugenio MONTALE, Sulla spiaggia, da Diario del ’71 e del ’72, Mondadori, Milano 1973 2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO ARGOMENTO: Stato, mercato e democrazia.

DOCUMENTI

«Il problema centrale del capitalismo fondato sulla libera impresa in una democrazia moderna è sempre stato

quello di riuscire a bilanciare il ruolo del governo e quello del mercato. Ma, nonostante molta energia

intellettuale sia stata spesa nel tentativo di definire il campo di manovra appropriato a ciascuno di essi,

l’interazione fra i due rimane una fonte di fragilità fondamentale. In una democrazia il governo (o la banca

centrale) non può semplicemente permettere che le persone soffrano un danno collaterale per lasciare che la

dura logica del mercato si esprima. […] Dobbiamo anche riconoscere che una buona economia non può essere

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separata da una buona politica – e questa, forse, è la ragione per cui un tempo la teoria economica era nota come

economia politica. L’errore degli economisti è stato credere che, una volta sviluppato un forte telaio di

istituzioni all’interno di un Paese, le influenze politiche al suo interno si sarebbero stemperate e il Paese si

sarebbe emancipato per sempre da una condizione «in via di sviluppo». Ma dovremmo ora ammettere che istituzioni quali i regolamentatori hanno influenza soltanto finché la politica è ragionevolmente ben bilanciata.»

Raghuram G. RAJAN, Terremoti finanziari, Einaudi, Torino 2012 «Tra tutte le scuse che sentiamo accampare per giustificare il mancato tentativo di mettere fine a

questa depressione, c’è il ritornello che viene ripetuto costantemente dagli apologeti dell’inazione: “Dobbiamo

focalizzarci sul lungo termine, e non sul breve”. [...] Concentrarsi unicamente sul lungo termine significa

ignorare l’enorme sofferenza che sta causando l’attuale depressione, le vite che sta distruggendo

irreparabilmente mentre leggete questo libro. I nostri problemi di breve periodo – sempre che una depressione

giunta al quinto anno rientri in questa definizione – stanno intaccando anche le prospettive di lungo termine, su

diversi canali. [...] Il primo è l’effetto corrosivo della disoccupazione di lungo termine: se i lavoratori che hanno

perso il posto da tempo si considerano inoccupabili, si determina una riduzione di lungo termine nella forza

lavoro del paese, e quindi nella sua capacità produttiva. La situazione dei neolaureati costretti ad accettare dei

lavori in cui non sono necessarie le loro competenze è abbastanza simile: con il passare del tempo potrebbero

ritrovarsi, quantomeno agli occhi dei potenziali datori di lavoro, declassati a lavoratori generici, e il loro stock di

competenze andrebbe definitivamente perduto. Il secondo è il calo degli investimenti. Le imprese non spendono

grosse somme per accrescere la propria capacità produttiva […]. […] Ultimo problema, ma non certo per

importanza: la (pessima) gestione della crisi economica ha mandato in fumo i programmi finalizzati a garantire

il futuro.»

Paul KRUGMAN, Fuori da questa crisi, adesso!, Garzanti, Milano 2012

«Gli americani sono arrabbiati. Sono arrabbiati con i banchieri che hanno contribuito alla crisi finanziaria,

senza pagarne le conseguenze. Sono arrabbiati per l’incapacità del sistema politico che ha incolpato i banchieri,

ma non è stato in grado di tenerli sotto controllo. Sono arrabbiati con un sistema economico che arricchisce

ulteriormente i ricchi e abbandona i poveri al loro destino. Sono arrabbiati perché l’ideale di un “governo del

popolo, dal popolo e per il popolo” sembra sparito dalla faccia della Terra. […] Fortunatamente gli Stati Uniti

possiedono nel loro DNA i geni per intraprendere una riforma. Diversamente da molti altri Paesi, gli americani

condividono una grande fiducia nel potere della concorrenza che […] genera enormi benefici. Per sostenere il

sistema abbiamo bisogno di più, e non di meno, concorrenza. A differenza di altri Paesi in cui il populismo è

sinonimo di demagogia e di dittature autocratiche, l’America ha una positiva tradizione populista volta a

proteggere gli interessi dei più deboli nei confronti del potere opprimente delle grandi imprese. Non è un caso

che le leggi antitrust siano state inventate negli Stati Uniti.»

Luigi ZINGALES, Manifesto capitalista. Una rivoluzione liberale contro un’economia corrotta, Rizzoli, Milano 2012

«Un libro fin troppo ricco di intelligenza e di provocazioni intellettuali, quello appena uscito di

Giorgio Ruffolo col contributo di Stefano Sylos Labini, Il film della crisi. La mutazione del capitalismo […].

[…] La tesi centrale del libro è che la crisi in cui sono immersi i Paesi occidentali nascerebbe dalla rottura di un

compromesso storico tra capitalismo e democrazia. La fase successiva a questa rottura – cioè quella attuale –

può essere definita come l’Età del Capitalismo Finanziario e costituisce la terza mutazione che il capitalismo ha

attraversato dall’inizio del secolo precedente. La prima fase è un’Età dei Torbidi, che si è verificata tra l’inizio

del secolo e lo scoppio della seconda guerra mondiale. La seconda fase è costituita dalla cosiddetta Età dell’Oro:

un sistema di intese fra capitalismo e democrazia fondato nell’immediato secondo dopoguerra su due accordi

fondamentali, il Gatt (oggi Wto-World Trade Organization) che riguardava la libera circolazione delle merci,

cui faceva da contrappeso il controllo del movimento dei capitali, che assicurava un largo spazio all’autonomia

della politica economica. Il secondo accordo è appunto quello di Bretton Woods, sul controllo dei cambi e le

garanzie da movimenti incontrollati dei capitali, grazie all’aggancio monetario al metallo giallo e

automaticamente, di converso, al dollaro. Secondo i due saggisti, la terza fase, con la rottura dell’Età dell’Oro, si

produce con la liberazione dei movimenti dei capitali nel mondo […]. Inizia l’Età del Capitalismo Finanziario

ampiamente descritta nelle sue varie fasi e interventi, dominati dall’indebitamento pubblico e privato alimentato

dall’illusione di vivere in «un sistema nel quale i debiti non si rimborsano mai».

Per i critici la rappresentazione di questa fase del saggio si presterebbe a più di una osservazione. Mi limiterò ad

indicare una mancanza che indebolisce alla base il paradigma ruffoliano. Chi sarebbero i soggetti - Capitalismo

e Democrazia - che darebbero vita a questo scontro epocale? Chi concretamente li rappresenta? I grandi gruppi

finanziari contrapposti ad una fantomatica Democrazia? […] Ora, se è vera e convincente l’analisi della dittatura

finanziaria nell’epoca delle traversie che tendono ad allargarsi a tutti i continenti, come non cercarne le radici,

anche ideologiche, nel fallimento precedente? In particolare nel crollo dell’illusione fondante del sistema

socialista di regolare l’offerta, la domanda e il livello dei prezzi attraverso la pianificazione quinquennale

totalitaria. Una idea che pervase la pratica e la teoria dei partiti che al socialismo si rifacevano e il cui

dissolversi si contaminò nel magma della globalizzazione, attraverso la libera circolazione degli uomini e dei

17/57

capitali e nella unificazione in tempo reale dei sistemi internazionali attraverso la mondializzazione e

l’informatica.»

Mario PIRANI, Il nuovo capitale, “la Repubblica” - 1° dicembre 2012

3. AMBITO STORICO – POLITICO

ARGOMENTO: Omicidi politici.

DOCUMENTI

«Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, e la moglie furono uccisi in

un attentato compiuto da studenti bosniaci mentre erano in visita a Sarajevo, capitale della Bosnia. Vienna

attribuì la responsabilità dell’attentato al governo serbo e gli inviò un ultimatum al quale seguì, il 28 luglio, la

dichiarazione di guerra ed il bombardamento di Belgrado. La Russia proclamò la mobilitazione generale a

sostegno dello Stato balcanico; a questo atto rispose la Germania dichiarando guerra contemporaneamente alla

Russia (1 Agosto) ed alla Francia (3 agosto).»

Rosario VILLARI, Storia contemporanea, Laterza, Bari 1972

«Le elezioni si tennero nell’aprile 1924 e si svolsero all’insegna dell’intimidazione e della violenza nei

confronti degli avversari politici e di un ritorno di fiamma dello squadrismo. Ciò malgrado, i risultati non

corrisposero alle speranze di Mussolini: se il «listone» fascista ebbe la maggioranza dei voti e dei seggi, grazie

al meccanismo della legge, nelle regioni dell’Italia settentrionale e nelle grandi città operaie ottenne un numero

di suffragi minore di quello delle liste d’opposizione. La denuncia del clima di illegalità e di sopraffazione, in

cui le elezioni si erano svolte, venne fatta con grande passione e coraggio alla Camera dal deputato socialista

Giacomo Matteotti il 30 maggio 1924. Pochi giorni dopo, il 10 giugno, il coraggioso parlamentare era rapito e il

16 agosto la sua salma era ritrovata in una macchia della campagna romana. Parve per un momento che il vuoto

dovesse farsi attorno al governo, la cui complicità nell’assassinio ben pochi mettevano in dubbio. […] Il 3

gennaio 1925 Mussolini si presentò alla Camera per assumersi tutta la responsabilità del delitto Matteotti e per

sfidarla provocatoriamente ad avvalersi della facoltà di metterlo sotto stato d’accusa. La Camera, non

accettando il guanto di sfida che le veniva lanciato, segnò praticamente la propria condanna a morte e lo Stato

liberale cessò definitivamente di esistere.»

Giuliano PROCACCI, Storia degli italiani, vol. II, Laterza, Bari 1971 «Passato nella leggenda storica come un apostolo della coesistenza, in realtà Kennedy fu il presidente che,

dopo il sostegno dato all’invasione degli esuli castristi a Cuba, pose le premesse per la trasformazione della

difficile situazione del Vietnam in una guerra terribile e per un impegno statunitense che doveva in seguito

assumere proporzioni gigantesche. […] In politica interna, nonostante i propositi espressi nell’ideologia della

Nuova Frontiera, i risultati raggiunti da Kennedy furono piuttosto modesti. Tutta una serie di misure relative

all’educazione, alla riforma fiscale, alle cure mediche per gli anziani, alle assicurazioni sociali, all’agricoltura

vennero bloccate dall’opposizione repubblicana e conservatrice. […] Kennedy agì invece con risolutezza per

assicurare l’integrazione civile dei negri nel Sud (nel 1962 si ebbero disordini razziali nel Mississippi); ma la

sua impostazione era essenzialmente giuridica-formale, e ignorava il problema sostanziale della discriminazione

sociale generale a danno dei negri vigente in tutti gli Stati Uniti. Comunque, al di là dei suoi limiti, Kennedy con

la sua ideologia “progressista” aveva suscitato contro di sé una forte opposizione da parte di conservatori, specie

del Sud, e forze di Destra. E cadde vittima di queste opposizioni. Decisosi ad un viaggio in vista delle prossime

elezioni presidenziali, cui intendeva ripresentarsi, proprio nel Texas, dove le opposizioni erano più tenaci, il 22

novembre 1963 venne ucciso a Dallas in un attentato, senza che mai si accertasse o si volesse accertare chi

fosse responsabile della sua organizzazione, che trovò certamente complicità ad altissimi livelli.»

Massimo L. SALVADORI, Storia dell’età contemporanea, Loescher editore, Torino 1976

«Giovedì 16 marzo 1978. Primo giorno del sequestro Moro. Alle 9.03 in via Fani a Roma, un commando

delle Brigaterosse tende un agguato al presidente della Dc, Aldo Moro, che è appena uscito di casa e sta

andando alla Camera accompagnato da cinque uomini di scorta. I brigatisti fanno strage delle guardie del corpo

(Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Raffaele Iozzino, l’unico che è riuscito a metter mano alla

pistola, e Francesco Zizzi) poi rapiscono Moro e si dileguano. […] Martedì 9 maggio 1978.

Cinquantacinquesimo giorno del sequestro Moro. Aldo Moro è stato ucciso. Le Brigate rosse l’hanno trucidato

con una raffica al cuore: nel suo corpo almeno undici colpi d’arma da fuoco. Il cadavere del presidente della Dc

è infilato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Michelangelo Caetani, una piccola strada nel

18/57

cuore della vecchia Roma, a un passo da via delle Botteghe Oscure (dove c’è la sede del Pci) e non lontano da

piazza del Gesù (dove c’è quella della Dc). Il corpo, rivestito con gli stessi abiti che indossava la mattina del 16

marzo, è rannicchiato con la testa contro la ruota di scorta, la mano sinistra sul petto, insanguinata. L’auto è lì

dal mattino: una donna ha notato tra le otto e le nove due persone, un uomo e una donna, che la parcheggiavano.

Solo dopo le 13, però, le Br telefonano a uno dei collaboratori di Moro: «Andate in via Caetani, c’è una Renault

rossa, troverete l’ultimo messaggio». Il telefono era sotto controllo, un commissario capo della Digos va subito

sul posto, e immediatamente dopo altra polizia, i carabinieri, le autorità, il ministro dell’Interno Cossiga. Per

aprire l’auto intervengono gli artificieri: si teme che i terroristi abbiano collegato alle serrature un ordigno

esplosivo. La radio dà la notizia pochi minuti dopo le 14.»

I 55 giorni del sequestro Moro, a cura di Roberto Raja, in «Corrieredellasera.it»

(http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=moro)

4. AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO

ARGOMENTO: La ricerca scommette sul cervello.

DOCUMENTI

«“Se vogliamo realizzare i migliori prodotti dobbiamo investire nelle migliori idee”. Con queste parole il

presidente americano Barack Obama illustra dalla Casa Bianca il lancio del progetto “Brain” ovvero una

“ricerca che punta a rivoluzionare la nostra comprensione del cervello umano”. Lo stanziamento iniziale è di

100 milioni di dollari nel bilancio federale del 2014 e l’intento del “Brain Research through Advancing

Innovative Neurotechnologies” è di aiutare i ricercatori a trovare nuovi metodi per trattare, curare e perfino

prevenire disordini cerebrali come l’Alzheimer, l’epilessia e i gravi traumi attraverso la definizione di

“fotografie dinamiche del cervello capaci di mostrare come le singole cellule cerebrali e i complessi circuiti

neurali interagiscono alla velocità del pensiero”. Tali tecnologie, spiega un documento pubblicato dalla Casa

Bianca, “apriranno nuove strade all’esplorazione delle informazioni contenute ed usate dal cervello, gettando

nuova luce sui collegamenti fra il suo funzionamento e i comportamenti umani”. L’iniziativa “Brain” (cervello)

è una delle “Grandi Sfide” che l’amministrazione Obama persegue al fine di raggiungere “ambiziosi ma

realistici obiettivi per l’avanzamento della scienza e della tecnologia” in cooperazione con aziende private,

centri di ricerca universitari, fondazioni e associazioni filantropiche al fine di assicurare agli Stati Uniti la

leadership sulla frontiera della scienza nel XXI secolo.» Maurizio MOLINARI, Obama, 100 milioni di dollari per “mappare” il cervello, “LA STAMPA.it BLOG” – 02/04/2013

«Il cervello umano riprodotto su piattaforme informatiche, per ricostruirne il funzionamento in linguaggio

elettronico. Obiettivi: trovare una cura contro le malattie neurologiche e sviluppare computer superintelligenti. È

l’iniziativa Human brain project (Hbp), che la Commissione europea finanzierà attraverso il bando Fet (Future

and emerging technologies). Hbp è stato scelto, insieme a un’altra proposta (progetto Graphene), in una lista di

6 presentate 3 anni fa. Il finanziamento Ue appena assegnato coprirà la fase di start up (circa 54 milioni di euro

per 30 mesi), ma la durata prevista degli studi è di 10 anni, per un investimento complessivo pari a 1,19

miliardi. Al progetto, coordinato dal neuroscienziato Henry Markram dell’École Polytechnique Fédérale di

Losanna - partecipano 87 istituti di ricerca europei e internazionali, di cui 5 italiani […]. Il progetto […]

prevede di raccogliere tutte le conoscenze scientifiche disponibili sul cervello umano su un solo supercomputer.

Mettendo insieme le informazioni che i ricercatori hanno acquisito sul funzionamento delle molecole, dei

neuroni e dei circuiti cerebrali, abbinate a quelle sui più potenti database sviluppati grazie alle tecnologie Ict,

l’obiettivo è costruire un simulatore dell’intera attività del cervello umano. Una specie di clone hi-tech. Un

modello con 100 miliardi di neuroni - precisano gli esperti - permetterebbe di studiare possibili terapie per

contrastare malattie come Alzheimer, Parkinson, epilessia e schizofrenia. Il patrimonio di dati, messi a

disposizione su piattaforme avanzate, sarà offerto agli scienziati di tutto il mondo. L’intenzione di Human Brain

Project, in pratica, è costruire l’equivalente del Cern per il cervello.»

“Il Sole 24 Ore Sanità” - 28 gennaio 2013 (http://sanita.ilsole24ore.com)

«Come che sia, abbiamo imparato più cose sul cervello e la sua attività negli ultimi cinque decenni che nei

precedenti cinque millenni, anche se alcuni, soprattutto in Italia, non se ne sono ancora accorti. Il momento

attuale è estremamente favorevole. Perché? Perché si è realizzata una convergenza pressoché miracolosa di tre

linee di ricerca sperimentali illuminate da una linea di ricerca teorica, convergenza che ha fatto germogliare

quasi all’improvviso una serie di studi e che ha prodotto una serie di risultati degni di essere raccontati. La

prima linea di ricerca è rappresentata dalla cosiddetta psicologia sperimentale. Se si vuole studiare l’essere

umano, è necessario porgere delle domande e ascoltare le relative risposte, dobbiamo insomma metterlo alla

prova. In parole povere, occorre uno studio psicologico. Il fatto è che la psicologia sperimentale è molto lenta:

19/57

per arrivare a una qualche conclusione ci vogliono decine di anni; se fosse rimasta l’unica linea di ricerca, ci

avrebbe fornito indicazioni senz’altro preziose, ma saremmo ancora lì ad aspettare. Per fortuna,

contemporaneamente si è registrata l’esplosione della biologia, soprattutto della genetica e della biologia

molecolare e, un po’ più tardi, della neurobiologia. Lo studio del sistema nervoso e, in particolare, del cervello

sono d’altra parte fondamentali per la comprensione approfondita delle facoltà mentali e psichiche. In un caso

come nell’altro, si tratta di scienze né nuove né inattese. La terza linea di ricerca, invece, non era assolutamente

attesa. È una linea relativamente

nuova e come sbocciata dal nulla: un regalo del cielo o, meglio, della fisica moderna. In inglese questo campo di

ricerca si chiama brain imaging o neuroimaging, in francese si chiama neuroimagerie, in italiano non ha ancora

un nome. Qualcuno parla di neuroimmagini, ma il termine rende poco l’idea. È comunque la più incisiva delle

tre linee, quella che ha dato un vero e proprio scossone all’intero settore di indagine e gli ha impartito

un’accelerazione inusitata. Parliamo della visualizzazione dell’attività cerebrale mediante l’uso di macchine, il

cui nome è oggi a tutti familiare: tomografia ad emissione di positroni (PET), risonanza magnetica nucleare e

funzionale (RMN e fMRI). Queste tecniche strumentali permettono di guardare dentro la testa di un essere

umano vivo e vegeto, mentre esegue un compito.»

Edoardo BONCINELLI, La vita della nostra mente, Editori Laterza, Roma-Bari 2011 «Forme di organizzazione centralizzata della ricerca, anche piuttosto complesse, sono note almeno dalla

seconda metà del Diciannovesimo secolo. Il modello odierno di organizzazione e finanziamento della ricerca

scientifica, caratterizzato dall’impegno diretto dello Stato, dalla pianificazione generale dell’impresa scientifica

in funzione delle esigenze nazionali e dallo sviluppo della cooperazione internazionale, si definisce però nel

periodo a cavallo delle guerre mondiali, per trovare una diffusione amplissima nel secondo dopoguerra. Nei

successivi decenni, la complessità crescente dei bisogni della società e lo sviluppo della ricerca hanno

comportato una ridefinizione del modello organizzativo basato sul ruolo centrale dello Stato, aprendo

all’ingresso di nuovi soggetti, come le industrie private e le associazioni dei pazienti.»

Fabio DE SIO, Organizzazione e finanziamento della ricerca, in RIZZOLI LAROUSSE, Novecento.

La grande storia della civiltà europea, Federico Motta Editore, Milano 2008

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

In economia internazionale l’acronimo BRICS indica oggi i seguenti Paesi considerati in una fase di

significativo

sviluppo economico: Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica.

Premesse le profonde differenze intercorrenti fra le storie di ciascuno di tali Paesi, il candidato illustri gli aspetti

più rilevanti della vicenda politica di due di essi nel corso del ventesimo secolo.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

Fritjof Capra (La rete della vita, Rizzoli, Milano 1997) afferma: «Tutti gli organismi macroscopici, compresi

noi stessi, sono prove viventi del fatto che le pratiche distruttive a lungo andare falliscono. Alla fine gli

aggressori distruggono sempre se stessi, lasciando il posto ad altri individui che sanno come cooperare e

progredire. La vita non è quindi solo una lotta di competizione, ma anche un trionfo di cooperazione e creatività.

Di fatto, dalla creazione delle prime cellule nucleate, l’evoluzione ha proceduto attraverso accordi di

cooperazione e di coevoluzione sempre più intricati».

Il candidato interpreti questa affermazione alla luce dei suoi studi e delle sue esperienze di vita. ___________________________

Durata massima della prova: 5 ore e 30.

È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.

20/57

Griglia di Valutazione Prima Prova Scritta

- Italiano -

Anno Scolastico 2013/2014

Alunno/a________________________________________________________________________

Classe e Indirizzo_________________________________________________________________

Tipologia B (saggio breve o articolo di giornale)

Tipologia C (tema di storia)

Tipologia D (trattazione di carattere generale)

a. Pertinenza alla traccia e conoscenza dei contenuti; sufficienza punti 3/15

Non ha capito le richieste della traccia e/o risponde in modo confuso. 1

Conosce solo contenuti superficiali e/o risponde in modo limitato alle richieste. 2

Conosce i contenuti essenziali e risponde con aderenza alle richieste. 3

Conosce i contenuti necessari a rispondere con pertinenza alle richieste 4

Conosce, in modo approfondito, vari contenuti che gli consentono di esprimersi con piena

pertinenza.

5

b. Articolazione, coesione e coerenza dell’argomentazione o della trattazione; sufficienza punti 2/15

Manca di organizzazione e svolge il discorso in modo frammentario e/o poco coeso e/o

contraddittorio e/o ripetitivo.

1

Svolge il discorso in modo schematico, ma sostanzialmente e/o complessivamente coerente. 2

Argomenta in modo (abbastanza) articolato, (sostanzialmente) con coesione e coerenza. 3

c. Correttezza e proprietà linguistica, efficacia espositiva in relazione alla tipologia; sufficienza punti

3/15

L’espressione presenta gravi e numerose scorrettezze sintattiche, ortografiche e improprietà

lessicali che rendono difficile la comprensione.

1

L’espressione risulta non sempre chiara e scorrevole a causa di: alcuni errori (ortografici e/o

sintattici e/o di un lessico generico e/o ripetitivo. Esposizione parzialmente rispondente alla

tipologia.

2

Si esprime in modo abbastanza e/o complessivamente corretto, con lessico per lo più adeguato, per

cui l’esposizione è comprensibile e/o abbastanza rispondente alla tipologia.

3

Si esprime in modo decisamente corretto e con proprietà linguistica, per cui l’esposizione

risulta efficace e fluida e/o completamente rispondente alla tipologia.

4

d. Capacità di rielaborazione (sintesi e valutazione); sufficienza punti 2/15

Non riesce a rielaborare e/o riesce a rielaborare solo parzialmente fornendo una scarsa

interpretazione personale. 1

Riesce a rielaborare quanto espresso in modo semplice 2

Rielabora le conoscenze in modo significativo (fornendo valutazioni personali e/o esprimendo

opinioni con spunti di originalità ideativa) 3

TOTALE PUNTI____________________________________________

15

21/57

Griglia di Valutazione Prima Prova Scritta

- Italiano -

Anno Scolastico 2013/2014

Alunno/a ________________________________________________________________________

Classe e Indirizzo _________________________________________________________________

Tipologia A: analisi e commento di un testo letterario

a. Comprensione e interpretazione d’insieme del testo; sufficienza punti 3/5

Non coglie alcuna informazione e non fornisce risposta o fraintende o coglie in modo limitato

le informazioni esplicite contenute nel testo.

1

Coglie solo le informazioni esplicitamente fornite dal testo/o fornisce informazioni

decisamente generiche e/o superficiali.

2

Coglie le informazioni esplicite e riesce a comprendere le richieste e/o compie qualche inferenza. 3

Coglie tutte le informazioni esplicite e anche quelle che richiedono operazioni di inferenza

contestuale.

4

Coglie tutte le informazioni esplicite e quelle che richiedono operazioni di inferenza ,e/o

dimostra di comprendere il significato del testo, applica con sicurezza il metodo di analisi di

un testo, interpreta in modo approfondito.

5

b. Individuazione della natura del testo, nelle sue strutture formali e negli aspetti semantici; sufficienza

punti 2/3

Non è in grado di individuare la natura del testo o individua solo in parte e in modo poco

chiaro.

1

Sa individuare la natura del testo fornendo alcune spiegazioni testuali. 2

Individua la natura del testo dando valide/ approfondite spiegazioni testuali. 3

c. Capacità di commentare il testo in base alle richieste; sufficienza punti 2/3

Non è in grado di commentare il testo o fornisce solo scarse indicazioni e/o confuse. 1

Fornisce alcune informazioni utili a commentare il testo in base alle richieste 2

Commenta il testo dando valide informazioni, anche di carattere storico-culturale, e/o

esprimendo valutazioni critiche.

3

d. Correttezza(ortografica e sintattica) e proprietà linguistica, efficacia espositiva in relazione alla

tipologia; sufficienza punti 3/4

L’espressione presenta gravi e numerose scorrettezze sintattiche, ortografiche e improprietà

lessicali che rendono difficile la comprensione. 1

L’espressione risulta non sempre chiara e scorrevole a causa di alcuni errori (ortografici e/o

sintattici) e/o di un lessico generico e/o ripetitivo, l’esposizione è parzialmente rispondente alla

tipologia.

2

Si esprime in modo abbastanza corretto, con lessico per lo più adeguato per cui l’esposizione è

comprensibile e/o scorrevole abbastanza rispondente alla tipologia. 3

Si esprime in modo decisamente corretto e con proprietà linguistica per cui l’esposizione

risulta efficace e fluida e/o completamente rispondente alla tipologia. 4

TOTALE PUNTI_____________________________________________

15

22/57

SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA DEL 8/04/2014

Una persona lascia alla morte i seguenti beni:

Un alloggio di vecchia costruzione, situato nel centro storico di una città, della superficie

commerciale di 200 m2

.

Un alloggio attualmente affittato a canone mensile anticipato di € 450

Un terreno edificabile con destinazione residenziale, inserito in zona C di espansione, già quasi

completamente edificata, di una città le cui norme di attuazione prevedono i seguenti parametri

Indice di edificabilità 1m3/m

2 ;

Rapporto di copertura massima 50% ;

Altezza massima 7 m;

Distanza minima dai confini 5 m;

L’area è pianeggiante, di forma rettangolare con misure di 35 x 70 m, formata da un’unica

particella catastale su foglio XIV particella 56.

Un fondo rustico dell'estensione di 21.20.00 ha che , dovendo essere attraversato da una strada,

sarà soggetto ad esproprio per una superficie di 4000 m2.

Essendo stata rifiutata l’indennità provvisoria si rende necessario procedere all’individuazione

dell’indennità definitiva calcolata attraverso il valore complementare.

Il candidato, dopo aver completato le descrizioni dei beni riportati ed ipotizzando con verosimiglianza

tutte le altre condizioni utili, provveda a stimare il valore dell’intero patrimonio e nonché l’indennità

definitiva spettante per l’esproprio parziale del fondo rustico

Tempo a disposizione ore 5,30

E’ consentito l’uso del prontuario o del manuale del geometra.

23/57

Griglia di valutazione seconda prova scritta

INDICATORI DESCRITTORI PUN VALUT.

COMPETENZE

ORGANICITÀ E COERENZA

DELLA TRATTAZIONE:

- Comprensione del testo

- Percorso adottato

- Esposizione dei dati (3,0)

1 Non svolto 0,50

2 Non comprende il quesito e manca

completamente di organicità e coerenza

1,00

3 Coglie anche se superficialmente qualcuno

degli aspetti significativi 2,00

4 Sa cogliere gli aspetti più significativi 2,50

5 Sa cogliere tutti gli aspetti 3,00

CONOSCENZE

COMPLETEZZA, AMPIEZZA E

CORRETTEZZA DELLA TRATTAZIONE

- Conoscenza degli argomenti

- Conoscenza delle formule

- Applicazione delle formule

(7,0)

1 Non svolto 1,00

2 Individua in modo marginale solo alcuni degli

elementi fondamentali delle tematiche proposte

2,00

3 Individua in modo esauriente solo alcuni degli

elementi fondamentali delle tematiche proposte

3,00

4 Affronta in modo sufficientemente esauriente

la maggior parte delle tematiche proposte

4,00

5 Affronta in modo completo ed esauriente quasi

tutte le tematiche proposte

5,00

6 Affronta in modo completo ed esauriente tutte

le tematiche proposte

6,00

7 Approfondisce e rielabora le tematiche proposte 7,00

ABILITA’

ANALISI E, SINTESI ESPOSITIVA

E ASPETTO FORMALE

- Precisione nei calcoli

- Congruità dei valori

- Ordine nella comprensione del testo

- Chiarezza espositiva

(3,0)

1 Non svolto 0,50

2 Non sa individuare i concetti chiave.

Esposizione disorganica e poco chiara

1,00

3 Sa individuare solo alcuni dei concetti chiave

senza collegarli. Esposizione poco chiara

1,50

4 Sa individuare i concetti chiave essenziali ma

senza stabilire collegamenti.

2,00

5 Sa individuare tutti i concetti e stabilire

semplici collegamenti. Esposizione discreta

2,50

6 Sa analizzare ed individuare tutti i concetti

stabilendo discreti collegamenti. Esposizione

nel complesso ordinata e chiara

2,75

7 Sa analizzare ed individuare tutti i concetti

stabilendo validi collegamenti. Esposizione

ordinata e chiara

3,00

CONOSCENZA ED UTILIZZO DELLA

TERMINOLOGIA TECNICA SPECIFICA

(2,0)

1 Non svolto 0,25

2 Scarsa conoscenza della terminologia tecnica 0,50

3 Accettabile conoscenza della terminologia

tecnica

1,50

4 Precisa ed articolata conoscenza della

terminologia tecnica

2,00

VOTO

……………/15....

24/57

SIMULAZIONE TERZA PROVA DEL 14/04, TIPOLOGIA A (trattazione sintetica di argomenti)

SIMULAZIONE III PROVA Tip. A - INGLESE

The Industrial Revolution: explain the origin of the phenomenon focusing on its social implications.

(15 lines)

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

___

SIMULAZIONE III PROVA Tip. A - TOPOGRAFIA

Illustra la formula delle sezioni ragguagliate e il suo impiego nel profilo delle aree, anche con l’ausilio di

disegni (max 25 righe).

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

___

SIMULAZIONE III PROVA Tip. A - DIRITTO

Il candidato, in modo sintetico ma esaustivo, tratti dell’atto amministrativo (max 25 righe)

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

___

SIMULAZIONE III PROVA Tip. A - COSTRUZIONI

Descrivere i tipi di spinta esercitata dal terreno sulle opere di sostegno, illustrare anche con schemi grafici

i diagrammi delle pressioni e le spinte agenti su un muro di sostegno a solettone ipotizzando la presenza

di acqua di falda e di un sovraccarico uniformemente distribuito q sul terrapieno a monte; evidenziare in

particolare l’effetto dell’acqua indicando gli accorgimenti tecnici utili a ridurne la spinta (max 20 righe).

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________

25/57

SIMULAZIONE TERZA PROVA DEL 29/04, TIPOLOGIA B (quesiti a risposta singola)

SIMULAZIONE III PROVA Tip. B - INGLESE

Answer the questions:

1. Explain what CAD is and how it has changed the world of design.(About 8 lines)

2.Explain what Town Planning is and how cities developed in the centuries.(About 10 lines)

3.Different kinds of maps illustrate different information. Write about the most common maps.(About 10

lines)

SIMULAZIONE III PROVA Tip. B - TOPOGRAFIA

1) Illustra la procedura per la divisione di un triangolo ABC in due parti, una il doppio dell’altra, con

dividente parallela ad un lato (max 10 righe, con figura).

2) Indica qual è il traffico più adatto per la progettazione stradale, con definizione rigorosa e illustrando la

motivazione anche con grafico.

(max 10 righe di descrizione più figura).

3) Qual è il metodo di tracciamento di una curva circolare accessibile solo al suo esterno, dovendo picchettare

un unico punto? Dopo aver risposto illustra brevemente il metodo, anche con una figura.

(max 10 righe di descrizione più figura).

26/57

SIMULAZIONE III PROVA Tip. B - DIRITTO

Il candidato risponda utilizzando al massimo otto righe

1. Si esponga la “fase di diritto pubblico” che precede la conclusione dei contratti di diritto privato da parte

della pubblica amministrazione

2. Nell’ambito delle successioni ereditarie, in che cosa consiste l’accrescimento?

3. Si spieghi il collegamento tra diritto di proprietà ed istituto dell’esproprio, citando gli articoli di

riferimento della Costituzione e del Codice Civile.

SIMULAZIONE III PROVA Tip. B - COSTRUZIONI

1) Illustrare il calcolo della capacità portante del terreno σt , impostare poi il procedimento di verifica del

terreno per un plinto quadrato di lato B, sottoposto a presso-flessione N - M (sollecitazioni al piede del

pilastro).

2) Illustrare la procedura utilizzata per dimensionare la larghezza di una fondazione continua a T

rovescia, sottoposta ad un carico uniformemente distribuito q alla base del muro.

3) Illustrare il procedimento di calcolo della capacità portante dei pali di fondazione e indicare in quali

situazioni si ricorre a questa tipologia di fondazione

27/57

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA TERZA PROVA

Candidato: ________________________________ Classe: ______

INDICATORI DESCRITTORI PUNTI* Totale

Conoscenze

Si valuta: il grado di

possesso dei dati, delle

definizioni e la

correttezza e completezza

dei contenuti

Conoscenze ampie e approfondite

5

Conoscenze essenziali e corrette

4

Conoscenze semplici ma corrette

3

Conoscenze lacunose, non sempre corrette

2

Conoscenze molto scarse

1

Competenze

Si valutano: esposizione

dei dati, aderenza o

pertinenza alla domanda,

collegamento tra

contenuti, proprietà

linguistica

Esposizione ordinata e corretta dei dati,

risposta completamente aderente e pertinente a quanto

richiesto, proprietà linguistica

5

Esposizione abbastanza ordinata e corretta,

discreta aderenza e pertinenza a quanto richiesto, proprietà

linguistica

4

Esposizione sufficientemente ordinata e corretta, sufficienti

aderenza e pertinenza a quanto richiesto

3,5

Esposizione disordinata e scorretta, anche se pertinente a

quanto richiesto

2

Esposizione disordinata e scorretta, non sempre aderente a

quanto richiesto

1

Capacità

Si valuta:

l’individuazione dei

contenuti chiave e la

capacità di sintesi, di

approfondimento critico

ed apporti personali

Ampia utilizzazione dei contenuti, possiede buone capacità

di analisi e sintesi e sa fare valutazioni e rielaborazione

autonome e personali

5

Corretta individuazione dei contenuti chiave e sintesi

adeguata

4

Corretta esplicitazione dei contenuti principali, ma sintesi

parzialmente semplicistica

3,5

Individuazione parziale dei concetti chiave e sintesi minima

2

Mancata individuazione dei concetti chiave e assenza o

quasi di sintesi

1

VOTO COMPLESSIVO in quindicesimi *

28/57

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO

Candidato: _________________________________ Data: ___/__/____ Classe V Sezione: ___

FASE INDICATORI DESCRITTORI Punteggio

(su 30)

Punteggio

assegnato

I

Argomento

proposto dal

candidato

1. Capacità di applicazione

delle conoscenze e di

collegamento

multidisciplinare

Autonoma, consapevole ed efficace

Autonoma e sostanzialmente soddisfacente

Accettabile e sostanzialmente corretta

Guidata e in parte approssimativa

Inadeguata, limitata e superficiale

4

3

2

1

0

2. Capacità di

argomentazione, di

analisi/sintesi, di

rielaborazione critica

Autonoma, completa e articolata

Adeguata ed efficace

Adeguata e accettabile

Parzialmente adeguata e approssimativa

Disorganica e superficiale

4

3

2

1

0

3. Capacità espressiva e

padronanza della lingua

Corretta, appropriata e fluente

Corretta e appropriata

Sufficientemente chiara e scorrevole

Incerta e approssimativa

Scorretta, stentata

4

3

2

1

0

____/12

II

Argomenti

proposti dai

commissari

1. Conoscenze disciplinari e

capacità di collegamento

interdisciplinare

Complete, ampie e approfondite

Corrette e in parte approfondite

Essenziali, ma sostanzialmente corrette

Imprecise e frammentarie

Frammentarie e fortemente lacunose

6

5

4

2-3

1

2. Coerenza logico-

tematica, capacità di

argomentazione, di

analisi/sintesi

Autonoma, completa e articolata

Adeguata ed efficace

Adeguata e accettabile

Parzialmente adeguata e approssimativa

Disorganica e superficiale

6

5

4

2-3

1

3. Capacità di

rielaborazione critica

Efficace e articolata

Sostanzialmente efficace

Adeguata

Incerta e approssimativa

4

3

2

1

____/16

III

Discussione

prove scritte

1. Capacità di

autovalutazione e

autocorrezione

Non adeguata

Sa dare valutazioni e si autocorregge

1

2

____/2

Punteggio TOTALE ____/30

La Commissione Il Presidente

29/57

Allegato A

DOCENTE Prando Mauro

CLASSE 5a C DISCIPLINA: Religione

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14

Il sottoscritto docente di Religione conosce la classe 5° C solo da quest’anno scolastico.

La classe è composta da 24 studenti, ma 3 di loro non si avvalgono dell’Insegnamento della Religione

Cattolica.

Anche se nella prima parte dell’anno gli studenti hanno avuto qualche resistenza nell’accettazione

dell’impegno richiesto durante l’ora di religione, nel secondo quadrimestre hanno dimostrato maggiore

coinvolgimento e correttezza nella consegna dei lavori richiesti e nei dialoghi di approfondimento dei

temi trattati. La relazione educativa è cresciuta permettendo di vivere lezioni piacevoli e simpatiche oltre

che di apprendimento del tema proposto. Alcuni manifestano ancora difficoltà ad intervenire con propri

contributi di rielaborazione e di integrazione personale.

Nonostante la classe sia stata più volte assente per vari impegni scolastici ed extrascolastici che hanno

diminuito le ore a disposizione e la possibilità di affrontare i temi programmati ad inizio anno la

programmazione è proseguita in modo abbastanza regolare alternando temi proposti dagli studenti con

mie proposte di studio e approfondimento. In generale il profitto è buono.

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

Conoscenze Gli alunni comprendono i significati del dialogo e del confronto della fede cristiana con

la razionalità umana e con il progresso scientifico-tecnologico; interpretano la presenza

della religione nella società contemporanea soprattutto in riferimento al fenomeno della

violenza sulle donne e dell’immigrazione; acquisiscono maggiori conoscenza per la

comprensione della grave questione ambientale.

Capacità Gli alunni s’interrogano sulla condizione umana, tra limiti materiali, ricerca di

trascendenza e speranza di salvezza; impostano criticamente la riflessione su Dio nelle

sue diverse dimensioni; fondano le scelte religiose sulla base delle motivazioni

intrinseche e della libertà responsabile.

Competenze Gli alunni si confrontano con la visione cristiana del mondo, utilizzando accenni alle

fonti della rivelazione ebraico-cristiana, in modo da elaborare una posizione personale

libera e responsabile, aperta alla ricerca della verità e alla pratica della giustizia e della

solidarietà.

30/57

1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE

Contenuti disciplinari Periodo

Ore

Laboratorio di temi e domande: aggancio con le esperienze dell’estate; raccolta

delle domande che emergono dagli studenti, spesso legate ai fatti di cronaca;

individuazione dei temi di possibile trattazione durante l’anno; scelta delle

preferenze dei temi stessi.

Settembre

2 ore

I giovani e il rapporto fede/scienza: il forte disorientamento dei giovani di fronte

alla fede; come conciliare la conoscenza scientifica e la fede religiosa; creazione

ed evoluzione.

Ottobre/novembre

5 ore

12 Giornata dialogo cristiano-islamico Ottobre

1 ore

“Il corpo delle donne”: riflessione critica sulla società ipererotizzata; visione del

documentario “Il corpo delle donne” e dialogo sulle nuove forme di schiavitù

legate alla presenza della donna nei media

Novembre/dicembre

3 ore

Riflessione sul senso del Natale Dicembre

1 ore

L’induismo: racconto di un viaggio in India; visione delle foto per una

conoscenza indiretta con il mondo variegato dell’india e in modo particolare con il

mondo hindù

Gennaio

2 ore

Giornata della memoria: condizione di alcuni materiali sulla shoah; visione del

film Schindler’s list; discussione sul film

Febbraio/marzo

5 ore

La questione ambientale: la sensibilità ecologica degli studenti; visione di “Una

scomoda verità” di Al Gore; discussione sul tema, in particolare sul riscaldamento

globale

Aprile/maggio

4 ore

L’importanza dello studio: l’esperienza e il valore dello studio quasi al termine;

la testimonianza di Malala

Maggio

2 ore

Verifica dell’anno Giugno

1 ora

2. METODOLOGIE:

Spiegazioni frontali

Confronti in classe

Letture

Ricerche individuali

Lavori di gruppo

3. MATERIALI DIDATTICI:

Libro di testo

Bibbia

Saggi

Dispense e fotocopie del professore

Video e filmati

31/57

4. TIPOLOGIE DELLE PROVE UTILIZZATE:

Colloqui orali

Prove scritte

Elaborati personali e di gruppo

5. GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA DISCIPLINA “RELIGIONE CATTOLICA”

VOTO CONOSCENZE ABILITÀ LINGUAGGIO IMPEGNO PARTECIPAZIONE GIUDIZIO

10 Complete,

approfondite,

critiche

Le acquisisce

e le rielabora

in modo e

originale e

autonomo

Ricco ed

originale

Lavora in

modo

costante,

autonomo e

responsabile

Partecipa in modo

critico, costruttivo e

responsabile.

Ottimo

9 Sicure, complete e

critiche

Rielabora in

modo

personale e

critico le

conoscenze

Pertinente ed

originale

Lavora in

modo

costante e

autonomo

Partecipa assumendo

responsabilità

Distinto

8 Sicure ed

approfondite

Rielabora in

modo

personale le

conoscenze

Ricco ed

appropriato

Lavora in

modo

autonomo

Partecipa in modo

costruttivo

Buono

7 Adeguate Utilizza le

conoscenze

con discreta

sicurezza

Chiaro e preciso Lavora in

modo

costante

Partecipa in modo

attivo

Discreto

6 Essenziali Utilizza le

conoscenze in

modo

mnemonico

Sufficientemente

corretto

Lavora in

modo

regolare ma

poco

approfondito

Partecipa in modo

interessato ma poco

attivo

Sufficiente

5 Parziali e

lacunose

Utilizza le

conoscenze in

modo

disorganico e

frammentario

Impreciso e

scorretto

Lavora in

modo

discontinuo

Partecipa in modo

passivo e incostante

Insufficiente

Insufficiente: le conoscenze sono parziali e lacunose, lo studente non le sa applicare, il linguaggio è

impreciso, partecipa in modo incostante e passivo e lavora in modo discontinuo.

Sufficiente: lo studente ha conoscenze essenziali e le sa applicare a situazioni analoghe, il linguaggio è

sufficientemente corretto, partecipa in modo interessato anche se poco attivo, lavora in modo regolare ma

poco approfondito.

Discreto: ha conoscenze adeguate e le sa applicare autonomamente a situazioni analoghe, ha un

linguaggio chiaro e corretto, lavora e si impegna in modo abbastanza corretto e abbastanza attivo.

Buono: ha conoscenze complete ed approfondite e le applica a situazioni nuove, ha linguaggio pertinente

e appropriato, partecipa in modo costruttivo e lavora in modo costante e autonomo.

Distinto: ha conoscenze complete, approfondite e critiche, che applica a situazioni nuove in modo

originale, ha linguaggio ricco e originale, si assume responsabilità e lavora in modo costante e autonomo.

Ottimo: ha conoscenze sicure, complete e critiche, le acquisisce in modo originale e autonomo, ha

linguaggio ricco, pertinente e originale, si applica in modo costante e autonomo ed ha risultati eccellenti.

Rovigo, 15 maggio 2014 Mauro Prando

32/57

Allegato A

DOCENTE Maria Ines Bregolin

CLASSE 5a C DISCIPLINA: Italiano

Ho seguito gli alunni solo negli ultimi due anni del loro corso di studi per cui ritengo necessario

evidenziare che, seppure la maggior parte di loro abbia progressivamente dimostrato un certo

interesse verso le discipline, la partecipazione al dialogo educativo non è sempre stata propositiva

e proficua, inoltre l’impegno, decisamente poco costante e sistematico, per circa metà della classe,

ha limitato la possibilità di consolidare e approfondire la conoscenza delle materie. In particolar

modo è stato complesso avviare gli alunni alla lettura analitica dei testi e ad una produzione scritta

corretta e coerente.

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti, ad un livello mediamente

sufficiente, i seguenti obiettivi in termini di:

CONOSCENZE

conoscenza di cornici storico-cronologiche di inquadramento degli eventi letterari studiati

conoscenza delle caratteristiche formali e tematiche dei testi letterari presi in esame

conoscenza delle parti di cui si compone un testo informativo - argomentativo

conoscenza delle caratteristiche e delle tecniche testuali della redazione di testi, quali: il

saggio breve e l’articolo di giornale

COMPETENZE

competenza nel leggere e comprendere complessivamente testi letterari e non

competenza nell'analizzare e commentare testi letterari in prosa e in poesia e testi di genere

argomentativo, con l’ausilio di schemi-guida o il supporto di note esplicative

competenza nel sostenere una relazione orale, anche sulla base di appunti, su di un argomento

studiato

competenza nell'applicare le diverse fasi di redazione di un testo informativo- argomentativo

per elaborare un saggio breve o un articolo di giornale

competenza di carattere lessicale, ortografico e linguistico di media fruibilità e

comprensibilità

CAPACITÀ

capacità di comprensione, di analisi e di sintesi, riferibili ai testi e ai contenuti affrontati

capacità di valutare, quanto affrontato nelle varie situazioni scolastiche, esprimendo giudizi

semplici e pareri adeguatamente motivati.

33/57

CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE

Nome del Modulo e Unità Didattica e relativi argomenti effettivamente svolti. (Nel corso dell’anno sono state effettivamente svolte 89,5 ore comprensive di controlli orali e verifiche scritte)

Periodo

(mese)

Ore di

lezione

1. L’età del Positivismo e del Realismo

1 a. Quadro Storico-Culturale del Positivismo in Europa e in Italia

1 b. Naturalismo e Verismo espressione del Realismo: caratteri e autori principali

1 c. Giovanni Verga: vita, opere, pensiero, poetica - brani scelti da:

– Vita dei Campi: “ Rosso Malpelo”

– Prefazione a “L’amante di Gramigna”: “Un documento umano”

– “I Malavoglia”

– “Mastro Don Gesualdo”

1 d. Confronto tra “I promessi Sposi”di A. Manzoni e “I Malavoglia” di G. Verga

Settembre

Ottobre

Novembre

7

15

10

2. Il Decadentismo - dalla crisi alle avanguardie -

2 a. Quadro storico - culturale del Decadentismo in Europa e in Italia

2 b. Il romanzo estetizzante, passi antologici tratti dai romanzi di:

J.K.Huysmans – G. D’Annunzio – O.Wilde

2 c. Il romanzo della crisi, panoramica in Europa

2 d. Luigi Pirandello: vita, opere, pensiero, poetica – passi scelti da:

– L’Umorismo: “Il sentimento del contrario”

– Novelle per un anno: “ La patente” – “Il treno ha fischiato”

– “Il fu Mattia Pascal”

2 e. Italo Svevo: vita, pensiero, poetica e produzione letteraria – passi scelti da:

– “La coscienza di Zeno”

2 f. Il Simbolismo francese

C. Boudelaire da I Fiori del male: “Corrispondenze” - “ Slpeen” – “L’albatros”

2 g. G. D’Annunzio: poesie scelte da:

Alcyone: “La sera Fiesolana”- “La pioggia nel Pineto”

2 h. G. Pascoli: vita, opere, pensiero, poetica – passi e poesie scelte da:

– Il Fanciullino: “E’ dentro di noi un Fanciullino” -

– Myricae - “ Novembre” – “Temporale” – “Il lampo” – “Il tuono”

– Canti di Castelvecchio: “ La mia sera”– “Il gelsomino notturno”

2 i. Le avanguardie storiche in Europa e in Italia: Futurismo

F.T.Marinetti da Il bombardamento di Adrianopoli: “Zang Tumb Tumb”

V. Majakovskij : “ La guerra è dichiarata”

Dicembre

Gennaio

Febbraio

Marzo

Aprile

Maggio

4

13

9

5

8

5

più h.5,5per

Simulazione

3. Quadro storico – culturale dell’Ermetismo e della poesia tra le due guerre -

panoramica

3 a. V. Cardarelli: “Gabbiani”

3 b. G. Ungaretti: poesie scelte da

– L’allegria: “Veglia” - “Il porto sepolto”- “Sono una creatura” - “I Fiumi” –

“San Martino del Carso” – “Mattina” – “Soldati” – “Fratelli”

3 c. E. Montale: poesie scelte da:

– Ossi di Seppia: “ I limoni” – “Meriggiare pallido e assorto” –

“Spesso il male di vivere ho incontrato” – “Non chiederci la parola”

3 d. S. Quasimodo: poesie scelte da:

– Acque e terre: “Ed è subito sera” - da Giorno dopo giorno: “Alle fronde dei salici”

3 e. U. Saba: poesie scelte da:

– Il Canzoniere: “La capra” – “Ulisse”

Maggio

Giugno

5

3

Strategie di scrittura

a. l’analisi testuale – Tipologia A;

b. il saggio breve / l’articolo di giornale – Tipologia B;

c. il tema a carattere storico – culturale Tipologia C/ D

Nel corso

dell’anno

34/57

Rovigo, 15 maggio 2014 Firmato il Docente

Professoressa Maria Ines Bregolin

Gli Alunni:

Bamhaoud El Mehdi _______________________

Previato Loris _______________________

METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI

- Lezione frontale per introdurre gli argomenti;

- Lezione interattiva per motivare gli alunni

- Lettura del testo per la conoscenza e la comprensione d’insieme;

- Lettura intratestuale per la comprensione approfondita e l'analisi formale e tematica:

individuazione parole chiave - temi - elementi costitutivi del genere;

- Lettura intertestuale per un secondo livello di comprensione e analisi: confronti con altri

testi, anche di altri autori o di altro genere;

- lettura extratestuale per la sintesi e la valutazione: biografia - ideologia - poetica - contesto

storico-culturale - generi letterari - movimenti letterari;

- Schemi - guida per l’analisi e il commento;

- Lavoro individuale sui testi o per piccoli gruppi;

- Interventi individualizzati, per il recupero o l’integrazione;

- Libro di testo adottato: Marta Sambugar – Gabriella Salà: GAOT 3 - dalla fine

dell’ottocento alla letteratura contemporanea - generi, autori, opere, temi – La nuova Italia.

VERIFICHE

Controlli orali, con connessioni pluridisciplinari: italiano e storia;

Relazioni di sintesi schematiche o discorsive sia scritte, sia orali;

Produzioni scritte informative - argomentative - tipologia saggio breve e articolo di giornale;

Produzioni scritte di analisi e commento di testi letterari in prosa e in poesia.

Criteri di misurazione e di valutazione: sono state adottate le griglie previste dal POF

e allegate al documento, per i criteri di valutazione si è tenuto conto di:

Interesse dell’alunno verso le discipline: motivazione, cioè disponibilità dell’alunno all’ascolto -

disponibilità ad apprendere

Partecipazione al dialogo educativo: capacità di interagire con i compagni ed i docenti nel

processo di apprendimento

Impegno rispetto ai doveri scolastici: impiego di energie e risorse spesi per migliorare il

proprio rendimento

Metodo di studio e di lavoro: impiego adeguatamente autonomo e responsabile delle tecniche

di studio e delle strategie di apprendimento

Progressione nell’apprendimento: miglioramenti ottenuti rispetto alla situazione di partenza

e/o raggiungimento dei livelli minimi previsti; livello di apprendimento raggiunto, inteso

come conoscenze, capacità, competenze acquisite

35/57

Allegato A

DOCENTE Maria Ines Bregolin

CLASSE 5a C DISCIPLINA: Storia

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti complessivamente ad un livello

sufficiente i seguenti obiettivi in termini di:

CONOSCENZE

Conoscenza di concetti e termini storici in rapporto agli specifici contesti storico - culturali

studiati

Conoscenza dei principali aspetti politici, sociali e culturali degli eventi presi in esame COMPETENZE

Competenza nell’utilizzare le conoscenze acquisite nel corso degli studi per orientarsi nella

molteplicità delle informazioni

CAPACITÀ

Capacità di utilizzare strumenti concettuali e lessicali per individuare e descrivere persistenze e

mutamenti

CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE Nome del Modulo e Unità Didattica e relativi argomenti effettivamente svolti. (Nel corso dell’anno sono state effettivamente svolte 61 ore comprensive di controlli orali e verifica scritta)

Periodo

(mese)

Ore di

lezione

1. Il processo di unificazione italiano; Destra e Sinistra Storica (sintesi)

1a Le guerre d’indipendenza italiane

1b La spedizione dei mille

1c Il Regno d’Italia

1d L’Italia nell’età della Destra e della Sinistra Storica

Settembre

5

2. All’alba del Novecento

2a. La società di massa

2b. L’età giolittiana

2c. La prima guerra mondiale

2d. La rivoluzione russa

2e. Il primo dopoguerra

Ottobre

Novembre

Dicembre

5

8

5

3. L’età dei totalitarismi

3a L’Italia tra le due guerre: il fascismo

3b La crisi del 1929

3c La Germania tra le due guerre: il nazismo

3d Verso la guerra

3e La seconda guerra mondiale

Gennaio

Febbraio

Marzo

Aprile

6

6

7

9

Il secondo dopoguerra

4a Le origini della guerra fredda

4b La Distensione

4c L’Italia Repubblicana: dalla ricostruzione agli anni di piombo

Maggio

4

Il terzo dopoguerra

5 a. La globalizzazione

5 b. Il crollo del comunismo

Maggio

Giugno

4

2

36/57

METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI

- Testi scelti opportunamente per la problematizzazione

- Lezione frontale di introduzione e spiegazione dell’argomento centrale

- Lezione interattiva partendo da eventi di attualità

- Consegne per le operazioni da compiere sui testi

- Indicazioni per le prove di controllo

- Lettura e analisi di documenti

- Conferenze di approfondimento

- Lezioni-Spettacolo

- Libro di testo adottato:

Mario Palazzo – Margherita Bergese – Anna Rossi - Editrice La Scuola

Storia Magazine V. 3 Il novecento e l’inizio del XXI secolo –

a. Il primo Novecento;

b. Dal secondo dopoguerra ai giorni nostri

VERIFICHE

Controlli orali, per quanto possibile, omogenei per numero e tipo di domande, in

relazione alle conoscenze e competenze acquisite

Quesiti a risposta aperta, trattazione sintetica per le esercitazioni

Criteri di misurazione e di valutazione: è stata adottata la griglia prevista dal POF e

allegata al documento, per i criteri di valutazione vedere Allegato A di Lingua e

Letteratura Italiana

Rovigo, 15 maggio 2014 Firmato il Docente

Professoressa Maria Ines Bregolin

Gli Alunni:

Bamhaoud El Mehdi _______________________

Previato Loris _______________________

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Allegato A

DOCENTE Cattozzo Alessandra

CLASSE 5a C DISCIPLINA: Lingua inglese

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

CONOSCENZE

Gli alunni hanno acquisito, nella quasi totalità dei casi, una conoscenza complessivamente sufficiente dei

contenuti disciplinari riferiti ad argomenti di carattere specifico all’indirizzo di studio e specificatamente

hanno acquisito conoscenze relative ai principali materiali da costruzione,ai principali elementi della

costruzione e a significativi aspetti dell’architettura britannica, così come programmato nel piano di

lavoro e specificato nei contenuti disciplinari sotto riportati .

COMPETENZE Quasi tutti gli alunni sanno utilizzare tecniche di lettura adeguate alla comprensione di testi, soprattutto di

carattere tecnico, per ricavarne informazioni e per rispondere a domande di tipo referenziale, anche se,

nella formulazione delle risposte, si notano ancora imprecisioni di tipo strutturale (concordanza, word

order, corretta scelta del tempo verbale) sia nella produzione scritta che, ed ancor più, in quella orale.

Per quanto riguarda la produzione scritta, gli studenti sono, nella maggior parte dei casi e se sostenuti da

uno studio adeguato, in grado di produrre testi scritti di carattere tecnico, relativi al settore specifico e

sanno, inoltre, rispondere a quesiti di varia tipologia su argomenti di carattere tecnico, con discreta

pertinenza e coerenza.

La produzione orale è la più penalizzata tra le abilità, sia perché richiederebbe più tempo per essere

coltivata in classe, sia perché, per dare risultati soddisfacenti, dovrebbe basarsi su uno studio domestico

costante, ragionato e regolare. Per un discreto numero di alunni esso risulta essere mnemonico e

superficiale, rivolto più alla singola verifica che alla formazione di conoscenze stabili e durature; altri, ,

hanno dimostrato di aver ben organizzato il lavoro domestico e di aver tratto beneficio dai consigli

dell’insegnante.

Pertanto quasi tutti gli studenti riescono a portare a compimento una conversazione di carattere tecnico,

e/o a descrivere processi, con sufficiente chiarezza logica, espositiva e con un adeguato bagaglio lessicale,

solo un esiguo numero dimostra di possedere una padronanza strutturale e lessicale più sviluppata .

ABILITÀ Solo qualche allievo ha raggiunto abilita ’elaborative logiche e critiche intese come espressione di un

apporto personale nell’approfondimento, nell’analisi e sintesi dei contenuti proposti; quasi tutti sanno

comunque esprimersi con chiarezza sufficiente a veicolare un messaggio, anche se in modo non sempre

corretto dal punto di vista formale e, a volte, con alcune imprecisioni lessicali.

La situazione finale della classe è nel complesso sufficiente.

38/57

CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE

Nome del Modulo e/o Unità Didattica

e relativi argomenti effettivamente svolti.

Periodo

(mese)

Ore di

lezione

Building Materials: Stone e Stonework; Timber, Bricks, Building blocks,

Masonry, Mortars, Cement, Concrete, Metals, Glass, Iron;

Sustainable materials

Da Settembre

a Dicembre

11,30h

Mapping Dicembre 1h

Iron and glass combination and iron and glass architecture Gennaio 1,30h

The building site: Health and Safety Febbraio

1,30h

The Victorian Age: Queen Victoria, The Industrial Revolution

Social implications of the Industrial Revolution

Febbraio

3h

The art of design: Sketch stage and working drawings. Auto Cad and

3D,Rendering( solo le parti sottolineate) Town Planning, Master

Plan

Building elements and methods: Foundations, Walls, Floors

Marzo-Aprile

6h

Restoration

Building elements and methods, Roofs

Maggio

3h

Bio-Architecture, Eco materials, Eco-design and green building Maggio 2h

History of Architecture: Gothic Revival and Neoclassicism, The Modern

Movement: Gropius, F.L.Wright, Contemporary Trends: Rogers,

Renzo Piano : the man who is reinventing architecture

Maggio-

Giugno

3h

Houses in modern Britain

Giugno

1h

Sono state apportate delle modifiche al piano iniziale per esigenze emerse nel corso dell’anno.

METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI Gli obiettivi sono stati perseguiti attraverso le seguenti fasi:

1. presentazione e sviluppo di nuovi argomenti attraverso lezioni frontali e dialogate e individuazione dei

contenuti chiave;

2. verifica della comprensione attraverso attività svolte in classe e controllo del lavoro domestico.

Gli alunni con risultati insufficienti alla fine del primo quadrimestre hanno chiesto e ottenuto sportelli

didattici durante i quali hanno potuto chiarire dubbi e ricevere ulteriori spiegazioni.

Libro di testo in uso” House and Grounds”.

Si è sempre utilizzato il libro di testo in adozione, ma alcuni degli argomenti in programmazione sono

stati presentati attraverso fotocopie perché non presenti nel testo stesso.

39/57

VERIFICHE Gli alunni sono stati sottoposti alle seguenti prove:

-prove scritte costituite da prove di comprensione su testo dato con risposte aperte, a completamento o di

vero/falso con correzione della risposta sbagliata, questionari e simulazioni di terza prova con tipologia A

e B;

-prove orali tendenti ad accertare le conoscenze relative agli argomenti trattati e le competenze linguistiche

raggiunte , prove di comprensione dell’ascolto.

La verifica è stata formativa, attuata durante tutto l'anno per saggiare il grado di apprendimento degli

alunni attraverso controlli per lo piu’orali e sommativa fatta al termine di una tematica o comunque dopo

una sequenza significativa del processo didattico.

Per la valutazione si è tenuto conto della situazione di partenza, dell'interesse, dell'impegno dimostrato e

dell'evoluzione evidenziatasi durante l'anno in relazione agli obiettivi prefissati. Soprattutto nelle

verifiche orali si è tenuto maggiormente in considerazione l’impegno dimostrato nella preparazione dei

contenuti, lasciando in secondo piano la perfezione formale della prestazione.

I criteri di valutazione delle prove hanno tenuto conto delle seguenti voci:

1) pertinenza

2) coerenza

3) conoscenza

4) chiarezza espressiva

5) competenza lessicale.

I parametri di valutazione delle prove sono stati i seguenti:

- totalmente insufficiente (conoscenze nulle) 3

- gravemente insufficiente (conoscenze scarse) 4

- insufficiente (esposizione informativa non adeguata) 5

- sufficiente (esposizione informativa adeguata) 6

- discreto (più capacità logiche discrete) 7

- buono (più capacità critiche buone) 8

- ottimo (ottimo livello delle conoscenze e/o delle abilità 9

- eccellente (eccezionali le conoscenze, come pure le capacità logiche e la rielaborazione critica) 10

Per la correzione delle simulazioni di terza prova effettuate durante l’anno scolastico si è utilizzata la griglia di

correzione della terza prova allegata al documento di classe, insieme alle simulazioni effettuate nel mese di

Aprile.

40/57

Allegato A

DOCENTE Maria Loretta Zamberlan

CLASSE 5a C DISCIPLINA: Matematica

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

CONOSCENZE:

concetto di funzione;

uso del calcolo dei limiti nello studio di una funzione;

calcolo delle derivate;

studio di qualche semplice funzione algebrica razionale intera e fratta;

calcolo integrali immediati.

COMPETENZE:

saper individuare il tipo di funzione data l’equazione;

saper calcolare il dominio di una funzione algebrica razionale intera e fratta, irrazionale intera e

fratta;

saper calcolare i limiti agli estremi degli intervalli del dominio di una funzione algebrica razionale

intera e fratta e saper individuare gli eventuali asintoti;

saper calcolare le derivate di funzioni elementari, algebriche razionali intere e fratte;

saper individuare massimi e minimi relativi e flessi di una funzione algebrica razionale intera e

fratta;

saper calcolare integrali elementari indefiniti e definiti;

saper usare correttamente il linguaggio specifico della disciplina.

ABILITÀ:

saper eseguire lo studio di semplici funzioni algebriche razionali intere e fratte;

saper analizzare il grafico di una funzione.

1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:

UNITA’

DIDATTICHE CONTENUTI DISCIPLINARI PERIODO

Ripasso: definizione di funzione con classificazione e relativo

dominio; calcolo di limiti con relativi teoremi; forme

indeterminate +∞-∞, ∞/∞ e 0/0. Limite notevole 1sen

lim0

x

x

x.

Definizione di funzione continua. Analisi del grafico di una

funzione: dominio, intersezione con gli assi, limiti agli estremi

del dominio e individuazione degli asintoti. Traccia del grafico

probabile sapendo dominio, intersezione con gli assi e limiti agli

estremi del dominio

Settembre

Ottobre

8 ore

LE FUNZIONI

CONTINUE E

CALCOLO DEI

LIMITI

Definizione di punti di discontinuità di una funzione: di 1a, di 2

a e

di 3a specie con relativi esercizi. Gli asintoti verticali, orizzontali

ed obliqui. Studio di funzione algebriche intere e fratte in sei

punti: (1) dominio, (2) simmetrie, (3) intersezioni con gli assi

cartesiani, (4) segno, (5) limiti, (6) limiti con grafico probabile e

viceversa dal grafico determinare le sei caratteristiche.

Ottobre

Novembre

Dicembre

16 ore

41/57

DERIVATE

DELLE

FUNZIONI DI

UNA

VARIABILE

Derivata di una funzione. La retta tangente al grafico di una

funzione con punti stazionari e punti di non derivabilità.

La continuità e la derivabilità. Le derivate fondamentali: Dk, Dx,

Dxn, D x , Dsenx, Dcosx, De

x, Dlnx.

Teoremi sul calcolo delle derivate (escluso la derivata del

reciproco di una funzione). La derivata di una funzione composta.

Le derivate di ordine superiore al primo.

I teoremi sulle funzioni derivabili: di Lagrange, di Rolle e di De

L’Hospital. Cenni delle applicazioni alla fisica.

Gennaio

Febbraio

Marzo

20 ore

STUDIO

DELLE

FUNZIONI

Le funzioni crescenti e decrescenti e le derivate. I massimi, i

minimi e i flessi: definizioni e loro ricerca con utilizzo della

derivata prima e seconda. Studio di una funzione algebrica intera

o fratta con grafico. Analisi dal grafico del segno delle derivate e

loro conseguenze.

Marzo

Aprile

Maggio

10 ore

GLI

INTEGRALI

L’integrale indefinito. Gli integrali immediati. L’integrale definito

con proprietà e calcolo.

Maggio

5 ore

Ore totali svolte nell’intero anno scolastico: numero 59

2. METODOLOGIE Gli obiettivi sono stati perseguiti attraverso le seguenti fasi della lezione frontale e dialogata:

richiamo dei prerequisiti;

introduzione dei nuovi concetti motivando gli alunni con esempi, sollecitando interventi e proposte

di ipotesi o di soluzioni;

verifica della comprensione attraverso esercizi svolti in classe e a casa con esercitazioni individuali e

con lavori di gruppo, anche a piccoli gruppi di due studenti;

ricerca di connessioni con argomenti appartenenti a temi diversi, quando possibile;

utilizzo del laboratorio di informatica con presentazioni in Power Piont e video;

attività di recupero in itinere e mediante sportello didattico.

3. MATERIALI DIDATTICI

Libro di testo in uso: Massimo Bergamini – Anna Trifone – Graziella Barozzi –“Matematica verde

con Maths in English” Volume 4S – Zanichelli.

Schemi riassuntivi.

Laboratorio di informatica con presentazioni in Power Point e video.

4. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Per la verifica dei risultati sono state effettuate verifiche:

formative: volte ad accertare i processi realizzati e per saggiare il grado di apprendimento degli

alunni;

sommative: somministrate al termine di un segmento significativo del percorso didattico

suddivise in:

1. prove scritte articolate in esercizi e problemi, questionari con quesiti a risposta aperta,

multipla, a completamento o a risposta guidata.

2. Prove orali tendenti ad accertare la conoscenza e competenza relative agli argomenti trattati e

le competenze linguistiche.

*°*°*°*°*°*°*

L’Insegnante

M. Loretta Zamberlan

42/57

Allegato A

DOCENTE Maria Rosa Brigo

CLASSE 5a C DISCIPLINA: Estimo

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14

La classe, che conosco dalla quarta, ha mantenuto nel corso dell’anno scolastico una certa eterogeneità sia

per quanto riguarda il comportamento sia per il profitto.

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini

di:

CONOSCENZE :

un piccolo gruppo di alunni si è impegnato con responsabilità ed interesse adeguati e costanti nel

tempo, tanto da raggiungere conoscenze pressoché complete ed un profitto buono;

un secondo gruppo, il più numeroso, è formato da alunni che si sono impegnati in modo

discontinuo, raggiungendo tuttavia profitto e conoscenze sufficienti;

un terzo gruppo, infine, ha dato prova di scarsa partecipazione ottenendo conoscenze non del tutto

sufficienti.

COMPETENZE :

Un piccolo numero di studenti si dimostra in grado di risolvere autonomamente problemi

estimativi di tipo pratico – professionale, di saper contestualizzare gli argomenti riuscendo a

collegare con una certa sicurezza le conoscenze della materia con quelle di altre discipline.

Un secondo gruppo necessita di essere guidato nell’interpretazione dei testi e nell’uso di un

linguaggio appropriato.

Un terzo gruppo, infine, incontra difficoltà di comprensione e di elaborazione delle tematiche

proposte.

CAPACITA’ Le capacità organizzative, logiche e critiche sono:

per alcuni allievi scarse e limitate;

per una parte sono sufficienti;

per pochi tali capacità appaiono buone.

43/57

CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE

Nome del Modulo e/o Unità Didattica

e relativi argomenti effettivamente svolti.

Periodo

(mese)

Ore di

lezione

Ripasso matematica finanziaria classe 4° e relativa verifica Settembre

2013

10

I principi dell’estimo Aspetti economici di stima

Il metodo di stima ed il principio dell’ordinarietà

Ottobre

10

Estimo catastale

Catasto terreni . formazione, pubblicazione e attivazione, il sistema

informativo catastale: la visura

Conservazione del catasto: variazioni soggettive e oggettive, atti di

aggiornamento geometrico, Pregeo (cenni)

Catasto fabbricati : formazione, conservazione , variazioni soggettive ,

dichiarazione delle unità immobiliari urbane

Ottobre-

Novembre

10

8

Estimo civile Stima sintetica e analitica del valore di mercato

Valore di costo, di trasformazione, complementare

Stima dei fabbricati rurali

Aree edificabili: valore di mercato e di trasformazione

Il condominio

Millesimi di proprietà generale

Millesimi d’uso :ascensore e scale

Sopraelevazione di un fabbricato : indennità di sopraelevazione

Novembre-

dicembre

gennaio 2014

6

4

2

6

8

4

44/57

Estimo legale Danni a fabbricati

Espropriazioni per causa di pubblica utilità:

normativa sulle espropriazioni “ Testo Unico “ DPR n.327 dell’8 giugno

2001 e successive modifiche: Legge 24 dicembre 2007 e sentenza Corte

Costituzionale n. 181 del 10 giugno 2011, deliberazione n. 29 del 21 marzo

2012 della Corte dei Conti.

Iter espropriativi

Indennità di esproprio di aree edificabili, aree legittimamente edificate, aree

non edificabili .

Occupazione temporanea.

Usufrutto: Normativa essenziale; valore dell’usufrutto; valore della nuda

proprietà, indennità per miglioramenti eseguiti dall’usufruttuario

Servitù prediali coattive : Normativa essenziale; stima dell’indennità per

servitù di passaggio, di acquedotto e scarico, per infrastrutture lineari.

Diritto di superficie Valore del diritto del superficiario; valore del diritto del concedente.

Le successioni ereditarie : Normativa essenziale

Tipi di successione; asse ereditario;

la divisione quote di diritto e quote di fatto

febbraio

marzo

aprile

4

4

4

2

2

2

6

Estimo ambientale I beni pubblici ed il valore d’uso sociale

Analisi costi-benefici

Valutazione dell’impatto ambientale

Valutazione ambientale strategica

Autorizzazione integrata ambientale

Maggio

Da sviluppare

dopo il 15

maggio

METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI

Lezione frontale , esercizi di applicazione dei contenuti, frequenti interventi di recupero- ripasso in

itinere

VERIFICHE : colloqui orali, verifiche scritte tramite esercizi di applicazione della parte teorica,

simulazioni di seconda prova effettuate nelle seguenti date: 08/04/2014 e 17/05/2014

Criteri di misurazione e di valutazione:

vedasi griglie di valutazione allegate

Rovigo, 15 maggio 2014 Firma del Docente

___M. Rosa Brigo__

45/57

Allegato A

DOCENTE Prearo Alessia

CLASSE 5a C DISCIPLINA: Elementi di diritto ed economia

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

CONOSCENZE

Le conoscenze acquisite sono mediamente sufficienti per la maggior parte della classe. Qualche alunno ha

raggiunto la sufficienza con difficoltà, grazie ad interventi di recupero e rinforzo. Qualche alunno,

viceversa, ha raggiunto un livello di conoscenza molto buono.

COMPETENZE

Sufficienti risultano, in media, le capacità di collegamento tra le unità didattiche trattate e di

inquadramento storico delle stesse.

La maggior parte della classe si esprime con un linguaggio giuridico sufficientemente corretto.

Buona è stata la partecipazione al dialogo educativo

CAPACITA’

Mediamente sufficienti sono la capacità di rielaborazione individuale ed autonoma degli argomenti

appresi, la comprensione dell’evoluzione storica di alcuni argomenti e la capacità di sostenere un

colloquio attraverso lo scambio di osservazioni e valutazioni personali, con padronanza del linguaggio

giuridico.

CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE

MODULO/U.D. E RELATIVI ARGOMENTI

SVOLTI

PERIODO

Diritto amministrativo

I PRINCIPI E L’ORGANIZZAZIONE DELLA

P.A.

Principi costituzionali e principio di trasparenza

Stato (e relativi organi) e amministrazione

Funzioni della p.a.

Amministrazione statale e periferica

Amministrazione diretta ed indiretta

Consiglio di stato e Corte dei Conti

ATTO AMMINISTRATIVO

Nozione

Atto e provvedimento: classificazioni, caratteri

e requisiti

I contratti della p.a.

Il procedimento amministrativo

L’invalidità dell’atto amministrativo

I vizi di legittimità

Tutela nei confronti dell’atto illegittimo

Settembre - gennaio

Espropriazione

Fondamenti giuridici (art.42 Cost., 834 c.c., 832

c.c.)

D.P.R. 8 GIUGNO 2001 N. 327 e sue modifiche

Fasi del procedimento di esproprio

Occupazione d’urgenza

Gennaio febbraio

Successioni ereditarie

Successioni in generale e successioni mortis

causa

Soggetti della successione e indegnità

Delazione e delazione successiva

Marzo - aprile

46/57

Patti di famiglia

Accettazione e rinuncia

Eredità giacente

Successione testamentaria e i vari tipi di

testamento

Successione legittima

Successione necessaria

Comunione ereditaria – divisione - collazione

Contratti per i lavori pubblici

L’appalto in generale e l’appalto di lavori

pubblici

Nozione di opera e lavori pubblici

Codice dei contratti pubblici (d.lgs.163/2006):

artt.1,2,9,10

Fasi del procedimento

maggio

METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI

La metodologia prevalentemente utilizzata è stata la lezione frontale-dialogata.

L’attività di recupero è stata curricolare

Testo in uso: Compendio di diritto (Zagrebelsky – Le Monnier)

Per l’esproprio è stato utilizzato il testo di estimo, in quanto aggiornato

Per i contratti pubblici sono state utilizzate schede predisposte dalla docente

VERIFICHE

Sono state effettuate prove orali e scritte, queste ultime soprattutto nel secondo quadrimestre come

simulazione di terza prova

Per la valutazione dell’orale si è fatto riferimento alla griglia elaborata in relazione a quella del POF; per

la valutazione degli scritti a quella utilizzata dall’istituto per la terza prova.

Rovigo, 15 maggio 2014 La docente

Prof.ssa Alessia Prearo

47/57

Allegato A

DOCENTE Brighenti Fabio

CLASSE 5a C DISCIPLINA: Impianti

1) PROFILO DELLA CLASSE

La classe, composta da 24 alunni, ha mostrato fin dall’inizio un discreto grado di partecipazione,

mantenendo un impegno costante e progressivo; la partecipazione è sempre stata attiva. Gli allievi hanno

frequentato con regolarità. Dal punto di vista disciplinare non vi sono mai stati problemi. Il profitto

raggiunto dagli alunni è globalmente sufficiente. Tutti gli alunni hanno recuperato eventuali debiti del

primo quadrimestre-

2) OBIETTIVI COGNITIVI SPECIFICI

Gli allievi conoscono le principali grandezze termodinamiche, i metodi di trasmissione del calore, le

caratteristiche dell’aria umida, il principio di funzionamento dei generatori di calore, le diverse tipologie

di impianto autonomo o centralizzato, la normativa UNI 7129/2008 per l’installazione di generatori di

calore di potenza termica < 35 [KW], come si esegue una rete di distribuzione dei gas, come si calcola la

trasmittanza di pareti e solai, il Decreto energie rinnovabili.

3) METODOLOGIE DIDATTICHE

Il corso è stato articolato in lezioni solo teoriche per complessive 3 ore settimanali. Gli argomenti,

raggruppati secondo le indicazioni ministeriali in moduli, sono stati affrontati in modo semplice e lineare

prediligendo soprattutto la parte descrittiva e cercando di ridurre allo stretto indispensabile i richiami

matematici. Per gli argomenti di interesse pratico applicativo sono stati forniti allo studente degli esempi

mirati al fine di stimolarne l’interesse. Le lezioni sono state di tipo frontale per la presentazione degli

argomenti principali trattati nel testo in adozione, metodologia che ha permesso al docente non solo di

fare continuamente esempi, richiami o collegamenti con gli aspetti visti in altre discipline attinenti con

l’argomento in oggetto, ma anche di sollecitare da parte degli studenti osservazioni, domande o richieste

di chiarimento o integrazione.

CONTENUTI

Sono organizzati in U.D. o Moduli come segue :

U.D. /

Modulo Contenuti

Tecniche

didattiche Tempi

Mo

du

lo 1

:

Ric

hia

mi

di

term

ote

cnic

a

1. Generalità

2. Calore

3. Temperatura

4. Sistema Tecnico e Sistema Internazionale

5. Calore specifico

6. Calore scambiato

7. Esercizi

Lezione frontale

con uso di

lavagna.

Settembre

2013

48/57

Mo

du

lo 2

:

Tra

smis

sio

ne

del

calo

re

1. Trasmissione del calore per conduzione

2. Trasmissione del calore per convezione

3. Trasmissione del calore per irraggiamento

4. Caratteristiche dell’aria umida

5. Umidità relativa

6. Umidità specifica

7. Entalpia

8. Diagramma psicrometrico

Lezione frontale

con uso di

lavagna.

Ottobre-

Novembre

2013

Mo

du

lo3

:

Ter

mo

ven

tila

z. 1. Generalità

2. Impianti di termoventilazione

3. Principio di funzionamento caldaia autonoma istantanea

4. Esercizi

Lezione frontale

con uso di

lavagna.

Novembre –

2013

Mo

du

lo4

:

UN

I 7

12

9/0

8

1. Generalità

2. Classificazione generatori

3. Prescrizioni e divieti

4. Aperture di ventilazione

5. Calcolo della sezione netta aperture di ventilazione

6. Attraversamento muri perimetrali con tubazioni gas

7. profondità interramento tubazioni gas metano

8. Esercizi

Lezione frontale

con uso di

lavagna.

Dicembre –

2013-Gennaio

- Febbraio

2014

Mod

ulo

5:

Isola

men

to e

dif

ici

nu

ova c

ost

ruzi

on

e

1. Generalità

2. Zone climatiche e gradi giorno DPR 412/93

3. Caratteristiche dei materiali: Conduttività termica.

Trasmittanza termica,

4. Trasmittanza termica limite pareti, solai, coperture

5. Calcolo della trasmittanza termica di una parete

composta.

6. Esercizi

Lezione frontale

con uso di

lavagna.

Marzo –

Aprile –

Maggio -2014

Mod

ulo

6:

Dec

reto

rin

novab

ili 1. Generalità

2. Produzione di energia termica da impianto solare

termico: limiti minimi imposti

3. Produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile:

limiti imposti.

Lezione frontale

con uso di

lavagna.

Maggio -

2014

4) VERIFICHE

In data attuale, sono eseguite 3 prove scritte ed una orale nel I^ quadrimestre e 2 prove scritte nel

secondo quadrimestre. E’ in previsione di fare una terza prova scritta prima della conclusione dell’anno

scolastico.

5) LIBRO DI TESTO

Impianti tecnici in edilizia e territorio 3

Autore: S.P.I. De Felice

Editore: CALDERINI

Rovigo 13/maggio/2014

49/57

Allegato A

DOCENTE Pigato Claudio

CLASSE 5a C DISCIPLINA: Topografia e fotogrammetria

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14

La classe ha manifestato un discreto interesse e trasporto per la materia, purtroppo non sempre

accompagnati da un adeguato studio. Il programma è stato comunque svolto regolarmente, tralasciando

solo alcuni argomenti secondari ormai obsoleti, che avrebbero contribuito a diminuire l’interesse per la

materia. Nelle verifiche orali gli allievi hanno difficoltà a sapersi orientare nella materia, e devono essere

opportunamente guidati nella trattazione. Nell’ultimo periodo dell’anno alcuni allievi hanno ulteriormente

ridotto lo studio e il lavoro a casa, abbassando così il quadro generale, che si mantiene comunque ad un

livello sufficiente, soprattutto grazie ad un buon gruppo di allievi con profitto eccellente.

Nella parte grafica la classe ha invece lavorato con maggiore impegno, e tutti gli allievi hanno portato a

termine la progettazione stradale, con risultati complessivamente discreti. Si segnalano comunque alcuni

casi di eccellenza, con approfondimenti mirati.

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

CONOSCENZE : La classe ha raggiunto risultati mediamente più che sufficienti. Gli allievi conoscono le principali

applicazioni della topografia nella progettazione di infrastrutture: determinazione di superfici agrarie,

problemi di riconfinamento e frazionamento, aerofotogrammetria, spianamenti e progettazione

stradale.

COMPETENZE : Gli allievi hanno complessivamente sviluppato sufficienti capacità di utilizzare e valutare l'attività

topografica finalizzata agli scopi tecnici, usando una terminologia appropriata solo in certi casi.

CAPACITA’ : Gli allievi sono in grado di applicare le conoscenze e le competenze acquisite solo in alcuni settori

della progettazione e, se opportunamente guidati, sono talvolta in grado di valutare le metodologie

appropriate e di fare collegamenti con altre discipline. La classe sa presentare un progetto definitivo

corredato di tutti gli elaborati grafico-progettuali. Per l’esecuzione delle tavole grafiche, la classe è

in grado di usare sia il disegno manuale che quello assistito dal computer, avendo utilizzato durante

il triennio ambedue queste metodologie.

CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE Nome del Modulo e/o Unità Didattica

e relativi argomenti effettivamente svolti.

Periodo

(mese)

Ore di

lezione Strade

Generalità: La sede stradale. Analisi del traffico: traffico della XXX

ora di punta, traffico di progetto. Determinazione del raggio minimo

delle curve circolari. Tracciamento dei tornanti. Geometria delle curve

circolari: determinazione del raggio, tangente, corda, saetta, bisettrice,

angoli al centro e al vertice, sviluppo, partendo da due elementi noti, di

cui almeno uno metrico. Curve circolari condizionate: tangenti a tre

rettifili, passanti per un punto assegnato, passanti per tre punti.

Le curve a raggio variabile: la clotoide.

Sviluppo del progetto: Studio del tracciato planimetrico: il tracciolino e

la poligonale d’asse. Profilo longitudinale, livellette. Calcolo analitico

delle aree delle sezioni trasversali, diagramma delle aree e dei

volumi, paleggio trasversale. Costo del trasporto dei cantieri di

compenso.

Da Sett. a Marzo 30

50/57

Strade: picchettamenti

Picchettamenti per ordinate alla corda e alla tangente, ad archi uguali ed

ad archi assegnati, picchettamento per ordinate ai prolungamenti delle

corde successive.

Marzo 4

Strade: progetto di massima di un tronco stradale

Tutti gli allievi hanno realizzato un progetto di un breve tronco

stradale in zona collinare comprendente i seguenti elaborati minimi:

planimetria, profilo longitudinale, sezioni trasversali, profilo delle aree,

profilo delle aree depurato dai paleggi, profilo dei volumi eccedenti,

zona di occupazione, relazione tecnica con preventivo di massima. Il

progetto stradale è stato effettuato in parte anche mediante l'ausilio di

CAD. Alcuni allievi hanno integrato il progetto con cantieri di

compenso.

Da sett. a marzo 16

Fotogrammetria e aerofotogrammetria

Principio fondamentale della fotogrammetria, piano di volo. Scala del

fotogramma, determinazione del numero di strisciate e di foto per

strisciata. Ricoprimenti longitudinale e trasversale.

Ottobre/nov. 4

Agrimensura

Misura delle aree: metodi numerici (formule di Gauss, formula di

camminamento per il triangolo e il quadrilatero con dimostrazione, per

il poligono qualunque senza dimostrazione), metodi grafici

(integrazione grafica, trasformazione di un poligono in un triangolo

equivalente), metodi grafo-numerici: Bezout e Cavalieri-Simpson.

Dic. / Gen. 8

Computo metrico estimativo del progetto stradale febbraio 4

Frazionamenti e rettifica confini.

Divisione di aree: divisione di triangoli con metodi numerici, con

dividenti uscenti da un vertice o da un punto su un lato, parallele ad un

lato, perpendicolari ad un lato. Problema del trapezio.

Spostamento e rettifica di confini: spostamento di un confine rettilineo

con uno uscente da un vertice assegnato. Rettifica di confini bilateri

con confini rettilinei uscenti da un vertice assegnato.

Mar., Apr., Mag. 12

Spianamenti*

Formule dei volumi del prismoide e del prisma generico. Formula delle

sezioni ragguagliate. Spianamenti orizzontali su piani quotati e piani a

curve di livello, a quota assegnata e di compenso tra sterri e riporti.

*Argomento non ancora svolto al 12/05/12, in programmazione.

Maggio/Giugno 5*

Compiti in classe e simulazioni III prova 11*

Interrogazioni e ripasso 12*

Esercitazioni in aula CAD 8

* considerate anche le lezioni previste, successive al presente documento

METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI Si è applicato il metodo tradizionale della lezione frontale come primo approccio alla

materia. Si è lasciato spazio, sia nelle esercitazioni, sia nelle applicazioni ai processi di

formazione individuali coinvolgendo in tempi successivi tutta la classe nella risoluzione

51/57

di casi particolari.

Testo adottato: C. Pigato, Quadrante vol. 3, ed. Poseidonia.

VERIFICHE

Prove scritte

Verifiche orali

Prove grafiche

Simulazione della seconda prova scritta degli esami (la seconda è programmata per fine maggio)

A disposizione della Commissione sono depositati in Segreteria i seguenti esempi delle prove e delle

verifiche effettuate:

compiti scritti

progetto stradale

2 simulazioni della terza prova

Rovigo, 11 maggio 2014 Firma del Docente

______________________

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Allegato A

DOCENTE Chiozzi Umberto

CLASSE 5a C DISCIPLINA: Disegno e progettazione

La classe, è composta da 24 alunni, 6 femmine e 18 maschi, ha mantenuto nel corso dell’anno scolastico

una certa eterogeneità.

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

CONOSCENZE :

un gruppo di 4/5 alunni si è impegnato con responsabilità ed interesse adeguati e costanti nel tempo

raggiungendo un profitto più che buono;

un secondo gruppo di 10/12 alunni, formato sia da alunni che si sono impegnati con una certa

regolarità, e hanno raggiunto profitto e conoscenze sufficienti e più che sufficienti.

un terzo gruppo di 6/7 alunni, infine, impegnato in modo non sempre continuo, ha ottenuto profitto e

conoscenze appena sufficienti.

COMPETENZE : Circa una metà degli studenti si è dimostrata partecipe e interessata agli argomenti proposti, in grado

anche di risolvere autonomamente problemi di tipo pratico – professionale.

Un secondo gruppo che ha partecipato alle lezioni con attenzione non costante, non è sempre stato

sostenuto da lavoro individuale domestico, pertanto è in grado di risolvere problemi di tipo pratico

professionale solo se guidato

CAPACITA’ :

Le capacità organizzative e di sintesi solo per pochi allievi sono risultate complessivamente buone, nella

maggior parte dei casi appena sufficienti o insufficienti.

1)CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER UNITA’

DIDATTICHE e/o MODULI

Nel corso dell’anno scolastico si sono sviluppate le seguenti argomentazioni: IL PROGETTO

- relazione tecnica,

- capitolati d’appalto,

- elenco prezzi,

- computo metrico estimativo,

- contabilità dei lavori

ARCHITETTURA

Inizialmente si è riscontrata la necessità di un ripasso della storia dell’architettura :

dal Romanico, al Gotico, al Rinascimentale, al Barocco;

Nel corso del secondo quadrimestre si sono affrontari i temi dell’architettura moderna :

- Architettura e rivoluzione industriale:

- Il Fenomeno Art Nouveau:

- Gli esordi della nuova architettura negli Stati Uniti:

- Il razionalismo e l’architettura organica

- Il rinnovamento dell’architettura in Europa tra le due guerre:

- L’ultima attività dei “maestri” in Europa:

- L’ultima attività dei maestri nel mondo extra Europeo:

Numerosi ragazzi hanno apportato con interventi personali approfondimenti relativi ad un architetto

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URBANISTICA

Elementi di tecnica urbanistica:

- leggi nazionali (380/2001) e regionali (11/2004)

- gerarchia dei piani urbanistici

- PTR, PAT, PI, PUA

- Titoli abilitativi

NORMATIVA TECNICA

Normative tecniche:

- prevenzione infortuni in cantiere e gestione cantiere 81/08 titolo 4°

- superamento barriere architettoniche

- sistemi anticaduta

EDILIZIA RESIDENZIALE

Le tipologie edilizie:

- Edifici singoli,

- Edifici binati,

- Edifici a schiera,

- Edifici a blocco,

PROGETTO EDILIZIO

Ogni allievo ha sviluppato due progetti individuali:

- Condominio residenziale;

- Edificio collettivo: Palestra

2)METODOLOGIE

La metodologia principalmente seguita si è basata sulla lezione frontale, consegna di appunti, di

normative regionali, di schemi grafici, con esempi e riferimenti a casi pratici.

Parallelamente si è sviluppata una fase progettuale personale di ogni allievo.

.L’interesse e la partecipazione sono stati adeguati per la maggior parte degli alunni .

3)MATERIALI DIDATTICI

Libro di testo in uso:

Autore Furiozzi /BrunettiFanelliI : TIPI EDILIZI, URBANISTICA, il Koening/3 Ed. Le Monnier

- Appunti vari, pubblicazioni, aggiornamenti normativa urbanistica, schemi grafici, ricerca

materiale su internet.

- Modulistica e fax simile relazioni varie

4)TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE:

- Prove scritte sugli argomenti trattati nelle lezioni,

- Colloqui orali

- Ricerche sugli argomenti assegnati.

- esercizi di progettazione.

Nella valutazione si sono considerati i contenuti, la partecipazione, l'impegno, il potenziamento delle

capacità espressive ed il metodo di lavoro e di studio.

5) ORE DI LEZIONE SVOLTE

Primo quadrimestre 52 ore

Secondo quadrimestre 41 al 15 di maggio

Il Docente

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Allegato A

DOCENTE Tomasi Lucio

CLASSE 5a C DISCIPLINA: Costruzioni

La classe è composta da 24 alunni, ha mantenuto nel corso dell’anno scolastico un comportamento

accettabile ed una sufficiente disponibilità alle attività didattiche svolte, pur dimostrando un impegno e

profitto non del tutto omogenei.

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

CONOSCENZE : un gruppo di circa 5 allievi si è impegnato con responsabilità ed interesse adeguati e costanti nel

tempo tanto da raggiungere conoscenze pressoché complete ed un profitto più che buono;

un secondo gruppo di 12 allievi che si sono impegnati abbastanza regolarmente, ha raggiunto profitto

e conoscenze sufficienti e più che sufficienti.

un terzo gruppo di 7 allievi, a causa di difficolta pregresse e impegno non sempre regolare, ha

ottenuto profitto e conoscenze appena sufficienti.

COMPETENZE : Buona parte degli allievi si è dimostrata partecipe e interessata agli argomenti proposti, in grado anche di

risolvere autonomamente problemi di tipo pratico – professionale.

Un secondo gruppo che ha partecipato alle lezioni con attenzione non costante, non è sempre stato

sostenuto da lavoro individuale domestico, pertanto è in grado di risolvere problemi di tipo pratico

professionale solo se guidato

CAPACITA’ : Le capacità organizzative e di sintesi solo per pochi allievi sono risultate complessivamente buone, nella

maggior parte dei casi sufficienti e in qualche caso insufficienti.

1)CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER UNITA’

DIDATTICHE e/o MODULI

Nel corso dell’anno scolastico si sono sviluppate le seguenti argomentazioni:

- Elementi strutturali in acciaio e c.a. Pilastri

Travi

Fondazioni: capacità portante del terreno (Terzaghi)

Progetto e verifica strutturale di pilastri, travi solai e fondazioni (metodo stati limite)

- Muri di sostegno

Generalità

Spinta delle terre, teoria di Rankine

Verifiche di stabilità del muro di sostegno (metodo stati limite)

55/57

- Verifica sisimica di un edificio Azione sismica e norme tecniche per le costruzioni

Particolari costruttivi di travi e pilastri in zona sismica

Verifica semplificata di edificio in muratura

- Recupero statico edilizio

Interventi di risanamento e recupero di fabbricati esistenti

Fondazioni

Pilastri, travi, solai

2)METODOLOGIE La metodologia principalmente seguita si è basata sulla lezione frontale, consegna di appunti, di

normative, di schemi grafici, con esempi e riferimenti a casi pratici.

Parallelamente si è sviluppata una fase progettuale personale di ogni allievo.

L’interesse e la partecipazione sono stati adeguati per la maggior parte degli alunni .

3)MATERIALI DIDATTICI

Libro di testo in uso:

Autore Messina, Di Pasquale, Furiozzi, Paolini - Corso di Costruzioni: Vol 5, Muri di sostegno,

costruzioni in zona sismica - Ed. Le Monnier

Appunti vari, pubblicazioni, aggiornamenti normativa urbanistica, schemi grafici, ricerca materiale

su internet.

4)TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE:

- Prove scritte sugli argomenti trattati nelle lezioni,

- Colloqui orali

- Ricerche sugli argomenti assegnati.

- esercizi di progettazione.

Nella valutazione si sono considerati i contenuti, la partecipazione, l'impegno, il potenziamento delle

capacità espressive ed il metodo di lavoro e di studio.

5) ORE DI LEZIONE SVOLTE Primo quadrimestre 53 ore

Secondo quadrimestre 41 al 15 di maggio

IL DOCENTE

56/57

Allegato A

DOCENTE Rossi Angelo Pietro

CLASSE 5a C DISCIPLINA: Educazione fisica

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

CONOSCENZE :

Gli alunni nel corso dell’anno scolastico hanno acquisito sicura conoscenza e padronanza della

propria corporeità e dei propri mezzi, una discreta cultura motoria e sportiva, dovuta all’approccio

con richieste e fondamentali fisici delle varie discipline sportive.

Sanno adattarsi alle diverse situazioni ambientali e coordinarsi adeguatamente tra di loro.

COMPETENZE e CAPACITA’ :

Al termine del triennio sono in grado di :

- compiere attività di resistenza, forze, velocità e particolarità;

- coordinare azioni efficaci in situazioni semplici e/o complesse;

- utilizzare le proprie qualità fisiche e neuromuscolari in modo adeguato alle diverse esperienze e ai

vari contenuti tecnici;

- motivare le attività sportive svolte durante l’anno scolastico (pallavolo, calcetto,pallacanestro)

utilizzando i principali fondamentali individuali e di squadra;

- organizzare e realizzare progetti operativi finalizzati (riscaldamento, shetching, ecc..

1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER :

Unità Didattiche e/o

Moduli e/o

Percorsi formativi ed

Eventuali approfondimenti

Settembre/Ottobre 16 ore

Novembre/Dicembre 14 ore

Gennaio/Febbraio 12 ore

Marzo/Aprile 14 ore

Maggio/Giugno 8 ore

Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico: n° 64

METODOLOGIE ( lezione frontale , gruppi , processi individualizzati , attività di recupero- Sostegno e

integrazione , ecc ) :

A. Adeguamento dove possibile, della didattica alle caratteristiche individuali.

B. Richiesta di consapevolezza e finalizzazione dei procedimenti didattici.

C. Allievo “in situazione” da stimolare all’individuazione dell’errore e della connessione.

D. Coinvolgere l’allievo nelle fasi di organizzazione delle attività.

lezione frontale :

57/57

1) Fase di riscaldamento;

2) Utilizzo di spiegazioni tecniche;

3) dimostrazioni pratiche;

4) momento ludico-sportivo;

5) fase defatigante

La maggior parte delle attività è stata effettuata con suddivisione degli alunni in gruppi di lavoro e

in squadre.

MATERIALI DIDATTICI ( testo adottato, orario settimanale di laboratorio ,attrezzature , spazi ,

biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali , ecc ) :

A. Attrezzature dell’impianto scolastico (piccoli e grandi attrezzi).

B. Misuratori normali ed elettrici : cronometri, corda metrica,

C. Fotocopie.

TESTO ADOTTATO : LE BASI TECNICO SCIENTIFICHE DELL’EDUCAZIONE FI SICA DI

B. BALBONI – A. DISPENZA – F. PIOTTI EDIZIONI : IL CAPITELLO.

TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER :

- Unità Didattiche e/o - Moduli e/o

- Percorsi formativi ed

- Eventuali approfondimenti

Il Docente

Angelo Rossi


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